Battaglia di Adrianopoli (378) e Gianni Williams: differenze tra le pagine

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{{Bio
{{coord|41|48|59|N|26|32|48|E|display=title}}
|Nome = Gianni
{{Infobox conflitto
|Cognome = Williams
| Tipo = Battaglia
|Sesso = M
| Parte_di=della [[Guerra gotica (376-382)]]
|LuogoNascita = Lugano
| Immagine=Battle of Adrianople 1.png
|GiornoMeseNascita = 20 settembre
| Larghezzaimmagine=300px
|AnnoNascita = 1941
| Didascalia=Schema della battaglia.
|LuogoMorte = Fiano Romano
| Luogo=[[Edirne|Adrianopoli]], [[Tracia]] (odierna [[Edirne]], [[Turchia]])
|GiornoMeseMorte = 12 febbraio
| Data=9 agosto [[378]]
|AnnoMorte = 2012
| Esito=Decisiva vittoria gota
|NoteMorte = <ref>{{collegamento interrotto|1=[http://www.ilmondodeidoppiatori.it/news/2012/02/12/addio-a-gianni-williams/ Addio a Gianni Williams] |date=marzo 2018 |bot=InternetArchiveBot }}</ref>
|Schieramento1={{simbolo|Labarum of Constantine the Great.svg|25}} [[Impero romano]]
|Epoca = 1900
|Schieramento2={{simbolo|Barbare à cheval.jpg|30}} [[Visigoti]]
|Attività = attore
| Comandante1=[[Flavio Valente|Valente]]†
|Attività2 = doppiatore
| Comandante2=[[Fritigerno]]
|Nazionalità = italiano
| Effettivi1=40.000
|PostNazionalità = , attivo anche in [[teatro]] e in [[televisione]]
| Effettivi2=50.000 di fanteria 50.000 cavalieri
| Perdite1=circa 30.000
| Perdite2=più di 75.000
}}
{{Campagnabox Invasioni barbariche}}
La '''battaglia di Adrianopoli''' ebbe luogo presso l'[[Edirne|omonima città]], sita nella [[provincia romana]] della [[Tracia (provincia romana)|Tracia]], il 9 agosto [[378]] e si concluse con l'annientamento dell'[[esercito romano]] guidato dall'imperatore d'Oriente [[Flavio Valente|Valente]] ad opera dei [[Visigoti]] di [[Fritigerno]].
 
Particolarmente attivo negli anni ottanta con il [[Gruppo Trenta]] sotto la direzione di [[Renato Izzo]], ricevette la menzione speciale della Giuria al [[Festival Voci nell'Ombra]] 1999 (ex aequo con [[Barbara De Bortoli]])<ref>{{Cita web|url=http://www.enciclopediadeldoppiaggio.it/index.php?title=Gianni_Williams|titolo=Gianni Williams - Enciclopedia del Doppiaggio.it|sito=www.enciclopediadeldoppiaggio.it|lingua=it|accesso=2018-07-16}}</ref>
== Contesto storico ==
{{Vedi anche|Guerra gotica (376-382)}}
 
== Cinema ==
Nell'anno 376 gruppi di [[Goti]], sotto la spinta degli [[Unni]], chiesero all'[[imperatore d'Oriente]] [[Flavio Valente|Valente]] il permesso di oltrepassare il fiume [[Danubio]]: Valente, nonostante alcune perplessità, accettò la richiesta, allettato dalla prospettiva di ottenere nuove braccia per coltivare le terre incolte e nuovi guerrieri per rinfoltire le file dell'esercito romano. Il sovrano, secondo alcune fonti antiche, pose, quali condizioni, la conversione dei Goti al [[cristianesimo]], il disarmo dei guerrieri e la consegna di bambini come ostaggi; i Goti avrebbero avuto in cambio terre da coltivare e sussidi dall'Impero.
*''[[Il vizio ha le calze nere]]'', regia di [[Tano Cimarosa]] (1975)
*''[[Assisi Underground]]'' (''The Assisi Underground''), regia di [[Alexander Ramati]] (1985)
*[[La prima volta (film 1999)|La prima volta]] , regia di [[Massimo Martella]] (1999)
 
== Teatro ==
Tuttavia la gran confusione in cui si svolsero le operazioni di trasbordo impedì il conteggio dei Goti, il cui numero era stato probabilmente sottostimato dalle autorità imperiali. Inoltre, la cattiva organizzazione non consentì ai Romani di provvedere efficacemente al disarmo dei guerrieri, mentre funzionari imperiali corrotti, all'insaputa dell'imperatore, rivendevano altrove le derrate stanziate per le popolazioni appena accolte, in breve ridotte alla fame ed alla miseria. Dopo essere stata costretta in condizioni di vita estremamente precarie sulla riva occidentale del Danubio, in attesa che giungessero istruzioni dell'imperatore da [[Antiochia di Siria|Antiochia]], la moltitudine di profughi proseguì verso [[Marcianopoli]], presso la quale tuttavia non era stata allestita alcuna misura di accoglienza: gli abitanti della città non permisero neppure ai Goti affamati di approvvigionarsi. Ciò provocò le ire dei barbari, i quali si ribellarono alle guardie romane che cercavano di riportarli all'ordine.
*''[[Forbici di follia]]'', regia di [[Gianni Williams]]
*''[[Il Vantone]]'', regia di [[Luigi Squarzina]]
*[[Il volpone]], regia di [[Luigi Squarzina]]
*[[Arlecchino e gli altri]], regia di [[Ferruccio Soleri]]
*[[Se devi dire una bugia dilla grossa]], regia di [[Pietro Garinei]]
 
== Televisione ==
Mentre fuori dalle mura cittadine era già esplosa la battaglia tra i Goti inferociti e i soldati romani, nel palazzo del ''comes Thraciae'' [[Lupicino|Flavio Lupicino]] (comandante delle forze militari della regione e responsabile delle operazioni di trasferimento) si verificò, al termine di un lauto banchetto, il tentativo di assassinare il capo goto Fritigerno assieme agli altri capitribù lì riuniti su concessione dell'imperatore. Il piano di Lupicino fallì e Fritigerno riuscì con un espediente a raggiungere la sua gente, alla quale comunicò che i Romani avevano violato i patti e che ormai era in atto un conflitto.
*''[[Casa Vianello]]''
*''[[Il maresciallo Rocca]]''
*''[[Una donna per amico]]''
*''[[Sotto il cielo dell'Africa]]''
*''[[Il Papa buono]]''
<br />
==Doppiaggio==
=== Film ===
*[[George Takei]] in ''[[Star Trek II - L'ira di Khan]]'', ''[[Star Trek III - Alla ricerca di Spock]]''
*[[Billy Bob Thornton]] in ''[[Soldi sporchi]]''
*[[Nicholas Clay]] in ''[[Excalibur (film)|Excalibur]]''
*[[John Malkovich]] in ''[[Urla del silenzio]]''
*[[Randy Quaid]] in [[Kingpin (film)|Kingpin]]
*[[James Remar]] in ''[[48 ore]]''
*[[Joe Grifasi]] in ''[[Chi più spende... più guadagna!]]''
*[[James Tolkan]] in ''[[Un poliziotto fuori di testa]]''
*[[Brad Dourif]] in ''[[Dune (film)|Dune]]''
*[[Austin Pendleton]] in ''[[Funny Money - Come fare i soldi senza lavorare]]''
*[[Dan Lauria]] in ''[[Sorveglianza... speciale]]''
*[[Art Malik]] in ''[[Wolfman (film 2010)|Wolfman]]''
*[[David Hayman]] in ''[[Sid & Nancy]]''
*[[Brent Jennings]] in ''[[Witness - Il testimone]]''
*[[David Bowie]] in ''[[Tutto in una notte]]''
*[[Lee Ving]] in ''[[Flashdance]], [[Signori, il delitto è servito]]''
*[[Alan Haufrect]] in ''[[Footloose (film 1984)|Footloose]]''
*[[Joe Pantoliano]] in ''[[Risky Business - Fuori i vecchi... i figli ballano]]''
*[[Ian Hart]] in ''[[Sherlock Holmes ed il caso della calza di seta]]''
*[[Valentine Pelka]] in ''[[King David]]''
*[[Anthony Higgins]] in ''[[Piramide di paura]]''
*[[Anthony Head|Anthony Stewart Head]] in ''[[Una preghiera per morire]]''
*[[Dwight Yoakam]] in ''[[Hollywood Homicide]]''
*[[Willie Garson]] in ''[[Out Cold]]''
*[[Russell Todd]] in [[L'assassino ti siede accanto]]
*[[William H. Macy]] in ''[[Il venditore dell'anno]]''
*[[Robert Carlyle]] in ''[[Ballroom Dancing]]''
*[[Tom Cruise]] in ''[[Amore senza fine]]''
*[[Raynor Scheine]] in ''[[Un sogno, una vittoria]]''
*[[Ron Recasner]] in ''[[2010 - L'anno del contatto]]''
*[[Oliver Stokowski]] in ''[[The Experiment - Cercasi cavie umane]]''
 
=== Film d'animazione ===
Nei giorni che seguirono gli incidenti, i Goti iniziarono l'opera di razzia nelle campagne circostanti. Lupicino intanto non volle informare l'imperatore degli eventi e preferì agire da solo. Raggruppò le truppe di stanza nella regione e decise di affrontare Fritigerno a pochi chilometri da Marcianopoli. Lo schieramento romano non resse l'urto dei barbari e gradualmente cedette sotto i colpi dei Goti: la disfatta fu totale, Lupicino fu costretto a ripiegare a Marcianopoli e i Goti vincitori, secondo la testimonianza dello storico [[Ammiano Marcellino]], "si sparpagliarono ai quattro angoli della Tracia, mentre i loro prigionieri o quelli che gli si erano arresi indicavano loro i villaggi più ricchi [...] ovunque furono appiccati incendi e commessi grandi massacri".<ref>Ammiano Marcellino, ''[[Rerum gestarum libri]]'', XXXI, 5, 1-9</ref>
*Sospirello in ''[[Taron e la pentola magica]]''
*Dr. John Watson in ''[[Basil l'investigatopo]]''
*Il drago ne ''[[Il drago riluttante]]''
 
=== Televisione ===
Valente, a questo punto, decise di affidare il comando delle operazioni ai generali [[Traiano (magister peditum)|Traiano]] e Profuturo, i quali progettarono di seguire da vicino i movimenti dei Goti e di attaccarli presso una località chiamata ''Ad Salices'', quando si fossero rivelati più vulnerabili, cioè nel momento in cui, dopo la notte passata racchiusi nel cerchio dei loro carri, si sarebbero organizzati per riprendere la marcia. La mossa fu però intuita da Fritigerno: l'effetto sorpresa dell'attacco romano svanì e i due eserciti si scontrarono: dalla [[battaglia dei Salici]] non emerse un vero vincitore e tutte e due le parti subirono pesanti perdite.
* [[Timoty Busfield]] in ''[[In famiglia e con gli amici]]''
* [[David Eisner]] in ''[[Blue Murder (serie televisiva 2001)|Blue Murder]]''
* [[Paul Dillon]] in ''[[Millennium (serie televisiva)|Millenium]]''
*[[Michael Spound]] in [[Hotel (serie televisiva)|Hotel]]
 
=== Cartoni animati ===
I generali romani, dopo lo scontro, decisero di adottare una nuova strategia: avrebbero indietreggiato fino agli Haemus (i monti Balcani) e si sarebbero arroccati sulle loro cime. Per impedire ai Goti di avanzare furono costruite fortificazioni in corrispondenza dei passi montani e, per alcuni mesi, l'esercito romano vi rimase a presidio. I Goti ben presto si resero conto di avere l'accesso sbarrato alla ricca Tracia meridionale e che sarebbero stati costretti a passare l'inverno nelle terre del nord, abbandonate dalla popolazione in preda al terrore ai tempi delle prime razzie e in quel momento prive di risorse. Le rive del Danubio a nord erano tuttavia sguarnite e i Goti capirono di poter chiedere rinforzi: risposero al loro richiamo alcuni contingenti di [[Alani]], i quali passarono il fiume e si unirono a Fritigerno.
* [[Puffo Golosone]] in ''[[I Puffi (serie animata)|I Puffi]]''
* [[Ciuffino (Snorky)|Ciuffino]] in ''[[Gli Snorky]]''
 
== Note ==
Il nuovo comandante romano Saturnino intanto, timoroso di poter rimanere accerchiato se i Goti fossero riusciti ad aggirare i passi e a causa dell'approssimarsi della stagione fredda, fece arretrare l'esercito verso la pianura e decise che avrebbe passato l'inverno nelle città fortificate in attesa della primavera, quando le operazioni si sarebbero potute riprendere con il favore di migliori condizioni climatiche. L'orda gota a questo punto poté fluidamente attraversare le montagne e riversarsi nelle campagne della bassa Tracia, dando inizio ad una nuova stagione di saccheggi e distruzioni.
 
La situazione stava precipitando e nessuno dei generali incaricati si era dimostrato determinante per la risoluzione della crisi. L'imperatore allora, ottenuta una tregua con i Persiani sul fronte mediorientale e concordato l'aiuto militare dell'imperatore d'Occidente [[Graziano]], decise di raggiungere [[Costantinopoli]]. Nella capitale, dove egli non amava restare per lunghi periodi a causa delle tensioni con la popolazione (dovute anche a motivi di carattere religioso), affidò al generale [[Sebastiano (generale romano)|Sebastiano]] il comando delle operazioni. Sebastiano attuò una strategia di controguerriglia, cercando di rintracciare i piccoli gruppi di barbari che razziavano la zona e di affrontarli separatamente.
 
La fase finale dello scontro era comunque giunta: dopo essersi inizialmente diretti lungo il [[Tundža (fiume)|fiume Tundža]] in direzione di Cabyle (dove Fritigerno aveva radunato le sue forze) ed aver sventato un tentativo di aggiramento da parte dei Goti, i Romani decisero di aspettare presso Adrianopoli la discesa in pianura del nemico. Eretto un accampamento fortificato alle porte della città, la sera prima della battaglia dovettero decidere se attaccare subito il nemico o attendere l'arrivo dei rinforzi di Graziano: il ''[[magister equitum]]'' [[Vittore (generale romano)|Vittore]] consigliò a Valente di attendere; il ''[[magister peditum]]'' Sebastiano propose invece di attaccare immediatamente.
 
== Battaglia ==
Alla fine Valente, per non dover dividere il successo con il collega Graziano, che stava sopraggiungendo in forze, decise di dirigersi da solo contro i Goti: egli disponeva probabilmente di 40.000 soldati contro un'orda di circa 50.000 fanti e altri 50.000 cavalieri goti. Una volta arrivato presso il cerchio di carri goto, Valente passò alcune ore a dispiegare in campo l'esercito.
 
In questa fase furono comunque avviate trattative di pace: l'imperatore ricevette infatti una delegazione di preti cristiani [[Arianesimo|ariani]], che gli consegnarono una lettera da parte di Fritigerno nella quale si prendeva in considerazione l'ipotesi di intavolare delle trattative sulla consegna ai Goti di terre come era stato loro promesso ai tempi del trasbordo del Danubio. Ma il capo goto, in realtà, volle rimandare il più possibile l'inizio della battaglia (cosa di cui è certo [[Ammiano Marcellino]]) nella speranza che ritornassero in tempo le squadre di cavalleria che si erano allontanate per foraggiare.
 
Ad un tratto accadde l'imprevisto: due reparti di cavalleria leggera romana schierati sull'ala destra e composti da arcieri a cavallo, giunti a tiro dei barbari, attaccarono di propria iniziativa: il gesto diede inizio alla battaglia. I Romani erano disposti con la [[fanteria]] al centro e la [[cavalleria]] sulle ali, mentre la fanteria gota era schierata poco distante dal cerchio di carri. L'attacco della cavalleria romana indusse però a intervenire le squadre di cavalleggeri goti e alani. Gli arcieri a cavallo romani furono sopraffatti e fu necessario l'intervento dei ''catafratti'' (cavalieri corazzati). I Romani comunque avanzarono fino ad arrivare addosso ai fanti, ma si resero conto che non erano stati seguiti dal resto della cavalleria: i reparti di Valente, in inferiorità numerica, furono massacrati.
 
I due schieramenti intanto continuavano a scontrarsi; fu la cavalleria gota a rompere gli equilibri e a colpire il fianco sinistro romano che era rimasto scoperto. I fanti romani, schierati in ordine compatto e con scarso margine di manovra, non potevano reggere prolungatamente l'urto e alla fine la loro formazione, dopo una strenua resistenza iniziale, si sfaldò e si dette alla fuga. Valente rimase fino al calar delle tenebre a comandare le ultime legioni rimaste compatte (quella dei ''Lanciarii'' e quella dei ''Mattiarii''); ma ad un certo momento lo stesso imperatore rimase ucciso e i resti delle forze romane andarono allo sbando.
 
Non si è mai saputo di preciso in che modo l'imperatore morì: forse fu colpito da una freccia o forse, come si raccontò dopo la battaglia, bruciò vivo nell'incendio di una fattoria nella quale, ferito, si era riparato nottetempo e a cui i Goti avevano dato fuoco; con lui caddero anche due ''[[comes|comites]]'' ([[Sebastiano (generale romano)|Sebastiano]] e [[Traiano (magister peditum)|Traiano]]), tre ''[[duce (storia romana)|duces]]'', trentacinque tribuni e circa 30.000 soldati persero la vita. In seguito alla vittoria i barbari dilagarono nei territori intorno alla città compiendo ogni genere di razzie e massacrando le popolazioni romane.
 
Il ''magister equitum'' Vittore si salvò e portò la notizia della sconfitta a Graziano, rimasto a oltre trecento chilometri dal campo di battaglia.
 
== Conseguenze ==
Dopo la sconfitta delle legioni romane, [[Teodosio I|Teodosio]] (chiamato alla guida dell'impero d'Oriente da Graziano dopo la morte di Valente) e i suoi successori adottarono una nuova strategia di contenimento nei confronti dei barbari. In seguito a quest'evento, traumatico per la direzione imperiale e per il sistema romano nel suo complesso, gli imperatori, incapaci di fermare le invasioni militarmente, cominciarono ad adottare politiche di [[appeasement|accomodamento]] basate sui sistemi della ''[[hospitalitas]]'' e della ''[[Socii e Foederati|foederatio]]'', ovvero su meccanismi che consentissero l'integrazione e l'assimilazione delle genti che premevano lungo il ''limes'' romano. La battaglia, inoltre, accelerò quel processo di apertura all'immigrazione barbarica che già da secoli preoccupava i romani e li vedeva costretti a stipulare patti di accoglienza con le popolazioni d'oltre [[Danubio]] che richiedevano di stabilirsi nell'Impero.
 
Adrianopoli innescò un circolo vizioso per il quale le forze militari romane iniziarono a fare assegnamento, in modo sempre più esclusivo, sull'apporto dei soldati di origine barbarica, al punto che l'esercito giunse ad essere costituito, in larga parte, da mercenari e truppe barbare romanizzate e da non poter prescindere dall'impiego di ''[[dediticii]]''. La battaglia segnò l'inizio del percorso che avrebbe portato alla caduta definitiva della parte occidentale dell'Impero e e al suo sfaldamento.
 
L'incapacità di far fronte a queste domande, il rafforzarsi della posizione dei comandanti barbari i quali disponevano, spesso, di un proprio e autonomo esercito all'interno dell'impalcatura militare romana, l'acuirsi della forma del ricatto costituirono i punti deboli del potere romano. Questo processo fu contrastato e arrestato con successo alla metà del V secolo nella ''Pars Orientis'' dell'impero, mentre in occidente si svilupperà incontrastato finché il generale dell'esercito romano [[Odoacre]], eliminato il ''magister militum praesentalis'' [[Flavio Oreste]] e deposto l'imperatore [[Romolo Augusto]], nel 476, inviò le insegne imperiali nell'impero d'oriente sancendo formalmente la fine dell'[[impero romano d'occidente]].
 
==Note==
<references/>
 
== Bibliografia ==
* [[Ammiano Marcellino]], ''[Storie]'' (tit. lat.: ''Rerum Gestarum libri XXXI''), a cura di Giovanni Viansino, Milano, 2001. ISBN 88-04-49084-5
* [[Alessandro Barbero]], ''[[9 agosto 378. Il giorno dei barbari]]'', Bari, Editori Glf Laterza, 2005, ISBN 88-420-7765-8
* [[Peter Heather]], ''La caduta dell'impero romano'', Milano, Garzanti, 2008
* La battaglia di Adrianopoli è il tema principale del romanzo storico ''Le mura di Adrianopoli'' di [[Guido Cervo]].
 
== Altri progetti ==
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== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
* [http://www.rai.it/dl/Radio2/sito/PublishingBlock-06813177-5a63-4168-ba43-f0788dd1e74f-podcast.html Podcast di Radio Due sulla Battaglia di Adrianopoli]
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[[Categoria:Valente (imperatore romano)]]