Ferrovie dello Stato Italiane e Discussione:Lella Vignelli: differenze tra le pagine

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== Collegamenti esterni modificati ==
{{Azienda
|nome = Ferrovie dello Stato Italiane S.p.A.
|logo = Logo Ferrovie dello Stato Italiane.svg
|logo dimensione = 203
|immagine = Sede Centrale FS.jpg
|didascalia = Sede centrale delle Ferrovie dello Stato Italiane a Roma
|forma societaria = Organismo di diritto pubblico
|data fondazione = 1º luglio 1905
|forza cat anno = 1905
|luogo fondazione = [[Roma]]
|fondatori = [[Governo Fortis I|Governo del Regno d'Italia]]
|data chiusura =
|causa chiusura =
|nazione = ITA
|sede = [[Roma]]
|gruppo =
|filiali = <ref name="RelazioneFinanziaria2017"/>
* [[ANAS]]
* [[Busitalia-Sita Nord]]
* [[Fercredit]]
* [[Ferrovie del Sud Est|Ferrovie del Sud Est e Servizi Automobilistici]]
* [[Ferservizi]]
* [[FS Sistemi Urbani]]
* [[Grandi Stazioni]]
* [[Italcertifer]]
* [[Italferr]]
* [[Mercitalia Rail]]
* [[Netinera]]
* [[Nugo]]
* [[TrainOSE]]
* [[Trenitalia]]
* [[Rete Ferroviaria Italiana]]
|persone chiave = &#32;
* Gianluigi Vittorio Castelli <small>(Presidente)</small><ref name=castelli/>
* [[Gianfranco Battisti]] <small>(Amministratore Delegato)</small><ref>{{cita web|url=https://www.ilfattoquotidiano.it/2018/07/30/ferrovie-dello-stato-nomine-di-toninelli-battisti-ad-e-castelli-presidente-due-manager-interni-rilancio-dei-regionali/4525666/|titolo=Ferrovie dello Stato, Toninelli annuncia le nomine: “Battisti ad e Castelli presidente. Scelti due manager interni”|data=30 luglio 2018|accesso=1º agosto 2018}}</ref>
|settore = Trasporti
|prodotti = [[Trasporto ferroviario]]
|fatturato = {{formatnum:9299}} milioni di [[Euro|€]]<ref name="RelazioneFinanziaria2017">{{cita web|url=https://www.fsitaliane.it/content/dam/fsitaliane/Documents/investor-relations/bilanci/FS_Italiane_Relazione_finanziaria_annuale_2017.pdf|titolo=Relazione Finanziaria Annuale 2017|formato=PDF|accesso=19 giugno 2018}}</ref>
|anno fatturato = 2017
|utile netto = 552 milioni €<ref name="RelazioneFinanziaria2017"/>
|anno utile netto = 2017
|dipendenti = {{formatnum:74436}}<ref name="RelazioneFinanziaria2017"/>
|anno dipendenti = 2017
|slogan = Insieme muoviamo il Paese<ref>{{cita libro | nome= Giovanni| cognome= Felici | titolo= Dall'etica ai codici etici - Come l'etica diventa progetto d'impresa | anno= 2005 | editore= Franco Angeli | città= Milano| p= 146 | url=https://books.google.it/books?id=T3fkBrrnmdIC&pg=PA146&lpg=PA146&dq=%22insieme+muoviamo+il+paese%22&source=bl&ots=ap-qrgM-XU&sig=z-hm_O5tZ0UAB4Jnd85qrwDV__U&hl=it&sa=X&ved=0ahUKEwikx_GlmvTbAhXDlCwKHQfEBH4Q6AEIRDAE#v=onepage&q=%22insieme%20muoviamo%20il%20paese%22&f=false}}</ref>
|sito = [https://www.fsitaliane.it/ www.fsitaliane.it/]
}}
 
Gentili utenti,
'''Ferrovie dello Stato Italiane''' (abbr. '''FS''', fino al 21 giugno [[2011]] '''Ferrovie dello Stato''')<ref name="FS_cambiologo">{{cita web| url=http://www.fsnews.it/cms-file/allegati/fsnews/NUOVOLOGO.pdf| formato=PDF| accesso=23 giugno 2011| titolo=Le Ferrovie dello Stato diventano italiane| autore=Agenzia di stampa Ferrovie dello Stato}}</ref>, è la più importante [[società (diritto)|società]] di [[trasporto ferroviario]] e su strada [[italia]]na; è un'[[impresa pubblica]]<ref>{{Cita libro|nome=Roberto|cognome=Garofoli|nome2=Valerio De|cognome2=Gioia|titolo=Appalti e contratti: percorsi giurisprudenziali|url=https://books.google.it/books?id=FBOyFTkXMSoC&pg=PA423&lpg=PA423&dq=qualificabile+impresa+pubblica+ferrovie+dello+stato&source=bl&ots=T6z3rvpQ4t&sig=JUUiyNOWga3dpP_jlSoLlNt3Eok&hl=en&sa=X&ved=2ahUKEwi9h7rg7-rfAhUHCxoKHSLVBiwQ6AEwA3oECAcQAQ#v=onepage&q=qualificabile%20impresa%20pubblica%20ferrovie%20dello%20stato&f=false|accesso=2019-01-13|data=2007|editore=Giuffrè Editore|lingua=it|ISBN=9788814128264}}</ref> in forma di [[società per azioni]], qualificabile quale [[organismo di diritto pubblico]]<ref>{{cita web|url=https://www.giustizia-amministrativa.it/cdsintra/wcm/idc/groups/public/documents/document/mdax/nzez/~edisp/intra_190634.htm|titolo=Consiglio di Stato, Adunanza plenaria 23 luglio 2004, n.9|data=23 luglio 2004}}</ref><ref>{{Cita web|url=http://www.sindacatoorsa.it/orsa_ferrovie/ultimora/anno2017/dirittoaccessoatti21-07-2017.pdf|titolo=Informativa di OR.S.A. Ferrovie sul diritto di accesso agli atti|accesso=2019-01-13}}</ref>.
 
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Le Ferrovie dello Stato nacquero nel [[1905]]<ref>{{cita web|url=http://www.fsitaliane.it/fsi/Chi-Siamo/La-nostra-storia/Cento-Anni-di-Storia/Cento-Anni-di-Storia|titolo=Cento anni di storia}}</ref> in seguito alla statalizzazione di numerose [[linee ferroviarie]] italiane inglobate nell'[[Azienda autonoma delle Ferrovie dello Stato]] e poste sotto la direzione del Ministero dei lavori pubblici. Nel [[1945]] l'[[Azienda autonoma delle Ferrovie dello Stato|Azienda autonoma]], passò sotto il controllo del [[Ministero dei Trasporti]]. Dal 1º gennaio [[1986]] l'azienda fu trasformata in [[ente pubblico economico]] in applicazione alla [[legge]] 210/1985 di istituzione dell'ente Ferrovie dello Stato<ref name="Legge210">{{Normattiva |tipo = legge |anno = 1985 |mese = 05 |giorno = 17 |numero = 210 |titolo = L. 17 maggio 1985, n. 210, Istituzione dell'ente "Ferrovie dello Stato"}}</ref>. Il 12 agosto [[1992]] l'ente fu trasformato in [[società per azioni]] con unico azionista il [[Ministero dell'economia e delle finanze]] (MEF), assumendo la qualificazione giuridica di [[Organismo di diritto pubblico]].
*Aggiunta del link all'archivio https://web.archive.org/web/20130412032137/http://vignelli.com/awards/lella.html per http://www.vignelli.com/awards/lella.html
 
Fate riferimento alle FAQ per informazioni su come correggere gli errori del bot.
Tuttora l'azienda, capogruppo delle "società operative" del Gruppo FS, è direttamente controllata dal MEF. Ai sensi dell’art. 2, lett b) del d.lgs. 158/1995 e così come novellato dal d.lgs. 50/2016<ref>{{Cita web|url=http://www.gazzettaufficiale.it/atto/serie_generale/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2016-04-19&atto.codiceRedazionale=16G00062|titolo=DECRETO LEGISLATIVO 18 aprile 2016, n. 50 |accesso=2019-01-05}}</ref>, nonché come confermato dalla sentenza 5007 del 24 settembre 2001 della sezione VI del [[Consiglio di Stato (Italia)|Consiglio di Stato]]<ref>{{Cita web|url=http://www.dirittodeiservizipubblici.it/sentenze/sentenza.asp?sezione=dettsentenza&id=31|titolo=Diritto dei Servizi Pubblici - Sentenza|sito=www.dirittodeiservizipubblici.it|accesso=2019-01-05}}</ref>, la SpA “Ferrovie dello Stato Italiane”, è qualificabile come [[impresa pubblica]]. Tale qualifica si estende alle società operative della holding, definibili, sempre secondo la sentenza in esame, quali “promanazione organizzativa infragruppo”.
 
Saluti.—[[:en:User:InternetArchiveBot|'''<span style="color:darkgrey;font-family:monospace">InternetArchiveBot</span>''']] <span style="color:green;font-family:Rockwell">([[:en:User talk:InternetArchiveBot|Segnala un errore]])</span> 08:36, 19 lug 2019 (CEST)
Nel rapporto fra la holding e le "società operative" da essa controllate e, in particolar modo, nell'ambito dell'affidamento degli appalti indetti dalle società controllate dalla SpA "Ferrovie dello Stato Italiane", secondo quanto stabilito dallo stesso [[Consiglio di Stato (Italia)|Consiglio di Stato]] si ravvisa, in seno alle sue società controllate, un mero assetto organizzativo "interno" di FSI SpA, la cui impresa collegata (o controllata) va considerata una sua sostanziale alter ego. Le società del Gruppo Fs (a.e. Italferr, Rfi, Trenitalia, Ferservizi) sono qualificabili quali imprese pubbliche.
 
Dal 24 maggio del 2011 le Ferrovie dello Stato diventarono Ferrovie dello Stato Italiane S.p.A.<ref>{{cita web|url=http://www.corteconti.it/export/sites/portalecdc/_documenti/controllo/sez_controllo_enti/2014/delibera_71_2014_relazione.pdf|titolo=Determinazione e relazione della Sezione del controllo sugli enti sul risultato del controllo eseguito sulla gestione finanziaria delle Ferrovie dello Stato Italiane S.p.A. per l’esercizio 2013|data=18 luglio 2014|accesso=13 gennaio 2019}}</ref>.
 
== Storia ==
=== La nascita ===
{{Vedi anche|Statalizzazione delle ferrovie italiane}}
Istituite originariamente come [[Azienda autonoma delle Ferrovie dello Stato]] erano poste sotto la direzione del [[Ministero dei lavori pubblici]], dal [[Alessandro Fortis|governo Fortis]] con la [[s:L. 22 aprile 1905, n. 137, che approva i provvedimenti per l'esercizio di Stato delle ferrovie non concesse ad imprese private|legge 22 aprile 1905, n. 137]], con la quale lo Stato si assunse a totale carico la proprietà e l'esercizio della maggior parte delle [[ferrovie|linee ferroviarie]] nazionali, fino a quel momento in mano ad imprese private. Una prima struttura organizzativa fu determinata con il regio decreto 15 giugno 1905, n. 259, e quindi riordinata con legge 7 luglio 1907, n. 429<ref>{{cita web|url=http://guidagenerale.maas.ccr.it/(S(gn54yo45of2eks453au0tz45))/document.aspx?uri=hap:localhost/guidagenerale/GG0000002901|titolo=ISPETTORATO GENERALE MOTORIZZAZIONE CIVILE E TRASPORTI IN CONCESSIONE}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.lombardiabeniculturali.it/istituzioni/schede/300016/|titolo=direzione compartimentale delle ferrovie
1908 - [1971]|accesso=13 gennaio 2019}}</ref>.
 
Per i primi due anni operò un comitato d'amministrazione presieduto dal [[direttore generale]] [[Riccardo Bianchi]]. Le cariche di presidente del comitato di amministrazione e di direttore generale coincisero, mentre il [[consiglio di amministrazione]], composto da otto membri, iniziò a funzionare solo nel [[1907]]. La sua struttura rimase sostanzialmente inalterata fino al [[regio decreto-legge]] 2 febbraio [[1920]], n. 130, con il quale il consiglio di amministrazione passò da otto a sedici membri, cinque dei quali erano rappresentanti del personale dell'azienda. Fu stabilito che il presidente fosse nominato dal [[governo]] e la carica di [[direttore generale]] fu trasformata in quella di amministratore generale. All'interno del consiglio di amministrazione venne istituito un comitato per trattare la normale amministrazione.
 
=== Durante il ventennio fascista ===
{{Per approfondire|Riforme De Stefani}}
Con l'avvento del [[fascismo]] vi furono ulteriori cambiamenti in accordo con la politica di accentramento riorganizzativo dell'amministrazione. Alla fine del 1922 il consiglio di amministrazione fu sciolto e la carica di amministratore generale soppressa. Un successivo regio decreto del 4 gennaio 1923 portò alla nomina del [[commissario straordinario]], [[Edoardo Torre]], le cui deliberazioni coprono il periodo fino al 30 aprile 1924. Il 1º maggio 1924, con la legge n. 596, fu istituito il [[ministero delle Comunicazioni]] comprendente ferrovie, poste e telegrafi e marina mercantile, a capo del quale venne posto [[Costanzo Ciano]]. A seguito di ciò, Torre venne destituito. Con il successivo regio decreto n. 863, del 22 maggio 1924 fu ricostituito il consiglio di amministrazione, ma solo con funzioni consultive e sotto la presidenza del ministro delle Comunicazioni, il quale venne formato da dieci membri e senza rappresentanti del personale; venne anche ripristinata la carica di direttore generale.
 
Dopo l'[[8 settembre 1943]], essendo l'Italia divisa, si procedette alla separazione territoriale e amministrativa della rete ferroviaria. Furono create due direzioni: a [[Salerno]], per le zone occupate dagli alleati, e a [[Verona]], per la [[Repubblica Sociale]], con un'organizzazione molto simile a quella originaria.
 
All'inizio del [[1944]] fu sospesa, in via provvisoria, la normativa relativa al funzionamento del consiglio di amministrazione e il ministro delle Comunicazioni assunse anche le funzioni di direttore generale. A fine anno venne operata la scissione del Ministero delle Comunicazioni in [[Ministero dei Trasporti]], comprendente anche la Direzione generale delle Ferrovie dello Stato, e in [[Ministero delle Comunicazioni|quello delle Poste e Comunicazioni]]. Il 20 agosto [[1945]] venne ricomposto il consiglio di amministrazione costituito da dodici membri, ripristinandone le attribuzioni anteguerra; la rinata azienda ferroviaria viene denominata [[Azienda Autonoma delle Ferrovie dello Stato]].
 
=== Le FS dal dopoguerra al 1985 ===
Il [[secondo dopoguerra|dopoguerra]] fu uno dei periodi più difficili della storia delle FS che dovettero affrontare il problema della ricostruzione della rete, distrutta in gran parte del paese; uno sforzo senza precedenti che già nel [[1952]] si poteva dire concluso. Incominciava una nuova fase, quella dello svecchiamento del parco rotabile rimasto indenne, ma insufficiente e in gran parte obsoleto; occorreva progettare nuovi rotabili da costruire per le nuove esigenze del traffico ferroviario in costante aumento. Nel [[1953]] la [[Società Italiana Ernesto Breda per Costruzioni Meccaniche|Breda]] consegnava i due elettrotreni [[ETR 300]] ''Settebello'' e i derivati [[ETR 250]] ''Arlecchino'', destinati ad essere i fiori all'occhiello delle rinate ferrovie e a riproporre e innovare i servizi [[Treno rapido|rapidi]] e di lusso. Continuavano intanto le elettrificazioni a [[corrente continua]], (la [[Ferrovia Milano-Venezia|Milano-Venezia]] nel [[1957]], la [[Ferrovia Torino-Milano|Milano-Torino]] nel [[1961]]) con cui il "vapore" abbandonava così la rete fondamentale. Iniziò l'epoca dei raddoppi, il più emblematico dei quali fu quello della [[Ferrovia Tirrenica Meridionale|Tirrenica meridionale]] di ben 360&nbsp;km. Mentre si progettava la nuova [[Ferrovia Firenze-Roma (direttissima)|Direttissima Firenze-Roma]] entravano in funzione servizi di prestigio come il ''[[Treno Azzurro]]'' e i servizi [[Trans Europ Express]].
 
Nel [[1957]] le FS svilupparono un'automotrice doppia, la [[Automotrice ALn 442|Aln 442/448]], costruita dalla Breda in 9 esemplari. Ad essa furono affidati tutti i treni TEE interessanti l'Italia, attivati tra l'estate 1957 e la successiva: il ''[[TEE Ligure|Ligure]]'', tra [[Milano]] e [[Marsiglia]] via [[Ventimiglia]] (7.15 ore al posto delle 12 dei servizi precedenti), il ''Mediolanum'', tra Milano e [[Monaco di Baviera|Monaco]], via [[Passo del Brennero|Brennero]] (7 ore invece di 11), il ''[[Lemano (treno)|Lemano]]'' tra Milano e [[Ginevra]] via [[Traforo del Sempione|Sempione]] (4.10 ore invece di 6.20), e il ''Moncenisio'', tra Milano e [[Lione]] via [[Traforo ferroviario del Frejus|Frejus]] (5.50 ore invece di 10).
 
Si procedette a più riprese anche all'ammodernamento degli [[Elettrotreno FS ETR.200|ETR 200]] e alla costruzione di un gran numero di automotrici, sia elettriche come le [[Automotrice ALe 883|ALe 883]] e [[Automotrice ALe 840|ALe 840]], che [[motore diesel|diesel]] come le [[Automotrice FS ALn 772|ALn 772]], realizzate in ben 223 esemplari dal [[1940]] al [[1957]] che si diffonderanno ovunque cessando il servizio solo nel [[1986]], seguite da [[Automotrice FS ALn 880|ALn 880]] e [[Automotrice FS ALn 990|ALn 990]] e in seguito da [[Automotrice FS ALn 773|Aln 773]].
 
La vera innovazione tuttavia arrivò nel [[1956]], quando alla Fiera di Milano fu presentata la prima [[Automotrice ALn 668|ALn 668]], un'automotrice semplice ma robusta, capostipite di un tipo unificato che ha portato le Aln 668 a costituire oltre i tre quarti del parco di automotrici diesel FS, viaggiando su linee secondarie e su linee principali ed effettuando anche servizi di categoria superiore ([[espresso (treno)|espressi]]).
 
Nel settore elettrico l'apice della modernizzazione venne rappresentato dalle veloci e confortevoli [[Automotrice ALe 601|ALe 601]] da cui derivarono anche le versioni, per traffico locale, [[Automotrice ALe 801|ALe 801]] e [[Automotrice ALe 803|ALe 803]] ancor oggi in servizio nella flotta regionale.
 
Nell'ambito della [[nazionalizzazione]] dell'energia elettrica, con il [[Decreto Presidenziale|decreto presidenziale]] del 22 maggio 1963, l'[[Enel]] (che allora aveva appena un anno di vita) incamerò le centrali elettriche delle Fs (tra cui quelle di [[Bressanone]] sull'[[Isarco]], rio Pusteria, Monastero sull'[[Adda]], [[Bardonecchia]], [[Suviana]], [[Larderello]]) impegnandosi, in cambio, a fornire a Fs l'elettricità a prezzo convenzionato<ref>{{Cita web|autore = Fatto Quotidiano|url = http://www.ilfattoquotidiano.it/2014/08/11/ferrovie-dello-stato-scontro-con-il-governo-per-laumento-del-costo-dellenergia/1085066/|titolo = Ferrovie dello Stato, scontro con il governo per l'aumento del costo dell'energia|accesso = |data = 11 agosto 2014}}</ref>.
 
Gli anni settanta portarono alla nascita dei rotabili ''elettronici'' i cui capostipite furono i [[Treno G.A.I.|treni GAI]] e le loro derivazioni, [[Automotrice ALe 724|ALe 724]], [[Automotrice ALe 582|ALe 582]] e [[Automotrice ALe 642|ALe 642]] per l'effettuazioni di servizio metropolitano e regionale, e alle carrozze specializzate per il traffico pendolare come le [[Carrozza vicinale a piano ribassato|carrozze a piano ribassato]] e le [[Carrozza a due piani tipo 1979|a due piani]]. Sono anche gli anni in cui si concretizzarono i primi programmi di [[alta velocità]] in Italia con la costruzione di locomotive come le [[Locomotiva FS E.444|E.444]] e di un prototipo di treno a pendolamento attivo, l'[[ETR 401]].
 
Insieme ad altri nuovi raddoppi, si iniziava a costruire la prima [[linea ad alta velocità]] italiana, la [[Ferrovia Firenze-Roma (direttissima)|Direttissima Firenze-Roma]]. La prima tratta fu inaugurata nel [[1977]] ma l'opera fu conclusa nel [[1992]]. Nel [[1986]], per la prima volta, i treni vennero autorizzati a viaggiarvi a 200&nbsp;km/h, superando quel limite di 180&nbsp;km/h vigente fino ad allora anche sulle tratte più veloci della rete FS, come la [[Ferrovia Roma-Formia-Napoli|Roma-Napoli]]. Due anni più tardi, con l'orario estivo [[1988]], gli [[ETR 450]] (primo [[Pendolino]] in servizio regolare a 250&nbsp;km/h, massima velocità ancor oggi ammessa in Direttissima) collocarono i servizi Milano-Roma al secondo posto in [[Europa]] per velocità massima, dopo i [[TGV]] [[Francia|francesi]], che in quegli anni viaggiavano a 270&nbsp;km/h.
 
Si svilupparono e trasformarono i servizi di punta per i viaggiatori, con l'introduzione dei treni [[InterCity]]) e dei [[Trans Europ Express]] (TEE, oggi [[EuroCity]]) per quello che riguarda i servizi internazionali; negli anni novanta venne introdotto il nuovo servizio di punta delle ferrovie italiane, l'[[Eurostar Italia]].
 
Nel [[1982]] il vecchio logo venne sostituito da quello detto "a losanga" o "a foglia" e rimase tale fino al [[1994]] quando venne nuovamente cambiato in seguito all'adozione delle [[Livrea XMPR|livree XMPR]].
 
L'azienda ferroviaria, nella sua struttura amministrativa, rimase sostanzialmente invariata fino al 31 dicembre 1985. Dal 1º gennaio dell'anno seguente, in applicazione della legge 17 maggio [[1985]], n. 210, dopo 80 anni di vita cessò la vecchia Azienda Autonoma delle FS e prese vita il nuovo [[ente pubblico economico]] "Ferrovie dello Stato"<ref name = "Legge210" />
 
=== Trasformazioni societarie dagli anni 1990 ad oggi ===
Il periodo tra 1986 e il 1992 fu per le FS uno tra i più difficili della loro storia date le profonde trasformazioni strutturali e organizzative che implicarono una riduzione del personale a meno della metà e la creazione di nuove divisioni e società controllate nonché riassegnazioni di personale e mezzi. Nel [[1992]] nacque ''Ferrovie dello Stato - Società di Trasporti e Servizi per azioni'', anche in conseguenza delle direttive europee che prevedevano lo scorporo del settore gestione dal settore infrastruttura. Il processo di ristrutturazione portò poi, il 15 dicembre [[2000]], alla trasformazione dell'impresa in ''Ferrovie dello Stato Holding Srl''.
 
All'interno di Ferrovie dello Stato SpA, il 7 giugno [[2000]] si costituì [[Trenitalia|Trenitalia SpA]] (già [[Italiana Trasporti Ferroviari|Italiana Trasporti Ferroviari S.p.A.]]), a cui fu affidato il trasporto di merci e di passeggeri. Il 9 aprile [[2001]] fu costituita [[RFI SpA|Rete Ferroviaria Italiana SpA]] che ebbe l'incarico di occuparsi della rete e delle stazioni, sempre per il perseguimento delle direttive europee citate poc'anzi.
 
Infine il 13 luglio [[2001]] ''Ferrovie dello Stato Holding Srl'' divenne ''Ferrovie dello Stato SpA''
 
In data 8 dicembre [[2010]] il Gruppo Ferrovie dello Stato acquisì [[Arriva Deutschland]] (diventato poi [[Netinera]]), terzo operatore privato europeo nel settore del servizio viaggiatori. L'offerta delle Ferrovie dello Stato, secondo alcune indiscrezioni di stampa, fu di circa 140 milioni di euro, battendo la francese [[Veolia Transport]].
In una nota il Gruppo FS affermò che con l'acquisizione di Arriva Deutschland si sarebbe consolidato il posizionamento internazionale quale terzo operatore ferroviario europeo delle Ferrovie dello Stato, con l'obbiettivo di ampliare la propria presenza nel mercato tedesco ed europeo<ref name="LaRepubblicaArrivaDeutschland"> {{cita web|url= https://www.repubblica.it/economia/2010/12/08/news/fs_fa_acquisti_in_germania-9967718/ |titolo= Trasporti, Fs si espande in Germania comprato il gestore Arriva Deutschland|accesso= 18 ottobre 2018}}</ref>.
 
Il 22 giugno [[2011]], nel corso della presentazione del piano industriale, fu annunciato il cambio della denominazione in ''Ferrovie dello Stato Italiane SpA''.<ref name="FS_cambiologo" />.
 
Secondo i [http://www.mbres.it/it/publications/leading-italian-companies dati Mediobanca del 2015] il gruppo è la quinta azienda italiana per dipendenti e tredicesima per fatturato.
 
=== Acquisizione delle FSE ===
Nel luglio 2016 l'assemblea dei soci delle [[Ferrovie del sud est|FSE]] ha deliberato la cessione al gruppo Ferrovie dello Stato Italiane.<ref>{{Cita web|url=http://www.ilfattoquotidiano.it/2016/07/30/ferrovie-sud-est-verso-il-salvataggio-ce-lok-al-trasferimento-in-fs/2945042/|titolo=Ferrovie Sud Est verso il salvataggio: c'è l'ok al trasferimento in Fs|sito=Il Fatto Quotidiano|data=30 luglio 2016|accesso=1º agosto 2016}}</ref>
 
=== 2018 ===
Nel 2018 il [[Ministri delle infrastrutture e dei trasporti della Repubblica Italiana|Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti]] [[Danilo Toninelli]] ed il [[Ministero dell'economia e delle finanze|Ministro dell'Economia e delle Finanze]] [[Giovanni Tria]] hanno disposto la decadenza del [[Consiglio di amministrazione|consiglio d'amministrazione]] di Ferrovie dello Stato [[Presidente del consiglio di amministrazione|presieduto]] da [[Gioia Ghezzi]], con [[amministratore delegato]] [[Renato Mazzoncini]].
 
Il 30 luglio 2018 l'Assemblea degli azionisti ha nominato il nuovo consiglio di amministrazione della società con [[Gianluigi Vittorio Castelli]] alla carica di Presidente. Il 31 luglio il nuovo consiglio di amministrazione ha nominato [[Gianfranco Battisti]] nuovo amministratore delegato<ref>{{Cita web|url=https://www.agi.it/economia/fs_battisti_castelli-4219582/news/2018-07-31/|titolo=Chi sono Battisti e Castelli, i nuovi vertici scelti per Ferrovie dello Stato|autore=AGI - Agenzia Giornalistica Italia|sito=Agi|accesso=9 agosto 2018}}</ref>.
 
== Traghettamento ==
[[File:Traghetto RFI Villa.jpg|thumb|Il [[Villa (traghetto)|traghetto FS Villa]] durante il suo servizio nello stretto.]]
{{Vedi anche|Traghettamento nello stretto di Messina|Traghettamento ferroviario Civitavecchia-Golfo Aranci}}
Le Ferrovie dello Stato Italiane possiedono ed operano un servizio di traghetti per treni ferroviari che collegano il continente con l'[[Sicilia|isola siciliana]] attraversando lo [[stretto di Messina]]. Effettuano servizi di [[InterCity (Italia)|InterCity]], [[InterCity (Italia)#InterCityNotte|InterCityNotte]] e di [[Carro merci|merci]] per mezzo delle navi traghetto. Il traghettamento fu gestito dalle FS dal [[1905]] al [[2001]], poi passò alla [[Bluvia]] dal [[2002]] al [[2013]] e infine alla [[Bluferries]] dal 2013, dopo l'assorbimento della Bluvia.
 
Fino al [[2009]] era presente un servizio di traghetti per il solo trasporto [[Carro merci|merci]], attivato nel [[1961]] per collegare il continente all'[[Sardegna|isola sarda]] tra [[Civitavecchia]] e [[Golfo Aranci]]. Dal [[2010]] dopo la sospensione del servizio regolare è attivo un servizio di traghettamento "a chiamata"<ref name="fsnews">{{cita web|url=http://www.fsnews.it/cms/v/index.jsp?vgnextoid=2a93efe941826210VgnVCM1000003f16f90aRCRD|titolo=Navigazione, nessuno stop ai collegamenti con la Sardegna|sito=FSNews|data=13 gennaio 2010|accesso=3 ottobre 2010}}</ref> dagli scali di [[Stazione di Messina Marittima|Messina Marittima]] e [[Stazione di Villa San Giovanni Mare|Villa San Giovanni Mare]].
 
== Dati sul servizio ==
{{vedi anche|Trenitalia#Dati sulla flotta}}
Il gruppo Ferrovie dello Stato SpA rappresenta ancora oggi, con un organico complessivo di 69.631 dipendenti e 16.755&nbsp;km di rete ferroviaria, il principale gestore del sistema ferroviario italiano.<ref>[http://www.fsitaliane.it/cms-file/allegati/fsitaliane/Investor-relations/08_10_2014_Semestrale_2014_Sintesi.pdf Andamento 1º semestre 2014]</ref>
 
{| class="wikitable"
| '''Principali dati operativi'''
|'''1º semestre 2014'''
| '''1º semestre 2013 '''
| '''1º semestre 2012'''
|-
| Lunghezza della rete ferroviaria (km)
|16.755
|16.742
|16.734
|-
| Treni-km viaggiatori media lunga
percorrenza (migliaia)
|39.247
| 38.291
| 34.699
|-
| Treni-km viaggiatori trasporto regionale
(migliaia)
|94.579
| 77.621
| 77.426
|-
| Viaggiatori km su ferro (milioni)
|21.288
| 18.979
| 18.812
|-
| Tonnellate km (milioni)
|11.975
| 11.258
| 11.167
|}
 
=== Dati di bilancio ===
Nel 2012<ref>{{cita web|url=http://www.fsitaliane.it/cms-file/allegati/fsitaliane/Investor-relations/BilancioCons_Es_2012.pdf|titolo=Bilancio FS Italiane 2012}}</ref><ref>[http://www.fsnews.it/cms/v/index.jsp?vgnextoid=fe7efd49cb6ce310VgnVCM1000008916f90aRCRD Bilancio 2012: performance positiva per il quinto anno consecutivo]</ref>, il gruppo Ferrovie dello Stato Italiane ha ottenuto 8,22 miliardi di ricavi, di cui:
* 2,84 miliardi da Trasporto Viaggiatori;
* 1,72 miliardi da Contratti di Servizio con le Regioni per Trasporto Viaggiatori;
* 1,34 miliardi da Servizi di Infrastruttura;
* 0,92 miliardi da Altri ricavi;
* 0,85 miliardi da Trasporto Merci;
* 0,51 miliardi da Contratto di Servizio con lo Stato per Trasporto Viaggiatori e altri contratti;
 
Sempre dai dati di bilancio, l'[[EBITDA]] risulta di 1,91 miliardi di euro, mentre l'[[Risultato ante oneri finanziari|Ebit]] è di 719 milioni di euro. Gli utili risultano pari a 381 milioni di euro.
 
La posizione finanziaria netta è di 9,06 miliardi di euro, mentre il patrimonio netto è di 36,19 miliardi di euro. La società ha effettuato investimenti per 3,55 miliardi di euro dei quali 2,24 miliardi per la rete ferroviaria convenzionale, 498 milioni di euro per la Rete AV e 725 milioni di euro per interventi connessi al trasporto.
 
==== 2013 ====
Nel 2013 FS Italiane ha conseguito ricavi per 8,32 miliardi di euro, di cui:
* 2,94 miliardi da Trasporto Viaggiatori;
* 1,74 miliardi da Contratti di Servizio con le Regioni per Trasporto Viaggiatori;
* 1,33 miliardi da Servizi di Infrastruttura;
* 0,97 miliardi da Altri ricavi;
* 0,85 miliardi da Trasporto Merci;
* 0,49 miliardi da Contratto di Servizio con lo Stato per Trasporto Viaggiatori e altri contratti.
 
EBITDA di 2,03 miliardi di euro, Ebit di 818 milioni, utili per 460 milioni. Questi risultati sono stati raggiunti in seguito ad un aumento dei ricavi operativi.
 
Sono stati realizzati investimenti per 3,89 miliardi, di cui il 60% derivanti da risorse pubbliche, destinati a investimenti sulla Rete Convenzionale (2,22), Rete Alta Velocità (627 milioni), acquisto e rinnovamento materiale rotabile (552 milioni).
 
Il valore residuo di immobili, impianti e macchinari è di 43,77 miliardi, 36,89 miliardi di patrimonio netto, posizione finanziaria netta di 8,49 miliardi, 69.425 dipendenti.
 
Fonte: [http://www.fsitaliane.it/cms-file/allegati/fsitaliane/Investor-relations/BilancioCons_Es_2013.pdf Bilancio FS Italiane S.p.A. al 31.12.13]
 
==== 2014 ====
Nel 2014 FS Italiane ha chiuso il bilancio con un utile netto di 89 milioni di euro e ha conseguito ricavi per 7,734 miliardi di euro di cui:
* 3,075 miliardi da Trasporto Viaggiatori;
* 887 milioni da Trasporto Merci;
* 466 milioni da Contratto di Servizio con lo Stato per Trasporto Viaggiatori e altri contratti;
* 1,081 miliardi da Contratti di Servizio con le Regioni per Trasporto Viaggiatori;
* 1,245 da Servizi di Infrastruttura;
* 225 milioni da Altri ricavi
 
EBITDA di 2,11 miliardi di euro, Ebit di 659 milioni, utili per 303 milioni.
 
Sul decremento dell'EBIT rispetto al 2013 (-19,8%) incidono i maggiori Ammortamenti per 30 milioni di euro e maggiori Svalutazioni e perdite di valore per 228 milioni di euro, cui si contrappongono minori Accantonamenti per 15 milioni di euro.
 
Sono stati realizzati investimenti per 4,26 miliardi, di cui 1.495 milioni di euro in autofinanziamento e 2.766 milioni di euro contribuiti da fonti pubbliche. Sono stati contabilizzati 2.853 milioni di euro per interventi sull'infrastruttura a cura di RFI SpA (di cui 2.726 milioni di euro per la Rete Convenzionale/AC e 127 milioni di euro per la rete AV/AC Torino-Milano-Napoli), 694 milioni di euro per interventi connessi ai servizi di trasporto ferroviario realizzati da Trenitalia SpA e 417 milioni di euro per investimenti da parte di altre società del Gruppo.
 
Fonte: [http://www.fsitaliane.it/cms-file/allegati/fsitaliane/Relazione_Finanziaria_Annuale_2014.pdf Bilancio FS Italiane S.p.A. al 31.12.14]
 
==== 2015 ====
Nel 2015 FS Italiane ha chiuso il bilancio con un utile netto di 137 milioni di euro e ha conseguito ricavi per 7,881 miliardi di euro<ref>{{Cita web|url=http://www.fsitaliane.it/cms-file/allegati/fsitaliane/Investor-relations/ITA_Documento_sintesi_finanziaria_2015_20160415.pdf|titolo=Documento di Sintesi Finanziaria FS Italiane anno 2015|autore=FS Italiane}}</ref>.
 
Sono stati realizzati investimenti per 5,5 miliardi, di cui 2.453 milioni di euro in autofinanziamento e 3.044 milioni di euro contribuiti da fonti pubbliche. Sono stati contabilizzati 3.553 milioni di euro per interventi sull'infrastruttura a cura di RFI SpA , di cui 3.408 milioni di euro per la Rete Convenzionale e 145 milioni di euro per la rete AV/AC Torino-Milano-Napoli. Trenitalia SpA registra investimenti per 1.432 milioni di euro, Netinera Deutschland per circa 44 milioni di euro e le società del gruppo Busitalia, operative nel trasporto su gomma in Italia, per 38 milioni di euro.
 
==== 2016 ====
Nel 2016 FS Italiane ha chiuso il bilancio con un utile netto di 772 milioni di euro e ha conseguito ricavi per 8,93 miliardi di euro. L'EBITDA è pari a 2,3 miliardi di euro, mentre l'EBIT a 892 milioni di euro. Il valore economico distribuito ammonta a 6,83 miliardi di euro.
 
Sono stati realizzati investimenti per 5,95 miliardi di euro di cui 1,64 miliardi in autofinanziamento. Circa il 71% degli investimenti riguarda il settore infrastrutturale, nel cui ambito gli interventi realizzati da [[Rete Ferroviaria Italiana|RFI]] ammontano a 4,17 miliardi di euro. Circa il 27% degli investimenti è relativo al settore del trasporto, per interventi dedicati al trasporto passeggeri su ferro e su gomma, sia in Italia che all’estero, e al trasporto merci. [[Trenitalia]] registra investimenti per 1, 55 miliardi di euro, [[Netinera|Netinera Deutschland]] per circa 53 milioni di euro e le società del gruppo [[Busitalia-Sita Nord|Busitalia]], operative nel trasporto su gomma in Italia, per 24 milioni di euro.<ref name="RelazioneFinanziaria2016">{{cita web|url=https://www.fsitaliane.it/content/dam/fsitaliane/Documents/investor-relations/bilanci/Relazione_Finanziaria_2016_Gruppo_FS.pdf|titolo=Relazione Finanziaria Annuale 2016|formato=PDF|accesso=16 novembre 2017}}</ref>
 
== Le attività internazionali ==
Il Gruppo Ferrovie dello Stato svolge numerose attività internazionali soprattutto nel campo dei servizi di ingegneria ferroviaria, all'assistenza tecnica a Ministeri e Agenzie Governative.<ref name="AI">[http://www.fsnews.it/cms/v/index.jsp?vgnextoid=5a12ae32f56cc210VgnVCM1000003f16f90aRCRD Le attività internazionali FS News]</ref>
 
=== Europa ===
* In '''[[Francia]]''' il Gruppo Ferrovie dello Stato, tramite la controllata [[Trenitalia]], possiede il 100% di [[Thello]] nel settore dei [[treni notturni]] tra la Francia e l'Italia. Obiettivo della società è quello di espandersi nei servizi ad alta velocità in Europa.<ref name="Il Sole24OreThello"> {{cita web|url= https://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2011-10-06/nasce-prima-impresa-ferroviaria-111340.shtml?uuid=AaAWVTAE |titolo= Nasce Tvt, prima impresa ferroviaria privata a operare in Francia nel trasporto passeggeri|accesso= 18 ottobre 2018}}</ref>
* In '''[[Germania]]''' il Gruppo FS possiede [[Netinera]], la seconda impresa ferroviaria privata dopo Veolia Verkehr. Sempre nel paese tedesco [[Trenitalia]] (una controllata del Gruppo FS) ha comprato l'impresa ferroviaria [[TX Logistik]] che opera nel trasporto merci a lunga percorrenza.<ref name="AI" />
* In '''[[Grecia]]''' il 18 gennaio 2017 ha finalizzato la trattativa per l'acquisizione da parte del Gruppo FS della società di trasporto ferroviario [[TrainOSE]], il corrispettivo greco di [[Trenitalia]]<ref name="TrasportoEuropa"> {{cita web|url= http://www.trasportoeuropa.it/index.php/home/archvio/44-ferrovia/17067-fs-completa-acquisizione-della-greca-trainose |titolo= Fs completa acquisizione della greca Trainose|accesso= 18 ottobre 2018}}</ref>.
* In '''[[Inghilterra]]''' il Gruppo Ferrovie dello Stato, tramite la controllata [[Trenitalia]], ha acquisito NXET società ferroviaria inglese attraverso Trenitalia UK, società controllata da Trenitalia<ref name="Il Sole24OreNXET"> {{cita web|url= https://www.ilsole24ore.com/art/impresa-e-territori/2017-01-11/trenitalia-rileva-national-express-essex-093122_PRV.shtml?uuid=ADkU4rUC |titolo= Trenitalia rileva National Express Essex|accesso= 18 ottobre 2018}}</ref>.
* In '''[[Repubblica Ceca]]''', [[Grandi Stazioni]] si occupa della ristrutturazione e della valorizzazione delle stazioni di [[Praga]], [[Karlovy Vary]] e [[Mariánské Lázně]].<ref name="AI" /><ref name="Il Sole24OreGrandiStazioni"> {{cita web|url= https://www.ilsole24ore.com/art/finanza-e-mercati/2016-06-15/grandi-stazioni-via-libera-fs-063816.shtml?uuid=ADhhOLc |titolo= Grandi Stazioni, via libera da Fs|accesso= 18 ottobre 2018}}</ref>
* In '''[[Romania]]''', [[Italferr]] sta fornendo i suoi servizi di ingegneria alle ferrovie rumene ([[Căile Ferate Române]]) occupandosi dell'ammodernamento del "Corridoio 4" nelle tratte: [[Brașov]] - [[Sighișoara]] (130&nbsp;km), [[Sighișoara]] - [[Sântimbru (Alba)|Coșlariu]] (98&nbsp;km), [[Sântimbru (Alba)|Coșlariu]] - [[Simeria]] (68&nbsp;km), [[Predeal (Brașov)|Predeal]] - [[Brașov]] (26&nbsp;km) e [[Craiova]] - [[Calafat]] (107&nbsp;km). [[Trenitalia]] invece sta aiutando le ''Căile Ferate Române'' a redigere i contratti di servizio con lo Stato.<ref name="AI" />
* In '''[[Serbia]] e [[Montenegro]]''', Italferr, insieme alla società di ingegneria ferroviaria Serba CIP, ha intrapreso uno studio per l'ammodernamento di oltre 450&nbsp;km di linea ferroviaria, di cui 290 in Serbia e 165 in Montenegro. Le risorse sono state reperite da parte del [[Governo della Repubblica Italiana|Governo italiano]] tramite i fondi FAS, nell'ambito del "progetto pilota Mezzogiorno – Balcani". In particolare Italferr si sta occupando del tracciato ferroviario che collega la capitale [[Belgrado]] al porto di [[Antivari]] percorrendo un tracciato di 450&nbsp;km.<ref>{{cita web|url=http://www.italferr.it/cms/v/index.jsp?vgnextoid=f88578a37cc26210VgnVCM1000003f16f90aRCRD|titolo=I progetti di Italferr in serbia e Montenegro|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140808033058/http://www.italferr.it/cms/v/index.jsp?vgnextoid=f88578a37cc26210VgnVCM1000003f16f90aRCRD|dataarchivio=8 agosto 2014}}</ref>
* In '''[[Serbia]]''', Italferr ed un'associazione temporanea di imprese sta realizzando un sistema informatizzato (RMS&nbsp;– Railway Management System) per la gestione, la diagnosi e la manutenzione dell'infrastruttura ferroviaria.<ref>{{cita web|url=http://www.italferr.it/cms/v/index.jsp?vgnextoid=fdcafedd4deba110VgnVCM1000003f16f90aRCRD|titolo=I progetti di Italferr in Serbia|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140117021604/http://www.italferr.it/cms/v/index.jsp?vgnextoid=fdcafedd4deba110VgnVCM1000003f16f90aRCRD|dataarchivio=17 gennaio 2014}}</ref>
* In '''[[Polonia]]''', Trenitalia, possiede per il 50% Pol-rail una società operante nel trasporto di merci su rotaia che negli ultimi anni si è espansa molto diventando una delle principali aziende del settore nel centro Europa. La crescita dell'azienda ha spinto gli azionisti a creare una società in Romania denominata Rom-Rail.<ref name="AI" />
 
=== Africa ===
* In '''[[Egitto]]''', [[Italferr]], si è aggiudicata dal Ministero dei trasporti egiziano lo studio di prefattibilità di una linea ad Alta Velocità della lunghezza di circa 220&nbsp;km per collegare [[Cairo]] e [[Alessandria d'Egitto|Alessandria]]. Inoltre sempre Italferr sta aiutando il difficile risanamento delle ferrovie egiziane.<ref name="AI" /><ref>{{cita web|url=http://www.italferr.it/cms/v/index.jsp?vgnextoid=a85a54494cb05210VgnVCM1000003f16f90aRCRD|titolo=Italferr in Egitto|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140116070203/http://www.italferr.it/cms/v/index.jsp?vgnextoid=a85a54494cb05210VgnVCM1000003f16f90aRCRD|dataarchivio=16 gennaio 2014}}</ref>
* In '''[[Algeria]]''', Italferr, è stata incaricata dal ministero dei trasporti algerino di riorganizzare l'intero settore ferroviario del Paese: le attività si concentrano soprattutto nella riforma del Gestore della Rete, nella costruzione di nuove linee e nell'ammodernamento di quelle esistenti.<ref name="AI" />
* In '''[[Marocco]]''', il Gruppo FS, collabora con le ferrovie locali nella programmazione degli investimenti per la modernizzazione della rete ed aiuta a formare il personale sia tecnico che amministrativo.<ref name="AI" />
* In '''[[Libia]]''', il Gruppo FS Ha firmato un accordo di cooperazione con le Ferrovie libiche per lo sviluppo dell'infrastruttura e dell'impresa ferroviaria.<ref name="AI" />
 
=== Asia ===
* In '''[[Turchia]]''', il Gruppo FS, fornisce supporti tecnici ed ingegneristici alle ferrovie turche (''Türkiye Cumhuriyeti Develet Demiryollari'') per lo sviluppo delle infrastrutture ferroviarie nel Paese e svolge le analisi di mercato nel settore delle merci.<ref name="AI" /> per la progettazione di due impianti di manutenzione per i treni alta velocità. FS ha anche collaborato per la realizzazione della [[Ferrovia ad alta velocità Istanbul-Ankara|ferrovia ad alta velocità Istanbul–Ankara]].
* In '''[[Siria]]''', [[Italferr]] sta lavorando ad uno studio di fattibilità per il potenziamento infrastrutturale e tecnologico della linea Aleppo&nbsp;– Damasco, principale asse ferroviario della Siria.<ref name="AI" />
* In '''[[Iraq]]''', il Gruppo Ferrovie dello Stato, è stato incaricato di redigere il Piano Nazionale dei Trasporti.<ref name="AI" />
* In '''[[India]]''', [[Grandi Stazioni]] insieme a [[Tata Group]], ha vinto la gara per la ristrutturazione della [[stazione di Nuova Delhi]].<ref name="AI" />
* In '''[[Kazakistan]]''', il Gruppo FS insieme ad [[Ansaldo STS]], ha firmato un [[memorandum d'intesa]] sulla ristrutturazione delle ferrovie kazake.<ref>{{cita web|url=http://www.railwaygazette.com/nc/news/single-view/view/italian-industry-to-co-operate-in-kazakh-rail-upgrades.html|titolo=La notizia su Railway Gazzette International}}</ref>
 
=== America del Sud ===
* In '''[[Venezuela]]''', [[Italferr]], sta lavorando per la progettazione di nuove linee ferroviarie destinate prevalentemente al servizio merci.
* In '''[[Uruguay]]''', FS, collabora nella ristrutturazione della rete e del materiale rotabile.
 
== Loghi ==
{| border="0" cellpadding="2" cellspacing="1" style="border:1px solid #aaa"
|- align="center"
! height="150" style="background:#f9f9f9" | [[File:Logo Ferrovie dello Stato 1966.svg|120px]]
! height="150" style="background:#f9f9f9" | [[File:FS anni '80.svg|120px]]
! height="150" style="background:#f9f9f9" | [[File:Logo fs94.svg|120px]]
! height="150" style="background:#f9f9f9" | [[File:Ferrovie dello Stato logo.svg|120px]]
! height="150" style="background:#f9f9f9" | [[File:Ferrovie dello Stato.svg|120px]]
! height="150" style="background:#f9f9f9" | [[File:Logo Ferrovie dello Stato Italiane.svg|120px]]
|-
! width="150" style="background:#ccc" colspan="1" | <small>[[1966]] – [[1982]]</small>
! width="150" style="background:#ccc" colspan="1" | <small>[[1982]] – [[1994]]</small>
! width="150" style="background:#ccc" colspan="1" | <small>[[1994]] – [[2000]]</small>
! width="150" style="background:#ccc" colspan="1" | <small>[[2000]] – [[2007]]</small>
! width="150" style="background:#ccc" colspan="1" | <small>[[2007]] – [[2011]]</small>
! width="150" style="background:#ccc" colspan="1" | <small>dal [[2011]]</small>
|}
=== Storia dei loghi ===
Negli [[Anni 1950|anni cinquanta]] le Ferrovie dello Stato contrassegnano con dei monogrammi gli elementi di arredo dei propri mezzi, come ad esempio i lavabi. Nel [[1958]] si ha la prima versione sperimentale di un vero e proprio logo delle FS applicato su una locomotiva: è costituito da un monogramma in alluminio su fondo cassa grigio perla<ref name="Stagniweb loghi">[http://www.miol.it/stagniweb/index.asp?file=news-i.htm Stemmi e loghi: mezzo secolo di linee stilistiche delle FS - Stagniweb]</ref>.
 
Negli [[Anni 1960|anni sessanta]] il logo aziendale viene collocato sulle locomotive come un fregio frontale in alluminio, di colore verde magnolia su fondo cassa grigio nebbia e modanatura in alluminio<ref name="Stagniweb loghi"/>. Nel [[1970]] il logo si trasforma per l'alta velocità e risulta composto da un fregio frontale in alluminio su fondo cassa grigio perla<ref name="Stagniweb loghi"/>. Questo logo viene introdotto già nel [[1965]] con le carrozze tipo X (carrozze viaggiatori) ed utilizzato poi per tutte le pubblicazioni aziendali tra il [[1965]] ed il [[1982]]. Per la sua forma, il logo viene detto anche "a televisore"<ref name="Stagniweb loghi"/>.
 
Negli [[Anni 1980|anni ottanta]] il logo delle Ferrovie dello Stato viene nuovamente modificato ed introdotto per la prima volta nel [[1982]] sulle carrozze [[UIC-X]]. Il logo, detto anche "a losanga", viene utilizzato per tutte le pubblicazioni aziendali dal 1982 al 1994<ref name="Stagniweb loghi"/>.
 
Alla fine del [[1994]] le Ferrovie dello Stato adottano una nuova [[identità societaria]] che coinvolge anche il logo, che cambia profondamente rispetto al passato. Il nuovo logo segue lo schema di colori [[Livrea XMPR|XMPR]], già adottato dal gruppo per le livree dei nuovi rotabili. Il logo del 1994 subisce un leggero ridisegno nel [[2000]]; vengono eliminati gli spigoli, ma la forma principale e i colori rimangono invariati.
 
Nel [[2007]] le Ferrovie dello Stato, attraverso il loro sito web, annunciano di voler adottare un nuovo logo, e chiedono ai visitatori online di partecipare ad un sondaggio, dove si chiede di scegliere quale è stato, nella storia nel gruppo, il logo che più ha riscontrato i favori del pubblico: quello prescelto sarà poi alla base di partenza per la creazione del nuovo marchio. Il prescelto risulta essere quello del [[1994]] e così nella primavera del [[2008]] viene finalmente presentato al pubblico il nuovo logo: il marchio mantiene la forma originale, ma ora non adotta più i colori [[Livrea XMPR|XMPR]], bensì quelli della bandiera italiana. Inoltre ora la "S" è maggiormente accentuata. Dopo un'assemblea straordinaria del gruppo FS, tenutasi il 24 maggio [[2011]], l'azienda ha aggiunto la denominazione "Italiane" alla ragione sociale originaria<ref name="FS_cambiologo"/>. Di conseguenza le Ferrovie dello Stato hanno aggiunto il nuovo aggettivo al logo del [[2007]].
 
<gallery perrow="5">
FS anni '50.svg|Il [[monogramma]] utilizzato sui lavabi delle [[Automotrice ALe 840|ALe 840]] ([[1950]]).
FS anni '50 I.svg|Versione sperimentale applicata sulla [[Locomotiva FS E.646|E.646.001]] ([[1958]])
FS anni '60.svg|Logo applicato sulle [[Locomotiva FS E.646|E.646]] di 2ª serie ([[1961]])
FS anni '60 I.svg|Il logo apparso sulle [[Automotrice ALe 601|ALe 601]] ([[1960]]), sulle [[E.444]] ([[1967]]) e sugli [[ETR 220]] ([[1970]])
</gallery>
 
== Evoluzione organizzativa ==
L'assetto organizzativo di Ferrovie dello Stato è cambiato molte volte durante il suo secolo di attività<ref>{{cita web| url=http://www.miol.it/stagniweb/riform01.htm miol.it| titolo=La riforma delle ferrovie| data=dicembre 2004| autore=Giorgio Stagni}}</ref>
 
=== 1905-1985 ===
{{vedi anche|Azienda autonoma delle Ferrovie dello Stato}}
Dal 1905 al 1986 risultava suddiviso in dieci servizi:
* Servizio Movimento, che si occupava della circolazione dei treni e quanto ad essa connesso;
* Servizio Commerciale e del traffico, che curava la parte commerciale, quanto riguardava le merci e la loro movimentazione;
* Servizio Materiale e Trazione, che si occupava di locomotive, rotabili speciali e verifica;
* Servizio Lavori e costruzioni, che curava la manutenzione e la costruzione di infrastrutture di linea;
* Servizio Impianti elettrici, che si occupava di tutti gli impianti elettrici in genere e di quelli di trazione;
* Servizio Personale, per la gestione del personale ferroviario;
* Servizio Sanitario per il controllo dell'idoneità, dell'efficienza fisica e della prevenzione;
* Servizio Ragioneria, per la gestione ed il controllo economico;
* Servizio Approvvigionamenti, per la cura delle scorte dei materiali di consumo, manutenzione e ricambio;
* Servizio Affari generali, riguardanti le relazioni interne ed esterne.
 
=== 1986-1988 ===
Nel 1986 vennero istituiti i seguenti dipartimenti:
* Dipartimento Produzione
* Dipartimento Promozione e vendita
* Dipartimento Potenziamento e sviluppo
* Dipartimento Organizzazione
* Dipartimento Finanza e patrimonio
* Dipartimento Controllo di gestione
 
=== 1989-1993 ===
Dal 1989 l'organizzazione verteva sulle seguenti divisioni:
* Divisione Esercizio
* Divisione Passeggeri
* Divisione Trasporto Locale
* Divisione Patrimonio
* Divisione Navigazione
* Divisione Informatica
* Divisione Tecnologie e Sviluppo di Sistema
* Divisione Costruzioni
 
=== 1993-1996 ===
Dal 1993, venne riorganizzata nelle seguenti aree:
* Area Rete
* Area Trasporto
* Area Merci
* Area Ingegneria e Costruzioni
* Area Stazioni
 
=== 1996-1999 ===
Nel 1996, l'organizzazione fu ripartita in Aree Strategiche d'Affari (ASA):
* Area Strategica d'Affari Rete
* Area Strategica d'Affari Servizi di Ingegneria
* Area Strategica d'Affari Materiale Rotabile e Trazione
* Area Strategica d'Affari Passeggeri
* Area Strategica d'Affari Trasporto Metropolitano e Regionale
* Area Strategica d'Affari Logistica Integrata
* Area Strategica d'Affari Attività Immobiliare
 
=== 1999-2000 ===
Nel 1999, ritornarono le seguenti divisioni:
* Divisione Passeggeri
* Divisione Trasporto Regionale
* Divisione Cargo
* Divisione Infrastruttura
 
[[Divisione Passeggeri Nazionale/Internazionale|Divisione Passeggeri]], [[Divisione Passeggeri Regionale|Divisione Trasporto Regionale]] e [[Divisione Cargo]] diventeranno [[Trenitalia]] e Divisione Infrastruttura costituirà [[Rete Ferroviaria Italiana]].
 
== Informazioni societarie ==
=== Dati legali e iscrizioni ===
Denominazione: Ferrovie dello Stato Italiane SpA
 
[[Sede legale]]: piazza della Croce Rossa 1 - 00161 [[Roma]]
 
[[Codice fiscale]] e [[partita IVA]]: 06359501001
 
Azionista unico: [[Ministero dell'Economia e delle Finanze]]
 
=== Management dal 1989 ===
==== Presidenti ====
* [http://www.fondazionelorenzonecci.it/?page_id=336 Lorenzo Necci] (1989-1996)
* [[Giancarlo Cimoli]] (1996-1998)
* [[Claudio Dematté]] (1998-2001)
* [[Giancarlo Cimoli]] (2001-2004)
* [[Elio Catania]] (2004-2006)
* [[Innocenzo Cipolletta]] (2006-2010)
* [[Lamberto Cardia]] (2010-2014)
* [[Marcello Messori]] (2014-2015)
* [[Gioia Ghezzi]] (2015-2018)
* Gianluigi Vittorio Castelli (2018 - )<ref name=castelli>{{cita web|url=https://www.lettera43.it/it/articoli/economia/2018/07/30/gianluigi-vittorio-castelli-presidente-fs/222326/|titolo=Gianluigi Vittorio Castelli è il nuovo presidente di Fs|accesso=1º agosto 2018}}</ref>
 
==== Amministratori delegati ====
* [http://www.fondazionelorenzonecci.it/?page_id=336 Lorenzo Necci] (1989-1996)
* [[Giancarlo Cimoli]] (1996-2004)
* [[Elio Catania]] (2004-2006)
* [[Mauro Moretti]] (2006-2014)
* [[Michele Mario Elia]] (2014-2015)
* [[Renato Mazzoncini]] (2015-2018)
*Gianfranco Battisti (2018-)
 
=== Società del Gruppo ===
Ferrovie dello Stato S.p.A. è la capogruppo che detiene le partecipazioni delle seguenti società (ne è indicato anche il controllo in termini di percentuale sul capitale sociale):
* [[Rete Ferroviaria Italiana]] SpA - è la società che gestisce l'infrastruttura ferroviaria (binari, manutenzione) e il traghettamento dei convogli ferroviari nello [[Stretto di Messina]] col marchio [[Bluvia]]; partecipata al 100%;
* [[Trenitalia]] SpA - è la società che gestisce il trasporto dei [[trasporto pubblico|passeggeri]]; partecipata al 100%;
* [[Mercitalia Rail]] Srl - è la società che gestisce il trasporto delle merci; partecipata al 100%;<ref>{{Cita news|url=http://www.repubblica.it/economia/2017/02/20/news/fs_rilancia_i_treni_merci_li_faremo_diventare_un_business_-158762196/|titolo=Fs rilancia i treni merci: "Li faremo diventare un business"|pubblicazione=Repubblica.it|data=20 febbraio 2017|accesso=20 febbraio 2017}}</ref>
* [[Italferr]] SpA - è la società di [[ingegneria ferroviaria]] che si occupa di progettazione e direzione lavori per nuovi appalti; partecipata al 100%;
* [[Ferservizi]] SpA - è il "Centro Servizi" del Gruppo; partecipata al 100%;
* [[FS Logistica]] - partecipata al 100%;
* [[FS Sistemi Urbani]] - partecipata al 100%;
* [[Terminali Italia]] - è società del Gruppo Ferrovie dello Stato controllata dal [[Gestore dell'infrastruttura|gestore dell'infrastruttura ferroviaria]] nazionale [[Rete Ferroviaria Italiana]] (89%) e partecipata dall'operatore intermodale [[CEMAT]] (11%);&nbsp;
* [[Fercredit]] SpA - è la società di servizi finanziari del Gruppo; partecipata al 100%;
* [[Grandi Stazioni]] SpA - è una società del Gruppo Ferrovie dello Stato che gestisce le 13 principali ora controllata al 100% dal gruppo Italo francese Antin-Borletti;
* [[Centostazioni]] SpA - è la società che ha l'obiettivo di gestire e riqualificare 103 [[stazione ferroviaria|stazioni ferroviarie]] di medie dimensioni; partecipata al 100%;
* [[Busitalia-Sita Nord]] (ex [[Società Italiana Trasporti Automobilistici|SITA]]): effettua gli autoservizi sostituivi per contro di Trenitalia ed è responsabile dei servizi di [[trasporto pubblico locale]] in [[Veneto]] e [[Toscana]]; partecipata dal Gruppo al 100%. La Busitalia-Sita Nord ha anche acquistato il 100% di Umbria Mobilità, una società che, oltre che a essere responsabile del trasporto pubblico locale dell'Umbria, gestisce anche la Ferrovia Centrale Umbra.
* [[Netinera]] (ex [[Arriva Deutschland]]) è il terzo operatore ferroviario privato europeo con circa 30 milioni di treni-kilometro ed un fatturato di 470 milioni di euro; è stato comprato dal Gruppo Ferrovie dello Stato nel dicembre [[2010]]; partecipata al 51%<ref>{{cita web|url=https://www.fsitaliane.it/content/fsitaliane/it/il-gruppo-fs/societa-del-gruppo.html|titolo=Società del Gruppo|accesso=13 gennaio 2019}}</ref>.
* Busitali Simet SpA - è la società nata nell'[[aprile]] del [[2017]] grazie alla partnership tra [[Busitalia-Sita Nord|Busitalia - Sita Nord]], società del gruppo FS attiva nel servizio di Trasporto Pubblico Locale, e Simet SpA, società nata nel [[1965]] attiva nel trasporto passeggeri su gomma a mezzo autobus. Insieme hanno lanciato il servizio Busitalia Fast, servizio dedicato al trasporto passeggeri su lunga percorrenza che rileva le attività della ex Simet.
* [[ANAS]] - partecipata al 100%<ref>{{cita web|url=https://www.fsitaliane.it/content/fsitaliane/it/media/comunicati-stampa-e-news/2017/12/29/anas-entra-nel-gruppo-fs-italiane.html|titolo=Anas entra nel Gruppo FS Italiane|data=29 dicembre 2017|accesso=13 gennaio 2019}}</ref>
* [[Ferrovie del Sud Est|Ferrovie del Sud Est e Servizi Automobilistici S.r.l.]] 100%
 
=== Altre partecipazioni ===
* Isfort SpA - 19%
* Ferrovie Nord Milano SpA - 14,74%
 
==Onorificenze==
{{Onorificenze
|immagine=ProtezioneEcc1.png
|nome_onorificenza= Attestato e medaglia di bronzo dorata di eccellenza di I classe di pubblica benemerenza del Dipartimento della Protezione civile
|collegamento_onorificenza=Attestato di pubblica benemerenza della Protezione civile
|motivazione=Per la partecipazione all'evento sismico del 6 aprile 2009 in Abruzzo, in ragione dello straordinario contributo reso con l'impiego di risorse umane e strumentali per il superamento dell'emergenza.
|luogo=D.P.C.M. 11 ottobre 2010, ai sensi dell'art.5, comma 5, del D.P.C.M. 19 dicembre 2008.
}}
 
* Oscar di Bilancio 2011: sezione imprese non quotate.<ref>{{cita web|url=http://www.fsnews.it/cms/v/index.jsp?vgnextoid=201d56fa54af3310VgnVCM1000008916f90aRCRD |titolo=FS Italiane vince l'Oscar di Bilancio|data=1 dicembre 2011|accesso=13 gennaio 2019}}</ref> Premio gestito da FERPI (Federazione Relazioni Pubbliche Italiana) che si svolge sotto l'alto patronato del presidente della Repubblica.
 
=== Ferrovieri insigniti di onorificenze ===
* [[Silver Sirotti]] (1949-1974), [[medaglia d'oro al valor civile]]
 
== Note ==
<references/>
 
== Bibliografia ==
*{{cita libro|autore=Claudio Gatti|titolo=Fuori orario. Da testimonianze e documenti riservati le prove del disastro Fs|editore=Chiarelettere|anno=2009}}
 
== Voci correlate ==
{{Div col|cols=3|small=no}}
* [[Azienda autonoma delle Ferrovie dello Stato]]
* [[Abbreviazioni in uso nelle Ferrovie dello Stato]]
* [[Centostazioni]]
* [[Collegio Ingegneri Ferroviari Italiani]]
* [[Ferservizi]]
* [[Ferrovie Real Estate]]
* [[Fercredit]]
* [[FS Logistica]]
* [[FS Sistemi Urbani]]
* [[Grandi Stazioni]]
* [[Italferr]]
* [[Rete Ferroviaria Italiana]]
* [[Scandalo delle lenzuola d'oro]]
* [[TAV (azienda)]]
* [[Trenitalia]]
* [[Treno ad alta velocità]]
* [[Sncf Fret Italia]]
* [[Statalizzazione delle ferrovie italiane]]
* [[Storia delle ferrovie in Italia]]
* [[Depositi locomotive delle Ferrovie dello Stato italiane]]
{{Div col end}}
 
== Altri progetti ==
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== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
 
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[[Categoria:Aziende della città metropolitana di Roma Capitale]]
[[Categoria:Economia a Roma]]