Storia della Lituania e Suehiro Maruo: differenze tra le pagine

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{{Bio
{{C|interi periodi storici completamente assenti, inoltre organizzazione caotica delle informazioni presenti |storia|giugno 2011}}
|Nome = Suehiro
== Preistoria ==
|Cognome = Maruo
Le prime popolazioni ad insediarsi (10000 - [[9000 a.C.]]) nell'[[regione baltica|area baltica]] provenivano dalle vicine regioni meridionali e occidentali, è controverso fra gli storici se furono gli antenati dei [[balti (popolo)|balti]]. Più frequentemente si presume che gli antenati dei Balti raggiunsero l'area tra il [[3000 a.C.]] e il [[2500 a.C.]] assimilando la popolazione indigena.
|PreData= {{Nihongo2|丸尾 末広|Maruo Suehiro}}
|Sesso = M
|LuogoNascita = Nagasaki
|GiornoMeseNascita = 28 gennaio
|AnnoNascita = 1956
|LuogoMorte =
|GiornoMeseMorte =
|AnnoMorte =
|Attività = fumettista
|Attività2 = illustratore
|Attività3 = pittore
|Nazionalità = giapponese
}}
 
== Biografia ==
Nonostante i Balti fossero [[indoeuropei]] e presumibilmente provenissero dall'[[Asia centrale]] è difficile accertarne con precisione la regione di origine. Colonizzarono un territorio di circa 860.000 km² che si estendava dalle rive del [[mar Baltico]] fino all'alto corso del [[Volga]] e del [[Dnjepr]] comprendendo i territori dell'attuale [[Lituania]], della [[Lettonia]], della [[Russia]] occidentale, [[Bielorussia]], [[Polonia]], fino ad ovest del fiume [[Oder]] e a sud-est della [[Finlandia]].
Dopo aver lasciato il liceo nel marzo [[1972]], si trasferisce a [[Tokyo]] e inizia a lavorare in una legatoria nel distretto di [[Itabashi]]. A 17 anni propone la bozza del suo primo [[manga]] al settimanale [[Weekly Shōnen Jump]], ma il suo stile viene giudicato inadatto per una rivista per ragazzi; si allontana dall'ambiente dei fumetti fino al novembre [[1980]], quando esordisce ufficialmente in una rivista porno con ''Ribon no Kishi'', all'età di 24 anni. A partire da questo momento può inseguire la sua visione senza restrizioni e censure. Due anni più tardi, viene pubblicata la prima antologia di Maruo, {{Nihongo|Barairo Kaibutsu|薔薇色ノ怪物}}.
 
Maruo è anche pittore, illustratore, disegna artwork di cd, locandine, e copertine per settimanali e romanzi. Alcuni dei suoi personaggi sono stati commercializzati sotto forma di figurine. Dalla sua opera Shōjo Tsubaki (''L'incredibile show dei mostri di Mr. Arashi'') è stato tratto un anime (''[[Midori]]'') di [[Hiroshi Harada]] con la colonna sonora di [[J.A. Seazer]]. In [[Europa]] è stato commercializzato con il nome di Midori, protagonista, prodotto come DVD in [[Francia]] dalla Cinemalta. Rifacendosi al genere ''[[Ero guro|ero-guro]]'' sviluppa tematiche [[Orrore (genere)|horror]] e [[Feticismo (sessualità)|feticiste]].<ref>{{cita web|url=http://www.publishersweekly.com/article/CA6685667.html?nid=2789&source=title&rid=2046318797|titolo=Last Gasp Finds Beauty in ''The Strange Tale of Panorama Island''|data=24 agosto 2009|}}</ref>
Nel millennio successivo si formarono le diverse tribù baltiche: [[pruzzi]], [[jatvingi]], [[scalvi]], [[curi]], [[seloni]], [[semigalli]], [[galindi]], [[letgalli]], [[lettoni]] e [[lituani]] e [[selonici]].<ref>{{de}}''Pruzzen, Schemaiten, Jatwinger, Nadrauer, Skalwen, Kuren, Semgallen, Selonen, Galinden, Letgallen, Letten und Litauer'': http://freiherren-von-wolff.com/2.html</ref> Questi ultimi risiedevano nell'area compresa tra il corso dei fiumi [[Nemunas]] e [[Neris]].
 
== Opere pubblicate in Giappone ==
== L'epoca pagana ==
* 薔薇色ノ怪物 (Barairo no Kaibutsu)
===Primo riferimento===
** 1982, 25 luglio - Seirindo
Il primo riferimento ad una nazione lituana (''Litua'') proviene dagli annali di [[Quedlinburg]] ed è datata 14 febbraio [[1009]] ad opera del monaco [[Bruno di Querfurt]] che vi perse la vita tentando di convertire la popolazione al [[Cristianesimo]].
** 1992 - Seirindo ISBN 4-7926-0105-3
** 2000, 25 febbraio - Seirindo ISBN 4-7926-0310-2 (nuova edizione)
* 夢のQ-SAKU (Yume no Q-SAKU)
** 1982, 25 dicembre - Seirindo ISBN 4-7926-0110-X
** 2000, 14 aprile - Seirindo ISBN 4-7926-0311-0 (nuova edizione)
* [[DDT]]
** 1983, 25 novembre - Seirindo ISBN 4-7926-0122-3
** 1999, 25 gennaio - 青林工藝舎 ISBN 4-88379-020-7 (nuova edizione)
* 少女椿 (Shōjo Tsubaki)
** 1984, 25 settembre - Seirindo ISBN 4-7926-0129-0
** 1999, 25 agosto - Seirindo ISBN 4-7926-0306-4 (edizione rivista)
** 2003, 24 ottobre - 青林工藝舎 ISBN 4-88379-141-6 (edizione rivista)
* キンランドンス (Kinrandonsu)
** 1985, 1º settembre- Seirindo ISBN 4-7926-0143-6
** 2000, 20 giugno - Seirindo ISBN 4-7926-0319-6 (nuova edizione)
* 丸尾末広ONLY YOU (maruo suehiro ONLY YOU)
** 1985, 25 dicembre
* パラノイア・スター (Paranoia Star)
** 1986, 31 gennaio
** 1994, 25 settembre - 秋田書店 ISBN 4-253-10379-0
* 江戸昭和競作無惨絵英名二十八衆句 (Edo Shōwa Kyōsaku Muzan-e Eimei Nijūhasshūku (Bloody Ukiyo-e nel 1866 & 1988))
** 1988, 20 gennaio 1988
* 丸尾地獄 (Maruo Jigoku)
** 1983, 25 novembre
** 2001, 2 ottobre
* 国立少年 (ナショナルキッド) (Kokuritsu Shōnen (National Kid))
** 1989, 1º agosto - Seirindo ISBN 4-7926-0191-6
* 犬神博士 (Inugami Hakase)
** 1994, 25 settembre
* 風の魔転郎 (Kaze no Matenrō)
** 1995, 25 aprile - 徳間書店 ISBN 4-19-950011-1
* 丸尾地獄2 (Maruo Jigoku 2)
** 1995 - Seirindo
** 2001 12 dicembre - Seirindo
* 丸尾画報1 (MARUOGRAPH1) (Maruo Gahō 1)
** 1996, 1º settembre - トレヴィル
* 丸尾画報2 (MARUOGRAPH2) (Maruo Gahō 2)
** 1996, 1º novembre - トレヴィル
* ギチギチくん (Gichigichi-kun)
** 1996, 1º dicembre - 秋田書店 ISBN 4-253-10318-9
* 月的愛人LUNATIC LOVER'S
** 1997, 25 febbraio - Seirindo
** 1999, 20 dicembre - Seirindo
* マルヲグラフ (Maruograph)
** 1999, 1º marzo - パロマ舎
* 新ナショナルキッド (NEW NATIONAL KID) (Shin National Kid)
** 1999, 25 novembre - 青林工藝舎 ISBN 4-88379-044-4
* 笑う吸血鬼 (Warau Kyūketsuki (Il Vampiro che ride))
** 2000, 15 marzo - 秋田書店 ISBN 4-253-10310-3
* マルヲボックス 特装版 (Maruo Box)
** 2000, 1º agosto - パロマ舎 (edizione limitata 50 esemplari)
* マルヲボックス 普及版 (Maruo Box)
** 2000, 1º agosto - パロマ舎 (edizione limitata 100 esemplari)
* 新世紀SM画報 (Shinseiki SM Gahō)
** 2000, 20 agosto - 朝日ソノラマ
* ハライソ 笑う吸血鬼2 (Paraiso: Warau Kyūketsuki 2)
** 2004 - 秋田書店 ISBN 4-253-10311-1
* 丸尾画報EX1 (MARUOGRAPH EX 1) (Maruo Gahō EX 1)
** 2005, 11 giugno - Editions Treville Pan-Exotica ISBN 4-309-90640-0 (nuova edizione aggiornata di 丸尾画報1)
* 丸尾画報EX2 (MARUOGRAPH EX 2) (Maruo Gahō EX 2)
** 2005, 11 agosto - Editions Treville Pan-Exotica ISBN 4-309-90641-9 (nuova edizione aggiornata 丸尾画報2)
* パノラマ島綺譚 (Panorama-tō Kidan)
** 2008, 25 febbraio - Enterbrain ISBN 4-7577-3969-9 (adattamento di [[Edogawa Rampo]])
 
== Opere pubblicate fuori da Giappone ==
===[[Ducato di Lituania]]===
Le tribù locali iniziarono ad aggregarsi nel XII nella [[regioni della Lituania|regione storica]] dell’[[Aukštaitija]], dando luogo quello che viene definito dagli storici come [[Ducato di Lituania]].<ref>https://books.google.lt/books?id=i4hpVJ51y4oC&pg=PP1&ots=P3qREjLvZr&sig=m3UH27T6E-QacZ1H6JOvoOevlh8&prev=http://www.google.lt/search%3Fq%3Dlithuania%2Bascending%26ie%3Dutf-8%26oe%3Dutf-8%26aq%3Dt%26rls%3Dorg.mozilla:lt:official%26client%3Dfirefox-a&sa=X&oi=print&ct=title&cad=one-book-with-thumbnail#PPA289,M1</ref>
 
'''Italia'''
===[[Regno di Lituania (1251-1263)|Regno di Lituania (XII secolo)]]===
*{{Cita libro|titolo=Midori. La ragazza delle camelie|collana=Manga fantastico|data=4 aprile 2003|editore=Coconino Press|ISBN=978-8888063171}}
In seguito, all'inizio del [[XIII secolo]], fecero ingresso nello scenario lituano l'[[Ordine Teutonico]] e l'ordine dei [[Cavalieri Portaspada]], i quali iniziarono a stabilirsi nell'area della [[Lituania minore]] nell’ambito della [[Crociata livoniana]]. In seguito alle lotte avutesi per il controllo delle regioni, iniziò l'unificazione, non sempre pacifica, delle tribù lituane sotto la guida di [[Mindaugas]], portando alla nascita di un primo stato lituano a cui la [[Chiesa cattolica]] negò il diritto ad esistere. Mindaugas firmò un [[trattato di pace]] e nel [[1251]] si convertì, avviando una collaborazione, anche militarmente, con i crociati;<ref>Claudio Carpini, ''Storia della Lituania: identità europea e cristiana di un popolo'', Città nuova, 2007, p.28.</ref> fu questo evento che permise l’incoronazione [[re di Lituania]] il 6 luglio [[1253]] ad opera del [[Diocesi di Pelplin|Vescovo di Chełmno]] col placet di [[Papa Alessandro IV]], dando inizio al [[Regno di Lituania (1251-1263)|Regno di Lituania]].<ref name="spauda.lt">{{cite book | title=Mindaugas |first=Edvardas |last=Gudavičius |url=http://www.spauda.lt/voruta/about/mindaugas.htm |year=1998 | ___location=Vilnius | publisher=Žara |isbn=9986-34-020-9|language=lt}}</ref> Il regno durò fino al [[1263]] quando Mindaugas fu ucciso da suo nipote [[Treniota]] e il paese ritornò al [[mitologia baltica|paganesimo]] fino al [[1387]], anno in cui fu avviata l’operazione di cristianizzazione del Paese baltico.<ref>{{en}}L’opera di cristianizzazione su vasta scala in Lituania (1387): http://www.lituanus.org/1987/87_4_03.htm</ref>
*{{Cita libro|titolo=Il Vampiro che ride|collana=Manga fantastico|data=30 ottobre 2014|editore=Coconino Press|volume=1|ISBN=978-8876182556}}
*{{Cita libro|titolo=Il vampiro che ride|collana=Manga fantastico|anno=30 ottobre 2014|editore=Coconino Pres|volume=2|ISBN=978-8876182709}}
*{{Cita libro|titolo=Notte putrescente|collana=Manga fantastico|data=4 aprile 2003|editore=Coconino Press|ISBN=978-8888063416}}
*{{Cita libro|titolo=[[La strana storia dell'isola Panorama]]|collana=Manga fantastico|data=7 dicembre 2011|editore=Coconino Press|ISBN=978-8876180651}}
*{{Cita libro|titolo=[[Il bruco]]|collana=Manga fantastico|anno=26 luglio 2012|editore=Coconino Press|ISBN=978-8876182242}}
*{{Cita libro|titolo=Tomino la dannata|collana=Coconino cult|data=12 ottobre 2017|editore=Coconino Press|volume=1|ISBN=978-8876183300}}
*{{Cita libro|titolo=Tomino la dannata|collana=Gekiga|data=1 febbraio 2018|editore=Coconino Press|volume=2|ISBN=978-8876183614}}
*{{Cita libro|titolo=Tomino la dannata|collana=Coconino cult|data=18 luglio 2019|editore=Coconino Press|volume=3|ISBN=978-8876184499}}
 
'''Stati Uniti'''
== Il Granducato ==
* ''Mr. Arashi's Amazing Freak Show'' (少女椿) pubblicato da Blast Books. ISBN 0-922233-06-3
{{vedi anche|Granducato di Lituania}}
* ''Ultra-Gash Inferno'' pubblicato da Creation Books. ISBN 1-84068-039-3
* ''Comics Underground Japan'' (antologia che include la storia "Planet of the Jap") pubblicato da Blast Books. ISBN 0-922233-16-0
* ''How to Rake Leaves'' pubblicato da Stone Bridge Press. ISBN 1-880656-07-8
* ''How to Take a Japanese Bath'' pubblicato da Stone Bridge Press. ISBN 0-9628137-9-6
 
'''Brasile'''
Dopo la morte di [[Mindaugas]], la monarchia fu abolita e iniziò ufficialmente il percorso del [[Granducato di Lituania]]: non vi erano però grandi differenze sostanziali tra i poteri che aveva vantato il monarca e coloro che vennero dopo, ricoprendo dunque un ruolo simile (almeno nei fatti).<ref>“ I secoli di maggiore splendore in Lituania, furono quelli del Granducato”: http://www.treccani.it/enciclopedia/lituania/</ref>
* ''O Vampiro que Ri'' (笑う吸血鬼) pubblicato da Conrad Editora. ISBN 85-7616-045-5
* ''Paraíso: O Sorriso do Vampiro'' (ハライソ 笑う吸血鬼2) pubblicato da Conrad Editora. ISBN 85-7616-196-6
* ''Ero-Guro, o erótico grotesco de Suehiro Maruo'' pubblicato da Conrad Editora. ISBN 85-7616-135-4
 
'''Francia'''
A partire dal [[1316]], il granduca [[Gediminas di Lituania|Gediminas]] aiutato dai coloni tedeschi iniziò la restaurazione del paese; nel [[1323]] Gediminas fondò la città di [[Vilnius]] e insieme al fratello [[Vytenis]] riunì diverse tribù in un solo stato. L'invasione dal parte dei [[Mongoli]] di vaste aree dell'[[Europa orientale]] e la distruzione della [[Rus' di Kiev]] fecero sì che diversi regnanti dell'area si unirono al Granducato della Lituania. In poco tempo, sotto il regno di [[Algirdas]], figlio di Gediminas, il granducato ebbe il controllo di una vasta area comprendente gran parte del territorio della Rus' di Kiev, dall'attuale [[Bielorussia]] all'[[Ucraina]], fino alle coste del [[mar Nero]].<ref>“Il più grande stato per estensione in Europa nel XV secolo”: http://www.treccani.it/enciclopedia/lituania/</ref>
* ''La Jeune Fille aux Camelias'' (少女椿) ISBN 2-915517-03-7
* ''Yume no Q-Saku'' pubblicato da Le Lézard Noir. ISBN 2-9522062-3-6
* ''Lunatic Lover's'' pubblicato da Le Lézard Noir. ISBN 2-9522062-4-4
* ''Vampyre 1'' (笑う吸血鬼) pubblicato da Le Lézard Noir. ISBN 2-9522062-8-7
* ''Vampyre 2'' (ハライソ 笑う吸血鬼2) pubblicato da Le Lézard Noir. ISBN 2-9522062-9-5
* ''Exercices d'Automne: Ou l'Art de Ramasser les Feuilles Mortes'' pubblicato da Le Lézard Noir. ISBN 2-9522062-1-X
* ''L'art du Bain Japonais'' pubblicato da Le Lézard Noir. ISBN 2-9522062-0-1
 
'''Germania'''
== L'epoca cristiana ==
* ''Midori, Das Kamelienmädchen'' (少女椿) ISBN 3-931377-30-X
[[File:Wladyslaw Jagiello.jpg|thumb|Jogaila/[[Ladislao II di Polonia]]]]
* ''Der Lachende Vampir'' (笑う吸血鬼) ISBN 3-931377-87-3
Nella seconda metà del [[XIV secolo]] si intensificarono le ostilità da parte dell'Ordine teutonico. [[Ladislao II di Polonia|Jogaila]], figlio di Algirdas, fece alcune concessioni all'Ordine stilando un accordo segreto, suo zio Kestutis lo imprigionò e iniziò una [[guerra civile]] in seguito alla quale Kestutis fu catturato e condannato a morte.
 
'''Spagna'''
Del [[1385]] è il [[trattato di Kreva]], con il quale la Polonia e la Lituania si unirono. Jogaila sposò [[Edvige di Polonia|Jadwiga]] (Edvige, figlia di [[Luigi I d'Ungheria]]); l'anno [[1386|successivo]] venne battezzato [[Ladislao II di Polonia|Ladislao]] e divenne [[re di Polonia]]. A [[Vitoldo]] venne dato il governo della Lituania; Vitoldo condusse numerose guerre contro i [[Moscoviti]] ed i [[Tartari]] espandendo territorialmente la Lituania.
* ''El Monstruo de Color de Rosa'' (薔薇色ノ怪物) pubblicato da Glénat.
* ''Midori: La Niña de las Camelias'' (少女椿) pubblicato da Glénat.
* ''Dr. Inugami'' (犬神博士) pubblicato da Glénat.
* ''Gichi Gichi Kid'' (ギチギチくん) pubblicato da Glénat.
* ''Lunatic Lover's'' pubblicato da Glénat.
* ''La Sonrisa del Vampiro'' (笑う吸血鬼) pubblicato da Glénat.
* ''La Sonrisa del Vampiro 2: Paraíso'' (ハライソ 笑う吸血鬼2) pubblicato da Glénat.
* ''DDT'' pubblicato da Ediciones Otaku Manga. ISBN 84-96172-68-6. Settembre 2004.
* ''New National Kid'' pubblicato da Ediciones Otaku Manga. Giugno 2004.
* ''La Extraña Historia de la Isla Panorama'' (パノラマ島綺譚) pubblicato da Glénat
 
'''Russia'''
La [[conversione religiosa|conversione]] della Lituania fece venire meno il motivo di ostilità da parte dell'Ordine Teutonico che però si oppose all'unione tra Polonia e Lituania. Nel [[1409]] iniziò pertanto una guerra contro l'unione, che terminò con la sconfitta dell'Ordine nella [[battaglia di Tannenberg]] (14 luglio [[1410]]).
* ''Шоу уродов господина Араси'' (少女椿) pubblicato da Comix Factory. ISBN 978-5-7525-1805-8
* ''Приют влюбленного психопата'' (月的愛人) pubblicato da Comix Factory. ISBN 978-5-7525-1806-5
 
== L'unione con la PoloniaNote ==
<references/>
{{vedi anche|Confederazione polacco-lituana}}
{{W|storia|marzo 2011}}
Tramite l'[[Unione di Lublino]] del [[1569]] la Polonia e la Lituania formarono un nuovo stato chiamato [[Repubblica delle due Nazioni]] o più semplicemente Polonia-Lituania o Unione Polonia-Lituania (in [[lingua polacca|polacco]]: ''Rzeczpospolita'', in lituano: ''Abiejų Tautų Respublika'').
 
== Bibliografia ==
L'unione di Lublino aveva le sue radici nella necessita che i Lituani avevano dell'aiuto polacco per resistere alla costante pressione moscovita. Non trascurabili erano gli interessi economici della nobiltà, sia polacca, sia lituana, e gli interessi dei boiari del Granducato, che grazie all'unione acquisivano gli stessi diritti e privilegi (molto ampi) della nobiltà polacca.
* {{cita libro | autore= Ing, Eric van den; & Schaap, Robert | titolo= Beauty and Violence| anno= 1992| isbn= 90-70216-04-3}}
 
Iniziò una progressiva "[[polonizzazione]]" del paese, l'influenza polacca divenne più forte e nel [[1696]] la lingua polacca divenne quella ufficiale(sino ad allora la lingua ufficiale del Granducato di Lituania era il ruteno ossia il bielorusso antico).
 
Entro l'Unione - la Rzeczpospolita - il Granducato di Lituania continuò a esistere con esercito e tesoro proprio per oltre due secoli.
 
L'ultimo degli Jagelloni fu [[Sigismondo II Augusto]], che morì senza eredi. Dopo la morte di Sigismondo i nobili di entrambi i paesi, per la prima volta elessero in un'unica grande assemblea un nuovo re. Così al trono sali, anche se per un brevissimo periodo (1573-1574) Enrico de Valois, già fratello del re di Francia. Gli successe a sua volta il nobile ungherese, principe di Transilvania[[Stefan Batory]] che nel [[1576]] fu eletto re di Polonia e Granduca di Lituania. A lui si deve la fondazione dell'Accademia di Vilnius, affidata ai gesuiti e la fondazione dell'università.
Durante il suo regno fu allontanata la minaccia moscovita, le forze polacco-lituane sconfissero le armate di Ivan il Terribile, conquistarono la contesa Livonia.
 
Dopo la morte di Stefan, fu eletto re di Polonia e Granduca di Lituania Sigismondo Vasa, già re di Svezia. Durante il suo regno le forze polacco - lituane sconfissero ripetutamente i moscoviti, arrivando ad occupare la stessa Mosca. Nello stesso tempo però lo stato entro in un lungo e sempre più infelice (nonostante gli iniziali successi derivati da un'ottima tecnologia militare e capacità tattiche dei comandanti militari) conflitto con la Svezia, la quale si ribellò all'ultracattolico Sigismondo.
L'ultimo periodo felice fu il regno di Ladislao IV, figlio di Sigismondo, eletto re nel 1632.Mori nel 1648.
Durante l'interregno La Rzeczpospolita fu sconvolta dalla grande ribellione dei cosacchi dell'Ucraina alleatisi con i Tartari. Al trono salì Giovanni Casimiro, fratello del re defunto. L'esercito si dissanguò, ciò nonostante riuscì quasi a stroncare la rivolta. A quel punto i cosacchi si dichiararono vassalli dello Zar moscovita. Le armate russe entrarono dentro i confini della Rzeczpospolita. La Lituania fu occupata, Vilna - la sua capitale, bruciata e distrutta, gli abitanti trucidati. Moltissimi contadini furono catturati e deportati nelle zone orientali dello stato russo. L'economia crollò.
 
Nel 1655 mentre il grande hetman (comandante supremo) della Lituania [[Janusz Radziwiłł (1612-1655)|Janusz Radziwiłł]] preparava una controffensiva contro i russi, il paese fu invaso dall'esercito di Carlo Gustavo re di Svezia. Di fronte ad una tale disgrazia hetman Radziwiłł non poté che accettare il dominio svedese e cercare di arginare comunque i russi insieme agli svedesi. Tuttavia gli svedesi che inizialmente occuparono gran parte della Rzeczpospolita (il paese era ormai indifeso), dopo averlo depredato, ne furono presto scacciati da una grande rivolta di tutta la popolazione guidata dai nobili. La Svezia firmò la pace con la Rzeczpospolita nel 1660, e gli eserciti polacco e lituano effettuarono una serie di campagne negli anni seguenti che portarono alla liberazione della Lituania.
 
La pace di Andruszow che la Rzeczpospolita si decise a firmare a causa di un'ennesima guerra civile scoppiata al suo interno (1667) privò tuttavia il paese delle sue regioni orientali.
 
La repubblica fu in seguito ulteriormente indebolita da una lunga guerra contro l'Impero Ottomano (1672-1699) svoltasi durante i regni di Michele Korybut Wiśniowiecki, Jan Sobieski e Augusto II Wettin (dinastia sassone). Il regno di Augusto portò alla completa decadenza dello stato. La grande guerra del Nord (1700 - 17210) causò di nuovo ingenti perdite, il paese fu di nuovo razziato da svariati eserciti che vi passarono, costò la rovina. La Rzeczpospolita, in esito, divenne di fatto un protettorato russo. Nulla cambiò sotto il figlio di Augusto a parte che quel periodo di pace permise di risollevare l'economia. Sotto il regno dell'ultimo re e granduca Stanislao Augusto Poniatowski (1764-1795) furono attuate importanti riforme strutturali dello stato, volte a modernizzare il paese, costruire un efficiente esercito e quindi liberarsi dall'ormai fortissima influenza russa. Quando la zarina Caterina s'accorse che non sarebbe stata in grado di controllare una Rzeczpospolita riformata, si accordò con l'Austria e la Prussia per il suo smantellamento. Una serie di spartizioni (1772, 1793, 1795), nonostante le rivolte della popolazione polacca, lituana e rutena (insurrezione di Kościuszko del 1794), portò alla cancellazione di quello stato dalle carte geografiche. La Lituania fu assegnata quasi interamente all'[[Impero russo]], solo alcuni suoi territori furono integrati nel [[Regno di Prussia]]. Nel [[1831]], [[1863]] e scoppiarono nel paese delle rivolte nazionali condotte insieme ai polacchi del cosiddetto ''regno di Polonia'' contro il governo zarista.
 
== Governatorato della Lituania ==
{{vedi anche|Governatorato della Lituania}}
 
== Occupazione dell'impero tedesco ==
{{vedi anche|Ober Ost}}
 
== Indipendenza ==
{{vedi anche|Atto di indipendenza della Lituania}}
 
L'[[Atto d'indipendenza della Lituania]] (in lituano: ''Lietuvos Nepriklausomybs Aktas'') o Atto del 16 febbraio è stato firmato dal Consiglio della Lituania il 16 febbraio 1918, affermando l'indipendenza della Lituania, governata da principii democratici, con Vilnius come capitale. L'atto è stata firmata da tutti e venti i rappresentanti, sotto la presidenza di [[Jonas Basanavičius]]. L'atto del 16 febbraio fu il risultato finale di una serie di risoluzioni sul testo, compresa una pubblicata dal congresso di Vilnius e dall'Atto dell'8 gennaio. Il percorso della Legge fu lungo e complesso perché l'impero tedesco esercitò pressioni sul Consiglio per formare un'alleanza. Il Consiglio ha dovuto trattare con attenzione considerando i tedeschi, le cui truppe erano presenti in Lituania, e le richieste della gente lituana.
 
== Regno di Lituania ==
{{vedi anche|Regno di Lituania (1918)}}
Nel febbraio del [[1918]], la Lituania dichiarò a seguito della [[Rivoluzione di ottobre]] che aveva coinvolto qualche mese prima l’[[Impero russo]], la [[Atto d'indipendenza della Lituania|propria indipendenza]].<ref>Di recente, si è festeggiato il centenario di quella prima indipendenza: https://lituaniaviaggi.com/la-lituania-celebra-100-anni-di-indipendenza/</ref> L’[[Impero tedesco]] iniziò così ad esercitare una fortissima [[sfera di influenza|influenza]] sullo Stato, tanto da spingere il Consiglio di Lituania a discutere sulla [[forma di governo]] da adottare per far sì che, di fatto, fossero imposte le politiche teutoniche: fra [[repubblica]] e [[monarchia]], a spuntarla fu, a seguito di una votazione formale, la seconda: seguirono dimissioni di alcuni membri del Consiglio, poi dopo rimpiazzati.<ref>{{lt}}Pranas Čepėnas, ''Naujųjų laikų Lietuvos istorija'', II, Chicago, Dr. Griniaus fondas, 1986, ISBN 5-89957-012-1, pp.215-217.</ref><ref>{{lt}}Mindaugas Maksimaitis, ''Lietuvos valstybės konstitucijų istorija'' (XX a. pirmoji pusė), Vilnius, Justitia, 2005, ISBN 9955-616-09-1, pp.56-60.</ref> Il trono fu proposto al [[Duchi di Urach|Duca Guglielmo di Urach]], il quale accettò a subentrare col titolo di [[Mindaugas II di Lituania|Mindaugas II]]. Tuttavia, benché fosse stata anche redatta in Germania la [[bozza]] di una carta costituzionale,<ref>{{en}}Alfred Erich Senn, ''The Emergence of Modern Lithuania'', Greenwood Press, 1975 [1959], ISBN 0-8371-7780-4, pp.38-39</ref> il Consiglio espresse la volontà di optare per la forma repubblicana verso la fine del 1918, in ragione di due fattori: sarebbe stata maggiormente accettata dalla popolazione e non vi sarebbe stata una penetrante influenza dell’Impero tedesco, prossimo tra l’altro alla sconfitta nella [[Grande Guerra]]. Fu per questo che Mindaugas II non mise mai piede in Lituania e la [[monarchia]] non fu più oggetto di discussione delle Assemblee costituenti successive.<ref>{{en}}Alfred Erich Senn, ''The Emergence of Modern Lithuania'', Greenwood Press, 1975 [1959], ISBN 0-8371-7780-4, pp.38-39</ref>
 
== Prima occupazione sovietica==
===[[Repubblica Socialista Sovietica Lituana (1918-1919)|Prima RSS lituana]]===
 
Archiviata la breve esperienza del [[Regno di Lituania (1918)|Regno di Lituania]], vi fu un periodo di effettiva operatività del governo repubblicano. Accadde infatti che la [[URSS|Russia]] di [[Lenin]], desiderosa di espandere la propria [[sfera di influenza]] nell’[[Europa orientale]], fece il suo ingresso con l’[[Armata Rossa]] nei confini lituani venendo meno al [[trattato di Brest-Litovsk]] con cui si accettava l’indipendenza della Lituania.<ref>{{en}}Eidintas Alfonsas; Vytautas Žalys; Alfred Erich Senn (1999). ''Lithuania in European Politics: The Years of the First Republic'', 1918–1940 (Paperback ed.). New York: St. Martin's Press. p. 36. ISBN 0-312-22458-3.</ref><ref>{{en}}Langstrom, Tarja (2003). ''Transformation in Russia and International Law''. Martinus Nijhoff Publishers. p. 52. ISBN 90-04-13754-8.</ref> Fu così che nacque la [[Repubblica Socialista Sovietica Lituana (1918-1919)|Repubblica Socialista Sovietica di Lituania]] il 16 dicembre [[1918]], guidata dal [[bolscevico]] [[Vincas Mickevičius-Kapsukas]], il quale redasse anche un proclama di sostegno all’annessione della Lituania all’Unione Sovietica: questo recitava alla fine: "''Lunga vita alla [[Repubblica Socialista Federativa Sovietica Russa]] e alla sua incorporata Lituania Sovietica!''".<ref>{{en}}Jurgėla, Constantine R. (1976). ''Lithuania: The Outpost of Freedom''. Valkyrie Press. pp. 161–165. ISBN 0-912760-17-6.</ref>
 
Già dopo qualche settimana, risultavano però evidenti alcune difficoltà: la RSS Lituana si reggeva su fragili equilibri: era impreparata ad affrontare le sfide che la nazione proponeva e dovette far affidamento sull'assistenza dei russi.<ref>{{lt}}Eidintas, Alfonsas (1991). ''Lietuvos Respublikos prezidentai''. Vilnius: Šviesa. p. 36. ISBN 5-430-01059-6.</ref> Questi ultimi avviarono anche un’operazione di sostegno economico, donando 100 milioni di [[rublo sovietico|rubli]] per incentivare le politiche socialiste.<ref>{{lt}}Lesčius, Vytautas (2004). ''Lietuvos kariuomenė nepriklausomybės kovose 1918–1920'' (PDF). Lietuvos kariuomenės istorija. Vilnius: General Jonas Žemaitis Military Academy of Lithuania. p. 29. ISBN 9955-423-23-4.</ref>
 
Nell’ottica di una migliore gestione della politica e amministrazione lituana, [[Mosca (Russia)|Mosca]] decise di incorporare la RSS Lituana a quella [[RSS Bielorussa|Bielorussa]].<ref>Norman Davies, ''Storia d’Europa (II)'', Bruno Mondadori, 2006, volume 4, ISBN 978-88-42-49964-0, p.1042.</ref>
 
===RSS Lituano-Bielorussa ===
{{vedi anche|RSS Lituano-Bielorussa}}
 
== Occupazione nazista ==
{{vedi anche|Reichskommissariat Ostland}}
 
== Repubblica Socialista Sovietica ==
{{vedi anche|Repubblica Socialista Sovietica Lituana}}
 
== Ritorno all'indipendenza ==
{{vedi anche|Atto di Restaurazione dello Stato di Lituania}}
L'11 marzo [[1990]] dopo le elezioni politiche di quell'anno il [[Soviet]] Supremo lituano, odierno [[Seimas]], dichiarò l'indipendenza dall'[[Unione Sovietica]] con l'Atto di ricostituzione dello Stato di Lituania, divenendo la prima [[Repubblica Sovietica]] a fare questo passo.<ref>“L’indipendenza (1990) e gli anni 2000“: http://www.treccani.it/enciclopedia/lituania/</ref> Avendo la Lituania già dichiarato l'indipendenza dall'[[Impero russo]] con l'[[Atto di indipendenza della Lituania]] nel [[1918]], si trattava quindi di ristabilire la propria libertà (persa nel [[1939]] con il [[Patto Molotov-Ribbentrop]]) con questo Atto di Restaurazione. Il riconoscimento da parte dell'[[URSS]] non fu certo un percorso semplice, dato che il [[Segretario generale del PCUS|Segretario del Partito Comunista dell'Unione Sovietica]] [[Michail Gorbačëv]] fece invadere il Paese da parte dell'[[Armata Rossa]] che nei giorni dell'11, 12 e 13 gennaio [[1991]] presero la torre di trasmissione televisiva di [[Vilnius]]. Durante lo scontro con i nazionalisti lituani radunatasi per proteggere la torre, 14 persone rimasero uccise e 700 furono i feriti; l'episodio passerà alla storia come [[Eventi di gennaio]]. Dopo il fallito [[Colpo di stato di Mosca]] di agosto 1991, che causa il [[collasso dell'URSS]], la Lituania venne riconosciuta ed entrò a far parte dell'[[ONU]] il 17 settembre di quello stesso anno. Il 14 aprile [[2003]] a [[Bruxelles]] il [[Consiglio europeo]] approva l'adesione della Lituania all'[[Unione Europea]].<ref>Decisione del Consiglio dell'Unione europea del 14 aprile 2003 relativa all'ammissione della Repubblica ceca, della Repubblica di Estonia, della Repubblica di Cipro, della Repubblica di Lettonia, della Repubblica di Lituania, della Repubblica di Ungheria, della Repubblica di Malta, della Repubblica di Polonia, della Repubblica di Slovenia e della Repubblica slovacca all'Unione ({{pdf}}) [https://eur-lex.europa.eu/LexUriServ/LexUriServ.do?uri=OJ:L:2003:236:0015:0015:IT:PDF GU UE L 236 del 23/9/2003].</ref> Il 16 aprile [[2003]] ad [[Atene]] la Lituania firma il trattato di adesione all'UE,<ref>Trattato tra il Regno del Belgio, il Regno di Danimarca, la Repubblica federale di Germania, la Repubblica ellenica, il Regno di Spagna, la Repubblica francese, l'Irlanda, la Repubblica italiana, il Granducato di Lussemburgo, il Regno dei Paesi Bassi, la Repubblica d'Austria, la Repubblica portoghese, la Repubblica di Finlandia, il Regno di Svezia, il Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del nord (Stati membri dell'Unione europea) e la Repubblica ceca, la Repubblica di Estonia, la Repubblica di Cipro, la Repubblica di Lettonia, la Repubblica di Lituania, la Repubblica di Ungheria, la Repubblica di Malta, la Repubblica di Polonia, la Repubblica di Slovenia, la Repubblica slovacca relativo all'adesione della Repubblica ceca, della Repubblica di Estonia, della Repubblica di Cipro, della Repubblica di Lettonia, della Repubblica di Lituania, della Repubblica di Ungheria, della Repubblica di Malta, della Repubblica di Polonia, della Repubblica di Slovenia e della Repubblica slovacca all'Unione europea [https://eur-lex.europa.eu/LexUriServ/site/it/oj/2003/l_236/l_23620030923it00170032.pdf PDF]).</ref> in vigore dal primo maggio 2004.
 
==La Lituania del XX secolo==
 
Un riepilogo delle varie evoluzioni politiche dello Stato lituano nel XX secolo:<ref>Storia della Lituania: http://www.treccani.it/enciclopedia/lituania/</ref>
* {{simbolo|Flag_of_Russia.svg}} [[Impero russo]]
* {{simbolo|Flag_of_Lithuania_(1918–1940).svg}} [[Lituania|Repubblica lituana]] (da [[febbraio]] [[1918]])
* {{simbolo|Flag_of_Lithuania_(1918–1940).svg}} [[Regno di Lituania (1918)|Regno di Lituania]] ([[luglio]]-[[novembre]] 1918)
* {{simbolo|Flag_of_the_Lithuanian-Byelorussian_SSR.svg}} [[Repubblica Socialista Sovietica Lituana (1918-1919)|Prima RSS lituana]] ([[dicembre]] 1918-febbraio [[1919]])
* {{simbolo|Flag_of_the_Lithuanian-Byelorussian_SSR.svg}} [[Repubblica Socialista Sovietica Lituano-Bielorussa|RSS lituano-bielorussa]] ([[febbraio]] 1919-[[agosto]] 1919)
* {{simbolo|Flag_of_Lithuania_(1918–1940).svg}} [[Lituania|Repubblica lituana]] (agosto 1919-[[1940]])
* {{simbolo|Flag_of_the_Lithuanian_Soviet_Socialist_Republic.svg}} [[Repubblica Socialista Sovietica Lituana|Seconda RSS lituana]] (1940-[[giugno]] [[1941]])
* {{simbolo|Flag_of_Germany_(1935–1945).svg}} [[Reichskommissariat Ostland]] (luglio 1941-[[1944]])
* {{simbolo|Flag_of_the_Lithuanian_Soviet_Socialist_Republic.svg}} [[Repubblica Socialista Sovietica Lituana|Seconda RSS lituana]] (1944-[[marzo]] [[1990]])
* {{simbolo|Flag of Lithuania.svg}} [[Lituania]] (indipendente dal 1990)
 
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== Collegamenti esterni ==
* {{cita web|http://www.maruojigoku.com/|Suehiro Maruo's official website}}
* {{Collegamenti esterni}}
* {{cita web|http://www.suehiromaruo.tumblr.com/|Suehiro Maruo's official tumblr}}
* {{cita web|http://www.Instagram.com/maruosuehiro|Suehiro Maruo's official instagram}}
* {{cita web | 1 = http://www.tcj.com/sp2005/maruo.html | 2 = Articolo da ''The Comics Journal 2005 Special Edition'' | accesso = 6 novembre 2010 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20081120005223/http://www.tcj.com/sp2005/maruo.html | dataarchivio = 20 novembre 2008 | urlmorto = sì }}
* {{cita web|url=http://www.pelleas.net/aniTOP/index.php?p=136&more=1&c=1&tb=1&pb=1|titolo=Articolo sul cartone animato ''Shōjo Tusbaki''}}
 
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== Note ==
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