Cristoforo Borri e Carbonara al Ticino: differenze tra le pagine

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{{Divisione amministrativa
{{Bio
|Nome =Carbonara al CristoforoTicino
|Panorama=Cava-Carbonara staz ferr ALn 668.jpg
|Cognome = Borri
|Didascalia=La [[Stazione di Cava-Carbonara|stazione]] situata in località Cava
|Sesso = M
|Bandiera=
|LuogoNascita = Corbetta
|Voce bandiera=
|GiornoMeseNascita =
|Stemma=Carbonara al Ticino-Stemma.png
|AnnoNascita = 1583
|Voce stemma=
|LuogoMorte = Roma
|Stato=ITA
|GiornoMeseMorte = 24 maggio
|Grado amministrativo=3
|AnnoMorte = 1632
|Divisione amm grado 1=Lombardia
|Epoca = 1500
|Divisione amm grado 2=Pavia
|Epoca2 = 1600
|Amministratore locale=Stefano Ubezio
|Attività = gesuita
|Partito=
|Attività2 = astronomo
|Data elezione=5-6-2016
|Attività3 = matematico
|Data istituzione=
|Nazionalità = italiano
|Altitudine=
|Abitanti=1499
|Note abitanti=[http://demo.istat.it/bilmens2017gen/index.html Dato Istat] - Popolazione residente al 31 maggio 2017.
|Aggiornamento abitanti=31-5-2017
|Sottodivisioni=Canarazzo<ref name="carbonaraalticino.pv.it">http://www.comune.carbonaraalticino.pv.it/it-it/vivere-il-comune/scheda Comune di Carbonara al Ticino - Scheda del comune</ref>
|Divisioni confinanti=[[Cava Manara]], [[Pavia]], [[San Martino Siccomario]], [[Torre d'Isola]], [[Villanova d'Ardenghi]], [[Zerbolò]], [[Zinasco]]
|Zona sismica=4
|Gradi giorno=
|Diffusività=
|Nome abitanti=carbonaresi
|Patrono=
|Festivo=
|PIL=
|PIL procapite=
|Mappa=Map of comune of Carbonara al Ticino (province of Pavia, region Lombardy, Italy).svg
|Didascalia mappa=Posizione del comune di Carbonara al Ticino nella provincia di Pavia
|Sito=http://www.comune.carbonaraalticino.pv.it/
}}
 
'''Carbonara al Ticino''' (''Carbunàra'' in [[dialetto lomellino]]) è un [[Comune (Italia)|comune italiano]] di 1.499 abitanti della [[provincia di Pavia]] in [[Lombardia]]. Si trova nella [[Lomellina]] orientale, sul ciglio del terrazzo che domina la valle alluvionale del [[Ticino (fiume)|Ticino]], presso la riva destra del fiume.
== Biografia ==
===I primi anni e l'ingresso nella Compagnia di Gesù===
Nato a [[Corbetta]], nel [[Milano|milanese]], nel [[1583]], Cristoforo Borri apparteneva ad una famiglia dell'antica aristocrazia del [[ducato di Milano]].
 
== Origini del nome ==
Deciso ad intraprendere la carriera ecclesiastica, il 16 settembre 1601 entrò a far parte della [[Compagnia di Gesù]], per la quale insegnò matematica dal [[1606]] al [[1609]] nel collegio gesuita di [[Mondovì]], venendo in seguito trasferito all'[[Osservatorio di Brera]] a [[Milano]]. A Milano, il Borri entrò in contatto con le teorie [[Copernico|copernicane]] alle quali aderì da subito, divenendo uno dei più fervidi sostenitori del [[sistema tolemaico]], attirandosi per questo le ire del padre generale [[Claudio Acquaviva]] che lo costrinse a dimettersi dalla cattedra milanese e ad eseguire pubblica penitenza.
Il nome deriva da ''Sylva Carbonaria'', l'antichissima foresta estesa tra l'abitato ed il Ticino, in parte periodicamente incendiata per ricavarne carbone di legna.
 
== Storia ==
===L'esperienza missionaria in Cocincina===
La zona era era compresa nella vastissima foresta detta ''Sylva Carbonaria'', che si estendeva dai torrenti [[Terdoppio]] e [[Agogna]], comprendendo [[Dorno]] e [[Valeggio]], sino al [[Ticino (fiume)|Ticino]] e il [[Po]]. In mezzo alla selva vi passava l'antica ''Strada Regina'', strada che dalla [[Via Emilia]] e [[Piacenza]] raggiungeva Pavia e proseguiva per Dorno e Valeggio fino a [[Lomello]], e poi passando per [[Vercelli]] e [[Torino]] raggiungeva la [[Gallia]].
Fu a seguito di questa esperienza che decise, amareggiato, di partire in missione alla volta delle [[Indie]]: nell'aprile del 1615 iniziò il suo viaggio in oriente che lo portò alcuni mesi dopo a sbarcare a [[Macao]]. In questo periodo iniziò a divenire noto col cognome di "Bruno" dal momento che il suo cognome aveva troppe assonanze in lingua spagnola e portoghese sia alla parola "burro" (asino) che a "borra" (feccia). Al collegio di Macao, dove giunse presentandosi al vicerettore che lo appoggiava nei suoi studi, ottenne l'incarico di scrivere un piccolo opuscolo da distribuire successivamente ai gesuiti cinesi perché abbandonassero la teoria tolemaica che appariva in netto contrasto con l'astronomia tradizionale cinese e creava non pochi contrasti con la popolazione, giungendo a far proclamare all'imperatore l'editto anti-cristiano nel [[1617]]. Per quanto inizialmente si impegnò in tale incarico, il Borri sappiamo con certezza che abbandonò questo tentativo poco dopo per destinarsi alla missione gesuitica della [[Cocincina]] (attuale [[Vietnam]] centrale) che era stata da poco istituita dal padre genovese Francesco Buzome.
 
Fin dall'epoca [[Longobardi|longobarda]] il territorio era inserito nei possedimenti della corte regia dell'[[Abbazia di San Colombano|abbazia di San Colombano di Bobbio]], assieme ai tanti possedimenti, il territorio era inserito nel grande [[Feudo monastico di Bobbio|feudo reale ed imperiale monastico]]<ref>Valeria Polonio Felloni ''Il monastero di San Colombano di Bobbio dalla fondazione all'epoca carolingia''</ref><ref>Eleonora Destefanis ''Il Monastero Di Bobbio in Eta Altomedievale''</ref><ref>C. Cipolla - G. Buzzi ''Codice Diplomatico del Monastero di S. Colombano di Bobbio fino all'anno MCCVIII'' - Volumi I-II-III, in Fonti per la Storia d'Italia, Tipografia del Senato, Roma 1918</ref>.
Dopo essere sbarcato in Cocincina nel [[1617]], risiedette per qualche tempo a Tourane (attuale Da Lat) e poi si spostò a Fai-fo. Su invito del governatore del Qui-nhon, noto protettore dei cristiani dell'area, si portò nella capitale provinciale Nuoecman (attuale Nuoc-man). Li rimase per alcuni anni proseguendo le proprie osservazioni astronomiche su una cometa che interessò l'area col proprio passaggio nel [[1618]], oltre a predire l'eclissi lunare del 9 dicembre [[1620]] e quella solare del 22 maggio [[1621]] con tecniche ancora più precise degli astronomi locali. Queste predizioni gli valsero una notevole popolarità a livello locale.
 
Delle origini della zona, una delle più antiche notizie di Carbonara è dato dal "Codice diplomatico Longobardo" dove si fa menzione di un diploma regio di [[Cuniperto]] ([[690]] circa) non emesso a Pavia ma in ''curte Carbonaria'' che riconosceva la zona la prerogativa di feudo regio. Un altro diploma del re longobardo [[Rachis]], pubblicato dal [[Ludovico Antonio Muratori|Muratori]], è datato 5 agosto [[747]] ed emesso da ''Curte Curbonaria''<ref>S. Gasparri, ''Storia di Pavia'', in "L'alto medioevo" - Vol. II, Soc. Pavese di Storia Patria, Pavia, 1987</ref>.
Nel [[1622]] Cristoforo decise di lasciare l'[[Indocina]], trasferendosi poi a [[Goa]] dove entrò in contatto col viaggiatore [[Pietro Della Valle]] che descrisse questo incontro in una sua lettera del 27 marzo [[1623]]. Nel febbraio del [[1624]] decise di lasciare definitivamente l'oriente, dirigendosi in Portogallo.
 
In origine era un centro religioso monastico [[Ordine di San Colombano|colombaniano]]. Il primo impulso fu dato dal monaco eremita [[Sant'Aldo]] che nella ''selva Carbonaria'', insieme ad alcuni suoi confratelli, bonificando, lavorando il carbone di legna e pregando, trasse gli ultimi anni di sua vita. Il popolo di questo paese avrebbe dedicato al santo eremita una cappella che si dice risalente al sec. VIII.
===In Portogallo ed al servizio della corte reale spagnola===
Nella nuova patria, ottenne l'incarico di insegnare matematica ed astronomia all'[[università di Coimbra]], cattedra che mantenne per i tre anni successivi, avvicinandosi notevolmente alle teorie di [[Tycho Brahe]] che contribuì a diffondere in Spagna, riprendendo nel contempo anche i suoi studi scientifici; si interessò e diffuse nel contempo anche il [[metodo sperimentale]] galileiano e si dedicò attivamente all'uso, allo studio ed alla diffusione del [[cannocchiale]]. Secondo le teorie da lui elaborate, i cieli in cui l'universo era suddiviso erano in totale tre (aereo, sidereo ed empireo), con una consistenza "liquida", cioè trasparente ed impercettibile. Si impegnò anche nel campo della teoria della navigazione, inventando un nuovo strumento per determinare la longitudine: una [[clessidra]] perfezionata, accoppiata con un [[astrolabio]]. Divenuto consulente tecnico di navigazione presso il Consiglio reale di [[Lisbona]], città dove si trasferì all'inizio del [[1629]], verso la fine di quello stesso anno venne chiamato da [[Filippo IV di Spagna|Filippo IV]] a [[Madrid]] dove il suo metodo di navigazione venne discusso per divenire il metodo ufficiale di navigazione delle unità marittime spagnole e dove ebbe modo di incontrare [[Juan Caramuel y Lobkowitz]], allora giovane e valente studente dell'[[università di Salamanca]]. Il suo metodo, ad ogni modo, non venne accettato e pertanto tornò dapprima in [[Portogallo]], poi a [[Barcellona]] ed infine fece ritorno in [[Italia]], stabilendosi a [[Roma]].
 
Noto fin dal [[XIII secolo]] come ''Carbonaria'', legato al feudo di [[Gropello Cairoli|Gropello]], fu sotto la signoria dei [[Beccaria]] di Gropello e poi per eredità ([[XV secolo]]) dei [[Visconti]] del ramo di Breme e Gropello, dei quali Girolamo fu primo Conte di Carbonara (inizio del [[XVII secolo]]). Essi si estinsero prima della fine di quel secolo, e la contea passò ai loro congiunti ''Lonati Visconti''. Nel [[1768]] ''Antonio Maria della Chiesa'', che prese per adozione il cognome [[Malaspina]] della città di [[Bobbio]] ([[Provincia di Piacenza|PC]]), fu creato Marchese di Carbonara.<ref>[http://siusa.archivi.beniculturali.it/cgi-bin/pagina.pl?TipoPag=prodente&Chiave=20151&RicFrmRicSemplice=bobbio&RicSez=produttori&RicVM=ricercasemplice I Malaspina di Bobbio]</ref>
===Il duro rientro in Italia===
Nel [[1713]] il comune, seguendo le sorti della [[Lomellina]], fu incluso nei domini dei [[Casa Savoia|Savoia]]. Nel [[1863]] prese il nome di Carbonara al Ticino.
Deluso dal suo stesso ordine, nel 1632 decise di uscire dalla [[Compagnia di Gesù]] per entrare nell'ordine dei cistercensi presso la sede della basilica romana di Santa Croce in Gerusalemme, ottenendo dal papa una paticolare dispensa per abbreviare il suo noviziato a soli tre mesi. Pur passato il termine richiesto, l'abate della basilica non volle ricevere Cristoforo e pertanto egli decise di entrare nel convento di [[San Bernardo alle Terme]], da dove venne espulso nel giro di poche settimane, sempre per le sue idee scientifiche. Da subito si impegnò dunque per intentare un processo all'Ordine dei cistercensi e riuscì a vincerlo, morendo però poco dopo, il 24 maggio [[1632]].
 
Tra le località di Carbonara, due ebbero vicende particolari e furono comuni autonomi :
==Opere==
*''Relatione della nuova missione delli PP. della Compagnia di Giesù al regno della Cocincina'', Roma 1631
*''Collecta astronomica ex doctrina P. Cristophori Borri Mediolanensis ex Societate Iesu; de tribus coelis, aereo, sidereo, empireo...'', Lisbona 1629-1631
*''Tratado da arte de navegar'', 1628, ''ex manuscripto'' dell'università di Coimbra, stampato a Lisbona nel 1940.
 
*Sabbione, noto come ''Sablonum'' già nel [[XIII secolo]], seguì feudalmente le sorti di [[Cava Manara]] e terre vicine, appartenendo agli ''Eustachi'' e poi ai marchesi ''Olevano'' di Pavia, essendo poi unito a Carbonara verso il 1800
==Bibliografia==
*Campomaggiore, a causa dell'incerta collocazione tra la Lomellina e il [[Siccomario]], fu causa, con altri tre paesi (Torre de Torti, fraz. di [[Cava Manara]], San Fedele e Travedo, fraz. di [[Sommo]]), di un lungo contenzioso tra l'Austria e i Savoia, tra il [[1710]] e il [[1738]]. Nel [[1815]] il comune (che contava circa 200 abitanti) fu soppresso e unito a [[Zerbolò]] e solo nel [[1866]] ne fu staccato e unito a Carbonara.
*C. Sommervogel, ''Bibliothèque de la Compagnie de Jésus'', Bruxelles-Paris, I, 1890, coll. 1821-1830; VIII, 1898, col. 1878; Suppl., 1930, col. 374
*A. Bonifacy, ''Les européens qui ont vu le vieux Hué'': ''Cristoforo Borri'', in ''Bulletin des Amis du Vieux Hué'', XI (1931), pp. 308 ss.
*A. A. de Andrade, ''Antes de Vernei nascer... o P. Cristovão Borri lança nas escolas a primeira grande reforma científica'', in ''Brotéria'', XL (1945), pp. 369-379
*D. Maurício Gomes dos Santos, ''Vicissitudes da Obra de Cristovão Borri'', in ''Anáis da Academia Portuguesa da História'', s. 2, III (1951), pp. 119-150
*A. Mercati, ''Notizie sul gesuita C. B e su due "Inventioni" da carte finora sconosciute di Pietro Della Valle'', in ''Acta Pontificiae Academiae Scientiarum'', XV (1951), 3, pp. 25-46
*L. Thorndike, ''A History of magic and experimental Science'', VII, New York 1964, pp. 55, 664.
 
== Monumenti e luoghi d'interesse ==
== Note ==
<references />
 
=== Architetture religiose ===
{{gesuiti}}
* Chiesa parrocchiale di San Giovanni Evangelista
 
==Geografia antropica==
{{Portale|astronomia|biografie}}
'''Frazioni'''
 
Canarazzo<ref name="carbonaraalticino.pv.it" />.
 
'''Cascine'''
 
Menocchia, Campomaggiore, Sabbione, Casoni, Belvedere, Finta Battaglia, Sant'Antonio, Casottoni, Cavallera, Cantarana<ref name="carbonaraalticino.pv.it" />.
 
== Società ==
=== Evoluzione demografica ===
{{Demografia/Carbonara al Ticino}}
 
== Cultura ==
{{dx|[[File:Cascina Casoni.jpg|thumb|Segnaletica posta nella frazione di Casoni, a ricordo delle riprese de ''[[Il ragazzo di campagna]]'' (1984).]]}}
 
La località Casoni, frazione di Carbonara al Ticino, è stata tra le ''___location'' principali (sotto il fittizio nome di ''Borgo Tre Case'') del film ''[[Il ragazzo di campagna]]'' del 1984, diretto da [[Castellano e Pipolo]] e interpretato da [[Renato Pozzetto]].<ref>{{cita web|url=http://www.davinotti.com/index.php?option=com_content&task=view&id=217&Itemid=79|titolo=Tutte le ___location esatte del "Ragazzo di campagna"|data=29 settembre 2008}}</ref>
 
== Amministrazione ==
{{...|centri abitati}}
 
==Note==
<references/>
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto}}
 
==Collegamenti esterni==
* {{cita web|url=http://siusa.archivi.beniculturali.it/cgi-bin/pagina.pl?TipoPag=prodente&Chiave=20151&RicFrmRicSemplice=bobbio&RicSez=produttori&RicVM=ricercasemplice|titolo=Storia del comune di Carbonara della Soprintendenza Archivistica}}
 
{{Comuni della provincia di Pavia}}
{{Parco naturale lombardo della Valle del Ticino}}
{{portale|lombardia}}
 
[[Categoria:Carbonara al Ticino| ]]