Massimiliano I d'Asburgo e Provincia di Monza e della Brianza: differenze tra le pagine

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{{Divisione amministrativa
{{Monarca
|Nome=Provincia di Monza e della Brianza
| nome=Massimiliano I
|Nome ufficiale=
| titolo=[[Imperatori del Sacro Romano Impero|Imperatore del Sacro Romano Impero]]
|Panorama=Palazzo della Provincia Monza.jpg
| immagine=[[Immagine:Albrecht Dürer 084.jpg|250px|]]
|Didascalia=Palazzo della Provincia
| legenda=''Ritratto di Massimiliano I'', di [[Albrecht Dürer]].
|Bandiera=Provincia di Monza e della Brianza-Gonfalone.png
| regno=[[1508]] – [[1519]]
|Stemma=Provincia-Monza-Brianza-stemma.svg
| incoronazione=
|Stato=ITA
| nome completo=
|Grado amministrativo=2
| predecessore=[[Federico III del Sacro Romano Impero|Federico III]]
|Divisione amm grado 1=Lombardia
| successore=[[Carlo V del Sacro Romano Impero|Carlo V]]
|Capoluogo=[[Monza]]
| erede=
|Amministratore locale=[[Concetta Monguzzi]] <ref>Vicepresidente</ref>
| consorte=[[Maria di Borgogna]] e [[Bianca Maria Sforza]]
|Partito=[[Partito Democratico (Italia)|PD]]
| figli=[[Filippo I di Castiglia|Filippo]]<br />[[Margherita d'Asburgo|Margherita]]
|Data elezione=26/06/2019
| casa reale=[[Casa d'Asburgo]]
|Data istituzione = [[2004]]<ref name = "Legge 146 2004">Approvata in parlamento l'11 giugno [[2004]]. {{Cita legge italiana|tipo = legge|anno = 2004|mese = 06|giorno = 11|numero = 12223|titolo = Istituzione della provincia di Monza e della Brianza.|articolo = 1|originale = |data = |cid = }}</ref><br>(Data di attivazione: [[2009]])
| padre=[[Federico III del Sacro Romano Impero|Federico III]]
<!-- Coordinate di: Monza -->
| madre=[[Eleonora d'Aviz (1434–1467)|Eleonora del Portogallo]]
|Altitudine =
| data di nascita=[[22 marzo]] [[1459]]
|Superficie = 405.49
| luogo di nascita=[[Wiener Neustadt]], [[Austria]]
|Note superficie =
| data di morte=[[12 gennaio]] [[1519]]
|Abitanti = 873935
| luogo di morte=[[Wels]], [[Alta Austria]]
|Note abitanti=[http://demo.istat.it/bilmens2018gen/index.html Dato Istat] - Popolazione residente al 31 dicembre 2018.
|}}
|Aggiornamento abitanti=31-12-2018
 
|Sottodivisioni = [[provincia di Monza e della Brianza#Comuni|55 comuni]]
{{Bio
|Divisioni confinanti = [[Provincia di Bergamo|Bergamo]], [[Provincia di Como|Como]], [[Provincia di Lecco|Lecco]], [[Provincia di Varese|Varese]], [[Provincia di Milano|Milano]]
|Nome = Massimiliano I
|Codice postale = 20900 (Monza), 20811-20886 (provincia)
|Cognome = d'Asburgo
|Prefisso = [[039 (prefisso)|039]], [[0362]], [[02 (prefisso)|02]]
|ForzaOrdinamento = Massimiliano 01 del Sacro Romano Impero
|Codice catastale =
|Sesso = M
|Immagine localizzazione = Monza e Brianza in Italy.svg
|LuogoNascita = Wiener Neustadt
|Mappa = Monza_mappa.png
|GiornoMeseNascita = 22 marzo
|Didascalia mappa =
|AnnoNascita = 1459
|LuogoMorte = Wels
|GiornoMeseMorte = 12 gennaio
|AnnoMorte = 1519
|FineIncipit = fu imperatore del [[Sacro Romano Impero]] dal [[1493]] alla sua morte
|Categorie = [[Categoria:Asburgo]][[Categoria:Imperatori del Sacro Romano Impero]][[Categoria:Duchi di Borgogna]]
}}
 
La '''provincia di Monza e della Brianza''' è una [[province d'Italia|provincia italiana]] della [[Lombardia]] di 872&nbsp;769 abitanti, istituita l’11 giugno [[2004]]<ref name = "Legge 146 2004"/>, e divenuta operativa nel giugno [[2009]] con l’elezione del primo [[consiglio provinciale]]. Ha come capoluogo la [[città]] di [[Monza]], già residenza estiva del [[regno longobardo]] all'epoca di [[Teodolinda]] e [[Agilulfo]].
==Giovinezza: il ''Wunderkind''==
Massimiliano d'Asburgo nacque nel castello imperiale della città di [[Wiener Neustadt]], figlio del Sacro Romano Imperatore [[Federico III del Sacro Romano Impero|Federico III]] e di sua moglie [[Eleonora del Portogallo|Eleonora d'Aviz]]. I due imperatori, che si amavano molto<ref>Federico III infatti, alla morte di Eleonora nel [[1467]], non si sposò più. (Wheatcroft, p.74)</ref>, contavano particolarmente sulle capacità del loro unico figlio maschio sopravvissuto che decisero di chiamare Massimiliano, in onore di un santo balcanico. Federico ed Eleonora avevano avuto un figlio prima di Massimilano, Cristoforo, e ne ebbero uno dopo, Giovanni, entrambi morti in tenera età.
 
Si tratta di una [[Comune sparso|provincia sparsa]] ed è nata dallo scorporo dell'allora [[provincia di Milano]].
Non solo i genitori, ma tutto l'impero poneva in Massimiliano le più grandi speranze: era considerato infatti come un bambino inviato da [[Dio]], destinato a realizzare grandiose imprese. Subito attorno alla nascita di Massimiliano furono create le più svariate leggende, che contribuirono a diffondere l'amore popolare e la fama di cui godette il giovane erede al trono. <ref>Andrew Wheatcroft, ''Gli Asburgo'', pp.74-75</ref>
È la diciottesima provincia della penisola per numero di abitanti e con un'estensione di 405,49&nbsp;km² è la terza [[provincia]] più piccola d'[[Italia]], preceduta solo da quelle di [[provincia di Trieste|Trieste]] e [[Provincia di Prato|Prato]]. Inoltre è seconda come densità di popolazione dopo la [[provincia di Napoli]]. Ne fanno parte 55 [[comune (Italia)|comuni]].
 
La superficie urbanizzata della provincia di Monza e della Brianza è più alta rispetto alla media delle province italiane: l'indice medio di consumo di suolo, calcolato come rapporto tra superficie urbanizzata e superficie totale, supera infatti il 53%, la più alta percentuale fra le province lombarde. I comuni più urbanizzati sono [[Lissone]], [[Vedano al Lambro]] e [[Bovisio Masciago]], che arrivano anche a superare l'80% di indice di consumo di suolo.
Massimiliano trascorse i primi anni di vita nella città di Wiener Neustadt dove crebbe con rigore. A fianco delle sue passioni, i [[duello|duelli]] e i [[torneo|tornei]], Massimiliano era costretto ad assistere a lunghe lezioni che lo portarono ad imparare in breve tempo il [[lingua tedesca|tedesco]] ed il [[lingua latina|latino]], nonché l'[[lingua italiana|italiano]] e il [[lingua francese|francese]]. La corte asburgica non amava l'ostentazione del lusso e Massimiliano crebbe secondo le antiche usanze dei suoi antenati, lontano da raffinatezze ed eleganza.<ref>Wheatcroft, p.75</ref>
 
== Confini ==
Ben presto, nel [[1467]], morì Eleonora, rimpianta da tutta la corte ed in particolare dal marito: Ferdinando infatti non si volle più sposare lasciando il futuro della dinastia nelle mani dell'unico suo figlio maschio sopravvissuto e di un lontano cugino, [[Sigismondo d'Austria|Sigismondo]], [[conte del Tirolo]].
La provincia di Monza e della Brianza confina a nord con la [[provincia di Lecco]] e con la [[provincia di Como]], a ovest con la [[provincia di Varese]], a est con la [[provincia di Bergamo]] e con la [[città metropolitana di Milano]], con cui confina anche a sud.
 
== Geografia fisica ==
Da subito, Massimiliano si presentò come un ragazzo vivace, che adorava il combattimento ed allo stesso tempo era attirato dall'arte e dalla cultura. Fisicamente era molto simile al padre: non era molto alto, aveva il naso aquilino tipico degli Asburgo, ed era piuttosto robusto.<ref>Guido Gerosa, ''Carlo V'', p.28</ref> Caratterialmente invece padre e figlio erano completamente differenti: Federico amava la quiete e la tranquillità, mentre Massimiliano era sempre attivo e instancabile: con la caduta dell'[[Impero Romano d'Oriente]] e l'uccisione di [[Costantino XI di Bisanzio|Costantino XI Paleologo]] ad opera dei [[Impero Ottomano|turchi]] di [[Maometto II]], l'indignazione di Massimiliano fu tale che si recò a [[Roma]] e chiese a [[papa Paolo II]] di ufficializzare un ordine cavalleresco da esso stesso creato, con il quale avrebbe conservato l'unità del mondo cristiano.<ref>Wheatcroft, p.75-76</ref>
La provincia di Monza e della Brianza sorge nell'alta pianura [[lombardia|lombarda]] occidentale, al margine meridionale della [[Brianza]]. Il suo territorio è attraversato principalmente dal fiume [[Lambro]] nel capoluogo, dal [[Seveso (fiume)|Seveso]], dall'[[Adda]] e dal torrente [[Molgora]] nei comuni circostanti.
 
=== Collocazione geografica ===
==Il matrimonio e la reggenza in Borgogna==
La provincia di Monza e della Brianza ha assunto proprio questa denominazione ufficiale, anziché quella di ''provincia di Monza'' o ''di Monza-Brianza'', perché risulta essere una ''provincia composta''. Infatti è costituita:
===Matrimonio con Maria di Borgogna===
* da Monza e da una parte<ref>[[Pievi milanesi|(vedi Corte di Monza, formata da Monza con le attuali Villasanta, Brugherio, Cologno Monzese, Sesto San Giovanni e Vimodrone).]]</ref> del monzese storico;
[[Immagine:Bernhard Strigel 003.jpg|thumb|200px|right|''Massimiliano I e la sua famiglia'', ritratto immaginario di [[Bernard Strigel]]; da sinistra Massimiliano, i nipoti [[Ferdinando I del Sacro Romano Impero|Ferdinando]] e [[Carlo V del Sacro Romano Impero|Carlo]], il figlio [[Filippo I di Castiglia|Filippo]], la moglie [[Maria di Borgogna|Maria]], ed il nipote [[Luigi II d'Ungheria e Boemia|Luigi]].]]
* dai comuni della bassa [[Brianza]]. A dispetto del nome, infatti, il territorio provinciale copre solo la porzione meridionale della [[Brianza]] geografica.
{{c|Suddivisioni arbitrarie dalle fonti ignote|Lombardia|novembre 2017}}
La provincia è schematicamente suddivisibile in diverse zone:
* [[Monza]], terza città della [[Lombardia]] per numero di abitanti, e parte del ''monzese storico''.
* Bassa Brianza occidentale, corrispondente in parte alla valle del [[Seveso (fiume)|fiume Seveso]];
* Bassa Brianza centrale nord e sud, corrispondente in parte alla valle del fiume [[Lambro]];
* Bassa Brianza orientale, corrispondente in parte alla valle del torrente [[Molgora]].
[[File:Provincia di monza.svg|thumb|right|{{cn|Le zone in cui è suddivisa la provincia|da chi??}}]]
 
==== Capoluogo ====
La situazione dell'Impero e dell'imperatore nella seconda metà del [[Quattrocento]] si presentava problematica: Federico III era perennemente alla ricerca di finanziamenti che spesso i litigiosi rappresentanti degli stati tedeschi rifiutavano di concedergli. Si decise allora di trovare una sposa per l'erede al trono che portasse una ricca dote; la scelta cadde sulla figlia del [[duca di Borgogna]] [[Carlo il Temerario]], nemico dei [[Francia|francesi]] come Federico e signore del più ricco territorio d'[[Europa]]: la [[Borgogna]] infatti era all'ora al suo massimo splendore. Il duca di Borgogna controllava le [[Fiandre]], l'[[Artois]], il [[Brabante]], la [[Piccardia]], la [[Franca Contea]]. Inoltre governava su vasti territori lungo il [[Reno]] ed in [[Olanda]], oltre a possedere le [[Storia del Lussemburgo|contee di Lussemburgo]] e [[Limburgo]]. Pur essendo formalmente molto legato alla Francia, il duca Carlo era completamente indipendente ed aspirava addirittura ad una corona, che sperava di ottenere dall'Imperatore.
Il capoluogo [[Monza]] con [[Brugherio]] e [[Villasanta]]<ref>fanno parte del monzese storico anche i paesi di: Cologno Monzese, Vimodrone, Sesto San Giovanni, rimasti nella Città metropolitana di Milano.</ref>
 
==== Bassa Brianza occidentale e delle [[Parco delle Groane|Groane]] ====
Federico III e Carlo I si incontrarono a presso [[Treviri]], ma il loro accordo sfumò a causa dell'incertezza dell'imperatore.<ref>Wheatcroft, p.77</ref> Intanto però Massimiliano e la figlia del duca, [[Maria di Borgogna|Maria]], si erano visti ed avevano avuto l'opportunità di conoscersi e di piacersi.<ref>Gerosa, p.20</ref>
Sono compresi nella zona della bassa Brianza occidentale i comuni di [[Barlassina]], [[Bovisio-Masciago]], [[Ceriano Laghetto]], [[Cesano Maderno]], [[Cogliate]], [[Lazzate]], [[Lentate sul Seveso]], [[Limbiate]], [[Meda (Italia)|Meda]], [[Misinto]], [[Seveso]] e [[Varedo]].
 
==== Bassa Brianza centrale nord ====
Di lì a qualche anno tuttavia Carlo il Temerario morì in battaglia sotto le mura della città di [[Nancy]], appena conquistata dalle sue truppe e Maria si trovò ad essere l'unica erede di tutta la fortuna paterna. Circondata da nemici, primi fra tutti gli agenti ed i nobili al servizio del [[re di Francia]] [[Luigi XI di Francia|Luigi XI]], Maria si chiuse con pochi servitori fedeli nella città di [[Gand]], attendendo l'arrivo di Massimiliano e dell'esercito imperiale. Nel giugno 1477 Massimiliano giunse a Gand e il [[18 luglio]] [[1477]] sposò Maria; in breve, alla testa del suo esercito, riportò l'ordine in terra borgognona sconfiggendo Luigi XI, che aveva tentato di organizzare rivolte nelle Fiandre per ribaltare l'autorità dei giovani sposi, nella battaglia di [[Enguinegatte|Guinegatte]] del [[17 agosto]] [[1479]].
Sono compresi nella zona della bassa Brianza centrale nord i comuni di [[Albiate]], [[Besana in Brianza]], [[Briosco]], [[Carate Brianza]], [[Correzzana]], [[Giussano]], [[Renate]], [[Triuggio]], [[Veduggio con Colzano]] e [[Verano Brianza]].
 
==== Bassa Brianza centrale sud ====
Negli anni che seguirono Massimiliano continuò a combattere per l'integrità dei territori del suocero; intanto, nel [[1478]] e nel [[1480]] erano nati i suoi due figli, [[Filippo I di Castiglia|Filippo]] e [[Margherita d'Asburgo|Margherita]]. Ma a distanza di due anni dalla nascita di Margherita, una tragedia si abbattè su Massimiliano: sua moglie Maria, durante una battuta di caccia, era caduta da cavallo ed aveva riportato gravi emorragie interne. Trasportata subito subito a Bruges, morì il [[27 marzo]] [[1482]], rimpianta da tutta la corte ed in particolare da Massimiliano, che si trovava ora ad essere reggente per i figli, senza possedimenti propri.
Sono compresi nella zona della bassa Brianza centrale sud i comuni di [[Biassono]], [[Desio]], [[Lesmo]], [[Lissone]], [[Macherio]], [[Muggiò]], [[Nova Milanese]], [[Seregno]], [[Sovico]] e [[Vedano al Lambro]].
 
===La= difficileBassa reggenzaBrianza delorientale Reo deiVimercatese Romani====
Sono compresi nella zona della bassa Brianza orientale i comuni di [[Agrate Brianza]], [[Aicurzio]], [[Arcore]], [[Bellusco]], [[Bernareggio]], [[Burago di Molgora]], [[Busnago]], [[Camparada]], [[Caponago]], [[Carnate]], [[Cavenago di Brianza]], [[Concorezzo]], [[Cornate d'Adda]], [[Mezzago]], [[Ornago]], [[Roncello]], [[Ronco Briantino]], [[Sulbiate]], [[Usmate Velate]] e [[Vimercate]].
 
== Istituzione della provincia e sedi ==
Morta Maria, le varie città sotto il controllo di Massimiliano colsero l'occasione per ribellarsi all'autorità del duca d'Austria; gli stati dei [[Paesi Bassi]] in particolare strinsero patti con la Francia che culminarono con il [[Trattato di Arras (1482)|trattato di Arras]] del [[dicembre]] 1482, il quale sanciva una pace militare ed economica tra le due parti. Inoltre Massimiliano fu costretto ad inviare a [[Blois]], dove risiedeva la Corte francese, la figlia Margherita come pegno di pace. La giovane principessa fu trattata con tutti gli onori e fu promessa in sposa al nuovo re di Francia, il giovane [[Carlo VIII di Francia|Carlo VIII]].<ref>Margherita fu trattenuta in Francia e considerata come la futura regina fino al momento in cui Carlo decise di prendere in moglie [[Anna di Bretagna]] (1491). Margherita, ferita e delusa, tornò presso il padre e sposò [[Giovanni d'Aragona e Castiglia]] e poi [[Filiberto II di Savoia]]. (Gerosa, pp.26-27)</ref>
Istituita l'11 giugno 2004, la provincia di Monza e della Brianza comprendeva inizialmente 50 comuni<ref name = "Legge 146 2004"/>. Dal 2009 sono entrati ufficialmente a fare parte della nuova Provincia altri 5 comuni<ref>{{Cita legge italiana
|tipo = legge
|anno = 2009
|mese = 12
|giorno = 09
|numero = 183
|titolo = Distacco dei comuni di Busnago, Caponago, Cornate d'Adda, Lentate sul Seveso e Roncello dalla provincia di Milano e loro aggregazione alla provincia di Monza e della Brianza, ai sensi dell'articolo 133, primo comma, della Costituzione.
|articolo =
|originale =
|data =
|cid =
}}</ref>.
 
[[File:Villa reale 025.jpg|thumb|La [[Villa Reale di Monza]] sede del Primo Consiglio Provinciale]]
[[Immagine:Kaiser-maximilian-und-maria-von-burgund 1-920x1035.jpg|thumb|left|185px|Stampa raffigurante Massimiliano e l'adorata moglie Maria deceduta nel 1482.]]
[[File:Pusterla Portico.JPG|thumb|Gli ex uffici decentrati di Villa Pusterla a [[Limbiate]]]]
La [[Camera di commercio, industria, artigianato e agricoltura|Camera di Commercio]] è stato il primo ente della Provincia di Monza e della Brianza ad essere attivato (21 luglio 2007).
 
=== Sedi provinciali ===
Nel [[1486]] Massimiliano ricevette il titolo di [[Re dei Romani]] da suo padre Federico III. Il titolo lo designava come erede universale dell'imperatore alla sua morte. Alcune fonti affermano che Federico fosse contrario alla nomina del figlio mentre lui era ancora in vita; questa ipotesi non ha tuttavia alcun riscontro realistico e storico. Certo è invece, che tra padre e figlio vi fossero numerose incomprensioni e che i due fossero spesso in disaccordo tra loro.<ref>Wheatcroft, p.78</ref>
Gli uffici della provincia si trovano presso il '''Palazzo della Provincia''', la nuova sede situata in viale Grigna 13 (nel complesso del '''Polo Istituzionale'''), inaugurata il 3 ottobre 2014<ref>[http://www.provincia.mb.it/news/dettaglio_news.html?id=15677&area=256&titolo=Monza_e_Brianza Inaugurazione della nuova sede provinciale]</ref> dopo circa quattro anni di lavori, dislocata su una superficie di 15.000&nbsp;m². Cerimonia d’apertura effettuata in concomitanza col giorno del Santo Patrono provinciale [[Luigi Talamoni]]. Come da Accordo di Programma, nella stessa area, su una superficie complessiva di 90.000&nbsp;m², è in corso la realizzazione d’altri edifici: 3000&nbsp;m² per la sede territoriale di Regione Lombardia, 14.000&nbsp;m² per la Questura, 5000&nbsp;m² per la caserma della Guardia di Finanza, 3000&nbsp;m² per uffici finanziari e 16.000&nbsp;m² per la Fiera-Centro Congressi. Il progetto per la sede istituzionale della nuova Provincia è stato elaborato per realizzare un edificio efficiente, flessibile, moderno, tecnologico in linea con le esigenze di risparmio energetico e di bioarchitettura: in base al progetto l'edificio sarà integrato con il contesto ambientale e saranno utilizzati, ove possibile, materiali bio-ecologici e sistemi costruttivi a basso consumo energetico. Tutti gli uffici provinciali verranno col tempo traslocati in questa sede.<ref>[http://www.provincia.mb.it/servizi_cittadini/Sportelli.html/index.html Trasferimento degli uffici provinciali - Sito ufficiale della Provincia]</ref>
 
Precedentemente gli uffici provinciali erano dislocati in via Tommaso Grossi 9 a Monza (sede istituzionale), in piazza Diaz 1 (sede operativa di Monza) e in via Napoleone Bonaparte 2 (sede operativa di Limbiate).
Tornato in Borgogna e dopo anni di continue ribellioni e sfide all'autorità del [[duca d'Austria]] da parte delle città borgognone, Massimiliano decise la convocazione dei rappresentanti delle principali città per giungere ad un accordo. Così, nell'[[inverno]] [[1488]], scelse come città adatta per la situazione [[Bruges]]. Vi giunse con tutta la sua Corte, lasciando però fuori dalle mura cittadine le sue truppe, che avrebbe fatto entrare in un secondo momento. Ma gli abitanti di Bruges, approfittando dell'occasione, bloccarono i cancelli cittadini impedendo l'entrata dell'esercito del reggente: Massimiliano si trovò così prigioniero della cittadinanza, senza nessun tipo di protezione o di garanzia. La popolazione di Bruges arrivò ad eliminare alcuni membri della Corte di Massimiliano e a minacciare di consegnarlo al re di Francia.<ref>Tra i membri della Corte assassinati dalla gente di Bruges ci fu il tesoriere di Massimiliano, Pierre Lanchals. Durante il periodo di prigionia di Massimiliano, gli abitanti della città di [[Gand]] proposero addirittura di far uccidere il reggente.(Gerosa, p.24; Wheatcroft, pp.271-272)</ref> Ben presto tuttavia giunse la notizia dell'imminente arrivo dell'esercito imperiale inviato da Federico III; la ribelle Bruges decise quindi di lasciare libero Massimiliano.
Gli uffici dell'Agricoltura, Caccia e Pesca - che in passato erano alle dipendenze della provincia e successivamente sono passati sotto il controllo della regione Lombardia - si trovavano invece nella sede di piazza Cambiaghi 8.
<ref>[http://www.provincia.mb.it/conosci_provincia/Sedi_mb/index.html Gli uffici provinciali attuali e precedenti]</ref>
 
== Stemma provinciale ==
Seguirono anni di violenti scontri tra i nobili borgognoni, desiderosi di essere indipendenti, e Massimiliano, che si conclusero con una vittoria del reggente: Alberto di Sassonia, uno dei più fedeli feudatari di Massimiliano, conquistò e ridusse all'impotenza Bruges e Gand, i due fulcri della rivolta, mentre il più accanito avversario dell'autorità asburgica, [[Ducato di Kleve|Filippo di Kleve]], fu irrimediabilmente sconfitto nel [[1492]].<ref>Gerosa, p.27</ref> Finalmente Massimiliano potè dare il via ai negoziati per la pace, che si conclusero con il [[trattato di Senlis]] del [[23 maggio]] [[1493]], che gli assicurava il controllo dell'[[Artois]] e della [[Franca Contea]].
[[File:Provincia-Monza-Brianza-stemma.svg|70px|right|thumb|Stemma della Provincia]]
La provincia di Monza e della Brianza ha indetto nell'anno 2011 un concorso artistico di idee per la realizzazione del proprio stemma.
Nella seduta del [[Consiglio Provinciale]] di giovedì 13 ottobre 2011, con 22 preferenze su 29, è stato scelto il progetto presentato dal designer Lucio Brugiatelli.
L'elemento simbolico rappresenta uno stemma araldico, il concept fa riferimento al significato di [[Brianza]] che deriva dal termine celtico «brig» (colle) e dalla conformazione della zona, ricca di fiumi. Il simbolo celtico di base è il [[Triscele]], inscritto in uno scudetto, ed è stato scelto proprio per la forma geometrica che rappresenta in modo iconografico il territorio diviso dal percorso di fiumi.
La giunta provinciale dal febbraio 2012, in seguito all'aggiornamento dello Statuto dell'Ente ed agli affinamenti tecnico-grafici necessari, ha ufficialmente utilizzato tale stemma.
 
[[File:Logo MB senza scritte.png|70px|thumb|Vecchio logo]]
==L'elezione e le prime campagne==
Il vecchio logo identificativo adottato dalla provincia di Monza e della Brianza rappresentava un quadrato, come una finestra aperta sul territorio.
[[Immagine:Peter_Paul_Rubens_120b.jpg|thumb|right|200px|''Ritratto di Massimiliano I in armatura'', dipinto immaginario di [[Rubens]].]]
Un simbolo aperto che ricorda le infrastrutture, la linearità della produzione industriale, il senso dell'ordine, della dinamicità della produttività. Il simbolo riassume in sé le principali radici identitarie che caratterizzano la Brianza: dal tema del paesaggio, al valore dell'associazionismo e del volontariato, fino al “saper fare” espresso dal mondo imprenditoriale.
 
== Amministrazione ==
Il [[19 agosto]] 1493, presso [[Linz]], si spense in grande solitudine l'imperatore Federico III. Massimiliano, Re dei Romani, venne subito investito del potere imperiale. Suo primo atto fu quello di lasciare la Borgogna affidandola a suo figlio Filippo, che ne ottenne la piena sovranità, riconosciuta anche dal popolo. Filippo venne accolto a [[Lovanio]] con tutti gli onori e vi pose la sua Corte.
{{ComuniAmminPrecTitolo|cariche=Presidente}}
Massimiliano intanto, che aveva ottenuto in eredità dal cugino [[Sigismondo d'Austria|Sigismondo]], detto il Danaroso, il ricco territorio del [[Tirolo]] ed era riuscito a cacciare il [[Elenco di sovrani e capi di stato d'Ungheria|re ungherese]] [[Mattia Corvino]] dall'[[Austria]], tornò a [[Innsbruck]], sua residenza prediletta.<ref>Wheatcroft, p.78</ref> Lo stesso anno della morte del padre, Massimiliano aveva sposato [[Bianca Maria Sforza]], figlia del [[duca di Milano]] [[Galeazzo Maria Sforza]], nella speranza di poter avere altri eredi. Bianca tuttavia si dimostrò ben presto incapace di avere figli.
{{ProvinciaAmminPrec |[[2009]] | [[2014]] |[[Dario Allevi]] | [[Popolo della Libertà]] |[[Presidente della Provincia|Presidente]]|<ref>[http://elezionistorico.interno.it/index.php?tpel=P&dtel=07/06/2009&tpa=I&tpe=P&lev0=0&levsut0=0&lev1=3&levsut1=1&lev2=104&levsut2=2&ne1=3&ne2=104&es0=S&es1=S&es2=S&ms=S Elezioni del 2009]</ref>}}
{{ProvinciaAmminPrec |[[2014]] | [[2017]] | [[Pietro Luigi Ponti]] | [[Partito Democratico (Italia)|Partito Democratico]] | Presidente}}
{{ProvinciaAmminPrec |[[2017]] | [[2019]] | [[Roberto Invernizzi]] |[[Partito Democratico (Italia)|Partito Democratico]]| Presidente}}
{{ProvinciaAmminPrec |[[2019]] | ''in carica'' | Concetta Monguzzi |[[Partito Democratico (Italia)|Partito Democratico]]| Vicepresidente}}
{{ComuniAmminPrecFine}}
 
A livello locale, dopo le elezioni amministrative del 9 giugno [[2019]], sono 24 i comuni gestiti dal [[centro-sinistra in Italia|centro-sinistra]],<ref>'''[[Agrate Brianza]]''', '''[[Arcore]]''', [[Barlassina]], [[Bellusco]], [[Bernareggio]], '''[[Brugherio]]''', [[Caponago]], [[Carnate]], [[Cavenago di Brianza]], '''[[Cesano Maderno]]''', '''[[Desio]]''', [[Lesmo]], '''[[Lissone]]''', [[Macherio]], '''[[Muggiò]]''', '''[[Nova Milanese]]''', [[Ronco Briantino]], '''[[Seregno]]''', [[Sulbiate]], [[Triuggio]], [[Usmate Velate]], [[Vedano al Lambro]], [[Verano Brianza]], [[Villasanta]]</ref> 25 i comuni governati dal [[centro-destra in Italia|centro-destra]],<ref>[[Aicurzio]], [[Albiate]], '''[[Besana Brianza]]''', '''[[Bovisio Masciago]]''', [[Briosco]], [[Burago di Molgora]], [[Camparada]], '''[[Carate Brianza]]''', [[Ceriano Laghetto]], [[Cogliate]], '''[[Concorezzo]]''', [[Cornate d'Adda]], [[Correzzana]], '''[[Giussano]]''', '''[[Lentate sul Seveso]]''', '''[[Limbiate]]''', '''[[Meda (Italia)|Meda]]''', [[Mezzago]], [[Misinto]], '''[[Monza]]''', [[Renate]], '''[[Seveso]]''', [[Sovico]], [[Varedo]], [[Veduggio con Colzano]]</ref> 3 i comuni guidati da monocolori [[Lega Nord|leghisti]],<ref>[[Biassono]], [[Lazzate]] e [[Roncello]]</ref> 2 i comuni gestiti da [[lista civica|liste civiche]] centriste,<ref>[[Busnago]] e [[Ornago]]</ref> e 1 il comune governato da un monocolore [[Movimento 5 stelle|pentastellato]]<ref>'''[[Vimercate]]'''</ref>.<ref>Fonte: “[[Il Cittadino di Monza e Brianza]]”.</ref>
===Le tensioni con la Dieta e la breve esperienza italiana===
{{vedi anche|Guerra d'Italia del 1494-1498|Riforma imperiale}}
Una volta eletto, Massimiliano decise di aderire alla [[Guerra d'Italia del 1494-1498|Lega di Venezia]], che vedeva la [[Spagna]], lo [[Stato Pontificio]] e i maggiori stati italiani combattere contro la calata dei francesi di Carlo VIII in [[Italia]]. Per organizzare un esercito e scendere in Italia, Massimiliano aveva bisogno di denaro e decise così di convocare una Dieta composta dai Grandi Elettori, i rappresentanti delle città imperiali e i Principi imperiali che avrebbe dovuto votare per fornirgli i sussidi necessari alla guerra. Con la convocazione della [[Dieta di Worms]] Massimiliano intendeva ottenere il denaro necessario a finanziare la sua impresa ma anche un rinnovamento dell'apparato statale, che ottenne con la celebre [[Riforma imperiale]].
 
== Comuni ==
Ottenuti i finanziamenti, l'imperatore scese in Italia per due volte, nel [[1495]] e nel [[1498]], senza ottenere, in entrambi i casi, risultati rilevanti.<ref>Gerosa, p.31</ref>
{{vedi anche|Armoriale dei comuni della provincia di Monza e della Brianza}}
Appartengono alla provincia di Monza e della Brianza i seguenti 55 comuni:
{{Div col|cols=3}}
* [[Agrate Brianza]]
* [[Aicurzio]]
* [[Albiate]]
* [[Arcore]]
* [[Barlassina]]
* [[Bellusco]]
* [[Bernareggio]]
* [[Besana in Brianza]]
* [[Biassono]]
* [[Bovisio-Masciago]]
* [[Briosco]]
* [[Brugherio]]
* [[Burago di Molgora]]
* [[Busnago]]
* [[Camparada]]
* [[Caponago]]
* [[Carate Brianza]]
* [[Carnate]]
* [[Cavenago di Brianza]]
* [[Ceriano Laghetto]]
* [[Cesano Maderno]]
* [[Cogliate]]
* [[Concorezzo]]
* [[Cornate d'Adda]]
* [[Correzzana]]
* [[Desio]]
* [[Giussano]]
* [[Lazzate]]
* [[Lentate sul Seveso]]
* [[Lesmo]]
* [[Limbiate]]
* [[Lissone]]
* [[Macherio]]
* [[Meda (Italia)|Meda]]
* [[Mezzago]]
* [[Misinto]]
* [[Monza]]
* [[Muggiò]]
* [[Nova Milanese]]
* [[Ornago]]
* [[Renate]]
* [[Roncello]]
* [[Ronco Briantino]]
* [[Seregno]]
* [[Seveso]]
* [[Sovico]]
* [[Sulbiate]]
* [[Triuggio]]
* [[Usmate Velate]]
* [[Varedo]]
* [[Vedano al Lambro]]
* [[Veduggio con Colzano]]
* [[Verano Brianza]]
* [[Villasanta]]
* [[Vimercate]]
{{Div col end}}
 
Tutti i comuni fanno parte della provincia fin dalla sua istituzione nel [[2004]] con eccezione dei cinque comuni ([[Busnago]], [[Caponago]], [[Cornate d'Adda]], [[Lentate sul Seveso]] e [[Roncello]]) che, con legge del 9 dicembre [[2009]] n.183, entrata in vigore il 18 dicembre 2009, si sono distaccati dalla allora [[provincia di Milano]] e sono stati aggregati alla provincia di Monza e della Brianza, ai sensi dell'articolo 133, primo comma, della Costituzione,<ref>[http://www.parlamento.it/parlam/leggi/09183l.htm L 183/2009<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref> portando quindi a 55 il numero di comuni aderenti.
Tornato in territorio imperiale, Massimiliano continuò i lavori della Dieta di Worms, che aveva approvato, oltre all'introduzione di una tassa (il ''[[gemeiner Pfennig]]'') per fornire a Massimiliano i mezzi finanziari necessari per le guerre in Italia e contro l'[[Impero Ottomano]], il cosiddetto ''[[Landfrieden|Landfrieden perpetuo]]'', con lo scopo di mettere fine alle [[faida|guerre private]], sulla cui vigilanza era chiamato a vegliare un tribunale apposito, il [[Reichskammergericht]] (Corte camerale imperiale).
 
===Distinzione del territorio amministrativo provinciale rispetto al territorio complessivo della Brianza===
===La guerra svizzera===
Esistono dei comuni nel territorio 'geografico' brianteo che riportano la denominazione "Brianza" anche se amministrativamente esclusi dalla provincia di Monza e della Brianza , per esempio [[Annone di Brianza]], [[Cassago Brianza]], [[Castello di Brianza]], [[Cesana Brianza]], [[Colle Brianza]], [[Monticello Brianza]], in [[provincia di Lecco]], e [[Alzate Brianza]], in [[provincia di Como]].
{{vedi anche|Guerra sveva}}
[[Immagine:Schlacht bei Dorneck.jpg|240px|thumb|left|Immagine della sconfitta decisiva per le truppe imperiali presso Dornach.]]
 
=== La provincia di Monza e della Brianza e le Brianze ===
La Confederazione delle città svizzere, che formalmente faceva parte dell'Impero, non volle riconoscere le decisione della Dieta di Worms (né aveva voluto inviare propri rappresentanti alla dieta, con l'eccezione della città [[Berna]]). Inoltre, si erano verificate in quei mesi numerose incomprensioni tra i sostenitori dell'imperatore e i membri della Confederazione svizzera, che avevano portato a scontri armati tra i soldati svizzeri e i [[lanzichenecchi]] imperiali.<ref>I lanzichenecchi furono istituiti proprio da Massimiliano nel [[1487]] su modello dei soldati mercenari svizzeri.</ref> Nel mese di [[febbraio]] [[1499]] gli svizzeri colsero l'occasione, fornita da un pretesto, di attaccare le truppe imperiali.
Per quanto riguarda '''i comuni della Brianza''', il centro abitato citato nel documento forse più antico, (1107), nel quale si accenna alla Brianza, è: ''’...in loco et fundo seu monte qui dicitur Brianza ad locum ubi dicitur Infigina...’''. 'Infigina del Monte di Brianza' è ''l'attuale borgo Figina di [[Villa Vergano]], frazione di Galbiate'', oggi in provincia di Lecco<ref>([http://www.circulturaledonberetta.it/opera_omnia/05_opera/01_libri/10_istor/istor.html (vedi in ‘Pagine di storia Briantina' di Rinaldo Beretta)]</ref>.I confini della Brianza hanno visto un'evoluzione temporale. Inizialmente il termine si riferiva a un territorio compreso tra [[Lambro]] e [[Adda]], da Canonica Lambro a sud al confine [[Canzo]]-[[Asso (Italia)|Asso]] a nord. Questa accezione nel [[XV secolo]] ebbe anche una sua struttura politica territoriale (il ''Vicariatus Montis Briantiae'' e l'''Universitas Montis Briantiae''<ref>G. Fiamma, in Muratori, ''[[Rerum Italicarum scriptores]]'', t. XI, col. 542; T. Calchi, ''Nuptiae Augustae'' etc., 110, Bibl. Ambr.; G. Ripamonti, ''Historia Ecclesiae Mediolanensis'', decas I, 231, Milano 1627; R. Beretta, ''Il Monte di Brianza e i privilegi di Francesco Sforza'', in "Appunti storici su alcuni monasteri e località della Brianza", Monza 1966, pp. 165-283.</ref>), titolare di particolari concessioni fiscali da parte dello Stato di Milano. Successivamente il suo significato si dilatò pressoché a tutta l'area della Martesana ''de medio'', ed è questa l'accezione più frequentemente usata dal [[XVIII secolo|Settecento]]<ref>Ignazio Cantù, ''Le vicende della Brianza e de' paesi circonvicini'', Milano 1836.</ref>. I confini sono variamente cambiati nel tempo specie dopo l'800. In ogni caso nel 2000 ‘la(/e) Brianza(/e) ‘ nella più grande estensione può avere una delimitazione formata dai seguenti Comuni: [[Paderno d'Adda]], [[Robbiate]], [[Imbersago]], [[Calco (Italia)|Calco]], [[Brivio]], [[Airuno]], [[Olginate]], [[Garlate]], [[Galbiate]], [[Malgrate]], [[Civate]], [[Suello]], [[Cesana Brianza]], [[Pusiano]], [[Eupilio]], [[Canzo]], [[Asso (Italia)|Asso]], [[Lasnigo]], [[Sormano]], [[Magreglio]], [[Caglio]], [[Rezzago]], [[Caslino d'Erba]], [[Castelmarte]], [[Ponte Lambro]], [[Erba]], [[Albavilla]], [[Albese con Cassano]], [[Montorfano]], [[Tavernerio]]<ref>[http://www.comune.tavernerio.co.it/oc/oc_p_elenco_nofoto.php?x=83034b4616ad633a6a5ce5c91b9b7e37 (Tavernerio) ]</ref>, [[Lipomo]], [[Capiago Intimiano]], [[Senna Comasco]], [[Casnate con Bernate]], [[Grandate]], [[Montano Lucino]], [[Cavallasca]], [[Villa Guardia]], [[Luisago]], [[Fino Mornasco]], [[Cucciago]], [[Vertemate con Minoprio]], [[Cantù]], [[Carimate]], [[Cermenate]], [[Lentate sul Seveso]], [[Lazzate]], [[Misinto]], [[Cogliate]], [[Ceriano Laghetto]], [[Solaro (Italia)|Solaro]], [[Limbiate]], [[Varedo]], [[Paderno Dugnano]], [[Cinisello Balsamo]], [[Cusano Milanino]], [[Nova Milanese]], [[Lissone]], [[Monza]], [[Brugherio]], [[Carugate]], [[Caponago]], [[Basiano]], [[Grezzago]], [[Pozzo d'Adda]], [[Trezzano Rosa]], [[Cassano d'Adda]], [[Vaprio d'Adda]], [[Trezzo sull'Adda]], [[Cornate d'Adda]].<ref>{{Cita web |url=http://www.etvilloresi.it/portal-villoresi/upload/ent3/1/sitoETV_09.pdf |titolo=Canale Villoresi |accesso=6 novembre 2015 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150924002758/http://www.etvilloresi.it/portal-villoresi/upload/ent3/1/sitoETV_09.pdf |dataarchivio=24 settembre 2015 |urlmorto=sì }}</ref><ref>[http://www.parks.it/parco.adda.nord/map.php Adda dal lago di Garlate a Cassano d'Adda]</ref><ref>[http://www.circolosardegna.brianzaest.it/il__lambro.htm Sorgente Lambro]</ref><ref>[http://www.lapuska.com/pdf/Il_Seveso.pdf Il Seveso, percorso nella Brianza ed oltre; da Cavallasca a Luisago; da Luisago, da Fino Mornasco a Lentate sul Seveso, da Varedo a Paderno Dugnano e quindi a Milano]</ref><ref>{{treccani|brianza|Brianza}}</ref>.
 
=== Comuni più popolosi della provincia di Monza e della Brianza ===
Ben presto i contingenti svizzeri sconfissero le truppe sveve dell'imperatore e penetrarono nei territori del [[Liechtenstein]] sino al [[lago di Costanza]]. Quelle svizzere erano spesso solo incursioni, dato che i soldati tendevano a ritirarsi poco dopo nei loro confini: tuttavia incontrarono soldati imperiali numerose volte e li sconfissero nella maggior parte dei casi in modo totale.<ref>Gerosa, p.31</ref> Agli inizi d'[[aprile]] Massimiliano, convocata una dieta a [[Magonza]], dichiarò guerra alla confederazione. Ambedue le parti presero a saccheggiare il territorio del nemico lungo il [[Reno]]. Le truppe asburgiche penetrarono nel [[Canton Turgovia|Thurgau]], ma appena vennero a contatto con gli svizzeri subirono una pesante sconfitta: le continue vittorie svizzere portarono Massimiliano a cambiare lo scenario di guerra spostando il grosso del suo esercito nella [[Val Monastero]], dove pensava di poter cogliere una importante vittoria sugli svizzeri impreparati. Tuttavia, nella [[battaglia della Calva]], gli imperiali subirono un'ulteriore sconfitta da parte dell'esercito svizzero che uccise all'incirca cinquemila uomini. Questa, seguita da altre battaglie tutte negative per l'Impero, portarono Massimiliano a stipulare la [[pace di Basilea|pace]] con gli svizzeri, che venne siglata il [[22 settembre]] presso [[Basilea]]. In seguito la [[Svizzera]] fu riconosciuta dall'imperatore come indipendente.
Di seguito è riportata la lista dei 20 comuni maggiori della provincia di Monza e della Brianza ordinati per numero di abitanti tra i 55 totali:
{| class="wikitable" style="text-align:center;"
|+
|- bgcolor="#EFEFEF"
! style="background:#CCF" | Pos.
! style="background:#CCF" | Stemma
! style="background:#CCF" | Comune di
! style="background:#CCF" | Popolazione<br />(ab)
! style="background:#CCF" | Superficie<br />(km²)
! style="background:#CCCCFF" |Densità<br />(ab/km²)
! style="background:#CCCCFF" |Altitudine<br />([[Livello del mare|m s.l.m.]])
|-
|'''1º'''
|[[File:Monza-Stemma.png|centro|30px]]
|[[Monza]]
|123.598
|33,03
|3.704
|162
|-
|'''2º'''
|[[File:Lissone-Stemma.png|centro|30px]]
|[[Lissone]]
|45.960
|9,27
|4.941
|191
|-
|'''3º'''
|[[File:Seregno-Stemma.png|centro|30px]]
|[[Seregno]]
|45.131
|13.01
|3.318
|222
|-
|'''4º'''
|[[File:Desio-Stemma.png|centro|30px]]
|[[Desio]]
|42.079
|14,79
|2.747
|196
|-
|'''5º'''
|[[File:Cesano Maderno-Stemma.png|centro|30px]]
| [[Cesano Maderno]]
|38.637
|11,46
|3.245
|198
|-
|'''6º'''
|[[File:Limbiate-Stemma.png|centro|30px]]
|[[Limbiate]]
|35.141
|12,40
|2.827
|187
|-
|'''7º'''
|[[File:Brugherio-Stemma.png|centro|30px]]
|[[Brugherio]]
|34.868
|10,44
|3.231
|123
|-
|'''8º'''
|[[File:Vimercate-Stemma.png|centro|30px]]
|[[Vimercate]]
|26.170
|20,67
|1.246
|194
|-
|'''9º'''
|[[File:Giussano-Stemma.png|centro|30px]]
|[[Giussano]]
|25.945
|10,29
|2.390
|269
|-
|'''10º'''
|[[File:Muggiò-Stemma.png|centro|30px]]
|[[Muggiò]]
|23.581
|5,48
|4.273
|186
|-
|'''11º'''
||[[File:Meda-Stemma.png|centro|30px]]
|[[Meda (Italia)|Meda]]
|23.464
|8,31
|2.810
|221
|-
|'''12º'''
|[[File:Seveso-Stemma.png|centro|30px]]
|[[Seveso]]
|23.456
|7,4
|3.165
|211
|-
|'''13º'''
|[[File:Nova Milanese-Stemma.png|centro|30px]]
|[[Nova Milanese]]
|23.334
|5,85
|3.827
|175
|-
|'''14º'''
|[[File:Carate Brianza-Stemma.png|centro|30px]]
|[[Carate Brianza]]
|17.952
|9,92
|1.803
|256
|-
|'''15º'''
|[[File:Arcore-Stemma.png|centro|30px]]
|[[Arcore]]
|17.916
|9,25
|1.930
|193
|-
|'''16º'''
|[[File:Bovisio Masciago-Stemma.png|centro|30px]]
|[[Bovisio Masciago]]
|16.907
|4,93
|3.431
|188
|-
|'''17º'''
|[[File:Lentate sul Seveso-Stemma.png|centro|30px]]
|[[Lentate sul Seveso]]
|15.903
|13,98
|1.144
|250
|-
|'''18º'''
|[[File:Concorezzo-Stemma.png|centro|30px]]
|[[Concorezzo]]
|15.706
|8,51
|1.840
|171
|-
|'''19º'''
|[[File:Agrate Brianza-Stemma.png|centro|30px]]
|[[Agrate Brianza]]
|15.633
|11,22
|1.389
|165
|-
|'''20º'''
|[[File:Besana in Brianza-Stemma.png|centro|30px]]
|[[Besana Brianza]]
|15.578
|15,76
|988
|336
|}
 
== Cultura e tradizioni ==
==La politica dei matrimoni==
=== Biblioteche ===
[[Immagine:Albrecht Dürer 099.jpg|right|300px|thumb|La ''Festa del Rosario'', dipinto di [[Albrecht Dürer]]. Ai piedi del trono, sulla destra, l'artista ha raffigurato l'imperatore Massimiliano mentre viene incoronato dalla [[Santa Maria|Vergine]], mentre sulla sinistra figura [[papa Alessandro VI]].]]
Sono presenti 4 sistemi bibliotecari sul territorio della nuova provincia di Monza e della Brianza: BrianzaBiblioteche, Sistema Bibliotecario del Vimercatese, Sistema Bibliotecario di [[Saronno]] e, solo per il comune di [[Brugherio]], il Sistema Bibliotecario Nord-Est Milano. BrianzaBiblioteche ha come centro sistema la Biblioteca Civica di Monza e comprende 35 biblioteche presenti nei comuni di [[Albiate]], [[Barlassina]], [[Besana in Brianza]], [[Biassono]], [[Bovisio-Masciago]], [[Briosco]], [[Carate Brianza]], [[Cesano Maderno]], [[Desio]], [[Giussano]], [[Lentate sul Seveso]], [[Limbiate]], [[Lissone]], [[Macherio]], [[Meda (Italia)|Meda]], [[Monza]], [[Muggiò]], [[Nova Milanese]], [[Renate]], [[Seregno]], [[Seveso]], [[Sovico]], [[Triuggio]], [[Varedo]], [[Vedano al Lambro]], [[Veduggio con Colzano]], [[Verano Brianza]], [[Villasanta]]. Il Sistema Bibliotecario del Vimercatese comprende invece le biblioteche dei comuni della zona del [[Vimercatese]], ovvero [[Agrate Brianza]], [[Bellusco]], [[Bernareggio]], [[Burago di Molgora]], [[Busnago]], [[Caponago]], [[Carnate]], [[Cavenago di Brianza]], [[Aicurzio]], [[Concorezzo]], [[Cornate d'Adda]], [[Lesmo]], [[Mezzago]], [[Ornago]], [[Ronco Briantino]], [[Arcore]], [[Roncello]], [[Sulbiate]], [[Usmate Velate]], [[Vimercate]] e altre biblioteche di comuni rimasti in [[Provincia di Milano]]. Dal 2015 è in corso l'unificazione tra il Sistema Bibliotecario Milano-Est con il Sistema Bibliotecario Vimercatese, che costituiranno il sistema CUBI, Culture Bibliotecarie In rete. Infine il Sistema Bibliotecario di [[Saronno]], benché in [[Provincia di Varese]], comprende le 4 biblioteche di [[Ceriano Laghetto]], [[Lazzate]], [[Cogliate]] e [[Misinto]].
 
===I figli:Parlate Filippolocali e Margherita===
Le principali parlate locali sono raggruppabili nel [[dialetto brianzolo]] (cui sono apparentati il dialetto di Monza o münsciasch ed i dialetti del monzese storico). Il dialetto brianzolo fa parte del [[Dialetto lombardo occidentale|ramo occidentale]] dei dialetti lombardi.
 
=== Riti ambrosiano e romano della Chiesa cattolica ===
Sfortunato sul piano bellico, Massimiliano seppe fare la fortuna della sua [[Casa d'Asburgo|Casa]] tramite una brillante politica matrimoniale, che ebbe come risultato l'ingrandire enormemente i territori controllati dall'Impero.
[[File:Duomo Monza italy.jpg|thumb|[[Duomo di Monza]]]]
[[File:Monza -lapide-don-Luigi-Talamoni-pz-santa-Margherita.jpg|thumb|right|Beato [[Luigi Talamoni]], patrono della Provincia di Monza e Brianza]]
Nella giurisdizione ecclesiastica della [[Chiesa cattolica]], il territorio della nuova provincia fa parte dell'[[arcidiocesi di Milano]]. Questa segue lo specifico [[rito ambrosiano]], a cui aderisce anche la zona della [[Brianza]], storicamente più legata a [[Milano]]. Mentre i comuni del "monzese storico": [[Monza]], [[Brugherio]], [[Villasanta]] ma anche [[Cornate d'Adda]], [[Busnago]] e [[Roncello]], in considerazione di vicende storiche complesse ed una spiccata volontà di autonomia e diversità nei confronti di [[Milano]], seguono invece il [[rito romano]]. Le [[chiesa (architettura)|chiese]] e [[Cappella|cappelle]] del [[Parco di Monza]] sono suddivise tra i due riti seguendo il tracciato di viale Cavriga, che unisce le due porte principali del Parco, quella di [[Monza]] e quella di [[Villasanta]], a nord seguendo il rito ambrosiano e a sud quello romano: ciò è dovuto al fatto che solo la zona a sud del viale faceva originariamente parte del territorio comunale monzese, mentre la parte a nord vi fu aggiunta distaccandola dai comuni contigui su decreto di [[Napoleone]] in occasione della creazione del parco.
 
Il 3 ottobre [[2009]], con solenne celebrazione nel [[Duomo di Monza]] presieduta dal cardinale [[Dionigi Tettamanzi]], all'epoca arcivescovo di [[arcidiocesi di Milano|Milano]], il decano mons. Silvano Provasi ha annunciato il pronunciamento positivo della [[Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti]] circa l'istanza di proclamazione del beato [[Luigi Talamoni]] quale patrono della nuova provincia di Monza e della Brianza.<ref>{{cita web|url=http://www.chiesadimilano.it/or4/or?uid=ADMIesy.main.index&oid=2087354|titolo=L'Arcivescovo affida al Beato Talamoni la nuova Provincia di Monza|accesso=4 ottobre 2009|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20100420085233/http://www.chiesadimilano.it/or4/or?uid=ADMIesy.main.index|dataarchivio=20 aprile 2010}}</ref>
Il primo dei felici matrimoni organizzati da Massimiliano fu quello del suo unico figlio maschio ed erede [[Filippo I di Castiglia|Filippo]], denominato, per il suo aspetto fisico, il Bello, con [[Giovanna di Aragona e Castiglia|Giovanna]], la figlia del [[re di Aragona]] [[Ferdinando II di Aragona|Ferdinando II]]. Dopo alcune trattative, Massimiliano e Ferdinando siglarono un accordo il [[5 novembre]] [[1495]]: Giovanna sarebbe divenuta [[duca di Borgogna|duchessa di Borgogna]].<ref>Gerosa, p.33</ref>
E mentre Filippo sposava Giovanna, la sorella Margherita sarebbe andata in sposa al fratello della nuova duchessa di Borgogna, [[Giovanni d'Aragona e Castiglia|don Giovanni]], [[principe delle Asturie]] ed erede del regno del padre Ferdinando e della madre [[Isabella di Castiglia]].
Giovanna raggiunse Filippo ad [[Anversa]] e i due, innamorati l’uno dell’altra<ref>Gerosa, pp.34-35</ref>, celebrarono il matrimonio il [[21 ottobre]] [[1496]].
Don Giovanni e Margherita si sposarono invece in [[Spagna]] nella [[primavera]] del [[1497]]. Anch’essi, innamorati, ebbero una vita matrimoniale felice, sino alla morte di Giovanni, che avvenne improvvisamente appena sei mesi dopo la cerimonia.<ref>Sulla morte di Giovanni vi sono numerose ipotesi ma quella più frequentemente riportata dagli stoirci parla di una logorazione causata da eccessi sessuali. (Gerosa, pp.34-35; Wheatcroft, p.80)</ref>
 
== Infrastrutture e trasporti ==
Dall’unione di Filippo e Giovanna, che divennero nel [[1500]] legittimi ed unici eredi dei re spagnoli, nacquero numerose figlie ma anche due dei futuri imperatori del Sacro Romano Impero, [[Carlo V del Sacro Romano Impero|Carlo]], che visse i suoi primi anni in Borgogna e [[Ferdinando I del Sacro Romano Impero|Ferdinando]], che crebbe in Spagna.<ref>I due fratelli, nati rispettivamente a [[Gand]] ([[Paesi Bassi]]) nel [[1500]] e ad [[Alcalá de Henares]] ([[Spagna]]) nel [[1503]], crebbero distanti, tanto che si conobbero solo nel [[1518]]. (Wheatcroft, p.80)</ref>
=== Strade extraurbane ===
{{Vedi anche|Strade provinciali della provincia di Monza e della Brianza}}
Le più importanti arterie extraurbane sono la ex [[strada statale 35 dei Giovi]] e la [[strada statale 36 del Lago di Como e dello Spluga]] (Valassina).
 
La ex SS35, il cui tratto brianzolo è comunemente noto come [[Strada statale 35 dei Giovi#Superstrada Milano-Meda|superstrada Milano-Meda]], ora di competenza regionale e provinciale, attraversa la provincia da nord a sud, per collegare [[Milano]] con [[Como]].
===I nipoti: Carlo e Ferdinando===
 
Anche la SS36 attraversa la provincia da nord a sud, nella sua parte centrale, collegando [[Milano]] con [[Monza]], [[Lecco]] e [[Sondrio]]. Il suo tratto urbano era congestionato dal traffico extraurbano dei lavoratori pendolari, mentre oggi è fluido grazie al tunnel urbano sotterraneo che attraversa la zona occidentale di Monza.
Nel [[1501]], quando suo nipote Carlo aveva solo un anno, Massimiliano si impegnò per assicurargli un grande matrimonio. Dopo aver consolidato il dominio degli Asburgo in Spagna, era ora necessario spostare le attenzioni verso la tradizionale nazione avversaria degli Asburgo: la Francia. Così, nell'[[estate]] del 1501, presso [[Lione]], i rappresentanti del re francese [[Luigi XII di Francia|Luigi XII]] guidati dal [[cardinale]] [[Georges I d'Amboise|d'Amboise]], e quelli dell'imperatore con a capo [[Guglielmo di Croy]], decisero che Carlo, duca di Borgogna, avrebbe sposato la figlia del re di Francia, [[Claudia di Francia|Claudia]], che gli avrebbe portato come dote il [[ducato di Bretagna]], quello di [[ducato di Milano|Milano]] e il [[regno di Napoli]]. Quando ci fu un nuovo incontro nel [[1505]] presso [[Hagenau]], Luigi XII rifiutò di concedere la mano della figlia al nipote dell'imperatore, dando in sposa a Claudia al suo erede, il [[Elenco di conti e duchi d'Angoulême|duca d'Angoulême]] Francesco, il futuro re [[Francesco I di Francia|Francesco I]]. Rotti così definitivamente i contatti diplomatici con i francesi, Massimiliano inoltrò trattative di matrimonio con il [[re d'Inghilterra]] [[Enrico VIII d'Inghilterra|Enrico VIII]], che si conclusero con la promessa di matrimonio tra Carlo e la sorella del re, [[Maria Tudor|Maria]]. Tuttavia, nel [[1514]], Carlo e Massimiliano subirono un ulteriore voltafaccia: Enrico VIII decise di rompere la promessa matrimoniale e di concedere sua sorella in sposa all’ormai anziano e vedovo re francese Luigi XII.
 
La mancanza di una arteria principale che attraversi la provincia trasversalmente, da est a ovest, più a nord rispetto all'autostrada A4, congestiona inevitabilmente il traffico urbano dei comuni brianzoli.
Se con Carlo i progetti di Massimiliano naufragarono, andò meglio con l’altro nipote, Ferdinando. Nel [[1515]] l’imperatore fece giungere ad [[Innsbruck]], dove risiedeva abitualmente, la figlia del [[re di Ungheria]] [[Ladislao II di Boemia e Ungheria |Ladislao]], la principessa [[Anna Jagellone|Anna]]; qualche anno prima, infatti, Massimiliano e Ladislao avevano stabilito che Anna avrebbe sposato uno dei nipoti dell’imperatore. Carlo, maggiorenne, decise di opporsi a questa prospettiva, mentre il tutore e nonno del giovane Ferdinando, non accettò che il nipote divenisse consorte della principessa Anna. Così Massimiliano, pur di non far cadere l’accordo, accettò di sposare egli stesso Anna se entro un anno uno dei nipoti non si fosse rassegnato.<ref>Wheatcroft, p.81</ref> Ma nel [[1516]] morì il nonno di Ferdinando, Ferdinando d’Aragona, e così il giovane acconsentì a sposarsi con Anna. Il matrimonio fu celebrato solo nel [[1521]], a [[Vienna]] quando Massimiliano era già morto da tre anni.
 
=== Autostrade e superstrade ===
Intanto Massimiliano aveva anche deciso di adottare ufficialmente come nipote l’unico figlio ed erede del re Ladislao, [[Luigi II d'Ungheria e Boemia|Luigi di Boemia]], che sposò sua nipote [[Maria d'Asburgo (1505-1558)|Maria]]. Il destino volle però che Luigi annegasse durante [[Battaglia di Mohács (1526)|battaglia di Mohács]] nel [[1526]] mentre combatteva contro i turchi, lasciando come eredi del suo regno la sorella Anna ed il genero Ferdinando, che furono proclamati regina e re d’Ungheria. I disegni di Massimiliano si erano completamente avverati: gli Asburgo governavano allora sull’Impero, sulla Spagna, compresi i [[Impero coloniale spagnolo|domini americani]], e sull’[[Ungheria]], formando la più grande potenza [[Europa|europea]] del secolo.
 
La provincia di Monza e della Brianza è attraversata da 5 tratte autostradali:
La politica matrimoniale di Massimiliano, forse il suo capolavoro diplomatico, fu immortalata dalla celebre frase latina: ''Bella gerant alii, tu felix Austria nube'', che tradotta: "Mentre gli altri fanno la guerra, tu, Austria fortunata, ti sposi."
* {{simbolo|Autostrada A4 Italia.svg}} [[Autostrada A4 (Italia)|Autostrada A4]] Milano-Venezia;
* {{simbolo|Autostrada A51 Italia.svg}} Tangenziale Est di Milano ([[Autostrada A51|A51]]);
* {{simbolo|Autostrada A52 Italia.svg}} Tangenziale Nord di Milano ([[Autostrada A52 (Italia)|A52]]);
* {{simbolo|Autostrada A58 Italia.svg}} Tangenziale est esterna di Milano ([[Autostrada A58|A58]]) in zona di Agrate Brianza, Caponago;
* {{simbolo|Autostrada A36 Italia.svg}} Autostrada Pedemontana Lombarda ([[Autostrada A36 (Italia)|A36]]) in zona occidentale delle Groane.
 
Due superstrade molto trafficate servono la provincia in senso verticale:
==La nuova campagna d’Italia: la Lega di Cambrai==
* {{simbolo|Strada Statale 35 Italia.svg}} Superstrada Milano-Meda;
{{vedi anche|Guerra della Lega di Cambrai}}
* {{simbolo|Strada Statale 36 Italia.svg}} Superstrada Milano-Lecco.
[[Immagine:Imperatore Massimiliano I.png|thumb|200px|left|Ritratto ufficiale di Massimiliano I con gli attributi del potere imperiale.]]
 
=== Ferrovie ===
In seguito alla morte di [[papa Alessandro VI|Alessandro VI]] e al breve pontificato di [[papa Pio III|Pio III]], gli equilibri italiani erano nuovamente precari: la [[Repubblica di Venezia]] aveva approfittato della debolezza del papato per espandere il suo controllo sui terriori della [[Romagna]] ed il nuovo papa, [[papa Giulio II|Giulio II]] era deciso a riottenere quelle terre. Tuttavia il papa era consapevole che, da sole, le sue truppe non avrebbero potuto essere in grado di sconfiggere l'esercito veneziano e così inviò richieste di aiuto ai grandi sovrani europei.
[[File:Station of Monza ext.jpg|thumb|Stazione centrale di Monza]]
[[File:Station of Seregno ext.jpg|thumb|Stazione di Seregno]]
 
La provincia è attraversata da importanti tratte ferroviarie:
Francia e Impero accettarono la richiesta del pontefice e il [[22 settembre]] [[1504]] stipularono a [[Blois]] un [[trattato di Blois|triplice trattato]] per prevedere la spartizione futura dei domini Veneziani, per riconoscere l'investitura di Luigi XII a duca di Milano e per concordare i dettagli per il matrimonio di Carlo d'Asburgo e della figlia del re francese. Il rinnovo del trattato nel [[1505]] spinse Venezia a restituire al papa alcune città romagnole, tenendo solo [[Rimini]] e [[Faenza]]. Ma Giulio II, nel [[1507]], chiese che fossero restituite tutte le città romagnole: questa volta ricevette un netto rifiuto.
 
* la [[ferrovia Milano-Asso]] con la diramazione per la [[Stazione di Camnago-Lentate]], che l'attraversa da nord a sud nella sua parte occidentale;
===L'intervento di Massimiliano: la disfatta contro Venezia===
* la [[ferrovia Chiasso-Milano]], che l'attraversa obliquamente da nord-ovest fino a Monza, al centro, collegando il capoluogo alle [[stazioni di Milano]] e [[Stazione di Como San Giovanni|Como]] e alla [[Svizzera]];
Da anni Massimiliano attendeva di essere incoronato a [[Roma]] dal pontefice: finalmente ne aveva l'occasione.<ref>Wheatcroft, p.84</ref> Così, sfruttando come pretesto il proprio viaggio d'[[incoronazione]] a Roma, entrò nel [[1508]] con un esercito nel territorio della Repubblica veneta. Conquistò [[Verona]], e [[Vicenza]] gli aprì trionfalmente le porte.<ref>Girolamo Arnaldi, ''L'Italia e i suoi invasori'', pp.130-131</ref> Tuttavia, gli uomini e il denaro richiesti dall'imperatore alla dieta di [[Costanza]], non erano giunti se non in piccola parte. Così Massimiliano venne sconfitto ripetutamente dall'esercito veneziano comandato da [[Bartolomeo d'Alviano]], che si spinse sino alla conquista di [[Pordenone]], [[Gorizia]], [[Trieste]] e dell'intera [[Istria]], territoro fondamentale per l'Impero, perché unico sbocco sul [[mar Mediterraneo]].<ref>Il comandante [[mercenario]] [[Bartolomeo d'Alviano]], che sconfisse le truppe di Massimiliano in varie battaglie, venne infine insignito del titolo di signore di Pordenone.</ref>
* la [[ferrovia Monza-Molteno-Lecco]], che attraversa la provincia da nord a sud nella sua parte centrale, permettendo i collegamenti tra il capoluogo e le provincie di Como e Lecco;
* la [[ferrovia Lecco-Milano]], anch'essa diretta verso nord a partire da Monza, fino alla [[stazione di Lecco]];
* la [[ferrovia Saronno-Seregno]], che attraversa trasversalmente la parte occidentale della provincia;
* la [[ferrovia Seregno-Bergamo]], che l'attraverso trasversalmente e verso est, collegando anche il capoluogo a [[stazione di Bergamo|Bergamo]].
 
Nel capoluogo è presente l'importante [[stazione di Monza]], principale nodo di scambio tra le linee provinciali, oltre ad un altro scalo ferroviario, denominato [[Stazione di Monza Sobborghi|Monza Sobborghi]], posta sulla linea per Molteno.
Massimiliano dovette chiedere una tregua e si ritirò nella città imperiale di [[Trento]] dove, il [[4 febbraio]] 1508, si autoproclamò ''Imperator romanus electus'' (Imperatore Romano Eletto), mettendo fine alle incoronazioni imperiali eseguite dal pontefice a Roma.
Altre importanti stazioni della provincia sono:
Intanto Luigi XII aveva rotto l'accordo stipulato con Massimiliano e tra la Francia e l'Impero erano sorte numerose dispute, risolte poi con una pace stipulata nel 1508 presso [[Cambrai]]: l'imperatore rinunciava così alla riconquista della [[Gheldria]], Luigi smetteva di minacciare la Borgogna e riceveva in cambio il [[ducato di Milano]].
*{{simbolo|Italian traffic signs - icona stazione fs.svg}} [[Stazione di Camnago-Lentate|Camnago-Lentate]],
*{{simbolo|Italian traffic signs - icona stazione fs.svg}} [[Stazione di Carnate-Usmate|Carnate-Usmate]],
*{{simbolo|Italian traffic signs - icona stazione fs.svg}} [[Stazione di Cesano Maderno (2011)|Cesano Maderno]],
*{{simbolo|Italian traffic signs - icona stazione fs.svg}} [[Stazione di Seregno|Seregno]],
*{{simbolo|Italian traffic signs - icona stazione.svg}} [[Stazione di Seveso|Seveso]].
 
Le reti ferroviarie brianzole sono gestite sia da [[Ferrovienord]] che [[Rete Ferroviaria Italiana]], e i treni regionali e [[servizio ferroviario suburbano di Milano|suburbani]] sono gestiti da [[Trenord]].
===La Lega di Cambrai: nascita e disfacimento===
[[Immagine:09julius.jpg|thumb|200px|right|[[papa Giulio II|Papa Giulio II Della Rovere]], l'artefice dell'allenza contro Venezia.]]
 
In particolare, coinvolgono la provincia di Monza le linee S2, S4, S7, S8, S9 e S11.
Intanto Giulio II aveva convinto ad entrare nel conflitto, che prevedeva il completo annientamento dello stato veneziano, anche la [[Spagna]]. I rappresentanti dei vari sovrani che sarebbero intervenuti militarmenti decisero che l'[[Italia]] sarebbe così stata spartita: al re di Francia sarebbero andate [[Cremona]], [[Bergamo]], [[Brescia]]; a Massimiliano il [[Veneto|territorio veneto]] della Serenissima con [[Friuli]] e [[Istria]]; la Spagna avrebbe ottenuto le città portulai della [[Puglia]]; il [[ducato di Ferrara]] e i [[Gonzaga]] di [[Mantova]] avrebbero acquistito zone limitrofe ai loro confini mentre il [[duca di Savoia]] avrebbe ottenuto il controllo dell'isola di [[Cipro]].
 
=== Aeroporti ===
Nel [[1509]] il conflitto ebbe inizio: in breve tempo il re di Francia attraversò le [[Alpi]] e si scontrò con l'esercito veneziano nella [[battaglia di Agnadello]]. Con un esercito di circa 40.000 uomini e cinquanta cannoni, Luigi XII colse una grande vittoria, annientando completamente l'esercito veneziano e ottenendo il controllo del [[Veneto]] sino a [[Mestre]].
La provincia di Monza e della Brianza, pur non avendo aeroporti nel suo interno, è facilmente collegata tramite le autostrade agli aeroporti lombardi di [[Aeroporto di Milano Linate|Milano Linate]], di [[Aeroporto di Bergamo-Orio al Serio|Orio al Serio]] e di [[Aeroporto di Milano Malpensa|Milano Malpensa]].
Massimiliano intervenne troppo tardi e le sue truppe non furono di nessun aiuto ai francesi, che avevano già sconfitto l'avversario. In ogni caso però gli imperiali occuparono [[Feltre]], [[Belluno]], [[Trieste]] e [[Riva del Garda]], già abbandonate dalla guarnigione veneziana.
 
Sul territorio provinciale esistono anche due elisuperfici:
Ma la riscossa di Venezia non tardò a giungere: il [[16 luglio]] 1509 i veneziani riuscirono a strappare [[Padova]] agli imperiali. Massimiliano, da Trento, decise di scendere a Padova per riprendere il possesso di quella città: l'esercito però impiegò un mese per arrivare in Veneto e intanto il conte [[Niccolò di Pitigliano]] aveva provveduto a fortificare Padova. L'[[Assedio di Padova|assedio]] durò due settimane, durante le quali i veneziani respinsero gli attacchi dei [[lanzichenecchi]] che, pur essendo riusciti a far breccia nelle mura, non furono in grado di prendere la città. Al termine della seconda settimana, Massimiliano dovette ritirarsi verso il [[Tirolo]].
 
* {{simbolo|Italian traffic signs - icona eliporto.svg}} Elisuperficie dell'[[Ospedale San Gerardo di Monza|Ospedale San Gerardo]], utilizzata per il trasporto sanitario;
==Morte e eredità==
* {{simbolo|Italian traffic signs - icona eliporto.svg}} Elisuperficie di Lissone, l'unica attrezzata per gli atterraggi di emergenza;
Massimiliano morì a [[Wels]] ([[Alta Austria]]) ed alla sua morte il titolo imperiale passò a suo nipote [[Carlo V del Sacro Romano Impero|Carlo]], dato che suo figlio [[Filippo I di Castiglia|Filippo, re consorte di Castiglia]] era morto nel [[1506]]. Negli anni precedenti Massimiliano aveva nominato l’unica figlia, [[Margherita d'Asburgo]], tutrice in favore dei nipoti Carlo e [[Ferdinando I del Sacro Romano Impero|Ferdinando]], che sarebbe divenuto anch’esso Sacro Romano Imperatore.
* {{simbolo|Italian traffic signs - icona eliporto.svg}} Elisuperficie dell'Ospedale di [[Vimercate]], utilizzata per il trasporto sanitario;
* {{simbolo|Italian traffic signs - icona eliporto.svg}} Elisuperficie dell'Ospedale di [[Carate Brianza]], utilizzata per il trasporto sanitario;
* {{simbolo|Italian traffic signs - icona eliporto.svg}} Elisuperficie dell'Ospedale di [[Desio]], utilizzata per il trasporto sanitario.
 
==Ascendenza Giustizia ==
[[File:Città Monza, piazza Garibaldi - Palazzo di Giustizia.jpg|thumb|Palazzo di Giustizia di Monza]]
La provincia di Monza e della Brianza, è sede di circoscrizione giudiziaria, con sede principale nel capoluogo.
<br />A [[Monza]], in piazza Garibaldi, nel [[Palazzo di Giustizia (Monza)|Palazzo di Giustizia]], trovano sede i Tribunali civile e penale e la Procura della Repubblica, mentre ulteriori uffici decentrati si trovano in via Vittorio Emanuele II, in via Borgazzi sono presenti gli uffici del Giudice di Pace.
<br />In viale Campania, si trovano gli uffici amministrativi della sede distaccata della Procura monzese.
<br />A [[Desio]], è rimasta aperta fino al 2013, per sopperire agli scarsi spazi presenti a Monza, una sede distaccata del Tribunale, chiusa a partire dallo scorso 2014, dopo il riassetto delle sedi giudiziarie e la soppressione di alcune delle sedi decentrate.
 
== Cultura ==
<center>
=== Musei ===
{| class="wikitable" border="1" width="90%"
[[File:Lissone museo arte contemporanea.JPG|thumb|[[Museo d'Arte Contemporanea di Lissone]]]]
|+'''Albero genealogico di tre generazioni di Massimiliano I d'Asburgo'''
[[File:Ingresso museo.jpg|thumb|Museo del Territorio Vimercatese]]
|-
La storia e la cultura della provincia di Monza e Brianza, sono ben raccontate nei numerosi musei sparsi sul territorio:
|-
*{{simbolo|Italian traffic signs - icona museo.png}} ''Monza'' - [[Museo Serpero|Museo del Duomo]]: si trova in una serie di ambienti sotterranei all'interno del [[Duomo di Monza|Duomo]]. La raccolta comprende gran parte dei tesori risalenti all'epoca della regina Teodolinda, tra cui la Chioccia con i pulcini, la Croce di Agilulfo e la famosa Corona Ferrea utilizzata per incoronare [[Napoleone]] e i [[Re d'Italia]].
| rowspan="8" align="center"| '''Massimiliano I d'Asburgo'''
*{{simbolo|Italian traffic signs - icona museo.png}} ''Monza'' - Musei civici di Monza: le raccolte dei Musei civici di Monza sono attualmente collocate nei depositi della Villa Reale di Monza, in attesa di essere trasferite nella sede definitiva. Nelle raccolte sono confluite le opere della Pinacoteca Civica e del Museo dell'Arengario;
| rowspan="4" align="center"| '''Padre:'''<br />[[Federico III del Sacro Romano Impero|Federico III d'Asburgo]], Imperatore del S.R.I.
*{{simbolo|Italian traffic signs - icona museo.png}} ''Monza'' - Museo etnologico di Monza e Brianza: all'interno di [[Villa Reale (Monza)]], è in attesa di essere ricomposto dopo il restauro della reggia;
| rowspan="2" align="center"| '''Nonno paterno:'''<br />[[Ernesto I d'Asburgo|Ernesto I d'Asburgo]], duca
*{{simbolo|Italian traffic signs - icona museo.png}} ''Monza'' - [[Mulino Colombo]];
| align="center"| '''Bisnonno paterno:'''<br />[[Leopoldo III d'Asburgo|Leopoldo III d'Asburgo]], duca
[[File:Monza-Ospedale-San-Gerardo-vecchio-facciata-1896.jpg|thumb|Sede monzese dell'[[Università degli Studi di Milano-Bicocca|Università di Milano-Bicocca]]]]
|-
*{{simbolo|Italian traffic signs - icona museo.png}} ''Lissone'' - [[Museo d'Arte Contemporanea di Lissone|Museo d'Arte Contemporanea]]: vi ha sede la pinacoteca civica inaugurata nel novembre del [[2000]]. Frutto di una reinterpretazione del razionalismo già presente a Lissone e in Brianza, l'edificio mantiene e valorizza la parte più significativa dell'insediamento originario: all'avancorpo preesistente, riportato al suo passato splendore e svuotato per formare un unico volume destinato ad atrio d'ingresso, viene ad aggiungersi la nuova struttura architettonica retrostante. Il museo si articola su tre livelli fuori terra e un piano interrato e ospita la raccolta derivante dalle edizioni del Premio Lissone (1946-1967), oltre che ad una ricca collezione dell'artista [[Gino Meloni]];
| align="center"| '''Bisnonna paterna:'''<br />[[Verde Visconti]]
*{{simbolo|Italian traffic signs - icona museo.png}} ''Lissone'' - [[Museo degli attrezzi artigianali]]: all'interno di palazzo Vittorio Veneto, custodisce gelosamente al suo interno una collezione di antichi strumenti artigianali appartenuti agli aritigani lissonesi, per la realizzazione delle componenti del mobile e dell'arredamento;
|-
*{{simbolo|Italian traffic signs - icona museo.png}} ''Lissone'' - Museo del ciclismo [[Ugo Agostoni]], inaugurato in occasione della 69esima edizione della [[Coppa Agostoni]];
| rowspan="2" align="center"| '''Nonna paterna:'''<br />[[Cimburga di Masovia]]
*{{simbolo|Italian traffic signs - icona museo.png}} ''Biassono'' - [[Museo Civico Carlo Verri (Biassono)|Museo Civico "Carlo Verri"]], presso il [[Villa Verri|Palazzo]] dei [[Verri (famiglia)|Verri]], oggi anche sede municipale, vi è una ricca collezione storica di attrezzi, strumenti e opere del territorio;
| align="center"| '''Bisnonno paterno:'''<br />[[Siemowit IV di Masovia]]
*{{simbolo|Italian traffic signs - icona museo.png}} ''Vimercate'' - [[Museo del territorio vimercatese]], insediato nella [[Villa Sottocasa]], presenta in modo interattivo documenti e reperti relativi al territorio del [[Vimercatese]], collocato tra [[Monza]] e [[Trezzo sull'Adda]].
|-
| align="center"| '''Bisnonna paterna:'''<br />[[Alessandra di Lituania]]
|-
| rowspan="4" align="center"| '''Madre:'''<br />[[Eleonora d'Aviz (1434–1467)|Eleonora d'Aviz]]
| rowspan="2" align="center"| '''Nonno materno:'''<br />[[Edoardo del Portogallo|Edoardo d'Aviz]], [[re del Portogallo]]
| align="center"| '''Bisnonno materno:'''<br />[[Giovanni I del Portogallo|Giovanni I d'Aviz]], re del Portogallo
|-
| align="center"| '''Bisnonna materna:'''<br />[[Filippa di Lancaster]]
|-
| rowspan="2" align="center"| '''Nonna materna:'''<br />[[Eleonora d'Aragona (regina del Portogallo)|Eleonora d'Aragona]]
| align="center"| '''Bisnonno materno:'''<br />[[Ferdinando I di Aragona|Ferdinando di Trastamare]], [[re di Aragona]]
|-
| align="center"| '''Bisnonna materna:'''<br />[[Eleonora d'Alburquerque]]
|}
</center>
 
==Matrimoni= e figliUniversità ===
Sul territorio brianteo sono presenti i seguenti campus e poli universitari che fanno tutti riferimento alla facoltà di Medicina e chirurgia e alla facoltà di Sociologia e ricerca sociale dell'[[Università degli Studi di Milano-Bicocca]]:
{{Asburgo (1438-1519)}}
*{{simbolo|Italian traffic signs - icona università.svg}} Campus Universitario di Monza-Brianza: via Cadore (Monza);
*{{simbolo|Italian traffic signs - icona università.svg}} Campus Universitario "Umberto I": facoltà di Sociologia e ricerca sociale, via Solferino (Monza);
*{{simbolo|Italian traffic signs - icona università.svg}} Poli universitari di Monza e [[Verano Brianza]]: presso il Policlinico di Monza e il Policlinico dello Sport;
*{{simbolo|Italian traffic signs - icona università.svg}} Poli Universitari presso l'Ospedale di Lissone e l'Ospedale di Desio.
 
== Media ==
Massimiliano si sposò due volte, prima con:
Testate giornalistiche:
* [[Giornale di Monza]];
** Giornale di Seregno
** Giornale di Desio
** Giornale di Carate
** Giornale di Vimercate
* [[Il Cittadino di Monza e Brianza]];
* Il Giorno (edizione Monza-Brianza);
* [http://nuovabrianza.it/ Nuovabrianza.it].
 
Emittenti televisive:
*[[Maria di Borgogna]] (1457-1482), dalla quale ebbe:
* MonzaBrianzaTV;
**[[Filippo I di Castiglia|Filippo d’Asburgo]], ([[1478]]-[[1506]]) detto ''il Bello'' - divenuto marito di [[Giovanna di Castiglia]], meglio conosciuta come ''Giovanna la Pazza''. I due furono prima duchi di Borgogna, poi eredi al trono di Spagna (dal 1500).
* [[Telemonzabrianza TV|TeleMonzaBrianza TV- TMB ex TeleLissone]];
**[[Margherita d'Asburgo]], ([[1480]]-[[1530]]) - moglie dell'infante [[Giovanni d'Aragona e Castiglia]], erede al trono di Spagna e, più tardi, di [[Filiberto II di Savoia]], signore della Savoia.
* Canale 11.
 
== Sanità ==
Rimasto vedovo alla morte improvvisa di Maria di Borgogna a causa di una caduta da cavallo, Massimiliano decise di risposarsi per aumentare i suoi eredi:
Il più importante centro sanitario della provincia di Monza resta il polo ospedaliero di Monza. Questi i principali presidi ospedalieri provinciali:
 
* {{simbolo|Italian traffic signs - icona ospedale.svg}} [[Ospedale San Gerardo di Monza|Ospedale Universitario "San Gerardo"]] di [[Monza]];
* [[Bianca Maria Sforza]] ([[5 aprile]] [[1472]] - [[31 dicembre]] [[1510]]), figlia del [[duca di Milano]] e nipote di [[Ludovico il Moro]], dalla quale non ebbe figli.
* {{simbolo|Italian traffic signs - icona ospedale.svg}} [http://www.policlinicodimonza.it/ Policlinico di Monza];
* {{simbolo|Italian traffic signs - icona ospedale.svg}} Clinica "Zucchi" di [[Monza]] e [[Carate Brianza]];
* {{simbolo|Italian traffic signs - icona ospedale.svg}} [[Ospedale di Vimercate|Ospedale Civile]] di [[Vimercate]];
* {{simbolo|Italian traffic signs - icona ospedale.svg}} Ospedale di [[Desio]];
* {{simbolo|Italian traffic signs - icona ospedale.svg}} Ospedale di Circolo "Vittorio Emanuele III" di [[Carate Brianza]];
* {{simbolo|Italian traffic signs - icona ospedale.svg}} Ospedale "Della Carità" di [[Lissone]];
* {{simbolo|Italian traffic signs - icona ospedale.svg}} Clinica "S. Maugeri" di [[Lissone]];
* {{simbolo|Italian traffic signs - icona ospedale.svg}} Ospedale "Trabattoni-Ronzoni" di [[Seregno]].
* {{simbolo|Italian traffic signs - icona ospedale.svg}} Ospedale "Corberi" di [[Limbiate]].
* {{simbolo|Italian traffic signs - icona ospedale.svg}} Clinica "Villa Bianca" di [[Limbiate]].
* {{simbolo|Italian traffic signs - icona ospedale.svg}} Ospedale "Borrella" di [[Giussano]].
 
== Note ==
<references />
 
== Voci correlate ==
==Note==
* [[Armoriale dei comuni della Provincia di Monza e della Brianza]]
 
* [[Confindustria Monza e Brianza]]
<references/>
* [[Papa Pio XI]]
 
==Bibliografia==
* {{cita libro| Girolamo | Arnaldi | L'Italia e i suoi invasori | 2004 | Laterza | Bari}}
* {{cita libro| Guido | Gerosa | Carlo V | 1989 | Mondadori | Cles}}
* {{cita libro| Andrew | Wheatcroft | Gli Asburgo | 2002 | Laterza | Bari}}
 
==Galleria==
<center>
<gallery>
Immagine:Maximilian I (Bernhard Strigel).jpg.JPG
Immagine:Maximilian I as Emperor.JPG
</gallery>
</center>
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto|commons=Maximilian I. von Habsburg}}
 
==Collegamenti esterni==
*{{cita web | url=http://www.melegnano.net/memorie/memorie007y.htm | titolo=Breve biografia di Massimiliano I | anno= |lingua={{it}}}}
 
 
 
{{Box successione
|carica=[[Imperatori del Sacro Romano Impero|Sacro Romano Imperatore Eletto]]
|immagine = Armoiries Saint-Empire bicéphale.svg
|periodo = [[1493]] - [[1519]]<br><small>[[Re dei Romani]] fino all'autotitolazione nel [[1508]]</small>
|precedente = [[Federico III del Sacro Romano Impero|Federico III]]
|successivo = [[Carlo V del Sacro Romano Impero|Carlo V]]
}}
 
{{Box successione|
carica=[[Elenco di reggenti d'Austria|Conte del Tirolo]]
|immagine = Armoiries Autriche.png|
precedente=[[Sigismondo d'Austria|Sigismondo]]|
successivo=<small>''fusione coi ducati d'[[Austria]] e di [[Stiria]] nell'Arciducato''</small>|
periodo=[[1490]]-[[1519]] }}
 
{{Box successione|
carica=[[Elenco di reggenti d'Austria|Arciduca d'Austria]]
|immagine = Armoiries Autriche.png|
precedente=[[Federico III del Sacro Romano Impero|Federico III]]|
successivo=[[Carlo V del Sacro Romano Impero|Carlo V]]|
periodo=[[1493]]-[[1519]] }}
 
 
== Collegamenti esterni ==
{{Portale|Biografie|Storia}}
* {{Collegamenti esterni}}
[[Categoria:Cavalieri del Toson d'oro|Massimiliano I d'Asburgo]]
* {{cita web|http://www.parlamento.it/parlam/leggi/04146l.htm|Legge istitutiva della provincia}}
 
{{Suddivisioni dell'Italia}}
[[Categoria:Conti di Fiandra]]
{{Controllo di autorità}}
{{portale|Lombardia}}
 
[[Categoria:Provincia di Monza e della Brianza| ]]
[[ar:ماكسيمليان الأول إمبراطور الرومانية المقدسة]]
[[ca:Maximilià I del Sacre Imperi Romanogermànic]]
[[cs:Maximilián I. Habsburský]]
[[da:Maximilian 1. (Tysk-romerske rige)]]
[[de:Maximilian I. (HRR)]]
[[en:Maximilian I, Holy Roman Emperor]]
[[eo:Maksimiliano la 1-a (Sankta Romia Imperio)]]
[[es:Maximiliano I de Habsburgo]]
[[et:Maximilian I (Saksa-Rooma keiser)]]
[[fr:Maximilien Ier du Saint Empire]]
[[fy:Maksimiliaan I]]
[[he:מקסימיליאן הראשון, קיסר האימפריה הרומית הקדושה]]
[[hu:I. Miksa német-római császár]]
[[ja:マクシミリアン1世 (神聖ローマ皇帝)]]
[[la:Maximilianus I]]
[[lt:Imperatorius Maksimilijonas I]]
[[nl:Maximiliaan I van het Heilige Roomse Rijk]]
[[no:Maximilian I av Det tysk-romerske rike]]
[[pl:Maksymilian I Habsburg]]
[[pt:Maximiliano I, Sacro Imperador Romano-Germânico]]
[[ro:Maximilian I, Împărat Roman]]
[[ru:Максимилиан I (император Священной Римской империи)]]
[[sl:Maksimilijan I. Habsburški]]
[[sr:Максимилијан I Хабзбуршки]]
[[sv:Maximilian I (tysk-romersk kejsare)]]
[[sw:Kaizari Maximilian I]]
[[tr:I. Maximilian]]
[[vls:Maximiliaan I]]
[[zh:馬克西米連一世 (神聖羅馬帝國)]]