Wikipedia:Pagine da cancellare/Conta/2019 marzo 24 e J. G. Ballard: differenze tra le pagine

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{{Bio
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|Nome = J. G.
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|Cognome = Ballard
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|AnnoNascita = 1930
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|GiornoMeseMorte = 19 aprile
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|AnnoMorte = 2009
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|Epoca = 1900
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|Attività = scrittore
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|Nazionalità = britannico
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|Didascalia = J.G.Ballard raffigurato su un murale, poco dopo la sua morte nel [[2009]]
}}
 
Autore sperimentale e fortemente provocatorio, tematicamente e stilisticamente ispirato dalla [[surrealismo|pittura surrealista]]<ref>[http://www.spikemagazine.com/0901ballard.php J.G. Ballard: Rushing To Paradise: Not A Literary Man]</ref>, molti dei suoi romanzi e racconti sono ascrivibili alla cosiddetta ''[[New Wave (fantascienza)|New Wave]]'' della [[fantascienza|narrativa fantascientifica]] ed è generalmente collocato nell'alveo della [[letteratura postmoderna]]<ref>[http://www.depauw.edu/sfs/backissues/55/intro55.htm Science Fiction Studies: Postmodernism and Science Fiction]</ref>. La sua opera, che oltre che per il carattere apertamente sperimentale si caratterizza per un'atmosfera generale cupa e distopica, segnata dalla cinica e cruda analisi delle miserie e perversioni umane nell'altamente tecnologica era moderna, lo ha successivamente portato a essere considerato un [[nume tutelare]] della corrente [[cyberpunk]]<ref>{{Cita web|url=http://www.ballardian.com/unblinking-clinical-from-ballard-to-cyberpunk|titolo=Ballardian » 'Unblinking, clinical': From Ballard to cyberpunk|sito=www.Ballardian.com|accesso=28 dicembre 2017}}</ref>, mentre il suo eclettico approccio alle strutture letterarie convenzionali, in relazione soprattutto ai disparati sottogeneri e al loro amalgama, lo hanno invece portato a essere considerato un antesignano dello [[Slipstream (letteratura)|slipstream]]<ref>[http://www.readercon.org/docs/slipcanon.pdf A Working Canon of Slipstream Writing] compiled in [[Readercon]] 18, 2007.</ref>.
 
==Biografia==
Nato a [[Shanghai]] da genitori britannici ivi residenti per motivi di lavoro, durante la [[seconda guerra mondiale]] Ballard bambino fu internato assieme ai suoi famigliari nel [[campo di concentramento|campo di prigionia]] giapponese di [[Lunghua]]<ref> https://www.bl.uk/collection-items/photographs-showing-the-former-lunghua-civilian-assembly-centre | The Papers of James Graham Ballard: Return to Shanghai 1991 </ref>dal 1942 al 1945, sebbene nel romanzo [[L'impero del sole (romanzo)|L'impero del sole]] (''Empire of the Sun'') i genitori risultino internati in quello di Soochow e genitori e figlio si ricongiungono solo alla fine del conflitto. Ballard fa questa rivelazione in una intervista al quotidiano britannico ''The Guardian'' nel 2006 e nella sua autobiografia ''I miracoli della vita''. Il regista [[Steven Spielberg]] nel [[1987]] ne trasse [[L'impero del sole (film 1987)|un film omonimo]] (sceneggiatura del drammaturgo inglese [[Tom Stoppard]]).
Nel [[1946]] Ballard si trasferì in [[Gran Bretagna]], iniziando gli studi di [[medicina]] al [[King's College (Cambridge)|King's College]] dell'[[Università di Cambridge]] (con l'intento di diventare psichiatra) ma, dopo due anni, folgorato dalla lettura dell'[[Ulisse]] di [[James Joyce]], decise di abbandonare tali studi capendo che la professione medica non gli avrebbe lasciato abbastanza tempo per scrivere. Dopo una serie di lavori occasionali - autore di testi pubblicitari, portiere a Covent Garden, ecc. - si spostò in [[Canada]] con la [[Royal Air Force]], e là scoprì la [[fantascienza]].
 
Congedatosi dalla RAF e tornato in patria, Ballard lavorò come giornalista scientifico e iniziò a scrivere racconti: il primo a essere pubblicato fu ''Prima Belladonna'', del [[1956]], che uscì a dicembre sulla rivista ''Science Fantasy'', seguito a pochi giorni di distanza da ''Escapement'' su ''New Worlds''.
La sua prosa e i suoi temi ebbero un influsso notevole sulla fantascienza degli [[anni 1960|anni sessanta]] e [[anni 1970|settanta]] e sul movimento [[cyberpunk]] degli [[anni 1980|anni ottanta]].
Il suo articolo ''Come si arriva allo spazio interiore'' (''Which Way to Inner Space''), apparso sulla rivista ''New Worlds'' nel [[1962]], segnò la nascita della [[New Wave (fantascienza)|New Wave]] britannica. Ballard spostò l'attenzione sullo spazio interiore (''inner space''), luogo di incontro tra pulsioni della [[psiche]] umana e immagini e simboli veicolati dai [[mass media]]. In Italia l'articolo fu tradotto per la prima volta da [[Riccardo Valla]] nella sua fanzine ''Sevagram'' nel 1968, quindi incluso da Carlo Pagetti in un numero della rivista ''[[Nuovi Argomenti]]'' dedicato a Ballard, uscito nel 1970.<ref>{{Cita pubblicazione|autore=|nome=Giulia|cognome=Iannuzzi|data=2017|titolo=Traduttore, consulente editoriale, intellettuale: Riccardo Valla e la fantascienza angloamericana in Italia|rivista=EUT Edizioni Università di Trieste|pp=272-273|accesso=10 marzo 2019|doi=10.13137/2421-6763/17363|url=https://www.openstarts.units.it//handle/10077/17363}}</ref>
 
Il suo primo romanzo pubblicato fu ''[[Il vento dal nulla]]'' (''The Wind From Nowhere'') del [[1962]], che aprì una tetralogia di [[fantascienza apocalittica|genere catastrofico]] (anche se in seguito Ballard lo rinnegò, fu questo libro a dargli la possibilità di guadagnarsi da vivere come scrittore). Gli altri tre furono ''[[Il mondo sommerso]]'' (''The Drowned World''), ''Terra bruciata'' (''The Burning World'') e ''[[Foresta di cristallo]]'' (''The Crystal World''), basati sui [[quattro elementi]] aristotelici aria, acqua, terra e fuoco, più un quinto elemento, il tempo, che domina ''Foresta di cristallo''.
 
Nel [[1970]], dopo diverse peripezie legali (fece chiudere una piccola casa editrice di lestofanti che aveva stampato alcune copie del libro) pubblicò ''[[La mostra delle atrocità]]'' (''The Atrocity Exhibition''), forse il suo capolavoro. È un libro composto da quindici racconti, in cui il filo comune (oltre al protagonista) è costituito dall'ossessione maniacale per la [[guerra del Vietnam]], la [[psicopatologia]], la [[pornografia]], il potere dei [[mass media|media]], le vittime di incidenti stradali e le icone del [[sogno americano]], rigorosamente morte. Nel libro Ballard previde l'elezione a presidente degli [[Stati Uniti d'America|USA]] di [[Ronald Reagan]], 11 anni prima che accadesse realmente.
 
Tre anni dopo uscì ''[[Crash (James Graham Ballard)|Crash]]'', in cui viene ripreso (in dosi molto più massicce rispetto al precedente) il tema della [[perversione]] per le vittime di incidenti stradali e la fusione di carne e auto. Nel [[1996]] [[David Cronenberg]] ne trasse [[Crash (film 1996)|un film omonimo]].
 
La fama al di fuori del ristretto ambito della fantascienza gli giunse col romanzo autobiografico ''[[L'impero del sole (romanzo)|L'impero del sole]]''. Da allora (prima metà degli anni ottanta) Ballard si allontanò sempre più dai romanzi di fantascienza, ma continuò a scrivere racconti fantascientifici o [[fantastico|fantastici]] fino alla metà degli [[anni 1990|anni novanta]].
 
L'ultimo romanzo di Ballard, ''[[Regno a venire]]'' (''Kingdom Come''), pubblicato in [[Gran Bretagna]] nel [[2006]], comprende pezzi di ironica [[critica sociale]] strutturati per lo più come gialli, i cui temi sono il [[consumismo]], la società tardo [[capitalismo|capitalistica]], i rigurgiti reazionari e irrazionali delle società occidentali, i [[mass media]].
 
Nell'autobiografia ''[[I miracoli della vita]]'' (''Miracles of Life''), pubblicata nel marzo del [[2008]], l'autore rivelò di essere affetto da cancro alla prostata, che lo uccise nell'aprile del 2009.
 
== Temi e contenuti ==
Ballard sembra, fin dall'inizio della sua carriera, avere: «[...] Il rifiuto dello spazio esterno, della mitologia creata dagli assunti dell'astronave e del viaggio spaziale».<ref name= NotaMontanari> Gianni Montanari, [[1977]].</ref>
 
Si pone quindi in modo differente dai suoi colleghi precedenti e dell'epoca, anche se i suoi primi racconti non si discostano di tanto dagli scritti usuali.
 
Nella sua storia di esordio la protagonista ''Jane Ciraclydes'' risulta in sintonia, per psicologia e modo di agire, con il tono presente nella narrativa poliziesca, decadente e romantica. Questa venatura disperata è causata però più dall'ambiente che circonda i personaggi che da essi stessi.
 
Si notano in ''Escapement'' e ''Build Up'' le prime discrepanze tra la realtà e l'uomo, che faranno parte anche di suoi racconti successivi.
 
In ''Manhole 69'' vengono mostrate molte sfaccettature possibili della psiche umana, tramite un accostamento tra una questione medica e i suoi risvolti psicoanalitici.
 
''The Waiting Grounds'', scritto nel [[1959]], è il primo racconto di Ballard dove viene affrontato il tema spaziale: infatti, in questo periodo, Ballard amplia i suoi orizzonti fantascientifici e, di conseguenza, anche le tematiche che prende in esame.
 
Spesso i personaggi di Ballard sono insoddisfatti, privati di qualcosa che non sanno se definire indispensabile o meno, se la sua assenza sia positiva o negativa, tendendo quasi all'alienazione del personaggio.
 
Inevitabile è la disperazione, per lo sviluppo del suo discorso critico sulla situazione contemporanea dell'uomo, sul: «labirinto di fantasie, di propaganda massificata a sfondo politico [...] Di iconografie di beni di consumo che fluiscono intorno a noi».<ref>Ballard, [[1969]], ''SF Cannot Be Immune from Change''. </ref>
 
In seguito al [[1961]] continua l'analisi del rapporto tra realtà e uomo di Ballard, con i racconti del ciclo di Vermilion Sands.
 
In questi racconti il nucleo attivo è sempre la donna, che viene presentata come un misto tra demone e angelo, e tendente di più verso il demoniaco.
 
Questi finiscono inevitabilmente con il somigliarsi, poiché è il mondo esterno che riflette e condiziona le eroine che si muovono al suo interno.
 
Grazie allo squilibrio mentale, la donna risulta come l'unica capace di sfuggire alla fenomenologia esterna, e per questo finisce con l'apparire più alienata e sensibile dei personaggi maschili.
 
Le psicologie in questi racconti sfiorano i casi clinici, e Ballard sembra abbandonarsi a una vena di psicopatologia e reminiscenze artistiche, tradendo un interesse per il simbolismo e il surrealismo.
 
Ballard affronta spesso il tema del rifiuto del presente e dell'incapacità di andare oltre il proprio passato: nel [[1962]] propone un articolo su ''New Worlds'' sullo ''spazio interno'', e contemporaneamente in esso rifiuta le tematiche solamente spaziali e avventurose a favore dell'analisi dell'essere umano e del mondo esterno nella fantascienza, e soprattutto dell'uomo da un punto di vista interno.
 
Etichettare Ballard come scrittore di fantascienza nel senso classico è dunque riduttivo. Come lui stesso afferma in più scritti, la fantascienza è per lui solamente un mezzo, il mezzo di conoscenza più adatto e "contemporaneo" per descrivere la realtà e le società metropolitane e tecnicizzate in cui ci troviamo a vivere. Pertanto i fini di Ballard non sono quelli di scrivere avvincenti e avventurose narrazioni fantascientifiche, ma utilizzare un immaginario di quel tipo (in particolar modo quello da lui battezzato dello "spazio interno", profondamente rivisitato in maniera personale e quindi lontano dagli scenari tipici della fantascienza) per indagare a fondo la natura del nostro mondo.
 
In ''The Drowned World'' Ballard elabora gli impulsi di autodistruzione del protagonista, elemento presente anche in altri racconti, fino alle sue estreme conseguenze.
 
Gli anti-eroi di Ballard appaiono come pecore nere del genere umano, ma che partecipano attivamente alle pulsioni del loro mondo personale, che risulta essere il mondo reale deformato.
 
Inizia, con ''The Terminal Beach'', la seconda fase creativa di Ballard, dove i suoi racconti presentano uno stile sgretolato e ricomposto successivamente in ordine alternato, rifacendosi a esperienze [[Dadaismo|dadaiste]] e [[Surrealismo|surreali]].
Viene accusato per questo, oltre che di essersi allontanato dal [[new Wave (fantascienza)|new Wave]], di aver completamente abbandonato la fantascienza, anzi, di scrivere anti-fantascienza.<ref>Kumming, Waldemar. [[1966]] ''The Reign of Ballardry, Vector N. 40.</ref>
 
Ballard non ritiene fondamentali le connotazioni scientifiche o tecniche, e tenta di costruire un qualcosa di nuovo partendo dall'essere umano, dalle sue reazioni e dall'ambiente che lo circonda. Richiesto dal giornalista [[Enrico Franceschini]], del perché vivesse in un anonimo sobborgo della periferia di Londra, dichiarò: ''Perché cerco ispirazione nella vita di tutti i giorni, fatta di autostrade, supermercati, stazioni ferroviarie...alcuni mi definiscono uno scrittore di fantascienza, ma io reputo i miei romanzi più realisti dei cosiddetti classici di [[Kingsley Amis]] o di [[Evelyn Waugh]], che raccontano un mondo elitario assolutamente sconosciuto all'uomo medio''.<ref>''Vivere per scrivere:''
40 romanzieri si raccontano'', Enrico Franceschini, Laterza, 2018, ISBN 978-88-581-3041-4''</ref>
 
In ''Crash'' abbandona il surrealismo e presenta un caso patologico di feticismo, prendendo in esame il mito dell'automobile e il sesso.
 
Ballard non ha mai tentato di fondare una sua scuola letteraria, sebbene spesso nei suoi racconti vi siano aspetti per certi versi didattici.
 
== Opere ==
 
=== Tetralogia degli Elementi ===
*''[[Il vento dal nulla]]'' (''The Wind From Nowhere'', 1961), [[Urania (collana)|Urania]] n. 288, 621, Mondadori (primo libro)
*''[[Deserto d'acqua]]'' (''The Drowned World'', 1962), Urania n. 311, 648, Mondadori; come ''Il mondo sommerso'', Feltrinelli, ISBN 9788807818288 (secondo libro)
*''[[Terra bruciata (romanzo)|Terra bruciata]]'' (''The Burning World'' o ''The Drought'', 1964), Urania n. 417, 788, Mondadori (terzo libro)
*''[[Foresta di cristallo]]'' (''The Crystal World'', 1966), Feltrinelli, ISBN 9788807818547 (quarto libro)
'''Dittico de L'impero del sole'''
* ''[[L'impero del sole (romanzo)|L'impero del sole]]'' (''Empire of the Sun'', 1984), Feltrinelli, ISBN 9788807819117
* ''[[La gentilezza delle donne]]'' (''The Kindness of Women'', 1991), Rizzoli, ISBN 8817671029
'''Altri'''
*''[[La mostra delle atrocità]]'' (''The Atrocity Exhibition'' o ''Love and Napalm: Export USA'', 1970), Feltrinelli, ISBN 9788807816727
*''[[Crash (James Graham Ballard)|Crash]]'' (''Crash'', 1973), Feltrinelli, ISBN 9788807818059
*''[[L'isola di cemento]]'' (''Concrete Island'', 1974), Feltrinelli, ISBN 9788807819353
*''[[Condominium]]'' (''High Rise'', 1975), Urania n. 707, Mondadori; come ''Il condominio'', Feltrinelli, ISBN 9788807817557
*''[[L'allegra compagnia del sogno]]'' (''The Unlimited Dream Company'', 1979), Fanucci
*''[[Ultime notizie dall'America]]'' (''Hello America'', 1981), Urania n. 908, Mondadori
*''[[Il giorno della creazione]]'' (''The Day of Creation'', 1987), Rizzoli, ISBN 8817671010
*''[[Un gioco da bambini]]'' (''Running Wild'', 1988), Feltrinelli, ISBN 9788807819766
*''[[Il paradiso del diavolo]]'' (''Rushing to Paradise'', 1994), Baldini Castoldi Dalai, ISBN 9788860731500
'''Tetralogia di Cocaine Nights'''
*''[[Cocaine Nights]]'' (''Cocaine Nights'', 1996), Baldini Castoldi Dalai, ISBN 9788880898498 (primo libro di una tetralogia)
*''[[Super-Cannes]]'' (''Super-Cannes'', 2000), Feltrinelli, ISBN 9788807817137 (secondo libro della tetralogia iniziata con ''Cocaine Nights'')
*''[[Millennium People]]'' (''Millennium People'', 2003), Feltrinelli, ISBN 9788807818851 (terzo libro della tetralogia iniziata con ''Cocaine Nights'')
*''[[Regno a venire]]'' (''Kingdom Come'', 2006), Feltrinelli, ISBN 9788807701801 (quarto libro della tetralogia iniziata con ''Cocaine Nights'')
 
=== Antologie di racconti ===
*''The Voices of Time and Other Stories'' (1962)
*''Billenium'' (1962)
*''Essi ci guardano dalle torri'' e ''[[Passaporto per l'eternità]]'' (''Passport to Eternity'', 1963), Urania nn. 371 e 399, Mondadori
*''Incubo a quattro dimensioni'' (''The Four-Dimensional Nightmare'', 1963)
*''Il gigante annegato'' (''The Terminal Beach'', 1964), Urania n. 764, Mondadori
*''The Impossible Man'' (1966)
*''Ora zero'' (''The Venus Hunters'', 1967), Urania n. 908, Mondadori
*''Il giorno senza fine'' (''The day of forever'', 1967) Fantapocket n. 5 Longanesi
*''The Overloaded Man'' (1967)
*''La zona del disastro'' (''The Disaster Area'', 1967), Urania n. 779, Mondadori
*''Gli scultori di nuvole'' (1968), Urania n. 487, Mondadori
*''[[I segreti di Vermillion Sands]]'' (''Vermilion Sands'', 1971)
*''Chronopolis and Other Stories'' (1971)
*''La civiltà del vento'' (''Low-Flying Aircraft and Other Stories'', 1976), Urania n. 717, Mondadori
*''The Best of J.G. Ballard'' (1977)
*''The Best Short Stories of J.G. Ballard'' (1978)
*''Mitologie del futuro prossimo'' (''Myths of the Near Future'', 1982), Urania n. 976, Mondadori
*''The Voices of Time'' (1985)
*''Memories of the Space Age'' (1988)
*''Febbre di guerra'' (''War Fever'', 1990)
*''Tutti i racconti'' (''The Complete Short Stories of J.G. Ballard'', 2001), 3 volumi, Fanucci
 
===Autobiografia===
*''[[I miracoli della vita]]'' (''Miracles of Life'', 2008), Feltrinelli, ISBN 9788807702037
 
=== Saggistica ===
*''J.G. Ballard. Visioni'', ShaKe, 2008, ISBN 9788888865539
 
== Note ==
<references/>
 
== Bibliografia ==
*Montanari, Gianni. 1977. ''Ieri, il futuro'', Milano, Editrice Nord, pp. 153-172.
*Brioni, Simone. ''J.G. Ballard. Il futuro quotidiano'' ([[2011]]) Prospettiva ISBN 9788874186563
 
==Altri progetti==
{{interprogetto|q}}
 
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
* [https://web.archive.org/web/20090424104029/http://www.feltrinellieditore.it/MaterialiCollegati?id_autore=191059 In diretta con James G. Ballard] (libri più importanti, interviste e contributi in italiano)
* [http://www.shake.it/index.php?53&backPID=53&productID=175&pid_product=53&detail= J.G. Ballard, una guida critica al suo mondo surreale] (Interviste, articoli di e su Ballard, collage e bibliografia]
* [http://www.delos.fantascienza.com/delos31/ballard.html Delos 31: Conoscere James G. Ballard] (articolo, bibliografia)
* [https://web.archive.org/web/20061206004019/http://intercom.publinet.it/2000/ballard2r.htm Bibliografia ragionata di James Graham Ballard] (bibliografia esaustiva comprendente romanzi, racconti, antologie, saggistica e recensioni)
* {{en}} [https://web.archive.org/web/20060220145201/http://www.rickmcgrath.com/jgballard/jgb_secondarybiblio.html The Critical Exhibition] (Bibliografia della letteratura secondaria su Ballard)
* {{en}} [http://www.ballardian.com Ballardian: The World of JG Ballard] (Notizie, informazioni, saggi, e recensioni e interviste su Ballard)
* {{en}}[http://news.bbc.co.uk/2/hi/entertainment/8007331.stm Cult author JG Ballard dead at 78]: BBC News
 
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|biografie|fantascienza|letteratura}}
 
[[Categoria:Scrittori di fantascienza britannici]]
[[Categoria:Letteratura postmoderna]]
[[Categoria:Studenti della Queen Mary University of London]]