Sturnus vulgaris e Wikipedia:Pagine da cancellare/Conta/2019 luglio 6: differenze tra le pagine

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| nome = Storno comune
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| immagine = [[File:Common starling in london.jpg|250px]]
|didascalia = ''Sturnus vulgaris''
<!-- CLASSIFICAZIONE -->
| dominio = [[Eukaryota]]
| regno = [[Animalia]]
| sottoregno = [[Eumetazoa]]
| superphylum = [[Deuterostomia]]
| phylum = [[Chordata]]
| subphylum = [[Vertebrata]]
|infraphylum = [[Gnathostomata]]
| superclasse = [[Tetrapoda]]
| classe = [[Aves]]
| sottoclasse = [[Neornithes]]
| superordine = [[Neognathae]]
| ordine = [[Passeriformes]]
| sottordine = [[Oscines]]
| infraordine = [[Passerida]]
| superfamiglia = [[Muscicapoidea]]
| famiglia = [[Sturnidae]]
| genere = [[Sturnus]]
| specie = '''S. vulgaris'''
<!-- NOMENCLATURA BINOMIALE -->
| binome = Sturnus vulgaris
| biautore = [[Linneo|Linnaeus]]
| bidata = [[1758]]
<!-- ALTRO -->
| nomicomuni = Storlino
| suddivisione = [[Sottospecie]]
| suddivisione_testo=
* ''S. v. caucasicus''
* ''S. v. faroensis''
* ''S. v. granti''
* ''S. v. humii''
* ''S. v. minor''
* ''S. v. nobilior''
* ''S. v. oppenheimi''
* ''S. v. poltaratskyi''
* ''S. v. porphyronotus''
* ''S. v. purpurascens''
* ''S. v. tauricus''
* ''S. v. vulgaris''
* ''S. v. zetlandicus''
| adtemplate = [[File:Sturnus vulgaris map.png|thumb|Distribuzione dello storno: Colori scuri: [[areale]] originario; giallo: solo estivo; verde: territorio residente; azzurro: solo invernale. Colori chiari: introdotto; giallo: solo estate; verde: territorio residente]]
}}
Lo '''storno comune''' ('''''Sturnus vulgaris''''' <span style="font-variant: small-caps">[[Linneo|Linnaeus]]</span>, [[1758]]) è un [[Aves|uccello]] [[Passeriformes|passeriforme]] appartenente alla [[Famiglia (tassonomia)|famiglia]] [[Sturnidae]], originario dell'[[Eurasia]] ma introdotto in tutti i continenti tranne [[Sudamerica|America Meridionale]] e [[Antartide]].<ref name = IOC>{{IOC | titolo = Family Sturnidae | url = http://www.worldbirdnames.org/bow/nuthatch/ | accesso = 8 maggio 2014 }}</ref>
 
== Descrizione ==
Lo storno è lungo circa 20–23&nbsp;cm, ha un'[[apertura alare]] di circa 35–40&nbsp;cm e pesa circa 70-90 g{{cn}}.
Il suo [[piumaggio]] in estate è nero lucente con riflessi metallici violacei e verdi con le punte delle piume bianche, mentre in inverno il nero diventa meno brillante, i riflessi si attenuano e le punte bianche diventano più evidenti. Il [[becco]] è aguzzo, giallognolo in estate, bruno in inverno, le [[zampe]] sono rossastre, la [[Coda (anatomia)|coda]] corta.
L'unico carattere che differenzia i sessi è una macchia sulla base del becco che è azzurra nei maschi, rossastra nelle femmine.
[[File:Storni.jpg|thumb|left|Storni che raggiungono i propri nidi al tramonto]]
 
== Distribuzione e habitat ==
Lo storno è originario dell'[[Eurasia]] e dell'[[Nordafrica|Africa settentrionale]], ma è stato portato dall'uomo anche in [[Nordamerica]] e [[Australia]] dove, grazie alla sua adattabilità, si è ambientato perfettamente.
Vive nelle campagne ma anche nelle città e nei villaggi. Durante l'estate predilige luoghi che presentino cavità per nidificare.
È stato inserito nell'elenco delle [[100 delle specie invasive più dannose al mondo|100 tra le specie invasive più dannose al mondo]].
 
== Biologia ==
[[File:Storni 1000128.JPG|thumb|left|Storni che creano disegni nel cielo, fenomeno molto comune anche nelle grandi città italiane]]
È un uccello molto gregario e si riunisce in stormi che possono contare diverse centinaia di individui. Dopo aver trascorso l'intera giornata nei campi o nei parchi alla ricerca di cibo, la sera i gruppi di storni si dirigono verso i "dormitori", costituiti da canneti o gruppi di alberi, dove, prima di trascorrere la notte, si contendono chiassosamente le postazioni migliori.<br />
Talvolta gli stormi di questi uccelli vengono attaccati dal [[Falco peregrinus|falco pellegrino]] dal quale si difendono con straordinarie evoluzioni di gruppo che disorientano il predatore e che curiosamente ricordano le strategie difensive dei banchi di pesci.<ref>[http://www.teosofica.org/it/news/le-evoluzioni-degli-storni-una-meraviglia-della-natura,3,747 ''Società Teosofica'']</ref>
 
=== Alimentazione ===
Si nutre di [[Insecta|insetti]] che cerca razzolando nel terreno, frutta come [[Ficus carica|fichi]], [[Eriobotrya japonica|nespole]], [[Prunus avium|ciliegie]], e [[Olea europaea|olive]], semi e talvolta di piccoli [[Vertebrata|vertebrati]].
 
=== Riproduzione ===
Lo storno effettua spesso più di una covata all'anno, per lo più 3. Costruisce il [[nido]] nelle cavità naturali degli alberi o delle rocce o artificiali (tetti, grondaie, cornicioni). La femmina depone 4-9 [[Uovo (biologia)|uova]] azzurre che cova insieme al partner per un paio di settimane. Dopo una ventina di giorni dalla nascita, i giovani storni abbandonano il nido.<br />
Nelle popolazioni di storni è possibile osservare un particolare comportamento, il fenomeno del parassitismo di covata intraspecifico; le femmine depongono facoltativamente delle uova nei nidi custoditi da altre femmine della stessa specie, un espediente che probabilmente ha lo scopo di aumentare la produzione di uova e/o per preservare la progenie, in caso di morte del genitore.
 
{{dx|[[File:Storno-01.jpg|250px|left]]}}
 
=== Spostamenti ===
Lo storno è un uccello che non può essere definito migratore, né stanziale, perlomeno in Italia. Infatti alcune popolazioni svernano nelle regioni dell'Italia meridionale per poi migrare nelle regioni settentrionali ai primi caldi, altre popolazioni sono stanziali.
 
=== Relazioni con l'uomo ===
Lo storno è considerato un uccello nocivo per le coltivazioni di frutta e olive e per le semine. perché grandi stormi di questi volatili possono distruggere interi raccolti.<br />{{Citazione necessaria|Ciononostante, in Italia ed in molti paesi europei, lo storno è un uccello protetto.
Inoltre studi recenti hanno dimostrato come le feci di storno, presenti in grosse quantità nei centri urbani (soprattutto sotto gli alberi scelti come dormitori), possano favorire la diffusione di alcune malattie micetiche, protozoarie, virali, parassitarie e batteriche.<br />
Per questi motivi sono in corso dei piani di controllo per limitare il numero di questi volatili soprattutto in prossimità delle città.}}
[[File:Starling eggs.jpeg|left|thumb|Nido di storno]]
[[File:Sturnus vulgaris vulgaris 2.jpg|thumb]]
 
== Specie simili ==
Lo storno può essere confuso con il [[Turdus merula|merlo]] da osservatori poco attenti anche perché i due uccelli frequentano gli stessi habitat cittadini.
Si distingue dal merlo perché:
* il piumaggio è iridescente e di solito maculato di chiaro anziché nero (nel maschio del merlo) o bruno (nella femmina);
* le ali sono triangolari e più corte;
* la coda è più corta;
* a terra cammina mentre il merlo per lo più saltella;
* è molto più sociale;
* il volo è molto veloce ed ha una traiettoria rettilinea.
 
{{Clear}}
== Note ==
<references/>
 
== Bibliografia ==
* ''Gli uccelli d'Europa'' ed. DeAgostini
* ''La strategia dell'aquila'' di Danilo Mainardi
 
== Voci correlate ==
* [[Uccelli nidificanti in Italia]]
 
== Altri progetti ==
{{Interprogetto|commons = Category:Sturnus vulgaris|wikispecies}}
 
== Collegamenti esterni ==
{{avibase}}
* [http://ibc.hbw.com/ibc/phtml/especie.phtml?idEspecie=8376 Video sullo storno] on the Internet Bird Collection
* [http://www.scricciolo.com/eurosongs/Sturnus.vulgaris.wav Verso dello storno]
 
{{portale|Africa|animali|Asia|biologia|Europa}}
{{portale|Oceania|uccelli}}
 
[[Categoria:Sturnidae]]
[[Categoria:Taxa classificati da Linneo]]
[[Categoria:Fauna africana]]
[[Categoria:Fauna asiatica]]
[[Categoria:Fauna europea]]
[[Categoria:Fauna nordamericana]]
[[Categoria:Fauna oceaniana]]
 
{{Categorie qualità}}