Lucy (australopiteco) e Antonio Zanon: differenze tra le pagine

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{{Bio
{{F|paleontologia|novembre 2017}}
|Nome = Antonio
[[File:Lucy Mexico.jpg|thumb|Replica dello scheletro di "Lucy"]]
|Cognome = Zanon
'''Lucy''' è il nome con cui viene comunemente identificato il reperto '''A.L. 288-1''', scoperto nel [[1974]] in [[Etiopia]], consistente in centinaia di frammenti di [[Osso|ossa]] [[Fossile|fossili]] che rappresentano il 40% dello [[scheletro (anatomia)|scheletro]] di un esemplare femmina, il primo scoperto, di ''[[Australopithecus afarensis]]''.
|Sesso = M
|LuogoNascita = Udine
|GiornoMeseNascita = 18 giugno
|AnnoNascita = 1696
|LuogoMorte = Venezia
|GiornoMeseMorte = 4 dicembre
|AnnoMorte = 1770
|Epoca = 1700
|Attività = imprenditore
|Attività2 = agronomo
|Attività3 = economista
|Nazionalità = italiano
|PostNazionalità = del [[XVIII secolo|Settecento]]. Portò nell'economia [[Friuli|friulana]] le idee dell'[[Illuminismo]] europeo
}}
 
Figlio di un mercante di [[seta]] si trasferì a [[Venezia]] nel [[1738]] per aprire un'[[attività manifatturiera]]. Il contatto con Venezia gli diede una visione cosmopolita e moderna, che seppe trasferire nel contesto [[Friuli|friulano]]. Oltre alle importanti innovazioni nell'industria della seta, condusse una battaglia per l'introduzione della [[Solanum tuberosum|patata]] nell'[[agricoltura]] della pianura friulana.
Il nome deriva dalla canzone ''[[Lucy in the Sky with Diamonds]]'' dei [[The Beatles|Beatles]], le cui note risuonavano nel campo di spedizione. Al tempo del ritrovamento Lucy attirò moltissimo l'interesse del pubblico, divenendo un nome quasi familiare. Dal 2007 lo scheletro fossile e i reperti a esso associati furono esposti negli [[Stati Uniti D'America|Stati Uniti]] in una mostra itinerante protrattasi per 6 anni intitolata ''L'eredità di Lucy: i tesori nascosti dell'Etiopia.'' Lucy divenne famosa in tutto il mondo e fu riportata in Etiopia nel 2013.
 
Nel [[1762]] fu tra i fondatori della Società di Agricoltura Pratica di [[Udine]] che si proponeva di studiare le nuove tecniche da introdurre nel settore agricolo.
In Etiopia il reperto è anche conosciuto come ''Dinqinesh'', che in [[lingua amarica]] significa "sei meravigliosa".
 
A Udine sono a lui intitolati una via centrale e un [[istituto tecnico]] (ex commerciale) con indirizzi economici, linguistici e informatici.
== Scoperta ==
La fondazione dell'Istituto risale al [[1866]], ad opera del commissario regio [[Quintino Sella]] e, fino al [[1878]], dipendente dal [[Ministero dell'Agricoltura]], Industria e Commercio.
[[File:Lucy_(Frankfurt_am_Main).jpg|left|thumb|Veduta laterale di una riproduzione di Lucy]]
A partire dal [[1867]] e fino alla prima guerra mondiale, per iniziativa dello stesso Sella, vengono pubblicati gli Annali scientifici del Regio Istituto Tecnico. Risale al [[1883]] l'intitolazione ad Antonio Zanon.
Lucy fu scoperta nel 1974 nei pressi del villaggio di Hadar nella valle dell'[[Auasc (fiume)|Auasc]] del [[Triangolo di Afar]] in [[Etiopia]] dal paleoantropologo Donald Johanson.<ref name="Dinkinesh">{{Cita libro|cognome1= Johanson|nome1= Donald C.|cognome2= Wong|nome2= Kate|titolo= Lucy's Legacy: The Quest for Human Origins|editore= Crown Publishing Group|data= 2010|lingua= en|isbn = 978-0-307-39640-2|pp= 8-9}}</ref><ref name="iho1">{{Cita web|url= https://iho.asu.edu/about/lucys-story|titolo= Institute of Human Origins: Lucy's Story|lingua = en|accesso= 15 febbraio 2014}}</ref>
 
== ScopertaOpere ==
Il geologo e [[Paleoantropologia|paleoantropologo]] francese Maurice Taieb scoprì la Formazione Hadar per la paleoantropologia nel 1972 nell'[[Triangolo di Afar|Afar Triangle]] in [[Storia d'Etiopia|Ethiopia]]; riconobbe il suo potenziale come probabile deposito di fossili e manufatti di origine umana. Taieb formò l'International Afar Research Expedition (IARE) e invitò tre eminenti scienziati internazionali a condurre spedizioni di ricerca nella regione. Si trattava di: Donald Johanson, un paleoantropologo americano e curatore al Cleveland Museum of Natural History, che successivamente fondò l'Institute of Human Origins, ora parte dell'[[Università statale dell'Arizona|Arizona State University]]; [[Mary Leakey]], la famosa paleoantropologa britannica; e [[Yves Coppens]], un paleoantropologo francese ora al [[Collège de France]]. In breve fu organizzata una spedizione con la partecipazione di quattro americani e sette francesi; nell'autunno del 1973 il gruppo cominciò a esplorare i siti attorno a Hadar alla ricerca di tracce collegate alle origini degli uomini.<ref>{{en}} {{Harvnb|Johanson|1981|pp = 154–158}}</ref>
*''Dell'agricolura, arti e commercio in quanto unite contribuiscono alla felicità degli Stati'', tomi VII, [[Venezia]] 1763
*''Della coltivazione ed uso delle patate, e d'altre piante commestibili'', Venezia 1767
*''Della formazione ed uso della torba e di altri fossili combustibili'', Venezia 1767
*''Della marna ed altri fossili atti a rendere fertili le terre'', Venezia 1768
*''Saggio di storia della medicina veterinaria'', Venezia 1770
*''Della utilità morale, economica e politica delle Accademie di Agricoltura, Arti e Commercio'', [[Udine]] 1771
*''Scritti di agricoltura, Arti e Commercio'', Udine 1829
*''Lettere famigliari'', Udine 1831
*''Alcune lettere inedite di Antonio Zanon, dirette a Mons. Girolamo de Rinaldis'', Udine 1877
*''Quattro lettere inedite a G.Silvestri'', [[Rovigo]] 1880
*''Lettere sull'agricoltura dirette a Mons. F.Florio nel luglio 1760'', Udine 1884
*''Lettere sull'agricoltura'', Udine 1960
 
== Bibliografia ==
Nel novembre 1973, all'approssimarsi della fine della stagione del primo campo, Johanson notò un fossile della parte superiore di una tibia, che era stata leggermente intaccata nella parte davanti. Vicino a questa fu ritrovata la parte inferiore di un femore, e quando li fece combaciare, l'angolo dell'articolazione del ginocchio dimostrò chiaramente che questo fossile, etichettato come AL 129-1, era un ominide dalla postura eretta. Questo fossile fu successivamente datato a più di tre milioni di anni fa — molto più vecchio di altri fossili di ominidi noti a quel tempo. Il sito si trova a circa 2,5&nbsp;km dal sito dove "Lucy" fu trovata in seguito, in uno strato di roccia 60 m più profondo di quello in cui furono trovati i frammenti di Lucy .<ref>{{en}} [http://www.talkorigins.org/faqs/knee-joint/johanson1.html "Letter from Donald Johanson, August 8, 1989"], Lucy's Knee Joint, Talk Origins</ref><ref>{{en}} {{Harvnb|Johanson|1981|pp = 159–163}}</ref>
*{{Cita libro|autore=[[Stefano Camilla]]|titolo=Un economista veneto del '700: Antonio Zanon|editore=Tesi di laurea - Università di Ca' Foscari - Facoltà di economia e commercio|città=Venezia|anno=1975}}
 
*F. Luzzatto, ''Antonio Zanon e la legislazione agraria della Repubblica Veneta'', Udine, 1927
Il gruppo di lavoro ritornò per la stagione del secondo campo l'anno successivo e trovò mandibole di ominidi. Successivamente, la mattina del 24 novembre [[1974]], vicino al [[Auasc (fiume)|fiume Auasc]], Johanson abbandonò il progetto di aggiornare i propri rilevamenti e raggiunse lo studente Tom Gray allo scopo di dedicarsi alla ricerca di ossa fossili.<ref name="JohansonWong2009 4–9">{{Cita libro|autore1= Dr. Donald Johanson|autore2= Kate Wong|titolo= Lucy's Legacy: The Quest for Human Origins|url= http://books.google.com/books?id=kYZPP6xbwfwC|data= 3 marzo 2009|editore= Crown/Archetype|lingua= en|isbn = 978-0-307-45168-2|pp= 4–9}}</ref>
*F. Luzzatto, ''Antonio Zanon e alcune questioni di attualità in tema di politica agraria'', Atti dell'Accademia di Udine, Udine 1925-26, Udine, 1927
 
*U. Masotti, ''Antonio Zanon e G. Bini'', in ''Annali del Regio Istituto tecnico di Udine'', Udine 1930-31
Il fossile originario di Lucy è conservato al [[Museo Nazionale d'Etiopia]], ad [[Addis Abeba|Addis-Abeba]], dove se ne può vedere una replica. Altre repliche sono esposte in altri musei, come quella al primo piano della [[Galerie de Paléontologie et d'Anatomie comparée du Muséum national d'Histoire naturelle|Galleria di Paleontologia e di Anatomia Comparata]], al [[Jardin des Plantes]] a [[Parigi]].
*{{Cita libro|autore=[[Romano Molesti]]|titolo=Economisti e accademici nel Settecento veneto|editore=Franco Angeli|città=Milano|anno=2006|isbn=978-88-464-8183-2}}
 
*{{Cita libro|autore=Romano Molesti|titolo=Il pensiero economico di Antonio Zanon|editore=A. Giuffrè|città=Milano|anno=1974}}
Nel 2015 si scoprì che una delle vertebre che compone lo scheletro di Lucy apparterrebbe in realtà a un babbuino gelada (''Theropithecus gelada''). Resta il mistero, perché non risulta che nel 1974 sul luogo del ritrovamento avvenuto nella regione di Hadar fossero state trovate anche ossa di babbuino. Ulteriori accertamenti sono in corso.<ref>{{Cita news|autore=Paolo Virtuani|url=http://www.corriere.it/scienze/15_aprile_10/lucy-scheletro-etiopia-australopiteco-babbuino-ossa-paleoantropologia-fossile-611f7fea-df95-11e4-9755-7346caf2920e.shtml|titolo=La nostra antenata Lucy: una delle sue ossa è di un babbuino|pubblicazione=Corriere della Sera|data=15 aprile 2015|accesso=22 ottobre 2018}}</ref>
 
== Caratteristiche ==
L'esemplare Lucy è datato a circa 3,2 milioni di anni fa. Lo scheletro presenta un [[cranio]] di piccole dimensioni simile a quello delle scimmie non ominidi, più tracce di una postura [[Bipedismo|bipede]] ed eretta, simile a quella degli umani e di altri ominidi. Questa combinazione ha fornito argomenti alla teoria dell'evoluzione umana secondo cui la postura bipede precedette l'aumento delle dimensioni del cervello.<ref>{{en}} ''Hadar'' entry in ''Encyclopædia'' (2008).</ref><ref>{{Cita libro|titolo= The Origins of Humankind|autore= Stephen Tomkins|editore= Cambridge University Press|anno= 1998|lingua= en|isbn = 0-521-46676-8}}</ref>
 
[[File:MI S N Paleoantropologia (10).jpg|miniatura|Ricostruzione]]
 
I resti comprendono circa il 40% dello [[Scheletro (anatomia)|scheletro]] (52 ossa). Particolarmente importanti l'[[Bacino (anatomia)|osso pelvico]], il [[femore]] e la [[Tibia (anatomia)|tibia]], perché la loro forma lascia pensare che questa specie fosse già bipede.<ref>{{Cita pubblicazione |autore=Lovejoy, C.O. |titolo=Evolution of Human walking |rivista=Scientific American. |volume=259 |numero=5 |pp=82–89 |anno=1988}}</ref>
 
Lucy era alta circa 1,07 metri, piuttosto piccola per la sua specie, e pesava probabilmente tra i 29 e i 45&nbsp;kg. Aveva denti simili a quelli umani, ma il cranio era ancora scimmiesco, con una capacità tra i 375 e i 500&nbsp;cm³. Morì sulle rive di una palude, probabilmente di sfinimento, e fortunatamente nessun predatore ne sbranò i resti disperdendone le membra, così che il corpo, sommerso dal fango, si [[fossilizzazione|fossilizzò]] nel corso dei millenni fino a diventare roccia. Dopo milioni di anni il suo scheletro è ritornato alla luce quasi intatto e ci offre oggi una preziosa testimonianza sulla costituzione fisica degli ominidi di quel periodo.
 
Pur essendo perfettamente adatta alla locomozione bipede, conduceva ancora una vita in parte arboricola. Si pensa che salisse sugli alberi per sfuggire ai predatori e per trascorrere la notte. Era più piccola del maschio. Si pensa che vivesse in un gruppo formato da adulti e giovani.<ref name=BernardAWood239>Wood, B.A.(1994) p.239</ref> I suoi denti erano adatti a un'alimentazione onnivora, basata sulla raccolta di vegetali e la cattura di insetti e lucertole<ref>{{cita libro | cognome=Salza | nome=Alberto | titolo=Evoluzione dell'Uomo | editore=Giunti Editore | città= | anno=1986 |url=http://books.google.it/books?id=2pBgAKKjbCsC |ISBN =88-09-21336-X }}, pagina 26.</ref>. Secondo altre fonti, mentre in passato si riteneva che la dieta degli Australopitecini gracili consistesse in parte di carne, anche sulla base dei ritrovamenti di accumuli di ossa, più di recente tali accumuli sono stati attribuiti all'attività di [[Homo habilis]]<ref>BUNN H. T. & J. A. EZZO 1993. Hunting and scavenging by Plio-Pleistocene Hominids: Nutritional constraints, archaeological patterns, and behavioural implications. J. Archaeol. Sci. 20 (4): 365-398.</ref>. I loro grandi molari indicano che mangiassero cibi abbastanza duri, probabilmente erba o semi di cereali. Lo spessore dello smalto indica anch'esso che mangiassero cibi duri.<ref>VRBA E. S. 1975. Some evidence of chronology and palaeoecology of Sterkfontein, Swartkrans and Kromdraai from the fossil Bovidae. Nature 254 (5498): 301-304.</ref><ref>VRBA E. S. 1985. Ecological and adaptive changes associated with early hominid evolution. Pp. 63-71 in: F. Delson (ed.), Ancestors: the hard evidence, Proceedings of the Symposium held at the American Museum of Natural History, April 6-10, 1984, to mark the opening of the exhibition "Ancestors: Four million years of humanity", Alan R. Liss, New York, xii+366 pp.</ref><ref>GRINE F. E. 1981. Trophic differences between 'gracile' and 'robust' australopithecines: a scanning electron microscope analysis of occlusal events. South Afr. J. Sci. 77 (5): 203-230</ref><ref>LUCAS P. W., R. T. CORLETT & D. A. LUKE 1985. Plio-Pleistocene Hominid diets: an approach combining masticatory and ecological analysis. J. Human Evolution 14 (2): 187-202.</ref><ref>LUCAS P. W., R. T. CORLETT & D. A. LUKE 1986b. A new approach to postcanine tooth size applied to Plio-Pleistocene hominids. Pp. 191-201 in: J. G. Else & P. C. Lee (eds.), Primate ecology and conservation, Vol. 1, Cambridge University Press, Cambridge, xiii+393 pp.</ref><ref>PILBEAM D. & S. J. GOULD 1974. Size and scaling in human evolution. Science 186 (4167): 892-901</ref><ref>PICQ P. 1990. Le régime alimentaire d'Australopithecus afarensis: un essai de réconstitution. C. R. Acad. Sci. Paris (2) 311 (6): 725-730.</ref>
 
== Nella cultura di massa ==
* Lucy appare nel film ''[[Lucy (film 2014)|Lucy]]'' di [[Luc Besson]] con protagonista [[Scarlett Johansson]], in una scena in cui l'ominide è ricostruita in [[Computer-generated imagery|CGI]].
* Lucy è la protagonista del fumetto ''Lucy - L'espoir'' scritto da Patrick Norbert e disegnato da [[Tanino Liberatore]] con la consulenza scientifica del paleoantropologo francese [[Yves Coppens]] il quale ha anche curato per il volume una nota storica.
 
== Note ==
<references />
 
==Voci correlate==
*[[Australopithecus afarensis]]
*[[Australopithecus]]
*[[Hominina]]
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto|commons=Category:Lucy (Australopithecus)}}
 
== Collegamenti esterni ==
* [http://www.racine.ra.it/planet/testi/lucy.htm Lucy] su Testi&Trattati
 
== Collegamenti esterni ==
* [http://www.treccani.it/enciclopedia/antonio-zanon/ Zanón ‹Ʒ-›, Antonio] la voce nella ''Treccani.it l'Enciclopedia Italiana''. <small>URL visitato il 21 febbraio 2013.</small>
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[[Categoria:Scienza nel 1974]]