The Cure e Wikipedia:Pagine da cancellare/Conta/2019 luglio 15: differenze tra le pagine

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{{Conteggio cancellazioni}}
{{Nota disambigua||Cure}}
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{{Artista musicale
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|nome = The Cure
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|nazione = ENG
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|genere = Post-punk
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|nota genere = <ref name="AM">{{allmusic|artist|mn0000137390|The Cure}}</ref>
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|genere2 = Rock gotico
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|genere3 = Alternative rock
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|genere4 = New wave
{{Conteggio cancellazioni/In corso/Stop}}
|nota genere4 = <ref name="AM"/>
|anno inizio attività = 1976
|anno fine attività = in attività
|note periodo attività =
|tipo artista = Gruppo
|immagine = The Cure Live in Singapore 2- 1st August 2007.jpg
|didascalia = I Cure in concerto a [[Singapore]] nell'agosto [[2007]]
|numero totale album pubblicati = 27
|numero album studio = 13
|numero album live = 4
|numero raccolte = 10
}}
I '''The Cure''' sono un [[gruppo musicale]] [[post-punk]] [[Inghilterra|inglese]], i cui esordi risalgono al [[1976]], in piena esplosione [[New wave (musica)|new wave]] (in compagnia di gruppi come [[Siouxsie and the Banshees]], [[Joy Division]], [[Echo and the Bunnymen]]). La ''band'', la cui formazione è variata più o meno regolarmente nel corso degli anni, comprendendo da un minimo di due fino ad un massimo di sei membri, ha raggiunto l'apice del successo tra la metà e la fine degli [[anni 1980|anni ottanta]] (soprattutto con i [[45 giri|singoli]] ''Close to Me'' e ''Lullaby'', tratti, rispettivamente, dai due [[album discografico|album]] ''[[The Head on the Door]]'' del [[1985]] e ''[[Disintegration]]'' del [[1989]]). [[Robert Smith (musicista)|Robert Smith]], il [[cantante]], [[chitarra|chitarrista]], autore dei testi e compositore di quasi tutte le musiche, nonché fondatore del gruppo, è l'unico membro ad averne sempre fatto parte fin dagli esordi.
 
Al luglio [[2008]], i Cure avevano venduto circa 28 milioni di [[Album discografico|dischi]]. L'album più venduto è la [[greatest hits|raccolta di successi]] ''[[Standing on a Beach - The Singles 1978-1985]]''<ref>Propriamente, la prima parte del titolo, ''Standing on a Beach'', connota soltanto l'edizione in [[Disco in vinile|vinile]], cioè il classico [[Long playing|LP]] a [[33 giri]], mentre le rispettive versioni [[Musicassetta|MC]] (musicassetta) e, più tardi, in [[CD]] riportavano come prima parte del titolo ''Staring at the Sea'' - che è anche il titolo della relativa [[video]][[compilation]], in questo caso, seguìto dall'appropriato sottotitolo ''The Images'' («Le immagini») - mantenendo inalterata la seconda parte, ''The Singles 1978-1985''. Tutte presentano però la stessa [[copertina]], in cui compare la celebre [[fotografia]] del volto rugoso e caratteristico di un signore anziano, dai tratti somatici lievemente [[Asia|orientaleggianti]], ma dalle origini di fatto indefinibili.</ref> del [[1986]], che solo in [[Stati Uniti d'America|America]] ha venduto più di due milioni di copie.<ref name=planetdis>X-Press Magazine, settembre [[2000]] e [http://www.planetdis.com/cure/didyouknow.html Fan site] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20061209154938/http://www.planetdis.com/cure/didyouknow.html |data=9 dicembre 2006 }}</ref> Tra [[Regno Unito]], [[Stati Uniti d'America]] e [[Italia]], i Cure hanno avuto nella [[Hit parade|Top Ten]] 12 album (posizioni più alte: [[Regno Unito|UK]]: ''[[Wish (The Cure)|Wish]]'', numero 1; [[USA]]: ''Wish'', numero 2; Italia: ''[[The Cure (album)|The Cure]]'', numero 2) e 11 singoli (posizioni più alte: UK: ''Lullaby'', numero 5; USA: ''Lovesong'', numero 2, Italia: ''High'', numero 2).<ref>Fonti: per gli Stati Uniti [http://charts-surfer.de/ Charts Surfer] e [http://www.rockonthenet.com/artists-c/cure_main.htm Rock on the Net], per il Regno Unito [http://www.theofficialcharts.com/ The Official UK Charts Company] e [http://everyhit.com/ Every Hit], per l'Italia [http://www.fimi.it Archivio FIMI], [http://www.hitparadeitalia.it Hit Parade Italia] e [http://www.mtv.it/music/classifiche/chart_list.asp?id_chart=1 Hit List Italia] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20070124224848/http://www.mtv.it/music/classifiche/chart_list.asp?id_chart=1 |data=24 gennaio 2007 }}</ref>
 
== Storia ==
[[File:The Cure Live Roma 2008 - 2.jpg|upright=1.4|thumb|I Cure in concerto a Roma nel 2008]]
=== I primi anni ([[1976]]-[[1982]]) ===
==== I primi concerti ====
[[Robert Smith (musicista)|Robert Smith]], il [[frontman|leader]] indiscusso della [[gruppo musicale|band]], nasce a [[Blackpool]] nel [[Lancashire]], il 21 aprile [[1959]], ma cresce a [[Crawley]], nel [[West Sussex]]. Voleva diventare uno [[scrittore]] e aveva garantito che si sarebbe ucciso prima di compiere 25 anni. Dopo il venticinquesimo compleanno, si è corretto dicendo: {{citazione|Ho capito che ero riuscito a concludere qualcosa in questa vita e questo mi ha dato nuova carica. Mi sento più allegro. La mia peggiore abitudine è quella di bere troppa birra.<ref name=ondarock>[http://www.ondarock.it/Cure.html Ondarock.it]</ref>|Robert Smith smentisce le sue inclinazioni giovanili al suicidio}}
 
La sua prima band sono i '''The Obelisk''', un breve esperimento, vissuto, per la durata di un solo [[concerto (evento musicale)|concerto]], con alcuni compagni di scuola, quando Smith frequentava la Notre Dame Middle School, nel [[1973]]. Successivamente, nascono i '''Malice''', ai tempi del liceo alla St. Wilfrid's Catholic Comprehensive School, con Robert Smith e Marc Ceccagno alla [[chitarra]], [[Michael Dempsey]] al [[basso elettrico|basso]], il loro compagno Graham alla [[Batteria (strumento musicale)|batteria]] e suo fratello alla [[Canto|voce]]. Dopo poco tempo, Graham e Marc se ne vanno, e il loro posto viene preso da [[Laurence Tolhurst|Laurence (Lol) Tolhurst]], un altro compagno di classe e amico d'infanzia di Robert Smith, e da [[Porl Thompson]], il fratello della ragazza di Lol. Il loro primo concerto, uno strano set [[Musica acustica|acustico]], suonato con dei [[bongo|bonghi]], si tiene alla Worth Abbey di Crawley, il 18 dicembre [[1976]]; due giorni dopo suonano alla loro scuola, con il ruolo del [[cantante]] preso da Martin Creasy, un giornalista locale. Il concerto è un disastro e spinge la band a cambiare nome, così, nel gennaio [[1977]], diventano gli '''Easy Cure''', dal titolo di un brano composto da Tolhurst. Intanto, dopo aver cambiato senza successo vari cantanti, è lo stesso Robert Smith a prendere definitivamente il [[microfono]] in mano.
 
==== Nascono i ''Cure'' ====
Nell'aprile di quello stesso anno, la [[Hansa Records]], la più grande [[etichetta indipendente]] [[Germania|tedesca]], indice un concorso per cercare nuovi talenti. I Cure partecipano e il 18 maggio firmano il loro primo contratto discografico. Insieme al contratto, arriva un finanziamento di 1000 [[sterlina britannica|sterline]], con cui pagano nuovi [[strumento musicale|strumenti]] e una prima session in [[studio di registrazione|studio]], che consente la registrazione dei primi [[demo]]; dopo appena dieci mesi, però, il contratto verrà risolto a causa dell'insoddisfazione del gruppo, stufo delle pressioni dell'etichetta affinché i ragazzi si dedicassero a [[cover]] di canzoni famose (il gruppo voleva invece pubblicare un primo [[45 giri|singolo]]), alla ricerca dei nuovi [[Japan (gruppo musicale)|Japan]]: {{citazione|A ripensarci, il loro unico interesse era il nostro look [...] Non credo che abbiano nemmeno ascoltato la nostra cassetta - gli è solamente piaciuta la foto!<ref name=book>Barbarian, Sutherland, Smith, ''"Ten Imaginary Years"'', vedi bibliografia</ref>|Robert Smith sull'esperienza degli Easy Cure con la Hansa Records}}
 
A maggio, Porl Thompson lascia il gruppo, insoddisfatto della direzione minimalista presa dalle composizioni, contrapposta alla sua anima [[rock psichedelico|psichedelica]] e da [[guitar hero]] (in inglese «eroe della chitarra», cioè un [[virtuoso]] della [[chitarra]]). Allo stesso tempo, i tre rimasti decidono di cambiare di nuovo nome: {{citazione|Avevo sempre pensato che «Easy Cure» suonasse un po' [[hippy]], troppo [[statunitense]], troppo [[West Coast (rock)|West Coast]]. [...] Ogni gruppo che ci piaceva aveva il «the» davanti, ma «The Easy Cure» sembrava stupido, così l'abbiamo cambiato semplicemente in '''The Cure'''.<ref name=book/>|Robert Smith sul passaggio dal nome ''Easy Cure'' a ''The Cure''}}
 
La prima pubblicazione in assoluto della band, per la piccola etichetta Small Wonder, è del dicembre [[1978]]; si tratta del [[45 giri|singolo]] ''[[Killing an Arab]]'', il cui testo trae ispirazione da ''[[Lo straniero (Camus)|Lo straniero]]'' di [[Albert Camus]]. Quest'ultima canzone ha attirato molte polemiche per il suo titolo (in [[lingua italiana|italiano]] "uccidere un arabo") e, più volte, i Cure sono stati costretti a rilasciare dichiarazioni ufficiali, negando qualsiasi connotazione [[razzismo|razzista]] o violenta. Nonostante questo, questa canzone sarà bandita dalle [[Radio (mass media)|radio]] [[statunitensi]], nel periodo post-[[Attentati dell'11 settembre 2001|11 settembre]] e gli stessi Cure, forse per evitare polemiche, non l'hanno più suonata nei [[concerto (evento musicale)|concerti live]], fino all'[[estate]] del [[2005]], quando è tornata sotto le mentite - e meno offensive - spoglie di ''Kissing an Arab'' («baciare/baciando un arabo»).
 
==== Il primo album ====
L'[[album discografico|album]] d'esordio, uscito nel [[1979]], per una sussidiaria della [[casa discografica]] [[Polydor Records|Polydor]], la neonata [[Fiction Records]] (creata quasi apposta per loro dal discografico Chris Parry, con cui il gruppo aveva firmato il 13 settembre [[1978]]), si intitola ''[[Three Imaginary Boys]]''. Sono chiari in questo lavoro gli influssi giovanili della band, come il [[punk rock|punk]] e l'[[art rock]] di [[David Bowie]], ma sono già presenti ''in nuce'' i tratti tipici di una musica introspettiva e minimalista - su tutte la [[title track]], ''Three Imaginary Boys'' - che prenderanno il sopravvento negli album successivi. Spicca anche il ''nonsense'' di ''So What?'', in cui [[Robert Smith (musicista)|Robert Smith]], ubriaco e incapace di farsi venire in mente un testo, legge al microfono la pubblicità di un set per decorare le torte da una confezione di zucchero. Negli anni successivi, Smith si dirà pubblicamente insoddisfatto dell'album, registrato senza la necessaria libertà artistica (data la forte presenza di Chris Parry e di Mike Hedges), ma soprattutto con l'inesperienza e la scarsa maturità artistica del [[trio]]: {{citazione|Era superficiale - non mi è piaciuto quando lo facevamo. C'erano critici che lo giudicavano troppo leggero, ed avevano ragione...<ref>"The Cure - Curiouser and Curiouser" (Spin, luglio [[1987]])</ref>|Robert Smith sul primissimo album dei Cure, ''Three Imaginary Boys''}}
 
In giugno esce il secondo singolo, ''Boys Don't Cry'': {{citazione|Il tentativo di realizzare una canzone [[musica leggera|pop]] [[anni 1960|anni sessanta]].<ref>[http://www.thecure.com/archive/curenewspages/cn11link.html Cure News 11] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20070927000158/http://www.thecure.com/archive/curenewspages/cn11link.html |data=27 settembre 2007 }}, ottobre [[1991]]</ref>|Robert Smith sul singolo ''Boys Don't Cry''}}
 
[[File:Simon Gallup Live Roma 2008.jpg|thumb|left|Simon Gallup]]
''Boys Don't Cry'' (accanto alle relativamente più recenti ''Lullaby'' e ''Close to Me'') è forse la canzone in assoluto più famosa del gruppo. Il mese dopo, [[Robert Smith (musicista)|Robert Smith]] si prende una pausa dalla sua band e, oltre a produrre un disco degli Obtainers, un gruppo di undicenni che cantano [[a cappella]], registra un [[singolo (musica)|singolo]] sotto il nome di «The Cult Heroes», avvalendosi dell'aiuto, per la [[Canto|voce]], di un postino di Horley, tale Frank Bell. La mossa fu concepita da Smith anche per suonare con [[Simon Gallup]], allora [[basso (strumento musicale)|bassista]] dei [[Magspies]] e suo amico da qualche tempo. Le sessions di [[registrazione sonora|registrazione]] in studio sono tutt'altro che serie e all'insegna della concentrazione: partecipano anche Porl Thompson, Janet Smith (sorella di Robert), e un'altra dozzina di persone di Horley, tutte lì per divertirsi. Il singolo ''I'm a Cult Hero/I Dig You'', però, va sorprendentemente bene in [[Canada]], vendendo 35.000 copie.<ref name=book/>
 
Intanto, sul palco, i Cure continuano a farsi le ossa, suonando come [[band di supporto|gruppo di supporto]] per band come [[Wire (gruppo musicale)|Wire]], [[Generation X (gruppo musicale)|Generation X]], [[The Police]] e [[Joy Division]]. Il 3 agosto [[1979]], in particolare, [[Robert Smith (musicista)|Robert Smith]] incontra una band con cui instaurerà un duraturo rapporto di collaborazione e amicizia: [[Siouxsie and the Banshees]]. Tra i due gruppi nascerà un rapporto personale profondo e una simbiosi artistica molto creativa: poco dopo, infatti, ha inizio un [[Tournée|tour]], in cui i Cure suonano come [[band di supporto]] per la formazione di [[Siouxsie Sioux|Siouxsie]] (al secolo Susan Ballion). Il mese seguente, però, ad [[Aberdeen]], improvvisamente, il [[Batteria (strumento musicale)|batterista]] e il [[chitarra|chitarrista]] dei Banshees abbandonano il gruppo e, dopo qualche audizione insoddisfacente, Robert Smith viene scelto come chitarrista per il prosieguo del tour. Anche Lol Tolhurst si offre per il ruolo di batterista, ma [[Siouxsie Sioux]] e [[Steven Severin]], i Banshees rimanenti, gli preferiscono [[Budgie (batterista)|Budgie]] dei [[The Slits]].
 
Dopo la pubblicazione, a novembre, del terzo [[singolo (musica)|singolo]], ''Jumping Someone Else's Train'', Dempsey, sempre più insofferente verso l'atteggiamento autoritario di Robert Smith e distaccato dalla coppia Smith-Tolhurst, amici d'infanzia, viene sostituito da [[Simon Gallup]]: {{citazione|Era probabilmente quello che suonava meglio nei primi singoli: un buon momento per Michael, il suo canto del cigno.<ref name=book/>|Chris Parry sull'uscita di Michael Dempsey dai Cure}}
 
Anche in futuro, la band oscillerà sempre tra i tre e i cinque componenti (toccando un massimo di sei membri nelle [[concerto (evento musicale)|esibizioni dal vivo]]), e questa costante instabilità nella formazione andrà a costituire uno dei tratti distintivi del gruppo.
 
==== La fase gotica ====
Con l'ingresso di Gallup e del [[tastierista]] [[Matthieu Hartley]] (anche lui ex-Magspies), i toni si incupiscono, sfociando nel melanconico ''[[Seventeen Seconds]]'' del [[1980]], registrato tuttavia in un'atmosfera di grande carica: {{citazione|Simon ed io eravamo eccitati, perché era la nostra prima volta in studio. Robert e Lol anche, perché facevano qualcosa di diverso - a dire il vero, nessuno era dell'umore che si sente nel disco, che è invece abbastanza triste.<ref name=book/>|Matthieu Hartley sulla registrazione dell'album ''Seventeen Seconds''}}
 
L'unico [[singolo (musica)|singolo]] estratto dall'[[album discografico|album]] è l'iconica ''A Forest'' che, accompagnata da un [[videoclip|video]] dai toni scurissimi e quasi [[claustrofobia|claustrofobici]], diventa un classico del gruppo. A quel punto, i Cure avevano già cominciato a girare il mondo: il tour di accompagnamento tocca [[Europa]], [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]] e [[Australia]]. Alla fine, però, Smith, Gallup e Tolhurst si rendono conto che Hartley non è più adatto a rimanere nel gruppo e, una volta tornati a casa, è Hartley stesso a prendere l'iniziativa: {{citazione|Pensavo sarebbe stato difficile [cacciarlo] ma Matty è stato molto carino al riguardo. Non ha mostrato alcun risentimento e neanch'io, quindi è stato facile. Mi ha telefonato e stop. È stato un tale sollievo!<ref name=book/>|Robert Smith sull'uscita di Matthieu Hartley dai Cure}}
 
In quello stesso [[1980]], l'album di debutto viene pubblicato negli [[Stati Uniti]], con il titolo ''[[Boys Don't Cry (album The Cure)|Boys Don't Cry]]'', con una diversa [[copertina]], l'aggiunta di nuovi brani e l'omissione di un paio di quelli che figuravano nell'originario ''[[Three Imaginary Boys]]''.
 
[[File:The Cure-Live-2005.jpg|thumb|upright=1.4|I Cure al festival La Route du Rock di [[Saint-Malo]], nel [[2005]].]]
 
Così, alla fine del [[1980]] i Cure, di nuovo un [[trio]], si ritrovano in [[studio di registrazione|studio]] per registrare il terzo [[album discografico|album]]: ''[[Faith (The Cure)|Faith]]'', che uscirà nel [[1981]], un lavoro dalle tonalità ancora più tristi e cupe rispetto a ''[[Seventeen Seconds]]'', concentrato sull'analisi della [[fede]] (questo significa appunto il titolo «faith», che copre anche il significato correlato di «fiducia») e del rapporto che la gente ha con quest'ultima: {{citazione|Di solito, andavo a scrivere canzoni in chiesa. Riflettevo sulla morte e guardavo le persone, conscio che, alla fine, erano tutte là perché volevano l'«eternità». Improvvisamente, ho capito che non avevo fede per niente e ho avuto paura - volevo conoscere diverse espressioni della fede e capire perché la gente ce l'ha, per comprendere se fosse reale.<ref name=book/>|Robert Smith sul concetto di fede}}
 
La prima canzone dell'album ''Faith'' è ''The Holy Hour'', espressamente dedicata alla memoria di [[Ian Curtis]],<ref>[http://www.cure-concerts.de/concerts/1980-10-17.php CureConcerts.de], Scaletta di un concerto del [[1980]]</ref> il cantante dei [[Joy Division]] che si era da poco suicidato, creando grande scalpore nell'opinione pubblica. Poco tempo prima i Cure avevano suonato di supporto agli stessi Joy Division e sono in tanti a supporre che tale evento e la stessa musica di Curtis avesse all'epoca influenzato il periodo più prettamente "gotica"<ref>{{Cita libro|cognome=Reynolds |nome=Simon |wkautore=Simon Reynolds |anno=2005 |titolo=[[Rip It Up and Start Again: Postpunk 1978–1984]] |editore=[[Faber and Faber]] |p=358 |isbn=0-14-303672-6}}</ref> della compagine musicale di Smith e soci.<ref name=AM/><ref>[http://www.enkiri.com/joy/bio/jd_bio.html Joy Division: The Story]</ref><ref>[https://www.nytimes.com/2007/10/07/movies/07reyn.html?_r=2&ref=movies&oref=slogin Music to Brood by, Desolate and Stark], [[The New York Times]]</ref>
 
Nell'edizione in [[musicassetta]], il lato B contiene l'inedito ''Carnage Visors'', un lungo brano [[Musica strumentale|strumentale]], composto da [[Robert Smith (musicista)|Robert Smith]] come [[colonna sonora]] per un [[cortometraggio]] di Ric Gallup, fratello di Simon Gallup (''Carnage Visors'' è stato inserito anche nella recente ristampa in edizione deluxe del [[CD]], insieme ad altre rarità e versioni alternative dei brani dell'originario ''[[Faith (The Cure)|Faith]]'').
 
Ad ottobre, i Cure pubblicano il [[singolo (musica)|singolo]] ''Charlotte Sometimes'', ispirato al [[libro]] omonimo del [[1969]] della [[scrittrice]] [[Penelope Farmer]], su una ragazza che viaggia indietro nel tempo e si ritrova nel corpo di una sua coetanea del [[1918]]. Intanto, sempre nel [[1981]], negli [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]], viene pubblicato ''[[...Happily Ever After]]'', un doppio [[Long playing|LP]], che comprende ''[[Seventeen Seconds]]'' e ''[[Faith (The Cure)|Faith]]'', fino ad allora inediti per il mercato americano.
 
L'anno successivo, nel [[1982]], i Cure registrano e pubblicano ''[[Pornography]]'', il terzo ed ultimo [[album discografico|album]] di una ideale [[trilogia]], che porta i Cure ad essere considerati gli eredi del testamento musicale dei [[Joy Division]] e [[Robert Smith (musicista)|Robert Smith]] sull'orlo di un [[esaurimento nervoso]]. L'album è intriso di rabbia e disperazione, è cupo e pessimista: {{citazione|Il nichilismo ha preso il sopravvento. [...] Cantavamo: «Non importa se moriamo tutti». Ed era esattamente quello che pensavamo a quel tempo.<ref>Apter, "''The Cure: Disintegration - Una favola dark''" vedi bibliografia</ref>|Robert Smith sul nichilismo dell'album ''Pornography''}}
 
Il controverso titolo dell'[[album discografico|album]] ha una [[genesi]] ben precisa: {{citazione|Abbiamo avuto una discussione su cosa fosse la [[pornografia]] e sono stato sorpreso dall'apprendere che ognuno aveva un'idea diversa. [...] Non è il soggetto che è pornografico, ma l'interpretazione che ne dai. Vedere qualcuno scopare una scimmia non mi colpisce particolarmente. Mi colpisce di più vedere qualcuno che attacca qualcun altro per averlo fatto. Per molte persone, la pornografia è legata a vecchi valori. Ma dopo tutta questa discussione, Simon voleva chiamarlo «Sex» (cioè: «sesso»)!<ref name=book/>|Robert Smith sulla genesi del titolo dell'album ''Pornography''}}
 
È in questi anni che Smith incomincia, forse per difendere la sua personalità dal successo o per incarnare la tristezza delle sue melodie, a [[Cosmetico|truccarsi]] pesantemente e a distinguersi per il suo look, seguìto fedelmente dai suoi fan. {{citazione|Molte volte mi capita di lasciare il palco in lacrime...<ref name=ondarock/>|Dichiarazione di Robert Smith dopo l'uscita dell'album ''Faith''}}
 
In quel periodo, anche per colpa dell'abuso di [[droga|droghe]] e di un crollo psicofisico per i troppi impegni (tra cui le collaborazioni con [[Siouxsie and the Banshees]]), i rapporti all'interno del gruppo si consumano sempre di più, sfociando in una lite fisica tra Gallup e Smith, quasi alla fine del tour promozionale per ''[[Pornography]]''. Una volta terminata la tournée, Gallup lascerà temporaneamente la band (per rientrarvi nel 1985), mentre Smith partirà per un periodo di vacanza: negli anni a seguire, Smith stesso ammetterà che, in quel momento, i Cure si erano effettivamente sciolti, soprattutto a causa del suo scarso interesse per «la sua stessa creatura».<ref>[http://ourworld.compuserve.com/homepages/ChainofFlowers/mexpress0703.html Musikexpress, luglio 2003] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20070308231102/http://ourworld.compuserve.com/homepages/ChainofFlowers/mexpress0703.html |data=8 marzo 2007 }} e [http://ourworld.compuserve.com/homepages/ChainOfFlowers/uncut2000.htm Uncut, febbraio 2000] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20060826221605/http://ourworld.compuserve.com/homepages/ChainofFlowers/uncut2000.htm |data=26 agosto 2006 }}</ref>
 
=== La svolta pop ([[1983]]-[[1986]]) ===
[[File:Robert Smith Jason Cooper Live Roma 2008 - 2.jpg|thumb|upright=1.4|Robert Smith e Jason Cooper]]
==== Dopo ''Pornography'' ====
Tornati insieme, Smith e Tolhurst (nel frattempo convertitosi alle [[tastiera (strumento musicale)|tastiere]]) abbandoneranno, anche se non del tutto, l'impronta dark, ritrovando uno stile più leggero e allegro, spinti dal loro discografico Chris Parry: {{citazione|Volevo che registrassero un singolo divertente, qualcosa che non suonasse come i Cure, per uscire fuori dagli schemi e distruggere il mito corrente.<ref name=book/>|Parry sul genere auspicato per i Cure dopo la reunion}}
 
Con il [[turnista]] Steve Goulding alla batteria viene registrata ''Let's Go to Bed'', una divagazione [[synth pop]] che esce come singolo, nel novembre [[1982]]. Intanto Smith torna a suonare con i Banshees, provocando la disapprovazione di Parry. {{citazione|Ero stanco di essere il leader e il cantante. Volevo solo essere un anonimo chitarrista, vedere se era diverso essere in un'altra band.<ref name=book/>|Robert Smith sull'esperienza di chitarrista nei Banshees}}
 
Incomincia in questo periodo anche la longeva collaborazione del gruppo con Tim Pope, storico [[regista]] che trasformerà tutti i singoli in colorati e psichedelici [[videoclip]].
 
==== La parentesi dei Glove ====
Tra marzo e maggio [[1983]], Robert Smith torna al lavoro per un progetto parallelo, insieme al [[bassista]] dei Banshees, [[Steven Severin]], chiamato [[The Glove (gruppo musicale)|The Glove]], che produrrà un [[album discografico|album]] (''[[Blue Sunshine]]'', uscito in settembre) e due [[45 giri|singoli]] (''Like an Animal'' e ''Punish Me with Kisses''): a causa dell'esclusiva contrattuale come ''The Cure'', Robert Smith non può però esserne il [[cantante]] ufficiale, così per le parti vocali viene chiamata Jeanette Landray, fidanzata di Budgie, e Smith canta solo due brani, ''Mr. Alphabet Says'' e ''Perfect Murder''. L'esperienza viene descritta come alienante dallo stesso Smith: {{citazione|È veramente stato un attacco ai sensi... Uscivamo dallo studio alle sei di mattina. Guardavamo questi film malati, poi andavamo a dormire e facevamo questi sogni strani; non appena ci svegliavamo andavamo dritti nello studio. [..] Per quattro settimane abbiamo vissuto in una follia indotta, perché ci volevamo disorientare per fare un buon disco.<ref name=book/>|Robert Smith sull'esperienza con The Glove}}
 
==== ''Japanese Whispers'' ====
Subito dopo, i Cure (Smith e Tolhurst) registrano, con lo stesso spirito di ''Let's Go to Bed'', il nuovo singolo ''The Walk'' che, sorprendentemente, entra nella [[hit parade|Top 20]] [[Regno Unito|britannica]]. Viene programmata anche una serie di concerti, per la qual cosa si rende necessaria una vera band: vengono reclutati alla batteria [[Andy Anderson]] dei [[Brilliant (gruppo musicale)|Brilliant]] e al [[basso (strumento musicale)|basso]] [[Phil Thornalley]], [[produttore discografico]], che aveva già firmato ''[[Pornography]]''. Una volta ritrovata la scintilla con i nuovi concerti, il gruppo, con la nuova formazione, torna in studio, in [[Francia]], per registrare ''The Lovecats'': {{citazione|Il più vicino possibile alla perfetta canzone [[musica leggera|pop]] cui possiamo arrivare.<ref>[http://www.thecure.com/archive/curenewspages/cn10link.html Cure News 10] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20070927000046/http://www.thecure.com/archive/curenewspages/cn10link.html |data=27 settembre 2007 }}, dicembre [[1990]]</ref>|Robert Smith sul genere spiccatamente pop di ''The Lovecats''}}
 
La canzone nasce dopo la visione del [[film]] ''[[Gli Aristogatti]]'' e viene pubblicata in ottobre. Alla fine del [[1983]] viene pubblicato ''[[Japanese Whispers]]'', un [[long playing]] che raccoglie tutti e tre i precedenti singoli, con i rispettivi [[B-side|lati B]], in un unico disco.
 
In novembre, poi, viene pubblicato il primo album live e DVD ''[[Nocturne (Siouxsie and the Banshees)|Nocturne]]'', di Siouxsie and the Banshees con Robert Smith alla chitarra.
 
==== ''The Top'' ====
L'anno successivo esce ''[[The Top]]'' ([[1984]]), visto da molti come il lavoro più eclettico e vario della band, che vede anche il ritorno in formazione di [[Porl Thompson]]. In questo periodo Robert Smith si sottopone ad un'incredibile mole di attività e stress: ancora in formazione con Siouxsie and the Banshees, che registrano contemporaneamente il loro nuovo album ''[[Hyæna]]'', si fa carico della composizione di tutti i brani e di suonare quasi ogni strumento nel nuovo disco della band (Phil Thornalley era in [[Australia]] con i [[Duran Duran]]), ricorrendo frequentemente all'uso di droghe. In ottobre, poi, viene pubblicato anche il primo [[album live|live]], ''[[Concert: The Cure Live]]'', che comprende anche come [[bonus track]]s alcuni [[demo]] dei primi anni della band.
 
Durante il «Top Tour», però, sorgono problemi con Andy Anderson, gravemente dedito all'alcool. In [[Giappone]], dopo una nottata tremenda in albergo, in cui, ubriaco, aggredisce gli altri membri della band, Anderson viene cacciato dal gruppo. Al suo posto viene contattato temporaneamente Vince Ely degli [[Psychedelic Furs]] e, dopo una decina di date, [[Boris Williams]] dei [[Thompson Twins]], su proposta di Thornalley.<ref>{{collegamento interrotto|1=[http://www.philthornalley.com/news/comments.php?y=08&m=04&entry=entry080428-023443 when we were young.... - PhilThornalley.com] |date=aprile 2018 |bot=InternetArchiveBot }}</ref> In quello stesso tour, il 26 maggio, Robert Smith lascia definitivamente i Banshees: {{citazione|Non riuscivo a dormire. Stavo così male che ogni notte in hotel stavo seduto sul letto, con gli occhi sbarrati a tremare e sudare e ho pensato: «Basta - non posso danneggiare seriamente la mia salute solo per non deludere i Banshees».<ref name=book/>|Robert Smith sulla sua uscita dai Banshees}}
 
[[File:Robert-smith-cure-miyako-np.jpg|thumb|left|Robert Smith nel [[1985]]]]
 
Alla fine del tour, anche Phil Thornalley lascia il gruppo, per suonare da [[solista]], nonostante le richieste degli altri di rimanere: {{citazione|Non mi sono mai considerato un membro permanente, mi hanno sempre trattato come un ingegnere del suono in pausa dallo studio [...] Sarei voluto rimanere, ma era troppo tardi.<ref name=book/>|Phil Thornalley sulla sua uscita dai Cure}}
 
Per sostituirlo, Smith decide di richiamare Simon Gallup (che intanto suonava in un'altra band, i [[Fools Dance]]) il quale accetta la proposta, dimenticando definitivamente i dissapori di tre anni prima.
 
==== Il successo commerciale ====
I nuovi Cure (Smith/Tolhurst/Gallup/Thompson/Williams) pubblicano quindi un nuovo [[album discografico|album]] di studio, ''[[The Head on the Door]]'' del [[1985]], che rappresenta il primo grande successo commerciale della band: ognuno era felice e le sessions di [[registrazione sonora|registrazione]] erano contraddistinte da feste continue. {{citazione|In questo album ci sono un sacco di canzoni diverse tra loro, ma possiede quella sorta di continuità che hanno quegli album tipo ''Disco Beach Party''.<ref name=book/>|Robert Smith sull'album ''The Head on the Door''}}
 
Da questo album vengono estratti due singoli di successo, ''Inbetween Days'' e ''Close to Me'' (grazie ai quali i Cure si affermano anche in [[Italia]]), canzoni volutamente più leggere, i cui [[videoclip|video]] vengono curati sempre da Tim Pope. Il video per ''Inbetween Days'' è una visione caleidoscopica, che comprende una serie di grotteschi calzini colorati danzanti intorno alla band, ripresa in una sorta di negativo blu, con colori fluorescenti, mentre quello per ''Close to Me'', inizialmente censurato dai [[mezzo di comunicazione di massa|media]], vede i componenti del gruppo che interpretano il brano con strumenti di fortuna (Thompson, ad esempio, invece di una [[tastiera (strumento musicale)|tastiera]] suona un pettine), chiusi in un armadio che cade dalla cima di una scogliera.
 
{{citazione|È stato a malapena mostrato in tv, men che meno negli show per bambini, presumibilmente perché hanno pensato che avrebbe incitato i ragazzini a entrare nei loro guardaroba e gettarsi dalle scogliere<ref name=book/>|Robert Smith sul video di ''Close to Me''}}
 
Un ulteriore passo verso la celebrità i Cure lo compiono con la raccolta di singoli ''[[Standing on a Beach - The Singles 1978-1985]]'' del [[1986]]. Per l'occasione, viene effettuata una nuova registrazione di ''Boys Don't Cry'', che uscirà anche come maxi singolo insieme ad altri due brani, ''Do the Hansa'' e ''Pillbox Tales''. Come accennato in una nota nell'introduzione, la versione su [[CD]] dello stesso [[album discografico|album]] è intitolata ''Staring at the Sea'' e contiene alcuni pezzi in più, mentre la versione su musicassetta contiene anche tutte le [[B-side]]s dei [[45 giri|singoli]]. L'operazione commerciale viene completata dalla pubblicazione di una [[VHS]] con tutti i video fino ad allora realizzati dal gruppo, intitolata ''Staring at the Sea - The Images''.
 
Per celebrare questo periodo di successi, il concerto del 9 agosto all'anfiteatro romano di [[Orange (Francia)|Orange]], in [[Provenza]], viene filmato e distribuito nei [[cinema]], l'anno successivo, come ''[[The Cure in Orange]]''. A causa del basso budget, le riprese vennero divise in due giorni: le scene ''live'' furono girate di sabato, durante il concerto, ma i primi piani furono fatti la domenica, durante una falsa ''performance''. Ha scritto il [[Melody Maker]]: {{citazione|Se avesse piovuto in uno o entrambi i giorni, l'intero progetto sarebbe andato all'aria: 150.000 sterline buttate al vento. [...] Non ha piovuto fino a lunedì.<ref>[http://imaginaryboys.altervista.org/italiano/cure/videografia/curiosities.htm Three Imaginary Boys: The Site] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20051016051902/http://imaginaryboys.altervista.org/italiano/cure/videografia/curiosities.htm |data=16 ottobre 2005 }}</ref>|Il Melody Maker sulle riprese del concerto di ''"The Cure in Orange"''}}
 
=== La maturità artistica e la consacrazione internazionale ([[1987]]-[[1997]]) ===
==== ''"Kiss Me Tour"'' ====
Nel [[1987]], esce il doppio [[Long playing|LP]] intitolato ''[[Kiss Me Kiss Me Kiss Me]]'': la copertina dell'[[album discografico|album]] presenta un primo piano delle labbra di Smith, cariche di rossetto rosso acceso, su uno sfondo arancione altrettanto sgargiante: {{citazione|Si trattava del desiderio di ingoiare la gente. L'idea di farli annegare piuttosto che baciarli.<ref name=storia>Thompson, Green, ''"The Cure - La storia illustrata"'', vedi bibliografia</ref>|Robert Smith sulla copertina di ''Kiss Me Kiss Me Kiss Me''}}
 
Il lavoro contiene al suo interno pezzi ballabili, come ''How Beautiful You Are'' e ''Just Like Heaven'', alternati a pezzi maggiormente orientati verso il [[rock psichedelico]], quali ''If Only Tonight We Could Sleep'', e ad altri tendenti invece a un [[rock]] più puro, come ''Shiver and Shake'': {{citazione|''Kiss Me Kiss Me Kiss Me'' ha un suono più reale di ''The Head on the Door'', che era un disco molto costruito. È un album molto rilassato, che infonde sicurezza. È la prima volta che siamo un gruppo dal tempo di ''Pornography''.<ref name=storia/>|Robert Smith sul sound di ''Kiss Me Kiss Me Kiss Me''}}
 
L'album contiene la [[Ballata (musica)|ballata]] [[musica leggera|pop]] menzionata sopra, ''Just Like Heaven'', un'altra canzone che, nel corso degli anni, rimarrà indissolubilmente associata al nome The Cure. Il relativo [[videoclip|video]] è girato nella [[baia]] di Beachy Head (dove è stato girato anche ''Close to Me'', con la tipica scena dell'armadio scaraventato giù dalla [[scogliera]]), tristemente famosa per i molti suicidi.
[[File:Simon Gallup - 1st August 2007.jpg|thumb|Il bassista Simon Gallup in un concerto del 2007]]
Con quest'album, presentato con un [[Tournée|tour]] mondiale, i Cure entrano definitivamente nell'Olimpo musicale, mentre i fan raggiungono livelli di isteria collettiva senza precedenti, come documentato dallo stesso Smith nell'articolo «Three imaginary weeks - What we did on our holidays... (The Cure's South American Diary)», che - come specifica il sottotitolo dell'articolo, la cui traduzione completa è: «Tre settimane immaginarie: cosa abbiamo fatto durante le nostre vacanze - Il diario sudamericano dei Cure» - racconta la parte [[sudamerica]]na del ''"Kiss Me Tour"'', che ha avuto luogo nella [[primavera]] del [[1987]], in cui, per colpa di una cattiva organizzazione e di prevendite eccessive, durante i [[concerto (evento musicale)|concerti]] svoltisi nei luoghi più sovraffollati, si registrarono momenti di tensione tra il pubblico da una parte e la polizia dall'altra.<ref>[[Melody Maker]], maggio [[1987]] - [http://imaginaryboys.altervista.org/english/cure/articles/threeimaginaryweeks.htm trascrizione online] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20061208091515/http://imaginaryboys.altervista.org/english/cure/articles/threeimaginaryweeks.htm |data=8 dicembre 2006 }}</ref>
 
Durante la [[tournée]], esattamente in occasione del concerto del 1º novembre, tenutosi a [[Bruxelles]], la formazione del gruppo si allarga a 6 elementi, con l'ingresso del [[tastiera (strumento musicale)|tastierista]] [[Roger O'Donnell]], reclutato per sopperire alle assenze di Lol, sempre più incapace di gestire i suoi problemi con l'alcol.
 
==== Il ritorno al dark ====
Per molti il vero ritorno al [[dark]] avviene nel [[1989]], con ''[[Disintegration]]'', [[album discografico|album]] di grande successo, a cui seguirà un nuovo [[Tournée|tour]] mondiale, che raggiunge l'apice con tre serate consecutive ''tutto esaurito'' allo stadio di [[Wembley Stadium (1923)|Wembley]]. Il lavoro include il brano intitolato ''Lovesong'' (pubblicato anche come [[singolo (musica)|singolo]]), regalo d'anniversario che Smith fa alla moglie Mary Poole, sposata l'anno prima:
{{citazione| Sì, l'ho scritta perché io e Mary ci siamo sposati un anno fa e non sapevo cosa regalarle, come dono d'anniversario (ride)..Così le ho scritto questa canzone... Economico e originale... Lei avrebbe preferito un diamante, penso, ma... Non so... Potrebbe guardarsi indietro ed essere contenta che l'abbia fatto per lei.<ref name=storia/>|Robert Smith sulla canzone ''Lovesong''}}
{{citazione|Il tema di molte di queste canzoni, che molta gente trova deprimenti, è semplicemente il diventare vecchi: quello che succede con l'età, l'incapacità di sentire con la stessa intensità, e quel continuo senso di perdita.<ref name=storia/>|Robert Smith sul tema dell'album ''Disintegration''}}
 
Durante le registrazioni del [[Album discografico|disco]], Laurence «Lol» Tolhurst abbandona la band, senza essere sostituito. Così commenterà Smith: {{citazione|Non ha veramente suonato in ''Kiss Me Kiss Me Kiss Me'' o in ''Disintegration''. [..] È stata una spirale discendente.<ref name=storia/>|Robert Smith sull'uscita dal gruppo di Laurence «Lol» Tolhurst}}
 
Successivamente, nel [[1994]], Tolhurst intenterà, perdendola, un'azione legale nei confronti di Smith, legata all'utilizzo del nome della [[gruppo musicale|band]]. Prima della raccolta di [[remix]], intitolata ''[[Mixed Up]]'' e pubblicata nel [[1990]], anche O'Donnell se ne va, tirando in ballo «differenze artistiche». Verrà sostituito dall'ex ''roadie'' [[Perry Bamonte]], nel doppio ruolo di [[chitarra|chitarrista]]-[[tastiera (strumento musicale)|tastierista]].
 
Nel [[1991]], esce invece ''[[Entreat]]'', un [[album live]], registrato durante i tre concerti tenutisi a [[Wembley]] nel luglio del [[1989]], contenente 7 canzoni, esclusivamente tratte da ''[[Disintegration]]'' (ecco perché, spesso e neanche tanto impropriamente, ci si riferisce a questo lavoro come a ''[[Entreat|Disintegration Live]]''). Poco dopo, i Cure suonano per il famoso [[MTV Unplugged]], ripreso anche dalla [[televisione|TV]] (e, molto di frequente, poi riportato anche su disco, ma non in questo caso, con grande rammarico dei fan), seduti su dei cuscini, distesi a terra, in una stanza illuminata da candele. In quello stesso anno, vincono anche il premio come band [[Regno Unito|britannica]] dell'anno ai [[BRIT Awards]]. Alla cerimonia di premiazione, [[Robert Smith (musicista)|Robert Smith]] ringrazia per nome tutti gli ex-membri, tranne Tolhurst.
 
==== Una band allo sbando ====
Nel [[1992]] esce ''[[Wish (The Cure)|Wish]]'', altro grande successo (sarà nominato per un [[Grammy Award]] nella categoria "Best Alternative Music Performance"), dal cui [[Tournée|tour]] saranno tratti i due [[Album live|live]] ''[[Show (The Cure)|Show]]'' e ''[[Paris (The Cure)|Paris]]'', entrambi pubblicati nel [[1993]]. Ricco di pezzi ottimistici, ''Doing the Unstuck'' su tutte, e ballabili, come i [[45 giri|singoli]] ''High'' e ''Friday I'm in Love'', l'[[album discografico|album]] cambia ancora una volta rotta, dal punto di vista della sperimentazione [[melodia|melodica]], avvolgendo l'ascoltatore in un clima di solarità e di energia inaspettata. Il disco comprende anche una delle canzoni più romantiche del gruppo, ''Trust'', realizzata con due [[tastiera (strumento musicale)|tastiere]] sovrapposte, il cui testo contiene la frase ''I love you more than I can say, why won't you just believe?'' («Ti amo più di quanto riesca a dire, allora perché non vuoi proprio credermi?»), che rappresenta invece la poetica più malinconica di Smith. Al contrario, il secondo [[singolo (musica)|singolo]] estratto, ''Friday I'm in Love'', costituisce forse il testo più allegro e scanzonato dell'intera carriera musicale dei Cure, accompagnato da un [[videoclip]] altrettanto pieno di vitalità e ''joie de vivre'', realizzato, tra l'altro, in presa diretta, e girato una volta sola, tutto di seguito, dall'inizio alla fine.
 
[[File:Porl Thompson Live Roma 2008.jpg|left|thumb|Porl Thompson]]
Al termine del tour di ''[[Wish (The Cure)|Wish]]'', sia Williams che Thompson lasciano il gruppo, desiderosi di provare nuove strade. Al posto di Thompson torna O'Donnell, con lo spostamento a tempo pieno di Bamonte alla [[chitarra]]. Per sostituire [[Boris Williams]], invece, nel [[1994]], i Cure mettono un annuncio su [[Melody Maker]], importante [[rivista]] [[musica]]le [[Inghilterra|inglese]]. L'inserzione diceva: ''Very famous band needs drummer. No metalheads'' («Band molto famosa cerca batterista. Astenersi metallari»), con indirizzo 'Charlotte House - Fiction'.<ref>[http://www.thecure.com/archive/curenewspages/cn17link.html Cure News 17] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20080216181728/http://www.thecure.com/archive/curenewspages/cn17link.html |data=16 febbraio 2008 }}, ottobre [[1996]]</ref> Ne verrà fuori il nome di [[Jason Cooper]], ex-[[My Life Story]].
 
Questo periodo di stallo ha rischiato, ancora una volta, di far sciogliere definitivamente la [[gruppo musicale|band]]: {{citazione|Credevo che tutto finisse dopo ''Wish'', perché quella formazione stava insieme da così tanto tempo che non vedevo dove altro si potesse andare. Ma sono contento che le cose siano andate così, perché in questo modo è cambiato tutto.|Robert Smith sui Cure nel periodo post-''Wish'', dalla [[rivista]] Dot, aprile [[1996]]}}
 
E ancora, circa un mese dopo: {{citazione|Sentivo che ''Wish'' conteneva davvero una sorta di nota di chiusura con l'ultima canzone (''End''). E poi quella formazione si è disintegrata, non tanto per Porl, ma quando se n'è andato Boris - anche Simon, per un po' di tempo, ha pensato di lasciare il gruppo|Robert Smith, sui Cure nel periodo post-''Wish'', dalla [[rivista]] Pulse!, maggio [[1996]]}}
 
A causa della necessità di reintegrare la band, e per via di un'azione legale intentata da Lol Tolhurst sui diritti d'autore e di sfruttamento del nome, le [[registrazione sonora|registrazioni]] per il nuovo disco vanno piuttosto a rilento. Intanto, la band partecipa all'[[album tributo]] a [[Jimi Hendrix]], ''[[Stone Free]]'', rifacendo la sua ''[[Purple Haze]]'', e alla [[colonna sonora]] de ''"[[Il corvo (film 1994)|Il corvo]]"'', con l'inedita ''Burn''. Sempre nel [[1994]], esce l'[[extended play|EP]] ''Lost Wishes'' (acquistabile soltanto per [[posta]], scrivendo all'[[casa discografica|etichetta]] storica del gruppo, la [[Fiction Records|Fiction]]), contenente quattro inediti [[musica strumentale|strumentali]], tratti dalle sessions di ''[[Wish (The Cure)|Wish]]''. L'anno dopo, è la volta di un'altra [[cover]]: ''[[Young Americans (singolo)|Young Americans]]'' di [[David Bowie]], incisa per la [[compilation]] intitolata ''104.9 XFM''. ''Purple Haze'', ''Burn'' e ''Young Americans'' verranno successivamente inserite nella raccolta intitolata ''[[Join the Dots: B-sides and Rarities, 1978-2001 (The Fiction Years)|Join the Dots]]'', un cofanetto di 4 [[CD]] che, come recita il sottotitolo, contiene «B-Sides & Rarities 1978-2001» (i.e. rarità e [[B-side|lati B]], realizzati negli anni trascorsi con la [[casa discografica]] [[Fiction Records|Fiction]], che i Cure, in seguito, abbandoneranno). Oltre alle tre versioni originali, tratte dai rispettivi [[album discografico|album]]/[[compilation]], il cofanetto contiene anche una versione alternativa inedita di ''Purple Haze'', eseguita alla stazione radiofonica della Virgin, sottotitolata appunto «Unreleased Virgin Radio Version».
 
==== Il flop di ''Wild Mood Swings'' ====
Nel [[1996]], dopo quattro anni, esce finalmente il nuovo [[album discografico|album]] di inediti di [[studio di registrazione|studio]], con il titolo definitivo di ''[[Wild Mood Swings]]''. Ricco di [[ritmo|ritmi]] e [[melodia|melodie]] [[America Latina|latineggianti]], il disco spiazza, e in gran parte delude, i fan di vecchia data, conquistandone, però, anche di nuovi: {{citazione|Sono molto soddisfatto di ''Wild Mood Swings'': è venuto fuori molto meglio di come lo immaginavo. D'altro canto, è anche praticamente l'opposto di quello che avevo in mente. Quando ci siamo ritrovati insieme, avevo idee molto chiare. [...] Volevo fare qualcosa di acustico e di malinconico. Avrebbe dovuto chiamarsi ''Bare'' [come il brano di chiusura - n.d.r.]. Ma, durante la registrazione, mi sono accorto che stavo trattenendo il gruppo, e mi è sembrato stupido. Così, abbiamo deciso di fare semplicemente quello che volevamo fare e, improvvisamente, canzoni con uno stato d'animo completamente diverso hanno incominciato a trasformarsi''.|Robert Smith sulla gestazione di ''Wild Mood Swings'', dalla [[rivista]] Pop, [[1996]]}}
 
Ma, con il procedere del [[Tournée|tour]] promozionale, il fallimento commerciale dell'album e della stessa [[tournée]] fanno sì che il senso di chiusura che Robert Smith avverte ormai già da anni si acuisca sempre di più, tanto che, durante l'ultimo [[concerto (evento musicale)|concerto]], il 16 dicembre a [[Birmingham]], l'esibizione si chiude con il primo [[singolo (musica)|singolo]] in assoluto, ''Killing an Arab'', anticipato da queste parole di Smith: {{citazione|Oggi sono esattamente 20 anni dalla prima volta che sono salito su un palco. Allora avevo appena scritto questa canzone: è come se questo chiudesse il ciclo.<ref>{{cita web|url=http://ourworld.compuserve.com/homepages/ChainofFlowers/dec16th.htm|titolo=Chain of Flowers|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20080124184403/http://ourworld.compuserve.com/homepages/chainofflowers/dec16th.htm|dataarchivio=24 gennaio 2008}}</ref>|Robert Smith introduce l'esecuzione dal vivo di ''Killing an Arab'', brano che chiude il concerto finale a Birmingham, dal tour di ''Wild Mood Swings''}}
 
Parole che sembrerebbero non lasciare repliche. Anche il lunghissimo concerto tenutosi, qualche settimana prima, in [[Italia]], a [[Roma]], si chiude, dopo più di tre ore, con una nota critica, diretta alla decisione del [[cantante]] di indossare, sul palco, una [[T-shirt]] con la scritta 'The 13th', a pubblicizzare palesemente il titolo del primo estratto dall'[[Album discografico|album]]. Insomma, come riporteranno i giornali e le riviste specializzate il giorno dopo, dove si parlerà anche, come una deludente sorpresa, di «inedite velleità promo-commerciali» di [[Robert Smith (musicista)|Robert Smith]], nonostante la spettacolarità della ''performance'' e la sua lunghezza.
 
L'anno successivo, il [[9 gennaio]] [[1997]], [[Robert Smith (musicista)|Robert Smith]] corona la realizzazione di un sogno. Infatti, il leader dei Cure è l'unico artista inglese ad essere invitato da [[David Bowie]] per il concerto celebrativo del cinquantesimo compleanno dell'ex [[Ziggy Stardust]] al Madison Square Garden di New York, dove, alternandosi tra [[Lou Reed]], [[Sonic Youth]], [[Foo Fighters]], [[Frank Black]] e [[Billy Corgan]], duetterà, insieme al suo idolo di sempre, nei brani "The Last Thing You Should Do" da [[Earthling]] e [[Quicksand (David Bowie)|Quicksand]] da [[Hunky Dory]]. In quell'occasione inizia l'amicizia con il celebre chitarrista di [[David Bowie]], [[Reeves Gabrels]], che collaborerà per [[Wrong Number]] unico inedito per la seconda [[compilation|raccolta di successi]], ''[[Galore - The Singles 1987-1997]]'', la quale, contenendo, come annuncia il puntuale sottotitolo, tutti i [[45 giri|singoli]] pubblicati dal [[1987]] al [[1997]], si presenta come la naturale continuazione di ''[[Standing on a Beach - The Singles 1978-1985|Standing on a Beach/Staring at the Sea - The Singles 1978-1985]]'', riprendendo, più o meno esattamente, dal punto in cui la precedente si era interrotta (nel [[1986]], infatti, i Cure, occupati a registrare ''[[Kiss Me Kiss Me Kiss Me]]'', il difficile [[album discografico|album]] successivo al boom commerciale rappresentato dal pluridecorato ''[[The Head on the Door]]'', sono rimasti discograficamente quasi inattivi).
 
Nel [[1998]] i Cure partecipano con una cover di ''[[World in My Eyes]]'' all'album ''[[For the Masses]]'', tributo alla band elettronica britannica dei [[Depeche Mode]].
 
=== La terza decade: fuori dai riflettori (1998-2009) ===
==== ''Bloodflowers'' ====
[[File:The Cure live 2004.jpg|thumb|left|upright=1.4|I Cure in un concerto del 2004]]
[[Robert Smith (musicista)|Robert Smith]], però, non vuole arrendersi, dopo il mezzo fallimento di ''[[Wild Mood Swings]]'', e così, dopo ''[[Galore]]'', cominciano i lavori per il nuovo [[album discografico|album]] di [[studio di registrazione|studio]]. Dopo alcuni [[demo]], orientati verso un [[rock]] piuttosto [[elettronica|elettronico]] e alquanto pesante, arriva una svolta [[Musica acustica|soft-acustica]] e il risultato è ''[[Bloodflowers]]'', pubblicato nel [[2000]], con i brani di punta ''Maybe Someday'' e ''Out of This World''. Smith considera il [[Album discografico|disco]], nominato come ''Wish'' per un [[Grammy Award]] nella categoria "Best Alternative Music Performance", come parte di una ideale "[[trilogia]] [[gothic rock|gotica]]", dilatata nel tempo, iniziata con ''[[Pornography]]'' e continuata da ''[[Disintegration]]'', annunciando ripetutamente che il nuovo lavoro segna la fine dei Cure:<ref>[http://ourworld.compuserve.com/homepages/ChainofFlowers/zillo2000.html Zillo Magazine, febbraio 2000] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20070221193644/http://ourworld.compuserve.com/homepages/ChainofFlowers/zillo2000.html |data=21 febbraio 2007 }}</ref> {{citazione|Ma sono preoccupato che se la gente sa che questo è l'ultimo album, le canzoni saranno lette tutte come segno della fine della band. Alcune canzoni, come ''Out of This World'', lo sono, ma credo che risuonino anche ad un livello diverso, alludendo più a un significato sul "lasciar andare le cose", e spero sia questo che la gente capirà [...] Ci è voluto tutto quello che avevo per fare questo disco. Ha preso molto di me, e mi sono sentito prosciugato quando è finito. Ma volevo che fosse la cosa migliore che avessimo mai fatto|Robert Smith sul senso dell'album ''Bloodflowers'', dalla [[rivista]] Pulse, marzo [[2000]]}}
 
''[[Bloodflowers]]'' si rivela un grande successo di [[critica]] (anche se le vendite non decollano più di tanto), mentre l'energico ''"Dream Tour"'' che seguirà rivitalizza l'impegno del [[cantante]] verso la band.
 
==== L'omonimo album ''The Cure'' e l'addio alla Fiction Records ====
Nel [[2001]], esce quindi un ''[[Greatest Hits (The Cure)|Greatest Hits]]'', che segna l'addio della [[gruppo musicale|band]] all'etichetta di sempre, la [[Fiction Records|Fiction]]. Il [[2002]] vede i Cure suonare in giro per l'[[Europa]], in particolare a [[Berlino]], dove, a novembre, ripropongono per intero i tre [[album discografico|album]] della [[trilogia]] [[gothic rock|gotica]]: due concerti verranno riproposti in [[DVD]], l'anno successivo, con l'appropriato titolo di ''[[Trilogy (The Cure)|Trilogy]]''.
 
Questo epico progetto live doveva, nelle intenzioni di Smith, porre definitivamente fine ai Cure finalmente in un modo degno e dargli modo di dare spazio alla sua carriera da solista;<ref>[http://www.mtv.com/music/artist/cure/artist.jhtml MTV.com biography]</ref> tuttavia è anche grazie a [[Ross Robinson]] (già [[produttore discografico|produttore]] di [[Korn]] e [[Slipknot]]) e alle sue pressioni che i Cure si ritrovano, nel [[2003]], per registrare un nuovo album. Sotto la guida del guru [[nu metal]] (per la prima volta dopo il disco d'esordio, la [[produzione]] non è interamente lasciata a Robert) viene inciso e pubblicato ''[[The Cure (album)|The Cure]]'', che, nel [[2004]], segna l'esordio della band con la nuova [[casa discografica|etichetta]], la [[Geffen Records]]. Il disco presenta un sound generalmente [[musica leggera|pop]], a parte pezzi più duri, come ''Lost'' e ''The Promise'', e si differenzia dai precedenti [[long playing]] per non avere un sound specifico: il disco sembra infatti offrire una panoramica dell'intero repertorio del gruppo, riscuotendo un discreto successo commerciale anche fra i nuovi fan con il pezzo ''The End of the World'', uscito anche su [[singolo (musica)|singolo]], seguito da un secondo estratto, ''Taking Off'', meno famoso, ma contenente l'inedito ''Why Can't I Be Me?'', il cui titolo allude chiaramente al successo di metà [[Anni 1980|anni ottanta]], ''Why Can't I Be You?'', primo singolo tratto da ''Kiss Me Kiss Me Kiss Me''.
 
Per promuovere l'album il gruppo crea un [[festival musicale|festival]] itinerante, chiamato "Curiosa Festival", che mette in mostra alcune band personalmente scelte da Robert Smith, come [[Melissa Auf der Maur]], [[Hot Hot Heat]], [[Muse (gruppo musicale)|Muse]] e [[The Cooper Temple Clause]]. A fare da co-''headliner'' insieme ai Cure sono [[Interpol (gruppo musicale)|Interpol]], [[The Rapture (gruppo musicale)|The Rapture]] e [[Mogwai]], tre band di cui più volte negli anni Smith ha ammesso di essere appassionato.<ref name=stereowarning07>[http://www.stereowarning.com/2008/10/robert_smith_interview_about_the_cure_and_his_latest_album.html Stereo Warning] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20120227144148/http://www.stereowarning.com/2008/10/robert_smith_interview_about_the_cure_and_his_latest_album.html |date=27 febbraio 2012 }}, 2007</ref> Per grande disappunto dei fan europei, però, il festival si svolge solo su suolo [[america]]no.
 
Il lavoro esce, oltre che nei consueti formati [[CD]] e [[musicassetta|MC]], anche come doppio [[Long playing|LP]] in [[Disco in vinile|vinile]], con tre brani in più rispetto al [[compact disc]] e alla [[Musicassetta|cassetta]]. Di questi, ''This Morning'' e ''Fake'' vengono aggiunti sul [[singolo (musica)|CD singolo]] di ''The End of the World'', con tanto di testi riprodotti nel mini-booklet del CD singolo, di solito completamente spoglio, mentre una terza canzone rimane confinata, nella sua versione originale, al solo [[Disco in vinile|vinile]], e una sua esecuzione [[demo]], con la [[voce|traccia vocale]] appena abbozzata, viene inserita anche nell'edizione deluxe del CD. Per un totale di 19 pezzi, distribuiti nelle varie versioni in vinile, compact disc, CD deluxe, MC e CD singoli, le sessions di ''The Cure'' danno vita ad una tracklisting molto lunga, i cui brani non contenuti tra le 12 canzoni della tracklisting del CD, quello più diffuso, ricevono tanti consensi quanti rifiuti: a detta di molti fan, le tracce non incluse nel lavoro sarebbero dovute apparirvi, al posto di episodi meno fortunati, mentre secondo i detrattori le capacità compositive della band si starebbero esaurendo, se i Cure devono ricorrere all'espediente commerciale di lasciare una traccia soltanto in un'edizione limitata in vinile per spingerne le vendite (vedi i commenti negativi già ricevuti da Robert Smith per aver indossato la T-shirt auto-pubblicitaria con la scritta «The 13th» nel concerto [[roma]]no per ''[[Wild Mood Swings]]'').
 
Sempre nel [[2004]], prima di ''[[The Cure (album)|The Cure]]'', esce ''[[Join the Dots: B-sides and Rarities, 1978-2001 (The Fiction Years)]]'', citata raccolta di [[b-side|lati B]] e rarità, appartenenti al periodo-Fiction, compreso tra [[1978]] e [[2001]], molto apprezzata dai fan, di cui si era cominciato a parlare già dal [[1997]].<ref>{{cita web|url=http://ourworld.compuserve.com/homepages/ChainofFlowers/oct97.htm|titolo=Chain of Flowers|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20080312140303/http://ourworld.compuserve.com/homepages/chainofFlowers/oct97.htm|dataarchivio=12 marzo 2008}}</ref>
 
==== Ristampe, rimasterizzazioni ed inediti ====
[[File:The Cure in Lisbon 2008.jpg|thumb|upright=1.4|I Cure in concerto a [[Lisbona]]]]
Il discreto successo di ''The Cure'' risveglia anche l'interesse nei confronti del gruppo di [[MTV]], che li celebra con uno speciale, intitolato [[MTV Icon]], che negli anni precedenti aveva onorato le carriere di altri ''mostri sacri'' del rock come [[Aerosmith]] e [[Metallica]]. Durante la trasmissione, presentata da [[Marilyn Manson]], oltre a ripercorrere la carriera del gruppo, vari artisti si sono alternati nel pagare un tributo a Smith e compagni, per terminare con esibizioni dal vivo di [[Deftones]], [[blink-182]], [[AFI (gruppo musicale)|AFI]] e [[Razorlight]], impegnati in [[cover]] di classici dei Cure.
 
Nel novembre del [[2004]] esce la versione rimasterizzata, con allegato un [[CD]] contenente brani inediti, [[demo]] e registrazioni ''live'', dell'[[album discografico|album di debutto]], ''[[Three Imaginary Boys]]'' (la riedizione contiene anche materiale risalente all'epoca «The Easy Cure»). A seguire, come anticipato da Smith durante la promozione di ''Trilogy'',<ref>[http://ourworld.compuserve.com/homepages/ChainofFlowers/soundi0703.html Intervista alla rivista "Soundi", luglio 2003] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20081204133331/http://ourworld.compuserve.com/homepages/ChainofFlowers/soundi0703.html |data=4 dicembre 2008 }}</ref> usciranno analoghe ristampe di tutti gli altri album di studio; le prime ad uscire sono quelle relative a ''[[Seventeen Seconds]]'', ''[[Faith (The Cure)|Faith]]'' e ''[[Pornography]]'', uscite nella [[primavera]] del [[2005]].
 
In quest'opera di [[rimasterizzazione]], portata avanti dalla [[Rhino Records]] (anche per molti altri artisti e gruppi [[Regno Unito|britannici]], tra cui proprio i [[Siouxsie and the Banshees]]) manca sorprendentemente il primo [[singolo (musica)|singolo]] della band, ''Killing an Arab'': è probabile che ciò sia per evitare ogni possibile polemica con eventuali riferimenti alla lotta al [[terrorismo]] [[fondamentalismo islamico|fondamentalista islamico]], in atto dal [[2001]]. I Cure più volte hanno evidenziato l'infondatezza di questa ipotesi: la [[compilation]] ''[[Standing on a Beach - The Singles 1978-1985|Standing on a Beach]]'', di cui la canzone in questione costituisce la traccia di apertura, è stata venduta con un'etichetta adesiva che denuncia usi razzisti della canzone. [[Robert Smith (musicista)|Robert Smith]] ha così dichiarato nel [[2001]]: {{citazione|Se c'è una cosa che vorrei cambiare, è il titolo.<ref>[http://www.chartattack.com/damn/2001/10/2907.cfm Chart Attack, ottobre 2001] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20070609193924/http://www.chartattack.com/damn/2001/10/2907.cfm |data=9 giugno 2007 }} e [https://query.nytimes.com/gst/fullpage.html?res=9B0DE0D7113DF932A15752C0A961948260 The New York Times Archives, gennaio 1987]</ref>|Robert Smith sulle polemiche legate al titolo del brano ''Killing an Arab''}}
 
A maggio del [[2005]], Robert Smith ha "licenziato" O'Donnell e Bamonte, probabilmente poiché gli interessava seguire una direzione diversa da quella degli ultimi tempi, richiamando invece in formazione Porl Thompson che, nel frattempo, ha arricchito la sua esperienza musicale, suonando con [[Jimmy Page]] e [[Robert Plant]] dei [[Led Zeppelin]], due suoi grandi idoli, dedicandosi anche alla [[pittura]]. La nuova formazione esordisce al prestigioso [[Live 8]], il maxi-festival promosso da [[Bob Geldof]], sul palco di [[Parigi]]. I concerti di quell'[[estate]], i primi con il ritrovato Thompson, vengono immortalati nel [[DVD]] intitolato ''[[Festival 2005]]'' (uscito però nel [[2006]]), registrato in giro per l'[[Europa]]. Esistono però tre registrazioni fatte prima del ritorno di Thompson, cioè quando i Cure si sono ritrovati ad essere un trio (come non accadeva da 23 anni): una di queste è una reinterpretazione del brano ''Love'' di [[John Lennon]], per l'iniziativa [[Make Some Noise]] di [[Amnesty International]], che il gruppo da anni sostiene attivamente.
 
All'inizio di agosto del [[2006]], in contemporanea con le edizioni deluxe di ''[[The Top]]'', ''[[The Head on the Door]]'' e ''[[Kiss Me Kiss Me Kiss Me]]'', esce anche la versione rimasterizzata del progetto parallelo di [[Robert Smith (musicista)|Robert Smith]] con [[Steven Severin]] dei [[Siouxsie and the Banshees|Banshees]], risalente al [[1983]]: si tratta di ''[[Blue Sunshine]]'', firmato sotto il nome di [[The Glove (gruppo musicale)|The Glove]]. Il relativo [[CD]] di inediti è particolarmente gradito ai fan, in quanto contiene pezzi lungamente desiderati, come dei [[demo]], cantati da Robert Smith, delle tracce in cui la voce nell'album è quella di Jeanette Landray.
 
==== ''4:13 Dream'' ====
L'ultima fatica dei Cure si intitola ''[[4:13 Dream]]'', il loro tredicesimo [[album discografico|album]] di studio, di cui era stata annunciata l'uscita per il 13 settembre [[2008]], posticipata poi al 28 ottobre [[2008]].<ref name=press>{{collegamento interrotto|1=[http://www.thecure.com/community/news_comment.asp?ParentAssetID=1637099&ArtistID=491&Start=&FullStory=Y&type= TOP OF THE MORNING TO YOU SIR SURETONE PRESS RELEASE] |date=aprile 2018 |bot=InternetArchiveBot }}, TheCure.com</ref> L'album esce per l'etichetta [[Suretone Records]], sussidiaria della loro etichetta madre Geffen. Nonostante alcune dichiarazioni iniziali del frontman che si diceva sicuro di un disco doppio,<ref>[https://www.billboard.com/bbcom/search/google/article_display.jsp?vnu_content_id=1003608886 Billboard.com]</ref> l'album consiste invece di un disco singolo:
{{citazione|Ho la sensazione, pensandoci, che rendere il nuovo album un 'singolo' (qualsiasi cosa ciò voglia dire... 8 tracce? 13 tracce? 21 tracce?!!) sarà in qualche modo 'meglio' - più coerente - più in sintonia con la band come è ora...|Robert Smith<ref>[http://www.thecure.com/community/news_comment.asp?ParentAssetID=1623073&ArtistID=491&Start=&FullStory=Y&type= TheCure.com] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20080521034137/http://www.thecure.com/community/news_comment.asp?ParentAssetID=1623073&ArtistID=491&Start=&FullStory=Y&type= |data=21 maggio 2008 }}</ref>}}
 
Prima dell'uscita di ''4:13 Dream'', la band ha deciso di pubblicare ben quattro singoli, uno al mese, il 13 di ogni mese, con una mossa commerciale inizialmente rigettata dall'etichetta.<ref>{{cita web|url=http://www.mtv.co.uk/overdrive/id/103139|titolo=Intervista a MTV UK|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20080528224439/http://www.mtv.co.uk/overdrive/id/103139|dataarchivio=28 maggio 2008}}</ref> Il motivo di tale ciclicità e dell'enfasi sul numero 13 (i [[remix|mix]] con cui sono presenti le tracce nei cd singoli si chiamano tutti "mix 13") nasce poiché l'album è il tredicesimo nella [[discografia dei Cure|discografia]] della band, evidentemente non [[triscaidecafobia|superstiziosa]].<ref>[http://www.thecure.com/community/news_comment.asp?ParentAssetID=1621328&ArtistID=491&Start=&FullStory=Y&type= THE CURE TO RELEASE NEW SINGLES] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20080505124027/http://www.thecure.com/community/news_comment.asp?ParentAssetID=1621328&ArtistID=491&Start=&FullStory=Y&type= |data=5 maggio 2008 }}, TheCure.com</ref> Il ritardo dell'album, che ha rotto la sequenza delle date, è da imputarsi, ha rivelato Smith, all'abitudine dello [[Universal Music Group]] di pubblicare dischi solo di [[martedì]]<ref>{{collegamento interrotto|1=[http://www.thecure.com/community/news_comment.asp?AssetID=1637099&ArtistID=491&Start=61&Year= Comments] |date=gennaio 2018 |bot=InternetArchiveBot }}, TheCure.com</ref> (il vuoto è stato comunque riempito in qualche modo dalla pubblicazione di un [[Extended Play|EP]] di remix dei quattro singoli da parte di giovani band apprezzate da Smith come [[My Chemical Romance]], [[Fall Out Boy]], [[AFI (gruppo musicale)|AFI]], [[Thirty Seconds to Mars]] e [[65daysofstatic]]).
 
La serie, cominciata il 13 maggio, ha visto la pubblicazione di ''The Only One'', ''Freakshow'', ''Sleep When I'm Dead'' e ''The Perfect Boy''. Questi brani, che hanno avuto un grande successo specialmente in [[Spagna]] (dove sono entrati tutti e quattro nella "Top 5", i primi due direttamente alla numero 1) e [[Stati Uniti d'America]],<ref name=press/> erano già entrati con altri inediti tratti dall'album nella scaletta regolare dei concerti dei Cure nel [[2007]], in un [[Tournée|tour]] che li ha visti impegnati inizialmente in [[Australasia]] in [[estate]] (i Cure erano stati l'ultima volta in [[Giappone]] nel [[1984]]), per poi approdare in [[Europa]] e in [[America settentrionale]] nella successiva [[primavera]].
 
Contemporaneamente alla registrazione del nuovo album, Smith ha affermato di essersi dedicato al [[missaggio]] e [[editing]] di un cofanetto in [[DVD]] che dovrebbe contenere varie ''performance'', tra cui ''[[Show (video)|Show]]'', ''[[The Cure in Orange]]'' e, forse, un concerto tratto dal ''"Prayer Tour"'' del [[1989]].<ref>{{collegamento interrotto|1=[http://www.thecure.com/community/news_comment.asp?AssetID=1442838&ArtistID=491&Start=860&Year= TheCure.com] |date=aprile 2018 |bot=InternetArchiveBot }}</ref>
 
Nel febbraio [[2009]] i Cure sono incoronati "Godlike Geniuses" dalla [[rivista]] britannica [[New Musical Express|NME]], seguendo le scie di [[New Order]] e [[The Clash]].<ref name="nme.com">[http://www.nme.com/news/nme-awards/40678 The Cure declared Shockwaves NME Awards 2009 Godlike Geniuses]</ref>
 
=== Gli anni recenti ===
[[File:Roger O'Donnell.jpg|thumb|[[Roger O'Donnell]] nel 2011 si è unito al gruppo per la terza volta]]
Dopo le fatiche di ''4:13 Dream'', che a cavallo tra il 2007 e il 2008 li hanno portati anche a tornare a suonare in Asia (per la prima volta dal [[1984]]), nel [[2010]] il gruppo si prende un periodo di pausa prolungato, in cui Smith si dedica di nuovo (come sette anni prima) ad alcune collaborazioni. L'unico avvenimento degno di nota è l'uscita della deluxe edition di ''[[Disintegration]]'' che, comprende, oltre al solito cd di rarità, un terzo cd con una versione rimasterizzata ed espansa del live ''[[Entreat]]''.
 
Nell'anno successivo, in occasione del festival "VIVID Live", i Cure, per l'occasione composti solo da Smith, Gallup e Cooper, ripropongono in concerto i primi tre album in successione, affiancati dai vecchi membri O'Donnell (per ''[[Seventeen Seconds]]'' e ''Faith'') e Tolhurst (per ''Faith''), richiamati per l'occasione, dimostrando di avere definitivamente raddrizzato i rapporti con i due, con i quali c'erano state delle separazioni amare.<ref>[http://www.thecure.com/blog/default.aspx?nid=35390 THE CURE "REFLECTIONS" LIVE AT SYDNEY OPERA HOUSE] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20110521150925/http://www.thecure.com/blog/default.aspx?nid=35390 |data=21 maggio 2011 }}, TheCure.com</ref> Mentre per Tolhurst questo ha rappresentato solo un "tuffo nel passato", una parentesi, si è scoperto in seguito che O'Donnell è rientrato definitivamente nella formazione, in occasione del concerto tenuto al Bestival nel settembre 2011 al quale ha partecipato anche lui, tra la sorpresa generale.<ref>[https://craigjparker.blogspot.com/2011/09/roger-comes-cleanfinally.html Roger comes clean...finally! : )], Chain of Flowers</ref> Lo spettacolo è stato pubblicato poi pochi mesi dopo come disco dal vivo col titolo ''[[Bestival Live 2011]]''; la seconda assenza di fila dal palco di Porl Thompson aveva fatto nascere speculazioni che egli avesse lasciato di nuovo:<ref>[http://www.slicingupeyeballs.com/2011/09/10/cure-bestival-setlist-video-photos-roger-odonnell/ The Cure at Bestival: Roger O'Donnell rejoins band for 32-song set (photo, video, setlist)], Slicing up Eyeballs</ref> i sospetti sono stati confermati dal libretto di accompagnamento, che presenta il gruppo come "Smith/Gallup/Cooper/O'Donnell".
 
Continuano a non esserci notizie riguardo ad un eventuale ritorno in studio per un nuovo album; in un'intervista a Radio Devon del 12 settembre, O'Donnell si è limitato a dire "molte persone saranno molto molto molto felici tra non molto tempo".<ref>[https://craigjparker.blogspot.com/2011/09/roger-on-radio-devon-tonight.html Roger on Radio Devon tonight], Chain of Flowers</ref>
 
Nel 2011 i Cure vengono nominati per la [[Rock and Roll Hall of Fame]] del 2012, ma perdono assieme a [[Eric B. & Rakim]], [[Heart (gruppo musicale)|Heart]], [[Joan Jett|Joan Jett and The Blackhearts]], [[Rufus (gruppo musicale)|Rufus]], [[The Spinners]], [[Donna Summer]] e [[War (gruppo musicale)|War]] in favore di [[Beastie Boys]], [[Donovan]], [[Guns N' Roses]], [[Laura Nyro]], [[Red Hot Chili Peppers]], [[The Small Faces]] e [[Faces]].
 
Nel frattempo, nel 2012, hanno iniziato un Tour estivo per i maggiori Festival d'Europa, presentando per la prima volta in formazione [[Reeves Gabrels]] in sostituzione di Thompson. In Italia hanno fatto tappa il 7 luglio 2012 a [[Milano]] (Rho) per l'[[Heineken Jammin' Festival]] ed il successivo 9 luglio 2012 a Roma per il festival [[Rock in Roma]].<ref>[http://www.occhioche.it/news.php?nid=4163 L'Occhio Che] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20160304090228/http://www.occhioche.it/news.php?nid=4163 |data=4 marzo 2016 }}</ref> In entrambi i casi, hanno suonato oltre 30 canzoni per circa tre ore di concerto.<ref>{{cita web|url=http://www.cure-concerts.de/main/2012.php|titolo=The Cure Concerts Guide}}</ref>
Nel mese di febbraio 2014, oltre all'annuncio di due concerti in favore della raccolta fondi per la ricerca contro il cancro, poi tenutisi il 28 e il 29 marzo a Londra nella [[Royal Albert Hall]], viene annunciata per la seconda parte dell'anno, la prevista pubblicazione di ''4:14 Scream'', nuovo disco che rappresenta la seconda parte del precedente ''4:13 Dream'', tratto dalle stesse sessioni del 2008, e una serie di nuovi DVD live; si parla pure di un nuovo tour stile "trilogy" ma incentrato sugli album anni ottanta, ''The Top'', ''The Head on the Door'' e ''Kiss Me Kiss Me Kiss Me''.<ref>{{cita web|url=https://docs.google.com/file/d/0ByO0bv_3ojF6SzQwbXRWNzdsc2c2VVFwb05UdmVBNEFZeUdr/edit?pli=1|titolo=Comunicato stampa ufficiale|accesso=21 aprile 2014}}</ref>
 
Come spesso accaduto con altri annunci passati, la data prevista per il nuovo album passa senza altro annuncio ufficiale, prolungando l'assenza di nuove pubblicazioni che dura dal 2008 (2011 se si considera il live ''Bestival'').
 
Nel 2016 il gruppo completa un altro tour che tocca Europa, Nord America e Oceania. A fine 2017, tramite il sito ufficiale viene annunciato un festival per celebrare i 40 anni di vita dei Cure, da tenere all'interno del BST Hyde Park di Londra, a cui parteciperanno tra gli altri [[Interpol (gruppo musicale)|Interpol]], [[Twilight Sad]], [[Editors]] e [[Ride (gruppo musicale)|Ride]].<ref>{{cita web|url=http://thecure.com/news/3337/the_cure_celebrating_40_imaginary_years|titolo=THE CURE CELEBRATING 40 IMAGINARY YEARS|accesso=18 gennaio 2018}}</ref>
 
Nel 2018, in occasione del [[Record Store Day]], viene annunciata la pubblicazione del vinile remasterizzato di Mixed Up e della sua versione extra, Torn Down: Mixed Up Extras 2018<ref>{{Cita news|url=http://www.repubblica.it/spettacoli/musica/2018/03/06/news/record_store_day_-190617553/|titolo=Record Store Day, l'Italia protagonista: uscite doc di Jannacci, Mina, De André, Pino Daniele|pubblicazione=Spettacoli - La Repubblica|data=6 marzo 2018|accesso=20 aprile 2018}}</ref>, con sedici remix inediti curati dallo stesso Robert Smith. Il 13 dicembre la band è stata ammessa nella prestigiosa [[Rock and Roll Hall of Fame]] e ha annunciato ufficialmente l'uscita di un nuovo disco d'inediti per i primi mesi del 2019<ref>{{Cita web|url=https://www.heyjude.it/2018/12/15/i-cure-confermano-il-nuovo-album-ono-tempi-eletrizzanti-questi/|titolo=I Cure annunciano il nuovo album: «È un periodo elettrizzante per noi»|sito=HEYJUDE.it|data=2018-12-15|lingua=it-IT|accesso=2018-12-19}}</ref>.
 
== Stile musicale ==
I Cure vengono molto spesso categorizzati come appartenenti al genere [[gothic rock]]<ref name="AM"/> per via della loro immagine triste e decadente (specie nei primi [[anni 1980|anni ottanta]], quando hanno ottenuto un'iniziale popolarità, grazie a ''[[Pornography]]'', assurto a pietra miliare del genere), nonché a causa della forte componente emozionale delle loro canzoni e dei loro [[videoclip]]. Robert Smith, però, ha più volte rifiutato questa definizione, affermando che i Cure non sono e non sono mai stati [[goth]]: {{citazione|È tristissimo quando «goth» continua a venire appiccicato al nome «The Cure». Noi non siamo categorizzabili. Suppongo che all'epoca del nostro esordio fossimo [[post-punk]], ma complessivamente non è una definizione possibile. Come puoi descrivere una [[gruppo musicale|band]] che ha fatto uscire un album come ''[[Pornography]]'' e anche ''[[Greatest Hits (The Cure)|Greatest Hits]]'', dove ogni canzone è stata nella Top Ten in tutto il mondo? Io suono solo la musica dei Cure, qualsiasi essa sia.<ref>[http://uk.news.launch.yahoo.com/dyna/article.html?a=/06122006/325/smith-seeks-cure-writers-block.html&e=l_news_dm Yahoo.com] Intervista del 6 dicembre [[2006]]</ref>|Robert Smith sulla definizione del supposto genere musicale dei Cure}}
 
Nonostante la posizione di preminenza assoluta di [[Robert Smith (musicista)|Robert Smith]] nella band, il processo creativo è, a detta dei membri, molto [[democrazia|democratico]]: ognuno porta le sue idee e quelle giudicate collettivamente migliori vengono sviluppate in vere canzoni. Esempi di ciò si possono vedere in ''[[Kiss Me Kiss Me Kiss Me]]'', che contiene [[input]] provenienti da ciascuno dei membri, così come in ''[[Disintegration]]'' (''Untitled''<ref>[http://imaginaryboys.altervista.org/english/cure/articles/tib_holyhour.htm 'The Holy Hour'] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20151107044340/http://imaginaryboys.altervista.org/english/cure/articles/tib_holyhour.htm |data=7 novembre 2015 }}, intervista per la [[fanzine]] [[Francia|francese]] «Three Imaginary Boys»</ref>), in ''[[Wish (The Cure)|Wish]]'' (''Wendy Time'' e ''Trust''), in ''[[Wild Mood Swings]]'' (''This Is a Lie''<ref>[http://www.musicfanclubs.org/cure/lyrics/thisisalie.html 'Stiff as Toys and Tall as Men Fansite]</ref> e ''Club America''), in ''[[Bloodflowers]]'' (''The Last Day of Summer'') e, infine, in ''[[The Cure (album)|The Cure]]'' (''Anniversary'').
 
Tutti i membri della band sono generalmente accreditati come [[compositore|compositori]] delle [[musica|musiche]]. Così non è invece per quanto riguarda i testi, che sono esclusivamente opera di [[Robert Smith (musicista)|Robert Smith]].
 
La creatività di Smith nella composizione dei testi è fortemente influenzata dalla [[letteratura]] e tra gli artisti a cui Robert Smith si è ispirato di più, sono da annoverare: [[Albert Camus]] (per ''Killing an Arab''), [[Charles Baudelaire]] (per ''How Beautiful You Are''), [[Franz Kafka]] (per ''At Night''), [[Dylan Thomas]] (per ''Birdmad Girl''), [[Samuel Taylor Coleridge]] (per ''A Foolish Arrangement''), [[Christina Rossetti]] (per ''Treasure'') e, infine, [[Percy Bysshe Shelley]] (per ''Adonais'').
 
=== Testi ''in fieri'' ===
Nei [[CD]] bonus allegati alle ristampe rimasterizzate degli [[album discografico|album]] di studio dei Cure, è possibile seguire, a grandi linee, il modo di comporre di Smith: partendo da un'improvvisazione con parole farfugliate o appena comprensibili, oppure tramite un mix, più o meno privo di senso, ottenuto unendo insieme i titoli di altre canzoni della band, il [[cantante]] butta giù un abbozzo meramente parziale di quella che poi costituirà la trama ritmica del suo cantato. Smith ha dichiarato che scrive testi e musiche separatamente:
{{citazione|[Le canzoni] sono solitamente create separatamente - Ho una sacca piena di testi, e quando uno di noi arriva con un buon pezzo di musica, guardo per vedere se qualcosa là dentro ci può star bene insieme. Se non c'è niente, mi siedo e tento di mettere su carta quello che la musica mi fa provare; molto raramente qualcosa di scritto ispira un pezzo di musica<ref>{{cita web|url=http://www.musicfanclubs.org/cure/press/I84.html|titolo=Stiff as Toys and Tall as Men Fansite}}</ref>|Robert Smith sulla creazione delle canzoni}}
Questo processo, che sembra essere abbastanza abitudinario, è particolarmente visibile nei pezzi inediti di ''[[The Head on the Door]]'', quelli cioè non inseriti nella tracklisting originaria, bensì soltanto sui [[B-side|lati B]] dei due [[45 giri|singoli]] ''Close to Me'' e ''Inbetween Days'' (per esempio, ''The Exploding Boy'' o ''A Few Hours After This'', i cui testi provvisori non hanno veramente nulla a che vedere con quelle che poi diventeranno le versioni definitive).
 
== Aneddotica ==
[[File:The cure en meer 009.JPG|thumb|upright=1.4|I Cure in concerto a [[Rotterdam]] nel [[2008]]]]
 
* Il 25 maggio [[1980]], l'intera band è stata arrestata dalla polizia [[Paesi Bassi|olandese]], per aver fatto il bagno in una spiaggia con il divieto di balneazione.
* Al Rock Werchter Festival del 5 luglio [[1981]], i Cure erano in scaletta subito prima di [[Robert Palmer]], al tempo ben più famoso. Per colpa di una serie di ritardi, il [[management]] del [[cantante]] [[Regno Unito|inglese]] faceva pressioni affinché i Cure suonassero il meno possibile, altrimenti avrebbero staccato loro, letteralmente, la spina. Per tutta risposta, come ultima canzone, i Cure proposero una versione prolungata di ''A Forest'', con tanto di urlo finale da parte di [[Simon Gallup]]: «Fuck Robert Palmer! Fuck Rock 'n Roll!», al momento di scendere giù dal palco.
* I membri del gruppo, in particolare [[Robert Smith (musicista)|Robert Smith]], sono molto amici di Ray Cokes, il [[presentatore]] TV inglese: i Cure hanno suonato infatti al suo matrimonio, a [[Saint-Tropez]], il 19 settembre [[1998]] (per ulteriori informazioni, vedi [http://www.cure-concerts.de/concerts/1998-09-19.php The Cure Concerts Guide] e [https://web.archive.org/web/20070927000145/http://www.thecure.com/archive/sttropez.html il sito ufficiale]) e sono stati ospiti nell'ultima puntata del suo programma ''"MTV's Most Wanted"'', il 15 dicembre [[1995]], suonando ''live'' nello [[studio televisivo|studio]] di [[MTV]].
* Le [[copertina|copertine]] dei [[singolo (musica)|singoli]] ''Charlotte Sometimes'' del [[1981]] e ''Pictures of You'' del [[1990]] presentano la stessa immagine di Mary Poole, la fidanzata di Smith (diventata sua moglie nel [[1988]]): nel primo caso, l'immagine è fortemente distorta, mentre nel secondo, la si può vedere chiaramente. Inoltre, la copertina dell'[[album discografico|album]] ''[[The Head on the Door]]'' del [[1985]] è costituita da una [[fotografia]] distorta di Janet Smith, sorella di Robert Smith.
* Secondo un [[sondaggio d'opinione|sondaggio]] [[online]] dei primi anni del [[anni 2000|nuovo millennio]], i Cure sono tra le dieci band della storia di cui siano stati registrati più [[bootleg]]. [[Roger O'Donnell]], ex [[tastiera (strumento musicale)|tastierista]], ha espresso una posizione dura riguardo al [[file sharing]], che ha incolpato per le basse vendite di ''[[Bloodflowers]]'', ma la posizione ufficiale della band al riguardo è più o meno di indifferenza, perché, come dice Robert Smith:
{{citazione|è raro che queste registrazioni siano di qualità tale da essere apprezzabili da altre persone oltre che i fan sfegatati.<ref name=planetdis/>|Robert Smith sui bootleg dei Cure}}
* Robert Smith e Simon Gallup sono accaniti tifosi di [[calcio (sport)|calcio]]: le loro [[Squadra di calcio|squadre]] preferite sono, rispettivamente, i [[Queens Park Rangers Football Club|Queens Park Rangers]] e il [[Reading Football Club|Reading]]. Durante i loro [[Tournée|tour]], i Cure fanno sempre in modo che i [[concerto (evento musicale)|concerti]] non coincidano mai con le eventuali partite dell'[[Nazionale di calcio dell'Inghilterra|Inghilterra]].
* Quando gli è stato chiesto cosa volesse fosse scritto sul suo [[epitaffio]], il [[cantante]] ha risposto:
{{citazione|...che noi eravamo veramente un gruppo alternativo!<ref name=planetdis/>|Robert Smith sul proprio epitaffio}}
 
== Concerti ==
 
Con il crescere del loro repertorio, negli anni recenti i Cure si sono contraddistinti come uno dei gruppi che produce concerti di durate maggiori, nel panorama internazionale, insieme a [[Bruce Springsteen]], [[Grateful Dead]]<ref name=guardian>[https://www.theguardian.com/music/musicblog/2014/apr/01/the-cure-marathon-gigs-royal-albert-hall Why the Cure's marathon gigs might not be the best way to play], ''[[The Guardian]]''</ref> e [[Phish]]<ref>[http://www.pastemagazine.com/blogs/lists/2010/07/observations-on-my-first-phish-show-in-a-decade.html Reflections on My First Phish Show in a Decade], Paste Magazine</ref>. Fin dagli anni 2000 le loro date arrivano regoralmente a durare tre ore, fino a un record di 50 canzoni in 4 ore e 16 minuti in un concerto a [[Città del Messico]] il 21 aprile 2013.<ref>[http://www.slicingupeyeballs.com/2013/04/22/cure-mexico-city-50-song-setlist/ The Cure's Robert Smith celebrates birthday with 4-hour, 50-song concert in Mexico City], Slicing Up Eyeballs</ref> Nel 2014, in occasione di un paio di date alla [[Royal Albert Hall]] di [[Londra]], proprio la durata ritenuta eccessiva del loro concerto ha prodotto un diverbio on-line tra Robert Smith e la giornalista del ''[[The Guardian]]'' che l'ha recensito, Caroline Sullivan.<ref name=guardian/>
Sul palco il gruppo non si serve di turnisti, anche se per alcune canzoni vengono utilizzate delle ''backing track'' di accompagnamento: ciò succede ad esempio per alcune parti di batteria di ''One Hundred Years'' e per piccole parti di tastiera in alcune canzoni di ''4:13 Dream''. È capitato che altri musicisti esterni al gruppo abbiano partecipato a dei concerti, per sostituire altri membri non disponibili: [[Vince Ely]] ha suonato la betteria per una decina di concerti alla fine del ''"Top Tour"'' dopo il licenziamento di Andy Anderson e prima dell'arrivo di Boris Williams nel [[1984]]; [[Noko|Noko (Norman Fisher Jones)]] ha sostituito Phil Thornalley al basso per un concerto a inizio 1984 quando Thornalley era impegnato con i [[Duran Duran]] in [[Australia]] e infine [[Roberto Suave]] ha ovviato all'assenza di Gallup quando egli si ammalò di [[pleurite]] durante il "''Wish Tour''" del [[1992]].
 
=== Tour ===
A tutto il [[2013]], i Cure hanno tenuto 1334 [[Concerto (evento musicale)|concerti]] (più 8 date di cui non si hanno notizie certe):
* 874 (più 6 incerti) in [[Europa]];
* 85 (più 1) in [[Oceania]];
* 348 (più 1) in [[America settentrionale|Nord]] e [[America centrale|Centroamerica]];
* 19 in [[America meridionale|Sudamerica]];
* 8 in [[Asia]].<ref>{{cita web|url=http://www.cure-concerts.de|titolo=The Cure Concerts Guide}}</ref>
 
Ecco la lista dei [[Tournée|tour]] ufficiali intrapresi dal gruppo, con tutte le nazioni di volta in volta visitate:
[[File:The Cure Live Roma 2008 - 4.jpg|thumb|upright=1.4|I Cure in concerto a Roma nel 2008]]
1979
* ''"Three Imaginary Boys Tour"'': [[Regno Unito]]
* ''"Join Hands Tour"'' (come [[band di supporto|supporto]] a [[Siouxsie and the Banshees]]): Regno Unito, [[Paesi Bassi]]
* ''"Future Pastimes Tour"'': Regno Unito
1980
* ''"Seventeen Seconds Tour"'': Regno Unito, [[Francia]], [[Belgio]], Paesi Bassi, [[Germania]]
* ''"Get a Dose of the Cure Tour"'': [[Nuova Zelanda]], [[Australia]]
* ''"The Primary Tour"'': Regno Unito
1981
* ''"Picture Tour"'': Regno Unito, [[Irlanda]], Belgio, Germania, Paesi Bassi, [[Stati Uniti d'America]], Nuova Zelanda, Australia, [[Canada]], Francia
* ''"Eight Appearances Tour"'': Regno Unito
1982
* ''"Fourteen Explicit Moments Tour"'': Regno Unito
* ''"The Pornography Tour"'': Paesi Bassi, Belgio, Germania, Francia, [[Svizzera]], [[Lussemburgo]]
1984
* ''"The Top Tour"'': Regno Unito, Belgio, Francia, Svizzera, Germania, [[Italia]], Nuova Zelanda, Australia, [[Giappone]], Stati Uniti d'America, Canada
1985
* ''"The Head Tour"'': Regno Unito, Canada, Stati Uniti d'America, Francia, Belgio, Germania, Paesi Bassi, Italia
1986
* ''"The Beach Party Tour"'': Stati Uniti d'America, Canada, [[Spagna]], Francia
1987
* ''"The Kissing Tour"'': Canada, Stati Uniti d'America, [[Norvegia]], [[Svezia]], [[Danimarca]], Germania, Belgio, Francia, Paesi Bassi, Svizzera, Spagna, Italia, Regno Unito
1989
* ''"The Prayer Tour"'': Danimarca, Svezia, Norvegia, Germania, Paesi Bassi, Belgio, Svizzera, [[Repubblica Socialista Federale di Jugoslavia|Yugoslavia]], [[Austria]], [[Ungheria]], [[Grecia]], Italia, Francia, Spagna, [[Portogallo]], Irlanda, Regno Unito, Stati Uniti d'America, Canada
1990
* ''"The Pleasure Trips"'': Francia, Regno Unito, Austria, Svizzera, Belgio, [[Repubblica Ceca]], [[Repubblica Democratica Tedesca]]
1992
* ''"The Warm-Up Tour"'': Regno Unito
* ''"The Wish Tour"'': Stati Uniti d'America, [[Messico]], Canada, Nuova Zelanda, Australia, Norvegia, [[Finlandia]], Svezia, Danimarca, Paesi Bassi, Belgio, Germania, Austria, Svizzera, Francia, Italia, Spagna, Regno Unito, Irlanda
1995
* ''"The Team Tour"'': Grecia, Italia, Germania, Regno Unito, Danimarca, Belgio, Francia, Portogallo, Svizzera, Spagna
1996
* ''"The Swing Tour"'': Regno Unito, Irlanda, Finlandia, Svezia, Stati Uniti d'America, Canada, Paesi Bassi, Francia, Svizzera, Italia, Spagna, Belgio, Germania, [[Polonia]], Austria, Repubblica Ceca
1997
* ''"Radio Festivals Tour"'': Stati Uniti d'America
2000
* ''"The Dream Tour"'': Spagna, Francia, Svizzera, Germania, Austria, Repubblica Ceca, Polonia, Paesi Bassi, Regno Unito, Italia, Stati Uniti d'America, Canada, Belgio, Australia
2004
* ''"The Curiosa Festival Tour"'': Stati Uniti d'America, Canada
* ''"An Evening with the Cure Tour"'': Stati Uniti d'America, Messico
2007-2008
* ''"4Tour World Tour"'': Giappone, [[Cina]], [[Singapore]], Australia, Nuova Zelanda, Messico, Svezia, Norvegia, Danimarca, Germania, Polonia, Repubblica Ceca, Austria, Svizzera, Italia, Francia, Spagna, Portogallo, Belgio, Paesi Bassi, Regno Unito, Stati Uniti d'America
2011
* ''"Reflections Tour"'': Australia, Regno Unito, Stati Uniti
2012
* ''"Summercure Tour"'': Olanda, Spagna, Russia, Svezia, Germania, Belgio, Francia, Danimarca, Italia, Portogallo, Svizzera, Austria, Inghilterra, Irlanda
2013
* ''"LatAm2013 Tour"'': Brasile, Paraguay, Argentina, Cile, Perù, Colombia, Messico
 
=== ''Forever'' ===
Una particolare canzone, ''Forever'', esiste solamente in versione ''live'': non ha un testo prefissato e, per ogni esecuzione, Robert Smith inventa un testo diverso. Probabilmente, è stata eseguita per la prima volta il 31 maggio [[1980]], a [[Herford]]. Il testo di quella ''performance'' originaria era costituito da un augurio per Simon Gallup, il cui [[compleanno]] ricorreva il giorno seguente. Ne esistono svariate versioni famose, come quella del 7 giugno [[1982]], eseguita a [[Parigi]], della durata di 11 minuti, riconosciuta tra i fan per il suo verso più significativo, che recita: «''All I have to do is kill her''» ('Non devo far altro che ucciderla').
 
L'abitudine di Robert Smith di reinventare i suoi stessi testi non si limita a ''Forever'': molte canzoni, durante i concerti, vengono più o meno riscritte, vuoi per mancanza di memoria, vuoi per improvvisazione. Due brani ai quali, nelle rispettive esecuzioni ''live'', viene aggiunta quasi sempre una coda di testo inedito sono ''A Forest'' e ''Faith''. Nel [[1996]], inoltre, la band era solita creare dei [[medley]] con altre melodie (tra cui: ''[[Theme from New York, New York]]'', ''Mission Impossible Theme'', ''Young at Heart'', ''[[God Save the Queen]]'', l'''Inno alla gioia'' dalla [[Sinfonia n. 9 (Beethoven)|nona sinfonia]] di [[Ludwig van Beethoven|Beethoven]]), eseguiti operando variazioni di [[ritmo]] durante la ''performance'' della popolare ''Why Can't I Be You?''.
 
== Impatto sulla cultura di massa ==
{{citazione|''Disintegration'' è il miglior album di tutti i tempi!|[[Kyle Broflovski]] di ''[[South Park]]'', stagione 1, episodio ''Mecha-Streisand''|''[[Disintegration]]'' is the best album ever!|lingua=en}}
I Cure sono stati una delle prime band ''alternative'' ad avere successo, in un'era in cui l'[[alternative rock]] era ancora un genere di nicchia. Nel [[1992]] [[New Musical Express|NME]] scrive: «[negli [[anni 1980|anni ottanta]]] i Cure sono diventati una macchina di successi goth (19 ad oggi), un fenomeno internazionale e, sì, la band alternative con più successo che si sia mai trascinata svogliatamente su questa [[Terra]]».<ref>''New Musical Express'', 18 aprile 1992</ref>
 
Numerosissime band hanno pagato omaggio nel corso degli anni a Smith e compagni, a cominciare dalle influenze più riconosciute dalla critica, come [[Interpol (gruppo musicale)|Interpol]], [[My Chemical Romance]] e [[Placebo (gruppo musicale)|Placebo]], che Smith accoglie con benevolenza,<ref>''Spin'', novembre 2005</ref> fino a gruppi "insospettabili" come [[Red Hot Chili Peppers]], [[Korn]], [[The Raveonettes]], [[The Dandy Warhols]], che hanno nel tempo riproposto come [[cover]] vari brani dei Cure. Sono inoltre numerosi i [[tribute album]] veri e propri.<ref>{{cita web|url=http://www.musiczone.it/rock/the-cure-rock-album-cover-tribute.html|titolo=I grandi del rock cantano i Cure}}</ref>
Un'altra band che ha subito una forte influenza dai Cure è quella dei [[Deftones]],<ref name="Nu metal">{{cita libro|autore=Tommaso Iannini|titolo=Nu metal|url=http://books.google.it/books?id=ILAzJcugjDsC&pg=PPA39&printsec=frontcover&dq=nu+metal+tommaso+iannini&cd=1#v=onepage&q=&f=false |accesso=20 giugno 2010|anno=2003|editore=Giunti Editore|città= |isbn=88-09-03051-6|pp=30 e 432.}}</ref>
ritenuti insieme ai [[Korn]] i fondatori del movimento [[nu metal]],<ref>[[Ibidem|Ibid.]], p. 5</ref> che con l'album ''[[White Pony]]'', ritenuto insieme al precedente ''[[Around the Fur]]'' il loro capolavoro, ha deciso di incorporare nel proprio sound elementi di [[post-punk]] e [[new wave (musica)|new wave]].
 
Vari riferimenti ai Cure sono presenti nella cultura popolare: i film ''[[Boys Don't Cry (film)|Boys Don't Cry]]'' e ''[[Se solo fosse vero]]'' (in originale ''Just Like Heaven'') sono intitolati come le due famose canzoni e nel film ''[[Ragazze (film)|Ragazze]]'' le due protagoniste sono due amiche fan dei Cure di vecchia data; nella [[colonna sonora]] sono presenti varie canzoni e il gruppo viene anche nominato nel film stesso. [[Paolo Sorrentino]] si è evidentemente ispirato a Robert Smith per il protagonista del film [[This Must Be the Place]], interpretato da [[Sean Penn]], anche se lo stesso cantante ha affermato di non riconoscersi nel personaggio che, a suo dire, assomiglierebbe a [[Wayne Hussey]], cantante dei [[The Mission (gruppo musicale)|The Mission]].<ref>Intervista di Deborah Ameri, in XL di Luglio/Agosto 2012</ref> Smith ha partecipato di persona come ''[[guest star]]'' al popolare [[cartone animato]] ''[[South Park]]'', nell'episodio ''Mecha-Streisand'', in cui salva il mondo da una [[Barbra Streisand]] trasformatasi in un gigantesco mostro metallico.<ref>[http://www.southparkstudios.com/guide/112/ Mecha-Streisand - Episode Guide - South Park Studios]</ref> In quel periodo era in studio per la registrazione di ''[[Bloodflowers]]'', quindi le sue parti di doppiaggio sono registrate tramite telefono.<ref>''South Park: The Complete First Season'' [[DVD]], commento all'episodio di [[Trey Parker]] e [[Matt Stone]]</ref>
 
I capelli (e l'acconciatura arruffata e cespugliosa) di Robert Smith sono diventati con gli anni parte del personaggio, tanto che quando nel [[1992]] egli se li è accorciati, in corrispondenza dell'uscita di ''[[Wish (The Cure)|Wish]]'', [[MTV]] lo ha annunciato nel suo telegiornale e la radio di [[Toronto]] The Edge 102.1 lo ha classificato al numero 43 nella sua classifica dei "100 momenti più scioccanti nella storia del rock".<ref>[http://ourworld.compuserve.com/homepages/ChainofFlowers/may04.html A Chain of Flowers, aggiornamento del 7 maggio] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20080830055925/http://ourworld.compuserve.com/homepages/ChainofFlowers/may04.html |data=30 agosto 2008 }}</ref> Gli accorgimenti che usa per tenerli in questo modo sono diventati col tempo una domanda cui egli si è dovuto abituare a rispondere, seppur con crescente fastidio.<ref>Vedi ad esempio [http://ourworld.compuserve.com/homepages/ChainofFlowers/may04.html Intervista alla radio The Edge 102.1 di Toronto (aggiornamento del 20 maggio)] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20080830055925/http://ourworld.compuserve.com/homepages/ChainofFlowers/may04.html |data=30 agosto 2008 }}, [http://ourworld.compuserve.com/homepages/ChainofFlowers/nov97.htm Q Magazine (aggiornamento del 23 novembre 1997)] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20080508142546/http://ourworld.compuserve.com/homepages/ChainofFlowers/nov97.htm |data=8 maggio 2008 }} e [http://www.picturesofyou.us/04/04-08-mexico-newspaper-reforma.htm Reforma, agosto 2004]</ref>
 
== Riconoscimenti ==
Non sono molti i premi vinti dai Cure nel corso della loro carriera, sempre passata, per stessa ammissione di Smith, al confine tra ''[[mainstream]]'' e ''[[alternative]]'':
 
{{citazione|Non siamo mai stati ''mainstream''. È come se stessimo al confine tra due mondi, tra ''alternative'' e ''mainstream''. Per molti programmi radio ''mainstream'', i Cure sono ancora un po' strani. Per un programma ''alternative'', siamo troppo ''mainstream''. Alcune volte questo ha giocato a nostro favore, altre volte ne abbiamo sofferto. Personalmente mi piace questa posizione perché mi sembra rifletta bene quello che fa il gruppo.<ref>[[College Music Journal]], Dicembre 1999 ([http://web.tiscalinet.it/thecure/interviewsita.htm trascrizione online in fondo alla pagina])</ref>|Robert Smith sulla opinione della critica musicale verso i Cure}}
 
Robert Smith si è detto una volta tanto disinteressato delle fortune commerciali dei Cure da annunciare, non si sa quanto seriamente, che non appena i Cure avessero raggiunto il Numero 1 nelle [[hit parade|classifiche]], avrebbe sciolto la band.<ref>{{cita libro | autore= AA.VV. | titolo=The Cure| editore=Kaos edizioni| anno=1991| p=109}}</ref> Ha tuttavia disatteso questa promessa nel [[1992]], quando il [[long playing]] ''[[Wish (The Cure)|Wish]]'' è entrato nella relativa classifica [[Regno Unito|britannica]] direttamente alla prima posizione.
 
Questa è la lista completa dei premi assegnati loro, nonché delle [[nomination]] ricevute:
* [[1989]] - [[MTV Video Music Awards]]: nomination per ''Fascination Street'' nella categoria ''Best Post Modern Video'' («Miglior videoclip post-moderno»)<ref>[http://www.mtv.com/ontv/vma/1989/ MTV Video Music Awards 1989 - Highlights]</ref>
* [[1990]] - [[Brit Awards]]: premio per ''Lullaby'' come ''Best Music Video'' («Miglior videoclip musicale»)<ref>[http://www.brits.co.uk/shows/archive-58/ Brit Awards > 1990] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20081205162529/http://www.brits.co.uk/shows/archive-58/ |data=5 dicembre 2008 }}</ref>
* [[1991]] - [[Brit Awards]]: premio come ''Best British Group'' («Miglior gruppo britannico»)<ref>[http://www.brits.co.uk/shows/archive-59/ Brit Awards > 1991] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20080512171511/http://www.brits.co.uk/shows/archive-59/ |data=12 maggio 2008 }}</ref>
* [[1992]] - [[MTV Video Music Awards]]: premio per ''Friday I'm in Love'' come ''Best European Video'' («Miglior video europeo»)<ref>{{cita web|url=http://community.seattletimes.nwsource.com/archive/?date=19920910&slug=1512371|titolo=Nirvana Wins Two MTV Awards}}</ref>
* [[1993]] - [[Grammy Award]]s: nomination per l'album ''[[Wish (The Cure)|Wish]]'' come ''Best Alternative Music Performance'' («Miglior performance musicale alternativa»)<ref>{{cita web|url=https://query.nytimes.com/gst/fullpage.html?res=9F0CE4D81F38F93BA35752C0A965958260|titolo=Clapton Is Nominated for 9 Grammy Awards}}</ref>
* [[2001]] - [[Grammy Award]]s: nomination per l'album ''[[Bloodflowers]]'' come ''Best Alternative Music Performance'' («Miglior performance musicale alternativa»)<ref>[http://www.mtv.com/news/articles/1435894/20010103/dr_dre.jhtml Dr. Dre, Beyoncé Lead Grammy Nominees]</ref>
* [[2003]] - [[Q Awards]]: assegnazione dell'''Inspiration Award'' («Premio ispirazione»)<ref>{{cita web|url=http://www.everyhit.com/awardq.html|titolo=The Q Awards}}</ref>
* [[2004]] - [[MTV Europe Music Awards]]: nomination per ''The End of the World'' come ''Best Video'' («Miglior videoclip»)<ref>[http://www.rockstar.it/news.asp?ID=2918 EMA a Roma: presentate le nomination, ma niente U2] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20090114112827/http://www.rockstar.it/news.asp?ID=2918 |data=14 gennaio 2009 }}</ref>
* [[2007]] - [[MTV Video Music Awards Latin America]]: assegnazione del ''Premio Influencia'' («Premio influenza»)<ref>{{cita web|url=http://www.musicstarx.com/videos/lista-de-ganadores-de-los-mtv-vma-latinos-2007/|titolo=Lista de Ganadores de los MTV VMA Latinos 2007}}</ref>
* [[2008]] - [[MTV Europe Music Awards]]: nomination come ''Best Live'' («Miglior live»)<ref>[http://www.mtv.it/news/news_page.asp?idnews=24494 MTV EMAS NOMINATIONS!]</ref>
* [[2009]] - [[NME Awards]]: assegnazione del ''Godlike Genius Award'' («Premio genio semidio»)<ref name="nme.com"/> - nomination come ''Best Album Artwork'' («Miglior copertina»)<ref>{{cita web|url=http://www.nme.com/news/muse/42990|titolo=Muse win Best Album Artwork at Shockwaves NME Awards}}</ref>
 
Al luglio [[2008]], i Cure avevano vinto nel mondo:
* 14 [[disco di platino|dischi di platino]] con 7 diversi album
* 31 [[disco d'oro|dischi d'oro]] con 12 diversi album
* 4 [[disco d'argento|dischi d'argento]] con 4 diversi album
Vedi [[Discografia dei The Cure#Posizioni in classifica e certificazioni]]
 
== Discografia ==
{{vedi anche|Discografia dei The Cure}}
[[File:TheCure Imola2004.jpg|thumb|I Cure a [[Imola]] il 19 giugno [[2004]]]]
===Album in studio===
*1979 - ''[[Three Imaginary Boys]]'' ([[Fiction Records]])
*1980 - ''[[Seventeen Seconds]]'' ([[Fiction Records]])
*1981 - ''[[Faith (The Cure)|Faith]]'' ([[Fiction Records]])
*1982 - ''[[Pornography]]'' ([[Fiction Records]])
*1984 - ''[[The Top]]'' ([[Fiction Records]])
*1985 - ''[[The Head on the Door]]'' ([[Fiction Records]])
*1987 - ''[[Kiss Me Kiss Me Kiss Me]]'' ([[Fiction Records]])
*1989 - ''[[Disintegration]]'' ([[Fiction Records]])
*1992 - ''[[Wish (The Cure)|Wish]]'' ([[Fiction Records]])
*1996 - ''[[Wild Mood Swings]]'' ([[Fiction Records]])
*2000 - ''[[Bloodflowers]]'' ([[Fiction Records]])
*2004 - ''[[The Cure (album)|The Cure]]'' ([[Geffen Records]])
*2008 - ''[[4:13 Dream]]'' ([[Suretone Records]])
===Album live===
*1984 - ''[[Concert: The Cure Live]]'' ([[Fiction Records]])
*1991 - ''[[Entreat]]'' ([[Fiction Records]])
*1993 - ''[[Show (The Cure)|Show]]'' ([[Fiction Records]])
*1993 - ''[[Paris (The Cure)|Paris]]'' ([[Fiction Records]])
 
== Formazione ==
* [[Robert Smith (musicista)|Robert Smith]] - [[Canto|voce]], [[chitarra]], [[tastiera (strumento musicale)|tastiera]], [[basso elettrico|basso]], basso a sei corde, [[violino]] (dal [[1976]])
* [[Simon Gallup]] - [[Basso elettrico|basso]], [[Tastiera (musica)|tastiera]] ([[1979]]-[[1983]] e dal [[1985]])
* [[Jason Cooper]] - [[Batteria (strumento musicale)|batteria]] (dal [[1995]])
* [[Roger O'Donnell]] - [[Tastiera (musica)|tastiera]] ([[1987]]-[[1989]], [[1995]]-[[2005]] e dal [[2011]])
* [[Reeves Gabrels]] - [[chitarra]] (dal [[2012]]<ref>Gabrels ha anche suonato la chitarra nel brano del [[1997]] ''Wrong Number'', oltre ad aver partecipato con Smith e Cooper al ''side-project'' dei COGASM l'anno successivo</ref>)
=== Membri passati: la "politica della porta girevole" ===
La formazione dei Cure è stata sempre figlia delle ispirazioni musicali attuali di Robert Smith. Come ammette egli stesso:
{{citazione|Sono sempre io la guida di questa band e se tutti sono contenti di quello che voglio fare, allora la band è contenta, se non lo sono la band non lo è. Non sono molto bravo nei compromessi quando si parla di musica e di arte. Trovo semplicemente ridicolo che io debba fare qualcosa che non ho voglia di fare, quindi questo lascia tutti gli altri con un'opzione, andarsene.|Robert Smith discute dell'allontanamento di Roger O'Donnell e Perry Bamonte nel 2005<ref name=stereowarning07/>}}
Per questo motivo, col tempo il pubblico ha assistito a ben nove cambi di formazione, a partire dall'allontanamento di [[Michael Dempsey]], il [[bassista]] originale, dopo solo un album (l'esordio ''Three Imaginary Boys''), perché in disaccordo con la direzione più ''dark'' e riflessiva che Smith avrebbe poi fissato nei successivi tre album. È stato scritto, abbastanza propriamente, che la formazione dei Cure sembra essere fatta seguendo una "politica della porta girevole".<ref>[http://www.mtv.com/news/articles/1503188/20050531/cure.jhtml The Cure Cut Two, Ending 10-Year Run With Same Lineup]</ref>
 
Nessuna formazione dei Cure è durata per più di tre [[album discografico|album]] di [[studio di registrazione|studio]]. La più longeva è stata quella formata da Smith/Gallup/O'Donnell/Bamonte/Cooper, che è rimasta invariata per undici anni (dal [[1995]] al [[2005]]) pubblicando ''[[Wild Mood Swings]]'', ''[[Bloodflowers]]'' e ''[[The Cure (album)|The Cure]]'', oltre a due [[greatest hits|raccolte di successi]], una [[compilation]] di [[b-side|lati B]] (in un cofanetto con ben 4 [[CD]]) e il [[DVD]] dal vivo intitolato ''[[Trilogy (The Cure)|Trilogy]]''.
 
Di seguito la lista degli ex-membri dei Cure, che esclude [[Turnista|turnisti]] sia in studio che nei concerti:
* [[Laurence Tolhurst]] - batteria, tastiera, altri strumenti ([[1976]]-[[1988]] e [[2011]])<ref>Tolhurst si è riunito al gruppo temporaneamente in occasione del "''Reflections Tour''" del 2011, in cui sono stati suonati interamente e in successione i primi tre album del gruppo, per accompagnare alle tastiera</ref>
* [[Porl Thompson]] - chitarra, [[sassofono]], tastiera ([[1976]]-[[1978]], [[1983]]-[[1992]], [[2005]]-[[2011]])<ref>Thompson ha anche partecipato alle sessioni di registrazione dell'album ''[[The Cure (album)|The Cure]]'' del [[2004]], suonando nelle uniche cinque canzoni poi non finite nell'album; lo ha rivelato Smith durante alcune interviste promozionali dell'epoca (vedi [http://ourworld.compuserve.com/homepages/ChainofFlowers/july04.html A Chain of Flowers] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20081012172746/http://ourworld.compuserve.com/homepages/ChainofFlowers/july04.html |data=12 ottobre 2008 }})</ref>
* [[Michael Dempsey]] - basso, [[Canto|voce]] ([[1976]]-[[1979]])
* [[Matthieu Hartley]] - tastiera ([[1979]]-[[1980]])
* [[Phil Thornalley]] - basso ([[1983]]-[[1985]])
* [[Andy Anderson]] - batteria ([[1983]]-[[1985]])
* [[Boris Williams]] - batteria ([[1985]]-[[1995]])<ref>Ha anche partecipato alla session [[Musica acustica|acustica]] del ''[[Greatest Hits (The Cure)|Greatest Hits]]'' suonando le [[percussioni]] nel [[2001]]</ref>
* [[Perry Bamonte]] - tastiera, chitarra, basso a sei corde ([[1990]]-[[2005]])
 
<!-- NOTA: Per evitare di fare una griglia inutilmente fitta e complessa ho approssimato un po' nel periodo Malice/Easy Cure, cioè 1976-1978: non è proprio esatto dire che Smith fosse il cantante fin dal 1976 e ci sono stati altri chitarristi, ma era impossibile scriverli nello spazio dato -->
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from:02/07/2005 till:01/06/2011 text:"Porl Thompson"
from:26/05/2012 till:end text:"Reeves Gabrels"
 
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from:16/11/1979 till:31/08/1980 text:"Matthieu~Hartley"
from:01/11/1982 till:01/06/1988 text:"Lol Tolhurst"
from:01/06/1988 till:23/09/1989 text:"Roger O'Donnell"
from:21/06/1990 till:31/03/1993 text:"Perry Bamonte"
from:06/06/1995 till:01/05/2005 text:"Roger O'Donnell"
from:31/05/2011 till:end text:"R. O'Donnell"
 
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from:09/07/1987 till:01/06/1988 text:"Roger O'Donnell"
 
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=== Collaborazioni ===
* [[Siouxsie Sioux]] dei [[Siouxsie and the Banshees]]: cori di sottofondo in ''I'm Cold''
* [[Steven Severin]] dei [[Siouxsie and the Banshees]]: basso in ''Lament (Flexipop Version)''
* [[Caroline Crawley]] degli [[Shelleyan Orphan]]: cori di sottofondo in ''Halo''
* [[Saffron]] dei [[Republica]]: cori di sottofondo in ''Just Say Yes''
* [[Placebo (gruppo musicale)|Placebo]]: i due gruppi hanno suonato insieme ''If Only Tonight We Could Sleep'', in un concerto del [[2004]]
* [[Korn]]: i due gruppi hanno suonato insieme un [[medley]] di ''[[Make Me Bad]]/In Between Days'' nel 2006 (l'esecuzione è stata successivamente pubblicata nell'album dal vivo dei Korn ''[[MTV Unplugged (Korn)|MTV Unplugged]]'')
* [[James McCartney]]: Ha suonato le tastiere con la band nella cover "Hello goodbye" per l'uscita dell'album "The Art of McCartney" album tributo a Paul McCartney
'''N.B.''' <small>Per le collaborazioni di [[Robert Smith (musicista)|Robert Smith]] in qualità di [[solista (cantante)|solista]] (come, per esempio, quelle con [[Billy Corgan]], [[blink-182]], [[Faithless]], [[Junior Jack]], ecc.), si veda la voce a lui dedicata.</small>
<!-- Non aggiungere qui le collaborazioni come Billy Corgan, blink-182, Faithless, Junior Jack, Paul Hartnoll ecc. Quelli sono progetti di Robert solamente e stanno nella sua pagina. Qui vanno solo gli artisti che hanno collaborato per una canzone dei Cure o eventi speciali con tutta la band come Placebo e Korn -->
 
== Note ==
<references/>
 
== Bibliografia ==
* {{en}} Barbarian, Robert Smith, Steve Sutherland, ''Ten Imaginary Years'', Zomba Books, 1988. ISBN 0-946391-87-4.
* Jo-Ann Greene e Dave Thompson, ''The Cure - La Storia Illustrata 1972-1996'', [[Arcana Editore|Arcana Editrice]], 1996. ISBN 88-7966-090-X.
* Alex Romeo (a cura di), ''Smith & Cure. Robert Smith racconta i Cure'', Edizioni BluesBrothers, 1996. ISBN 88-8074-017-2.
* Ezio Guaitamacchi (a cura di), ''Cure. Storia di un ragazzo immaginario'', Arcana Editrice, 1997. ISBN 88-7966-126-4.
* Jeff Apter, ''The Cure: Disintegration. Una favola dark'', Arcana Editrice, 2006. ISBN 88-7966-424-7.
* Jean-Christophe Bétrisey - David Fargier, ''One Hundred Songs The Dark Side Of The Mood'', éditions Tricorne, 2007.
* Massimiliano Nuzzolo, ''L'ultimo disco dei Cure'', [[Sironi Editore]], 2004. ISBN 88-518-0027-8 (ISBN13: 9788851800277).
 
== Voci correlate ==
* [[New wave (musica)]]
* [[Gothic rock]]
* [[Darkwave]]
* [[Siouxsie and the Banshees]]
* [[The Glove (gruppo musicale)]]
* [[Steven Severin]]
* [[Fiction Records]]
* [[Geffen Records]]
* [[Movimento gotico]]
* [[Moda gotica]]
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto}}
 
== Collegamenti esterni ==
* {{cita web|http://www.thecure.com/|Sito ufficiale|lingua=en}}
* [https://www.rollingstone.com/artists/thecure The Cure] su [[Rolling Stone]]
* [http://www.mtv.com/music/artist/cure/artist.jhtml The Cure] [[MTV]].com
 
{{The Cure}}
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|punk|rock}}