Basilica Palladiana e Antonio Zanon: differenze tra le pagine

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{{UNESCOBio
|Nome = Antonio
|tipoBene = patrimonio
|Cognome = Zanon
|nome = Basilica Palladiana
|Sesso = M
|nomeInglese = City of Vicenza and the Palladian Villas of the Veneto
|LuogoNascita = Udine
|immagine = Basilica Palladiana (Vicenza) - facade on Piazza dei signori.jpg
|GiornoMeseNascita = 18 giugno
|anno = 1994
|AnnoNascita = 1696
|tipologia = Architettonico
|LuogoMorte = Venezia
|criterio = C (i) (ii)
|GiornoMeseMorte = 4 dicembre
|pericolo = Nessuna indicazione
|linkAnnoMorte = 7121770
|Epoca = 1700
}}
|Attività = imprenditore
{{Edificio civile
|Attività2 = agronomo
|nome edificio = Basilica Palladiana
|Attività3 = economista
|immagine = <!-- non inserire "File:" -->
|Nazionalità = italiano
|didascalia =
|PostNazionalità = del [[XVIII secolo|Settecento]]. Portò nell'economia [[Friuli|friulana]] le idee dell'[[Illuminismo]] europeo
|paese = ITA
|divamm1 = [[Veneto]]
|città = Vicenza
|cittàlink = <!-- valorizzare tale campo se la città è ambigua -->
|indirizzo = piazza dei Signori, 36100 Vicenza
|stato = <!-- di default è "in uso" -->
|periodo costruzione = 1549-1614
|inaugurazione =
|demolito =
|distrutto =
|ricostruito =
|stile =
|uso = civile
|altezza =
|altezza antenna/guglia =
|altezza tetto =
|altezza ultimo piano =
|piani = 2 + terrazza
|area calpestabile =
|ascensori = si
|costo =
|ingegnere =
|appaltatore =
|costruttore =
|proprietario = comune di Vicenza
|committente =
}}
La '''Basilica Palladiana''' è un edificio pubblico che affaccia su [[Piazza dei Signori (Vicenza)|Piazza dei Signori]] a [[Vicenza]]. Il suo nome è indissolubilmente legato all'[[architetto]] [[Rinascimento|rinascimentale]] [[Andrea Palladio]], che riprogettò il [[Palazzo della Ragione]] aggiungendo alla preesistente costruzione [[gotico|gotica]] le celebri [[Loggia|logge]] in [[marmo bianco]] a [[serliana|serliane]].
 
Figlio di un mercante di [[seta]] si trasferì a [[Venezia]] nel [[1738]] per aprire un'[[attività manifatturiera]]. Il contatto con Venezia gli diede una visione cosmopolita e moderna, che seppe trasferire nel contesto [[Friuli|friulano]]. Oltre alle importanti innovazioni nell'industria della seta, condusse una battaglia per l'introduzione della [[Solanum tuberosum|patata]] nell'[[agricoltura]] della pianura friulana.
Un tempo sede delle magistrature pubbliche di Vicenza, oggi la Basilica Palladiana, dotata di tre spazi espositivi indipendenti, è teatro di mostre d'architettura e d'arte.
 
Nel [[1762]] fu tra i fondatori della Società di Agricoltura Pratica di [[Udine]] che si proponeva di studiare le nuove tecniche da introdurre nel settore agricolo.
Dal [[1994]] è, con le altre architetture di Palladio a Vicenza, nella lista dei [[Patrimonio dell'umanità|patrimoni dell'umanità]] dell'[[Organizzazione delle Nazioni Unite per l'Educazione, la Scienza e la Cultura|UNESCO]]. Dal [[2014]] il prestigioso edificio riceve gli onori e la promozione a [[monumento nazionale]] dalla [[Camera dei deputati|Camera]] e dal [[Senato della Repubblica italiana|Senato della Repubblica]].<ref>[http://corrieredelveneto.corriere.it/veneto/notizie/cultura_e_tempolibero/2014/28-marzo-2014/basilica-palladiana-diventa-monumento-nazionale-2224279917982.shtml La Basilica Palladiana diventa monumento nazionale - Corriere del Veneto]</ref><ref>{{Cita web|autore = |url = http://salutidavicenza.it/basilica-palladiana/|titolo = Basilica Palladiana, nostra grande bellezza!|accesso = |editore = SalutiDaVicenza.it|data = }}</ref>
 
A Udine sono a lui intitolati una via centrale e un [[istituto tecnico]] (ex commerciale) con indirizzi economici, linguistici e informatici.
== Storia ==
La fondazione dell'Istituto risale al [[1866]], ad opera del commissario regio [[Quintino Sella]] e, fino al [[1878]], dipendente dal [[Ministero dell'Agricoltura]], Industria e Commercio.
A partire dal [[1867]] e fino alla prima guerra mondiale, per iniziativa dello stesso Sella, vengono pubblicati gli Annali scientifici del Regio Istituto Tecnico. Risale al [[1883]] l'intitolazione ad Antonio Zanon.
 
== Opere ==
[[File:Visione angolare della Basilica Palladiana e Torre Bissara. Vicenza.jpg|thumb|left|Scorcio della facciata della Basilica con la [[Torre Bissara]] (torre di piazza)]]
*''Dell'agricolura, arti e commercio in quanto unite contribuiscono alla felicità degli Stati'', tomi VII, [[Venezia]] 1763
*''Della coltivazione ed uso delle patate, e d'altre piante commestibili'', Venezia 1767
*''Della formazione ed uso della torba e di altri fossili combustibili'', Venezia 1767
*''Della marna ed altri fossili atti a rendere fertili le terre'', Venezia 1768
*''Saggio di storia della medicina veterinaria'', Venezia 1770
*''Della utilità morale, economica e politica delle Accademie di Agricoltura, Arti e Commercio'', [[Udine]] 1771
*''Scritti di agricoltura, Arti e Commercio'', Udine 1829
*''Lettere famigliari'', Udine 1831
*''Alcune lettere inedite di Antonio Zanon, dirette a Mons. Girolamo de Rinaldis'', Udine 1877
*''Quattro lettere inedite a G.Silvestri'', [[Rovigo]] 1880
*''Lettere sull'agricoltura dirette a Mons. F.Florio nel luglio 1760'', Udine 1884
*''Lettere sull'agricoltura'', Udine 1960
 
== Bibliografia ==
[[File:Monument to Andrea Palladio (Vicenza).jpg|thumb|Monumento ad Andrea Palladio. Sullo sfondo le logge della Basilica.]]
*{{Cita libro|autore=[[Stefano Camilla]]|titolo=Un economista veneto del '700: Antonio Zanon|editore=Tesi di laurea - Università di Ca' Foscari - Facoltà di economia e commercio|città=Venezia|anno=1975}}
*F. Luzzatto, ''Antonio Zanon e la legislazione agraria della Repubblica Veneta'', Udine, 1927
*F. Luzzatto, ''Antonio Zanon e alcune questioni di attualità in tema di politica agraria'', Atti dell'Accademia di Udine, Udine 1925-26, Udine, 1927
*U. Masotti, ''Antonio Zanon e G. Bini'', in ''Annali del Regio Istituto tecnico di Udine'', Udine 1930-31
*{{Cita libro|autore=[[Romano Molesti]]|titolo=Economisti e accademici nel Settecento veneto|editore=Franco Angeli|città=Milano|anno=2006|isbn=978-88-464-8183-2}}
*{{Cita libro|autore=Romano Molesti|titolo=Il pensiero economico di Antonio Zanon|editore=A. Giuffrè|città=Milano|anno=1974}}
 
==Collegamenti esterni==
{{Citazione|Non è possibile descrivere l'impressione che fa la Basilica di Palladio...|[[Johann Wolfgang von Goethe]], da ''[[Viaggio in Italia (saggio)|Viaggio in Italia]]''}}
* [http://www.treccani.it/enciclopedia/antonio-zanon/ Zanón ‹Ʒ-›, Antonio] la voce nella ''Treccani.it l'Enciclopedia Italiana''. <small>URL visitato il 21 febbraio 2013.</small>
L'edificio su cui in seguito sarebbe intervenuto Palladio era il [[Palazzo della Ragione]], realizzato secondo il progetto di [[Domenico da Venezia]], che inglobava a sua volta due edifici pubblici preesistenti, un'importante strada di comunicazione tra il centro, il [[Borgo Berga|Borgo di Berga]] e [[Campo Marzo]]. Alla sinistra dell'edificio sorge tuttora la [[Torre Bissara|torre detta ''dei Bissari'']] ([[XII secolo]]), alta 82 m, il cui [[pinnacolo]] è del [[1444]].
{{Illuministi italiani}}
 
Realizzato in forme gotiche verso la metà del [[XV secolo|Quattrocento]], il [[Palazzo della Ragione]] nel suo piano superiore è interamente occupato da un enorme salone senza supporti intermedi, il salone del Consiglio dei Quattrocento. L'ambiziosa [[copertura]] a carena di nave rovesciata, ricoperta da lastre di [[rame]], in parte sollevata da grandi [[archivolto|archivolti]], era ispirata a quella realizzata nel [[1306]] per il [[Palazzo della Ragione (Padova)|Palazzo della Ragione di Padova]]. Il rivestimento della facciata gotica fu realizzato a rombi in [[Marmo rosso di Verona|marmo rosso]] e [[Marmo gialletto di Verona|gialletto di Verona]], ed è tuttora visibile dietro l'aggiunta palladiana. Il motivo a rombi è lo stesso delle facciate di Palazzo Ducale a Venezia. L'edificio era sede delle Magistrature pubbliche di Vicenza e, al piano terreno, di un attivo gruppo di botteghe.
 
Dal [[1481]] al [[1494]] [[Tommaso Formenton]] circonda di un [[ordine architettonico|doppio ordine]] di logge l'antico palazzo. Due anni dopo la fine del [[cantiere]] crolla l'angolo sud-ovest e per oltre quarant'anni i vicentini dibatteranno sulle modalità della ricostruzione. Nel corso dei decenni vengono investiti del problema i più quotati architetti operanti nella regione: [[Antonio Rizzo (architetto)|Antonio Rizzo]] e [[Giorgio Spavento]] nel [[1496]], [[Antonio Scarpagnino]] nel [[1525]] e quindi [[Jacopo Sansovino]] nel [[1538]], [[Sebastiano Serlio]] nel [[1539]], [[Michele Sanmicheli]] nel [[1541]], e da ultimo [[Giulio Romano]] ([[1542]]) che elabora la singolare proposta di innalzare piazza delle Erbe e isolare l'edificio al centro di una grande [[piazza]] [[simmetria|simmetrica]].
 
[[File:Basilica Palladiana Quattro Libri 1570.jpg|thumb|left|La Basilica ne ''[[I quattro libri dell'architettura]]'' di Palladio (1570)]]
[[File:05L8400001 Natale sotto i portici.jpg|thumb|left|Portici della Basilica]]
 
Nonostante pareri tanto illustri, nel marzo del [[1546]] il Consiglio cittadino approva il progetto di un architetto locale di trentotto anni, allora decisamente poco conosciuto: [[Andrea Palladio]]. L'incarico al proprio protetto fu senza dubbio una delle migliori vittorie di [[Gian Giorgio Trissino|Giangiorgio Trissino]] (il mentore di Palladio), capace di coagulare intorno al suo nome la maggioranza dei consensi. Anche se accanto al giovane architetto, quasi a garantirne l'operato, figurava l'esperto e affidabile Giovanni da Pedemuro, per dissipare ogni dubbio il Consiglio chiede la costruzione di un modello ligneo di una delle nuove arcate da sottoporre al giudizio dei vicentini. Dopo altri tre anni di discussioni, che rimettono in gioco i progetti Rizzo-Spavento e Giulio Romano, nel maggio del [[1549]] viene definitivamente approvato il progetto di Andrea Palladio per il quale si esprimono con forza i nobili [[Gerolamo Chiericati]] e Alvise [[Valmarana (famiglia)|Valmarana]], che negli anni successivi saranno committenti di Palladio per i propri palazzi di famiglia ([[Palazzo Chiericati]] e [[Palazzo Valmarana]]).
[[File:Palazzo della Ragione.gif|thumb|La serie terminale delle serliane ripetute nella Basilica Palladiana (da ''[[I quattro libri dell'architettura]]'')]]
 
Si sono conservati diversi disegni autografi che documentano il precisarsi dell'idea progettuale dalla primitiva versione del 1546 alla struttura poi realizzata. La soluzione proposta da Palladio è una struttura per così dire elastica, in grado di tener conto dei necessari allineamenti con le aperture e i varchi del preesistente palazzo quattrocentesco. Il sistema si basa sull'iterazione della cosiddetta “[[serliana]]”, vale a dire una struttura composta da un [[arco (architettura)|arco]] a luce costante affiancato da due aperture laterali rettangolari [[Architrave|architravate]], di larghezza variabile e quindi in grado di assorbire le differenze di ampiezza delle [[campata|campate]]. Il funzionamento è evidente nelle arcate angolari, dove le aperture architravate sono ridotte quasi a zero, ma è presente in tutte le campate, la cui larghezza varia sempre, seppure di poco.
 
La serliana (che [[Sebastiano Serlio]] pubblica nel IV Libro del suo trattato, edito a [[Venezia]] nel [[1537]]) è in realtà una traduzione in linguaggio classico della [[polifora]] gotica, utilizzata per la prima volta da [[Bramante|Donato Bramante]] in [[Basilica di Santa Maria del Popolo|Santa Maria del Popolo]] a [[Roma]] e già impiegata nel [[Veneto]] da Jacopo Sansovino nella [[Biblioteca nazionale Marciana|Libreria Marciana]] nel [[1537]]. Tuttavia, il referente diretto dell'idea palladiana per Vicenza si ritrova nell'interno della chiesa del monastero di [[Abbazia di San Benedetto in Polirone|San Benedetto in Polirone]], ristrutturato a partire dal [[1540]] da Giulio Romano, dove le serliane vengono utilizzate per assorbire le differenze di larghezza delle campate quattrocentesche della vecchia chiesa. Le logge del piano inferiore sono realizzate nell'[[ordine dorico]], con la relativa [[trabeazione]] nel cui [[fregio]] si alternano [[Metopa|metope]] (decorate con dischi e [[bucrani]]) e [[triglifi]]. Le logge del piano superiore sono invece in [[ordine ionico]] con la relativa trabeazione a fregio continuo.
 
Con una certa enfasi retorica, lo stesso Palladio definisce "[[basilica]]" il Palazzo della Ragione circondato dalle nuove logge in pietra, in omaggio alle strutture della [[Roma antica]], dove nella basilica si discuteva di [[politica]] e si trattavano affari. Per la carriera di Palladio il cantiere delle logge costituisce un punto di svolta definitivo. Con questo egli diviene ufficialmente l'[[architetto]] della città di Vicenza, responsabile di un'opera grandiosa (interamente in pietra e che a consuntivo costerà la notevole somma di 60.000 ducati) senza eguali nel [[XVI secolo|Cinquecento]] veneto: per ottenere un altro incarico di tale portata dovrà attendere gli [[anni 1560]], con il cantiere della [[Basilica di San Giorgio Maggiore|chiesa di San Giorgio Maggiore]] a [[Venezia]]. Al tempo stesso, il salario di 5 [[ducato (moneta)|ducati]] al mese costituirà per Palladio e la sua famiglia una indispensabile fonte costante di reddito, cui non rinuncerà per tutta la vita. Il cantiere procederà a rilento: il primo ordine di arcate settentrionali e occidentali sarà concluso nel [[1561]], il secondo livello, avviato nel [[1564]], sarà completato nel [[1597]] (diciassette anni dopo la morte di Palladio), il prospetto su piazza delle Erbe nel [[1614]].
 
La [[Parapetto|balaustra]] venne adornata con statue di [[Albanese (famiglia)|Giovanni Battista Albanese]], Grazioli, [[Lorenzo Rubini]].<ref>[http://www.sapere.it/enciclopedia/Rubini,+Lorènzo.html Rubini, Lorènzo - Sapere.it]</ref>
 
Il palazzo così trasformato rimase quindi ricordato come Basilica Palladiana dal nome del suo architetto e conserva, a seguito di numerosi [[restauro|restauri]], l'aspetto dell'opera cinquecentesca progettata dal Palladio. Sotto la [[Repubblica di Venezia]] costituiva il fulcro di attività non solo politiche (consiglio cittadino, tribunale) ma anche economiche. All'interno del salone fu ospitato per un certo periodo il ''teatro all'antica'', uno degli spazi scenici in legno ad uso temporaneo progettati da Palladio (1561, 1562) prima del [[Teatro Olimpico]].<ref>{{cita web|url=http://mediateca.palladiomuseum.org/palladio/opera.php?id=159|titolo=Teatro ligneo in Basilica a Vicenza per la Sofonisba di Giangiorgio Trissino, Vicenza|sito=Mediateca Palladio|accesso=24 luglio 2014}}</ref>
 
Nel corso della [[seconda guerra mondiale]], il 18 marzo [[1945]], la Basilica fu gravemente danneggiata durante un [[bombardamento]], assieme alla [[Torre Bissara]], malgrado fossero stati inseriti dagli [[Alleati della seconda guerra mondiale|angloamericani]] tra i monumenti che non dovevano essere colpiti durante gli attacchi aerei. Una [[bomba incendiaria]] distrusse la copertura originale della Basilica, la quale venne ricostruita nell'immediato dopoguerra nelle forme originali. L'[[Altopiano dei Sette Comuni]] donò il legno necessario.
 
Nel [[1994]] la Basilica, assieme agli altri monumenti di Vicenza "città del Palladio", è entrata nella lista dei [[Patrimonio dell'umanità|Patrimoni dell'umanità]] dell'[[Organizzazione delle Nazioni Unite per l'Educazione, la Scienza e la Cultura|UNESCO]].
 
=== Restauro del 2007-2012 ===
Dall'inizio del [[2007]] hanno avuto inizio importanti lavori di [[restauro]] del monumento: la copertura è stata sezionata per rimuovere gli arconi portanti in [[Calcestruzzo armato|cemento armato]] della ricostruzione postbellica e sostituirli con più leggeri archi in [[legno lamellare]]. Si è intervenuti inoltre per ripulire e consolidare tutte le facciate, dotando l'edificio di una nuova illuminazione. Il termine dei lavori di ristrutturazione è slittato fino alla metà del [[2012]], pertanto i lavori sono proseguiti per tutto il 2008, proprio l'anno in cui si è celebrato il cinquecentesimo anniversario della nascita Palladio, con varie polemiche, anche se l'edificio non è mai stato interamente celato dalle armature. Nel corso degli ultimi mesi le parti restaurate sono state progressivamente svelate e sono state promosse iniziative che hanno consentito di vivere il cantiere, come ad esempio, ''Una volta ogni 450 anni'', ovvero la visita al cantiere stesso (con record di presenze), l'installazione sull'impalcatura di un maxi schermo dove venivano proiettati video sulla città e sulle sue bellezze (denominata ''Palladio Infinito''). Il restauro è ufficialmente terminato il 6 ottobre 2012, in concomitanza con la riapertura della Basilica in occasione della mostra ''Raffaello verso Picasso''. In seguito al restauro è stato nuovamente resa agibile la terrazza superiore, che ospita un bar ed è stata definitivamente aperta al pubblico nel 2014 (con ingresso a pagamento).
 
Il costo complessivo di 15 milioni di [[euro]] per il restauro è stato interamente finanziato dalla [[Fondazione cassa di risparmio]] di Verona, Vicenza, Belluno e Ancona.
 
Al restauro della Basilica Palladiana è stato assegnato il "[[Europa Nostra|Premio dell'Unione Europea per il Patrimonio culturale - Concorso Europa Nostra 2014]]” per la conservazione del patrimonio culturale.
 
<gallery mode="packed">
File:Basilica Palladiana ago07 lavori cop.jpg|Sostituzione della struttura di copertura (settembre 2007)
File:Basilica Palladiana rifacimento copertura 21-06-08.jpg|Rimontaggio arconi (giugno 2008)
File:Vicenza Basilica Palladiana 14-09-08 f08.jpg|Il salone superiore della Basilica con i ponteggi
</gallery>
 
== Galleria d'immagini ==
 
<gallery mode="packed" heights="150px">
Paolo Monti - Servizio fotografico (Italia, 1978) - BEIC 6349326.jpg|Dettaglio delle logge palaldiane fotografate da [[Paolo Monti]], 1978
Vicenza Basilica Palladiana 14-09-08 f01.jpg|Dettaglio della facciata con le logge, dal basso
Basilica Palladiana rilievo DAgaro 1968.jpg|Pianta del piano inferiore (rilievo, D'Agaro 1968)
Vicenza-Basilica palladiana.jpg|Da Piazza dei Signori
SaloneBasilicaPalladiana.jpg|Il ''Salone dei Cento''
Salone-BasilicaPalladiana.jpg|Il [[leone di San Marco]] all'interno del ''Salone dei Cento''
Basilica di Vicenza-1.jpg|Vista notturna
Basilica Palladiana, view from monte berico.JPG|Basilica Palladiana vista da ''Monte Berico''
</gallery>
 
==Onorificenze==
{{Onorificenze
|immagine= Emblem of Italy.svg
|nome_onorificenza= Monumento Nazionale Italiano
|collegamento_onorificenza= Monumenti nazionali italiani
|motivazione = La Basilica Palladiana, sita nella piazza dei Signori in Vicenza, è dichiarata monumento nazionale. La presente legge, munita del sigillo dello Stato, sarà inserita nella Raccolta ufficiale degli atti normativi della Repubblica italiana. È fatto obbligo a chiunque spetti, di osservarla e di farla osservare come legge dello Stato.
|luogo = Roma, 14 aprile [[2014]] - Il [[Presidente della Repubblica Italiana]], [[Giorgio Napolitano]].
}}
{{Onorificenze
|immagine= ENplaque2007.gif
|nome_onorificenza= Premio del patrimonio culturale dell'Unione europea/concorso Europa Nostra
|collegamento_onorificenza= Premio del patrimonio culturale dell'Unione europea
|motivazione = La Basilica di Vicenza è una delle opere urbane più importanti di Andrea Palladio (1508-1580), architetto italiano di straordinaria influenza. Non è solo un monumento emblematico, ma viene anche utilizzato per eventi pubblici ed è molto visitato dai turisti e per questo è messo a dura prova. Gli obiettivi del progetto erano i seguenti: ripulire, rinforzare e proteggere le decorazioni interne ed esterne; installare una nuova rete di impiantistica all’interno dei passaggi esistenti e dei solai. Ma l'intervento più importante è stato correggere i danni causati 60 anni fa dall'utilizzo del cemento armato per riparare il tetto distrutto dalla caduta di una bomba. Inoltre, vari edifici circostanti sono stati trasformati e ora ospitano alcune funzioni di servizio alla Basilica, come ad esempio uffici, centri di controllo degli impianti e servizi logistici. Oggi la Basilica è tornata ad occupare il ruolo di prim’ordine che rivestiva in passato come l’edificio storico più importante di Vicenza. È con piacere che la Giuria ha riconosciuto l'importante lavoro di restauro, svolto in modo professionale e accurato, di un famoso edificio in contrasto con l’infelice tentativo di restauro che aveva provocato gravi danni alla struttura nel passato. A metà del XX secolo, quando ancora le caratteristiche dei numerosi nuovi materiali erano pressoché ignote, il principale edificio pubblico del Palladio, nonché un monumento di primaria importanza, è stato oggetto di un uso inappropriato del cemento per la messa in sicurezza del tetto. Tale errore, unito all'inquinamento atmosferico che aveva intaccato il rivestimento in pietra della facciata, ha richiesto un intervento conservativo importante e di qualità.
|luogo = Vienna, 5 maggio [[2014]] - Il [[Europa Nostra|Presidente di Europa Nostra]], [[Plácido Domingo]].
}}
 
==Note==
<references />
 
== Voci correlate ==
* [[Piazza dei Signori (Vicenza)]]
* [[Torre Bissara]]
* [[Architettura rinascimentale]]
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto|commons=Category:Basilica Palladiana (Vicenza)}}
{{VoceLibro|Palladio}}
 
== Collegamenti esterni ==
* {{CISA|13}} (fonte utilizzata per il progetto palladiano)
 
{{Andrea Palladio}}
{{Controllo di autorità}}
{{portale|agricoltura|biografie|economia}}
{{Portale|architettura|patrimoni dell'umanità|Vicenza}}
 
[[Categoria:Architetture rinascimentali del VenetoIlluministi]]
[[Categoria:Logge del Veneto]]
[[Categoria:Monumenti nazionali in Veneto]]
[[Categoria:Palazzi di Vicenza]]
[[Categoria:Palazzi palladiani]]
[[Categoria:Patrimoni dell'umanità d'Italia]]