Le '''borgate ufficiali''' '''di Roma''' sono insediamenti di [[edilizia popolare]] realizzati dal [[1930]] al [[1937]] nell'[[Agro Romano]], lontani dal [[Roma|centro abitato]] e al di fuori del [[Piano regolatore generale comunale|Piano regolatore]], di scarsa qualità edilizia.
{{carica pubblica
|carica = [[Ministri dei beni e delle attività culturali e del turismo della Repubblica Italiana|Ministro per i beni culturali e ambientali]]
|immagine = Alberto_ronchey.jpg
|mandatoinizio = 28 giugno [[1992]]
|mandatofine = 10 maggio [[1994]]
|predecessore = [[Giulio Andreotti]] <small>''(ad interim)''</small>
|successore = [[Domenico Fisichella]]
|partito = [[Partito Repubblicano Italiano]]
|presidente = [[Giuliano Amato]]<br>[[Carlo Azeglio Ciampi]]
}}
{{Bio
|Nome = Alberto
|Cognome = Ronchey
|Sesso = M
|LuogoNascita = Roma
|GiornoMeseNascita = 27 settembre
|AnnoNascita = 1926
|LuogoMorte = Roma
|GiornoMeseMorte = 5 marzo
|AnnoMorte = 2010
|Epoca = 1900
|Epoca2 = 2000
|Attività = giornalista
|Attività2 = saggista
|Nazionalità = italiano
|PostNazionalità = , [[ministro]] per i [[Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo|Beni e le Attività Culturali]] nel [[Governo Amato I]] e nel [[Governo Ciampi]]<ref>[http://www.repubblica.it/politica/2010/03/08/news/morto_ronchey-2554906/ Notizia della morte sul sito di Repubblica]</ref>
}}
Rispetto alle borgate [[Abusivismo edilizio|abusive]] (case solitamente auto-costruite dagli abitanti su terreni privati) e ai "borghetti" (agglomerati spontanei di [[Baraccopoli|baracche]] in periferia, spesso lungo gli [[Acquedotti di Roma|acquedotti]] antichi), quelle ufficiali furono espressamente pianificate dal [[Governatorato di Roma]] e dall'allora [[Istituto Autonomo Case Popolari|Istituto Fascista Autonomo Case Popolari]] (IFACP), in linea con il programma del [[Storia del fascismo italiano|regime fascista]] di decentrare la popolazione in [[Campagna|aree rurali]] e allontanare dai centri urbani le fonti di possibili tensioni politico-economiche<ref>{{Cita|Villani|cap. 1.}}</ref>.
==Biografia==
Nato a Roma nel 1926, laureato in giurisprudenza, Alberto Ronchey iniziò giovanissimo la carriera giornalistica nel [[quotidiano]] ''[[La Voce Repubblicana]]'' (organo del [[Partito Repubblicano Italiano|PRI]]), del quale fu poi direttore. Lavorò anche al ''[[Il Mondo (rivista)|Mondo]]'' e al ''[[Il Resto del Carlino|Resto del Carlino]]''. Fu inviato a [[Mosca (Russia)|Mosca]] per il ''[[Corriere della Sera]]'' di [[Alfio Russo]], per passare successivamente a ''[[La Stampa]]'', dove fu [[inviato|inviato speciale]] prima e poi direttore dal 1968 al 1973.
Lo scopo iniziale fu quello di rispondere alla crisi degli alloggi, per dare una sistemazione sia ai romani che vivevano nei nuclei di baracche formatisi in varie parti della città<ref>{{Cita|Insolera|pp. 87-88 e 115-118.}}</ref>, sia agli [[Immigrazione|immigrati]] che dalle regioni limitrofe venivano a cercare lavoro nella Capitale; successivamente le borgate furono utilizzate anche per trasferirvi i residenti delle zone del [[Centro storico di Roma|centro storico]] oggetto di [[Demolizione|demolizioni]] e [[Urbanistica a Roma tra il 1870 e il 2000|trasformazioni urbanistiche]]<ref>{{Cita|Insolera|cap. 13.}}</ref>.
In seguito svolse un'intensa attività [[Giornalista pubblicista|pubblicistica]] come [[editorialista]] del ''Corriere della Sera'' e della ''[[La Repubblica (quotidiano)|Repubblica]]'', oltre che di alcuni settimanali. In quegli anni collaborò pure con la [[Rai]].
== Storia ==
Ronchey ricoprì la carica di ministro per i [[Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo|Beni culturali e ambientali]] nel [[Governo Amato I|primo governo Amato]] (1992-1993) e nel [[Governo Ciampi]] (1993-1994).
[[File:Roma Tiburtino III.jpg|thumb|left|upright=1.4|Una veduta di [[Tiburtino III]] (ca. 1940)<br />In lontananza, in alto a sinistra, la Borgata Pietralata]]
Le borgate vennero attuate come soluzione economica e veloce per risolvere il problema dell’alloggio e al contempo isolare le categorie più emarginate (baraccati, sfrattati, disoccupati, lavoratori saltuari, immigrati)<ref>{{Cita news|lingua=it-IT|url=https://www.internazionale.it/notizie/2014/11/13/tor-sapienza-la-borgata-con-il-nome-di-un-fortino-militare|titolo=Il contagio delle periferie di Roma|pubblicazione=Internazionale|data=2014-11-13|accesso=2017-05-30}}</ref>, le cui caratteristiche sociali, morali e politiche contrastavano con l’immagine nuova e grandiosa che il regime fascista voleva imprimere alla "[[Terza Roma]]" come centro propulsivo del paese.
A rimarcare l'isolamento, anche il carattere dei nuovi alloggi: costruite con materiale spesso scadente, con configurazioni ripetitive e con planimetrie squadrate prive di qualsiasi elemento caratteristico, inserite in un contesto [[topografia|topografico]] assolutamente anonimo, le nuove borgate ufficiali rappresentavano una specie di corpo estraneo alla città, dalla quale erano tenute distanti e persino sotto controllo dai vicini [[Forti di Roma|forti militari]]. Le palazzine di appartamenti erano di solito a due o tre piani fuori terra, e più raramente (soprattutto a Val Melaina) quattro o persino cinque.
Durante la sua esperienza ministeriale fu [[Promulgazione|promulgata]] la [[legge]] n. 4 del 14 gennaio 1993 (cosiddetta ''legge Ronchey'')
<ref>La legge del 1993 convertì, con modifiche, il precedente [[decreto-legge]], sempre firmato dal ministro Ronchey, del 14 novembre 1992, n. 433 ([[Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana|Gazzetta Ufficiale]] n. 270 del 16/11/1992).</ref> concernente la gestione dei servizi aggiuntivi negli Istituti d'Arte e Antichità dello Stato.
"Piccoli paesi", era questa l'immagine che l'edilizia popolare elaborata da Mussolini e dai suoi architetti tentava di riprodurre. La stessa dei nobilissimi quartieri Flaminio e Trieste e di certe zone della Garbatella. Tuttavia all'inizio erano scarsi i centri di aggregazione, così come i luoghi dove svolgere attività sociali. e i collegamenti con il centro della città molto difficili.
Dopo l'esperienza governativa, Ronchey fu nominato presidente della società ''[[RCS MediaGroup|Rizzoli Corriere della Sera]]'' (1994-1998).
Le prime borgate furono quelle realizzate dal Governatorato a [[Borgata Prenestina|Prenestina]], [[Borgata Teano|Teano]] e [[Primavalle]] con materiali scadenti e costruzione veloce, seguite dai piccoli insediamenti di "casette rapide" prefabbricate a [[Via delle Sette Chiese|Sette Chiese]] e [[Via dei Cessati Spiriti|Cessati Spiriti]], e dalle borgate di qualità ancora peggiore a [[Gordiani]], [[Tor Marancia]] e [[Pietralata (Roma)|Pietralata]]<ref>{{Cita|Villani|cap. 2.}}</ref>. Nel corso degli [[Anni 1930|anni 30]] l'IFACP subentrò nella gestione di queste e costruì nuovi nuclei di "case popolarissime", di edilizia migliore, in alcuni casi a fianco di borgate preesistenti: in ordine cronologico a [[Val Melaina]], Pietralata, [[Tiburtino III]], Primavalle, [[Trullo (Roma)|Trullo]], [[Tufello]], [[Quarticciolo]], [[Acilia]] e [[San Basilio (Roma)|San Basilio]]<ref>{{Cita|Villani|cap. 4-7.}}</ref>.
==Contributo intellettuale==
Alcuni [[Neologismo|neologismi]] o [[Locuzione|locuzioni]] coniati da Ronchey sono divenuti [[paradigma|paradigmi]] del [[lessico]] giornalistico e politico:
* ''[[lottizzazione (politica)|lottizzare]]'' (o ''lottizzazione''), coniato nel 1974, preso a prestito dalla pianificazione urbanistica, fu utilizzato, con slittamento di senso, per descrivere la spartizione degli incarichi in soggetti pubblici (o sotto pubblica proprietà o controllo), in particolare nella [[Rai|RAI]] (si parlò, allora, di [[riforma della RAI del 1975|lottizzazione della Rai]]), in base all'appartenenza politica dei candidati piuttosto che alle loro capacità professionali;
Nel [[Secondo dopoguerra in Italia|secondo dopoguerra]] l'espansione urbanistica di Roma ha inglobato le borgate ufficiali, ma alcune sono tuttora riconoscibili per via del differente stile costruttivo e planimetrico rispetto ai fabbricati limitrofi, sebbene a partire dagli [[anni 1970|anni settanta]] siano stati effettuati interventi di recupero consistenti sia nell'abbattimento dei vecchi fabbricati con conseguente ricostruzione (eccetto la borgata Prenestina che fu interamente demolita<ref>{{Cita web|url=http://www.rerumromanarum.com/2015/04/borghetto-prenestino.html|titolo=Borghetto Prenestino|sito=www.rerumromanarum.com|accesso=2017-06-02}}</ref>), sia ove possibile nella ristrutturazione radicale degli edifici preesistenti e nella costruzione dei servizi sociali e culturali mancanti.
* ''[[fattore K]]'' - dal russo ''Kommunizm'' ([[comunismo]]) - utilizzato per la prima volta in un [[editoriale]] del ''Corriere della Sera'' del 30 marzo 1979,<ref>Ronchey, Alberto (1979) ''La sinistra e il fattore K'', ''Corriere della Sera'', 30 marzo 1979</ref><ref>[http://www.corriere.it/Primo_Piano/Editoriali/2006/05_Maggio/12/ronchey.shtml Quel che resta del fattore K]</ref> per spiegare il mancato ricambio delle forze politiche governative nei primi cinquant'anni dell'[[Storia dell'Italia repubblicana|Italia repubblicana]]. In primo luogo, al [[partito Comunista Italiano|partito comunista]] era interdetta la partecipazione al governo a causa dello stretto legame con l'Unione Sovietica. In secondo luogo, in Italia il PCI era la seconda forza politica in Parlamento: ciò impediva ai socialisti o ai socialdemocratici di raggiungere un numero di consensi sufficienti per rappresentare l'alternativa.
==Vita privataLe borgate ==
Furono realizzate 12 borgate ufficiali, in senso orario:
[[File:Silvia Ronchey - Festivaletteratura 2012.JPG|thumb|upright=0.7|La figlia, la bizantinista Silvia Ronchey (2012)]]
Dal matrimonio con l'insegnante e scrittrice [[Vittoria Ronchey|Vittoria Aliberti]] ebbe una figlia, la [[Bisanzio|bizantinista]] [[Silvia Ronchey]]. Grazie alle donazioni della figlia, presso la [[Scuola superiore di studi storici di San Marino]] è stato istituito il Fondo Ronchey, conservato presso la biblioteca [[università degli Studi della Repubblica di San Marino|universitaria]].
* '''[[Primavalle]]''' tra le vie [[Via Trionfale|Trionfale]] e Boccea
==Controversie==
* '''[[Val Melaina]]''' oltre [[Monte Sacro (Roma)|Montesacro]]
Durante il suo primo incarico ministeriale, nel 1992 decide di esercitare il diritto di prelazione dello Stato per acquistare [[Villa Blanc]] e collocarvi il Circolo ufficiali della Difesa ospitato a [[Palazzo Barberini]], ma viene arrestato il suo direttore generale [[Francesco Sisinni]], con l'accusa di peculato.<ref>{{collegamento interrotto|1=http://archivio.agi.it/articolo/85a2b8adb459b7913877df48707cee83_19930803_arrestato-sisinni-per-villa-blanc-ronchey/?query=pietro_giordano |date=febbraio 2018 |bot=InternetArchiveBot }}</ref><ref>http://dati.camera.it/ocd/aic.rdf/aic4_04003_11</ref> Il 3 novembre 1994 il [[Tribunale dei ministri]] scagiona il ministro Ronchey, nel frattempo anch'egli rinviato a giudizio, e il direttore Sisinni.<ref>http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1994/10/25/vendita-villa-blanc-rinvio-giudizio-chiesto-per.html</ref> Questo procedimento si rivelò poi essere di tale infondatezza che la Suprema Corte di [[Corte suprema di cassazione|Cassazione]] si vide costretta ad aprire un procedimento nei confronti del Pubblico Ministero e del Giudice per le indagini preliminari perché l'arresto risultava essere «il risultato di una attività caratterizzata da negligenza macroscopica nella ricostruzione e qualificazione della fattispecie e della norma applicabile», tanto grave da «compromettere il prestigio dell'ordine giudiziario»<ref>Le motivazioni di sentenza e procedimento sono riportate nell'articolo ''Caso Sisinni: chiesto al Csm il procedimento disciplinare per due magistrati di Roma'', in «L'Osservatore Romano», 20 ottobre 2000.</ref>.
* '''[[Tufello]]''' oltre Montesacro
* '''[[San Basilio (Roma)|San Basilio]]''' tra le vie [[Via Tiburtina Valeria|Tiburtina]] e [[Via Nomentana|Nomentana]]
* '''[[Pietralata (Roma)|Pietralata]]''' lungo la via Tiburtina
* '''[[Tiburtino III]]''' lungo la via Tiburtina
* '''[[Borgata Prenestina|Prenestina]]''' tra le vie di Portonaccio e [[Via Prenestina|Prenestina]] (non più esistente)
* '''[[Quarticciolo]]''' tra le vie Lucera (attuale viale Togliatti) e Prenestina
* '''[[Gordiani]]''' in via dei Gordiani e via Teano
* '''[[Tor Marancia]]''' lungo l'odierna [[via Cristoforo Colombo (Roma)|via Cristoforo Colombo]]
* '''[[Trullo (Roma)|Trullo]]''' tra le vie della [[Magliana]] e [[via Portuense|Portuense]]
* '''[[Acilia]]''' lungo la [[Strada statale 8 Via del Mare|via del Mare]] verso [[Ostia (Roma)|Ostia]]
== Note ==
==Onorificenze e riconoscimenti==
{{Onorificenze
|immagine=Cordone di gran Croce OMRI BAR.svg
|nome_onorificenza = Cavaliere di gran croce dell'Ordine al merito della Repubblica italiana
|collegamento_onorificenza = Ordine al merito della Repubblica italiana
|motivazione=
|data = 11 maggio 1994<ref>[http://www.quirinale.it/elementi/DettaglioOnorificenze.aspx?decorato=11243 Sito web del Quirinale: dettaglio decorato.]</ref>
}}
{{Onorificenze
|immagine=BenemeritiCultura1.png
|nome_onorificenza=Medaglia d'oro ai benemeriti della cultura e dell'arte
|collegamento_onorificenza=Medaglia ai benemeriti della cultura e dell'arte
|motivazione=
|data = 5 settembre 1995<ref>[http://www.quirinale.it/elementi/DettaglioOnorificenze.aspx?decorato=263 Sito web del Quirinale: dettaglio decorato.]</ref>
}}
{{Onorificenze
|immagine=
|nome_onorificenza=Accademico d'onore dell'[[Accademia delle arti del disegno|Accademia delle Arti del Disegno]]
|collegamento_onorificenza=
|motivazione=
|data = Firenze<ref>[http://www.aadfi.it/accademicionore2.htm Elenco degli Accademici d'onore dell'Accademia delle Arti del Disegno] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20100220204714/http://www.aadfi.it/accademicionore2.htm |data=20 febbraio 2010 }}</ref>
}}
==Opere==
* ''Le autonomie regionali e la Costituzione''. Milano, Bocca, 1952.
* ''La Russia del disgelo''. Milano, Garzanti, 1963.
* ''Russi e cinesi''. Milano, Garzanti, 1965.
* ''L'ultima America''. Milano Garzanti, 1967.
* ''Prospettive del pensiero politico contemporaneo''. Torino, UTET, 1970.
* ''Atlante ideologico''. Milano, Garzanti, 1973.
* ''Ultime notizie dall'URSS''. Milano, Garzanti, 1974.
* ''La crisi Americana''. Milano, Garzanti, 1975.
* ''Accadde in Italia: 1968-1977''. Milano, Garzanti, 1977.
* ''Libro bianco sull'ultima generazione: tra candore e terrore''. Milano, Garzanti, 1978.
* ''USA-URSS: i giganti malati''. Milano, Rizzoli, 1981.
* ''Chi vincerà in Italia? La democrazia bloccata, i comunisti e il fattore K''. Milano, Mondadori, 1982.
* ''Diverso parere''. Milano Mondadori, 1983.
* ''Giornale contro''. Milano, Garzanti, 1985.
* ''I limiti del capitalismo''. Milano, Rizzoli, 1991. ISBN 88-17-84118-8.
* ''Tutelare e valorizzare un grande patrimonio: linee di azione del Governo in materia di politica dei beni culturali''. Roma, [[Presidenza del Consiglio dei ministri]], 1994.
* ''Fin di secolo in fax minore''. Milano, Garzanti, 1995, ISBN 88-11-59847-8.
* ''Atlante italiano''. Milano, Garzanti, 1997, ISBN 88-11-59447-2.
* ''Accadde a Roma nell'anno 2000''. Milano, Garzanti, 1998, ISBN 88-11-59899-0.
* ''Il fattore R : Conversazione con [[Pierluigi Battista]]''. Milano, Rizzoli, 2004. ISBN 88-17-00140-6.
* ''Viaggi e paesaggi in terre lontane''. Milano, Garzanti, 2007, ISBN 978-88-11-74070-4.
==Note==
<references/>
== Bibliografia ==
* {{Cita libro|titolo=Pasolini e le borgate - storia sociale della casa a Roma|curatore=Rodolfo Carpaneto|curatore2=Senio Gerindi|curatore3=Aldo Rossi|editore=Associazione culturale Aldo Tozzetti|città=Roma|anno=2007}}
* Andrea Nelli. ''Ronchey. La Russia, l'Italia e il fattore K''. Pisa-Cagliari, Della Porta Editori, 2013. ISBN 978-88-96209-14-1
* {{Cita libro|titolo=[[Roma da capitale a periferia]]|autore=Franco Ferrarotti|wkautore=Franco Ferrarotti|editore=Laterza|città=Roma|anno=1970}}
* {{Cita libro|titolo=Le borgate del fascismo. Storia urbana, politica e sociale della periferia romana|autore=Luciano Villani||url=https://www.academia.edu/5970087/Le_borgate_del_fascismo._Storia_urbana_politica_e_sociale_della_periferia_romana|formato=pdf|editore=Ledizioni|città=Milano|anno=2012|ISBN=978-88-6705-014-7|cid=Luciano Villani}}
==Altri progetti==
* {{Cita libro|titolo=Borgate. L'utopia razional-popolare|autore=Paolo Petaccia|autore2=Andrea Greco|editore=Officina Edizioni|città=Roma|anno=2016|collana=Roma Capitale|ISBN=978-88-6049-194-7}}
{{Interprogetto|q}}
* {{Cita libro|titolo=Borgate romane. Storia e forma urbana|autore=Milena Farina|autore2=Luciano Villani|editore=Libria|città=Melfi|anno=2017|ISBN=978-88-6764-106-2}}
* {{Cita libro|autore=[[Italo Insolera]]|titolo=[[Roma moderna]]. Da Napoleone I al XXI secolo|anno=2011|editore=Einaudi|città=Torino|p=|pp=|cid=Insolera|ISBN=978-88-06-20876-9}}
==Collegamenti esterni==
* [http://www.treccani.it/enciclopedia/alberto-ronchey/ Ronchey, Alberto] la voce nella ''Enciclopedia Italiana'', edizione online, sito treccani.it. <small>URL visitato il 26/03/2012.</small>
* [http://www.sapere.it/enciclopedia/Ronch%C3%A8y%2C+Alb%C3%A8rto.html Ronchey, Alberto] la voce in ''Sapere.it''. <small>URL visitato il 26/03/2012.</small>
* ''[http://archiviostorico.corriere.it/2010/maggio/17/Ronchey_raccontato_Ronchey_co_9_100517050.shtml Ronchey raccontato da Ronchey]'', ampia nota autobiografica, dal ''Corriere della Sera'' del 17 maggio 2010, p. 37. Archivio storico. <small>URL visitato il 2/06/2012.</small>
*''[http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/action,viewer/Itemid,3/page,0027/articleid,0191_01_2004_0123_0027_1330329/ Ronchey un illuminista sul vulcano]'' articolo di [[Enzo Bettiza]], da ''La Stampa'' del 5 maggio 2004, p. 27. Archivio storico. <small>URL visitato il 2/06/2012.</small>
* ''[http://www.lastampa.it/2010/03/09/cultura/opinioni/editoriali/ronchey-il-signore-dei-fatti-pp48Z1QEwTiTKwYixfc71K/pagina.html Ronchey il signore dei fatti]'' articolo di [[Arrigo Levi]], da ''La Stampa'' del 9 marzo 2010. La Stampa.it Editoriali. <small>URL visitato il 13/09/2013.</small>
{{Portale|architettura|Roma}}
{{Box successione
|carica= Direttore de [[La Stampa]]
|periodo= dal 5 dicembre [[1968]] al 4 maggio [[1973]]
|precedente = [[Giulio De Benedetti]]
|successivo = [[Arrigo Levi]]
}}
{{Box successione
|carica = Presidente [[RCS MediaGroup|RCS Editori]]
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|periodo = [[1994]] - [[1998]]
|precedente = [[Giorgio Fattori]]
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[[Categoria:Direttori della Stampa]]
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[[Categoria:Governo Ciampi]]
[[Categoria:Bibliofili|Ronchey]]
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