Eddy Merckx e Paul Probst: differenze tra le pagine

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{{Sportivo
|Nome = EddyPaul MerckxProbst
|Immagine= Shooting swiss 1900.jpg
|NomeCompleto = Edouard Louis Joseph Merckx
|Didascalia= La nazionale svizzera di tiro, dominatrice nel medagliere a {{OE|tiro|1900}} (nella foto sono presenti Stäheli, Probst, Lüthi, Röderer, Richardet, Grütter, Kellenberger, Böckli ed un 9° componente che non compare nei resoconti ufficiali dei Giochi)
|Immagine = Eddy Merckx Molteni 1973.jpg
|Didascalia = Eddy Merckx nel 1973
|Sesso=M
|CodiceNazione = {{BELCHE}}
|Altezza=
|Disciplina = Ciclismo
|Peso=
|Specialità = [[Ciclismo su strada|Strada]], [[Ciclismo su pista|pista]], [[ciclocross]]
|Disciplina= Tiro a segno
|TermineCarriera= 1978
|disciplina2=
|GiovaniliAnni =
|Specialità=
|GiovaniliSquadre =
|Squadra=
|Squadre =
|Vittorie=
{{Carriera sportivo
|Palmares =
|1965|{{Ciclismo Solo}}|
{{Palmarès
|1966-1967|{{Ciclismo Peugeot}}|
|cat = SUI
|1968-1969|{{Ciclismo Faema 68-69}}|
|competizione 1 = [[Giochi olimpici|Olimpiadi]]
|1970|{{Ciclismo Faemino}}|
|oro 1 = 1
|1971-1976|{{Ciclismo Molteni}}|
|argento 1 = 0
|bronzo 1 = 0
|competizione 2 = [[Campionati mondiali di tiro|Mondiali]]
|oro 2 = 3
|argento 2 = 1
|bronzo 2 = 0
}}
{{Carriera sportivo
|1977|{{Ciclismo Fiat France}}|
|1978|{{Ciclismo C & A}}|
}}
|AnniNazionale = 1964-1977
|Nazionale = {{naz|ciclismo su strada|BEL}}
|Vittorie =
{{MedaglieCompetizione|Mondiali su strada}}
{{MedaglieOro|[[Campionati del mondo di ciclismo su strada 1964|Sallanches 1964]]|[[Campionati del mondo di ciclismo su strada - Corsa in linea maschile Dilettanti|In linea dil.]]}}
{{MedaglieOro|[[Campionati del mondo di ciclismo su strada 1967|Heerlen 1967]]|[[Campionati del mondo di ciclismo su strada - Corsa in linea maschile Elite|In linea]]}}
{{MedaglieOro|[[Campionati del mondo di ciclismo su strada 1971|Mendrisio 1971]]|[[Campionati del mondo di ciclismo su strada - Corsa in linea maschile Elite|In linea]]}}
{{MedaglieOro|[[Campionati del mondo di ciclismo su strada 1974|Montreal 1974]]|[[Campionati del mondo di ciclismo su strada - Corsa in linea maschile Elite|In linea]]}}
|Allenatore =
{{Carriera sportivo
|1986-1996|{{naz|ciclismo su strada|BEL}}|
|1998-2000|{{Ciclismo Vlaanderen 2002}}|
|2001-2004|{{Ciclismo Vlaanderen}}|
}}
|Aggiornato =
}}
{{Bio
|Nome = Edouard Louis JosephPaul
|Cognome = MerckxProbst
|PostCognomeVirgola = detto '''Eddy'''
|Sesso = M
|LuogoNascita = Meensel-Kiezegem
|GiornoMeseNascita = 15 maggio
|LuogoNascitaLink = Tielt-Winge
|AnnoNascita = 1869
|GiornoMeseNascita = 17 giugno
|AnnoNascita = 1945
|LuogoMorte =
|GiornoMeseMorte = 9 settembre
|AnnoMorte = 1945
|Attività = extiratore ciclistaa su stradasegno
|Nazionalità = svizzero
|Attività2 = pista
}}
|Attività3 = ciclocrossista
|Nazionalità = belga
}} Soprannominato il "''Cannibale''" per la voglia di vincere sempre e di non lasciare nulla agli avversari,<ref>{{cita news|url=http://archiviostorico.gazzetta.it/1998/gennaio/17/Bartali_Coppi_Merckx_Moser_ga_0_9801175144.shtml|titolo=Bartali, Coppi, Merckx, Moser|accesso=19 agosto 2011|data=17 gennaio 1998|pubblicazione=[[La Gazzetta dello Sport|archiviostorico.gazzetta.it]]}}</ref><ref name=sessantanni>{{cita news|url=http://archiviostorico.gazzetta.it/2005/giugno/11/Sessant_anni_cannibale_sw_0_050611385.shtml|titolo=Sessant' anni da cannibale|accesso=19 agosto 2011|data=11 giugno 2005|pubblicazione=[[La Gazzetta dello Sport|archiviostorico.gazzetta.it]]}}</ref><ref name=Signorcannibale/> è considerato da molti il più forte ciclista di tutti i tempi, vantando numerosi record, e il miglior sportivo belga di sempre.
 
==Carriera==
Professionista dal 1965 al 1978, si aggiudicò il [[Tour de France]] per cinque volte ([[Tour de France 1969|1969]], [[Tour de France 1970|1970]], [[Tour de France 1971|1971]], [[Tour de France 1972|1972]] e [[Tour de France 1974|1974]]), un record condiviso con [[Jacques Anquetil]], [[Bernard Hinault]] e [[Miguel Indurain]]. Vinse anche cinque [[Giro d'Italia|Giri d'Italia]] ([[Giro d'Italia 1968|1968]], [[Giro d'Italia 1970|1970]], [[Giro d'Italia 1972|1972]], [[Giro d'Italia 1973|1973]] e [[Giro d'Italia 1974|1974]]), eguagliando il primato di successi di [[Alfredo Binda]] e [[Fausto Coppi]], e una [[Vuelta a España]], nel [[Vuelta a España 1973|1973]]. Tra le corse di un giorno fece invece suoi tre [[Campionati del mondo di ciclismo su strada|campionati del mondo su strada]] per professionisti ([[Campionati del mondo di ciclismo su strada 1967|1967]], [[Campionati del mondo di ciclismo su strada 1971|1971]] e [[Campionati del mondo di ciclismo su strada 1974|1974]]) e conquistò anche numerose [[classiche]]: sette [[Milano-Sanremo]], due [[Giro delle Fiandre|Giri delle Fiandre]], tre [[Gand-Wevelgem]], tre [[Parigi-Roubaix]], due [[Amstel Gold Race]], tre [[Freccia Vallone]], cinque [[Liegi-Bastogne-Liegi]] e due [[Giri di Lombardia]].<ref name=palmaresmdc>{{cita web|url=http://www.memoire-du-cyclisme.eu/palmares/merckx_eddy.php|titolo=Palmarès d'Eddy Merckx (Bel)|accesso=18 agosto 2011|editore=www.memoire-du-cyclisme.eu|lingua=fr}}</ref> Per sette anni consecutivi, dal 1969 al 1975, fu suo il [[Super Prestige Pernod]], sorta di coppa del mondo a punti su strada.<ref name=Signorcannibale/> Per quanto concerne l'attività su pista fu invece [[Record dell'ora|primatista dell'ora]] su [[bicicletta da pista|bicicletta tradizionale]] per ventotto anni, dal 1972 al 2000 (percorse 49,432 km)<ref>{{cita news|url=http://www.sportlive.it/ciclismo/albo-doro-record-ora-pista-merckx-moser.html.|titolo=Albo d'oro record dell'ora|accesso=22 giugno 2015|data=11 giugno 2005|pubblicazione=[[Sportlive.it]]}}</ref>, vincendo inoltre diciassette [[Sei giorni]].<ref name=Signorcannibale/><ref name=palmaresmdc/><ref name=belgianitalians/><ref name=sanremo/>
Partecipò ai [[Giochi della II Olimpiade]] di Parigi nel 1900 dove vinse la medaglia d'oro nella prova di pistola militare a squadre.
 
Fu più volte presente anche ai Campionati mondiali di tiro dove ottenne tre medaglie d'oro e una d'argento in tre differenti edizioni.
È uno dei sei ciclisti ad aver conquistato tutti i tre [[grandi Giri]],<ref>Oltre a Merckx, [[Jacques Anquetil]], [[Felice Gimondi]], [[Bernard Hinault]], [[Alberto Contador]] e [[Vincenzo Nibali]]</ref> e l'unico ad essere riuscito a realizzare l'accoppiata Giro-Tour per tre volte (1970, 1972 e 1974). Proprio nel 1974 vinse, nella stessa stagione, Giro d'Italia, Tour de France e campionato mondiale su strada: soltanto l'[[Irlanda|irlandese]] [[Stephen Roche]], nel 1987, è riuscito ad eguagliarlo. È anche uno dei tre corridori ad essere riuscito ad imporsi in tutte le cinque classiche monumento.<ref>Oltre a Merckx, [[Rik Van Looy]] e [[Roger De Vlaeminck]]</ref> Al Tour detiene il record di tappe vinte in totale (34)<ref name=Signorcannibale/> e in una sola edizione (8), e il maggior numero di [[Maglia gialla|maglie gialle]] (111);<ref name=portfolioequipe/> al Giro vinse invece 25 tappe e vestì di [[Maglia rosa|rosa]] per 77 volte, un record.<ref name=sessantanni/><ref name=Signorcannibale>{{cita news|url=http://archiviostorico.gazzetta.it/2004/maggio/12/Merckx_signor_Cannibale_ga_10_0405121637.shtml|titolo=Merckx signor Cannibale|accesso=18 agosto 2011|data=12 maggio 2004|pubblicazione=[[La Gazzetta dello Sport|archiviostorico.gazzetta.it]]|autore=Luca Gialanella}}</ref><ref name=topfive/>
 
[[Jacques Goddet]], storico patron del Tour de France, indicò Fausto Coppi come «il più grande» ed Eddy Merckx come «il più forte» ciclista di sempre. <ref>{{cita news|url=http://www.gazzetta.it/Ciclismo/23-01-2010/coppi-o-merckx-602745872029.shtml|titolo=Coppi o Merckx? Vota chi è più forte|accesso=19 agosto 2011|data=23 gennaio 2010|pubblicazione=[[La Gazzetta dello Sport|www.gazzetta.it]]|autore=[[Pier Bergonzi]]}}</ref>
 
== Carriera ==
=== Gli esordi e le prime vittorie ===
Dopo aver praticato anche [[calcio (sport)|calcio]] e [[pugilato]],<ref name=Signorcannibale/> Edouard Louis Joseph Merckx si avvicinò al ciclismo all'età di otto anni: suo idolo di allora era [[Stan Ockers]], poi tragicamente deceduto in un incidente in pista nel [[1956]].<ref name=merckxbio>{{cita web|url=http://www.eddymerckx.be/EUR/en/about-eddy-merckx|titolo=Eddy Merckx Cycles - Biography|accesso=19 agosto 2011|editore=www.eddymerckx.be|lingua=en}}</ref> Merckx acquisì licenza di ciclista debuttante il 23 giugno [[1961]], all'età di sedici anni, con il club Evere Kerkhoek Sportif, e il mese dopo, precisamente il 16 luglio, fece il proprio esordio a [[Laeken]].<ref name=palmaresmdc/> Il primo successo targato Merckx arrivò il 1º ottobre dello stesso anno, a [[Enghien|Petit-Enghien]], seguito nel 1962 da altre 23 vittorie nella medesima categoria, e tra esse il [[Campionati belgi di ciclismo su strada|titolo nazionale]].<ref name=palmaresmdc/> L'8 gennaio [[1963]] prese licenza di corridore dilettante; in quella stagione disputò 72 corse e se ne aggiudicò ben 28 tra strada e pista, il più prestigioso dei quali fu la vittoria al Campionato Nazionale belga su pista, titolo che conquisterà ben nove volte in carriera. L'anno dopo aggiunse al proprio palmarès altri 24 successi, il più importante dei quali fu quello nella prova in linea dilettanti ai [[campionati del mondo di ciclismo su strada 1964|campionati mondiali]] di [[Sallanches]].<ref name=palmaresmdc/> In ottobre si piazzò quindi dodicesimo nella corsa olimpica su strada dei [[Ciclismo ai Giochi della XVIII Olimpiade|Giochi]] di [[Tokyo]].
 
Merckx aprì la stagione [[1965]] con quattro ulteriori trionfi in gare dilettantistiche.<ref name=palmaresmdc/> Il 27 aprile 1965, neanche ventenne, fece il suo passaggio tra i professionisti, voluto dalla [[Solo-Superia]],<ref name=palmaresmdc/> squadra belga capitanata da [[Rik Van Looy]] e diretta da Hugo Marien. Fece il suo esordio nella [[Freccia Vallone]], dove fu costretto a ritirarsi dopo cento chilometri. Al [[Tour de France]] dello stesso anno Van Looy regalò una vittoria al suo gregario [[Edward Sels]], designandolo così suo naturale successore, <ref>{{cita web|url=http://www.tuttobiciweb.it/index.php?page=rivista&cmd=artdet&id=4004#sthash.6wRmi3Nv.dpuf|titolo=I giri sfimiti di Van Looy|accesso=4 maggio 2015}}</ref> ma Merckx, in breve tempo, fu tuttavia in grado di sovvertire le gerarchie iniziali e al primo anno da ''pro'' ottenne nove vittorie su strada, tutte in competizioni di secondo piano, e il secondo posto ai [[Campionati belgi di ciclismo su strada|campionati belgi su strada]].<ref name=palmaresmdc/>In quell'anno, Merckx non poté partecipare alle grandi classiche perché costretto ad assolvere il servizio di leva militare, all'epoca obbligatorio per i belgi <ref>{{cita web|url=http://www.repubblica.it/sport/ciclismo/2015/06/17/news/70_anni_merckx-117050083|titolo=I settant'anni di Eddy Merckx|accesso=17 giugno 2015}}</ref>. Nel [[1966]] si trasferì in [[Francia]], alla [[Peugeot-BP-Michelin]] diretta da Gaston Plaud. In quell'annata arrivò per lui, a venti anni di età e dopo il terzo posto alla [[Omloop Het Volk]], il primo successo in una grande classica: alla [[Milano-Sanremo]] batté infatti, con una lunga volata, dieci atleti tra cui [[Adriano Durante]] e campioni affermati come [[Raymond Poulidor]], [[Herman Van Springel]] e [[Franco Balmamion]].<ref name=belgianitalians/><ref name=sanremo/><ref>{{cita web|url=http://cinquantamila.corriere.it/storyTellerGiorno.php?year=1966&month=03&day=20|titolo=Il giovane Merckx vince la Milano-Sanremo|accesso=20 luglio 2012|editore=cinquantamila.corriere.it}}</ref> Nella stessa stagione debuttò anche nella [[Parigi-Roubaix]] e nel [[Giro delle Fiandre]], concludendo rispettivamente ottavo e quindicesimo;<ref name=palmaresmdc/> fu inoltre dodicesimo ai [[Campionati del mondo di ciclismo su strada 1966|Mondiali su strada]] del [[Nürburgring]], secondo al [[Giro di Lombardia]], preceduto dal solo [[Felice Gimondi]], e primo, in coppia con [[Ferdinand Bracke]], nel [[Trofeo Baracchi]].
 
[[File:Eddy Merckx 1966.jpg|thumb|Eddy Merckx durante il [[Campionati del mondo di ciclismo su strada 1966|Campionato del mondo su strada del 1966]] sul [[Nürburgring]]]]
Nel [[1967]] fece il bis alla "Classicissima" sanremese: sul traguardo di Via Roma batté allo sprint tre italiani, Motta, Bitossi e Gimondi, facendo segnare anche il nuovo record di velocità media della corsa, 44,805 [[km/h]];<ref name=sanremo>{{cita news|url=http://archiviostorico.corriere.it/1996/marzo/23/Sanremo_vuole_uomo_solo_comando_co_0_96032312463.shtml|titolo=Sanremo vuole un uomo solo al comando|accesso=20 agosto 2011|pubblicazione=[[Corriere della Sera|archiviostorico.corriere.it]]|data=23 marzo 1996|autore=Gianfranco Josti}}</ref><ref>{{cita web|url=http://cinquantamila.corriere.it/storyTellerGiorno.php?year=1967&month=03&day=18|titolo=Storico bis di Merckx a Sanremo (44,805 km/h!)|accesso=20 luglio 2012|editore=cinquantamila.corriere.it}}</ref> successivamente si aggiudicò la [[Gand-Wevelgem]] e la [[Freccia Vallone]], e raggiunse il podio sia al [[Giro delle Fiandre]] che alla [[Liegi-Bastogne-Liegi]]. Già veniva indicato come l'erede di [[Rik Van Steenbergen]] e [[Rik Van Looy]], e i più pensavano che fosse un corridore adatto solo alle corse di un giorno, e non alle gare a tappe di tre settimane.<ref name="100storie105106">{{cita libro| Beppe| Conti| 100 storie del Giro| 2008| Graphot Editrice| Torino|wkautore=Beppe Conti |isbn=88-89509-67-8|cid=100 Storie |pp=105-107}}</ref><ref name="100storie107108">{{cita libro| Beppe| Conti| 100 storie del Giro| 2008| Graphot Editrice| Torino|wkautore=Beppe Conti |isbn=88-89509-67-8|cid=100 Storie |pp=107-108}}</ref><ref name=primavolta>{{cita news|url=http://archiviostorico.corriere.it/1998/maggio/15/amarcord_Merckx_1968_prima_volta_co_0_9805155133.shtml|titolo=L' amarcord di Merckx: 1968, la prima volta del Cannibale|accesso=20 agosto 2011|pubblicazione=[[Corriere della Sera|archiviostorico.corriere.it]]|data=15 maggio 1998|autore=Gianfranco Josti}}</ref> Al [[Giro d'Italia 1967|Giro d'Italia]], invece, il fiammingo si mise in luce con la vittoria di due tappe, una al [[Lido degli Estensi]] in volata e una sul Block Haus della [[Majella]] in salita; ciò nonostante non riuscì a dare il meglio, causa una [[bronchite]], si staccò sulle montagne e concluse "solo" nono.<ref name="100storie105106"/><ref name=primavolta/><ref name="storiagiro5170">{{cita web|url=http://www.repubblica.it/2007/05/speciale/altri/2007giroditalia/storia-2/storia-2.html|titolo=La storia del Giro d'Italia (1951-1970)|autore=Eugenio Capodacqua|accesso=19 agosto 2011|editore=[[La Repubblica|www.repubblica.it]]}}</ref> Ai [[campionati del mondo di ciclismo su strada 1967|campionati del mondo su strada]] di [[Heerlen]], nei [[Paesi Bassi]], divenne quindi campione del mondo professionisti, dopo il successo di tre anni prima tra i dilettanti; soltanto [[Jean Aerts]] e [[Hans Knecht]] erano riusciti nell'impresa di vincere la prova in linea in entrambe le categorie. Nella prova in linea iridata, egli superò allo sprint i tre compagni di fuga [[Jan Janssen]], [[Ramón Sáez]] e [[Gianni Motta]]. Chiuse l'annata bissando, ancora con Bracke, il successo nel Trofeo Baracchi: 26 fu il bottino complessivo di vittorie stagionali su strada per lui.<ref name=palmaresmdc/>
 
=== 1968-1970: le tre stagioni alla Faema ===
==== 1968: il primo trionfo al Giro ====
Nel [[1968]] passò tra le file della nuovissima formazione milanese [[Faema (ciclismo 1968-1969)|Faema]], voluto dal manager [[Vincenzo Giacotto]] e dai direttori sportivi [[Jean Van Buggenhout]], suo procuratore fin dall'esordio nei professionisti, e [[Marino Vigna]].<ref name="100storie107108"/><ref name=merckxbio/><ref name=merckxyears>{{cita news|url=http://www.cyclingnews.com/features/giro-ditalia-the-merckx-years|titolo=Giro d'Italia: The Merckx years |accesso=19 agosto 2011|data=3 maggio 2011|lingua=en|pubblicazione=www.cyclingnews.com|autore=Stephen Farrand}}</ref> Lo seguirono in Italia altri nove ciclisti belgi, tra cui [[Martin Van Den Bossche]], [[Patrick Sercu]] e [[Guido Reybrouck]], e al nuovo sodalizio si unì anche un altro atleta affermato, [[Vittorio Adorni]], già vincitore del [[Giro d'Italia 1965]].<ref name=bibbiaciclismo>{{cita news|url=http://www.repubblica.it/2006/05/sezioni/sport/giro-italia-2006/coen-secondo/coen-secondo.html?ref=search|titolo=Leggendo la bibbia del ciclismo tra Simenon ed Eddy Merckx|accesso=19 agosto 2011|data=8 maggio 2006|autore=Leonardo Coen|pubblicazione=[[La Repubblica|www.repubblica.it]]}}</ref> Nella prima annata con la squadra italiana Merckx mancò il tris alla Sanremo (anche a causa un infortunio rimediato alla [[Parigi-Nizza]]),<ref name=bibbiaciclismo/> ma fece sua per la prima volta la [[Parigi-Roubaix]], battendo il connazionale [[Herman Van Springel]].
 
[[File:Drei zinnen gross.jpg|thumb|left|Le [[Tre Cime di Lavaredo]], spettatrici dell'impresa di Merckx nella dodicesima tappa del Giro 1968]]
Tra maggio e giugno dominò il [[Giro d'Italia 1968|Giro d'Italia]] – batté il compagno di stanza Adorni<ref name="100storie107108"/> – diventando il primo belga a vincere la "Corsa Rosa"<ref name=merckxbio/><ref name=merckxyears>{{cita news|url=http://www.cyclingnews.com/features/giro-ditalia-the-merckx-years|titolo=Giro d'Italia: The Merckx years |accesso=19 agosto 2011|data=3 maggio 2011|lingua=en|pubblicazione=www.cyclingnews.com|autore=Stephen Farrand}}</ref> e ottenendo al contempo il primo di undici successi nei ''Grand Tours''.<ref name=belgianitalians/> In quel Giro indossò per undici giorni la [[maglia rosa]],<ref name=merckxyears/> conquistò tre tappe e primeggiò pure nella graduatoria dei [[Classifica scalatori (Giro d'Italia)|Gran Premi della Montagna]] e in quella [[Classifica a punti (Giro d'Italia)|a punti]]. Il suo fu strapotere, e lo dimostrano azioni come quella che, sulle [[Tre Cime di Lavaredo]], lo portò ad indossare per la prima volta il simbolo del primato al Giro:<ref name=laprimarosa>{{cita news|url=http://archiviostorico.gazzetta.it/2006/dicembre/03/Merckx_prima_rosa_sulle_Tre_ga_10_061203031.shtml|titolo=Merckx e la prima rosa sulle Tre Cime nel 1968|accesso=19 agosto 2011|data=3 dicembre 2006|pubblicazione=[[La Gazzetta dello Sport|archiviostorico.gazzetta.it]]|autore=Claudio Gregori}}</ref> quel giorno, sotto la neve delle Dolomiti, andò prima a recuperare nove minuti sul fuggitivo [[Franco Bitossi]] e sui suoi quindici compagni d'avventura, e poi staccò di quattro minuti [[Gianni Motta|Motta]] e [[Italo Zilioli|Zilioli]], di sei il rivale Gimondi e la maglia rosa [[Michele Dancelli]], di otto [[Julio Jiménez]].<ref name="100storie107108"/><ref name=laprimarosa/> Cominciò in quel momento, a detta di molti, l'era Merckx.<ref name=Signorcannibale/><ref name=belgianitalians>{{cita news|url=http://autobus.cyclingnews.com/road/2009/giro09/?id=/features/2009/giro09_eddy_merckx|titolo=The Belgian Italians couldn't resist - Eddy Merckx|accesso=18 agosto 2011|data=28 maggio 2009|lingua=en|pubblicazione=autobus.cyclingnews.com}}</ref> Concluse la stagione 1968 con l'ottavo posto ai [[Campionati del mondo di ciclismo su strada 1968|mondiali]] di [[Imola]] (inseritosi nella fuga vincente, arrivò soltanto ottavo, in chiusura del suo drappello), la vittoria alla [[Volta a Catalunya]] e alla [[Tre Valli Varesine]], il terzo posto al [[Giro di Lombardia]].<ref name=palmaresmdc/>
 
==== 1969: il caso doping e il dominio al Tour ====
Nel [[1969]], dopo essersi aggiudicato i [[Campionati europei di ciclismo su pista - Americana maschile |campionati europei di americana]], in coppia con [[Patrick Sercu]],<ref name=palmaresmdc>{{cita web|url=http://www.memoire-du-cyclisme.eu/palmares/merckx_eddy.php|titolo=Palmarès d'Eddy Merckx (Bel)|accesso=18 agosto 2011|editore=www.memoire-du-cyclisme.eu|lingua=fr}}</ref> completò il tris alla Milano-Sanremo, eguagliando [[Fausto Coppi]]. Decisivo quel giorno fu il suo attacco sulle ultimissime rampe del [[Poggio (Sanremo)|Poggio]] e una discesa a tutta verso Via Roma: sul traguardo Merckx andò così a precedere di 12" [[Roger De Vlaeminck]] e gli altri inseguitori.<ref>{{cita web|url=http://cinquantamila.corriere.it/storyTellerGiorno.php?year=1969&month=03&day=19|titolo=Tris a Sanremo del “cannibale” Merckx|accesso=20 luglio 2012|editore=cinquantamila.corriere.it}}</ref> Ma in quasi tutte le gare di quell'inizio di stagione il fiammingo seppe essere protagonista, dal momento che conquistò anche Parigi-Nizza, Giro delle Fiandre (con 5 minuti su Gimondi e otto su [[Marino Basso|Basso]] dopo un attacco solitario, sotto la pioggia e il vento, cominciato a 70 chilometri dall'arrivo) e [[Liegi-Bastogne-Liegi 1969|Liegi-Bastogne-Liegi]], oltre a piazzarsi secondo alla Roubaix e terzo all'[[Amstel Gold Race 1969|Amstel Gold Race]]. Stante l'ottima condizione di forma, al [[Giro d'Italia 1969|Giro d'Italia]] sembrava avviato verso un altro trionfo, ma così non fu. Prima dell'inizio della diciassettesima tappa che, quel 2 giugno, avrebbe portato il gruppo da [[Celle Ligure]] a [[Pavia]], Merckx venne infatti escluso dalla corsa perché trovato positivo, nel controllo [[antidoping]] svolto dai commissari dell'UCI il giorno prima, alla [[fencamfamina]], un [[anfetamina|anfetaminico]] commercializzato sotto i marchi Ritolin, Reactivan o Euvitol.<ref name="100storie109110">{{cita libro| Beppe| Conti| 100 storie del Giro| 2008| Graphot Editrice| Torino|wkautore=Beppe Conti |isbn=88-89509-67-8|cid=100 Storie |pp=109-110}}</ref><ref name="ilciclismo">{{cita web|url=http://www.ilciclismo.it/dev/index.php/app/ilciclismo/ilciclismoID/session/mod/pages_news_details/page_id/6859/chapter_id/4|titolo=MERCKX DOPATO AL GIRO '69. CANNIBALE O ORCO? |accesso=19 agosto 2011|editore=www.ilciclismo.it|autore=Mauro Melani}}</ref><ref name=warmwelcome>{{cita news|url=http://www.cyclingnews.com/features/will-eddy-receive-a-warm-welcome|titolo=Will Eddy receive a warm welcome?|accesso=19 agosto 2011|data=29 settembre 2008|lingua=en|pubblicazione=www.cyclingnews.com}}</ref><ref name=cacciatodalgiro>{{cita news|url=http://archiviostorico.gazzetta.it/1999/giugno/06/Merckx_positivo_cacciato_dal_Giro_ga_0_9906069133.shtml|titolo=Merckx positivo: cacciato dal Giro nel 1969|accesso=19 agosto 2011|data=6 giugno 1999|pubblicazione=[[La Gazzetta dello Sport|archiviostorico.gazzetta.it]]|autore=[[Rino Negri]]}}</ref> In quel momento stava vestendo la maglia rosa per il sesto giorno, e aveva già vinto quattro tappe.
 
La notizia suscitò grande scalpore,<ref name="100storie109110"/> e la stampa belga parlò subito di una "macchinazione": per ''[[Le Soir]]'' l'allontanamento del campione fu un «colpo di teatro» che «decapitava» il Giro, ''[[La Dernière Heure/Les Sports|Les Sports]]'' sottolineò che Merckx doveva «essere vittima di un complotto», ''La Lanterne'' parlò di «scandalo», chiedendosi chi avesse dopato clandestinamente il belga, ''Le Peuple'' giudicò «incredibile» la vicenda e ''La Cité'' etichettò i fatti come una «mostruosa cabala».<ref name=quebandido>{{cita news|url=http://hemeroteca.mundodeportivo.com/preview/1969/06/04/pagina-14/949940/pdf.html|titolo=«¿Que bandido ha dopado a Merckx?»|accesso=21 agosto 2011|data=4 giugno 1969|pubblicazione=[[El Mundo Deportivo]]|lingua=es|pagina=14}}</ref> Anche in Italia, comunque, quotidiani come ''[[Stadio (quotidiano)|Stadio]]'' e ''[[Il Corriere dello Sport]]'' presero le difese del belga, presumendo la sua innocenza e parlando di una «sanzione assurda», sia perché Merckx era il corridore più forte di quegli anni, sia perché la tappa in cui risultò positivo era pianeggiante, quindi non ci sarebbero stati distacchi, se non minimi.<ref name=quebandido/> La televisione diede risonanza mediatica ai fatti: [[Sergio Zavoli]] realizzò in quell'occasione, per il ''[[Il processo alla tappa|Processo alla tappa]]'', uno dei suoi servizi più celebri, andando ad intervistare il campione in lacrime nella sua stanza d'albergo, la numero 11 dell'Excelsior di [[Albisola Superiore]].<ref name=warmwelcome/><ref name="storiesegrete6163">{{cita libro| Beppe| Conti| Ciclismo. Storie segrete | 2003 | Eco Edizioni| Milano |wkautore=Beppe Conti |isbn=88-8113-226-5|cid= Storie Segrete|pp=61-63}}</ref><ref>{{cita news|url=http://archiviostorico.corriere.it/1999/giugno/06/Gotti_non_rubato_nulla__co_0_9906062739.shtml|titolo=Gotti: "Ma io non ho rubato nulla"|accesso=25 luglio 2012|pubblicazione=[[Corriere della Sera|archiviostorico.corriere.it]]|data=6 giugno 1999|autore=Gianfranco Josti}}</ref> Merckx si difese, professò la propria innocenza, parlò di una congiura contro di lui:<ref name=merckxyears/><ref name=quebandido/> secondo il belga infatti i controlli si svolsero in modo irregolare, poiché sia le analisi che le controanalisi vennero effettuate senza la presenza di un membro del suo team, che avrebbe potuto difenderlo, avendolo tenuto sotto controllo nei giorni di corsa.<ref>{{Cita web|url=http://www.cyclingrevealed.com/timeline/Race%20Snippets/GdI/GdI_1969.htm |titolo=Cycling Revealed, Timeline, 1969, 52nd Giro d'Italia 1969 By Barry Boyce, Merckx DQ'd |editore=Cyclingrevealed.com |data=8 giugno 1969 |accesso=17 luglio 2010}}</ref><ref name="L'Équipe 13 March 2007">L'Équipe, France, 13 March 2007</ref> Il direttore della corsa, [[Vincenzo Torriani]], cercò di convincere la Federciclismo a lasciar partire il ciclista, ma invano: il belga dovette fare le valigie e, a bordo dell'aereo reale, tornare a casa. La Faema a quel punto decise di effettuare a sua volta un controllo antidoping, al quale Merckx risultò poi negativo, convincendo il direttore Giacotto a non farsi licenziare dalla squadra.<ref>{{Cita web|url=http://www.lastampa.it/2014/05/06/sport/ciclismo/merckx-anni-da-cannibale-lultimo-giro-fu-il-pi-sofferto-BaTwM6aPXCj2qqrOKqAAeK/pagina.html|titolo=Merckx, 40 anni da Cannibale “L'ultimo Giro fu il più sofferto”|editore=www.lastampa.it|accesso=17 settembre 2014|data=6 maggio 2014}}</ref> Gimondi, a quel punto nuovo leader della generale (inseguiva a 1'41" dal belga), rifiutò di indossare la maglia rosa: vincerà comunque quel Giro.<ref name=warmwelcome/>
 
Doveva essere sospeso per un mese, Merckx, e non avrebbe di conseguenza potuto correre il [[Tour de France 1969|Tour de France]]; un'inchiesta ordinata dall'allora presidente UCI [[Adriano Rodoni]] (che chiamò in causa anche i ministri degli Esteri di Italia e Belgio, vale a dire [[Pierre Harmel]] e [[Pietro Nenni]]) stabilì però che il campione di Meensel aveva agito in buona fede e che poteva dunque essere riammesso alle gare, giusto in tempo per la corsa francese.<ref name=cacciatodalgiro/><ref name=darbatalla/> Il fiammingo rientrò così al Tour, cui partecipava per la prima volta, e semplicemente lo dominò, con una grinta mai mostrata prima.<ref name="100storie109110"/> Indossò la [[maglia gialla]] per venti giorni, staccò il secondo classificato, [[Roger Pingeon]], di ben 17'54" (otto dei quali solo nel tappone pirenaico di [[Mourenx]], durante il quale fu in avanscoperta per 140&nbsp;km),<ref name=portfolioequipe/><ref name=merckxbio/> e vinse anche la [[Classifica a punti (Tour de France)|classifica a punti]], quella [[Classifica scalatori (Tour de France)|scalatori]], quella combinata, il [[Premio della Combattività (Tour de France)|Premio della Combattività]] e, con la sua Faema, la graduatoria a squadre. Fu durante quel Tour che nacque il soprannome di "Cannibale",<ref name=portfolioequipe/> presto ripreso da tutti i media: alla figlia dodicenne che gli aveva chiesto come stesse andando la corsa, [[Christian Raymond]], corridore francese della Peugeot-BP, aveva infatti esclamato, riferito a Merckx e al suo dominio: «non ci lascia neanche le briciole!» e lei aveva ribattuto: «ma allora è proprio un ''cannibale''!».<ref name=topfive>{{cita news|url=http://www.gazzetta.it/Speciali/Giroditalia/it/18-10-2010/giro-d-italia-4-711532745721.shtml|titolo=Giro d'Italia -4 Ecco la top five|accesso=19 agosto 2011|data=18 ottobre 2010|pubblicazione=[[La Gazzetta dello Sport|www.gazzetta.it]]|autore=[[Marco Pastonesi]]}}</ref> [[Jacques Goddet]], direttore della ''Grande Boucle'', in un suo celebre editoriale su ''[[L'Équipe]]'', parlò invece dell'esplosione del "Merckxismo".<ref name=ciclonemerckx>{{cita news|url=http://archiviostorico.gazzetta.it/1999/luglio/21/Trent_anni_ciclone_Merckx_nasceva_ga_0_9907214276.shtml|titolo=Trent' anni fa il ciclone Merckx nasceva il mito del cannibale|accesso=19 agosto 2011|data=21 luglio 1999|pubblicazione=[[La Gazzetta dello Sport|archiviostorico.gazzetta.it]]|autore=[[Rino Negri]]}}</ref>
 
[[File:Merckx con Gimondi al Giro d'Italia.jpg|thumb|right|Merckx con Gimondi al Giro d'Italia 1970]]
Ai successivi [[Campionati del mondo di ciclismo su strada 1969|campionati del mondo]], tenutisi sul circuito di [[Zolder]], tuttavia, Merckx preferì ritirarsi durante l'ultima tornata, scarsamente supportato dai compagni di Nazionale e controllato da moltissimi avversari in qualità di favorito.<ref>{{cita news|url=http://archiviostorico.unita.it/cgi-bin/highlightPdf.cgi?t=ebook&file=/archivio/uni_1969_08/19690812_0009.pdf|titolo=E' una burletta il campionato a prova unica|accesso=27 luglio 2014|data=12 agosto 1969|pubblicazione=[[L'Unità]]|autore=Gino Sala}}</ref> Il 9 settembre seguente, inoltre, il campione fiammingo rischiò di compromettere seriamente la propria carriera, vittima di un incidente durante una prova dietro derny nel velodromo di [[Blois]].<ref name=bloisinferno>{{cita news|url=http://archiviostorico.gazzetta.it/1999/luglio/08/Blois_inferno_per_Merckx_paradiso_ga_0_9907082536.shtml|titolo=Blois, l' inferno per Merckx e il paradiso per Indurain|accesso=19 agosto 2011|data=8 luglio 1999|pubblicazione=[[La Gazzetta dello Sport|archiviostorico.gazzetta.it]]|autore=[[Rino Negri]]}}</ref><ref name="tourstory4754">{{en}} {{cita libro|titolo=The Story of the Tour de France - Volume 2: 1965-2007|autore=Bill e Carol McGann|editore=Dog Ear Publishing|anno=2008|isbn=978-1-59858-608-4|pp=47-54}}</ref> Nella caduta, che coinvolse anche la moto che lo guidava – e che risultò fatale per il pilota in sella, l'allenatore ed ex ciclista [[Fernand Wambst]] – Merckx si procurò una profonda ferita alla testa, rimanendo a terra privo di sensi.<ref name=bloisinferno/><ref>{{cita news|url=http://hemeroteca.mundodeportivo.com/preview/1969/09/11/pagina-1/947403/pdf.html|titolo=La caída dramática de Merckx|accesso=21 agosto 2011|data=11 settembre 1969|pubblicazione=[[El Mundo Deportivo]]|lingua=es|pagina=1}}</ref> Si riprese, seppur a fatica, in poche settimane, ma gli venne diagnosticato uno spostamento al bacino e una contusione vertebrale, che gli causeranno, nel prosieguo di carriera, un lieve problema di posizionamento in sella e dolori alla schiena<ref name=merckxbio/><ref name=bloisinferno/><ref name="100storie110112">{{cita libro| Beppe| Conti| 100 storie del Giro| 2008| Graphot Editrice| Torino|wkautore=Beppe Conti |isbn=88-89509-67-8|cid=100 Storie |pp=110-112}}</ref> (dirà Merckx a tal proposito che prima della caduta pedalare in salita era per lui un piacere, mentre dopo, un continuo dolore).<ref name="tourstory4754"/> La sua stagione agonistica si concluse con il primo posto nella speciale classifica combinata del [[Super Prestige Pernod]], e con un bilancio di 43 successi.<ref name=palmaresmdc/>
 
==== 1970: la prima doppietta Giro-Tour ====
Nel [[1970]] fu ancora plurivittorioso nelle classiche di primavera: si aggiudicò infatti Gand-Wevelgem, Parigi-Roubaix con 5'21" sullo specialista [[Roger De Vlaeminck]], che avrebbe poi trionfato quattro volte nella Regina delle classiche; <ref name="100storie113114"/> e, successivamente, la Freccia Vallone, concluse inoltre terzo sia al Giro delle Fiandre che alla Liegi-Bastogne-Liegi, oltre a vincere il [[Giro del Belgio 1970|Giro del Belgio]]. Ma in quella stagione centrò soprattutto la prima doppietta [[Giro d'Italia 1970|Giro]]-[[Tour de France 1970|Tour]], impresa fino ad allora riuscita solo a Fausto Coppi e [[Jacques Anquetil]]. La corsa italiana inizialmente non rientrava nei suoi programmi: la vicenda dell'anno precedente lo aveva scosso – la considerò a lungo un affronto – e in Belgio era stato messo in guardia da possibili nuovi trabocchetti.<ref name="100storie113114"/> Alla fine, convinto dai dirigenti della Faema e dagli organizzatori, si presentò al via e ancora una volta diede una dimostrazione di forza.<ref name="100storie113114">{{cita libro| Beppe| Conti| 100 storie del Giro| 2008| Graphot Editrice| Torino|wkautore=Beppe Conti |isbn=88-89509-67-8|cid=100 Storie |pp=113-114}}</ref> Vinse tre tappe, prese la ''leadership'' della generale al termine della prima settimana di gara, staccando tutti sulla Cima Polsa nella tappa di [[Brentonico]], e ipotecò il successo due giorni dopo nella cronometro di [[Treviso]]: indossò la maglia rosa per un totale di quattordici giorni, e sul podio finale di Bolzano precedette Gimondi di 3'14" e il connazionale (suo futuro gregario) [[Martin Van Den Bossche]].<ref name=Signorcannibale/><ref name="100storie113114"/> Prima di andare in Francia a vincere conquistò per la prima e unica volta il [[Campionati belgi di ciclismo su strada|campionato nazionale belga su strada]].<ref name="tourstory5466">{{en}} {{cita libro|titolo=The Story of the Tour de France - Volume 2: 1965-2007|autore=Bill e Carol McGann|editore=Dog Ear Publishing|anno=2008|isbn=978-1-59858-608-4|pp=54-66}}</ref>
 
[[File:Tour de France 1970, seconde étape La Rochelle-Angers (2).jpg|thumb|left|Il gruppo transita per [[La Rochelle]], è il [[Tour de France 1970]] e Merckx veste la maglia gialla]]
Al Tour dominò dal primo all'ultimo giorno: fece suo il prologo di [[Limoges]], la cronometro a squadre con la sua [[Faemino-Faema]], le frazioni in linea con arrivo a [[Forest (Belgio)|Forest]], nel suo Belgio, [[Divonne-les-Bains]], [[Grenoble]] e [[Mont Ventoux]],<ref name=portfolioequipe/> e le cronometro di Divonne-les-Bains, [[Bordeaux]] e [[Parigi]], quest'ultima nella giornata conclusiva. In totale, esclusa la cronosquadre, conquistò otto vittorie di tappa, come già aveva fatto il solo [[Charles Pélissier]] al [[Tour de France 1930|Tour 1930]] (li eguaglierà Maertens nel [[Tour de France 1976|1976]]). Fu inoltre di giallo vestito per ventitré tra tappe e semitappe, si aggiudicò pure la classifica del Gran Premio della Montagna, quella combinata e il Premio della Combattività, e nella generale andò a precedere [[Joop Zoetemelk]] di quasi tredici minuti. Dopo aver partecipato a numerosi criterium, deluse le attese al [[Campionati del mondo di ciclismo su strada 1970|campionato mondiale su strada]] di [[Leicester]], ove, pur partendo da favorito, si piazzò solo ventinovesimo, anche a causa dello scarso sostegno ricevuto dai compagni di Nazionale.<ref>{{cita web|url=http://www.ciclomuseo-bartali.it/museociclismo/articoli/articolo.php?id=3027|titolo=16 agosto 1970 - World Championship - Leicester (GBR)|accesso=27 luglio 2014|editore=www.ciclomuseo-bartali.it}}</ref> In ottobre vinse la [[Coppa Agostoni]] – 52 i suoi trionfi in quella stagione<ref name=palmaresmdc/> – e chiuse quarto, battuto da Motta nella volata per il terzo posto, al Giro di Lombardia,<ref name=mottapro>{{cita web|url=http://www.giannimotta.it/biografia/trasfer.php|titolo=Il trasferimento del secolo - Anno 1970|accesso=20 agosto 2011|editore=www.giannimotta.it}}</ref> conquistando così il suo secondo [[Super Prestige Pernod]]. Sul finire dell'anno colse anche la sua prima vittoria nel ciclocross, al [[GP Eeklo]], in coppia con [[Eric De Vlaeminck]]<ref>{{cita web|url=http://www.memoire-du-cyclisme.eu/palmares/merckx_eddy.php|titolo=Palmarès d'Eddy Merckx (Bel)|accesso=18 agosto 2011|editore=www.memoire-du-cyclisme.eu|lingua=fr}}</ref>.
 
=== 1971-1976: i sei anni alla Molteni ===
==== 1971: il terzo Tour e il secondo mondiale ====
Per l'annata [[1971]] Merckx si trasferì alla [[Molteni (ciclismo)|Molteni]]: nella squadra [[arcore]]se, attiva nel professionismo dal 1958 sotto la guida degli ex ciclisti [[Giorgio Albani]] e [[Marino Fontana]], confluirono anche parte dello staff della Faemino-Faema, tra cui il direttore sportivo [[Guillaume Driessens]], e ben otto gregari del "Cannibale", tra cui [[Joseph Bruyère]], [[Julien Stevens]] e Roger Swerts. In apertura di stagione Merckx conquistò il [[Gran Premio Città di Camaiore]], la [[Omloop Het Volk|Het Volk]], e vinse in solitaria la sua quarta Milano-Sanremo, dopo aver ripreso e staccato Gimondi sulla salita del Poggio.<ref>{{cita web|url=http://cinquantamila.corriere.it/storyTellerGiorno.php?year=1971&month=03&day=19|titolo=Milano-Sanremo: Merckx come Bartali|accesso=20 luglio 2012|editore=cinquantamila.corriere.it}}</ref> Fu costretto a saltare la Freccia Vallone a causa di un'influenza, ma poche settimane dopo, nonostante la scarsa forma fisica, riuscì a battere [[Georges Pintens]] in uno sprint a due che gli valse per la seconda volta la Liegi-Bastogne-Liegi,<ref name="tourstory8897">{{en}} {{cita libro|titolo=The Story of the Tour de France - Volume 2: 1965-2007|autore=Bill e Carol McGann|editore=Dog Ear Publishing|anno=2008|isbn=978-1-59858-608-4|pp=88-97}}</ref> oltre a conquistare il suo secondo [[Giro del Belgio 1971|Giro del Belgio]]. Albani quell'anno aveva intenzione di farlo esordire al [[Giro dell'Appennino]], una tra le più prestigiose corse a livello internazionale, ma Merckx non accettò mai, nemmeno negli anni successivi, secondo lo stesso Albani per motivi di ingaggio.<ref>{{cita web|url=http://www.uspontedecimo.net/giro-dell-appennino/informazioni-giro-appennino/i-record-della-bocchetta-1954-giuseppe-buratti-castelnovi-giorgio-albani-luigi-zaimbro.html|titolo=I record della Bocchetta: 1954 Giuseppe Buratti|accesso=13 luglio 2013}}</ref> Nei mesi successivi non partecipò neppure alla Vuelta a España e al [[Giro d'Italia 1971|Giro d'Italia]], vinse invece il [[Critérium du Dauphiné Libéré|Giro del Delfinato]] (batté Ocaña e Thévenet) e il [[Grand Prix du Midi Libre|Midi Libre]], presentandosi quindi in gran forma al cinquantottesimo [[Tour de France 1971|Tour de France]].
 
Ma proprio in quella ''Grande Boucle'' Merckx rischiò seriamente, e per la prima volta, di perdere. L'inizio sembrava presagire un andamento "consueto": il fiammingo infatti prese la leadership dopo il prologo a squadre, vinto dalla sua Molteni, e guidò la corsa ininterrottamente, esclusa la semitappa di [[Basilea]] (quando, grazie ai piazzamenti, in giallo andò il suo gregario [[Marinus Wagtmans]]), per quasi due settimane;<ref name="tourstory5466"/> questo fino alla decima frazione, quando, per il ritardo accumulato a causa di due forature e una caduta, dovette cedere il simbolo del primato all'olandese Joop Zoetemelk.<ref>{{cita news|url=http://hemeroteca.mundodeportivo.com/preview/1971/07/08/pagina-2/977090/pdf.html|titolo=Sensación en el «Tour»|accesso=21 agosto 2011|data=8 luglio 1971|pubblicazione=[[El Mundo Deportivo]]|lingua=es|pagina=2}}</ref> L'indomani si affrontava l'ultima delle tappe alpine, partenza da [[Grenoble]] e arrivo in quota a [[Orcières|Orcières-Merlette]]. Già sulla Côte de Laffrey, la prima delle tre salite in programma, [[Luis Ocaña|Ocaña]], Zoetemelk, [[Lucien Van Impe|Van Impe]] e [[Joaquim Agostinho|Agostinho]] staccarono tutti: Merckx non reagì prontamente, complice anche la mancanza di alleati in gruppo, e il quartetto prese il largo.<ref name="tourstory5466"/> A 60 dall'arrivo Ocaña staccò i tre compagni di fuga e si involò verso la vittoria; il "Cannibale", dal canto suo, provò a recuperare qualcosa sull'ultima ascesa, riagguantò solo Agostinho e Zoetemelk ma dovette arrendersi: sul traguardo fu terzo, pagando ben 8'42" al vincitore di giornata, mentre secondo fu Van Impe, a più di sei minuti. La maglia gialla passava proprio sulle spalle di Ocaña, forte di un vantaggio di 8'43" su Zoetemelk e di 9'46" su Merckx.<ref name="tourstory5466"/><ref>{{cita web|url=http://www.memoire-du-cyclisme.eu/eta_tdf_1947_1977/tdf1971_11.php|titolo=58ème Tour de France 1971 - 11ème étape|accesso=18 agosto 2010|editore=www.memoire-du-cyclisme.eu|lingua=fr}}</ref>
 
Dopo la giornata di riposo il belga seppe comunque rispondere, lanciando, insieme ad altri otto atleti, un'incredibile fuga di 250&nbsp;km<ref name=portfolioequipe/> che lo portò a recuperare, sul traguardo di [[Marsiglia]], quasi due dei nove minuti che lo separavano dalla maglia gialla.<ref name="tourstory5466"/> Si arrivò alla quattordicesima frazione, un percorso pirenaico con i colli del [[Colle di Portet-d'Aspet|Portet-d'Aspet]], di Menté e del Portillon, e l'arrivo a [[Luchon]]. Quel giorno il fiammingo tentò di nuovo l'attacco, prima sulla salita del Menté, ma senza risultati, poi, sotto un violento nubifragio, in discesa. Fu nella discesa del colle, resa difficile dal fondo stradale bagnato, che Merckx e Ocaña caddero: il primo ripartì subito, mentre lo spagnolo, appena rialzatosi, venne travolto da Zoetemelk e da Agostinho.<ref name="tourstory5466"/> Ridotto in coma, venne portato via in ambulanza e ricoverato in ospedale a [[Saint-Gaudens]]: si riprese in pochi giorni, ma ovviamente fu costretto a ritirarsi e a dire addio alle velleità di vittoria, lasciando a Merckx il primato definitivo. Il fiammingo si dimostrò pur tuttavia capace di legittimare il successo finale, prima nella tappa di [[Bordeaux]] – con un attacco da lontano prese ancora tre minuti su tutti i rivali – e poi nella cronometro finale di [[Parigi]], ove inflisse quattro minuti a Thévenet e a Zoetemelk e cinque a Van Impe. Proprio questi ultimi due atleti, nell'ordine, completarono un podio di Parigi che per la terza volta consecutiva vide Merckx in giallo e trionfatore.<ref name="tourstory5466"/> Il "Cannibale" fece sue in totale quattro tappe e indossò la maglia del primato per diciassette giorni.
 
Nel finale di stagione, sull'impegnativo tracciato intorno a [[Mendrisio]], in [[Svizzera]], Merckx conquistò anche il suo secondo [[Campionati del mondo di ciclismo su strada 1971|titolo mondiale su strada]]. Questa volta, dopo aver fatto selezione ed essere rientrato sui quattro fuggitivi del mattino, scattò a 56&nbsp;km dall'arrivo insieme ad altri cinque atleti, il connazionale Georges Pintens, il danese [[Leif Mortensen (ciclista)|Leif Mortensen]], il francese [[Cyrille Guimard]] e gli italiani [[Giancarlo Polidori]] e Felice Gimondi: i primi quattro li staccò al penultimo passaggio sulla salita della Torrazza, l'ultimo, lo storico rivale Gimondi, lo batté invece in una volata a due sul vialone di Vignalunga.<ref name="specialemondiali"/><ref>{{cita libro|autore=Cesare Chiericati; Damiano Franzetti|titolo=Mondiali 1951-2008: un secolo di storia|anno=2008|editore=Edizioni Arterigere|città= Varese |isbn=978-88-89666-29-6|p=197}}</ref> Alcune settimane dopo ottenne infine la prima affermazione, in solitaria, nella "Classica delle foglie morte", il [[Giro di Lombardia]]. Chiuse l'anno solare con all'attivo ben cinquantaquattro successi stagionali,<ref name=palmaresmdc/> un record poi eguagliato, nel 1976, dal solo [[Freddy Maertens]].<ref name=flandriabikes>{{cita web|url=http://www.flandriabikes.com/heroes/freddy-maertens|titolo=Freddy Maertens|accesso=21 agosto 2011|editore=www.flandriabikes.com|lingua=en}}</ref>
 
[[File:EddyMerckxHourRecordBike2.jpg|thumb|right|La ''Mexico Oro'', la bicicletta marchiata [[Colnago (azienda)|Colnago]] con la quale Eddy Merckx stabilì il [[Record dell'ora]] il 25 ottobre 1972]]
 
==== 1972: la seconda doppietta Giro-Tour e il record dell'ora ====
Nella primavera [[1972]] ottenne la quinta vittoria alla Sanremo: nell'occasione, dopo uno scatto sul Poggio rintuzzato da [[Gösta Pettersson]], il fiammingo se ne andò in discesa riuscendo ad arrivare al traguardo con una cinquantina di metri di vantaggio sugli inseguitori.<ref name=mottapro>{{cita web|url=http://www.giannimotta.it/biografia/1972.php|titolo=Il 1972|accesso=20 agosto 2011|editore=www.giannimotta.it}}</ref><ref>{{cita web|url=http://cinquantamila.corriere.it/storyTellerGiorno.php?year=1972&month=03&day=18|titolo=Milano-Sanremo: Merckx come Binda|accesso=20 luglio 2012|editore=cinquantamila.corriere.it}}</ref> A seguire vinse per la prima volta la [[Scheldeprijs]] e la [[Freccia del Brabante]], e per la terza volta sia la [[Liegi-Bastogne-Liegi]] che la [[Freccia Vallone]], completando poi, come già fatto nel 1970, la sua seconda personale accoppiata [[Giro d'Italia 1972|Giro]]-[[Tour de France 1972|Tour]].<ref name=palmaresmdc/> Al Giro, una corsa ricca di montagne come da tempo non si vedeva,<ref name="100storie118119">{{cita libro| Beppe| Conti| 100 storie del Giro| 2008| Graphot Editrice| Torino|wkautore=Beppe Conti |isbn=88-89509-67-8|cid=100 Storie |pp=118-119}}</ref> dovette soprattutto difendersi dagli attacchi del forte scalatore [[José Manuel Fuente]]. Già nella quarta tappa, sul Block Haus, il belga perse 2'36" dallo spagnolo, nuova maglia rosa; la risposta non si fece attendere ed arrivò, a sorpresa, tre giorni dopo, nella tappa di [[Catanzaro]]: l'attacco portato da Gösta Pettersson e dal "Cannibale" permise ai due di infliggere ben 4'13" a Fuente, e al belga di salire in vetta alla generale.<ref name="100storie118119"/> Il ''Tarangu'' non si arrese, ma la risposta non diede gli effetti sperati: perse infatti ancora 2'36" nella cronometro di [[Forte dei Marmi]], andò in crisi sull'inedito [[Monte Jafferau|Jafferau]] e subì quindi un ulteriore sconfitta nella tappa di [[Livigno]].<ref name="100storie118119"/> Fuente tentò allora il tutto e per tutto nella breve frazione con arrivo sullo [[Stelvio]], attaccò dopo pochi chilometri e andò a vincere con un vantaggio di 2&nbsp;05":<ref name="100storie118119"/> pochi, e fu così il "Cannibale" a festeggiare il terzo successo al Giro, accompagnato da quattro vittorie di tappa e da quindici giorni in maglia rosa. Il terzo posto, appannaggio dell'altro spagnolo [[Francisco Galdós]], completò un podio finale per la prima volta senza italiani.<ref name=Signorcannibale/>
 
In Francia si ripropose ancora la sfida Ocaña-Merckx, con il primo intenzionato a stare a ruota e ad attaccare solo sulle montagne, e il secondo deciso invece a forzare con l'intento di sfibrare subito il rivale.<ref name="tourstory6673">{{en}} {{cita libro|titolo=The Story of the Tour de France - Volume 2: 1965-2007|autore=Bill e Carol McGann|editore=Dog Ear Publishing|anno=2008|isbn=978-1-59858-608-4|pp=66-73}}</ref> Sui Pirenei, a cominciare dalla tappa di [[Pau (Francia)|Pau]], ebbe inizio il "duello". Ocaña forò sulla discesa dell'[[Colle d'Aubisque|Aubisque]], Merckx attaccò, lo spagnolo tentò l'inseguimento ma cadde ancora, come l'anno prima, e all'arrivo perse quasi due minuti.<ref name="tourstory6673"/> L'indomani il belga vinse e prese la maglia gialla, lo spagnolo limitò i danni e la carovana cominciò il trasferimento verso le Alpi. Le prime due tappe alpine non portarono grandi novità in classifica, con Merckx sempre a condurre con tre minuti su un Ocaña nettamente meno incisivo rispetto al 1971;<ref name="tourstory6673"/> le altre due, la tredicesima, con il [[Colle di Vars|Vars]] e l'[[Colle dell'Izoard|Izoard]], e la quattordicesima, suddivisa in due frazioni, la prima con il [[Colle del Galibier|Galibier]] e la seconda con il [[Colle del Télégraphe|Télégraphe]], diedero però un'importante scossone alla graduatoria. La maglia gialla infatti si mosse e attaccò i rivali: a Briançon vinse con più di un minuto e mezzo sui vari Gimondi, Poulidor, Van Impe, Ocaña; a [[Valloire]] e ad [[Aix-les-Bains]], i traguardi della due semitappe dell'indomani, inflisse invece un totale di sette minuti e mezzo allo spagnolo. Al termine di quella giornata Ocaña optò per il ritiro, debilitato da un'infezione polmonare.<ref name="tourstory6673"/><ref name=antimerckx>{{cita news|url=http://archiviostorico.corriere.it/1994/maggio/20/ucciso_Ocana_anti_Merckx_co_0_9405206022.shtml|titolo=si è ucciso Ocana, l' anti Merckx|accesso=20 agosto 2011|pubblicazione=archiviostorico.corriere.it|data = 20 maggio 1994}}</ref> In particolare evidenza in quelle tappe (vinse ad Aix-les-Bains e [[Stazione di Aix-les-Bains-Le Revard|Le Revard]]) fu anche il venticinquenne francese [[Cyrille Guimard]], capace di salire, complice la défaillance di Ocaña sul Galibier, al secondo posto nella graduatoria provvisoria: la sua permanenza in classifica non durò molto, anch'egli fu infatti costretto all'abbandono, durante la diciottesima frazione, a causa di persistenti problemi al ginocchio.<ref name="tourstory6673"/><ref name="tdf1972">{{cita web|url=http://www.memoire-du-cyclisme.eu/eta_tdf_1947_1977/tdf1972.php|titolo=59ème Tour de France 1972|accesso=15 luglio 2010|editore=www.memoire-du-cyclisme.eu|lingua=fr}}</ref> A Parigi il vincitore fu ancora, per la quarta volta consecutiva, il "Cannibale": quell'anno vestì diciassette volte la maglia gialla e fece sue ben sei tappe, lasciando i primi inseguitori, Gimondi e Poulidor, a più di 10 minuti.
 
Trascorsero solo due settimane e, ai primi di agosto, il fresco vincitore del Tour si presentò, da favorito, al [[Campionati del mondo di ciclismo su strada 1971|Campionato mondiale su strada]] di [[Gap (Francia)|Gap]], intenzionato a completare la tripletta Giro-Tour-mondiale e a bissare il titolo iridato. L'attacco finale nella gara iridata venne portato da Franco Bitossi: il belga si lanciò all'inseguimento seguito alla ruota da Marino Basso e da [[Cyrille Guimard]], ma non riuscì a ricucire. Sulla linea d'arrivo solo Basso, con un ultimo colpo di reni, superò Bitossi, mentre Merckx fu quarto, battuto, a chiudere il drappello.<ref name="specialemondiali"/><ref name="storiesegrete6466">{{cita libro| Beppe| Conti| Ciclismo. Storie segrete | 2003 | Eco Edizioni| Milano |wkautore=Beppe Conti |isbn=88-8113-226-5|cid= Storie Segrete|pp=64-66}}</ref> Quello del 1972 fu il miglior autunno di sempre per il belga: il 10 settembre vinse la prima edizione del [[Gran Premio di Mendrisio]], il 4 ottobre vinse il [[Giro dell'Emilia]] (primo non italiano a conquistare la corsa), il 7 ottobre il [[Giro di Lombardia]], primo non italiano a centrare la doppietta Giro-Lombardia,<ref name=sessantanni/><ref>{{cita news|url=http://archiviostorico.gazzetta.it/2004/ottobre/17/Giro_Lombardia_anni_dopo_Eddy_ga_10_0410173932.shtml|titolo=Giro e Lombardia, 32 anni dopo Eddy|accesso=19 agosto 2011|data=17 ottobre 2004|pubblicazione=[[La Gazzetta dello Sport|archiviostorico.gazzetta.it]]|autore=[[Pier Bergonzi]]}}</ref> il 9 il [[Giro del Piemonte]] e l'11, in coppia con [[Roger Swerts]], il prestigioso Trofeo Baracchi a cronometro.<ref name=palmaresmdc>{{cita web|url=http://www.memoire-du-cyclisme.eu/palmares/merckx_eddy.php|titolo=Palmarès d'Eddy Merckx (Bel)|accesso=18 agosto 2011|editore=www.memoire-du-cyclisme.eu|lingua=fr}}</ref> Il 25 ottobre seguente, nel Velodromo olimpico di [[Città del Messico]], la sua splendida annata, 50 vittorie all'attivo,<ref name=palmaresmdc/><ref name=hombrecomootros/> venne coronata dal nuovo [[record dell'ora]]: quel giorno Merckx percorse infatti, in sessanta minuti, la distanza di 49,43195 chilometri,<ref name=Signorcannibale/><ref>{{cita web|url=http://www.uci.ch/Modules/BUILTIN/getObject.asp?MenuId=MTUxMjc&ObjTypeCode=FILE&type=FILE&id=NTg5ODQ&LangId=1|titolo=Men Elite Historical Records|accesso=21 agosto 2011|lingua=en|editore=www.uci.ch}}</ref> superando di 779 metri quella coperta il 10 ottobre 1968 dal danese [[Ole Ritter]]. In una sola prova mise a referto, oltre al primato dell'ora, anche altri otto record, precisamente quelli sulle distanze dei 10, 15, 20, 25, 30, 35, 40 e 45 chilometri.<ref>{{cita news|url=http://hemeroteca.mundodeportivo.com/preview/1972/10/26/pagina-16/979544/pdf.html|titolo=Merckx cumplió su palabra: pulverizó el record de Ritter|accesso=21 agosto 2011|data=26 ottobre 1972|pubblicazione=[[El Mundo Deportivo]]|lingua=es|pagine=16-17}}</ref> La prestazione sull'ora, pur effettuata senza una preparazione adeguata (aveva concluso l'attività su strada da soli otto giorni)<ref name=hombrecomootros>{{cita news|url=http://hemeroteca.mundodeportivo.com/preview/1973/02/01/pagina-58/988421/pdf.html|titolo=Merckx: ¿Un hombre como los otros?|accesso=21 agosto 2011|data=1º febbraio 1973|pubblicazione=[[El Mundo Deportivo]]|lingua=es|pagina=58}}</ref> e su una bicicletta tradizionale,<ref name=portfolioequipe>{{cita web|url=http://www.lequipe.fr/Portfolio/Cyclisme/PORTFOLIO_EDDY_MERCKX.html|titolo=Revivez en seize clichés les temps forts de la carrière du champion cycliste Eddy Merckx.|accesso=19 agosto 2011|editore=[[L'Équipe|www.lequipe.fr]]|lingua=fr}}</ref> resisterà per più di undici anni: soltanto nel gennaio 1984 [[Francesco Moser]] sarà in grado di andare oltre, percorrendo, sempre a Città del Messico, 50,808&nbsp;km. Dopo però che l'UCI dichiarò non più validi i record dell'ora ottenuti con biciclette diverse da quelle tradizionali, con ciò qualificando non più come record dell'ora ma come "migliore prestazione umana" la performance di Francesco Moser a Città del Messico e quelle che lo hanno seguito da parte di altri atleti fino al 2000, in pratica il record di Eddy Merckx è durato ben 28 anni: infatti solo [[Chris Boardman]] riuscì il 27 ottobre 2000 a battere il record del "Cannibale" al velodromo di Manchester per soli 10 mt., ottenendo il nuovo record dell'ora con 49,441 km.
<ref>{{cita web|url=http://www.suipedali.it/articolo/ciclismo-record-dell-ora/911/. |titolo=Ciclismo, record dell'ora|accesso=19 agosto 2011|editore=[[Sui pedali]]|lingua=it}}</ref>
 
==== 1973: la doppietta Vuelta-Giro ====
[[File:Joop Zoetemelk en Eddy Merckx schudden elkaar de hand - Joop Zoetemelk en Eddy Merckx shaking hands.jpg|thumb|left|[[Joop Zoetemelk]] (a sinistra) ed Eddy Merckx posano stringendosi la mano. È il 1973]]
La stagione [[1973]] cominciò per Merckx con i consueti, e numerosi, trionfi nelle classiche: dopo aver saltato la Milano-Sanremo per un attacco di [[angina tonsillare]],<ref>{{cita news|url=http://archiviostorico.unita.it/cgi-bin/highlightPdf.cgi?t=ebook&file=/archivio/uni_1973_03/19730319_0011.pdf|titolo=De Vlaeminck il mattatore del giorno?|accesso=20 luglio 2012|data=19 marzo 1973|pubblicazione=[[L'Unità]]|autore=Gino Sala}}</ref> dominò infatti la [[Omloop Het Volk|Het Volk]], la [[Gand-Wevelgem]], la [[Parigi-Roubaix]], la [[Liegi-Bastogne-Liegi]] per la quarta volta e l'[[Amstel Gold Race 1973|Amstel Gold Race]]. A fine aprile si presentò per la prima volta alla [[Vuelta a España]], convinto dall'ingente somma di denaro messa sul piatto dall'organizzazione in cambio della sua partecipazione.<ref name=vuelta>{{cita web|url=http://historia.lavuelta.com/es/anio.asp?a=1973|titolo=Año 1973|accesso=20 agosto 2011|editore=historia.lavuelta.com|lingua=es}}</ref> Allo strapotere che presto palesò pure in Spagna provarono ad opporsi Luis Ocaña e [[Bernard Thévenet]], ma la scarsità di montagne e l'abbondanza di abbuoni in quell'edizione della Vuelta non li favorì di certo.<ref name=vuelta/> Ocaña andò all'attacco in solitaria sulla salita del [[Orduña|Puerto de Orduña]], ma venne ripreso; Merckx dal canto suo vinse il prologo e ben cinque tappe, vestì la [[Classifica generale (Vuelta a España)|maglia gialla]] per sette giorni e oltre alla classifica generale finale, in cui precedette di circa quattro minuti proprio Ocaña e Thévenet, fece sue le graduatorie a punti, combinata e degli sprint.<ref name=vuelta/> Divenne, vincendo la Vuelta 1973, il terzo ciclista, dopo Jacques Anquetil e Felice Gimondi, capace di aggiudicarsi tutti e tre i [[Grandi Giri]].
 
Meno di un mese dopo vinse il suo quarto [[Giro d'Italia 1973|Giro d'Italia]]. In quell'edizione, partita dal suo Belgio, a [[Verviers]],<ref name=merckxyears/> Merckx indossò per venti giorni, dalla prima all'ultima tappa, la maglia rosa,<ref name="100storie120121">{{cita libro| Beppe| Conti| 100 storie del Giro| 2008| Graphot Editrice| Torino|wkautore=Beppe Conti |isbn=88-89509-67-8|cid=100 Storie |pp=120-121}}</ref> un'impresa riuscita fino ad allora solo a [[Costante Girardengo]] e ad [[Alfredo Binda]] (nel [[Giro d'Italia 1990|1990]] anche [[Gianni Bugno]] si unirà allo speciale "club"). Nonostante non mancassero avversari di rango come Gimondi, Motta, Fuente, di quella "Corsa rosa" il belga fu autentico padrone, aggiudicandosi ben sei tappe. La frazione con arrivo sul [[Monte Carpegna]] fu indicativa del suo dominio: se il solo [[Giovanni Battaglin|Battaglin]] fu in grado di tenere testa e di perdere solo 45", tutti gli altri pretendenti al titolo – Zilioli, Motta, Gimondi, Bitossi – chiusero a più di quattro minuti dal "Cannibale", e Fuente a nove.<ref name="100storie120121"/><ref name=ilgirosiarrende>{{cita news|url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,0016/articleid,1506_02_1973_0123A_0016_21000994/|titolo=Il Giro si arrende a Merckx|accesso=23 agosto 2011|pubblicazione=[[La Stampa]]|data=28 maggio 1973|pagina=16|autore=Gianni Pignata}}</ref> Alla fine il primo dei battuti risultò ancora una volta Gimondi, a quasi otto minuti di distacco ma con la piccola soddisfazione di aver inflitto 31" alla maglia rosa nella cronometro di [[Forte dei Marmi]].<ref name=Signorcannibale/> Il "Cannibale" scelse quindi di non partecipare al Tour. Prese invece il via al [[Campionati del mondo di ciclismo su strada 1973|mondiale su strada]] di [[Barcellona]], e, pur essendosi procurato una ferita al ginocchio nella fasi iniziali della corsa, si fece promotore della decisiva fuga che portò quattro uomini, dei sette che inizialmente ne facevano parte, a giocarsi il titolo: la gara si risolse con il successo allo sprint di Gimondi – una rivincita per lui dopo la sconfitta al Giro – davanti a [[Freddy Maertens]], a Ocaña e allo stesso Merckx.<ref name="specialemondiali"/>
 
Il fiammingo si rifece nelle classiche, tra fine settembre e inizio ottobre, aggiudicandosi la [[Parigi-Bruxelles]], oltre ad importanti piazzamenti come il quarto posto alla [[Milano-Torino]] e il sesto alla [[Parigi-Tours]], conquistò il [[Grand Prix des Nations]] e, per la terza volta consecutiva, il Giro di Lombardia. Il "mondiale d'autunno", gara conclusiva della stagione, si decise già a sessanta chilometri dall'arrivo: Merckx attaccò, staccò tutti, proseguì in solitaria e giunse sul traguardo di [[Como]] con 4'15" sul primo inseguitore, Gimondi. Ma sulla carta il risultato fu un altro. Era già trascorso quasi un mese dalla gara, quando, l'8 novembre 1973, un comunicato dell'Unione Ciclismo Italiano Professionistico annunciò la positività del "Cannibale" al test antidoping effettuato al termine della competizione. Il belga, in quei giorni impegnato nella [[Sei giorni di Dortmund]], ammise subito che l'assunzione di [[norefedrina]], la sostanza incriminata, era stata causata dall'utilizzo di Mucantyl, un farmaco prescrittogli dal medico della Molteni, Angelo Cavalli, al mero fine di curare una lieve forma di bronchite.<ref name=darbatalla>{{cita news|url=http://hemeroteca-paginas.mundodeportivo.com/EMD01/HEM/1973/11/10/MD19731110-019.pdf|titolo=El campeón belga dispuesto a dar batalla para salvar el honor del ciclismo|accesso=20 agosto 2011|data=10 novembre 1973|pubblicazione=[[El Mundo Deportivo]]|lingua=es}}</ref><ref name=reclamalaculpa>{{cita news|url=http://hemeroteca.abcdesevilla.es/nav/Navigate.exe/hemeroteca/sevilla/abc.sevilla/1973/11/10/063.html|titolo=El médico de Merckx reclama la culpa en el «affaire» que ha privado al campeón de su triunfo en Lombardia|accesso=20 agosto 2011|data=10 novembre 1973|pubblicazione=[[ABC de Sevilla]]|lingua=es}}</ref> Nonostante la presunta buona fede il regolamento dell'Unione Ciclistica Internazionale venne applicato senza sconti e il campione belga squalificato per un mese, multato di 150&nbsp;mila lire e declassato: la vittoria andò a Gimondi.<ref name=reclamalaculpa/>
 
==== 1974: la storica tripletta Giro-Tour-mondiale ====
Nel [[1974]] Merckx si rifece e centrò una storica tripletta, vincendo nello stesso anno [[Giro d'Italia 1974|Giro d'Italia]], [[Tour de France 1974|Tour de France]] e [[Campionati del mondo di ciclismo su strada 1974|mondiale su strada]]. La sua stagione non era però cominciata bene. In primavera, cosa che non gli era mai accaduta dal primo anno di professionismo, non aveva vinto alcuna classica di prestigio: aveva infatti saltato la Milano-Sanremo per una [[bronchite]]<ref>{{cita web|url=http://cinquantamila.corriere.it/storyTellerGiorno.php?year=1974&month=03&day=18|titolo=L’iridato Gimondi vince la Sanremo|accesso=20 luglio 2012|editore=cinquantamila.corriere.it}}</ref><ref>{{cita news|url=http://cerca.unita.it/ARCHIVE/xml/115000/114550.xml|titolo=DE VLAEMINCK VUOLE SANREMO|autore=Marco Fiorletta|accesso=20 luglio 2012|data=15 marzo 2004|pubblicazione=[[L'Unità|cerca.unita.it]]}}</ref> ed era stato "solo" secondo alla Gand-Wevelgem, terzo al Fiandre e quarto alla Roubaix.<ref name="tourstory8188">{{en}} {{cita libro|titolo=The Story of the Tour de France - Volume 2: 1965-2007|autore=Bill e Carol McGann|editore=Dog Ear Publishing|anno=2008|isbn=978-1-59858-608-4|pp=81-88}}</ref> Si presentava comunque al Giro d'Italia con il ruolo di favorito d'obbligo: in quella corsa, piena di montagne, venne però messo in seria difficoltà da un giovane scalatore bergamasco, il neoprofessionista [[Gianbattista Baronchelli]].<ref name="storiesegrete6769">{{cita libro| Beppe| Conti| Ciclismo. Storie segrete | 2003 | Eco Edizioni| Milano |wkautore=Beppe Conti |isbn=88-8113-226-5|cid= Storie Segrete|pp=67-69}}</ref><ref name="100storie121122">{{cita libro| Beppe| Conti| 100 storie del Giro| 2008| Graphot Editrice| Torino|wkautore=Beppe Conti |isbn=88-89509-67-8|cid=100 Storie |pp=121-122}}</ref> Merckx guidava la classifica con ampio vantaggio durante la sedicesima tappa, con arrivo sul [[Monte Generoso]], dove andò in crisi perdendo oltre due minuti dai rivali Gimondi e Baronchelli. Cruciale fu dunque la ventesima tappa, la più dura di quell'edizione, con arrivo alle [[Tre Cime di Lavaredo]]: al mattino il belga guidava la generale con 31" su Gimondi e 41" sul giovane Baronchelli, mentre lo spagnolo Fuente, che pure lo aveva più volte staccato sulle montagne, era più indietro in classifica, avendo perso 10 minuti nella tappa di [[Sanremo]].<ref name=laprimarosa/> Proprio Fuente andò all'attacco a otto chilometri dal traguardo; Merckx rispose, Baronchelli tentò un primo allungo, poi di nuovo, a due dall'arrivo: il belga questa volta sembrò andare in crisi, ma proprio negli ultimi metri, con uno sforzo enorme, reagì e riuscì a conservare la maglia rosa per soli 12 secondi.<ref name=Signorcannibale/><ref name=belgianitalians/><ref name=laprimarosa/> Fu proprio quello il distacco finale a Milano tra il "Cannibale" e GBB, secondo minor margine tra i primi due classificati nella storia della "Corsa Rosa".<ref name=merckxyears/> Merckx, che vinse anche due tappe e fu per nove giorni in rosa, andò comunque ad eguagliare i cinque successi di Alfredo Binda e Fausto Coppi.
 
[[File:Eddy Merckx Canada 1974 WK.jpg|thumb|right|Eddy Merckx in azione ai [[Campionati del mondo di ciclismo su strada 1974|Campionati del mondo su strada 1974]] di [[Montréal]]]]
Concluso il Giro d'Italia, in giugno si aggiudicò anche il [[Tour de Suisse 1974|Giro di Svizzera]], sua prima e unica affermazione nella corsa, per sottoporsi quindi, il 22 giugno, ad un intervento chirurgico al [[perineo]], il cosiddetto "sopra-sella".<ref name="tourstory8188"/> Nel successivo Tour de France il belga, complici le assenze di [[Luis Ocaña]] e Joop Zoetemelk (entrambi incidentati prima della grande corsa a tappe), di Bernard Thevénet e di Felice Gimondi ebbe meno difficoltà ad affermarsi.<ref name="tourstory8188"/> Conquistò la maglia gialla nel prologo di [[Brest (Francia)|Brest]], la cedette al suo gregario Joseph Bruyère, la riprese e la perse nuovamente, per poi reindossarla dopo aver vinto lo sprint di gruppo a [[Châlons-sur-Marne]], nella settima tappa.<ref name="tourstory8188"/> Da lì in poi nessuno fu più in grado di togliergli il primato. Sulle Alpi Merckx si aggiudicò due frazioni, senza però staccare né l'ormai trentottenne Poulidor né lo spagnolo [[Gonzalo Aja]], poi venne battuto da [[Vicente López Carril]] nel tappone con Télégraphe e Galibier (ma Poulidor quel giorno perse quasi sei minuti dal belga).<ref name="tourstory8188"/> Sui Pirenei il belga vinse ancora, nella tappa di [[La Seu d'Urgell]], battendo allo sprint tutti i migliori; durante le due giornate seguenti perse però quasi tre minuti dallo scatenato Poulidor, capace di staccarlo sia sull'erta di [[Saint-Lary-Soulan|Pla d'Adet]] che sul [[Colle del Tourmalet|Tourmalet]].<ref name=portfolioequipe/><ref name=ciclonemerckx/> Le giornate finali di gara furono però un monologo del campione belga, vincitore di tre delle ultime cinque tappe, compresa quella finale sul [[Velodromo di Vincennes]]. Pur non dominando, insomma, Merckx fece sue, come nel 1970, otto frazioni, fu per ventidue giorni in maglia gialla, batté di otto minuti il secondo e il terzo classificato, Raymond Poulidor e López Carril, e poté infine festeggiare il quinto successo – eguagliò Jacques Anquetil – in cinque partecipazioni alla ''Grande Boucle''.<ref name="tourstory8188"/> A fine agosto si aggiudicò per la terza volta, così come già fatto da Alfredo Binda e Rik Van Steenbergen, il [[Campionati del mondo di ciclismo su strada 1974|titolo mondiale su strada]]: nell'occasione fu il più forte, andando a riprendere il fuggitivo Bernard Thévenet e staccando quindi gli altri inseguitori. Gli restò a ruota solo Poulidor, ma nella volata a due in vista del traguardo Merckx ebbe facilmente la meglio, vestendo ancora l'iride.<ref name="specialemondiali">{{Cita news|autore=Mario Spairani|url=http://www.spaziociclismo.it/?action=read&idnotizia=6206|titolo=100 Anni di Ciclismo: speciale mondiali 1971 - 1982|pubblicazione=spaziociclismo.it|data=1º ottobre 2010|accesso=20 agosto 2011}}</ref>
 
==== 1975-1976: le ultime vittorie nelle classiche ====
Nel [[1975]] ottenne 38 vittorie. La stagione iniziò al meglio,<ref name="tourstory8897">{{en}} {{cita libro|titolo=The Story of the Tour de France - Volume 2: 1965-2007|autore=Bill e Carol McGann|editore=Dog Ear Publishing|anno=2008|isbn=978-1-59858-608-4|pp=88-97}}</ref> con il sesto successo alla Milano-Sanremo (vinse in una volata a cinque ed eguagliò lo storico record di trionfi di [[Costante Girardengo]]),<ref>{{cita web|url=http://cinquantamila.corriere.it/storyTellerGiorno.php?year=1975&month=03&day=19|titolo=Milano-Sanremo: Merckx come Girardengo|accesso=20 luglio 2012|editore=cinquantamila.corriere.it}}</ref> il secondo al Giro delle Fiandre, il quinto alla Liegi-Bastogne-Liegi e il secondo all'Amstel Gold Race, e con due piazzamenti di prestigio quali il secondo posto alla Roubaix, alle spalle di [[Roger De Vlaeminck]] e dopo aver patito una foratura nel finale,<ref>{{cita news|url=http://www.repubblica.it/2008/04/speciale/altri/2008giroditalia/giro-merckx/giro-merckx.html|titolo=Merckx, il 'cannibale' del Giro "Sulle tre cime di Lavaredo..."|accesso=19 agosto 2011|data=10 maggio 2008|autore=Umberto Lacchetti|pubblicazione=[[La Repubblica|www.repubblica.it]]}}</ref> e il terzo alla Freccia Vallone. Come già nel 1971, non partecipò né alla Vuelta a España né, al [[Giro d'Italia 1975|Giro d'Italia]] a causa di un infortunio.<ref name="100storie123125">{{cita libro| Beppe| Conti| 100 storie del Giro| 2008| Graphot Editrice| Torino|wkautore=Beppe Conti |isbn=88-89509-67-8|cid=100 Storie |pp=123-125}}</ref> il suo obiettivo era infatti il sesto trionfo al [[Tour de France 1975|Tour de France]], come nessuno aveva mai fatto. Appena prima della partenza venne insignito della croce di Cavaliere della [[Legion d'Onore]],<ref name=pugnomerckx/> poi cominciò la corsa vera. Per le prime cinque giornate fu un giovane [[Francesco Moser]] a guidare il gruppo in maglia gialla; al termine della cronometro di Merlin Plage, però, l'italiano dovette abdicare e il primato passò a Merckx.<ref name="tourstory8897"/> Il belga si ripeté ancora a cronometro aggiudicandosi la frazione di [[Auch]], tenne sui Pirenei – pur perdendo una cinquantina di secondi da Zoetemelk e Thévenet nel tappone con arrivo a [[Saint-Lary-Soulan]] – e si presentò ai piedi del [[Massiccio Centrale]] con un vantaggio di un minuto e mezzo sul francese della Peugeot e di quasi quattro su Zoetemelk.<ref name="tourstory8897"/> Nella tappa di [[Puy-de-Dôme]], la seconda sul Massiccio, Thévenet e Van Impe attaccarono e staccarono la maglia gialla sull'erta finale. Merckx si lanciò all'inseguimento, ma a poche centinaia di metri dalla vetta venne colpito all'addome da uno spettatore a bordo strada;<ref name=pugnomerckx>{{cita news|url=http://archiviostorico.gazzetta.it/2004/luglio/23/Gli_sputi_Bartali_pugno_contro_ga_10_0407234412.shtml|titolo=Gli sputi a Bartali Il pugno contro Merckx|accesso=19 agosto 2011|data=23 luglio 2004|pubblicazione=[[La Gazzetta dello Sport|archiviostorico.gazzetta.it]]|autore=[[Rino Negri]]}}</ref> nonostante il dolore riuscì a concludere, perdendo "solo" 49 secondi da Van Impe e quindici in meno dal francese, e conservò la maglia.<ref name="tourstory8897"/> Appena tagliato il traguardo venne anche colto da un attacco di vomito: fu costretto ad assumere prima degli antidolorifici e poi anche degli anticoagulanti, con un ovvio calo delle successive prestazioni.<ref name="tourstory8897"/>
 
[[File:Montreal World 1974.jpg|thumb|left|[[Bernard Thévenet]], qui con la divisa della Nazionale francese, fu il primo a battere Merckx al Tour: avvenne nel 1975]]
Il 13 luglio 1975, due giorni dopo quei fatti, si affrontava la [[Nizza]]-[[Pra Loup]], 217 chilometri con sei colli da scalare e un dislivello complessivo di 5&nbsp;266 metri. Sulla quinta delle sei salite, l'Allos, davanti erano rimasti solo in cinque, Gimondi, Thévenet, Van Impe, Zoetemelk e Merckx: proprio la maglia gialla, con uno scatto a 800 metri dalla vetta, scollinò per primo e, dopo una discesa a tutta, si presentò all'inizio dell'ultima ascesa con un minuto e mezzo sui primi inseguitori. Sembrava un vantaggio ragguardevole, ma proprio sulle rampe verso Pra Loup il belga andò improvvisamente in crisi: lo sorpassarono prima un incredulo Gimondi, poi Thévenet, che andrà a vincere la tappa, poi gli altri due del gruppetto. Al traguardo perse ben 1'56" dal francese, nuova maglia gialla.<ref name="tourstory8897"/> Già l'indomani, sul traguardo di [[Serre Chevalier]], Thévenet fece il bis, staccò tutti i rivali sull'Izoard e inflisse loro ben 2'22", rafforzando il primato.<ref name="tourstory8897"/> Merckx non riuscì a rimontare, ma anzi cadde nella cronometro di [[Châtel (Francia)|Châtel]], procurandosi una frattura alla [[mandibola]]:<ref name="tourstory8897"/><ref>{{cita news|url=http://hemeroteca.mundodeportivo.com/preview/1975/09/01/pagina-57/1004342/pdf.html|titolo=Merckx, el ultimo supercampeón|accesso=21 agosto 2011|data=1º settembre 1975|pubblicazione=[[El Mundo Deportivo]]|lingua=es|pagina=57|autore=Juan del Bosque}}</ref> in classifica chiuderà al secondo posto, a 2'47" da Thévenet, per la prima volta battuto al Tour e per l'ultima volta veramente competitivo nella grande corsa a tappe francese. Ai [[Campionati del mondo di ciclismo su strada 1975|mondiali su strada]] di [[Yvoir]] fu ottavo, dopo aver corso a sostegno di Maertens e De Vlaeminck, e in chiusura di stagione si confermò per la settima e ultima volta leader annuale del Super Prestige Pernod, un record ancora ineguagliato per il mondiale a punti di ciclismo.
 
Nel [[1976]] le sue vittorie alla Sanremo diventarono sette su nove partecipazioni, un record assoluto: quell'anno in Via Roma precedette il neoprofessionista [[Jean-Luc Vandenbroucke]], poi declassato, e [[Wladimiro Panizza]], più staccato.<ref name=portfolioequipe/><ref name=sanremo/><ref>{{cita web|url=http://cinquantamila.corriere.it/storyTellerGiorno.php?year=1976&month=03&day=19|titolo=Merckx vince la 7ª Milano-Sanremo (record)|accesso=20 luglio 2012|editore=cinquantamila.corriere.it}}</ref> Corse ancora il [[Giro d'Italia 1976|Giro d'Italia]] ma concluse solo ottavo: ad aggiudicarsi la gara fu, per la terza volta in carriera, il suo rivale di sempre, Felice Gimondi.<ref name=merckxyears/> A fine stagione il bottino delle sue sei annate con la Molteni sarà di ben 246 successi.<ref name=addiomolteni>{{cita news|url=http://archiviostorico.corriere.it/2005/agosto/17/Addio_Molteni_imprenditore_che_lancio_co_7_050817021.shtml|titolo=Addio a Molteni L' imprenditore che lanciò Merckx|accesso=18 agosto 2011|pubblicazione=[[Corriere della Sera|archiviostorico.corriere.it]]|data=17 agosto 2005|autore=Gian Luigi Paracchini}}</ref>
 
=== Gli ultimi due anni ===
Nel [[1977]], dopo l'addio al ciclismo della famiglia Molteni, Merckx si accasò alla [[Fiat France (ciclismo)|Fiat France]], squadra diretta da [[Robert Lelangue]], con cui già aveva collaborato alla Molteni, e da [[Raphaël Géminiani]]. Il suo inizio di stagione fu molto difficile, non riuscì ad ottenere nessun risultato rilevante, scoprendo inoltre di essere affetto da un virus debilitante;<ref>{{cita news|url=http://www.cyclemagazine.eu/cycle/2013/04/freccia-vallone-nel-1977-moser-vinse-pulito-ledizione-piu-dopata/|titolo=Freccia Vallone: nel 1977, Moser vinse (pulito) l’edizione più dopata|accesso=23 settembre 2014|pubblicazione=[[Cyclemagazine|cyclemagazine.eu]]|data=21 set 2014 19:16:30|autore=Roberto Perrone}}</ref> nonostante ciò riuscì ad arrivare sesto alla Liegi-Bastogne-Liegi, ma non poté prendere parte al Giro d'Italia. Nella [[Freccia Vallone]] risultò positivo alla penipropanolamina insieme ad altri quindici corridori, per errore del medico dei belgi Michel Debackere, che ritenne lecito l'uso di questa sostanza che in quegli anni era oggetto di sperimentazione.<ref name="L'Équipe 13 March 2007">L'Équipe, France, 13 March 2007</ref> Si piazzò sesto anche al [[Tour de France 1977|Tour de France]] (a 12'38" dal vincitore Thévenet); vestì inoltre per la tredicesima volta consecutiva la maglia del Belgio ai [[Campionati del mondo di ciclismo su strada 1977|campionati mondiali su strada]] professionisti di [[San Cristóbal (Venezuela)|San Cristóbal]], nei quali si classificò trentatreesimo, ultimo ma comunque all'arrivo:<ref>{{cita news|url=http://archiviostorico.corriere.it/1993/ottobre/08/Borg_Jordan_stanchi_vincere_co_0_9310084415.shtml|titolo=da Borg a Jordan, stanchi di vincere|accesso=20 agosto 2011|pubblicazione=[[Corriere della Sera|archiviostorico.corriere.it]]|data=8 ottobre 1993|autore=Roberto Perrone}}</ref> fu la sua ultima apparizione nella gara iridata. La sua stagione si concluse conquistando per la seconda volta i [[Campionati europei di ciclismo su pista - Americana maschile|Campionati europei su pista nell'Americana]], ancora in coppia con [[Patrick Sercu]].
Ottenne la sua ultima vittoria su strada al [[Giro di Svizzera]]; su pista riuscì ad aggiudicarsi la sua ultima [[sei giorni]] prima del ritiro, a [[Sei giorni di Zurigo|Zurigo]].<ref name=addiomerckx/><ref name=palmaresmdc/>
 
Passato al team [[C & A(ciclismo)|C&A]], disputò l'ultima gara su strada, l'[[Omloop van het Waasland]] a [[Stekene|Kemzeke]], il 19 marzo [[1978]],<ref name=merckxbio/> dopodiché nemmeno trentatreenne, abbandonò le competizioni agonistiche.<ref name=addiomerckx/><ref name=palmaresmdc/> L'addio formale alle corse arrivò meno di due mesi dopo, il 18 maggio.<ref name=addiomerckx>{{cita news|url=http://www.tuttobiciweb.it/index.php?page=news&cod=16577|titolo=Trent'anni fa, l'addio di Eddy Merckx al ciclismo|accesso=18 agosto 2011|data=18 maggio 2008|pubblicazione=www.tuttobiciweb.it|autore=Gian Paolo Porreca}}</ref> In carriera prese parte a 220 competizioni nelle categorie minori (debuttanti e dilettanti) cogliendo 80 vittorie,<ref name=palmaresmdc/> tra i professionisti partecipò invece a 1800 competizioni ottenendo 525 vittorie,<ref>{{cita web|url=http://www.museociclismo.it/content/articoli/1253-Eddy-Merckx%3A-E'-stato-il-ciclista-migliore-di-tutti-i-tempi-/index.html|titolo=Eddy Merckx: È stato il ciclista migliore di tutti i tempi?|accesso=18 agosto 2014|editore=www.museodelciclismo.it}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.riviera24.it/articoli/2014/04/28/175370/eddy-merckx-sceglie-le-immagini-di-sanremo-per-lanciare-un-nuovo-modello-di-bici-la-sanremo-76#sthash.rwIHw7kH.dpuf/index.html|titolo=Eddy Merckx sceglie le immagini di Sanremo per lanciare un nuovo modello di bici, la “Sanremo 76” |accesso=22 ottobre 2014|editore=www.riviera24.it}}</ref> con i record di 217 frazioni vinte, di 426 successi complessivi su strada (comprese le vittorie nelle classifiche finali e il Giro di Lombardia del 1973, revocato),<ref name=palmaresmdc/><ref>{{cita news|url=http://archiviostorico.corriere.it/1992/aprile/18/Merckx_come_Bartali_tutto_rifare_co_0_9204183591.shtml |titolo=Merckx come Bartali: " e tutto da rifare "|accesso=20 agosto 2011|pubblicazione=[[Corriere della Sera|archiviostorico.corriere.it]]|data=18 aprile 1992|autore=Gianfranco Josti}}</ref> e di 67 gare a cronometro vinte<ref name=palmaresmdc/>, ottenne inoltre 97 successi su pista (17 [[Sei giorni]], 67 [[omnium]], 9 [[campionati belgi di ciclismo su pista|campionati nazionali]], 3 [[campionati europei di ciclismo su pista|campionati europei]], oltre al [[record dell'ora]], valido come vittoria) e due nel ciclocross.<ref name=palmaresmdc/>
 
== Dopo il ritiro ==
Nel dicembre 1967 sposò Claudine Acou, figlia dell'allora selezionatore della Nazionale dilettantistica belga, Lucien Acou. I due hanno avuto due figli, Sabrina, nata nel 1970, e [[Axel Merckx|Axel]], nato nel 1972 e anch'egli, tra il 1993 e il 2007, ciclista professionista.<ref name=palmaresmdc/>
[[File:EddyMerckxFactoryInMeise.jpg|thumb|La fabbrica della Eddy Merckx Cycles a Meise]]
Tre anni dopo il ritiro dalle corse, nel 1980, Eddy Merckx ha fondato a [[Meise]], vicino [[Bruxelles]], una casa di produzione di biciclette da corsa, la [[Eddy Merckx Cycles]].<ref name=merckxbio/><ref name=philosophy>{{cita web|url=http://www.eddymerckx.be/page/52|titolo=Eddy Merckx Cycles {{!}} Philosophy|accesso=19 agosto 2011|lingua=en|editore=www.eddymerckx.be}}</ref> La società, negli anni, ha fornito le biciclette anche a numerose squadre professionistiche quali [[Kelme (ciclismo)|Kelme]], [[Lotto (ciclismo)|Lotto]], [[Motorola (ciclismo)|7-Eleven/Motorola]], [[Team Telekom|Telekom]], [[Topsport Vlaanderen-Mercator|Topsport Vlaanderen]] e [[Quickstep Cycling Team|Quickstep]]; i velocipedi Merckx sono stati portati più volte alla vittoria nelle classiche del Nord, in due Giri delle Fiandre ([[Eddy Planckaert]] nel 1988 e [[Peter Van Petegem]] nel 2003) e in tre Parigi-Roubaix ([[Dirk Demol]] nel 1988, [[Servais Knaven]] nel 2001 e [[Johan Museeuw]] nel 2002).
 
Tra il 1986 e il 1996 Merckx è stato commissario tecnico della Nazionale belga per le prove mondiali e olimpiche su strada. Durante la sua gestione la rappresentativa ottenne due titoli iridati, nel [[Campionati del mondo di ciclismo su strada 1990|1990]] con [[Rudy Dhaenens]] (un altro belga, [[Dirk De Wolf]], fu secondo) e nel [[Campionati del mondo di ciclismo su strada 1996|1996]] con Johan Museeuw. Dal 1998 al 2004 Merckx ha invece ricoperto la carica di responsabile finanziario per la [[Vlaanderen-T Interim|Vlaanderen]], formazione professionistica belga da lui patrocinata. Il 21 luglio 1996, in occasione della festa nazionale belga, è stato insignito del titolo di barone dal Re [[Alberto II del Belgio|Alberto II]]: è in tal modo diventato il primo atleta in Belgio ad assumere un titolo nobiliare per meriti sportivi.<ref>{{cita news|url=http://archiviostorico.corriere.it/1996/luglio/21/Belgio_Merckx_diventa_barone_onore_co_0_9607211840.shtml|titolo=Belgio: Merckx diventa barone. " Un onore, non mi daro' arie "|accesso=19 agosto 2011|data=21 luglio 1996|pubblicazione=[[Corriere della Sera|archiviostorico.corriere.it]]}}</ref> Gli è stato inoltre assegnato dall'[[Unione Ciclistica Internazionale]], nell'aprile 2000, il premio di Ciclista del secolo.<ref name=samaranch>{{cita news|url=http://archiviostorico.gazzetta.it/2000/aprile/16/Samaranch_premia_Merckx_ga_0_00041614647.shtml|titolo=Samaranch premia Merckx|accesso=19 agosto 2011|data=16 aprile 2000|pubblicazione=[[La Gazzetta dello Sport|archiviostorico.gazzetta.it]]}}</ref>
 
Nel settembre 2003 è stata aperta una fermata, a lui intitolata, sulla Linea 5 della [[Metropolitana di Bruxelles]]: nel padiglione centrale della stazione, sita nel comune di [[Anderlecht]], è esposta la bicicletta (la ''Mexico Oro'' di [[Colnago (azienda)|Colnago]])<ref>{{cita news|url=http://archiviostorico.gazzetta.it/1997/novembre/01/ora_senza_tempo_gm_0_9711011073.shtml|titolo=L' ora senza tempo|accesso=19 agosto 2011|data=1º novembre 1997|pubblicazione=[[La Gazzetta dello Sport|archiviostorico.gazzetta.it]]|autore=[[Angelo Zomegnan]]}}</ref> utilizzata dal campione per il record dell'ora del 1972. Nel 2004 a Merckx è stato intitolato anche il velodromo Blaarmeersen di [[Gand]]: il nuovo complesso, reinaugurato il 17 febbraio 2006 al termine dei lavori per la costruzione della copertura, ha preso il nome di ''Vlaams Wielercentrum Eddy Merckx'' (Centro ciclistico fiammingo Eddy Merckx).<ref>{{cita web|url=http://www.belgiancycling.be/EKPisteGent2009/VlaamsWielercentrumEddyMerckx/tabid/529/language/fr-FR/Default.aspx|titolo=Centre Cycliste Flamand Eddy Merckx|accesso=21 agosto 2011|editore=www.belgiancycling.be|lingua=fr}}</ref> Nel 2005, nell'ambito di una serie di documentari prodotta dall'emittente radiofonica belga Radio 1 e dal canale televisivo Canvas, è stato uno dei 111 nominati nel sondaggio sul "più grande belga" (''De Grootste Belg'') della storia: nel voto fiammingo ha ottenuto il terzo posto, in quello vallone il quarto.<ref name=merckxbio/><ref>{{cita web|url=http://www.demensen.be/nl/producties/de-grootste-belg|titolo=De Grootste Belg|accesso=2 settembre 2014|lingua=nl|pubblicazione=www.demensen.be}}</ref> Nel maggio 2010 le poste belghe hanno infine emesso, al termine di una cerimonia cui ha presenziato anche il primo ministro [[Yves Leterme]], una serie limitata di francobolli raffiguranti Merckx.<ref>{{cita news|url=http://www.cyclingnews.com/news/de-post-puts-merckx-on-de-stamp|titolo=De Post puts Merckx on de stamp|accesso=19 agosto 2011|data=7 maggio 2010|pubblicazione=www.cyclingnews.com|autore=Greg Johnson|lingua=en}}</ref>
 
== Palmarès ==
{| class=wikitable
[[File:Eddy-Merckx-2009.jpg|thumb|right|Eddy Merckx nel 2009.]]
|- bgcolor="cccccc"
=== Strada ===
!Anno
{{MultiCol}}
!Manifestazione
* [[1963]]
!Sede
:2ª tappa, 2ª semitappa [[Tour du Limbourg Amateurs]] (cronometro)
!Evento
:Classifica generale [[Tour du Limbourg Amateurs]]
!Risultato
 
|-
* [[1964]]
|[[1900]]
:[[Campionati del mondo di ciclismo su strada 1964|Campionati del mondo]], [[Campionati del mondo di ciclismo su strada - Corsa in linea maschile Dilettanti|Prova in linea dilettanti]] ([[Sallanches]]
|[[Giochi della II Olimpiade|Olimpiadi]]
 
|{{Bandiera|FRA}} [[Parigi]]
* [[1966]] <small>(Peugeot, dieci vittorie)</small>
|[[Tiro ai Giochi della II Olimpiade|Pistola militare a squadre]]
:[[Milano-Sanremo 1966|Milano-Sanremo]]
|{{Sfondo|O}} align="center" | {{Med|O|Olimpiadi}}
:[[Gran Premio Pino Cerami]]
|-
:[[Bruxelles-Meulebeke]]
|[[1900]]
:[[Grand Prix de Rousies]]
|[[Campionati mondiali di tiro|Mondiali]]
:3ª tappa [[Tour du Morbihan]]
|{{Bandiera|FRA}} [[Parigi]]
:4ª tappa [[Tour du Morbihan]] (cronometro)
|Pistola a squadre
:Classifica generale [[Tour du Morbihan]]
|{{Sfondo|O}} align="center" | {{Med|O|Mondo}}
:[[Druivenkoers]]
|-
:1ª prova [[Escalada a Montjuïc]]
|[[1901]]
:[[Escalada a Montjuïc]]
|[[Campionati mondiali di tiro|Mondiali]]
:[[Trofeo Baracchi]] (cronocoppie, con [[Ferdinand Bracke]])
|{{Bandiera|CHE}} [[Lucerna]]
:[[Kampioenschap van Vlaanderen]]
|Pistola a squadre
 
|{{Sfondo|O}} align="center" | {{Med|O|Mondo}}
* [[1967]] <small>(Peugeot, diciassette vittorie)</small>
|-
:[[Circuit de la Vallée de la Senne]]
|rowspan=2 |[[1904]]
:6ª tappa [[Giro di Sardegna]] ([[Sassari]], cronometro)
|rowspan=2 |[[Campionati mondiali di tiro|Mondiali]]
:7ª tappa [[Giro di Sardegna]] ([[Sassari]] > [[Cagliari]])
|rowspan=2 |{{Bandiera|FRA}} [[Lione]]
:2ª tappa [[Parigi-Nizza]] ([[Châteaurenard]] > [[Château-Chinon (Ville)|Château-Chinon]]
|Pistola a squadre
:6ª tappa [[Parigi-Nizza]] ([[Marignane]] > [[Hyères]])
|{{Sfondo|O}} align="center" | {{Med|O|Mondo}}
:[[Milano-Sanremo 1967|Milano-Sanremo]]
|-
:[[Gand-Wevelgem]]
|Pistola individuale
:[[Grand Prix du Tournaisis]]
|{{Sfondo|A}} align="center" | {{Med|A|Mondo}}
:[[Freccia Vallone]]
|}
:[[Tour du Condroz]]
:12ª tappa [[Giro d'Italia 1967|Giro d'Italia]] ([[Caserta]] > [[Blockhaus]])
:14ª tappa [[Giro d'Italia 1967|Giro d'Italia]] ([[Riccione]] > [[Lido degli Estensi]])
:[[Campionati del mondo di ciclismo su strada 1967|Campionati del mondo]], [[Campionati del mondo di ciclismo su strada - Corsa in linea maschile Elite|Prova in linea]] ([[Heerlen]])
:3ª tappa [[Parigi-Lussemburgo]]
:[[Nationale Sluitingsprijs]]
:[[Trofeo Baracchi]] (cronocoppie, con [[Ferdinand Bracke]])
 
* [[1968]] <small>(Faema, diciassette vittorie)</small>
:2ª tappa [[Giro del Belgio 1968|Giro del Belgio]] ([[Bertrix]] > [[Verviers]])
:1ª tappa [[Giro di Sardegna]] ([[Roma]] > [[Civitavecchia]]) (cronometro)
:5ª tappa, 2ª semitappa [[Giro di Sardegna]] ([[Arbatax]] > [[Nuoro]], cronometro)
:Classifica generale [[Giro di Sardegna]]
:[[Parigi-Roubaix]]
:Prologo [[Tour de Romandie]] ([[Boncourt (Svizzera)|Boncourt]], cronometro)
:Classifica generale [[Tour de Romandie]]
:1ª tappa [[Giro d'Italia 1968|Giro d'Italia]] ([[Campione d'Italia]] > [[Novara]])
:2ª tappa [[Giro d'Italia 1968|Giro d'Italia]] ([[Novara]] > [[Saint-Vincent (Italia)|Saint-Vincent]])
:8ª tappa [[Giro d'Italia 1968|Giro d'Italia]] ([[San Giorgio Piacentino]] > [[Brescia]])
:12ª tappa [[Giro d'Italia 1968|Giro d'Italia]] ([[Gorizia]] > [[Tre Cime di Lavaredo]])
:Classifica generale [[Giro d'Italia 1968|Giro d'Italia]]
:[[Gran Premio di Lugano a cronometro|Gran Premio Cynar - Lugano]] (cronometro)
:[[Tre Valli Varesine]]
:2ª tappa [[Volta Ciclista a Catalunya]]
:6ª tappa, 2ª semitappa [[Volta Ciclista a Catalunya]] (cronometro)
:Classifica generale [[Volta Ciclista a Catalunya]]
:1ª tappa [[Attraverso Losanna]]
:2ª tappa [[Attraverso Losanna]] (cronometro)
:Classifica generale [[Attraverso Losanna]]
 
* [[1969]] <small>(Faema, ventuno vittorie)</small>
:3ª tappa [[Vuelta a Levante]]
:4ª tappa [[Vuelta a Levante]]
:5ª tappa [[Vuelta a Levante]]
:Classifica generale [[Vuelta a Levante]]
:2ª tappa [[Parigi-Nizza]] ([[Joigny]] > [[Le Creusot]])
:3ª tappa, 2ª semitappa [[Parigi-Nizza]] ([[Saint-Étienne]], cronometro)
:7ª tappa, 2ª semitappa [[Parigi-Nizza]] ([[Nizza]] > [[Col d'Èze]], cronometro)
:Classifica generale [[Parigi-Nizza]]
:[[Milano-Sanremo]]
:[[Bruxelles-Meulebeke]]
:[[Giro delle Fiandre]]
:[[Liegi-Bastogne-Liegi]]
:3ª tappa, 1ª semitappa [[Giro d'Italia 1969|Giro d'Italia]] ([[Mirandola]] > [[Montecatini Terme]])
:3ª tappa, 2ª semitappa [[Giro d'Italia 1969|Giro d'Italia]] ([[Montecatini Terme]], cronometro)
:6ª tappa [[Giro d'Italia 1969|Giro d'Italia]] ([[Viterbo]] > [[Terracina]])
:14ª tappa [[Giro d'Italia 1969|Giro d'Italia]] ([[Cesenatico]] > [[Città di San Marino|San Marino]], cronometro)
:6ª tappa [[Tour de France 1969|Tour de France]] ([[Mulhouse]] > [[Ballon d'Alsace]])
:8ª tappa, 1ª semitappa [[Tour de France 1969|Tour de France]] ([[Divonne-les-Bains]], cronometro)
:11ª tappa, 1ª semitappa [[Tour de France 1969|Tour de France]] ([[Briançon]] > [[Digne]])
:15ª tappa [[Tour de France 1969|Tour de France]] ([[Revel (Alta Garonna)|Revel]], cronometro)
:17ª tappa [[Tour de France 1969|Tour de France]] ([[Mourenx]])
:22ª tappa, 2ª semitappa [[Tour de France 1969|Tour de France]] ([[Créteil]] > [[Parigi]], cronometro)
:Classifica generale [[Tour de France 1970|Tour de France]]
:2ª tappa [[Parigi-Lussemburgo]]
:Classifica generale [[Parigi-Lussemburgo]]
 
* [[1970]] <small>(Faema, ventisei vittorie)</small>
:2ª tappa [[Giro di Sardegna]] ([[Civitavecchia]] > [[Cagliari]])
:5ª tappa, 1ª semitappa [[Giro di Sardegna]] ([[Porto Torres]] > [[Sassari]], cronometro)
:3ª tappa [[Parigi-Nizza]] ([[Autun]] > [[Saint-Étienne]])
:7ª tappa, 2ª semitappa [[Parigi-Nizza]] ([[Sainte-Maxime]] > [[Seillans]], cronometro)
:8ª tappa, 2ª semitappa [[Parigi-Nizza]] ([[Nizza]] > [[Turbia]], cronometro)
:Classifica generale [[Parigi-Nizza]]
:[[Gand-Wevelgem]]
:1ª tappa, 2ª semitappa [[Giro del Belgio 1970|Giro del Belgio]] ([[Virton]], cronometro)
:3ª tappa, 2ª semitappa [[Giro del Belgio 1970|Giro del Belgio]] ([[Heist]], cronometro)
:Classifica generale [[Giro del Belgio 1970|Giro del Belgio]]
:[[Parigi-Roubaix]]
:[[Freccia Vallone]]
:6ª tappa [[Giro d'Italia 1970|Giro d'Italia]] ([[Comerio]] > [[Saint-Vincent (Italia)|Saint-Vincent]])
:7ª tappa [[Giro d'Italia 1970|Giro d'Italia]] ([[Malcesine]] > [[Brentonico]])
:9ª tappa [[Giro d'Italia 1970|Giro d'Italia]] ([[Bassano del Grappa]] > [[Treviso]], cronometro)
:Classifica generale [[Giro d'Italia 1970|Giro d'Italia]]
:[[Campionati belgi di ciclismo su strada|Campionati belgi]], Prova in linea
:Prologo [[Tour de France 1970|Tour de France]] ([[Limoges]], cronometro)
:7ª tappa, 1ª semitappa [[Tour de France 1970|Tour de France]] ([[Valenciennes]]>[[Forest (Belgio)|Forest]])
:10ª tappa [[Tour de France 1970|Tour de France]] ([[Belfort]] > [[Divonne-les-Bains]])
:11ª tappa, 1ª semitappa [[Tour de France 1970|Tour de France]] ([[Divonne-les-Bains]], cronometro)
:12ª tappa [[Tour de France 1970|Tour de France]] ([[Thonon-les-Bains]] > [[Grenoble]])
:14ª tappa [[Tour de France 1970|Tour de France]] ([[Mont Ventoux]])
:20ª tappa, 2ª semitappa [[Tour de France 1970|Tour de France]] ([[Bordeaux]], cronometro)
:23ª tappa [[Tour de France 1970|Tour de France]] ([[Versailles]] > [[Parigi]], cronometro)
:Classifica generale [[Tour de France 1970|Tour de France]]
:[[Grand Prix Union-Brauerei]]
:2ª prova [[Escalada a Montjuïc]] (cronometro)
:[[Escalada a Montjuïc]]
:[[Coppa Agostoni]]
:1ª prova [[Attraverso Losanna]]
:2ª prova [[Attraverso Losanna]] (cronometro)
:Classifica generale [[Attraverso Losanna]]
 
* [[1971]] <small>(Molteni, ventisei vittorie)</small>
:1ª tappa [[Giro di Sardegna]] ([[Potenza (Italia)|Potenza]] > [[Salerno]])
:3ª tappa, 1ª semitappa [[Giro di Sardegna]] ([[Oristano]] > [[Macomer]])
:5ª tappa [[Giro di Sardegna]] ([[Olbia]] > [[Nuoro]])
:Classifica generale [[Giro di Sardegna]]
:Prologo [[Parigi-Nizza]] ([[Dourdan]], cronometro)
:2ª tappa, 2ª semitappa [[Parigi-Nizza]] ([[Autun]], cronometro)
:7ª tappa, 2ª semitappa [[Parigi-Nizza]] ([[Nizza]] > [[Col d'Èze]], cronometro)
:Classifica generale [[Parigi-Nizza]]
:[[Milano-Sanremo]]
:[[Omloop Het Volk]]
:Prologo [[Giro del Belgio 1971|Giro del Belgio]] ([[Heist]], cronometro)
:1ª tappa [[Giro del Belgio 1971|Giro del Belgio]] ([[Heist]] > [[Mons]])
:4ª tappa [[Giro del Belgio 1971|Giro del Belgio]] ([[Spa (Belgio)|Spa]] > [[Herbeumont]])
:Classifica generale [[Giro del Belgio 1971|Giro del Belgio]]
:[[Liegi-Bastogne-Liegi]]
:[[Gran Premio di Francoforte]]
:1ª tappa, 2ª semitappa [[Critérium du Dauphiné Libéré]] (cronometro)
:5ª tappa, 2ª semitappa [[Critérium du Dauphiné Libéré]] (cronometro)
:Classifica generale [[Critérium du Dauphiné Libéré]]
:Prologo [[Grand Prix du Midi Libre]] (cronometro)
:2ª tappa [[Grand Prix du Midi Libre]]
:Classifica generale [[Grand Prix du Midi Libre]]
:[[Gran Premio Città di Camaiore]]
:2ª tappa [[Tour de France 1971|Tour de France]] ([[Mulhouse]] > [[Strasburgo]])
:13ª tappa [[Tour de France 1971|Tour de France]] ([[Albi (Francia)|Albi]], cronometro)
:17ª tappa [[Tour de France 1971|Tour de France]] ([[Mont-de-Marsan]] > [[Bordeaux]])
:20ª tappa [[Tour de France 1971|Tour de France]] ([[Versailles]] > [[Parigi]], cronometro)
:Classifica generale [[Tour de France 1971|Tour de France]]
:[[Campionati del mondo di ciclismo su strada 1971|Campionati del mondo]], [[Campionati del mondo di ciclismo su strada - Corsa in linea maschile Elite|Prova in linea]] ([[Mendrisio]])
:1ª prova [[Escalada a Montjuïc]]
:2ª prova [[Escalada a Montjuïc]] (cronometro)
:[[Escalada a Montjuich]]
:[[Grand Prix Baden-Baden]] (cronocoppie, con [[Herman Van Springel]])
:[[Giro di Lombardia]]
 
{{ColBreak}}
* [[1972]] <small>(Molteni, ventisette vittorie)</small>
:Prologo [[Parigi-Nizza]] ([[Dourdan]], cronometro)
:2ª tappa [[Parigi-Nizza]] ([[Vierzon]] > [[Autun]])
:5ª tappa [[Parigi-Nizza]] ([[Valence (Drôme)|Valence]] > [[Manosque]])
:[[Milano-Sanremo]]
:[[Freccia del Brabante]]
:[[Liegi-Bastogne-Liegi]]
:[[Freccia Vallone]]
:12ª tappa, 1ª semitappa [[Giro d'Italia 1972|Giro d'Italia]] ([[Forte dei Marmi]], cronometro)
:14ª tappa [[Giro d'Italia 1972|Giro d'Italia]] ([[Savona]] > [[Monte Jafferau]])
:16ª tappa [[Giro d'Italia 1972|Giro d'Italia]] ([[Parabiago]] > [[Livigno]])
:19ª tappa, 2ª semitappa [[Giro d'Italia 1972|Giro d'Italia]] ([[Arco (Italia)|Arco]], cronometro)
:Classifica generale [[Giro d'Italia 1972|Giro d'Italia]]
:Prologo [[Tour de France 1972|Tour de France]] ([[Angers]], cronometro)
:5ª tappa, 2ª semitappa [[Tour de France 1972|Tour de France]] ([[Bordeaux]], cronometro)
:8ª tappa [[Tour de France 1972|Tour de France]] ([[Pau]] > [[Luchon]])
:13ª tappa [[Tour de France 1972|Tour de France]] ([[Orcières|Orcières-Merlette]] > [[Briançon]])
:14ª tappa, 1ª semitappa [[Tour de France 1972|Tour de France]] ([[Briançon]] > [[Valloire]]/[[Colle del Galibier]])
:20ª tappa, 1ª semitappa [[Tour de France 1972|Tour de France]] ([[Versailles]], cronometro)
:Classifica generale [[Tour de France 1972|Tour de France]]
:[[Grote Scheldeprijs]]
:[[Grand Prix Union-Brauerei]]
:[[Giro del Piemonte]]
:[[Gran Premio di Mendrisio]]
:1ª prova [[Escalada a Montjuïc]]
:2ª prova [[Escalada a Montjuïc]] (cronometro)
:[[Escalada a Montjuïc]]
:[[Giro dell'Emilia]]
:[[Giro di Lombardia]]
:2ª prova [[Attraverso Losanna]] (cronometro)
:Classifica generale [[Attraverso Losanna]]
:[[Trofeo Baracchi]] (cronocoppie, con [[Roger Swerts]])
 
* [[1973]] <small>(Molteni, ventisette vittorie)</small>
:[[Trofeo Laigueglia]]
:4ª tappa, 1ª semitappa [[Giro di Sardegna]] ([[Burcei]], cronometro)
:Classifica generale [[Giro di Sardegna]]
:[[Omloop Het Volk]]
:1ª tappa [[Parigi-Nizza]] ([[Saint-Fargeau-Ponthierry]], cronometro)
:[[Gand-Wevelgem]]
:[[Amstel Gold Race 1973|Amstel Gold Race]]
:[[Parigi-Roubaix]]
:[[Liegi-Bastogne-Liegi]]
:Prologo [[Vuelta a España]] ([[Calp|Calpe]], cronometro)
:8ª tappa [[Vuelta a España]] ([[Castellón de la Plana]] > [[Calafell]])
:10ª tappa [[Vuelta a España]] ([[Barcellona]] > [[Empuriabrava]])
:15ª tappa, 2ª semitappa [[Vuelta a España]] ([[Torrelavega]], cronometro)
:16ª tappa [[Vuelta a España]] ([[Torrelavega]] > [[Miranda de Ebro]])
:17ª tappa, 2ª semitappa [[Vuelta a España]] ([[Hernani (Guipúzcoa)|Hernani]] > [[San Sebastián]], cronometro)
:Classifica generale [[Vuelta a España]]
:Prologo [[Giro d'Italia 1973|Giro d'Italia]] ([[Verviers]], cronocoppie con [[Roger Swerts]])
:1ª tappa [[Giro d'Italia 1973|Giro d'Italia]] ([[Verviers]] > [[Colonia (Germania)|Colonia]])
:4ª tappa [[Giro d'Italia 1973|Giro d'Italia]] ([[Ginevra]] > [[Aosta]])
:8ª tappa [[Giro d'Italia 1973|Giro d'Italia]] ([[Lido delle Nazioni]] > [[Carpegna]])
:10ª tappa [[Giro d'Italia 1973|Giro d'Italia]] ([[Alba Adriatica]] > [[Lanciano]])
:18ª tappa [[Giro d'Italia 1973|Giro d'Italia]] ([[Verona]] > [[Andalo]])
:Classifica generale [[Giro d'Italia 1973|Giro d'Italia]]
:1ª tappa [[Grand Prix de Fourmies]]
:Classifica generale [[Grand Prix de Fourmies]]
:[[Parigi-Bruxelles]]
:[[Grand Prix des Nations]] (cronometro)
:1ª prova [[Attraverso Losanna]]
:2ª prova [[Attraverso Losanna]] (cronometro)
:Classifica generale [[Attraverso Losanna]]
 
* [[1974]] <small>(Molteni, ventidue vittorie)</small>
:[[Trofeo Laigueglia]]
:Prologo [[Parigi-Nizza]] ([[Saint-Fargeau-Ponthierry]], cronometro)
:1ª tappa [[Parigi-Nizza]] ([[Saint-Fargeau-Ponthierry|Ponthierry]] > [[Orléans]])
:5ª tappa [[Parigi-Nizza]] ([[Orange (Francia)|Orange]] > [[Bandol]])
:12ª tappa [[Giro d'Italia 1974|Giro d'Italia]] ([[Forte dei Marmi]], cronometro)
:21ª tappa [[Giro d'Italia 1974|Giro d'Italia]] ([[Misurina]] > [[Bassano del Grappa]])
:Classifica generale [[Giro d'Italia 1974|Giro d'Italia]]
:Prologo [[Tour de Suisse 1974|Tour de Suisse]] (cronometro)
:2ª tappa [[Tour de Suisse 1974|Tour de Suisse]]
:9ª tappa, 2ª semitappa [[Tour de Suisse 1974|Tour de Suisse]]
:Prologo [[Tour de France 1974|Tour de France]] ([[Brest (Francia)|Brest]], cronometro)
:7ª tappa [[Tour de France 1974|Tour de France]] ([[Mons]] > [[Châlons-sur-Marne]])
:9ª tappa [[Tour de France 1974|Tour de France]] ([[Gaillard]])
:10ª tappa [[Tour de France 1974|Tour de France]] ([[Aix-les-Bains]])
:15ª tappa [[Tour de France 1974|Tour de France]] ([[La Seu d'Urgell]])
:19ª tappa, 2ª semitappa [[Tour de France 1974|Tour de France]] ([[Bordeaux]], cronometro)
:21ª tappa, 1ª semitappa [[Tour de France 1974|Tour de France]] ([[Orléans]])
:22ª tappa [[Tour de France 1974|Tour de France]] ([[Parigi]])
:Classifica generale [[Tour de France 1974|Tour de France]]
:[[Tour de Suisse 1974|Tour de Suisse]]
:[[Campionati del mondo di ciclismo su strada 1974|Campionati del mondo]], [[Campionati del mondo di ciclismo su strada - Corsa in linea maschile Elite|Prova in linea]] ([[Montréal]])
:1ª prova [[Escalada a Montjuïc]]
:2ª prova [[Escalada a Montjuïc]] (cronometro)
:[[Escalada a Montjuïc]]
 
* [[1975]] <small>(Molteni, sedici vittorie)</small>
:2ª tappa [[Giro di Sardegna]] ([[Alghero]], cronometro)
:Classifica generale [[Giro di Sardegna]]
:[[Sassari-Cagliari]]
:Prologo [[Parigi-Nizza]] ([[Fontenay-sous-Bois]], cronometro)
:5ª tappa [[Parigi-Nizza]] ([[Orange (Francia)|Orange]] > [[Saint-Rémy-de-Provence]])
:[[Milano-Sanremo]]
:[[Amstel Gold Race 1975|Amstel Gold Race]]
:3ª tappa, 2ª semitappa [[Setmana Catalana]] (cronometro)
:Classifica generale [[Setmana Catalana]]
:[[Giro delle Fiandre]]
:[[Liegi-Bastogne-Liegi]]
:1ª tappa [[Tour de Romandie]]
:5ª tappa, 2ª semitappa [[Tour de Romandie]] (cronometro)
:8ª tappa [[Tour de Suisse 1975|Tour de Suisse]]
:6ª tappa [[Tour de France 1975|Tour de France]] (Circuito di [[Merlin Plage]],cronometro)
:9ª tappa, 2ª semitappa [[Tour de France 1975|Tour de France]] ([[Auch]], cronometro)
:[[Druivenkoers]]
:2ª prova [[Escalada a Montjuïc]] (cronometro)
:[[Escalada a Montjuïc]]
 
* [[1976]] <small>(Molteni, cinque vittorie)</small>
:2ª tappa [[Tirreno-Adriatico]]
:[[Milano-Sanremo]]
:1ª tappa, 1ª semitappa [[Setmana Catalana]]
:4ª tappa, 2ª semitappa [[Setmana Catalana]] (cronometro)
:Classifica generale [[Setmana Catalana]]
:Prologo [[Tour de Romandie]] (cronometro)
 
* [[1977]] <small>(Fiat France, tre vittorie)</small>
:Classifica generale [[Tour Méditerranéen]]
:4ª tappa [[Parigi-Nizza]] ([[Vaison-la-Romaine]] > [[Digne-les-Bains]])
:[[Tour du Condroz]]
:6ª tappa [[Tour de Suisse]]
{{EndMultiCol}}
 
==== Altri successi (parziale) ====
{{MultiCol}}
* [[1963]]
:Classifica a punti [[Tour du Limbourg Amateurs]]
* [[1964]]
:Bruxelles-Opwijk
* [[1965]] (da dilettante)
:Circuit des 3 Provinces de Oetingen
:Critérium de Wijnendaal-Ichtegem
:Criterium de Ophasselt-Hekelgem
:Criterium de Enschede-Münster
 
*[[1965]] (da professionista)
:[[Grand Prix Stad Vilvoorde]] (Criterium)
:Circuito di Houtland
:Criterium di Vise
:Criterium di Itterberg
:Criterium di Wezembeck
:Criterium di St.Janssen
:Criterium di Kesser-Lo
:Criterium di Renaix
:Criterium di Nederbrakel
 
 
* [[1966]]
:Criterium di Helchteren
:Criterium di Henderleew
:Grand Prix de Rumes
:Grand Prix de Vianes
:Criterium di Ronse
:Campionato delle Fiandre
:[[Circuit de l'Aulne]] (Criterium)
:Criterium di Puteaux
* [[1967]]
:Gran Premio Salvarani
:Criterium di Camors
:Criterium di De Panne
:Criterium di Sint-Leenars
:Criterium di Liedekerke
:Criterium di Armentieres
:Critérium des As
:Criterium di Woluwè
:Criterium di Ansies
 
* [[1968]]
:Gran Premio di Salsomaggiore
:Grand Prix de La Clayette
:Criterium di Bornem
:[[Classifica scalatori (Giro d'Italia)|Classifica Gran Premi della montagna]] [[Giro d'Italia 1968|Giro d'Italia]]
:[[Classifica a punti (Giro d'Italia)|Classifica a punti]] [[Giro d'Italia 1968|Giro d'Italia]]
:Criterium di De Panne
:Grand Prix de Alsemberg
* [[1969]]
:[[Circuit de l'Aulne]] (Criterium)
:[[Classifica combinata (Tour de France)|Classifica combinata]] [[Tour de France 1969|Tour de France]]
:[[Classifica scalatori (Tour de France)|Classifica Gran Premi della montagna]] [[Tour de France 1969|Tour de France]]
:Criterium di Aalst
:Criterium di Woluwé
:Criterium di Londerzeel
:Criterium di Moorslede
:[[Classifica a punti (Tour de France)|Classifica a punti]] [[Tour de France 1969|Tour de France]]
:Classifica generale [[Super Prestige Pernod]]
:Criterium di Auvelas
:Criterium de Ronse
:Criterium di De Panne
:Criterium di Rijmenam
:Grand Prix d'Enter
:Grand Prix de la Clayette
:Criterium di Lokeren
:Criterium di Turnhout
:Criterium di Bilzen
 
{{ColBreak}}
* [[1970]]
:[[Classifica scalatori (Tour de France)|Classifica Gran Premi della montagna]] [[Tour de France 1970|Tour de France]]
:[[Classifica combinata (Tour de France)|Classifica combinata]] [[Tour de France 1970|Tour de France]]
:Classifica generale [[Super Prestige Pernod]]
:Grand Prix de Sanary
:Gran Premio Col San Martino
:Gran Premio di Badia a Settimo
:Circuito di Ghedi
:Circuito di Villafranca
:Criterium di Saint-Cyprien
:Criterium di Bilzen
:Criterium di Sint-Niklaas
:Circuito di Bilbao
:Criterium di Berlare
* [[1971]]
:[[Classifica a punti (Tour de France)|Classifica punti]] [[Tour de France 1971|Tour de France]]
:[[Classifica combinata (Tour de France)|Classifica combinata]] [[Tour de France 1971|Tour de France]]
:Classifica generale [[Super Prestige Pernod]]
:Critérium de Grimpeurs
:Criterium di Aalst
:Gran Premio di Badia a Settimo
:Criterium di La Panne
:Criterium di Sint-Lenaarts
:Criterium di Bilzen
:Cronostaffetta Colonnella-Colonnella
:Criterium di Moorslede
:Campionato delle Fiandre
:Criterium di La Souterraine
 
* [[1972]]
:[[Classifica a punti (Tour de France)|Classifica punti]] [[Tour de France 1972|Tour de France]]
:Classifica generale [[Super Prestige Pernod]]
:Criterium di Ronse
:Prix de Momignies
:Criterium di Woluwé-St Lambert
:Criterium di Tienen
:Criterium di Sallanches
* [[1973]]
:[[Classifica a punti (Giro d'Italia)|Classifica a punti]] [[Giro d'Italia 1973|Giro d'Italia]]
:6ª tappa, 2ª semitappa [[Vuelta a España]] ([[La Pobla de Farnals]], cronosquadre)
:[[Classifica a punti (Vuelta a España)|Classifica a punti]] [[Vuelta a España]]
:Classifica generale [[Super Prestige Pernod]]
:Criterium di Woluwé-St Lambert
:Criterium di La Panne
:Criterium di Londerzeel
:Cronostaffetta Martinsicuro-Tortoreto
* [[1974]]
:[[Classifica combinata (Tour de France)|Classifica combinata]] [[Tour de France 1974|Tour de France]]
:Classifica generale [[Super Prestige Pernod]]
:Criterium di Londerzeel
:Prix de Momignies
:Criterium di Moorslede
:Criterium di Poperinge
:Critérium des As
:Criterium di Malderen
* [[1975]]
:[[Circuit de l'Aulne]] (Criterium)
:Classifica generale [[Super Prestige Pernod]]
* [[1976]]
:Criterium di Tirlemont
:Criterium di Assebroek
:Grand Prix Monseré
* [[1977]]
:Criterium di Alsemberg
:Criterium di Kluisbergen
{{EndMultiCol}}
 
=== Pista ===
{{MultiCol}}
* [[1963]]
:[[Campionati belgi di ciclismo su pista|Campionati belgi]], Americana (con [[Patrick Sercu]])
 
* [[1964]]
:[[Campionati belgi di ciclismo su pista|Campionati belgi]], Americana (con [[Patrick Sercu]])
 
* [[1965]]
:[[Campionati belgi di ciclismo su pista|Campionati belgi]], Americana (con [[Patrick Sercu]])
:[[Sei giorni di Gand]] (con [[Patrick Sercu]])
 
* [[1966]]
:[[Campionati belgi di ciclismo su pista|Campionati belgi]], Americana (con [[Patrick Sercu]])
 
* [[1967]]
:[[Campionati belgi di ciclismo su pista|Campionati belgi]], Americana (con [[Patrick Sercu]])
:[[Sei giorni di Gand]] (con [[Patrick Sercu]])
 
* [[1968]]
:[[Sei giorni di Charleroi]] (con [[Ferdinand Bracke]])
 
* [[1969]]
:[[Campionati europei di ciclismo su pista|Campionati europei]], Americana (con [[Patrick Sercu]])
 
* [[1971]]
:[[Sei giorni di Milano]] (con [[Julien Stevens]])
 
* [[1972]]
:[[Record dell'ora]]
 
* [[1973]]
:[[Campionati belgi di ciclismo su pista|Campionati belgi]], Americana (con [[Patrick Sercu]])
:[[Sei giorni di Dortmund]] (con [[Patrick Sercu]])
:[[Sei giorni di Grenoble]] (con [[Patrick Sercu]])
{{ColBreak}}
 
* [[1974]]
:[[Sei giorni di Anversa]] (con [[Patrick Sercu]])
 
* [[1975]]
:[[Campionati europei di ciclismo su pista|Campionati europei]], [[Omnium]]
:[[Campionati belgi di ciclismo su pista|Campionati belgi]], Americana (con [[Patrick Sercu]])
:[[Sei giorni di Anversa]] (con [[Patrick Sercu]])
:[[Sei giorni di Grenoble]] (con [[Patrick Sercu]])
:[[Sei giorni di Gand]] (con [[Patrick Sercu]])
 
* [[1976]]
:[[Campionati belgi di ciclismo su pista|Campionati belgi]], Americana (con [[Patrick Sercu]])
:[[Sei giorni di Rotterdam]] (con [[Patrick Sercu]])
:[[Sei giorni di Anversa]] (con [[Patrick Sercu]])
 
* [[1977]]
:[[Sei giorni di Berlino]] (con [[Patrick Sercu]])
:[[Sei giorni di Monaco di Baviera]] (con [[Patrick Sercu]])
:[[Sei giorni di Gand]] (con [[Patrick Sercu]])
:[[Sei giorni di Zurigo]] (con [[Patrick Sercu]])
:[[Sei giorni di Maastricht]] (con [[Patrick Sercu]])
:[[Campionati europei di ciclismo su pista|Campionati europei]], Americana (con [[Patrick Sercu]])
{{EndMultiCol}}
 
===Ciclocross===
*[[1970]]
:[[GP Eeklo]] (con [[Eric De Vlaeminck]])
 
*[[1971]]
:[[Cyclo-cross de Mazé]]
 
== Piazzamenti ==
=== Grandi Giri ===
{{MultiCol}}
* [[Giro d'Italia]]
:[[Giro d'Italia 1967|1967]]: 9º
:[[Giro d'Italia 1968|1968]]: '''vincitore'''
:[[Giro d'Italia 1969|1969]]: ''squalificato'' (17ª tappa)
:[[Giro d'Italia 1970|1970]]: '''vincitore'''
:[[Giro d'Italia 1972|1972]]: '''vincitore'''
:[[Giro d'Italia 1973|1973]]: '''vincitore'''
:[[Giro d'Italia 1974|1974]]: '''vincitore'''
:[[Giro d'Italia 1976|1976]]: 8º
 
{{ColBreak}}
* [[Tour de France]]
:[[Tour de France 1969|1969]]: '''vincitore'''
:[[Tour de France 1970|1970]]: '''vincitore'''
:[[Tour de France 1971|1971]]: '''vincitore'''
:[[Tour de France 1972|1972]]: '''vincitore'''
:[[Tour de France 1974|1974]]: '''vincitore'''
:[[Tour de France 1975|1975]]: 2º
:[[Tour de France 1977|1977]]: 6º
 
{{ColBreak}}
* [[Vuelta a España]]
:[[Vuelta a España 1973|1973]]: '''vincitore'''
{{EndMultiCol}}
 
=== Classiche monumento ===
{{MultiCol}}
* [[Milano-Sanremo]]
:[[Milano-Sanremo 1966|1966]]: '''vincitore'''
:[[Milano-Sanremo 1967|1967]]: '''vincitore'''
:[[Milano-Sanremo 1968|1968]]: 31º
:[[Milano-Sanremo 1969|1969]]: '''vincitore'''
:[[Milano-Sanremo 1970|1970]]: 8º
:[[Milano-Sanremo 1971|1971]]: '''vincitore'''
:[[Milano-Sanremo 1972|1972]]: '''vincitore'''
:[[Milano-Sanremo 1975|1975]]: '''vincitore'''
:[[Milano-Sanremo 1976|1976]]: '''vincitore'''
:[[Milano-Sanremo 1977|1977]]: 96º
 
{{ColBreak}}
* [[Giro delle Fiandre]]
:[[Giro delle Fiandre 1967|1967]]: 3º
:[[Giro delle Fiandre 1968|1968]]: 9º
:[[Giro delle Fiandre 1969|1969]]: '''vincitore'''
:[[Giro delle Fiandre 1970|1970]]: 3º
:[[Giro delle Fiandre 1971|1971]]: 74º
:[[Giro delle Fiandre 1972|1972]]: 7º
:[[Giro delle Fiandre 1973|1973]]: 3º
:[[Giro delle Fiandre 1974|1974]]: 3º
:[[Giro delle Fiandre 1975|1975]]: '''vincitore'''
:[[Giro delle Fiandre 1976|1976]]: 17º
 
{{ColBreak}}
* [[Parigi-Roubaix]]
:[[Parigi-Roubaix 1966|1966]]: 15º
:[[Parigi-Roubaix 1967|1967]]: 8º
:[[Parigi-Roubaix 1968|1968]]: '''vincitore'''
:[[Parigi-Roubaix 1969|1969]]: 2º
:[[Parigi-Roubaix 1970|1970]]: '''vincitore'''
:[[Parigi-Roubaix 1971|1971]]: 5º
:[[Parigi-Roubaix 1972|1972]]: 7º
:[[Parigi-Roubaix 1973|1973]]: '''vincitore'''
:[[Parigi-Roubaix 1974|1974]]: 4º
:[[Parigi-Roubaix 1975|1975]]: 2º
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* [[Liegi-Bastogne-Liegi]]
:[[Liegi-Bastogne-Liegi 1966|1966]]: 8º
:[[Liegi-Bastogne-Liegi 1967|1967]]: 2º
:[[Liegi-Bastogne-Liegi 1969|1969]]: '''vincitore'''
:[[Liegi-Bastogne-Liegi 1970|1970]]: 3º
:[[Liegi-Bastogne-Liegi 1971|1971]]: '''vincitore'''
:[[Liegi-Bastogne-Liegi 1972|1972]]: '''vincitore'''
:[[Liegi-Bastogne-Liegi 1973|1973]]: '''vincitore'''
:[[Liegi-Bastogne-Liegi 1975|1975]]: '''vincitore'''
:[[Liegi-Bastogne-Liegi 1976|1976]]: 6º
:[[Liegi-Bastogne-Liegi 1977|1977]]: 6º
 
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* [[Giro di Lombardia]]
:[[Giro di Lombardia 1966|1966]]: 2º
:[[Giro di Lombardia 1967|1967]]: 6º
:[[Giro di Lombardia 1968|1968]]: 3º
:[[Giro di Lombardia 1970|1970]]: 4º
:[[Giro di Lombardia 1971|1971]]: '''vincitore'''
:[[Giro di Lombardia 1972|1972]]: '''vincitore'''
:[[Giro di Lombardia 1973|1973]]: ''squalificato''
:[[Giro di Lombardia 1974|1974]]: 2º
:[[Giro di Lombardia 1975|1975]]: 6º
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=== Competizioni mondiali ===
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* [[Campionati del mondo di ciclismo su strada|Campionati del mondo]]
:[[Campionati del mondo di ciclismo su strada 1964|Sallanches 1964 - In linea Dilettanti]]: '''vincitore'''
:[[Campionati del mondo di ciclismo su strada 1965|San Sebastián 1965 - In linea]]: 29º
:[[Campionati del mondo di ciclismo su strada 1966|Nürburgring 1966 - In linea]]: 12º
:[[Campionati del mondo di ciclismo su strada 1967|Heerlen 1967 - In linea]]: '''vincitore'''
:[[Campionati del mondo di ciclismo su strada 1968|Imola 1968 - In linea]]: 8º
:[[Campionati del mondo di ciclismo su strada 1969|Zolder 1969 - In linea]]: ''ritirato''
:[[Campionati del mondo di ciclismo su strada 1970|Leicester 1970 - In linea]]: 29º
:[[Campionati del mondo di ciclismo su strada 1971|Mendrisio 1971 - In linea]]: '''vincitore'''
:[[Campionati del mondo di ciclismo su strada 1972|Gap 1972 - In linea]]: 4º
:[[Campionati del mondo di ciclismo su strada 1973|Barcellona 1973 - In linea]]: 4º
:[[Campionati del mondo di ciclismo su strada 1974|Montreal 1974 - In linea]]: '''vincitore'''
:[[Campionati del mondo di ciclismo su strada 1975|Yvoir 1975 - In linea]]: 8º
:[[Campionati del mondo di ciclismo su strada 1976|Ostuni 1976 - In linea]]: 5º
:[[Campionati del mondo di ciclismo su strada 1977|San Cristóbal 1977 - In linea]]: 33º
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* [[Giochi olimpici estivi|Giochi olimpici]]
:[[Ciclismo ai Giochi della XVIII Olimpiade|Tokyo 1964 - In linea]]: 12º
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== Onorificenze ==
{{Onorificenze
|immagine=Officer Ordre de Leopold.png
|nome_onorificenza=Ufficiale dell'Ordine di Leopoldo
|collegamento_onorificenza=Ordine di Leopoldo
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}}
 
{{Onorificenze
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|nome_onorificenza=Cavaliere della Legion d'Onore
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|luogo=[[1975]]<ref name="lesoir.be">{{cita web|url=http://www.lesoir.be/sports/cyclisme/2011-12-15/eddy-merckx-eleve-au-rang-de-commandeur-de-la-legion-d-honneur-884159.php|titolo=Eddy Merckx élevé au rang de Commandeur de la Légion d’honneur|accesso=17 dicembre 2011}}</ref>
}}
 
{{Onorificenze
|immagine=Cavaliere OMRI BAR.svg
|nome_onorificenza=Cavaliere Ordine al merito della Repubblica Italiana
|collegamento_onorificenza=Ordine al merito della Repubblica Italiana
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}}
 
{{Onorificenze
|immagine=Legion_Honneur_Commandeur_ribbon.svg
|nome_onorificenza=Commendatore della Legion d'Onore
|collegamento_onorificenza=Legion d'Onore
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|luogo=[[Parigi]], 15 dicembre [[2011]]<ref name="lesoir.be"/>
}}
 
== Riconoscimenti ==
* ''[[Mendrisio d'Oro]]'' del Velo Club Mendrisio nel 1972 e 2011
* ''[[Gan Challenge]]'' dal 1973 al 1975
* ''[[Super Prestige Pernod]]'' dal 1969 al 1975
* ''Sportivo belga dell'anno'' dal 1969 al 1974
* ''Trofeo belga per il Merito sportivo'' nel 1967
* ''Gran Premio Serge Kampf'' dell'Accademia dello Sport nel 1969
* ''Atleta belga del XX secolo''
* ''Atleta UCI del XX secolo''<ref name=samaranch/>
* ''Premio Marca'' nel 2000
* ''Premio Sport'' del Comune di Camaiore nel 2001
* ''Premio Vincenzo Torriani'' nel 2001
* ''Premio Sport e Civiltà'' nel 2011
* Inserito nella ''Hall of Fame del Giro d'Italia'' nel 2012
* ''[[Ordine olimpico|Collare d'argento dell'Ordine olimpico]]
* Inserito nella ''[[Cycling Hall of Fame|Top 25 della Cycling Hall of Fame]]''
 
== Note ==
{{references|2}}
 
== Bibliografia ==
* {{cita libro|autore=Patrick Cornillie, Johny Vansevenant|titolo=Les hommes de Merckx. L'histoire de Faema et de Molteni|anno=2007|editore=De Eecloonaar|isbn=978-90-77562-32-1|lingua=fr}}
* {{cita libro|autore=Rik Vanwalleghem, Philippe Brunel|titolo=Merckx: mens & mythe|anno=2003|editore=Lannoo|isbn=978-90-209-5231-5|lingua=nl}}
* {{cita libro|autore=Rik Vanwalleghem|titolo=Eddy Merckx: The Greatest Cyclist of the 20th Century|anno=2000|editore=VeloPress|isbn=978-1-884737-72-5|lingua=en}}
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto|q|commons=Category:Eddy Merckx}}
 
== Collegamenti esterni ==
*{{Collegamenti esterni}}
* {{cyclebase|10698}}
*{{en}} [http://www.issf-sports.org/results/historicalmedalwinners.ashx Risultati] sul sito dell'ISSF
* {{memoireducyclisme|15490}}
* {{museodelciclismo|9537}}
* {{sitodelciclismo|5892}}
* {{fr}} [http://www.les-sports.info/eddy-merckx-cyclisme-spf31735.html Piazzamenti su ''Les-sports.info'']
 
{{Campioni del mondoolimpici di ciclismo su strada -pistola Corsalibera ina lineasquadre}}
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{{Campioni del mondo di ciclismo su strada - Corsa in linea Dilettanti}}
{{Classifica generale Giro d'Italia}}
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