Passo di Vrata e Madonna del manganello: differenze tra le pagine

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[[Immagine:Madonna manganello.jpg|thumb|Il santino della Madonna del manganello]]
{{Valico
La '''Madonna del manganello''' è una rappresentazione [[iconografia|iconografica]] della figura [[cristianesimo|cristiana]] della [[Maria (madre di Gesù)|Madonna]], diffusasi inizialmente a [[Monteleone di Calabria|Monteleone]] (la futura [[Vibo Valentia]]) e a [[Nicastro]] (oggi quartiere di [[Lamezia Terme]])<ref>F. Cordova, ''Il fascismo nel Mezzogiorno: le Calabrie'', [[Rubbettino editore]], Soveria Mannelli 2003, [http://books.google.it/books?id=qrT7uyexGUAC&pg=PA172 p. 172, n. 196]</ref> durante il [[fascismo|ventennio fascista]] e caduta in disuso con la [[caduta del fascismo|deposizione del regime]]. Una statua con tale rappresentazione, da cui vennero tratti dei [[santino|santini]]<ref>L. Lanna - F. Rossi, ''Fascisti immaginari'', [[Vallecchi]], Firenze 2003, p. 292.</ref>, era presente a Monteleone, ma scomparve alla fine della [[seconda guerra mondiale]]<ref>I. Colonnelli, ''Giuseppe Moscatelli "Moschino"'', Halley, Matelica 2008, [http://books.google.it/books?id=9ewAEWtj1uIC&pg=PA175 p. 175 (con foto)]. Ma si vedano anche [[Mimmo Franzinelli|M. Franzinelli]], ''Squadristi: protagonisti e tecniche della violenza fascista'', [[Arnoldo Mondadori editore|Mondadori]], Milano 2003, p. 250, e C. Duggan, ''The Force of Destiny: a history of Italy since 1796'', [[New York]] 2007, [http://books.google.it/books?id=lSRwOZ0Yxw8C&pg=PR426&dq p. 426]</ref>.
|nome = Passo di Vrata
|immagine = The look from Mt. Bjelolasica to the Adriatic sea..jpg
|testo_immagine = Veduta dalla zona a sud del Passo di Vrata verso l'Adriatico (dal monte [[Bjelolasica]])
|sigla_paese = CRO
|regione = [[Regione litoraneo-montana]]
|provincia =
|località_collegate = [[Fiume (Croazia)|Fiume]] - [[Zagabria]]
|altezza = 879
|latitudine_d = 45.3189
|longitudine_d = 14.7278
|altri_nomi =
|costruzione =
|pendenza =
|lunghezza =
|infrastruttura = Via Carolina; [[Strada europea E65]]; [[Autocesta A6|Autostrada A6]]; ferrovia Fiume-Zagabria
|chiusura =
}}
 
==Iconografia==
Il '''Passo di Vrata''', situato a 879&nbsp;m. [[Livello del mare|slm]], è un [[valico alpino|valico]] della [[Croazia]], nella [[Regione litoraneo-montana]], situato ad est della città di [[Fiume (Croazia)|Fiume]]. Più raramente, è indicato con l'espressione ''Sella di Vrata''<ref>Grande Atlante Geografico e Storico'', edizioni UTET, tavole 92, 184, 191, 202. ISBN 8802044465.</ref>. A nord di esso si trova il [[Monte Nevoso]], a sud il [[Velika Kapela]]<ref>Enciclopedia Treccani, voce ''[http://www.treccani.it/enciclopedia/alpi_%28Enciclopedia-Italiana%29/ Alpi]''.</ref>. In corrispondenza del passo, sorge il villaggio di '''Vrata''', frazione del comune di [[Fužine]].
La ''Madonna del [[manganello]]'', che mai ricevette un riconoscimento ecclesiastico ufficiale, rientrò in un insieme di rappresentazioni, principalmente in forma di statue e santini, diffuse negli [[anni 1930|anni trenta]] del [[XX secolo]], nell'ottica dello [[Fascismo clericale|spirito clerico-fascista]] voluto da settori della [[Chiesa cattolica]] e dal regime stesso. Anticipazione illustre di queste rappresentazioni è il celebre pannello della [[Madonna del fascio]] ([[1927]]), attualmente conservato a [[Predappio]].
 
Nell'ambito di questa corrente, si arrivò nel [[1926]] a definire [[san Francesco]] "precursore del [[Duce]]", o l'[[icona (arte)|icona]] di [[santa Chiara]] in trionfo sui [[fascio littorio|fasci littori]]<ref name=Cardano/>.
Secondo la convenzione della [[Partizione delle Alpi]] adottata nel [[1924]] in occasione del IX [[Congresso Geografico Italiano]] ed ufficializzata nel [[1926]], questo passo è l'estremo limite sud-orientale delle [[Alpi italiane]]<ref>Sergio Marazzi, ''Atlante orografico delle Alpi'', edizioni Priuli & Verlucca, 2005 (pagina 20), vedi [http://www.fioridimontagna.it/it/soiusa/Artic-11p-AtlOrAlpi-SOIUSA.pdf tavola "Tradizionale partizione delle Alpi"].</ref>, oltre il quale inizia la catena dalle [[Alpi Dinariche]] e precisamente il gruppo montuoso [[Velika Kapela]]. Secondo questa convenzione, il settore delle Alpi che arriva al Passo di Vrata è quello delle [[Alpi Giulie]], che lo raggiungono con il [[Monte Nevoso]].
 
Sempre nel contesto di questa corrente clericale si possono inquadrare le numerose "preghiere per il Duce", che furono composte in quegli anni, e divulgate proprio tramite il retro di questi [[santino|santini]]<ref name=Cardano>A. Cardano (a cura di), [http://www.isrn.it/doc/Scheda.doc ''Il volto religioso della guerra: viaggio attraverso santini e immaginette per i soldati''] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20070928192239/http://www.isrn.it/doc/Scheda.doc |data=28 settembre 2007 }} (formato doc). Sezione didattica Istituto Storico della Resistenza</ref>.
Anche secondo la [[Alpi italiane#Suddivisione didattica tradizionale|suddivisione didattica tradizionale]] usata in Italia<ref name=scuola>Essendo numerosissimi i testi che considerano il Passo di Vrata limite estremo delle Alpi, se ne riportano solo alcuni, a mero titolo di esempio, tra quelli più diffusi delle principali case editrici.
*Eduardo Garzanti ed altri, ''Il libro Garzanti della Geografia'', edizioni Garzanti 1995ː (pagina 50);
*F. Cassone, D. Volpi, M. Ramponi, F. Dobrowolni, ''L'Argonauta'', edizioni Lattes 1996ː (pagina 59)
*G. Pittella (a cura di), ''Itinerari attraverso l'Italia'', edizioni Giunti Marzocco 1990ː (pagina 94);
*Guide rosse del TCI, volume "Trentino - Alto Adige'', Touring editore (pagina 12);
*Valerio Lugani (a cura di), ''Meravigliosa Italia, enciclopedia delle regioni'', volume ''Trentino Alto Adige'', edizioni Aristea (capitolo ''Il suo aspetto'');
*Giuseppe Morandini, ''Trentino-Alto Adige. 2ª edizione riveduta e aggiornata'', edizioni UTET, 1971 (pagina 49);
*M. Carazzi, F. Lebrun, V. Prevot, S. Torresani, ''Spazi e civiltà'', edizioni Giunti-Marzocco, 1981 (tavola 20);
*Ricciarda Simoncelli, ''Conoscere l'Italia'', edizioni Le Monnier, 1984 (pagina 22);
*Lorenzo Bersezio, ''I territori dell'uomo'', Edizioni De Agostini, 1999 (pagina 143).
 
La [[statua]] della Madonna del Manganello fu realizzata da [[Giuseppe Malecore]] ([[1876]]-[[1967]]), uno [[scultore]] di [[Lecce]] specializzato - al pari del padre, Francesco, e del fratello, Aristide - nella lavorazione della [[cartapesta]]<ref>Cfr. la scheda ''I maestri cartapestai'' sul [http://www.pinodenuzzo.com/statuaria/i_maestri_cartapestai.htm#MALECORE web] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20130402195608/http://www.pinodenuzzo.com/statuaria/i_maestri_cartapestai.htm#MALECORE |date=2 aprile 2013 }}. Malecore è stato autore di diverse statue modellate in [[cartapesta]], tra le quali alcune presenti a [[Gioia Tauro]] (cfr. ''Gioia Tauro: storia, cultura, economia'', a cura di F. Mazza, [[Rubbettino]], Soveria Mannelli 2004, [http://www.comune.delianuova.rc.it/turismo2.php sito web]) e a [[Delianuova]] (cfr. in tal senso il istituzionale del citato comune).</ref>, come arredo sacro per una chiesa non parrocchiale di Monteleone, dal [[1928]] diventata [[Vibo Valentia]].
Inoltre, anche l'Enciclopedia Treccani e l'enciclopedia Treccani dei Ragazzi considerano il Passo di Vrata come limite sud-orientale del sistema alpino, alle pagine [http://www.treccani.it/enciclopedia/alpi_%28Enciclopedia-dei-ragazzi%29/ Alpi] e ''[http://www.treccani.it/enciclopedia/alpi_%28Enciclopedia-Italiana%29/ Alpi]''.</ref> il Passo di Vrata è il limite delle Alpi verso sud-est.
 
La statua rappresentava una [[Madonna con bambino]], nella tipica iconografia della ''[[Madonna del Soccorso]]''<ref>[http://www.fondazionecarilucca.it/pa-img9.html Statua d'argento raffigurante la "Madonna del soccorso" eseguita da Giovanni Vambré] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20060508125639/http://www.fondazionecarilucca.it/pa-img9.html |data=8 maggio 2006 }} - Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca</ref> che, mentre nella mano sinistra sorreggeva il figlio Gesù, con la destra sollevava un manganello nodoso. Ai piedi della donna si trovava un secondo bambino in piedi. La statua era realizzata in [[cartapesta]] colorata, e da questa rappresentazione furono realizzate in seguito, con metodo [[fotografia|fotografico]], alcune serie di santini<ref>Alessandro Scafetta. ''Storia Sublacense 1943-1947'', 2 volumi.</ref>.
Secondo la [[Suddivisione Orografica Internazionale Unificata del Sistema Alpino]], invece, le Alpi terminano più a nord e dunque il Passo di Vrata ricade nel sistema montuoso dinarico e non riveste alcuna importanza particolare<ref>Sergio Marazzi, ''Atlante orografico delle Alpi'', edizioni Priuli & Verlucca, 2005.</ref>.
 
L'immagine fu ripresa dagli organi del partito, che la elessero dapprima a "patrona degli [[Squadrismo|squadristi]]", poi a "protettrice dei fascisti"<ref>[[Mimmo Franzinelli|M. Franzinelli]], ''op. cit.'', p. 250.</ref>.
Alcune fonti considerano sinonime le espressioni "Passo di Vrata" e "Porta Liburnica"<ref>Enciclopedia Treccani, voce ''[http://www.treccani.it/enciclopedia/fiume_res-fbec9b86-8bae-11dc-8e9d-0016357eee51_%28Enciclopedia-Italiana%29/ Fiume]''. Altre fonti, invece, per "Porta Liburnica" intendono il Passo della Porta (detto anche passo di Vratnik, o passo di [[Segna]]), sulla via Giuseppina, situato circa 50&nbsp;km più a sud. Per il nome "Passo della Porta", vedi ''rivista Dalmatica'', volume LIII, 1982 (pagina 96)</ref>.
 
==InfrastruttureLa "preghiera"==
[[Asvero Gravelli]], giornalista organico al regime, direttore della rivista «[[Antieuropa]]» e raccoglitore dei canti fascisti, compose una sorta di [[preghiera]], che sarebbe stata collocata anche nel retro del santino della Madonna del manganello, la quale così recitava:
Il passo è attraversato dall'antica Via Carolina, voluta dall'imperatore [[Carlo VI d'Asburgo]], da cui prese il nome; fu aperta nel 1728 dopo due anni di lavori. Fu il primo collegamento stradale tra l'[[Ungheria|area pannonica]] e quella adriatica in questa zona geografica, collegando l'Ungheria con il mare<ref>Sulla via Carolinaː ''Corvina, rivista di scienze, lettere ed arti della Società ungherese-italiana Mattia Corvino'', volumi 15-31, 1928 (pagina 54).</ref>. Il tratto di questa importante arteria che interessa il Passo di Vrata parte da [[Karlovac]] e si unisce alla strada litoranea a [[Buccari]], a pochi chilometri da [[Fiume (Croazia)|Fiume]].
<!-- essendo un testo così breve, invochiamo il diritto di citazione per l'intera estensione del componimento. Gravelli capirà. -->
{{quote|O tu santo Manganello<br>tu patrono saggio e austero,<br>più che bomba e che coltello<br>coi nemici sei severo.<br>O tu santo Manganello<br>Di nodosa quercia figlio<br>ver miracolo opri ognor,<br>se nell'ora del periglio<br>batti i vili e gli impostor.<br>Manganello, Manganello,<br>che rischiari ogni cervello,<br>sempre tu sarai sol quello<br>che il fascista adorerà.<ref>Sulla genesi e sull'utilizzazione dell'inno, nel tempo variamente riprodotto, si vedano, tra gli altri, C. Caravaglios, ''I canti delle trincee: contributo al folklore di guerra'', Leonardo da Vinci, Roma 1930, p. 305; L. Passerini, ''Torino operaia e fascismo: una storia orale'', [[Casa editrice Giuseppe Laterza & figli|Laterza]], Bari 1984, p. 92; C. Galeotti, ''Mussolini ha sempre ragione: i decaloghi del fascismo'', [[Garzanti]], Milano 2000, p. 42; [[Emilio Gentile|E. Gentile]], ''Il culto del littorio. La specializzazione della politica nell'Italia fascista'', [[Casa editrice Giuseppe Laterza & figli|Laterza]], Roma-Bari 1998, p. 48.</ref>}}
 
== Curiosità ==
Inoltre, questo passo è attraversato dall'[[Autocesta A6|autostrada croata A6]] (Fiume-Karlovac), aperta nel 1995; essa fa parte della [[strada europea E65]], che mette in collegamento la [[Svezia]] con la [[Grecia]], passando per [[Polonia]], [[Repubblica Ceca]], [[Ungheria]], [[Croazia]], [[Montenegro]], [[Serbia]] e [[Macedonia del Nord]].
* Tale figura è stata rievocata da [[Corrado Guzzanti]] nel film del [[2006]] ''[[Fascisti su Marte]]''<ref>[http://www.vivivibovalentia.it/modules.php?op=modload&name=News&file=article&sid=877 La storia della statua] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20070928161054/http://www.vivivibovalentia.it/modules.php?op=modload&name=News&file=article&sid=877 |data=28 settembre 2007 }} sul sito di [[Vibo Valentia]]</ref>.
 
==Note==
Il Passo di Vrata ha importanza anche da punto di vista ferroviario, dato che è percorso dalla ferrovia Fiume-Zagabria, aperta nel 1863; è una delle più importanti della Croazia, collegando la capitale al porto principale.
<references/>
 
==Il centroVoci abitatocorrelate di Vrata==
Lo sviluppo dell'insediamento è dovuto alla costruzione della via Carolina, dopo il 1728: lungo la strada presto vennero costruiti edifici per viaggiatori e residenti. Nel 1863, con l'apertura della linea ferroviaria Zagabria-Fiume, Vrata ebbe un ulteriore sviluppo. Fino al 1920, appartenne al [[Modrussa-Fiume|comitato di Modrussa-Fiume]] ([[Regno di Croazia e Slavonia]]). In quell'anno, col [[trattato del Trianon]], passò al [[Regno dei Serbi, Croati e Sloveni]] (poi trasformatosi in [[Regno di Jugoslavia]] e quindi in [[Repubblica Socialista Federale di Jugoslavia|Repubblica di Jugoslavia]]). Dal [[1991]], anno dello scioglimento della Jugoslavia, Vrata e tutto il territorio dell'antico comitato ungherese, appartiene alla Croazia.
 
* [[Madonna del fascio]]
{| class="wikitable" style="margin: 0.5em auto; text-align: center;"
|-
! colspan="15" | Panoramica del numero di abitanti per anno<ref>[https://www.dzs.hr/App/PXWeb/PXWebHrv/Selection.aspx?px_path=Naselja+i+stanovni%u0161tvo+Republike+Hrvatske__Stanovni%u0161tvo__Naselja&px_tableid=Tabela4_08.px&px_language=hr&px_db=Naselja+i+stanovni%u0161tvo+Republike+Hrvatske&rxid=fc9d580f-2229-4982-a72c-cdd3e96307d3 Ufficio di statistica croato]</ref>
|-
| [[1857]] || [[1869]] || [[1880]] || [[1890]] || [[1900]] || [[1910]] || [[1921]] || [[1931]] || [[1948]] || [[1953]] || [[1961]] || [[1971]] || [[1981]] || [[1991]] || [[2001]] ||[[2011]]
|-
| 355 || 417 || 382 || 643 || 665 || 456 || 393 || 370 || 302 || 426 || 472 || 369 || 383 || 308 || 309 || 287
|-
|}
 
==Collegamenti esterni==
==Etimologia==
* [https://web.archive.org/web/20170215200620/http://www.sulpl.it/sulpl/armi/baton.html Citazione nella "Storia del Manganello"], sul sito del [[SIULP]]-Sindacato Unitario dei Lavoratori di Polizia Locale e Municipale
"Vrata" è un termine [[Lingua croata|croato]] e significa "porta"; in questo caso usato come sinonimo di "passo", "valico".
 
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==Note==
 
<references/>
[[Categoria:ValichiSimbologie delle Alpifasciste]]
{{portale|Croazia|Venezia Giulia e Dalmazia}}
[[Categoria:GeografiaMaria della Croazianell'arte]]
[[Categoria:Valichi delle Alpi]]
[[Categoria:Valichi delle Alpi Giulie]]