Antonio Barolini e Oggettivismo (Ayn Rand): differenze tra le pagine

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{{S|scuole e correnti filosofiche}}
{{Bio
L<nowiki>'</nowiki>'''oggettivismo''' è la teoria [[filosofia|filosofica]] creata da [[Ayn Rand]], una filosofa e scrittrice [[Russia|russo]]-[[Stati Uniti d'America|statunitense]].
|Nome = Antonio
|Cognome = Barolini
|Sesso = M
|LuogoNascita = Vicenza
|GiornoMeseNascita = 29 maggio
|AnnoNascita = 1910
|LuogoMorte = Roma
|GiornoMeseMorte = 21 gennaio
|AnnoMorte = 1971
|Epoca = 1900
|Attività = scrittore
|Attività2 = poeta
|Attività3 = giornalista
|Nazionalità = italiano
|Immagine = AntonioBarolini.jpeg
}}
 
Dopo la morte della Rand, Leonard Peikoff, il suo erede intellettuale, pubblicò nel 1991 ''Objectivism: The Philosophy of Ayn Rand'', un'esposizione comprensiva della filosofia.<ref>{{harvnb|Peikoff|1991}}</ref>
== Biografia ==
Nato da una famiglia di navigatori di origine veneziana, rimasto orfano di padre in giovane età (il padre Giuseppe morì nel [[1919]] per causa guerra), abbandonati gli studi, nel [[1929]] si impiegò in banca. Esordì come poeta nel [[1930]] con un volume pubblicato a sue spese ("''Cinque canti''"); nel 1938 uscì "''La gaia gioventù''", permeato da un'aura religiosa che si approfondì nelle successive raccolte in versi ("''Il meraviglioso giardino''" ([[1941]]), "''Poesie di dolore in morte di Caterina e tre preghiere in aggiunta''" ([[1943]]), "''Il veliero sommerso''" ([[1949]]), confluite tutte nel [[1968]], assieme ad altre poesie inedite, in una antologia curata da [[Geno Pampaloni]].
 
== Descrizione generale ==
Dopo aver sposato nel [[1950]] la scrittrice [[USA|statunitense]] Helen Mollica, che dopo il matrimonio si firmerà [[Helen Barolini]], si recò negli [[Stati Uniti d'America]] dove fu a lungo corrispondente del quotidiano [[La Stampa]]. Frutto del suo soggiorno negli USA furono le "''Elegie di Croton''" ([[1959]]), dalla cittadina americana di [[Croton-on-Hudson]], dove i Barolini risiedettero per alcuni anni.
I principi oggettivisti comprendono il [[razionalismo]], cioè la ragione come guida delle azioni umane e il diritto di esistere per sé (individualismo), senza obbligo di sacrificarsi per una morale, il rifiuto dell'uso della violenza per propagare i propri valori. L'egoismo razionale o individualismo etico di Ayn Rand, è tratto e giustificato filosoficamente riprendendo principalmente concetti dell'[[Etica Nicomachea|etica nicomachea]] di [[Aristotele]], in cui è chiamato "egoismo costruttivo": essere "morale" significa amare sé stessi, principalmente, ma mai danneggiando altri. L'etica dei rapporti personali fornisce un esempio di questo particolare concetto.
 
Nella formulazione etica randiana, l'amore per una persona o l'amicizia, non sono valori altruistici, ma egoistici, in quanto questi sentimenti provocano gioia personale all'individuo che li prova. Spendere l'esistenza o il denaro per una persona amata è vivere "moralmente" e secondo giustizia; sacrificare invece sé stessi e la persona suddetta per salvarne altre dieci (o la generica "umanità") che non hanno rapporti emotivi con l'individuo, è invece immorale e ingiusto, dal punto di vista oggettivista.<ref>[http://www.libreriadelponte.com/det-articolo.asp?ID=173 Alcune critiche all'etica oggettivista di Ayn Rand]</ref> L'[[altruismo]], secondo Rand, è l'ideologia che "obbliga ad aiutare i propri simili", come un imperativo morale, ed è quindi sbagliato. Questa definizione, ribaltata però di senso, è tratta dal [[Positivismo|positivista]] [[Auguste Comte]], che la citava invece come un valore giusto.<ref>Ayn Rand (1964). ''The Virtue of Selfishness'' (paperback ed.). New York: Signet. ISBN 0-451-16393-1.</ref>
Accanto all'attività di poeta Antonio Barolini svolse quella di giornalista e di narratore. Come [[giornalista]], esordì con la direzione de [[Il Giornale di Vicenza]] dal luglio del [[1943]], dopo la caduta del fascismo, al settembre [[1943]]; la direzione [[antifascista]] gli valse una condanna a 15 anni di prigione da un tribunale della [[Repubblica Sociale Italiana]]. Le sue opere in prosa, ambientate spesso in piccole città venete, sono incentrate spesso su problemi [[religione|religiosi]] o [[etica|etici]]. Esordì come romanziere in età giovanile con "''Le giornate di Stefano''" ([[1930]]), un'opera che venne rielaborata e pubblicata nuovamente nel [[1969]] col titolo "''La memoria di Stefano''". Scrisse anche sedici racconti Tradotti in lingua inglese da Helen Barolini per il [[periodico]] ''[[The New Yorker]]'' che vennero in seguito raccolti nel volume "''Our last family countess and related stories''" ([[1960]]) (traduzione italiana, "L'ultima contessa di famiglia", [[1968]]).
 
L'oggettivismo abbraccia ogni categoria filosofica; a differenza del libertarianismo, che è una filosofia economica e politica, esso volle fornire una visione del mondo completa, almeno a parere di Rand; esso ritiene che<ref>[http://oggettivismo.it/ Oggettivismo.it]</ref>:
La città di [[Vicenza]] gli ha intitolato una Scuola Media.
* la realtà esista indipendentemente dalla conoscenza ([[metafisica]])
* le persone individuali siano in contatto con la realtà tramite la percezione dei sensi ([[gnoseologia]]);
* la persona possa acquisire la conoscenza oggettiva dalla percezione tramite il processo della formazione dei concetti e la logica induttiva e deduttiva ([[epistemologia]])
* lo scopo proprio e morale della propria vita sia la ricerca della propria felicità o l'interesse razionale di sé stessi; è sostenuto il cosiddetto egoismo razionale, una forma di individualismo che non danneggi gli altri ([[etica]])
* il solo sistema politico ed economico coerente con questa moralità sia il rispetto totale per i diritti individuali, nella forma del capitalismo puro miniarchico ([[politica]])
* il ruolo dell'arte nella vita dell'individuo sia trasformare le idee metafisiche più grandi, dalla riproduzione selettiva della realtà, nella forma fisica - un'opera d'arte - che la persona possa comprendere e a cui possa rispondere emotivamente ([[estetica]])
''The Virtue of Selfishness'', scritto con Nathaniel Branden nel 1964, presenta l'etica randiana, basata sulla metafisica realistica dell'"egoismo razionale": la vita dell'uomo come fine e valore in sé.
 
Ne discende una concezione politica incardinata sui [[diritti umani]] intesi come diritti di [[Proprietà (diritto)|proprietà]], sul capitalismo come unico modello di società razionale coerente con la libertà e la prosperità, su una forma di governo limitato come garanzia di difesa esterna, di ordine interno e di risoluzione delle controversie ([[miniarchismo]]).<ref>{{Cita libro|autore = Ayn Rand|titolo = La virtù dell'egoismo, Liberilibri, Macerata|anno = [1999] 2010|editore = Liberilibri|città = Macerata}}</ref> La concezione randiana dell'intangibilità del nucleo di diritti umani individuali ([[libertà negativa]]) è tipicamente liberale e [[Giusnaturalismo|giusnaturalista]], e affine a quella di [[John Locke]], [[John Stuart Mill|Stuart Mill]]<ref>«Quand'anche l'intera umanità, a eccezione di una sola persona, avesse una certa opinione, e quell'unica persona ne avesse una opposta, non per questo l'umanità potrebbe metterla a tacere: non avrebbe maggiori giustificazioni di quante ne avrebbe quell'unica persona per mettere a tacere l'umanità, avendone il potere» (John Stuart Mill, Saggio sulla libertà'', Bur 1999, p. 85)</ref>, [[Karl Popper]] e [[Alexis de Tocqueville|Tocqueville]]:
== Scritti ==
{{citazione|I diritti individuali non sono soggetti a un voto pubblico; una maggioranza non ha alcun diritto a eliminare col voto i diritti di una minoranza; la funzione politica dei diritti è precisamente quella di proteggere le minoranze dall'oppressione delle maggioranze (e la più piccola minoranza sulla terra è l'individuo).|Ayn Rand, ''La virtù dell'egoismo''<ref>Citato in Stefano Magni, [http://www.ideazione.com/rivista/3-06/magni_03_06.htm ''Apologia della guerra giusta'']</ref>}}
=== Poesie ===
* {{cita libro | cognome = Barolini | nome= Antonio | titolo=La gaia gioventù e altri versi agli amici | città= Vicenza | editore = Edizioni dell'asino volante | anno = 1938}} (nuova edizione: Venezia, Neri Pozza, 1953).
* {{cita libro | cognome = Barolini | nome= Antonio | titolo=Il meraviglioso giardino | città= Vicenza | editore = Pellicano | anno = 1941}}
* {{cita libro | cognome = Barolini | nome= Antonio | titolo=Poesie di dolore in morte di Caterina e tre preghiere in aggiunta | curatore = [[Neri Pozza]] | città= Vicenza | editore = Il Pellicano | anno = 1943}}
* {{cita libro | cognome = Barolini | nome= Antonio | titolo=Viaggio col veliero San Spiridione : Il meraviglioso giardino, Poesie di dolore in morte di Caterina, Preghiere ai poeti nell'ora della tempesta, Danza sull'acqua | città= Vicenza | editore = Il pellicano | anno = 1946}}
* {{cita libro | cognome = Barolini | nome= Antonio | titolo=Poesie alla madre | città= Venezia | editore = Neri Pozza | anno = 1960}}
* {{cita libro | cognome = Barolini | nome= Antonio | titolo=L'angelo attento ; Il meraviglioso giardino e altre poesie inedite | altri = prefazione di Geno Pampaloni | città= Milano | editore = Feltrinelli | anno = 1968}}
* {{cita libro | cognome = Barolini | nome= Antonio | titolo=Elegie di Croton | città= Milano | editore = Feltrinelli | anno = 1959}}
* {{cita libro | cognome = Barolini | nome= Antonio | titolo=Croton elegies | altri = translated from the italian by Helen Barolini with a preface by [[Luigi Barzini junior|Luigi Barzini]] | città= Montreal | editore = Guernica | anno = 1991}}
 
===Prosa= Fondamenta ==
L'oggettivismo ritiene che:
* {{cita libro|nome= Antonio|cognome = Barolini|titolo=Una lunga pazzia : romanzo|anno = 1962|editore = Feltrinelli|città= Milano}}
* la realtà esista indipendentemente dalla conoscenza ([[metafisica]]);
* {{cita libro | cognome = Barolini | nome= Antonio | titolo=Le notti della paura : romanzo | città= Milano | editore = Feltrinelli | anno = 1967}}
* le persone individuali siano in contatto con la realtà tramite la [[percezione]] dei sensi ([[gnoseologia]]);
* {{cita libro|nome= Antonio|cognome = Barolini|titolo=La memoria di Stefano : romanzo|anno=1969|editore = Feltrinelli|città= Milano}}
* l'uomo possa acquisire la conoscenza oggettiva dalla percezione tramite il processo della formazione dei concetti e la [[logica]] [[Induzione|induttiva]] e [[Deduzione|deduttiva]] ([[epistemologia]]);
* {{cita libro | cognome = Barolini | nome= Antonio | titolo=Duet |autore2=Helen Barolini | città= Vicenza | editore = Neri Pozza | anno = 1966}}
* lo scopo proprio e [[morale]] della propria vita sia la ricerca della propria [[felicità]] o l'interesse [[razionalità|razionale]] di sé stessi; è sostenuto il cosiddetto [[egoismo]] razionale, una forma di [[individualismo]] che non danneggi gli altri ([[etica]]);
* {{cita libro | cognome = Barolini | nome= Antonio | titolo=Giornate di Stefano : racconto | città= Padova | editore = G. Tolomei | anno = 1943}}
* il solo sistema politico ed economico coerente con questa moralità sia il rispetto totale per i diritti individuali, nella forma del [[capitalismo]] puro ([[politica]]);
* {{cita libro | cognome = Barolini | nome= Antonio | titolo=Il paradiso che verrà : momenti di un'esperienza religiosa | città= Firenze | editore = Vallecchi | anno = 1972}}
* il ruolo dell'[[arte]] nella vita dell'uomo sia trasformare le [[Idea|idee]] [[metafisica|metafisiche]] più grandi, dalla riproduzione selettiva della realtà, nella forma fisica - un'opera d'arte - che l'uomo possa comprendere e a cui possa rispondere emotivamente ([[estetica]]).
* {{cita libro | cognome = Barolini | nome= Antonio | titolo=Il veliero sommerso | città= Vicenza | editore = Il pellicano | anno = 1949}}
* {{cita libro | cognome = Barolini | nome= Antonio | titolo=L'omino del pepe e altri racconti |curatore= Tommaso Di Salvo ; prefazione di Antonio Barolini | città= Milano <!--| editore = Feltrinelli ; Firenze--> | editore = La nuova Italia | anno = 1970}}
* {{cita libro | cognome = Barolini | nome= Antonio | titolo=L'ultima contessa di famiglia | città= Milano | editore = Feltrinelli | anno = 1968}}
* {{cita libro | cognome = Barolini | nome= Antonio | titolo=Our last family countess and related stories | altri = illustrated by Tony Palladino | città= New York | editore = Harper & Brothers, 1960}}
* {{cita libro | cognome = Barolini | nome= Antonio | titolo=Meditazione sul miracolo del pane e del vino | città= Venezia | editore = Neri Pozza | anno = 1969}}
* {{cita libro | cognome = Barolini | nome= Antonio | titolo=Ritratto di un quacchero | città= Venezia | editore = Neri Pozza | anno = 1967}}
* {{cita libro | cognome = Barolini | nome= Antonio | titolo=Statua ferma | altri = con prefazione di Elpidio Jenco | città= Genova | editore = Emiliano Degli Orfini | anno = 1934}}
 
== RiconoscimentiNote ==
<references/>
*Vittoria del [[Premio Saint Vincent per il giornalismo]] nel [[1953]].
*Vittoria del [[Premio Bagutta]], ''ex aequo'' con [[Enrico Emanuelli]], per le "Elegie di Croton" ([[1960]])
*Finalista al [[Premio Campiello]] con il [[romanzo]] "Le notti della paura" ([[1963]])
*Vittoria del [[Premio Nazionale Letterario Pisa]] per la Poesia ([[1966]])
*Assegnazione del [[Dino Boscarato#Vincitori del premio .E2.80.9CAmelia.E2.80.9D|Premio "Amelia"]] ([[1966]])
 
==Galleria d'immagini==
<gallery>
File:ABarolini con madre e sorelle.jpeg|Barolini con la madre e le sorelle
File:Croton NY 1962 Antonio Barolini, Helen Barolini and daughter.jpg|Barolini con la moglie [[Helen Barolini]] e la figlia Nicoletta
</gallery>
 
== Bibliografia ==
* {{Cita libro|titolo=[[Objectivism: The Philosophy of Ayn Rand]]|cognome=Peikoff|nome=Leonard|città=New York|p=|editore=[[E. P. Dutton|Dutton]]|anno=1991|isbn=0-452-01101-9}}
* Giovanni Titta Rosa, in ''Il Corriere padano'', dicembre 1934.
* Elpidio Jenco, in ''Tirrenia'', maggio 1934.
* Giuseppe Villaroel, in ''Il Popolo d'Italia'', 17 marzo 1942.
* Giansiro Ferrata, in ''Primato'', 15 aprile 1942.
* Silvio Benco, in ''Il Popolo di Trieste'', 28 maggio 1942.
* Sergio Romagnoli, in ''L'Italia che scrive'', maggio 1942.
* Giulio Marzot, in ''La Nuova Italia'', settembre-ottobre 1942.
* Pietro Pancrazi, in ''Il Corriere della sera'', 27 giugno 1942.
* Lionello Fiumi, in ''Termini'', dicembre 1942.
* Franco Fortini, in ''La Lettura'', 20 luglio 1946.
* Eugenio Montale, in ''Il Corriere della sera'', 9 aprile 1954.
* Pier Paolo Pasolini, in ''Paragone'', numero 5o, febbraio 1954.
* Giuseppe Prezzolini, in ''Tempo'', 2 agosto 1959.
* Aldo Camerino, in ''Il Gazzettino di Venezia'', 18 agosto 1959.
* Carlo Betocchi, in ''Il Giornale del mattino'', 15 settembre 1959.
* G. Nogara, in ''La Provincia'', 13 novembre 1959.
* Manlio Dazzi, in ''Il Ponte'', gennaio 1961.
* Geno Pampaloni, in ''Epoca'', 4 giugno 1962.
* Oreste Del Buono, in ''Settimana Incom'', 18 giugno 1962.
* Eugenio Montale in ''Il Corriere della sera'', 6 luglio 1962.
* Giorgio Caproni, in ''La Nazione'', 29 luglio 1962.
* Paolo Milano, in ''L'Espresso'', 29 luglio 1962.
* Giuliano Gramigna, in ''Settimo giorno'', 7 agosto 1962.
* Arnaldo Bocelli, in ''Il Mondo'', 18 settembre 1962.
* Enzo Fabiani, in ''Gente'', 1º ottobre 1964.
* Lorenzo Gigli, in ''La gazzetta del popolo'', 7 ottobre 1964.
* Valerio Volpini, in ''L'Avvenire d'Italia'', 3 novembre 1964.
* Gianni Toti, in ''Paese sera'', 13 novembre 1964.
* Silvio Ramat, in ''La Nazione'', 17 novembre 1964.
* Alberto Frattini, in ''L'Osservatore romano'', 14 luglio 1965.
* Pietro Bianchi, in ''Il Giorno'', 5 aprile 1967.
* Valerio Volpini, in ''L'Avvenire d'Italia'', 11 aprile 1967.
* Claudio Carabba, in ''La Nazione'', 11 aprile 1967.
* Carlo Bo, in ''Il Corriere della sera'', 16 aprile 1967.
* Luigi Baldacci, in ''Epoca'', 16 aprile 1967.
* Piero Nardi, in ''Il Resto del Carlino'', 18 aprile 1967.
* Ferdinando Virdia, in ''La Voce repubblicana'', 19 aprile 1967.
* Arnaldo Bocelli, in ''La stampa'', 19 aprile 1967.
* Giuliano Gramigna, in ''La Fiera letteraria'', 20 aprile 1967.
* Lorenzo Gigli, in ''La Gazzetta del popolo'', 26 aprile 1967.
* Enzo Fabiani, in ''Gente'', 3 maggio 1967.
* Alberto Bevilacqua, in ''Oggi'', 4 maggio 1967.
* Giancarlo Vigorelli, in ''Tempo illustrato'', 9 maggio 1967.
* Mario Solmi, in ''Settegiorni'', 18 giugno 1967.
* Sergio Quinzio, in ''Tempo presente'', novembre 1967.
* Giorgio Pullini, in ''Comunità'', numero 144-145, 1967.
* Eugenio Montale, in ''Il Corriere della sera'', 20 aprile 1968.
* Claudio Marabini, in ''Il Resto del Carlino'', 8 maggio 1968.
* Giacinto Spagnoletti, in ''Il Messaggero'', 8 maggio 1968.
* Carlo Laurenzi, in ''Il Corriere d'informazione'', 10 maggio 1968.
* Enzo Fabiani, in ''Gente'', 22 maggio 1968.
* Geno Pampaloni, in ''La Fieta letteraria'', 22 giugno 1968.
* Vittorio Vettori, in ''Il Telegrafo'', 4 luglio 1968.
* Paolo Milano, in ''L'Espresso'', 30 marzo 1969.
* Lorenzo Gigli, in ''La Gazzetta del popolo'', 9 aprile 1969.
* Giuliano Gramigna, in ''Il Corriere d'informazione'', 16 aprile 1969.
* Piero Nardi, in ''Il Corriere della sera'', 17 aprile 1969.
* Gian Antonio Cibotto, in ''Il Gazzettino di Venezia'', 22 aprile 1969.
* Claudio Marabini, in ''Il Resto del Carlino'', 22 giugno 1972.
* Antonio De Lorenzi. in ''Il Messaggero veneto'', 24 agosto 1972.
* Carlo Bo, in ''Il Corriere della sera'', 29 agosto 1972.
* Antonio Petrucci, in ''L'Osservatore romano'', 4 novembre 1972.
* Francesco Grisi, in ''La Discussione'', 23 novembre 1972.
* Giuliano Manacorda, in ''Vent'anni di pazienza, saggi sulla letteratura italiana contemporanea'', Firenze, La Nuova Italia, 1972.
* Geno Pampaloni, ''Antonio Barolini'', in ''Letteratura italiana - I Contemporanei'', volume quinto, Milano, Marzorati, 1974, pp.&nbsp;709–725.
* R. Bertacchini, «[http://www.treccani.it/enciclopedia/antonio-barolini_(Dizionario_Biografico)/ BAROLINI, Antonio]». In : ''[[Dizionario Biografico degli Italiani]]'', Roma : Istituto dell'Enciclopedia Italiana, Vol. XXXIV, 1988
* [[Fernando Bandini]] (a cura di), ''Neri Pozza e Antonio Barolini : lettere 1955-1970, con uno scritto di Neri Pozza'', Bassano del Grappa, Tassotti, 1998.
 
==Voci Altri progetti correlate==
* [[Ayn Rand]]
{{interprogetto|commons=Category:Antonio Barolini}}
 
== Collegamenti esterni ==
* {{cita web|http://oggettivismo.it/|Oggettivismo.IT – informazione sulla filosofia di Ayn Rand}}
* {{cita web|url=http://www.chieracostui.com/costui/docs/search/schedaoltre.asp?ID=7556&myword=Antonio|titolo=Chi era costui? Lapide sull'abitazione di Antonio Barolini}}
* {{cita web|http://wwwdigilander.bibliotecabertolianalibero.it/scrittorilibertaoggettiva/barolini.htm|Biografia e catalogoLibertà delleoggettiva opere- diportale Antonioitaliano Barolinisull'Oggettivismo}}
* {{cita web|url=https://www.youtube.com/watch?v=FYcXH-de_xM|titolo=Youtube Video: Oggettivismo, la filosofia di Ayn Rand}}
 
{{Premio Bagutta}}
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|biografie|letteraturafilosofia}}
 
[[Categoria:VincitoriScuole dele Premiocorrenti Baguttafilosofiche]]
[[Categoria:Vincitori del Premio Saint VincentLiberalismo]]
[[Categoria:Ayn Rand]]