Ministero dell'interno e Utente:Vivasanrocco/Sandbox3: differenze tra le pagine

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== Storia ==
{{nota disambigua|il ministero francese|[[Ministero degli Interni (Francia)]]|Ministero degli interni}}
=== Fino al 1910 ===
{{Ministero
|immagine=[[File:MinisteroInterno.svg|150px]]
|ministro=[[Roberto Maroni]]
|fondazione=[[1861]]
|fondatore=[[Governo Cavour]]
|sede=Palazzo del Viminale
|indirizzo=Via A. Depretis, 7 <br /> [[Roma]]
|sito web=[http://www.interno.it/ www.interno.it]
}}
 
=== 1920 ===
Il '''Ministero dell'Interno''' del [[Governo italiano]] è l'organo di attuazione della politica interna nella Repubblica, intesa come sicurezza e prevenzione del crimine. Si occupa altresì della regolamentazione delle [[confessione religiosa|confessioni religiose]], o culti ammessi in Italia.
 
=== 1930 ===
L'attuale [[ministro]] è l'onorevole [[Roberto Maroni]] (Lega Nord).
La [[nazionale italiana]] non prese parte al {{WC|1930}}, svolto in [[Uruguay]], per via del lungo viaggio transoceanico da affrontare e anche in funzione di un certo snobismo delle nazioni europee nei confronti di tale torneo.
 
Il {{WC|1934}} venne svolto in [[Italia]] e gli ''Azzurri'' vincono il torneo, superando nell'ordine gli {{NazNB|CA|USA}} (7-1), la {{NazNB|CA|ESP}} (1-0 nella ripetizione dopo lo 0-0 del primo incontro), l'{{NazNB|CA|AUT}} (1-0) e, in finale allo [[Stadio Nazionale del PNF]] a [[Roma]], la {{NazNB|CA|CSK}} per 2-1, laureandosi per la prima volta [[campioni del mondo]].
==Cenni storici==
 
Il {{WC|1938}}, disputato in [[Francia]], ebbe la riconferma dell'[[Italia]] vincitrice con il secondo titolo, consecutivo, di campione del mondo. La nazionale superò nell'ordine la {{NazNB|CA|NOR}} (2-1 d.t.s.), i padroni di casa della {{NazNB|CA|FRA}} (3-1), il {{NazNB|CA|BRA}} (2-1) e in finale allo [[Stade olympique Yves-du-Manoir]] di [[Colombes]] la forte {{NazNB|CA|HUN}} per 4-2.
Il Ministero dell'Interno è tra i [[dicastero|dicasteri]] più antichi presenti nel Governo del [[Regno di Sardegna]]. Esso è passato pressoché indenne alla crescita notevole di funzioni assunte dopo l'[[Unità d'Italia]], dal 1861 del nuovo Stato. Attesa l'assenza di qualsiasi cenno del [[capo del Governo]] nello [[Statuto Albertino]], il Ministero si caratterizzò sin dagli esordi per una sua preminenza sulla [[Presidenza del Consiglio]].
Durante la costruzione del recente Stato unitario il Ministero dell'Interno ha rappresentato un modello fortemente accentrato con una progressiva accentuazione dei poteri centrali, voluta dai primi statisti piemontesi al fine di irrobustire un ordinamento statuale allora visto come troppo variegato. Insieme al [[Ministero delle Finanze]], il dicastero dell'Interno è stato uno dei pilastri sui quali si è costruita l'unità nazionale italiana.
 
=== 1940 ===
Le funzioni del ministero vennero uniformate a quelle del sistema francese dei [[Prefettura|Prefetti]], con sede provinciale quale autorità di diretta emanazione del Governo. Le attribuzioni del Prefetto, furono la conseguenza che l'allora Governo, rappresentato dalla [[Destra storica]] del [[Partito Liberale]], pose per unificare, o l'Italia Unita.
Fu il Ministro [[Bettino Ricasoli|Ricasoli]] nel 1861 con i "decreti di ottobre", che pose la prima pietra per un marcato accentramento.
Nei primi decenni dell'Unità d'Italia furono le Prefetture ad assicurare un ferreo controllo delle realtà locali, rappresentando anche le istanze al Governo centrale. Spesso i Prefetti erano gli unici uffici periferici presenti in varie zone d'Italia.
Il Ministero venne riorganizzato nel 1870 dal Ministro [[Giovanni Lanza|Lanza]] e poi nel 1874, nel 1877, quale primo Governo della Sinistra del Partito Liberale. In quegli anni il dicastero assunse le funzioni di polizia, distinte in polizia giuridica, ossia la [[pubblica sicurezza]] e i penitenziari, e la polizia sociale, intesa quali uffici di sanità pubblica, allora dipendenti da tale organo.
Verso la fine del [[secolo XIX]] il ministro [[Francesco Crispi|Crispi]] rafforzò il ministero e le Prefetture. Negli anni successivi il ministro [[Antonio di Rudinì]] decentrò talune funzioni, affidando alle Prefetture varie attribuzioni prima di competenza del Ministero.
 
=== 1950 ===
Fu con [[Giovanni Giolitti|Giolitti]] che il Ministero divenne lo strumento chiave della sua azione politica. Attuò un controllo su comuni e province molto vigile e severo, come pure l'attività di tutela dell'ordine pubblico. In ambito sanitario venne fatto uno sforzo di razionalizzazione con il c.d. "codice sanitario", [[TU]] delle leggi sanitarie del 1913. Sul lato sociale i Prefetti furono utilizzati nella difficile mediazione dei conflitti di lavoro, o delle condizioni dei lavoratori, collaborando con l'Ufficio governativo del lavoro, o per la municipalizzazione dei servizi essenziali quali tranvie, rete di illuminazione,asili infantili, ecc. Anche in questo caso crebbero i compiti e la stessa amministrazione.
La tragedia di Superga privò la Nazionale di un fondamentale apporto in vista del {{WC|1950}} in [[Brasile]]. Inoltre la formazione attraversò l'[[Oceano Atlantico]] in nave, perdendo l'attrezzatura per l'allenamento e non riuscendo a eseguire una preparazione adeguata.<ref name="palloni">{{cita web|url=http://www.corriere.it/sport/14_febbraio_11/mondiale-1950-quando-italia-ando-brasile-nave-48240e8a-9328-11e3-aaf6-4579e45c2a0a.shtml|titolo=Mondiale 1950: quando l'Italia andò in Brasile in nave (e non fu una grande idea)|autore=Tommasso Pellizzari|data=11 febbraio 2014}}</ref> L'eliminazione giunse già al primo turno con una sconfitta contro la {{NazNB|CA|SWE}} e una vittoria sul {{NazNB|CA|PRY}}.
Con la [[Prima guerra mondiale|guerra mondiale del 1915-1918]] pur gestendo i compiti ordinari di sicurezza, [[ordine pubblico]] e [[sanità]] in situazioni belliche, non ne venne modificato l'assetto complessivo.
Con il [[Fascismo]] poco venne cambiato. Unica nota fu che con la legge n. 1601/1922, la Direzione Generale delle Carceri e dei Riformatori passò al [[ministero della Giustizia|Ministero di Grazia, Giustizia e Culti]]. Mussolini in genere lo riservò a sé, ma il Ministero perse progressivamente il ruolo guida dell'apparato amministrativo statale.
 
Nel {{WC|1954}} in [[Svizzera]] il cammino degli ''Azzurri'' nel torneo iniziò e finì al primo turno, per la doppia sconfitta incassata dai padroni di casa elvetici, intervallati da una vittoria sul Belgio.<ref>{{cita web|url=http://www.mondialidicalcio.org/2014/04/italia-in-svizzera-1954.html|titolo=Italia in Svizzera 1954|data=27 aprile 2014}}</ref>
Nel 1931 al Ministero venne affidata la ''Direzione Generale del Fondo per il Culto e del Fondo di Beneficenza e Religione della Città di Roma'', nonché la ''Direzione Generale degli Affari del Culto'', in precedenza del Ministero di Grazia e Giustizia. Tutt'ora tali uffici dipendono dal Ministero degli Interni.
 
Il 1957 fu l'anno delle qualificazioni al {{WC|1958}} in Svezia, i primi che vedono l'Italia fallire sul campo la partecipazione. Inserita in un girone con {{NazNB|CA|PRT}} e {{NazNB|CA|NIR}}, la nazionale perse lo scontro decisivo con i britannici perdendo 2-1 a [[Belfast]], venendo eliminati.<ref name="Ferrario"/><ref>{{cita news|url=http://archiviostorico.gazzetta.it/1997/gennaio/22/quando_gli_azzurri_furono_aggrediti_ga_0_9701221100.shtml|titolo=Quando gli azzurri furono aggrediti a Belfast|autore=Angelo Rovelli|pubblicazione=La Gazzetta dello Sport|data=22 gennaio 1997}}</ref>
Con la caduta del Fascismo, il cambiamento istituzionale e la nascita della [[Italia|Repubblica]] il Ministero dell'Interno conobbe un'evoluzione. Il tema principale è rappresentato dall'istituzione delle [[Regione|Regioni]] negli anni settanta e dal progressivo trasferimento di competenze.
Si modifica anche la veste del Ministero, o meglio viene rivisitata al sua veste già sottolineata da Giovanni Giolitti decenni prima. Infatti, venne rafforzato il suo ruolo nella protezione sociale, e insieme al [[Ministero del Lavoro]] ha assunto il ruolo chiave delle politiche di ''Welfare'', assicurando il sostegno alle categorie socialmente deboli, e garantendo gli interventi in caso di calamità: si pensi alle pensioni d'invalidità a tutt'oggi erogate dal Ministero degli Interni, nonché alle vecchie Direzione di Assistenza Pubblica e quella dei Servizi Civili. Si pensi poi al settore della sanità, che venne ceduto dal Ministero nel 1958 con l'istituzione del [[Ministero della Sanità]], e nel 1974 alla nascita del [[Ministero dei Beni e delle Attività Culturali|Ministero dei Beni culturali ed Ambientali]], per la quale il Ministero dell'Interno contribuì cedendo gli [[Archivi di Stato]]. Negli anni ottanta venne poi istituito [[Dipartimento della Protezione Civile]], retto da un [[ministro senza portafoglio]], ma basato sull'organizzazione del dicastero.
Col tempo venne riorganizzato l'assetto centrale del Ministero e il numero delle Direzioni Generali passò da 7 a 5. Inoltre, con la legge n. 121/1981 fu riformata la [[Polizia di Stato]], trasformando la Direzione Generale della Pubblica Sicurezza in Dipartimento, anticipando la futura struttura dipartimentale.
Con la [[riforma Bassanini]] degli [[anni 1990|anni novanta]] viene attuato il complessivo processo di riorganizzazione del sistema amministrativo e del Ministero. In particolare il D. Lgs. n. 300/1999 dispose la ristrutturazione in Dipartimenti. Inoltre, viene riformata l'organizzazione delle Prefetture denominate ora [[Prefettura|Prefetture-Uffici Territoriali di Governo]]. Col completamento della riforma il Ministero ha oggi un compito di amministrazione "generale", quale raccordo tra centro e periferia, in particolare per la tutela delle funzioni fondamentali e di sicurezza dei cittadini.
 
==La= sede1960 ===
Al {{WC|1962}} in [[Cile]] la nazionale non superò il girone iniziale dopo aver battuto la {{NazNB|CA|CHE}}, pareggiato con la {{NazNB|CA|FRG}} ma sopratutto perso contro i padroni di casa in un incontro passato alla storia come la «[[Battaglia di Santiago (calcio)|battaglia di Santiago]]» per il clima in campo, tra i giocatori e l'arbitro, e sugli spalti.
[[File:Roma10 flickr.jpg|thumb|Sede del Ministero dell'Interno della Repubblica Italiana]]
Il Ministero dell'Interno ha sede a [[Roma]] nel [[Palazzo del Viminale]] dal [[1925]]. Fino a quel momento il Ministero, insieme con la Presidenza del Consiglio, aveva sede a [[Palazzo Braschi]]. Il Viminale fu commissionato nel [[1911]] da [[Giovanni Giolitti|Giolitti]] all’architetto [[Manfredo Manfredi]], progettato appositamente come sede con funzioni governative. Fu inaugurato ufficialmente il [[9 luglio]] [[1925]]. Il Palazzo del Viminale, nei suoi 5 piani, ha centinaia di stanze, collegate da una serie di itinerari incrociati. Degni di nota sono l’imponente ingresso a tre fornici del Palazzo della Presidenza, lo scalone d’onore del Palazzo degli Uffici, la sala del [[Consiglio dei ministri]] ed il salone di ingresso dello scalone al [[piano nobile]] con le decorazioni in legno pregiato, marmi e stucchi.
 
Anche nel {{WC|1966}} in [[Inghilterra]] l'Italia uscì alla fase a gironi. La squadra del CT [[Edmondo Fabbri]] vinse nell'esordio-rivincita contro il {{NazNB|CA|CHL}}, perse contro l'{{NazNB|CA|SUN}} ma sopratutto contro gli allora semisconosciuti della {{NazNB|CA|PRK}}: [[Pak Doo Ik]] realizzò l'unica rete del match, che resterà nella storia del calcio italiano.<ref>{{Cita web|url=http://www.ilpost.it/2016/07/19/italia-corea-del-nord-1966/|titolo=La famigerata Corea del Nord del 1966|data=19 luglio 2016}}</ref>
==Funzioni==
I suoi compiti sono attualmente disciplinati dal decreto del presidente della Repubblica n. 676/1976 e dal D.P.R. 398 del [[7 settembre]] [[2001]].
 
=== 1970 ===
Da ricordare, in particolare, che il Ministro dell'Interno è componente del [[Consiglio Supremo di Difesa]].
Il {{WC|1970}} giocato in [[Messico]], nonostante la mancata vittoria, segnò il ritorno più o meno in pianta stabile dell'Italia ai vertici del calcio mondiale. Gli ''Azzurri'' vincono il proprio girone con {{NazNB|CA|URY}}, {{NazNB|CA|SWE}} e {{NazNB|CA|ISR}}, affrontando nei quarti i padroni di casa, battuti con un secco 4-1. La semifinale tra Italia e {{NazNB|CA|FRG}}, vinta dai primi per 4-3 dopo i tempi supplementari, passerà alla storia poiché riconosciuta universalmente come la «Partita del secolo». In finale gli italiani verranno sconfitti dal {{NazNB|CA|BRA}} di [[Pelè]] per 4-1.
 
==Organizzazione= 1980 ===
===Classificazione degli uffici===
Gli Uffici del Ministero dell'Interno possono classificarsi secondo la seguente suddivisione:
*in base alla ''competenza territoriale'':
**'''Uffici centrali''': situati presso il Ministero, nella sede centrale di Roma, con competenza su tutto il territorio nazionale, per le materie a ciascuno assegnate;
**'''Uffici periferici''': dislocati a livello locale, con competenza ristretta ad un determinato territorio ([[circoscrizione]]), ne fanno parte ad esempio le Prefetture, i Comandi provinciali dei Vigili del Fuoco, le Questure;
*in balle all'''ampiezza delle competenze'':
**'''Uffici generali''': svolgono un'attività estesa a tutti i settori di competenza del Ministero;
**'''Uffici speciali''': hanno solamente un numero ristretto di competenze, nell'ambito delle attribuzioni dell'Amministrazione dell'Interno.
 
===Uffici centrali1990 ===
A livello centrale il Ministero è organizzato, secondo le disposizioni del DPR n. 398 del [[7 settembre]] [[2001]], che ha accorpato le vecchie direzioni generali tra loro in cinque Dipartimenti, come modificato dal DPR 24 novembre 2009, n. 210 recante ''Disposizioni relative all'organizzazione degli uffici centrali di livello dirigenziale generale del Ministero dell'interno ed al personale dell'amministrazione civile dell'interno, per l'attuazione dell'articolo 1, comma 404-416, della legge 27 dicembre 2006, n. 296 e dell'art. 74 del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito dalla legge 6 agosto 2008, n. 133.'', in GURI n. 22 del 28 gennaio 2010,:
*'''Dipartimento per gli Affari Interni e Territoriali''', suddiviso in 4 Direzioni Centrali:
** DC per gli Uffici Territoriali del Governo e per le Autonomie;
** DC dei Servizi Elettorali;
** DC della Finanza Locale;
** DC per i Servizi Demografici;
*'''[[Dipartimento delle libertà civili e dell'immigrazione|Dipartimento delle Libertà Civili e dell'Immigrazione]]''', suddiviso in 6 Direzioni Centrali:
** DC per le Politiche dell'Immigrazione e dell'Asilo;
** DC dei Servizi Civili per l'Immigrazione e l'Asilo;
** DC per i Diritti Civili, la Cittadinanza e le Minoranze;
** DC degli Affari dei Culti;
** [[Fondo Edifici di Culto|DC per l'Amministrazione del Fondo Edifici di Culto]];
** DC per gli Affari Generali e per la Gestione delle Risorse Finanziarie e Strumentali;
*'''[[Dipartimento della Pubblica Sicurezza]] ([[Polizia di Stato]])''', suddiviso in 13 Direzioni Centrali:
** DC per gli Affari Generali della Polizia di Stato;
** DC della Polizia Criminale;
** [[Direzione centrale anticrimine|DC Anticrimine della Polizia di Stato]];
** [[DCPP|DC della Polizia di Prevenzione]];
** [[Direzione centrale dell'immigrazione e della polizia delle frontiere|DC dell'Immigrazione e della Polizia delle Frontiere]];
** DC per la [[Polizia stradale|Polizia Stradale]], [[Polizia ferroviaria|Ferroviaria]], delle [[Polizia Postale e delle Comunicazioni|Comunicazioni]] e per i Reparti Speciali della Polizia di Stato;
** DC per i Servizi Antidroga;
** DC delle Risorse Umane;
** DC per gli Istituti di Istruzione;
** DC di Sanità;
** DC dei Servizi Tecnico-Logistici e della Gestione Patrimoniale;
** DC per i Servizi di Ragioneria;
** [[Direzione Investigativa Antimafia]] - DIA;
Dal Dipartimento dipendono anche la Scuola Superiore di Polizia e la Scuola di Perfezionamento per le Forze di Polizia, nonché le Direzioni Interregionali della Polizia di Stato.
*'''Dipartimento dei [[Vigili del Fuoco]], del Soccorso Pubblico e della Difesa Civile''', suddivisa in 9 Direzioni Centrali:
** DC per l'Emergenza e il Soccorso Tecnico;
** DC per la Prevenzione e la Sicurezza Tecnica;
** DC per la Difesa Civile e le Politiche di Protezione Civile;
** DC per la Formazione;
** DC per le Risorse Umane;
** DC per le Risorse Logistiche e Strumentali;
** DC per le Risorse Finanziarie;
** DC per gli Affari Generali;
** Ufficio Centrale Ispettivo;
*'''Dipartimento per le Politiche del Personale dell'Amministrazione Civile e per le Risorse Strumentali e Finanziarie''', suddivisa in 2 Direzioni Centrali:
** DC per le Risorse Umane;
** DC per le Risorse Finanziarie e Strumentali.
Dal Dipartimento dipendono anche la '''Scuola Superiore dell'Amministrazione dell'Interno - SSAI''', l''''Ufficio per i Sistemi Informativi Automatizzati - USIA''', l''''Ispettorato Generale di Amministrazione - IGA''', nonché l''''Ispettorato Centrale per i Servizi Archivistici'''.
 
=== 2000 ===
L'attività di controllo amministrativo è affidata al Servizio di Controllo Interno, che valuta l'azione amministrativa in rapporto agli indirizzi politici.
 
===Uffici territoriali2010 ===
Il ministero dell'Interno è strutturato in maniera alquanto complessa a livello territoriale, per via dei compiti di rappresentanza politica del Governo che di ordine pubblico cui assolve. Questi sono gli uffici principali:
* le '''[[Prefettura italiana|Prefetture - Uffici Territoriali di Governo]]''', in n. di 100 <ref>Ne è previsto l'aumento a 103 dal prossimo giugno, con l'apertura delle sedi di [[Monza]], [[Fermo]] e [[Barletta]].</ref>, quali sedi di rappresentanza del Governo in ogni [[provincia]] a statuto ordinario, che svolgono un'azione propulsiva di indirizzo e di mediazione sociale nonché di intervento e collaborazione, anche rispetto alle Autonomie Locali. In [[Trentino-Alto Adige]] sono sostituite dai '''Commissariati del Governo''', enti cui è affidato il coordinamento delle attività statali sul territorio, ma non il controllo degli enti locali, in ossequio allo statuto di autonomia delle due province autonome di [[Provincia di Trento|Trento]] e [[Provincia di Bolzano|Bolzano]]. In [[Valle d'Aosta]], invece, non è previsto nessun organismo decentrato, essendo state trasferite tutte le funzioni prefettizie al [[Presidente]] della [[Regione]] con decreto luogotenenziale n. 545 del [[1945]];
* le '''[[Questure]]''', in n. di 103, dipendono direttamente dal Dipartimento della Pubblica Sicurezza, e hanno il compito di garantire lo svolgimento, la direzione e l'organizzazione di tutta l'attività della [[Polizia di Stato]] nella [[provincia]]. Nei quartieri delle grandi città e nei piccoli comuni le Questure sono suddivise in [[Commissariato|Commissariati]];
* le '''Direzioni Regionali dei Vigili del Fuoco del Soccorso Pubblico e della Difesa Civile''', in n. di 20, istituite per lo svolgimento in ambito regionale con funzioni di coordinamento dei compiti del Corpo Nazionale dei Vigili del fuoco;
* i '''Comandi Provinciali dei Vigili del Fuoco''', in n. di 113, istituiti in ambito provinciale, sono il braccio operativo del Corpo dei Vigili del Fuoco. Questi si suddividono in Distretti, Distaccamenti permanenti e volontari e Posti di vigilanza, alle dipendenze dei Comandi Provinciali. Vi sono poi Reparti e Nuclei Speciali, per particolari attività operative che richiedano l'impiego di personale specificamente preparato, nonché l'ausilio di mezzi speciali o di animali.
 
==Enti alle dipendenze del Ministero dell'Interno==
===Corpo prefettizio e personale dell'Amministrazione civile dell'Interno===
{{Vedi anche|Prefetto (ordinamento italiano)}}
Dal Ministero dell'Interno dipende il [[Corpo prefettizio]], che ne costituisce la dirigenza civile, con compiti di rappresentanza generale del Governo sul territorio nazionale; la figura apicale del Corpo prefettizio è costituita dal [[Prefetto]].
Accanto al Corpo prefettizio (costituito da circa 1.500 unità fra consiglieri, viceprefetti aggiunti, viceprefetti e prefetti) opera il [[Personale civile dell'Interno]], presente anche a fianco della [[Polizia di Stato]], con compiti amministrativi anche di elevato profilo professionale; tale personale consta di circa 20.000 dipendenti distribuiti nelle diverse qualifiche che ne fanno parte (dai dirigenti amministrativi, ai funzionari, agli impiegati di diversa specializzazione, agli esecutivi).
 
===Polizia di Stato===
{{Vedi anche|Polizia di Stato}}
Dal Ministro dell'Interno dipende la [[Polizia di Stato]], quale corpo civile ad ordinamento militare con compiti di pubblica sicurezza e gestione dell'ordine pubblico. Il Capo della Polizia, che è un Prefetto, assume la veste di capo del Dipartimento di Pubblica Sicurezza. La Polizia di Stato consta di circa 100.000 effettivi.
 
== Campionato italiano di calcio ==
===Vigili del fuoco===
<div style="float:right; font-size:90%; width:350px; border:0px; padding:0px; margin-left:1em; margin-right:10px;margin-bottom:0px; text-align:left">
{{Vedi anche|Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco}}
{{finestra|align=right|width=50%|border=1px|col1=#007FFF|col2=white|col3=white|sfondo=|font-
Sempre dal Ministro dell'Interno dipende direttamente il [[Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco]], quale corpo ad ordinamento civile con compiti di difesa civile, servizio di soccorso pubblico e di prevenzione ed estinzione degli incendi su tutto il territorio nazionale. il personale dei Vigili del Fuoco ammonta a circa 32.000 effettivi.
size=120%|titolo=Titoli per squadra|contenuto=
* 35 campionati: {{Calcio Juventus}} (3 stelle);
* 18 campionati: {{Calcio Inter}}, {{Calcio Milan}} (1 stella ciascuna);
* 9 campionati: {{Calcio Genoa}};
* 7 campionati: {{Calcio Pro Vercelli}}, {{Calcio Bologna}}, {{Calcio Torino}};
* 3 campionati: {{Calcio Roma}};
* 2 campionati: {{Calcio Fiorentina}}, {{Calcio Napoli}}, {{Calcio Lazio}};
* 1 campionato: {{Calcio Casale}}, {{Calcio Novese}}, {{Calcio Cagliari}}, {{Calcio Verona}}, {{Calcio Sampdoria}}.
}}</div>
 
==Enti vigilatiCoppa Italia ==
<div style="float:right; font-size:90%; width:350px; border:0px; padding:0px; margin-left:1em; margin-right:10px;margin-bottom:0px; text-align:left">
Il Ministero dell'Interno vigila sui seguenti enti:
{{finestra|align=right|width=50%|border=1px|col1=#007FFF|col2=white|col3=white|sfondo=|font-
* l''''Agenzia Nazionale dei Segretari comunali e provinciali - AGES''';
size=120%|titolo=Titoli per squadra|contenuto=
* l''''Istituto Nazionale di Beneficenza Vittorio Emanuele II''', quale ente attivo nel campo della beneficenza;
* 13 coppe: {{Calcio Juventus}};
* l''''Istituto Opere Laiche Palatine Pugliesi''', quale ente di studio nel campo sociale;
* 9 coppe: {{Calcio Roma}};
* il '''Fondo di Assistenza per il Personale della Polizia di Stato''', quale ente di sostegno previdenziale per gli appartenenti alla [[Polizia di Stato]].
* 7 coppe: {{Calcio Inter}}, {{Calcio Lazio}};
* 6 coppe: {{Calcio Fiorentina}};
* 5 coppe: {{Calcio Milan}}, {{Calcio Torino}}, {{Calcio Napoli}};
* 4 coppe: {{Calcio Sampdoria}};
* 3 coppe: {{Calcio Parma}};
* 2 coppe: {{Calcio Bologna}};
* 1 coppa: {{Calcio Vado}}, {{Calcio Genoa}}, {{Calcio Venezia}}, {{Calcio Atalanta}}, {{Calcio Vicenza||1991}}.
}}</div>
 
== Supercoppa Italiana ==
==Elenco dei Ministri dell'Interno==
<div style="float:right; font-size:90%; width:350px; border:0px; padding:0px; margin-left:1em; margin-right:10px;margin-bottom:0px; text-align:left">
* [[Lista dei ministri italiani dell'Interno]] (Dal 1861).
{{finestra|align=right|width=50%|border=1px|col1=#007FFF|col2=white|col3=white|sfondo=|font-
size=120%|titolo=Titoli per squadra|contenuto=
* 8 supercoppe: {{Calcio Juventus}};
* 7 supercoppe: {{Calcio Milan}};
* 5 supercoppe: {{Calcio Inter}};
* 4 supercoppe: {{Calcio Lazio}};
* 2 supercoppe: {{Calcio Roma}}, {{Calcio Napoli}};
* 1 supercoppa: {{Calcio Sampdoria}}, {{Calcio Parma}}, {{Calcio Fiorentina}}.
}}</div>
{{vedi anche|Supercoppa Italiana}}
La Supercoppa italiana, ufficialmente Supercoppa di Lega,<ref>{{cita pubblicazione|url=http://www.figc.it/it/100/3823/Norme.shtml|titolo=Regolamento della Lega Nazionale Professionisti|editore=Federazione Italiana Giuoco calcio}}</ref> è una competizione [[calcio (sport)|calcistica]] istituita nel [[1988]] e mette annualmente di fronte, in gara unica, il club campione d'Italia e quello vincitore della [[Coppa Italia]]. Nel caso che nella stessa stagione un club detenga entrambi i trofei, la Supercoppa si disputi tra quest'ultimo e la squadra finalista sconfitta della Coppa Italia.
 
Solitamente la sede di gara della Supercoppa italiana è usualmente appannaggio dell'impianto casalingo della formazione campione d'Italia. È però sovente accaduto che la Lega Calcio derogasse a questa consuetudine: qualora si presentasse l'occasione di disputare la sfida in campo neutro, ospiti di una Nazione straniera (la manifestazione ha infatti varcato in alcune edizioni i confini italici, per essere disputata negli [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]], in [[Libia]], in [[Cina]], in [[Qatar]] e in [[Arabia Saudita]]) oppure, per decisione federale, in casa della detentrice della Coppa Italia.<ref name="Supercoppa-2013" >{{cita web|url=http://www.repubblica.it/sport/calcio/serie-a/2013/07/02/news/supercoppa_juve_lazio_18_agosto-62271137/|titolo=Supercoppa, ora è ufficiale: Juve-Lazio il 18 agosto a Roma|data=2 luglio 2013}}</ref>
L'elenco comprende i nominativi dei ministri dell'Interno dal 1861 col [[governo Cavour]] a tutt'oggi, Repubblica Italiana compresa.
 
Anche la [[Lega Italiana Calcio Professionistico]], gestisce il campionato di [[Serie C]] organizza annualmente la [[Supercoppa di Serie C]], che mette di fronte le squadre vincenti nei gironi del torneo.
==Voci correlate==
*[[Prefetto (ordinamento italiano)]]
*[[Ministero della Repubblica Italiana]]
*[[Governo italiano]]
*[[Polizia di Stato]]
*[[Coordinamento (diritto)]]
*[[Vigili del Fuoco]]
*[[Italia]]
*[[Coordinamento]]
 
==Note Rugby ==
{| class="wikitable" style="font-size:90%"
<references/>
! Nazionale
! Città
! Stadio
|-
| rowspan=5 | {{Naz|R15|FRA}}
| '''76''' [[Colombes]]
| '''76''' [[Stadio olimpico Yves du Manoir]]
|-
| '''60''' [[Parigi]]
| '''60''' [[Parco dei Principi]]
|-
| '''51''' [[Saint Denis]]
| '''51''' [[Stade de France]]
|-
| '''1''' [[Marsiglia]]
| '''1''' [[Velodrome]]
|-
| '''1''' [[Vincennes]]
| '''1''' [[Stade de Pershing]]
|-
| rowspan=8 | {{Naz|R15|WAL}}
| rowspan=3 |'''180''' [[Cardiff]]
| '''119''' [[National Stadium]]
|-
| '''48''' [[Millennium Stadium]]
|-
| '''13''' [[Arms Park]]
|-
| rowspan=1 | '''45''' [[Swansea]]
| '''45''' [[St. Helen's Rugby and Cricket Ground]]
|-
| rowspan=1 | '''6''' [[Newport]]
| '''6''' [[Rodney Parade]]
|-
| rowspan=1 | '''4''' [[Londra]]
| '''4''' [[Wembley Stadium]]
|-
| rowspan=1 | '''3''' [[Llanelli]]
| '''3''' [[Stradey Park]]
|-
| rowspan=1 | '''1''' [[Birkenhead]]
| '''1''' [[Parco di Birkenhead]]
|-
| rowspan=14 | {{Naz|R15|ENG}}
|-
| rowspan=2 | '''210''' [[Londra]]
| '''198''' [[Twickenham Stadium]]
|-
| '''12''' [[Rectory Field]]
|-
| rowspan=1 | '''9''' [[Richmond]]
| '''9''' [[Athletic Ground]]
|-
| rowspan=2 | '''5''' [[Manchester]]
| '''4''' [[Whalley Range]]
|-
| '''1''' [[Fallowfield Stadium]]
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| rowspan=1 | '''4''' [[Leicester]]
| '''4''' [[Welford Road]]
|-
| rowspan=3 | '''3''' [[Leeds]]
| '''1''' [[Meanwood Road]]
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| '''1''' [[Headingley]]
|-
| '''1''' [[Cardigan field]]
|-
| rowspan=1 | '''1''' [[Birkenhead]]
| '''1''' [[Upper Park]]
|-
| rowspan=1 | '''1''' [[Bristol]]
| '''1''' [[Ashton Gate]]
|-
| rowspan=1 | '''1''' [[Gloucester]]
| '''1''' [[Stadio di Kingsholm]]
|-
| rowspan=1 | '''1''' [[Dewsbury]]
| '''1''' [[Crown Flatt]]
|-
| rowspan=9 | {{Naz|R15|IRL}}
| rowspan=3 |'''203''' [[Dublino]]
| '''173''' [[Lansdowne Road]]
|-
| '''20''' [[Aviva Stadium]]
|-
| '''10''' [[Croke Park]]
|-
| rowspan=3 | '''20''' [[Belfast]]
| '''14''' [[Ravenhill Stadium]]
|-
| '''5''' [[Ormeau Cricket Ground]]
|-
| '''1''' [[Ulster Cricket Ground]]
|-
| rowspan=1 | '''9''' [[Balmoral]]
| '''9''' [[Balmoral Showgrounds]]
|-
| rowspan=1 | '''3''' [[Cork]]
| '''3''' [[Mardyke]]
|-
| rowspan=1 | '''1''' [[Limerick]]
| '''3''' [[Thomond Park]]
|-
| rowspan=2 | {{Naz|R15|ITA}}
| rowspan=2 |'''47''' [[Roma]]
| '''30''' [[Stadio Flaminio]]
|-
| '''17''' [[Stadio Olimpico (Roma)|Stadio Olimpico]]
|-
| rowspan=7 | {{Naz|R15|SCO}}
| rowspan=4 |'''234''' [[Edinburgo]]
| '''178''' [[Stadio di Murrayfield]]
|-
| '''37''' [[Inverleith]]
|-
| '''17''' [[Raeburn Place]]
|-
| '''2''' [[Powderhall Stadium]]
|-
| rowspan=3 | '''3''' [[Glasgow]]
| '''2''' [[Hamilton Crescent]]
|-
| '''1''' [[Hampden Park]]
|}
 
==Collegamenti esterniCittà ==
* [http://www.interno.it/ Sito istituzionale del Ministero dell'Interno]
 
== Chiese ==
{{ConsiglioDeiMinistri}}
{{Istituzioni italiane}}
{{Portale|diritto|Italia}}
 
<ref>{{cita web|url=|titolo=|accesso=17 giugno 2019}}</ref>
[[Categoria:Ministero dell'Interno| ]]
<ref>{{cita web|url=|titolo=|accesso=17 giugno 2019}}</ref>
<ref>{{cita web|url=|titolo=|accesso=17 giugno 2019}}</ref>
<ref>{{cita web|url=|titolo=|accesso=17 giugno 2019}}</ref>
=== S. N. ===
La concattedrale è in [[stile neoromanico]].
 
La [[facciata]] è [[facciata a salienti|a salienti]], ripartita verticalmente da quattro [[lesene]] e da [[modanatura]] con [[cornice (architettura)|cornice]] ad [[archetti pensili]]. Nella ripartizione centrale, di altezza maggiore rispetto a quelle laterali, è collocato centralmente un [[protiro]] con [[timpano (architettura)|timpano]] triangolare ed un piccolo [[portico]], con [[arco a tutto sesto]] sorretto da quattro colonne, nel quale è collocato l'ingresso principale della concattedrale. Nelle colonne sono inseriti dei [[capitelli]] con i simboli dei [[quattro evangelisti]]. Sopra il protiro è collocato invece un artistico [[rosone]]. Le due ripartizioni laterali presentano entrambe un ingresso con arco a tutto sesto sormontato da una [[monofora]].<ref name=CHIESE/> La facciata è conclusa, nel punto più alto, da una [[croce]] in [[ferro]].
[[de:Innenministerium (Italien)]]
 
[[en:Italian Minister of the Interior]]
=== Soc ===
[[id:Menteri Dalam Negeri Italia]]
La chiesa è in [[stile neoclassico]].<ref name=GTN>{{Cita|Guida Touring|pag. 629|Guida Touring}}</ref>
 
La [[facciata]] è [[facciata a capanna|a capanna]] e presenta centralmente un piccolo [[portale]] [[lapideo]], entro il quale è collocato l'unico ingresso della chiesa, formato da due [[semicolonne]] che sostengono una [[trabeazione]]. Sopra il protiro poggiano due [[lesene]] composite che sorreggono un [[frontone]] spezzato triangolare. Centralmente alla due lesene si trova una [[cornice]] sormontata da uno [[stemma]]. Ai due lati del protiro invece vi sono due coppie di [[capitello ionico|capitelli ionici]] festonati che sorreggono un secondo frontone, curvilineo, di dimensione maggiore rispetto a quello centrale.<ref name=CHIESE/> La facciata è conclusa, nel punto più alto, da una [[croce]] in [[ferro]].
 
=== Ros ===
La chiesa è in [[stile neoromanico]].
 
La [[facciata]] è [[facciata a capanna|a capanna]] e presenta, nella parte inferiore, un [[portico]] avente la stessa larghezza della facciata e formato da quattro colonne che sorreggono due [[archi a tutto sesto]] frontalmente e due [[archi a sesto acuto]] lateralmente. Centralmente il portico è interrotto da un [[protiro]], più alto e aggettante rispetto al resto del portale stesso, formato da due ulteriori colonne che sorreggono anch'esse un arco centrale a sesto acuto. In corrispondenza del protiro, nella facciata è collocato l'ingresso principale della chiesa, sormontato un mosaico raffigurante la ''[[Madonna del Segno]]''. La parte superiore della facciata presenta verticalmente due [[lesene]] all'estremità della stessa, che sorreggono una [[modanatura]] con [[cornice (architettura)|cornice]] ad [[archetti pensili]]. Centralmente, nella parte superiore, è collocato un piccolo [[rosone]].<ref name=CHIESE/> La facciata è conclusa, nel punto più alto, da una [[croce]] in [[ferro]].
 
gradini
 
=== S. Fam. ===
 
=== Cro ===
La chiesa è in [[stile xxx]].
 
La facciata della chiesa, [[facciata a capanna|a capanna]], ha un unico [[portale]] d'ingresso incorniciato da due [[lesene]] [[corinzie]] che sorreggono un [[timpano (architettura)|timpano]] curvilineo spezzato. Ai lati del portale sono invece collocate delle [[paraste]] che sorreggono a loro volta un [[frontone]] triangolare che chiude dalla parte superiore il prospetto, alla cui sommità è posta una [[croce]] in ferro. Tra il portale ed il frontone è collocata una [[monofora]] semicircolare. La facciata si innalza da sopra una base in marmo, che si sviluppa per tutta la larghezza della stessa.
 
=== I e S. R. ===
La chiesa è in [[architettura moderna|stile moderno]].
 
La nuova [[chiesa (architettura)|chiesa]] è un esempio di [[architettura moderna]]. La [[facciata]] presenta solamente un'ampia zoccolatura, che si sviluppa per tutta la larghezza della stessa, e delle [[lesena|lesene]] decorative in [[pietra]] scura che la dividono in tre settori per tutta l'altezza. Centralmente è collocato un [[atrio (architettura)|atrio]], in arretrato rispetto alla facciata e delimitato anch'esso dalle lesene, nel quale vi sono tre ingressi, due laterali e uno centrale.
 
=== M. C. ===
Il santuario è in [[stile barocco]].
 
La facciata del santuario, [[Facciata a capanna|a capanna]], risulta incorniciata da due coppie di [[lesena|lesene]] poste all'estremità della stessa, con ornamenti corinzi in travertino bianco. Le quattro lesene si innalzano da sopra una base in marmo, che si sviluppa per tutta la larghezza della facciata, e sopra di esse si trova un [[frontone]] triangolare con, all'interno, lo [[stemma]] in [[marmo]] dell'[[Ordine carmelitano]]. Centralmente, attorno all'unico [[ingresso]] del santuario, è collocato un piccolo [[portale]] composto da due [[colonne]] [[ordine composito|composite]] alla cui cima s'innalza un [[timpano (architettura)|timpano]] spezzato. Sopra l'ingresso si trova l'altra apertura della facciata, una [[finestra]] [[Centina|centinata]] nei cui vetri, dal [[2012]], è riprodotta l'immagine della [[Madonna del Carmine]]. Sulle coppie di lesene sono collocati gli stemmi vescovili e papali, in bronzo, riferiti al [[1894]] e al momento di realizzazione degli stessi (mons. Antonio Maria de Lorenzo, mons. [[Benigno Luigi Papa]], [[papa Leone XIII]] e [[papa Giovanni Paolo II]]). Ai lati del portale sono invece apposte due iscrizioni, anch'esse in bronzo. Alla sommità della facciata vi è una [[croce di Gerusalemme]]. La facciata è completata, ai due lati, dagli edifici che compongono il complesso del convento.
 
=== S. F. ===
La chiesa è in [[architettura moderna|stile moderno]].
 
La nuova chiesa presenta una [[facciata a capanna]] lineare e semplice che prospetta su di un ampio sagrato. Una scalinata precede l'ingresso, sormontato da una grande vetrata, che si sviluppa verticale occupando una buona parte della facciata stessa.
 
=== S. E. ===
La chiesa è in [[architettura moderna|stile moderno]].
 
La chiesa esternamente presenta una [[facciata a capanna]] senza finestre e senza ornamenti, ad eccezione di due fasce di mattoni ad andamento zigzagante, collocate sopra il portone d'ingresso rialzato di tre gradini rispetto all'esterno.
 
=== M. S. A. ===
La chiesa è in [[architettura moderna|stile moderno]].
 
L'edificio è un esempio di architettura moderna. La facciata, a un saliente, è costituita dal portone d'ingresso e dalla soprastante vetrata a tutta larghezza, che segue l'inclinazione del tetto, realizzato a falda unica in cemento armato, con mensole reggitravi interne di sostegno e manto di copertura in tegole canadesi. Sempre esternamente, a lato destro della facciata, è collocata una stele alla cui cima è posizionata una croce.
 
=== Or ===
La chiesa è in [[architettura moderna|stile moderno]].
 
Il portale d'ingresso è decorato da una [[scultura]] in [[bronzo]] rappresentante l' ''[[Annunciazione]]'', opera dell'artista palmese Antonio Badolati.<ref name="VDT">{{Cita web|url=http://www.lavocedeltirreno.it/images/Articoli/Marzo-2009/Marzo_2009.pdf|titolo=La voce del Tirreno, 5 marzo 2009 anno 3 n. 3|accesso=24 settembre 2016}}</ref>
 
=== S. G. ===
La chiesa è in [[architettura moderna|stile moderno]].
 
La chiesa, di aspetto moderno, esternamente risulta rivestita di marmi bianchi e rosati e nella facciata principale presenta un solo ingresso con gradini, sormontato da una tettoia a sua volta sottostante una vetrata artistica. Altre vetrate artistiche sono l'unico ornamento delle facciate laterali dell'edificio. Nella parte posteriore è collocato un piccolo campanile mentre all'interno il luogo di culto è a navata unica. La chiesa prospetta su una scalinata che la divide dalla pubblica via.