[[File:Artgate Fondazione Cariplo - Martini Arturo, Cavallo.jpg|thumb|upright=1.3|''Cavallo'', 1926 ca. <br>[[Collezioni d'arte della Fondazione Cariplo]]]]
{{P|Gli eventi sono rappresentati secondo la versione delle opposizioni mentre non si cita quella governativa.|storia|maggio 2012}}
[[File:KMM Martini.JPG|thumb|upright=1.3|''Giuditta e Oloferne'', 1932 ca. <br>[[Museo Kröller-Müller]], [[Otterlo]]]]
{{incorso}}
{{Bio
{{Infobox conflitto
|TipoNome = GuerraArturo
|Cognome = Martini
|Nome del conflitto = Guerra civile siriana
|Sesso = M
|Parte_di = [[Primavera Araba]]
|LuogoNascita = Treviso
|Immagine = A funeral for some of the martyrs of Zabadani.jpg
|GiornoMeseNascita = 11 agosto
|Didascalia = Un funerale di manifestanti uccisi a Zabadani [[Siria]]
|AnnoNascita = 1889
|Data = [[15 marzo]] [[2011]] - in corso
|LuogoMorte = Milano
|Luogo = [[Siria]]
|GiornoMeseMorte = 22 marzo
|Casus = [[Povertà]], [[fame]], [[disoccupazione]], [[corruzione]], assenza di [[democrazia]]
|EsitoAnnoMorte = 1947
|AttivitàAltre = e [[docente]]
|Mutamenti_territoriali =
|Epoca = 1900
|Schieramento1 = {{bandiera|Siria 1932-1958}} Manifestanti - [[Consiglio nazionale siriano]]
|Attività = scultore
|Schieramento2 = {{bandiera|Siria}} Governo siriano
|Attività2 = pittore
|Comandante1 = Abdulbaset Sieda
|Attività3 = incisore
|Comandante2 = [[Bashar al-Assad]]
|Nazionalità = italiano
|Effettivi1 =
|Effettivi2 =
|Perdite1 = 10.645 morti, migliaia di feriti<ref>{{Cita news
|lingua =
|autore =
|url =http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/topnews/2012/01/06/visualizza_new.html_41366579.html
|titolo=Siria: oltre 6mila uccisi in 10 mesi
|pubblicazione = ANSA
|giorno = 06
|mese = 01
|anno = 2011
|pagina =
|accesso = 06-01-2011
|cid =
}}</ref>
|Perdite2 = 3.470 morti, migliaia di feriti
}}
==Biografia==
La '''guerra civile siriana''' è un [[Guerra|conflitto]] in corso nel [[Siria|paese]] che vede opposte le forze lealiste di [[Bashar al-Assad]] e quelle dei rivoltosi, riunite nel [[Consiglio nazionale siriano]].
=== Gli inizi ===
Nasce in una famiglia economicamente disagiata, terzo dei quattro figli di Antonio, cuoco di professione, e Maria Della Valle, cameriera originaria di [[Brisighella]].
Le proteste, che hanno assunto connotati violenti sfociando in sanguinosi scontri tra polizia e manifestanti, hanno l'obiettivo di spingere il presidente siriano [[Bashar al-Assad]] ad attuare le riforme necessarie a dare un'impronta democratica allo stato.<ref>[http://www.tmnews.it/web/sezioni/top10/20110423_081457.shtml TMNews - Siria, proteste represse nel sangue, 70 morti, condanna Obama<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>
In virtù di una legge del [[1963]] che impediva le manifestazioni di piazza (solo dopo diverse settimane di scontri formalmente revocata)<ref>[http://www.corriere.it/esteri/11_aprile_21/siria-regime-firma_043b1c32-6c15-11e0-be5d-e6326a5dea49.shtml Siria: Assad abroga lo stato d'emergenza - Corriere della Sera<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>, il regime ha proceduto a sopprimere, anche ricorrendo alla violenza, le dimostrazioni messe in atto dalla popolazione, provocando un numero fin ora imprecisato di vittime tra i manifestanti e le forze di polizia.<ref>{{Collegamento interrotto|http://www.italia-news.it/esteri-c4/asia-c8648/siria-c8689/siria--rivolte-e-morti--onu-ordina-stop-ad-uso-forza-62055.html}}</ref><ref>{{Cita news1
Secondo l'ONu il 23 Marzo 2012 le vittime hanno raggiunto e superato gli 8000.
|lingua =
|autore =Maurizio Piccirilli
|url =http://www.iltempo.it/2011/04/23/1252676-bagno_sangue_siria.shtml
|titolo= Bagno di sangue in Siria
|pubblicazione = [[Il Tempo]]
|giorno = 23
|mese = 04
|anno = 2011
|pagina =
|accesso = 25-04-2011
|cid =
}}</ref>
== Storia ==
{{W|storia|giugno 2011}}
La Siria è sotto stato di emergenza dal 1962, il che di fatto sospendeva la maggior parte dei diritti costituzionali dei cittadini siriani. Il Governo siriano ha da sempre giustificato questo fatto sottolineando che la Siria è in stato di guerra con Israele. Come è successo con [[Bashar al-Assad]], i cittadini siriani approvano il Presidente tramite referendum ma è da notare che la Siria non prevedeva elezioni multi-partitiche per la propria legislatura.
Dal 1963, in seguito a un [[colpo di Stato]] [[ba'th]]ista, la Siria è controllata dal partito secolare del [[Ba'th]]. Nonostante i cambi di potere interni, come il colpo di stato del 1966 e la Rivoluzione Correttiva Siriana del 1970, il partito del Ba'th è rimasto l’unica autorità in Siria, di fatto ridotto però a fungere da cinghia di trasmissione tra l'autocratico volere presidenziale e del suo ''staff'' e gli organi esecutivi del paese.
Dopo la "rivoluzione del 1970", il presidente [[Hafiz al-Assad]] ha guidato la Siria per circa 30 anni, censurando qualsiasi partito politico di opposizione e qualsiasi candidato. Nel 1982, all'apice di un'insurrezione [[islam]]ica, Hafiz al-Asad ha condotto una politica di terra bruciata contro la città di Hama per reprimere la rivolta della comunità musulmana sunnita, che includeva anche i [[Fratelli musulmani]] e altre organizzazioni. Decine di migliaia di persone (si calcola circa 30.000), vennero uccise nel [[Massacro di Hama]].
La notizia della successione del potere tra padre e figlio dette inizio alle manifestazioni di [[Latakia]] del 1999, dove si ebbero proteste violente e scontri armati, a seguito delle elezioni per l'Assemblea Popolare (il Parlamento monocamerale siriano). A scatenare gli incidenti fu una faida, che covava da lungo termine, tra Hafiz al-Asad e suo fratello minore [[Rifa'at al-Asad|Rifaʿat]]. Furono uccise due persone negli scontri a fuoco tra polizia siriana e sostenitori di Rifaat. Fonti dell’opposizione invece, negate dal governo, dicono che ci furono centinaia di morti e feriti.</br>
Hafiz al-Asad, gravemente malato di cuore, morì un anno dopo, forse a causa di una fibrosi polmonare. Gli succedette Bashar al-Asad, nominato dopo che un emendamento costituzionale permise di abbassare da 40 a 34 anni l'età minima per essere eletti presidente.
Espulso dalla scuola nel 1901, a causa di ripetute bocciature, diviene apprendista presso un'oreficeria a [[Treviso]] e subito dopo frequenta la scuola di [[ceramica]] (collabora in particolare con la [[Fornace Guerra Gregorj]]) dove apprende la pratica artigianale del modellare<ref>{{cita testo|url=http://www.treccani.it/enciclopedia/arturo-martini_(Dizionario-Biografico)/|titolo=Arturo Martini|sito=treccani.it|accesso=23 maggio 2019}}</ref>.
Bashar, che parla francese e inglese e che è sposato con una moglie di origini siriane nata in Inghilterra, venne definito come “ispiratore di speranza” per le riforme e la “Primavera di Damasco” ebbe inizio nel gennaio 2000 con intensi dibattiti sociali e politici.
Affascinato da questa tecnica inizia a frequentare lo studio dello scultore [[Antonio Carlini]] a Treviso e contemporaneamente frequenta il primo anno (1906-07) dell'[[Accademia di belle arti di Venezia]]. Riesce ad ideare una nuova tecnica incisoria di tipo calcografico che lui stesso denomina [[cheramografia]].{{cn}}
A questo periodo risalgono le sua prime opere conosciute: il ''Ritratto di Fanny Nado Martini'', in terracotta (1905) e il ''Busto del pittore Pinelli'', che si rifanno alla scultura di fine Ottocento.
Nel 1908 a [[Venezia]] partecipa alla prima edizione delle mostre di [[Ca' Pesaro]] con la piccola scultura il ''Palloncino''.<ref>{{Cita libro|curatore=Gianni Vianello|titolo=Arturo Martini l'ultimo grande interprete dell'imagine in scultura|anno=1979}}</ref>
=== L'esordio in Europa e la rivista "Valori Plastici" ===
Le rivolte curde hanno portato a un aumento della tensione dal 2004. L'anno delle rivolte di al-Qamishli contro il governo, cominciarono nella città del nord-est curdo di al-Qamishli. Durante una caotica partita di calcio, alcune persone cominciarono a sventolare bandiere curde e la partita si trasformò in un conflitto politico. Ci furono almeno 30 morti (alcune fonti parlano di 100 caduti) a causa della brutale reazione della polizia siriana e degli scontri non meno brutali tra curdi e arabi. Successivamente ci furono altre proteste minori e le reazioni del governo furono improntate alla medesima durezza.
Interessato al movimenti artistici europei, frequenta nel 1909 a [[Monaco di Baviera|Monaco]] la Scuola di [[Adolf von Hildebrand]]. Nel 1912 si trasferìsce per alcuni mesi a [[Parigi]] dove approfondisce la conoscenza del [[cubismo]] e delle [[avanguardie]] e dove espone al [[Salon d'Automne]].
Partecipa all'Esposizione Libera Futurista Internazionale, tenutasi a Roma, tra aprile maggio del 1914 con il ''Ritratto di Omero Soppelsa'', considerato un omaggio al futurismo.
La famiglia al-Asad fa parte della minoranza degli [[alauiti]], una propaggine dell'Islam [[sciita]] che le statistiche indicano costituire tra il 6 e il 12% della popolazione siriana. Essa governa il Paese dal 1970 e controlla strettamente i servizi di sicurezza siriani, generando un profondo risentimento tra i musulmani sunniti (che sono i ¾ della popolazione) e la minoranza curda. Bashar al-Asad dichiarò che il suo Stato era immune dalle proteste di massa che si stavano manifestando in Egitto. Bouthaina Shaaban, un consigliere presidenziale, diede la colpa al [[chierico|chierici]] sunniti e alle loro prediche che incitavano alla rivolta, così come aveva fatto lo "shaykh informatico" [[Youssef al-Qaradawi]] in un suo sermone da Doha il 25 marzo 2011. Secondo il “[[The New York Times]]” il governo siriano ha chiamato solamente le unità dei servizi segreti in mano agli alauiti per reprimere la rivolta. Sarà utile ricordare che il fratello minore del Presidente, Maher al-Asad, comanda la IV Divisione mentre il cognato Assef Shawkat, è Capo di [[Stato Maggiore]] dell'esercito. Si dice che la sua famiglia abbia paura di un fallimento dell'uso della linea dura sui manifestanti perché potrebbe incoraggiare le opposizioni e far scendere molta più gente nelle strade.
Negli stessi anni collabora con la rivista futurista [[L'Eroica (periodico)|L'Eroica]], dedicata ai temi dell'arte, della letteratura e della [[xilografia]].
Interrompe forzatamente l'attività a causa della [[Prima guerra mondiale|guerra]], a cui partecipa.
Si avvicina quindi alla grafica astratta e nascono i primi abbozzi del suo [[libro d'artista]] ''Contemplazioni''<ref>Il libro fu pubblicato a [[Faenza]] nel 1918.</ref>. Il libro presenta, al posto del testo, una sequenza di segni geometrici<ref>L'opera rappresenta il primo libro a "scrittura asemantica" {{cita testo|url= https://www.ibs.it/contemplazioni-rist-anast-1918-libro-arturo-martini/e/9788884092762|titolo=Contemplazioni (rist. anast. 1918)|sito=IBS.it|accesso=23 maggio 2019}}</ref>. Nell'aprile del 1920 sposa Brigida Pessano, di [[Vado Ligure]], luogo in cui si stabilirà per alcuni anni. Dal loro matrimonio nascono Maria Antonietta (1921) e Antonio (1928). Questo è il periodo in cui realizza ''L'Amante morta'', ''Fecondità'' e ''Il Dormiente'' <ref>Le opere si trovano a Roma, presso la [[Galleria nazionale d'arte moderna e contemporanea]])</ref>.
Collabora, fra il 1918-22, con [[Mario Broglio]] alla rivista [[Valori Plastici]], aderendo all'omonimo movimento artistico<ref>{{cita libro|titolo=Arturo Martini-l'ultimo grande interprete dell'immagine in scultura - 17 opere degli anni Venti e Trenta|curatore1=Gianni Vianello Montecarlo|città=Busto Arsizio|editore=Il calligramma|anno=1979}}</ref>. Grazie a questa esperienza riscopre la scultura antica, superando così [[Naturalismo (arte)|naturalismo]] ottocentesco al quale era ancora legato.
Tra le opere di rilievo di questo periodo si ricordano ''La Maternità'' (1925) e ''Il Bevitore'' (1926), quest'ultima un'opera in [[Ceramica|terracotta]] custodita alla [[Pinacoteca di Brera]]<ref>{{cita web|url=http://pinacotecabrera.org/collezione-online/opere/bevitore/|titolo=Il bevitore|sito=http://pinacotecabrera.org|accesso=23 maggio 2019}}</ref>. Nel [[1925]] è invitato ad esporre in una sala alla III Biennale Romana; l'anno dopo partecipa per la prima volta alla [[Biennale di Venezia]], dopo i precedenti rifiuti. Nello stesso anno espone alla prima mostra di [[Novecento (movimento artistico)|Novecento]]. Sarà presente anche alla seconda edizione del 1929, con ''Il Figliol prodigo'' (1926). Nel novembre 1927 inaugura una personale di ceramiche a Milano alla [[Galleria Pesaro]].
===La maturità artistica===
== La protesta fallisce a febbraio ==
In quest'ultimo periodo definisce la sua arte che si traduce in un'ideale punto d'incontro tra antico e moderno.
In un'intervista rilasciata al quotidiano statunitense [[Wall Street Journal]], [[Bashar al-Assad]] si dice convinto del fatto che siano necessarie riforme e che si stia costruendo una "nuova era" in [[Vicino Oriente]], mentre in altri paesi del [[Nordafrica]] si svolgono [[Proteste nel Nord Africa e Medio Oriente del 2010-2011|manifestazioni di piazza]] senza precedenti.<ref>{{Cita news
Nel 1928 realizza grandi opere come ''La Pisana'', ''Il bevitore'' e la monumentale (quattro metri) ''Tomba di Ippolito Nievo''. Nel 1929 viene chiamato alla cattedra di plastica decorativa all'[[ISIA]] di Monza e vi rimane fino all'anno successivo: la sua ''Leda col cigno'', scultura in gesso, è rimasta ad arricchire la raccolta dei [[Musei Civici di Monza|Musei civici]] monzesi<ref>{{Cita libro|curatore=Gianni Vianello|titolo=Arturo Martini l'ultimo grande interprete dell'immagine in scultura|anno=1979|editore=Il Calligrammma|città=Busto Arsizio}}</ref>.
|lingua = en
Allestisce, nel 1930, uno "studio-forno" nello stabilimento dell'[[Ilva]] Refrattari, a Vado Ligure, dove può modellare e cuocere le terrecotte senza doverle spostare. Crea così una serie di grandi opere, come ''Il Pastore'' e ''Il Ragazzo seduto'' (1930), ''Il Sogno'' (1931), ''Chiaro di Luna'' e ''Sport Invernali'' (1931-32), opere in cui "l'allusione al movimento che sembra irrigidirsi nella forma"<ref>{{cita libro|titolo=La scultura lingua morta e altri scritti|autore=Arturo Martini|curatore=Elena Pontiggia|città=Milano|editore=Abscondita|anno=2001}}</ref>.
|autore =JAY SOLOMON, BILL SPINDLE
Nel 1931 riceve un premio di centomila lire alla Prima [[Quadriennale di Roma]], somma che gli permette di risolvere temporaneamente i diversi problemi economici che lo avevano sempre tormentato. Nel 1932 ha una sala personale alla [[Biennale di Venezia|Biennale]] veneziana, da cui ottiene un vasto successo<ref>{{Cita libro|Arturo Martini l'ultimo grande interprete dell'immagine in scultura|p=10}}</ref>.
|url =http://online.wsj.com/article/SB10001424052748704832704576114340735033236.html
Nel 1933 si stabilisce a Milano e tiene una personale alla [[Galleria d'Arte Moderna]]. In questo periodo sperimenta l'utilizzo di nuove tecniche espressive come il [[legno]], la [[pietra]], la [[creta]] e l [[bronzo]], lo si vede infatti partecipare regolarmente alle grandi esposizioni nazionali: alla [[Biennale di Venezia]] (1934-36-38), alla [[Triennale di Milano]] (1933-36-40) e alla [[Quadriennale di Roma]] (1935-39). Realizza in questo periodo numerose sculture monumentali tra cui il gigantesco gesso ''Mosè salvato dalle acque'', alto sei metri, esposto alla [[Triennale di Milano]] nel 1933; ''La sete'' (1934), in pietra, dove riemerge il ricordo dei calchi di [[Pompei]]; il bronzo di ''Athena'' (1935), alto cinque metri; ''I morti di Bligny trasalirebbero'' (1936), ispirato al discorso di Mussolini contro le [[Sanzioni economiche all'Italia fascista|sanzioni economiche]] imposte all'Italia dopo l'[[Impero d'Etiopia|occupazione dell'Etiopia]] del 1935; ''Il Leone di Giuda'' (1936), dedicato alla vittoria fascista sull'Etiopia; ''La Giustizia Corporativa'', destinata al [[Palazzo di Giustizia (Milano)|Palazzo di Giustizia]] di Milano; ''Il Gruppo degli Sforza'' (1938-39), opera destinata all'[[Ospedale Niguarda Ca' Granda]] di Milano.<ref>{{cita libro|titolo=La scrittura lingua morta e altri scritti|autore=Arturo Martini|curatore=Elena Pontiggia|città=Milano|editore=Abscondita|anno=2001}}</ref>
|titolo= Syria Strongman: Time for 'Reform'
|pubblicazione = [[Wall Street Journal]]
|giorno = 31
|mese = 01
|anno = 2011
|pagina =
|accesso = 21-02-2011
|cid =
}}</ref>
=== La pittura ===
La mobilitazione indetta però in Siria per il 4 e [[5 febbraio]], in contemporanea con la "giornata della partenza" proclamata in [[Egitto]], non ottiene il risultato sperato e scarse risultano le adesioni da parte della popolazione, complice anche il cattivo tempo. Il giorno prima si era rivelato un insuccesso un [[sit-in]] indetto davanti alla sede del Parlamento "in segno di solidarietà con studenti, lavoratori e pensionati privi di reddito".<ref>{{Cita news
Negli anni 1939 e 1940 inizia a dipingere. Nel 1940 espone con successo le sue opere alla [[Galleria Barbaroux]]. Scrive, nel febbraio 1940, in alcune lettere indirizzate a [[Carlo Anti]], rettore dell'[[Università degli studi di Padova]]:''Io farò assolutamente il pittore […] la mia conversione non è un capriccio, ma è grande e forte come quella di Van Gogh''<ref>{{cita libro|autore=Arturo Martini|titolo=Le lettere di Arturo Martini/con testi di Mario De Micheli, Claudia Gian Ferrari, Giovanni Comisso|anno=1992|editore=Charta|città=Milano|p=148}}</ref> ee ancora Sono felice, la pittura mi diverte e mi dà altre speranze che ormai la scultura non mi dava più>><ref>{{cita libro|nome=Guido|cognome=Perrocco|titolo=Arturo Martini|anno=1962|editore=Editalia|città=Roma}}</ref>
|lingua =
Realizza tra il 1940-42 per il [[Palazzo dell'Arengario]] di Milano alcuni [[Altorilievo|altorilievi]]: ''Il Tito Livio'' e ''La donna che nuota sott'acqua.'' In queste opere si muove verso una sempre maggiore libertà espressiva, convinto della necessità di superare la statuaria e che la scultura "''se vuol vivere, deve morire nell'astrazione"''<ref>{{Cita libro|nome=Arturo|cognome=Martini|curatore=Elena Pontiggia|titolo=La scultura lingua morta e altri scritti|collana=Carte d'artisti ; 15|anno=2016|editore=Abscondita|città=Milano|ISBN=978-88-8416-743-9}}</ref>. Riprenderà questo tema nei suoi ''Colloqui sulla scultura''<ref>{{Cita libro|nome=Martini|cognome=Arturo|titolo=Colloqui sulla scultura : 1944-1945|collana=Memoranda. Arte|anno=2006|editore=Canova|città=Treviso|ISBN=88-8409-174-8}}</ref>.
|autore =
|url =http://www.agi.it/estero/notizie/201102042219-est-rt10260-siria_fallisce_la_giornata_della_rabbia_indetta_on_line
|titolo= SIRIA: FALLISCE LA "GIORNATA DELLA RABBIA" INDETTA ON-LINE
|pubblicazione = AGI News
|giorno = 04
|mese = 02
|anno = 2011
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|accesso = 21-02-2011
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}}</ref>
=== Gli ultimi anni ===
Il 10 febbraio [[Damasco]] apre definitivamente ai [[social network]] e dopo 5 anni fa cadere il divieto che ne prevedeva l'oscuramento.<ref name=siapresocinet>{{Cita news
Nel 1942-44 si trasferisce a Venezia dove diventa insegnante di scultura presso l'[[Accademia di belle arti di Venezia|Accademia di belle arti]]. Nell'estate del 1945 viene sospeso dall'insegnamento per aver aderito al fascismo. Rispetto a questa scelta aveva scritto: "''Siccome morivo di fame con il giolittismo, ho creduto a questo movimento, cioè al fascismo"''<ref>{{Cita|Le lettere di Arturo Martini|p.264}}</ref>.
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|url =http://www.newnotizie.it/2011/02/10/siria-si-a-facebook-e-youtube-dopo-divieto-di-5-anni/
|titolo= Siria, sì a Facebook e Youtube dopo divieto di 5 anni
|pubblicazione = Newsnotizie
|giorno = 10
|mese = 02
|anno = 2011
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|accesso = 21-02-2011
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}}</ref> La decisione di eliminare le limitazioni, secondo quanto riferisce il quotidiano filo-governativo ''al-Waṭan'', dimostra "la fiducia del governo nell’uso della rete". Secondo l'opposizione il libero accesso ai [[social network]] sarebbe un tentativo delle autorità siriane per contrastare attività sediziose contro il regime.<ref name=siapresocinet />
In conclusione della sua carriera artistica gli viene commissionata la realizzazione della statua dell'eroe virgiliano ''Palinuro'' (1946) per l'[[Università degli Studi di Padova]]; realizza anche il monumento funebre dedicato a un partigiano caduto, ''Monumento al partigiano Masaccio'' (1947). Infine progetta un'appendice al libretto ''La scultura lingua morta'', comunicando i suoi pensieri allo scrittore [[Antonio Pinghelli]], che li pubblicherà postumi, nel 1948, con il titolo ''Il trucco di Michelangelo''.
Il 17 febbraio però Tal al-Mallouhi, giovane [[blog]]ger siriana, viene condannata a cinque anni di carcere dall'Alta corte per la sicurezza dello Stato, con l'accusa di aver lavorato per conto della [[Central Intelligence Agency|Cia]].<ref>{{Cita news
|lingua =
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|url =http://www.tmnews.it/web/sezioni/news/PN_20110217_00212.shtml
|titolo= Siria/ Blogger condannata a 5 anni, "lavorava per la Cia"
|pubblicazione = TMNews
|giorno = 17
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|anno = 2011
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|accesso = 21-02-2011
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}}</ref>
Muore il 22 marzo 1947, colpito da paralisi cerebrale<ref>{{cita libro|autore=Carlo Carrà|titolo=Testimonianze su Arturo Martini|rivista=Le tre Venezie|mese=aprile, maggio, giugno XXI}}</ref>.
== La rivolta di marzo ==
Tra i suoi allievi c'è l'artista [[Maria Lai]].
== Riconoscimenti ==
Dal [[15 marzo]] la Siria è di nuovo percorsa da timide manifestazioni anti-regime, che però solo a [[Dar'a]], città della Siria meridionale, capoluogo della regione agricola e tribale del Hawran (tra le più povere del paese), sfociano dal 18 marzo in proteste di massa senza precedenti, represse con la forza dai militari.<ref name=lastampa>[http://www3.lastampa.it/esteri/sezioni/articolo/lstp/394731/ Siria, ancora repressione Bagno di sangue a Daraa- LASTAMPA.it<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref><ref>http://www.asca.it/news-SIRIA__QUATTRO_MANIFESTANTI_UCCISI_DA_FORZE_DELL_ORDINE-1000610-ORA-.html</ref> Numerose persone rimangono uccise durante gli scontri. Il governatore della regione, Faysal Kulthum, il [[23 marzo]] viene rimosso dall'incarico dal presidente siriano.<ref name=lastampa/>
Già nel 1948, gli viene tributato un omaggio postumo alla V [[Quadriennale di Roma]].
Nel [[1967]] la grande mostra monografica, allestita su progetto di [[Carlo Scarpa]] nel [[Convento di Santa Maria (Treviso)|Convento di Santa Maria]] a [[Treviso]], spinge l'amministrazione ad acquisire il [[Complesso di Santa Caterina]], oggi sede principale dei [[Musei civici di Treviso]].
A lui sono dedicati numerose scuole italiane, tra le quali la scuola media statale di [[Santa Maria del Rovere]] a [[Treviso]] e il Liceo Artistico di [[Savona]].
== Opere ==
Nonostante l'annuncio delle riforme dato il giorno prima dal portavoce del presidente, il [[25 marzo]] le proteste proseguono e sfociano in scontri che provocano numerose vittime a Dar'a, [[Latakia]] e [[Samnin]].<ref>[http://www.asianews.it/notizie-it/Manifestazioni-anche-a-Damasco,-malgrado-le-promesse-di-Assad-21128.html SIRIA Manifestazioni anche a Damasco, malgrado le promesse di Assad - Asia News<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref><ref>http://www.libero-news.it/articolo.jsp?id=700036</ref>
[[File:Paolo Monti - Servizio fotografico - BEIC 6356182.jpg|thumb|Terrecotte. Galleria Il Milione, Milano, 1963]]
[[File:Paolo Monti - Servizio fotografico - BEIC 6363731.jpg|thumb|''Annunciazione''. Milano, 1963.]]
[[File:Paolo Monti - Servizio fotografico - BEIC 6356386.jpg|thumb| Milano, 1963]]
* ''Veduta dell'Isola di San Giorgio di Venezia'', [[Casa della cultura (Palmi)|Casa della cultura]], [[Palmi]]<ref>Guida d'Italia - Calabria: dal Pollino all'Aspromonte le spiagge dei due mari le città, i borghi arroccati, Milano, Touring Editore, 2003. ISBN 8836512569</ref>
* ''La Prostituta'', terracotta dipinta, 1909-1913, [[Venezia]], [[Galleria internazionale d'arte moderna (Venezia)|Galleria internazionale d'arte moderna di Ca' Pesaro]]
* ''Vaso fiaba'', 1911, [[Treviso]], [[Musei civici di Treviso|Museo Civico]]
* ''Fanciulla piena d'amore'', maiolica dorata, 1913, [[Venezia]], [[Galleria internazionale d'arte moderna (Venezia)|Galleria internazionale d'arte moderna di Ca' Pesaro]]
* ''Il buffone'', 1914, [[Venezia]], [[Galleria internazionale d'arte moderna (Venezia)|Galleria internazionale d'arte moderna di Ca' Pesaro]]
*''Fanciulla verso sera'', 1919, [[Venezia]], [[Galleria internazionale d'arte moderna (Venezia)|Galleria internazionale d'arte moderna di Ca' Pesaro]]
*''Pulzella d'Orleans'', 1920
* ''Gli amanti'', post 1920, [[Milano]], [[Villa Necchi Campiglio|Museo Villa Necchi Campiglio]]<ref>{{Cita web
|url= http://www.lombardiabeniculturali.it/opere-arte/schede/2p100-01073/|titolo= Gli amanti Martini, Arturo
|sito= lombardiabeniculturali.it|data= 4 gennaio 2018|accesso=22 marzo 2018}}</ref>
* ''Il poeta Checov'', 1921
* ''Dormiente'', 1921, [[Roma]], [[Galleria nazionale d'arte moderna e contemporanea|Galleria nazionale d'arte moderna]]
* ''L'amante morta'', post 1921, [[Milano]], [[Villa Necchi Campiglio|Museo Villa Necchi Campiglio]]<ref>{{Cita web
|url= http://www.lombardiabeniculturali.it/opere-arte/schede/2p100-01074/|titolo= L'amante morta Martini, Arturo
|sito= lombardiabeniculturali.it|data= 4 gennaio 2018|accesso=22 marzo 2018}}</ref>
* ''Busto di fanciulla'', post 1921, Milano, Museo Villa Necchi Campiglio<ref>{{Cita web|url= http://www.lombardiabeniculturali.it/opere-arte/schede/2p100-01085/|titolo= Busto di fanciulla Martini, Arturo|sito= lombardiabeniculturali.it|data= 4 gennaio 2018|accesso=22 marzo 2018}}</ref>
* ''Orfeo'', pietra, 1922, [[Roma]], [[Galleria nazionale d'arte moderna e contemporanea|Galleria nazionale d'arte moderna]]
* ''Monumento ai caduti'', 1925, [[Vado Ligure]]
* ''Il Buon Pastore'', legno, 1925, (Città del Vaticano, [[Collezione d'arte religiosa moderna]])
* ''Il figliol prodigo'', bronzo, 1926, ([[Acqui Terme]], Opera Pia Ottolenghi)
* ''Il bevitore'', [[terracotta]], 1926, [[Milano]], [[Pinacoteca di Brera|Pinacoteca nazionale di Brera]]
* ''Cavallo'', 1926 ca. ([[Collezioni d'arte della Fondazione Cariplo]])
* ''Via Crucis'' (6 stazioni), terracotta, 1926-1927, (Città del Vaticano, Collezione d'arte religiosa moderna)
* ''Il chirurgo'', 1927
* ''L'arca di Noè'', 1927, fontana in Piazza delle Ville, [[Anticoli Corrado]]
* ''La madre'', 1929-30, [[Torino]], [[Galleria civica d'arte moderna e contemporanea|Galleria civica d'arte moderna]]
* ''Donna al sole'', terracotta, 1930
* ''Il sogno'', terracotta, 1931
* ''Aviatore'', 1931
* ''[[La convalescente]]'', 1932, Museo del Novecento, Milano
* ''Giuditta e Oloferne'', 1932 ca. ([[Museo Kröller-Müller]] di [[Otterlo]])
* ''Venere dei porti'', 1932. [[Treviso]], [[Musei civici di Treviso|Museo Civico]]
* ''Vittoria alata'', 1934, salone della Crociera del Decennale, [[Esposizione aeronautica italiana]], [[Milano]]
* ''Leone di Monterosso'', terracotta, 1934, (Città del Vaticano, Collezione d'arte religiosa moderna)
* ''La sete'', pietra di Finale, 1935, [[Roma]], [[Galleria nazionale d'arte moderna e contemporanea|Galleria nazionale d'arte moderna]]
* ''[[I morti di Bligny trasalirebbero]]'', 1935-1936, Museo del Novecento, Milano
* ''La giustizia fascista'', marmo, 1936-37, [[Milano]], [[Palazzo di Giustizia (Milano)|Palazzo di Giustizia]]
* ''Il gruppo degli Sforza'', 1938-39, [[Milano]], [[Ospedale Niguarda Ca' Granda|Grande Ospedale Metropolitano Niguarda]]<ref>
{{Cita web|url= http://www.ospedaleniguarda.it/chi-siamo/niguarda-e-arte/arturo-martini-il-gruppo-degli-sforza
|titolo=Arturo Martini: il Gruppo degli Sforza|autore= Enrico Magliano|sito= ospedaleniguarda.it|data= 2 febbraio 2017|accesso= 6 settembre 2018}}</ref>
* ''Statua della Minerva'', presso il palazzo del Rettorato, alla [[Sapienza Università di Roma#Città niversitaria|Città universitaria, Roma]];
* ''Monumento Irina Lukaszewicz'' Cimitero monumentale di Milano, riparto XVIII, n. 374, 1941<ref>{{cita libro|curatore=Comune di Milano|titolo=Il cimitero monumentale di Milano, guida storico-artistica|anno=1996|editore=Silvana Editoriale|p=137}}</ref>;
* Bassorilievo in bronzo del Sacro Cuore di Cristo Re, sul portale della [[Basilica del Sacro Cuore di Cristo Re|chiesa omonima]] a Roma;
*''Tuffo di nuotatrice'', 1942
*''Monumento a Tito Livio'', 1942, [[Palazzo Liviano]] dell'[[Università di Padova]]
* Atmosfera di una testa, 1945
* ''Palinuro'', 1946-47, [[Università di Padova]]
* ''Donna distesa'' Museo Fortunato Calleri di Catania''.''
==Arturo Martini nei Musei==
Il [[26 marzo]], mentre manifestazioni si svolgono a Daraa, i partecipanti al funerale delle vittime dei giorni precedenti danno alle fiamme la sede locale del [[partito Ba'th]] e manifestazioni si svolgono anche a Latakia, dove il giorno successivo si apprende che almeno 12 persone (secondo l'opposizione 20), tra cui una decina di militari, rimangono uccise negli scontri.<ref>[http://www.adnkronos.com/IGN/News/Esteri/Siria-fiamme-a-una-sede-del-partito-Baath-Da-Facebook-parte-lappello-alla-rivolta_311832549527.html Siria, fiamme a una sede del partito Baath. Da Facebook parte l'appello alla rivolta - Adnkronos Esteri<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref><ref name=mortiagepol>{{cita web|url=http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/topnews/2011/03/27/visualizza_new.html_1530433277.html|titolo=ansa.it}}</ref>
A Dar'a ancora il [[28 marzo]] persone scese in strada per protestare contro lo stato di emergenza sono fatte oggetto di attacchi a colpi di arma da fuoco da parte della polizia. Nello stesso giorno il vice presidente siriano annuncia che il presidente Assad prenderà decisioni che saranno "gradite al popolo siriano".<ref>[http://it.reuters.com/article/topNews/idITMIE72R09U20110328 Siria, da Assad decisioni a breve. Spari su folla a Deraa | Prima Pagina | Reuters<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>
*[[Ca' Pesaro|Galleria internazionale d'arte moderna Ca' Pesaro]] di Venezia
Il 30 marzo rimangono uccise 25 persone a [[Latakia]], porto a nord-ovest di Damasco, durante la repressione delle manifestazioni.<ref>[http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/topnews/2011/03/31/visualizza_new.html_1528586452.html Siria: a Latakia 25 civili uccisi - Top News - ANSA.it<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref> Lo stesso giorno il presidente siriano, Bashar al-Assad, nel discorso pronunciato in parlamento a Damasco, annuncia che il prossimo governo è pronto ad attuare riforme per la lotta alla corruzione e l'aumento degli stipendi.<ref>[http://www.adnkronos.com/IGN/Aki/Italiano/Politica/Siria-Assad-pronte-riforme-su-corruzione-e-aumento-stipendi_311847106585.html Siria: Assad, pronte riforme su corruzione e aumento stipendi - Adnkronos Politica<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref> Assad accusa inoltre forze straniere di fomentare la rivolta e condanna i media satellitari come [[Al Jazeera]] di sobillare i rivoltosi.<ref>[http://www.repubblica.it/esteri/2011/03/30/news/siria_assad-14269400/ Assad attacca Al Jazeera e paesi stranieri "Cospirazione, chi vuole guerra l'avrà" - Repubblica.it<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>
*Museo civico di Treviso
*[[Galleria nazionale d'arte moderna e contemporanea|Galleria Nazionale d'Arte Moderna]] di Roma
*[[Vado Ligure]] giardini pubblici
*[[Galleria civica d'arte moderna e contemporanea]] di Torino
*[[Museo Middelheim]] di scultura all'aperto di Anversa
*[[Tate Gallery]] di Londra
*[[Civico Museo d'Arte Contemporanea]] di Milano
*[[Palazzo di Giustizia (Milano)|Palazzo di Giustizia]], Milano
*[[Università degli Studi di Padova]]
*[[Banca Popolare di Vicenza]]
*[[Museo del Paesaggio]], Verbania Pallanza
*[[Museo Novecento]] di Firenze
==Arturo Martini nelle collezioni private==
Il [[3 aprile]] il presidente siriano Bashar al-Asad nomina l'ex ministro dell'Agricoltura Adel Safar nuovo Premier e gli affida l'incarico di formare il nuovo governo.<ref>[http://www.tg1.rai.it/dl/tg1/2010/articoli/ContentItem-eb89181c-6da4-45f3-a38e-c237a67774d6.html Siria. Assad nomina il primo ministro<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>
*[[Pinacoteca di Brera]] di Milano, collezione Jesi
*[[Acqui Terme]], collezione Ottolenghi
*[[Montebelluna]], collezione Banca Antonveneta
== Note ==
== La protesta non si spegne ad aprile e a maggio ==
<references/>
[[File:2011 Syria protests.svg|thumb|left|Situazione delle proteste in Siria]]
[[File:Syrian Demonstration Douma Damascus 08-04-2011.jpg|thumb|Manifestazione a [[Damasco]] l'[[8 aprile]].]]
== Bibliografia ==
L'8 aprile, uno dei giorni più bui della protesta, diversi manifestanti rimangono uccisi a [[Dar'a]], nella Siria meridionale, durante un attacco da parte di forze di sicurezza contro i manifestanti. Scontri si verificano anche ad [[Homs]] e nei sobborghi di [[Damasco]], mentre a Harasta tre vittime si registrano tra i dimostranti.<ref>[http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/topnews/2011/04/08/visualizza_new.html_904318928.html Siria: 17 dimostranti uccisi a Deraa - Top News - ANSA.it<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref><ref>[http://it.euronews.net/2011/04/08/siria-17-manifestanti-uccisi-nel-sud-del-paese/ Siria, 17 manifestanti uccisi nel sud del Paese | euronews, mondo<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref> Almeno 37 morti si registrano a Dar'a alla fine di tre giorni di duri combattimenti.<ref>[http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2011-04-10/siria-polizia-spara-funerali-081245.shtml?uuid=AagCkkND In Siria la polizia spara sui funerali di Daraa - Il Sole 24 ORE<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref> In occasione della celebrazione del funerale delle vittime di Dar'a, la polizia, che proibisce ogni manifestazione pubblica, disperde con l'uso delle armi la folla in lutto provocando l'uccisione di numerose persone.<ref>http://www.agi.it/estero/notizie/201104101108-ipp-rt10001-siria_ong_a_funerale_deraa_uccisi_26_partecipanti</ref>
*{{cita libro|autore=Arturo Martini|titolo=La scrittura lingua morta e altri scritti|editore=Abscondita|citt=Milano|anno=2001|cid=Arturo Martini}}
*{{cita libro|autore=Gino Scarpa|titolo=Colloqui con Arturo Martini|editore=Rizzoli|città=Milano|anno=1968|cid=Gino Strada}}
*{{cita libro|autore1=Mario De Micheli|autore2=Claudia Gian Ferrari|autore3=Giovanni Comisso|titolo=Le lettere di Arturo Martini|editore=Charta|anno=1992}}
*{{cita libro|curatore=Guido Perocco|titolo=Arturo Martini|editore=Editalia|città=Roma|anno=1962}}
*{{cita libro|autore=Pontiggia Elena|titolo=Arturo Martini: la vita in figure|città=Monza|editore=Johan & Levi|anno=2017}}
* Pontiggia Elena, ''I volti e il cuore. La figura femminile da Ranzoni a Sironi e Martini'', catalogo della mostra, Verbania, Museo del Paesaggio 2017 ISBN 978-88-941034-3-4
* Gianni Vianello, Claudia Gian Ferrari, Nico Stringa, ''Arturo Martini. Catalogo ragionato delle sculture'', Neri Pozza, Vicenza, 1998
* Nico Stringa, ''Arturo Martini'', Gruppo editoriale L'Espresso, Roma, 2005
* Gian Ferrari Claudia, Elena Pontiggia, Velani Livia (a cura di), ''Arturo Martini'', Milano, Skira Editore, 2006, ISBN 8876249397
* Antonella Crippa, [http://www.artgate-cariplo.it/collezione-online/page45d.do?link=oln82d.redirect&kcond31d.att3=491 Arturo Martini], catalogo online [http://www.artgate-cariplo.it/collezione-online/page1z.do Artgate] della [[Fondazione Cariplo]], 2010, CC-BY-SA.
* Maria Gioia Tavoni, ''Riproporre il silenzio per le Contemplazioni di Arturo Martini'', Faenza, Fratelli Lega Editori, 2017
==Voci correlate==
La notte del 18 aprile è segnata da intensi scontri in diverse città della Siria: [[Latakia]], [[Homs]], Damasco e [[Aleppo]]. [[Attivismo politico|Attivisti]] dei diritti umani riferiscono di numerosi morti e centinaia di feriti.<ref>[http://www.adnkronos.com/IGN/News/Esteri/Siria-attivista-200-morti-in-scontri-scorsa-notte-a-Latakia-Homs-e-Damasco_311917582802.html Siria: attivista, 200 morti in scontri scorsa notte a Latakia, Homs e Damasco - Adnkronos Esteri<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref> La morte di un leader tribale in carcere innesca accesi scontri ad Homs lo stesso giorno nel corso dei quali rimangono uccise almeno 8 persone. Gli episodi di violenza sono segnati anche dalla protesta pacifica dei civili, cui il regime risponde con durezza.<ref>[http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/topnews/2011/04/18/visualizza_new.html_900499970.html Siria: fonti attivisti, 8 morti a Homs - Top News - ANSA.it<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>
* [[L'Eroica (periodico)]]
Il 22 aprile un raduno di manifestanti a Damasco contro il regime viene disperso a colpi di fumogeni.<ref name=ansa22aprile>[http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/topnews/2011/04/22/visualizza_new.html_898680548.html Siria:lacrimogeni a Damasco su raduno - Top News - ANSA.it<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref> Altre proteste si svolgono nello stesso tempo a Dar'a, [[Raduni]], [[Qamishli]] e [[Amuda]].<ref name=ansa22aprile/> In un sobborgo a nord della capitale, a Duma, si registrano morti in seguito al ricorso ad armi da fuoco da parte della polizia, mentre numerosi altri se ne contano in altre città siriane nello stesso giorno.<ref>[http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/topnews/2011/04/22/visualizza_new.html_898656649.html Siria, almeno un morto nelle proteste - Top News - ANSA.it<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref><ref>[http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/topnews/2011/04/22/visualizza_new.html_898652776.html Siria: tv, almeno 10 manifestanti uccisi - Top News - ANSA.it<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref> Nel corso della giornata, che vede man mano estendersi la protesta in numerose città del paese, oltre 60 persone muoiono per mano delle forze di sicurezza.<ref>[http://www.adnkronos.com/IGN/News/Esteri/Siria-migliaia-in-piazza-contro-Assad-Attivisti-spari-sulla-folla-oltre-40-morti_311934223471.html Siria, migliaia in piazza contro Assad. Attivisti: spari sulla folla, 60 vittime - Adnkronos Esteri<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref><ref>[http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/topnews/2011/04/22/visualizza_new.html_898597872.html Siria: oltre 60 morti in repressione - Top News - ANSA.it<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref> Alla fine si scopriranno essere più di 100 le vittime del venerdì in Siria.<ref>[http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/topnews/2011/04/23/visualizza_new.html_898569236.html Siria: attivisti, 112 vittime ieri - Top News - ANSA.it<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>
Nel corso di un raid dell'esercito a Dar'a il [[25 aprile]], volto a colpire le cellule di protesta attive da diverse settimane nella città siriana, numerosi civili rimangono uccisi, diverse decine secondo alcune fonti.<ref>[http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/topnews/2011/04/25/visualizza_new.html_897761031.html Siria: esercito attacca Daraa, 25 morti - Top News - ANSA.it<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref> La stessa città risulta essere sotto assedio alcune ore dopo; le forze di sicurezza hanno inoltre provveduto a tagliare le forniture d'acqua e elettricità.
A fine aprile la repressione attuata dal regime assume l'aspetto di un massacro, con il ricorso a carri armati da parte della polizia e armi pesanti. Oltre 400 sono i decessi registrati dall'inizio della protesta, mentre circa 500 persone risultano essere state tratte in arresto.<ref>[http://it.euronews.net/2011/04/27/siria-ancora-sangue-e-violenze-daraa-chiede-il-cessate-il-fuoco/ Siria: Ancora sangue e violenze. Daraa chiede il cessate il fuoco. | euronews, mondo<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>
Ancora venerdì 29 aprile manifestazioni si svolgono in numerosissime piazze del paese, compresa Der'a (posta sotto assedio dalle truppe del fratello del presidente Asad), capeggiate anche dalla clandestina [[Fratelli musulmani|Fratellanza Musulmana]] (protagonista delle recenti [[Sommosse popolari in Egitto del 2011|sommosse popolari in Egitto]]), messa fuori legge nel paese.<ref name=venersangue>{{Cita news
|lingua =
|autore =Ugo Tramballi
|url =http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2011-04-30/siria-nuovo-venerdi-sangue-081309.shtml?uuid=AaSiyBTD
|titolo=Siria, nuovo venerdì di sangue
|pubblicazione = Il sole 24 ore
|giorno = 29
|mese = 04
|anno = 2011
|pagina =
|accesso = 30-04-2011
|cid =
}}</ref><ref name=mortvener>[http://tg24.sky.it/tg24/mondo/2011/04/29/siria_deraa_proteste_assad_morti.html Siria, ancora un "venerdì di collera e sangue" - Tg24 - Sky.it<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref> I militari siriani ricevono nuovamente ordine di reprimere il dissenso e numerosi civili cadono uccisi durante il giorno a causa del ricorso alle armi da fuoco.<ref name=venersangue /> Alla fine del giorno si conteranno 60 persone morte nella repressione.<ref name=mortvener />
Per tutto il mese di maggio le proteste non si esauriscono, mentre continuano ad aumentare le persone uccise nel corso delle operazioni messe in atto da parte della polizia volte a reprimere le manifestazioni. Queste ultime degenerano da marzo in scontri violenti con le forze delle sicurezza, provocando, secondo un bilancio aggiornato all'inizio di giugno, oltre 1000 morti. Si contano in 10.000 invece gli arresti.<ref>[http://www.asianews.it/notizie-it/Assad-concede-un%E2%80%99amnistia,-ma-le-forze-di-sicurezza-continuano-a-uccidere-21717.html SIRIA Assad concede un’amnistia, ma le forze di sicurezza continuano a uccidere - Asia News<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>
Dopo un sanguinoso attacco rivolto alla città di [[Baniyas]] (una delle roccaforti della protesta) il [[7 maggio]], l'[[11 maggio]] anche la città di Homs, e soprattutto il quartiere di Bab Amr, sono al centro di una vasta operazione dell'esercito siriano volta a colpire le cellule della protesta.<ref>[http://www.adnkronos.com/IGN/News/Esteri/Siria-al-Arabiya-tank-sparano-a-Homs_312000771347.html Siria, attivisti: 9 morti per attacco carri armati a Homs - Adnkronos Esteri<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref> A metà maggio una trentina di manifestanti risultano aver perso la vita negli scontri degli ultimi tre giorni tra manifestanti e forze di sicurezza a [[Tall Kalakh]], nella Siria occidentale a ridosso del confine con il [[Libano]].<ref>[http://www.adnkronos.com/IGN/Aki/Italiano/Sicurezza/Siria-attivista-27-civili-morti-in-3-giorni-di-scontri-a-Tall-Kalakh_312028584219.html Siria: attivista, 27 civili morti in 3 giorni di scontri a Tall Kalakh - Adnkronos Sicurezza<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref> Durante il "venerdì delle libertà" proclamato per il 21 maggio circa 40 persone vendono assassinate dalle forze di Damasco nel corso di manifestazioni nella provincia occidentale di Idlib e nella città di Homs.<ref>[http://www.adnkronos.com/IGN/News/Esteri/Siria-attivisti-44-persone-uccise-ieri-da-sicurezza-Damasco_312041889318.html Siria: attivisti, 44 persone uccise ieri da sicurezza Damasco - Adnkronos Esteri<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref><ref>[http://www.adnkronos.com/IGN/News/Esteri/Siria-attivisti-almeno-34-morti-in-scontri_312040287709.html Siria: attivisti, almeno 34 morti in scontri - Adnkronos Esteri<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>
== L'intensificarsi degli atti repressivi ==
All'inizio del mese di giugno l'offensiva dell'esercito di Asad diretta nel nord-est del paese provoca uno svariato numero di morti.<ref name=ref1>[http://www.grr.rai.it/dl/grr/notizie/ContentItem-a95767f4-bc3c-4c54-b590-e78e7d9da0c8.html GRR - News - Damasco continua a reprimere le proteste:<br /> almeno 35 morti nel Nord-est siriano<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref> Numerosi tra più grossi centri siriani appaiono scossi dalle manifestazioni, il cui epicentro è la città di Deraa, e colpiti dalla repressione delle truppe del regime.<ref name=ref1 /> Il [[5 giugno]] nel corso di una protesta vicino alle [[Alture del Golan]], in occasione della rievocazione della "Nakba" (in cui si celebra la disfatta delle forze arabe durante la [[guerra dei sei giorni]] del [[1967]]), soldati israeliani hanno aperto il fuoco contro i dimostranti palestinesi alla frontiera provocando numerose uccisioni.<ref>[http://it.reuters.com/article/topNews/idITMIE75506M20110606?pageNumber=2&virtualBrandChannel=0 Siria, 23 morti nelle proteste di ieri vicino a Alture del Golan | Prima Pagina | Reuters<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>
Il [[31 luglio]] 2011 il governo siriano procede ad attuare cannoneggiamenti su [[Hama (città)|Hama]], cuore della ribellione siriana contro Assad, assediata dai carri armati e minacciata dal fuoco dei cecchini posizionati strategicamente, già oggetto di una violenta repressione nel [[1982]] quando [[Hafiz al-Assad]], padre del presidente, soffocò nel sangue l'opposizione dei [[Fratelli musulmani]].<ref>[http://www.lettera43.it/attualita/22283/lo-hanno-detto-fonti-mediche-e-i-cecchini-sono-ovunque_breve.htm Uccisi 160 civili. Bombe a Damasco. - ATTUALITA<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref> Alla fine della giornata si conteranno cento morti.
Secondo fonti degli attivisti le vittime della repressione sono oltre quarantamilacento.
[[File:Syria-flag 1932-58 1961-63.svg|thumb|La vecchia bandiera della [[Siria]] usata durante le manifestazioni dalle forze di opposizione]]
== Note ==
{{references|2}}
== Voci correlate ==
* [[Primavera Araba]]
* [[Alì Farzat]]
* [[Consiglio nazionale siriano]]
== Altri progetti ==
{{interprogetto}}
{{ip|commons=Category:2011 Syrian protests}}
{{Primavera araba}}
{{Portale|storia}}
== Collegamenti esterni ==
[[Categoria:Storia della Siria]]
*{{cita web|http://www.claudiagianferrari.it/d_Documenti/d_Contributi/testo49.pdf|Claudia Gian Ferrari, ''Gli anni venti di Arturo Martini - La stagione di Valori Plastici e Novecento''}}
[[Categoria:Politica della Siria]]
*{{cita web|url=http://www.wwmm.org/storie/storia.asp?id_storia=471&pagina=11&project=0|titolo=Leda col cigno, Monza, Musei Civici}}
[[Categoria:Proteste nel mondo arabo del 2010-2011|Siria]]
*{{cita web |1=http://www.scultura-italiana.com/Galleria/Martini%20Arturo/imagepages/image14.html |2=Donna che nuota sott'acqua, 1942 |accesso=7 dicembre 2007 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20070808222221/http://www.scultura-italiana.com/Galleria/Martini%20Arturo/imagepages/image14.html |dataarchivio=8 agosto 2007 |urlmorto=sì }}
*{{cita web|http://www.treccani.it/enciclopedia/arturo-martini_(Dizionario-Biografico)/|Dizionario biografico Treccani}}
*{{cita web|http://www.scuolanticoli.com/pagemartini_2.htm|Luigi Scialanca, ''Arturo Martini cattivo ad Anticoli Corrado''}}
{{Controllo di autorità}}
[[ar:أحداث سوريا 2011-2012]]
{{Portale|Biografie|pittura|scultura}}
[[arz:احتجاجات سوريا 2011]]
[[Categoria:Insegnanti italiani del XX secolo]]
[[az:2011-ci il Suriya iğtişaşları]]
[[Categoria:Professori all'Accademia di belle arti di Venezia]]
[[bg:Въстание в Сирия (2011-2012)]]
[[bn:সিরীয় অভ্যুত্থান (২০১১–২০১২)]]
[[ckb:سەرھەڵدانی سووریا ٢٠١١-٢٠١٢]]
[[cs:Syrská revoluce]]
[[de:Bürgerkrieg in Syrien]]
[[el:Συριακή εξέγερση 2011]]
[[en:Syrian uprising (2011–present)]]
[[eo:Siriaj protestoj de 2011]]
[[es:Rebelión en Siria de 2011-2012]]
[[fa:خیزش سوریه]]
[[fi:Syyrian kansannousu]]
[[fr:Soulèvement en Syrie en 2011-2012]]
[[he:ההתקוממות בסוריה (2011-2012)]]
[[hu:Szíriai polgárháború]]
[[id:Pemberontakan Suriah 2011-2012]]
[[ja:2011年シリア騒乱]]
[[ko:2011~2012년 시리아 봉기]]
[[ku:Xwepêşandanên li Sûriyê yên sala 2011'an]]
[[ms:Pemberontakan Syria 2011]]
[[nl:Opstand in Syrië]]
[[no:Opprøret i Syria i 2011–2012]]
[[pl:Wojna domowa w Syrii (2011-2012)]]
[[pt:Revolta na Síria em 2011-2012]]
[[ro:Revolta din Siria (2011–prezent)]]
[[ru:Гражданская война в Сирии]]
[[sah:Өрө туруу Сирияҕа]]
[[sh:Sirijski ustanak]]
[[sr:Побуна у Сирији (2011—2012)]]
[[sv:Upproret i Syrien 2011–2012]]
[[ta:2011 சிரியா எதிர்ப்புப் போராட்டங்கள்]]
[[th:การก่อการกำเริบในซีเรีย พ.ศ. 2554–2555]]
[[tr:2011-2012 Suriye çatışmaları]]
[[uk:Повстання в Сирії (2011—2012)]]
[[vi:Nổi dậy ở Syria 2011–2012]]
[[wa:Revintreye siryinne di 2011]]
[[zh:2011-2012年叙利亚动乱]]
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