Arturo Martini e Borgate ufficiali di Roma: differenze tra le pagine

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Le '''borgate ufficiali''' '''di Roma''' sono insediamenti di [[edilizia popolare]] realizzati dal [[1930]] al [[1937]] nell'[[Agro Romano]], lontani dal [[Roma|centro abitato]] e al di fuori del [[Piano regolatore generale comunale|Piano regolatore]], di scarsa qualità edilizia.
[[File:Artgate Fondazione Cariplo - Martini Arturo, Cavallo.jpg|thumb|upright=1.3|''Cavallo'', 1926 ca. <br>[[Collezioni d'arte della Fondazione Cariplo]]]]
[[File:KMM Martini.JPG|thumb|upright=1.3|''Giuditta e Oloferne'', 1932 ca. <br>[[Museo Kröller-Müller]], [[Otterlo]]]]
{{Bio
|Nome = Arturo
|Cognome = Martini
|Sesso = M
|LuogoNascita = Treviso
|GiornoMeseNascita = 11 agosto
|AnnoNascita = 1889
|LuogoMorte = Milano
|GiornoMeseMorte = 22 marzo
|AnnoMorte = 1947
|Epoca = 1900
|Attività = scultore
|Attività2 = pittore
|Attività3 = incisore
|Nazionalità = italiano
}}
 
Rispetto alle borgate [[Abusivismo edilizio|abusive]] (case solitamente auto-costruite dagli abitanti su terreni privati) e ai "borghetti" (agglomerati spontanei di [[Baraccopoli|baracche]] in periferia, spesso lungo gli [[Acquedotti di Roma|acquedotti]] antichi), quelle ufficiali furono espressamente pianificate dal [[Governatorato di Roma]] e dall'allora [[Istituto Autonomo Case Popolari|Istituto Fascista Autonomo Case Popolari]] (IFACP), in linea con il programma del [[Storia del fascismo italiano|regime fascista]] di decentrare la popolazione in [[Campagna|aree rurali]] e allontanare dai centri urbani le fonti di possibili tensioni politico-economiche<ref>{{Cita|Villani|cap. 1.}}</ref>.
==Biografia==
Era il terzo dei quattro figli di Antonio, cuoco, e Maria Della Valle, cameriera originaria di [[Brisighella]]; i caratteri diametralmente opposti dei genitori, l'uno taciturno e tenace, l'altra passionale e fantasiosa, segnarono profondamente la formazione dell'artista. La famiglia era molto povera e, per non pagare l'affitto, viveva nelle [[Torri di Treviso|torri medievali di Treviso]], ambienti suggestivi che Martini serbò nel proprio universo figurativo.<ref>{{DBI|arturo-martini}}</ref>
 
Lo scopo iniziale fu quello di rispondere alla crisi degli alloggi, per dare una sistemazione sia ai romani che vivevano nei nuclei di baracche formatisi in varie parti della città<ref>{{Cita|Insolera|pp. 87-88 e 115-118.}}</ref>, sia agli [[Immigrazione|immigrati]] che dalle regioni limitrofe venivano a cercare lavoro nella Capitale; successivamente le borgate furono utilizzate anche per trasferirvi i residenti delle zone del [[Centro storico di Roma|centro storico]] oggetto di [[Demolizione|demolizioni]] e [[Urbanistica a Roma tra il 1870 e il 2000|trasformazioni urbanistiche]]<ref>{{Cita|Insolera|cap. 13.}}</ref>.
Dopo essersi formato a [[Treviso]] e [[Venezia]] come [[oro|orafo]] e [[ceramica|ceramista]] (collaborò in particolare con la [[Fornace Guerra Gregorj]]), ebbe contatti con la cultura [[Europa|europea]] (studiò per qualche anno a [[Monaco di Baviera|Monaco]] e fu a [[Parigi]] nel [[1911]]), ma restò sempre legato a forme di espressione tradizionali. Nel [[1914]] fa parte della [[Secessione Romana]] ed espone alla Mostra Futurista.
<br>Negli stessi anni collabora con ''[[L'Eroica (periodico)|L'Eroica]]'', innovativa rivista di xilografia.
 
== Storia ==
Negli [[anni 1920|anni venti]], aderendo a ''[[Valori plastici]]'', superò il [[Naturalismo (arte)|naturalismo]] [[XIX secolo|ottocentesco]] riscoprendo e facendo rivivere la solenne umanità della nostra scultura antica. Nonostante le sue indubbie capacità, stentò a essere riconosciuto per il suo valore e dovette sopportare severe difficoltà economiche.
[[File:Roma Tiburtino III.jpg|thumb|left|upright=1.4|Una veduta di [[Tiburtino III]] (ca. 1940)<br />In lontananza, in alto a sinistra, la Borgata Pietralata]]
Le borgate vennero attuate come soluzione economica e veloce per risolvere il problema dell’alloggio e al contempo isolare le categorie più emarginate (baraccati, sfrattati, disoccupati, lavoratori saltuari, immigrati)<ref>{{Cita news|lingua=it-IT|url=https://www.internazionale.it/notizie/2014/11/13/tor-sapienza-la-borgata-con-il-nome-di-un-fortino-militare|titolo=Il contagio delle periferie di Roma|pubblicazione=Internazionale|data=2014-11-13|accesso=2017-05-30}}</ref>, le cui caratteristiche sociali, morali e politiche contrastavano con l’immagine nuova e grandiosa che il regime fascista voleva imprimere alla "[[Terza Roma]]" come centro propulsivo del paese.
 
A rimarcare l'isolamento, anche il carattere dei nuovi alloggi: costruite con materiale spesso scadente, con configurazioni ripetitive e con planimetrie squadrate prive di qualsiasi elemento caratteristico, inserite in un contesto [[topografia|topografico]] assolutamente anonimo, le nuove borgate ufficiali rappresentavano una specie di corpo estraneo alla città, dalla quale erano tenute distanti e persino sotto controllo dai vicini [[Forti di Roma|forti militari]]. Le palazzine di appartamenti erano di solito a due o tre piani fuori terra, e più raramente (soprattutto a Val Melaina) quattro o persino cinque.
Fece parte del gruppo di artisti di [[Ca' Pesaro]]. Nel [[1925]] è invitato ad esporre con una sala alla III Biennale Romana; nel [[1926]] partecipa per la prima volta alla [[Biennale di Venezia]], dopo i precedenti ripetuti rifiuti. Nello stesso anno espone alla prima mostra di [[Novecento (movimento artistico)|Novecento]] ed esporrà anche nella seconda edizione del [[1929]].
 
"Piccoli paesi", era questa l'immagine che l'edilizia popolare elaborata da Mussolini e dai suoi architetti tentava di riprodurre. La stessa dei nobilissimi quartieri Flaminio e Trieste e di certe zone della Garbatella. Tuttavia all'inizio erano scarsi i centri di aggregazione, così come i luoghi dove svolgere attività sociali. e i collegamenti con il centro della città molto difficili.
Nel 1929 viene chiamato alla cattedra di ''Plastica decorativa'' all'[[Istituto superiore per le industrie artistiche (Monza)|ISIA di Monza]] e vi rimane fino all'anno successivo: la sua ''[[Leda col cigno (A.Martini)|Leda col cigno]]'', scultura in gesso, è rimasta ad arricchire la raccolta dei [[Musei Civici di Monza|Musei civici monzesi]].
 
Le prime borgate furono quelle realizzate dal Governatorato a [[Borgata Prenestina|Prenestina]], [[Borgata Teano|Teano]] e [[Primavalle]] con materiali scadenti e costruzione veloce, seguite dai piccoli insediamenti di "casette rapide" prefabbricate a [[Via delle Sette Chiese|Sette Chiese]] e [[Via dei Cessati Spiriti|Cessati Spiriti]], e dalle borgate di qualità ancora peggiore a [[Gordiani]], [[Tor Marancia]] e [[Pietralata (Roma)|Pietralata]]<ref>{{Cita|Villani|cap. 2.}}</ref>. Nel corso degli [[Anni 1930|anni 30]] l'IFACP subentrò nella gestione di queste e costruì nuovi nuclei di "case popolarissime", di edilizia migliore, in alcuni casi a fianco di borgate preesistenti: in ordine cronologico a [[Val Melaina]], Pietralata, [[Tiburtino III]], Primavalle, [[Trullo (Roma)|Trullo]], [[Tufello]], [[Quarticciolo]], [[Acilia]] e [[San Basilio (Roma)|San Basilio]]<ref>{{Cita|Villani|cap. 4-7.}}</ref>.
Nel [[1931]] riceve il premio per la scultura alla I [[Quadriennale di Roma]]; nel [[1932]] ha una sala personale alla Biennale veneziana. Dal [[1937]] al [[1939]] è impegnato in importanti commissioni pubbliche a [[Milano]]. Nel [[1941]] presenta a Milano alla [[galleria Barbaroux]] la sua prima mostra di dipinti. Nel [[1942]] è chiamato ad insegnare all'[[Accademia di belle arti di Venezia]].
[[File:Paolo Monti - Servizio fotografico (Italia, 1966) - BEIC 6355833.jpg|thumb|left|''La sete'', 1934]]
 
Nel [[Secondo dopoguerra in Italia|secondo dopoguerra]] l'espansione urbanistica di Roma ha inglobato le borgate ufficiali, ma alcune sono tuttora riconoscibili per via del differente stile costruttivo e planimetrico rispetto ai fabbricati limitrofi, sebbene a partire dagli [[anni 1970|anni settanta]] siano stati effettuati interventi di recupero consistenti sia nell'abbattimento dei vecchi fabbricati con conseguente ricostruzione (eccetto la borgata Prenestina che fu interamente demolita<ref>{{Cita web|url=http://www.rerumromanarum.com/2015/04/borghetto-prenestino.html|titolo=Borghetto Prenestino|sito=www.rerumromanarum.com|accesso=2017-06-02}}</ref>), sia ove possibile nella ristrutturazione radicale degli edifici preesistenti e nella costruzione dei servizi sociali e culturali mancanti.
Martini è stato un artista ricchissimo, che si è espresso con altrettanto vigore nel [[legno]] e nella [[Roccia|pietra]], nella [[Argilla|creta]] e nel [[bronzo]].
In opere come ''[[Il bevitore]]'' ([[1926]]), ''[[La pisana (scultura)|La pisana]]'' ([[1930]]), ''[[La sete]]'' ([[1934]]) e soprattutto la ''[[Donna che nuota sott'acqua]]'' ([[1942]]) procedette verso una sempre maggiore libertà espressiva, conscio che la statuaria aveva fatto il suo tempo e che la cultura ''se vuol vivere, deve morire nell'astrazione''.<br />
Così scrisse in ''Scultura lingua morta'' ([[1945]]), avvertendo il limite e la crisi della propria arte.
 
== Le borgate ==
Forse avrebbe potuto superare quel limite se fosse stato più libero di approfondire il proprio linguaggio artistico, ma tra le due guerre, divenuto lo scultore ufficiale del [[regime (politica)|regime]] [[fascismo|fascista]], era letteralmente travolto dagli impegni: grandi opere celebrative e monumentali per palazzi di Giustizia, chiese e università. Come ad esempio il grande bronzo all'[[Università degli Studi di Roma "La Sapienza"|Università La Sapienza di Roma]].
Furono realizzate 12 borgate ufficiali, in senso orario:
 
* '''[[Primavalle]]''' tra le vie [[Via Trionfale|Trionfale]] e Boccea
Le invidie per il suo successo, e le ingiuste accuse gli resero amari gli anni nell'immediato dopoguerra e la fine che lo colse nel 1947, il 22 marzo, colpito da paralisi cerebrale.<ref>{{Cita pubblicazione|autore = Carlo Carrà|titolo = Testimonianze su Arturo Martini|rivista = Le tre Venezie|nome = |anno = XXI|mese = aprile, maggio, giugno|p = 179}}</ref>
* '''[[Val Melaina]]''' oltre [[Monte Sacro (Roma)|Montesacro]]
<br>Ma già nel 1948, gli viene tributato un omaggio postumo alla [[Rassegna Nazionale delle Arti Figurative|V Quadriennale di Roma]].
* '''[[Tufello]]''' oltre Montesacro
 
* '''[[San Basilio (Roma)|San Basilio]]''' tra le vie [[Via Tiburtina Valeria|Tiburtina]] e [[Via Nomentana|Nomentana]]
Durante la sua permanenza nella capitale, per allontanarsi dalla vita caotica preferisce fermarsi ad abitare nel comune di [[Anticoli Corrado]], ove realizza la fontana intitolata a suo nome posta al centro della Piazza delle Ville.
* '''[[Pietralata (Roma)|Pietralata]]''' lungo la via Tiburtina
 
* '''[[Tiburtino III]]''' lungo la via Tiburtina
Dai suoi insegnamenti parte la creatività di tanti suoi allievi, tra i quali [[Maria Lai]] da [[Ulassai]], che ha fondato tutto il suo percorso sull'idea di ritmo impartita dal maestro, "un'opera d'arte è tale quando restituisce un respiro, un pieno dato dal vuoto che suggerisce".
* '''[[Borgata Prenestina|Prenestina]]''' tra le vie di Portonaccio e [[Via Prenestina|Prenestina]] (non più esistente)
 
* '''[[Quarticciolo]]''' tra le vie Lucera (attuale viale Togliatti) e Prenestina
Nel [[1967]] la grande mostra monografica dedicata allo scultore, allestita su progetto di [[Carlo Scarpa]] nel [[Convento di Santa Maria (Treviso)|Convento di Santa Maria]] a [[Treviso]], spronò l'amministrazione ad acquisire il [[Complesso di Santa Caterina]], oggi sede principale dei [[Musei civici di Treviso]].
* '''[[Gordiani]]''' in via dei Gordiani e via Teano
 
* '''[[Tor Marancia]]''' lungo l'odierna [[via Cristoforo Colombo (Roma)|via Cristoforo Colombo]]
A lui sono dedicati numerose scuole italiane, tra cui la scuola media statale di [[Santa Maria del Rovere]] a [[Treviso]] e il liceo artistico di [[Savona]].
* '''[[Trullo (Roma)|Trullo]]''' tra le vie della [[Magliana]] e [[via Portuense|Portuense]]
 
* '''[[Acilia]]''' lungo la [[Strada statale 8 Via del Mare|via del Mare]] verso [[Ostia (Roma)|Ostia]]
Il legame di Arturo Martini con il mondo della ceramica e della lavorazione della creta fu così forte che l'artista riuscì ad ideare una nuova tecnica incisoria di tipo calcografico che lui stesso denominò [[cheramografia]].{{cn}}
 
== Opere ==
[[File:Paolo Monti - Servizio fotografico - BEIC 6356182.jpg|thumb|Terrecotte. Galleria Il Milione, Milano, 1963]]
[[File:Paolo Monti - Servizio fotografico - BEIC 6363731.jpg|thumb|''Annunciazione''. Milano, 1963.]]
[[File:Paolo Monti - Servizio fotografico - BEIC 6356386.jpg|thumb| Milano, 1963]]
* ''Veduta dell'Isola di San Giorgio di Venezia'', [[Casa della cultura]], [[Palmi]]<ref>Guida d'Italia - Calabria: dal Pollino all'Aspromonte le spiagge dei due mari le città, i borghi arroccati, Milano, Touring Editore, 2003. ISBN 8836512569</ref>
* ''La Prostituta'', terracotta dipinta, 1909-1913, [[Venezia]], [[Galleria internazionale d'arte moderna (Venezia)|Galleria internazionale d'arte moderna di Ca' Pesaro]]
* ''Vaso fiaba'', 1911, [[Treviso]], [[Musei civici di Treviso|Museo Civico]]
* ''Fanciulla piena d'amore'', maiolica dorata, 1913, [[Venezia]], [[Galleria internazionale d'arte moderna (Venezia)|Galleria internazionale d'arte moderna di Ca' Pesaro]]
* ''Il buffone'', 1914, [[Venezia]], [[Galleria internazionale d'arte moderna (Venezia)|Galleria internazionale d'arte moderna di Ca' Pesaro]]
*''Fanciulla verso sera'', 1919, [[Venezia]], [[Galleria internazionale d'arte moderna (Venezia)|Galleria internazionale d'arte moderna di Ca' Pesaro]]
*''Pulzella d'Orleans'', 1920
* ''Gli amanti'', post 1920, [[Milano]], [[Villa Necchi Campiglio|Museo Villa Necchi Campiglio]]<ref>{{Cita web
|url= http://www.lombardiabeniculturali.it/opere-arte/schede/2p100-01073/|titolo= Gli amanti Martini, Arturo
|sito= lombardiabeniculturali.it|data= 4 gennaio 2018|accesso=22 marzo 2018}}</ref>
* ''Il poeta Checov'', 1921
* ''Dormiente'', 1921, [[Roma]], [[Galleria nazionale d'arte moderna e contemporanea|Galleria nazionale d'arte moderna]]
* ''L'amante morta'', post 1921, [[Milano]], [[Villa Necchi Campiglio|Museo Villa Necchi Campiglio]]<ref>{{Cita web
|url= http://www.lombardiabeniculturali.it/opere-arte/schede/2p100-01074/|titolo= L'amante morta Martini, Arturo
|sito= lombardiabeniculturali.it|data= 4 gennaio 2018|accesso=22 marzo 2018}}</ref>
* ''Busto di fanciulla'', post 1921, Milano, Museo Villa Necchi Campiglio<ref>{{Cita web|url= http://www.lombardiabeniculturali.it/opere-arte/schede/2p100-01085/|titolo= Busto di fanciulla Martini, Arturo|sito= lombardiabeniculturali.it|data= 4 gennaio 2018|accesso=22 marzo 2018}}</ref>
* ''Orfeo'', pietra, 1922, [[Roma]], [[Galleria nazionale d'arte moderna e contemporanea|Galleria nazionale d'arte moderna]]
* ''Monumento ai caduti'', 1925, [[Vado Ligure]]
* ''Il Buon Pastore'', legno, 1925, (Città del Vaticano, [[Collezione d'arte religiosa moderna]])
* ''Il figliol prodigo'', bronzo, 1926, ([[Acqui Terme]], Opera Pia Ottolenghi)
* ''Il bevitore'', [[terracotta]], 1926, [[Milano]], [[Pinacoteca di Brera|Pinacoteca nazionale di Brera]]
* ''Cavallo'', 1926 ca. ([[Collezioni d'arte della Fondazione Cariplo]])
* ''Via Crucis'' (6 stazioni), terracotta, 1926-1927, (Città del Vaticano, Collezione d'arte religiosa moderna)
* ''Il chirurgo'', 1927
* ''L'arca di Noè'', 1927, fontana in Piazza delle Ville, [[Anticoli Corrado]]
* ''La madre'', 1929-30, [[Torino]], [[Galleria civica d'arte moderna e contemporanea|Galleria civica d'arte moderna]]
* ''Donna al sole'', terracotta, 1930
* ''Il sogno'', terracotta, 1931
* ''Aviatore'', 1931
* ''[[La convalescente]]'', 1932, Museo del Novecento, Milano
* ''Giuditta e Oloferne'', 1932 ca. ([[Museo Kröller-Müller]] di [[Otterlo]])
* ''Venere dei porti'', 1932. [[Treviso]], [[Musei civici di Treviso|Museo Civico]]
* ''Vittoria alata'', 1934, salone della Crociera del Decennale, [[Esposizione aeronautica italiana]], [[Milano]]
* ''Leone di Monterosso'', terracotta, 1934, (Città del Vaticano, Collezione d'arte religiosa moderna)
* ''La sete'', pietra di Finale, 1935, [[Roma]], [[Galleria nazionale d'arte moderna e contemporanea|Galleria nazionale d'arte moderna]]
* ''[[I morti di Bligny trasalirebbero]]'', 1935-1936, Museo del Novecento, Milano
* ''La giustizia fascista'', marmo, 1936-37, [[Milano]], [[Palazzo di Giustizia (Milano)|Palazzo di Giustizia]]
* ''Il gruppo degli Sforza'', 1938-39, [[Milano]], [[Ospedale Niguarda Ca' Granda|Grande Ospedale Metropolitano Niguarda]]<ref>
{{Cita web|url= http://www.ospedaleniguarda.it/chi-siamo/niguarda-e-arte/arturo-martini-il-gruppo-degli-sforza
|titolo=Arturo Martini: il Gruppo degli Sforza|autore= Enrico Magliano|sito= ospedaleniguarda.it|data= 2 febbraio 2017|accesso= 6 settembre 2018}}</ref>
* ''Statua della Minerva'', presso il palazzo del Rettorato, alla [[Sapienza Università di Roma#Città niversitaria|Città universitaria, Roma]];
* ''Monumento Irina Lukaszewicz'' Cimitero monumentale di Milano, riparto XVIII, n. 374, 1941<ref>{{cita libro|curatore=Comune di Milano|titolo=Il cimitero monumentale di Milano, guida storico-artistica|anno=1996|editore=Silvana Editoriale|p=137}}</ref>;
* Bassorilievo in bronzo del Sacro Cuore di Cristo Re, sul portale della [[Basilica del Sacro Cuore di Cristo Re|chiesa omonima]] a Roma;
*''Tuffo di nuotatrice'', 1942
*''Monumento a Tito Livio'', 1942, [[Palazzo Liviano]] dell'[[Università di Padova]]
* Atmosfera di una testa, 1945
* ''Palinuro'', 1946-47, [[Università di Padova]]
* ''Donna distesa'' Museo Fortunato Calleri di Catania''.''
 
== Note ==
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== Bibliografia ==
* {{Cita libro|titolo=Pasolini e le borgate - storia sociale della casa a Roma|curatore=Rodolfo Carpaneto|curatore2=Senio Gerindi|curatore3=Aldo Rossi|editore=Associazione culturale Aldo Tozzetti|città=Roma|anno=2007}}
* Gino Scarpa, ''Colloqui con Arturo Martini'', Rizzoli, Milano, 1968
* {{Cita libro|titolo=[[Roma da capitale a periferia]]|autore=Franco Ferrarotti|wkautore=Franco Ferrarotti|editore=Laterza|città=Roma|anno=1970}}
* Gianni Vianello, Claudia Gian Ferrari, Nico Stringa, ''Arturo Martini. Catalogo ragionato delle sculture'', Neri Pozza, Vicenza, 1998
* {{Cita libro|titolo=Le borgate del fascismo. Storia urbana, politica e sociale della periferia romana|autore=Luciano Villani||url=https://www.academia.edu/5970087/Le_borgate_del_fascismo._Storia_urbana_politica_e_sociale_della_periferia_romana|formato=pdf|editore=Ledizioni|città=Milano|anno=2012|ISBN=978-88-6705-014-7|cid=Luciano Villani}}
* Arturo Martini, ''La Scultura Lingua Morta e altri scritti'', Abscondita, Milano, 2001
* {{Cita libro|titolo=Borgate. L'utopia razional-popolare|autore=Paolo Petaccia|autore2=Andrea Greco|editore=Officina Edizioni|città=Roma|anno=2016|collana=Roma Capitale|ISBN=978-88-6049-194-7}}
* Nico Stringa, ''Arturo Martini'', Gruppo editoriale L'Espresso, Roma, 2005
* {{Cita libro|titolo=Borgate romane. Storia e forma urbana|autore=Milena Farina|autore2=Luciano Villani|editore=Libria|città=Melfi|anno=2017|ISBN=978-88-6764-106-2}}
* Gian Ferrari Claudia, Elena Pontiggia, Velani Livia (a cura di), ''Arturo Martini'', Milano, Skira Editore, 2006, ISBN 8876249397
* {{Cita libro|autore=[[Italo Insolera]]|titolo=[[Roma moderna]]. Da Napoleone I al XXI secolo|anno=2011|editore=Einaudi|città=Torino|p=|pp=|cid=Insolera|ISBN=978-88-06-20876-9}}
* Antonella Crippa, [http://www.artgate-cariplo.it/collezione-online/page45d.do?link=oln82d.redirect&kcond31d.att3=491 Arturo Martini], catalogo online [http://www.artgate-cariplo.it/collezione-online/page1z.do Artgate] della [[Fondazione Cariplo]], 2010, CC-BY-SA.
* Elena Pontiggia, ''Arturo Martini. La vita in figure'', Milano, Johan & Levi, 2015, ISBN 978-88-6010-185-3
* Elena Pontiggia, ''I volti e il cuore. La figura femminile da Ranzoni a Sironi e Martini'', catalogo della mostra, Verbania, Museo del Paesaggio 2017 ISBN 978-88-941034-3-4
* Maria Gioia Tavoni, ''Riproporre il silenzio per le Contemplazioni di Arturo Martini'', Faenza, Fratelli Lega Editori, 2017
 
==Voci correlate==
* [[L'Eroica (periodico)]]
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto|commons=Category:Arturo Martini}}
 
{{Portale|architettura|Roma}}
== Collegamenti esterni ==
*{{cita web|http://www.claudiagianferrari.it/d_Documenti/d_Contributi/testo49.pdf|Claudia Gian Ferrari, ''Gli anni venti di Arturo Martini - La stagione di Valori Plastici e Novecento''}}
*{{cita web|url=http://www.wwmm.org/storie/storia.asp?id_storia=471&pagina=11&project=0|titolo=Leda col cigno, Monza, Musei Civici}}
*{{cita web |1=http://www.scultura-italiana.com/Galleria/Martini%20Arturo/imagepages/image14.html |2=Donna che nuota sott'acqua, 1942 |accesso=7 dicembre 2007 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20070808222221/http://www.scultura-italiana.com/Galleria/Martini%20Arturo/imagepages/image14.html |dataarchivio=8 agosto 2007 |urlmorto=sì }}
*{{cita web|http://www.treccani.it/enciclopedia/arturo-martini_(Dizionario-Biografico)/|Dizionario biografico Treccani}}
*{{cita web|http://www.scuolanticoli.com/pagemartini_2.htm|Luigi Scialanca, ''Arturo Martini cattivo ad Anticoli Corrado''}}
 
[[Categoria:Borgate di Roma|Borgate di Roma]]
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