Strage di Portella della Ginestra e Sarah Wilson (corrispondente di guerra): differenze tra le pagine

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{{Bio
{{Nota disambigua|il bombardamento alleato su Trento|Strage della Portela}}
|Nome = Sarah
{{Incidente
|Cognome = Wilson
|titolo = Eccidio di Portella della Ginestra
|PostCognomeVirgola = nata '''Saah Isabella Augusta Spencer-Churchill'''
|immagine = Salvatore Giuliano.jpg
|Didascalia=
|didascalia = [[Salvatore Giuliano]] fu identificato come l'esecutore della strage.
|Sesso = F
|nazione=ITA
|LuogoNascita = Blenheim Palace
|luogo = [[Piana degli Albanesi]]
|GiornoMeseNascita = 4 luglio
|data = 1º maggio [[1947]]
|AnnoNascita = 1865
|obiettivo = [[Portella della Ginestra]]
|LuogoMorte = Londra
|ora = 10:15
|GiornoMeseMorte = 22 ottobre
|ora-inizio =
|ora-fineAnnoMorte = 1929
|Epoca = 1800
|tipologia = Sparatoria
|Epoca2 = 1900
|vittime = 11 il giorno stesso e 3 i giorni successivi in seguito alle ferite riportate.<ref name="Cita|sky">{{Cita|sky}}</ref>
|Attività = giornalista
|feriti = numerosi<ref>{{Cita web|url =http://www.treccani.it/enciclopedia/portella-della-ginestra-strage-di_%28Dizionario-di-Storia%29/ |titolo = Portella della Ginestra, strage di|autore = |sito =treccani.it |editore =Enciclopedia italiana |data =2011 |accesso =1º maggio 2017}}</ref>
|Attività2 = scrittrice
|esecutori = [[Salvatore Giuliano]] e la sua banda
|Nazionalità = inglese
|sospetti =
|Immagine = Mw185283.jpg
|motivazione = Violenza [[Politica|politico]]-[[Mafia|mafiosa]], [[Strategia della tensione in Italia|strategia della tensione]]
|Didascalia = lady Sarah Wilson in una fotografia del 1893
}}
Fu una delle prime donne corrispondenti di guerra nel 1899, quando venne reclutata da [[Alfred Harmsworth, I visconte Northcliffe|Alfred Harmsworth]] per documentare l'[[assedio di Mafeking]] per il ''[[Daily Mail]]'' nel corso della [[seconda guerra boera]].
 
==Biografia==
La '''strage di Portella della Ginestra''' fu un [[eccidio]] commesso in località [[Portella della Ginestra]], in [[provincia di Palermo]], il [[1º maggio]] [[1947]] da parte della [[banditismo in Sicilia|banda criminale]] di [[Salvatore Giuliano]]<ref>{{Cita web
===Famiglia===
|url = http://www.lastampa.it/2017/04/30/cultura/dopo-settantanni-rimane-ancora-senza-mandanti-la-strage-di-portella-delle-ginestre-EOh59ynnQ6IRwteb0xMbsO/pagina.html |titolo = Dopo settant'anni rimane ancora senza mandanti la strage di Portella della Ginestra |autore = Andrea Cionci |editore = [[La Stampa]] |data = 30 aprile 2017 |citazione = Il primo maggio del 1947 il bandito Salvatore Giuliano e i suoi complici spararono sui lavoratori siciliani riuniti per celebrare la Festa del Lavoro: era una spedizione punitiva o dietro c’era una strategia più complessa? |accesso = 30 aprile 2018 |urlarchivio = https://web.archive.org/web/20180409043604/http://www.lastampa.it/2017/04/30/cultura/dopo-settantanni-rimane-ancora-senza-mandanti-la-strage-di-portella-delle-ginestre-EOh59ynnQ6IRwteb0xMbsO/pagina.html |dataarchivio = 9 aprile 2018 |urlmorto = no }}</ref> che sparò contro la folla riunita per celebrare la [[festa del lavoro]] provocando undici morti e numerosi feriti.<ref name=":0">{{Cita web|url=http://www.treccani.it//enciclopedia/portella-della-ginestra-strage-di_(Dizionario-di-Storia)|titolo=Portella della Ginestra, strage di in "Dizionario di Storia"|sito=www.treccani.it|lingua=it-IT|accesso=2018-12-11}}</ref> I motivi per cui venne compiuto e, nei giorni successivi, vennero assaltate sedi dei partiti di sinistra e delle [[camere del lavoro]] della zona risiedono, oltre alla dichiarata avversione del bandito nei confronti dei comunisti, anche nella volontà dei poteri mafiosi, dell'autonomismo siciliano e delle forze reazionarie di mantenere i vecchi equilibri nel nuovo quadro politico e istituzionale nato dopo la seconda guerra mondiale e, nonostante non siano mai stati individuati i mandanti, sono certe le responsabilità degli ambienti politici siciliani interessati a intimidire la popolazione contadina che reclamava la terra e aveva votato per il [[Blocco del Popolo]] nelle elezioni del 1947.<ref name=":0" />
Nata il 4 luglio 1865 al [[Blenheim Palace]], a [[Woodstock]] nell'[[Oxfordshire]], lady Sarah Spencer-Churchill era la più giovane di undici figli di [[John Spencer-Churchill, VII duca di Marlborough]] (1822–1883), e di sua moglie, [[Frances Anne Spencer-Churchill, duchessa di Marlborough|lady Frances Anne Emily Vane]] (1822–1899), figlia di [[Charles William Vane, III marchese di Londonderry]]. Suo fratello maggiore era [[George Charles Spencer-Churchill, VIII duca di Marlborough]] (1844–1892), e l'altro suo fratello era lord [[Randolph Henry Churchill]] (1849–1895), padre del primo ministro [[Winston Churchill]] (1874–1965), che pure lavorò come corrispondente di guerra durante la [[guerra boera]] per il ''[[The Morning Post]]''. [[Anne Innes-Ker, duchessa di Roxburghe|Anne, duchessa di Roxburghe]] (1854–1923), era sua sorella maggiore.<ref name=lundy>Daryl Lundy,'' The Peerage.'' [http://www.thepeerage.com/p10594.htm#i105935 Siblings]. Extracted from G.E. Cokayne; with Vicary Gibbs, H.A. Doubleday, Geoffrey H. White, Duncan Warrand and Lord Howard de Walden, editors, The Complete Peerage of England, Scotland, Ireland, Great Britain and the United Kingdom, Extant, Extinct or Dormant, new ed., 13 volumes in 14 (1910-1959; reprint in 6 volumes, Gloucester, U.K.: Alan Sutton Publishing, 2000), volume VIII, page 502. Ngaio, Wellington, New Zealand. December 2012 version. Accessed 5 September 2015.</ref>
 
Il 21 novembre 1891,<ref name=lundy/> sposò Gordon Chesney Wilson,<ref>FreeBMD. ''England & Wales, FreeBMD Marriage Index, 1837&ndash;1915.'' [database on-line]. Provo, UT, USA: Ancestry.com Operations Inc, 2006. [http://interactive.ancestry.com/8913/ONS_M18914AZ-1398?pid=31831413&backurl=http%3a%2f%2fsearch.ancestry.com%2f%2fcgi-bin%2fsse.dll%3fgss%3dangs-c%26new%3d1%26rank%3d1%26gsfn%3dGordon%2bChesney%2b%2b%26gsln%3dWilson%26msbdy%3d1865%26msbpn__ftp%3d%2bUK%26msbpn%3d3257%26msbpn_PInfo%3d2-%257c0%257c0%257c3257%257c0%257c0%257c0%257c0%257c0%257c0%257c0%257c%26msgdy%3d1891%26mssng0%3dSarah%2bIsabelle%2b%26mssns0%3dSpencer%26cpxt%3d1%26cp%3d4%26MSAV%3d1%26uidh%3d5vf%26pcat%3dBMD_MARRIAGE%26h%3d31831413%26recoff%3d10%2b11%2b12%26db%3dFreeBMDMarriage%26indiv%3d1%26ml_rpos%3d1&treeid=&personid=&hintid=&usePUB=true here]. Accesso 5 settembre 2015.</ref> (3 agosto 1865 – 6 novembre 1914), delle [[Royal Horse Guard]]s, figlio di Jennie Campbell e [[Samuel Wilson|Sir Samuel Wilson]], deputato.<ref name=Oxford>Vedi anche il memorial del Christ-Church-Oxford-Cathedral.[http://www.chch.ox.ac.uk/cathedral/memorials/WW1/Gordon-Wilson Gordon Wilson], Accesso 5 settembre 2015.</ref> Suo marito venne ucciso sul campo di battaglia il 6 novembre 1914 nella [[prima battaglia di Ypres]]. La coppia ebbe un figlio, Randolph Gordon Wilson (1893&ndash;1956).<ref>
== Storia ==
Ancestry.com. ''England & Wales, National Probate Calendar (Index of Wills and Administrations), 1858&ndash;1966.'' [database on-line]. Provo, UT, USA: Ancestry.com Operations Inc, 2010. [http://interactive.ancestry.com/1904/31874_222855-00453?pid=3274765&backurl=http%3a%2f%2fsearch.ancestry.com%2f%2fcgi-bin%2fsse.dll%3findiv%3d1%26db%3dUKProbateCal%26h%3d3274765%26tid%3d%26pid%3d%26usePUB%3dtrue%26rhSource%3d7579&treeid=&personid=&hintid=&usePUB=true Probate details p. 444], and [http://interactive.ancestry.com/1904/32858_606246_2067-00339?pid=13333593&backurl=http%3a%2f%2fsearch.ancestry.com%2f%2fcgi-bin%2fsse.dll%3fgss%3dangs-c%26new%3d1%26rank%3d1%26msT%3d1%26gsfn%3dRandolf%2bGordon%26gsln%3dWilson%26mswpn__ftp%3dEngland%26mswpn%3d3251%26mswpn_PInfo%3d3-%257c0%257c0%257c3257%257c3251%257c0%257c0%257c0%257c0%257c0%257c0%257c%26MSAV%3d1%26msbdy%3d1900%26cpxt%3d1%26cp%3d4%26catbucket%3drstp%26uidh%3d5vf%26pcat%3d34%26h%3d13333593%26db%3dUKProbateCal%26indiv%3d1%26ml_rpos%3d192&treeid=&personid=&hintid=&usePUB=true p. 666]. Accesso 5 settembre 2015. {{Subscription}}</ref>
Il 1º maggio [[1947]], nel secondo [[seconda guerra mondiale|dopoguerra]], si tornava a festeggiare la [[Festa del lavoro|festa dei lavoratori]], spostata al 21 aprile, ossia al [[Natale di Roma]], durante il [[Fascismo|regime fascista]]. Circa duemila lavoratori della zona di [[Piana degli Albanesi]], [[San Giuseppe Jato]] e [[San Cipirello]], in prevalenza contadini, si riunirono in località Portella della Ginestra, nella vallata circoscritta dai monti Kumeta e Maja e Pelavet, per manifestare contro il [[latifondismo]], a favore dell'occupazione delle terre incolte e per festeggiare la vittoria del [[Blocco del Popolo]] nelle recenti elezioni per l'[[Assemblea regionale siciliana|Assemblea Regionale Siciliana]], svoltesi il 20 aprile di quell'anno e nelle quali la coalizione [[Partito Socialista Italiano|PSI]] - [[Partito Comunista Italiano|PCI]] aveva conquistato 29 rappresentanti su 90 (con il 32% circa dei voti) contro i soli 21 della [[Democrazia Cristiana|DC]] (crollata al 20% circa). Improvvisamente dal monte Pelavet partirono sulla folla in festa numerose raffiche di [[mitra (arma)|mitra]], che si protrassero per circa un quarto d'ora e lasciarono sul terreno undici morti (otto adulti e tre bambini) e ventisette feriti, di cui alcuni morirono in seguito per le ferite riportate<ref name=023_002225>{{Cita news|url=http://legislature.camera.it/_dati/leg05/lavori/stampati/pdf/023_002225.pdf|titolo=Relazione sui rapporti tra mafia e banditismo in Sicilia con relativi allegati - Documenti della Commissione Parlamentare Antimafia V LEGISLATURA|editore = [[Camera dei deputati]]|formato = pdf|urlarchivio = https://web.archive.org/web/20140728154110/http://legislature.camera.it/_dati/leg05/lavori/stampati/pdf/023_002225.pdf |dataarchivio = 28 luglio 2014 |urlmorto = no}}</ref><ref name=autogenerato2>{{Cita news|url=http://www.misteriditalia.it/giuliano/strage-portella/documentiprocessuali/Doc.%2003%20(Rinvio%20a%20giudizio%20-%20motivazioni).pdf|titolo=Ordinanza di rinvio a giudizio per i responsabili della strage di Portella della Ginestra|urlarchivio = https://web.archive.org/web/20141129020059/http://www.misteriditalia.it/giuliano/strage-portella/documentiprocessuali/Doc.%2003%20(Rinvio%20a%20giudizio%20-%20motivazioni).pdf |dataarchivio = 29 novembre 2014 |urlmorto = no}}</ref>.
 
===Corrispondente all'assedio di Mafeking===
Nel mese successivo alla strage di Portella della Ginestra, avvennero attentati con [[Mitragliatrice|mitra]] e [[bomba a mano|bombe a mano]] contro le sedi del [[Partito Comunista Italiano|PCI]] di [[Monreale]], [[Carini]], [[Cinisi]], [[Terrasini]], [[Borgetto]], [[Partinico]], [[San Giuseppe Jato]] e [[San Cipirello]], provocando in tutto un morto e numerosi feriti: sui luoghi degli attentati vennero lasciati dei [[volantino|volantini]] firmati dal bandito [[Salvatore Giuliano]] che incitavano la popolazione a ribellarsi al [[comunismo]]<ref name=023_002225 /><ref name=autogenerato2 />.
Il giornale ''Daily Mail'' reclutò lady Sarah come proprio corrispondente di guerra dal momento che il corrispondente precedente, Ralph Hellawell, era stato arrestato dai [[boeri]] mentre si trovava all'esterno della città di [[Mahikeng|Mafeking]]. Giornalisticamente, fu la persona giusta al momento giusto, essendosi spostata a Mafeking col marito, il tenente colonnello Gordon Chesney Wilson, all'inizio della guerra, il quale era aiutante di campo del colonnello [[Robert Baden-Powell]], ufficiale comandante di Mafeking. Baden-Powell le chiese di lasciare Mafeking per la propria sicurezza dopo che i boeri minacciarono di attaccare la guarnigione britannica. Fece quanto le era stato chiesto, ma al contrario prese la sconsiderata decisione di avventurarsi con la sua cameriera nella campagna sudafricana dell'epoca.<ref>Sarah Wilson, ''South African Memories Social, Warlike & Sporting From Diaries Written At The Time,'' [http://www.gutenberg.org/files/14466/14466-h/14466-h.htm#CHAPTER_VI Chapter VI]. Accessed 5 September 2015.</ref> Venne catturata dai boeri e tornò alla città solo dietro lo scambio di un ladro di cavalli che era ivi detenuto dagli inglesi.<ref>Wilson, chapters IX and X.</ref>
 
Dopo essere rientrata a Mafeking, sana e salva, si accorse che a quattro miglia dalle trincee erano iniziati dei bombardamenti.<ref>Wilson, chapters XI and XII.</ref><ref name=Oxford/> Durante la sua permanenza in città, si adoperò come crocerossina per l'ospedale dei convalescenti e venne ferita leggermente da una scheggia di un proiettile boero alla fine di gennaio del 1900.
La [[Confederazione Generale Italiana del Lavoro|CGIL]] proclamò lo sciopero generale, accusando i latifondisti siciliani di voler “soffocare nel sangue le organizzazioni dei lavoratori”<ref>{{collegamento interrotto|1=[http://www.cgil.it/tematiche/Documento.aspx?ARG=NUOVIDIRITTI&TAB=5&ID=6270 Maria Gigliola Toniollo -''Il Popolo di Portella della Ginestra''] |date=aprile 2018 |bot=InternetArchiveBot }}, su cgil.it</ref>. Solo quattro mesi dopo si seppe che a sparare a Portella della Ginestra e a compiere gli attentati contro le sedi comuniste erano stati gli uomini del bandito separatista [[Salvatore Giuliano]], ex colonnello dell'[[E.V.I.S.]]. Il rapporto dei [[Arma dei Carabinieri|carabinieri]] sulla strage faceva chiaramente riferimento a "''elementi reazionari in combutta con i mafiosi''".
 
[[File:Boer War; three soldiers with a grand lady outside her bomb- Wellcome V0015621.jpg|thumb|left|upright=1.0|Tre soldati parlano con Sarah Wilson a Mafeking.]]
== Le vittime ==
Il 26 marzo 1900, talla fine dell'assedio, scrisse:
Queste sono le undici vittime, così come riportate dalla pietra incisa posta sul luogo del massacro:
{{quote|I boeri sono stati molti attivi negli ultimi cinque giorni. Ieri abbiamo perso otto uomini e abbiamo avuto molti feriti... Il caporale Ironside ha avuto una coscia spappolata il giorno prima, ed al soldato Webbe, della Polizia del Capo, è saltata la testa con un colpo di cannone.<ref name=wilson12>Wilson, Chapter XII.</ref>}}
[[File:J. H. F. Bacon - Lady Sarah Wilson.jpg|thumb|right|upright=1.2|Lady Sarah Wilson durante l'[[assedio di Mafeking]] nel corso della [[seconda guerra boera]]]]
 
Sebbene circondata da morte e distruzione, come corrispondente di guerra preferì non concentrarsi eccessivamente sugli orrori della guerra, ma preferì descrivere il ciclo degli eventi come ad esempio le celebrazioni per il compleanno del colonnello Baden-Powell.<ref name=wilson12/> Malgrado questi eventi, la mancanza di cibo divenne un fatto noto e la situazione appariva di volta in volta sempre più disperata quando la guarnigione venne colpita da una epidemia di malaria tifoidea. Approfittando di questo fatto, i boeri tentarono di penetrare dalla periferia della città, la gli inglesi riuscirono a fermare comunque l'assalto.<ref name=wilson13>Wilson, chapter XIII.</ref><ref name=Oxford/>
#Margherita Clesceri ([[minoranza]] albanese, 37 anni)
#Giorgio Cusenza (min. albanese, 42 anni)
#Giovanni Megna (min. albanese, 18 anni)
#Francesco Vicari (min. albanese, 22 anni)
#Vito Allotta (min. albanese, 19 anni)
#Serafino Lascari (min. albanese, 15 anni)
#Filippo Di Salvo (min. albanese, 48 anni)
#Giuseppe Di Maggio (13 anni)
#Castrense Intravaia (18 anni)
#Giovanni Grifò (12 anni)
#Vincenza La Fata (8 anni)
 
L'assedio si concluse infine dopo 217 giorni, quando i [[Royal Horse Artillery|Royal Horse]] e la [[Royal Canadian Horse Artillery|Canadian Artillery]] galopparono per le vie di Mafeking il 17 maggio 1900. Solo poche persone del posto apparvero lungo i sentieri polverosi a cantare "[[Rule, Britannia!]]". A Londra ad ogni modo la situazione era ben differente con più di 20.000 persone che scesero per le strade a celebrare la vittoria di Mafeking.<ref name=wilson13/><ref name=Oxford/>
Rimasero gravemente ferite 27 persone<ref>tra cui Damiano Petta, Francesca Di Lorenzo, Eleonora Moschetto, Salvatore Marino, Pietro Schirò, Giuseppe Parrino, Giuseppe Muscarello, Vito Dorangricchia, 23 anni.</ref>.
[[File:Sangue rosso.jpg|miniatura|Dino Vaccaro - ''Sangue rosso, 1º maggio a Portella della Ginestra'']]
 
===Gli ultimi anni===
== Indagini e processi ==
Nel maggio del 1901, la Wilson venne investita del cavalierato di grazia del [[Venerabile ordine di San Giovanni]],<ref>{{London Gazette |issue=27313 |date=14 May 1901 |page=3282}}</ref> e nel dicembre di quello stesso anno re [[Edoardo VII del Regno Unito|Edoardo VII]] le conferì personalmente la decorazione della croce rossa inglese per il servizio prestato a Mafeking.
Sul movente dell'eccidio furono formulate alcune ipotesi già all'indomani della tragedia. Il 2 maggio 1947 il ministro dell'Interno [[Mario Scelba]] intervenne all'[[Assemblea Costituente della Repubblica Italiana|Assemblea Costituente]], affermando che dietro all'episodio non vi era alcuna finalità politica o terroristica, ma che doveva essere considerato un fatto circoscritto.
 
Tornò in Sudafrica con la sorella, la [[Richard Curzon, IV conte Howe|contessa Howe]], nel settembre del 1902. Morì anni dopo a [[Londra]], il 22 ottobre 1929.
Il processo iniziatosi nel [[1950]], dapprima istruito a Palermo poi spostato a [[Viterbo]] per [[legittima suspicione]], si concluse nel [[1953]], i con la conferma della tesi che gli unici responsabili erano Giuliano (ormai ucciso il 5 luglio 1950, ufficialmente per mano del capitano Antonio Perenze) e i suoi uomini, che furono condannati all'ergastolo<ref name=023_002225 />. Durante il processo, il bandito [[Gaspare Pisciotta]], oltre ad attribuirsi l'assassinio di Giuliano, lanciò pesanti accuse contro i deputati [[Partito Nazionale Monarchico|monarchici]] [[Giovanni Alliata Di Montereale]], [[Tommaso Leone Marchesano]], [[Giacomo Cusumano Geloso]] e anche contro i democristiani [[Bernardo Mattarella]] e [[Mario Scelba]], da lui accusati di aver avuto incontri con il bandito Giuliano per pianificare la strage di Portella della Ginestra<ref name=023_002225 />: tuttavia la [[Corte d'assise (Italia)|Corte d'Assise]] di Viterbo dichiarò infondate le accuse di Pisciotta poiché il bandito aveva fornito nove diverse versioni sui mandanti politici della strage<ref name=023_002225 />.
 
[[File:Sarah Wilson War Correspondent.JPG|thumb|right|upright=0.8|Sarah Wilson nel 1899 circa.]]
La seconda ipotesi fu quella sostenuta da [[Girolamo Li Causi]] in sede parlamentare, dalle forze di sinistra e dalla [[CGIL]], secondo la quale il bandito Giuliano era solo l'esecutore del massacro: i mandanti, gli agrari e i mafiosi, avevano voluto lanciare un preciso messaggio politico all'indomani della vittoria del Blocco del Popolo alle elezioni regionali<ref>{{Cita web |url = http://files.rassegna.it/userdata/sites/rassegnait/attach/2016/05/loreto_3274.pdf |titolo = La memoria della strage di Portella della Ginestra
|autore = Fabrizio Loreto |editore = Lavori. Quaderni di rassegna sindacale |formato = pdf |accesso = 1º maggio 2018 |urlarchivio = https://web.archive.org/web/20180501171926/http://files.rassegna.it/userdata/sites/rassegnait/attach/2016/05/loreto_3274.pdf |dataarchivio = 1º maggio 2018 |urlmorto = no }}</ref>.
 
==Onorificenze==
In seguito ai riscontri emersi dal processo, diversi parlamentari socialisti e comunisti denunciarono i rapporti tra esponenti delle istituzioni, mafia e banditi. Intervenendo alla seduta della Camera dei deputati del 26 ottobre 1951, lo stesso Li Causi affermava:
{{Onorificenze
{{Citazione|Tutti sanno che i miei colloqui col bandito Giuliano sono stati pubblici e che preferivo parlargli da Portella della Ginestra nell'anniversario della strage. Nel 1949 dissi al bandito: "ma lo capisci che Scelba ti farà ammazzare? Perché non ti affidi alla giustizia, perché continui ad ammazzare i carabinieri che sono figli del popolo come te?". Risposta autografa di Giuliano, allegata agli atti del processo di Viterbo: "Lo so che Scelba vuol farmi uccidere perché lo tengo nell'incubo di fargli gravare grandi responsabilità che possono distruggere la sua carriera politica e finirne la vita". È Giuliano che parla. Il nome di Scelba circolava tra i banditi e Pisciotta ha preteso, per l'attestato di benemerenza, la firma di Scelba; questo nome doveva essere smerciato fra i banditi, da quegli uomini politici che hanno dato malleverie a Giuliano. C'è chi ha detto a Giuliano: sta tranquillo perché Scelba è con noi; Tanto è vero che Luca portava seco Pisciotta a Roma, non a Partinico, e poi magari ammiccava: hai visto che a Roma sono d'accordo con noi?}}
|immagine=Order of St John (UK) ribbon -vector.svg
 
|nome_onorificenza=Dama di Grazia del Venerabile Ordine di San Giovanni
=== Opinioni recenti ===
|collegamento_onorificenza=Venerabile Ordine di San Giovanni
In tempi più prossimi la tesi delle collusioni ad altissimo livello, fino al capolinea del Quirinale, è stata assunta e rilanciata da [[Sandro Provvisionato]], in ''Misteri d'Italia'' (Laterza 1994), e da [[Carlo Ruta]], il quale nel prologo de ''Il binomio Giuliano-Scelba'' (Rubbettino 1995) scrive:
|motivazione=
 
|data=
{{Citazione|Sugli scenari che si aprirono con Portella della Ginestra, alcuni quesiti rimangono aperti ancora oggi: fino a che punto quegli eventi tragici videro realmente delle correità di Stato? E quali furono al riguardo le effettive responsabilità, dirette e indirette, di taluni personaggi chiamati in causa per nome dai banditi e da altri? Fra l'oggi e quei lontani avvenimenti vige, a ben vedere, un preciso nesso. Nel pianoro di Portella venne forgiato infatti un peculiare concetto della politica che giunge in sostanza sino a noi.}}
}}
 
{{Onorificenze
=== La tesi del complotto Usa ===
|immagine=Royal Red Cross (UK) ribbon.png
L'ipotesi, formulata dagli storici [[Giuseppe Casarrubea]] e [[Nicola Tranfaglia]], sostiene che a Portella della Ginestra spararono anche dei [[lanciagranate]] in dotazione alla [[Xª Flottiglia MAS (RSI)|Xª Flottiglia MAS]] di [[Junio Valerio Borghese]], cooptata dai [[servizi segreti]] [[Stati Uniti d'America|USA]] (preoccupati dell'avanzata social-comunista in Italia)<ref>[http://archiviostorico.corriere.it/2003/ottobre/26/Portella_della_Ginestra_anatomia_una_co_0_031026085.shtml Portella della Ginestra, anatomia di una strage] Corriere della Sera, 26 ottobre 2003</ref><ref>[http://archiviostorico.corriere.it/2007/aprile/05/Strage_Portella_della_Ginestra_Cia_co_9_070405093.shtml Strage di Portella della Ginestra: «La Cia dietro Giuliano e la X Mas»] Corriere della Sera, 5 aprile 2007</ref>:
|nome_onorificenza=Membro (I Classe) della Royal Red Cross
 
|collegamento_onorificenza=Royal Red Cross
{{Citazione|I rapporti desecretati dell'[[Office of Strategic Services|OSS]] e del [[Counter Intelligence Corps|CIC]] (i servizi segreti statunitensi della Seconda guerra mondiale), che provano l'esistenza di un patto scellerato in Sicilia tra la cosiddetta “banda Giuliano” e elementi già nel fascismo di Salò (in primis, la Decima Mas di Junio Valerio Borghese e la rete eversiva del principe Pignatelli nel meridione) sono il risultato di una ricerca promossa e realizzata negli ultimi anni da Nicola Tranfaglia<ref>[http://www.mediamente.rai.it/HOME/BIBLIOTE/biografi/t/tranfagl.htm Biografia di Nicola Tranfaglia]</ref> (Università di Torino), dal ricercatore indipendente Mario J. Cereghino e da chi scrive<ref>Coordinamento delle ricerche presso gli Archivi Nazionali degli Stati Uniti (NARA, College Park, Maryland) e l'Archivio Centrale dello Stato (Roma): Nicola Tranfaglia (Università di Torino), Giuseppe Casarrubea (Palermo), Mario J. Cereghino (San Paolo del Brasile).</ref>.|[http://www.edscuola.com/archivio/interlinea/banda_giuliano.htm da Edscuola, Dossier a cura del prof. Giuseppe Casarrubea]}}
|motivazione=
 
}}
Tuttavia tale ipotesi è stata aspramente contestata dagli storici [[Francesco Petrotta]] e [[Francesco Renda]], che fu quasi un testimone oculare della strage<ref>[http://www.cittanuove-corleone.it/La%20Sicilia,%20Portella,%20fu%20strage%20di%20mafia%2022.11.2009.pdf Portella, fu strage di mafia] La Sicilia, 22 novembre 2009</ref>.
 
== Commemorazione ==
{{Citazione|Una strage [nazionale] che parla albanese.|I sopravvissuti alla strage di Portella della Ginestra<ref>Ignazio Plescia (classe 1931), Serafino Petta (1931), Girolamo Sirchia (1921), Mario Nicosia (1925), Antonino Parrino (1930), Pietro Schirò (1924).</ref>}}
 
Il Memoriale di Portella della Ginestra (''Përmendorja e Purteles së Jinestrës'') è una originale sistemazione naturale-monumentale del luogo, situato nella contrada omonima di [[Piana degli Albanesi]]. La sistemazione monumentale di Portella della Ginestra è un'opera di [[land art]] (arte della terra, del territorio) di cui vi sono altri svariati esempi nel mondo. Il Memoriale è stato progettato e realizzato tra il [[1979]]-[[1980]] da [[Ettore de Conciliis]], pittore e scultore, con la collaborazione del pittore Rocco Falciano e dell'architetto Giorgio Stockel.
 
L'opera, a carattere non effimero né ideologico, è stata immersa nella natura e nel paesaggio per evitare di chiudere la memoria della strage in un blocco architettonico o in un chiuso gruppo di figure. Andando oltre le sistemazioni monumentali concepite in modo più tradizionale, l'artista ha tentato di imprimere un gigantesco e perenne segno della [[Memoria collettiva|memoria]] sul pianoro sassoso di Portella della Ginestra. Un muro a secco fiancheggiato da una tipica trazzera, per una lunghezza di circa 40 metri, taglia la terra, come una ferita, nella direzione degli spari. Tutt'intorno, per un'area di circa un chilometro quadrato, dove vi furono i caduti del 1º maggio [[1947]], si innalzano grandi massi in pietra locale, alti da 2 a 6 metri, cavati sul posto della pietraia. Uno di essi è il masso di [[Nicola Barbato]], da dove il prestigioso dirigente [[Arbëreshë]] dei [[Fasci Siciliani dei Lavoratori]] era solito parlare alla sua gente. Altri figurano sinteticamente corpi, facce e forme di animali caduti. In altri due sono rispettivamente incisi i nomi dei caduti e una poesia. Essendo stata una strage che ha colpito una minoranza etno-linguistica, una nuova opera di [[Ettore de Conciliis]] prevede un altro grande masso, sempre in pietra locale, con incisa una poesia in [[lingua albanese]].
 
== Influenza culturale ==
'''Teatro'''
 
*Dedicato alla strage di Portella della Ginestra il dramma [[Teatro|teatrale]] in [[lingua albanese]] di [[Giuseppe Schirò Di Maggio|Zef Schirò Maji]] ''Lule të shumta ka gjinestra'' ("Ha molti fiori la ginestra").
*Del 2015 è ''La verità nell'ombra'', dramma teatrale di Patrizio Pacioni.
*Il testo teatrale dal titolo "Il canto della ginestra" del poeta e drammaturgo arbëresh Mario Calivà oggetto della sua tesi di diploma in Drammaturgia e Sceneggiatura presso l'[[Accademia nazionale d'arte drammatica]] "Silvio d'Amico" di Roma (2018).
 
'''Narrativa'''
 
*Nel [[2016]] il [[romanzo]] "Noi che gridammo al vento" di [[Loriano Macchiavelli]] parla della storia di Portella della Ginestra e in generale degli [[italo-albanesi]].
 
'''Saggistica'''
 
*Il libro "Portella della Ginestra Primo maggio 1947. Nove sopravvissuti raccontano la strage" (Navarra Editore 2017) di Mario Calivà che raccoglie le testimonianze di nove sopravvissuti all'eccidio. L'autore ha presentato il volume in diverse città d'Italia durante il Tour Nazionale della Memoria.
 
'''Cinema'''
 
*[[Salvatore Giuliano (film)|Salvatore Giuliano]] (1962)
*[[Il siciliano (film)|Il siciliano]] (1987)
*[[Segreti di Stato (film)|Segreti di Stato]] (2003)
 
== Note ==
{{reflist}}
<references />
 
== =Bibliografia ===
* S. J. Taylor (1996). ''The Great Outsiders: Northcliffe, Rothermere and the Daily Mail''. Weidenfeld & Nicolson. {{ISBN|0-7538-0455-7}}.
*Francesco Petrotta, ''Portella della Ginestra. La ricerca della verità''. Ediesse, 2007 (realizzato dalla Camera del Lavoro di [[Palermo]] e dalla [https://web.archive.org/web/20070820230256/http://www.fondazionedivittorio.it/news_view.php?id=2244 Fondazione Di Vittorio]) ISBN 978-88-230-1201-1
*Francesco Petrotta, ''La strage e i depistaggi. Il castello d'ombre su Portella della Ginestra'', 2009, Ediesse.
*Pietro Manali (a cura di), Portella della Ginestra 50 anni dopo (1947-1997), S. Sciascia editore, Caltanissetta-Roma, 1999, con 2 volumi di Documenti.
*Francesco Renda, ''Portella della Ginestra e la guerra fredda. I cento anni della Cgil siciliana. Conversazioni con Antonio Riolo'', 2008, Ediesse.
*Umberto Santino, ''La democrazia bloccata. La strage di Portella della Ginestra e l'emarginazione delle sinistre'', 1997, Rubettino.
*[[Carlo Lucarelli]], ''Il bandito Giuliano'' in ''Nuovi misteri d'Italia. I casi di Blu Notte'', pp.&nbsp;3–24, Torino, Einaudi, 2004. ISBN 978-88-06-16740-0.
*[[Girolamo Li Causi]], ''Portella della ginestra. La ricerca della verità'' 2007, Ediesse.
*Angelo La Bella, Mecarolo Rosa, ''Portella della Ginestra. La strage che ha cambiato la storia d'Italia'', 2003, Teti.
*[[Giuseppe Casarrubea]], ''Storia segreta della Sicilia. Dallo sbarco alleato a Portella della Ginestra'', [[Bompiani]].
*Giuseppe Casarrubea, ''Tango Connection. L'oro nazifascista, l'America Latina e la guerra al comunismo in Italia'', 1943-1947.
*Giuseppe Casarrubea, ''Fra' Diavolo e il governo nero. «Doppio Stato» e stragi nella Sicilia del dopoguerra'', Franco Angeli editore.
*Giuseppe Casarrubea, ''Portella della Ginestra. Microstoria di una strage di Stato'', Franco Angeli editore.
*Giuseppe Casarrubea e Mario J. Cereghino, ''Salvatore Giuliano. Morte di un capobanda e dei suoi luogotenenti''.
*[[Carlo Ruta]], ''Il binomio Giuliano-Scelba. Un mistero della Repubblica?''. Rubbettino editore, Soveria Mannelli, 1995.
*Carlo Ruta, ''Giuliano e lo Stato. Documenti sul primo intrigo della Repubblica''. Edi.bi.si., Messina, 2004.
*Carlo Ruta, ''Il processo. Il tarlo della Repubblica''. Eranuova, Perugia, 1994.
* Carlo Ruta (a cura di) ''L'affare Giuliano. I documenti che rivelano il primo patto tra Stato e mafia nel tempo della Repubblica'', Archivio storico di AccadeinSicilia, 2013
 
==VociAltri correlateprogetti==
{{interprogetto}}
*[[Banditismo in Sicilia]]
*[[Fasci siciliani]]
 
==Collegamenti esterni==
* {{Collegamenti esterni}}
*[http://www.treccani.it/enciclopedia/portella-della-ginestra-strage-di_(Dizionario-di-Storia)/ Strage di Portella della Ginestra] su Treccani.it
*{{cita web|http://www.edscuola.com/archivio/interlinea/interlinea13.html|Edscuola.com}}
*{{cita web|http://montagna-longa.noblogs.org/post/2006/05/06/il-fascista-giuliano-i-legami-tra-il-bandito-e-l-estrema-destra-di-attilio-bolzoni-tratto-da-la-repubblica-sabato-28-aprile-2007|Rapporto sui legami fra Giuliano ed i fascisti}}
*{{cita web|http://www.edscuola.com/archivio/interlinea/stragi_47.htm|La strage del '47 nei rapporti della polizia}}
*[http://casarrubea.wordpress.com/2008/11/17/la-strage-di-portella-prevista-dallunita/ La strage di Portella prevista dal[[L'Unità]] dall'Archivio di [[Giuseppe Casarrubea]]]
* {{Cita web|url =http://tg24.sky.it/cronaca/2017/04/28/portella-della-ginestra-eccidio-primo-maggio-70-anni.html |titolo =Portella della Ginestra, 70 anni dalla strage del Primo maggio |autore = |sito =tg24.sky.it/cronaca |editore = sky|data =1º maggio 2017 |cid =sky |accesso =1º maggio 2017}}
 
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{{Portale|SiciliaBiografie|Storia d'ItaliaGiornalismo|Letteratura|politica}}
 
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