Arcidiocesi di Siena-Colle di Val d'Elsa-Montalcino e Die for You (The Weeknd): differenze tra le pagine

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{{E|Questo singolo non esiste. Non è mai stato pubblicato alcun singolo con questo titolo da parte dei Weeknd, si tratta di una traccia dell'album ''[[Starboy]]''.|musica|luglio 2019}}
{{Diocesi della chiesa cattolica
{{S|singoli R&B}}
|immagine=Kathedrale Siena Fassade.jpg
{{Album
|nome=[[Arcidiocesi]] di [[Siena]]-[[Colle di Val d'Elsa]]-[[Montalcino]]
|titolo = Die for You
|latino=Archidioecesis Senensis-Collensis-Ilcinensis
|artista = The Weeknd
|regione=[[Regione ecclesiastica Toscana|Toscana]]
|tipo album = Singolo
|stato=Italia
|giornomese = 19 settembre
|eretta=[[IV secolo]] (Siena),<br /> [[1462]] (Montalcino),<br /> [[1592]] (Colle di Val d'Elsa)
|anno = 2017
|mappa=Italy Tuscany Diocese map Siena-Colle di Val d'Elsa-Montalcino.svg
|durata = 4:20
|ritoliturgico=[[Rito romano|romano]]
|album di provenienza = [[Starboy]]
|titolo=[[arcivescovo]] [[metropolia|metropolita]]
|genere = Contemporary R&B
|titolare=[[Antonio Buoncristiani]]
|etichetta = XO, [[Republic Records|Republic]]
|vicario= Giovanni Soldani
|produttore = Abel "The Weeknd" Tesfaye, Martin McKinney, Prince 85, Dylan Wiggins, Magnus August Høiberg, William Thomas Walsh
|emerito=[[Gaetano Bonicelli]]
|precedente = [[Rockin' (The Weeknd)|Rockin']]
|suffraganee=[[Diocesi di Grosseto|Grosseto]], [[Diocesi di Massa Marittima-Piombino|Massa Marittima-Piombino]], [[Diocesi di Montepulciano-Chiusi-Pienza|Montepulciano-Chiusi-Pienza]], [[Diocesi di Pitigliano-Sovana-Orbetello|Pitigliano-Sovana-Orbetello]]
|anno precedente = 2017
|popolazione=178.098
|successivo = [[Secrets (The Weeknd)|Secrets]]
|battezzati=185.751
|anno successivo = 2017
|proporzione=95,9
|sacerdotisecolari=108
|sacerdotiregolari=42
|sacerdoti=150
|battezzatipersacerdote=1.187
|diaconi=9
|religiosi=48
|religiose=278
|parrocchie=178
|superficie=2.265
|cattedrale=[[Duomo di Siena|Santa Maria Assunta]]
|concattedrali=[[Duomo di Colle Val d'Elsa|Santi Alberto e Marziale]]<br />[[Duomo di Montalcino|SS. Salvatore]]
|patroni=[[Ansano di Siena|Sant'Ansano]], [[Madonna del Soccorso]], [[San Marziale]]
|indirizzo=Piazza del Duomo 6, 53100 Siena
|sito=www.arcidiocesi.siena.it
|anno=2011
|ch=sico
}}
'''''Die for You''''' è un [[Singolo (musica)|singolo]] del [[cantante]] [[Canada|canadese]] [[The Weeknd]], pubblicato il 19 settembre 2017 come settimo estratto dal terzo [[album in studio]] ''[[Starboy]]''.
[[File:Duomo collevaldelsa fronte.jpg|thumb|upright=1.2|La [[Duomo di Colle Val d'Elsa|concattedrale dei Santi Alberto e Marziale]] di [[Colle Val d'Elsa]].]]
[[File:Duomo di montalcino 03.JPG|thumb|upright=1.2|La [[Duomo di Montalcino|concattedrale di San Salvatore]] di [[Montalcino]].]]
[[File:Siena, palazzo arcivescovile 02.JPG|thumb|upright=1.2|Il [[Palazzo Arcivescovile (Siena)|palazzo arcivescovile]] di [[Siena]].]]
[[File:ItaliaSienaDuomoFacciatone.jpg|thumb|upright=1.2|La facciata incompiuta del nuovo Duomo di Siena, detta anche ''Facciatone''.]]
 
== Successo commerciale ==
L<nowiki>'</nowiki>'''arcidiocesi di Siena-Colle di Val d'Elsa-Montalcino''' (in [[lingua latina|latino]]: ''Archidioecesis Senensis-Collensis-Ilcinensis'') è una sede [[metropolia|metropolitana]] della [[Chiesa cattolica]] appartenente alla [[regione ecclesiastica Toscana]]. Nel [[2010]] contava 178.098 battezzati su 185.751 abitanti. È attualmente retta dall'[[arcivescovo]] [[Antonio Buoncristiani]].
Il singolo ha ottenuto successo nel [[Nord America]], [[Regno Unito]], [[Portogallo]], [[Paesi Bassi]], [[Francia]] e [[Repubblica Ceca]].
 
== TerritorioTracce ==
{{...|musica}}
L'arcidiocesi si estende in parte nella [[provincia di Siena]] e in parte della [[provincia di Grosseto]], comprendendo i comuni di [[Arcidosso]], [[Asciano]], [[Buonconvento]], [[Castel del Piano]], [[Castellina in Chianti]], [[Castelnuovo Berardenga]], [[Castiglione d'Orcia]], [[Cinigiano]], [[Civitella Paganico]], [[Chiusdino]], [[Colle Val d'Elsa]], [[Montalcino]], [[Monteriggioni]], [[Monteroni d'Arbia]], [[Monticiano]], [[Murlo]], [[Poggibonsi]], [[San Gimignano]], [[San Quirico d'Orcia]], [[Seggiano]], [[Siena]], [[Sovicille]]. Si sviluppa da nord a sud, principalmente sul versante destro del fiume [[Ombrone]] con gli affluenti [[Arbia (torrente)|Arbia]], [[Merse]], [[Lanzo (torrente)|Lanzo]], Gretano; è attraversata dalla [[via Cassia]] e dalla via Grossetana.
{{Tmp|Tracce}}
 
== Formazione ==
Sede arcivescovile è la città di [[Siena]], dove si trova la [[Duomo di Siena|cattedrale di Santa Maria Assunta]]. A [[Colle di Val d'Elsa]] si trova la [[Duomo di Colle Val d'Elsa|concattedrale dei Santi Alberto e Marziale]] e a [[Montalcino]] la [[Duomo di Montalcino|concattedrale di San Salvatore]].
{{...|musica}}
 
{{The Weeknd}}
Il territorio è suddiviso in 178 parrocchie.
{{Portale|musica}}
 
La [[provincia ecclesiastica]] di Siena-Colle di Val d'Elsa-Montalcino comprende quattro diocesi suffraganee:
*[[Diocesi di Grosseto]],
*[[Diocesi di Massa Marittima-Piombino]],
*[[Diocesi di Montepulciano-Chiusi-Pienza]],
*[[Diocesi di Pitigliano-Sovana-Orbetello]].
 
== Storia ==
=== La sede senese ===
Secondo la tradizione il cristianesimo fu introdotto a Siena agli inizi del [[IV secolo]] per opera del giovane romano Ansano Anicio, martire per la fede sull'[[Arbia (torrente)|Arbia]] nel [[303]] e divenuto patrono principale della diocesi. Intitolati a [[Ansano di Siena|Sant'Ansano]] sono documentati nel [[VII secolo]] un monastero e una chiesa.
 
La storia della diocesi per i primi secoli è avvolta nel buio. Primo vescovo di Siena fu Lucifero nel [[306]]. Dopo [[Lucifero (vescovo)|Lucifero]], pare che fosse vescovo di Siena quel Floriano che nel [[313]] intervenne al [[sinodo]] di [[Roma]]. Dopo Floriano si ricordano Eusebio, che partecipò al [[sinodo]] [[roma]]no del [[465]]; Mauro, il primo vescovo di cui si trovano espliciti riferimenti storiografici, al [[Concilio Lateranense (649)|concilio lateranense]] del [[649]], nel quale concluse un compromesso con il vescovo di [[diocesi di Arezzo-Cortona-Sansepolcro|Arezzo]] sul possesso contrastato di diciotto pievi situate in territorio senese; Vitaliano che nel sinodo romano del [[680]] sottoscrisse la nota Lettera all'Imperatore d'Oriente. Il compromesso per le pievi controverse non fu rispettato e si succedettero lunghi contrasti con alterne vicende, degenerando anche in violenze, come per la traslazione a Siena del corpo di sant'Ansano ([[1107]]); durarono fino al [[XII secolo]], lasciando uno strascico d'animosità tra le due diocesi. Intanto sorgeva a breve distanza da Siena il monastero benedettino di Sant'Eugenio ([[730]]) e pochi anni dopo ai confini del contado era fondata l'Abbazia di San Salvatore, oggi [[Abbadia San Salvatore]]. L'autorità del vescovo, già eminente accanto ai [[gastaldo|gastaldi]] [[longobardi]], si rafforzò con i conti [[franchi]].
 
Con lo sfasciarsi dell'[[Impero carolingio]] il vescovo rimase l'unica incontrastata autorità. Il conte imperiale rientrò in Siena soltanto con [[Ottone I di Sassonia|Ottone I]] e fu poco durevole. Il vescovo esercitò il potere con un consiglio di consoli nobili e chiamando la popolazione davanti alla chiesa per approvare le proposte. Per quanto riguardava la vita ecclesiastica, già fin dall'inizio del [[X secolo]] il [[Capitolo (canonici)|Capitolo]] della Cattedrale era legato a vita comune con la sua ''Schola'', della quale si sono tramandati i nomi di alcuni maestri, i ''priores scholae''. Vi appartenne, anche se per breve tempo, il dotto [[Bruno di Segni]]. I canonici senesi fondarono l'ospedale senese di [[Ospedale di Santa Maria della Scala|Santa Maria della Scala]] per i pellegrini malati ed abbandonati, affidandone la cura ad una congregazione di laici, i Frati dello Spedale, ma riservandosi l'approvazione del rettore e la vigilanza sull'amministrazione. Fino alla fine del [[XIV secolo]] il Capitolo ebbe il diritto di eleggere il vescovo. A Siena fu eletto contro l'intruso [[antipapa Benedetto X|Benedetto X]] il [[papa Niccolò II]] ([[1058]]), segno che essa appoggiava il nuovo [[Riforma gregoriana|movimento di riforma]].
 
La Chiesa senese aveva ottenuto (nel [[1055]] circa) prerogative quasi sovrane sopra un ampio territorio tra l'Arbia e la [[Merse]], che avrebbe formato il [[feudo]] del vescovato, durato, tra contrasti e consensi, fino a [[Pietro Leopoldo]] ([[1786]]). I grandi feudatari tuttavia approfittarono del disordine politico e religioso originato dalla lotta tra Papato e Impero (quando [[papa Gregorio VII|Gregorio VII]] affrontò [[Enrico IV di Franconia|Enrico IV]] reggeva la Chiesa senese il vescovo Ridolfo, [[1072]]-[[1084]]) per allargare i loro domini. Ma ormai il movimento per l'unificazione della vita comunale era in atto; e sotto la guida del vescovo e dei consoli veniva limitata la potenza dei grandi. Si susseguirono le donazioni al vescovo e alla Vergine Maria, al vescovo e al popolo, alla Vergine e al Comune. Ai feudatari fu imposta la dimora in città.
 
La nuova lotta tra il [[papa Alessandro III]] senese e [[Federico Barbarossa|Federico I]] trovò come vescovo di Siena l'attivo e zelante Ranieri ([[1129]]-[[1167]]) al quale si deve il prezioso [[calendario]]-[[obituario]] della Chiesa senese (circa [[1140]]). Avendo i consoli, premuti dal vicario imperiale, imprigionato alcuni ecclesiastici, il vescovo scomunicò i consoli e pose l'[[interdetto]] sulla città e il contado. Il clero restò fedele al Papa, ma il vescovo fu costretto a fuggire senza ritorno (morì nel [[1170]]).
 
Risale a questo tempo la dedicazione della nuova Cattedrale. Siena ghibellina ebbe il riconoscimento imperiale delle città libere ([[1186]]); libera elezione dei consoli (che la città già eleggeva da vari decenni), batter moneta, ecc.; riconoscimento che fu completato con l'istituzione del podestà ([[1199]]). Il movimento di unificazione comunale fu intorbidato da guerre continue tra Siena e Firenze, guerre che né i vescovi Buono ([[1189]]-[[1215]]) e Buonfiglio ([[1216]]-[[1252]]), né la predicazione di pace degli Ordini nuovi dei [[Ordine dei Frati Predicatori|Domenicani]], [[Ordine dei Frati Minori|Francescani]], e [[Servi di Maria]] placarono, finché Siena riuscì a debellare la rivale guelfa ([[1260]]) e a dominare sulla Toscana per un decennio, dopo essersi data una saggia costituzione civile ([[1262]]). I grossi mercanti e banchieri [[guelfi]] arrivarono ad impadronirsi del governo che essi, i ''Nove'', tennero con saggezza ed energia e senza notevoli scosse per un lungo periodo ([[1292]]-[[1355]]).
 
L'eredità del beato Andrea Gallerani (circa [[1200]]-[[1251]]), fondatore della ''Casa di Misericordia'' (circa [[1240]]) si allargò con la ''Compagnia dei Disciplinati'' sotto le vòlte dello Spedale ([[1295]]), la quale ha continuato a lungo la beneficenza antica sotto il nome di ''Società di Esecutori di pie disposizioni''; [[Bernardo Tolomei (santo)|san Bernardo Tolomei]] ([[1272]]-[[1348]]) fondò nel [[1319]] la Congregazione degli [[Olivetani]]; sorsero le [[Certosa di Maggiano|Certose di Maggiano]] e di [[Certosa di Pontignano|Pontignano]]; il Comune, non soddisfatto di avere una grande cattedrale, ne progettò una maggiore e il vescovo Donusdeus ([[1313]]-[[1351]]) benedisse ([[1339]]) la prima pietra della grande Cattedrale che è rimasta incompiuta.
Siena era popolata di chiese, di conventi, di spedali abbelliti da notevoli opere d'arte. Tre anni dopo la peste del [[1348]], lo stesso vescovo Donusdeus beneficiò con il suo testamento ([[1351]]) 20 parrocchie, 34 conventi, 2 badie, 13 spedali.
 
Agitato da passioni politiche rovinose, caduti i Nove, il popolo si consumò in lotte continue interne ed esterne che portarono la Repubblica alla rovina ([[1555]]) con l'incorporazione nel Granducato mediceo. Durante questi due secoli l'[[Università di Siena]] fu elevata da [[Carlo IV di Lussemburgo|Carlo IV]] ([[1357]]) a Studio generale con facoltà al vescovo di conferire le [[laurea|lauree]]; sorse l'opera del beato [[Giovanni Colombini]] con i suoi [[Gesuati]]; operò [[Caterina da Siena|santa Caterina]]. Furono noti la dotta pietà degli Ilicetani e di [[Bernardino da Siena|San Bernardino]] con la sua Osservanza.
 
Siena ospitò [[Gregorio XII]], mecenate dello Studio cui concesse la cattedra di teologia; poi [[Eugenio IV]], Gabriele Condulmer, già vescovo di Siena ([[1408]]).
 
Sempre a Siena si svolse l'incompiuto [[Concilio di Siena|concilio ecumenico]] del [[1423]].
 
Per la storia della Chiesa di Siena determinante fu l'episcopato di [[Papa Pio II|Enea Silvio Piccolomini]] ([[1450]]-[[1458]]), che innalzato al soglio pontificio con il nome di [[Papa Pio II|Pio II]], elevò la sede di Siena al rango di [[arcidiocesi]] e sede metropolitana il 23 aprile [[1459]] con la [[Bolla pontificia|bolla]] ''Triumphans Pastor''. La bolla prevedeva inoltre che all'arcidiocesi di Siena fossero assegnate come [[Diocesi suffraganea|suffraganee]] le diocesi di [[Chiusi della Verna|Chiusi]], [[Grosseto]] e [[Sovana]]-[[Pitigliano]], fino ad allora, come Siena, appartenenti alla provincia ecclesiastica romana, e la diocesi di [[Massa Marittima]], già suffraganea di Pisa.<ref>Cappelletti, ''op. cit.'', p. 365.</ref>
 
Arcivescovi illustri furono [[Francesco Todeschini Piccolomini]] ([[1460]]-[[1501]]), poi eletto papa con il nome [[Pio III]]; Francesco Bandini Piccolomini, difensore del cattolicesimo contro i [[protestantesimo|protestanti]] ([[1529]]-[[1588]]), nonostante i casi sporadici di defezione tra cui l'[[apostasia]] di [[Bernardino Ochino]].
 
Il [[concilio di Trento]] provocò anche a Siena una serie di iniziative dirette specialmente dai [[Ordine dei Frati Minori Cappuccini|cappuccini]] e dai [[Compagnia di Gesù|gesuiti]], stabilitisi a Siena rispettivamente nel [[1536]] e nel [[1555]]. Sono da notare l'episcopato del dotto arcivescovo Ascanio Piccolomini ([[1588]]-[[1597]]); del cardinale [[Francesco Maria Tarugi]] ([[1597]]-[[1607]]), che tenne un Sinodo provinciale ([[1599]]).
 
[[Papa Paolo V]], la cui famiglia era di origini senesi, volle investire del pallio arcivescovile un cugino suo omonimo, Camillo Borghesi.
 
Importanti furono pure i successivi episcopati del cardinale Metello Bichi ([[1612]]-[[1614]]), fondatore del [[Seminario]]; di Ascanio II Piccolomini ([[1628]]-[[1671]]). Il [[Seminario]], irrobustito dalla munificenza di [[Alessandro VII]] ([[1660]]), richiamava giovani da ogni parte della Toscana quasi in gara con il Collegio Tolomei diretto dai gesuiti; a questi dopo la soppressione ([[1774]]) subentrarono gli [[Chierici Regolari Poveri della Madre di Dio delle Scuole Pie|scolopi]].
 
Le controversie del [[giansenismo]] sfiorarono appena la diocesi. Ma quando [[Pietro Leopoldo]] pretese di attuare le sue riforme religiose, l'arcivescovo Tiberio Borghesi, in seguito alla soppressione granducale delle compagnie laicali e del riassestamento delle parrocchie cittadine ([[1783]]-[[1786]]), difese fermamente i diritti della dottrina e disciplina ecclesiastica. Ospite di Siena fu [[Pio VI]] in esilio nel febbraio-maggio [[1798]].
 
Gli ordini religiosi soppressi dai [[Francia|francesi]] ([[1808]]-[[1809]]) ritornarono dopo la [[Restaurazione]]. Durante il periodo [[Risorgimento|risorgimentale]] fu arcivescovo il fiorentino Giuseppe Mancini ([[1824]]-[[1855]]), uomo di grande cultura e carità pastorale. Il Seminario-Collegio continuò la formazione dei giovani chierici e secolari, fino al sorgere del [[XX secolo]], quando si ebbe la separazione del Seminario dal Collegio. Per opera dell'arcivescovo Prospero Scaccia il Seminario ottenne la facoltà di conferire lauree in teologia ([[1914]]-[[1931]]). L'[[Università di Siena]] aveva infatti soppresso la facoltà di teologia nel [[1860]].
 
Durante gli anni drammatici della [[Seconda guerra mondiale]] resse le sorti dell'arcidiocesi il bresciano Mario Toccabelli ([[1935]]-[[1961]]), che contribuì non poco, attraverso i contatti con le forze belligeranti, a risparmiare Siena dal flagello dei bombardamenti e delle distruzioni. Il 18 giugno [[1944]] rinnovò solennemente l'atto di donazione della Città alla Madonna. Nel [[1954]] il Seminario Arcivescovile Senese fu eretto da [[papa Pio XII]] in Pontificio Seminario Regionale.
 
Il 6 giugno [[1961]] fu nominato arcivescovo [[Mario Ismaele Castellano]], già frate domenicano, vescovo di [[Diocesi di Volterra|Volterra]] e assistente ecclesiastico dell'[[Azione Cattolica]]. Castellano prese parte attiva al [[concilio Vaticano II]], fondò e promosse l'Associazione Internazionale dei Caterinati, accolse [[papa Giovanni Paolo II]] nella sua prima visita a [[Siena]] ([[1980]]). Durante il suo episcopato fu beatificata la religiosa senese Savina Petrilli, fondatrice della congregazione delle Sorelle dei Poveri di S. Caterina da Siena. Nel [[1975]] fu nominato vescovo di [[Colle di Val d'Elsa]] e nel [[1978]] vescovo di [[Montalcino]].
 
Tre vescovi di Siena sono stati successivamente eletti al soglio pontificio: [[papa Eugenio IV|Eugenio IV]], [[papa Pio II|Pio II]] e [[papa Pio III|Pio III]]. Sono inoltre originari di Siena e del suo territorio i papi: san [[papa Giovanni I|Giovanni I]], san [[papa Gregorio VII|Gregorio VII]], [[papa Marcello II|Marcello II]], [[papa Paolo V|Paolo V]] e [[papa Alessandro VII|Alessandro VII]].
 
=== La sede di Montalcino ===
Il cristianesimo mise piede a Montalcino fin dagli inizi dell'era cristiana. Il suo territorio, dipendente da Arezzo, contemplava la presenza di diverse [[Pieve|chiese pievane]] (cioè dotate di [[battistero]]), tra cui quella di Sant'Andrea in ''Montis Alcinis'', documentata agli inizi dell'[[VIII secolo]]. Questa chiesa fu ricostruita e dedicata al Santissimo Salvatore attorno all'[[XI secolo]] e sarà la futura [[cattedrale]] diocesana.
 
Nell'[[814]] il castello di Montalcino fu donato dall'imperatore [[Ludovico il Pio]] all'[[abbazia di Sant'Antimo]], i cui abati vi esercitavano sia il potere spirituale che quello temporale. Il potere temporale dell'abbazia ebbe termine agli inizi del [[XIII secolo]], mentre continuò quello spirituale, confermato dai papi, soprattutto da [[papa Anastasio IV]] con la [[Bolla pontificia|bolla]] ''Cum omnibus'' del [[1153]]<ref>Testo della bolla in: Cappelletti, ''op. cit.'', pp. 447-449.</ref>.
 
La diocesi di Montalcino fu eretta il 13 agosto [[1462]] con la bolla ''Pro excellenti'' di [[papa Pio II]], ricavandone il territorio dalle diocesi di [[Diocesi di Arezzo-Cortona-Sansepolcro|Arezzo]] (11 [[Parrocchia|parrocchie]]), di [[Diocesi di Grosseto|Grosseto]] (6 parrocchie) e di [[Diocesi di Montepulciano-Chiusi-Pienza|Chiusi]] (6 parrocchie). Originariamente era unita ''[[aeque principaliter]]'' alla [[Diocesi di Montepulciano-Chiusi-Pienza|diocesi di Pienza]] ed [[immediatamente soggetta]] alla [[Santa Sede]].
 
Girolamo II Piccolomini, figlio di Bonsignore, ottenne il 20 novembre [[1528]] da [[papa Clemente VII]] la divisione temporanea delle due sedi. Questa prima divisione durò fino al [[1535]]. L'unione tra Montalcino e Pienza fu revocata una seconda volta tra il [[1554]] e il [[1563]]. Il 23 maggio [[1594]] con la [[bolla pontificia|bolla]] ''Ad exequendum'' [[papa Clemente VIII]] divise definitivamente Montalcino da Pienza, con effetto a partire dalla fine dell'episcopato del vescovo Francesco Maria Piccolomini, conclusosi con la sua morte nel [[1599]].
 
In occasione della divisione temporanea del [[1528]] alla diocesi di Montalcino furono aggregati i territori che erano fino a quel momento appartenuti all'abbazia di Sant'Antimo e al vescovo fu concesso il titolo di abate di Sant'Antimo.
 
Il 15 giugno [[1772]], per decisione di [[papa Clemente XIV]], Montalcino si ingrandì con l'acquisizione di 6 pievi dalla diocesi di Chiusi e di otto pievi da quella di Pienza.
 
Si deve al vescovo Giuseppe Bernardino Pecci ([[1774]]-[[1809]]) la fondazione del [[seminario]] diocesano nei locali dell'antico convento di Sant'Agostino.
 
L'antica cattedrale in rovina fu demolita e ricostruita a partire dal [[1817]]; la nuova cattedrale, in [[Stile neoclassico]], opera dell'architetto senese [[Agostino Fantastici]], fu aperta al culto e solennemente dedicata nel [[1832]].
 
=== La sede di Colle di Val d'Elsa ===
Secondo la tradizione, il [[cristianesimo]] fu predicato a Colle di Val d'Elsa da [[Marziale di Limoges|san Marziale]], discepolo dell'[[apostolo]] [[Pietro apostolo|san Pietro]], durante il suo viaggio verso la [[Gallia]], dove è all'origine della [[Diocesi di Limoges|chiesa di Limoges]].
 
In epoca imprecisata Colle divenne proprietà dell'[[abbazia di San Salvatore a Spugna]], che vi esercitò la giurisdizione sia civile che religiosa fin quasi alla fine del [[XIV secolo]]. Non rare furono le controversie fra gli arcipreti di Colle ed i vescovi di [[Diocesi di Volterra|Volterra]], nel cui territorio si trovavano i possedimenti dell'abbazia. Gli arcipreti potevano però vantare le bolle di esenzione dalla giurisdizione vescovile, emanate dai papi, tra cui quelle di [[Papa Pasquale II|Pasquale II]], di [[Papa Gelasio II|Gelasio II]] e di [[Papa Adriano IV|Adriano IV]] (del [[XII secolo]]). Nel [[1386]] [[papa Urbano VI]], per porre fine alla disputa, diede mandato all'[[Abbazia di San Galgano|abate di San Galgano]] di risolvere la questione: non ne se conosce l'esito, ma nella [[Bolla pontificia|bolla]] di erezione della diocesi, la collegiata di Colle venne qualificata come essere stata ''nullius dioecesis''.
 
La diocesi di Colle di Val d'Elsa fu eretta il 5 giugno [[1592]] con la bolla ''Cum super universas''<ref>Testo della bolla in: Cappelletti, ''op. cit.'', pp. 278-282.</ref> di [[papa Clemente VIII]], ricavandone il territorio dalle sedi di [[Arcidiocesi di Firenze|Firenze]], di [[Arcidiocesi di Siena-Colle di Val d'Elsa-Montalcino#La sede senese|Siena]], di [[Diocesi di Fiesole|Fiesole]] e di [[Diocesi di Volterra|Volterra]].<ref>[[San Gimignano]] ed il suo territorio furono scorporati da Volterra e ceduti a Colle nel [[1782]].</ref> Originariamente la diocesi era [[Diocesi suffraganea|suffraganea]] dell'[[arcidiocesi di Firenze]].
 
Si deve al vescovo [[Cosimo della Gherardesca]] la fondazione nel [[1618]] del [[seminario]] diocesano nell'attuale piazza del Duomo e la costruzione del palazzo vescovile, oltre che all'indizione di diverse visite pastorali, in ottemperanza alle decisioni del [[concilio di Trento]]
 
Il 18 settembre [[1782]] [[papa Pio VI]] trasferì dal territorio della diocesi di Volterra a quello di Colle la Collegiata di [[San Gimignano]], con annesso territorio
 
L'ultimo vescovo di Colle, Francesco Niccoli (1932-1965), acquistò nel 1937 il soppresso convento di San Francesco, con l'intento di trasferirvi il seminario vescovile, che fu inaugurato nel 1940.
 
=== Le sedi unite ===
A partire dal [[1965]] la diocesi di Colle di Val d'Elsa rimase [[Sede vacante|vacante]], e dal [[1970]] anche la sede di Montalcino: in entrambi i casi fu nominato [[amministratore apostolico]] l'arcivescovo di Siena [[Mario Jsmaele Castellano]]. Per Colle di Val d'Elsa, Castellano si fece aiutare da un [[vescovo ausiliare]], [[Angelo Fausto Vallainc]], che risiedette a Colle dal 1970 al [[1975]]. L'arcivescovo Castellano fu nominato vescovo di Colle di Val d'Elsa il 7 ottobre [[1975]] e di Montalcino il 19 gennaio [[1978]], unendo così ''[[in persona episcopi]]'' le tre sedi.
 
Il 30 settembre [[1986]], in forza del decreto ''Instantibus votis'' della [[Congregazione per i Vescovi]], fu stabilita la ''plena unione'' delle tre diocesi e la nuova circoscrizione ecclesiastica ha assunto il nome attuale.
 
Il 14 novembre [[1989]], con la rinuncia al governo di Castellano per raggiunti limiti di età, venne nominato arcivescovo [[Gaetano Bonicelli]], già [[Ordinariato militare in Italia|Ordinario militare d'Italia]], che resse l'arcidiocesi fino al 23 maggio [[2001]]. Durante l'episcopato di Bonicelli si svolse a Siena il Congresso eucaristico nazionale ([[1994]]) e fu accolto per la seconda volta [[papa Giovanni Paolo II]] ([[1996]]) in [[visita pastorale]].
 
Il 23 maggio [[2001]] fu nominato arcivescovo metropolita [[Antonio Buoncristiani]], che fece il suo ingresso in diocesi il 24 giugno [[2001]], ed è attualmente in carica.
 
== Cronotassi dei vescovi ==
=== Sede di Siena ===
* [[Lucifero (vescovo)|Lucifero]] † ([[306]] circa)
* Floriano ? † (menzionato nel [[313]])
* Dodo ? † (menzionato nel [[440]])
* Eusebio † (menzionato nel [[465]])
* Magno ? † (menzionato nel [[520]])
* Mauro ? † (menzionato nel [[565]])<ref>Secondo Lanzoni, Magno e Mauro del [[V secolo]] sono da identificarsi con gli omonimi del [[VII secolo]].</ref>
* Aymo ? † (menzionato nel [[597]])<ref>I vescovi Dodo, Magno, Mauro ed Aymo sono menzionati da Ughelli, ma vengono esclusi da Cappelletti e da Lanzoni e da altri storici.</ref>
* Roberto ? † (menzionato nel [[612]])
* Piriteo ? † (menzionato nel [[628]])
* Antifredo ? † (menzionato nel [[642]])
* Mauro † (menzionato nel [[649]])
* Andrea ? † (menzionato nel [[658]])
* Gualterano † (menzionato nel [[670]])
* Gerardo ? † (menzionato nel [[674]])
* Vitelliano † (menzionato nel [[679]])
* Lupo ? † ([[689]] - ?)
* Magno † (menzionato nel [[700]])
* Causirio † (menzionato nel [[722]])
* Adeodato † (circa [[713]]/[[714]] - circa [[730]])<ref>[http://www.treccani.it/enciclopedia/adeodato_%28Dizionario_Biografico%29/ Biografia] nel [[Dizionario Biografico degli Italiani]].</ref>
* Grosso † (menzionato nel [[743]])
* Peredeo † (menzionato nel [[754]] o nel [[776]])
* Giordano † (menzionato nel [[761]])
* Roberto † (menzionato nel [[783]])
* Giovanni ? † (menzionato nel [[792]])
* Gherardo ? †
* Andrea † (menzionato nel [[795]])
* Aimone † ([[795]] - [[800]])
* Piriteo ? † (menzionato nell'[[800]])
* Pietro † (menzionato nell'[[826]])
* Tommaso ? † (menzionato nell'[[830]])
* Anastasio † (menzionato nell'[[833]])
* Gerardo ? † (menzionato nell'[[841]])
* Concio o Canzio † (prima dell'[[844]] - dopo l'[[853]])
* Gherardo † (menzionato nell'[[855]])
* Ambrogio † (menzionato nell'[[864]])
* Ansifredo ? †
* Lupo † ([[881]] - [[897]])
* Ubertino † (menzionato nel [[900]])
* Egidio † (menzionato nel [[906]])
* Teodorico † (menzionato nel [[913]])
* Gerardo † ([[927]] - [[947]])
* Vitelliano ? †
* Pisano † (menzionato nel [[963]])
* Lucido ? †
* Ildebrando † ([[987]] - [[1000]])
* Adeodato † (menzionato nel [[1001]])
* Giselberto † (menzionato nel [[1013]])
* Leone † (menzionato nel [[1027]])
* Adelberto ? † (menzionato nel [[1036]])
* Giovanni † ([[1037]] - [[1058]])
* Antifredo ? † (menzionato nel [[1058]])
* Roffredo ? † (menzionato nel [[1059]])
* Amadio ? † (menzionato nel [[1062]])
* Adalberto † (circa [[1065]] - [[1072]])
* ''San'' Rodolfo † ([[1073]] - [[1083]])
* Gualfredo † ([[1084]]/[[1085]] - 24 luglio [[1127]] deceduto)<ref>[http://www.treccani.it/enciclopedia/gualfredo_%28Dizionario-Biografico%29/ Biografia] nel [[Dizionario Biografico degli Italiani]].</ref>
* Ranieri I † ([[1128]] - [[1166]])
* Ranieri II † (15 maggio [[1166]] - 27 maggio [[1170]] deceduto)
** ''Sede vacante (1170-1176)''
* Gunterone † (20 giugno [[1176]] - 13 dicembre [[1188]] deceduto)
* Bono † ([[1189]] - 25 ottobre [[1215]] deceduto)
* Bonfiglio † ([[1216]] - 15 dicembre [[1252]] deceduto)
* Tommaso Fusconi, [[Ordine dei Frati Predicatori|O.P.]] † (13 dicembre [[1253]] - [[1273]] deceduto)
* Bandino Bonci † (2 giugno [[1273]] - [[1281]] deceduto)
* Rainaldo di Uguccione Malavolti † (16 novembre [[1282]] - 8 giugno [[1307]] deceduto)
* Ruggeri da Casole, O.P. † (9 luglio [[1307]] - 7 giugno [[1316]] deceduto)
* Donosdeus dei Malavolti † (23 maggio [[1317]] - dicembre [[1350]] deceduto)
* Azzolino dei Malavolti † (22 ottobre [[1351]] - 1º gennaio [[1371]] deceduto)
* Iacopo di Egidio dei Malavolti † (24 gennaio [[1371]] - 8 novembre [[1371]] deceduto)
* Guglielmo Vasco, [[Ordine dei Frati Minori|O.F.M.]] † (24 novembre [[1371]] - 2 ottobre [[1377]] nominato vescovo di [[diocesi di Győr|Győr]])
* Luca Bertini, [[Canonici Regolari di Sant'Agostino Confederati|C.R.S.A.]] † (2 ottobre [[1377]] - 1º ottobre [[1384]] deceduto)
* Carlo Minutoli † ([[1384]] - [[1385]] dimesso)
* Francesco Mormile † (13 novembre [[1385]] - 30 dicembre [[1407]] nominato vescovo di [[arcidiocesi di Amalfi-Cava de' Tirreni|Cava de' Tirreni]])
* [[Papa Eugenio IV|Gabriele Condulmer]], [[Canonici Regolari di San Giorgio in Alga|C.R.S.A.]] † (30 dicembre [[1407]] - 9 maggio [[1408]] dimesso, poi eletto [[diocesi di Roma|papa]] con il nome di Eugenio IV)
* [[Antonio Casini]] † (20 luglio [[1409]] - 24 maggio [[1426]] dimesso)<ref>Fu amministratore apostolico fino al 12 settembre [[1427]].</ref>
* Carlo Bartoli † (12 settembre [[1427]] - settembre [[1444]] deceduto)
* Cristoforo di San Marcello † (18 settembre [[1444]] - novembre [[1444]] deceduto)
* [[Neri da Montegarullo]] † (27 novembre [[1444]] - ottobre [[1449]] deceduto)
* [[Papa Pio II|Enea Silvio Piccolomini]] † (23 settembre [[1450]] - 19 agosto [[1458]] eletto [[diocesi di Roma|papa]] con il nome di Pio II)
* Antonio Piccolomini, [[Congregazione dei Camaldolesi|O.S.B.Cam.]] † (18 settembre [[1458]] - 8 novembre [[1459]] deceduto)
* [[Papa Pio III|Francesco Todeschini Piccolomini]] † (6 febbraio [[1460]] - 22 settembre [[1503]] eletto [[diocesi di Roma|papa]] con il nome di Pio III)
* [[Giovanni Piccolomini]] † ([[1503]] - 7 aprile [[1529]] dimesso)
* Francesco Bandini Piccolomini † (7 aprile [[1529]] - [[1588]] deceduto)
* Ascanio Piccolomini † ([[1588]] - 13 maggio [[1597]] deceduto)
* [[Francesco Maria Tarugi]], [[Confederazione dell'Oratorio di San Filippo Neri|C.O.]] † (15 settembre [[1597]] - 24 gennaio [[1607]] dimesso)
* Camillo Borghesi † (24 gennaio [[1607]] - 8 ottobre [[1612]] deceduto)
* [[Metello Bichi]] † (17 dicembre [[1612]] - 23 marzo [[1615]] dimesso)
* Alessandro Petrucci † (23 marzo [[1615]] - 7 giugno [[1628]] deceduto)
* Ascanio Piccolomini † (18 settembre [[1628]] - 14 settembre [[1671]] deceduto)
* [[Celio Piccolomini]] † (18 marzo [[1671]] - 24 maggio [[1681]] deceduto)
* Leonardo Marsili † (26 gennaio [[1682]] - 8 aprile [[1713]] deceduto)
* Alessandro Zondadari † (21 gennaio [[1715]] - 2 gennaio [[1745]] deceduto)
** ''Sede vacante (1745-1747)''
* Alessandro Cervini † (29 maggio [[1747]] - 13 novembre [[1771]] deceduto)
* Tiberio Borghesi † (1º giugno [[1772]] - 13 novembre [[1792]] deceduto)
* Alfonso Marsili † (3 dicembre [[1792]] - 27 dicembre [[1794]] deceduto)
* [[Antonio Felice Zondadari]] † (1º giugno [[1795]] - 13 aprile [[1823]] deceduto)
* Giuseppe Mancini † (12 luglio [[1824]] - 15 febbraio [[1855]] deceduto)
* Ferdinando Baldanzi † (28 settembre [[1855]] - 7 marzo [[1866]] deceduto)
** ''Sede vacante (1866-1871)''
* Enrico Bindi † (27 ottobre [[1871]] - [[1876]] deceduto)
* Giovanni Pierallini † (29 settembre [[1876]] - [[1888]] deceduto)
* Celestino Zini, [[Chierici Regolari Poveri della Madre di Dio delle Scuole Pie|Sch.P.]] † ([[1889]] - 19 maggio [[1892]] deceduto)
* Benedetto Tommasi † (11 giugno [[1892]] - 4 settembre [[1908]] deceduto)
* Paolo Maria Barone † (27 novembre [[1908]] - 20 maggio [[1909]] deceduto)
* Prospero Scaccia † (5 giugno [[1909]] - 29 settembre [[1932]] deceduto)
* [[Gustavo Matteoni]] † (29 settembre [[1932]] succeduto - 17 novembre [[1934]] deceduto)
* Mario Toccabelli † (1º aprile [[1935]] - 14 aprile [[1961]] deceduto)
* [[Mario Jsmaele Castellano]], O.P. † (6 giugno [[1961]] - 30 settembre [[1986]] nominato vescovo di Siena-Colle di Val d'Elsa-Montacino)
 
=== Sede di Colle di Val d'Elsa ===
* [[Usimbardo Usimbardi]] † (5 giugno [[1592]] - [[1612]] deceduto)
* [[Cosimo della Gherardesca]] † (11 febbraio [[1613]] - 10 maggio [[1633]] nominato vescovo di [[diocesi di Fiesole|Fiesole]])
* Tommaso Salviati † (21 agosto [[1634]] - 1º marzo [[1638]] nominato vescovo di [[Diocesi di Arezzo-Cortona-Sansepolcro|Arezzo]])
* Roberto Strozzi † (21 giugno [[1638]] - 12 giugno [[1645]] nominato vescovo di [[diocesi di Fiesole|Fiesole]])
* Giovanni Battista Buonaccorsi † (18 settembre [[1645]] - 1º gennaio [[1681]] deceduto)
* Pietro Petri, [[Congregazione dei Camaldolesi|O.S.B.Cam.]] † (28 giugno [[1681]] - novembre [[1703]] deceduto)
* [[Domenico Ballati-Nerli]], [[Olivetani|O.S.B.Oliv.]] † (15 settembre [[1704]] - 28 marzo [[1748]] deceduto)
* Benedetto Gaetani † (21 aprile [[1749]] - 12 giugno [[1754]] deceduto)
* Domenico Gaetano Novellucci † (21 luglio [[1755]] - 17 settembre [[1757]] deceduto)
* Bartolomeo Felice Guelfi Camaiani † (22 novembre [[1758]] - 6 agosto [[1772]] dimesso)
* Ranieri Mancini † (14 giugno [[1773]] - 15 aprile [[1776]] nominato vescovo di [[diocesi di Fiesole|Fiesole]])
* Luigi Buonamici † (15 aprile [[1776]] - 23 settembre [[1782]] nominato vescovo di [[diocesi di Volterra|Volterra]])
* Niccolò Sciarelli † (16 dicembre [[1782]] - prima del 26 gennaio [[1801]] deceduto)
* Luigi Raimondo Vecchietti † (prima del 26 gennaio [[1801]] succeduto - gennaio [[1805]] deceduto)
* Niccolò Laparelli † (23 settembre [[1805]] - 23 marzo [[1807]] nominato vescovo di [[Diocesi di Arezzo-Cortona-Sansepolcro|Cortona]])
* Marcello Maria Benci † (23 marzo [[1807]] - 27 gennaio [[1810]] deceduto)
** ''Sede vacante (1810-1815)''
* Giuseppe Stanislao Gentili † (4 settembre [[1815]] - [[1833]] deceduto)
* Attilio Fiascaini † (19 dicembre [[1834]] - 30 gennaio [[1843]] nominato vescovo di [[Diocesi di Arezzo-Cortona-Sansepolcro|Arezzo]])
** ''Sede vacante (1843-1847)''
* Giuseppe Chiaromanni † (12 aprile [[1847]] - 29 luglio [[1869]] deceduto)
** ''Sede vacante (1869-1871)''
* Giovanni Pierallini † (22 dicembre [[1871]] - 29 settembre [[1876]] nominato arcivescovo di Siena)
* Marcello Mazzanti † (29 settembre [[1876]] - 27 marzo [[1885]] nominato vescovo di [[diocesi di Pistoia|Pistoia]] e [[diocesi di Prato|Prato]])
* Luigi Traversi † (27 marzo [[1885]] - agosto [[1891]] deceduto)
* Alessandro Toti † (14 dicembre [[1891]] - 12 marzo [[1903]] deceduto)
* Massimiliano Novelli † (22 giugno [[1903]] - 15 gennaio [[1921]] dimesso)
* Giovanni Andrea Masera † (13 giugno [[1921]] - 18 febbraio [[1926]] deceduto)
* Ludovico Ferretti, O.P. † (18 novembre [[1927]] - 5 aprile [[1930]] deceduto)
** ''Sede vacante (1930-1932)''
* Francesco Niccoli † (12 maggio [[1932]] - 5 novembre [[1965]] deceduto)
** ''Sede vacante (1965-1975)''<ref>Durante il periodo di [[Sede vacante|vacanza]] della sede fu amministratore apostolico di Colle Val d'Elsa [[Mario Jsmaele Castellano]], arcivescovo di Siena, coadiuvato dal suo [[vescovo ausiliare]], [[Angelo Fausto Vallainc]], che risiedette a Colle Val d'Elsa dal [[1970]] fino al suo trasferimento alla [[diocesi di Alba]] nel [[1975]].</ref>
* [[Mario Jsmaele Castellano]], O.P. † (7 ottobre [[1975]] - 30 settembre [[1986]] nominato vescovo di Siena-Colle di Val d'Elsa-Montacino)
 
=== Sede di Montalcino e Pienza ===
* Giovanni Chinugi † (7 ottobre [[1462]] - 30 settembre [[1470]] deceduto)
* Tommaso della Testa Piccolomini † (26 ottobre [[1470]] - [[1482]] deceduto)
* [[Agostino Patrizi Piccolomini]] † (19 gennaio [[1484]] - [[1495]] deceduto)
** [[Pio III|Francesco Piccolomini]] † (31 ottobre [[1495]] - [[1498]] dimesso, poi eletto [[diocesi di Roma|papa]] con il nome di Pio III) (amministratore apostolico)
* Girolamo I Piccolomini † (14 marzo [[1498]] - [[1510]] dimesso)
* Girolamo II Piccolomini † (9 dicembre [[1510]] - 20 novembre [[1528]] nominato vescovo di [[diocesi di Montepulciano-Chiusi-Pienza|Pienza]])
* Alessandro Piccolomini † (20 novembre [[1528]] - [[1554]] dimesso)<ref>Dal 1528 al 1535 fu vescovo solo di Montalcino.</ref>
* Francesco Maria Piccolomini † (20 aprile [[1554]] - [[1599]] deceduto)<ref>Dal 1554 al 1563 fu vescovo solo di Montalcino.</ref>
 
=== Sede di Montalcino ===
* Camillo Borghesi † (7 gennaio [[1600]] - 24 gennaio [[1607]] nominato arcivescovo di Siena)
* Mario Cossa † (2 aprile [[1607]] - [[1618]] deceduto)
* Ippolito Borghese, O.S.B.Oliv. † (26 marzo [[1618]] - 1º settembre [[1636]] nominato vescovo di [[diocesi di Montepulciano-Chiusi-Pienza|Pienza]])
* Scipione Tancredi † (2 marzo [[1637]] - 13 aprile [[1641]] deceduto)
* Alessandro Sergardi † (21 ottobre [[1641]] - aprile [[1649]] deceduto)
* [[Antonio Bichi]] † (11 dicembre [[1652]] - 6 marzo [[1656]] nominato vescovo di [[arcidiocesi di Ancona-Osimo|Osimo]])
* Lorenzo Martinozzi, [[Ordine di San Benedetto|O.S.B.]] † (16 ottobre [[1656]] - agosto [[1663]] deceduto)
* Fabbro de Vecchi † (14 gennaio [[1664]] - [[1688]] dimesso)
* Romualdo Tancredi, O.S.B.Oliv. † (9 agosto [[1688]] - [[1694]] deceduto)
* Giuseppe Maria Borgognini † (28 novembre [[1695]] - novembre [[1726]] deceduto)
* Bernardino Ciani, [[Ordine di Sant'Agostino|O.S.A.]] † (30 luglio [[1727]] - 9 agosto [[1767]] deceduto)
* Domenico Andrea Vegni † (14 dicembre [[1767]] - 8 novembre [[1773]] deceduto)
* Giuseppe Bernardino Pecci, O.S.B.Oliv. † (27 giugno [[1774]] - [[1809]] deceduto)
** ''Sede vacante (1809-1815)''
* Giacinto Pippi † (15 marzo [[1815]] - 12 luglio [[1824]] nominato vescovo di [[diocesi di Montepulciano-Chiusi-Pienza|Chiusi e Pienza]])
* Giovanni Bindi Sergardi † (20 dicembre [[1824]] - 18 novembre [[1843]] deceduto)
** ''Sede vacante (1843-1850)''
* Paolo Bertolozzi † (7 gennaio [[1850]] - 27 gennaio [[1867]] deceduto)
** ''Sede vacante (1867-1872)''
* Raffaele Pucci-Sisti † (23 febbraio [[1872]] - 19 febbraio [[1879]] deceduto)
* Donnino Donnini † (19 settembre [[1879]] - 14 dicembre [[1891]] nominato vescovo di [[Diocesi di Arezzo-Cortona-Sansepolcro|Cortona]])
* Amilcare Tonietti † (12 giugno [[1893]] - 25 settembre [[1899]] dimesso)
* Iader Bertini † (18 settembre [[1899]] - 27 settembre [[1908]] deceduto)
* Alfredo del Tomba † (29 aprile [[1909]] - 10 luglio [[1937]] dimesso)
* Ireneo Chelucci † (22 luglio [[1938]] - 8 giugno [[1970]] deceduto)
** ''Sede vacante (1970-1978)''<ref>Durante il periodo di [[Sede vacante|vacanza]] della sede fu amministratore apostolico di Montalcino [[Mario Jsmaele Castellano]], arcivescovo di Siena.</ref>
* [[Mario Jsmaele Castellano]], O.P. † (19 gennaio [[1978]] - 30 settembre [[1986]] nominato vescovo di Siena-Colle di Val d'Elsa-Montacino)
 
=== Sede di Siena-Colle di Val d'Elsa-Montalcino ===
* [[Mario Jsmaele Castellano]], O.P. † (30 settembre [[1986]] - 14 novembre [[1989]] ritirato)
* [[Gaetano Bonicelli]] (14 novembre [[1989]] - 23 maggio [[2001]] ritirato)
* [[Antonio Buoncristiani]], dal 23 maggio [[2001]]
 
== Statistiche ==
L'arcidiocesi al termine dell'anno 2010 su una popolazione di 185.751 persone contava 178.098 battezzati, corrispondenti al 95,9% del totale.
{{tabella dati diocesi}}
|-
| colspan=12 | arcidiocesi di Siena
|-
| 1950 || 81.940 || 82.000 || 99,9 || 224 || 149 || 75 || 365 || || 125 || 520 || 110
|-
| 1969 || 100.000 || 100.000 || 100,0 || 185 || 115 || 70 || 540 || || 85 || 638 || 121
|-
| 1980 || 99.950 || 108.000 || 92,5 || 154 || 119 || 35 || 649 || || 39 || 450 || 128
|-
| colspan=12 | diocesi di Montalcino
|-
| 1950 || 39.980 || 40.000 || 100,0 || 45 || 41 || 4 || 888 || || 5 || 45 || 37
|-
| 1969 || 25.764 || 25.787 || 99,9 || ? || ? || 5 || ? || || 5 || 66 || 30
|-
| 1980 || 24.581 || 24.735 || 99,4 || 38 || 33 || 5 || 646 || || 8 || 37 || 39
|-
| colspan=12 | diocesi di Colle Val d'Elsa
|-
| 1950 || 45.000 || 45.000 || 100,0 || 90 || 79 || 11 || 500 || || 14 || 98 || 73
|-
| 1969 || 53.900 || 54.000 || 99,8 || ? || ? || 11 || ? || || 14 || 102 || 74
|-
| 1980 || 60.100 || 60.500 || 99,3 || 57 || 46 || 11 || 1.054 || 1 || 15 || 70 || 75
|-
| colspan=12 | arcidiocesi di Siena-Colle Val d'Elsa-Montalcino
|-
| 1990 || 186.000 || 188.450 || 98,7 || 243 || 173 || 70 || 765 || || 72 || 537 || 186
|-
| 1999 || 170.000 || 177.800 || 95,6 || 163 || 129 || 34 || 1.042 || 3 || 37 || 302 || 145
|-
| 2000 || 170.000 || 170.800 || 99,5 || 167 || 133 || 34 || 1.017 || 3 || 36 || 330 || 145
|-
| 2001 || 170.000 || 170.800 || 99,5 || 166 || 132 || 34 || 1.024 || 4 || 36 || 330 || 145
|-
| 2002 || 175.000 || 179.500 || 97,5 || 179 || 128 || 51 || 977 || 7 || 58 || 319 || 145
|-
| 2003 || 174.950 || 179.400 || 97,5 || 174 || 121 || 53 || 1.005 || 7 || 57 || 312 || 141
|-
| 2004 || 175.010 || 179.490 || 97,5 || 171 || 122 || 49 || 1.023 || 7 || 54 || 305 || 141
|-
| 2010 || 178.098 || 185.751 || 95,9 || 150 || 108 || 42 || 1.187 || 9 || 48 || 278 || 178
|}
 
== Note ==
<references/>
 
== Fonti ==
*[[Annuario pontificio]] del 2011 e precedenti, riportati su [http://www.catholic-hierarchy.org www.catholic-hierarchy.org] alla pagina [http://www.catholic-hierarchy.org/diocese/dsico.html]
*[http://www.arcidiocesi.siena.it/ Sito ufficiale] dell'Arcidiocesi di Siena-Colle di Val d'Elsa-Montalcino
*{{catholic encyclopedia|Siena|Colle di Val D'Elsa|Montalcino}}
*{{en}} [http://www.gcatholic.org/dioceses/diocese/sien0.htm Scheda dell'arcidiocesi] su [http://www.gcatholic.org/ www.gcatholic.org]
* Bruna Bocchini Camaiani, [http://www.archiviodistato.firenze.it/nuovosito/fileadmin/template/allegati_media/libri/istituzioni_2/Ist2_Camaiani.pdf ''I vescovi toscani nel periodo lorenese'']
* ''Enciclopedia Cattolica'', XI, Città del Vaticano, 1953.
*[[Ferdinando Ughelli]], ''Italia Sacra ...'' III tomo, Venezia [[1718]]
*{{la}} [http://www.vatican.va/archive/aas/documents/AAS-79-1987-ocr.pdf Decreto ''Instantibus votis''], AAS 79 (1987), pp. 783–786
 
=== Per la sede di Siena ===
* Francesco Lanzoni, ''[http://www.archive.org/stream/MN5017ucmf_0#page/n585/mode/2up Le diocesi d'Italia dalle origini al principio del secolo VII (an. 604)]'', vol. I, Faenza 1927, pp. 564–567
*[http://books.google.com/books?id=h5YosRHtHZwC&pg=PA870 ''Diario Senese''], parte II, Siena 1854, pp. 870–878
*[[Giuseppe Cappelletti]], [http://books.google.it/books?id=Gbc-AAAAcAAJ&pg=PA365 ''Le Chiese d'Italia dalla loro origine sino ai nostri giorni''], vol. XVII, Venezia 1862, pp. 365–559
*{{la}} [http://books.google.it/books?id=s_mIHw0OH7AC&pg=PA150 Bolla ''Triumphans Pastor''], in ''Bullarum diplomatum et privilegiorum sanctorum Romanorum pontificum Taurinensis editio'', Vol. V, pp.&nbsp;150–152
* {{la}} Pius Bonifacius Gams, [http://www.wbc.poznan.pl/dlibra/doccontent?id=65154&dirids=1 ''Series episcoporum Ecclesiae Catholicae''], Leipzig 1931, pp.&nbsp;781–782
* {{la}} Konrad Eubel, ''Hierarchia Catholica Medii Aevi'', [http://sul-derivatives.stanford.edu/derivative?CSNID=00002716&mediaType=application/pdf vol. 1], p. 446; [http://sul-derivatives.stanford.edu/derivative?CSNID=00002717&mediaType=application/pdf vol. 2], pp.&nbsp;XXXVIII, 235; [http://sul-derivatives.stanford.edu/derivative?CSNID=00002718&mediaType=application/pdf vol. 3], p. 297; [http://sul-derivatives.stanford.edu/derivative?CSNID=00002719&mediaType=application/pdf vol. 4], p. 312; [http://www.archive.org/stream/hierarchiacathol05eubeuoft#page/353/mode/1up vol. 5], p.&nbsp;353; [http://www.archive.org/stream/hierarchiacathol06eubeuoft#page/375/mode/1up vol. 6], p. 375
 
=== Per la sede di Colle di Val d'Elsa ===
*[[Giuseppe Cappelletti]], [http://books.google.it/books?id=Gbc-AAAAcAAJ&pg=PA275 ''Le Chiese d'Italia dalla loro origine sino ai nostri giorni''], vol. XVII, Venezia 1862, pp. 275–304
* {{la}} Pius Bonifacius Gams, [http://www.wbc.poznan.pl/dlibra/doccontent?id=65154&dirids=1 ''Series episcoporum Ecclesiae Catholicae''], Leipzig 1931, pp. 748–749
* {{la}} Konrad Eubel, ''Hierarchia Catholica Medii Aevi'', [http://sul-derivatives.stanford.edu/derivative?CSNID=00002719&mediaType=application/pdf vol. 4], p. 156; [http://www.archive.org/stream/hierarchiacathol05eubeuoft#page/163/mode/1up vol. 5], p. 163; [http://www.archive.org/stream/hierarchiacathol06eubeuoft#page/172/mode/1up vol. 6], pp. 172–173
 
=== Per la sede di Montalcino ===
*[[Giuseppe Cappelletti]], [http://books.google.it/books?id=-9QCAAAAQAAJ&pg=PA441 ''Le Chiese d'Italia dalla loro origine sino ai nostri giorni''], vol. XVIII, Venezia 1862, pp.&nbsp;441–471
* [[Gaetano Moroni]], [http://books.google.com/books?id=qGwAAAAAMAAJ&pg=PA141 ''Dizionario di erudizione storico-ecclesiastica''], vol. XLVI, Venezia 1847, pp. 141–145
*{{la}} [http://books.google.it/books?id=s_mIHw0OH7AC&pg=PA166 Bolla ''Pro excellenti''], in ''Bullarum diplomatum et privilegiorum sanctorum Romanorum pontificum Taurinensis editio'', Vol. V, pp. 166–169
*{{la}} [http://books.google.it/books?id=ZZ2HYMos8e8C&pg=PA143 Bolla ''Ad exequendum''], in ''Bullarum diplomatum et privilegiorum sanctorum Romanorum pontificum Taurinensis editio'', Vol. X, p. 143
* {{la}} Pius Bonifacius Gams, [http://www.wbc.poznan.pl/dlibra/doccontent?id=65154&dirids=1 ''Series episcoporum Ecclesiae Catholicae''], Leipzig 1931, pp. 743–744
* {{la}} Konrad Eubel, ''Hierarchia Catholica Medii Aevi'', [http://sul-derivatives.stanford.edu/derivative?CSNID=00002717&mediaType=application/pdf vol. 2], p. 216; [http://sul-derivatives.stanford.edu/derivative?CSNID=00002718&mediaType=application/pdf vol. 3], p. 212; [http://sul-derivatives.stanford.edu/derivative?CSNID=00002719&mediaType=application/pdf vol. 4], p. 208; [http://www.archive.org/stream/hierarchiacathol05eubeuoft#page/227/mode/1up vol. 5], p. 227; [http://www.archive.org/stream/hierarchiacathol06eubeuoft#page/243/mode/1up vol. 6], p. 243
 
== Voci correlate ==
*[[Duomo di Siena]]
*[[Duomo di Colle Val d'Elsa]]
*[[Duomo di Montalcino]]
*[[Palazzo Arcivescovile (Siena)]]
*[[Concilio di Siena]]
 
==Collegamenti esterni==
* La [http://www.beweb.chiesacattolica.it/diocesi/diocesi/268/Siena&#x20;-&#x20;Colle&#x20;di&#x20;Val&#x20;D'Elsa&#x20;-&#x20;Montalcino diocesi di Siena - Colle di Val D'Elsa - Montalcino] su BeWeB
== Altri progetti ==
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[[Categoria:Diocesi cattoliche in Italia|Siena-Colle di Val d'Elsa-Montalcino, Arcidiocesi]]
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[[Categoria:Diocesi cattoliche erette nel IV secolo|Siena]]
[[Categoria:Diocesi erette da Pio II|Montalcino]]
[[Categoria:Diocesi erette da Clemente VIII|Colle di Val d'Elsa]]