Domenico Piva e Oggettivismo (Ayn Rand): differenze tra le pagine

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{{S|scuole e correnti filosofiche}}
{{Infobox militare
L<nowiki>'</nowiki>'''oggettivismo''' è la teoria [[filosofia|filosofica]] creata da [[Ayn Rand]], una filosofa e scrittrice [[Russia|russo]]-[[Stati Uniti d'America|statunitense]].
|Nome = Domenico Piva
|Immagine = Corpo di Guardia, dettaglio busto lapide commemorativa Domenico Piva (Rovigo).JPG
|Didascalia =Busto bronzeo di Domenico Piva, parte del monumento a lui dedicato posto presso il [[Palazzo del Corpo di Guardia (Rovigo)|Palazzo del Corpo di Guardia]] a [[Rovigo]].
|Soprannome =
|Data_di_nascita = 2 dicembre 1826
|Nato_a = Rovigo
|Data_di_morte =5 luglio 1907
|Morto_a =Rovigo
|Cause_della_morte =naturali
|Luogo_di_sepoltura =
|Etnia =
|Religione =
|Nazione_servita =
*[[File:Imperial Coat of Arms of the Empire of Austria.svg|22px|border]] [[Impero austro-ungarico]]
*[[File:BandieraVolontari1848confederali.gif|border|22px]] Volontari italiani
*[[File:Flag of the Roman Republic (19th century).svg|22px|border]] [[Repubblica Romana (1849)|Repubblica Romana]]
*{{Bandiera|ITA 1861-1946}} [[Regno di Sardegna]]
*
|Forza_armata =
|Arma =
|Corpo =
|Specialità =
|Unità =
|Reparto=
|Anni_di_servizio = 1845 - 1880
|Grado = generale
|Ferite =
|Comandanti =
|Guerre =
* [[Prima guerra d'indipendenza italiana|Prima guerra d'indipendenza]]
* [[Seconda guerra d'indipendenza italiana|Seconda guerra d'indipendenza]]
|Campagne =
* [[Spedizione dei Mille]]
* [[Operazioni militari navali sul Lago di Garda nel 1866|Campagna del Garda del 1866]]
* [[Guerriglia e brigantaggio postunitario nelle province meridionali|Campagna contro il brigantaggio in Sicilia]]
|Battaglie =
* [[Assedio di Roma (1849)|Assedio di Roma del 1849]]
* [[Battaglia di Varese]]
* [[Battaglia di San Fermo]]
|Comandante_di =
|Decorazioni =
|Studi_militari =
|Pubblicazioni =
|Frase_celebre =
|Altro_lavoro =
|Altro_campo =
|Altro =
|Note =
|Ref =
}}
{{Bio
|Nome = Domenico
|Cognome = Piva
|Sesso = M
|LuogoNascita = Rovigo
|GiornoMeseNascita = 2 dicembre
|AnnoNascita = 1826
|LuogoMorte = Rovigo
|GiornoMeseMorte = 5 luglio
|AnnoMorte = 1907
|Epoca = 1800
|Attività = generale
|Attività2 = patriota
|Nazionalità = italiano
|Immagine =
|Didascalia =
}}
 
Dopo la morte della Rand, Leonard Peikoff, il suo erede intellettuale, pubblicò nel 1991 ''Objectivism: The Philosophy of Ayn Rand'', un'esposizione comprensiva della filosofia.<ref>{{harvnb|Peikoff|1991}}</ref>
== Biografia ==
Nacque il 2 dicembre del [[1826]] da Giovanni e Teresa Verza. A diciannove anni si arruolò nel corpo dei finanzieri asburgici e prese servizio a [[Padova]].
 
== Descrizione generale ==
Prese parte all'insurrezione dell'8 febbraio [[1848]] e fu incarcerato a Rovigo con l'accusa di aver ucciso un ufficiale austriaco.
I principi oggettivisti comprendono il [[razionalismo]], cioè la ragione come guida delle azioni umane e il diritto di esistere per sé (individualismo), senza obbligo di sacrificarsi per una morale, il rifiuto dell'uso della violenza per propagare i propri valori. L'egoismo razionale o individualismo etico di Ayn Rand, è tratto e giustificato filosoficamente riprendendo principalmente concetti dell'[[Etica Nicomachea|etica nicomachea]] di [[Aristotele]], in cui è chiamato "egoismo costruttivo": essere "morale" significa amare sé stessi, principalmente, ma mai danneggiando altri. L'etica dei rapporti personali fornisce un esempio di questo particolare concetto.
 
Nella formulazione etica randiana, l'amore per una persona o l'amicizia, non sono valori altruistici, ma egoistici, in quanto questi sentimenti provocano gioia personale all'individuo che li prova. Spendere l'esistenza o il denaro per una persona amata è vivere "moralmente" e secondo giustizia; sacrificare invece sé stessi e la persona suddetta per salvarne altre dieci (o la generica "umanità") che non hanno rapporti emotivi con l'individuo, è invece immorale e ingiusto, dal punto di vista oggettivista.<ref>[http://www.libreriadelponte.com/det-articolo.asp?ID=173 Alcune critiche all'etica oggettivista di Ayn Rand]</ref> L'[[altruismo]], secondo Rand, è l'ideologia che "obbliga ad aiutare i propri simili", come un imperativo morale, ed è quindi sbagliato. Questa definizione, ribaltata però di senso, è tratta dal [[Positivismo|positivista]] [[Auguste Comte]], che la citava invece come un valore giusto.<ref>Ayn Rand (1964). ''The Virtue of Selfishness'' (paperback ed.). New York: Signet. ISBN 0-451-16393-1.</ref>
Liberato il 19 marzo successivo dagli insorti, prese parte alle imprese militari del tempo, arruolandosi nei [[Cacciatori dell'Alto Reno]], al comando di [[Livio Zambeccari]]. Militò poi nel reggimento Italia Libera del generale [[Antonio Morandi]].
 
L'oggettivismo abbraccia ogni categoria filosofica; a differenza del libertarianismo, che è una filosofia economica e politica, esso volle fornire una visione del mondo completa, almeno a parere di Rand; esso ritiene che<ref>[http://oggettivismo.it/ Oggettivismo.it]</ref>:
Nel novembre del [[1848]], a [[Bologna]], conobbe [[Giuseppe Garibaldi]] e decise di seguirlo, arruolandosi nella Legione Italiana che nella primavera del [[1849]] portò aiuto alla [[Repubblica Romana (1849)|Repubblica Romana]].
* la realtà esista indipendentemente dalla conoscenza ([[metafisica]])
Partecipò a scontri e a rischiose sortite, guadagnandosi la stima di [[Nino Bixio]] e dello stesso Garibaldi.
* le persone individuali siano in contatto con la realtà tramite la percezione dei sensi ([[gnoseologia]]);
* la persona possa acquisire la conoscenza oggettiva dalla percezione tramite il processo della formazione dei concetti e la logica induttiva e deduttiva ([[epistemologia]])
* lo scopo proprio e morale della propria vita sia la ricerca della propria felicità o l'interesse razionale di sé stessi; è sostenuto il cosiddetto egoismo razionale, una forma di individualismo che non danneggi gli altri ([[etica]])
* il solo sistema politico ed economico coerente con questa moralità sia il rispetto totale per i diritti individuali, nella forma del capitalismo puro miniarchico ([[politica]])
* il ruolo dell'arte nella vita dell'individuo sia trasformare le idee metafisiche più grandi, dalla riproduzione selettiva della realtà, nella forma fisica - un'opera d'arte - che la persona possa comprendere e a cui possa rispondere emotivamente ([[estetica]])
''The Virtue of Selfishness'', scritto con Nathaniel Branden nel 1964, presenta l'etica randiana, basata sulla metafisica realistica dell'"egoismo razionale": la vita dell'uomo come fine e valore in sé.
 
Ne discende una concezione politica incardinata sui [[diritti umani]] intesi come diritti di [[Proprietà (diritto)|proprietà]], sul capitalismo come unico modello di società razionale coerente con la libertà e la prosperità, su una forma di governo limitato come garanzia di difesa esterna, di ordine interno e di risoluzione delle controversie ([[miniarchismo]]).<ref>{{Cita libro|autore = Ayn Rand|titolo = La virtù dell'egoismo, Liberilibri, Macerata|anno = [1999] 2010|editore = Liberilibri|città = Macerata}}</ref> La concezione randiana dell'intangibilità del nucleo di diritti umani individuali ([[libertà negativa]]) è tipicamente liberale e [[Giusnaturalismo|giusnaturalista]], e affine a quella di [[John Locke]], [[John Stuart Mill|Stuart Mill]]<ref>«Quand'anche l'intera umanità, a eccezione di una sola persona, avesse una certa opinione, e quell'unica persona ne avesse una opposta, non per questo l'umanità potrebbe metterla a tacere: non avrebbe maggiori giustificazioni di quante ne avrebbe quell'unica persona per mettere a tacere l'umanità, avendone il potere» (John Stuart Mill, Saggio sulla libertà'', Bur 1999, p. 85)</ref>, [[Karl Popper]] e [[Alexis de Tocqueville|Tocqueville]]:
Alla caduta di Roma, fu tra coloro che decisero di seguire Garibaldi nella pericolosa marcia attraverso la penisola, per portare aiuto a Venezia.
{{citazione|I diritti individuali non sono soggetti a un voto pubblico; una maggioranza non ha alcun diritto a eliminare col voto i diritti di una minoranza; la funzione politica dei diritti è precisamente quella di proteggere le minoranze dall'oppressione delle maggioranze (e la più piccola minoranza sulla terra è l'individuo).|Ayn Rand, ''La virtù dell'egoismo''<ref>Citato in Stefano Magni, [http://www.ideazione.com/rivista/3-06/magni_03_06.htm ''Apologia della guerra giusta'']</ref>}}
 
== Fondamenta ==
Catturato al largo delle coste venete, scontò sette anni di milizia forzata nell'esercito asburgico.
L'oggettivismo ritiene che:
* la realtà esista indipendentemente dalla conoscenza ([[metafisica]]);
* le persone individuali siano in contatto con la realtà tramite la [[percezione]] dei sensi ([[gnoseologia]]);
* l'uomo possa acquisire la conoscenza oggettiva dalla percezione tramite il processo della formazione dei concetti e la [[logica]] [[Induzione|induttiva]] e [[Deduzione|deduttiva]] ([[epistemologia]]);
* lo scopo proprio e [[morale]] della propria vita sia la ricerca della propria [[felicità]] o l'interesse [[razionalità|razionale]] di sé stessi; è sostenuto il cosiddetto [[egoismo]] razionale, una forma di [[individualismo]] che non danneggi gli altri ([[etica]]);
* il solo sistema politico ed economico coerente con questa moralità sia il rispetto totale per i diritti individuali, nella forma del [[capitalismo]] puro ([[politica]]);
* il ruolo dell'[[arte]] nella vita dell'uomo sia trasformare le [[Idea|idee]] [[metafisica|metafisiche]] più grandi, dalla riproduzione selettiva della realtà, nella forma fisica - un'opera d'arte - che l'uomo possa comprendere e a cui possa rispondere emotivamente ([[estetica]]).
 
== Note ==
Ottenuto nel [[1857]] il congedo, fece ritorno a Rovigo, ma due anni più tardi decise di rispondere nuovamente all'appello patriottico, arruolandosi nei [[Cacciatori delle Alpi]] di Garibaldi. Combatté a [[battaglia di Varese|Varese]] e a [[Battaglia di San Fermo|San Fermo]]. Organizzò per incarico di Garibaldi la [[Guardia Civica]] di [[Como]].
<references/>
 
== Bibliografia ==
Finita la guerra d'indipendenza, fu coinvolto in un processo a Bologna, con l'accusa infondata di aver indotto alcuni bersaglieri di Ferrara alla [[diserzione]].
* {{Cita libro|titolo=[[Objectivism: The Philosophy of Ayn Rand]]|cognome=Peikoff|nome=Leonard|città=New York|p=|editore=[[E. P. Dutton|Dutton]]|anno=1991|isbn=0-452-01101-9}}
 
Scagionato, fu attivo a Genova nei preparativi della [[Spedizione dei Mille]], cui prese parte con valore fino al decisivo scontro nella valle di [[Maddaloni]], nella prima brigata della 18ª Divisione comandata da Nino Bixio.
 
Conclusa l'impresa, decise di passare nell'esercito regolare, dove ottenne nel [[1862]] il grado di tenente colonnello.
 
Nel [[1862]] sposò [[Carolina Cristofori]] ([[Mantova]], [[1845]] - [[Bologna]], [[1881]]), che in seguito verrà amata e cantata con lo pseudonimo di Lidia da [[Giosuè Carducci]], cui fu legata da una lunga relazione epistolare e sentimentale.
 
Dal matrimonio nacquero, fra gli altri, i futuri giornalisti e militanti socialisti [[Vittorio Piva]] e [[Gino Piva]]. Quest'ultimo, in realtà, fu figlio naturale di [[Giosuè Carducci]], col quale Carolina Cristofori aveva avuto una travolgente relazione amorosa dal 1872, come ha scritto recentemente [[Guido Davico Bonino]] nell'opera ''Il leone e la pantera. Lettere d'amore a Lidia (1872-1878)'',<ref>[[Guido Davico Bonino]], ''Il leone e la pantera. Lettere d'amore a Lidia (1872-1878)'' Salerno Editrice, 2010</ref> avvalendosi delle ricerche di Simonetta Santucci, conservatrice di Casa Carducci.
 
Partecipò alla repressione del banditismo in [[Sicilia]], tra [[Palermo]], [[Trapani]] e [[Agrigento|Girgenti]]. Prese parte alla campagna del [[1866]] nel reggimento del generale Longoni. Fu poi per servizio a [[Verona]], [[Milano]], [[Civitavecchia]] e infine a Bologna.
 
Nel [[1880]], dopo l'infelice esito della sua candidatura nel collegio di Rovigo col sostegno della destra, fu collocato in pensione dal ministro [[Benedetto Cairoli]].
 
La morte della moglie, lo spinse ad abbandonare Bologna e a tornare con la numerosa prole a Rovigo, dove si dedicò all'agricoltura e collaborò col fratello Pietro nella direzione del [[gazometro]] cittadino.
 
Nel [[1898]] pianse la morte della figlia ventunenne [[Lidia Piva]], e patì per la sorte dei figli Vittorio e Gino, che a seguito della repressione di maggio, furono costretti all'esilio e condannati in [[contumacia]] per reati politici.
 
Nel [[1899]] lo scultore [[Giovanni Battista Tassara]] lo ritrasse tra i Mille, in uno dei due grandiosi altorilievi bronzei per il sacrario di [[Calatafimi Segesta|Calatafimi]].
 
Morì a Rovigo il 5 luglio [[1907]].
 
Il 20 settembre [[1909]] la città natale gli eresse un monumento nell'atrio dell'ex-[[Corpo di Guardia]], opera dello scultore padovano [[Augusto Sanavio]].
 
Un busto onorario, opera del leccese [[Giuseppe Mangionello]], verrà inaugurato a Roma il 18 novembre [[1928]] sul [[Gianicolo]], vicino al monumento dedicato a Garibaldi.
 
== Note ==
<references />
 
==BibliografiaVoci correlate==
* [[Ayn Rand]]
*Edoardo Piva, ''Un volontario garibaldino. Il Generale Domenico Piva. Note storiche biografiche'', in «Rassegna Storica del Risorgimento», IV, 1, gennaio-febbraio 1917, pp.&nbsp;48–129.
* P. Schiarini, ''Domenico Piva'', in AA. VV., ''Dizionario del Risorgimento nazionale. Dalle origini a Roma capitale. Le persone'', III, Milano, Vallardi, 1933.
* A. Ribera, ''Risorgimento italiano. V. I combattenti'', Enciclopedia Biografica e Bibliografica Italiana, Roma, Istituto Editoriale Italiano B. C. Tosi, 1945, p.&nbsp;313.
* Carlo Cavriani, ''Gino Piva tra socialismo e patriottismo, giornalista inviato del Resto del Carlino sul fronte della Grande Guerra'', Rovigo, Minelliana, 1999.
* Luigi Contegiacomo, ''Il cinquantesimo anniversario del 1848 a Rovigo'', in AA. VV., ''I moti del 1848-1849 nel Polesine e nell'area padano-veneta. Unitarismo e federalismo nel dibattito risorgimentale'', Atti del XX Convegno di Studi Storici, Rovigo, Palazzo Roncale, 14-15 novembre 1998, Rovigo, Minelliana, 1999, pp.&nbsp;205–206.
* Antonello Nave, ''Augusto Sanavio. Uno scultore fra Padova e il Polesine'', in «Padova e il suo territorio», XVIII, 104, luglio-agosto 2003, pp.&nbsp;24–25.
* Antonello Nave, ''[[Virgilio Milani]] e la scultura del Novecento nel Polesine'', Rovigo, Minelliana, 2004, pp.&nbsp;99–100.
* Antonello Nave, ''Domenico Piva. Dal tumulto padovano alla difesa di Roma con Garibaldi'', in «Camicia Rossa», XXVI, 1, gennaio-marzo 2006, pp.&nbsp;12–14.
* Antonello Nave, ''Domenico Piva tra Garibaldi e Carducci'', in «Camicia Rossa», XXVI, 3-4, luglio-dicembre 2006, pp.&nbsp;14–17.
* Alberto Brambilla, ''Una spina nel cuore. Il rapporto problematico tra Rovigo e Carolina Cristofori Piva'', in A. Brambilla-A. Nave, ''Rovigo carducciana. Legami e corrispondenze tra Giosuè Carducci, Lina Cristofori Piva, Clarice Dalla Bona Roncali, [[Emma Tettoni]] ed amici rodigini'', Rovigo, Minelliana, 2008, pp.&nbsp;11–46.
* Eugenio Piva, ''Memorie intime. Il generale Domenico Piva nelle lotte politiche di fine '800 a Rovigo'', a cura di M. Teresa Pasqualini Canato, Rovigo, Minelliana, 2008.
* [[Guido Davico Bonino]] (a cura di), ''Il leone e la pantera. Lettere d'amore a Lidia (1872-1878)'', Salerno Editrice, 2010.
* Antonello Nave, ''“A parlar de Garibaldi”. La poesia giovanile di Gino Piva'', in «Camicia Rossa», XXXIV, 2, aprile-luglio 2014, pp. 11-13.
 
== AltriCollegamenti progettiesterni ==
* {{cita web|http://oggettivismo.it/|Oggettivismo.IT – informazione sulla filosofia di Ayn Rand}}
{{interprogetto|commons=Category:Domenico Piva}}
* {{cita web|http://digilander.libero.it/libertaoggettiva/|Libertà oggettiva - portale italiano sull'Oggettivismo}}
* {{cita web|url=https://www.youtube.com/watch?v=FYcXH-de_xM|titolo=Youtube Video: Oggettivismo, la filosofia di Ayn Rand}}
 
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|filosofia}}
{{Portale|biografie|Campagna garibaldina del 1866|guerra|Risorgimento}}
 
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