Osservatorio astronomico e Template:Basket Lavera Kaunas: differenze tra le pagine

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{{Band sport
Un '''osservatorio astronomico''' è una struttura preposta all'osservazione dello [[spazio (astronomia)|spazio cosmico]] tramite opportuna strumentazione [[astronomia|astronomica]]. In genere il suo nome è associato all'installazione di uno o più [[telescopio|telescopi]].
|sport = pallacanestro
[[File:KeckObservatory.jpg|thumb|upright=1.4|I telescopi dell’[[osservatorio Keck]], nelle <span style="font-size: 1em; line-height: 1.5em; background-color: rgb(255, 255, 255);">[[isole Hawaii]].</span>]]
|nome = Lavera Kaunas
|voce = Krepšinio klubas Lavera Kaunas
|imm = 600px Arancione e Viola.png
|nobordo = 1
|cat = <!-- del K.K. Lavera Kaunas -->
|pos = {{{1|}}}
}}<noinclude>
 
[[Categoria:Template stemmini squadre di pallacanestro lituane|Kaunas, Lavera]]</noinclude>
== Storia ==
=== Osservatori ipotizzati ===
[[File:Nabta.gif|thumb|Schema del sito di [[Nabta Playa]]]]
{{Main|Archeoastronomia}}
Vengono considerati osservatori astronomici alcuni ''[[cromlech]]'' (cerchi di megaliti), sebbene il loro reale significato sia ancora discusso. In tal senso si indicano il [[Cerchio di Goseck]] (Germania) e [[Nabta Playa]] (Nubia egiziana) risalenti al [[V millennio a.C.]], nonché [[Stonehenge]] in Inghilterra ([[III millennio a.C.]]). Anche la struttura semicircolare rinvenuta nel sito archeologico di [[Taosi]], in Cina, e risalente alla [[cultura di Longshan]] (1900 a.C.) è ritenuta un osservatorio astronomico<ref>[http://idp.bl.uk/4DCGI/education/astronomy/history.html Chinese Astronomy Resoureces]</ref>.
 
Analogamente alcuni siti dell'[[età del bronzo]] come [[Staro Nagoričane|Kokino]] in Macedonia e [[Sisian|Zorats Karer]] (chiamato anche Karahunj) in Armenia, vengono considerati antichi osservatori astronomici.
 
Talvolta vengono considerati osservatori astronomici gli edifici orientati in base a fenomeni celesti (allineamenti solari, lunari e stellari), come le [[piramidi di Giza]] e il tempio del sole di [[Abu Simbel]] in Egitto; o come il complesso di [[Angkor Wat]] in Cambogia.
 
=== Torri d'osservazione ===
[[File:ThirteenTowersOfChanquilloFromFortress.JPG|thumb|left|Le tredici torri di [[Chankillo]], viste dalla fortezza]]
[[File:Cheomseongdae-1.jpg|thumb|L'osservatorio di [[Cheomseongdae]]]]
Si ritiene che gli astronomi che operarono nell'[[Antico Egitto]], nell'antica [[Mesopotamia]], nella Cina delle dinastie [[dinastia Zhou|Zhou]] e [[dinastia Han|Han]], nel mondo [[Ellenismo|ellenistico]] e nell'India dell'era [[dinastia Gupta|Gupta]] e [[Gurjara-Pratihara]] e che scrissero i primi testi di astronomia pervenutici, osservassero il cielo stando in cima a edifici elevati e torri<ref name="sito Enciclopedia Treccani">[http://www.treccani.it/enciclopedia/osservatorio/ sito Enciclopedia Treccani]</ref> dove utilizzavano strumenti manuali quali diottre, [[quadrante (astronomia)|quadranti]], [[meridiana|meridiane]].
 
Ad esempio, tradizionalmente<ref>A. Cerchiari, E. Baldi, ''Enciclopedia moderna italiana'', Sonzogno, 1935</ref> si ritiene che le piattaforme [[Mesopotamia|mesopotamiche]] dette [[ziggurat]] svolgessero anche funzioni di osservatori, in ogni modo questi edifici erano fondamentalmente dei templi.
 
[[Strabone]]<ref>''Geografia'', II libro</ref> riferisce che l'osservatorio di [[Eudosso di Cnido|Eudosso]] ([[IV secolo]]) a [[Cnido]] era più alto delle case di abitazione.
 
Intorno al [[729]] il maggior astronomo<ref>[https://books.google.it/books?id=tSSbBQAAQBAJ&pg=PT59&lpg=PT59&dq=liu+zhuo+604&source=bl&ots=UWRmte-mBm&sig=sfqGrb3gtKezt9TMfSHwFDT0Svc&hl=it&sa=X&ei=bYpUVbenHe_d7Qaj0oOoBA&ved=0CGgQ6AEwCQ#v=onepage&q=liu%20zhuo%20604&f=false Cossard, Ferreri, Iack ''Il lungo racconto dell'origine'' Baldini&Castoldi]</ref> dell'epoca [[dinastia T'ang|T'ang]], [[Yi Xing]], costruì tredici posti di osservazione lungo tutto l'impero Cinese, dal [[Vietnam]] — sul 17º parallelo N — fino alla Mongolia — sul 50º parallelo N<ref>Hsu, Mei-ling, ''The Qin Maps: A Clue to Later Chinese Cartographic Development'' su ''Imago Mundi''. vol. 45, 1993, pag. 99</ref>.
 
Pochi sono i resti archeologici delle torri di osservazione. Rimangono le tredici torri che costituivano un osservatorio solare a [[Chanquillo]], in Perù, risalenti al [[IV secolo a.C.]].
Rimane quello che è considerato<ref name="sito Enciclopedia Treccani"/> il primo osservatorio astronomico certo, il [[Cheomseongdae]] ([[Corea]]), risalente al [[632]]. Costituisce un osservatorio anche l'edificio detto ''El caracol'' nel sito [[Maya]] di [[Chichén Itzá]], risalente al [[906]] circa.
 
=== Istituzioni scientifiche ===
[[File:Jantar Mantar Delhi 27-05-2005.jpg|thumb|upright=1.4|Lo ''Yantra Mandir'' di [[Delhi]]]]
La fondazione di osservatori astronomici come istituzioni scientifiche autonome è generalmente attribuita alla civiltà islamica<ref name=Nasr>Seyyed Hossein Nasr, ''Science and civilization in Islam'', 1968 (trad. it. ''Scienza e civiltà nell'Islam'' Feltrinelli, 1977)</ref><ref name = "Micheau-992-3">{{Cita pubblicazione|cognome=Micheau |nome=Francoise |titolo=The Scientific Institutions in the Medieval Near East |pp=992–3 |cid=harv }}, in {{Cita libro|cognome1=Rashed |nome1=Roshdi |cognome2=Morelon |nome2=Régis |data=1996 |titolo=[[Encyclopedia of the History of Arabic Science]] |editore=[[Routledge]] |isbn=0-415-12410-7 |pp=985–1007 |cid=harv }}</ref><ref name="Barrett">Peter Barrett (2004), ''Science and Theology Since Copernicus: The Search for Understanding'', p. 18, [[Continuum International Publishing Group]], ISBN 0-567-08969-X</ref><ref name=Kennedy-1962>{{Cita pubblicazione|cognome=Kennedy |nome=Edward S. |data=1962 |titolo=Review: ''The Observatory in Islam and Its Place in the General History of the Observatory'' by Aydin Sayili |rivista=[[Isis (journal)|Isis]] |volume=53 |numero=2 |pp=237–239 |doi=10.1086/349558 |cid=harv |postscript=<!--None--> }}</ref>. La nascita di istituzioni dotate di mezzi finanziari e che sopravvivessero al singolo scienziato, permise la costruzione di strumenti astronomici di più grandi dimensioni: [[gnomone|gnomoni]], [[quadrante (astronomia)|quadranti]] e altri.
 
Il primo di questi osservatori fu la ''Shammāsīyyah'' di [[Baghdad]], fondata nell'[[828]] per ordine del [[califfo]] [[Al-Maʾmūn]]<ref name=Nasr/> e situato negli stessi giardini del palazzo califfale<ref name="Salvat">Diccionario enciclopédico popular ilustrado Salvat (1906-1914)</ref>.
 
L'[[Osservatorio di Maragheh]], nell'odierno [[Azerbaijan persiano]] fu costruito nel [[1259]] su ordine del sovrano mongolo [[Hulagu Khan]] e fu diretto da [[Nasir al-Din al-Tusi]]. Il suo quadrante in muratura era alto 4,30 metri<ref name=Nasr/>.
 
Il più grande osservatorio islamico fu [[Osservatorio di Ulugh Beg|quello]] fondato dal sultano [[timuridi|timuride]] [[Ulugh Beg]] a [[Samarcanda]] nel [[1420]]. Il suo sestante, parzialmente situato in una galleria sotterranea aveva un raggio di 40,4 metri<ref name=Nasr/>.
[[File:Dengfeng Observatory.jpg|thumb|left|Lo gnomone dell'osservatorio di Gaocheng]]
Nel [[1577]] per ordine del [[padiscià]] [[Murad III]] fu edificato l'osservatorio di Istanbul, il cui direttore fu [[Taqi al-Din]]<ref name=Nasr/>.
 
Ispirati agli osservatori islamici<ref name=Nasr/> sono i cinque osservatori che il [[Maharaja]] di Jaipur [[Jai Singh II]] fece costruire fra il [[1724]] e il [[1734]] a [[Delhi]] (''Yantra Mandir''), a [[Ujjain]] (''Vedh Shala''), a [[Mathura]], a [[Varanasi]] e a [[Jaipur]] (''[[Jantar Mantar]]'').
 
Anche in Cina gli imperatori mongoli furono determinanti nella costruzione di osservatori. Infatti l'[[Osservatorio di Gaocheng]] fu costruito nel [[1276]] al tempo della [[dinastia Yuan]] per ordine di [[Kubilai Khan]]. Consisteva in uno [[gnomone]] alto 12,62 metri che proiettava l'ombra di mezzogiorno su di un "righello" lungo 31,19 metri.
 
L'[[Osservatorio imperiale di Pechino]] fu costruito nel [[1442]] sotto la [[dinastia Ming]]. Nel [[1673]] fu completamente rinnovato sotto la guida del [[gesuita]] [[Paesi Bassi meridionali|fiammingo]] [[Ferdinand Verbiest]].
 
Nel [[1580]] l'astronomo di corte del re di Danimarca, [[Tycho Brahe]], costruì l'osservatorio detto [[Uraniborg]] sull'isola di [[Hven]] nello stretto del [[Øresund|Sund]] con finanziamenti della corona.
 
=== Osservatori telescopici ===
[[File:Oude_Sterrewacht_Leiden.png|thumb|Il Vecchio osservatorio dell'[[Università di Leida]]]]
Dopo l'invenzione del telescopio nel [[1608]] furono costruiti i primi osservatori nel senso moderno del termine. Essi furono creati per la ricerca astronomica da [[università]] e accademie delle scienze. Talvolta furono istituiti per scopi di geografia astronomica e geodesia, e gestiti dalle [[marina militare|marine militari]]<ref>Anche in Italia le marine militari fondarono i loro osservatori: la [[Real Marina del Regno delle Due Sicilie]] si dotò di un osservatorio a Napoli nel 1816; la [[K.u.k. Kriegsmarine|marina austriaca]] fondò il suo osservatorio a Venezia nel 1838; mentre la [[Marina del Regno di Sardegna]] pose l'osservatorio a Genova nel 1844. cfr. [http://uranialigustica.altervista.org/oss_collegio/osservatorio.htm sito Uranialigustica]</ref>.
 
Nel [[1633]] fu fondato l'[[Osservatorio di Leida|osservatorio]] dell'[[Università di Leida]] nelle [[Province Unite]].
 
Nel [[1642]] fu costruito l'[[Osservatorio di Copenaghen]] sulla [[Rundetårn]], gestito dalla locale [[Università di Copenaghen|università]].
 
L'[[Osservatorio di Parigi|Observatoire de Paris]] venne istituito nel [[1667]], e diretto per quattro generazioni dalla famiglia Cassini.
 
Il [[Royal Greenwich Observatory]] risale al [[1675]]. Il primo direttore fu [[John Flamsteed]].
 
Nel [[Sacro Romano Impero]] fu fondato l'[[Osservatorio di Berlino]] nel [[1711]] dalla [[Accademia delle scienze prussiana]]; e l'[[Osservatorio di Mannheim]] nel [[1774]] dall'[[Accademia teodoro-palatina]].
 
In Italia il primo osservatorio telescopico fu la [[Museo della Specola di Bologna|specola]] dell'[[Accademia delle scienze dell'Istituto di Bologna]] ([[1713]]); successivamente furono costruite la [[Domus Galilaeana|specola]] dell'[[Università di Pisa]] ([[1730]]) e quella del collegio [[gesuiti]]co di [[Osservatorio astronomico di Brera|Brera]] ([[1764]]). La [[Specola vaticana]], fondata nel [[1580]] sulla [[Torre gregoriana]] e gestita anch'essa dai gesuiti, si dotò di telescopio nel [[1774]]. Nel [[1777]] venne costruita la [[Specola di Padova|specola]] dell'[[Università di Padova]].
 
Nel [[1741]] venne istituito l'[[Osservatorio astronomico di Uppsala|osservatorio astronomico]] dell'[[Università di Uppsala]], in Svezia.
Nel [[1753]] furono fondati sia il [[Real Instituto y Observatorio de la Armada]] di [[San Fernando (Spagna)|San Fernando]] presso Cadice; sia l'[[Osservatorio astronomico di Vilnius|osservatorio dell'Università di Vilnius]], che allora apparteneva alla Polonia.
 
Nel [[1765]] fu fondato l'[[Johan Maurits Mohr|osservatorio di Batavia]] nelle [[Indie olandesi]], nel [[1786]] quello di [[Osservatorio di Madras|Madras]] nell'[[Impero anglo-indiano|India inglese]], mentre nel [[1803]] fu costruito l'[[Osservatorio astronomico nazionale della Colombia|Osservatorio di Bogotá]] nell'America spagnola e nel [[1820]] l'[[Osservatorio Reale del Capo di Buona Speranza]].
 
L'[[Osservatorio di Pulkovo]], presso San Pietroburgo, fu fondato nel [[1839]].
 
Il primo osservatorio astronomico degli [[Stati Uniti]] fu lo [[United States Naval Observatory]], terminato nel [[1842]]. Seguirono lo [[Harvard College Observatory]] ([[1847]]), lo [[Smithsonian Astrophysical Observatory]] ([[1890]]), il [[Lowell Observatory]] ([[1894]]), l'[[Osservatorio Yerkes]] dell'[[Università di Chicago]] ([[1897]]), l'[[Osservatorio di Monte Wilson]] presso Pasadena , finanziato dalla [[Carnegie Foundation]] ([[1904]]), ed infine l'[[Osservatorio di Monte Palomar]] del [[California Institute of Technology]] ([[1949]]).
 
Dalla fine del [[XIX secolo]] gli osservatori vengono costruiti in cima alle montagne per evitare lo smog e l'inquinamento luminoso.
Se i grandi centri di ricerca astronomica si allontavano dalle città, correlativamente in questo periodo si iniziò a costruire vicino alle grandi città osservatori popolari accessibili agli astrofili.
 
I moderni osservatori astronomici contengono enormi telescopi con specchi di vari metri di diametro, nonché calcolatori per l'elaborazione dei dati ottenuti. Esempi di osservatori di questo tipo sono l'[[Osservatorio di Mauna Kea]] nelle [[Hawaii]], gli osservatori del [[Osservatorio del Roque de los Muchachos|Roque de los Muchachos]] e del [[Osservatorio del Teide|Teide]] nelle [[Canarie]], gli osservatori di [[Osservatorio di Cerro Tololo|Cerro Tololo]], [[Osservatorio del Paranal|Paranal]] e [[Osservatorio di La Silla|La Silla]] in [[Cile]].
 
=== Radiotelescopi ===
A partire dagli [[anni quaranta]] si è cominciato a costruire [[radiotelescopio|radiotelescopi]] per individuare e studiare le fonti di radiazioni elettro-magnetiche nell'[[Universo]]. Attualmente il più grande radiotelescopio del mondo è il [[Radiotelescopio FAST - Five hundred meter Aperture Spherical Telescope|Radiotelescopio FAST]], in Cina, seguito dal [[Radiotelescopio di Arecibo]], costruito sull'isola di [[Porto Rico]] nel 1963.
 
=== Telescopi spaziali ===
Negli ultimi decenni, per evitare gli influssi dell'[[atmosfera terrestre]] i telescopi e gli strumenti scientifici sono stati situati fuori dall'atmosfera, e collocati su [[satellite geostazionario|satelliti geostazionari]]. Il più grande di questi telescopi satellitari è il [[telescopio spaziale Hubble]], lanciato in orbita nel [[1990]] dalla [[NASA]].
 
== Descrizione ==
Un osservatorio è un luogo dove si svolgono ricerche scientifiche in un certo settore, tipicamente astronomico. In questo caso stiamo parlando di un osservatorio dedicato allo studio di fenomeni celesti. Questo avviene attraverso strumentazione specificamente costruita a questo scopo, in particolare tramite uno o più telescopi di varie dimensioni contenuti all'interno di una o più cupole astronomiche apribili che li contengono assieme alla strumentazione annessa.
 
Esistono anche osservatori solari, per l'osservazione del [[Sole]] utilizzati di giorno, ma anche osservatori nella [[onde radio|banda radio]], sfruttando quindi dei [[radiotelescopio|radiotelescopi]].
 
Tipicamente un osservatorio astronomico è posto in luoghi dove le condizioni astronomiche di osservazione del cielo notturno sono ideali o comunque migliori in termini di [[inquinamento dell'aria]], [[inquinamento luminoso]], bassa [[umidità assoluta]] e [[umidità relativa|relativa]] e [[densità dell'aria|rarefazione]] dell'aria: questo tipicamente corrisponde a luoghi d'altura abbastanza isolati (es. in [[montagna]]) o comunque lontani dai centri abitati, sebbene in alcuni casi è possibile trovarli anche in questi luoghi per mancanza di altri spazi.
 
Va fatta però una distinzione netta tra ''osservatorio astronomico professionale'' e ''osservatorio astronomico amatoriale''. I primi sono strutture costruite e finanziate in genere da enti di ricerca statale o privati, che effettuano studi con strumentazione avanzata.
 
In Italia gli Osservatori Astronomici storici (come ad esempio quelli di [[Arcetri]], [[Bologna]], [[Osservatorio astronomico di Brera|Brera]] ([[Milano]]) e [[Padova]]) sono riuniti dal 2000 nell'[[Istituto Nazionale di Astrofisica]] (INAF), che dal 2005 ha anche conglobato gli istituti astrofisici che appartenevano al [[Consiglio Nazionale delle Ricerche]] (CNR). Gli osservatori amatoriali sono invece strutture gestite a livello amatoriale da associazioni o singoli [[astrofilo|astrofili]]; in queste strutture l'osservazione ha uno scopo prevalentemente divulgativo, anche se in molte strutture si seguono ricerche con criteri semi-professionali. Non di rado infatti presso osservatori privati o amatoriali sono state scoperte [[supernovae|supernove]], [[cometa|comete]] e [[asteroide|asteroidi]].
 
== Note ==
<references />
 
== Voci correlate ==
* [[Lista di osservatori astronomici]]
* [[Osservazione astronomica]] o astronomia osservativa
 
== Altri progetti ==
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{{wikilibro|Astronomia}}
 
== Collegamenti esterni ==
* {{cita web|http://astrolink.mclink.it/oss/|Osservatori astronomici italiani}}
 
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