Utente:Filippof/Sandbox e Sviluppo del corpo umano: differenze tra le pagine

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**[[criptonimo]] da [[:en:cryptonym]] {{fatto}}
**[[Naval Intelligence Division]] da en: (idem) categorizzare come: Unità militari | Storia della guerra navale {{fatto}}
**[[US Intelligence Community A-Space]] da en: {{fatto}}
**[[Attualismo (filosofia)]] (restyling) da en: {{fatto}}
**[[Robert Baer]] — destubbare, da en:
** [[United States Army Air Forces]]
 
Lo '''sviluppo umano''' è il processo di [[crescita]] di un [[essere umano]] nel corso della [[vita]]. Col termine "età" si indica il tempo trascorso dal momento della misurazione a quello della sua [[nascita]]. Durante il suo sviluppo l'individuo passa attraverso diversi stadi di [[maturazione]], caratterizzate da diverse fasi di sviluppo fisico e di abilità.
== Test di formattazione e varie ==
[https://secure.wikimedia.org/wikipedia/it/wiki/Pagina_principale Wikipedia in "https"]
=== Esempio di ''quoting'' bilingue ===
{{quote|Era la mia voce antica<br>ignara dei densi succhi amari.<br>La sento lambire i miei piedi<br>sotto le fragili felci bagnate.<br><br>Ahi, voce antica del mio amore,<br>ahi, voce della mia verità,<br>ahi, voce del mio aperto costato,<br>quando tutte le rose nascevano dalla mia lingua<br>e il prato non conosceva l'impassibile dentatura del cavallo!.|F. G. Lorca, ''Poemas del lago Edem Mills'', ''Poema doble del algo lago Edema'', a Eduardo Ugarte|Era mi voz antigua<br>ignorante de los densos jugos amargos.<br>La adivino lamiendo mis pies<br>bajo los frágiles helechos mojados.<br><br>¡Ay voz antigua de mi amor,<br>ay voz de mi verdad,<br>ay voz de mi abierto costado,<br>cuando todas las rosas manaban de mi lengua<br>y el césped no conocía la impasible dentadura del caballo!|lingua=es}}
 
=== PalahniukSviluppo biologico ===
Lo sviluppo comincia con la [[fecondazione]], il processo per il quale il gamete maschile ([[spermatozoo]]) e il gamete femminile ([[ovocita]]), si uniscono formando una [[cellula]] [[zigote]]. È l'inizio della vita umana.<ref>{{cita libro | Paolo | Zatti | Trattato di diritto di famiglia - Volume 4 | 2011 | Giuffrè Editore|p. 878 }}</ref>
{{quote|Nella versione moderna della storia di Edipo è la madre che uccide il padre e si prende il figlio. </br>E non è che puoi divorziare da tua madre. </br>Oppure ucciderla.|[[Chuck Palahniuk]] <ref>''[[Soffocare]],'' pag. 21</ref>}}
 
La [[gravidanza]] in una [[donna]] inizia quando uno zigote si impianta nell'[[utero]]. Con successive divisioni cellulari, lo [[zigote]] si sviluppa in [[embrione]]. Questa è la definizione data dall'OMS ma non è del tutto scientificamente fondata poiché esistono le cosiddette "gravidanze [[Gravidanza ectopica|ectopiche]]" (o "extra-uterine") in cui lo [[zigote]] si impianta su altri organi dell'[[addome]] materno (le tube, nella maggioranza dei casi). "Gravidanza" è, quindi, l'intero processo dalla [[fecondazione]] di un [[ovocita]] nelle [[tube di Falloppio]] al [[parto]].
{{quote|"Guadagnarsi la libertà a forza di masturbazioni" disse la Mamma. "Michel Foucault sarebbe impazzito per una cosa simile."|[[Chuck Palahniuk]] <ref>''[[Soffocare]],'' pag. 197</ref>}}
 
Dopo circa 9 mesi dalla [[fecondazione]], avviene il [[parto]]; la [[nascita]] è considerata l'inizio della vita di un individuo umano.
{{quote|Che è italiana non lo diresti, a prima vista. Non puzza d'aglio, e non ha quintali di pelo sotto le ascelle. È venuta qui per iscriversi alla facoltà di medicina. La stramaledetta facoltà di medicina. Nell'Iowa. La verità è che gli immigrati tendono ad essere più americani di quelli che qui ci nascono.|[[Chuck Palahniuk]] <ref>''[[Soffocare]],'' pag. 79</ref>}}
 
== Stadi dello sviluppo umano ==
{{quote|Lo facciamo tutti i giorni. Uccidiamo chi deve ancora nascere per salvare chi invecchia. […] Ogni volta che bruciamo un litro di benzina o un ettaro di foresta tropicale non stiamo forse uccidendo il futuro per salvare il presente?|[[Chuck Palahniuk]] <ref>''[[Soffocare]],'' pagg. 124-125</ref>}}
[[File:Artistic representation of human age.JPG|thumb|upright=1.4|Rappresentazione artistica degli stadi dello sviluppo umano.]]
* Prima della [[nascita]]
** [[Fecondazione]]
** [[Zigote]]
** [[Embrione]], dalla seconda all'ottava settimana di gravidanza
** [[Feto]]
* Dopo il [[parto]] la [[lingua italiana]] usa le seguenti espressioni per indicare le fasi della vita, anche se non è possibile stabilire una classificazione rigida, visto che la loro lunghezza varia a seconda delle condizioni soggettive e della mentalità del tempo<ref>{{cita libro| nome=Tullio | cognome=De Mauro | titolo=Il dizionario della lingua italiana | editore=[[Paravia]] | ISBN=88-395-5026-7}}</ref>.
**[[Infanzia]], dalla [[nascita]] fino ai 6 anni<ref>{{cita web|http://www.treccani.it/enciclopedia/infanzia/|titolo= L’infanzia nell’Enciclopedia Treccani|editore=[[Enciclopedia Treccani]]|accesso=16 settembre 2016}}</ref>
*** [[Neonato|Neonato/a]], dalla nascita al ventesimo giorno di vita
*** Lattante, dal ventesimo giorno al sesto mese
*** Prima infanzia, tra il sesto e il trentesimo mese di vita
*** Seconda infanzia, tra il trentesimo mese ed il sesto anno di vita
** Fanciullezza o terza infanzia, dai 6 ai 11 anni
** [[Adolescenza]], dagli 11 ai 20 anni <ref>https://www.adnkronos.com/salute/2018/01/19/ecco-fasi-della-nuova-adolescenza_Kz7qhhfZSNhGnmlVXWa9aL.html</ref>
** [[Adulto|Età adulta]]
*** [[Giovinezza]], dai 20 ai 45 anni
*** [[Crisi_di_mezza_età|Mezza età]], dai 45 ai 65 anni
** [[Senilità]], a partire dai 65 anni<ref>{{cita web|url=http://www.treccani.it/vocabolario/quarto/| titolo= Vocabolario|editore=[[Enciclopedia Treccani]]|accesso=16 settembre 2016}}</ref>
*** Terza età, dai 65 anni
*** Quarta età, dagli 80 anni ai 90 anni
***o super centenario dai 100 ai 122 anni
*[[Morte]]
 
== Passaggi decisivi dello sviluppo ==
{{quote|Oggi il nostro sforzo è quello di fingere di non essere i peggiori nemici di noi stessi.|[[Chuck Palahniuk]], ''[[La scimmia pensa, la scimmia fa]]''}}
Nel corso dello sviluppo gli esseri [[Homo sapiens|umani]] affrontano diversi cambiamenti di ordine fisico, psicologico e sociale, ma, vista l'estrema variabilità tra gli individui, una loro collocazione nei vari stadi di sviluppo non può che avere carattere indicativo.
* [[Infanzia]]
** Lattante
**# Differenziazione delle regioni del [[lobo frontale]] impiegate nel movimento volontario (2 mesi)
**# Capacità di controllare i movimenti del capo (2-4 mesi)
**# Capacità di distinguere centinaia di parole grazie allo sviluppo della corteccia temporale
**# Sviluppo della visione centrale (3 mesi)
**# Primi vocalizzi (4 mesi)
**# Raggiungimento di una capacità visiva paragonabile a quella di un adulto (4-6 mesi)
** Prima infanzia
**# Comparsa della [[lallazione]] (6 mesi)
**# Capacità di assumere una posizione seduta e di strisciare (6-8 mesi)
**# Sviluppo dell'[[area di Wernicke]] e conseguente progressiva acquisizione della facoltà di comprendere il significato delle parole (6 mesi)
**# Comparsa dell'andatura quadrupedica, ovvero il movimento "a gattoni" (9-10 mesi)
**# Capacità di rimanere in posizione eretta (10-12 mesi)
**# Inizio della fase verbale con l'apprendimento del linguaggio a seguito dello sviluppo dell'[[area di Broca]] (12 mesi)
**# Prima camminata autonoma in posizione eretta (12-15 mesi)
** Seconda infanzia
**# Sviluppo della corteccia frontale e prefrontale, coinvolte nell'attività cognitiva e nel controllo del comportamento
**# Miglioramento della [[deambulazione]] autonoma e di altre facoltà motorie
**# Capacità di distinguere gli oggetti in base alle loro caratteristiche
**# Inizio delle relazioni con i coetanei nella scuola d'infanzia
**# Acquisizione della capacità di disegnare con forme stilizzate (3 anni)
**# Inizio dell'acquisizione progressiva della capacità di formare frasi
* Terza infanzia
*# Sviluppo cognitivo e intensificazione dei rapporti interpersonali<ref>{{Treccani|infanzia_%28Dizionario-di-Medicina%29/|Infanzia (Dizionario di medicina)|v= |accesso= 5 febbraio 2017|autore= |data=2010|citazione=}}</ref>
* [[Adolescenza]]
*# Accelerazione del ritmo di crescita (8-10 centimetri all'anno)
*# Aumento della massa muscolare e diminuzione di quella [[massa grassa|grassa]]
*# Rallentamento del ritmo respiratorio e diminuzione dei [[frequenza cardiaca|battiti cardiaci al minuto]]
*# Maturazione dei caratteri sessuali primari e secondari
*# Crescita dell'importanza del ruolo del [[gruppo dei pari]] rispetto alla [[famiglia]] di origine
*# Diminuzione del numero di [[neurone|neuroni]] e [[sinapsi]], aumento della [[guaina mielinica]]<ref>{{Treccani|adolescenza_res-491c1f49-94d5-11e1-9b2f-d5ce3506d72e_%28Dizionario-di-Medicina%29/|Adolescenza (Dizionario di medicina)|v=|accesso=5 febbraio 2017|autore=Walter Adriani|data=2010|citazione=}}</ref>
* Età [[adulto|adulta]]
*# Fase di stabilità dello sviluppo<ref>{{Treccani|maturo/|Maturo|v=sì|accesso=5 febbraio 2017|autore= |data= |citazione=}}</ref>
* [[Senilità]]
*# Maggiore predisposizione alle [[malattia cronica|malattie croniche]]
*# Compromissione delle facoltà sensoriali e percettive
*# Diminuzione della forza fisica
*# Deterioramento di alcuni tipi di [[memoria]]
*# Diminuzione dell'attività sessuale<ref>{{Cita web|url=https://www.britannica.com/science/old-age|titolo=Old age|editore=[[Enciclopedia Britannica]]|lingua=inglese|accesso=5 febbraio 2017}}</ref>
 
==Galleria d'immagini==
{{quote|È patetico come non siamo capaci di convivere con ciò che non comprendiamo. Come abbiamo bisogno di etichettare e spiegare e dissezionare tutto quanto. Persino le cose inspiegabili per definizione. Persino Dio.|[[Chuck Palahniuk]] <ref>''[[Soffocare]],'' pag. 227</ref>}}
<gallery>
{{quote|Se la scelta è fra non essere amati ed essere vulnerabili, sensibili ed emotivi, allora l'amore potete anche tenervelo.|[[Chuck Palahniuk]] <ref>''[[Soffocare]],'' pag. 223</ref>}}
File:HumanNewborn.JPG|Una [[neonata]] pochi secondi dopo la nascita
{{quote|Possiamo passare la vita a farci dire dal mondo cosa siamo. Sani di mente o pazzi. Stinchi di santo o sessodipendenti. Eroi o vittime. A lasciare che la storia ci spieghi se siamo buoni o cattivi.</br>A lasciare che sia il passato a decidere il nostro futuro.</br>Oppure possiamo scegliere da noi.</br>E forse inventare qualcosa di meglio è proprio il nostro compito.|[[Chuck Palahniuk]] <ref>''[[Soffocare]],'' pag. 279</ref>}}
File:Infant smile.jpg|Un lattante di sei mesi, punto di inizio della prima [[infanzia]]
{{quote|In un mondo dove si lavora sulla carta, dove si usano le macchine, dove il tempo e la fatica e i soldi ci passano accanto lasciando così poco di concreto, Denny che incolla le pietre sembra l'unico sano di mente.|[[Chuck Palahniuk]] <ref>''[[Soffocare]],'' pag. 255</ref>}}
File:US Navy 070216-N-4198C-007 A four-year-old Filipino girl from the village of Changco, looks on as Seabees assigned to Naval Mobile Construction Battalion (NMCB) 3 work on the construction of a new school house.jpg|Una bambina [[Filippine|filippina]] di quattro anni (seconda infanzia)
 
File:Portrait eines selbstbewussten Burschen.jpg|Un fanciullo di undici anni
=== Hesse ===
File:Adolescentboys.jpg|Tre [[adolescenza|adolescenti]] sedicenni
{{quote|Si capiva che aveva pensato più degli altri, e nel mondo intellettuale possedeva quell'oggettività quasi fredda, quella sicurezza di sapere e di pensiero che hanno soltanto gli uomini veramente dotati di spirito, i quali sono senza ambizione e non desiderano mai di brillare o persuadere gli altri o di avere ragione ad ogni costo.|[[Hermann Hesse]] <ref>''[[Il lupo della steppa (romanzo)|Il lupo della steppa]],'' ISBN 8804460350, pag. 42</ref>}}
File:Copia de IMG 0705.JPG|Una coppia di [[giovinezza|giovani]] adulti di venticinque anni
 
File:Joe Andrew Aged 60.gif|Un uomo di sessant'anni (mezza età)
{{quote|Nessuno scrive così male come i difensori delle ideologie che invecchiano, nessuno fa il suo mestiere con meno pulizia e meno sforzi.|[[Hermann Hesse]] <ref>''[[Il lupo della steppa (romanzo)|Il lupo della steppa]],'' ISBN 8804460350, pag. 139</ref>}}
File:Namahovela Mussa Assane (5238031795).jpg|Una [[Mozambico|mozambicana]] settantaduenne (terza età)
 
File:Luboš Perek P2072112.jpg|Un astronomo [[Repubblica Ceca|ceco]] di novantatré anni (quarta età avanzata)
{{quote|Sotto a tutti, poi, stanno i Paria, che non sono una casta, non sono uomini, non sono nulla, non hanno nemmeno il diritto di esistere.|[[Massimo Mila]] <ref>''Nota introduttiva'' a ''[[Siddharta]]'' ([[Hermann Hesse]]), pag. 13</ref>}}
</gallery>
 
{{quote|Io non credo in nessuna cosa così profondamente, nessuna idea mi è sacra come quella dell'unità, come l'idea che la totalità del mondo è un'unità divina e che tutto il dolore, tutto il male consiste in ciò: che noi singoli non ci sentiamo parte inscindibile del tutto.|[[Hermann Hesse]] <ref>Fonte: ''Cronologia'' premessa a ''[[Il lupo della steppa (romanzo)|Il lupo della steppa]],'' ISBN 8804460350, pag. 20</ref>}}
 
{{quote|Si capiva che aveva pensato più degli altri, e nel mondo intellettuale possedeva quell'oggettività quasi fredda, quella sicurezza di sapere e di pensiero che hanno soltanto gli uomini veramente dotati di spirito, i quali sono senza ambizione e non desiderano mai di brillare o persuadere gli altri o di avere ragione ad ogni costo.|[[Hermann Hesse]] <ref>''[[Il lupo della steppa (romanzo)|Il lupo della steppa]],'' ISBN 8804460350, pag. 42</ref>}}
 
{{quote|In principio non vi è innocenza né semplicità: tutto ciò che è creato, anche le cose apprentemente più semplici, sono già colpevoli, sono già molteplici, buttate nel sudicio fiume del divenire e non possono mai più, mai più risalire la corrente. [...] Ogni nascita è separazione dal tutto, è limitazione, distacco da Dio, nuovo doloroso divenire. Il ritorno al tutto, l'annullamento della dolorosa individuazione, il divenir Dio significa aver allargato talmente la propria anima da poter riabbracciare l'universo.|[[Hermann Hesse]] <ref>''[[Il lupo della steppa (romanzo)|Il lupo della steppa]],'' ISBN 8804460350, ''dissertazione" omonima, pag. XXXI</ref>}}
 
=== Thackeray ===
{{quote|Nessuno meglio di me saprebbe mettere da parte i motivi di astio, e quando faccio valere il mio punto di vista, posso dire di essere tra le più placide creature del mondo.|[[William Makepeace Thackeray]] ''[[Le memorie di Barry Lyndon|Barry Lyndon]]''}}
 
{{quote|Sukey Capermore era talmente appassionata del ballo che non avrebbe esitato a danzare a un funerale, se fosse stata invitata da qualcuno, e io ero troppo un uomo di spirito per avermene a male di fronte a quella evidente offesa, e pertanto danzammo lo stesso, insieme ad alcune coppie del peggior volgo… farmacisti, mercanti di vino, avvocati e tutta la feccia del genere cui è consentito di partecipare alle nostre serate pubbliche.|[[William Makepeace Thackeray]], ''[[Le memorie di Barry Lyndon|Barry Lyndon]],'' pag. 297}}
{{quote|A Quatre Bras, ricordava Llewellyn del 28° Reggimento, "l'orzo nel campo era così alto che… il nemico, persino mentre attaccava i nostri quadrati, era obbligato a mandare avanti un uomo particolarmente audace, il quale, cavalcando alla disperata, riuscisse a piantare una bandiera, con funzione di segnale, proprio davanti alle nostre baionette.|[[John Keegan]] <ref> ''[[Il volto della battaglia]]'', ISBN 8851522480, pagg. 135 </ref> }}
 
=== O' Shea ===
 
{{quote|Tutti — dal trentenne con l'aria da studente e i capelli a spazzola che prendeva appunti in cinese alla biondina con la camicetta attillata e la gonna troppo corta, dallo sportivo con i pantaloni larghi da corsa e la maglietta sudata all'ottuagenario con gli occhi arrossati e la giacca a spina di pesce macchiata da decenni di polvere di gesso — erano consapevoli di essere i potenziali testimoni della risoluzione di un problema fondamentale nel solco di una tradizione trimillenaria.|[[Donal O' Shea]] <ref>''La congettura di Poincaré'', ISBN 8817023573, pag. 14 </ref>}}
 
{{quote|Mi sono formulato una mia idea del mondo, e ho scoperto che non è rotondo come lo descrivono, ma che ha la forma come di una pera molto rotonda, eccetto dove si trova il gambo, che è il punto più elevato. Altrimenti si può dire che abbia la forma di un a palla molto rotonda su un punto della quale è come se ci fosse un capezzolo di donna, e che questo sia il punto più alto e più vicino al cielo.|[[Cristoforo Colombo]] <ref>Fonte: Donal O' Shea], ''La congettura di Poincaré'', ISBN 8817023573, pag. 19 </ref> }}
 
=== Altri ===
 
{{quote|I bambini vennero presto per assistere all'impiccagione.|[[Ken Follett]], ''[[I pilastri della terra]],'' ''[[incipit]]'' <ref>Con un magistrale tocco ad effetto, tale ''incipit'' è pedissequamente ripreso nell'attacco di uno degli ultimi capitoli, a pagina 1019</ref>}}
 
{{quote|Ero al bujo. Sai che mi piace veder morire il giorno ai vetri d'una finestra e lasciarmi prendere e avviluppare a poco a poco dalla tenebra, e pensare: - «Non ci sono più!» - pensare: - «Se ci fosse uno in questa stanza, si alzerebbe e accenderebbe un lume. Io non accendo il lume, perché non ci sono più. Sono come le seggiole di questa stanza, come il tavolino, le tende, l'armadio, il divano, che non hanno bisogno di lume e non sanno e non vedono che io sono qua. Io voglio essere come loro, e non vedermi e dimenticare di esser qua».|[[Luigi Pirandello]] <ref>[http://www.classicitaliani.it/pirandel/novelle/04_058.htm Novelle per un anno, a cura di Mario Costanzo, Premessa di Giovanni Macchia, I Meridiani vol. I, Arnoldo Mondadori editore, Milano1985]</ref>}}
 
{{quote|Che si guardi alla diminuzione delle bare oppure all'aumento delle culle, le differenze di sviluppo economico, e quindi di condizioni di vita e di opportunità, incidono fortemente sulla demografia.|Vittorio Beonio-Brocchieri <ref>''La memoria ed il tempo'', volume 2, Einaudi Scuola 2006, ISBN 9788828605416, pagina 5</ref>}}
 
{{quote|Premesso che il creazionismo è una teoria che di scientifico ha poco, segnalo che esistono primati (non uomini) che si accoppiano anche frontalmente. Ma il solo fatto di pensare ad una divisione animalesco non-animalesco tradisce una concezione antropocentrica e sessuofobica che ha più dell'onanismo mentale che dello scientifico.|<small>[[Utente:Biopresto|<span style="color:blue">'''Uomo in ammollo''']] </span></small> 13:00, 26 dic 2008 (CET)<ref>Fonte: [[Discussione:Vagina|pagina di discussione]] della [[vagina|voce: "Vagina"]] in [[Wikipedia]]</ref>}}
 
{{quote|Academics write hieratic prose that is not meant for demotic readers. A social class of priests and professors are needed to interpret the cryptic words for the common reader. This Wiki article of ''Actual Idealism'' could be considered to be a classic example of the academic manner. [[:en:Analytic Philosophy]], with its purpose of clarification, came into being in response to such uncommunicative writing.|[[:en:User:Lestrade|Lestrade]] ([[:en:User talk:Lestrade|talk]]) 19:58, 12 April 2008 (UTC)Lestrade <ref>Dalla pagina di discussione di [[:en:Actual Idealism]] </ref>}}
 
{{quote|Quanto enim operatio conveniens fuerit perfectior, tanto delectatio erit maior.|[[Tommaso d'Aquino]] <ref>(Quanto più l'essere che opera è perfetto, tanto più perfetta è la ''delectatio'' che proverà nell'operazione.) Fonte: ''Dante Alighieri, La Divina Commedia,'' Nota integrativa a Inf. VI, 107, pagina 202, commento di Anna Maria Chiavacci Leonardi, ISBN 9788804546542</ref>}}
 
{{quote|Ma che cosa, al fondo, l'uomo moderno cerca sempre? Qual è il suo progetto fondamentale, la sua prima scelta? La risposta ci è fornita da quella che Sartre chiama (in polemica con quella, naturalistica, di Freud) la ''psicoanalisi esistenzialista''. Questa non deve mai dimenticare, nelle sue descrizioni e nella sua interpretazione del comportamento umano, la natura essenzialmente libera e progettuale del per-sé, senza cercare le proprie spiegazioni nell'inconscio (che per Sartre non esiste). Ciò che il per-sé vuole nel suo fondo è di essere. Essendo nulla, esso desidera tuttavia l<nowiki>'</nowiki>''essere.'' Non l'essere in-sé; opaco, vischioso, agglutinante in cui l'uomo si sente gettato e che suscita in lui un sentimento (che assume, come l'angoscia, rilevanza metafisica) di ''nausea.''|DIALOGOS AUTORI E TESTI PENSIERO MODERNO, Autore Coautore: CIOFFI GALLO LUPPI, Editore: B.MONDADORI, ISBN 8842452653 pag. 347 }}
 
=== Nietzsche ===
{{quote|È mio sincero convincimento che un tedesco, il quale per il solo fatto di essere tedesco ritenga di essere qualcosa di ''più'' di un ebreo, sia un personaggio da commedia, per non dire da manicomio.|[[Friedrich Nietzsche]] <ref>Fonte: Nota introduttiva a ''Genealogia della morale,'' pag. XV, ISBN 8845905888 </ref> }}
 
{{quote|''Pereat mundus, fiat philosophia, fiat philosophus,'' fiam!|[[Friedrich Nietzsche]] <ref> ''[[Genealogia della morale]], '' pag. 100</ref>}}
 
{{quote|- Incuranti, beffardi, violenti - così ''ci'' vuole la saggezza: è una donna, ama unicamente un guerriero. </br>''Così parlò Zarathustra''|[[Friedrich Nietzsche]] <ref> ''[[Genealogia della morale]], '' pag. 89</ref>}}
 
{{quote|La ''matematica'' certo non sarebbe nata se si fosse saputo fin dall'inizio che in natura non esiste una linea esattamente dritta, né un vero cerchio, né un'assoluta misura di grandezza.|[[Friedrich Nietzsche]] <ref> ''[[Umano, troppo umano]], '' pag. 37</ref>}}
{{quote|La perfetta chiarezza di tutte le rappresentazioni oniriche, la quale ha come presupposto la fede incondizionata nella loro realtà, ci riporta ad antichi stati dell'umanità, quando l'allucinazione era oltremodo frequente e prendeva intere comunità, interi popoli. Dunque, nel sonno e nel sogno, noi eseguiamo ancora una volta il compito dell'umanità primitiva.|[[Friedrich Nietzsche]] <ref> ''[[Umano, troppo umano]], '' pag. 38</ref>}}
 
=== Veronesi ===
{{quote|''Cosa simboleggia, dottore? La normalità che perdura nella mia vita sottosopra? Il calore domestico che sopravvive nel gelo del cambiamento? Il caos calmo che ho dentro?''|[[Sandro Veronesi]], [[Caos calmo (libro)|''Caos calmo'']], pag. 241}}
 
{{quote|Sapevamo, Pietro, che una fusione di quelle proporzioni genera un dio molto debole, cioè Boesson, e un esercito di frustrati, umiliati, rimossi, trasferiti, licenziati; sapevamo che genera valore in borsa, quando viene annunciata, ma poi svilisce e azzera la qualità del lavoro prodotto dalle società che ne fanno parte, e che alla lunga diventa un fallimento per tutti. Lo sapevamo perché l'avevamo visto succedere, e spesso ne avevamo anche approfittato.|[[Sandro Veronesi]], [[Caos calmo (libro)|''Caos calmo'']], pag. 72}}
 
{{quote|Terminale, ossidrico, definitivo, è il bacio assoluto, l<nowiki>'</nowiki>''ur-bacio,'' che ci scioglie e ci fa colare uno dentro l'altra, e ci disperde nella caotica bellezza dell'universo…|[[Sandro Veronesi]], [[Caos calmo (libro)|''Caos calmo'']], pag. 333}}
 
{{quote|Non è vero che il mistero genera mistero, è solo paccottiglia romantica. Il mistero genera conseguenze logiche, come tutto.|[[Sandro Veronesi]], [[Caos calmo (libro)|''Caos calmo'']], pag. 418}}
 
=== Carofiglio ===
{{quote|E poi i libri, naturalmente. Mancava qualcosa, certo. Ma io ero uno che da piccolo restava molto impressionato quando gli dicevano di pensare ai bambini dell'Africa che muoiono di fame.|[[Gianrico Carofiglio]], ''[[Le perfezioni provvisorie]],'' pag. 49}}
 
{{quote|Come se mi prosciugasse dalla mia personale inquietudine, attirandola nel suo cupo vortice, come se l'indistinta paura di un pericolo esterno mi liberasse dalla paura, peggiore e meno controllabile di un pericolo interno. Quando faccio di queste passeggiate, in posti deserti e spettrali, poi mi addormento come un bambino e normalmente mi sveglio anche di buon umore.|[[Gianrico Carofiglio]], ''[[Le perfezioni provvisorie]],'' pagg. 50-51}}
 
=== Mazzantini ===
{{quote|In realtà l'unica cosa che so di me è che non mi piace soffrire. Sono cresciuta in un mondo orizzontale, spuntato forse, ma confortante.|[[Margaret Mazzantini]] <ref>''[[Venuto al mondo]], pag. 46</ref>}}
 
{{quote|Una notte facemmo l'amore sui giornali sparsi in terra, l'inchiostro della stampa stinse sui nostri corpi accaldati, un pezzo di un soldato sovietico in Afghanistan restò tatuato sulla schiena di Diego.|[[Margaret Mazzantini]] <ref>''[[Venuto al mondo]], pag. 118</ref>}}
 
{{quote|Un giorno ancora a venire Goijko avrebbe detto: "Ora so cos'è l'arte..." e, attraversandomi con quello sguardo unto, ebete di intelligenza, "è Dio che ha nostalgia degli uomini."|[[Margaret Mazzantini]] <ref>''[[Venuto al mondo]], pag. 193</ref>}}
 
{{quote|Sì, una coda l'abbiamo riportata, sporca ci scivola dietro, ci si mette tra i passi. Una coda ferita. Bisogna darle il tempo, qualche giorno e poi cadrà… un lembo di carne che puzza e morirà. E torneremo a essere noi, quelli di prima. Culi lisci e aperitivi al sole.|[[Margaret Mazzantini]] <ref>''[[Venuto al mondo]], pag. 316</ref>}}
 
{{quote|Non sono mai stata veramente amica di questa ragazza accidentata, ha fatto tutto da sola. Ma stasera penso che qualcosa ha fatto davvero, che certe persone ti entrano dentro come il cancro, non sai bene quando.|[[Margaret Mazzantini]] <ref>''[[Venuto al mondo]], pag. 341</ref>}}
 
{{quote|Uomo, donna, bambino", gli sembrano parole che sporcano la sua missione. […] </br> È come sparare sui conigli", sorride. Poi la crosta della faccia s'indurisce e e resta quel misero stupore, quello del diavolo che guarda se stesso.|[[Margaret Mazzantini]] <ref>''[[Venuto al mondo]], [[passim]]'' pagg. 400-402</ref>}}
 
{{quote|Non so ancora se è il mio bambino, se sarà il mio. Dovrò aspettare il giorno in cui sarà lui, in terza elementare, che mi battezzerà. Ma intanto lo tengo. E sono già il lupo. Sono il cecchino che torna sul campo di neve a guardare il buco nella nuca.|[[Margaret Mazzantini]] <ref>''[[Venuto al mondo]], pag. 404</ref>}}
 
{{quote|Vede un aratro che solca un campo, le lame che scuoiano le zolle. Sa che quel campo è il suo corpo, e il rumore è quello della testa che sbatte contro il muro dove l'hanno spinta.|[[Margaret Mazzantini]] <ref>''[[Venuto al mondo]], pag. 501</ref>}}
 
=== Altri/2 ===
{{quote|Nulla cambia così rapidamente come le abitudini degli uomini.|[[Jérôme Carcopino]] <ref>''La vita quotidiana a Roma all'apogeo dell'Impero,'' GLF Editori Laterza, 2007, ISBN 8842041947, 9788842041948 pag. 3</ref>}}
 
{{quote|La posizione buddhista in generale poggia sul convincimento che si debbano accettare anzitutto i fatti. I buddhisti credono nella rinascita delle anime sotto un nuovo sembiante ma suppongono che, dopo molteplici ricerche, la scienza possa anche giungere alla conclusione definitiva che la reincarnazione non esiste. Se questa ipotesi verrà provata anche noi dovremo accettarla e l'accetteremo. In linea di principio l'atteggiamento buddhista a qualunque proposito è il seguente: la convinzione deve concordare con i fatti.|[[Tenzin Gyatso]], XIII [[Dalai Lama]] — ''Samsara,'' pagina 80}}
 
{{quote|Contro il tiro del Dio si credono difesi soltanto coloro che sono perduti.|[[Corano]], VII,99}}
 
 
{{quote|La vertigine è angoscia in quanto temo non di cadere nel precipizio, ma di gettarmici io stesso. |[[Jean-Paul Sartre]] <ref>''[[L'essere e il nulla]]'' pag. 65</ref>}}
 
{{quote|Ciò che manca alla natura umana non è il vigore, non è il tempo, è la costanza nell'operare.|[[Sallustio]], ''Guerra di Giugurta'' <ref>Citato ne ''Il Corano,'' volume I, Nota alla Sura VIII, pag. 267. ISBN 8804401303</ref>}}
 
{{quote|È certo che il Cusano è un riformatore del pensiero medioevale e uno degli iniziatori del pensiero moderno; lo prova il fatto stesso che la Chiesa lo dimenticò e il suo pensiero fu studiato dai filosofi laici che vi avevano ritrovato uno dei precursori della filosofia classica moderna.|[[Antonio Gramsci]] <ref>''Il Risorgimento,'' pag.26</ref>}}
 
{{quote|Ma appena si presenta come merce, il tavolo si trasforma in una cosa sensibilmente sovrasensibile. Non solo sta coi piedi per terra, ma, di fronte a tutte le altre merci, si mette a testa in giù, e sgomitola dalla sua testa di legno dei grilli molto più mirabili che se cominciasse spontaneamente a ballare.|[[Karl Marx]] <ref>''[[Il Capitale]], '' Libro primo, pag. 52 </ref>}}
 
{{quote|Dovete immaginare un posatoio che si protende dalle acque dell'Abisso. Sopra di esso sta un airone grigio, l'araldo di tutte le cose a venire. L'uccello apre il suo becco e rompe il silenzio della notte primeva con il richiamo della vita e del destino che "determina ciò che è e ciò che non è". La fenice, quindi, incarna il Logos originario, il Verbo o la dichiarazione del destino che media tra la mente divina e le cose create.|Rundle Clark <ref>Tratto da [[Robert Bauval]] e Adrian Gilbert ''Il mistero di Orione,'' pag. 221-222</ref>}}
 
{{quote|Come diceva Lucács: il romanzo è l'epopea del mondo disertato dagli dei.|[[Alessandro Baricco]] <ref>Introduzione al suo ''[[Omero, Iliade]], '' pag. 8 </ref>}}
 
{{quote|Forse anche il cappero è peloso a foglie tomentoso farionose compare oltre che su wiki anche su altri libri o siti di botanica. Così come che ci sono 250 specie di Capperacace. E' la vita! </br>
Il testo è in elaborazione. Se hai la grazia di lasciarlo riempire di altre informazioni vedrai che si arricchirà di molti contributi copiati da tanti altri testi. Si chiama la storia del pensiero umano.|Anonimo [[Indirizzo_IP#La_raccolta_dei_dati|IP]], dalla [[Discussioni_utente:Giancarlodessi|pagina di discussione di Giancarlodessi]].}}
 
{{quote|La vita del grande cardinale Giulio Mazzarino è davvero un misterioso enigma. Un italiano francese, un soldato dottore di leggi, un laico senza ordini sacri e un eminentissimo cardinale, un forestiero e uno di casa, un esiliato e un plenipotenziario, un suddito e un amico del Re. Un illustre perseguitato che perpetrò oltraggi gloriosi. Una fenice che rinasce dalle proprie ceneri.|''Orazione funebre per [[Giulio Mazzarino|Mazzarino]]'' <ref>Fonte: ''La memoria e il tempo'', vol. I, ISBN 9788828605409, pag. 352</ref>}}
 
{{quote|La Biblioteca [contiene]… Tutto: la storia minuziosa dell'avvenire, le autobiografie degli arcangeli, il catalogo fedele della Biblioteca, migliaia e migliaia di cataloghi falsi, la dimostrazione della falsità di questi cataloghi, la dimostrazione della falsità del catalogo autentico, l'evangelo gnostico di Basilide, il commento di questo evangelo, il commento del commento di questo evangelo, il resoconto veridico della tua morte, la traduzione di ogni libro in tutte le lingue, le interpolazioni di ogni libro in tutti i libri. |[[Jorge Luis Borges]]}}
 
 
{{quote|Un grumo di odio gli si era piantato dentro la gola come una scheggia affilata.|[[Niccolò Ammaniti]] <ref>''[[Come Dio comanda]],'' pag. 21</ref>}}
 
{{quote|Elizabeth gli cinse il collo e lo baciò. ll calore delle sue labbra si comunicò a tutto il suo corpo, gli corse per la spina dorsale, gli invase il petto, gli confuse la mente.</br>Per un attimo soltanto avvertì come una fitta dolorosa nel cavo del torace… come se d'un tratto vi fosse caduto, per mettervi radici, il seme di un'oscura disperazione. |[[Valerio Massimo Manfredi]] <ref>''[[Palladion]],'' pag. 93</ref>}}
 
{{quote|Cosa ci faceva, stupido, in un convento di frati in via di estinzione quando poteva affondare la lancia in una terra ubertosa, mangiare del frutto proibito, volare alto in un cielo senza nubi, veleggiare in un mare verde come lo smeraldo, toccare l'ombelico del mondo, spirare fiamme come un dragone, finché era in tempo (tempus irreparabile fugit?) prima di tornare mortale, foglia di autunno su un albero… prima di imboccare la discesa che porta alla morte (stipendium peccati, mors).|[[Valerio Massimo Manfredi]] <ref>''[[Palladion]],'' pag. 127</ref>}}
 
{{quote|Come relitti abbandonati sulla spiaggia del mare cronologico.|[[Valerio Massimo Manfredi]] <ref>''Palladion,'' ISBN 8804350057</ref>}}
 
{{quote|Essi devono convincersi anzitutto che non è impossibile annullare i contrari, trasformare il male in bene, la notte in giorno, il nero in bianco. L'atman, dicono gli indiani, il tao, dicono i cinesi; la grazia dicono i cristiani.|[[Ervino Pocar]] <ref>''Cronologia'' premessa a ''[[Il lupo della steppa (romanzo)|Il lupo della steppa]],'' ISBN 8804460350, pag. 23</ref>}}
 
{{quote|L'illusione di tagliare i fondi [per la ricerca] equivalga a tagliare gli sprechi può prosperare solo tra gli ignoranti. Basta leggere un qualunque libro di storia per sapere che la fame non stimola alcuna virtù, anzi.|Claudio Arezzo <ref>Fonte: AA.VV. ''Matematici al lavoro,'' pag. 194 ISBN 978885180098</ref>}}
 
 
{{quote|Se la nostra classe intellettuale non avesse ricevuto un'educazione così raffinata, e avesse imparato la boxe, si sarebbe impedito ai lenoni, ai disertori e a una tale gentaglia di fare una rivoluzione in Germania. Poiché la rivoluzione fu vittoriosa non per gli atti arditi, forti, coraggiosi di quelli che la facevano ma per la vile, commiserevole indecisione di quelli che dirigevano lo Stato, e ne avevano la responsabilità.|[[Adolf Hitler]], ''[[Mein Kampf]],'' pag. 37}}
 
{{quote|— Chi sei?</br>— Sono l'uomo che doveva sposare la ragazza che tu non avresti scelto, che doveva prendere l'altra strada del bivio, dissetarsi all'altro pozzo. Tu non scegliendo hai impedito la mia scelta.</br> — Dove stai andando?</br> — A un'altra locanda da quella che tu incontrerai.</br> — Dove ti rivedrò?</br> — Impiccato a un'altra forca da quella cui ti sarai impiccato. Addio.|[[Italo Calvino]], ''[[Il castello dei destini incrociati]],'' pag. 61}}
 
{{quote|Venere danza incoronata nel cielo della vegetazione, circondata dalle incarnazioni di Zeus multiforme; ogni specie ed individuo e tutta la storia del genere umano non sono che un casuale anello di una catena di mutazioni e evoluzioni.|[[Italo Calvino]], ''[[Il castello dei destini incrociati]],'' pag. 60}}
 
{{quote|In war, truth is the first casualty. Correspondents are more effective than grunts. Grunts merely kill the enemy. All that matters is what we write, what we photograph. History may be written with blood and iron but it's printed with ink. Grunts are good show business but we make them what they are. The lesser services like to joke about how every Marine platoon goes into battle accompanied by a platoon of Marine Corps photographers. That's affirmative. Marines fight harder because Marines have bigger legends to live up to.|[[Gustav Hasford]], ''[[The Short-Timers]],'' pag. 22}}
 
 
{{quote|Tocca al pubblico che legge giudicarci: e crediamo di doverlo distinguere da quello che parla.|[[Denis Diderot]], ''Prospectus'' <ref>Fonte: ''Encyclopédie - Tutte le tavole'' ISBN 8804504951, pag. XL; la frase è ''ibidem'' attribuita però alla penna di [[d'Alembert]].</ref>}}
 
{{quote|Tutto ciò è quasi un simbolo: l'uomo enciclpedico ''scava'' la natura intera con segni umani; non si è mai soli, nel paesaggio enciclopedico; in mezzo all'accumulo degli elementi, c'è sempre un ''prodotto'' fratello dell'uomo: l'oggetto è la sigla umana del mondo.|[[Roland Barthes]] <ref>''Le tavole dell' '' Encyclopédie, saggio introduttivo a Diderot e d'Alembert, ''Encyclopédie - Tutte le tavole'' ISBN 8804504951, pag. VIII </ref>}}
 
{{quote|Lo stesso spirito analitico, arma della ragione trionfante, non può che ''duplicare'' il mondo da spiegare, secondo un processo di circolarità infinita che è lo stesso del dizionario […] In una parola, la frattura del mondo è impossibile: basta uno sguardo — il nostro — perché il mondo sia eternamente pieno.|[[Roland Barthes]] <ref>''Le tavole dell' '' Encyclopédie, saggio introduttivo a Diderot e d'Alembert, ''Encyclopédie - Tutte le tavole'' ISBN 8804504951, pag. XVI </ref>}}
 
{{quote|La scienza è un rifugio per tipi timidi o bizzarri o eccentrici. […] Chi negli anni Venti era studente a Gottinga […] poteva credere davvero di essere finito in un manicomio. Ogni singolo partecipante sembrava un caso grave. La cosa minore che si potesse fare era inventare per gioco un tipo di balbuzie. Robert Oppenheimer, che era uno studente del semestre avanzato, pensava che ci si potesse dare un tono adottando una forma particolarmente elegante di balbuzie [la tecnica njum njum]. se uno era un tipo strano ''[oddball],'' si sentiva lì come a casa sua. |[[Max Delbrück]] <ref>Fonte: Fischer, Ernst Peter, ''Aristotele, Einstein e gli altri'', ISBN 887078455X, pag. 378</ref>}}
 
{{quote|Ogni volta che mi chiesero, anche in sede giudiziaria, se io fossi massone, sempre risposi che non era vero, ma mai dissi "è falso". Direi "è falso" se mi attribuissero la qualità di mafioso o di camorrista o di appartenente alla triade cinese.|[[Francesco Cossiga]] <ref>Fonte: [[Ferruccio Pinotti]], ''Fratelli d'Italia'', ISBN 8817018090, pag. 92</ref>}}
 
=== Muriel Barbery ===
{{quote|A torto crediamo che il risveglio della coscienza coincida con l'ora della nostra prima nascita, forse perché è l'unica condizione vitale che sappiamo immaginare.|[[Muriel Barbery]] <ref>''[[L'eleganza del riccio]],'' pag. 36</ref>}}
 
{{quote|Troppo comodo rimproverare ai fenomenologi il loro autismo senza gatto; io ho dedicato la vita alla ricerca dell'atemporale. Ma chi persegue l'eternità raccoglie solitudine.|[[Muriel Barbery]] <ref>''[[L'eleganza del riccio]],'' pag. 205</ref>}}
 
=== Proust ===
{{quote|Ignorante di architettura, diceva, "Cari miei, prendetemi pure in giro se volete, forse non sarà bello secondo le regole, ma la sua vecchia sagoma bizzarra mi piace. Sono sicura che se suonasse il piano non suonerebbe picchiando solo sui tasti.|[[Marcel Proust]] <ref>''[[Alla ricerca del tempo perduto]],'' libro I, ''Dalla parte di Swann,'' pag. 167</ref>}}
 
{{quote|Ma, quando di un antico passato non sussiste niente, dopo la morte degli esseri, dopo la distruzione delle cose, soli, più fragili ma più intensi, più immateriali, più persistenti, più fedeli, l'odore e il sapore restano ancora a lungo, come anime, a ricordare, ad attendere, a sperare, sulla rovina di tutto il resto, a reggere, senza piegarsi, sulla loro gocciolina quasi impalpabile, l'immenso edificio del mondo.|[[Marcel Proust]] <ref>''[[Alla ricerca del tempo perduto]],'' Vol. I, ''[[Dalla parte di Swann]],'' pag. 149</ref>}}
 
{{quote|La ragazza di cucina era un'entità fisica e morale, un'istituzione permanente alla quale prerogative immutabili assicuravano una sorta di continuità e di identità, attraverso un seguito di forme passeggere nelle quali si incarnava, infatti non riuscimmo mai ad avere la stessa persona per due anni di seguito.|[[Marcel Proust]] <ref>''[[Alla ricerca del tempo perduto]],'' Vol. I, ''[[Dalla parte di Swann]],'' pag. 184</ref>}}
 
{{quote|Quando più tardi, nel corso della vita, ebbi occasione di incontrare, nei conventi per esempio, delle incarnazioni veramente sante della carità, esse avevano generalmente un'aria allegra, positiva, indifferente e brusca da chirurgo che ha premura, quel viso sul quale non si legge nessuna commiserazione, nessun intenerimento dinanzi all'umana sofferenza, nessun timore di ferirla, che è appunto il viso senza dolcezza, il viso antipatico e sublime della vera bontà .|[[Marcel Proust]] <ref>''[[Alla ricerca del tempo perduto]],'' Vol. I, ''[[Dalla parte di Swann]],'' pag. 186</ref>}}
 
{{quote|Ma quando sparisce una fede le sopravvive, e via via sempre più viva, per mascherare la mancanza del potere che abbiamo perduto di dar realtà a cose nuove, un attaccamento feticistico alle cose vecchie che essa aveva animato, come se in esse, e non in noi, risiedesse il divino e la nostra incredulità attuale avesse una causa contingente, la morte degli dei.|[[Marcel Proust]] <ref>''[[Alla ricerca del tempo perduto]],'' Vol. I, ''[[Dalla parte di Swann]],'' pag. 549</ref>}}
 
{{quote|(un grave quesito sociale: sapere se la parete di vetro proteggerà sempre il festino degli animali meravigliosi e se la gente oscura che scruta avidamente nella notte non verrà a catturarli nell'acquario e mangiarseli).|[[Marcel Proust]] <ref>''[[Alla ricerca del tempo perduto]],'' Vol. II, ''[[All'ombra delle fanciulle in fiore]],'' pag. 288</ref>}}
{{quote|Per quanto riguarda le belle ragazze che vedevo passare, dal giorno in cui avevo saputo che le loro guance potevano essere baciate, ero diventato più curioso della loro anima. E l'universo mi era sembrato più interessante.|[[Marcel Proust]] <ref>''[[Alla ricerca del tempo perduto]],'' Vol. II, ''[[All'ombra delle fanciulle in fiore]],'' pag. 321</ref>}}
{{quote|Nel genere umano, la frequenza di virtù identiche in tutti non è meno strabiliante della molteplicità di difetti particolari a ciascuno.|[[Marcel Proust]] <ref>''[[Alla ricerca del tempo perduto]],'' Vol. II, ''[[All'ombra delle fanciulle in fiore]],'' pag. 351</ref>}}
{{quote|Quella fugacità degli esseri che ci sono sconosciuti, che ci obbligano a disancorarci dalla vita abituale dove le donne che frequentiamo finiscono per svelare i loro difetti, ci pone in quello stato di ricerca ove niente più ferma la nostra immaginazione. Ora, spogliare di essa i nostri piaceri significa ridurli a se stessi, a niente.|[[Marcel Proust]] <ref>''[[Alla ricerca del tempo perduto]],'' Vol. II, ''[[All'ombra delle fanciulle in fiore]],'' pag. 408</ref>}}
 
{{quote|D'altronde, siccome dinanzi a quelle ragazze non ero ancora disincantato dall'abitudine, avevo la facoltà di vederle, vale a dire di provare un profondo stupore ogni volta che mi ritrovavo in loro presenza.|[[Marcel Proust]] <ref>''[[Alla ricerca del tempo perduto]],'' Vol. II, ''[[All'ombra delle fanciulle in fiore]],'' pag. 561</ref>}}
 
{{quote|E mentre Françoise toglieva i ganci delle imposte, staccava le stoffe, tirava le tende, il giorno estivo che lei scopriva davanti ai miei occhi sembrava altrettanto morto, altrettanto immemore di una suntuosa e millenaria mummia che la nostra vecchia domestica avesse liberato con cautela di tutte le sue bende, prima di farla apparire, imbalsamata nella sua veste d'oro.|[[Marcel Proust]] <ref>''[[Alla ricerca del tempo perduto]],'' Vol. II, ''[[All'ombra delle fanciulle in fiore]],'' [[explicit]]</ref>}}
 
==== Emendamento personale ====
{{quote|Ma quando sparisce una fede le sopravvive, e via via sempre più vivo,<ref>La ''lectio'' "vivo" è una correzione apportata da Filippof, giacché la traduzione italiana consultata recita "viva" nel medesimo passo.</ref> per mascherare la mancanza del potere che abbiamo perduto di dar realtà a cose nuove, un attaccamento feticistico alle cose vecchie che essa aveva animato, come se in esse, e non in noi, risiedesse il divino e la nostra incredulità attuale avesse una causa contingente, la morte degli dei.|[[Marcel Proust]] <ref>''[[Alla ricerca del tempo perduto]],'' Vol. I, ''[[Dalla parte di Swann]],'' pag. 549</ref>}}
==== Fiancheggiatori ====
 
=== Foucault ===
{{quote|E, se la prigione assomiglia agli ospedali, alle fabbriche, alle scuole, alle caserme, come può meravigliare che tutte queste assomiglino alle prigioni?|[[Michel Foucault]] <ref> ''[[Sorvegliare e punire]],'' pag. 247</ref>}}
 
{{quote|Noi siamo nella società del professore-giudice, dell'educatore-giudice, del "lavoratore sociale"-giudice; tutti fanno regnare l'universalità del normativo, e ciascuno nel punto in cui si trova vi sottomette il corpo, i gesti, i comportamenti, le condotte, le attitudini, le prestazioni. La rete carceraria, sotto le sue forme compatte o disseminate, coi suoi sistemi di inserzione, distribuzione, sorveglianza, osservazione, è stata il grande supporto, nella società moderna, del potere normalizzatore.|[[Michel Foucault]] <ref> ''[[Sorvegliare e punire]],'' pag. 336</ref>}}
 
{{quote|Tutta l'istituzione parapenale, che è fatta per non essere prigione, culmina nella cella, sui muri della quale è scritto, a lettere nere, "Dio ti vede".|[[Michel Foucault]] <ref>''[[Sorvegliare e punire]],'' pag. 325</ref>}}
 
=== Tolstoj ===
 
{{quote|Tutte le famiglie felici si assomigliano; ogni famiglia infelice è invece disgraziata a modo suo. |[[Lev Nikolaevič Tolstoj]] <ref>''Incipit'' di ''[[Anna Karenina]]''</ref>}}
 
{{quote|Non gli veniva nessuna risposta, tranne quella generica che la vita dà a tutte le questioni più complicate e insolubili: vivere giorno per giorno, cioè dimenticare. Cercare l'oblio nel sonno gli era impossibile almeno fino alla notte: non poteva far ritorno alla musica cantata dalle caraffine-donne; dunque, bisognava stordirsi in quell'altro sogno che è la vita.|[[Lev Nikolaevič Tolstoj]] <ref>''[[Anna Karenina]],'' pag. 18</ref>}}
 
{{quote|Lo scopo dell'evoluzione è proprio questo: saper godere di ogni cosa.|[[Lev Nikolaevič Tolstoj]] <ref>''[[Anna Karenina]]'', I vol. pag. 59</ref>}}
 
 
{{quote|Vassienka Veslovski aveva ignorato sino a quel momento come l'eleganza di un cacciatore consistesse appunto nella trascuratezza del vestito in contrasto con la perfezione dell'arma e degli accessori da caccia.|[[Lev Nikolaevič Tolstoj]] <ref>''[[Anna Karenina]],'' II vol. pag. 179</ref>}}
 
{{quote|Il lume che rischiarava per lei il libro della vita, pieno di affanni, di dolore e di male, s'accese d'una vampa più viva che mai, illuminando ai suoi occhi tutto quello che prima era avvolto nelle tenebre; poi crepitò, tremolò e si spense per sempre.|[[Lev Nikolaevič Tolstoj]] <ref>''[[Anna Karenina]],'' II vol. pag. 414</ref>}}
 
{{quote|Ogni uomo, esaminando nei minimi particolari il complicato gioco delle condizioni della propria esistenza, è involontariamente indotto a credere di essere il solo al quale si imponga la necessità di far fronte a tante complicazioni e di sbrigare affari tanto imbrogliati, e non immagina che gli altri, come lui, devono districare casi altrettanto imbarazzanti.|[[Lev Nikolaevič Tolstoj]] <ref>''[[Anna Karenina]],'' pag. 393</ref>}}
 
{{quote|In tutto il corpo dell'animale e particolarmente nella testa, c'era qualcosa di deciso e di energico, e la sua espressione era piena di dolcezza. Frou-Frou era una di quelle bestie che sembrano non parlare soltanto perché la conformazione della bocca non lo consente loro.|[[Lev Nikolaevič Tolstoj]] <ref>''[[Anna Karenina]],'' pag. 240</ref>}}
 
{{quote|Rimase a lungo immobile, con gli occhi aperti nel buio, e le pareva di sentire la luminosità del proprio sguardo.|[[Lev Nikolaevič Tolstoj]] <ref>''[[Anna Karenina]],'' pag. 197</ref>}}
 
{{quote|Nulla crea tanto antagonismo come la divergenza delle opinioni sui particolari delle idee astratte.|[[Lev Nikolaevič Tolstoj]] <ref>''[[Anna Karenina]],'' pag. 494</ref>}}
 
{{quote|Non esistono condizioni alle quali l'uomo non possa assuefarsi, soprattutto quando vede che tutti quelli che gli sono vicini vivono nello stesso modo.|[[Lev Nikolaevič Tolstoj]] <ref>''[[Anna Karenina]],'' Vol. II, pag. 339</ref>}}
 
=== Pascal ===
{{quote|L'anno di grazia 1654,</br>
Lunedí, 23 novembre, giorno di san Clemente papa e martire e di altri nel martirologio,
Vigilia di san Crisogono martire e di altri,</br>
Dalle dieci e mezzo circa di sera sino a circa mezzanotte e mezzo,</br>
Fuoco.</br>
Dio di Abramo, Dio di Isacco, Dio di Giacobbe, non dei filosofi e dei sapienti.</br>
Certezza, Certezza. Sentimento. Gioia. Pace.</br>
Dio di Gesú Cristo.</br>
''Deum meum et Deum vestrum.''</br>
“Il tuo Dio sarà il mio Dio”.</br>
Oblio del mondo e di tutto, fuorché di Dio.</br>
Lo si trova soltanto per le vie insegnate dal Vangelo.</br>
Grandezza dell'anima umana.</br>
“Padre giusto, il mondo non ti ha conosciuto, ma io ti ho conosciuto”.</br>
Ch'io non debba essere separato da lui in eterno.</br>
Gioia, gioia, gioia, pianti di gioia.</br>
Mi sono separato da lui.</br>
''Dereliquerunt me fontes aquae vivae.''</br>
“Mio Dio, mi abbandonerai?”.</br>
“Questa è la vita eterna, che essi ti riconoscano solo vero Dio e colui che hai inviato: Gesú Cristo”.</br>
Gesú Cristo.</br>
Gesú Cristo.</br>
Mi sono separato da lui; l'ho fuggito, rinnegato, crocifisso.</br>
Che non debba mai esserne separato.</br>
Lo si conserva soltanto per le vie insegnate dal Vangelo.</br>
Rinuncia totale e dolce.</br>
Sottomissione intera a Gesú Cristo e al mio direttore.</br>
In gioia per l'eternità per un giorno di esercizio sulla terra.</br>
''Non obliviscar sermones tuos. Amen.''|[[Blaise Pascal]], ''Pensieri,'' a cura di P. Serini, Einaudi, Torino, 1967, pagg. 421-422.}}
=== Carlos Ruiz Zafón ===
{{quote|Noi li vendiamo e li compriamo, ma in realtà i libri non ci appartengono mai. Ognuno di questi libri è stato il miglior di qualcuno.|[[Carlos Ruiz Zafón]], ''[[L'ombra del vento]],'' pag. 10}}
 
{{quote|Anni dopo, ogni volta che avrebbe infilato la rivoltella nella bocca di un prigioniero e premuto il grilletto l'ispettore capo Francisco Javier Fumero si sarebbe ricordato di quando vide il cranio della madre esplodere come un'anguria matura vicino ad un chiosco di Las Planas e non provò niente, se non quel senso di fastidio che suscitano le cose morte.|[[Carlos Ruiz Zafón]], ''[[L'ombra del vento]],'' pag. 203}}
 
{{quote|Un segreto conta quanto coloro da cui dobbiamo proteggerlo.|[[Carlos Ruiz Zafón]], ''[[L'ombra del vento]],'' pag. 15}}
 
{{quote|Latino, ragazzo. Non esistono lingue morte, ma solo cervelli in letargo.|[[Carlos Ruiz Zafón]], ''[[L'ombra del vento]],'' pag. 17}}
 
{{quote|Potrei farti un riassunto ma sarebbe come descrivere una cattedrale dicendo che è un ammasso di pietre che culminano in una guglia.|[[Carlos Ruiz Zafón]], ''[[L'ombra del vento]],'' pag. 31}}
 
{{quote|Le donne capiscono subito quando un uomo si è perdutamente innamorato di loro, soprattutto se il maschio in questione è un minorenne un po' tonto.|[[Carlos Ruiz Zafón]], ''[[L'ombra del vento]],'' pag. 31}}
 
{{quote|Nei miei sogni di adolescente, lei e io saremmo sempre stati due amanti che fuggivano in sella a un libro, pronti a dileguarsi in un mondo immaginario fatto di illusioni di seconda mano.|[[Carlos Ruiz Zafón]], ''[[L'ombra del vento]],'' pag. 31}}
 
{{quote|— Mai sentito, ed è quanto di peggio si possa dire di un musicista. Sicuro di non essertelo inventato? </br>
— Magari. |[[Carlos Ruiz Zafón]], ''[[L'ombra del vento]],'' pag. 55}}
 
{{quote|Quando si renderà conto che i libri fanno compagnia ma portano solo miseria e deciderà di svaligiare una banca o di fondarne una, che è lo stesso, venga a trovarmi e le spiegherò un paio di cose su chiavistelli e serrature.|[[Carlos Ruiz Zafón]], ''[[L'ombra del vento]],'' pag. 64}}
 
{{quote|Parigi è l'unica città al mondo in cui morire di fame è ancora considerata un'arte.|[[Carlos Ruiz Zafón]], ''[[L'ombra del vento]],'' pag. 66}}
 
{{quote|Il cinematografo è stato inventato per intrattenere masse di analfabeti e, a cinquant'anni dalla sua nascita, non è cambiato molto.|[[Carlos Ruiz Zafón]], ''[[L'ombra del vento]],'' pag. 87}}
 
{{quote|Nessuno lo è, neanche Freud; le donne per rime non lo sono, ma è come la corrente elettrica: non c'è bisogno di prendere la scossa per capire come funziona.|[[Carlos Ruiz Zafón]], ''[[L'ombra del vento]],'' pag. 88}}
 
{{quote|Esercito, matrimonio, Chiesa e banca: i quattro cavalieri dell'Apocalisse. Sì, sì, rida pure.|[[Carlos Ruiz Zafón]], ''[[L'ombra del vento]],'' pag. 88}}
 
{{quote|Se si vuole davvero possedere una donna, bisogna imparare a pensare come lei. Tutto il resto, il morbido involucro che ti fa perdere la ragione e l'onore, viene di conseguenza. […] </br>
Non a caso il maestro diceva: mostratemi un dongiovanni e smaschererò il finocchio che è in lui.|[[Carlos Ruiz Zafón]], ''[[L'ombra del vento]],'' pag. 129}}
 
{{quote|No, mi dispiace. Però posso offrirle una caramella Sugus, che, come è stato scientificamente dimostrato, contiene la stessa quantità di nicotina di un Montecristo e in più un mucchio di vitamine.|[[Carlos Ruiz Zafón]], ''[[L'ombra del vento]],'' pag. 139}}
 
=== Codice delle leggi di [[Utente:Filippof/Preambolo_Hammurabi|Hammurabi]] ===
{{quote|Qualora qualcuno accusi un altro, ponendo un bando su di lui, ma non possa provare l'accusa, allora quello che ha accusato sia messo a morte.|[[Codice di Hammurabi|Codice delle leggi di Hammurabi]], legge numero 1}}
 
{{quote|Qualora qualcuno abbia portato un'accusa contro un uomo, e l'accusato salti nel fiume, qualora egli affondi nel fiume l'accusatore prenda possesso della sua casa. Ma qualora il fiume provi che l'accusato non è colpevole, e qualora ne esca indenne, allora chi aveva portato l'accusa sia messo a morte, mentre chi era saltato nel fiume prenderà possesso della casa appartenuta all'accusatore.|[[Codice di Hammurabi|Codice delle leggi di Hammurabi]], legge numero 2}}
 
{{quote|Qualora qualcuno porti un'accusa di qualche crimine davanti agli anziani, e non provi ciò che ha denunciato, qualora si tratti di un crimine per cui è prevista la pena capitale, sia messo a morte.|[[Codice di Hammurabi|Codice delle leggi di Hammurabi]], legge numero 3}}
 
{{quote|Qualora egli convinca gli anziani ad imporre una multa in cereali o denaro, riceva la multa che l'azione produce.|[[Codice di Hammurabi|Codice delle leggi di Hammurabi]], legge numero 4}}
 
{{quote|Qualora un giudice esamini un caso, raggiunga una decisione, e presenti il suo giudizio per iscritto; qualora poi un appaia un errore nella sua decisione, e ciò dipenda da sua colpa, paghi allora dodici volte la multa da lui stabilita nel caso, e sia pubblicamente rimosso dal posto di giudice, né mai più vi sieda per rendere giustizia.|[[Codice di Hammurabi|Codice delle leggi di Hammurabi]], legge numero 5}}
 
{{quote|Qualora qualcuno derubi la proprietà di un tempio o della corte, sia messo a morte, e così chi riceva la refurtiva da lui sia messo a morte.|[[Codice di Hammurabi|Codice delle leggi di Hammurabi]], legge numero 6}}
 
{{quote|Qualora qualcuno compri dal figlio o dallo schiavo di un altro uomo, senza testimoni o un contratto, argento o oro, un bue o una pecora, un asino o qualunque cosa, o qualora egli ne prenda dominio, è considerato un ladro, e sia messo a morte.|[[Codice di Hammurabi|Codice delle leggi di Hammurabi]], legge numero 7}}
 
{{quote|Qualora qualcuno rubi bestiame o pecore, o un asino, o un maiale o una capra, qualora esso appartenga a un dio o alla corte, il ladro paghi trenta volte tanto; qualora appartengano a un uomo liberato del re paghi egli il decuplo; qualora il ladro non abbia nulla con cui pagare, sia messo a morte.|[[Codice di Hammurabi|Codice delle leggi di Hammurabi]], legge numero 8}}
 
{{quote|Qualora una persona perda un bene, e lo ritrovi in possesso di un altro: qualora il possessore dica "Un mercante me l'ha venduto, ho pagato un prezzo di fronte a testimoni", ed il proprietario della cosa dica, "Porterò testimoni che conoscono la mia proprietà", allora l'acquirente porti il mercante che gliel'ha venduto, ed i testimoni dell'acquisto, ed il proprietario porti i testimoni che possono identificare la sua proprietà. Il giudice esamini le loro testimonianze - tanto dei testimoni davanti ai quali fu pagato, quanto di coloro che identificano sulla parola il bene perduto. Il mercante allora si dimostra un ladro e sia messo a morte. Il proprietario del bene smarrito riceve la sua proprietà, e chi l'aveva comprato riceve il denaro pagato dal patrimonio del mercante.|[[Codice di Hammurabi|Codice delle leggi di Hammurabi]], legge numero 9}}
 
{{quote|Qualora l'acquirente non porti il mercante e i testimoni davanti ai quali ha comprato il bene, ma il proprietario porta testimoni che lo identificano, allora il compratore è un ladro e sia messo a morte ed il proprietario riceve il bene perduto.|[[Codice di Hammurabi|Codice delle leggi di Hammurabi]], legge numero 10}}
 
{{quote|Qualora il proprietario non porti testimoni per identificare il bene perduto, è un malfattore, ha calunniato e sia messo a morte.|[[Codice di Hammurabi|Codice delle leggi di Hammurabi]], legge numero 11}}
 
{{quote|Qualora i testimoni non siano subito reperibili, allora il giudice fissi un limite, allo spirare di sei mesi. Qualora i suoi testi non siano comparsi nei sei mesi, è un malfattore, e sopporti la multa del caso pendente.|[[Codice di Hammurabi|Codice delle leggi di Hammurabi]], legge numero 12}}
 
{{quote|Qualora qualcuno rubi il figlio minorenne di un altro, sia messo a morte.|[[Codice di Hammurabi|Codice delle leggi di Hammurabi]], legge numero 14}}
 
{{quote|Qualora qualcuno prenda uno schiavo della corte maschio o femmina, o uno schiavo maschio o femmina di un uomo liberato, fuori dalle porte della città, sia messo a morte.|[[Codice di Hammurabi|Codice delle leggi di Hammurabi]], legge numero 15}}
 
{{quote|Qualora qualcuno riceva in casa sua uno schiavo fuggitivo (maschio o femmina) della corte, o di un uomo liberato, e non lo porti fuori alla pubblica proclamazione del capo della casa, il padrone della casa sia messo a morte.|[[Codice di Hammurabi|Codice delle leggi di Hammurabi]], legge numero 16}}
 
{{quote|Qualora qualcuno trovi schiavi (maschi o femmine) fuggitivi in aperta campagna e li riporti al padrone, il padrone degli schiavi lo ricompensi con due shekels d'argento.|[[Codice di Hammurabi|Codice delle leggi di Hammurabi]], legge numero 17}}
 
{{quote|Qualora lo schiavo non fornisca il nome del padrone, il ritrovatore lo porti al palazzo; segua un ulteriore ricerca, e lo schiavo sia restituito al suo padrone.|[[Codice di Hammurabi|Codice delle leggi di Hammurabi]], legge numero 18}}
 
{{quote|Qualora egli tenga gli schiavi in casa sua, e siano presi là, sia messo a morte.|[[Codice di Hammurabi|Codice delle leggi di Hammurabi]], legge numero 19}}
 
{{quote|Qualora lo schiavo che egli abbia preso fugga da lui, allora giuri ai padroni dello schiavo, e sia libero da ogni biasimo.|[[Codice di Hammurabi|Codice delle leggi di Hammurabi]], legge numero 20}}
 
{{quote|Qualora qualcuno apra un buco in una casa (apra per rubare), sia messo a morte davanti a quel buco e sepolto.|[[Codice di Hammurabi|Codice delle leggi di Hammurabi]], legge numero 21}}
 
{{quote|Qualora qualcuno sia colto sul fatto di rubare, allora sia messo a morte.|[[Codice di Hammurabi|Codice delle leggi di Hammurabi]], legge numero 22}}
 
{{quote|Qualora il ladro non sia trovato, allora il derubato denunci sotto giuramento l'ammontare della sua perdita; allora la comunità, e ... sul cui terreno e territorio e nel cui dominio era [, ] lo indennizzino per la merce rubata.|[[Codice di Hammurabi|Codice delle leggi di Hammurabi]], legge numero 23}}
 
{{quote|Qualora siano rubate persone, allora la comunità e... paghino una mina d'argento ai loro parenti.|[[Codice di Hammurabi|Codice delle leggi di Hammurabi]], legge numero 24}}
 
{{quote|Qualora il fuoco distrugga una casa e qualcuno che viene per porre l'occhio sulla proprietà del padrone della casa prenda la proprietà del padrone della casa, egli sia gettato esattamente in quel medesimo fuoco.|[[Codice di Hammurabi|Codice delle leggi di Hammurabi]], legge numero 25}}
 
{{quote|Se un capo o un uomo (soldato comune), cui è stato ordinato di andare sulla via maestra del re per la guerra non va, ma assolda un mercenario, se trattiene il compenso, allora questo capo o uomo sia messo a morte, e chi lo rappresentava prenda possesso della sua casa.|[[Codice di Hammurabi|Codice delle leggi di Hammurabi]], legge numero 26}}
 
{{quote|Qualora un capo o uomo (soldato comune) sia preso nella sfortuna del re (catturato in battaglia) e qualora i suoi campi e il giardino siano dati ad un altro e questi ne prenda possesso, qualora egli ritorni e raggiunga il suo posto, il suo campo ed il giardino gli siano restituiti, egli ne ritornerà in possesso.|[[Codice di Hammurabi|Codice delle leggi di Hammurabi]], legge numero 27}}
 
{{quote|Qualora un capo o uomo sia preso nella sfortuna di un re, se suo figlio è in grado di entrare in possesso, allora il campo ed il giardino siano dati a lui, egli succederà nell'asse ereditario di suo padre.|[[Codice di Hammurabi|Codice delle leggi di Hammurabi]], legge numero 28}}
 
{{quote|Se suo figlio è ancora giovane, e non può prendere possesso, un terzo del campo e del giardino sia dato a sua madre, ed ella lo prenderà.|[[Codice di Hammurabi|Codice delle leggi di Hammurabi]], legge numero 29}}
 
{{quote|Se un capo o un uomo lascia la sua casa, giardino e campo e lo da in affitto, e qualcun altro prende possesso della sua casa, giardino e campo e lo usa per tre anni: se il primo proprietario ritorna e rivendica la sua casa, giardino e campo, non sia dato a lui, ma continui ad usarlo chi ne prese possesso e lo usò.|[[Codice di Hammurabi|Codice delle leggi di Hammurabi]], legge numero 30}}
 
{{quote|Qualora egli lo dia in affitto per un anno e poi ritorni, la casa, giardino e campo gli sia restituito, ed egli torni a dominarlo.|[[Codice di Hammurabi|Codice delle leggi di Hammurabi]], legge numero 31}}
 
{{quote|Qualora un capo o un uomo sia catturato nella "Strada del Re" (in guerra), e un mercante lo riscatti, e lo riporti al suo posto; qualora egli abbia i mezzi nella sua casa per pagare il riscatto, si riscatti lui stesso: qualora non abbia alcunché nella sua casa per riscattarsi, sia riscattato dal tempio della sia comunità; qualora non vi sia alcunché nel tempio con cui pagare, paghi la corte. Il suo campo, giardino, e casa non siano dati per l'acquisto della sua libertà.|[[Codice di Hammurabi|Codice delle leggi di Hammurabi]], legge numero 32}}
 
== Note ==
{{<references|4}}/>
 
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== Tracce per nuove pagine "Ca' Foscari" ==
Circa altre possibili voci su wikipedia, non c'è che l'imbarazzo della scelta: ci sarebbe da ampliare la voce di Isnenghi, e poi ci sono molti altri suoi allievi più titolati di me: questo mi toglierebbe dall'imbarazzo di aver più spazio del mio "maestro" e di risultare come unico suo "allievo"! Però, obbiettivamente, non si può chiederti di metterti alla caccia di notizie non sempre reperibili su internet. Comunque, se la cosa ti appassiona, ti segnalo qualche nome di miei amici/colleghi/allievi di Isnenghi, con un link da cui partire per cercare ulteriori informazioni:
 
=== [[Eva Cecchinato]] ===
http://www.laterza.it/autore_scheda.asp?id_autore=3836&pr=
Eva Cecchinato
 
nata a Venezia il 10 gennaio 1975.
 
Nell’anno accademico 1999-2000 ho conseguito la Laurea in Lettere presso l’Università Ca’ Foscari di Venezia, con una tesi dal titolo La rivoluzione restaurata. Il 1848-1849 a Venezia fra memoria e oblio, poi pubblicata nel 2003.
 
Nel gennaio del 2006 ho conseguito il Dottorato di Ricerca in Storia delle società contemporanee presso l’Università di Torino, con una ricerca dal titolo I volontari italiani. Garibaldini e garibaldinismo dall’Unità alla Grande guerra (1861-1915).
 
Nell’anno accademico 2006-2007, come docente a contratto presso l’Università Ca’ Foscari di Venezia, mi è stato affidato un corso di Storia contemporanea (corso frontale per studenti part-time).
 
Sono attualmente assegnista presso il Dipartimento di Studi Storici dell’Università Ca’ Foscari di Venezia con una ricerca sulla tradizione garibaldina nel Novecento.
 
Mi sono finora dedicata prevalentemente ai temi della memoria e della sua monumentalizzazione, del contesto politico-culturale veneziano in età liberale, dell’eredità e della rielaborazione delle guerre e delle rivoluzioni del Risorgimento, del garibaldinismo nella fase postunitaria. Su questi aspetti ho partecipato a diversi convegni e seminari.
 
Ho curato per la UTET il primo volume, relativo al Risorgimento, di un’opera ideata e diretta da Mario Isnenghi su Gli italiani in guerra. conflitti, identità, memorie, dall’Ottocento all’Italia repubblicana. Per lo stesso volume ho scritto personalmente diversi saggi.
 
Collaboro da anni alle varie attività di ricerca dell’Istituto veneziano per la storia della Resistenza e della società contemporanea.
 
Elenco delle principali pubblicazioni:
 
Monografie:
- La rivoluzione restaurata. Il 1848-1849 a Venezia fra memoria e oblio, Il Poligrafo, Padova 2003.
 
- Camicie rosse. I garibaldini dall’Unità alla Grande Guerra, Laterza, Roma-Bari 2007.
 
Curatele:
- Da Milano a Capua. Diario di Ismaele Boga, garibaldino. 1860-1861, trascrizione e cura di Eva Cecchinato, Edizioni Nova Charta, Padova 2005.
- Fare l’Italia. Unità e disunità nel Risorgimento, a cura di Mario Isnenghi ed Eva Cecchinato (I volume de Gli italiani in guerra. Conflitti, identità, memorie dal Risorgimento ai giorni nostri, direzione scientifica di Mario Isnenghi), UTET, Torino 2007.
 
Articoli, saggi, atti di convegno:
 
- Tra due «assedii». L’immagine ufficiale della città attraverso le pagine della «Gazzetta Uffiziale di Venezia» (1849-1861), in «Venetica», XIII, 1999, s. III, 2, pp. 117-170.
 
- La rivoluzione restaurata. Il 1848-49 a Venezia fra memoria e oblio, in Università Ca’ Foscari-Venezia. Dipartimento di Studi Storici, Annali 2001. Studi e materiali dalle tesi di laurea, Unicopli, Milano 2002, pp. 79-100.
 
- Guerra e rivoluzione. Immagini e memorie dei combattenti del 1848-49 nel Veneto, in «Venetica», XVI, 2002, s. III, 6, pp. 15-41.
- La definizione della natura della Cassa di Risparmio di Venezia attraverso i suoi rapporti con il Comune e La Cassa di Risparmio di Venezia e l’edilizia popolare. Discussioni, strategie e progetti per la soluzione del problema abitativo della città, in Giannantonio Paladini, Uscire dall’isola. Venezia, risparmio privato e pubblica utilità 1822-2002, Laterza, Roma-Bari 2003, pp. 249-252 e 255-263.
- Il «nemico» austriaco e lo «straniero interno» nella stampa locale e nazionale durante la Strafexpedition, in 1916 – La Strafexpedition. Gli Altipiani vicentini nella tragedia della Grande Guerra, Atti del Convegno di Asiago, 12-15 settembre 2002, Gaspari, Udine 2003, pp. 201-215.
 
- Martiri ed eroi. I complessi monumentali cittadini e le ridefinizioni della venezianità, in La partigiana veneta. Arte e memoria della Resistenza, Atti del Convegno di Venezia, 4 maggio 2001, a cura di Maria Teresa Sega, Nuova Dimensione, Portogruaro (Venezia) 2004, pp. 27-46.
- L’anticlericalismo come ideologia e il laicismo come metodo nell’esperienza della Giunta Selvatico, in Venezia nell’età di Riccardo Selvatico, Atti del Convegno di Venezia, 30 novembre, 1 e 2 dicembre 2001, a cura di Tiziana Agostini, Ateneo Veneto, Venezia 2004, pp. 52-98.
- Venezia e la democrazia italiana, in I laboratori toscani della democrazia e del Risorgimento: la “repubblica” di Livorno, l’ “altro” Granducato, il sogno italiano di rinnovamento, Atti del Convegno di Livorno, 5 e 6 dicembre 2002, a cura di Laura Dinelli e Luciano Bernardini, ETS, Pisa 2004, pp. 451-471.
- I percorsi della memoria. Ricordi e racconti della Resistenza, in Memoria resistente. La lotta partigiana a Venezia e provincia nel ricordo dei protagonisti, a cura di Giulia Albanese e Marco Borghi, Nuova Dimensione, Portogruaro (Venezia) 2005, pp. 21-51.
- «Biografie dei sovversivi». Profili e itinerari garibaldini dopo l’Unità, in «Italia contemporanea», 2006, 243, pp. 303-323.
- La storia di Venezia e la rivoluzione del 1848-49. «Narrazioni» e dinamiche di legittimazione, in «Rassegna storica del Risorgimento», XCIII, 2006, 4, pp. 541-560.
 
- Le ceneri e la memoria. La tomba di Daniele Manin e il dovere del ricordo, in Memoria, rappresentazioni e protagonisti del 1848 italiano, Atti del Convegno di Vicenza, 26 e 27 novembre 1999, a cura di Renato Camurri, Cierre, Sommacampagna (Vr) 2006, pp. 291-344.
- Searching for a Role: Austrian Rule, National Perspective and Memories of the ‘Serenissima’ in Venice, 1848-1866, in Different Paths to the Nation. Regional and National Identities in Central Europe and Italy, 1830-1870, Atti del Convegno di Trento, 24 e 25 giugno 2004, a cura di Laurence Cole, Palgrave McMillan, Basingstoke 2007, pp. 122-143.
- Eva Cecchinato, Mario Isnenghi, La nazione volontaria, in Storia d’Italia, Annali 22. Il Risorgimento, a cura di Alberto Mario Banti e Paul Ginsborg, Einaudi, Torino 2007, pp. 697-720.
 
- Le parole sono pietre. Monumenti e lapidi del Risorgimento tra guerre regia e memoria garibaldina, in Forze armate e beni culturali. Distruggere, costruire, valorizzare, a c. di Nicola Labanca, Luigi Tomassini, Unicopli, Milano 2008, pp. 153-175
 
- Il primo volontariato. I garibaldini, in Fare il soldato. Storie del reclutamento in Italia, a cura di Nicola Labanca, Unicopli, Milano 2008, pp. 48-68.
 
*[[Daniele Ceschin]]
http://www.sissco.it/index.php?id=1231&tx_wfqbe_pi1%5Bidsocio%5D=425
;questo è valido
 
=== [[Giulia Albanese]] ===
http://www.sissco.it/index.php?id=1231&tx_wfqbe_pi1%5Bidsocio%5D=6
;A) questo è valido
;B) ''Ed è anche già linkato da Eva Cecchinato, non serve disorfanare.
 
=== [[Alessandro Casellato]]===
http://www.unive.it/nqcontent.cfm?a_id=7043&persona=001979&vista=curr
 
''Secondo Gilda, questo è l'unico che "merita".''
 
=== E perchè non la stessa Gilda? ===
{{Bio
|Nome = Gilda
|Cognome = Zazzara
|Sesso = F
|LuogoNascita = Milano
|GiornoMeseNascita =
|AnnoNascita = 1977
|LuogoMorte =
|GiornoMeseMorte =
|AnnoMorte =
|Attività = storica
|Epoca = 2000
|Nazionalità = italiana
|PostNazionalità =
}}
 
Benché di origini lombarde, Gilda Zazzara — allieva e collaboratrice di [[Mario Isnenghi]] — dopo la laurea in [[storia contemporanea]] conseguita presso l'[[Università di Bologna]] , vive ed opera da diversi anni a [[Venezia]]. È infatti ricercatrice presso l'[[Università "Ca' Foscari" di Venezia|Università di Ca' Foscari]], ed al momento si occupa precipuamente della storia degli [[anni 1960|anni '60]].
 
== Pubblicazioni ==
* ''Politica e organizzazione della cultura in Italia. L'istituto Gramsci e gli storici. 1968-1979''
* ''La democrazia dinanzi ai giudici. Lelio Basso e i ribelli dell'Amiata'', Fondazione Basso, [[Roma]], [[2003]]
 
== Collegamenti esterni ==
* [http://www.unive.it/nqcontent.cfm?a_id=9961 Pagina personale sul sito di Ca' Foscari]
 
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cambio
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*Adesso che ci penso, tutte le persone di cui sopra (me compreso) collaborano ad una rivista online di storia che si chiama S-nodi:
http://www.scriptaweb.it/labiblioteca/biblio.mv?Screen=PROD&Store_Code=Scripta&Product_Code=181
Una voce sulla rivista non sarebbe male, dal mio punto di vista...
;chiesti ulteriori dati
 
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
 
{{Sviluppo umano}}
 
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[[Categoria:Biologia evolutiva]]
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[[Categoria:Antropologia fisica]]