Magnum Photos e J. G. Ballard: differenze tra le pagine

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{{Bio
{{F|aziende fotografiche|aprile 2011}}
|Nome = J. G.
{{Azienda
|Cognome = Ballard
|nome = Magnum Photos
|PostCognomeVirgola = all'anagrafe '''James Graham Ballard'''
|logo = Logo Magnum photos.png
|Sesso = M
|forma societaria = Società cooperativa
|LuogoNascita = Shanghai
|data fondazione = [[22 maggio]] [[1947]]
|GiornoMeseNascita = 15 novembre
|forza cat anno = 1947
|AnnoNascita = 1930
|luogo fondazione =
|LuogoMorte = Shepperton
|fondatori = [[Robert Capa]], [[Henri Cartier-Bresson]], [[David Seymour]], [[George Rodger]], [[Maria Eisner]], William Vandivert e Rita Vandivert
|GiornoMeseMorte = 19 aprile
|data chiusura =
|AnnoMorte = 2009
|causa chiusura =
|nazioneEpoca = FRA1900
|Attività = scrittore
|sede =
|Nazionalità = britannico
|filiali =
|PostNazionalità =
|persone chiave =
|gruppoImmagine =
|Didascalia = J.G.Ballard raffigurato su un murale, poco dopo la sua morte nel [[2009]]
|settore = [[Fotografia|Fotografico]]
|prodotti =
|fatturato =
|anno fatturato =
|utile netto =
|anno utile netto =
|dipendenti =
|anno dipendenti =
}}
 
Autore sperimentale e fortemente provocatorio, tematicamente e stilisticamente ispirato dalla [[surrealismo|pittura surrealista]]<ref>[http://www.spikemagazine.com/0901ballard.php J.G. Ballard: Rushing To Paradise: Not A Literary Man]</ref>, molti dei suoi romanzi e racconti sono ascrivibili alla cosiddetta ''[[New Wave (fantascienza)|New Wave]]'' della [[fantascienza|narrativa fantascientifica]] ed è generalmente collocato nell'alveo della [[letteratura postmoderna]]<ref>[http://www.depauw.edu/sfs/backissues/55/intro55.htm Science Fiction Studies: Postmodernism and Science Fiction]</ref>. La sua opera, che oltre che per il carattere apertamente sperimentale si caratterizza per un'atmosfera generale cupa e distopica, segnata dalla cinica e cruda analisi delle miserie e perversioni umane nell'altamente tecnologica era moderna, lo ha successivamente portato a essere considerato un [[nume tutelare]] della corrente [[cyberpunk]]<ref>{{Cita web|url=http://www.ballardian.com/unblinking-clinical-from-ballard-to-cyberpunk|titolo=Ballardian » 'Unblinking, clinical': From Ballard to cyberpunk|sito=www.Ballardian.com|accesso=28 dicembre 2017}}</ref>, mentre il suo eclettico approccio alle strutture letterarie convenzionali, in relazione soprattutto ai disparati sottogeneri e al loro amalgama, lo hanno invece portato a essere considerato un antesignano dello [[Slipstream (letteratura)|slipstream]]<ref>[http://www.readercon.org/docs/slipcanon.pdf A Working Canon of Slipstream Writing] compiled in [[Readercon]] 18, 2007.</ref>.
La '''Magnum Photos''' è una delle più importanti agenzie [[fotografia|fotografiche]] del mondo. Fondata nel [[1947]] da [[Robert Capa]], [[Henri Cartier-Bresson]], [[David Seymour]], [[George Rodger]], William Vandivert<ref>''1976: Magnum: Image and Reality''. Testi di Harvey V. Fondiller. Fotografie a 35mm, Inverno 1976.</ref> ha la forma giuridica di [[società cooperativa]], che riunisce sessanta tra i migliori fotografi del mondo, anche con lo scopo di proteggere il [[diritto d'autore]] in ambito fotografico e la trasparenza d'informazione. Fino al 2014, [[amministratore delegato]] era l'italiano [[Giorgio Psacharopulo]] e dal [[2011]] al 2014, era italiano anche il presidente, il fotoreporter di guerra [[Alex Majoli]]<ref>{{cita pubblicazione | cognome=Invernizzi | nome=Camilla | titolo=Cartoline da Milano- Alex Majoli - Zona 5 e zona 6| rivista=Corriere della Sera (inserto) | anno=2013 | p=2-7 }}</ref><ref>{{cita web|url=http://smargiassi-michele.blogautore.repubblica.it/2012/07/12/la-magnum-degli-italiani/|titolo=La Magnum degli italiani|accesso=5 febbraio 2017}}</ref>. Attuale [[amministratore delegato]] è David Kogan, mentre presidente è il tedesco [[Thomas Dworzak]]. L'etica professionale di Magnum prevede che le immagini scattate rimangano di proprietà del fotografo Magnum e non delle riviste dove esse vengono pubblicate, permettendo all'autore di scegliere soggetti, temi e orientare la produzione verso uno stile più aderente a quello del fotografo e libero da vincoli.
 
== Storia Biografia==
Nato a [[Shanghai]] da genitori britannici ivi residenti per motivi di lavoro, durante la [[seconda guerra mondiale]] Ballard bambino fu internato assieme ai suoi famigliari nel [[campo di concentramento|campo di prigionia]] giapponese di [[Lunghua]]<ref> https://www.bl.uk/collection-items/photographs-showing-the-former-lunghua-civilian-assembly-centre | The Papers of James Graham Ballard: Return to Shanghai 1991 </ref>dal 1942 al 1945, sebbene nel romanzo [[L'impero del sole (romanzo)|L'impero del sole]] (''Empire of the Sun'') i genitori risultino internati in quello di Soochow e genitori e figlio si ricongiungono solo alla fine del conflitto. Ballard fa questa rivelazione in una intervista al quotidiano britannico ''The Guardian'' nel 2006 e nella sua autobiografia ''I miracoli della vita''. Il regista [[Steven Spielberg]] nel [[1987]] ne trasse [[L'impero del sole (film 1987)|un film omonimo]] (sceneggiatura del drammaturgo inglese [[Tom Stoppard]]).
L'agenzia nacque da un'idea di [[Robert Capa]]<ref name="Agosti">{{cita news |autore= Vera Agosti| titolo = Capa, Cartier-Bresson & C. La «Magnum» si autocelebra| giornale = [[Libero (quotidiano)|Libero]] | giorno = 25 | mese = giugno | anno = 2017 | pagina = 25}}</ref>, che la comunicò ai colleghi quando s'incontravano al ristorante del [[Museum of Modern Art]] (MOMA) di [[New York]]. Il 22 maggio [[1947]]<ref name="Agosti"/> Capa, William e Rita Vandivert e Maria Eisner sancirono la fondazione del sodalizio. Il nome ''Magnum'' fu scelto sia perché i convenuti amavano accompagnare le loro discussioni con una bottiglia di vino francese, sia perché un nome espresso in latino conferiva forza mista a grandezza<ref>Russell Miller, ''Magnum: Fifty Years at the Front Line of History'' (New York: Grove, 1998, p. 49.)</ref>. [[Henri Cartier-Bresson]], [[David Seymour]] e [[George Rodger]] erano assenti alla riunione del 22 maggio ma furono considerati ugualmente membri fondatori<ref>Miller, ''Magnum'', pp. 49–50.</ref>. I fondatori appartenevano a cinque nazionalità diverse (Capa ungherese, Cartier-Bresson francese, Seymour polacco, Rodger inglese, i Vandivert e Maria Eisner statunitensi) ed avevano acquistato grande sensibilità negli anni della [[seconda guerra mondiale]], densi di avvenimenti sconvolgenti. La Magnum Photos nacque con due sedi, a [[New York]] e [[Parigi]], a cui in seguito si aggiunsero [[Londra]] e [[Tokyo]], per meglio organizzare le missioni dei fotografi.
Nel [[1946]] Ballard si trasferì in [[Gran Bretagna]], iniziando gli studi di [[medicina]] al [[King's College (Cambridge)|King's College]] dell'[[Università di Cambridge]] (con l'intento di diventare psichiatra) ma, dopo due anni, folgorato dalla lettura dell'[[Ulisse]] di [[James Joyce]], decise di abbandonare tali studi capendo che la professione medica non gli avrebbe lasciato abbastanza tempo per scrivere. Dopo una serie di lavori occasionali - autore di testi pubblicitari, portiere a Covent Garden, ecc. - si spostò in [[Canada]] con la [[Royal Air Force]], e là scoprì la [[fantascienza]].
 
Congedatosi dalla RAF e tornato in patria, Ballard lavorò come giornalista scientifico e iniziò a scrivere racconti: il primo a essere pubblicato fu ''Prima Belladonna'', del [[1956]], che uscì a dicembre sulla rivista ''Science Fantasy'', seguito a pochi giorni di distanza da ''Escapement'' su ''New Worlds''.
I membri della cooperativa s'impegnarono sin dagli esordi a pretendere dagli editori il controllo della messa in pagina delle immagini e la verifica delle didascalie. Inoltre decisero di detenere la proprietà dei negativi, fatto nuovo per l'epoca<ref name="Agosti"/>. Ogni fotografo poteva decidere dove, come e per chi lavorare. La libertà d'azione significava anche poter concedersi [[reportage]] di ampio respiro, più personali, in cui l'autore potesse raccontare meglio, di più e in profondità. I fondatori si divisero le rispettive sfere d'influenza: Cartier-Bresson scelse l'[[Asia]] (con lunghi viaggi in [[Cina]], [[India]], [[Birmania]] e [[Indonesia]]), Seymour si concentrò sull'[[Europa]], Rodger sull'[[Africa]], mentre Capa, dall'[[Americhe|America]], rimase pronto a partire per ogni dove. Le forti personalità dei fondatori attirarono l'interesse di coloro, colleghi, che comprendevano la portata di un simile modo di pensare, da [[uomo]] e da [[fotografo]], il proprio lavoro.
La sua prosa e i suoi temi ebbero un influsso notevole sulla fantascienza degli [[anni 1960|anni sessanta]] e [[anni 1970|settanta]] e sul movimento [[cyberpunk]] degli [[anni 1980|anni ottanta]].
Il suo articolo ''Come si arriva allo spazio interiore'' (''Which Way to Inner Space''), apparso sulla rivista ''New Worlds'' nel [[1962]], segnò la nascita della [[New Wave (fantascienza)|New Wave]] britannica. Ballard spostò l'attenzione sullo spazio interiore (''inner space''), luogo di incontro tra pulsioni della [[psiche]] umana e immagini e simboli veicolati dai [[mass media]]. In Italia l'articolo fu tradotto per la prima volta da [[Riccardo Valla]] nella sua fanzine ''Sevagram'' nel 1968, quindi incluso da Carlo Pagetti in un numero della rivista ''[[Nuovi Argomenti]]'' dedicato a Ballard, uscito nel 1970.<ref>{{Cita pubblicazione|autore=|nome=Giulia|cognome=Iannuzzi|data=2017|titolo=Traduttore, consulente editoriale, intellettuale: Riccardo Valla e la fantascienza angloamericana in Italia|rivista=EUT Edizioni Università di Trieste|pp=272-273|accesso=10 marzo 2019|doi=10.13137/2421-6763/17363|url=https://www.openstarts.units.it//handle/10077/17363}}</ref>
 
Il suo primo romanzo pubblicato fu ''[[Il vento dal nulla]]'' (''The Wind From Nowhere'') del [[1962]], che aprì una tetralogia di [[fantascienza apocalittica|genere catastrofico]] (anche se in seguito Ballard lo rinnegò, fu questo libro a dargli la possibilità di guadagnarsi da vivere come scrittore). Gli altri tre furono ''[[Il mondo sommerso]]'' (''The Drowned World''), ''Terra bruciata'' (''The Burning World'') e ''[[Foresta di cristallo]]'' (''The Crystal World''), basati sui [[quattro elementi]] aristotelici aria, acqua, terra e fuoco, più un quinto elemento, il tempo, che domina ''Foresta di cristallo''.
I servizi della Magnum si imposero subito per la capacità fresca e nuova di essere nel mondo e sulla notizia. Il circolo Magnum andò allargandosi, in cinque anni, aveva aggiunto giovani di talento come [[René Burri]], [[Elliott Erwitt]] ed altri, acquisendo una fisionomia sempre più riconoscibile. Nessun fotografo è uguale all'altro e la forza del gruppo nasce proprio dalla diversa creatività e dalle imprese individuali di ognuno. Poiché questi [[reportage]] non trovano spesso spazio sufficiente sulle riviste, per molti autori la dimensione per esprimersi diventa quella più pensata e autonoma del libro o quella più libera e creativa della mostra. I risultati furono esperimenti, allora nuovi, di un modo di comunicare e vivere la fotografia, senza limiti e confini.
 
Nel [[1970]], dopo diverse peripezie legali (fece chiudere una piccola casa editrice di lestofanti che aveva stampato alcune copie del libro) pubblicò ''[[La mostra delle atrocità]]'' (''The Atrocity Exhibition''), forse il suo capolavoro. È un libro composto da quindici racconti, in cui il filo comune (oltre al protagonista) è costituito dall'ossessione maniacale per la [[guerra del Vietnam]], la [[psicopatologia]], la [[pornografia]], il potere dei [[mass media|media]], le vittime di incidenti stradali e le icone del [[sogno americano]], rigorosamente morte. Nel libro Ballard previde l'elezione a presidente degli [[Stati Uniti d'America|USA]] di [[Ronald Reagan]], 11 anni prima che accadesse realmente.
Grazie a questa politica incentrata sulla tutela del fotografo, sia legalmente che professionalmente, l'agenzia Magnum ha raccolto intorno a sé molti dei migliori fotografi, permettendogli di esprimere il personale significato di fotografia e il loro rapporto con il mondo documentato.
 
Tre anni dopo uscì ''[[Crash (James Graham Ballard)|Crash]]'', in cui viene ripreso (in dosi molto più massicce rispetto al precedente) il tema della [[perversione]] per le vittime di incidenti stradali e la fusione di carne e auto. Nel [[1996]] [[David Cronenberg]] ne trasse [[Crash (film 1996)|un film omonimo]].
L'agenzia Magnum ha prodotto alcuni tra i più importanti e spesso drammatici [[reportage]] della seconda metà del [[XX secolo]], documentando guerre (il [[Guerra del Vietnam|Vietnam]] di Phillip Jones Griffiths), catastrofi etniche (la carestia in [[India]] di [[Werner Bischof]]) o eventi sociali (il movimento americano per i diritti civili di [[Leonard Freed]]), ma anche sottolineando, con personali e originali interpretazioni, alcuni aspetti della società non evidenziati dal giornalismo scritto, raccontando il mondo degli anziani ([[Martine Franck]]), la vita dei minatori in Bolivia ([[Ferdinando Scianna]]) oppure i curiosi ritratti canini di [[Elliott Erwitt]].
 
La fama al di fuori del ristretto ambito della fantascienza gli giunse col romanzo autobiografico ''[[L'impero del sole (romanzo)|L'impero del sole]]''. Da allora (prima metà degli anni ottanta) Ballard si allontanò sempre più dai romanzi di fantascienza, ma continuò a scrivere racconti fantascientifici o [[fantastico|fantastici]] fino alla metà degli [[anni 1990|anni novanta]].
A causa dell'impegno in prima linea dei propri membri, l'agenzia è stata funestata da episodi drammatici, quali la scomparsa nel primo decennio di vita di due soci fondatori, [[Robert Capa]] (saltato su una mina in [[Indocina]]) e [[David Seymour]], oltre al già citato [[Werner Bischof]].
 
L'ultimo romanzo di Ballard, ''[[Regno a venire]]'' (''Kingdom Come''), pubblicato in [[Gran Bretagna]] nel [[2006]], comprende pezzi di ironica [[critica sociale]] strutturati per lo più come gialli, i cui temi sono il [[consumismo]], la società tardo [[capitalismo|capitalistica]], i rigurgiti reazionari e irrazionali delle società occidentali, i [[mass media]].
Diventare membri dell'agenzia Magnum richiede la presentazione di un [[portfolio]] all'agenzia che nella riunione annuale deciderà se ammettere il fotografo ad un affiancamento di circa due anni con un fotografo membro, terminato il quale si acquisisce la carica di associato. Trascorsi ulteriori due anni, previo giudizio di un ulteriore portfolio, si diventa membri a tutti gli effetti, con il diritto di votare nelle annuali riunioni dell'agenzia. Il corrispondente è invece un fotografo non legato direttamente all'agenzia se non per lavori occasionali.
 
Nell'autobiografia ''[[I miracoli della vita]]'' (''Miracles of Life''), pubblicata nel marzo del [[2008]], l'autore rivelò di essere affetto da cancro alla prostata, che lo uccise nell'aprile del 2009.
== Membri ==
=== Fondatori ===
Nel [[1947]] parteciparono alla fondazione dell'agenzia i seguenti [[fotoreporter]]:
* [[Robert Capa]]
* [[Henri Cartier-Bresson]]
* [[David Seymour]]
* [[George Rodger]]
* [[Maria Eisner]]
* [[William Vandivert]]
* [[Rita Vandivert]]
 
=== DalTemi 1949e adcontenuti oggi ===
Ballard sembra, fin dall'inizio della sua carriera, avere: «[...] Il rifiuto dello spazio esterno, della mitologia creata dagli assunti dell'astronave e del viaggio spaziale».<ref name= NotaMontanari> Gianni Montanari, [[1977]].</ref>
I fotografi che nel tempo hanno fatto parte dell'agenzia, sono:
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* [[1949]]: [[Werner Bischof]]
* [[1951]]: [[Dennis Stock]], [[Herbert List]] (''contributor'')
* [[1954]]: [[Cornell Capa]], [[Elliott Erwitt]], [[Burt Glinn]], [[Erich Hartmann (fotografo)|Erich Hartmann]]
* [[1955]]: [[Erich Lessing]], [[Inge Morath]], [[Marc Riboud]]
* [[1957]]: [[Eve Arnold]], [[William Eugene Smith]]
* [[1958]]: [[Wayne Miller]]
* [[1959]]: [[René Burri]], [[Bruce Davidson (fotografo)|Bruce Davidson]], [[Ernst Haas]]
* [[1961]]: [[Sergio Larrain]]
* [[1965]]: [[Constantine Manos]]
* [[1967]]: [[Ian Berry]], [[David Hurn]], [[Marilyn Silverstone]]
* [[1968]]: [[Bruno Barbey]]
* [[1971]]: [[Philip Jones Griffiths]]
* [[1972]]: [[Leonard Freed]]
* [[1974]]: [[Paul Fusco]], [[Josef Koudelka]], [[Gilles Peress]]
* [[1977]]: [[Richard Kalvar]], [[Guy Le Querrec]]
* [[1979]]: [[Raymond Depardon]], [[Alex Webb]]
* [[1980]]: [[Susan Meiselas]]
* [[1982]]: [[Eugene Richards]]
* [[1983]]: [[Martine Franck]], [[Chris Steele-Perkins]]
* [[1985]]: [[Abbas Attar|Abbas]]
* [[1986]]: [[Jean Gaumy]], [[Harry Gruyaert]], [[Peter Marlow]], [[James Nachtwey]] (membro fino al 2001, anno in cui ha fondato l'[[agenzia VII]]), [[Steve McCurry]]
* [[1988]]: [[Eli Reed]]
* [[1989]]: [[Thomas Hoepker]], [[Hiroji Kubota]], [[Ferdinando Scianna]], (inizio 1982<ref>{{cita libro| titolo=Magnum - La storia, le immaginiː Ferdinando Scianna, pag.10, e 98 | anno=2018 | editore=Hachette | città=Milano }}</ref>)
* [[1990]]: [[Stuart Franklin]], [[Patrick Zachmann]]
* [[1993]]: [[Larry Towell]]
* [[1994]]: [[Carl De Keyzer]], [[Nikos Economopoulos]], [[Martin Parr]], [[Gueorgui Pinkhassov]]
* [[1997]]: [[David Alan Harvey]], [[John Vink]], [[Donovan Wylie]]
* [[2001]]: [[Chien-Chi Chang]], [[Alex Majoli]], [[Lise Sarfati]]
* [[2002]]: [[Bruce Gilden]]
* [[2004]]: [[Thomas Dworzak]]
* [[2005]]: [[Paolo Pellegrin]]
* [[2007]]: [[Alessandra Sanguinetti]]
* [[2011]]: [[Bieke Depoorter]]
* [[2015]]: [[Matt Black]], [[Carolyn Drake]], [[Richard Mosse]], [[Newsha Tavakolian]], [[Max Pinckers]]<ref>{{cita web|url=https://pdnpulse.pdnonline.com/2015/06/magnum-photos-names-6-new-nominees.html|titolo=Magnum Photos Names 6 New Nominees|accesso=13 ottobre 2018}}</ref>
* [[2018]]: [[Sim Chi Yin]], [[Gregory Halpern]], [[Rafal Milach]], [[Lua Ribeira]], [[Lindokuhle Sobekwa]]<ref>{{cita web|url=https://pdnpulse.pdnonline.com/2018/06/magnum-photos-names-5-new-nominees.html|titolo=Magnum Photos Names 5 New Nominees|accesso=13 ottobre 2018}}</ref>. [[Sohrab Hura]]<ref name="magnumphotos.com">{{cita web|url=https://www.magnumphotos.com/newsroom/updates-2018-magnum-photos-annual-general-meeting/|titolo=Updates from the 2018 Magnum Photos Annual General Meeting|accesso=10 novembre 2018}}</ref> (nominato nel 2014 diventa membro effettivo nel 2018). [[Lorenzo Meloni]]<ref name="magnumphotos.com" /> (nominato nel 2015 diventa membro effettivo nel 2018)
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Si pone quindi in modo differente dai suoi colleghi precedenti e dell'epoca, anche se i suoi primi racconti non si discostano di tanto dagli scritti usuali.
== Libri sulla Magnum in italiano ==
* Collezione di volumi di grande formato: ''Magnum - La Storia - Le Immagini'', Hachette Fascicoli, 2018, Vanves
* {{cita libro | nome=Russel | cognome=Miller | titolo= Magnum - I primi cinquant'anni della leggendaria agenzia fotografica | anno=2016 | editore=Contrasto DUE | città=Milano |ISBN=978-88-6965-692-7}}
* {{cita libro | nome=Brigitte | cognome=Lardinois | titolo= Magnum Magnum | anno=2009 | editore=Contrasto | città=Milano |ISBN=978-88-6965-203-5}}
 
Nella sua storia di esordio la protagonista ''Jane Ciraclydes'' risulta in sintonia, per psicologia e modo di agire, con il tono presente nella narrativa poliziesca, decadente e romantica. Questa venatura disperata è causata però più dall'ambiente che circonda i personaggi che da essi stessi.
== Mostre in Italia per i 70 anni della Magnum ==
 
* [[2017]]: [[Torino]], ''L’Italia di Magnum. Da Henri Cartier Bresson a Paolo Pellegrin'', (3 marzo - 21 maggio), Camera – Centro per la Fotografia<ref name="arte.it">{{cita web|url= http://www.arte.it/notizie/italia/70-anni-di-magnum-tutte-le-mostre-12615|titolo=70 anni di Magnum – Tutte le Mostre|accesso=27 dicembre 2017}}</ref>
Si notano in ''Escapement'' e ''Build Up'' le prime discrepanze tra la realtà e l'uomo, che faranno parte anche di suoi racconti successivi.
* [[2017]]: [[Cremona]], ''Life - Magnum. Il fotogiornalismo che ha fatto la storia'', (3 marzo - 11 giugno), [[Museo del violino]]<ref name="arte.it"/><ref>{{cita web|url=https://player.fm/series/radio3-suite/radio3-suite-del-03052017-magnum-life-il-fotogiornalismo-che-ha-fatto-la-storia|titolo=Radio 3 suite del 03/05/2017 - Magnum - Life - Il fotogiornalismo che ha fatto la storia]|accesso=6 maggio 2017|urlmorto=sì}}</ref>
 
* [[2017]]: [[Brescia]], ''Magnum's First''; ''Magnum - la premiére fois''; ''Brescia Photos con le foto di Garry Gruyaert, Alex Majoli e Chris Steele-Perkins'', (7 marzo - 3 settembre), [[Museo di Santa Giulia]]<ref>{{cita web|url=http://www.arte.it/notizie/italia/70-anni-di-magnum-tutte-le-mostre-12615|titolo=70 anni di Magnum – Tutte le Mostre: Magnum's First; Magnum - la premiére fois; Brescia Photos con le foto di Garry Gruyaert, Alex Majoli e Chris Steele-Perkins|accesso=27 dicembre 2017}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.arte.it/calendario-arte/brescia/mostra-magnum-s-first-36577 |titolo=Magnum's First |accesso=27 dicembre 2017}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.arte.it/calendario-arte/brescia/mostra-magnum-la-premi%C3%A8re-fois-la-prima-volta-36581 |titolo= Magnum - la premiére fois|accesso=27 dicembre 2017}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.arte.it/calendario-arte/brescia/mostra-brescia-photos-harry-gruyavert-alex-majoli-chris-steele-perkins-36699 |titolo=Brescia Photos con le foto di Garry Gruyaert, Alex Majoli e Chris Steele-Perkins |accesso=27 dicembre 2017}}</ref>
In ''Manhole 69'' vengono mostrate molte sfaccettature possibili della psiche umana, tramite un accostamento tra una questione medica e i suoi risvolti psicoanalitici.
 
''The Waiting Grounds'', scritto nel [[1959]], è il primo racconto di Ballard dove viene affrontato il tema spaziale: infatti, in questo periodo, Ballard amplia i suoi orizzonti fantascientifici e, di conseguenza, anche le tematiche che prende in esame.
 
Spesso i personaggi di Ballard sono insoddisfatti, privati di qualcosa che non sanno se definire indispensabile o meno, se la sua assenza sia positiva o negativa, tendendo quasi all'alienazione del personaggio.
 
Inevitabile è la disperazione, per lo sviluppo del suo discorso critico sulla situazione contemporanea dell'uomo, sul: «labirinto di fantasie, di propaganda massificata a sfondo politico [...] Di iconografie di beni di consumo che fluiscono intorno a noi».<ref>Ballard, [[1969]], ''SF Cannot Be Immune from Change''. </ref>
 
In seguito al [[1961]] continua l'analisi del rapporto tra realtà e uomo di Ballard, con i racconti del ciclo di Vermilion Sands.
 
In questi racconti il nucleo attivo è sempre la donna, che viene presentata come un misto tra demone e angelo, e tendente di più verso il demoniaco.
 
Questi finiscono inevitabilmente con il somigliarsi, poiché è il mondo esterno che riflette e condiziona le eroine che si muovono al suo interno.
 
Grazie allo squilibrio mentale, la donna risulta come l'unica capace di sfuggire alla fenomenologia esterna, e per questo finisce con l'apparire più alienata e sensibile dei personaggi maschili.
 
Le psicologie in questi racconti sfiorano i casi clinici, e Ballard sembra abbandonarsi a una vena di psicopatologia e reminiscenze artistiche, tradendo un interesse per il simbolismo e il surrealismo.
 
Ballard affronta spesso il tema del rifiuto del presente e dell'incapacità di andare oltre il proprio passato: nel [[1962]] propone un articolo su ''New Worlds'' sullo ''spazio interno'', e contemporaneamente in esso rifiuta le tematiche solamente spaziali e avventurose a favore dell'analisi dell'essere umano e del mondo esterno nella fantascienza, e soprattutto dell'uomo da un punto di vista interno.
 
Etichettare Ballard come scrittore di fantascienza nel senso classico è dunque riduttivo. Come lui stesso afferma in più scritti, la fantascienza è per lui solamente un mezzo, il mezzo di conoscenza più adatto e "contemporaneo" per descrivere la realtà e le società metropolitane e tecnicizzate in cui ci troviamo a vivere. Pertanto i fini di Ballard non sono quelli di scrivere avvincenti e avventurose narrazioni fantascientifiche, ma utilizzare un immaginario di quel tipo (in particolar modo quello da lui battezzato dello "spazio interno", profondamente rivisitato in maniera personale e quindi lontano dagli scenari tipici della fantascienza) per indagare a fondo la natura del nostro mondo.
 
In ''The Drowned World'' Ballard elabora gli impulsi di autodistruzione del protagonista, elemento presente anche in altri racconti, fino alle sue estreme conseguenze.
 
Gli anti-eroi di Ballard appaiono come pecore nere del genere umano, ma che partecipano attivamente alle pulsioni del loro mondo personale, che risulta essere il mondo reale deformato.
 
Inizia, con ''The Terminal Beach'', la seconda fase creativa di Ballard, dove i suoi racconti presentano uno stile sgretolato e ricomposto successivamente in ordine alternato, rifacendosi a esperienze [[Dadaismo|dadaiste]] e [[Surrealismo|surreali]].
Viene accusato per questo, oltre che di essersi allontanato dal [[new Wave (fantascienza)|new Wave]], di aver completamente abbandonato la fantascienza, anzi, di scrivere anti-fantascienza.<ref>Kumming, Waldemar. [[1966]] ''The Reign of Ballardry, Vector N. 40.</ref>
 
Ballard non ritiene fondamentali le connotazioni scientifiche o tecniche, e tenta di costruire un qualcosa di nuovo partendo dall'essere umano, dalle sue reazioni e dall'ambiente che lo circonda. Richiesto dal giornalista [[Enrico Franceschini]], del perché vivesse in un anonimo sobborgo della periferia di Londra, dichiarò: ''Perché cerco ispirazione nella vita di tutti i giorni, fatta di autostrade, supermercati, stazioni ferroviarie...alcuni mi definiscono uno scrittore di fantascienza, ma io reputo i miei romanzi più realisti dei cosiddetti classici di [[Kingsley Amis]] o di [[Evelyn Waugh]], che raccontano un mondo elitario assolutamente sconosciuto all'uomo medio''.<ref>''Vivere per scrivere:''
40 romanzieri si raccontano'', Enrico Franceschini, Laterza, 2018, ISBN 978-88-581-3041-4''</ref>
 
In ''Crash'' abbandona il surrealismo e presenta un caso patologico di feticismo, prendendo in esame il mito dell'automobile e il sesso.
 
Ballard non ha mai tentato di fondare una sua scuola letteraria, sebbene spesso nei suoi racconti vi siano aspetti per certi versi didattici.
 
== Opere ==
 
=== Tetralogia degli Elementi ===
*''[[Il vento dal nulla]]'' (''The Wind From Nowhere'', 1961), [[Urania (collana)|Urania]] n. 288, 621, Mondadori (primo libro)
*''[[Deserto d'acqua]]'' (''The Drowned World'', 1962), Urania n. 311, 648, Mondadori; come ''Il mondo sommerso'', Feltrinelli, ISBN 9788807818288 (secondo libro)
*''[[Terra bruciata (romanzo)|Terra bruciata]]'' (''The Burning World'' o ''The Drought'', 1964), Urania n. 417, 788, Mondadori (terzo libro)
*''[[Foresta di cristallo]]'' (''The Crystal World'', 1966), Feltrinelli, ISBN 9788807818547 (quarto libro)
'''Dittico de L'impero del sole'''
* ''[[L'impero del sole (romanzo)|L'impero del sole]]'' (''Empire of the Sun'', 1984), Feltrinelli, ISBN 9788807819117
* ''[[La gentilezza delle donne]]'' (''The Kindness of Women'', 1991), Rizzoli, ISBN 8817671029
'''Altri'''
*''[[La mostra delle atrocità]]'' (''The Atrocity Exhibition'' o ''Love and Napalm: Export USA'', 1970), Feltrinelli, ISBN 9788807816727
*''[[Crash (James Graham Ballard)|Crash]]'' (''Crash'', 1973), Feltrinelli, ISBN 9788807818059
*''[[L'isola di cemento]]'' (''Concrete Island'', 1974), Feltrinelli, ISBN 9788807819353
*''[[Condominium]]'' (''High Rise'', 1975), Urania n. 707, Mondadori; come ''Il condominio'', Feltrinelli, ISBN 9788807817557
*''[[L'allegra compagnia del sogno]]'' (''The Unlimited Dream Company'', 1979), Fanucci
*''[[Ultime notizie dall'America]]'' (''Hello America'', 1981), Urania n. 908, Mondadori
*''[[Il giorno della creazione]]'' (''The Day of Creation'', 1987), Rizzoli, ISBN 8817671010
*''[[Un gioco da bambini]]'' (''Running Wild'', 1988), Feltrinelli, ISBN 9788807819766
*''[[Il paradiso del diavolo]]'' (''Rushing to Paradise'', 1994), Baldini Castoldi Dalai, ISBN 9788860731500
'''Tetralogia di Cocaine Nights'''
*''[[Cocaine Nights]]'' (''Cocaine Nights'', 1996), Baldini Castoldi Dalai, ISBN 9788880898498 (primo libro di una tetralogia)
*''[[Super-Cannes]]'' (''Super-Cannes'', 2000), Feltrinelli, ISBN 9788807817137 (secondo libro della tetralogia iniziata con ''Cocaine Nights'')
*''[[Millennium People]]'' (''Millennium People'', 2003), Feltrinelli, ISBN 9788807818851 (terzo libro della tetralogia iniziata con ''Cocaine Nights'')
*''[[Regno a venire]]'' (''Kingdom Come'', 2006), Feltrinelli, ISBN 9788807701801 (quarto libro della tetralogia iniziata con ''Cocaine Nights'')
 
=== Antologie di racconti ===
*''The Voices of Time and Other Stories'' (1962)
*''Billenium'' (1962)
*''Essi ci guardano dalle torri'' e ''[[Passaporto per l'eternità]]'' (''Passport to Eternity'', 1963), Urania nn. 371 e 399, Mondadori
*''Incubo a quattro dimensioni'' (''The Four-Dimensional Nightmare'', 1963)
*''Il gigante annegato'' (''The Terminal Beach'', 1964), Urania n. 764, Mondadori
*''The Impossible Man'' (1966)
*''Ora zero'' (''The Venus Hunters'', 1967), Urania n. 908, Mondadori
*''Il giorno senza fine'' (''The day of forever'', 1967) Fantapocket n. 5 Longanesi
*''The Overloaded Man'' (1967)
*''La zona del disastro'' (''The Disaster Area'', 1967), Urania n. 779, Mondadori
*''Gli scultori di nuvole'' (1968), Urania n. 487, Mondadori
*''[[I segreti di Vermillion Sands]]'' (''Vermilion Sands'', 1971)
*''Chronopolis and Other Stories'' (1971)
*''La civiltà del vento'' (''Low-Flying Aircraft and Other Stories'', 1976), Urania n. 717, Mondadori
*''The Best of J.G. Ballard'' (1977)
*''The Best Short Stories of J.G. Ballard'' (1978)
*''Mitologie del futuro prossimo'' (''Myths of the Near Future'', 1982), Urania n. 976, Mondadori
*''The Voices of Time'' (1985)
*''Memories of the Space Age'' (1988)
*''Febbre di guerra'' (''War Fever'', 1990)
*''Tutti i racconti'' (''The Complete Short Stories of J.G. Ballard'', 2001), 3 volumi, Fanucci
 
===Autobiografia===
*''[[I miracoli della vita]]'' (''Miracles of Life'', 2008), Feltrinelli, ISBN 9788807702037
 
=== Saggistica ===
*''J.G. Ballard. Visioni'', ShaKe, 2008, ISBN 9788888865539
 
== Note ==
<references/>
 
== Altri progettiBibliografia ==
*Montanari, Gianni. 1977. ''Ieri, il futuro'', Milano, Editrice Nord, pp. 153-172.
{{interprogetto}}
*Brioni, Simone. ''J.G. Ballard. Il futuro quotidiano'' ([[2011]]) Prospettiva ISBN 9788874186563
 
==Altri progetti==
{{interprogetto|q}}
 
== Collegamenti esterni ==
* {{collegamentiCollegamenti esterni}}
* [https://web.archive.org/web/20090424104029/http://www.feltrinellieditore.it/MaterialiCollegati?id_autore=191059 In diretta con James G. Ballard] (libri più importanti, interviste e contributi in italiano)
* [http://www.shake.it/index.php?53&backPID=53&productID=175&pid_product=53&detail= J.G. Ballard, una guida critica al suo mondo surreale] (Interviste, articoli di e su Ballard, collage e bibliografia]
* [http://www.delos.fantascienza.com/delos31/ballard.html Delos 31: Conoscere James G. Ballard] (articolo, bibliografia)
* [https://web.archive.org/web/20061206004019/http://intercom.publinet.it/2000/ballard2r.htm Bibliografia ragionata di James Graham Ballard] (bibliografia esaustiva comprendente romanzi, racconti, antologie, saggistica e recensioni)
* {{en}} [https://web.archive.org/web/20060220145201/http://www.rickmcgrath.com/jgballard/jgb_secondarybiblio.html The Critical Exhibition] (Bibliografia della letteratura secondaria su Ballard)
* {{en}} [http://www.ballardian.com Ballardian: The World of JG Ballard] (Notizie, informazioni, saggi, e recensioni e interviste su Ballard)
* {{en}}[http://news.bbc.co.uk/2/hi/entertainment/8007331.stm Cult author JG Ballard dead at 78]: BBC News
 
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