Partito dei Comunisti Italiani e J. G. Ballard: differenze tra le pagine

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{{Bio
{{Partito politico
|Nome = J. G.
|colore = {{Colore partito|Partito dei Comunisti Italiani}}
|Cognome = Ballard
|nome = Partito dei Comunisti Italiani
|PostCognomeVirgola = all'anagrafe '''James Graham Ballard'''
|logo = PdCI 2004.svg
|leaderSesso = M
|LuogoNascita = Shanghai
|segretario =  
|GiornoMeseNascita = 15 novembre
*[[Armando Cossutta]]<br /><small>(1998-2000)</small>
|AnnoNascita = 1930
*[[Oliviero Diliberto]]<br /><small>(2000-2013)</small>
|LuogoMorte = Shepperton
*[[Cesare Procaccini]]<br /><small>(2013-2014)</small>
|GiornoMeseMorte = 19 aprile
|presidente = &#32;
|AnnoMorte = 2009
*[[Armando Cossutta]]<br /><small>(1998-2006)</small>
|Epoca = 1900
*[[Antonino Cuffaro]]<br /><small>(2007-2013)</small>
|Attività = scrittore
*[[Manuela Palermi]]<br /><small>(2013-2014)</small>
|Nazionalità = britannico
|vicesegretario =
|PostNazionalità =
|vicepresidente =
|Immagine =
|coordinatore =
|Didascalia = J.G.Ballard raffigurato su un murale, poco dopo la sua morte nel [[2009]]
|portavoce =
|stato = ITA
|fondazione = 11 ottobre [[1998]]
|dissoluzione = 23 novembre [[2014]] <small>(come PdCI)</small><br />26 giugno [[2016]] <small>(come PCd'I)</small>
|sede = Via Del Pozzetto, 122 - 00189 [[Roma]]
| abbreviazione = PdCI
|ideologia = [[Comunismo]]<br />[[Eurocomunismo]]<br />[[Anticapitalismo]]<br />[[Ecosocialismo]]<br />[[Socialismo del XXI secolo]]<ref>[http://fdslatina.wordpress.com/2010/08/03/ricostruire-il-socialismo-del-xxi-secolo/ Ricostruire il socialismo del XXI secolo]</ref>
|internazionale =
|collocazione = [[Sinistra radicale]]
|coalizione = [[L'Ulivo]]<br /><small>([[1998]]-[[2005]])</small><br />[[L'Unione]]<br /><small>([[2005]]-[[2008]])</small><br />[[La Sinistra l'Arcobaleno]]<br /><small> ([[2008]])</small><br />[[Federazione della Sinistra]]<br /><small>([[Elezioni europee del 2009 (Italia)|2009]]-[[2012]])</small><br />[[Rivoluzione Civile (lista elettorale)|Rivoluzione Civile]]<br /><small>([[Elezioni politiche italiane del 2013|2013]])</small>
|partito europeo = [[Partito della Sinistra Europea]] (osservatore)
|gruppo parlamentare europeo =
|seggi1 = {{Seggi|21|630|partito = Partito dei Comunisti Italiani}} (1998)
|seggi2 = {{Seggi|6|315|partito = Partito dei Comunisti Italiani}} (1998)
|seggi3 = {{Seggi|2|78|partito = Partito dei Comunisti Italiani}} (2004)
|seggi4 =
|testata = [[La Rinascita della sinistra]] - fino al marzo 2010
|giovanile = [[Federazione Giovanile Comunisti Italiani]]
|iscritti = 12.600 ([[2012]])<ref>[http://www.comunisti-italiani.it/upload/dl/Dipartimento_Organizzazione/tesseramento_dati_2011.jpg]</ref>
|anno iscritti =
|colori = [[rosso]]
|sito =
|tesoriere = Roberto Soffritti
}}
Il '''Partito dei Comunisti Italiani''' ('''PdCI'''), noto semplicemente come '''Comunisti Italiani''', è stato un partito politico di [[sinistra radicale]] ispirato alla cultura e ai valori del [[Partito Comunista Italiano#Tendenze interne|comunismo italiano]] (quali elaborati nel corso di anni da [[Antonio Gramsci]], [[Palmiro Togliatti]], [[Luigi Longo]] ed [[Enrico Berlinguer]]). Il PdCI venne fondato l'11 ottobre [[1998]], in seguito ad una divisione interna a [[Rifondazione Comunista]] e in concomitanza con la crisi del [[Governo Prodi I]].
 
Autore sperimentale e fortemente provocatorio, tematicamente e stilisticamente ispirato dalla [[surrealismo|pittura surrealista]]<ref>[http://www.spikemagazine.com/0901ballard.php J.G. Ballard: Rushing To Paradise: Not A Literary Man]</ref>, molti dei suoi romanzi e racconti sono ascrivibili alla cosiddetta ''[[New Wave (fantascienza)|New Wave]]'' della [[fantascienza|narrativa fantascientifica]] ed è generalmente collocato nell'alveo della [[letteratura postmoderna]]<ref>[http://www.depauw.edu/sfs/backissues/55/intro55.htm Science Fiction Studies: Postmodernism and Science Fiction]</ref>. La sua opera, che oltre che per il carattere apertamente sperimentale si caratterizza per un'atmosfera generale cupa e distopica, segnata dalla cinica e cruda analisi delle miserie e perversioni umane nell'altamente tecnologica era moderna, lo ha successivamente portato a essere considerato un [[nume tutelare]] della corrente [[cyberpunk]]<ref>{{Cita web|url=http://www.ballardian.com/unblinking-clinical-from-ballard-to-cyberpunk|titolo=Ballardian » 'Unblinking, clinical': From Ballard to cyberpunk|sito=www.Ballardian.com|accesso=28 dicembre 2017}}</ref>, mentre il suo eclettico approccio alle strutture letterarie convenzionali, in relazione soprattutto ai disparati sottogeneri e al loro amalgama, lo hanno invece portato a essere considerato un antesignano dello [[Slipstream (letteratura)|slipstream]]<ref>[http://www.readercon.org/docs/slipcanon.pdf A Working Canon of Slipstream Writing] compiled in [[Readercon]] 18, 2007.</ref>.
Come da Statuto, esso si proponeva di «trasformare l'Italia in una società socialista fondata sulla democrazia politica», «affermare gli ideali della pace e del [[socialismo]] in Europa e nel mondo» e adoperarsi «per l'indipendenza, l'unità e la sovranità del paese».<ref name=statuto/>. Il riferimento è alla cultura [[Marxismo|marxista]] e ai suoi sviluppi. Persegue il «superamento del [[capitalismo]] e la trasformazione socialista della società».<ref name=statuto>[http://www.comunisti-italiani.it/informazioni/partito/organismi-dirigenti-%E2%80%93-statuto/statuto-2011/ ''Statuto del Partito dei Comunisti Italiani'']</ref>
 
==Biografia==
Il simbolo è la [[bandiera rossa]] con [[falce e martello]] con l'aggiunta della [[bandiera italiana]], riprendente quindi lo storico simbolo del PCI, mentre gli inni sono ''[[Bandiera rossa (canzone)|Bandiera rossa]]'' e ''[[L'Internazionale]]''.<ref name=statuto/>
Nato a [[Shanghai]] da genitori britannici ivi residenti per motivi di lavoro, durante la [[seconda guerra mondiale]] Ballard bambino fu internato assieme ai suoi famigliari nel [[campo di concentramento|campo di prigionia]] giapponese di [[Lunghua]]<ref> https://www.bl.uk/collection-items/photographs-showing-the-former-lunghua-civilian-assembly-centre | The Papers of James Graham Ballard: Return to Shanghai 1991 </ref>dal 1942 al 1945, sebbene nel romanzo [[L'impero del sole (romanzo)|L'impero del sole]] (''Empire of the Sun'') i genitori risultino internati in quello di Soochow e genitori e figlio si ricongiungono solo alla fine del conflitto. Ballard fa questa rivelazione in una intervista al quotidiano britannico ''The Guardian'' nel 2006 e nella sua autobiografia ''I miracoli della vita''. Il regista [[Steven Spielberg]] nel [[1987]] ne trasse [[L'impero del sole (film 1987)|un film omonimo]] (sceneggiatura del drammaturgo inglese [[Tom Stoppard]]).
Nel [[1946]] Ballard si trasferì in [[Gran Bretagna]], iniziando gli studi di [[medicina]] al [[King's College (Cambridge)|King's College]] dell'[[Università di Cambridge]] (con l'intento di diventare psichiatra) ma, dopo due anni, folgorato dalla lettura dell'[[Ulisse]] di [[James Joyce]], decise di abbandonare tali studi capendo che la professione medica non gli avrebbe lasciato abbastanza tempo per scrivere. Dopo una serie di lavori occasionali - autore di testi pubblicitari, portiere a Covent Garden, ecc. - si spostò in [[Canada]] con la [[Royal Air Force]], e là scoprì la [[fantascienza]].
 
Congedatosi dalla RAF e tornato in patria, Ballard lavorò come giornalista scientifico e iniziò a scrivere racconti: il primo a essere pubblicato fu ''Prima Belladonna'', del [[1956]], che uscì a dicembre sulla rivista ''Science Fantasy'', seguito a pochi giorni di distanza da ''Escapement'' su ''New Worlds''.
La [[Federazione Giovanile Comunisti Italiani]] (FGCI) è l'organizzazione che raccoglie al suo interno ragazzi di età compresa fra i 14 e i 30 anni.
La sua prosa e i suoi temi ebbero un influsso notevole sulla fantascienza degli [[anni 1960|anni sessanta]] e [[anni 1970|settanta]] e sul movimento [[cyberpunk]] degli [[anni 1980|anni ottanta]].
Il suo articolo ''Come si arriva allo spazio interiore'' (''Which Way to Inner Space''), apparso sulla rivista ''New Worlds'' nel [[1962]], segnò la nascita della [[New Wave (fantascienza)|New Wave]] britannica. Ballard spostò l'attenzione sullo spazio interiore (''inner space''), luogo di incontro tra pulsioni della [[psiche]] umana e immagini e simboli veicolati dai [[mass media]]. In Italia l'articolo fu tradotto per la prima volta da [[Riccardo Valla]] nella sua fanzine ''Sevagram'' nel 1968, quindi incluso da Carlo Pagetti in un numero della rivista ''[[Nuovi Argomenti]]'' dedicato a Ballard, uscito nel 1970.<ref>{{Cita pubblicazione|autore=|nome=Giulia|cognome=Iannuzzi|data=2017|titolo=Traduttore, consulente editoriale, intellettuale: Riccardo Valla e la fantascienza angloamericana in Italia|rivista=EUT Edizioni Università di Trieste|pp=272-273|accesso=10 marzo 2019|doi=10.13137/2421-6763/17363|url=https://www.openstarts.units.it//handle/10077/17363}}</ref>
 
Il suo primo romanzo pubblicato fu ''[[Il vento dal nulla]]'' (''The Wind From Nowhere'') del [[1962]], che aprì una tetralogia di [[fantascienza apocalittica|genere catastrofico]] (anche se in seguito Ballard lo rinnegò, fu questo libro a dargli la possibilità di guadagnarsi da vivere come scrittore). Gli altri tre furono ''[[Il mondo sommerso]]'' (''The Drowned World''), ''Terra bruciata'' (''The Burning World'') e ''[[Foresta di cristallo]]'' (''The Crystal World''), basati sui [[quattro elementi]] aristotelici aria, acqua, terra e fuoco, più un quinto elemento, il tempo, che domina ''Foresta di cristallo''.
Il suo settimanale culturale era ''[[la Rinascita della sinistra]]'' (che già nel nome e nel logo si richiamava al settimanale del [[Partito Comunista Italiano|PCI]] ''[[Rinascita (rivista)|Rinascita]]'', fondato da [[Palmiro Togliatti]]). Dal 20 ottobre [[2008]] al 27 aprile [[2010]] il partito ha anche curato una web tv, la ''Pdcitv.it - televisione comunista''<ref>[http://www.comunisti-italiani.it/modules.php?op=modload&name=News&file=article&sid=4911 LUNEDI' 20 DILIBERTO PRESENTA ‘PDCITV.IT']</ref>. Il PdCI edita la rivista [[MarxVentuno]].
 
Nel [[1970]], dopo diverse peripezie legali (fece chiudere una piccola casa editrice di lestofanti che aveva stampato alcune copie del libro) pubblicò ''[[La mostra delle atrocità]]'' (''The Atrocity Exhibition''), forse il suo capolavoro. È un libro composto da quindici racconti, in cui il filo comune (oltre al protagonista) è costituito dall'ossessione maniacale per la [[guerra del Vietnam]], la [[psicopatologia]], la [[pornografia]], il potere dei [[mass media|media]], le vittime di incidenti stradali e le icone del [[sogno americano]], rigorosamente morte. Nel libro Ballard previde l'elezione a presidente degli [[Stati Uniti d'America|USA]] di [[Ronald Reagan]], 11 anni prima che accadesse realmente.
Dopo le [[Elezioni amministrative italiane del 2009]] e del [[Elezioni amministrative italiane del 2010|2010]] la sua presenza istituzionale si è ridotta.
 
Tre anni dopo uscì ''[[Crash (James Graham Ballard)|Crash]]'', in cui viene ripreso (in dosi molto più massicce rispetto al precedente) il tema della [[perversione]] per le vittime di incidenti stradali e la fusione di carne e auto. Nel [[1996]] [[David Cronenberg]] ne trasse [[Crash (film 1996)|un film omonimo]].
Alla fine del 2014 il Comitato Centrale del Partito ha deciso la sua trasformazione nel '''Partito Comunista d'Italia'''<ref>[http://www.comunisti-italiani.it/informazioni/partito/organismi-dirigenti-%E2%80%93-statuto/statuto-del-partito-comunista-ditalia/ Statuto del Partito Comunista d'Italia]</ref>, quale evoluzione dell'esperienza del PdCI.<ref>[http://www.repubblica.it/politica/2014/12/11/news/ritorna_il_partito_comunista_d_italia_il_pdci_si_riprende_la_denominazione_del_1921-102645066/ Articolo della Repubblica dell'11 dicembre 2014 ]</ref><ref>[http://www.polisblog.it/post/281570/il-pdci-cambia-nome-partito-comunista-ditalia ''Il Pdci cambia nome: Partito Comunista d'Italia'']</ref>
 
La fama al di fuori del ristretto ambito della fantascienza gli giunse col romanzo autobiografico ''[[L'impero del sole (romanzo)|L'impero del sole]]''. Da allora (prima metà degli anni ottanta) Ballard si allontanò sempre più dai romanzi di fantascienza, ma continuò a scrivere racconti fantascientifici o [[fantastico|fantastici]] fino alla metà degli [[anni 1990|anni novanta]].
Nel 2016 il Partito Comunista d'Italia si è infine sciolto per aderire al nuovo [[Partito Comunista Italiano (2016)|Partito Comunista Italiano]].
 
L'ultimo romanzo di Ballard, ''[[Regno a venire]]'' (''Kingdom Come''), pubblicato in [[Gran Bretagna]] nel [[2006]], comprende pezzi di ironica [[critica sociale]] strutturati per lo più come gialli, i cui temi sono il [[consumismo]], la società tardo [[capitalismo|capitalistica]], i rigurgiti reazionari e irrazionali delle società occidentali, i [[mass media]].
== Storia ==
=== Le origini: "cossuttiani" e "bertinottiani" ===
{{vedi anche|Storia del Partito della Rifondazione Comunista (1994-1998)}}
Nel [[1994]] [[Armando Cossutta|Cossutta]] {{chiarire|decide di concedere spazio}} al sindacalista [[Fausto Bertinotti]].
Le prime tensioni interne al partito nascono con il rafforzamento dell'area riconducibile a quest'ultimo.
 
Nell'autobiografia ''[[I miracoli della vita]]'' (''Miracles of Life''), pubblicata nel marzo del [[2008]], l'autore rivelò di essere affetto da cancro alla prostata, che lo uccise nell'aprile del 2009.
In occasione delle [[elezioni politiche del 1996]], [[Partito della Rifondazione Comunista|Rifondazione Comunista]] stipula con la coalizione di centrosinistra ([[l'Ulivo]]) guidata da [[Romano Prodi]] un «[[patto di desistenza]]», in base al quale in alcuni collegi (27 alla Camera e 18 al Senato) l'Ulivo avrebbe rinunciato a presentare propri candidati per sostenere quelli di Rifondazione che però avrebbe usato il vecchio simbolo dell'[[Alleanza dei Progressisti]].
 
== Temi e contenuti ==
In tal modo, spiega [[Armando Cossutta]], «garantiremo la nascita di un governo dell'Ulivo. In cambio abbiamo chiesto che non vengano stipulati accordi, per tutta la legislatura, con la destra<ref>[http://archiviostorico.corriere.it/1996/marzo/08/Cossutta_intesa_con_Ulivo_Dini_co_8_9603081526.shtml Cossutta: intesa con l'Ulivo, ma Dini...]</ref>».
Ballard sembra, fin dall'inizio della sua carriera, avere: «[...] Il rifiuto dello spazio esterno, della mitologia creata dagli assunti dell'astronave e del viaggio spaziale».<ref name= NotaMontanari> Gianni Montanari, [[1977]].</ref>
 
Si pone quindi in modo differente dai suoi colleghi precedenti e dell'epoca, anche se i suoi primi racconti non si discostano di tanto dagli scritti usuali.
Quelle consultazioni si risolvono in un successo che riguarda sia l'Ulivo, sia il PRC. Esso arriva al proprio massimo storico e appoggia dall'esterno la formazione ulivista<ref>[http://archiviostorico.corriere.it/1996/aprile/22/Saremo_nella_maggioranza__co_8_960422078.shtml "Saremo nella maggioranza"]</ref> in nome dell'«autonomia dei comunisti e l'unità con le forze della sinistra», come sancirà il III Congresso del PRC (dicembre [[1996]])<ref>[http://www.rifondazione.it/archivio/congressi/files/docfin3.zip Documento finale approvato dalla maggioranza] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20120111191411/http://www.rifondazione.it/archivio/congressi/files/docfin3.zip |data=11 gennaio 2012 }}</ref>.
 
Nella sua storia di esordio la protagonista ''Jane Ciraclydes'' risulta in sintonia, per psicologia e modo di agire, con il tono presente nella narrativa poliziesca, decadente e romantica. Questa venatura disperata è causata però più dall'ambiente che circonda i personaggi che da essi stessi.
Nell'[[autunno]] del [[1997]] il PRC mette in discussione la fiducia al governo, alla luce di un irrigidirsi dei rapporti con gli alleati<ref>[http://archiviostorico.corriere.it/1997/ottobre/10/Bertinotti_affonda_governo_Prodi_co_0_9710103430.shtml Bertinotti affonda il governo Prodi]</ref>. Prodi si dimette, sebbene una consistente porzione di Rifondazione spinga per ricomporre<ref>[http://archiviostorico.corriere.it/1997/ottobre/14/Cinquanta_metalmeccanici_marciano_Rifondazione_alle_co_0_971014680.shtml Cinquanta metalmeccanici "marciano" su Rifondazione: no alle elezioni]</ref> e dopo cinque giorni viene siglato un nuovo patto di un anno fra comunisti e centrosinistra<ref>[http://archiviostorico.corriere.it/1997/ottobre/14/Bertinotti_voteremo_Finanziaria_co_0_971014671.shtml Bertinotti: voteremo la Finanziaria]</ref><ref>[http://archiviostorico.corriere.it/1997/ottobre/14/Trattativa_telefono_tra_Massimo_Fausto_co_0_971014689.shtml Trattativa al telefono tra Massimo e Fausto. E alla fine Cossutta disse: "Garantisco io"]</ref>.
 
Si notano in ''Escapement'' e ''Build Up'' le prime discrepanze tra la realtà e l'uomo, che faranno parte anche di suoi racconti successivi.
L'autunno '97 mette in luce come sia difficile la convivenza tra la fazione eterodossa e movimentista vicina al segretario [[Fausto Bertinotti]] e quella ortodossa vicina al presidente Armando Cossutta<ref>[http://archiviostorico.corriere.it/1997/ottobre/15/divide_Rifondazione_travolta_dalla_pace_co_0_9710151061.shtml Si divide Rifondazione "travolta" dalla pace]</ref>.
 
In ''Manhole 69'' vengono mostrate molte sfaccettature possibili della psiche umana, tramite un accostamento tra una questione medica e i suoi risvolti psicoanalitici.
Dal 13 ottobre 1997 inizia a montare tra presidente e segretario del PRC, come dirà Cossutta, «un dissenso che non era frutto del temperamento, bensì di qualcosa di diverso»<ref>[http://newrassegna.camera.it/chiosco_new/pagweb/immagineFrame.asp?comeFrom=search&currentArticle=UKO4 «Fondo il partito comunista realista»]</ref>.
 
''The Waiting Grounds'', scritto nel [[1959]], è il primo racconto di Ballard dove viene affrontato il tema spaziale: infatti, in questo periodo, Ballard amplia i suoi orizzonti fantascientifici e, di conseguenza, anche le tematiche che prende in esame.
Ne nascerà una discussione politico-strategica sulle pagine del mensile del partito ''Rifondazione''<ref>[http://archiviostorico.corriere.it/1997/dicembre/24/Bertinotti_Cossutta_divisi_sul_futuro_co_0_97122412541.shtml Bertinotti e Cossutta divisi sul futuro di Rifondazione]</ref>, che raggiungerà il suo culmine con l'approvazione del DPEF nell'estate [[1998]].
L'avvio della discussione riguardante la legge finanziaria [[1999]] caratterizza la definitiva frattura fra "cossuttiani" e "bertinottiani". In precedenza il segretario Bertinotti attacca il responsabile economico [[Nerio Nesi]], a suo dire favorevole al compromesso con il governo<ref>[http://archiviostorico.corriere.it/1998/agosto/12/Finanziaria_Nesi_divide_Rifondazione_co_0_9808127959.shtml Finanziaria, Nesi divide Rifondazione]</ref><ref>[http://archiviostorico.corriere.it/1998/agosto/14/Bertinotti_Cossutta_sul_governo_ormai_co_0_9808148294.shtml Bertinotti Cossutta, sul governo ormai è rottura]</ref>. Si inizia a parlare pubblicamente di scissione<ref>[http://archiviostorico.corriere.it/1998/agosto/13/Finanziaria_spacca_Rifondazione_Bertinotti_Rischio_co_0_9808138434.shtml La Finanziaria spacca Rifondazione E Bertinotti: "Rischio di scissione"]</ref><ref>[http://archiviostorico.corriere.it/1998/agosto/14/Diliberto_segretario_non_evochi_scissione_co_0_9808148315.shtml Diliberto: il segretario non evochi la scissione. Chi ne parla la vuole...]</ref>.
 
Spesso i personaggi di Ballard sono insoddisfatti, privati di qualcosa che non sanno se definire indispensabile o meno, se la sua assenza sia positiva o negativa, tendendo quasi all'alienazione del personaggio.
{{Cn|A 7 anni dalla nascita del PRC, sicuramente significativa, le posizioni di coloro i quali provengono dal vecchio [[Partito Comunista Italiano|PCI]] di [[Palmiro Togliatti]] ed [[Enrico Berlinguer]] non coincidono con i vecchi militanti della "nuova sinistra" e del socialismo radicale ([[Democrazia Proletaria|DP]], [[Partito Socialista Italiano di Unità Proletaria|PSIUP]]), maggiormente favorevoli a svolte movimentiste e di autonomia radicale dalle altre forze politiche.}}
 
Inevitabile è la disperazione, per lo sviluppo del suo discorso critico sulla situazione contemporanea dell'uomo, sul: «labirinto di fantasie, di propaganda massificata a sfondo politico [...] Di iconografie di beni di consumo che fluiscono intorno a noi».<ref>Ballard, [[1969]], ''SF Cannot Be Immune from Change''. </ref>
=== La scissione e la nascita del PdCI ===
I provvedimenti richiesti non vengono accolti in quel documento di [[finanza pubblica]].
 
In seguito al [[1961]] continua l'analisi del rapporto tra realtà e uomo di Ballard, con i racconti del ciclo di Vermilion Sands.
Nella riunione del Comitato Politico Nazionale del 2-4 ottobre [[1998]], viene deciso di ritirare la fiducia al Governo Prodi e di passare all'opposizione.
La mozione vincente del segretario Bertinotti passa con il voto decisivo delle correnti [[Trotskismo|trotskiste]], da sempre all'opposizione, e di una parte dei cossuttiani storici capeggiati da [[Claudio Grassi]], ormai passati con l'area bertinottiana<ref>[http://archiviostorico.corriere.it/1998/ottobre/05/Rifondazione_affossa_governo_co_0_9810052441.shtml Il "no" di Rifondazione affossa il governo]</ref>.
 
In questi racconti il nucleo attivo è sempre la donna, che viene presentata come un misto tra demone e angelo, e tendente di più verso il demoniaco.
Per i cossuttiani quel voto rappresentava un «atto antistatutario», dal momento che un semplice CPN, per quanto rappresentativo di tutto il partito, non poteva cambiare la strategia politica fondamentale del partito, cosa che poteva fare solo un congresso nazionale, massima istanza del partito.<ref>[http://www.comunisti-italiani.it/index.php?module=subjects&func=viewpage&pageid=32 La nascita del PARTITO DEI COMUNISTI ITALIANI]</ref>.
 
Questi finiscono inevitabilmente con il somigliarsi, poiché è il mondo esterno che riflette e condiziona le eroine che si muovono al suo interno.
Il 5 ottobre [[Armando Cossutta]] si dimette da presidente del partito che aveva voluto e fondato<ref>[https://web.archive.org/web/20000616185337/http://www.geocities.com/CapitolHill/4662/archivio98/dimcoss.html La lettera di dimissioni di Armando Cossutta alla segreteria del Prc]</ref><ref>[http://archiviostorico.corriere.it/1998/ottobre/06/Cossutta_dimette_Bertinotti_minaccia_co_0_9810062796.shtml Cossutta si dimette, Bertinotti minaccia]</ref><ref>[http://www.radioradicale.it/scheda/105141/105614-prc-armando-cossutta-ha-rassegnato-di-dimissioni-da-presidente-org-c-o-la-sala-stampa-di-montecitor PRC: Armando Cossutta ha rassegnato di dimissioni da Presidente org. [[c/o]] la sala stampa di Montecitorio]</ref>, mentre i parlamentari comunisti il 6 respingono a larga maggioranza la linea di rottura con le altre forze democratiche, affermando però che si sarebbero adeguati alle decisioni del partito in quanto «vincolati dalla propria appartenenza al partito»<ref name="archiviostorico.corriere.it">[http://archiviostorico.corriere.it/1998/ottobre/07/Cossutta_verso_addio_Rifondazione_co_0_9810072754.shtml Cossutta verso l'addio a Rifondazione]</ref>.
 
Grazie allo squilibrio mentale, la donna risulta come l'unica capace di sfuggire alla fenomenologia esterna, e per questo finisce con l'apparire più alienata e sensibile dei personaggi maschili.
Tuttavia alcune centinaia di militanti e dirigenti locali vicini a Cossutta, non riconoscendosi nella decisione del CPN, si autoconvocano presso il Palazzo delle Esposizioni di Roma per il 7 ottobre con l'intento di non arrivare alla rottura con Prodi per impedire il ritorno delle destre al potere. L'assemblea fu guidata da [[Iacopo Venier]], segretario della federazione di [[Trieste]] e, in quell'occasione, venne firmato un appello intitolato: ''Non c'è salvezza per il partito se rompe con il popolo, con i lavoratori, con il Paese''<ref>[http://www.radioradicale.it/scheda/105325/105800-prc-assemblea-della-corrente-cossuttiana-dopo-il-dibattito-alla-camera-sulle-comunicazioni-del-gove PRC: assemblea della corrente cossuttiana dopo il dibattito alla Camera sulle comunicazioni del Governo org. [[c/o]] Palazzo delle Esposizioni]</ref><ref>[http://archiviostorico.corriere.it/1998/ottobre/08/addio_Cossutta_non_possiamo_obbedire_co_0_9810082667.shtml L'addio di Cossutta: non possiamo obbedire]</ref><ref>[http://archiviostorico.corriere.it/1998/ottobre/08/marcia_verso_governo_canto_Bandiera_co_0_9810082668.shtml In marcia verso il governo al canto di "Bandiera rossa"]</ref>.
 
Le psicologie in questi racconti sfiorano i casi clinici, e Ballard sembra abbandonarsi a una vena di psicopatologia e reminiscenze artistiche, tradendo un interesse per il simbolismo e il surrealismo.
Il 9 ottobre, durante il dibattito sulla mozione di fiducia al governo, il capogruppo comunista alla Camera, [[Oliviero Diliberto]], annuncia che la maggioranza del gruppo parlamentare avrebbe votato a favore del Governo Prodi. Bertinotti dichiara invece la sfiducia<ref>[http://archiviostorico.corriere.it/1998/ottobre/10/Compagni_abbiamo_scampata_bella__co_0_9810104031.shtml "Compagni, l'abbiamo scampata bella..."]</ref>. Pochi minuti dopo, il governo cade per un voto<ref>[http://archiviostorico.corriere.it/1998/ottobre/10/Prodi_battuto_per_voto_cade_co_0_9810104375.shtml Prodi battuto per un voto, cade il governo]</ref>.
 
Ballard affronta spesso il tema del rifiuto del presente e dell'incapacità di andare oltre il proprio passato: nel [[1962]] propone un articolo su ''New Worlds'' sullo ''spazio interno'', e contemporaneamente in esso rifiuta le tematiche solamente spaziali e avventurose a favore dell'analisi dell'essere umano e del mondo esterno nella fantascienza, e soprattutto dell'uomo da un punto di vista interno.
[[File:Adalberto Minucci.jpg|thumb|upright=0.7|Adalberto Minucci ([[1983]])]]
L'11 ottobre viene convocata al Cinema Metropolitan di [[Roma]] la prima manifestazione di tutti coloro che volevano dar vita alla costituente per un nuovo soggetto politico comunista e viene presentato ufficialmente il Partito dei Comunisti Italiani, che aderisce subito all'Ulivo<ref>[http://www.radioradicale.it/scheda/105709/106192-litalia-e-i-comunisti-org-dalla-corrente-cossuttiana-c-o-cinema-metropolitan "L'Italia e i comunisti" org. dalla corrente cossuttiana (c/o Cinema Metropolitan)]</ref><ref>[http://archiviostorico.corriere.it/1998/ottobre/12/partito_dei_comunisti_nasce_cinema_co_0_9810123652.shtml E il partito dei comunisti nasce in un cinema di Berlusconi]</ref>.
 
Etichettare Ballard come scrittore di fantascienza nel senso classico è dunque riduttivo. Come lui stesso afferma in più scritti, la fantascienza è per lui solamente un mezzo, il mezzo di conoscenza più adatto e "contemporaneo" per descrivere la realtà e le società metropolitane e tecnicizzate in cui ci troviamo a vivere. Pertanto i fini di Ballard non sono quelli di scrivere avvincenti e avventurose narrazioni fantascientifiche, ma utilizzare un immaginario di quel tipo (in particolar modo quello da lui battezzato dello "spazio interno", profondamente rivisitato in maniera personale e quindi lontano dagli scenari tipici della fantascienza) per indagare a fondo la natura del nostro mondo.
Con la nascita del PdCI, vengono ripristinati nomi e simboli del disciolto PCI, nell'evidente volontà di continuità con quella storia<ref>[http://archiviostorico.corriere.it/1998/ottobre/12/Cossutta_mai_governo_con_Cossiga_co_0_9810123644.shtml Cossutta: mai al governo con Cossiga]</ref><ref>[http://archiviostorico.corriere.it/1998/ottobre/15/Ecco_nuovo_simbolo_rosso__co_0_9810153678.shtml Ecco il nuovo simbolo "rosso"]</ref>. Ciò è reso possibile perché i neonati [[Democratici di Sinistra]] - anche se smentiranno<ref name="archiviostorico.corriere.it"/> - garantiscono nessun atto legale contro il partito di Cossutta<ref>[http://archiviostorico.corriere.it/1998/ottobre/08/ira_Bertinotti_chi_vota_Prodi_co_0_9810084097.shtml L'ira di Bertinotti: chi vota Prodi è fuori]</ref>. Diversamente, il PRC si oppone a un altro simbolo con falce e martello e il tribunale delibererà che il simbolo del PdCI muti il fondo bianco con uno azzurro<ref>[http://archiviostorico.corriere.it/1998/novembre/01/Simbolo_accolto_ricorso_del_Prc_co_0_9811017890.shtml Simbolo, accolto ricorso del Prc contro il Pdci]</ref><ref>[http://archiviostorico.corriere.it/1998/novembre/04/Comunisti_Cossutta_ritoccano_colore_loro_co_9_981104413.shtml I Comunisti di Cossutta "ritoccano" un colore e il loro nuovo simbolo può partecipare al voto]</ref>.
 
In ''The Drowned World'' Ballard elabora gli impulsi di autodistruzione del protagonista, elemento presente anche in altri racconti, fino alle sue estreme conseguenze.
Al suo esordio, il PdCI può contare su 30.000 iscritti, 27 parlamentari, 28 consiglieri regionali e quasi mille amministratori locali, provenienti in maggioranza da Rifondazione. Ma ci furono anche altri che riprendono la militanza attiva dopo molto tempo, come [[Adalberto Minucci]], già membro della Direzione Nazionale del PCI e direttore di ''Rinascita'', che entra a far parte della segreteria nazionale del PdCI.
 
Gli anti-eroi di Ballard appaiono come pecore nere del genere umano, ma che partecipano attivamente alle pulsioni del loro mondo personale, che risulta essere il mondo reale deformato.
Il 29 ottobre viene presentata la nuova tessera<ref>[http://www.radioradicale.it/scheda/106064/106553-pdci-presentazione-delle-liste-elettorali-per-le-prossime-elezioni-provinciali-di-roma-e-la-nuova-t PDCI: presentazione delle liste elettorali per le prossime elezioni provinciali di Roma e la nuova tessera dei Comunisti Italiani org. c/o il Gruppo Parlamentare dei Comunisti Italiani]</ref> e il 22 novembre si riunisce il comitato promotore del PdCI<ref>[http://www.radioradicale.it/scheda/108049/108552-riunione-del-comitato-promotore-nazionale-del-pdci-org-c-o-centro-congressi-cavour Riunione del Comitato promotore nazionale del PDCI org. c/o Centro Congressi Cavour]</ref>. Vi partecipano 107 fuoriusciti dal Comitato Politico Nazionale del Prc su 112 che votarono il 4 ottobre per la mozione Cossutta. Quest'ultimo viene nominato presidente del comitato che avrà il dovere di reggere le sorti del partito fino alla celebrazione del I Congresso Nazionale, mentre a [[Marco Rizzo]], in marzo, viene affidato il coordinamento. La linea ufficiale è essere «un partito autonomo in un grande schieramento di sinistra»<ref>[http://archiviostorico.corriere.it/1998/novembre/23/Cossutta_media_sulla_scuola_co_0_9811236569.shtml Cossutta media sulla scuola]</ref>.
 
Inizia, con ''The Terminal Beach'', la seconda fase creativa di Ballard, dove i suoi racconti presentano uno stile sgretolato e ricomposto successivamente in ordine alternato, rifacendosi a esperienze [[Dadaismo|dadaiste]] e [[Surrealismo|surreali]].
=== Il PdCI al governo (1998-2001) ===
Viene accusato per questo, oltre che di essersi allontanato dal [[new Wave (fantascienza)|new Wave]], di aver completamente abbandonato la fantascienza, anzi, di scrivere anti-fantascienza.<ref>Kumming, Waldemar. [[1966]] ''The Reign of Ballardry, Vector N. 40.</ref>
La coalizione dell'Ulivo si riorganizza e il 21 ottobre 1998 si costituisce un nuovo governo di centrosinistra con [[Massimo D'Alema]] Presidente del Consiglio. Il PdCI partecipa con Oliviero Diliberto, nominato ministro di Grazia e Giustizia, e [[Katia Bellillo]], ministro senza portafoglio agli Affari Regionali. Sottosegretari comunisti sono [[Paolo Guerrini]] alla Difesa, [[Antonino Cuffaro]] all'Università e Ricerca Scientifica e [[Claudio Caron]] al Lavoro. È la prima volta che dei comunisti siedono al governo dell'[[Italia]] dal [[1947]].
 
Ballard non ritiene fondamentali le connotazioni scientifiche o tecniche, e tenta di costruire un qualcosa di nuovo partendo dall'essere umano, dalle sue reazioni e dall'ambiente che lo circonda. Richiesto dal giornalista [[Enrico Franceschini]], del perché vivesse in un anonimo sobborgo della periferia di Londra, dichiarò: ''Perché cerco ispirazione nella vita di tutti i giorni, fatta di autostrade, supermercati, stazioni ferroviarie...alcuni mi definiscono uno scrittore di fantascienza, ma io reputo i miei romanzi più realisti dei cosiddetti classici di [[Kingsley Amis]] o di [[Evelyn Waugh]], che raccontano un mondo elitario assolutamente sconosciuto all'uomo medio''.<ref>''Vivere per scrivere:''
Il 21 gennaio [[1999]] arriva nelle edicole il settimanale del partito, ''[[la Rinascita della sinistra]]''<ref>[http://www.radioradicale.it/scheda/108386/108894-rinascita-della-sinistra-presentazione-del-nuovo-settimanale-del-pdci-org-dal-pdci-c-o-gruppo-dei-c "Rinascita della Sinistra" presentazione del nuovo settimanale del PDCI org. dal PDCI (c/o Gruppo dei Comunisti Italiani)]</ref>, mentre il 26 marzo nasce il sito web del partito (comunisti-italiani.it).
40 romanzieri si raccontano'', Enrico Franceschini, Laterza, 2018, ISBN 978-88-581-3041-4''</ref>
 
In ''Crash'' abbandona il surrealismo e presenta un caso patologico di feticismo, prendendo in esame il mito dell'automobile e il sesso.
Per il 10 aprile viene indetto il I congresso nazionale<ref>[http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1999/02/15/cossutta-chiede-un-patto-sinistra.html E Cossutta chiede un patto a sinistra]</ref>, ma il 3 aprile viene rinviato per lo scoppio della guerra in [[Kosovo]]<ref>[http://www.radioradicale.it/scheda/109544/110063-pdci-conferenza-stampa-al-termine-del-coordinamento-nazionale-org-c-o-hotel-jolli-leonardo PDCI: conferenza stampa al termine del Coordinamento Nazionale org. c/o Hotel Jolli Leonardo]</ref><ref>[http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1999/04/04/la-retromarcia-di-cossutta-restiamo-ma-per.html La retromarcia di Cossutta Restiamo ma per lottare - Repubblica.it » Ricerca<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>.
 
Ballard non ha mai tentato di fondare una sua scuola letteraria, sebbene spesso nei suoi racconti vi siano aspetti per certi versi didattici.
Il 18 aprile si tiene un [[Referendum abrogativo del 1999 in Italia|referendum per introdurre una legge elettorale per la Camera dei deputati esclusivamente maggioritaria]]. Il PdCI si oppone all'abrogazione del proporzionale e il referendum non passa per il mancato raggiungimento del quorum del 50%+1.
 
== Opere ==
Il 15 maggio si tiene un grande attivo dei Comunisti Italiani sui temi del lavoro con i quadri sindacali<ref>[http://www.radioradicale.it/scheda/184334/pdci-attivo-nazionale-dei-sindacalisti-e-quadri-operai-i-parte Pdci: Attivo nazionale dei sindacalisti e quadri operai - Iª parte]</ref><ref>[http://www.radioradicale.it/scheda/184335/pdci-attivo-nazionale-dei-sindacalisti-e-quadri-operai-ii-parte Pdci: Attivo nazionale dei sindacalisti e quadri operai - IIª parte]</ref>.
 
=== Tetralogia degli Elementi ===
[[File:Oliviero Diliberto a Trento.JPG|thumb|upright=0.7|Il segretario nazionale, [[Oliviero Diliberto]]]]
*''[[Il vento dal nulla]]'' (''The Wind From Nowhere'', 1961), [[Urania (collana)|Urania]] n. 288, 621, Mondadori (primo libro)
Dal 21 al 23 maggio 1999 si tiene a [[Fiuggi]] il primo congresso nazionale<ref>[http://www.radioradicale.it/scheda/113113/113729-pdci-presentazione-del-primo-congresso-che-si-terra-a-fiuggi-dal-21-al-23-maggio-org-dal-pdci-c-o-s Pdci: presentazione del primo congresso che si terrà a Fiuggi dal 21 al 23 maggio org. dal PDCI (c/o sala stampa di Montecitorio)]</ref> che lancia il partito verso le [[elezioni europee del 1999|elezioni europee]] del mese dopo. In quell'occasione il PdCI raccoglie il 2% dei consensi, pari a oltre 600.000 voti, valore mantenuto sostanzialmente anche alle seguenti [[elezioni regionali del 2000]] e alle [[elezioni politiche del 2001]]. Vengono eletti al Parlamento Europeo [[Armando Cossutta]] e [[Lucio Manisco]]<ref>[http://www.radioradicale.it/scheda/111433/111984-armando-cossutta-commenta-i-risultati-delle-elezioni-conferenza-stampa-organizzata-a-montecitorio Armando Cossutta commenta i risultati delle elezioni conferenza stampa organizzata a Montecitorio Armando Cossutta commenta i risultati delle elezioni conferenza stampa organizzata a Montecitorio ]</ref>.
*''[[Deserto d'acqua]]'' (''The Drowned World'', 1962), Urania n. 311, 648, Mondadori; come ''Il mondo sommerso'', Feltrinelli, ISBN 9788807818288 (secondo libro)
*''[[Terra bruciata (romanzo)|Terra bruciata]]'' (''The Burning World'' o ''The Drought'', 1964), Urania n. 417, 788, Mondadori (terzo libro)
*''[[Foresta di cristallo]]'' (''The Crystal World'', 1966), Feltrinelli, ISBN 9788807818547 (quarto libro)
'''Dittico de L'impero del sole'''
* ''[[L'impero del sole (romanzo)|L'impero del sole]]'' (''Empire of the Sun'', 1984), Feltrinelli, ISBN 9788807819117
* ''[[La gentilezza delle donne]]'' (''The Kindness of Women'', 1991), Rizzoli, ISBN 8817671029
'''Altri'''
*''[[La mostra delle atrocità]]'' (''The Atrocity Exhibition'' o ''Love and Napalm: Export USA'', 1970), Feltrinelli, ISBN 9788807816727
*''[[Crash (James Graham Ballard)|Crash]]'' (''Crash'', 1973), Feltrinelli, ISBN 9788807818059
*''[[L'isola di cemento]]'' (''Concrete Island'', 1974), Feltrinelli, ISBN 9788807819353
*''[[Condominium]]'' (''High Rise'', 1975), Urania n. 707, Mondadori; come ''Il condominio'', Feltrinelli, ISBN 9788807817557
*''[[L'allegra compagnia del sogno]]'' (''The Unlimited Dream Company'', 1979), Fanucci
*''[[Ultime notizie dall'America]]'' (''Hello America'', 1981), Urania n. 908, Mondadori
*''[[Il giorno della creazione]]'' (''The Day of Creation'', 1987), Rizzoli, ISBN 8817671010
*''[[Un gioco da bambini]]'' (''Running Wild'', 1988), Feltrinelli, ISBN 9788807819766
*''[[Il paradiso del diavolo]]'' (''Rushing to Paradise'', 1994), Baldini Castoldi Dalai, ISBN 9788860731500
'''Tetralogia di Cocaine Nights'''
*''[[Cocaine Nights]]'' (''Cocaine Nights'', 1996), Baldini Castoldi Dalai, ISBN 9788880898498 (primo libro di una tetralogia)
*''[[Super-Cannes]]'' (''Super-Cannes'', 2000), Feltrinelli, ISBN 9788807817137 (secondo libro della tetralogia iniziata con ''Cocaine Nights'')
*''[[Millennium People]]'' (''Millennium People'', 2003), Feltrinelli, ISBN 9788807818851 (terzo libro della tetralogia iniziata con ''Cocaine Nights'')
*''[[Regno a venire]]'' (''Kingdom Come'', 2006), Feltrinelli, ISBN 9788807701801 (quarto libro della tetralogia iniziata con ''Cocaine Nights'')
 
=== Antologie di racconti ===
In occasione della ''I Festa de la Rinascita'' (organizzata a [[Pescara]] dal 24 luglio al 3 agosto<ref>[http://www.radioradicale.it/scheda/188183/cossutta-chiude-la-festa-di-rinascita Cossutta chiude la Festa di Rinascita]</ref>), il 31 luglio 1999 la componente giovanile del partito si organizza sotto la storica sigla della [[Federazione Giovanile Comunista Italiana|FGCI]], col nome ''[[Federazione Giovanile Comunisti Italiani]]''<ref>[http://archiviostorico.corriere.it/1999/agosto/25/Tornano_giovani_comunisti_della_Fgci_co_0_9908251623.shtml Tornano i giovani comunisti della Fgci nuova creazione del partito di Cossutta]</ref>, e avvia il processo che porterà alla sua costituzione ufficiale, che avverrà solo il 12 dicembre [[2004]].
*''The Voices of Time and Other Stories'' (1962)
*''Billenium'' (1962)
*''Essi ci guardano dalle torri'' e ''[[Passaporto per l'eternità]]'' (''Passport to Eternity'', 1963), Urania nn. 371 e 399, Mondadori
*''Incubo a quattro dimensioni'' (''The Four-Dimensional Nightmare'', 1963)
*''Il gigante annegato'' (''The Terminal Beach'', 1964), Urania n. 764, Mondadori
*''The Impossible Man'' (1966)
*''Ora zero'' (''The Venus Hunters'', 1967), Urania n. 908, Mondadori
*''Il giorno senza fine'' (''The day of forever'', 1967) Fantapocket n. 5 Longanesi
*''The Overloaded Man'' (1967)
*''La zona del disastro'' (''The Disaster Area'', 1967), Urania n. 779, Mondadori
*''Gli scultori di nuvole'' (1968), Urania n. 487, Mondadori
*''[[I segreti di Vermillion Sands]]'' (''Vermilion Sands'', 1971)
*''Chronopolis and Other Stories'' (1971)
*''La civiltà del vento'' (''Low-Flying Aircraft and Other Stories'', 1976), Urania n. 717, Mondadori
*''The Best of J.G. Ballard'' (1977)
*''The Best Short Stories of J.G. Ballard'' (1978)
*''Mitologie del futuro prossimo'' (''Myths of the Near Future'', 1982), Urania n. 976, Mondadori
*''The Voices of Time'' (1985)
*''Memories of the Space Age'' (1988)
*''Febbre di guerra'' (''War Fever'', 1990)
*''Tutti i racconti'' (''The Complete Short Stories of J.G. Ballard'', 2001), 3 volumi, Fanucci
 
===Autobiografia===
Durante l'autunno 1999 si inizia a elaborare un programma politico attraverso una serie di convegni nazionali: "Sicurezza nelle città" (16 ottobre), "Legge Finanziaria 2000" (23 e 24 ottobre), "Sud, fra passato e presente" (13 novembre), "Autonomie per unire" (5 dicembre).
*''[[I miracoli della vita]]'' (''Miracles of Life'', 2008), Feltrinelli, ISBN 9788807702037
 
=== Saggistica ===
Il 22 dicembre inizia il [[governo D'Alema II]], che conferma la stessa delegazione governativa che i Comunisti italiani avevano nel precedente esecutivo.
*''J.G. Ballard. Visioni'', ShaKe, 2008, ISBN 9788888865539
 
Il 29 gennaio [[2000]] si tiene la manifestazione nazionale a Roma ''Battere le destre: governare l'Italia e le regioni'' che, di fatto, apre la campagna elettorale per le amministrative del 16 aprile<ref>[http://www.radioradicale.it/scheda/172649/pdci-battere-le-destre-governare-litalia-e-le-regioni PdCI: «Battere le destre: governare l'Italia e le regioni»]</ref>. Vengono nel frattempo organizzati due convegni nazionali su lavoro e diritti (12 febbraio) e scuola (27 febbraio).
 
Il 20 aprile, con una lettera a ''[[La Repubblica (quotidiano)|la Repubblica]]'', [[Oliviero Diliberto]] annuncia l'intenzione di dimettersi da ministro per tornare «a fare politica per il partito e per la sinistra, nel tentativo di evitare un effetto '8 settembre'». La decisione viene presa quattro giorni dopo la sconfitta dell'alleanza di governo alle elezioni regionali<ref>[http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2000/04/20/ecco-perche-ho-scelto-di-non-fare.html Ecco perché ho scelto di non fare più il ministro]</ref>.
 
[[File:Margherita Hack 30 marzo 2007 Roma primo piano.png|thumb|left|upright=0.7|[[Margherita Hack]]]]
Il 25 aprile [[2000]] nasce il [[governo Amato II]]. Diliberto viene sostituito da [[Nerio Nesi]], al quale sarà affidato il ministero dei Lavori Pubblici, mentre [[Katia Bellillo]] rimane ministro senza portafoglio ma perde la delega agli "Affari regionali" per assumere quella alle "Pari opportunità".
 
Dopo una lunga prima fase in cui il partito viene guidato dal solo presidente [[Armando Cossutta]], il Comitato Centrale il 29 aprile 2000 accoglie quasi all'unanimità (118 sì, 1 no, 3 astenuti) la proposta dello stesso Cossutta di eleggere Oliviero Diliberto alla nuova carica di segretario nazionale. Il neosegretario commenterà: «Il capo resta ancora lui, il presidente. Io sono venuto qui per dargli una mano»<ref>[http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2000/04/30/pdci-diliberto-eletto-segretario.html Pdci, Diliberto eletto segretario]</ref>.
 
L'8 luglio il ministro Katia Bellillo partecipa al "World Pride" di Roma<ref>[http://archiviostorico.corriere.it/2000/luglio/07/Bellillo_che_stretto_mano_Papa_co_0_0007072807.shtml Bellillo: «Io che ho stretto la mano al Papa, al corteo sarò in prima fila»]</ref> e, poco dopo, si apre la II Festa de ''la Rinascita'' che vede la partecipazione di diversi intellettuali italiani. Da questa esperienza nascerà il ''Politecnico'', un luogo di studio e ricerca presieduto da [[Margherita Hack]].
 
Il 21 gennaio [[2001]] vengono festeggiati gli 80 anni dalla fondazione del Partito Comunista con un grande appuntamento al teatro Brancaccio di Roma<ref>[http://www.radioradicale.it/scheda/182198/cossutta-e-diliberto-alla-manifestazione-di-roma-per-gli-80-anni-dalla-fondazione-del-pci Cossutta e Diliberto alla manifestazione di Roma per gli 80 anni dalla fondazione del PCI]</ref>.
 
=== Le politiche del 2001 - Il PdCI all'opposizione ===
[[File:Communistiitaliani.jpg|thumb|Sezione belga del PDCI]]
Alle [[elezioni politiche del 2001]] il PdCI si presenta come l'estrema sinistra della coalizione dell'[[l'Ulivo|Ulivo]] che sostiene la candidatura di [[Francesco Rutelli]] alla presidenza del Consiglio.
 
Nella quota proporzionale della [[Camera dei Deputati|Camera]] il PdCI aveva tentato di far parte del cartello de [[Il Girasole]] con Verdi e Sdi, ma per un veto di quest'ultimo i Comunisti Italiani ne furono esclusi e costretti a superare da soli lo sbarramento del 4%<ref>[http://archiviostorico.corriere.it/2001/febbraio/21/Girasole_via_senza_petalo_comunista_co_0_0102215113.shtml Girasole, al via senza il petalo comunista]</ref>. Alle elezioni il partito registra un calo, raccogliendo solo l'1,7% nella quota proporzionale. All'interno della lista dell'Ulivo riesce comunque ad eleggere 9 deputati nella quota uninominale e 2 senatori. Alla Camera viene costituita una componente politica autonoma all'interno del [[Gruppo misto]] grazie all'adesione "tecnica" di [[Saverio Vertone]].
 
Dal 13 al 16 dicembre [[2001]], a [[Bellaria-Igea Marina|Bellaria]] ([[provincia di Rimini|RN]]), il secondo congresso nazionale si conclude con la conferma di Diliberto segretario e Cossutta presidente<ref>[http://www.radioradicale.it/scheda/191483/pdci-2-congresso-nazionale-giornata-conclusiva PdCi: 2º Congresso nazionale (giornata conclusiva)]</ref><ref>[http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2001/12/17/pdci-subito-unita-sinistra.html Pdci: subito unità a sinistra]</ref>.
 
La linea del PdCI si caratterizza per la spiccata attenzione verso i temi del lavoro, dello sviluppo, dei diritti, delle grandi questioni internazionali (la [[pace]], la solidarietà con i popoli sfruttati, la lotta contro l'[[imperialismo]]).
 
Nel corso degli anni, il partito consolida collaborazioni con i [[Federazione dei Verdi|Verdi]]: insieme sono promotori per dare più peso ai temi della pace e della giustizia sociale. Altro caposaldo della politica del PdCI è la difesa intransigente della [[Costituzione]] repubblicana e della [[Resistenza italiana|Resistenza]] al [[nazismo|nazi]]-[[fascismo]].
 
Nel luglio 2001 la sola FGCI è tra i firmatari nazionali del [[Genoa Social Forum]] che protesta contro la globalizzazione propugnata dal G8. Localmente aderiscono il PdCI di Roma e [[Lecce]]<ref>[https://web.archive.org/web/20011021054121/http://www.genoa-g8.org/adesioni1.htm Firmatari Genoa Social Forum]</ref>.
 
Sui movimenti che nascono o rifioriscono anche in Italia a partire dal 2000, il partito ha una posizione amica, ma critica, ben spiegata da Diliberto al Comitato Centrale del 12 gennaio [[2003]]: «Noi siamo nei movimenti - e questo è un punto al quale tengo molto - senza scioglierci in essi. Senza confonderci. (...) I movimenti sono fondamentali. Più ce ne saranno, meglio sarà per la sinistra, e tuttavia vedo in alcuni di essi rischi di posizioni non politiche o prepolitiche. È l'idea di una sorta di purezza dei movimenti contro l'imbastardimento dei partiti; l'idea di una intransigenza morale dei movimenti contro lo sporcarsi le mani dei partiti. In certi esponenti dei movimenti sembra prevalere una sorta di intransigenza che non fa i conti con la politica, con la necessità del compromesso, della sintesi, della costruzione faticosa della proposta. Queste tendenze vanno contrastate, non bisogna avere un atteggiamento subalterno, perché altrimenti noi non saremmo nel movimento da comunisti»<ref>[http://www.comunisti-italiani-trentinoaltoadige.it/pdcitaahome_file/documenti_file/documenti45.htm La relazione di Oliviero Diliberto] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20081217062813/http://www.comunisti-italiani-trentinoaltoadige.it/PdciTAAHOME_file/documenti_file/documenti45.htm |data=17 dicembre 2008 }}</ref>.
 
Tra il 2002 e il 2003, il PdCI è tra le forze (insieme a Verdi, [[girotondismo|girotondi]], ''[[Il manifesto]]'') che sostengono [[Sergio Cofferati]] quale ipotetico futuro leader di una sinistra riunita<ref>[http://newrassegna.camera.it/chiosco_new/pagweb/immagineFrame.asp?comeFrom=search&currentArticle=3Z8A5 «E se Cofferati guidasse l'Ulivo?»]</ref>, progetto che tuttavia naufragherà nel maggio 2003<ref>[http://archiviostorico.corriere.it/2003/maggio/25/Cofferati_sindaco_preferivamo_leader__co_0_030525027.shtml «Cofferati sindaco? Lo preferivamo leader»]</ref>.
 
Nel 2003 il PdcI sostiene il SÌ al referendum promosso da Rifondazione per estendere a tutti i lavoratori l'[[articolo 18 dello Statuto dei lavoratori]], il quale fallirà per il mancato raggiungimento del quorum.
 
Il 21 marzo [[2004]] Nerio Nesi lascia il PdCI<ref>[http://archivio.lastampa.it/LaStampaArchivio/main/History/tmpl_viewObj.jsp?objid=5125975 Nerio Nesi lascia il Pdci] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20111231002521/http://archivio.lastampa.it/LaStampaArchivio/main/History/tmpl_viewObj.jsp?objid=5125975 |data=31 dicembre 2011 }}</ref>, dopo un biennio di malumori sulla linea e sulla gestione del partito<ref>[http://archivio.lastampa.it/LaStampaArchivio/main/History/tmpl_viewObj.jsp?objid=5059074 Nesi assente, finisce il feeling con Cossutta] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20111230224832/http://archivio.lastampa.it/LaStampaArchivio/main/History/tmpl_viewObj.jsp?objid=5059074 |data=30 dicembre 2011 }}</ref>.
 
Dal 20 al 22 febbraio [[2004]] si celebra a [[Rimini]] il terzo congresso nazionale, dove si decide di modificare il simbolo del partito con l'aggiunta della dicitura "per la sinistra", a conferma dell'impegno del partito per spostare più a sinistra possibile l'opposizione e riaggregare la radicalità italiana.
 
Il 19 maggio si iscrive al partito [[Nicola Tranfaglia]]<ref>[http://www.radioradicale.it/scheda/160623/liscrizione-del-professor-nicola-tranfaglia-al-partito-dei-comunisti-italiani L'iscrizione del professor Nicola Tranfaglia al Partito dei Comunisti Italiani]</ref>, che il 1º febbraio aveva lasciato polemicamente i DS<ref>[http://archiviostorico.corriere.it/2004/febbraio/02/Tranfaglia_dimette_Bruxelles_malumori_tra_co_9_040202035.shtml Tranfaglia si dimette. Bruxelles, malumori tra gli eurodiessini]</ref>.
 
=== Le europee del 2004 e la crisi Cossutta-Rizzo ===
[[File:Umberto Guidoni NASA.jpg|thumb|upright=0.7|Umberto Guidoni]]
Alle [[elezioni europee del 2004]] il PdCI raggiunge il suo massimo storico, ottenendo il 2,4% dei consensi, pari a quasi 800.000 voti, ottenendo due seggi al [[Parlamento europeo]]. Risultano eletti [[Marco Rizzo]] e Diliberto, che però rinuncia a favore dell'astronauta [[Umberto Guidoni]]. I deputati europei aderiscono al gruppo della [[Sinistra Europea - Sinistra Verde Nordica]].
 
Il 17 luglio 2004 confluisce nel partito la formazione denominata ''Democrazia Popolare (Sinistra Unita)'', scissasi dal PRC quattro anni prima.
 
Gli ottimi risultati delle elezioni europee portano con sé un'aria di crisi dentro il Partito. Contro ogni previsione, infatti, il presidente Cossutta non viene riconfermato europarlamentare perché scavalcato nel collegio Nord-Occidentale dal capogruppo alla Camera [[Marco Rizzo]] (10.325 preferenze contro le 7.802 di Cossutta)<ref>[http://archivio.lastampa.it/LaStampaArchivio/main/History/tmpl_viewObj.jsp?objid=5324374 Cossutta, la prima volta da secondo] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20111230224837/http://archivio.lastampa.it/LaStampaArchivio/main/History/tmpl_viewObj.jsp?objid=5324374 |data=30 dicembre 2011 }}</ref>.
 
Prima delle elezioni il partito pensava di eleggere Cossutta e Venier, ma anche il secondo viene sopravanzato sia da Diliberto che dall'indipendente [[Umberto Guidoni]], noto astronauta<ref>[http://www.comunisti-italiani.it/modules.php?op=modload&name=News&file=article&sid=652 C.C. 19 E 20 GIUGNO - Relazione Diliberto]</ref>. Diliberto rinuncia alla sua elezione per restare a Roma, ma a giovarsene è comunque Guidoni che, entusiasta, accetta l'incarico iscrivendosi al partito.
 
Cossutta invece insiste chiedendo a Rizzo di non accettare l'elezione per favorirlo in quanto primo degli eletti, ma Rizzo risponde di aver voglia di occuparsi del partito in [[Europa]] e quindi si dimette sia da deputato che da membro della segreteria.
 
Vengono convocate due Direzioni Nazionali e nel mezzo si tiene il 19 e 20 giugno il Comitato Centrale. Qui Rizzo ribadisce di voler andare all'Europarlamento «per contribuire ad unire, anziché dividere i partiti comunisti e della sinistra in Europa, e lascerò, per mia scelta, la segreteria. Nella campagna elettorale intensissima durata 40 giorni ho fatto ben 81 comizi, di cui 38 al Centro ed al Sud ed il resto nel Nord Ovest, circoscrizione nella quale ero candidato».
 
Alla fine il partito prende atto all'unanimità della volontà di Rizzo. Ma Cossutta ingoia amaro: da allora tra i dirigenti circoleranno veleni e sospetti tra chi è vicino a Cossutta e chi a Rizzo, con Diliberto che cerca di mantenere l'unità in più occasioni. La tensione sempre più esplicita fra Cossutta e Rizzo tuttavia non intacca il lavoro del partito e restò di fatto confinata ai suoi protagonisti<ref>[http://newrassegna.camera.it/chiosco_new/pagweb/immagineFrame.asp?comeFrom=search&currentArticle=5W2J7 Il Cossutta tradito]</ref>.
 
Il 26 ottobre 2004 un altro indipendente di prestigio accetta di iscriversi al PdCI: lo psichiatra [[Luigi Cancrini]], in primavera già candidato dal partito alle europee<ref>[http://www.radioradicale.it/scheda/161997/presentazione-di-una-proposta-di-una-costituente-di-sinistra-e-dellufficializzazione-delladesione-al-pdci- Presentazione di una proposta di una Costituente di sinistra e dell'ufficializzazione dell'adesione al Pdci di Luigi Cancrini]</ref>.
 
=== Il ritorno al governo con l'Unione ===
La coalizione di [[centrosinistra]] si rinnova, si apre a nuovi contributi, ritrova l'accordo con [[Partito della Rifondazione Comunista|Rifondazione]] e con l'[[Italia dei Valori]] e assume la nuova denominazione provvisoria di [[Grande Alleanza Democratica]] o Gad (12 ottobre [[2004]]), e poi quella definitiva de [[L'Unione]] (10 febbraio [[2005]]).
 
Alle [[elezioni regionali del 2005]] il PdCI, nelle 14 regioni chiamate al voto, raggiunge una percentuale media del 2,7%.
 
[[Romano Prodi]], leader della coalizione dell'Unione, rilancia, nel frattempo, l'organizzazione di [[elezioni primarie]] per scegliere il candidato premier dell'Unione.
 
I Comunisti Italiani non gradiscono lo strumento delle primarie ma, preso atto della sua inevitabilità, pensano di appoggiare la candidatura di [[Fausto Bertinotti]], se questi accettasse di diventare poi leader di tutta la [[sinistra massimalista]]. Bertinotti rifiuta e il 16 ottobre [[2005]] i Comunisti Italiani preferiscono schierarsi per confermare [[Romano Prodi]] leader dell'Unione. Prodi ottiene il 74,1% dei voti.
 
Il 19 gennaio 2006 la Direzione Nazionale del partito approva le liste «qualificate e aperte, con importanti personalità della politica, della cultura, del mondo del lavoro» dei candidati alla Camera per le [[elezioni politiche italiane del 2006|elezioni politiche del 2006]], tra cui figurano il presidente e il segretario del partito, Armando Cossutta e Oliviero Diliberto, oltre all'[[astrofisica]] [[Margherita Hack]], all'astronauta parlamentare europeo [[Umberto Guidoni]] e allo storico [[Nicola Tranfaglia]]. Come da statuto approvato nel 2004, vengono esclusi tutti coloro che hanno già cumulato due mandati parlamentari, tra cui la figlia del presidente, [[Maura Cossutta]], e [[Gabriella Pistone]]. Viene anche escluso il direttore de ''La Rinascita della sinistra'', il senatore uscente [[Gianfranco Pagliarulo]], non ricandidato per aver partecipato il 4 dicembre 2005 alla presentazione della miniscissione dell'[[Associazione RossoVerde]] di [[Alessio D'Amato]]<ref>[http://archiviostorico.corriere.it/2006/gennaio/21/Maura_Cossutta_papa_Armando_messi_co_9_060121032.shtml «Io e papà Armando messi nell'angolo da due burocrati»]</ref><ref>[https://web.archive.org/web/20060509051724/http://www.rossoverde.org/pagine/dett_news.asp?IDnews=75 L'Associazione RossoVerde sull'esclusione di Pagliarulo e Maura Cossutta]</ref>.
 
Le reazioni degli esclusi sono scomposte: Pagliarulo e la Cossutta si dimettono il 18 gennaio da tutti gli incarichi<ref>[http://archiviostorico.corriere.it/2006/gennaio/19/Direzione_Pdci_dimettono_Cossutta_Pagliarulo_co_9_060119033.shtml Direzione Pdci, si dimettono la Cossutta e Pagliarulo]</ref> (il primo per raggiungere i rossoverdi di D'Amato dal quale poi si distaccherà in luglio per fondare la ''[[Associazione Sinistra Rossoverde]]'', la seconda rimanendo un'indipendente), mentre la Pistone, dopo tre legislature alla Camera consecutive, lascerà il PdCI il 23 febbraio<ref>[http://newrassegna.camera.it/chiosco_new/pagweb/immagineFrame.asp?comeFrom=search&currentArticle=A17PF "ADDIO DILIBERTO, SEI TROPPO RISSOSO"]</ref> e il 31 marzo approderà alla [[Rosa nel pugno]].
 
Il risultato è un incremento del 50% dei voti circa rispetto alle precedenti politiche del 2001. Alla Camera, la lista dei Comunisti Italiani raccoglie 885.000 voti (il 2,3%), segnando il suo nuovo massimo storico. Il partito elegge, così, 16 deputati.
 
Al Senato viene lanciata una lista unitaria insieme ai [[Federazione dei Verdi|Verdi]] e ai [[Consumatori Uniti]], denominata "Insieme con l'Unione", che raccoglie 1,4 milioni di voti (il 4,2%) superando quasi dovunque lo sbarramento regionale del 3% ed eleggendo 11 senatori, di cui 5 comunisti: un risultato incoraggiante (in alcune regioni al Senato si prendono più voti che divisi alla Camera), e così la direzione nazionale dà il suo parere positivo per la costituzione di un gruppo unico senatoriale con i Verdi. Diliberto va alla Camera, Cossutta al Senato.
 
Presidente del gruppo parlamentare alla [[Camera dei Deputati|Camera]] è [[Cosimo Giuseppe Sgobio]], al [[Senato della Repubblica|Senato]] la presidenza del gruppo unitario con i [[Federazione dei Verdi|Verdi]] è assunta da [[Manuela Palermi]].
 
Durante le trattative per il nuovo governo di centrosinistra, il PdCI non segnala propri uomini di partito, ma suggerisce a Prodi sei nomi "che parlano a tutta la sinistra", a cui Prodi può attingere in piena libertà: [[Foad Aodi]], medico e presidente nazionale dell'Associazione Medici Stranieri in Italia, di origine palestinese; [[Alberto Asor Rosa]], storico e coordinatore della [[Camera di consultazione della sinistra]]; [[Marco Mancini (professore)|Marco Mancini]], Rettore dell'[[Università della Tuscia]] di [[Viterbo]]; [[Gianni Minà]], giornalista ed esperto di [[America Latina]]; [[Gian Paolo Patta]], sindacalista già segretario nazionale e ora segretariato europeo [[CGIL]]; [[Luigi Scotti]], presidente del tribunale di Roma.
Inoltre propone come senatrice a vita la studiosa [[Margherita Hack]].
 
Prodi non sembra ben disposto e in extremis il PdCI riesce a far inserire nella compagine di governo [[Alessandro Bianchi (urbanista)|Alessandro Bianchi]], rettore dell'[[Università degli studi "Mediterranea" di Reggio Calabria]] e noto urbanista: un tecnico non organico al partito, ma considerato vicino al Pdci.
 
Il 17 maggio nasce il [[governo Prodi II]] e Alessandro Bianchi giura da Ministro dei Trasporti. Tra i sottosegretari sono riconducibili al PdCI [[Luigi Scotti]] (alla Giustizia, diventatone poi ministro) e [[Gian Paolo Patta]] (alla Salute). Non mancheranno tuttavia strascichi polemici per il mancato conferimento del ministero dell'Università e della Ricerca Scientifica ad Asor Rosa, per presunti veti della comunità ebraica, in quanto lo storico aveva assunto posizioni eccessivamente filo-palestinesi.
 
==== Le dimissioni di Cossutta ====
Il 21 giugno 2006 Cossutta, con una lettera al segretario Diliberto, si dimette da presidente del partito<ref>[http://archiviostorico.corriere.it/2006/giugno/23/Pdci_strappo_Cossutta_Non_saro_co_9_060623126.shtml Pdci, strappo di Cossutta «Non sarò più presidente»]</ref>. Per Cossutta si tratta di «una decisione molto meditata e sofferta per chi come me ha fondato il Partito dei Comunisti Italiani», già ampiamente motivata in privato a Diliberto il 6 giugno. Diliberto se ne rammarica molto, ma ne prende atto.
 
I motivi della rottura non sono immediatamente chiari. E in effetti si tratta della conclusione di un periodo, tra il novembre 2005<ref>[http://archiviostorico.corriere.it/2005/novembre/26/Cossutta_pronti_rinunciare_falce_martello_co_9_051126029.shtml Cossutta: Pronti a rinunciare a falce e martello]</ref><ref>[http://archiviostorico.corriere.it/2005/novembre/27/Cossutta_Diliberto_scontro_falce_martello_co_9_051127011.shtml Cossutta-Diliberto, scontro su falce e martello]</ref><ref>[http://archiviostorico.corriere.it/2005/novembre/28/pregiudiziali_simbolo_comune__co_9_051128025.shtml «No a pregiudiziali se c'è il simbolo comune»]</ref><ref>[http://archiviostorico.corriere.it/2005/novembre/30/Processo_Cossutta_Restano_falce_martello_co_9_051130057.shtml «Processo» a Cossutta Restano falce e martello]</ref> e il maggio 2006, durante il quale Cossutta capisce che la sua figura di presidente non riusciva più a influenzare in alcun modo la linea del partito<ref>[http://archiviostorico.corriere.it/2006/giugno/23/Tranfaglia_voleva_posti_per_figlia_co_9_060623115.shtml Tranfaglia: voleva posti per sé e la figlia]</ref><ref>[http://archiviostorico.corriere.it/2006/giugno/24/INTERVENTI_REPLICHE_co_9_060624014.shtml Cossutta e Diliberto, le ragioni del contrasto]</ref>. Nel giro di sei mesi, infatti, vengono bocciate pressoché all'unanimità la proposta della Lista Arcobaleno coi [[Federazione dei Verdi|Verdi]] con un logo privo della falce e martello, quindi non vengono accolte le deroghe per le candidature alle politiche 2006 che riguardavano, guarda caso, proprio la figlia di Cossutta, Maura, che è stata deputata ininterrottamente dal 1996 al 2006. Infine, viene rifiutata l'idea di entrare nel [[governo Prodi II]] con personalità del partito. In tutte queste scelte, Cossutta scorge una deriva estremistica del partito, in antitesi con la storia e la prassi dello stesso comunismo italiano, e un gruppo dirigente che non riesce a mettere "la politica prima della propaganda", come dirà a ''Il Riformista'' del 27 aprile.
 
Cossutta resta nel PdCI e Diliberto sarà il primo a fargli gli auguri per i suoi 80 anni (2 settembre), ma l'ex-presidente, dal 4 agosto 2006, inizierà ciclicamente a rilasciare interviste nelle quali critica duramente il partito e i suoi dirigenti, proponendo al contempo di superare il PdCI all'interno di un contenitore di sinistra più vasto. "Una sinistra senza aggettivi", come propone su ''l'Unità'' del 21 ottobre (frase che verrà ripresa da Diliberto nel quarto congresso). A detta di Cossutta, nessun partito, soprattutto il PdCI, è in grado di realizzare quanto chiede. Più in là, Cossutta teorizzerà che l'unico modo per favorire l'unità della sinistra sia quello di mettere da parte nomi e simboli del comunismo.
 
Il 21 aprile 2007 Armando Cossutta lascia il Pdci.
 
==== Tra piazza e Governo ====
[[File:Carrara Communisti Italiani 6355.jpg|thumb|Carrara, 2007]]
Fin dall'inizio dell'esperienza del secondo governo Prodi, il PdCI opta per un sostegno leale, ma disincantato al governo per chiedere la semplice applicazione integrale del programma di coalizione, rinunciando a propri specifici ''desiderata''. Al contempo resta sullo sfondo la speranza di unire la sinistra<ref>[http://comunisti-italiani.it/modules.php?op=modload&name=News&file=article&sid=2108&mode=thread Oliviero Diliberto: Un voto al Pdci per una sinistra forte ed unita]</ref>.
 
Già a giugno 2006 il Pdci è l'unico partito non disposto a rifinanziare la missione italiana in [[Afghanistan]] creando non pochi malumori nella maggioranza e portando a un braccio di ferro di settimane. Per il Pdci si tratta di applicare il programma de l'Unione<ref>{{collegamento interrotto|1=[http://iacopovenier.it/modules.php?op=modload&name=News&file=article&sid=296&mode=thread&order=0&thold=0 AFGHANISTAN: SI ALLUNGANO LE OMBRE] |date=marzo 2018 |bot=InternetArchiveBot }}</ref>, mentre il ministro Massimo D'Alema accusa il Pdci di voler far cadere il governo<ref>[http://archiviostorico.corriere.it/2006/giugno/28/Afghanistan_Pdci_blocca_accordo_Alema_co_9_060628070.shtml Afghanistan, il Pdci blocca l'accordo D'Alema: volete che cada l'esecutivo]</ref>. Alla fine l'accordo verrà raggiunto su una mozione che lascia proseguire la missione afgana, ma applicando il codice militare di pace: per il Pdci è il segno della discontinuità col precedente governo Berlusconi<ref>[http://legacy.comunisti-italiani.it/index.php?module=News&catid=&topic=18&startrow=3920 Afghanistan. Mozione: passo in avanti nel merito e nel metodo]</ref>.
 
In luglio a tener banco è la spinosa questione dell'indulto, uno sconto di pena di tre anni che vede d'accordo maggioranza ([[Italia dei Valori]] esclusa) e settori dell'opposizione. Sulla questione Diliberto interviene in Aula annunciando l'astensione dei Comunisti Italiani perché ritiene l'indulto è generoso su troppe tipologie di reato gravi («noi che siamo a favore dell'indulto, non possiamo essere a favore di questo indulto»<ref>[http://www.comunisti-italiani.it/modules.php?op=modload&name=News&file=article&sid=2272 INDULTO: INTERVENTO DILIBERTO alla Camera]</ref>).
 
In tutta questa prima fase della legislatura PdCI e PRC si vanno così differenziando nettamente: il primo sempre pronto a non dare sì scontati, il secondo invece sempre allineato col governo. Tutto ciò sarà motivo di conflitto acuto fra i due partiti comunisti, tanto da far sospettare a un vero e proprio assalto del Pdci al Prc<ref>[http://newrassegna.camera.it/chiosco_new/pagweb/immagineFrame.asp?comeFrom=search&currentArticle=BK19Q Assalto Pdci a Rifondazione]</ref>.
 
Il 23 ottobre il senatore [[Fernando Rossi]], deciso a votare contro il rifinanziamento delle missioni internazionali, fuoriesce dal partito<ref>[http://www.ilgiornale.it/a.pic1?ID=127946 Senato, spunta un dissidente nel Pdci: «Io voto contro»]</ref><ref>[http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2006/10/22/punito-perche-sono-comunista.html Punito perché sono comunista]</ref><ref>[http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2006/10/23/emarginato-dal-partito-per-una-storia-di.html Emarginato dal partito per una storia di soldi]</ref><ref>[http://archiviostorico.corriere.it/2006/ottobre/24/Soffritti_quei_soldi_delle_Ferrovie_co_9_061024050.shtml Soffritti e quei soldi delle Ferrovie sotto accusa «Rossi taccia, verso al Pdci 1.700 euro al mese»]</ref><ref>[http://archiviostorico.corriere.it/2006/ottobre/23/Senato_incognita_Rossi_lascio_Pdci_co_9_061023048.shtml Al Senato l'incognita Rossi: lascio il Pdci e voterò contro]</ref> e dal 15 novembre decide di rappresentare in Senato i [[Consumatori Uniti]] di Bruno De Vita, per poi fondare l'anno successivo il "Movimento Politico dei Cittadini".
 
Il PdCI continua intanto a offrire prospettive di unità al PRC<ref>[http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2006/09/27/offro-la-pace-bertinotti-costruiamo-una-sinistra.html Offro la pace a Bertinotti costruiamo una sinistra laburista]</ref>, ma il segretario Giordano si oppone categoricamente perché fra i due partiti «dal 2001 ad oggi, le distanze si sono vieppiù allargate»<ref>[http://new.rifondazione.it/forumprc/viewtopic.php?t=47 Giordano in forum sui rapporti col Pdci] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20071030221320/http://new.rifondazione.it/forumprc/viewtopic.php?t=47 |data=30 ottobre 2007 }}</ref>.
 
Il 4 novembre il PdCI è fra le forze politiche e sociali che scendono in piazza a Roma contro la precarietà nel lavoro<ref>[http://www.comunisti-italiani.it/modules.php?op=modload&name=News&file=article&sid=2445 Discutiamo di precarietà]</ref> e ciò farà parlare di sinistra che manifesta contro il proprio governo portando anche il ministro Bianchi a prendere le distanze<ref>[http://newrassegna.camera.it/chiosco_new/pagweb/immagineFrame.asp?comeFrom=search&currentArticle=CI3PS E il Pdci ora marcia diviso Bianchi: protesta sbagliata]</ref>.
 
Il 18 novembre il PdCI torna a sfilare in piazza a Roma per la pace in Palestina<ref>[http://www.comunisti-italiani.it/modules.php?op=modload&name=News&file=article&sid=2485 Diliberto: Palestina. Pdci a Roma e Milano. Fermare il massacro]</ref>, ma stavolta non c'è nessun altro partito parlamentare (il resto dell'Unione manifesta, col Pdci presente, a Milano sullo stesso argomento ma equiparando Israele e Palestina<ref>[http://www.repubblica.it/2006/11/sezioni/politica/medio-oriente-italia/manifestazione-milano/manifestazione-milano.html In cinquantamila sfilano a Milano "Palestina-Israele, stessa dignità"]</ref>), ma varie realtà di estrema sinistra. La manifestazione suscita scandalo e lo sdegno del presidente [[Giorgio Napolitano]]<ref>[http://www.repubblica.it/2006/11/sezioni/politica/medio-oriente-italia/sdegno-quirinale/sdegno-quirinale.html Lo sdegno di Napolitano "Insulti ignobili ai caduti"]</ref> perché vengono bruciati manichini di soldati italiani<ref>[http://www.repubblica.it/2006/11/sezioni/politica/medio-oriente-italia/medio-oriente-italia/medio-oriente-italia.html Roma, al corteo per la pace in Palestina bruciati manichini di soldati italiani]</ref>. Diliberto prende le distanze parlando di «imbecilli»<ref>[http://www.repubblica.it/2006/11/sezioni/politica/medio-oriente-italia/parla-diliberto/parla-diliberto.html Roghi al corteo, parla Diliberto "Mai più insieme a quei provocatori"]</ref>, ma non evita una dura reprimenda di Prodi<ref>[http://www.repubblica.it/2006/11/sezioni/politica/medio-oriente-italia/prodi-palestina/prodi-palestina.html Corteo di Roma, Prodi contro Diliberto "Basta giocare con la piazza"]</ref>.
 
Nella legge Finanziaria 2007 passa un emendamento del Pdci che stabilizza migliaia di precari della pubblica amministrazione<ref>[http://www.comunisti-italiani.it/modules.php?op=modload&name=News&file=article&sid=2593 Stabilizzazione precari: il testo dell'emendamento in Finanziaria]</ref> e il partito propaganderà tale risultato parlando di 350&nbsp;000 precari assunti<ref>[http://www.comunisti-italiani.it/index.php?module=subjects&func=viewpage&pageid=177 Manifesto ''Lavoro stabile e sicuro'' del 18/12/2006]</ref>, ma altri sosterranno che non si andrà oltre i 100&nbsp;000<ref>[http://newrassegna.camera.it/chiosco_new/pagweb/immagineFrame.asp?comeFrom=search&currentArticle=COE0I Querelle Sgobio-Colombo]</ref><ref>[http://newrassegna.camera.it/chiosco_new/pagweb/immagineFrame.asp?comeFrom=search&currentArticle=CKRMJ Diliberto «assume» 100mila precari]</ref>.
 
Vengono però avanzate diverse critiche "da sinistra" all'operato del governo. Il 7 dicembre i sindacati vengono contestati dagli operai alla [[Fiat]] di [[Fiat Mirafiori|Mirafiori]]<ref>[http://archiviostorico.corriere.it/2006/dicembre/08/Fischi_sindacati_stampelle_del_governo_co_9_061208039.shtml Fischi ai sindacati: stampelle del governo]</ref> e pochi giorni dopo la sezione Pdci dell'[[Alfa Romeo]] fa sapere attraverso il ''Corriere della Sera'' di pensarla come Mirafiori e chiede al Pdci di fare «mea culpa»<ref>[http://archiviostorico.corriere.it/2006/dicembre/17/Gli_operai_dell_Alfa_fischiano_co_9_061217131.shtml Gli operai dell'Alfa «fischiano» anche il Pdci Rizzo: critiche giuste, si deve cambiare rotta]</ref>. Diliberto sembra in sintonia con questo malcontento ma si dice ancora convinto che «stando dentro questo governo posso condizionarlo, posso strappare provvedimenti importanti, stabilizzare 300 mila precari, insomma posso contare»<ref>[http://www.comunisti-italiani.it/modules.php?op=modload&name=News&file=article&sid=2586 Diliberto: fermerò l'assalto ai poteri forti]</ref>.
 
Il Pdci alla fine del 2006 appare comunque un partito in piena salute per numero di iscritti (raggiungendo il massimo storico) e anche di voti, visto il balzo in avanti avuto alle [[elezioni regionali in Molise del 2006|elezioni regionali del Molise]]. Con queste premesse il 21 gennaio 2007 il partito organizza una manifestazione nazionale per festeggiare gli 86 anni dalla fondazione del Pcd'I e commemorare i 70 dalla morte di Gramsci<ref>[http://www.comunisti-italiani.it/index.php?module=subjects&func=viewpage&pageid=185 Manifesto ''Più forte i comunisti più forte l'unità della sinistra]</ref><ref>[http://www.radioradicale.it/scheda/215862/pi-forti-i-comunisti-pi-forte-lunita-della-sinistra Audio della manifestazione]</ref> che verrà definita la più grande iniziativa dalla sua nascita<ref>[http://www.comunisti-italiani.it/index.php?module=subjects&func=viewpage&pageid=186 La più grande manifestazione del Pdci]</ref>.
 
==== La crisi sulla politica estera ====
Nel gennaio [[2007]] si apre una questione spinosa che avrà effetti imprevisti: la realizzazione della nuova base [[USA]] nell'[[aeroporto Dal Molin]] di [[Vicenza]], il cosiddetto progetto «Ederle 2». Dopo un primo periodo di incertezza, il 16 gennaio Romano Prodi da [[Bucarest]] fa sapere che «il governo non si oppone» a Ederle 2, anche perché «l'ampliamento della base era stato deciso dal governo precedente e dal Comune»<ref>[http://archiviostorico.corriere.it/2007/gennaio/17/Base_Usa_Prodi_sinistra_insorge_co_9_070117026.shtml Base Usa, sì di Prodi Ma la sinistra insorge]</ref>. Diliberto non nasconde a caldo la sua delusione<ref>[http://www.comunisti-italiani.it/modules.php?op=modload&name=News&file=article&sid=2627 Vicenza: il governo non si oppone. Pdci: siamo delusi]</ref> originata anche dal fatto che pochi mesi prima il ministro della Difesa [[Arturo Parisi]] aveva risposto a un'interrogazione del PdCI che «a tutt'oggi, con la controparte USA non sono stati sottoscritti impegni di alcun genere. La disponibilità di massima manifestata dal precedente Governo non si è tradotta, infatti, in alcun accordo sottoscritto»<ref>[http://www.camera.it/_dati/leg15/lavori/stenografici/sed043/s090r.htm Intenti del Governo sul progetto di raddoppio della base statunitense presso l'aeroporto Dal Molin di Vicenza]</ref>.
 
Il 24 gennaio alla Camera il responsabile esteri del Pdci Venier interrompe i lavori esibendo la bandiera del movimento ''No Dal Molin''<ref>{{collegamento interrotto|1=[http://iacopovenier.it/modules.php?op=modload&name=News&file=article&sid=360&mode=thread&order=0&thold=0 Interventi in aula: Question Time su base di Vicenza] |date=marzo 2018 |bot=InternetArchiveBot }}</ref>.
 
Poi il 1º febbraio arriva un'inaspettata tegola sul governo. Quel giorno al Senato viene approvata con 152 sì, 146 no e 4 astenuti (i senatori dell'Ulivo [[Gavino Angius]] e [[Massimo Brutti]], [[Domenico Fisichella]] e [[Paolo Bodini]]) un ordine del giorno della [[Casa delle Libertà]] sull'allargamento della base Usa di Vicenza. Decisiva per la sconfitta del governo sarà la non partecipazione al voto di sei senatori della maggioranza. Decisivi anche i sì di [[Giulio Andreotti]] e del presidente della Commissione difesa, [[Sergio De Gregorio]], oltre a quello del parisiano [[Natale D'Amico]]. Assenti i senatori a vita [[Rita Levi-Montalcini]], [[Carlo Azeglio Ciampi]], [[Francesco Cossiga]], [[Oscar Luigi Scalfaro]] e [[Sergio Pininfarina]]<ref>[http://www.repubblica.it/2007/01/sezioni/cronaca/base-nato-vicenza2/mozioni-senato/mozioni-senato.html Base Vicenza, governo battuto Approvato l'odg del centrodestra]</ref>. Diliberto denuncia che «si è tanto parlato della sinistra pacifista, ma i pericoli alla stabilità giungono dalle manovre neocentriste»<ref>[http://www.comunisti-italiani.it/modules.php?op=modload&name=News&file=article&sid=2667 Diliberto: Base Vicenza. Pericoli per governo da manovre neocentriste]</ref>.
 
Prodi scrive una lettera aperta a [[La Repubblica (quotidiano)|la Repubblica]] in cui difende otto mesi di politica estera del governo mettendo in luce gli aspetti ritenuti più "pacifisti" e concreti, come la chiusura della base militare della Maddalena<ref>[http://www.repubblica.it/2007/01/sezioni/cronaca/base-nato-vicenza2/lettera-prodi/lettera-prodi.html "La pace è fatica ecco i miei risultati"]</ref>. Ma tutta l'ala sinistra della coalizione di governo si dà appuntamento a Vicenza per la manifestazione del 17 febbraio, a cui parteciperanno, secondo gli organizzatori, 200&nbsp;000 persone<ref>[http://www.repubblica.it/2007/02/sezioni/cronaca/base-usa-vicenza/cronaca-corteo/cronaca-corteo.html A Vicenza corteo senza paura Slogan, ironia e niente violenza]</ref>.
 
È a questo punto, 21 febbraio, che il ministro D'Alema si presenta al Senato per illustrare la linea del governo in politica estera. La mozione che doveva approvare le comunicazioni del ministro viene però bocciata. Rossi e [[Franco Turigliatto]] non votano, i senatori a vita Andreotti e Pininfarina si astengono (che al Senato vale come voto contrario)<ref>[http://www.repubblica.it/2007/02/sezioni/politica/governo-battuto/giornata-senato/giornata-senato.html Il Governo battuto al Senato Unione nel caos, la Cdl: "Dimissioni"]</ref>. Prodi, preso atto del voto, poche ore dopo dà le dimissioni e apre ufficialmente la crisi di governo<ref>[http://www.repubblica.it/2007/02/sezioni/politica/governo-battuto/giorno-dimissioni/giorno-dimissioni.html Prodi, la giornata delle dimissioni "Governo forte o niente reincarico"]</ref>.
 
PdCI e PRC entrano nella bufera perché accusati di aver eletto rispettivamente Rossi e Turigliatto, ma il primo era già fuori dal partito da tre mesi, e il secondo è dirigente di una corrente di minoranza del Prc. Diliberto corre ai ripari parlando di «scellerati» e giustificando il capogruppo Palermi che aveva dato in aula dello «stronzo» a Rossi, ma ricordando che comunque il governo «si ritrova contro poteri forti come Confindustria, Vaticano, amministrazione Bush», i cui referenti in aula per Diliberto sono rispettivamente Pininfarina, Andreotti e Cossiga<ref>[http://archiviostorico.corriere.it/2007/febbraio/22/Diliberto_sinistra_Tra_noi_due_co_9_070222057.shtml Diliberto: la sinistra? Tra noi due scellerati Aiutano i poteri forti]</ref>.
 
Il Pdci chiede, come tutta l'Unione, di riconfermare il governo senza modifiche e così la crisi rientra in fretta con un nuovo doppio voto di fiducia, ma la crisi ha risvolti inaspettati a sinistra. Il 22 febbraio alle 22 è convocato un vertice di maggioranza dove Prodi pone 12 condizioni per ripartire. Il cosiddetto dodecalogo è approvato velocemente e all'unanimità, ma presenta punti che riducono drasticamente l'agibilità politica dell'ala sinistra de l'Unione<ref>[http://www.repubblica.it/2007/02/sezioni/politica/governo-battuto-2/i-dodici-punti-di-prodi/i-dodici-punti-di-prodi.html Dalla politica estera alle pensioni "Sì" dell'Unione ai 12 punti di Prodi]</ref>.
 
==== La distensione con Rifondazione ====
[[File:Congresso nazionale PdCI 2007.jpg|thumb|left|Presidenza e logo del IV Congresso PdCI]]
Diliberto dichiara che per «arginare i tentativi di sbattere la sinistra fuori dal governo per varare operazioni moderate e neocentriste» occorre «ristabilire un canale di dialogo continuo e cordiale tra Rifondazione e il PdCI. La speranza poi è una sinistra tutta unita. Del resto, ritengo che una delle cause di fibrillazione della maggioranza sia stata proprio la competizione a sinistra»<ref>[http://www.comunisti-italiani.it/modules.php?op=modload&name=News&file=article&sid=2733 DILIBERTO: SUBITO UN PATTO AL PRC, VOGLIONO FARCI FUORI]</ref>.
 
A sorpresa l'invito è indirettamente accolto da Fausto Bertinotti che con un'ampia intervista a ''[[Liberazione (quotidiano)|Liberazione]]'' del 26 febbraio è giunto alla conclusione «che ci sia una via d'uscita a questa crisi solo se si uniscono forze e si mette al primo punto il problema della cultura politica e del che fare. (...) Per affrontare la crisi della politica bisogna affrontare la questione di come raggiungere la “massa critica”. Se non lo affronti, questo tema, se lo rinvii a chissà quando, potrai seminare in eterno e benissimo, ma non riuscirai mai a raccogliere.»<ref>{{collegamento interrotto|1=[http://cosarossa.rifondazione.co.uk/dibattito/febbraio2007/dibfeb005.htm Bertinotti: «Contro l'antipolitica ricostruire una cultura politica di sinistra»] |date=gennaio 2018 |bot=InternetArchiveBot }}</ref>. Anche se non esplicitamente, Bertinotti sancisce la fine di nove anni di ostile indifferenza verso il PdCI.
 
A riprova di ciò, il 2 marzo alla Camera Diliberto conclude il suo discorso sulla fiducia al governo osservando che per non essere emarginai e continuare a perseguire gli obiettivi prefissati occorre più unità del centrosinistra ma, al suo interno, anche più unità della sinistra<ref>[http://leg15.camera.it/resoconti/dettaglio_resoconto.asp?idSeduta=0118&resoconto=stenografico&indice=alfabetico&tit=00020&fase=00020#sed0118.stenografico.tit00020.sub00020.int00160 Resoconto stenografico di Diliberto alla Camera del 2 marzo 2007]</ref>. Incassati gli applausi dei deputati del PdCI e, fatto nuovo, del PRC, Diliberto sale nella postazione presidenziale di Bertinotti e i due hanno un plateale abboccamento confidenziale. Decisivo per il disgelo fra i due partiti comunisti pare essere stato il vertice serale del 22 febbraio<ref>[http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2007/03/03/rendez-vous-tra-fausto-oliviero-ed-disgelo-rifondazione-pdci.html Rendez-vous tra Fausto e Oliviero ed è disgelo Rifondazione-Pdci]</ref>. Il successivo intervento di [[Franco Giordano]] riceverà a sua volta gli applausi dei deputati del PdCI e del PRC.
 
Il 9 e 10 marzo 2007 il Comitato Centrale del PdCI indice il IV Congresso nazionale per la fine di aprile. A tenere banco è l'apertura di Bertinotti, il percorso unitario e il mantenimento dell'identità del partito<ref>[http://www.comunisti-italiani.it/modules.php?op=modload&name=News&file=article&sid=2787&mode=thread Relazione di Diliberto al Cc del 9-10/3/2007]</ref>.
 
[[File:Antonino Cuffaro.jpg|thumb|upright=0.8|Il Presidente del Partito, [[Antonino Cuffaro]]]]
In entrambi i partiti si scontrano però posizioni diverse: in Rifondazione poco tempo dopo l'apertura di Bertinotti il segretario Giordano annunciava di avere in merito un'opinione del tutto opposta<ref>{{collegamento interrotto|1=[http://iltempo.ilsole24ore.com/politica/2007/03/05/150525-decreto_afghanistan_arriva_aula.shtml E Rifondazione torna ad attaccare il Pdci] |date=marzo 2018 |bot=InternetArchiveBot }} Ascolta anche l'audio de [http://www.radioradicale.it/scheda/219573/le-nuove-sfide-di-rifondazione ''Le nuove sfide di Rifondazione'']</ref>. E nel PdCI Diliberto ammette l'esistenza di opinioni diverse e l'esigenza di fare sintesi declinando «declinando unità e diversità<ref>[http://www.comunisti-italiani.it/modules.php?op=modload&name=News&file=article&sid=2797 Conclusioni di Diliberto al Cc del 9-10/3/2007]</ref>».
 
Al congresso non vengono presentate mozioni alternative e ciò garantisce una formale unanimità sulla linea politica. Nei congressi locali a far notizia è solo il Pdci della [[Calabria]] che approva delle mozioni di sfiducia verso l'operato del ministro Bianchi, rettore proprio a [[Reggio Calabria]]<ref>[http://archiviostorico.corriere.it/2007/aprile/16/Pdci_calabrese_contro_suo_ministro_co_9_070416049.shtml Il PdCI calabrese contro il «suo» ministro «Bianchi ha tradito la nostra fiducia»]</ref>, e il segretario del Pdci [[Piemonte]] [[Luca Robotti]] che viene rimosso dall'incarico<ref>[http://newrassegna.camera.it/chiosco_new/pagweb/immagineFrame.asp?comeFrom=search&currentArticle=E66D0 Diliberto apre a Mussi, Cossutta lo ha già fatto]</ref>.
 
Dal 27 al 29 aprile 2007 viene celebrato il quarto congresso nazionale del partito. È un congresso che segna una significativa svolta nel processo di unità a sinistra perché vede sfilare tutti i suoi principali leader (compresi i neo-scissionisti Ds di [[Sinistra Democratica (Italia)|Sinistra Democratica]]) che via via dichiarano di voler condividere subito il progetto unitario che il PdCI aveva lanciato sette anni prima. Emblematica è poi la presenza in sala di Bertinotti, che viene accolto calorosamente<ref>[http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2007/04/28/il-pdci-riabbraccia-bertinotti.html Il Pdci riabbraccia Bertinotti]</ref>.
 
Pur essendo il primo congresso senza Cossutta, non si registrano spaccature o divisioni: un solo intervento sarà a favore dell'ex presidente, mentre Diliberto e la sua linea è approvata col 98,8% dei voti. Alla carica di presidente viene posto [[Antonino Cuffaro]].
 
Il 3 maggio per la prima volta dopo nove anni, Diliberto viene intervistato da ''Liberazione''<ref>[http://www.comunisti-italiani.it/modules.php?op=modload&name=News&file=article&sid=2995 Diliberto: «Ci sono le condizioni oggettive e soggettive per unirci»]</ref>.
 
==== La caduta di Prodi ====
Il 12 maggio il PdCI partecipa alla manifestazione per l'approvazione dei [[DICO (disegno di legge)|DICO]].
 
A fine maggio conferma la sua ascesa alle elezioni amministrative e, in particolar modo, festeggia la rielezione di [[Rosario Crocetta]] a sindaco di [[Gela]].
 
Il 9 giugno aderisce al sit-in di piazza del Popolo a Roma «per dire no alla guerra, no alla politica imperialista e neocoloniale dell'amministrazione Bush, no alla logica della guerra preventiva e permanente che insanguina il mondo». Tuttavia vi partecipano in pochi e va molto meglio il contemporaneo corteo pacifista organizzato dalla sinistra extraparlamentare. Diliberto ammette: «Un flop annunciato»<ref>[http://www.comunisti-italiani.it/modules.php?op=modload&name=News&file=article&sid=3168&mode=thread&order=0&thold=0 Diliberto: “Non inseguiamo i no-global, incalziamo Prodi”]</ref>.
 
Si acuisce intanto il rapporto tra PdCI e il ministro dell'Economia [[Tommaso Padoa-Schioppa]]. I Comunisti Italiani chiedono a gran voce una politica di forte redistribuzione e contrastano le ventilate ipotesi di riforma delle pensioni e del welfare<ref>[http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2007/05/20/padoa-schioppa-ci-fa-sbandare.html Padoa-Schioppa ci fa sbandare]</ref> e Diliberto avverte che «i margini per Prodi sono molto stretti, direi angusti, si rischia davvero la crisi»<ref>[http://www.comunisti-italiani.it/modules.php?op=modload&name=News&file=article&sid=3299 Diliberto: «A riposo su base volontaria o c'è la crisi»]</ref>.
 
Il 23 luglio il governo presenta l'accordo coi sindacati sulla riforma delle pensioni e il giorno dopo fa altrettanto presentando il protocollo sul welfare. Il giudizio del PdCI è severissimo e annuncia una dura battaglia<ref>[http://www.comunisti-italiani.it/modules.php?op=modload&name=News&file=article&sid=3356 Comunicati stampa del 23-24/7/2007]</ref> mentre alcuni intellettuali di sinistra lanciano un appello per una manifestazione nazionale il 20 ottobre «per ricostruire un protagonismo della sinistra e ridare fiducia alla parte migliore e finora più sacrificata del paese»<ref>{{collegamento interrotto|1=[http://www.comunisti-italiani-ct.it/20.10.2007.html A ottobre in piazza] |date=marzo 2018 |bot=InternetArchiveBot }}</ref>.
 
Fra l'8 e il 10 ottobre i sindacati sottopongono a referendum il protocollo sul welfare del 23 luglio. La sera dell'8 dagli studi di [[Porta a Porta]], Marco Rizzo parla di «referendum finto» perché ha le prove che c'è chi ha votato più volte<ref>[http://archiviostorico.corriere.it/2007/ottobre/09/militante_comunista_vota_tre_volte_co_9_071009045.shtml Il militante comunista vota tre volte in tre seggi]</ref>. Ne nascerà un vespaio di polemiche contro il PdCI. Diliberto più cauto non smentirà Rizzo, ma spiegherà che «il nostro allarme lo abbiamo lanciato perché il referendum avvenga in modo cristallino, non vedo lo scandalo»<ref>[http://www.comunisti-italiani.it/modules.php?op=modload&name=News&file=article&sid=3610 Welfare, Diliberto: Nostra denuncia aiuta il sindacato]</ref>. Il referendum sarà vinto dai favorevoli all'accordo con l'81,62% dei 5.041.810 di voti validi<ref>[http://www.uil.it/organizzazione/risultati_consultazione.htm Consultazione sul Protocollo d'intesa Governo - CGIL, CISL e UIL del 23 luglio 2007 su previdenza, lavoro, competitività per l'equità e la crescita sostenibili 8/10 ottobre 2007]</ref>.
 
Nonostante ciò, e malgrado il dissenso di [[Sinistra Democratica (Italia)|Sd]] e [[Federazione dei Verdi|Verdi]], PRC e PdCI aderiscono alla manifestazione del 20 ottobre e, forti della larga partecipazione popolare, incalzano il governo affinché modifichi il protocollo<ref>[http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2007/10/22/diliberto-ora-cambiare-sul-welfare.html Diliberto: ora cambiare sul welfare]</ref>.
 
Il 7 novembre una delegazione di circa 100 comunisti italiani guidati da Diliberto si reca a Mosca per una settimana per festeggiare i 90 anni dalla rivoluzione d'ottobre. Diliberto è l'unico segretario di partito straniero ad intervenire<ref>[http://www.comunisti-italiani.it/modules.php?op=modload&name=News&file=article&sid=3744 I 90 anni della Rivoluzione d'ottobre]</ref>. L'evento avrà vasta eco anche fuori dal partito per le polemiche seguite a una battuta di Diliberto sulla traslazione della salma di Lenin in Italia<ref>[http://archiviostorico.corriere.it/2007/novembre/07/Mummia_Lenin_bufera_Diliberto_co_9_071107081.shtml Mummia di Lenin, bufera su Diliberto]</ref>.
 
Il 24 novembre il PdCI aderisce alla manifestazione contro la violenza alle donne<ref>[http://www.comunisti-italiani.it/modules.php?op=modload&name=News&file=article&sid=3815 Il Pdci il 24 a Roma alla manifestazione contro la violenza sulle donne]</ref>.
 
Intanto il 22 novembre in commissione Lavoro alla Camera, si raggiunge un accordo di modifica del protocollo sul welfare che vede d'accordo tutta la maggioranza. L'entusiasmo del PdCI, però, dura poco<ref>[http://www.comunisti-italiani.it/modules.php?op=modload&name=News&file=article&sid=3825 Pagliarini: Welfare. Ddl rafforza processo unitario a sinistra]</ref>. Il senatore [[Lamberto Dini]] grida allo scandolo e fa pressioni perché l'accordo in commissione non venga ratificato dal Parlamento<ref>{{collegamento interrotto|1=[http://www.senato.it/ulivo/XV%20legislatura/interviste/071123_4.htm "È una resa ai comunisti, così votiamo no"] |date=marzo 2018 |bot=InternetArchiveBot }}</ref>. Il giorno dopo Prodi annuncia che porrà la fiducia sul testo originale e non su quello uscito dalla commissione lavoro<ref>[http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2007/11/24/dal-premier-stop-alle-modifiche.html Dal premier stop alle modifiche]</ref>.
 
L'evento viene vissuto come uno schiaffo pesante da tutta la sinistra e dal PdCI in particolare. Il comunista italiano [[Gianni Pagliarini]], presidente della commissione Lavoro alla Camera, si dimette il 28 novembre, cioè proprio nel giorno in cui il protocollo arriva in aula<ref>[http://www.comunisti-italiani.it/modules.php?op=modload&name=News&file=article&sid=3855 Welfare: La dichiarazione di Gianni Pagliarini]</ref>. Diliberto annuncia a nome del PdCI l'intenzione di non voler fare cadere il governo votando contro la fiducia, ma precisa anche che «subendo il ricatto di Dini, avete lacerato la maggioranza»<ref>[http://www.comunisti-italiani.it/modules.php?op=modload&name=News&file=article&sid=3854 Fiducia su protocollo Welfare. La dichiarazione di voto di Oliviero Diliberto]</ref>.
 
Tuttavia il giorno dopo il PdCI ci ripensa e, a sorpresa, i suoi deputati lasciano l'aula al momento del voto, con l'eccezione di Diliberto, Pagliarini e il capogruppo [[Pino Sgobio]]. Un atto plateale che non piacerà al resto della sinistra con la quale il PdCI sta ormai lavorando con riunioni periodiche per il lancio di un soggetto politico unitario<ref>[http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2007/11/30/prodi-sinistra-ancora-tensione-il-pdci-non-vota.html Prodi-sinistra, ancora tensione il PdCI non vota il welfare]</ref>.
 
Nel frattempo, infatti, sta nascendo [[La Sinistra l'Arcobaleno]]: all’''Assemblea della Sinistra e degli Ecologisti'' dell'8 e 9 dicembre viene presentato il nuovo logo, che non contiene riferimenti della tradizione comunista.
 
Rizzo non partecipa all'assemble «perché mancano la falce e martello e perché non si è alternativi al PD»<ref>{{collegamento interrotto|1=[http://www.marcorizzo.eu/2007/12/09/la-cosa-rossa/ “La cosa rossa”] |date=gennaio 2018 |bot=InternetArchiveBot }}</ref>. In questo contesto il 19 dicembre una lettera aperta a Diliberto, sottoscritta da 24 membri del Comitato Centrale e diversi dirigenti locali, chiede «di riconsiderare il giudizio su Prodi e di ritirare quindi la nostra delegazione dal governo, nonché di discutere la nostra presenza in un soggetto che, per ora non ha alcun profilo politico di classe, né tanto meno un "cuore" e sta assumendo invece le sembianze di una "dépendance di sinistra" del Pd»<ref>[http://www.resistenze.org/sito/os/ip/osip7n19-002421.htm Noi, operaie e operai comunisti, diciamo: lasciamo Prodi e teniamo Falce e Martello]</ref>. Una posizione che il giorno dopo Rizzo lascia intendere di apprezzare<ref>{{collegamento interrotto|1=[http://www.marcorizzo.eu/2007/12/20/la-falce-e-il-martello-non-possono-scomparire/ La falce e il martello non possono scomparire] |date=marzo 2018 |bot=InternetArchiveBot }}</ref>, mentre vedrà furente la segreteria nazionale<ref>[http://archiviostorico.corriere.it/2007/dicembre/20/Via_Prodi_salviamo_falce_martello_co_9_071220034.shtml «Via da Prodi E salviamo falce e martello»]</ref>.
 
Il 10 gennaio [[2008]] si tiene un importante vertice di maggioranza<ref>[http://www.comunisti-italiani.it/modules.php?op=modload&name=News&file=article&sid=3980 Verifica a Palazzo Chigi. Diliberto: «Salari e pensioni sono scandalosamente bassi, devono essere la priorità del Governo»]</ref> in cui il Pdci chiede di reintrodurre la [[Scala mobile (economia)|scala mobile]]. Il vertice sarà di fatto l'ultimo atto del governo Prodi.
 
Gli eventi precipitano improvvisamente: il 21 gennaio l'[[UDEUR]] passa all'opposizione e sancisce la caduta del Governo.
 
=== La sconfitta del 2008 ===
Con la caduta del Governo Prodi si va ad elezioni anticipate e il PD, dopo un incontro fra segretari avvenuto l'8 febbraio, respinge ogni ipotesi di alleanza con la Sinistra/l'Arcobaleno, che si presenta quindi da sola alle [[Elezioni politiche italiane del 2008|elezioni]] con Fausto Bertinotti candidato Presidente del Consiglio.
 
Il 7 marzo il PdCI si distingue non candidando il proprio segretario a favore di un proprio dirigente locale, operaio alla [[ThyssenKrupp]] di [[Torino]]<ref>[http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2008/03/08/abbiamo-rimediato-un-errore-da-me-una.html Abbiamo rimediato a un errore da me una risposta all'antipolitica]</ref>, la fabbrica teatro tre mesi prima di un'orrenda strage sul lavoro.
 
Il 29 marzo fanno scalpore due fughe eccellenti. Dalla Calabria il ministro Bianchi annuncia la sua adesione al PD<ref>[http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2008/03/29/bianchi-lascia-il-pdci-vado-coi-democratici.html Bianchi lascia il Pdci: vado coi Democratici e la leader comunista dell'Emilia vota Pd]</ref>, mentre in [[Emilia-Romagna]] il segretario regionale e candidata [[Loredana Dolci]] rilascia un'intervista all'edizione bolognese de ''la Repubblica'' dove invita a votare PD per fermare la destra<ref>[http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2008/03/29/fuga-dalla-sinistra-arcobaleno.html Fuga dalla Sinistra Arcobaleno - Repubblica.it » Ricerca<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref><ref>[http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2008/03/29/dolci-il-mio-partito-maschilista.html Dolci: il mio partito è maschilista]</ref>, scatenando la sua immediata espulsione con una riunione d'urgenza della Commissione di Garanzia del PdCI<ref>[http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2008/03/30/radiata-irrisa-dai-compagni.html Radiata e irrisa dai compagni Fuga dalla Sinistra Arcobaleno]</ref>.
 
Due settimane dopo La Sinistra l'Arcobaleno non riesce a superare lo sbarramento previsto dalla legge elettorale e non elegge nessun rappresentante in Parlamento.
 
==== Il V congresso: la scissione di "Unire la Sinistra" ====
Al crollo elettorale il gruppo dirigente del PdCI reagisce subito individuando nell'identità non comunista de La Sinistra l'Arcobaleno la causa principale del pessimo risultato elettorale. «Francamente è stato un autentico disastro», commenta a caldo Diliberto che aggiunge come «la sinistra così com'è non va da nessuna parte. Dobbiamo ricominciare dalla falce e martello»<ref>{{collegamento interrotto|1=[http://62.149.230.228/rinascita/index.php?option=com_content&task=view&id=331&Itemid=26 Diliberto, «è una sconfitta pesantissima ma ricominciamo da domani con falce e martello»] |date=marzo 2018 |bot=InternetArchiveBot }}</ref>. E [[Manuela Palermi]] avverte «la stragrande maggioranza dell'arcobaleno è comunista», ma che questa è stata umiliata perché «abbiamo assunto un profilo troppo moderato»<ref>[http://www.clandestinoweb.com/index.php?option=com_content&task=view&id=8280 VOTO '08: IL PDCI PRONTO A MOLLARE L'ARCOBALENO. UN PROGETTO NATO MORTO]</ref>.
 
[[Marco Rizzo]], trovando in questa analisi una conferma delle critiche che aveva portato alla lista prima delle elezioni, interviene a caldo sul suo blog tracciando uno schema di riflessione sul partito per il prossimo futuro, rimarcando l'esigenza di una soggettività antimperialista e alternativa al Partito Democratico<ref>{{collegamento interrotto|1=[http://www.marcorizzo.eu/2008/04/16/bocciato-larcobaleno-ora-la-parola-tocca-ai-comunisti-2/ BOCCIATO L'ARCOBALENO, ORA LA PAROLA TOCCA AI COMUNISTI!] |date=gennaio 2018 |bot=InternetArchiveBot }}</ref>.
 
Il giorno dopo, 17 aprile, dal sito web ''comunistiuniti.it'' viene lanciato da circa 100 comunisti fra personalità di cultura (come [[Margherita Hack]], [[Domenico Losurdo]], [[Gianni Vattimo]], [[Luciano Canfora]], [[Angelo D'Orsi]]), dello spettacolo (come [[Marco Baldini]], [[Giorgio Gobbi]], [[Bebo Storti]]) e di partito (come i già noti operai Ciro Argentino e Gerardo Giannone), un appello per riunificare in un unico partito Prc e Pdci. Rizzo lo definirà «un ottimo appello»<ref>{{collegamento interrotto|1=[http://www.marcorizzo.eu/2008/04/17/un-ottimo-appello/ Un ottimo appello] |date=marzo 2018 |bot=InternetArchiveBot }}</ref>, e l'intero PdCI vi aderisce istantaneamente<ref>[http://www.comunisti-italiani.it/modules.php?op=modload&name=News&file=article&sid=4398 Pdci: Sì ad appello "Comuniste e comunisti: cominciamo da noi" ]</ref> dando all'appello grande visibilità<ref>[http://www.comunisti-italiani.it/index.php?module=subjects&func=viewpage&pageid=313 Prima pagina sito Pdci del 17/4/2008]</ref>.
 
Alla Direzione Nazionale del 18 aprile Diliberto si presenta dimissionario ponendo la fiducia sulla sua relazione. Il segretario e Rizzo non sono però concordi sul passato, visto che per il secondo era il caso di non aderire all'arcobaleno e andare soli, mentre Diliberto replica: «Temo che avremmo avuto un consenso del tutto residuale come è capitato allo Sdi, cioè sotto all'uno per cento. Un disastro. Saremo stati vittime del doppio voto utile, verso il Pd e verso l'Arcobaleno». Invece, nota Diliberto, «il nostro Partito complessivamente rispetto agli altri partner dell'alleanza è quello che ne esce meglio». Per il futuro si propone un nuovo congresso che faccia proprio l'appello dei "comunisti uniti"<ref>{{collegamento interrotto|1=[http://62.149.230.228/rinascita/index.php?option=com_content&task=view&id=404&Itemid=26 La sconfitta non ferma i comunisti] |date=marzo 2018 |bot=InternetArchiveBot }}</ref>. Diliberto ottiene la fiducia, ma Rizzo in polemica non partecipa al voto<ref>[http://www.marcorizzo.eu/2008/04/19/diliberto-rivendica-in-direzione-la-scelta-dellarcobaleno-come-unica-possibile/ Diliberto rivendica in direzione la scelta dell'Arcobaleno come unica possibile] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20080530102643/http://www.marcorizzo.eu/2008/04/19/diliberto-rivendica-in-direzione-la-scelta-dellarcobaleno-come-unica-possibile/ |data=30 maggio 2008 }}</ref>.
 
Ma le tensioni nel PdCI non vengono solo da sinistra. Alla destra del PdCI, durante il Comitato Centrale del 10-11 maggio, si va coagulando una nuova area che fa riferimento a [[Katia Bellillo]], [[Umberto Guidoni]] e [[Luca Robotti]]. Nonostante Rizzo non smetta di incalzare Diliberto con emendamenti e critiche, è evidente che dopo le elezioni Diliberto ha mutuato molti suoi argomenti e suggerimenti strategici, come quello di un PdCI nettamente alternativo al Pd. Tutto ciò fa storcere il naso a chi come la Bellillo, Guidoni e Robotti vi vede un pericoloso passo indietro, perché così si va a «liquidare con un colpo di spugna 10 anni di vita di questo partito e la sua peculiare specificità: essere sinistra di governo con una cultura costituzionalista», e suggerisce di fatto di riprendere la strada dell'arcobaleno quando avverte che «la costituente o l'unità dei comunisti sono proposte che ci fanno fare un pericoloso passo indietro. I comunisti italiani devono impegnarsi per far nascere la sinistra senza aggettivi»<ref>{{collegamento interrotto|1=[http://62.149.230.228/rinascita/pdf/2008/20_08.pdf la Rinascita della sinistra n. 20/2008, pag. 27] |date=marzo 2018 |bot=InternetArchiveBot }}</ref>.
 
Di lì a breve, il 27 maggio, il gruppo guidato dall'ex Ministro Bellillo apre un proprio blog (''unirelasinistra.net'') e si decide a dare battaglia congressuale. Al successivo Comitato Centrale del 7 e 8 giugno si decide di rinnovare il sistema dell'inemendabilità dei documenti politici congressuali. Il documento presentato dalla segreteria cerca di fare una sintesi del dibattito interno e alla fine vede d'accordo Rizzo «al 70%», mentre Bellillo, Guidoni e Robotti vanno per la loro strada e presentano un documento alternativo. Per la prima volta un congresso Pdci è chiamato a scegliere fra due proposte politiche fortemente alternative: da un lato il documento di maggioranza ''Ricostruire la sinistra. Comuniste e comunisti, cominciamo da noi'', dall'altro il documento di minoranza ''Una necessità per il paese: unire la sinistra''<ref>[http://www.comunisti-italiani.it/modules.php?op=modload&name=News&file=article&sid=4691 Verso il V congresso del Pdci]</ref>.
 
Su 28.926 iscritti del 2007, al voto nei congressi parteciperanno in 3.868 (13,37%). La mozione 1 raccoglierà 3.259 voti (84,26% dei votanti), mentre la mozione 2 si fermerà a 513 voti (13,26%). Gli astenuti saranno 96 (2,48%)<ref>[http://www.unirelasinistra.net/wp-content/uploads/2008/07/dati_congressi.pdf Dati congressuali analitici 2008]</ref><ref>[http://www.unirelasinistra.net/2008/07/18/una-necessita-per-il-paese-unire-la-sinistra-un-successo-inaspettato-una-grande-responsabilita/ Una necessità per il Paese: unire la sinistra, un successo inaspettato, una grande responsabilità]</ref>.
 
Dal 18 al 20 luglio si celebra così il V congresso che si conclude con una frattura con i sostenitori della seconda mozione. Questi infatti non optano per la scissione, ma decidono ugualmente di costituirsi in associazione ''Unire la sinistra'' per perseguire la propria linea politica per una «costituente di sinistra» insieme ai promotori di Sinistra Democratica e all'area di [[Rifondazione per la Sinistra]] che fa capo a [[Nichi Vendola]]. Decidono altresì di rifiutare i 27 posti su 531 (5,08%) loro assegnati dal congresso nel nuovo Comitato Centrale, come in qualunque altro organismo centrale<ref>{{collegamento interrotto|1=[http://62.149.230.228/rinascita/index.php?option=com_content&task=view&id=971&Itemid=5 Comitato centrale] |date=marzo 2018 |bot=InternetArchiveBot }}</ref>.
 
Intanto il 21 giugno lascia il PdCI [[Nicola Tranfaglia]] con motivazioni analoghe a quelle di ''Unire la sinistra''. Il 1º ottobre farà altrettanto [[Rosario Crocetta]] aderendo al Pd<ref>[http://www.repubblica.it/2008/10/sezioni/politica/crocetta-al-pd/crocetta-al-pd/crocetta-al-pd.html Crocetta, simbolo dell'antimafia "Basta divisioni, entro nel Pd"]</ref>.
 
L'8 febbraio [[2009]] l'associazione ''Unire la Sinistra'' si scinde all'unanimità dal PdCI per lavorare a un nuovo soggetto unitario della sinistra, ovvero la cosiddetta ''[[costituente della sinistra]]''.<ref>[http://www.unirelasinistra.net/2009/02/08/unire-la-sinistra-finita-esperienza-del-pdci-alle-elezioni-con-la-sinistra/ Unire la Sinistra: finita esperienza del PdCI, alle elezioni con la Sinistra] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20090228222329/http://www.unirelasinistra.net/2009/02/08/unire-la-sinistra-finita-esperienza-del-pdci-alle-elezioni-con-la-sinistra/ |data=28 febbraio 2009 }}</ref>. Alle [[Elezioni europee del 2009 (Italia)|elezioni successive]] Unire la Sinistra si presenta insieme a Sinistra Democratica, [[Federazione dei Verdi|Verdi]], [[Partito Socialista (2007)|Partitito Socialista]] e [[Movimento per la Sinistra]] nella lista [[Sinistra e Libertà]].
 
=== Lista Anticapitalista e Federazione della Sinistra ===
Il 28 marzo viene annunciato che PRC, PdCI, Socialismo 2000 e Consumatori Uniti, si presenteranno in una [[Lista Anticapitalista|lista unica]] dove il PRC detiene il 60% delle candidature, dando così concretezza alla proposta della Direzione Nazionale del PRC dell'11 febbraio precedente «di promuovere una lista da presentare alle prossime elezioni europee che, partendo dalla presentazione del simbolo di Rifondazione Comunista-SE, condivida la scelta di appartenenza al GUE-NGL, unisca tutte le forze anticapitaliste, comuniste, di sinistra, sulla base di contenuti alternativi al progetto di Trattato di Lisbona e all'impostazione neoliberista e militarista dell'Unione Europea»<ref>{{collegamento interrotto|1=[http://home.rifondazione.it/xisttest/content/view/4836/483/ Odg della Direzione nazionale dell'11.2.2009] |date=ottobre 2017 |bot=InternetArchiveBot }}</ref>. Sembra quindi concretizzarsi un embrione della "[[Costituente comunista]]" già invocata in passato da PRC e PdCI, oltre che da numerosi altri gruppi.
 
Alle elezioni europee i 21 candidati in quota PdCI totalizzano 144.408 voti di preferenza (40,5% del totale) su 1.038.247 voti di lista (3,38%). Il PdCI esprime il candidato più votato di ogni circoscrizione, ma la Lista Anticapitalista rimane sotto il 4% e non accede all'europarlamento, sancendo la seconda sconfitta consecutiva.
 
Due giorni dopo la sconfitta del 7 giugno viene convocato l'Ufficio Politico, in cui Diliberto si presenta dimissionario. Le dimissioni vengono respinte a larga maggioranza, con l'unica eccezione di Marco Rizzo, e viene approvato un documento che «ribadisce la fermezza della linea» e indica di procedere «con determinazione nel processo di riunificazione» con PRC e Socialismo 2000.<ref>[http://www.comunisti-italiani.it/modules.php?op=modload&name=News&file=article&sid=5746 Europee, documento dell'ufficio politico del PdCI]</ref>.
 
Il giorno dopo si costituisce il coordinamento nazionale della Lista Anticapitalista con l'intenzione di fare altrettanto a livello locale<ref>[http://www.comunisti-italiani.it/modules.php?op=modload&name=News&file=article&sid=5747 Ferrero-Diliberto-Salvi, nasce coordinamento: "Obiettivo costruzione polo comunisti e sinistra autonomo da Pd"]</ref>.
 
==== L'espulsione di Marco Rizzo ====
Il 13 giugno si riunisce la più ampia Direzione Nazionale dove in sostanza si replica il clima dell'UP con [[Marco Rizzo]] voce critica. Secondo l'ex capogruppo PdCI «serve una riflessione profonda sulle ragioni della sconfitta della sinistra. Diliberto gioca sulle sue dimissioni ma purtroppo parla un vecchio linguaggio della politica». (..) «È necessario coinvolgere la base militante, dal comitato centrale ai segretari di federazione e di sezione. Servono idee nuove, progetti e programmi per l'alternativa e per dare una ultima speranza al nostro popolo sempre più sfiduciato»<ref>{{collegamento interrotto|1=[http://www.irispress.it/Iris/page.asp?VisImg=S&Art=42235&Cat=1&I=null&IdTipo=0&TitoloBlocco=Politica&Codi_Cate_Arti=27 PDCI: RIZZO, DILIBERTO GIOCA CON LE SUE DIMISSIONI] |date=marzo 2018 |bot=InternetArchiveBot }}</ref>. [[Maurizio Calliano]] invoca allora misure disciplinari contro l'ex europarlamentare perché in campagna elettorale non avrebbe sostenuto la lista del partito<ref>[http://www.quipunet.it/rinascita/images/pdf/2009/24_09.pdf ''la Rinascita della Sinistra'' n. 24/2009] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20121125214128/http://www.quipunet.it/rinascita/images/pdf/2009/24_09.pdf |data=25 novembre 2012 }}</ref>, nonostante Rizzo fosse attivamente candidato alle amministrative come sindaco di [[Collegno]] e presidente della [[provincia di Grosseto]] (risultando in entrambi caso non eletto e fuori dal consiglio).
 
Il 18 giugno la situazione precipita. Sul blog di Marco Rizzo e sul sito di ''Proletari@'' appare una lettera aperta a Diliberto (ma secondo statuto doveva essere rivolta al presidente Cuffaro) nella quale diversi dirigenti del PdCI, ma non Rizzo, chiedono la convocazione entro il 5 luglio del Comitato Centrale allargato ai segretari di federazione e di sezione perché, si afferma, «crediamo sia necessaria una riflessione profonda che coinvolga tutte le istanze del partito, a partire dalla base»<ref>{{collegamento interrotto|1=[http://www.proletaria.it/index.php/proletaria/Il-conflitto-delle-idee/Pensiero/Lettera-al-Segretario-del-PdCI-Olivero-Diliberto. Lettera al Segretario del PdCI Oliviero Diliberto] |date=marzo 2018 |bot=InternetArchiveBot }}</ref>.
 
Il giorno dopo Rizzo è convocato per telegramma dalla Commissione Nazionale di Garanzia a seguito di un ricorso di Calliano e altri della federazione di [[Torino]] e il 22 giugno viene ascoltato ed espulso dal partito. Le motivazioni dell'espulsione vengono rese note il giorno successivo, il 23 ma nel frattempo Rizzo ha rilasciato un'intervista al ''Corriere della Sera'', nella quale spiega che sta per essere espulso e dichiara che la situazione «è precipitata dopo che ho fatto notare a Diliberto che diverse iniziative pubbliche locali da lui svolte nel tempo lo vedevano sempre "accompagnato" da un volto noto della [[P2]] di [[Licio Gelli]]: [[Giancarlo Elia Valori]]»<ref>[http://archiviostorico.corriere.it/2009/giugno/23/Ostile_Pdci_Diliberto_processa_Marco_co_9_090623035.shtml «Ostile al Pdci» E Diliberto «processa» Marco Rizzo]</ref>. Il giorno stesso Rizzo tiene anche una conferenza stampa dove precisa meglio la sua accusa<ref>{{collegamento interrotto|1=[http://www.proletaria.it/index.php/proletaria/content/download/2413/17061/file/dichiarazione%20rizzo%20+%20allegato.pdf PDCI / Rizzo a Diliberto: mi espelli perché ho chiesto conto dei tuopi incontri con massoni ex P2? Senza trasparenza la sinistra non vince.] |date=marzo 2018 |bot=InternetArchiveBot }}</ref>
 
Per queste accuse il segretario del Partito Oliviero Diliberto annuncia querela contro Marco Rizzo e l'ufficio stampa del partito fa notare che gli incontri citati erano occasioni pubbliche: presentazioni di libri, convegni e dibattiti. La Commissione di Garanzia motiva l'espulsione sostenendo che Rizzo «si è astenuto dallo svolgere la campagna elettorale per le Elezioni Europee a sostegno della lista Comunista [...], ma ha finanche dato indirizzo di voto diverso da come deciso negli organismi dirigenti del Partito; nella maggior parte dei casi invitando a votare candidati di altre liste concorrenti a quella unitaria dei Comunisti ([[Italia dei Valori]] ''in primis'', ed anche [[Partito Comunista dei Lavoratori]] e [[Sinistra e Libertà]]), in particolare sostenendo [[Gianni Vattimo]] (candidato nelle liste dell'Italia dei Valori), ed in certi casi dando indicazione di voto contro il nostro Segretario nazionale»<ref>[http://www.comunisti-italiani.it/upload/rte/090624rizzo.pdf Decisione CNG n. 14 del 23.06.2009]</ref>.
 
Rizzo annuncia che «Serve una sinistra popolare, sempre con la falce e martello, che sappia riscaldare il cuore della nostra gente. (...) Si deve ripartire da lì»<ref>{{collegamento interrotto|1=[http://sfoglia.ilmessaggero.it/view.php?data=20090624&ediz=20_CITTA&npag=6&file=D_247.xml&type=STANDARD Rizzo: io cacciato dal Pdci, capro espiatorio della sconfitta] |date=marzo 2018 |bot=InternetArchiveBot }}</ref> e ne deriva così la silenziosa scissione di [[Partito Comunista (Italia)|Comunisti - Sinistra Popolare]] che, a detta di Rizzo, nell'arco di tre mesi porterà alla fuoriuscita di 60 sezioni PdCI e qualche consigliere regionale<ref>[http://newrassegna.camera.it/chiosco_new/pagweb/immagineFrame.asp?comeFrom=search&currentArticle=NHHW6 Ritorna il simbolo del Pci, made in Rizzo]</ref>.
 
==== La Federazione della Sinistra ====
Il 20 e 21 novembre 2010 all'hotel Ergife di Roma, si svolge il I congresso nazionale della [[Federazione della Sinistra]] durante il quale viene votato e approvato il Documento politico<ref>[http://www.federazionedellasinistra.com/federazione/?p=3400 Documento politico approvato al congresso]</ref> e il nuovo Statuto<ref>[http://www.federazionedellasinistra.com/federazione/?page_id=7 Statuto approvato al congresso]</ref>. Il congresso, proseguendo la prassi della rotazione, elegge portavoce nazionale Oliviero Diliberto<ref>[http://www.federazionedellasinistra.com/federazione/?p=3280 I simboli approvati al Congresso della Federazione della Sinistra]</ref>. Nel 2011 la corrente del [[Partito della Rifondazione Comunista|PRC]] marxista-leninista de [[L'Ernesto]] entra nel PdCI [http://www.metaforum.it/showthread.php/19195-L-Ernesto-lascia-il-PRC]
 
==== Il VI Congresso: la ''teoria dei tre cerchi'' ====
Il VI congresso del Pdci, dal titolo: "Ricostruire il Partito Comunista, unire la sinistra, battere le destre" si tiene a Rimini dal 28 al 30 ottobre [[2011]].
 
Il congresso si pone un obiettivo di lungo periodo, quello di ricostruire in Italia il Partito Comunista, senza liquidazioni e rifondazioni, cogliendo il meglio della storia del comunismo italiano e internazionale e imparando dagli errori fatti. Viene quindi lanciato un appello a Rifondazione Comunista perché i due partiti si uniscano a partire da alcuni punti: [[centralismo democratico]], collegamento al movimento comunista internazionale, unità della sinistra. Il segretario di Rifondazione Comunista [[Paolo Ferrero]], pur assistendo ai lavori congressuali, non prende la parola.
 
Dal punto di vista delle alleanze elettorali viene proposta la teoria dei tre cerchi concentrici: unità democratica e costituzionale con il centro sinistra per battere le destre, unità della sinistra all'interno del centrosinistra, unità dei comunisti<ref>[http://www.comunisti-italiani.it/upload/dl/Documenti/DOCUMENTO_POLITICO_approvato_dal_VI_congresso.pdf Documento politico congressuale, pagg.22-26]</ref>.
 
Il congresso è il momento dell'entrata negli organismi dirigenti dei quadri e dei militanti de [[l'Ernesto]] che erano usciti in febbraio dal PRC aderendo al manifesto per la ricostruzione del partito comunista. Aderisce inoltre al partito il filosofo [[Domenico Losurdo]], presidente dell'associazione [[MarxVentuno|Marx XXI]]<ref>[http://domenicolosurdo.blogspot.com/2011/10/intervento-al-6-congresso-nazionale-del.html intervento di Domenico Losurdo al VI Congresso del PdCI]</ref>.
 
Al congresso partecipano 45 delegazioni estere di associazioni e partiti comunisti, progressisti e democratici<ref>[http://www.marx21.it/comunisti-oggi/nel-mondo/401-vi-congresso-dei-comunisti-italiani-gli-interventi-delle-delegazioni-estere.html VI Congresso dei Comunisti Italiani - Gli interventi delle delegazioni estere<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref><ref>[http://www.oltre-confine.it/images/documenti/pcp.pdf oltre-confine.it - oltre-confine Resources and Information. This website is for sale!<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>. Ottiene particolare risalto l'intervento del magistrato antimafia [[Antonio Ingroia]] che tiene un discorso sulla difesa della Costituzione, definendosi "partigiano della Costituzione"<ref>[http://www.repubblica.it/politica/2011/10/30/news/ingroia_ospite_di_diliberto_io_magistrato_partigiano-24142764/ Articolo della Repubblica sul VI Congresso del PdCI]</ref>.
 
=== Scioglimento della Federazione della Sinistra ===
Dopo aver raccolto, con altre forze politiche e sindacali, le firme per indire referendum contro la diaria dei parlamentari, le modifiche apportate all'[[articolo 18 dello Statuto dei Lavoratori]] dalla
[[riforma del lavoro Fornero]], sopprimere la norma che consente alle aziende di derogare i contratti collettivi se sostituiti da aziendali o territoriali e abrogare la [[riforma delle pensioni Fornero]](che non si svolgeranno mai a causa dello scioglimento anticipato delle Camere avvenuto prima della presentazione delle firme), la Federazione della Sinistra si scioglie a causa di un mancato accordo sulla posizione da prendere sulle primarie per il candidato premier del centrosinistra.
Rifondazione infatti non condivide la scelta degli alleati di prendervi parte.
Il PdCI sostiene [[Nichi Vendola]] al primo turno e [[Pier Luigi Bersani]] al ballottaggio.
Tuttavia un accordo tra i Comunisti Italiani e il centrosinistra non si raggiungerà.
 
=== Politiche 2013 con Rivoluzione Civile ===
 
Il 29 dicembre [[2012]] il [[magistrato]] [[Antonio Ingroia]] presenta la sua candidatura alle [[Elezioni politiche italiane del 2013|elezioni politiche del 2013]] a capo di [[Rivoluzione Civile (lista elettorale)|Rivoluzione Civile]], coalizione che raccoglie l'adesione dei Comunisti Italiani oltre che di [[Italia dei Valori]], [[Rifondazione Comunista]], [[Federazione dei Verdi]], [[Luigi de Magistris|Movimento Arancione]] e Nuovo Partito d'Azione. La coalizione elettorale, che raggiunge il 2,2% alla Camera ed il 1,8% al Senato, non supera la [[Legge Calderoli#Soglia di sbarramento|soglia di sbarramento]] e non riesce ad eleggere nessun parlamentare.
 
Alle contestuali elezioni regionali, il PdCI, presentandosi con il proprio simbolo all'interno della coalizione di centrosinistra a sostegno di [[Paolo Di Laura Frattura]], che verrà eletto [[Presidente della giunta regionale|Presidente]], riesce a ottenere un seggio alle [[Elezioni regionali in Molise del 2013|regionali molisane]] con il 3,28% dei voti. Nessun eletto invece alle [[Elezioni regionali nel Lazio del 2013|regionali laziali]], dove dà l'appoggio alla lista Rivoluzione Civile a sostegno di [[Sandro Ruotolo]], ed alle [[Elezioni regionali in Lombardia del 2013|regionali lombarde]], dove appoggia la lista ''Etico a Sinistra'' all'interno della coalizione che sostiene [[Umberto Ambrosoli]].
 
In seguito al risultato delle elezioni politiche [[Oliviero Diliberto]] si è dimesso insieme alla segreteria nazionale<ref>[http://www.comunisti-italiani.it/modules.php?op=modload&name=News&file=article&sid=8760&mode=thread&order=0&thold=0 Dimissioni della Segreteria Nazionale del PdCI]</ref>.
 
=== Europee 2014: il mancato appoggio ad [[Alexīs Tsipras]] ===
In occasione delle [[Elezioni europee del 2014 (Italia)|elezioni europee del 2014]], dopo un iniziale sostegno alla lista [[L'Altra Europa con Tsipras]]<ref>[http://www.comunisti-italiani.it/2014/02/10/procaccini-dal-cc-una-spinta-per-una-sinistra-del-lavoro-alle-europee-il-pdci-al-fianco-di-tsipras/ Procaccini “Dal CC una spinta per una sinistra del lavoro. Alle europee il Pdci al fianco di Tsipras"]</ref>, il gruppo dirigente del partito decide di ritirare l'appoggio alla lista dopo che solo uno dei propri esponenti, Piergiovanni Alleva, era stato candidato al suo interno<ref>[http://www.comunisti-italiani.it/2014/03/06/lista-tsipras-dichiarazione-di-piergiovanni-alleva-candidato-nella-circoscrizione-nord-est/ LISTA TSIPRAS. DICHIARAZIONE DI PIERGIOVANNI ALLEVA, CANDIDATO NELLA CIRCOSCRIZIONE NORD-EST"]</ref><ref>[http://www.comunisti-italiani.it/2014/04/07/cesare-procaccini-lista-tsipras-grave-la-nostra-esclusione-ma-saremo-dentro-la-campagna-elettorale/ C. Procaccini: Lista Tsipras, grave la nostra esclusione, faremo una nostra autonoma campagna elettorale]</ref>.
 
Il 19 luglio il PdCI ritorna a dialogare con L'Altra Europa con Tsipras<ref>[http://www.comunisti-italiani.it/2014/07/20/il-pdci-allassemblea-nazionale-della-lista-tsipras/ Il Pdci all'assemblea nazionale della Lista Tsipras"]</ref> e alle [[Elezioni regionali in Emilia-Romagna del 2014|elezioni regionali dell'Emilia-Romagna del novembre 2014]] costituire con gli altri partiti aderenti a L'Altra Europa, la lista ''L'Altra Emilia Romagna''. Tuttavia nelle analoghe e contemporanee [[Elezioni regionali in Calabria del 2014|elezioni regionali calabresi]], il Partito opta per aderire con SEL e IdV alla lista ''La Sinistra'' invece che a ''L'Altra Calabria''.
In Emilia viene eletto, unico dell'Altra Emilia Romagna, [[Piergiovanni Alleva]], esponente dei Comunisti Italiani.
Inoltre il PdCI a Calderara di Reno, promuove assieme a ex PRC che avevano militato nella corrente di Falce Martello: la lista Comunisti per Calderara, il cui candidato sindaco Ciro Rinaldi segretario della sezione bolognese del PdCI, si attesta al 4,22% con 318 voti.
 
=== La costituzione del Partito Comunista d'Italia ===
[[File:PdCI_2014.png|thumb|upright=0.7|Simbolo del Partito Comunista d'Italia]]
Il 5 settembre 2014 alcuni membri del PdCI e del PRC lanciano un appello per la costituzione di «un'Associazione per la ricostruzione del Partito Comunista nel quadro ampio della sinistra di classe».
 
Il 28 settembre, al termine della Conferenza di organizzazione del PdCI, il partito decide di far proprio l'appello. In conseguenza di ciò al Comitato Centrale del partito del 23 novembre 2014 viene decisa la costituzione del Partito Comunista d'Italia «quale evoluzione dell'esperienza del PdCI». La decisione viene divulgata l'11 dicembre insieme al simbolo del nuovo partito molto simile a quello del disciolto [[Partito Comunista Italiano]]<ref>[http://www.comunisti-italiani.it/2014/12/11/un-passo-per-rafforzare-una-prospettiva-comunista-in-italia/ Un passo per rafforzare una prospettiva comunista in Italia]</ref>. Gli organismi dirigenti centrali del nuovo PCd'I ricalcano ampiamente quelli del PdCI<ref>[http://www.comunisti-italiani.it/informazioni/comitati-regionali-e-federazioni/basilicata/organismi-dirigenti/ Organismi dirigenti PCd'I]</ref>. L'«insieme delle compagne e dei compagni aderenti al PdCI, di coloro che hanno manifestato e manifestano interesse nei confronti di tale soggetto politico» hanno così operato la transizione dal PdCI al PCd'I, del quale Cesare Procaccini rimane segretario.
Il PCd'I nel 2016 alle amministrative di Bologna: aderisce alla lista Coalizione Civica di cui fanno parte anche SEL e altre realtà locali. Inizialmente pure il PRC vi partecipa ma poi sceglie di non aderirvi.
Il candidato sindaco Federico Mertelloni esponente di SEL: prende il 6,99% e la lista ottiene un 7,09% eleggendo due consiglieri comunali.
 
Con l’Assemblea Nazionale Costituente, tenutasi a San Lazzaro di Savena dal 24 al 26 giugno 2016, il PCd'I confluisce nel nuovo [[Partito Comunista Italiano (2016)|Partito Comunista Italiano]].
 
== Correnti e scissioni ==
Le correnti organizzate erano espressamente vietate dallo Statuto.
 
Tra la fine del [[2005]] e i primi mesi del [[2006]], alcuni dirigenti del partito decidono di lasciare dopo le polemiche con [[Oliviero Diliberto|Diliberto]]. Una parte di essi fonda l’''Associazione Rossoverde''; altri l’''Associazione Sinistra Rossoverde'' che aderirà a [[Sinistra Democratica (Italia)|Sinistra Democratica]] il 5 maggio [[2007]].
 
In seguito al fallimento elettorale de [[La Sinistra l'Arcobaleno]] del [[2008]], [[Katia Bellillo]] e [[Umberto Guidoni]] guidano (da posizioni "di destra") un'area di dissenso interno in cui chiedono di rimettere mano al progetto di unità della sinistra, ricercando l'alleanza con il [[Partito Democratico (Italia)|Partito Democratico]]. Dopo aver presentato un documento autonomo al V Congresso del partito, che ha raccolto circa il 13% dei consensi, la componente ha scelto di lasciare il PdCI e fondare "Unire la sinistra", successivamente confluita in [[Sinistra e Libertà]].
 
[[Marco Rizzo]], da tempo in polemica con la dirigenza del Partito, viene espulso il 23 giugno [[2009]]. In seguito fonderà il movimento Comunisti-Sinistra Popolare che poi si trasformerà in [[Partito Comunista (Italia)|Partito Comunista]].
 
Nel maggio 2013 il deludente esito di [[Rivoluzione Civile (lista elettorale)|Rivoluzione Civile]] spinse il responsabile organizzazione Francesco Francescaglia e il coordinatore nazionale della FGCI Flavio Arzarello e il predecessore Riccardo Messina a promuovere l'appello "A Sinistra per l'Italia", nel quale viene sostenuto essere «necessario e urgente costruire un grande e nuovo soggetto politico della sinistra, che si ponga l'obiettivo strategico del governo per cambiare l'Italia insieme alle forze progressiste in un nuovo centrosinistra»<ref>[https://web.archive.org/web/20131231001419/http://www.asinistraperlitalia.it/?page_id=234 Appello "A sinistra per l'Italia e il lavoro"]</ref>. È il preludio di una confluenza in [[Sinistra Ecologia Libertà]] prima e nel [[Partito Democratico (Italia)|Partito Democratico]] poi.
 
== Valori ==
Il preambolo dello statuto del partito recitava:
:''Il Partito dei Comunisti Italiani opera per la ricostruzione in Italia di un partito comunista unico, avanguardia delle componenti più avanzate della società italiana nella lotta per il socialismo e il comunismo. A tale fine organizza donne e uomini che operano, nella società e nelle istituzioni, per attuare ed estendere la democrazia, i diritti, l'uguaglianza, la giustizia sociale e le libertà sancite dalla [[Costituzione della Repubblica italiana|Costituzione repubblicana]], la cui piena attuazione consente di avanzare sulla via del socialismo. Si adopera per l'indipendenza, l'unità e la sovranità del paese.''
:''Fa riferimento al [[marxismo]], al [[leninismo]] e all'arricchimento ricevuto dall'elaborazione del [[Partito Comunista Italiano]], in particolar modo attraverso il pensiero di [[Antonio Gramsci|Gramsci]] e [[Palmiro Togliatti|Togliatti]], alle esperienze del movimento operaio e comunista italiano ed internazionale, ai valori della [[Resistenza italiana|Resistenza]] e dell'[[antifascismo]], alle conquiste dei movimenti per la pace ed anti-imperialisti e alle battaglie ambientaliste, antirazziste, di genere e per i diritti civili.''
:''Il Partito dei Comunisti Italiani assume l'[[Internazionalismo proletario|internazionalismo]] a fondamento della sua azione politica. Opera affinché la politica estera italiana, nel rispetto dell'articolo 11 della Costituzione, promuova la pace tra i popoli, la cooperazione multilaterale tra le nazioni e la vocazione solidaristica nella regione euromediterranea per garantire ed assicurare la pace e la cooperazione. Le relazioni internazionali del PdCI con gli altri partiti comunisti, rivoluzionari e progressisti si informano ai principi di indipendenza, uguaglianza, rispetto reciproco, solidarietà e non interferenza.''
:''Riconosce la centralità del conflitto tra capitale e lavoro e opera per unire e organizzare la [[classe lavoratrice]].''
:''Assume la teoria gramsciana della “battaglia delle idee” e della pratica dell'[[egemonia culturale]]. Organizza gli intellettuali e si batte per il diritto alla conoscenza, alla cultura e alla ricerca scientifica.''
:''Il Partito dei Comunisti Italiani, nel lavorare per la ricostruzione di un Partito comunista unico, persegue la politica delle alleanze con le forze democratiche e l'unità delle forze della sinistra. Promuove la connessione con i movimenti progressivi della società. Si batte per un'etica pubblica fondata sul riconoscimento della centralità della questione morale e per sconfiggere le [[Mafia|mafie]].''
 
== Risultati elettorali ==
{| class="wikitable"
|- bgcolor="EFEFEF"
|colspan=2; width=50%; align=center|{{simbolo|PdCI 2004.svg|45}}
!width=20%|Voti
!width=15%|%
!width=15%|Seggi
|- bgcolor=lightblue
!colspan=2; align=left|[[elezioni europee del 1999 (Italia)|Europee 1999]]
|align=center|622.261
|align=center|2,00
|align=center|2
|-
!rowspan=2; align=left|[[Elezioni politiche italiane del 2001|Politiche 2001]]
!align=left|<small>Camera</small>
|align=center|620.859
|align=center|1,67
|align=center|9<ref>Tutti i seggi sono stati ottenuti nella quota maggioritaria all'interno della lista [[L'Ulivo]]</ref>
|-
!align=left|<small>Senato</small>
|colspan=2; align=center|<small>ne [[L'Ulivo]]</small>
|align=center|2
|- bgcolor=lightblue
!colspan=2; align=left|[[elezioni europee del 2004 (Italia)|Europee 2004]]
|align=center|783.710
|align=center|2,42
|align=center|2
|-
!rowspan=2; align=left|[[Elezioni politiche italiane del 2006|Politiche 2006]]
!align=left|<small>Camera</small>
|align=center|884.912
|align=center|2,32
|align=center|16
|-
!align=left|<small>Senato</small>
|colspan=2; align=center|<small>nella lista [[Insieme con l'Unione]]</small>
|align=center|5
|-
!rowspan=2; align=left|[[Elezioni politiche italiane del 2008|Politiche 2008]]
!align=left|<small>Camera</small>
|colspan=2; align=center|<small>ne [[La Sinistra l'Arcobaleno]]</small>
|align=center|0
|-
!align=left|<small>Senato</small>
|colspan=2; align=center|<small>ne [[La Sinistra l'Arcobaleno]]</small>
|align=center|0
|- bgcolor=lightblue
!colspan=2; align=left|[[elezioni europee del 2009 (Italia)|Europee 2009]]
|colspan=2; align=center|<small>nella lista [[Federazione della Sinistra|Rifondazione-Comunisti Italiani]]</small>
|align=center|0
|-
!rowspan=2; align=left|[[Elezioni politiche italiane del 2013|Politiche 2013]]
!align=left|<small>Camera</small>
|colspan=2; align=center|<small>in [[Rivoluzione Civile (lista elettorale)|Rivoluzione Civile]]</small>
|align=center|0
|-
!align=left|<small>Senato</small>
|colspan=2; align=center|<small>in [[Rivoluzione Civile (lista elettorale)|Rivoluzione Civile]]</small>
|align=center|0
|}
 
== Congressi ==
* I Congresso - [[Fiuggi]] ([[provincia di Frosinone|FR]]), 21-23 maggio [[1999]] - ''No alla guerra. In Europa, pace e lavoro''
* II Congresso - [[Bellaria-Igea Marina]] ([[provincia di Rimini|RN]]), 13-16 dicembre [[2001]] - ''A sinistra per l'unità e il cambiamento''
* III Congresso - [[Rimini]], 20-22 febbraio [[2004]] - ''Al lavoro per la sinistra''
* IV Congresso - [[Rimini]], 27-29 aprile [[2007]] - ''Più forti i comunisti, più forte l'unità della sinistra''
* V Congresso straordinario - [[Salsomaggiore Terme]], 18-20 luglio [[2008]] - ''Ricostruire la sinistra, cominciamo noi comunisti''
* VI Congresso - Rimini, 28-30 ottobre [[2011]] - ''Ricostruire il partito comunista. Unire la sinistra. Battere le destre''. ''La rivoluzione da ottobre''.
* VII Congresso straordinario - [[Chianciano Terme]] ([[Provincia di Siena|SI]]), 19-21 luglio [[2013]] - ''Ricostruire il partito comunista, unire la sinistra, attuare il programma della Costituzione''
* Conferenza di organizzazione - [[Pianoro (Italia)|Pianoro]] (BO), 27-28 settembre [[2014]] - ''L'attualità della ricostruzione del Partito Comunista, a 23 anni dallo scioglimento del PCI. Tenere aperta la questione comunista in Italia, in Europa e nel mondo''
 
== Iscritti ==
* [[1999]] - 28.325 (29.388<ref name="cattaneo.org">[http://www.cattaneo.org/archivi/adele/iscritti.xls Dato dell'Ufficio dipartimento e organizzazione del PdCI comunicato all'Istituto Cattaneo] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20131110124209/http://www.cattaneo.org/archivi/adele/iscritti.xls |data=10 novembre 2013 }}</ref>)
* [[2000]] - 25.614
* [[2001]] - 26.184
* [[2002]] - 26.700 (23.747<ref name="cattaneo.org"/>)
* [[2003]] - 30.932
* [[2004]] - 34.782
* [[2005]] - 35.128
* [[2006]] - 43.127
* [[2007]] - 31.036 (28.926<ref>Al congresso 2008 avevano «diritto di voto tutti gli iscritti al Partito per l'anno 2007». [http://www.unirelasinistra.net/wp-content/uploads/2008/07/dati_congressi.pdf Dati della commissione congressuale divulgati da ''unirelasinistra.net'']</ref>)
* [[2008]] - 29.316
* [[2009]] - 24.015
* [[2010]] - ??
* [[2011]] - 20.164<ref>[http://www.comunisti-italiani.it/upload/dl/Dipartimento_Organizzazione/tesseramento_dati_2011.jpg Dati tesseramento 2011]</ref>
* [[2012]] - 12.600<ref>[http://www.comunisti-italiani.it/modules.php?op=modload&name=News&file=article&sid=8936&mode=thread&order=0&thold=0 Pdci, VII Congresso: la centralità del lavoro e della Costituzione]</ref>
* [[2013]] - ??
* [[2014]] - ??
* [[2015]] - ??
 
<small>''Fonte'': [http://www.comunisti-italiani.it/upload/dl/Dipartimento_Organizzazione/dati_tessaremanto_al_2009%5B1%5D.pdf Dipartimento Organizzazione del partito].</small>
 
== Struttura ==
Gli organi principali sono innanzitutto il Comitato centrale (presieduto dal Presidente e di 150 membri), la cui funzione è quella di dirigere il partito, la Direzione Nazionale (70 membri) e la Segreteria (3 membri).
=== Segretari ===
* [[Armando Cossutta]] (11 ottobre [[1998]] - 29 aprile [[2000]]), come presidente unico
* [[Oliviero Diliberto]] (29 aprile [[2000]] - 19 luglio [[2013]])
* [[Cesare Procaccini]] (21 luglio [[2013]] - 23 novembre [[2014]])
 
=== Presidenti ===
* [[Armando Cossutta]] (11 ottobre [[1998]] - 21 giugno [[2006]])
* [[Antonino Cuffaro]] (29 aprile [[2007]] - 21 luglio [[2013]])
* [[Manuela Palermi]] (14 settembre [[2013]] - 23 novembre [[2014]])
 
=== Presidente onorario ===
* [[Antonino Cuffaro]] (21 luglio [[2013]] - 23 novembre [[2014]])
 
=== Capigruppo al Senato della Repubblica ===
* [[Luigi Marino (politico 1938)|Luigi Marino]] ([[1998]]-[[2006]])
* [[Manuela Palermi]] (2006-[[2008]])
 
=== Capigruppo alla Camera dei deputati ===
* [[Tullio Grimaldi]] ([[1998]]-[[2001]])
* [[Marco Rizzo]] (2001-[[2004]])
* [[Pino Sgobio]] (2004-[[2008]])
 
== I progetti di confederazione della sinistra ==
{{F|partiti politici italiani|marzo 2013}}
Il PdCI lavora per l'unità di tutte le forze di sinistra per arrivare a coalizioni di centrosinistra che camminino su due "gambe": quella di [[sinistra (politica)|sinistra]] e quella di [[centrismo|centro]]. La confederazione è la forma organizzativa auspicata perché unisce i partiti, preservandone l'autonomia delle varie organizzazioni, cosa impossibile in caso di fusione in un unico nuovo soggetto politico.
 
L'idea federativa venne per primo a [[Dario Cossutta]], figlio di Armando, che con un articolo su [[l'Unità]] del 7 agosto [[1990]], proponeva di evitare una frattura interna al morente [[Partito Comunista Italiano|PCI]], creando una federazione tra i futuri [[Partito Democratico della Sinistra|PDS]] e [[Partito della Rifondazione Comunista|PRC]], sul modello della [[Federazione delle Liste Verdi]]. La proposta fu portata avanti fino alla fine del XX e ultimo congresso [[Partito Comunista Italiano|PCI]], ma non se ne fece nulla e alla fine fu scissione.
 
Ma dal gennaio [[2000]], il dibattito politico del centrosinistra fu animato dalla necessità di trovare nuove forme e organizzazioni per quel che rimaneva dell'Ulivo che, dopo la caduta del [[governo Prodi I]], era notevolmente mutato per natura e composizione. Tra chi proponeva un partito unico ([[Arturo Parisi]]) e chi una federazione ([[Walter Veltroni]]), il dibattito sembrò non trovar compromesso e già a febbraio tutto sembrava lettera morta.
 
La sconfitta alle regionale del 16 aprile [[2000]] e la mancata abrogazione del proporzionale al [[referendum]] del 21 maggio spinsero Veltroni, con un'intervista a ''la Repubblica'' del 23 maggio, a rilanciare l'idea di una "''Casa dei riformisti'' da contrapporre alla ''[[Casa delle Libertà]]''", cioè una "grande federazione del centrosinistra".
 
Proprio quello stesso giorno, la Direzione Nazionale del PdCI lanciava la propria idea di ''Confederazione della Sinistra'', affinché PdCI, [[Rifondazione Comunista]], [[Federazione dei Verdi|Verdi]] e [[Democratici di Sinistra|DS]] potessero confederarsi e successivamente trovare un accordo con le forze di centro più riformiste che, proprio in quei giorni, andavano verso un'unione più stretta che, anni dopo, avrebbe portato alla nascita de [[La Margherita]]. In fondo si trattava di ricomporre il popolo di sinistra, che si trova unito solo sindacalmente nella [[CGIL]], mentre politicamente si divide in 3-4 partiti e innumerevoli associazioni. Per anni saranno solo rifiuti, specie da parte dei [[Democratici di Sinistra|DS]] interessati a forme di unione o federazione con partiti di centro, più che con partiti della sinistra comunista.
 
L'idea di trovare un'unità a sinistra sembra iniziare a dare i suoi frutti il 15 gennaio [[2005]], quando [[Alberto Asor Rosa]] fonda la [[Camera di consultazione della sinistra]] a [[Roma]], con intenti analoghi a quelli avanzati dal PdCI. Qualche nuovo spiraglio si intravede nel giugno [[2005]], quando la [[Federazione dei Verdi]] propone la ''Lista Arcobaleno'', cioè l'aggregazione di almeno PdCI, [[Rifondazione Comunista]], [[Federazione dei Verdi|Verdi]] e associazioni varie. Il PRC rifiuta subito, mentre parte della CGIL e sinistra diffusa, oltre al PdCI, accolgono l'idea con entusiasmo.
 
Ma nel giro di pochi mesi la legge elettorale diviene proporzionale, lo sbarramento si dimezza e la [[Federazione dei Verdi]] rinunciano al progetto Arcobaleno (19 novembre 2005), non senza strascichi polemici. I Verdi sostengono di non essere più disponibili perché trovano privo di senso un Arcobaleno a due (Verdi+PdCI) e, comunque, rifiutano la presenza della falce e martello accanto al loro sole che ride, nell'eventuale simbolo della Lista Arcobaleno. I Comunisti Italiani sostengono invece che sia stato il dimezzamento della soglia di sbarramento a spingere i Verdi a ritrattare tutto.
 
Per il PdCI, malgrado tutto, resta la prospettiva di cercare di confederare la [[sinistra (politica)|sinistra]], come stabilito dalle linee guida del congresso [[2004]].
 
Il 14 febbraio [[2006]] si raggiunge un accordo elettorale per presentare al [[Senato della Repubblica|Senato]] una lista unica con [[Federazione dei Verdi|Verdi]] e [[Consumatori Uniti]]. L'accordo prevede che 16 capilista siano equamente divisi tra Verdi e PdCI (cioè Armando Cossutta), mentre ai Consumatori vadano le rimanenti due regioni. Diliberto, presentando l'accordo nato certamente per superare agilmente lo sbarramento del 3%, non mancherà di far notare che "sarebbe utile che questo tentativo unitario a sinistra, il primo dopo quindici anni, avesse un buon risultato".
 
La lista unitaria andrà meglio al Nord, ma lo strano boom di voti ottenuti dal Prc solo al Senato, indurranno il partito a capire che rimpicciolendo la propria falce e martello, si sono regalati molti voti a Rifondazione. In ogni caso la XV legislatura si apre al Senato con la costituzione di un gruppo parlamentare unico tra Pdci e Verdi.
 
La crisi di governo aperta il 21 febbraio [[2007]] riapre improvvisamente il problema dell'unità a sinistra. Il 23 febbraio Diliberto su ''Il Messaggero'' dichiara che per «dare un segnale di unità forte dobbiamo ristabilire un canale di dialogo continuo e cordiale tra Rifondazione e il Pdci. La speranza poi è una sinistra tutta unita. Del resto, ritengo che una delle cause di fibrillazione della maggioranza sia stata proprio la competizione a sinistra». Tre giorni dopo arriva a sorpresa una risposta da Fausto Bertinotti attraverso ''Liberazione''. Per l'ex segretario del Prc per «affrontare la crisi della politica bisogna affrontare la questione di come raggiungere la “massa critica”. Se non lo affronti, questo tema, se lo rinvii a chissà quando, potrai seminare in eterno e benissimo, ma non riuscirai mai a raccogliere. Questa massa critica deve essere trasversale». Per la prima volta dal 1998 il Prc apre al Pdci.
Dal 9 dicembre 2007, nella conferenza della Sinistra ecologista della fiera di Roma, il Pdci assieme al [[Partito della Rifondazione Comunista|Prc]], la [[Sinistra Democratica (Italia)|Sinistra Democratica]] ed i [[Federazione dei Verdi|Verdi]] ha dato origine al nuovo soggetto politico chiamato [[la Sinistra l'Arcobaleno]]. Con il simbolo della Sinistra Arcobaleno partecipa alle elezioni politiche del 13 e 14 aprile 2008.
 
La debacle elettorale, che sancisce l'uscita della scena parlamentare della Sinistra, il PdCI nella persona del suo segretario Diliberto, è la prima tra le forze del cartello a ricusare il progetto, prospettando un ritorno agli storici simboli "falce e martello".
 
== Il Simbolo ==
=== Storia ===
Al momento del battesimo del PdCI (11 ottobre 1998), non era ancora pronto nessun simbolo, ma la dirigenza del neonato partito intendeva riproporre subito un logo che fosse il più simile possibile a quello del disciolto [[Partito Comunista Italiano]], non solo per ragioni affettive, ma soprattutto per dare un forte segnale di continuità tra quella esperienza ([[1921]]-[[1991]]) e quella che si andava a iniziare. Tuttavia il simbolo apparteneva ai [[Democratici di Sinistra]], seppure questi, otto mesi prima, lo avessero rimosso dal proprio logo di partito per sostituirlo con la rosa del [[Partito Socialista Europeo]].
 
Visto però il contributo, seppure vano, del PdCI nel salvare il [[governo Prodi I]], i DS accettarono di non contrastare un simbolo del PdCI che clonasse quello del PCI, a patto di qualche lieve modifica.
 
Il simbolo del PdCI viene presentato il 15 ottobre [[1998]] e, in effetti, è pressoché identico a quello del PCI disegnato a suo tempo da [[Renato Guttuso]].
 
Il simbolo però non piace a Rifondazione Comunista che due settimane dopo si rivolge alla [[Corte d'appello (Italia)|Corte d'appello]] di [[Roma]] e di tutte le città in cui vengono depositate liste del PdCI per le imminenti elezioni amministrative di novembre.
 
Sostiene il PRC che, essendo il simbolo dei Comunisti Italiani molto simile a quello di Rifondazione, gli elettori potrebbero esserne confusi e indotti in errore. Tesi accolta dai giudici, in quanto "gli elementi in base ai quali il simbolo del PdCI, molto simile a quello del PRC, potrebbe confondere e indurre in errore gli elettori, sono sussistenti". La confondibilità tra i due contrassegni deriva, secondo Rifondazione, "dai caratteri grafici e cromatici con cui sono riprodotti nel contrassegno contestato gli elementi figurativi essenziali e centrali del simbolo del PRC". Il segretario del PRC [[Fausto Bertinotti]] chiarirà che "non siamo contrari al fatto che chiunque si senta e si definisca comunista si presenti con un proprio simbolo", ma occorre fare "una scelta di tutela nei confronti degli elettori in modo tale che possano scegliere secondo coscienza".
 
La richiesta di impugnazione del simbolo da parte di Bertinotti viene respinta per le elezioni nei comuni di [[Pisa]], [[Pescara]], [[Massa (Italia)|Massa]], [[Civitavecchia]], [[Sezze]] (Lt), [[Bitonto]] (Ba), [[Impruneta]] (Fi), [[Pisticci]] (Mt), mentre è accolta per la provincia di Roma, di Massa, di [[Foggia]] e nei comuni di [[Viareggio]] e [[Anzio]].
 
Il PdCI teme di perdere insieme al proprio simbolo i propri voti e Marco Rizzo accusa: "Bertinotti con questo scellerato attacco fa nuovamente, per la terza volta nel giro di quindici giorni, un enorme favore a [[Gianfranco Fini|Fini]] e [[Silvio Berlusconi|Berlusconi]]". Anche gli alleati accusano il PRC di masochismo, visto che spesso il ricorso è fatto in comuni e province dove il PRC è alleato con tutta la coalizione ulivista.
 
Il 3 novembre la soluzione della Corte d'Appello di Roma: la semplice aggiunta di un fondo azzurro al simbolo del PdCI eviterà confusioni col PRC. Da allora l'azzurro accompagnerà sempre i simboli del PdCI e Rifondazione continuerà a presentare ricorsi senza successo.
 
In vista delle [[elezioni europee del 2004]] e a seguito del III congresso del partito, il 7 marzo 2004, la Direzione Nazionale approva un nuovo simbolo elettorale dove viene aggiunta la dicitura "per la sinistra" nel bordo superiore, per meglio esplicitare la linea politica del PdCI. È un simbolo che non sostituisce, ma affianca quello precedente, che resta l'unico ufficiale per statuto (art. 31).
 
Ma questo nuovo simbolo avrà vita breve. Al Comitato Centrale del dopo europee, il 20 giugno [[2004]], Diliberto segnala: «I compagni hanno detto che occorre rendere più riconoscibile il simbolo. Sono d'accordo. Non ho ancora idee chiarissime su come fare, ma vedremo, studieremo ogni possibile ipotesi. Ci sono stati tantissimi errori sulle schede che, se evitati, avrebbero aumentato la nostra percentuale. In [[Sardegna]], dove credo di essere più conosciuto che altrove, ho avuto 13.000 preferenze per le europee, ma 2.500 cittadini hanno scritto il mio nome sul simbolo di Rifondazione. E questo è successo un po' ovunque. A [[Bisceglie]], dove anche le pietre conoscono [[Giovanni Valente]], ci sono stati moltissimi analoghi errori. [[Salvatore Crocetta]] (detto ''Totò''), anch'egli conosciutissimo a [[Gela]], ha avuto 1.400 preferenze perse sempre per la stessa ragione. Stiamo parlando di numeri impressionanti».
 
Detto fatto, da [[Natale]] [[2004]] inizierà a circolare un simbolo schiarito e con la scritta ''comunisti italiani'' in neretto blu. La scelta deriva dall'osservazione che sulle schede elettorali stampate dalla [[IPZS|Zecca di Stato]] i simboli tendono a scurirsi. Nel simbolo del PdCI questo fenomeno andava a danno soprattutto della scritta bianca ''comunisti italiani'', che così risultava illeggibile o quasi.
 
Quest'ultimo simbolo è ormai l'unico usato dal PdCI ed è stato inserito anche nella tessera [[2006]], divenendo così non solo simbolo elettorale, come poi ufficializzato dalle modifiche allo statuto durante il IV congresso.
 
== Feste nazionali ==
 
* [[Pescara]], 24 luglio - 1º agosto [[1999]]
* [[Cogoleto]], 24 - 26 settembre 1999
* [[Fiumicino]] ([[Provincia di Roma|RM]]), 21 luglio - 6 agosto [[2000]]
* [[Roma]], 9 - 11 settembre [[2000]]
* [[Napoli]], 28 settembre - 2 ottobre [[2001]]
* [[Torino]], 29 agosto - 16 settembre [[2002]]
* Roma, 5 - 28 settembre [[2003]]
* [[2004]]
* [[Firenze]], 13-18 settembre [[2005]]
* Roma, 5-17 settembre [[2006]]
* Roma, settembre [[2007]]
* Roma, 4-14 settembre [[2008]]
 
=== Simboli storici ===
<gallery>
File:PdCI_1998.svg|Partito dei Comunisti Italiani<br />(Simbolo adottato dal 15 ottobre al 2 novembre [[1998]])
File:PdCI_1999.SVG|Partito dei Comunisti Italiani [ufficiale] (3 novembre [[1998]] - 23 dicembre [[2004]])
File:PdCI_1999_2004.svg|Partito dei Comunisti Italiani [simbolo elettorale] (7 marzo [[2004]] - 23 dicembre [[2004]])
File:PdCI_2004.svg|Partito dei Comunisti Italiani (24 dicembre [[2004]] - 11 dicembre [[2014]])
File:PdCI_Verdi_2006.svg|Il simbolo della lista ''[[Insieme con l'Unione]]'' ([[Federazione dei Verdi|Verdi]]-Pdci-[[Consumatori Uniti|Consumatori]]) per il [[Senato della Repubblica|Senato]] alle [[elezioni politiche italiane del 2006|Politiche 2006]] (14 febbraio [[2006]] - 10 aprile 2006)
File:Lista comunista.jpg|Il simbolo della ''Lista comunista'' ([[Rifondazione Comunista]]-Pdci) in occasione delle [[elezioni europee del 2009]].
</gallery>
 
== Note ==
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== Bibliografia ==
*Montanari, Gianni. 1977. ''Ieri, il futuro'', Milano, Editrice Nord, pp. 153-172.
* [[Andrea Cossu (sociologo)|Andrea Cossu]], ''Forme rituali e selezione del passato nella fondazione del Partito dei Comunisti Italiani (ottobre 1998)'', Contributo a ''Forme della Memoria e Rappresentazioni del Passato - Associazione italiana di Sociologia'', [[Pavia]], 27 febbraio 2004.
*Brioni, Simone. ''J.G. Ballard. Il futuro quotidiano'' ([[2011]]) Prospettiva ISBN 9788874186563
* Andrea Cossu, ''“Tenetela cara questa bandiera!”. Simbolismo politico e ricorso al rituale nella scissione del partito dei comunisti italiani'', in «Polis. Ricerche e studi su società e politica in Italia», n. 2, pp.&nbsp;207&nbsp;– 236, agosto 2004.
* [[Armando Cossutta]], ''Una storia comunista'', [[Rizzoli]], 2004.
* [[Paola Bordandini]], [[Aldo Di Virgilio]], ''Partito dei Comunisti italiani. Ritratto di un partito che non avrebbe dovuto esserci'', Dipartimento di Organizzazione e Sistema Politico dell'[[Università di Bologna]], 11 ottobre 2005. [http://www.dosp.unibo.it/seminari/paper_bordiv.pdf Leggi qui]
 
== Voci correlate ==
* [[:Categoria:Politici del Partito dei Comunisti Italiani|Politici del PdCI]]
* [[Federazione della Sinistra]]
* [[Partito della Rifondazione Comunista]]
* [[la Sinistra l'Arcobaleno]]
* [[Eurocomunismo]]
* [[Marxismo]]
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto|commons=Category:Partito dei Comunisti Italianiq}}
 
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
* {{cita web|http://www.comunisti-italiani.it|Comunisti Italiani}}
* [https://web.archive.org/web/2016100611273420090424104029/http://larinascitawww.orgfeltrinellieditore.it/MaterialiCollegati?id_autore=191059 LaIn Rinascitadiretta dellacon SinistraJames G. Ballard] (libri più importanti, giornaleinterviste e contributi delin PdCIitaliano)
* [http://www.shake.it/index.php?53&backPID=53&productID=175&pid_product=53&detail= J.G. Ballard, una guida critica al suo mondo surreale] (Interviste, articoli di e su Ballard, collage e bibliografia]
* [https://web.archive.org/web/20090322044219/http://www.rinascitadellascuola.org/ Rinascita della scuola], sito del partito sulle tematiche scolastiche
* [http://www.delos.fantascienza.com/delos31/ballard.html Delos 31: Conoscere James G. Ballard] (articolo, bibliografia)
* [https://web.archive.org/web/20061206004019/http://intercom.publinet.it/2000/ballard2r.htm Bibliografia ragionata di James Graham Ballard] (bibliografia esaustiva comprendente romanzi, racconti, antologie, saggistica e recensioni)
* {{en}} [https://web.archive.org/web/20060220145201/http://www.rickmcgrath.com/jgballard/jgb_secondarybiblio.html The Critical Exhibition] (Bibliografia della letteratura secondaria su Ballard)
* {{en}} [http://www.ballardian.com Ballardian: The World of JG Ballard] (Notizie, informazioni, saggi, e recensioni e interviste su Ballard)
* {{en}}[http://news.bbc.co.uk/2/hi/entertainment/8007331.stm Cult author JG Ballard dead at 78]: BBC News
 
{{Controllo di autorità}}
{{Partiti politici italiani del passato}}
{{Portale|biografie|fantascienza|letteratura}}
{{Membri del Partito della Sinistra Europea}}
{{Partiti comunisti in Europa}}
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[[Categoria:Partito dei Comunisti Italiani|Letteratura postmoderna]]
[[Categoria:Studenti della Queen Mary University of London]]