La Bohème (film 1926) e Gruppo di Ur: differenze tra le pagine

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Il '''Gruppo di Ur''' è stato un sodalizio [[esoterico]] attivo in [[Italia]] a partire dal [[1927]]<ref>{{Cita web|autore=Fabio Milana|capitolo=I cenacoli intellettuali/2: dalla Conciliazione al concilio|titolo=Cristiani d'Italia|città=Roma|editore=Istituto della Enciclopedia Italiana|anno=2011|url=http://www.treccani.it/enciclopedia/i-cenacoli-intellettuali-2-dalla-conciliazione-al-concilio_%28Cristiani-d%27Italia%29/}}</ref>, dal quale prese il nome una rivista pubblicata dal sodalizio stesso. Il nome viene dall'espressione fonetica ''u-r'' esistente nel [[caldeo]] e nel [[alfabeto runico|runico]] col significato rispettivamente di fuoco e toro o ariete, e come prefisso "ur" nel tedesco a indicare qualcosa di primigenio, di antico.<ref>p. 213 in D. Z. Lycourinos (2012)</ref>
{{Film
|titolo italiano= La Bohème
|immagine= Lillian Gish and John Gilbert - La Boheme (1926) 2.jpg
|didascalia = [[John Gilbert (attore)|John Gilbert]] e [[Lillian Gish]]
|titolo originale= La Bohème
|titolo alfabetico=Boheme, La
|lingua originale = inglese
|paese= [[USA]]
|anno uscita= [[1926]]
|tipo colore= B/N
|film muto= sì
|aspect ratio = 1,33 : 1
|genere = Drammatico
|genere 2 = Romantico
|regista= [[King Vidor]]
|soggetto= ispirato a ''Scene della vita di Bohème'' (''Scènes de la vie de Bohème'') di [[Henri Murger]] e all'opera ''[[La Bohème]]'' di [[Giacomo Puccini]]
|sceneggiatore=[[Fred De Gresac]]
[[Ray Doyle]] e [[Harry Behn]] (continuità)<br />[[William M. Conselman]] e [[Ruth Cummings]] (didascalie)
|produttore = [[Irving Thalberg]] (non accreditato)<br />
[[Robert Florey]] (assistente, non accreditato)
|produttore esecutivo =
|casa produzione= [[Metro-Goldwyn-Mayer (MGM)]]
|attori=
*[[Lillian Gish]]: Mimi
*[[John Gilbert (attore)|John Gilbert]]: Rodolphe
*[[Renée Adorée]]: Musetta
*[[George Hassell]]: Schaunard
*[[Roy D'Arcy]]: Visconte Paul
*[[Edward Everett Horton]]: Colline
*[[Karl Dane]]: Benoit - Janitor
*[[Mathilde Comont]]: Madame Benoit
*[[Gino Corrado]]: Marcel
*[[Eugene Pouyet]] (come Gene Pouyet): Bernard
*[[Frank Currier]]: impresario teatrale
*[[David Mir]]: Alexis
*[[Catherine Vidor]]: Louise
*[[Valentina Zimina]]: Phemie
|fotografo = [[Hendrik Sartov]]
|montatore = [[Hugh Wynn]]
|effetti speciali =
|musicista = [[William Axt]] e [[David Mendoza]] (non accreditati)
|scenografo =[[Cedric Gibbons]]<ref name=SE>[http://www.silentera.com/PSFL/data/B/Boheme1926.html Silent Era]</ref>
[[A. Arnold Gillespie]] (con il nome Arnold Gillespie) (ambientazione)
|costumista = [[Erté]] (non accreditato)
Costumi per Lillian Gish di Lillian Gish<ref name=SE />
|truccatore =
}}
'''''La Bohème''''' è un [[film muto]] del [[1926]] con [[sottotitoli]] in inglese, diretto da [[King Vidor]], basato su ''[[La bohème]]'' di [[Giacomo Puccini]].
 
==TramaStoria==
Il gruppo fu fondato nel 1927 da [[Arturo Reghini]], esoterista pitagorico<ref name="ref_A">p.215 Gary Lachman (2012)</ref> e [[Giovanni Colazza]] un esoterista [[Rudolf Steiner|steineriano]], che raccolsero un gruppo di adepti interessati a pratiche magiche e studi esoterici<ref>J. Godwin (2012)</ref>. Reghini scelse il giovane [[Julius Evola]] come primo direttore della rivista "UR", che era espressione del gruppo. La consistenza del gruppo è rimasta segreta ma è stimata tra le dodici e le quindici persone<ref>p. 203 M. Sedgwick (2009)</ref>. Evola ben presto divenne la voce più creativa di questo gruppo<ref name="ref_A" /> e alla fine del 1928 esautorò Arturo Reghini e il discepolo di questi [[Giulio Parise]]. Forti dissapori personali con Parise portarono alla scissione nel gruppo, dopo la quale Evola fondò una nuova rivista dal nome "Krur".
[[Parigi]], [[1830]]. Molti [[Bohème (movimento artistico)|bohemienne]] cercano di sopravvivere per strada, vivendo in condizioni precarie e desiderando di diventare un giorno famosi. Uno di essi è Marcel, un pittore che muore di fame pur di creare un capolavoro. Proprio come il suo compagno di stanza, lo scrittore Rodolfo, non ha fortuna. Sono costantemente importunati dal padrone di casa, ma non hanno denaro per pagarlo. Il padrone, infastidito dal loro comportamento e dal rifiuto di pagare l'affitto, li minaccia di sfrattarli se non saldano il conto quella notte. Rodolfo inizia controvoglia a scrivere un articolo per una rivista per guadagnare un po' di soldi, ma il direttore non è soddisfatto.
 
Il Gruppo di Ur si dichiarava indipendente dalle scuole o dalle tendenze esoteriche formate in epoca moderna e contemporanea come l'[[occultismo]], la [[massoneria]], lo [[spiritismo]], ecc. Al suo interno furono accettati anche alcuni cattolici e una significativa componente di [[Rudolf Steiner|steineriani]]<ref>p. 83 in G. De Turris (2006)</ref>, la cui [[antroposofia]] sarebbe stata la maggiore o una delle maggiori componenti della linea di pensiero del gruppo<ref>p. 271 Staudenmaier (2014)</ref>.
Frattanto, Mimì, una ricamatrice orfana senza amici, è [[wikt:tedio|tediata]] dallo stesso padrone di casa, Bernard, invaghito della ragazza. Quando quest'ultima non cede ai suoi tentativi di sedurla, la minaccia allo stesso modo. Affranta, raccoglie la sua roba e lascia il suo appartamento. Rodolfo immediatamente la nota, ma la lascia andar via. Si reca al [[banco dei pegni]] per vendere quasi tutto ciò che ha, ma non ne ricava molto denaro. Il ricco ma pigro aristocratico Visconte Paolo trova Mimì che vaga per la strada e se ne innamora. Nel frattempo, il musicista Schaunard, altro coinquilino di Rodolfo, ha più fortuna e riesce a mettere insieme l'affitto in una sera. Rodolfo riesce a pagare l'affitto quella stessa sera, ma nota che Mimì non può.
 
Secondo Evola<ref>"Il Cammino del Cinabro"- terza edizione :Roma, Edizioni Mediterranee, 2014</ref>, l'obiettivo del gruppo era duplice:
L'azione si sposta sulla relazione di Marcello con la sua ricca vicina Musetta. I suoi coinquilini lo convincono ad approfittare di lei per procurarsi del cibo. Rodolfo resta in casa e riceve una visita da Mimì, che ha assoluto bisogno di scaldarsi ma non ha una stufa. Più tardi quella sera, mentre la fanciulla sta per lasciare l'appartamento, sapendo di non poter pagare l'affitto, Rodolfo e Musetta la invitano a restare con loro. Trascorre la notte festeggiando, finché non appare il Visconte Paolo. Crede che sia giunto perché interessato ai suoi ricami e non capisce che è innamorato di lei. Rodolfo, invece, comprende e identifica immediatamente l'aristocratico come un rivale. Manifesta i suoi timori a Mimì, ma questa gli assicura che egli è l'unico per lei.
# suscitare la forza sovrasensibile capace d'aiutare i singoli membri;
# indirizzare questa forza superiore, già individualizzata, verso il cambiamento, da dietro le quinte della storia, di tutte le altre forze influenti socialmente nel proprio tempo.
 
Vennero costituite filiali operative del Gruppo a Roma e in altre città della Penisola<ref>''Glosse varie: costituzione di una catena magica'', in ''Ur 1927'' e ''Istruzioni di catena'', in ''Ur 1928''</ref>: le cosiddette "catene", delle quali risulta maggiormente descritta solo quella nella città di [[Genova]]<ref>''Esperienze di catena'', in ''Krur 1929''</ref>, di cui sono ignoti i componenti della catena, se non che fosse costituita da cinque persone e che il suo direttore era un ex appartenente alla "[[Giuliano_Kremmerz#Biografia|Myriam]]". Queste catene, presenti anche in altre tradizioni esoteriche, come i [[rosacroce]], sono formate da gruppi di persone che si riuniscono per ritornare a presunte e primordiali perdute tradizioni<ref name="ref_A" />, ritenendo di poter evocare forze occulte per influenzare gli eventi in corso. Secondo De Turris utilizzando riti neopagani queste catene provarono a influenzare il [[fascismo]] e non sarebbero state estranee ai tre attentati contro [[Mussolini]] avvenuti a partire dal 1927<ref>p. 246 in G. De Turris (2006)</ref>. A questo riguardo Taunton annota che Evola nella sua autobiografia ''Il cammino del Cinabro'' scrisse che correvano voci su tentativi di uccidere un capo di stato tramite [[magia cerimoniale|riti magici]], riti a cui vennero associate le catene di Ur, e Mussolini arrivò a pensare che vi fosse un complotto contro di lui, fino a quando non conobbe il reale scopo delle catene<ref>G. Tauton (2014)</ref>.
Il tempo passa e a Parigi è primavera. Mimì partecipa al suo primo [[pic-nic]] e bacia Rodolfo dopo avergli detto di amarlo. L'innamoramento ispira a Rodolfo un'opera, che però gli fa trascurare il suo lavoro alla redazione. Mimì apprende dal direttore che Rodolfo è stato licenziato, ma non glielo dice, non volendo distruggere la sua felicità. Cercando di portare avanti la menzogna, lavora duramente per guadagnare più denaro, ma a lungo andare si ammala. Intanto, il Visconte Paolo dà un'occhiata all'opera di Rodolfo e propone a Mimì di portarla da un impresario teatrale, se viene a teatro con lui. Rodolfo li vede insieme nell'appartamento e, accecato dall'ira, accusa Mimì di avere una relazione. La ragazza cerca di spiegare, ma lui è troppo in collera per ascoltare e la lascia.
 
Secondo [[Gary Lachman]] lo scopo dei rituali magici pagani era quello di introdurre nel fascismo il presunto spirito "guerriero" e "virile" dell'antica Roma<ref>p.216 Gary Lachman (2012)</ref>.
Rodolfo decide di lasciare l'appartamento per dimenticare Mimì. In un bar, si imbatte nel direttore e apprende, stupito, di essere stato licenziato da cinque settimane. Contemporaneamente, Mimì, con l'aiuto di Musetta, cerca di far avere successo all'opera uscendo col Visconte Paolo. Costui cerca di sedurla, ma lei rifiuta le sue avances e torna a casa. Qui è interrogata da Rodolfo in merito al suo lavoro alla redazione. Lei ammette di aver lavorato [[wikt:febbrilmente|febbrilmente]] per lui, desiderando il suo successo. Inizialmente viene perdonata, finché Rodolfo non scopre che una sera è uscita col Visconte Paolo, e trae la conclusione che è da lui che Mimì ha avuto i soldi. La picchia, ma subito dopo, resosi conto che la ragazza sta molto male, le chiede perdono e le giura di prendersi sempre cura di lei.
 
Nel 1927 il gruppo di Ur venne attaccato da [[Giovanni Battista Montini]], futuro [[Papa Paolo VI]] e al tempo assistente centrale ecclesiastico della [[FUCI]], dalle pagine della rivista ''Studium'', accusandolo "di abuso di pensiero e di parole, ... di aberrazioni retoriche, di rievocazioni fanatiche, di superstiziose magie"<ref>p. 150 in G. De Turris (2006)</ref>.
Rodolfo cerca di trovarle un dottore, ma nel frattempo Mimì fugge, lasciandogli una lettera in cui spiega che tornerà quando lui sarà un drammaturgo affermato. Il giovane la cerca per mesi in preda allo sconforto. La sua opera diventa assai famosa, ma non riesce ad essere felice finché non trova Mimì. Frattanto, Mimì lavora duramente nei quartieri poveri di Parigi, ma un giorno sviene. Poi si trascina in strada e riesce a raggiungere il suo vecchio appartamento. Rodolfo è assai contento di vederla e le dichiara tutto il suo amore. Tuttavia, qualche istante dopo, muore di [[tubercolosi]], lasciando Rodolfo devastato.
 
Tra i membri del gruppo viene annoverata anche [[Maria de Naglowska]], occultista e e mistica russa, e teorizzatrice della [[magia sessuale]], che in quegli anni visse a Roma<ref>p. 152 Hugh B. Urban</ref>; un lontano seguace del gruppo fu [[Mircea Eliade]], che citò la raccolta degli scritti del Gruppo di Ur in una sua novella scritta nel 1941<ref>p.222-223 Gary Lachman (2012)</ref>. Il suo interesse verso il gruppo è stato spiegato come una conseguenza del suo interesse giovanile verso l'occultismo<ref>p. 109 M. Sedgwick (2009)</ref>.
==Produzione==
{{F|film muti|arg2=film sentimentali|ottobre 2010}}
La firma dei [[Patti Lateranensi]] nel 1929, con la conseguente scomparsa di atteggiamenti anticlericali da parte del fascismo e l'[[Fascismo clericale|avvicinamento]] politico tra [[Vaticano]] e fascismo, fecero sparire la possibilità da parte del Gruppo di Ur di promuovere una trasformazione paganeggiante del fascismo e causarono al sodalizio vari problemi<ref >Paul Furlong, ''[https://books.google.it/books?redir_esc=y&hl=it&id=fVGkhzpXxLkC&q=ur+group#v=snippet&q=ur%20group&f=false The Social and Political Thought of Julius Evola]'': Londra, Routledge, anno 2011, pagina 88, {{ISBN|9780203816912}}</ref><ref name="Evola, Cinabro">Julius Evola, ''Il Cammino del Cinabro'', 1963</ref> che portarono al suo scioglimento<ref>p. 56 [[Nicholas Goodrick-Clarke]] (2003)</ref>.
[[File:La Bohème (1926) 1.jpg|thumb|sinistra|Hendrik Sartov (direttore della fotografia), King Vidor (regista), Irving Thalberg (produttore) con Lillian Gish sul set|200px]]
Lillian Gish era lieta di girare il film, essendo appena tornata da un viaggio in Europa e da quel momento voleva dedicarsi soprattutto ai fan europei. Recitare in un film ambientato a Parigi sarebbe stato un buon inizio. Dopo aver visto la versione integrale de La grande parata (1925), decise che John Gilbert e Renée Adorée fossero i co-protagonisti a lei più adatti. Appena arrivata agli studi per le riprese, la Gish fu trattata come ‘una regina'. I co-protagonisti sostenevano che era assai arrogante, e Marion Davies diceva che snobbava Gilbert e si rifiutava di dare una mano al regista King Vidor. Tuttavia si vocifera che Gilbert fosse perdutamente infatuato di lei, e che sbagliasse deliberatamente le scene d'amore per baciarla il più possibile.
Dopo la [[seconda guerra mondiale]] un altro sodalizio tentò di riprendere in Italia l'attività del Gruppo di Ur: il Gruppo dei Dioscuri<ref>p. 753 M. Introvigne (2006)</ref>. Julius Evola fu il leader di questo gruppo e inspirò questa nuova esperienza esoterica voluta da alcuni giovani a lui vicini e che frequentavano casa sua negli [[Anni 1950|Anni cinquanta]] e sessanta. <!-- È certo che Evola sia stato costantemente informato dell'iniziativa, e che ebbe visione dei quattro fascicoli di impronta esoterica -I ''Fascicoli dei Dioscuri'', pubblicati all'interno del [[Ordine Nuovo (movimento)|Movimento Politico Ordine Nuovo-]] prima che essi fossero diffusi tra il 1969 ed il 1973. Il Gruppo dei Dioscuri operò a Roma, Napoli, Messina e Milano, e diversamente dal Gruppo di Ur, ebbe al centro del proprio intento operativo la "Tradizione romana prisca". -->
Per entrare nel personaggio, la Gish evitava il contatto fra le sue labbra e i liquidi, in modo da rendere la scena della morte credibile. Aveva inoltre imparato a respirare senza muoversi. Si recò anche negli ospedali per osservare le diverse fasi della tubercolosi. Le riprese ebbero luogo dal 19 agosto al 5 novembre 1925.
 
Il nome del gruppo ed il suo significato secondo G.B. Forster "ha indubitabilmente ispirato ad [[Umberto Eco]]" la definizione di Ur-fascismo<ref>vedi nota 37 in p. 137 G.B. Forster (2016) [https://books.google.it/books?id=1WYpDwAAQBAJ&printsec=frontcover&dq=Trump+in+the+White+House:+Tragedy+and+Farce&hl=en&sa=X&ved=0ahUKEwicrbP_j8HYAhWIGCwKHRt5DXIQ6AEIKTAA#v=onepage&q=ur%20group&f=false that undoubtedly inspired Umberto Eco's famous 1955 article on "Ur-fascism"]</ref>, da lui descritto in un articolo sul [[New York Review of Books]] del 1995<ref>{{cita web|url=http://www.nybooks.com/articles/1995/06/22/ur-fascism/|titolo=Ur-Fascism|autore=Umberto Eco|editore=New York Review of Books|data=22 giugno 1995|accesso=5 gennaio 2018|lingua=en}}</ref>, in cui discute e descrive gli aspetti attorno ai quali il fascismo si forma e si coagula.
==Distribuzione==
Distribuito dalla Metro-Goldwyn-Mayer Distributing Corporation (MGM), uscì nelle sale cinematografiche USA il 13 marzo 1926, dopo una prima tenuta a New York il 24 febbraio. In Germania, dove gli venne dato il titolo ''Mimi'', uscì nel giugno 1926, distribuito dall'[[Universum Film (UFA)]]<ref>[https://www.imdb.com/title/tt0016669/releaseinfo IMDb release info]</ref>.
 
==La rivista==
La pellicola, di cui esiste copia in 16&nbsp;mm, è stata riversata in DVD e fa parte del catalogo Warner Home Video DVD edition in una versione di 93 minuti in [[NTSC]] uscita sul mercato il 12 gennaio 2010<ref>[http://www.silentera.com/video/bohemeHV.html Silent Era DVD]</ref>.
Espressione dei lavori interni al Gruppo di Ur fu la rivista, nella quale gli autori degli articoli si firmavano con uno pseudonimo, perché piuttosto che pubblicizzare la propria persona preferivano diffonderne il pensiero. Direttore della rivista fu [[Julius Evola]] nel [[1927]], insieme a [[Arturo Reghini]] e [[Giulio Parise]] nel [[1928]]; di nuovo e solamente Evola nel [[1929]], quando il nome della rivista fu cambiato in "Krur" .
 
Nella rivista di "UR" vennero pubblicati parecchi testi [[Ermetismo (filosofia)|ermetico]]-[[alchimia|alchemici]] come la [[Turba philosophorum]], filosofici e rituali, di varia provenienza: vi sono testi antichi come l’''APATHANATHISMOS'': rituale di [[Mitraismo|Mithra]] noto anche come [[Papiri magici greci|Gran Papiro Magico di Parigi]], la prima traduzione italiana di "LUCE" , dall'originale greco confrontato con la versione tedesca di [[Albrecht Dieterich|Dietercich]] e con quella inglese del Mead, con introduzione e commento di EA, LEO, LUCE e Pietro Negri," esso conterebbe l'unico rituale degli antichi Misteri che sia pervenuto completo fino a noi, in una redazione che data con ogni probabilità al principio del quarto secolo d.C." ; estratti dal ''de Mysteriis'' di [[Giamblico]], i ''Versi d'oro'' di [[Pitagora]], uno scongiuro magico pagano, ''Massime di saggezza pagana'' di [[Plotino]], rinascimentali (''De Pharmaco Catholico'', un codice "plumbeo" alchemico italiano, la ''Clavis Philosophiae Chemisticae'' di [[Gerard Dorn]], ''La dignità dell'uomo'' di [[Pico della Mirandola]]), moderni (brani tratti da [[Il Golem (romanzo)|Il Golem]] e ''Il volto verde'' di [[Gustav Meyrink]], il saggio ''Prospettive'' tratto da ''Musica delle fonti'' di [[Otokar Brezina]]), testi di [[Aleister Crowley]], [[Giuliano Kremmerz]] e orientali (un brano del primo capitolo del ''[[Kulārṇava Tantra]]''<ref>p. 155 H.B. Urban (2006)</ref>, alcuni passi del [[Majjhima Nikaya]], brani dal [[mantra]] [[tantra|tantrico]] ''[[Shri chakra sambhara]]'', tre canti di [[Milarepa]])<ref>[https://www.ariannaeditrice.it/articolo.php?id_articolo=44252 Stefano Arcella, ''Julius Evola e l’esperienza del Gruppo di Ur. La storia “occulta” dell’Italia del Novecento'']</ref>.
 
La rivista uscì con il nome di ''Ur'' negli anni [[1927]] (10 fascicoli, di cui due doppi) e [[1928]] (8 fascicoli, di cui quattro doppi), mentre il [[1929]] vide la fine della fase operativa del Gruppo con l'uscita di Reghini e Parise, accusati da Evola di voler mettere al rivista sotto il controllo della [[massoneria in Italia|massoneria]]<ref>p. 35 Geneviève Dubois (1996)</ref>. La pubblicazione della rivista, sempre sotto la direzione di Evola, riprese col cambio di nome in ''Krur'' (8 fascicoli, di cui due doppi), pubblicando interventi anche di autori che lo avevano abbandonato ma dei quali il barone possedeva ancora vari testi. Questo portò ad una breve battaglia legale con Reghini che lo accusò di diffamazione e plagio<ref>p. 215 Gary Lachman (2012)</ref>. Il nome della nuova rivista era tratto dal [[lingua sumera|sumero]] ''k-r, k-u-r'' ossia residenza, casa, montagna e forza, e i suoi contenuti includevano anche una componente nazionalistica<ref name="ref_B">p. 154 H.B. Urban (2006)</ref>.
 
Nel dicembre 1929 fu pubblicato l'ultimo numero di ''Krur'', sul quale Evola annunciava lo scioglimento del gruppo, che in realtà era avvenuto già da un anno, e il proseguimento della propria attività filosofica sulla nuova rivista dal titolo ''La Torre''<ref name="ref_B" />, della quale saranno editi 10 numeri (dal febbraio al giugno [[1930]]) ma che fu costretta a chiudere per l'ostilità di settori del regime fascista, in primis quelli diretti da [[Achille Starace]]. Tale ostilità giunse a colpire Evola con violenti attacchi squadristi. Alla rivista ''La Torre'' collaborarono alcuni aderenti al Gruppo di Ur: [[Guido De Giorgio]] (con lo pseudonimo di Zero), [[Girolamo Comi]], [[Domenico Rudatis]], [[Emilio Servadio]].
 
I fascicoli di ''Ur'' e ''Krur'' furono ripubblicati, con forti modifiche redazionali di gran parte dei testi originali da parte di Evola, nel [[1955]]-[[1956]] in tre volumi dall'editore [[Bocca editore|Bocca]] ,sotto il titolo di ''Introduzione alla Magia'', con la revisione dell'orientalista [[Paul Masson-Oursel]]<ref>p. 331 H. T. Hakl, C. McIntosh (2014)</ref>. Una seconda edizione data [[1971]] e fu effettuata dalle [[Edizioni Mediterranee]] con lo stesso titolo. Nel 1987 anche le Edizioni [[I Dioscuri]] ripubblicarono i tre volumi di Bocca. Tutte e tre queste riedizioni risentono delle modifiche introdotte da Julius Evola. L'editrice [[Tilopa edizioni|Tilopa]] di Roma ha pubblicato negli anni [[1980]]-[[1981]] la ristampa anastatica dei fascicoli originali. Questa attività editoriale indica che questi sono ancora di interessi per i gruppi politici di destra e per gli occultisti<ref>p. 161 H.B. Urban (2006)</ref>
 
==I membri==
Tra coloro che fecero parte del Gruppo di Ur o collaborarono alle riviste di ''Ur'' e ''Krur ''(tra parentesi il loro nome simbolico utilizzato per firmare, secondo l'idea della "impersonalità attiva"<ref>p. 125 in G. De Turris (2006)</ref>) possono essere citati:
 
* [[Giovanni Colazza]] (Leo), discepolo di [[Rudolf Steiner]].
* [[Giovanni Antonio Colonna di Cesarò]] (Breno, Krur), discepolo di Rudolf Steiner.
* [[Girolamo Comi]] (Gic), poeta cattolico vicino ad Arturo Onofri.
* [[Guido De Giorgio]] (Havismat), cattolico, prima vicino al pensiero di [[René Guénon]], <nowiki/>poi seguace di [[Pio da Pietrelcina]].
* [[Aniceto Del Massa]] (Sagittario), [[Antroposofia|antroposofo]].
* [[Julius Evola]] (Agarda, Arvo, Ea, Iagla).
* [[Nicola Moscardelli]] (Sirio, Sirius), poeta cattolico ispirato dalla poetica di Onofri.
* [[Roggero Musmeci Ferrari Bravo]] (Ignis; anche Arvo, secondo [[Renato del Ponte|Del Ponte]], Krur e Breno, secondo Piero Fenili)
* [[Arturo Onofri]] (Oso), poeta e discepolo di Rudolf Steiner.
* [[Giulio Parise]] (Luce), [[Massoneria in Italia|massone]].
* [[Ercole Quadrelli]] (Abraxa, Tikaipos), ermetista.
* [[Arturo Reghini]] (Henìocos Arìstos, Pietro Negri), pitagorico, massone.
* Corallo Reginelli (Taurulus), prima antroposofo, poi [[ermetismo (filosofia)|ermetista]].
* [[Domenico Rudatis]] (Rud), [[alpinista]] [[esoterismo|esoterista]].
* [[Massimo Scaligero]], antroposofo, già connesso con Arturo Reghini dalla prima metà degli anni '20.
* [[Emilio Servadio]] (Es), [[psicanalisi|psicanalista]], poeta.
 
Altre persone, delle quali non si conoscono i nomi, firmarono con gli pseudonimi di: Alba, Arom, Nilius, Primo Sole, Zam.
 
Secondo [[Renato del Ponte]] in base a testimonianze orali risultano aver fatto parte del Gruppo di Ur (non scrivendo però sulla rivista) anche l'ingegnere [[Arezzo|aretino]] [[Moretto Mori]] e [[Amerigo Bianchini]], entrambi amici di Reghini (dopo l'espulsione di Guido Bolaffi, Bianchini divenne il [[Maestro venerabile]] della [[loggia massonica|loggia]] "Hermes" di [[Firenze]], facente parte [[Massoneria in Italia|del Rito Filosofico Italiano]]).
 
==Note==
<references/>
 
<references/>
==Bibliografia==
* [[Claudio Mauri]], ''La catena invisibile. Il giallo del fascismo magico'', Milano, Mursia, 2005. ISBN 8842533319.
*{{en}} John Douglas Eames, ''The MGM Story'' Octopus Book Limited, Londra 1975 ISBN 0-904230-14-7
* [[Renato Del Ponte]], ''Evola e il magico Gruppo di Ur. Studi e documenti per servire alla storia di Ur-Krur'', Borzano, Albinea, Sear Edizioni, 1994.
*{{en}} Jerry Vermilye, ''The Films of the Twenties'', Citadel Press, 1985 - ISBN 0-8065-0960-0
* [[Gianfranco De Turris]], ''Esoterismo e fascismo: storia, interpretazioni, documenti'', Edizioni Mediterranee, 2006.
*''La grande parata - Il cinema di King Vidor'' a cura di Sergio Toffetti e Andrea Morini, Lindau 1994 ISBN 88-7180-106-7
* Geneviève Dubois, ''Fulcanelli. Svelato l'enigma del più famoso alchimista del XX secolo'' Edizioni Mediterranee, 1996.
 
* Julius Evola, ''Introduzione alla magia'', 3 voll., Roma, Mediterranee, 1971.
==Altri progetti==
* Julius Evola, ''Ur 1927''. Roma, Tilopa, 1980.
{{interprogetto|q|etichetta=''La Bohème''}}
* Julius Evola, ''Ur 1928''. Roma, Tilopa, 1980.
* Julius Evola, ''Krur 1929''. Roma, Tilopa, 1981.
* Julius Evola, ''Introduzione alla magia quale scienza dell'io'', La Spezia, Fratelli Melita, 1987.
* {{en}} [[John Bellamy Foster]], ''Trump in the White House: Tragedy and Farce'', NYU Press, 2017.
* {{en}} [[Nicholas Goodrick-Clarke]], ''Black Sun: Aryan Cults, Esoteric Nazism, and the Politics of Identity'', NYU Press, 2003.
* {{en}} [[Joscelyn Godwin]], ''Atlantis and the Cycles of Time: Prophecies, Traditions, and Occult Revelations'', Simon and Schuster, 2010.
* {{en}} [[Hans Thomas Hakl]], ''Julius Evola and the UR Group'', ''Aries'', 12, Leida, Brill, 2012, pp.&nbsp;53–90.
* {{en}} Hans Thomas Hakl, Christopher McIntosh, ''Eranos: An Alternative Intellectual History of the Twentieth Century'', Routledge, 2014.
* [[Massimo Introvigne]], ''Le religioni in Italia'', Centro studi sulle nuove religioni, Raffaella Di Marzio, 2006.
* {{en}} [[Gary Lachman]], ''Politics and the Occult: The Left, the Right, and the Radically Unseen'', Quest book, 2012.
* {{en}} Damon Zacharias Lycourinos, ''Occult Traditions'', Numen Books, 2012.
* Marco Rossi, ''Neopaganesimo e arti magiche nel periodo fascista'', in ''Storia d'Italia, Annali 25, Esoterismo'', a cura di [[Gian Mario Cazzaniga]], Einaudi, Torino, 2010, pp.&nbsp;599–627.
* {{en}} [[Mark Sedgwick]], ''Against the Modern World: Traditionalism and the Secret Intellectual History of the Twentieth Century'', Oxford University Press, 2009.
* Roberto Sestito, ''Il figlio del sole. Vita e opere di Arturo Reghini. Filosofo e matematico'', Ancona, IGNIS.
* {{en}} Peter Staudenmaier, ''Between Occultism and Nazism: Anthroposophy and the Politics of Race in the Fascist Era'', BRILL, 2014.
* {{en}} Gwendolyn Taunton, ''Primordial Traditions, Volume 1'', Numen Books, 2014.
* {{en}} [[Hugh B. Urban]], ''Magia Sexualis: Sex, Magic, and Liberation in Modern Western Esotericism'', University of California Press, 2006.
 
== Collegamenti esterni ==
* [https://www.ereticamente.net/2018/01/sul-gruppo-di-ur-e-la-tradizione-di-roma-prima-parte-luca-valentini.html Luca Valentini, ''Sul Gruppo di Ur e la Tradizione di Roma'' (prima parte)] su ereticamente.net
* {{Collegamenti esterni}}
*{{cita web|http://www.silentsaregolden.com/labohemereview.html|Silents Are Golden|lingua=en}}
* {{en}} [http://www.silentera.com/PSFL/data/B/Boheme1926.html ''La Bohème'' (1926) - Silent Era] e [http://www.silentera.com/video/bohemeHV.html Silent Era DVD]
 
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