[[File:Luigi polacchi3.jpg|thumb|Luigi Polacchi]]
{{Carica pubblica
|nome = Giuseppe Ceva Grimaldi Pisanelli
|immagine =
|didascalia =
|carica = [[Presidenti del Consiglio dei ministri del Regno delle Due Sicilie|Presidente del Consiglio dei Ministri del Regno delle Due Sicilie]]
|mandatoinizio = 14 gennaio [[1840]]
|mandatofine = 27 gennaio [[1848]]
|mandato =
|vice di =
|cotitolare =
|monarca = [[Ferdinando II delle Due Sicilie]]
|presidente =
|vicepresidente =
|primoministro =
|viceprimoministro =
|vice =
|predecessore = [[Girolamo Ruffo]] (Ad interim); [[Carlo Avarna di Gualtieri]]
|successore = [[Nicola Manesca Donnorso]]
|legislatura =
|gruppo parlamentare =
|coalizione =
|circoscrizione =
|collegio =
|tipo nomina =
|incarichi =
|sito =
|prefisso onorifico =
|suffisso onorifico = Marchese, Duca
|partito =
|tendenza =
|titolo di studio =
|alma mater =
|professione =
|firma =
}}
{{Bio
|Nome = GiuseppeLuigi
|Cognome = Ceva Grimaldi PisanelliPolacchi
|PostCognomeVirgola = '''marchese di Pietracatella, duca delle Pesche'''
|Sesso = M
|LuogoNascita = NapoliPenne
|LuogoNascitaLink = Penne (Italia)
|GiornoMeseNascita = 8 settembre
|GiornoMeseNascita = 18 febbraio
|AnnoNascita = 1777
|AnnoNascita = 1894
|LuogoMorte = Napoli
|LuogoMorte = Pescara
|GiornoMeseMorte = 21 maggio
|GiornoMeseMorte = 14 luglio
|AnnoMorte = 1862
|EpocaAnnoMorte = 18001988
|Epoca = 1900
|Attività = politico
|Attività = poeta
|Attività2 = scrittore
|AttivitàAltre = , e [[archivista]]
|Nazionalità = italiano
|PostNazionalità = , primo sovrintendente generale degli archivi del Regno delle Due Sicilie e [[Presidenti del Consiglio del Regno delle Due Sicilie|primo ministro]] del [[Regno delle Due Sicilie]]
}}
== Biografia ==
Dopo gli studi compiuti nelle sedi di [[Penne (Italia)|Penne]], [[Ascoli Piceno]], [[Firenze]], [[Bologna]] e [[Roma]], fu docente di italiano e latino nel ''Liceo d'Annunzio'' di [[Pescara]] e nel ''Liceo Giulio Cesare'' di Roma; ricoprì l'incarico anche presso l'Istituto Italiano di [[Bruxelles]]; fu incaricato di presidenza di istituto e reggente del Provveditorato agli Studi di Pescara, presidente del Conservatorio Pareggiato ''"Luisa d'Annunzio"''; condirettore della rivista ''Tempo Nostro'', redattore del ''Saggiatore'' e collaboratore di altre prestigiose riviste letterarie.
Appartenente a una famiglia dell'[[aristocrazia]] [[Regno di Napoli|napoletana]], fece studi umanistici al "Convitto dei nobili" di [[Napoli]]. Caduta la [[Repubblica Napoletana (1799)|Repubblica Napoletana]], fu chiamato a far parte della Commissione per il riordino della [[pubblica istruzione]] del [[Regno delle Due Sicilie|Regno]]. Nel [[1815]], dopo la [[Restaurazione]], venne nominato [[intendente]] dell<nowiki>'</nowiki>[[Abruzzo Ultra]] dal [[Presidenti del Consiglio del Regno delle Due Sicilie|primo ministro]] [[Luigi de' Medici di Ottajano]]; nel marzo [[1817]] divenne intendente della [[Giustizierato di Basilicata|Basilicata]] e nell'ottobre dello stesso anno intendente di [[Terra d'Otranto]], in sostituzione di [[Domenico Acclavio]]. Quel periodo, per la Terra d'Otranto, era alquanto turbolento in quanto l'autorità dello Stato era minata da lotte fra [[associazione segreta|società segrete]] ([[Carboneria]] e [[Calderari]]) e dal [[brigantaggio]]. La gravità del problema richiese l<nowiki>'</nowiki>intervento dell'[[esercito delle Due Sicilie|esercito]] comandato da [[Richard Church]].
Nel periodo compreso tra gli [[anni 1930|anni trenta]] e [[anni 1950|cinquanta]] la sua casa di Pescara, fu cenacolo letterario a cui presero parte anche personalità come [[Giovanni Gentile]], [[Alfredo Luciani]] (con cui avrebbe fondato, nel 1934, il cenacolo culturale chiamato ''Casa di Poesia''), [[Ignazio Silone]], [[Domenico Tinozzi]], [[Michele Cascella]] ed [[Ennio Flaiano]].
Nelle sue memorie il Church critica il Pietracatella, pur definendolo "uomo di ottimo cuore", per la sua riluttanza ad agire contro i [[Calderari]]<ref>[[Riccardo Church]], ''Brigantaggio e società segrete (1817-1828), Dai ricordi del generale R. Church, Governatore di Terra di Bari e di Terra d'Otranto, Comandante dell'esercito napoletano in Sicilia, ec. ec.'', introduzione di Gianni Custodero, Lecce : Capone / Edizioni del Grifo, 2005, p. 52</ref>. Quella dei Calderari era una setta [[Reazione (politica)|reazionaria]] e [[Legittimismo|legittimista]], vicina alle inclinazioni politiche del Pietracatella. Negli scritti del Pietracatella, infatti, ricorrono spesso espressioni impietose verso i gruppi sociali più sfortunati e contrarietà agli interventi dello Stato a favore della collettività in tema di [[lavori pubblici]]<ref>G. Ceva Grimaldi di Pietracatella, ''Considerazioni sulle pubbliche opere della Sicilia di qua dal faro, dai normanni sino ai nostri tempi'', 1839</ref> e [[istruzione pubblica]], favorevole a utilizzare delatori e provocatori per il mantenimento dell'ordine pubblico<ref>G. Ceva Grimaldi di Pietracatella, ''Riflessioni sulla polizia'', 1817</ref>, contrario perfino all'introduzione di [[unità di misura]] uniche per tutto il regno<ref>G. Ceva Grimaldi di Pietracatella, ''Sulla riforma de' pesi e delle misure ne' reali domini di qua del Faro : considerazioni nella quale sono solamente aggiunte alcune repliche al Visconti per le riflessioni sulle poche note'', 1838.</ref> Le sue idee piacquero a [[Ferdinando II delle Due Sicilie|Ferdinando]] II che lo volle primo ministro per un lungo periodo di tempo, fino al [[1848]]. [[Luigi Settembrini]] descrisse così il Pietracatella:
{{citazione|Presidente dei Ministri è il Marchese di Pietracatella uomo di mani nette, di sapere poco, storto e gesuitico, d'indole fiera: amico della tirannide più che del tiranno, vorrebbe risuscitare i baroni e il Santo Uffizio, e, non potendo, rodesi e stassene lungi degli affari maledicendo il progresso e il commercio; incapace di far bene, o non fa nulla, o fa il male.|Luigi Settembrini, ''Una protesta del popolo del Regno delle Due Sicilie'', Capo IV "Il governo"}}
Autore di numerose opere poetiche in lingua italiana e alcune in vernacolo abruzzese, Luigi Polacchi ebbe giudizi lusinghieri da [[Benedetto Croce]], [[Giuseppe Antonio Borgese]], [[Gabriele D'Annunzio]], [[Luigi Pirandello]] ed altri. Con il poema epico ''Italide'', di oltre 58.000 versi, suddivisi in 62 canti. Polacchi si è proposto come cantore del [[Risorgimento]] italiano. Il suo ''Poema nazionale degli italiani'' resta sicuramente il più eminente tentativo di leggere la conquista dell'[[Unità d'Italia]] in chiave lirico-epica. Già i primi versi ("''Cantiam la Patria o bel coro italiano/ come risorse una libera e forte...''") annunciano il suo gusto classico e antidecadente.
Il suo ministero cessò il 27 gennaio [[1848]] quando il re concesse la costituzione. Pietracatella si ritirò definitivamente dall'attività pubblica, tranne l'attività culturale quale presidente dell'Accademia napoletana delle scienze. In quest'ultima veste, dopo il 15 maggio [[1848]], non volle firmare un indirizzo al re perché abrogasse la costituzione del 1848, ritenendo non degno di un sovrano ritirare una concessione fatta liberamente.
Come saggista ha scritto una storia politica e letteraria degli Abruzzi: ''Da Melchiorre Delfico a Clemente De Cesaris''. Come studioso di letteratura ha lasciato commenti critici sulle opere di Papini, [[Clemente De Caesaris]], [[Cesare De Titta]], [[Modesto Della Porta]] ed altri. Come memorialista ha raccontato le vicende della [[Prima guerra mondiale|Grande guerra]] nelle ''Memorie di un sottotenente''.
Il Pietracatella fu anche il primo sovrintendente generale degli archivi del Regno delle Due Sicilie e si dilettò di comporre [[verso|versi]].
Fu volontario nella Prima Guerra Mondiale, combattente sull'[[Isonzo]] e ad [[Asiago]] e raggiunse il grado di [[Tenente Colonnello]] di [[Ufficiale di complemento|complemento]] di [[fanteria]].
Dedicò molte energie alla promozione culturale dando un fondamentale contributo al Libero Istituto che sarebbe diventato nel 1948 l'[[Università degli Studi "Gabriele d'Annunzio"|Università Abruzzese degli Studi "Gabriele d'Annunzio"]] con sede a Chieti e Pescara. Il prof. Candido Greco, in un articolo apparso nella ''Rivista Abruzzese - Rassegna Trimestrale di cultura'' (Anno LIX - 2006 - N. 2), riconosce in Luigi Polacchi il vero fondatore di questa università.
== Onorificenze ==
=== Onorificenze borboniche ===
{{Onorificenze
|immagine=Insigne e reale ordine di San Gennaro.png
|nome_onorificenza=Cavaliere dell'Insigne e Reale Ordine di San Gennaro
|collegamento_onorificenza=Insigne e Reale Ordine di San Gennaro
|motivazione=
}}
{{Onorificenze
|immagine=Ord.SanFerdinandoMerito-GC.png
|nome_onorificenza=Cavaliere di Gran Croce del Reale Ordine di San Ferdinando e del Merito
|collegamento_onorificenza=Reale Ordine di San Ferdinando e del Merito
|motivazione=
}}
{{Onorificenze
|immagine=Reale ordine di francesco I.png
|nome_onorificenza=Cavaliere di Gran Croce del Reale Ordine di Francesco I
|collegamento_onorificenza=Reale Ordine di Francesco I
|motivazione=
}}
Polacchi fu tra i primi a capire le potenzialità di crescita della città di Pescara, antico borgo marinaro unificato con [[Castellamare Adriatico]] e poi creata [[capoluogo di provincia]] nel [[1927]]. La città ebbe un rapidissimo sviluppo nel dopoguerra e Polacchi coniò il nome ''Teaterno'' per la futura metropoli che nella sua visione avrebbe riunito in un'unica città i due capoluoghi di Chieti e Pescara.
=== Onorificenze straniere ===
{{Onorificenze
|immagine=Legion Honneur GC ribbon.svg
|nome_onorificenza=Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine della Legion d'Onore (Francia)
|collegamento_onorificenza=Legion d'Onore
|motivazione=
}}
{{Onorificenze
|immagine=BRA Order of the Southern Cross - Grand Cross BAR.png
|nome_onorificenza=Gran Croce dell'Ordine Nazionale della Croce del Sud (Impero del Brasile)
|collegamento_onorificenza=Ordine Nazionale della Croce del Sud
|motivazione=
}}
Per la sua vasta opera poetica il nome di Polacchi fu segnalato alla commissione del [[premio Nobel]] nel 1975 (lo stesso anno in cui il premio fu assegnato al poeta italiano [[Eugenio Montale]]).
== Scritti ==
=== Saggi politici ===
* ''Riflessioni sulla polizia''. Aquila: Rietelliana, 1817
* ''Itinerario da Napoli a Lecce e nella provincia di Terra d'Otranto nell'anno 1818''. Napoli: dalla tipografia di Porcelli, 1821 [http://www.viaggioadriatico.it/ViaggiADR/biblioteca_digitale/titoli/scheda_bibliografica.2008-05-06.5440991397/attachment_download/file]
* ''Osservazioni sulla conversione delle rendite pubbliche''. Napoli: tip. Flautina, 1836
* ''Considerazioni sul dazio d'introduzione dei libri stranieri''. Napoli: Tipografia Flautina, 1837
* ''Sulla riforma de' pesi e delle misure ne' reali domini di qua del Faro : considerazioni nella quale sono solamente aggiunte alcune repliche al Visconti per le riflessioni sulle poche note''. Napoli, 1838
* ''Considerazioni sulle pubbliche opere della Sicilia di qua dal faro, dai normanni sino ai nostri tempi''. Napoli: Tipografia Flautina, 1839
* ''Del lavoro degli artigiani'', osservazioni di Giuseppe Ceva Grimaldi presidente della Reale accademia delle scienze di Napoli lette nella tornata del 1º luglio 1845''. Napoli: Tipografia Dell'Aquila di V. Puzziello, 1845
* ''Memorie storiche della città di Napoli: dal tempo della sua fondazione sino al presente'', Napoli: Stamperia e Calcografia Vico Freddo Pignasecca 13, 1857 ([http://books.google.it/books?id=oo0KAAAAIAAJ Google libri])
=== DiscorsiLe opere ===
* ''Antelucana'' (1913)
* ''Quadro dello stato di amministrazione della provincia di Aquila dall'epoca del ritorno di S. M. presentato a S. E. il Segretario di Stato ministro dell'Interno dall'Intendente Giuseppe Ceva Grimaldi''. Aquila: dalla Tipografia Rietelliana, 1816
* ''Canti militari'' (1915)
* ''All'apertura del Consiglio Provinciale del 12 ottobre 1817 in Potenza'', discorso pronunziato da Giuseppe Ceva Grimaldi. Potenza: Tip. Potentina, 1817
* ''Offertorio'' (1916)
* ''Elogio del conte di Camaldoli [[Francesco Ricciardi]]'', letto nella solenne adunanza della Reale Accademia delle Scienze del di 11 giugno 1843 dal socio ordinario Giuseppe Ceva Grimaldi. Napoli: dalla Tip. di Porcelli, 1843
* ''Notturno nuziale'' (1917)
* ''Nell'assumere la presidenza dell'Accademia delle Scienze'', discorso di Giuseppe Ceva Grimaldi''. Napoli : Stamp. Reale, 1845
* ''L'ode virginea: alla poesia'' (1918)
* ''Elogio del commendatore Teodoro Monticelli segretario perpetuo della Reale Accademia delle Scienze'', letto nella tornata straordinaria del di 16 novembre 1845 da Giuseppe Ceva Grimaldi. Napoli : Tip. parigina di A. Lebon, 1845
* ''Rapsodie di Assavero'' (1918)
* ''Elogio del cav. Luigi De Medici''. Napoli : Stab. Tip. di Gaetano Nobile, 1855
* ''Litanie maledette e frusti epici'' (1918)
* ''Memorie di un sottotenente'' (1918)
* ''Canti del carrubo'' (1920)
* ''Canzoniere a Marta'' (1924)
* ''Iro pitocco'' (1926)
* ''Lazzaro'' (1927)
* ''Branca Doria'' (1930)
* ''Il diario di Baldassarre De Tullio'' (1931)
* ''Ode atlantica'' (1931)
* ''Ode plastica'' (1932)
* ''Ode vestina'' (1932)
* ''Ode erronea in morte di G. d'Annunzio'' (1933)
* ''Ode georgica alla terra rifiorente'' (1933)
* ''La poesia di Cesare De Titta'' (1933)
* ''Della santità di D. Alighieri e del Dante vivo di Papini'' (1933)
* ''Fissa il mare Ifigenia'' (1934)
* ''La canzone della fede'' (1935)
* ''Il canto dei martiri pennesi'' (1937)
* ''Il Poema Nazionale degli Italiani - Italide'' canti 1-40 (1937)
* ''La poesia di Modesto Della Porta'' (1942)
* ''Discorso per il capoluogo'' (1949)
* ''Cantico lungo a Roma'' (1950)
* ''Protesta sul disumanesimo decadentistico'' (1951)
* ''Il Poema Nazionale degli Italiani - Italide'' canti 41-60 (1960)
* ''Da Melchiorre Delfico a Clemente De Caesaris'' (1960)
* correzione e ristampa delle opere epico-liriche nella raccolta '''"Organo"''' vol. I, II, III, IV, V (1988)
===Collegamenti Versi =esterni==
*{{cita web | 1 = http://h1.ath.cx/aevo/polacchi/index.html | 2 = Una pagina dedicata al poeta | urlmorto = sì }}
* ''Odi di Giuseppe Ceva Grimaldi''. Aquila : nella Tipografia rietilliana, 1816
*{{cita web | 1 = http://www.rionesancomizio.org/Foto%20Del%20Rione.htm | 2 = La casa del poeta a Penne | urlmorto = sì }}
* ''Poemetti di Giuseppe Ceva Grimaldi a Raffaele Petra''. Napoli : stamp. dentro la Pietà de' Turchini, 1832
* ''Versi di Giuseppe Ceva Grimaldi a Raffaele Petra''. Napoli : Dalla stamperia e cartiera del Fibreno, 1833
* ''Opere di Giuseppe Ceva Grimaldi''. Napoli : dalla Stamperia Reale, 1845
* ''Gl'inni dell'uffizio della Madonna con l'ave Maria e la salve Regina'', versione di Giuseppe Ceva Grimaldi''. Napoli: Gaetano Nobile, 1855
== Ministero Ceva Grimaldi di Pietracatella ==
=== Ministri segretari di stato ===
* Giuseppe Ceva Grimaldi Pisanelli marchese di Pietracatella, Presidente del consiglio dei ministri
* [[Fulco Ruffo di Calabria (1772-1853)|Fulco Ruffo di Calabria]], Ministro degli affari esteri<ref>[[Antonio Coppi]], ''Annali d'Italia dal 1750'', Firenze : Tipografia Galileiana di M. Cellini e C., 1960, Tomo X (1848) p. 99 [http://books.google.it/books?id=baELAAAAYAAJ&pg=PA99&dq=Principe+di+Comitini+ministro#PPA99,M1]</ref>
* [[Nicola Santangelo]], ministro dell'Interno
* [[Francesco Saverio del Carretto]], ministro di polizia
* [[Ferdinando Ferri]], ministro delle Finanze (dimessosi nel [[1847]] sarà sostituito da [[Giustino Fortunato (1777-1862)|Giustino Fortunato]])
* [[Nicola Parisio]], ministro di grazia e giustizia
* [[Giuseppe Lanza di Trabia]], ministro degli affari ecclesiastici
* [[Giuseppe Garzia]], direttore generale della guerra e marina
* Luigi de Maio, luogotenente generale di Sicilia
* [[Antonio Spinelli di Scalea|Antonio Spinelli]], ministro dell'agricoltura e commercio
* [[Pietro d'Urso]], ministro dei lavori pubblici
=== Ministri senza portafoglio ===
* [[Giustino Fortunato (1777-1862)|Giustino Fortunato]] (dal 1847 ministro delle Finanze)
* [[Niccola Niccolini]]
* [[Antonio Lucchesi Palli Filangeri]], principe di Campofranco
* [[Michele Gravina, principe di Comitini]]
* [[Onorato Gaetani]], duca di Laurenzana
* il generale [[Filippo Saluzzo]]
== Note ==
<references/>
== Bibliografia ==
* [[Alfonso Scirocco]], "[http://www.treccani.it/enciclopedia/ceva-grimaldi-pisanelli-giuseppe-marchese-di-pietracatella-duca-delle-pesche_%28Dizionario-Biografico%29/ CEVA GRIMALDI PISANELLI, Giuseppe, marchese di Pietracatella, duca delle Pesche]". In: ''[[Dizionario biografico degli Italiani]]''. Roma: Istituto della Enciclopedia Italiana, vol. XXIV (Cerreto-Chini), 1980
* Giacinto Galanti, ''Sul libro del marchese di Pietracatella Giuseppe Ceva Grimaldi intorno alla conversione delle rendite pubbliche''. Napoli: Dalla stamperia di Nicola Mosca, 1837
* Carlo Neri, ''Giuseppe Ceva Grimaldi marchese di Pietracatella : cenni biografici''. Napoli: Tipografia R. Rinaldi e G. Sellitto, 1879
== Collegamenti esterni ==
* {{cita web|http://www.cevagrimaldi.net/800.htm|Biografia del Pietracatella}}
{{Box successione
|carica = [[Presidenti del Consiglio del Regno delle Due Sicilie|Presidente del Consiglio del Regno delle Due Sicilie]]
|periodo = 14 gennaio [[1840]] - 27 gennaio [[1848]]
|precedente = [[Carlo Avarna di Gualtieri]]
|successivo = [[Nicola Maresca Donnorso di Serracapriola]]
|immagine=Coat of arms of the Kingdom of the Two Sicilies.svg
}}
{{Box successione
|carica = [[Ministri dell'interno del Regno delle Due Sicilie|Ministro dell'interno del Regno delle Due Sicilie]]
|periodo = [[1830]]-[[1832]]
|precedente = [[Felice Amati]]
|successivo = [[Niccolò Santangelo]]
|immagine=Coat of arms of the Kingdom of the Two Sicilies.svg
}}
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|biografie|Due Sicilie|letteratura}}
[[Categoria:Ministri del Regno delle Due Sicilie]]
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[[Categoria:Archivisti italiani]]
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