[[File:Luigi polacchi3.jpg|thumb|Luigi Polacchi]]
{{W|strumenti musicali|gennaio 2010}}
{{Bio
|Nome = Luigi
|Cognome = Polacchi
|Sesso = M
|LuogoNascita = Penne
|LuogoNascitaLink = Penne (Italia)
|GiornoMeseNascita = 18 febbraio
|AnnoNascita = 1894
|LuogoMorte = Pescara
|GiornoMeseMorte = 14 luglio
|AnnoMorte = 1988
|Epoca = 1900
|Attività = poeta
|Attività2 = scrittore
|Nazionalità = italiano
}}
== Biografia ==
Le '''campanine''' sono uno [[strumento musicale]] tradizionale della cultura [[Bergamo|bergamasca]], ma riscontrabile anche in ambiente brianzolo con il nome di "cembul", consistente in una sorta di [[xilofono]] popolare costituito da una serie di otto o più risuonatori in [[vetro]] disposti in [[scala diatonica|scala diatonica maggiore]]. I vetri sono alloggiati all'interno di una scatola in legno che funge da [[cassa armonica]] per espandere le vibrazioni date dalla percussione esercitata sui vetri da martelletti suonati direttamente con le mani.
Dopo gli studi compiuti nelle sedi di [[Penne (Italia)|Penne]], [[Ascoli Piceno]], [[Firenze]], [[Bologna]] e [[Roma]], fu docente di italiano e latino nel ''Liceo d'Annunzio'' di [[Pescara]] e nel ''Liceo Giulio Cesare'' di Roma; ricoprì l'incarico anche presso l'Istituto Italiano di [[Bruxelles]]; fu incaricato di presidenza di istituto e reggente del Provveditorato agli Studi di Pescara, presidente del Conservatorio Pareggiato ''"Luisa d'Annunzio"''; condirettore della rivista ''Tempo Nostro'', redattore del ''Saggiatore'' e collaboratore di altre prestigiose riviste letterarie.
Nel periodo compreso tra gli [[anni 1930|anni trenta]] e [[anni 1950|cinquanta]] la sua casa di Pescara, fu cenacolo letterario a cui presero parte anche personalità come [[Giovanni Gentile]], [[Alfredo Luciani]] (con cui avrebbe fondato, nel 1934, il cenacolo culturale chiamato ''Casa di Poesia''), [[Ignazio Silone]], [[Domenico Tinozzi]], [[Michele Cascella]] ed [[Ennio Flaiano]].
==Storia==
Il termine ''campanine'', caratteristico della lingua bergamasca, rinvia immediatamente al termine [[campana]], ma non allude a una campana in miniatura, bensì a uno strumento preparatorio per avvicinarsi al suono delle campane, in particolar modo al suono delle campane secondo il sistema dell'allegrezza, vale a dire del suono ''a tastiera'' o ''a carillon''. Le campanine nascono probabilmente verso la fine del [[XVIII secolo]], quando nell'area bergamasca e lombarda vengono fusi concerti di campane composti da cinque e più bronzi intonati in [[scala musicale|scala ascendente maggiore]]. Tale evento è molto probabilmente da ritenersi frutto dell'influsso della cultura d'oltralpe, in particolare la cultura che arrivava dalle [[Fiandre]]. Ampie zone della bergamasca, in primo luogo la [[Val Seriana]], avevano sviluppato una fiorente [[industria tessile]], contribuendo in tal modo al movimento delle merci oltre l'area italica. I mercanti non veicolavano solo merce, ma idee, abitudini.
Autore di numerose opere poetiche in lingua italiana e alcune in vernacolo abruzzese, Luigi Polacchi ebbe giudizi lusinghieri da [[Benedetto Croce]], [[Giuseppe Antonio Borgese]], [[Gabriele D'Annunzio]], [[Luigi Pirandello]] ed altri. Con il poema epico ''Italide'', di oltre 58.000 versi, suddivisi in 62 canti. Polacchi si è proposto come cantore del [[Risorgimento]] italiano. Il suo ''Poema nazionale degli italiani'' resta sicuramente il più eminente tentativo di leggere la conquista dell'[[Unità d'Italia]] in chiave lirico-epica. Già i primi versi ("''Cantiam la Patria o bel coro italiano/ come risorse una libera e forte...''") annunciano il suo gusto classico e antidecadente.
Dall'interculturalità dei movimenti nasce l'immagine di campana come strumento musicale, non più solo concepito come strumento di richiamo per le funzioni religiose. Il suono ''a carillon'' entra in [[Lombardia]] e impone il dominio di una tecnica in precedenza sconosciuta nel mondo italiano delle campane, vale a dire una tecnica esecutiva realmente musicale. Rispetto alla tradizione colta del carillon europeo, costituita da brani di carattere classico e sovente alimentata da compositori di [[musica classica]] votati alle campane, la tradizione del suono ''a carillon'' bergamasco è prettamente popolare, con brani musicali della tradizione orale. Da qui nasce l'esigenza di avere uno strumento di esercizio per memorizzare in forma privata le melodie da eseguire sul campanile in occasione delle solennità religiose. È ancora da chiarire il motivo per cui le ''campanine'' siano state costruite con risuonatori in vetro, fatto che rende lo strumento decisamente unico nel panorama italiano. Certamente la sua costruzione s'inserisce nel panorama dei [[vetrofoni]] europei elaborati nel corso del XVIII secolo e vede attestata la messa a punto di [[Benjamin Franklin]] di una [[glassarmonica]] che a propria volta elaborava uno strumento già presente in [[Inghilterra]]. Nel caso del mondo [[Germania|germanico]] e [[Gran Bretagna|anglosassone]] si fa tuttavia riferimento a cristalli in forma di bicchiere o con forma circolare da adattarsi per il suono, mentre nel mondo bergamasco s'impone l'uso dello xilofono in vetro, con piastre o risuonatori in vetro.
Come saggista ha scritto una storia politica e letteraria degli Abruzzi: ''Da Melchiorre Delfico a Clemente De Cesaris''. Come studioso di letteratura ha lasciato commenti critici sulle opere di Papini, [[Clemente De Caesaris]], [[Cesare De Titta]], [[Modesto Della Porta]] ed altri. Come memorialista ha raccontato le vicende della [[Prima guerra mondiale|Grande guerra]] nelle ''Memorie di un sottotenente''.
==Organologia==
Fu volontario nella Prima Guerra Mondiale, combattente sull'[[Isonzo]] e ad [[Asiago]] e raggiunse il grado di [[Tenente Colonnello]] di [[Ufficiale di complemento|complemento]] di [[fanteria]].
Le campanine bergamasche sono costituite da listelli di vetro tagliati e intonati interamente a orecchio. I criteri di costruzione sono evoluti nel corso del tempo, ma fondamentalmente si può dire la sua costruzione è essenzialmente popolare. I vetri utilizzati un tempo e oggi recuperati provengono dalle finestre di vecchie case, che conservavano vetri fabbricati con tecniche in cui la superficie ottenuta non era perfettamente uniforme. Le irregolarità della superficie del vetro rendevano lo sguardo attraverso le finestre non perfettamente nitido come avviene oggi con i vetri di moderna lavorazione, ma certamente conferivano – in modo assolutamente inconsapevole per i produttori – una sonorità interessante ricca di vibrazioni. Non essendo disponibili accordatori, il suonatore tradizionale intonava i propri listelli in vetro tenendo spesso come riferimento la tonalità del concerto di campane del luogo in cui viveva. In altri casi si stabiliva una nota di partenza in base al primo risuonatore ottenuto e a partire da questa si andava a crescere d'intonazione con i risuonatori successivi. Le campanine più antiche rinvenute nel territorio bergamasco testimoniano un'intonazione buona ma non sempre perfetta, proprio in ragione delle difficoltà esposte.
Dedicò molte energie alla promozione culturale dando un fondamentale contributo al Libero Istituto che sarebbe diventato nel 1948 l'[[Università degli Studi "Gabriele d'Annunzio"|Università Abruzzese degli Studi "Gabriele d'Annunzio"]] con sede a Chieti e Pescara. Il prof. Candido Greco, in un articolo apparso nella ''Rivista Abruzzese - Rassegna Trimestrale di cultura'' (Anno LIX - 2006 - N. 2), riconosce in Luigi Polacchi il vero fondatore di questa università.
L'altezza di suono di una 'campanina' dipende da due variabili: la lunghezza e lo spessore. Esattamente come avviene con lo xilofono, il progressivo ridursi della lunghezza del risuonatore fa crescere la sua intonazione. Allo stesso modo, il vetro di maggiore spessore porta ad avere una nota più acuta. Lo spessore dei vetri utilizzati può variare da 1 millimetro a 5 millimetri. Negli ensemble musicali, i vetri di 1 millimetro vengono generalmente impiegati per suoni gravi (definendo questi strumenti come 'campanine basse', ad esempio in tonalità Sol2-Sol3). I vetri di 2-3 millimetri per i suoni intermedi ('campanine centrali' Sol3-Sol4). I vetri di 4-5 millimetri vengono impiegati per strumenti con suono marcatamente penetrante (Sol4-Sol5). Le campanine vengono costruite in scala diatonica maggiore, secondo il criterio della tradizione locale bergamasca e del suo repertorio. L'intonazione dei vetri avveniva in passato e avviene ancora oggi mediante la lavorazione dei bordi dei listelli in vetro per mezzo di pinze che vengono impiegate per togliere progressivamente frammenti di vetro e regolare l'intonazione della singola 'campanina'. La stessa operazione viene effettuata più agevolmente e con maggior precisione Con un tagliavetro in acciaio diamantato e mola ad acqua per rendere perfetta l'intonazione di ciascun risuonatore. L'esigenza di perfezionare l'intonazione dei vetri deriva dalla necessità di suonare in gruppo e godere pertanto di un'uniformità che garantisca un'esecuzione corretta dal punto di vista dell'altezza dei suoni.
Polacchi fu tra i primi a capire le potenzialità di crescita della città di Pescara, antico borgo marinaro unificato con [[Castellamare Adriatico]] e poi creata [[capoluogo di provincia]] nel [[1927]]. La città ebbe un rapidissimo sviluppo nel dopoguerra e Polacchi coniò il nome ''Teaterno'' per la futura metropoli che nella sua visione avrebbe riunito in un'unica città i due capoluoghi di Chieti e Pescara.
Ciò che rende il vetro suonabile è la cassa armonica, costituita da una scatola in legno rettangolare, dotata di un coperchio su cui viene praticata un'apertura per favorire la percussione sui vetri intonati e disposti in serie da parte di due martelletti. Il legno utilizzato è di natura assai variabile. In passato veniva utilizzato legno di scarto derivante da cassette per contenere la frutta, legno di vecchi mobili o armadi da gettare, in ogni caso legno piuttosto sottile, che non andasse oltre i 5 millimetri di spessore. Oggi viene utilizzato l'abete bianco e l'abete di risonanza, che garantisce una sonorità ampia e maggiore durata del suono prodotto da ogni singolo vetro. Il vetro produce suono in quanto percosso da martelletti con manico in legno alla cui estremità vengono fissati tappi in sughero naturale o agglomerato.
Per la sua vasta opera poetica il nome di Polacchi fu segnalato alla commissione del [[premio Nobel]] nel 1975 (lo stesso anno in cui il premio fu assegnato al poeta italiano [[Eugenio Montale]]).
I vetri tagliati e intonati vengono poggiati su sostegni all'interno della cassa, i quali possono essere di diversa natura. La tradizione conserva l'uso di impiegare dello spago comune che viene fatto passare attraverso quattro fori all'interno della scatola, su cui vengono sistemati i risuonatori; questi ultimi vengono poi fissati con colla comune, colla a caldo o silicone (in passato si usava colla di pesce). Oggi in alternativa vengono alloggiati due listelli in legno su cui vengono poggiati i vetri, utilizzando come 'ammortizzatore' tra il vetro e il legno una sottile striscia in gommapiuma.
La sonorità dello strumento può variare in base a tre fattori: la qualità del vetro, la qualità del legno, la qualità del sughero. Il suono che emerge, al primo ascolto, ricorda assai da vicino quello dei carillon meccanici, nati in Svizzera alla fine del XVIII secolo. Non è un caso neppure la pluralità di significati posseduta dal termine 'carillon', indicante sia il suono di campane a tastiera in Francia e nord Europa, sia la scatola musicale (boîte à musique in francese o musical box in inglese). In tale gioco di rimandi e suggestioni s'inserisce la vitale sonorità dello strumento 'campanine'.
=== Le opere ===
Negli anni più recenti le campanine hanno utilizzato altro materiale di costruzione in alternativa al vetro. È il caso del metallo e dell'ottone, materiali la cui sonorità viene più direttamente assimilata al suono delle campane. Piastre e tubi vengono tagliati e intonati secondo lo stesso criterio impiegato per i vetrofoni. Anche in questo caso le variabili per ottenere diverse altezze di suono sono: la lunghezza del tubo e il suo spessore, la lunghezza della piastra e il suo spessore. La miscela di suono tra risuonatori in vetro, metallo e ottone offre un effetto d'insieme di deciso interesse, come ascoltabile nei repertori della Federazione Campanari Bergamaschi e della Scuola Campanaria di Roncobello. Con il tempo, le campanine hanno finito per divenire uno strumento a sé stante, spesso usato nelle osterie con la chitarra e la fisarmonica nelle lunghe domeniche invernali. Alcuni dei brani eseguiti sulle campanine difficilmente possono essere trasportati sulle tastiere dei campanili pensati per quindici risuonatori (cioè listelli o tubi). Spesso vengono introdotti abbellimenti che necessariamente vengono eliminati o semplificati nell'esecuzione sui più impegnativi tasti del campanile.
* ''Antelucana'' (1913)
* ''Canti militari'' (1915)
* ''Offertorio'' (1916)
* ''Notturno nuziale'' (1917)
* ''L'ode virginea: alla poesia'' (1918)
* ''Rapsodie di Assavero'' (1918)
* ''Litanie maledette e frusti epici'' (1918)
* ''Memorie di un sottotenente'' (1918)
* ''Canti del carrubo'' (1920)
* ''Canzoniere a Marta'' (1924)
* ''Iro pitocco'' (1926)
* ''Lazzaro'' (1927)
* ''Branca Doria'' (1930)
* ''Il diario di Baldassarre De Tullio'' (1931)
* ''Ode atlantica'' (1931)
* ''Ode plastica'' (1932)
* ''Ode vestina'' (1932)
* ''Ode erronea in morte di G. d'Annunzio'' (1933)
* ''Ode georgica alla terra rifiorente'' (1933)
* ''La poesia di Cesare De Titta'' (1933)
* ''Della santità di D. Alighieri e del Dante vivo di Papini'' (1933)
* ''Fissa il mare Ifigenia'' (1934)
* ''La canzone della fede'' (1935)
* ''Il canto dei martiri pennesi'' (1937)
* ''Il Poema Nazionale degli Italiani - Italide'' canti 1-40 (1937)
* ''La poesia di Modesto Della Porta'' (1942)
* ''Discorso per il capoluogo'' (1949)
* ''Cantico lungo a Roma'' (1950)
* ''Protesta sul disumanesimo decadentistico'' (1951)
* ''Il Poema Nazionale degli Italiani - Italide'' canti 41-60 (1960)
* ''Da Melchiorre Delfico a Clemente De Caesaris'' (1960)
* correzione e ristampa delle opere epico-liriche nella raccolta '''"Organo"''' vol. I, II, III, IV, V (1988)
==Collegamenti esterni==
==Repertorio==
*{{cita web | 1 = http://h1.ath.cx/aevo/polacchi/index.html | 2 = Una pagina dedicata al poeta | urlmorto = sì }}
Il repertorio delle campanine in bergamasca, inteso come strumento preparatorio per la musica a tastiera da eseguirsi sul campanile, non si discosta fondamentalmente da quello delle campane. Annovera perciò marce, qualche brano religioso e molta musica da ballo. Per sua natura, le campane e le campanine si collocano a metà strada tra la dimensione sacra e quella profana, in quanto sono strumenti finalizzati alla celebrazione delle solennità religiose ma crescono e presentano un repertorio tipicamente popolare ed extra-religioso. Non è un caso che una delle più grandi contraddizioni causate dall'automazione dei concerti di campane sia stata l'introduzione – con il suono dei martelletti elettrici o elettrobattenti - di molte melodie religiose che erano assolutamente estranee al repertorio tradizionale e che tuttavia erano bene accette sia ai sacerdoti che al popolo in quanto parte della cultura locale.
*{{cita web | 1 = http://www.rionesancomizio.org/Foto%20Del%20Rione.htm | 2 = La casa del poeta a Penne | urlmorto = sì }}
{{Controllo di autorità}}
Un tratto essenziale del repertorio musicale di questo strumento è il fatto di essere stato tramandato oralmente sino a qualche decennio fa, per cui la trascrizione e la registrazione sonora dei brani ha salvato dall'oblìo l'ultima parte di un grande repertorio certamente scomparso, il quale oggi si attesta sui 400 brani.
{{Portale|biografie|letteratura}}
I rapporti tra il suono delle campanine e della musica colta non è direttamente documentato. Il musicista bergamasco Gaetano Donizetti (1797-1848) introduce l'uso della glassa armonica nella Lucia di Lammermoor, strumento che tuttavia rimanda alla tradizione europea. Va tuttavia segnalato che l'uso della glassa armonica o arpa a vetro o bicchieri era comunque diffusa in bergamasca, con testimonianze accertate nella zona della Valle Gandino, in particolare da Casnigo.
Sotto il profilo tecnico, i brani o 'suonate' per campanine ricalcano in maniera elementare la struttura dei brani ottocenteschi per pianoforte scritti in funzione del ballo: la mano destra tende ad eseguire fondamentalmente la melodia mentre la sinistra si muove nell'accompagnamento tra i gradi di tonica, dominante e sottodominante. Piuttosto frequenti sono i passaggi dalla tonalità maggiore alla relativa minore, sebbene il numero di risuonatori (otto o dieci) consenta uno sviluppo piuttosto limitato della melodia sul sesto grado. In ogni caso, tutti i brani sono stati composti in tonalità maggiore, in consonanza col repertorio del canto popolare e del resto della musica strumentale della zona bergamasca e prealpina. Si trovano, in alcuni repertori più elaborati, suonate per 'una sola mano' in cui è assente l'accompagnamento e prevale la parte prettamente melodica.
Le aree della bergamasca in cui si è sviluppata maggiormente tale tradizione sono la Media Valle Seriana, la Valle Gandino e la Media Valle Brembana, ciascuna delle quali conserva un repertorio differente e ben definito dal punto di vista stilistico e compositivo.
==Video==
*{{cita web|url=http://www.youtube.com/watch?v=e_VAu1MSGFI|titolo=Video dimostrativo del suono delle campanine}}
==Bibliografia==
* V. Biella, ''I suoni delle campane - Quaderni dell'Archivio della cultura di base n. 13'', Sistema Bibliotecario Urbano di Bergamo, Bergamo, 1989
* V. Biella (a cura di), ''Campane e campanari nella provincia di Bergamo'', Quaderni di ricerca n. 5, ARPA, Bergamo, 1985
==Discografia==
* Federazione Campanari Bergamaschi, ''L'Armonìa. Tradizione campanaria delle valli bergamasche'', 2005.
* Federazione Campanari Bergamaschi, ''Suonata serale. campane e campanine di Leffe'', 2009.
* Scuola Campanaria di Roncobello, ''Bandèla. Musica campanaria delle valli bergamasche negli strumenti della tradizione'', 2006.
* Scuola Campanaria di Roncobello, ''Un'insolita dolcezza. Canti e melodie del natale popolare'', 2006.
* Scuola Campanaria di Roncobello, ''Giuoco di festa. Campane e campanine delle valli di Bergamo nel XXI secolo'', 2009.
==Sitografia==
*{{cita web|http://www.campanaribergamaschi.net/|Federazione Campanari Bergamaschi}}
*{{cita web |1=http://www.campanariambrosiani.net/ |2=Federazione Campanari Ambrosiani |urlmorto=sì }}
{{Portale|musica}}
[[Categoria:Idiofoni a percussione diretta]]
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