Mario Lanfranchi (regista) e Terme di Saturnia: differenze tra le pagine

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{{C|Voce che andrebbe prosciugata dei toni eccessivamente enfatici, troppa aggettivistica e informazioni di colore non supportate da note puntuali|registi|agosto 2017}}
[[File:Terme di Saturnia Parco Termale 7.jpg|alt=Terme di Saturnia Parco Termale|miniatura|Le terme di Saturnia]]
{{Bio
[[File:Saturnia Cascate del Mulino.jpg|thumb|Le cascate del Mulino]]
|Nome = Mario
[[File:Cascate del Gorello a Saturnia.jpg|thumb|Le cascate del Gorello]]
|Cognome = Lanfranchi
Le Terme di Saturnia sono costituite da un'unica sorgente termale la quale sgorga ad una temperatura costante di 37,5 gradi e situata all'interno di una struttura termale che comprende: Parco Termale, Terme di Saturnia SPA & Golf Resort e Golf Club. La sorgente, oltre a fornire il parco termale, alimenta, con una temperatura dell'acqua inferiore, anche le [[Cascate del Mulino]] e successive al parco termale. Il complesso si trova in Località [[Follonata]], nel comune di [[Manciano]], a pochi chilometri da [[Saturnia]]. Terme di Saturnia è un marchio registrato. Nel territorio circostante sono presenti altre sorgenti termali quali: [[Terme di Roselle]] (allo stato attuale demolite) e [[Terme dell'Osa]] (chiuse).
|Sesso = M
|LuogoNascita = Parma
|GiornoMeseNascita = 30 giugno
|AnnoNascita = 1927
|LuogoMorte =
|GiornoMeseMorte =
|AnnoMorte =
|Epoca = 1900
|Epoca2 = 2000
|Attività = regista
|Attività2 = produttore teatrale
|Nazionalità = italiano
|FineIncipit = è un [[Regista teatrale|regista di cinema]], [[Regista teatrale|teatro]] e [[Regia televisiva|televisione]], [[Sceneggiatura|sceneggiatore]], [[Produttore teatrale|produttore]] e [[collezionista d'arte]] [[italia]]no<ref name= imdb >Al regista M. Lanfranchi vengono spesso attribuite interpretazioni anche come attore cinematografico, trattasi però di un caso di omonimia, corretto poi anche su Imdb. L'unica sua apparizione sul grande schermo è un cameo (Il Dottore) nel suo film ''[[Genova a mano armata]]'' (1976), per evitare alla produzione i danni derivanti dall'improvvisa indisposizione dell'interprete prescelto. Smentita e asserzione del regista a questo proposito sulla lunga intervista di R. Venturelli in ''Cinema & Generi 2010'', Le Mani, 2010, riportata nella bibliografia.</ref>
|Immagine = Mario Lanfranchi.jpg
|Didascalia=Mario Lanfranchi nel 1956
}}
 
==Storia==
Dopo il diploma all'Accademia dei Filodrammatici di Milano, nei primi [[Anni 1950|anni cinquanta]], fu chiamato da [[Sergio Pugliese]] alla [[Rai]], agli albori della Tv italiana. Fu il primo a portare l'opera lirica sul piccolo schermo, nel [[1956]], con ''[[Madama Butterfly]]'', di [[Giacomo Puccini]], che rivelò al grande pubblico [[Anna Moffo]], allora giovane sconosciuto soprano statunitense, che divenne l'anno seguente sua moglie e dalla quale divorziò nel 1974. Nel 1967 esordì come regista cinematografico, con il film western [[Sentenza di morte]]. Vive nella cinquecentesca [[Villa Lanfranchi|villa di famiglia]] di [[Santa Maria del Piano]], frazione di [[Lesignano de' Bagni]], in [[provincia di Parma]]. È stato inoltre proprietario di una delle più importanti collezioni private d'arte italiane (poi venduta all'asta) e tuttora di collezioni varie, e anche proprietario di note scuderie di levrieri e di cavalli (prima di trotto e ora di galoppo).
Terme di Saturnia sorge sull’antico sito eletto a luogo di villeggiatura termale sin dall’epoca etrusco-romana. Il nome [[Saturnia]], deriva dall’antica leggenda secondo cui il [[dio Saturno]] – in un gesto di collera e disprezzo del livello raggiunto dalla belligeranza umana - scagliò un fulmine che aprì un cratere dal quale sorse una sorgente di acqua calda e sulfurea, attualmente sita all’interno dell’area del resort, denominata “piscina sorgente”. L’acqua prodigiosa calmò gli animi degli uomini e li condusse a vivere un’epoca di pace e prosperità, un’età dell’oro, il cui sovrano fu proprio Saturno.
 
I viaggiatori vi sostavano percorrendo la [[via Clodia]], i Patrizi romani la sceglievano per le loro vacanze salutari. Come accadeva nei bagni romani cittadini, anche la stazione di Terme di Saturnia divenne un luogo dove politica, vita sociale e piacere si incontravano.
== Biografia ==
Fin da bambino ha respirato in casa aria di teatro e di musica. Venne tenuto a battesimo da due famosi cantanti dell'epoca, il tenore [[Francesco Merli]] e il soprano [[Mercedes Capsir]] e, giovanissimo, frequentava celebri cantanti quali [[Maria Caniglia]], [[Ebe Stignani]], [[Beniamino Gigli]] e [[Gino Bechi]].
 
L’importanza strategica di questo sito trova una conferma nelle contese in epoca medievale tra gli [[Aldobrandeschi]] di Santa Fiora e quelli di [[Sovana]]. Nel 1188 nella bolla di [[Papa Clemente III]] ai Canonici di Sovana viene menzionata “Terme di Saturnia” o meglio il “Bagno di Saturnia” come bene fondiario di pertinenza della diocesi sovanese insieme a dei ricoveri dei viandanti e dei bagnanti, pertinenza, e un mulino a valle dei “bagni” che veniva alimentato con l’acqua della sorgente vera e propria.
Il padre Guido (1895-1957), appassionato di lirica, era stato presidente della commissione teatrale e poi Sovrintendente del [[Teatro Regio di Parma]]<ref>Gazzetta di Parma, 14 ottobre 1958, 4 - Mario Del Monaco. La mia vita e i miei successi. Milano: Rusconi, 1982, pp.&nbsp;57 e segg.</ref>, successivamente direttore amministrativo de ''Il Tempo di Milano'' e di ''24 ore'', che si unirono poi nella testata ''[[Il Sole 24 Ore]]''.
 
Nel 1216 la proprietà risulta trasferita al feudo dei conti Aldobrandeschi. Nel corso del primo Trecento, [[Siena]] e [[Orvieto]] da un lato, Aldobrandeschi, [[Pannocchieschi]] e [[Orsini]] dall’altro si contendono Saturnia e il suo territorio – incluso il Bagno. Dopo un periodo di abbandono e degrado per continue devastazioni territoriali e mancanza di regimazione, nel 1572 le Terme furono ripristinate all’interno di un grande progetto di bonifica e rifiorirono verso la modernità. È infatti tra la fine del ‘700 e l’inizio del ‘800 che la salubrità delle acque di Saturnia viene dapprima testimoniata con l’inserimento ad opera del Repetti nel Dizionario della Toscana dell’edificio termale “che sorge alle falde della collina e consiste in una grande vasca” – la sorgente, ora definita “piscina sorgente” all’interno dell’area del resort – e successivamente con l’investimento della Famiglia Ciacci, subentrati alla proprietà dei Panciatichi. Si procede alla bonifica del sito, alla definizione delle vasche e al restauro degli edifici.
Il padre tentò di contrastare le aspirazioni teatrali del giovane Mario; alla fine il ragazzo si laureò in giurisprudenza, frequentando allo stesso tempo i corsi di recitazione e di regia presso l'Accademia dei Filodrammatici di Milano, dove la famiglia lo aveva trasferito presso amici già dal [[1944]].
 
Nel 1919 i Ciacci costruiscono il primo albergo vero e proprio andando a delineare l’attuale veste di Terme di Saturnia, di ospitalità unita ai servizi termali. Nel 1920 l’[[Università di Pisa]] effettua la prima analisi chimica moderna dell’acqua, seguita nel 1947 da quella dell’Istituto di chimica dell’[[Università degli Studi di Roma "La Sapienza"|Università di Roma]]. Un passaggio chiave è quello in cui i Ciacci cedono le terme ai Passalacqua nel 1946 che le passeranno alla Società Terme di Saturnia.
Durante un saggio dell'Accademia fu notato da [[Gianni Santuccio]], che gli propose la regia al [[Teatro Manzoni (Milano)]] del suo successivo spettacolo per la compagnia appena formata con [[Lilla Brignone]]. Andò molto bene e, a questa, seguirono diverse regie d'opera, essendo nel frattempo avvenuto anche il battesimo nella lirica al [[Teatro Morlacchi]] di [[Perugia]] per incarico dell'editore-impresario bolognese Carlo Alberto Cappelli.
 
==Caratteristiche dell'acqua==
Prima di affidargli una regia lirica teatrale, Cappelli lo aveva messo alla prova consegnandogli la cura e gli aspetti pratici di un importante progetto concordato coi due famosi impresari Eugene Iskoldoff e Peter Daubeny, cioè la tournée inglese (1952) di una compagnia d'opera italiana appositamente creata per l'occasione, con cantanti del [[Teatro alla Scala]] di [[Milano]] e grandi nomi come [[Tito Gobbi]] e [[Magda Olivero]]. "The National Italian Opera Company" debuttò allo Stoll Theatre di Londra, rimase in cartellone per due mesi e per altri due fu portata in giro nelle principali città inglesi.
L’acqua sorgiva di Terme di Saturnia compie un percorso nelle profondità della terra del [[monte Amiata]] della durata di 40 anni. L’acqua sorgiva di Terme di Saturnia è minerale perché durante il percorso sotterraneo si mineralizza assorbendo l’anidride carbonica e scaricandola sulle marne e i [[Travertino|travertini]] che, a 200mt di profondità, si disciolgono per effetto della CO<sub>2</sub>, liberando [[zolfo]], calcio, [[Solfato|solfati]], [[magnesio]]; assorbe inoltre vitamine e gas prima di risalire in superficie alla temperatura costante di 37,5°.
 
Il flusso d’acqua è di quasi 800 litri al secondo: ciò consente alla piscina sorgente e alle piscine del parco termale, un ricambio completo ogni 4 ore, per 6 volte al giorno, rendendola incontaminata.
Il 1º febbraio 2018 è stato presentato al Cinema Edison di Parma il documentario "La ragionevole follia", che tratta della vita e delle opere del maestro. Il film è stato realizzato da tre studenti del Corso di Alta Formazione in Cinema Documentario e Sperimentale, svoltosi nella città emiliana durante il precedente anno: Diego Bertolotti (soggetto e fotografia), Michela Benvegnù (regia e video editing) ed Enrico Nanni (regia e sound editing).
 
Le acque di Terme di Saturnia hanno rinomate proprietà terapeutiche, donando relax e benessere al solo immergervisi.
=== Gli anni della televisione sperimentale ===
Alla fine del 1952 fu convocato da [[Sergio Pugliese]], giornalista e drammaturgo, già dirigente [[EIAR]] e responsabile dal 1937 dei programmi di prosa, varietà e rivista della radio. Complice la convinzione di Pugliese che la televisione fosse una specie di "radio in movimento", dove tutto assumeva la forma di un cosmico teatro casalingo, con precisi doveri e finalità di promozione culturale e pedagogica<ref>A. Grasso, 1998, vol.&nbsp;2, p.&nbsp;220</ref>, al giovane regista furono affidati non solo tutte quelle regie liriche per le quali è più spesso ricordato, ma molti dei più disparati e importanti primi eventi nella storia televisiva, da quelli sportivi a quelli canori o di puro spettacolo, dall'Eurovisione al secondo canale Rai (Rai&nbsp;2), ai battesimi inaugurali dei nuovi studi televisivi di Torino e Napoli.
 
==Proprietà dell'acqua==
Forte dei suoi trascorsi sui palcoscenici, riuscì a convincere il direttore artistico della Rai, il musicologo [[Ferdinando Ballo]], a inserire l'opera lirica nei programmi. Dopo una disastrosa ripresa del [[1955]] alla [[Teatro alla Scala|Scala]] (una ''[[Norma (opera)|Norma]]'' con [[Maria Callas]]: ''"non si vide quasi nulla, le luci erano insufficienti per le nostre telecamere, e per di più la Callas cantò male"''), creò per la Rai il melodramma televisivo, con quella sua già peculiare cifra di regia mista, in questo caso teatrale e cinematografica insieme, che proponeva la musica seria con un linguaggio colto ma all'apparenza facile e alla portata di tutti<ref>Si ricordi che, in quegli anni, il tasso di analfabetismo era ancora alto, tanto che dal 1960 al 1968 andò in onda con frequenza quotidiana la trasmissione "[[Non è mai troppo tardi (programma televisivo)|Non è mai troppo tardi]]", un progetto originale RAI, vero fiore all'occhiello imitato da ben 72 paesi, per insegnare a leggere e scrivere a quanti avevano superato l'età scolare.</ref>.
{{Disclaimer|alternative}}
L'acqua sorgiva di Terme di Saturnia grazie ai suoi componenti ha delle specifiche proprietà terapeutiche:
* Favorisce la vasodilatazione cutanea e la riduzione della pressione arteriosa
* Agisce da miorilassante e antiinfiammatorio sull’apparato muscolare e scheletrico
* Amplifica gli atti respiratori e aumenta la ventilazione polmonare
* Favorisce la fluidificazione delle secrezioni, con effetto antinfiammatorio
* Grazie ai solfati, se bevuta, sviluppa un effetto antiossidante ed epatoprotettore per il fegato, agisce sulla colecisti facilitando la digestione e agevola il transito intestinale
* Esfoglia, deterge e ha delle proprietà antisettiche sulla pelle
* Rilassa la muscolatura e riduce i dolori osteoarticolari
 
==Accesso==
Gli spettatori risposero con trasporto, alimentando una prima forma di divismo televisivo di massa, dove i cantanti e le cantanti liriche competevano ad armi pari con le "signorine buonasera", con gli idoli della musica leggera o con i grandi eroi dello sport. In poco più di un lustro diresse una quarantina di opere periodicamente riproposte ancora oggi per la gioia dei melomani.
Terme di Saturnia si trova nel comune di Manciano ed è aperto tutto l’anno. Ci si arriva in macchina seguendo la [[Strada statale 74 Maremmana]], poi girando per la Strada provinciale 159 e poi girando per la Strada provinciale 10 della Castagneta.
 
==Servizi==
È noto che proprio la prima delle sue regie liriche lanciò in Italia, e da qui nel mondo, un giovane soprano italo-americano che stava perfezionando gli studi di bel canto a Roma: [[Anna Moffo]]. Il debutto sul piccolo schermo nella ''[[Madama Butterfly]]'' del [[1956]] la rese celebre in poche ore, dalla sera alla mattina, e segnò l'inizio di un felice sodalizio artistico e matrimoniale durato molti anni.
I principali servizi offerti sono terapie e trattamenti termali, convenzionati con il [[Servizio sanitario nazionale (Italia)|Servizio Sanitario Nazionale]]. Oltre alle cure tradizionali, il centro offre cure fisioterapiche e mette a disposizione un’equipe medica per consulenze specialistiche.
La SPA, aperta anche agli ospiti esterni, offre numerosi trattamenti estetici e programmi benessere.
Collegato alle terme è lo SPA & Golf Resort, classificato 5 stelle, aperto tutto l’anno.
Il [[Campo da golf|campo da Golf]] è firmato dall’architetto californiano Ronald Fream dello Studio GolfPlan: è un percorso da campionato di 6316 metri su 70 ettari mossi, 18 buche, par 72.
 
==Turismo==
=== Nuove esperienze professionali ===
Terme di Saturnia è circondata da scenari dal fascino selvaggio e itinerari culturali e archeologici di grande interesse: oltre alla bellezza dei paesaggi incontaminati di [[macchia mediterranea]], a breve distanza, è possibile visitare rocche e borghi medievali, necropoli etrusche e antichi resti romani.
Durante gli anni trascorsi a Milano, prima di sposarsi con [[Anna Moffo]], aveva avuto due stabili, importanti legami sentimentali con [[Renata Tebaldi]] e con [[Virginia Zeani]], tra gli amici più frequentati c'erano [[Umberto Eco]], [[Furio Colombo]], [[Luciano Berio]], [[Bruno Maderna]], ma una solida amicizia personale lo legava anche a noti personaggi della musica leggera. Il nucleo stabile era formato da [[Johnny Dorelli]], [[Gorni Kramer]], [[Gigi Cichellero]], [[Alberto Rabagliati]] e dal grande tenore [[Giuseppe Di Stefano]].
La [[Maremma]] si estende tra i due promontori di Piombino e dell’Argentario e raccoglie un panorama variegato di mare, pianura, montagna, dune sabbiose, paludi e selve. Ambienti diversi e culture diverse, ritmi e forme di vita differenti raccolti in questa terra di frontiera, tra [[Lazio]] e [[Toscana]].
Da non perdere [[Montemerano]]: uno splendido borgo medievale arroccato su un colle, rinomato per i suoi vicoli suggestivi e per la ricchezza delle sue opere d’arte e [[Manciano]] con il suo imponente [[Castello]] che domina un paesaggio a 360° che si estende fino al mare. Un itinerario suggestivo è quello segnato dal “Triangolo della Maremma”, fortificato dagli Aldobrandeschi, con Pitigliano, la “Piccola Gerusalemme”, antico borgo arroccato su pareti di tufo a strapiombo, spettacolare alla vista come nessun altro; [[Sovana]], con le sue antichissime mura e le vie lastricate dagli [[Etruschi]], illustre per i natali dati al monaco Ildebrando salito al soglio pontificio col nome di Gregorio VII; [[Sorano]], paese che sorge su una rupe vulcanica famoso per la magia delle forre e dei vicoli, della rocca e del severo castello.
Oltre al triangolo della Maremma, in zona si caratterizza per il fascino dei suoi paesaggi l’itinerario dei Colli dell’Albegna che tocca, oltre a Saturnia, i paesi di [[Magliano in Toscana|Magliano]], [[Pereta]] e [[Scansano]]. A breve distanza si trovano anche il rinomato [[Parco naturale della Maremma|Parco dell’Uccellina]], [[Capalbio]] e l’[[promontorio dell'Argentario|Argentario]] con tutti i suoi borghi caratteristici affacciati sul mare.
 
==Bibliografia==
La variegata e complessa matrice culturale di Lanfranchi, la sua sopra citata cifra mista per la quale il critico del [[Corriere della Sera]] [[Giuliano Gramigna]] coniò poi il termine di "realismo visionario", l'ha portato a esplorare e proporre per primo la formula miscellanea di generi musicali diversi tra loro, dalla lirica ai cantautori genovesi, dal jazz al beat, dai negro spirituals alla poesia, dalla prosa all'operetta, dai concerti misti alla musica leggera.
*Aldo Mazzolai. ''Guida della Maremma. Percorsi tra arte e natura''. Firenze, Le Lettere, 1997.
 
==Voci correlate==
Per il [[Teatro La Fenice]] di [[Venezia]] nell'estate del [[1955]] cura la regia di [[La traviata]], [[Rigoletto]] con Isidoro Antonioli ed [[Aldo Protti]] e di [[Madama Butterfly]] nel [[Campo Sant'Angelo]].
*[[Saturnia]]
*[[Manciano]]
*[[Colline dell'Albegna e del Fiora]]
 
== Altri progetti ==
Per il [[Teatro Verdi (Trieste)]] nel [[1958]] cura la regia [[Pagliacci (opera)]] e nel [[Castello di San Giusto]] di [[La duchessa di Chicago]] con Irene Callaway, [[Sergio Tedesco]], [[Nuto Navarrini]] ed [[Anna Campori]] e di La casta Susanna di [[Jean Gilbert]] con Rosy Barsony, Edda Vincenzi, Navarrini ed Elvio Calderoni e nel [[1959]] [[La bohème]].
{{interprogetto}}
 
Al Teatro La Fenice nel [[1959]] cura la regia di La bohème con la Moffo e [[Tullio Serafin]] e nel [[1960]] [[Turandot]] con [[Franco Corelli]].
 
All'inizio degli anni '60, dopo aver abbandonato la Rai, si era trasferito a Roma, indubbiamente più comoda per i frequenti spostamenti in Italia e all'estero, suoi e della Moffo. Nel frattempo stava maturando nel regista una vera e propria crisi di rigetto per l'Opera. Al culmine di questa fase aveva da onorare tre contratti già firmati con [[la Scala]], l'[[Opera di Roma]] e il [[Teatro Verdi (Trieste)|Teatro Verdi]] di Trieste. Per evitare lunghe e penose trattative e potersi dedicare a più stimolanti progetti, si assoggettò persino all'esborso di un'onerosa penale.
 
Altri spettacoli a grande effetto, a volte quasi dei kolossal teatrali, ne ha poi inventati e firmati tanti, basti ricordare ''[[Il corteo storico matildico]]'' ([[1955]]) o ''[[Lo sbarco di Garibaldi]]'' ([[1955]]), quel ''[[1915-1918: la guerra e la vittoria]]'' col quale nel [[1961]] si inaugurò la [[Rai 2|Rete 2]] della [[Rai]], e l'apice della ''[[Festa italiana (teatro)|Festa italiana]]'' ([[1966]]) per il [[Madison Square Garden]].
 
Nel 1961 gli era stato assegnato il Premio Internazionale [[Luigi Illica]] alla sua prima edizione<ref>Un riconoscimento particolarmente prestigioso, riservato a un ventaglio ristretto di artisti che hanno reso servizi eccezionali al mondo dell'opera, e giunto quest'anno (2011) alla sua XXVII edizione.</ref>.
 
Con la Rai continuò a collaborare per la realizzazione di numerosi progetti esterni, dei quali era ideatore e spesso anche produttore e regista. Grazie alle sue case di produzione poteva realizzare in maggiore autonomia i progetti che più gli stavano a cuore. Dapprima continuò la già iniziata serie di regie di prosa, con adattamenti televisivi di titoli italiani scelti fuori dal repertorio più frequentato, e un originale televisivo di [[Franco Enna]], ''[[Ritorno dall'abisso]]'' ([[1963]]). Fu poi la volta degli stranieri, inediti in Italia.
 
Sue, fra altro, per ideazione e produzione, le serie [[TuttoTotò]], riproposta sulle reti nazionali con cadenza quasi annuale, [[L'Opera in un'ora]], una formula poi adottata in vari programmi didascalici della RAI, come pure l'[[Anna Moffo Show]], in cui la cantante figurava come padrona di casa e mattatrice<ref name= RD_1 >[http://www.radiocorriere.teche.rai.it Archivio Radiocorriere] Anno 1964, n.&nbsp;3 e segg.</ref> già nel gennaio [[1964]], tipo di ruolo che l'anno dopo consacrò [[Mina (cantante)|Mina]] regina di [[Studio Uno (programma televisivo)|Studio Uno]], e sue le memorabili regie televisive dei già citati grandi spettacoli trasmessi dalla televisione. Nel [[1967]] girò, a Cinecittà, la seconda serie di ''Anna Moffo Show''. Nei titoli di testa compaiono come direttore della fotografia il poi regista [[Massimo Dallamano]] e, come operatore alla macchina, nientemeno che [[Vittorio Storaro]], il futuro ''cinematografo'', come preferiva autodefinirsi precisando che si scrive anche con la luce, pluripremiato con l'[[Premio Oscar|Oscar]]; tra gli ospiti della cantante celebrità internazionali come l'arpista [[Nicanor Zabaleta]] e [[Andrés Segovia]], sommo chitarrista di tutti i tempi, [[Earl Hines|Earl "Fatha" Hines]], pianista jazz, il grande tenore e attore [[Ferruccio Tagliavini]], e molti altri.
 
Con già alle spalle [[La serva padrona]] del [[1958]], si cimentò con la produzione e regia cinematografica di film-opera ([[La traviata]], [[1966]], e alcuni anni più avanti [[Lucia di Lammermoor]], [[1971]]).
 
=== Caroselli e regista per la moda ===
Per la Rai esplorò anche il campo della pubblicità, ideando e producendo in società con [[Sandro Bolchi]] molti dei Caroselli più noti durante quel periodo. Con la ''B. L. Vision'', dove B.L. sta per Bolchi-Lanfranchi, la Intervision e lo Studio 2D, Mario Lanfranchi ha ideato e prodotto molti dei Caroselli più noti trasmessi durante il decennio 1960-70; citandone solo alcuni tra i più famosi<ref>Per approfondire: vedi M. Giusti, 1996, 2004, facendo riferimento alle case di produzione.</ref>: [[Ferrero (azienda)|Ferrero]] ("Il volto amico”, poi modificato in “Il Gigante Amico” col perfido Jo Condor: ''"Gigante, pensaci tu!"'' - sempre per Ferrero la serie a minipuntate di "[[Cuore (romanzo)|Cuore]]" dal romanzo di De Amicis per la regia di [[Sandro Bolchi]]), [[Cirio]] (“Il paese del sole”), [[Banca Commerciale Italiana]] (con [[Massimo Inardi]], medico e musicologo, trionfatore nella finalissima dei campioni del “[[Rischiatutto]]” con l'esorbitante somma di 5 milioni e 900&nbsp;000 lire, la più alta vincita mai realizzata fino ad allora nei quiz europei), [[Mobil]] (“I futuribili“: ''“Immaginare un mondo diverso. Pensare oggi alla realtà degli uomini di domani”'', per una delle pochissime regie pubblicitarie di [[Mario Bava]], riproposti persino da [[Enrico Ghezzi]] nel 2009).
Pragma:no-cache
 
:: ''“La nostra peculiarità stava nell'offrire tutto il pacchetto già pronto, dall'idea alla regia. Il cliente aveva tutto, faceva a meno anche dell'agenzia pubblicitaria. [...] Come regia credo [di averne fatti] soltanto uno o due, perché dirigerli non mi piaceva. [...] La mia regia mi pare di averla fatta con Franca Valeri. Inventavamo anche gli slogan pubblicitari, per conto nostro. Quella volta ne venne uno di successo:''“Tempi duri per i troppo buoni!”, ''e i troppo buoni erano dei biscotti (N.d.R.: Colussi)''.”<ref name= Ven >R. Venturelli, 2010.</ref>
 
Se i Caroselli realizzati in una decina di anni dalla coppia Lanfranchi/Bolchi non si contano, il campo della moda è, al contrario, quello meno frequentato da Lanfranchi. Soltanto due le incursioni: la prima durante il periodo in Rai, nel [[1958]], quando gli affidarono la rubrica di costume ''Vetrine'' guidata da [[Elda Lanza]].
 
=== Roma e il cinema ===
Il trasferimento a Roma a inizio [[Anni 1960|anni sessanta]] era stato dettato non solo da ragioni logistiche di comodità ma pure dal desiderio del regista di lavorare nel cinema. Nel [[1962]] produsse l'esordio nel lungometraggio di [[Gian Vittorio Baldi]]: ''Madre ignota – Luciano, una vita bruciata'', biografia autentica di un piccolo ladro romano, già soggetto di un precedente corto dello stesso regista (''Luciano – via dei Cappellari'', 1960). Mentre il fim ''[[Accattone]]'' (1961) di [[Pier Paolo Pasolini|Pasolini]], prodotto dal più potente [[Alfredo Bini]], beneficiava intanto almeno della distribuzione all'estero, ''Luciano'' rimase intrappolato nelle maglie della censura religiosa per oltre cinque anni<ref>Intervista di G.V. Baldi su {{cita web|url=http://www.cinecriticaweb.it/panoramiche/gian-vittorio-baldi-alla-ricerca-di-altri-suoni|titolo=intervista a Gian Vittorio Baldi}}</ref>, così si concluse l'avventura del produttore cinematografico Lanfranchi. Fortunatamente quella del produttore televisivo, di Caroselli e altro, prosperava.
 
Negli studi romani si era nel frattempo affacciato il filone [[western all'italiana]]. Nel tentativo di sbloccare l'accesso per altra via, il regista aveva scritto quattro episodi di ambientazione western e, tra un [[Carosello]] e l'altro, aveva proposto alla [[Rai]] una produzione in appalto. Il progetto western, concepito in modo troppo crudo per una tv destinata alle famiglie, non passò ma subito dopo, nel 1966, la [[Rai]] firmò il contratto per la nuova idea dei brevi film di [[TuttoTotò]], e l'anno successivo quello per la produzione e regia della seconda serie di ''Anna Moffo Show'' girata a Cinecittà.
 
Sempre con l'idea fissa del cinema, Lanfranchi aveva nel frattempo rielaborato i quattro episodi western e ne aveva tratto una sceneggiatura. Dopo oltre un lustro di attesa, finalmente riuscì a dirigere il primo film di cui era anche autore.
 
In realtà avrebbe voluto raccontare altre storie, ma i [[cinema di genere|film di genere]] si rivelarono la strada più facile<ref name= Ven /> per aprire quella porta che restava per lui costantemente chiusa e che non gli fu mai davvero spalancata. Realizzò solo quattro film, tutti col marchio dalla sua particolare ironia fortemente impegnata a raggirare i limiti imposti dai budget minimi. Nell'ordine: un [[western]] in odore wagneriano (''[[Sentenza di morte]]'', 1967); poi, in rapida sequenza dopo la separazione dalla moglie, un adattamento da [[Carolina Invernizio]] letta in morbosa chiave gotica (''[[Il bacio (film 1974)|Il bacio]]'', 1974); un [[Poliziesco all'italiana|poliziesco]] pensato come un western metropolitano (''[[Genova a mano armata]]'', 1976, titolo imposto dal distributore, all'estero è rimasto quello originale voluto dal regista, e cioè ''L'uomo senza pietà''); e infine una storia d'amore borghese spesso ancora catalogata nel filone erotico (''[[La padrona è servita]]'', 1976).
 
Tutti sono diventati anni dopo dei veri e propri [[Film culto|cult]] o addirittura stracult<ref>M. Giusti (2044, 2007), M. Melanco (1970), M.T. Sulla (2003-2004), D.Trono (2004-2005)</ref>, rivalutati da una certa critica che, su spinta americana, ha ridato il giusto rilievo storico ai cosiddetti [[Film di serie B|B-movie]] italiani di quel periodo.
 
Nel mezzo diresse altri due film-opera, ''[[La traviata (film 1968)|La traviata]]'' (1968) e ''[[Lucia di Lammermoor (film 1971)|Lucia di Lammermoor]]'' (1971), entrambi con [[Anna Moffo]], che tuttavia con lui non girò mai film d'altro genere: il regista riteneva che né i propri, né gli altri di cui era stata nel frattempo interprete, si addicessero alle sue reali potenzialità di attrice.
 
L'ultimo film, ''[[Venezia, carnevale, un amore]]'' (1981) con [[Rudol'f Nuriev|Nureyev]], [[Peter Ustinov]], [[Carla Fracci]] e [[Charles Aznavour]], ha una storia a sé d'origine non strettamente cinematografica, travagliata e sofferta. All'inizio doveva essere un corto, poi un mediometraggio e infine diventò un film per insistenza della Fondazione Venezia Nostra nel quadro della campagna internazionale dell'[[Organizzazione delle Nazioni Unite per l'Educazione, la Scienza e la Cultura|UNESCO]] per la salvaguardia di Venezia.
 
Scrive lo storico [[Associazione italiana per le ricerche di storia del cinema|Carlo Montanaro]] che compare nei titoli di testa come aiuto del regista: ''"La cosa veramente curiosa è che il film costituisce l'unico tentativo di musical fatto a Venezia, se si escludono 'Topette' ''[N.d.R.: "Top Hat" ([[Cappello a cilindro (film)|Cappello a cilindro]]), refuso nel titolo nel libro citato]'', completamente inventato, e '[[Tutti dicono I Love You]]', dove però non ci sono numeri di ballo a Venezia''<ref>''Set in Venice'', Mondadori Electa, 2009, pp.&nbsp;76–77</ref>".
Il film in Italia è passato solo in Rai, ma è stato distribuito nei circuiti cinematografici di diversi paesi, tra cui America e Giappone, e il relativo ricavato fu devoluto per interventi conservativi. Per riproporlo nella rassegna cinematografica ''Venezia e le eroine post-romantiche ottocentesche – Venezia Città delle Donne - da Senso a Sissi'' curata da [[Gian Piero Brunetta]] nell'ambito delle manifestazioni per il [[Carnevale di Venezia|Carnevale di Venezia 2011]], non riuscendo a rintracciare né un positivo in buone condizioni né i negativi, spariti insieme alla vedova del produttore, è stato appositamente rimontato partendo da una copia di lavoro rimasta in mano al regista.
 
=== Ritorno al teatro ===
Nel 1955, all'inizio della sua collaborazione con la Rai, aveva curato la regia e la contemporanea ripresa televisiva del primo dei suoi più noti grandi spettacoli, quello del [http://www.comune.quattro-castella.re.it/index.php?option=com_content&view=article&id=132%3Acorteo&catid=2%3Anews&Itemid=30&lang=it ''Corteo storico matildico''] a [[Quattro Castella]], prima celebrazione dell'incoronazione di [[Matilde di Canossa]]. Come suo solito, non ne aveva curato solo la regia, l'aveva ideato di tutto punto, compresi i giochi sul campo (il gioco del ponte, la giostra dell'anello, ecc.). Il successo fu tale che la celebrazione è diventata subito un rituale, giunto quest'anno (2012) alla 47ª edizione. La Regina Matilde era impersonata da [[Maria Fiore]]; da allora fu tradizione, fino a poco tempo fa, che il mantello regale poggiasse ogni anno sulle diverse spalle delle più belle e note attrici italiane.
 
Nel 1959 fu la volta di ''Lo sbarco di Garibaldi'' a [[Sesto Calende]], oltre 1000 comparse nelle divise dell'epoca impersonavano la battaglia tra i [[Cacciatori delle Alpi]] e le truppe austriache, quella che permise al [[Giuseppe Garibaldi|Generale]] di entrare vittorioso in Lombardia.
 
Dopo essere fuggito dalla [[RAI]] nel 1960 e il trasferimento a Roma, concomitante la crisi di rigetto per l'opera lirica e affini, si ritemprò nel teatro curando per la televisione, da esterno, una serie di adattamenti e regie di prosa e il primo ciclo di ''[[Anna Moffo|Anna Moffo Show]]''. Purtroppo nelle teche Rai, a meno di altri fortuiti ritrovamenti, sono sopravvissuti soltanto due nastri delle registrazioni teatrali del regista, ''Arlecchinata'' e ''S'egli tornasse'', nonché una manciata di secondi dello sceneggiato ''Ritorno dall'abisso''.
 
Tuttavia già a metà degli [[Anni 1960|anni sessanta]] si era disamorato. Così, mentre con una mano continuava a ideare e produrre Caroselli, con l'altra inventava quella ''[[Festa italiana (teatro)|Festa Italiana]]'' che batté nel 1966 il record degli incassi del Madison Square Garden.
Sempre nel 1966 tornò al palcoscenico per produrre e dirigere spettacoli di autori di lingua inglese, alcuni testi in prima assoluta, con le compagnie [[Aroldo Tieri|Tieri]]-[[Giuliana Lojodice|Lojodice]] (''Uscirò dalla tua vita in taxi''), quindi un nuovo allestimento di ''Vita col padre'' (1968) con [[Rina Morelli]] e [[Paolo Stoppa]], già interpreti della stessa commedia per [[Luchino Visconti]].
 
Fra questi due eventi, aveva trovato il tempo per realizzare la seconda serie di ''[[Anna Moffo|Anna Moffo Show]]'' (1967).
 
Nel [[1973]], quando già era passato da tempo alle regie cinematografiche, diresse [[Alberto Lionello]] e [[Valeria Valeri]] in ''L'anatra all'arancia''.
 
In Italia, da ricordare anche l'esperienza a inizio anni '90 con una propria compagnia di giovani, la ''Compagnia Teatro Proposta di Mario Lanfranchi'', con la quale mise in scena tre autori moderni di commedie ironiche o grottesche sul tema dell'eros: ''Esperienze erotiche a basso livello'' di [[Clare McIntyre]], già attrice di teatro, cinema e tv, poi rivelatasi scrittrice di vaglia per il teatro; ''Perversioni sessuali a Chicago'' ([[Sexual Perversity in Chicago]]), un corrosivo testo del regista [[David Mamet]] preso come soggetto da [[Edward Zwick]] nel 1986 per il film ''[[A proposito della notte scorsa...]]'' con protagonisti [[Rob Lowe]] e [[Demi Moore]]; e, infine, due 'commedie nere' del prematuramente scomparso [[Joe Orton]] (1933-1967), ''Delizie funerarie'' ([[Funeral Games]]) e ''Un criminale alla porta''. È una delle esperienze di teatro che il regista ricorda con maggior piacere, non solo per il successo riscosso, ma per l'entusiasmo che animava il lavoro della compagnia.
 
In quel periodo, tuttavia, già soggiornava a Londra (dal 1980), per creare e seguire le produzioni di grandi musical come ''Lust'' e ''Chitty Chitty Bang Bang'' o di testi teatrali come ''900 Oneonta'' all'[[Old Vic]] di Londra e ''September Tide'' al Comedy Theatre con [[Susannah York]], che hanno sbancato per anni consecutivi i botteghini del West End e di Broadway. Il solo ''Chitty Chitty Bang Bang'' ha tenuto il cartellone per ben sei anni a Londra e poi ancora a New York.
 
Rientrato definitivamente in Italia nel [[2005]], è andato a vivere nella sua [[Villa Lanfranchi|villa]] a [[Lesignano de' Bagni]], dove ha dato vita a un primo evento ''Villa Lanfranchi apre i cancelli'', a ingresso gratuito, divenuto poi, per alcuni anni, ''Spettacoli in villa'', spettacoli misti, come piacciono a lui, di teatro, musica, concerti jazz e rock, ai quali hanno preso parte tanti artisti amici. In queste occasioni e per altre manifestazioni a scopo culturale, ha rispolverato occasionalmente anche il suo passato di attore o di autore.
 
Da anni è tornato regolarmente in tv, non più dietro la camera ma come ospite fisso di "Il salotto di Gianni", trasmissione settimanale di musica e intrattenimento su TeleReggio e Mantova TV (condotta da Gian Matteo Sidoli, fuori dai confini regionali più noto come ex tecnico di basket), come anche su altre reti per commemorare eventi di cui è stato protagonista o testimone. Per TV Parma ha registrato tre cicli di trasmissioni, uscite anche in DVD, in cui interpreta le fiabe moderne di [[Andreina Chiari Branchi]]. E occasionalmente ripropone al suo pubblico testi e poesie nell'amato [[dialetto parmigiano]].
 
== Regie di film-opera ==
* 1956 – ''[[Madama Butterfly]]'' – di [[Giacomo Puccini]] – con [[Anna Moffo]], Renato Cioni, [[Afro Poli]], Miti Truccato Pace, Orchestra e Coro della Radiotelevisione Italiana diretti da [[Oliviero De Fabritiis]] – trasmessa il 24 gennaio
* 1956 – ''[[La fanciulla del West]]'' – di [[Giacomo Puccini]] – con [[Gigliola Frazzoni]], Ken Neate, [[Mario Petri]], Orchestra e Coro della Radiotelevisione Italiana diretti da [[Alfredo Simonetto]] – trasmessa il 13 marzo
* 1956 – ''[[Cavalleria rusticana (opera)|Cavalleria rusticana]]'' – di [[Pietro Mascagni]] – con Carla Gavazzi, Mario Ortica, [[Giuseppe Valdengo]], Orchestra e Coro di Milano della Radiotelevisione Italiana diretti da [[Arturo Basile]]
* 1956 – ''[[La sonnambula]]'' – di [[Vincenzo Bellini]] – con [[Anna Moffo]], Danilo Vega, Plinio Clabassi, Anna Maria Anelli, Orchestra e Coro di Milano della Radiotelevisione Italiana diretti da [[Bruno Bartoletti]] – trasmessa in dicembre
* 1957 – ''[[Fedora (opera)|Fedora]]'' – di [[Umberto Giordano]] – con Renata Heredia Capnist, [[Nicola Filacuridi]], Mario Borriello - la pellicola cinematografica è stata fortunosamente ritrovata (2012) in uno dei depositi della Rai di Milano.
* 1957 – ''[[L'Italiana in Algeri]]'' – di [[Gioachino Rossini]] – con [[Teresa Berganza]], [[Sesto Bruscantini]], [[Mario Petri]], Vittoria Palombini, [[Alvinio Misciano]], Rena Gary Falachi, Valerio Meucci, Orchestra e Coro di Milano della Radiotelevisione Italiana diretti da [[Nino Sanzogno]] – trasmessa il 10 luglio 1957
* 1957 – ''[[Suor Angelica]]'' – di [[Giacomo Puccini]] – con Edda Vincenzi, Iolanda Gardino, Orchestra e Coro di Milano della Radiotelevisione Italiana diretti da [[Bruno Maderna]] - la pellicola cinematografica è stata fortunosamente ritrovata (2012) in uno dei depositi della Rai di Milano
* 1958 – ''[[Turandot]]'' – di [[Giacomo Puccini]] – con Lucille Udovich, [[Franco Corelli]], Renata Mattioli, Plinio Clabassi, Orchestra e Coro di Milano della Radiotelevisione Italiana diretti da [[Fernando Previtali]]
* 1958 – ''[[La serva padrona]]'' – di [[Giovan Battista Pergolesi]] – vedi ''Regie cinematografiche''
* 1959 – ''[[Lucia di Lammermoor]]'' – di [[Gaetano Donizetti]] – con [[Anna Moffo]], [[Nicola Filacuridi]], [[Dino Dondi]], Orchestra e Coro di Milano della Radiotelevisione Italiana diretti da [[Fernando Previtali]]
* 1960 – ''[[Tosca (opera)|Tosca]]'' – di [[Giacomo Puccini]] – con [[Magda Olivero]], [[Alvinio Misciano]], Giulio Fioravanti, Orchestra Sinfonica e Coro di Torino della Radiotelevisione Italiana diretti da [[Fulvio Vernizzi]]
* 1960 – ''[[Il cappello di paglia di Firenze]]'' – di [[Nino Rota]] – con Mafalda Micheluzzi, [[Angelo Mercuriali]], Direttore: [[Bruno Maderna]]
* 1960 – ''[[Francesca da Rimini (Zandonai)|Francesca da Rimini]]'' – di [[Riccardo Zandonai]] – con [[Marcella Pobbe]], [[Giuseppe Campora]], Ferdinando Lidonni, Myriam Funari, Orchestra e Coro di Torino della Radiotelevisione Italiana diretti da [[Arturo Basile]]
* 1960 – ''[[La figlia del reggimento]]'' – di [[Gaetano Donizetti]] – con [[Anna Moffo]], [[Giuseppe Campora]], Giulio Fioravanti, Iolanda Gardino e i mimi di [[Giancarlo Cobelli]], Direttore: [[Franco Mannino]] - Per una trascuratezza di Telecinema, ossia il reparto tecnico che trasferiva su pellicola l'immagine TV mediante il "trascryber", la registrazione filmica di questa produzione è andata irrimediabilmente perduta, è rimasto soltanto l'audio<ref>M. Genesi, 2002, p. 340</ref>
* 1965 – ''[[L'elisir d'amore]]'' – di [[Gaetano Donizetti]] – con Valeria Mariconda, [[Agostino Lazzari]], [[Italo Tajo]], [[Renato Capecchi]] – produzione esterna in appalto per la Rai, per la serie ''L'Opera in un'ora''
* 1966 – ''[[Il barbiere di Siviglia (Rossini)|Il barbiere di Siviglia]]'' – di [[Gioachino Rossini]] – con [[Ugo Benelli]], [[Sesto Bruscantini]], Valeria Mariconda, [[Carlo Badioli]], [[Italo Tajo]] – produzione esterna in appalto per la Rai, per la serie ''L'Opera in un'ora''
* 1968 – ''[[La traviata]]'' – di [[Giuseppe Verdi]] – vedi ''Regie cinematografiche''
* 1971 – ''[[Lucia di Lammermoor]]'' – di [[Gaetano Donizetti]] – vedi ''Regie cinematografiche''
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== Regie cinematografiche e sceneggiature ==
*''[[La serva padrona]]'' – di [[Giovan Battista Pergolesi]] – con [[Anna Moffo]], [[Paolo Montarsolo]], [[Giancarlo Cobelli]] e i mimi di Giancarlo Cobelli, Orchestra Filarmonica di Roma, Maestro Concertatore e Direttore d'Orchestra: [[Franco Ferrara]] – sceneggiatura e regia (film-opera) (1958)
*''[[La traviata]]'' – di [[Giuseppe Verdi]] – con [[Anna Moffo]], [[Franco Bonisolli]], [[Gino Bechi]], Orchestra e Coro del Teatro dell'Opera di Roma diretti da Giuseppe Patané&nbsp;– sceneggiatura e regia (film-opera) (1966)
*''[[Sentenza di morte]]'' (1967)
*''[[Lucia di Lammermoor]]'' – di [[Gaetano Donizetti]] – con [[Anna Moffo]], Lajos Kozma, Giulio Fioravanti, Paolo Washington, Orchestra Sinfonica e Coro di Roma diretti da Carlo Felice Cellario&nbsp;– sceneggiatura e regia (film-opera) (1971)
*''[[Il bacio (film 1974)|Il bacio]]'' (1974)
*''[[Genova a mano armata]]'' (1976)
*''[[La padrona è servita]]'' (1976)
*''[[Venezia, carnevale, un amore]]'' – con [[Rudolf Nureyev]], [[Carla Fracci]], [[Peter Ustinov]], [[Charles Aznavour]] – soggetto di Mario Lanfranchi, [[Sandro Bolchi]] e Nino Caselli (1981)
 
== Spettacoli di prosa ==
=== Regie e adattamenti per la TV ===
(elenco parziale<ref>Rif. Teche Rai per il teatro</ref>)
* 1955 – ''S'egli tornasse'' – dall'omonima commedia (1936) di [[Orio Vergani]] – con [[Lina Volonghi]], [[Ernesto Calindri]], [[Davide Montemurri]], [[Liù Bosisio]] – trasmessa il 5 maggio
* 1960 – ''Moglie'' – da una commedia di [[Janos Bokay]] – con [[Elsa Merlini]], [[Franco Volpi (attore)|Franco Volpi]], [[Raoul Grassilli]] – trasmessa il 30 settembre
* 1960 – ''Lo schiavo impazzito'' – dall'omonima commedia (1939) di [[Guglielmo Giannini]] – con [[Franco Coop]], [[Nino Besozzi]], [[Gianni Agus]], [[Esperia Sperani]], [[Edoardo Toniolo]], [[Lia Zoppelli]], [[Wandisa Guida]], [[Armando Francioli]] – trasmessa l'11 novembre
* 1961 – ''Servi e padroni'' – dall'omonima commedia (1943) di [[Vincenzo Tieri]] – con [[Franco Scandurra]], [[Franco Volpi (attore)|Franco Volpi]], [[Laura Carli]], [[Gianni Agus]], [[Carla Macelloni]], [[Luisa Rivelli]] – trasmessa il 19 maggio
* 1962 – ''Le acque della luna'' – dal dramma ''Waters of the Moon'' (1951) di N. C. [Norman Charles] Hunter – con [[Carla Bizzarri]], [[Elsa Albani]], [[Luisa Rossi]], [[Ferruccio De Ceresa]], [[Gianni Agus]] – trasmessa il 5 gennaio, in occasione dell'inaugurazione degli studi televisivi di Napoli
* 1963 – ''Ritorno dall'abisso'' – originale televisivo di [[Franco Enna]] – con [[Armando Francioli]], [[Roberto Villa]], [[Luisa Rivelli]]
* 1964 – ''Arlecchinata'' – da ''Harlequinade'' (1948) di [[Terence Rattigan]] – con [[Gianni Santuccio]], [[Gianni Agus]], [[Carla Bizzarri]] – trasmessa il 14 dicembre
 
=== Regie e produzioni teatrali ===
(elenco parziale)
* 1966 – ''Uscirò dalla tua vita in taxi'' (Help Stamp Out Marriage) di [[Willis Hall]] e [[Keith Waterhouse]] – con [[Aroldo Tieri]] e [[Giuliana Lojodice]]
* 1968 – ''Vita col padre'' (Life with Father, 1939) di [[Howard Lindsay]] e [[Russel Crouse]] – con [[Rina Morelli]] e [[Paolo Stoppa]]
* 1973 – ''L'anatra all'arancia'' ([[Le canard à l'orange]]) da ''The Secretary Bird'' (1967) di Sir [[Alec Douglas-Home]], con [[Alberto Lionello]] e [[Valeria Valeri]]
* 1990 – ''Eros X tre'', con la Compagnia Teatro Proposta di Mario Lanfranchi – il progetto ha messo in scena tre note commedie inglesi sull'eros (traduzioni, adattamenti e regie di M. Lanfranchi):
:• ''Esperienze erotiche a basso livello'' di [[Clare McIntyre]] – con Alessandra Costanzo, Francesca Rossiello, Rosa Genovese.
:• ''Perversioni sessuali a Chicago'' di [[David Mamet]] – con Gianni Williams, [[Stefano Onofri]], Marina Marini e Simonetta Giurunda
:• ''Criminali dell'eros'' (''Delizie funerarie'' – ''Un criminale alla porta'') di [[Joe Orton]] – con Toni Orlandi, Franca Stoppi, [[Stefano Onofri]], [[Luigi Bonos]]
* 1994 – ''900 Oneonta'' di [[David Beaird]] all'[[Old Vic]] di Londra, con prosecuzione all'[[Ambassadors Theatre]] (co-produzione e regia)
* 1995 – ''September Tide'' (1948), di [[Daphne Du Maurier]], al [[Comedy Theatre]], con [[Susannah York]] (co-produzione e regia)
 
== Regie di opere liriche e operette ==
=== Regie liriche ===
(elenco parziale)
* ''[[Aida]]'' – di [[Giuseppe Verdi]] – [[Teatro Massimo Bellini]] di Catania ([[1958]])
* ''[[Il barbiere di Siviglia (Rossini)|Il barbiere di Siviglia]]'' – di [[Gioachino Rossini]] – [[Teatro dell'Opera di Roma]] ([[1960]])
* ''[[La bella molinara]]'' – di [[Giovanni Paisiello]] – [[Teatro San Carlo]] di Napoli – con [[Graziella Sciutti]], [[Antonio Boyer]], [[Franco Calabrese]], [[Giovanna Fioroni]], [[Agostino Lazzari]], [[Alvinio Misciano]], [[Leonardo Monreale]], Coro del Teatro San Carlo di Napoli e Orchestra da camera Alessandro Scarlatti della Rai di Napoli diretti da [[Franco Caracciolo]]
* ''[[La bohème]]'' – di [[Giacomo Puccini]] – [[Teatro La Fenice]] di Venezia – [[Teatro Comunale di Bologna]]
* ''[[La bohème]]'' – di [[Ruggero Leoncavallo]] – [[Teatro Verdi (Trieste)|Teatro Verdi]] di Trieste (27 novembre [[1959]])
* ''[[Carmen (opera)|Carmen]]'' – di [[Georges Bizet]] – ''Teatro delle Novità'' al [[Teatro Gaetano Donizetti|Donizetti]] di Bergamo([[1956]]) con [[Franco Corelli]], un'edizione in stile "charleston" andata in scena il 10 settembre, molto criticata e contemporaneamente esaltata dalla stampa
* ''[[Cavalleria rusticana (opera)|Cavalleria rusticana]]'' – di [[Pietro Mascagni]] – [[Teatro Regio di Parma]] (stagione [[1956]]-57)
* ''[[Il crepuscolo degli dei]]'' – di [[Richard Wagner]] – [[Teatro Massimo Bellini]] di Catania ([[1961]]) (inaugurazione della stagione)
* ''[[La figlia del diavolo]]'' – di [[Virgilio Mortari]] – [[Teatro Regio di Parma]] ([[1957]])
* ''[[Madama Butterfly]]'' – di [[Giacomo Puccini]] – [[Teatro La Fenice]] di Venezia ([[1962]]) ''(anche ripresa televisiva)''
* ''[[Manon (Massenet)|Manon]]'' – di [[Jules Massenet]] – [[Teatro Regio di Parma]] ([[1958]]) con [[Magda Olivero]]
* ''[[Pagliacci (opera)|Pagliacci]]'' – di [[Ruggero Leoncavallo]] – con [[Rafael Lagares]] – [[Teatro Verdi (Trieste)|Teatro Verdi]] di Trieste (11 gennaio [[1958]])
* ''[[I puritani]]'' – di [[Vincenzo Bellini]] – [[Teatro Regio di Parma]] ([[1960]]) con la Moffo ed [[Ivo Vinco]], [[Teatro Massimo Bellini]] di Catania ([[1960]]), [[Teatro Massimo di Palermo]], ([[1961]]), [[Teatro Comunale di Bologna]]
* ''[[Simon Boccanegra]]'' – di [[Giuseppe Verdi]] – [[Teatro Regio di Parma]] ([[1957]]) con [[Tito Gobbi]]
* ''[[La traviata]]'' – di [[Giuseppe Verdi]] – [[Teatro La Fenice]] di Venezia ([[1961]]), [[Teatro Vittorio Emanuele II]] ([[1961]]), Auditorium [[Parco Marsaglia]] di [[Sanremo]] ([[1962]]), [[Teatro Comunale di Firenze]]
* ''[[Turandot]]'' – di [[Giacomo Puccini]] – [[Teatro La Fenice]] di Venezia ([[1960]]) – ''(anche ripresa televisiva)''
 
=== Operette ===
(elenco parziale)
* 1958 – ''[[La duchessa di Chicago]]'' – di [[Emmerich Kálmán]] – Con [[Irene Callaway]], [[Sergio Tedesco]], [[Nuto Navarrini]] – [[Festival dell'Operetta]] di [[Trieste]], [[Castello di San Giusto]] – ''anche ripresa televisiva trasmessa il 12 agosto''
* 1958 – ''[[La casta Susanna]]'' – di [[Jean Gilbert]] – con [[Rosy Barsony]], [[Edda Vincenzi]], [[Nuto Navarrini]], [[Elvio Calderoni]], Orchestra e Coro del Teatro Verdi – [[Festival dell'Operetta]] di Trieste – ''anche ripresa televisiva ''
* – ''[[Cin Ci La]]'' – di [[Virgilio Ranzato]] – [[Festival dell'Operetta]] di Trieste
* – ''[[La vedova allegra (operetta)|La vedova allegra]]'' – di [[Franz Lehár]] – [[Festival dell'Operetta]] di Trieste
 
== Varie e diverse ==
 
=== Grandi spettacoli, ideazione e regie ===
(elenco parziale)
 
* 1955 – ''Corteo storico matildico'' a [[Quattro Castella]], prima celebrazione dell'incoronazione di [[Matilde di Canossa]], con ideazione di giochi sul campo matildico – ''ideazione, regia dello spettacolo e delle riprese televisive''
* 1959 – ''Lo sbarco di Garibaldi a Sesto Calende'', parata celebrativa per il centenario dell'avvenimento – ''ideazione, regia dello spettacolo e delle riprese televisive''
* 1961 – ''1915-1918: la guerra e la vittoria'', spettacolo composito, prosa e musica, che inaugurò il [[Rai 2|Secondo canale (Rai2)]], realizzato al [[PalaLottomatica|Palasport]] di Roma per la sua grandiosità – Prima Parte: ''Quel lungo treno…'' (concerto di apertura con brani di trincea) – Seconda parte: ''La trincea'' (racconto sceneggiato di [[Giuseppe Dessì]]) – Terza parte: ''Tutti quei soldati'', [[documentario]] realizzato su testi di [[Pier Antonio Quarantotti Gambini]] – trasmesso il 4 novembre – ''ideazione, regia dello spettacolo e delle riprese televisive''
* 1966 – ''[[Festa italiana (teatro)|Festa italiana]]'', spettacolo di folclore regionale italiano, organizzato per il [[Madison Square Garden]] di New York (7 ottobre) – ''ideazione, regia dello spettacolo e delle riprese televisive''
 
=== Produzioni ===
(elenco parziale)
 
* 1962 – ''Madre ignota (Luciano, una vita bruciata)'', debutto di [[Gian Vittorio Baldi]] nel lungometraggio
* 1964 – [[Anna Moffo Show]], prima serie (3 puntate con frequenza settimanale) trasmessa dalla Rete Nazionale dal 18 gennaio all'8 febbraio 1964 – ''ideazione e regia''<ref name= RD_1 />
* 1966-67 – [[TuttoTotò]], serie di dieci filmati prodotti per conto della Rai e basati sul repertorio teatrale del grande comico. Fu l'ultima fatica dell'attore, poiché morì poco prima che andassero in onda per la prima volta (dal 10 maggio al 6 luglio 1967). Titoli rimasti di questo progetto: [[Episodi di Tutto Totò#Il latitante|Il latitante]], [[Episodi di Tutto Totò#Il tuttofare|Il tuttofare]], [[Episodi di Tutto Totò#Il grande maestro|Il grande maestro]], [[Episodi di Tutto Totò#Don Giovannino|Don Giovannino]], [[Episodi di Tutto Totò#La scommessa|La scommessa]], [[Episodi di Tutto Totò#Totò Ciak|Totò Ciak]], [[Episodi di Tutto Totò# Totò a Napoli|Totò a Napoli]], [[Episodi di Tutto Totò#Totò Ye Ye|Totò Ye Ye]] e [[Episodi di Tutto Totò#Premio Nobel|Premio Nobel]] – ''produzione''
* 1966-67 – [[Anna Moffo Show]] seconda serie (4 puntate con frequenza settimanale) trasmessa dalla Rete Nazionale&nbsp;– fu filmata a Cinecittà sia in b/n per la televisione sia a colori per la distribuzione all'estero e in doppio audio, in italiano e in inglese – ''ideazione, produzione e regia''
 
== Riconoscimenti ==
* 1961&nbsp;– Premio Internazionale Luigi Illica per la lirica
* 1971&nbsp;– Premio Malatestiano per la migliore regia. Festival del Film Musicale, Rimini
* 1972&nbsp;– Premio per la regia. Festival Internazionale Cinematografico del Melodramma, Gardone Riviera. Teatro del Vittoriale
* 1975&nbsp;– Premio La Rosa d'Oro per la regia. Città di Venezia, Premio Internazionale di Cultura, Scienze e Industria
* 2002&nbsp;– Cittadinanza onoraria conferitagli dal Comune di Lesignano de' Bagni, Parma
* 2004&nbsp;– [[Premio Sant'Ilario|S. Ilario]] d'Oro. Medaglia d'oro, massimo riconoscimento della Città di Parma quale eminente ed eclettica personalità della cultura e dello spettacolo
* 2012&nbsp;– La Scarpèta dòra. Premio annuale istituito dalla [http://www.famijapramzana.it Famija Pramzana] a personaggi che si sono distinti nella conservazione del dialetto e delle tradizioni della città di Parma
 
== Note ==
<references />
 
== Bibliografia e documentari ==
* [http://www.radiocorriere.teche.rai.it Archivio storico del Radiocorriere TV] sul sito delle [[Rai Teche]], annate dal 1955 al 1995 per palinsesti e articoli specifici sulle trasmissioni
* ''Ciak al Castello. 50 anni di cinema al Castello Odescalchi di Bracciano'' Catalogo della Mostra (21 giugno 2012 - 6 gennaio 2013), Allemandi & C. (TO), 2012
* ''Dieci anni di Televisione in Italia'', a cura di Geno Pampaloni, ERI, Edizioni Radiotelevisione Italiana, 1964
* ''Dizionario dei Musicisti di Parma'', a cura di Gaspare Nello Vetro, Comune di Parma, 2008
* ''Io Mario Lanfranchi'', testi di Maurizio Schiaretti, a cura del Comune di Lesignano de' Bagni, Parma 2002 - consegnato al regista come regalo-sorpresa in occasione della cerimonia con cui venne insignito della cittadinanza onoraria
* "Venezia, Carnevale, un amore" in ''Set in Venice'', a cura di Ludovica Damiani, prefazione di Paolo Mereghetti, con saggio di Paolo Montanaro, Mondadori Electa spa, Milano, 2009, pp.&nbsp;76–77
* Antonio Bruschini, Federico de Zigno, ''Western all'italiana. Book 2: The Wild, the Sadist and the Outsiders''. Prefazioni di Giulio Questi e Gianni Garko, edizione bilingue italiano/inglese, Glittering Images edizioni d'essai, Firenze, 2001
* Giovanni Buttafava, Aldo Grasso, ''La camera lirica. Storia e tendenza della diffusione dell'opera lirica attraverso la televisione'', Amici della Scala, Milano, 1986
* Vanni Buttasi, "Mario Lanfranchi tra gusto e voglia di sperimentare", ''Gazzetta di Parma'', 16 luglio 2013, (''In primo piano'') p.&nbsp;29
* Giorgio Carbone, Leo Pasqua, ''Dizionario della Tv'', SugarCo Edizioni, Carnago (VA), 1992
* Giulio d'Amicone, ''Vamos! Il western italiano oltre Leone'', Edizioni Falsopiano (AL), 2013, pp.&nbsp;124–130
* Mario Genesi, ''Anna Moffo. Una carriera italo-americana'', Litografica Borgonovo V.T. (PC), 2002
* Marco Giusti, ''Il grande libro di Carosello, Prima Edizione'', Sperling & Kupfer Editori, Milano, 1995; ''Seconda Edizione'', Frassinelli, Milano, 2004
* Marco Giusti, ''Dizionario dei film italiani stracult'', Frassinelli, Milano, 2004
* Marco Giusti, ''Dizionario del western all'italiana'', Arnoldo Mondadori Editore, Milano, 2007, pp.&nbsp;463–464, 637
* Aldo Grasso, ''Storia della Televisione. La TV italiana dalle origini'', Prima Edizione (2 volumi), Garzanti Editore, Milano, 1988
* Eddy Lovaglio, "Un tè con Mario Lanfranchi", ''Dossier New Parma'', n.6/genn-febbr. 2010, pp.&nbsp;26–31
* Matteo Mancini, ''Spaghetti Western. Volume 2: La proliferazione del genere (anno 1967)'', Edizioni Il Foglio, Piombino (LI), 2014, pp.&nbsp;645–649
* Mirco Melanco, "Venezia nel film di genere, dal 1970 a oggi", in ''Luci sulla città. Venezia e il Cinema'', a cura di Alessandro Faccioli e Gian Piero Brunetta, Marsilio, 2010, pp.&nbsp;107 & segg.
* Daniela Muti, "È di scena il Savoir Vivre", ''Case & Country Class'', n.132/sett.2004, pp.&nbsp;38–47
* Valeria Ottolenghi, "Tutto Lanfranchi su Wikipedia", ''Gazzetta di Parma'', 19 novembre 2012, p.&nbsp;5
* Valeria Ottolenghi, "E Cho Cho San bucò il piccolo schermo", ''Gazzetta di Parma'', 30 giugno 2017, p.&nbsp;41
* Antonella Pina, "Multimediale e gentiluomo", ''FILM D.O.C.'', XVI/n.76/genn.febb. 2008, pp.&nbsp;11
* Mara Pedrabissi, "La Parma che vorrei", ''Gazzetta di Parma'', 19 settembre 2016, p.&nbsp;17
* Roberta Reganati Ebnet, "Mario Lanfranchi un regista per tutte le stagioni", Edizioni Santa Croce, Parma, 2014
* Vittorio Sgarbi, "Chi offre di più? Metto all'asta la mia vita", ''Europeo'', XLI/n.50/14 dic. 1985, pp.&nbsp;109–110
* Vittorio Sgarbi, ''Dell'Italia. Uomini e luoghi, ''Bompiani, Milano, 2013, pp.&nbsp;245–252
* Maria Teresa Sulla, ''Il ruolo del romanzo d'Appendice nell'attuale sviluppo di nuovi linguaggi all'interno dei contesti massmediali - Da Carolina Invernizio a Mario Lanfranchi''. Relatori Prof.ssa Annamaria Cavalli e prof. Roberto Campari, Tesi di Laurea, Università degli Studi di Parma, Corso di laurea in Scienze della comunicazione scritta e ipertestuale, Anno accademico 2003-2004
* Emilio Giuseppe Spedicato, ''Abbiamo amato Puccini, 108 incontri tra un matematico e il mondo della lirica'', Aracne Editrice, Roma, 2013, pp.&nbsp;315–318, 541, 553–558
* Donatella Trono, ''Il Cinema Poliziesco 1973-1981, Strategìe di mercato e modelli di genere''. Relatore prof. Francesco Pitasso, Tesi di Laurea, Università di Bologna, Facoltà di Lettere e Filosofia, Corso di Laurea in D.A.M.S. - Cinema, Anno Accademico 2004-2005. Vasta indagine sul genere, dal punto di vista della produzione e della distribuzione, con un'ampia scheda dedicata a ''Genova a mano armata'' come modello atipico, soprattutto per soggetto e sceneggiatura, contiene, a conclusione della tesi, un'interessante intervista col regista
* Sandra Vanni, ''L'Opera in televisione: Le produzioni in studio 1954-1975 - Uno studio di caso: Turandot (1958) Regia di Mario Lanfranchi''. Relatore prof.ssa Elena Mosconi. Tesi di Laurea Magistrale in Musicologia, Università di Pavia, Dipartimento di Musicologia e Beni Culturali, Anno Accademico 2015-2016. Contiene inoltre specifica e approfondita intervista col regista
* Renato Venturelli, ''Eroi senza pietà. Intervista a Mario Lanfranchi'', in Cinema & Generi 2010, a cura di Renato Venturelli, Le Mani–Microart's Edizioni, Recco (GE), 2010, pp.&nbsp;112–122, leggibile nel web{{cita web|url=http://digilander.libero.it/biblioego/LanfranchiRV.htm|titolo=intervista a M.L.}}
===== Documentari =====
* Francesco Barilli, ''Poltrone rosse. Parma e il cinema'' (2014) - Documentario sui film girati a Parma con interviste ai registi. Presentato alla Mostra di Venezia 2014.
* Loris Casadei, Pietro Fantoni, Carlo Stamilla ''Mario Lanfranchi un regista per tutte le stagioni'', documentario realizzato nel Laboratorio audio-video-fotografico DAMS per il Corso di Cinematografia Documentaria e Laboratorio di Videoscrittura (Prof. Mirco Melanco, Anno Accademico 2016-2017), Università di Padova Dipartimento Beni Culturali
* Peter Dollinger, Hans-Jürgen Panitz, ''Denn sie kennen kein Erbarmen - Der Italowestern'' (2006), documentario. Prod.: Movieman Productions /ARTE in collaborazione con Norddeutscher Rundfunk (NDR) /Bayerischer Rundfunk (BR)/Goethe-Institut
* Carlo Montanaro, ''Un ciak a Venezia'' (1981) - documentario sul backstage di ''Venezia, Carnevale, un amore'', che ha accompagnato la visione del film durante il Carnevale di Venezia 2011 per il ciclo "''Venezia e le eroine post-romantiche ottocentesche - Venezia Città delle Donne - da Senso a Sissi''" curato da Gian Piero Brunetta
* Michela Benvegnù, Enrico Nanni, ''La ragionevole follia'' (2018) - Documentario sulla vita e sulle opere di Mario Lanfranchi. Da un'idea di Diego Bertolotti. Film realizzato per il Corso di Alta Formazione in Cinema Documentario e Sperimentale di Parma.
 
== Collegamenti esterni ==
*[https://www.termedisaturnia.it/it Sito ufficiale delle Terme di Saturnia]
 
{{Portale|Provincia di Grosseto|Toscana}}
* {{Imdb}}
* {{cita web|url=http://www.youtube.com/watch?v=zyOA9PhyodA|titolo=Dialogo sulle grandi regie veneziane, intervista e presentazione a cura di Gian Piero Brunetta, 15 febbraio 2012, Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti}}
* {{cita web|url=http://www.youtube.com/watch?v=dFN20GTQly8|titolo=Mario Lanfranchi interpreta alcune pagine tratte da "Saggiomatto" di Luca Bertoletti}}
* {{cita web|url=http://www.mymovies.it/biografia/?r=1763|titolo=MyMovies, filmografia comprendente anche alcune regie di prosa}}
* {{cita web|http://www.pramzanblog.com/2009/01/le-interviste-di-pramzanblog-mario.html|PramzanBlog, lunga intervista con foto}}
* {{cita web|url=http://parmaindialetto.blogspot.it/search?updated-min=2008-12-31T15:00:00-08:00&updated-max=2009-01-28T17:27:00%2B01:00&max-results=50&start=208&by-date=false|titolo=Parmaindialetto-blog (11 gennaio 2009) biografia a fronte in italiano e in dialetto parmigiano}}
* {{cita web|url=http://www.liricamente.it/showdocument.asp?iddocumento=251|titolo=Sito dedicato alla musica lirica, intervista}}
* Concerti vari a Villa Lanfranchi: {{cita web|url=https://www.youtube.com/watch?v=msNDH_nn7Xo|titolo= Massimo Manzi, Renato Sellani, Massimo Moriconi}}, {{cita web|url=https://www.youtube.com/watch?v=YFTccsqA800|titolo=Il teatro di Bernardo Lanzetti "Moon of Alabama"}}
* {{cita web|url=https://www.youtube.com/watch?v=UnZGsVytO-Q|titolo=Mario Lanfranchi ospite d'onore a "Genova Calibro 9" nel 2014}}
 
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|biografie|cinema|teatro|televisione}}
 
[[Categoria:Registi teatrali italianiSaturnia]]
[[Categoria:SceneggiatoriTerme italianiin Italia|Saturnia, Terme di]]
[[Categoria:Collezionisti d'arte italiani]]