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{{Infobox aeromobile
|Aeromobile=aereo_civile
|Nome = Lublin R-IX
|Immagine = Lublin R-IX & R-X.jpg
|Didascalia =
|Tipo = [[aereo di linea]]
|Equipaggio = 2
|Progettista = [[Jerzy Rudlicki]]
|Costruttore = {{bandiera|POL}} [[Plage i Laśkiewicz]]
|Data_ordine =
|Data_primo_volo = 18 aprile [[1929]]
|Data_entrata_in_servizio =
|Data_ritiro_dal_servizio =
|Utilizzatore_principale = {{bandiera|POL}} [[Polskie Linie Lotnicze LOT|LOT]]
|Altri_utilizzatori =
|Esemplari = 1
|Costo_unitario =
|Sviluppato_dal = [[Lublin R-VIII]]
|Altre_varianti =
|Tavole_prospettiche =
|Lunghezza = 17,00 [[metro|m]]
|Apertura_alare = 12,1 m
|Larghezza =
|Diametro_fusoliera =
|Freccia_alare =
|Altezza = 4,5 m
|Superficie_alare = 76,0 [[metro quadro|m²]]<ref>Andrzej Glass, ''Polskie konstrukcje lotnicze 1893-1939'', Wydawnictwo Komunikacji i Łączności, Warszawa 1977.</ref>
|Carico_alare =
|Efficienza =
|Allungamento_alare =
|Corda_alare =
|Peso_a_vuoto = 1 814 [[chilogrammo|kg]]
|Peso_carico =
|Peso_max_al_decollo = 3 100 kg
|Passeggeri = 6
|Capacità =
|Capacità_combustibile =
|Motore = un [[motore radiale|radiale]] [[Gnome-Rhône 9A Jupiter]]
|Potenza = 480 [[Cavallo vapore britannico|hp]] (353 [[chilowatt|kW]])
|Spinta =
|Velocità_max = 175 [[chilometro orario|km/h]]
|VNE =
|Velocità_crociera = 145 km/h
|Velocità_salita = 3,5 m/s
|Decollo = 100 m
|Atterraggio =
|Autonomia = 700 km
|Raggio_azione =
|Tangenza = 4 000 m
|Mitragliatrici =
|Cannoni =
|Bombe =
|Missili =
|Piloni =
|Impieghi_sperimentali =
|Record =
|Altro_campo =
|Altro =
|Note =
|Ref = i dati sono estratti da dati estratti da ''Polish Aircraft 1893-1939''<ref name=C1p281>{{Cita|Cynk 1971|p. 281|Cynk1971}}.</ref>
}}
Il '''Lublin R-IX''' fu un monomotore [[aereo di linea|di linea]] [[biplano]], sviluppato dall'[[azienda aeronautica]] [[Polonia|polacca]] [[Plage i Laśkiewicz|E. Plage i T. Laśkiewicz]] nei tardi [[anni 1920|anni venti]], e rimasto allo stadio di [[prototipo]].
== Storia del progetto ==
Nell'estate del [[1926]]<ref name=C1p280>{{Cita|Cynk 1971|p.280|Cynk1971}}.</ref> il governo del generale [[Józef Piłsudski]] decise di procedere alla nazionalizzazione del servizio di trasporto aereo civile, con la conseguente messa in servizio di nuovi tipi di velivoli. Il responsabile dell'ufficio tecnico della ditta E. Plage i T. Laśkiewicz di [[Lublino]],<ref name=C1p278/> [[ingegnere]] [[Jerzy Rudlicki]],<ref name=M3p123>{{Cita|Morgała 2003|p.123|Morgała2003}}.</ref> coadiuvato da [[Jerzy Dąbrowski]], decise di realizzare il progetto di un nuovo velivolo, designato Lublin R-IX, derivato da quello del [[bombardiere]] leggero ed [[aereo da ricognizione]] [[Lublin R-VIII]]<ref name=C1p278>{{Cita|Cynk 1971|p.278|Cynk1971}}.</ref> allora in fase di sviluppo.<ref name=C1p280/> Gli studi preliminari iniziarono nell'inverno tra il [[1927]] e il [[1928]], e prevedevano una diversa struttura della fusoliera, capace di accogliere sei persone. La motorizzazione iniziale era affidata ad un nuovo motore in linea Lorraine-Dietrich<ref name=C1p280/> a 12 cilindri a W, raffreddato ad acqua, erogante 550 hp, prodotto su licenza in [[Polonia]] presso gli stabilimenti Skoda.<ref name=C1p280/>
Nel corso del 1927 il Ministero dei Trasporti emise un requisito per un nuovo velivolo da trasporto passeggeri, cui risposero le ditte [[Państwowe Zakłady Lotnicze]] (PZL),<ref name=C1p280/> [[Podlaska Wytwórnia Samolotów]] (PWS)<ref name=C1p280/> e [[Wielkopolska Wytwórnia Samolotów|Samolot]].<ref name=C1pVIII>{{Cita|Cynk 1971|p.VIII|Cynk1971}}.</ref> Nessuno di questi tre progetti ricevette ordini di produzione, in quanto ritenuti insoddisfacenti dalle autorità. Nel 1928 il Ministero dei Trasporti, deciso a far adottare dalla neocostituita [[compagnia aerea di bandiera]] [[Polskie Linie Lotnicze LOT|LOT]]<ref>Fondata ufficialmente il 1º gennaio 1929, ma in realtà costituita qualche tempo prima.</ref> un aereo di produzione nazionale, emise un ulteriore requisito. In risposta furono presentati sei progetti: i PZL T 200, PZL T 400, PZL T 600, PZL "Y", Lublin R-IX, [[PWS 20|PWS 20T]] e [[Samolot M.N.2]].<ref name=C1p436>{{Cita|Cynk 1971|p.436|Cynk1971}}.</ref> Dopo le prime valutazioni il Ministero, in accordo con la LOT che fungeva da principale sponsor, decise di autorizzare la costruzione dei prototipi dei due migliori progetti presentati, il Lublin R-IX<ref>Per la realizzazione del velivolo la compagnia erogò, verso la metà del 1928, la somma di 50.000 [[zloty]] a titolo di sussidio.</ref> e il [[PWS-20]]. La decisione finale venne presa nel dicembre dello stesso anno, e il prototipo dell'R-IX, dotato di un propulsore radiale [[Gnome-Rhône 9A Jupiter]] da 480 hp,<ref name=C1p280/> volò per la prima volta il 18 aprile [[1929]].<ref name=C1p280/> Nel giugno dello stesso anno fu presentato alla 10ª National Universal Exibition di [[Poznań]].<ref name=C1p281/>
== Tecnica ==
Il Lublin R-IX era un biplano, di costruzione mista in legno e metallo.<ref name=C1p285>{{Cita|Cynk 1971|p.285|Cynk1971}}.</ref> La [[fusoliera]], costruita in tubi d'[[acciaio]], aveva [[sezione (geometria descrittiva)|sezione]] rettangolare,<ref name=C1p285/> La zona anteriore era rivestita in [[duralluminio]], mentre il resto in [[compensato]] e [[tela]]. La parte terminale della fusoliera era realizzata in legno rivestito di [[compensato]].<ref name=C1p285/> L'[[impennaggio]] di coda era del tipo classico mono[[deriva (aeronautica)|deriva]], dotato di [[Piano orizzontale (aeronautica)|piani orizzontali]] [[asta di controvento|controventati]], rivestiti in compensato, mentre il [[Timone (aeronautica)|timone]] era rivestito in tela. La [[ala (aeronautica)|configurazione alare]] era [[Biplano#Sesquiplano|biplano-sesquiplana]], ovvero con ala superiore di maggior [[apertura alare|apertura]] dell'inferiore, realizzate con struttura mista e ricoperte in tela.<ref name=C1p285/> Le due ali, rivestite in tela e compensato, erano collegate tra loro con una coppia di montanti, rinforzati da cavi d'[[acciaio]], la superiore montata alta a parasole e l'inferiore bassa sulla fusoliera.<ref name=C1p285/>
Il [[carrello d'atterraggio]] era un triciclo classico a V,<ref name=M3p123/> fisso, dotato anteriormente di gambe di forza<ref name=M3p123/> [[ammortizzatore|ammortizzate]]<ref>Il velivolo disponeva di ammortizzatori oleopneumatici Aerol.</ref> ed integrato posteriormente da un [[pàttino d'atterraggio|pattino d'appoggio]].
Biposto,<ref name=C1p281/> dotato di due [[cabina di pilotaggio|abitacoli]] in tandem,<ref name=M3p124>{{Cita|Morgała 2003|p.124|Morgała2003}}.</ref> l'anteriore destinato al [[aviatore|pilota]] era dotato di parabrezza. La cabina passeggeri posta della fusoliera in posizione centrale, direttamente sotto gli abitacoli di pilotaggio, ospitava all'interno sei persone, ed era riscaldata e ventilata.<ref name=C1p281/> L'accesso avveniva tramite un portello posizionato sul lato sinistro della fusoliera.
La propulsione era affidata ad un [[motore aeronautico|motore]] [[Gnome-Rhône 9A Jupiter]], a 9 [[cilindro (meccanica)|cilindri]] [[motore radiale|radiali]], raffreddati [[raffreddamento ad aria|ad aria]], erogante la [[potenza (fisica)|potenza]] di 480 [[cavallo vapore britannico|hp]] (353 [[chilowatt|kW]]) ed azionante un'[[elica]] bipala lignea.<ref name=C1p281/>
== Impiego operativo ==
Dopo l'esposizione a Poznań l'aereo venne consegnato alla compagnia aerea LOT, ma i collaudi operativi non diedero buon esito. L'azienda lo trovò inferiore ai [[Fokker F.VII|Fokker F.VIIA/1m]] e [[Junkers F 13]] che già operavano per la compagnia, richiedendo molta più manutenzione dei modelli precedentemente citati. Inoltre un rapporto governativo, pubblicato nel dicembre 1928,<ref name=C1p281/> stabiliva che la formula biplana, applicata ad un aereo da trasporto civile fosse ormai da ritenersi superata.
Il velivolo fu usato brevemente per attività sperimentali, circa due anni, e quindi accantonato in un [[hangar]]<ref name=C1p281/> della compagnia sull'aeroporto di Poznań, per essere successivamente demolito.<ref name=C1p281/>
== Utilizzatori ==
;{{POL}}
*[[Polskie Linie Lotnicze LOT|LOT]]
== Note ==
<references/>
== Bibliografia ==
*{{cita libro|cognome=Cynk|nome=Jerzy Bogdan||titolo=Polish Aicraft 1893-1939|editore=Putnam & Company|città=Londra|anno=1971|pagine=pp.75-78|lingua=inglese|ISBN=0-370-00085-4|cid=Cynk1971}}
*{{cita libro|cognome=Glass|nome=Andrzej|titolo=Polskie konstrukcje lotnicze 1893-1939|editore=WKiŁ|città=Warszawa|anno=1977|lingua=polacco|cid=Glass1977}}
*{{cita libro|cognome=Glass|nome=Andrzej|titolo=Polskie konstrukcje lotnicze do 1939. [T. 1]|editore= STRATUS|città=Sandomierz|anno=2004|lingua=polacco|cid=Glass12004}}
*{{cita libro|cognome=Morgała|nome=Andrzej|titolo=Samoloty wojskowe w Polsce: 1924-1939 [T. 2]|editore=Wydawnictwo "Bellona"|città=Warszawa|anno=2003|lingua=polacco|ISBN=83-11-09319-9|cid=Morgała2003}}
*{{cita libro|cognome=Szewczyk|nome=Witold|titolo=Samoloty na których walczyli Polacy|editore=Wydawnictwa Komunikacji i Łączności|città=Warszawa|anno=1988|lingua=polacco|ISBN=83-206-0738-8|cid=Szewczyk1988}}
== Collegamenti esterni ==
*{{cita web|url=http://www.tnn.pl/pm,803.html|titolo=Samolot Lublin R-IX|accesso=24 ottobre 2013|lingua=pl|editore=http://www.tnn.pl/|sito=Ośrodek Brama Grodzka - Teatr NN - Lublin|data=|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20131029203338/http://www.tnn.pl/pm,803.html|dataarchivio=29 ottobre 2013|urlmorto=sì}}
*{{cita web|autore=Krzysztof Luto|url=http://www.samolotypolskie.pl/samoloty/1684/126/Lublin-R-IX2|titolo=Lublin R-IX, 1929|accesso=24 ottobre 2013|lingua=pl|editore=http://www.samolotypolskie.pl/|sito=samolotypolskie.pl - Samoloty w Lotnictwie Polskim|data=}}
*{{cita web|url=http://www.airwar.ru/enc/cw1/lublinr9.html|titolo=Lublin IX|accesso=24 ottobre 2013|lingua=ru|editore=http://www.airwar.ru|sito=Уголок неба|data=}}
{{Lublin aerei}}
{{Portale|Aviazione|trasporti}}
[[Categoria:Aerei civili polacchi]]
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