Capitan Pastene e Bekas - In viaggio per la felicità: differenze tra le pagine

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Storia: ferrovia
 
 
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{{S|film drammatici}}
{{Divisione amministrativa
{{Film
|Nome = Capitan Pastene
|titolo italiano = Bekas
|Nome ufficiale = Capitán Pastene
|immagine =
|Panorama = Plaza de Capitán Pastene - panoramio.jpg
|didascalia =
|Didascalia = piazza
|titolo originale = Bekas
|Bandiera =
|lingua originale = [[Lingua curda|curdo]]
|Stemma =
|titolo traslitterato =
|Stato = CHL
|paese = [[Svezia]]
|Grado amministrativo = 4
|paese 2 = [[Finlandia]]
|Divisione amm grado 1 = Araucanía
|paese 3 = [[Iraq]]
|Divisione amm grado 2 = Malleco
|anno uscita = [[2012]]
|Divisione amm grado 3 = Lumaco
|aspect ratio =
|Amministratore locale =
|genere = Drammatico
|Partito =
|genere 2 = Commedia
|Data elezione =
|genere 3 =
|Data istituzione = 10 marzo 1907
|Datagenere soppressione4 =
|regista = [[Karzan Kader]]
|Latitudine decimale = -38.1833
|soggetto =
|Longitudine decimale = -72.9991
|sceneggiatore = Karzan Kader
|Latitudine gradi =
|produttore = Sandra Harms
|Latitudine minuti =
|Latitudineproduttore secondiesecutivo =
|casa produzione = [[Gulf Film]]
|Latitudine NS =
|casa distribuzione italiana = [[Minerva Pictures]]
|Longitudine gradi =
|attori =
|Longitudine minuti =
* [[Zamand Taha]]: Zana
|Longitudine secondi =
* [[Sarwar Fazil]]: Dana
|Longitudine EW =
* [[Diya Mariwan]]: Helliya
|Altitudine =
* [[Rahim Hussen]]: Mama Hama
|Superficie =
* [[Suliman Karim Mohamad]]: Baba Shalid
|Note superficie =
* [[Abdulrahman Mohamad]]: Osman
|Abitanti = 2600
* [[Shirwan Mohamad]]: Jamal
|Note abitanti =
|doppiatori italiani =
|Aggiornamento abitanti =
* [[Leonardo Della Bianca]]: Zana
|Sottodivisioni =
* [[Ruggero Valli]]: Dana
|Divisioni confinanti =
* [[Sara Labidi]]: Helliya
|Lingue = [[lingua spagnola|spagnolo]]
* [[Mauro Bosco]]: Mama Hama
|Codice postale =
* [[Goffredo Matassi]]: Baba Shalid
|Prefisso =
* [[Stefano Pietrosanto Valli]]: Osman
|Fuso orario = -4
* [[Alan Bianchi]]: Jamal
|Codice statistico =
|fotografo =
|Codice catastale =
|Targamontatore =
|effetti speciali =
|Nome abitanti = pastenini
|musicista = Juhana Lehtiniemi
|Patrono =
|Festivoscenografo =
|Mappacostumista =
|truccatore =
|Didascalia mappa =
|Sito =
}}
'''Capitan Pastene''' è una frazione del comune di [[Lumaco]], in [[provincia di Malleco]] nella [[Regione dell'Araucanía]], nel [[Cile]] meridionale,
 
'''''Bekas''''' è un [[film]] [[Curdi|curdo]] del [[2012]] diretto da [[Karzan Kader]]. È uscito nelle sale italiane nel 2015.
Nella località è insediata una comunità [[Italo-cileni|italo-cilena]] di circa 2000 persone, discendenti da emigranti [[provincia di Modena|modenesi]] dei primi del [[Novecento]].
 
==Geografia fisicaTrama ==
Ambientato nel [[Kurdistan iracheno]] durante la [[guerra in Iraq]] degli [[Anni 1990|anni '90]] e sotto il regime di [[Saddam Hussein]], ''Bekas'' (lett. "Orfani") narra la storia di Zana e Dana, due fratelli orfani che trascorrono le loro giornate lucidando scarpe e arrangiandosi come possono.
La località si trova nella [[regione dell'Araucanía]], a 130 chilometri nord-est da [[Temuco]] e circa 800 km a sud della capitale [[Santiago del Cile]]. Appartiene al comune di [[Lumaco]], che include gli insediamenti di Lumaco, Capitán Pastene e Pichi Pellahuen, tutti situati nella zona della catena montuosa della [[Cordillera de Nahuelbuta]].
 
Il loro punto di riferimento è Baba Shalid, un anziano signore cieco che gestisce un negozio di radio usate, ma un giorno muore lasciando i due fratelli nello sconforto.
Capitán Pastene si trova a 218 {{m s.l.m.}}, a circa 800 km a sud della capitale [[Santiago del Cile]].
 
Dopo aver visto il film di [[Superman]] nel cinema locale, senza nessun parente e senza nessun legame, decidono di mettersi in marcia per raggiungere l'[[America]] e incontrare Superman. Prima provano con un trasportatore di clandestini vendendo quello che possono, ma non hanno fortuna, e poi con un asino che comprano con i pochi risparmi che hanno, che chiamano Michael Jackson.
Capitán Pastene è situata a circa dieci chilometri da Lumaco, passando per Traiguén verso la costa, dopo aver salito un ampio pendio.
 
Si incamminano verso questo luogo che immaginano ricco di luci e di grattacieli ma pensano che la distanza sia piccola in quanto, da una cartina, scambiano l'America con l'[[Europa]].
==Origini del nome==
[[File:Busto del Capitán Pastene - panoramio.jpg|miniatura|sinistra|Busto dedicato a [[Giovanni Battista Pastene]] nella piazza principale]]
Inizialmente chiamata Colonia Nuova Italia (''Colonia Nueva Italia''), a seguito di una concessione di terreni nella [[regione dell'Araucanía]] da parte del governo cileno a una società chiamata Nuova Italia, fondata dal giornalista Salvatore Nicosia e dai fratelli Giorgio e Alberto Ricci di [[Pavullo nel Frignano]] con l'obiettivo iniziale di insediare cento famiglie.<ref>{{collegamento interrotto|1=[http://www.capitanpastene.cl Sito ufficiale degli italo-cileni di Capitan Pastene] |date=novembre 2017 |bot=InternetArchiveBot }}</ref>
 
Arrivati al confine pensano di passare tranquillamente con l'asino, non impiegano molto a capire che il passaggio non è facile con tanti militari e carri armati a sorvegliare.
L'11 marzo 1907, nel terzo aniversario dell'arrivo dei coloni, l'insediamento venne ufficilamente ridenominato Capitán Pastene, in onore del capitano genovese [[Giovanni Battista Pastene]], che nel XVI secolo esplorò le coste cilene sotto l'autorità di Pedro de Valdivia, padre della nazione cilena. Pastene fu uno dei primi esplorare le rive del "Mare del Sud" (nome utilizzato all'epoca per indixare l'Oceano Pacifico).<ref>{{cita libro|Stefano|Ferrari|Capitan Pastene: storia di un inganno}}</ref> Alla cerimonia di fondazione della città partecipò anche il presidente del Cile [[Pedro Montt]], oltre a vari ministri e alti funzionari.
 
Dopo varie vicissitudini tentano il passaggio clandestino saltando su i camion di merci ma le loro traversie non si fermano in quanto devono poi attraversare una zona minata. Alla fine si accorgono che, nonostante l'America, il loro legame è sempre più stretto.
==Storia==
[[File:FamigliaCastagnaColoniCapitanPastene1910.jpg|thumb|left|Coloni modenesi a Capitan Pastene nel 1910: la famiglia Castagna]]
Nei primi anni del XX secolo numerose famiglie originarie del Frignano sull'[[Appennino modenese]] (in particolare di [[Pavullo nel Frignano]], Zocca, Guiglia, Modena e Vignola) emigrarono verso il meridione del Cile. Il 2 febraio 1904 le prime 23 famiglie (con 134 persone totali) partirono dalla [[stazione di Modena]] con un treno speciale diretto al porto francese di Palliche-Rochelle, dove il piroscafo Oruba li condusse al porto cileno di [[Talcahuano]] dopo un estenuante navigazione durata 32 giorni.
 
== Premi ==
Esattamente un anno dopo, il 2 febbraio 1905 partirono da Modena altre 65 famiglie con 373 persone, che compirono lo stesso tragitto.
Il film ha vinto il premio della giuria popolare al [[Dubai Film Festival]] del 2012.
 
== Collegamenti esterni ==
I coloni emiliani si insediarono nell'area fino ad allora abitata solo dagli indios [[Mapuche]] e da poco pacificata dalle truppe cilene nella loro guerra contro le tribù [[Araucani|araucane]]<ref>[http://www.scuolaparadisi.org/component/option,com_docman/task,doc_view/gid,32/ Racconto con informazioni dettagliate sulla "Colonia Nuova Italia"]</ref> In seguito giunsero anche nuclei famigliari di origine romana.<ref name=epopea>{{cita web|titolo=L’epopea di Capitan Pastene|capitolo=Casa della memoria dell'emigrazione|editore=Regione Emilia-Romagna|url=http://emilianoromagnolinelmondo.regione.emilia-romagna.it/casa-della-memoria-dellemigrazione/sezioni/il-salotto/storie%20di%20emigrazione/cile/l2019epopea-di-capitan-pastene}}</ref>
* {{Collegamenti esterni}}
 
{{portale|cinema}}
Nel 1913 venne iniziata la costruzione del ramo ferroviario a scartamento ridotto (60 cm) da Saboya a Capitan Pastene, che venne completato dopo cinque anni. Nel 1974 la linea venne definitivamente chiusa e in seguito smantellata.<ref>{{cita web|titolo=Los otros ramales de la EFE de trocha 60 cm: 1 Saboya a Lumaco y Capitán Pastene|sito=Ferrocarriles en el cono sur|lingua=es|url=http://www.ferrocarrilesenelconosur.co.uk/06kcappasteneline.html}}</ref>
 
[[Categoria:Film ambientati in Iraq]]
==Monumenti e luoghi d'interesse==
[[Categoria:Road movie]]
[[File:Iglesia San Felipe de Neri (febrero 2011) - panoramio.jpg|miniatura|destra|Iglesia San Felipe de Neri nel febbraio 2011]]
Nella piazza principale si trova la '''chiesa di [[San Filippo Neri]]''', edificio bianco con campanile laterale. La chiesa è stata gravemente danneggiata dal terremoto del 2010.
 
L'insediamento è caratterizzato da strade ben tracciate, una piazza con fontane danzanti e una piazza rotonda, intitolate ai pricipali personaggi storici della cultura italiana, tra cui Dante Alighieri, Giuseppe Garibaldi, Giuseppe Mazzini e Giuseppe Verdi.<ref name=epopea/>
 
La '''[[Casa Salvestrini (Capitan Pastene)|Casa Salvestrini]]''' (conosciuta anche come ''Casa de don Pastene'') era un'abitazione storica, situata in calle Manuel Montt 389 all'angolo di calle J. Verdi, costruita tra il 1910 e il 1920 per conto di Ubaldo Salvestrini. Si trattava di una delle poche case in legno costruite all'inizio del XX secolo e ancora in piedi, particolarmente degna di nota per i dettagli nel suo frontone, ringhiera al secondo piano e portico di accesso. L'edificio era realizzato con tronchi di quercia e con un rivestimento interno ed esterno in raulí senza vernice, mentre la struttura del tetto era in legno e coperture in metallo.<ref>{{cita web|titolo=Casa Salvestrini de Pastene|sito=Consejo de monumentos nacionales de Chile|lingua=es|url=http://www.monumentos.cl/monumentos/monumentos-historicos/casa-salvestrini-pastene}}</ref> Nel 2009 la Casa Salvestrini era stata dichiarata monumento nazionale storico dal Ministero dell'educazione del governo del Cile, quale chiara testimonianza e protagonista del processo migratorio che ha accolto centinaia di italiani che continuano a contribuire allo sviluppo dell'area e del Paese.<ref>{{cita pubblicazione|autore=Governo del Cile - Ministero dell'educazione|titolo=Decreto Nº 298 (2009)|data=2009-08-10|url=http://www.monumentos.cl/sites/default/files/decretos/MH_01170_2009_D00298.PDF}}</ref> Nel maggio 2017 un incendio doloso ha completamente distutto l'edificio, causando una grave perdita al patrimoni culturale della regione.<ref>{{cita news|autore=Catalina Díaz|autore2=Carlos Martínez|titolo=Indagan intencionalidad en incendio que destruyó casa patrimonial de Capitán Pastene|data=2017-05-09|lingua=es|sito=BiobioChile|url=https://www.biobiochile.cl/noticias/nacional/region-de-la-araucania/2017/05/09/incendio-destruye-casa-patrimonial-de-capitan-pastene-no-se-descarta-intencionalidad.shtml}}</ref><ref>{{cita video|titolo=Incendio arrasó con centenaria casa de Capitán Pastene|sito=Soy Chile|data=2017-05-09|url=http://www.soychile.cl/Temuco/Policial/2017/05/09/462731/Incendio-arraso-con-centenaria-casa-de-Capitan-Pastene.aspx}}</ref>
 
Altri edifici residenziali storici sono Casa Rosatti, Casa Viani, Casa Balota, Casa Barbieri e Casa Guidatti.
 
Tra gli edifici industriali, si distingue il molino Rosati, costruito nel 1914 dall'omonima famiglia, che riuscì a realizzare anche una piccola centrale elettrica per far funzionare le macine e che diede un grande contributo all'economia agricoltura della città. Al momento della costruzione, si trattava di un'architettura innovativa per l'epoca e la zona, in quanto realizzata in [[calcestruzzo]].
 
==Società==
A Capitán Pastene si trova attualmente una piccola concentrazione di 2.000 italo-cileni, che costituiscono la quasi totalità della popolazione locale.
 
===Lingue e dialetti===
L'uso della lingua italiana è pressochè scomparsa fra i discendenti dei coloni italiani, i quali erano giunti dall'italia parlando solo il [[dialetto modenese]]. Nei primi anni dopo la fondazione era attiva una scuola italiana, che però smise presto di insegnare la lingua italiana, ritenendo che fosse un'inutile perdita di tempo in un paese di lingua spagnola. Ad ogni modo, è ancora in uso qualche parola dialettale modenese, specialmente in ambito agricolo (''vanga'' per indicare il [[badile]] o pala) oppure culinario (''cucér'' e ''furzèina'' per indicare il cucchiaio e la forchetta).<ref name=epopea/> Dal 2005 nella locale scuola "República de Italia" ha ripreso a tenere lezioni di lingua italiana.
 
===Tradizioni e folclore===
Annualmente, la comunità italo-cilena di Capitán Pastete organizza quattro feste o sagre gastronomiche per celebrare le proprie origini e l'arrivo dei coloni. Nel mese di marzo si celebra l'anniversario della fondazione della città e la popolazione locale indossa i vestiti tradizionali risalenti agli inizi del XX secolo, percorrendo le strade a bordo di carretti trainati da cavalli.<ref name=epopea/> A giugno si svolge la ''fiesta de la castaña'', a cui segue la ''fiesta del prosciutto'' ad agosto e la ''fiesta de la pasta'' a novembre.
 
==Cultura==
[[File:Casa de Capitán Pastene - panoramio (1).jpg|miniatura|destra|Il centro culturale con le bandiere italiana, cilena e della Regione Emilia-Romagna]]
Capitan Pastete è luogo d'incontro di tre culture: la cultura Mapuche, che ha fortemente mantenuto credenze e costumi, la cultura creola cilena, che mostra parte della sua identità nei rodei, nelle corse equestri tradizionali (''carreras a la chilena'') o nelle celebrazioni religiose e, infine, la cultura italiana, che si distingue per la sua storia di immigrazione, le sue case e la gastronomia.
 
Visto l'alto numero di famiglie modenesi che hanno fondato la comunità, il paese ha mantenuto diverse tradizioni e memorie dei comuni di origine: nella toponomastica, nei cognomi, nella gastronomia, costituendo un raro caso di ''[[enclave]]'' italiana ed emiliana perfettamente preservata in [[America Latina]]<ref>{{collegamento interrotto|1=[http://www.mclink.it/com/inform/art/07n20419.htm I "Nonnos" di Capitan Pastene] |date=febbraio 2018 |bot=InternetArchiveBot }}</ref>.
 
===Cucina===
La località di Capitan Pastene è nota per aver mantenuto le antiche tradizioni culinarie italiane, in particolare della [[cucina modenese]]. Fra i piatti tradizionali vi sono infatti i [[tortellini]], i [[borlenghi]], la [[polenta]] e, tra i salumi, il [[prosciutto crudo]], la [[Coppa (salume)|coppa]] e i salamini, tutti chiamati con i loro nomi italiani.<ref name=epopea/><ref>{{cita web|autore=Gian Paolo Bonomi|titolo=CILE, Capitan Pastene,,, QUELL’ANGOLO DI EMILIA CON TORTELLINI E ‘PORSUT’|url=https://www.gianpaolobonomi.it/cile-quellangolo-di-emilia-con-tortellini-e-porsut/}}</ref>
 
Il [[prosciutto de Capitán Pastene]] viene preparato utilizzando una miscela di spezie chiamata ''merquen'' un tempo utilizzata dalla tribù dei Mapuche, per poi essere stagionato secondo la tradizione della salumeria modenese del [[prosciutto di Modena]];<ref name=epopea/> questo prodotto ha peraltro ottenuto dal governo cileno anche il marchio di denominazione d'origine.
 
==Economia==
===Turismo===
La città sta vivendo un ''revival'' turistico basato sulla [[cultura italiana]] ancora presente.
 
==Amministrazione==
=== Gemellaggi ===
Nel [[2000]] si è avuto il gemellaggio del comune di Pavullo con quello di [[Angol]] (capoluogo della provincia cilena omonima dove si trova Capitan Pastene), in attesa della creazione del comune di Capitan Pastene ({{chiarire |proposto recentemente|quando?}}).
 
In questa provincia, gemellata a quella di [[Modena]], abitano circa 16.000 discendenti di coloni modenesi<ref>[http://associazionismo.provincia.modena.it/page.asp?IDCategoria=6&IDSezione=926&ID=19678 Gemellaggi]</ref>.
 
== Note ==
<references/>
 
==Bibliografia==
*{{cita pubblicazione|autore=Carolina Aguayo Acevedo|titolo=Capitan Pastene: su patrimonio cultural una historia de inmigración italiana en el sur de Chile|editore=Univesidad de Chile|anno=2012|url=http://repositorio.uchile.cl/bitstream/handle/2250/112160/aguayo.pdf|cid=Aguayo}}
*{{cita libro|autore=Stefano Ferrari|titolo=Capitan Pastene: storia di un inganno|anno=2014|isbn=9786050309966|lingua=es, it|url=https://books.google.it/books?id=lMjoAwAAQBAJ&pg=PA0}}
*{{cita libro|autore=Maria Rosaria Stabili|titolo=Da sfruttati a sfruttatori; Italiani e mapuches in Capitan Pastene, Cile, 1905—1940|curatore=Vanni Blengino|curatore2=Emilia Franzina|curatore3=Adolfo Pepe|opera=La riscoperta delle Americhe: lavoratori e sindacato nell'emigrazione italiana in America Latina 1870—1970|città=Milano|editore=Teti Editore|anno=1993|pp=291-310}}
 
==Altri progetti==
{{interprogetto}}
 
== Voci correlate ==
* [[Italo-cileni]]
* [[Giovanni Battista Pastene]]
 
{{Emigrazione italiana}}
{{Portale|Cile|migranti}}
 
[[Categoria:Località del Cile]]
[[Categoria:Emigrazione italiana]]