Lorenzo Perosi e Antonio Zanon: differenze tra le pagine

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{{Citazione|''C'è più musica nella testa di Perosi che in quella mia e di [[Pietro Mascagni|Mascagni]] messe insieme.''|[[Giacomo Puccini]]<ref>Adriano Bassi, ''Don Lorenzo Perosi: L'uomo, il compositore e il religioso'' (Fasano di Brindisi, 1994), p. 226</ref>}}
{{Bio
|TitoloNome = MonsignorAntonio
|NomeCognome = LorenzoZanon
|Cognome = Perosi
|Sesso = M
|LuogoNascita = TortonaUdine
|GiornoMeseNascita = 2118 dicembregiugno
|AnnoNascita = 18721696
|LuogoMorte = RomaVenezia
|GiornoMeseMorte = 124 ottobredicembre
|AnnoMorte = 19561770
|Epoca = 19001700
|Attività = presbiteroimprenditore
|Attività2 = compositoreagronomo
|Attività3 = economista
|Nazionalità = italiano
|PostNazionalità = del [[XVIII secolo|Settecento]]. Portò nell'economia [[Friuli|friulana]] le idee dell'[[Illuminismo]] europeo
|Immagine = Perosi2.png
}}
Autore di [[musica sacra]], noto per i suoi [[oratorio (musica)|oratòri]], le sue [[messa (musica)|messe]] [[polifonia|polifoniche]] e i suoi [[mottetto|mottetti]], fu un compositore molto prolifico<ref>Secondo l'esperto perosiano [[Arturo Sacchetti]], Perosi compose fra 3.000 e 4.000 opere, numero corroborato nelle biografie di Merlatti e di Ciampa (v. Biografie).</ref>.
 
Figlio di un mercante di [[seta]] si trasferì a [[Venezia]] nel [[1738]] per aprire un'[[attività manifatturiera]]. Il contatto con Venezia gli diede una visione cosmopolita e moderna, che seppe trasferire nel contesto [[Friuli|friulano]]. Oltre alle importanti innovazioni nell'industria della seta, condusse una battaglia per l'introduzione della [[Solanum tuberosum|patata]] nell'[[agricoltura]] della pianura friulana.
== Biografia ==
[[File:Perosi3.jpg|thumb|upright=1.1|Perosi con il suo [[Coro della Cappella Sistina]] (''c.'' 1905).]]
[[File:Don Lorenzo Perosi.jpg|thumb|Don Lorenzo Perosi accademico d'Italia]]
[[File:Tomba di Lorenzo e Carlo Perosi.JPG|thumb|upright=1.1|Tomba di Lorenzo Perosi e di suo fratello, il cardinale [[Carlo Perosi]], nel [[Duomo di Tortona]].]]
Tra gli antenati di Perosi, originari dell'alto [[Provincia di Lodi|Lodigiano]], si trovano molti musicisti: nel [[1787]] Giuseppe Perosi era organista della parrocchiale di [[Lodi Vecchio]], e a lui succedettero Antonio Perosi nel [[1826]] e Dionigi Perosi nel [[1832]].
Quest'ultimo, nonno di Lorenzo, si trasferì poi a Mede Lomellina. Fu il padre Giuseppe, [[maestro di cappella]] del [[duomo di Tortona]] con il quale studiò, a infondere la passione per la musica a lui e agli altri cinque figli (tra cui il [[compositore]] [[Marziano Perosi|Marziano]] e il [[cardinale]] [[Carlo Perosi|Carlo]]). Il 6 marzo [[1887]] Lorenzo si fece [[Ordine francescano secolare|terziario francescano]]. Nel [[1888]] sostenne con esito positivo un esame di valutazione al Liceo Musicale di Santa Cecilia di [[Roma]], l'attuale [[Accademia Nazionale di Santa Cecilia]], e iniziò a seguire un corso di studi per corrispondenza con il [[Conservatorio Giuseppe Verdi (Milano)|Conservatorio di Milano]].
 
Nel [[1762]] fu tra i fondatori della Società di Agricoltura Pratica di [[Udine]] che si proponeva di studiare le nuove tecniche da introdurre nel settore agricolo.
A 18 anni divenne [[organista]] e maestro di canto presso l'[[Abbazia di Montecassino]], posto che lascerà nel [[1891]] per motivi di salute. L'anno successivo si diplomò alla scuola di [[contrappunto]] del Conservatorio di Milano e successivamente fece un soggiorno di studi a [[Ratisbona]]. Nel dicembre [[1893]] divenne maestro di cappella a [[Imola]] e nel [[1894]] direttore della "[[Cappella Marciana]]" (la cappella della [[Basilica di San Marco]]) a [[Venezia]]. "La mia carriera incominciò ad Imola" disse Perosi, che iniziò in quella città a pubblicare i suoi primi lavori. Dopo gli studi seminaristici, durante i quali conobbe [[San Luigi Orione|don Orione]], divenendone amico, fu ordinato [[sacerdote]] nel [[1895]].
 
A Udine sono a lui intitolati una via centrale e un [[istituto tecnico]] (ex commerciale) con indirizzi economici, linguistici e informatici.
Nel 1898 il [[papa Leone XIII]] nominò Perosi ''Direttore Perpetuo della Cappella Musicale Pontificia Sistina'', ultimo coro di voci bianche composto da cantori evirati. Perosi ricoprì questo ruolo fino alla morte, con il prof. Antonio Comandini come ''Direttore Pro Tempore''.
La fondazione dell'Istituto risale al [[1866]], ad opera del commissario regio [[Quintino Sella]] e, fino al [[1878]], dipendente dal [[Ministero dell'Agricoltura]], Industria e Commercio.
In contrasto con i cantori evirati, introdusse nel coro fanciulli cantori, espellendone gli oramai esigui cantori evirati, affiancandoli ai falsettisti già facenti parte del coro.
A partire dal [[1867]] e fino alla prima guerra mondiale, per iniziativa dello stesso Sella, vengono pubblicati gli Annali scientifici del Regio Istituto Tecnico. Risale al [[1883]] l'intitolazione ad Antonio Zanon.
 
== Opere ==
Sempre nel 1898 compose la prima ''Passione Secondo S. Marco''; altri oratori apparvero in rapida successione. La fama di Perosi in quest'epoca era inaudita, talché i critici coniarono il termine "Il Momento Perosiano". Oltre alla sua fama fra le masse, Perosi godeva del rispetto di tanti importanti compositori, inclusi [[Giacomo Puccini|Puccini]], [[Pietro Mascagni|Mascagni]], [[Arrigo Boito|Boito]], [[Jules Massenet|Massenet]], [[Alexandre Guilmant|Guilmant]], anche [[Leoš Janáček|Janáček]]<ref>Hlídka, XVI (1899), pp. 362-8</ref>.
*''Dell'agricolura, arti e commercio in quanto unite contribuiscono alla felicità degli Stati'', tomi VII, [[Venezia]] 1763
*''Della coltivazione ed uso delle patate, e d'altre piante commestibili'', Venezia 1767
*''Della formazione ed uso della torba e di altri fossili combustibili'', Venezia 1767
*''Della marna ed altri fossili atti a rendere fertili le terre'', Venezia 1768
*''Saggio di storia della medicina veterinaria'', Venezia 1770
*''Della utilità morale, economica e politica delle Accademie di Agricoltura, Arti e Commercio'', [[Udine]] 1771
*''Scritti di agricoltura, Arti e Commercio'', Udine 1829
*''Lettere famigliari'', Udine 1831
*''Alcune lettere inedite di Antonio Zanon, dirette a Mons. Girolamo de Rinaldis'', Udine 1877
*''Quattro lettere inedite a G.Silvestri'', [[Rovigo]] 1880
*''Lettere sull'agricoltura dirette a Mons. F.Florio nel luglio 1760'', Udine 1884
*''Lettere sull'agricoltura'', Udine 1960
 
== Bibliografia ==
Nel [[1903]] iniziò a soffrire di disturbi nervosi, cui si aggiunsero negli anni manie di persecuzione. Nel [[1908]], dopo la morte del padre, attraversò una profonda crisi (nel corso della quale ripudiò tutta la musica composta fino ad allora) che lo portò - su consiglio dei medici - a trascorrere un periodo a [[Bandino]], presso [[Firenze]].
*{{Cita libro|autore=[[Stefano Camilla]]|titolo=Un economista veneto del '700: Antonio Zanon|editore=Tesi di laurea - Università di Ca' Foscari - Facoltà di economia e commercio|città=Venezia|anno=1975}}
*F. Luzzatto, ''Antonio Zanon e la legislazione agraria della Repubblica Veneta'', Udine, 1927
*F. Luzzatto, ''Antonio Zanon e alcune questioni di attualità in tema di politica agraria'', Atti dell'Accademia di Udine, Udine 1925-26, Udine, 1927
*U. Masotti, ''Antonio Zanon e G. Bini'', in ''Annali del Regio Istituto tecnico di Udine'', Udine 1930-31
*{{Cita libro|autore=[[Romano Molesti]]|titolo=Economisti e accademici nel Settecento veneto|editore=Franco Angeli|città=Milano|anno=2006|isbn=978-88-464-8183-2}}
*{{Cita libro|autore=Romano Molesti|titolo=Il pensiero economico di Antonio Zanon|editore=A. Giuffrè|città=Milano|anno=1974}}
 
==Collegamenti esterni==
Nel [[1910]] la sua salute registrò un miglioramento che gli consentì di riprendere totalmente le sue attività, ma un'ulteriore crisi nel [[1913]] lo portò nuovamente a ritenere "superate" le sue opere; la direzione della cappella Sistina fu interinalmente assunta, nei periodi di malattia più acuta, dal fratello Marziano e da monsignor [[Raffaele Casimiri]]. Nel [[1922]] attraversò una crisi spirituale e religiosa, aggravata dalla morte della madre: temendo che potesse distruggere i suoi manoscritti, venne dichiarato interdetto con sentenza del Tribunale di Roma, su richiesta dei fratelli assistiti dall'avvocato [[Adriano Belli]] . L'anno successivo iniziò ad osservare un regime strettamente vegetariano, si firmò "Piero Piolti il vegetariano" e vagheggiò una riforma del calendario.
* [http://www.treccani.it/enciclopedia/antonio-zanon/ Zanón ‹Ʒ-›, Antonio] la voce nella ''Treccani.it l'Enciclopedia Italiana''. <small>URL visitato il 21 febbraio 2013.</small>
 
{{Illuministi italiani}}
Le sue condizioni di salute, peraltro, non gli impediranno di comporre e dirigere, come avvenne, ad esempio, quando, il 19 gennaio [[1925]], presenti i Reali, nella Chiesa di Santa Maria degli Angeli a Roma diresse la Messa funebre ufficiale in memoria di [[Giacomo Puccini]], scomparso nel novembre 1924. Nel [[1930]] fu revocato il decreto di interdizione e, su proposta di [[Pietro Mascagni]], venne nominato [[Accademia d'Italia|Accademico d'Italia]]; tre anni dopo riprese la direzione attiva della Cappella Sistina e nel [[1936]] [[papa Pio XI]] gli concesse nuovamente il permesso di celebrare la messa.
 
Nell'aprile del 1946, in occasione del Congresso della Democrazia Cristiana a Roma, compose l'inno ufficiale della DC.
 
Ebbe inizio un lungo periodo di fervida attività che lo portò anche a dirigere per la [[Radio Audizioni Italiane|Radio Italiana]] e per la [[Radio Vaticana]] e che vide le sue composizioni eseguite nei maggiori teatri nazionali e all'estero. Nel marzo [[1954]] fu colpito da disturbi circolatori e le sue condizioni di salute peggiorarono progressivamente. Il 12 marzo [[1955]], nell'anniversario dell'incoronazione di [[Pio XII]], diresse per l'ultima volta un'esecuzione alla Cappella Sistina e il 12 ottobre [[1956]] morì all'età di 84 anni.
 
== La formazione gregoriana ==
[[File:PerosiToscanini.jpg|thumb|Perosi e [[Toscanini]], a [[Milano]] per la prima mondiale del ''Mosè'' (1901)]]
Fin dal periodo trascorso nella dotta cerchia benedettina di Montecassino, ovvero fra il novembre [[1890]] e il luglio [[1891]], coltivò il proprio amore verso il [[canto gregoriano]] e iniziò ben presto a contribuire alla rinascita ottocentesca di tale forma musicale.
 
Ebbe una parte di rilievo - per la collaborazione prestata a [[papa Pio X]] - nella Riforma della musica sacra, promulgata col "Motu proprio" del [[1903]] e recepita dall'Edizione vaticana: raccolta del patrimonio gregoriano ordinato nei vari libri liturgici. Pio X aveva conosciuto per la prima volta Perosi quando i due erano, rispettivamente, [[Patriarca di Venezia]] e direttore della [[Cappella Marciana]], e ne apprezzò la sensibilità musicale.
 
Il suo gusto per l'antico canto liturgico, oltre a tradursi in esplicite "citazioni" di motivi gregoriani, sequenze e laude, testualmente ripresi e spesso elaborati in forma di "corale", ebbe riflessi ben avvertibili sul piano della creatività musicale: il suo linguaggio sembra spesso restituire in modo naturale l'essenza, la misura ideale del gregoriano, a partire dalle sue inclinazioni modali e dall'uso di un ritmo libero, teso a scandire melodicamente le parole e le frasi del testo<ref>Pier Luigi Bondioni, ''San Pio X. Profeta riformatore'', ed. Fede & Cultura, 2013</ref>.
 
Perosi è considerato anche tra i principali esponenti del cosiddetto [[Movimento Ceciliano]].
 
== Altri elementi del linguaggio perosiano. Il suo lascito ==
[[File:Busto Lorenzo Perosi.JPG|thumb|Busto di Lorenzo Perosi nel centro storico di Tortona.]]
Perosi dà vita al proprio stile compositivo e al proprio linguaggio musicale miscelando diversi elementi, tra cui l'ispirazione gregoriana.
 
Alla radice dell'arte liturgica e sacra di Perosi c'è il senso del "popolare" e del "sociale": spesso le sue opere restituiscono espressioni di stati psicologici ed affettivi a livello "comunitario". Forse anche per questo, egli rifugge dagli schemi classici dello sviluppo tematico di temi ricorrenti: anche quando il compositore riprende nel corso di un'opera un tema già prodotto in precedenza, difficilmente si tratta di una ripresa testuale, ma spesso e volentieri presenta uno scarto, un elemento che fa pensare ad un "discorso aperto".
 
Nessun contatto invece lega la musica di Perosi ai modelli profani imperanti del suo tempo, cioè l'opera [[Giuseppe Verdi|post-verdiana]] e [[verismo|verista]]. Ci sono anzi differenze fondamentali, prima fra tutte quella che riguarda il rapporto tra testo e musica. Per Perosi non è pensabile che il suono sia una variabile indipendente alla quale assoggettare le parole: per lui il testo è "sacro", nel senso religioso del termine (avendo a che fare con la parola di Dio), oltre che in quanto rappresentazione di una realtà umana sempre viva. La sua musica è perciò una sorta di "lettura" illuminata, che risulta espressiva in quanto il testo è capace di ispirare all'autore suggestioni e tonalità affettive.
 
Per questi motivi è controversa la collocazione di Perosi tra gli esponenti della cosiddetta ''[[Giovane Scuola]]'' italiana, da alcuni sostenuta.
 
La musica sacra contemporanea deve molto all'influenza delle idee di Perosi: egli non disprezzava la modernità presente nella musica colta contemporanea, ma esigeva che di essa sopravvivessero nel canto liturgico solo "gli accenti di bontà, gravità, serietà".
 
Più in generale, l'artista è stato un testimone ed interprete del suo tempo e, tra la fine dell'Ottocento e la prima metà del Novecento è stato, come pochi tra i suoi contemporanei, al centro di una vulcanica attività creativa.
 
== Le opere ==
Negli [[oratorio (musica)|oratori]] di Perosi si fondono tracce veristiche, richiami alla grande [[polifonia]] italiana, costruzioni barocche e ispirazioni [[canto gregoriano|gregoriane]]. Nel campo degli oratori esordì con la [[cantata]] ''In coena Domini'' il cui successo gli procurò un'immediata fama e popolarità.
Scrisse anche molta [[musica liturgica]], soprattutto [[messa (musica)|messe]] (oltre 50) e [[mottetto|mottetti]].
In quest'ambito il linguaggio di Perosi, lungi da ogni eco romantica, si caratterizza per uno stile polifonico scorrevole sorretto da una spontanea freschezza melodica.
Ha anche composto musica da camera, composizioni per orchestra e pagine organistiche.
 
=== Oratori ===
 
*''La passione di Cristo'' ([[1897]])
*''La trasfigurazione di Cristo'' ([[1898]])
*''La risurrezione di Lazzaro'' (1898)
*''La risurrezione di Cristo'' (1898)
*''Il Natale del Redentore'' ([[1899]])
*''La strage degli innocenti'' (1900)
*''Mosè'' ([[1901]])
*''Il giudizio universale'' ([[1904]])
*''Transitus Animae'' ([[1907]])
*''In patris memoriam'' (1910)
*''Vespertina Oratio'' (1912)
*''In diebus tribulationis'' (1915)
 
=== Messe ===
 
*''Missa Patriarchalis'' per quattro voci miste
*''Missa in honorem Beati Caroli in rito ambrosiano'' per cinque voci dispari
*''Missa Davidica'' per tre voci maschili ([[1894]])
*''Missa In Honorem Ss. Gervasii et Protasii'' ([[1895]])
*''Missa “Te Deum Laudamus”'' per due voci pari ([[1897]])
*''Missa Eucharistica'' per quattro voci miste (1897)
*''Missa Pontificalis'' (1897)
*''Messa da Requiem'' per tre voci maschili
*''Missa “Benedicamus Domino”'' (1899)
*''Missa Cerviana'' per tre voci maschili
*''Missa Secunda Pontificalis'' ([[1906]])
 
=== Musica strumentale ===
 
* Piccola sonata per violino e pianoforte (1900)
* Tema con variazioni per violino e pianoforte (1914)
* "Le cinque ore di Londra" (1923, Poemetto per violoncello e pianoforte)
* 16 Quartetti d'archi (1928 - 1931)
* 4 Quintetti per pianoforte e archi (1931)
* 3 Trii per archi (1928)
* Concerto per solo di violino con accompagnamento di corni e archi (1903)
* Concerto per solo di violino con accompagnamento d'orchestra (1916)
* Concerto per pianoforte e orchestra in la minore (1916)
* Concerto per clarinetto e orchestra (1930)
* Adagio in do per orchestra (1900 ca.)
* Scherzo in la maggiore per orchestra (1901)
* Tema variato per orchestra (1903)
* vari preludi e pezzi per organo, harmonium e pianoforte
 
=== Musica sinfonica ===
 
*''La passione di Cristo secondo San Marco'' (trilogia sacra per soli, coro e orchestra).
*''9 Suites orchestrali dedicate ciascuna ad una città italiana tra cui "Venezia" (n. 2), "Tortona" (n. 5), "Milano" (n. 6) e "Torino" (n. 7).
*''Tema Variato, per orchestra
*''"Dormi, non piangere", Poema Sinfonico
 
=== Musica vocale, oratori ===
* ''Stabat mater'' (1902)
* ''In patris memoriam'' ([[1910]] al [[Teatro di San Carlo]] di Napoli diretta da [[Cleofonte Campanini]])
* ''Natalitia'' (1937, Cantata per tenore, coro e orchestra)
* ''Ave Maria'' per 2 voci pari
* Alcuni [[mottetto|mottetti]] e [[oratorio (musica)|oratori]]: ''Domine, salvum me fac'', ''Cantabo Domino'', ''In coena Domini'', ''Tu es Petrus'', ''Oremus Pro Pontifice'', ''Sacerdos et Pontifex'', ''Ave verum corpus'', ''La resurrezione di Cristo'', ''Transitus Animae'', ''Mosè'', ''La resurrezione di Lazzaro'' (1898 al [[Gran Teatro La Fenice]] di Venezia con [[Giuseppe Kaschmann]]), ''Il Natale del Redentore'', ''La trasfigurazione di nostro Signore Gesù Cristo'' ([[1898]] alla Fenice con Kaschmann), ''L'entrata di Cristo in Gerusalemme'', ''La strage degli innocenti'' e altri
* Alcuni [[salmo (musica)|salmi]], fra cui ''Beatus vir'', ''Laudate Pueri'', ''Dixit Dominus, Miserere''
 
=== Laude popolari ===
Perosi compose anche alcune lodi religiose "popolari", eseguite regolarmente e conosciutissime fino al [[Concilio Vaticano II]], fra le quali:
* ''Lodate Maria''
* ''Mille volte benedetta''
* ''Mondo, più per me non sei''
* ''Noi siam figli di Maria''
* ''Pietà Signor''
* ''Sei pura, sei pia''
 
==Onorificenze==
{{Onorificenze
|immagine=Commendatore SSML Regno BAR.svg
|nome_onorificenza=Commendatore dell'Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro
|collegamento_onorificenza=Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro
|motivazione=
|luogo=
}}
{{Onorificenze
|immagine=Ribbon.Crossproecclesiaetpontifice.jpg
|nome_onorificenza=Croce d'oro pro Ecclesia et Pontifice
|collegamento_onorificenza=Croce pro Ecclesia et Pontifice
|motivazione=
|luogo=
}}
 
== Curiosità ==
{{curiosità}}
* Dal [[1900]] a [[1907]], molte prime importanti delle opere di Perosi avevano luogo al [[Salone Perosi]] a Via Barnaba, 46, a [[Milano]] (oggi la [[Chiesa di Santa Maria della Pace (Milano)|Chiesa di S. Maria della Pace]]). Fra le esecuzioni storicamente importanti fu la prima mondiale dell'oratorio ''Mosè'', sotto la direzione di [[Toscanini]] (maggio, [[1901]])<ref>[[Leonardo Ciampa]], ''Don Lorenzo Perosi'' (AuthorHouse, 2006) ISBN 978-1-4259-3440-8</ref>.
* Nella basilica della "Madonna nera" di [[Częstochowa]], in [[Polonia]], ogni pomeriggio, nel corso della cerimonia dedicata alla Vergine Maria, viene eseguito un inno composto da Perosi nel [[1909]].
* A [[Tortona]] esiste un'Accademia Perosi, fondata nel [[1907]]. Erede di una scuola esistente fin dal [[1838]], ad essa è legato il Festival che, dal [[1995]], ogni anno è organizzato a cura dell'Ente Festival Perosiano.
* A Lorenzo Perosi è intitolato il [[Conservatorio statale di musica Lorenzo Perosi|Conservatorio statale di musica]] della città di [[Campobasso]].
* L'Ente Festival Perosiano, nel cinquantenario della scomparsa del Maestro, sta realizzando l'opera omnia di Perosi su cd, su etichetta [[Bongiovanni (casa discografica)|Bongiovanni]]: in buona parte si tratterà di prime incisioni mondiali.
* Il maestro Perosi ha composto anche alcuni inni su parole del poeta italo-albanese P. Leonardo De Martino M.O.R. (1840-1923), [[missionario]] in [[Albania]]:
** La stella polare del secolo XX - Preludio della Gran Festa giubilare mondiale dell'8 dicembre 1904, cinquantenario del dogma dell'Immacolata Concezione da celebrarsi dal Regnante Sommo Pontefice Leone XIII, Inno, Portici, 1904.
** Inno a Gesù Redentore e Re dei secoli e al glorioso Pontefice Leone XIII, Montecalvo Irpino, 1901.
* A lui viene attribuita la composizione dell'Inno a [[Gesù Bambino]] ''Dormi e non piangere'', ma ciò è sbagliato, in quanto questo inno è stato composto nella seconda metà del Settecento da [[Saverio Mattei]] ([[Montepaone]] [[1742]] - [[Napoli]] [[1795]]), musicista e critico musicale nonché letterato, giureconsulto e poeta di corte, soprannominato "il Beccaria Calabrese".
* Nel 1898 il 16 agosto è a [[Campese]] (bassano del grappa VI) per l'inaugurazione del nuovo organo Malvestio, donato dal defunto arciprete don Francesco Sartori. Prima di allora le funzioni sacre nelle solennità erano accompagnate dalla banda musicale paesana. Fonte Archivio Arcipretale di Campese.
 
== Note ==
<references/>
 
==Bibliografia==
=== In italiano ===
* Andrea Amadori, ''Lorenzo Perosi: Documenti e inediti'' (1999) ISBN 88-7096-233-4 Sito dedicato: www.lorenzoperosi.com
* Adriano Bassi, ''Don Lorenzo Perosi: L'uomo, il compositore e il religioso'' (1994) ISBN 88-7514-708-6
* Massimo Bruni, ''Lorenzo Perosi, il Cantore Evangelico (Con uno scritto di [[Gianandrea Gavazzeni]])'' (Torino, 1972)
* Mons. Egisto Cortesi, ''Lorenzo Perosi in Valdinievole'' (1991)
* Adelmo Damerini, ''Lorenzo Perosi'' (1953)
* Matteo Glinski, ''Lorenzo Perosi'' (1953)
* Don Teodoro Onofri, ''Lorenzo Perosi nei giorni imolesi'' (1977)
* Sergio Pagano, ''L'epistolario 'vaticano' di Lorenzo Perosi'' (1867-1956) (1996) ISBN 88-211-9120-6
* Arcangelo Paglialunga, ''Lorenzo Perosi'' (1952)
* Mario Rinaldi, ''Lorenzo Perosi'' (1967)
* Marino Sanarica, ''Lorenzo Perosi'' (Rimini, 1999) ISBN 88-8049-161-X
* Graziella Merlatti, ''Lorenzo Perosi, una vita tra genio e follia'' (Àncora, 2006 - Collana: Testimoni del nostro tempo) ISBN 88-514-0330-9
* Elena Enrico, Francesco Cerrato, ''Lorenzo Perosi - Il nuovo trovatore'' (con prefazione di Arturo Sacchetti) sceneggiatura "Lo Spettattore" Asti 2008)
 
=== In tedesco ===
* Helmut Hesse: ''Lorenzo Perosi. Sein Leben und seine Musik''. In ''Musica Sacra'', vol. 101, 1981, libro 5, p.&nbsp;343-349.
 
=== In inglese ===
* [[Leonardo Ciampa]], ''Don Lorenzo Perosi'' (AuthorHouse, 2006) ISBN 978-1-4259-3440-8
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto|commons=Category:Lorenzo Perosi}}
 
== Collegamenti esterni ==
* [http://www.accademiaperosi.it l'Accademia Musicale "Lorenzo Perosi"] di Tortona
* {{IMSLP|id=Perosi, Lorenzo}}
* {{ChoralWiki|Lorenzo_Perosi}}
* {{cita web|http://www.conservatorioperosi.it|Conservatorio L. Perosi di Campobasso}}
* {{cita web|http://www.perosiana.it|il Festival Perosiano di Tortona}}
 
{{Box successione
|carica=[[Cappella Marciana|Maestro Direttore della Cappella Musicale Patriarcale di San Marco]]
|periodo=[[1894]]-[[1898]]
|precedente= [[Nicolò Coccon]]
|successivo= [[Pietro Magri]]
}}
{{Box successione
|carica= [[Cappella Musicale Pontificia Sistina|Maestro Direttore della Cappella Musicale Pontificia “Sistina”]]
|periodo=[[1902]] - [[1956]]
|precedente=[[Domenico Mustafà]]
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|immagine=Emblem Holy See.svg
}}
{{Controllo di autorità}}
{{portale|agricoltura|biografie|economia}}
{{Portale|biografie|cattolicesimo|musica classica}}
 
[[Categoria:Musicisti della basilica di San Marco a VeneziaIlluministi]]
[[Categoria:Personalità ecclesiastiche legate a Roma]]
[[Categoria:Decorati con l'Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro]]