Il '''Gruppo di Ur''' è stato un sodalizio [[esoterico]] attivo in [[Italia]] a partire dal [[1927]]<ref>{{Cita web|autore=Fabio Milana|capitolo=I cenacoli intellettuali/2: dalla Conciliazione al concilio|titolo=Cristiani d'Italia|città=Roma|editore=Istituto della Enciclopedia Italiana|anno=2011|url=http://www.treccani.it/enciclopedia/i-cenacoli-intellettuali-2-dalla-conciliazione-al-concilio_%28Cristiani-d%27Italia%29/}}</ref>, dal quale prese il nome una rivista pubblicata dal sodalizio stesso. Il nome viene dall'espressione fonetica ''u-r'' esistente nel [[caldeo]] e nel [[alfabeto runico|runico]] col significato rispettivamente di fuoco e toro o ariete, e come prefisso "ur" nel tedesco a indicare qualcosa di primigenio, di antico.<ref>p. 213 in D. Z. Lycourinos (2012)</ref>
{{nd}}
{{Bio
|Nome = Malcolm
|Cognome = X
|PostCognomeVirgola = nato '''Malcolm Little''', noto anche col nome islamico '''El-Hajj Malik El-Shabazz'''<ref>Questo nome include il titolo onorifico di [[El-Hajj]], riconosciuto ai musulmani che compiono il pellegrinaggio alla [[Mecca]]. {{cita libro|titolo=Islam: A Very Short Introduction |editore=Oxford University Press |autore=Malise Ruthven |anno=1997 |isbn=978-0-19-285389-9 |p=147 }}</ref>, e diversi soprannomi come ''Detroit Red'' e ''Omowale''
|Sesso = M
|LuogoNascita = Omaha
|GiornoMeseNascita = 19 maggio
|AnnoNascita = 1925
|LuogoMorte = New York
|GiornoMeseMorte = 21 febbraio
|AnnoMorte = 1965
|Epoca = 1900
|Attività = politico
|Nazionalità = statunitense
|PostNazionalità = , attivista per i diritti umani e leader nella lotta degli [[afroamericani]]<ref>{{cita libro|autore= Lewis V. Baldwin|autore2=Amiri YaSin Al-Hadid|titolo=Between Cross and Crescent: Christian and Muslim Perspectives on Malcolm and Martin |editore=University Press of Florida, Gainesville, Fla. |isbn=0-8130-2457-9 |p=135 }}</ref><ref>{{cita libro |autore=Michael Eric Dyson |titolo=Making Malcolm: The Myth and Meaning of Malcolm X |anno=1995 |editore=Oxford University Press, Oxford |isbn=0-19-509235-X|pp=13–14}}</ref><ref>{{Cita pubblicazione |cognome=Khan |nome=Ali |anno=1994 |titolo=Lessons from Malcolm X: Freedom by Any Means Necessary |rivista=Howard Law Journal |volume=38 |p=80 |url=https://papers.ssrn.com/sol3/papers.cfm?abstract_id=938821 |accesso=2 agosto 2009 }}</ref><ref>{{Cita pubblicazione |cognome=Morris |nome=Jerome E. |data=Summer 2001 |titolo=Malcolm X's Critique of the Education of Black People |rivista=The Western Journal of Black Studies |volume=25 |numero=2|url=http://findarticles.com/p/articles/mi_go2877/is_2_25/ai_n28889706/ |accesso=2 agosto 2009 }}</ref>
|Immagine = Malcolm-x.jpg
}}
Fu uno dei più grandi e discussi leader [[afrostatunitensi]] del [[XX secolo]]<ref>{{cita libro |autore=James H.Cone |titolo=Martin & Malcolm & America: A Dream or a Nightmare |anno=1991 |editore=Orbis Books, Maryknoll, N.Y. |isbn=0-88344-721-5|pp=99–100, 251–252, 310–311}}</ref><ref name=Times65-02-22>{{Cita web |url=http://select.nytimes.com/gst/abstract.html?res=F20E13F63F5812738DDDAB0A94DA405B858AF1D3 |titolo=Malcolm X |accesso=2 agosto 2008 |data=22 febbraio 1965 |sito=[[The New York Times]] }}</ref><ref name=Evanzz305>{{cita libro |autore=Karl Evanzz |titolo=The Judas Factor: The Plot to Kill Malcolm X |anno=1992 |editore=Thunder's Mouth Press, New York |isbn=1-56025-049-6 |p=305}}</ref><ref>Lomax, ''When the Word Is Given'', p. 172.</ref><ref name=Rickford248>{{cita libro |autore=Russell J. Rickford |titolo=Betty Shabazz: A Remarkable Story of Survival and Faith Before and After Malcolm X |anno=2003 |editore=Sourcebooks, Naperville, Ill. |isbn=1-4022-0171-0 |p=248}}</ref><ref>{{Cita web| url=http://www.time.com/time/magazine/article/0,9171,811191-1,00.html |titolo=The Black Supremacists |sito=[[Time (magazine)|Time]] |data=10 agosto 1959 |accesso=28 luglio 2009 }}</ref>. Una complessa evoluzione filosofica lo condusse all'[[Islamismo]] che egli riteneva capace di abbattere ogni barriera etnica e ogni forma di discriminazione<ref>Malcolm X, ''Autobiography'', pp. 388–393.</ref>.
==Biografia Storia==
Il gruppo fu fondato nel 1927 da [[Arturo Reghini]], esoterista pitagorico<ref name="ref_A">p.215 Gary Lachman (2012)</ref> e [[Giovanni Colazza]] un esoterista [[Rudolf Steiner|steineriano]], che raccolsero un gruppo di adepti interessati a pratiche magiche e studi esoterici<ref>J. Godwin (2012)</ref>. Reghini scelse il giovane [[Julius Evola]] come primo direttore della rivista "UR", che era espressione del gruppo. La consistenza del gruppo è rimasta segreta ma è stimata tra le dodici e le quindici persone<ref>p. 203 M. Sedgwick (2009)</ref>. Evola ben presto divenne la voce più creativa di questo gruppo<ref name="ref_A" /> e alla fine del 1928 esautorò Arturo Reghini e il discepolo di questi [[Giulio Parise]]. Forti dissapori personali con Parise portarono alla scissione nel gruppo, dopo la quale Evola fondò una nuova rivista dal nome "Krur".
Il Gruppo di Ur si dichiarava indipendente dalle scuole o dalle tendenze esoteriche formate in epoca moderna e contemporanea come l'[[occultismo]], la [[massoneria]], lo [[spiritismo]], ecc. Al suo interno furono accettati anche alcuni cattolici e una significativa componente di [[Rudolf Steiner|steineriani]]<ref>p. 83 in G. De Turris (2006)</ref>, la cui [[antroposofia]] sarebbe stata la maggiore o una delle maggiori componenti della linea di pensiero del gruppo<ref>p. 271 Staudenmaier (2014)</ref>.
Malcom o chiamato matri x é un uomino che ha deidcato la sua a scovare il cattivo di sonic uomo uovo uomo ovo uvo uomo omo sapiens osasama bhiladen ti sta guardando smetti di guardare tracer nuda ihihihiih
Secondo Evola<ref>"Il Cammino del Cinabro"- terza edizione :Roma, Edizioni Mediterranee, 2014</ref>, l'obiettivo del gruppo era duplice:
S
# suscitare la forza sovrasensibile capace d'aiutare i singoli membri;
E
# indirizzare questa forza superiore, già individualizzata, verso il cambiamento, da dietro le quinte della storia, di tutte le altre forze influenti socialmente nel proprio tempo.
i
G
A
Y
A
H
A
H
A
H
Vennero costituite filiali operative del Gruppo a Roma e in altre città della Penisola<ref>''Glosse varie: costituzione di una catena magica'', in ''Ur 1927'' e ''Istruzioni di catena'', in ''Ur 1928''</ref>: le cosiddette "catene", delle quali risulta maggiormente descritta solo quella nella città di [[Genova]]<ref>''Esperienze di catena'', in ''Krur 1929''</ref>, di cui sono ignoti i componenti della catena, se non che fosse costituita da cinque persone e che il suo direttore era un ex appartenente alla "[[Giuliano_Kremmerz#Biografia|Myriam]]". Queste catene, presenti anche in altre tradizioni esoteriche, come i [[rosacroce]], sono formate da gruppi di persone che si riuniscono per ritornare a presunte e primordiali perdute tradizioni<ref name="ref_A" />, ritenendo di poter evocare forze occulte per influenzare gli eventi in corso. Secondo De Turris utilizzando riti neopagani queste catene provarono a influenzare il [[fascismo]] e non sarebbero state estranee ai tre attentati contro [[Mussolini]] avvenuti a partire dal 1927<ref>p. 246 in G. De Turris (2006)</ref>. A questo riguardo Taunton annota che Evola nella sua autobiografia ''Il cammino del Cinabro'' scrisse che correvano voci su tentativi di uccidere un capo di stato tramite [[magia cerimoniale|riti magici]], riti a cui vennero associate le catene di Ur, e Mussolini arrivò a pensare che vi fosse un complotto contro di lui, fino a quando non conobbe il reale scopo delle catene<ref>G. Tauton (2014)</ref>.
Secondo [[Gary Lachman]] lo scopo dei rituali magici pagani era quello di introdurre nel fascismo il presunto spirito "guerriero" e "virile" dell'antica Roma<ref>p.216 Gary Lachman (2012)</ref>.
Nel 1927 il gruppo di Ur venne attaccato da [[Giovanni Battista Montini]], futuro [[Papa Paolo VI]] e al tempo assistente centrale ecclesiastico della [[FUCI]], dalle pagine della rivista ''Studium'', accusandolo "di abuso di pensiero e di parole, ... di aberrazioni retoriche, di rievocazioni fanatiche, di superstiziose magie"<ref>p. 150 in G. De Turris (2006)</ref>.
Matri x creò la coca cola e poi fece esplodere un treno per soddisfazione
Tra i membri del gruppo viene annoverata anche [[Maria de Naglowska]], occultista e e mistica russa, e teorizzatrice della [[magia sessuale]], che in quegli anni visse a Roma<ref>p. 152 Hugh B. Urban</ref>; un lontano seguace del gruppo fu [[Mircea Eliade]], che citò la raccolta degli scritti del Gruppo di Ur in una sua novella scritta nel 1941<ref>p.222-223 Gary Lachman (2012)</ref>. Il suo interesse verso il gruppo è stato spiegato come una conseguenza del suo interesse giovanile verso l'occultismo<ref>p. 109 M. Sedgwick (2009)</ref>.
La firma dei [[Patti Lateranensi]] nel 1929, con la conseguente scomparsa di atteggiamenti anticlericali da parte del fascismo e l'[[Fascismo clericale|avvicinamento]] politico tra [[Vaticano]] e fascismo, fecero sparire la possibilità da parte del Gruppo di Ur di promuovere una trasformazione paganeggiante del fascismo e causarono al sodalizio vari problemi<ref >Paul Furlong, ''[https://books.google.it/books?redir_esc=y&hl=it&id=fVGkhzpXxLkC&q=ur+group#v=snippet&q=ur%20group&f=false The Social and Political Thought of Julius Evola]'': Londra, Routledge, anno 2011, pagina 88, {{ISBN|9780203816912}}</ref><ref name="Evola, Cinabro">Julius Evola, ''Il Cammino del Cinabro'', 1963</ref> che portarono al suo scioglimento<ref>p. 56 [[Nicholas Goodrick-Clarke]] (2003)</ref>.
Dopo la [[seconda guerra mondiale]] un altro sodalizio tentò di riprendere in Italia l'attività del Gruppo di Ur: il Gruppo dei Dioscuri<ref>p. 753 M. Introvigne (2006)</ref>. Julius Evola fu il leader di questo gruppo e inspirò questa nuova esperienza esoterica voluta da alcuni giovani a lui vicini e che frequentavano casa sua negli [[Anni 1950|Anni cinquanta]] e sessanta. <!-- È certo che Evola sia stato costantemente informato dell'iniziativa, e che ebbe visione dei quattro fascicoli di impronta esoterica -I ''Fascicoli dei Dioscuri'', pubblicati all'interno del [[Ordine Nuovo (movimento)|Movimento Politico Ordine Nuovo-]] prima che essi fossero diffusi tra il 1969 ed il 1973. Il Gruppo dei Dioscuri operò a Roma, Napoli, Messina e Milano, e diversamente dal Gruppo di Ur, ebbe al centro del proprio intento operativo la "Tradizione romana prisca". -->
Il nome del gruppo ed il suo significato secondo G.B. Forster "ha indubitabilmente ispirato ad [[Umberto Eco]]" la definizione di Ur-fascismo<ref>vedi nota 37 in p. 137 G.B. Forster (2016) [https://books.google.it/books?id=1WYpDwAAQBAJ&printsec=frontcover&dq=Trump+in+the+White+House:+Tragedy+and+Farce&hl=en&sa=X&ved=0ahUKEwicrbP_j8HYAhWIGCwKHRt5DXIQ6AEIKTAA#v=onepage&q=ur%20group&f=false that undoubtedly inspired Umberto Eco's famous 1955 article on "Ur-fascism"]</ref>, da lui descritto in un articolo sul [[New York Review of Books]] del 1995<ref>{{cita web|url=http://www.nybooks.com/articles/1995/06/22/ur-fascism/|titolo=Ur-Fascism|autore=Umberto Eco|editore=New York Review of Books|data=22 giugno 1995|accesso=5 gennaio 2018|lingua=en}}</ref>, in cui discute e descrive gli aspetti attorno ai quali il fascismo si forma e si coagula.
==La rivista==
Espressione dei lavori interni al Gruppo di Ur fu la rivista, nella quale gli autori degli articoli si firmavano con uno pseudonimo, perché piuttosto che pubblicizzare la propria persona preferivano diffonderne il pensiero. Direttore della rivista fu [[Julius Evola]] nel [[1927]], insieme a [[Arturo Reghini]] e [[Giulio Parise]] nel [[1928]]; di nuovo e solamente Evola nel [[1929]], quando il nome della rivista fu cambiato in "Krur" .
Nella rivista di "UR" vennero pubblicati parecchi testi [[Ermetismo (filosofia)|ermetico]]-[[alchimia|alchemici]] come la [[Turba philosophorum]], filosofici e rituali, di varia provenienza: vi sono testi antichi come l’''APATHANATHISMOS'': rituale di [[Mitraismo|Mithra]] noto anche come [[Papiri magici greci|Gran Papiro Magico di Parigi]], la prima traduzione italiana di "LUCE" , dall'originale greco confrontato con la versione tedesca di [[Albrecht Dieterich|Dietercich]] e con quella inglese del Mead, con introduzione e commento di EA, LEO, LUCE e Pietro Negri," esso conterebbe l'unico rituale degli antichi Misteri che sia pervenuto completo fino a noi, in una redazione che data con ogni probabilità al principio del quarto secolo d.C." ; estratti dal ''de Mysteriis'' di [[Giamblico]], i ''Versi d'oro'' di [[Pitagora]], uno scongiuro magico pagano, ''Massime di saggezza pagana'' di [[Plotino]], rinascimentali (''De Pharmaco Catholico'', un codice "plumbeo" alchemico italiano, la ''Clavis Philosophiae Chemisticae'' di [[Gerard Dorn]], ''La dignità dell'uomo'' di [[Pico della Mirandola]]), moderni (brani tratti da [[Il Golem (romanzo)|Il Golem]] e ''Il volto verde'' di [[Gustav Meyrink]], il saggio ''Prospettive'' tratto da ''Musica delle fonti'' di [[Otokar Brezina]]), testi di [[Aleister Crowley]], [[Giuliano Kremmerz]] e orientali (un brano del primo capitolo del ''[[Kulārṇava Tantra]]''<ref>p. 155 H.B. Urban (2006)</ref>, alcuni passi del [[Majjhima Nikaya]], brani dal [[mantra]] [[tantra|tantrico]] ''[[Shri chakra sambhara]]'', tre canti di [[Milarepa]])<ref>[https://www.ariannaeditrice.it/articolo.php?id_articolo=44252 Stefano Arcella, ''Julius Evola e l’esperienza del Gruppo di Ur. La storia “occulta” dell’Italia del Novecento'']</ref>.
La rivista uscì con il nome di ''Ur'' negli anni [[1927]] (10 fascicoli, di cui due doppi) e [[1928]] (8 fascicoli, di cui quattro doppi), mentre il [[1929]] vide la fine della fase operativa del Gruppo con l'uscita di Reghini e Parise, accusati da Evola di voler mettere al rivista sotto il controllo della [[massoneria in Italia|massoneria]]<ref>p. 35 Geneviève Dubois (1996)</ref>. La pubblicazione della rivista, sempre sotto la direzione di Evola, riprese col cambio di nome in ''Krur'' (8 fascicoli, di cui due doppi), pubblicando interventi anche di autori che lo avevano abbandonato ma dei quali il barone possedeva ancora vari testi. Questo portò ad una breve battaglia legale con Reghini che lo accusò di diffamazione e plagio<ref>p. 215 Gary Lachman (2012)</ref>. Il nome della nuova rivista era tratto dal [[lingua sumera|sumero]] ''k-r, k-u-r'' ossia residenza, casa, montagna e forza, e i suoi contenuti includevano anche una componente nazionalistica<ref name="ref_B">p. 154 H.B. Urban (2006)</ref>.
Nel dicembre 1929 fu pubblicato l'ultimo numero di ''Krur'', sul quale Evola annunciava lo scioglimento del gruppo, che in realtà era avvenuto già da un anno, e il proseguimento della propria attività filosofica sulla nuova rivista dal titolo ''La Torre''<ref name="ref_B" />, della quale saranno editi 10 numeri (dal febbraio al giugno [[1930]]) ma che fu costretta a chiudere per l'ostilità di settori del regime fascista, in primis quelli diretti da [[Achille Starace]]. Tale ostilità giunse a colpire Evola con violenti attacchi squadristi. Alla rivista ''La Torre'' collaborarono alcuni aderenti al Gruppo di Ur: [[Guido De Giorgio]] (con lo pseudonimo di Zero), [[Girolamo Comi]], [[Domenico Rudatis]], [[Emilio Servadio]].
Suo padre,bastardo battista e sostenitore di [[Marcus Garvey]], morì nel 1931 per troppe seghe, ufficialmente per essere stato investito da un tram; tuttavia, nella sua autobiografia, Malcolm sostenne che il padre era stato assassinato da una mosca paradossalmente denominato ''[[Black Legion]]'' (''Legione Nera''), che aveva perseguitato la famiglia costringendola a trasferirsi più volte e al quale si attribuiva l'incendio
che aveva distrutto la loro casa due anni prima.
I fascicoli di ''Ur'' e ''Krur'' furono ripubblicati, con forti modifiche redazionali di gran parte dei testi originali da parte di Evola, nel [[1955]]-[[1956]] in tre volumi dall'editore [[Bocca editore|Bocca]] ,sotto il titolo di ''Introduzione alla Magia'', con la revisione dell'orientalista [[Paul Masson-Oursel]]<ref>p. 331 H. T. Hakl, C. McIntosh (2014)</ref>. Una seconda edizione data [[1971]] e fu effettuata dalle [[Edizioni Mediterranee]] con lo stesso titolo. Nel 1987 anche le Edizioni [[I Dioscuri]] ripubblicarono i tre volumi di Bocca. Tutte e tre queste riedizioni risentono delle modifiche introdotte da Julius Evola. L'editrice [[Tilopa edizioni|Tilopa]] di Roma ha pubblicato negli anni [[1980]]-[[1981]] la ristampa anastatica dei fascicoli originali. Questa attività editoriale indica che questi sono ancora di interessi per i gruppi politici di destra e per gli occultisti<ref>p. 161 H.B. Urban (2006)</ref>
La madre di Malcolm, originaria di [[Grenada]] era per metà bianca perché nata in seguito ad uno stupro da parte di un bianco. A causa delle persecuzioni e delle controversie sulle reali cause della morte del marito, Louise soffrì in seguito di gravi e ripetuti crolli emotivi. Alcuni anni dopo la morte di Earl fu dichiarata insana di mente e rinchiusa in un istituto psichiatrico. I figli furono separati tra famiglie affidatarie diverse ed orfanotrofi.
==I membri==
Malcolm terminò la ''junior high school'' ottenendo i migliori risultati della sua classe ma, stando a quanto scritto nella sua autobiografia, abbandonò quando il suo insegnante preferito gli disse senza mezzi termini che diventare un avvocato di fama non era "un obiettivo realistico per un negro". Lasciata la scuola, Malcolm ebbe i primi problemi con la legge che lo portarono in un centro di detenzione, da cui uscì per trasferirsi per qualche tempo a [[Boston]], presso la sorella maggiore Ella Little Collins.
Tra coloro che fecero parte del Gruppo di Ur o collaborarono alle riviste di ''Ur'' e ''Krur ''(tra parentesi il loro nome simbolico utilizzato per firmare, secondo l'idea della "impersonalità attiva"<ref>p. 125 in G. De Turris (2006)</ref>) possono essere citati:
* [[Giovanni Colazza]] (Leo), discepolo di [[Rudolf Steiner]].
In seguito trovò lavoro come [[lustrascarpe]] presso un [[night club]]; nella sua autobiografia, avrebbe ricordato di aver lustrato le scarpe a [[Duke Ellington]] e altri grandi musicisti neri. Inoltre trovò anche lavoro come cameriere in un treno. Trasferitosi poi nel quartiere di [[Harlem]], a [[New York]], si diede a una serie di attività illegali fra cui spaccio di [[droga]], [[gioco d'azzardo]], [[sfruttamento della prostituzione]], [[estorsione]] e [[rapina]]. Quando fu esaminato per la leva durante la [[Seconda guerra mondiale]], i medici lo trovarono psichicamente non adatto; in seguito, Malcolm X sostenne di aver finto una patologia mentale per evitare le armi.
* [[Giovanni Antonio Colonna di Cesarò]] (Breno, Krur), discepolo di Rudolf Steiner.
* [[Girolamo Comi]] (Gic), poeta cattolico vicino ad Arturo Onofri.
* [[Guido De Giorgio]] (Havismat), cattolico, prima vicino al pensiero di [[René Guénon]], <nowiki/>poi seguace di [[Pio da Pietrelcina]].
* [[Aniceto Del Massa]] (Sagittario), [[Antroposofia|antroposofo]].
* [[Julius Evola]] (Agarda, Arvo, Ea, Iagla).
* [[Nicola Moscardelli]] (Sirio, Sirius), poeta cattolico ispirato dalla poetica di Onofri.
* [[Roggero Musmeci Ferrari Bravo]] (Ignis; anche Arvo, secondo [[Renato del Ponte|Del Ponte]], Krur e Breno, secondo Piero Fenili)
* [[Arturo Onofri]] (Oso), poeta e discepolo di Rudolf Steiner.
* [[Giulio Parise]] (Luce), [[Massoneria in Italia|massone]].
* [[Ercole Quadrelli]] (Abraxa, Tikaipos), ermetista.
* [[Arturo Reghini]] (Henìocos Arìstos, Pietro Negri), pitagorico, massone.
* Corallo Reginelli (Taurulus), prima antroposofo, poi [[ermetismo (filosofia)|ermetista]].
* [[Domenico Rudatis]] (Rud), [[alpinista]] [[esoterismo|esoterista]].
* [[Massimo Scaligero]], antroposofo, già connesso con Arturo Reghini dalla prima metà degli anni '20.
* [[Emilio Servadio]] (Es), [[psicanalisi|psicanalista]], poeta.
Altre persone, delle quali non si conoscono i nomi, firmarono con gli pseudonimi di: Alba, Arom, Nilius, Primo Sole, Zam.
=== Il carcere e la militanza ===
Secondo [[Renato del Ponte]] in base a testimonianze orali risultano aver fatto parte del Gruppo di Ur (non scrivendo però sulla rivista) anche l'ingegnere [[Arezzo|aretino]] [[Moretto Mori]] e [[Amerigo Bianchini]], entrambi amici di Reghini (dopo l'espulsione di Guido Bolaffi, Bianchini divenne il [[Maestro venerabile]] della [[loggia massonica|loggia]] "Hermes" di [[Firenze]], facente parte [[Massoneria in Italia|del Rito Filosofico Italiano]]).
Il 12 gennaio [[1946]], all'età di 20 anni, Malcolm fu arrestato e condannato a dieci anni con l'accusa di [[violazione di domicilio]], [[Possesso illegale di armi|possesso illegale di armi da fuoco]] e [[furto]]. Alla Charlestown State Prison si guadagnò il soprannome di [[Satana]] per il suo continuo [[Bestemmia|imprecare]] urlando al cielo, specialmente contro [[Dio]] e la [[Bibbia]].
==Note==
Nel [[1948]], mentre era in carcere, Malcolm ricevette una lettera dal fratello Reginald che gli chiedeva di unirsi alla [[Nation of Islam]] (NOI). La NOI si autodefiniva una "setta islamica militante". La sua tesi centrale era che la maggior parte degli schiavi [[africa]]ni erano [[islam|musulmani]] prima di venire catturati e che quindi i neri avrebbero dovuto riconvertirsi all'Islam. La NOI era inoltre un gruppo "nazionalista nero", ossia auspicava la creazione di una nazione nera separata all'interno degli [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]].
<references/>
Malcolm fu affascinato dagli insegnamenti del capofila della NOI, [[Elijah Muhammad]]. Con l'aiuto della sorella, riuscì a ottenere il trasferimento in una [[colonia penale]] a [[Norfolk]] dove aveva maggiore libertà; divenne un avido lettore e cercò nella [[storia]] e nella [[filosofia]] argomenti a favore delle teorie della NOI. Per arricchire la propria cultura e migliorare la propria grafia, arrivò a trascrivere a mano un intero [[dizionario]]; quindi, iniziò a corrispondere con Elijah Muhammad quotidianamente. Alla fine, Malcolm X fu rilasciato per buona condotta e sottoposto a libertà vigilata, il 7 agosto [[1952]] prima dello scadere della sua condanna.
==Bibliografia==
* [[Claudio Mauri]], ''La catena invisibile. Il giallo del fascismo magico'', Milano, Mursia, 2005. ISBN 8842533319.
=== Il nome ===
* [[Renato Del Ponte]], ''Evola e il magico Gruppo di Ur. Studi e documenti per servire alla storia di Ur-Krur'', Borzano, Albinea, Sear Edizioni, 1994.
Nel [[1950]] l'[[Federal Bureau of Investigation|FBI]] aprì un fascicolo su di lui dopo che scrisse una lettera al presidente [[Harry Truman|Truman]], esprimendo le sue posizioni contro la [[guerra di Corea]] e dichiarandosi [[Comunismo|comunista]]. Fu nel medesimo anno che Little iniziò a firmarsi "Malcolm X". Storicamente, agli [[Schiavitù negli Stati Uniti d'America|schiavi neri negli Stati Uniti d'America]] veniva assegnato il cognome dei loro padroni. Sebbene non fosse figlio di schiavi, l'origine del suo cognome di nascita era riconducibile ai padroni presso cui avevano servito un tempo i suoi antenati. La scelta di "X" come cognome volle dunque rappresentare il rifiuto di accettare questo legame anagrafico con i padroni di un tempo.
* [[Gianfranco De Turris]], ''Esoterismo e fascismo: storia, interpretazioni, documenti'', Edizioni Mediterranee, 2006.
* Geneviève Dubois, ''Fulcanelli. Svelato l'enigma del più famoso alchimista del XX secolo'' Edizioni Mediterranee, 1996.
===L'Islam e La Mecca===
* Julius Evola, ''Introduzione alla magia'', 3 voll., Roma, Mediterranee, 1971.
[[File:Malcolm Shabazz Mosque.jpg|thumb|upright=1.4|Moschea Malcolm Shabazz, West 116th Street in Harlem, New York City, US. Nota come Moschea No.7.]]
* Julius Evola, ''Ur 1927''. Roma, Tilopa, 1980.
Uscito di prigione, Malcolm X conobbe [[Elijah Muhammad]], a [[Chicago]]. Nel marzo del [[1953]], la [[Central Intelligence Agency|CIA]] iniziò a spiare le azioni di Malcolm: secondo alcuni informatori, infatti, Malcolm X si definiva "[[comunismo|comunista]]" e come tale, andava assiduamente controllato. Nell'archivio della CIA comparivano anche due lettere firmate da Malcolm X con lo pseudonimo "Malachi Shabazz"; il cognome "Shabazz", secondo Elijah Muhammad, si riferiva alla discendenza di un'antica "nazione asiatica nera". Nel maggio dello stesso anno, la CIA concluse che Malcolm X aveva una "personalità asociale con tendenze paranoiche ([[schizofrenia]] paranoide pre-psicotica)".
* Julius Evola, ''Ur 1928''. Roma, Tilopa, 1980.
[[File:Ali MalcolmX 1964.jpg|thumb|left|upright=1.6|Malcolm fotografa [[Cassius Clay]] (Muhammad Alí)]]
* Julius Evola, ''Krur 1929''. Roma, Tilopa, 1981.
Nello stesso anno, Malcolm si trasferì definitivamente presso Elijah Muhammad a Chicago, per tornare poi a Boston con il ruolo di "Ministro del Tempio Numero 2 della Nazione dell'Islam". Nei tempi successivi aprì numerosi altri templi, diventando ministro di molti di essi. La sua predicazione portò moltissimi proseliti alla NOI; tra i più celebri si ricorda [[Muhammad Ali|Cassius Clay]], che proprio aderendo alla NOI decise di cambiare il proprio nome in [[Muhammad Ali]]. Ben presto Malcolm X divenne il numero due del movimento e il braccio destro di Elijah Muhammad. Fra il [[1952]] e il [[1963]], certamente anche grazie al grande carisma di Malcolm, la NOI aumentò il numero di iscritti da 500 a 30 000.
* Julius Evola, ''Introduzione alla magia quale scienza dell'io'', La Spezia, Fratelli Melita, 1987.
* {{en}} [[John Bellamy Foster]], ''Trump in the White House: Tragedy and Farce'', NYU Press, 2017.
Nel [[1958]] Malcolm sposò Betty Dean Sanders ([[Betty Shabazz]], o Betty X) a [[Lansing]], nel [[Michigan]]. Ebbero sei figlie, che presero in seguito il nome "Shabazz": Atallah nel [[1958]], Qubilah nel [[1960]], Ilyasah, nel [[1962]], Gamilah Lumumba nel [[1964]], e le gemelle Malaak e Malikah, nate dopo la morte di Malcolm nel [[1965]].
* {{en}} [[Nicholas Goodrick-Clarke]], ''Black Sun: Aryan Cults, Esoteric Nazism, and the Politics of Identity'', NYU Press, 2003.
* {{en}} [[Joscelyn Godwin]], ''Atlantis and the Cycles of Time: Prophecies, Traditions, and Occult Revelations'', Simon and Schuster, 2010.
Mentre lavorava per la NOI, Malcolm X giunse a conoscenza delle numerose relazioni amorose di Elijah Muhammad. Lo stesso Elijah si difese sostenendo che, come "inviato di Dio", aveva il diritto di avere più mogli; tuttavia, egli non era sposato con nessuna delle giovani segretarie con cui intratteneva rapporti e da ciascuna delle quali ebbe figli. Malcolm non volle mettere a tacere la cosa, mostrandosi polemico e apertamente contrariato, ma non abbandonò il movimento.
* {{en}} [[Hans Thomas Hakl]], ''Julius Evola and the UR Group'', ''Aries'', 12, Leida, Brill, 2012, pp. 53–90.
* {{en}} Hans Thomas Hakl, Christopher McIntosh, ''Eranos: An Alternative Intellectual History of the Twentieth Century'', Routledge, 2014.
Nell'estate del [[1963]], Malcolm constatò che Elijah e molti altri Ministri di alto livello della NOI erano gelosi della sua popolarità. Progressivamente in conflitto con l'organizzazione, espresse la propria critica circa la [[Marcia su Washington per il lavoro e la libertà|marcia su Washington]], ribatezzandola la ''buffonata di Washington'' dicendo che non trovava nulla di eccitante in una dimostrazione ''"fatta da bianchi davanti alla statua di un presidente morto da cento anni e al quale, quando era vivo, noi non piacevamo"''.
* [[Massimo Introvigne]], ''Le religioni in Italia'', Centro studi sulle nuove religioni, Raffaella Di Marzio, 2006.
[[File:Mural Malcolm X - Ella Baker - Martin Luther King - Frederick Douglass.jpg|thumb|upright=1.4|Malcolm Shabazz (Malcolm X), Ella Baker, Martin Luther King, Frederick Douglass, pittura murale, Philadelphia. "We Who Believe in Freedom Cannot Rest"]]
* {{en}} [[Gary Lachman]], ''Politics and the Occult: The Left, the Right, and the Radically Unseen'', Quest book, 2012.
Nello stesso anno, in occasione dell'assassinio di [[John Fitzgerald Kennedy|John F. Kennedy]] alla fine di novembre, Malcolm commentò piuttosto freddamente che la violenza che i Kennedy non erano riusciti a fermare gli si era "ritorta contro", aggiungendo che questo genere di cose non lo intristiva ma lo rendeva felice. Queste dichiarazioni causarono un enorme scalpore e alla fine la NOI rinnegò le parole di Malcolm, vietandogli di parlare in pubblico per novanta giorni. Molte di queste posizioni, che dividevano il movimento per i diritti dei neri, lo allontanarono ancora di più dall'altro grande capofila afroamericano, già da lui in passato duramente contestato, [[Martin Luther King Jr.|Martin Luther King]], sostenitore della [[nonviolenza]] e avvicinatosi inoltre a Kennedy.
* {{en}} Damon Zacharias Lycourinos, ''Occult Traditions'', Numen Books, 2012.
* Marco Rossi, ''Neopaganesimo e arti magiche nel periodo fascista'', in ''Storia d'Italia, Annali 25, Esoterismo'', a cura di [[Gian Mario Cazzaniga]], Einaudi, Torino, 2010, pp. 599–627.
Nella primavera del [[1963]], Malcolm iniziò a collaborare con [[Alex Haley]] alla scrittura del libro ''[[Autobiografia di Malcolm X]]''. L'8 marzo [[1964]] dichiarò pubblicamente la sua separazione dalla NOI e il 12 marzo annunciò la creazione di un nuovo movimento chiamato Muslim Mosque, Inc. La principale differenza ideologica fra il movimento creato da Malcolm X e la NOI è l'abbandono del presupposto religioso come elemento di coesione per il popolo nero, posizione che aveva già espresso nel [[discorso ai quadri di base]] del novembre 1963. Nel frattempo, tuttavia, Malcolm X si convertì all'islamismo ortodosso.
* {{en}} [[Mark Sedgwick]], ''Against the Modern World: Traditionalism and the Secret Intellectual History of the Twentieth Century'', Oxford University Press, 2009.
* Roberto Sestito, ''Il figlio del sole. Vita e opere di Arturo Reghini. Filosofo e matematico'', Ancona, IGNIS.
Il 13 aprile del [[1964]], Malcolm lasciò gli [[Stati Uniti d'America]] per recarsi in viaggio prima in [[Egitto]] e poi a [[Gedda|Jeddah]], in [[Arabia Saudita]]. Non essendo in grado di parlare arabo, e avendo un passaporto statunitense, ebbe qualche difficoltà a entrare nel paese; tuttavia, grazie all'intervento della stessa famiglia reale saudita, riuscì alla fine a completare il suo pellegrinaggio. Durante questa esperienza religiosa, arrivò per la prima volta a concepire l'Islam come una religione capace di abbattere qualsiasi barriera etnica.
* {{en}} Peter Staudenmaier, ''Between Occultism and Nazism: Anthroposophy and the Politics of Race in the Fascist Era'', BRILL, 2014.
* {{en}} Gwendolyn Taunton, ''Primordial Traditions, Volume 1'', Numen Books, 2014.
Il 21 maggio [[1964]], Malcolm X tornò negli Stati Uniti d'America come [[Sunnismo|sunnita]], col nuovo nome El-Hajj Malik El-Shabazz. Durante un importante discorso indirizzato all'intera nazione, proclamò:
* {{en}} [[Hugh B. Urban]], ''Magia Sexualis: Sex, Magic, and Liberation in Modern Western Esotericism'', University of California Press, 2006.
{{citazione|I diritti umani sono qualcosa che avete dalla nascita. I diritti umani vi sono dati da Dio. I diritti umani sono quelli che tutte le nazioni della Terra riconoscono. In passato, è vero, ho condannato in modo generale tutti i bianchi. Non sarò mai più colpevole di questo errore; perché adesso so che alcuni bianchi sono davvero sinceri, che alcuni sono davvero capaci di essere fraterni con un nero. Il vero Islam mi ha mostrato che una condanna di tutti i bianchi è tanto sbagliata quanto la condanna di tutti i neri da parte dei bianchi. Da quando alla Mecca ho trovato la verità, ho accolto fra i miei più cari amici uomini di tutti i tipi - cristiani, ebrei, buddhisti, indù, agnostici, e persino atei! Ho amici che si chiamano capitalisti, socialisti, e comunisti! Alcuni sono moderati, conservatori, estremisti - alcuni sono addirittura degli "Zio Tom"! Oggi i miei amici sono neri, marroni, rossi, gialli e bianchi!}}
Insieme ad A. Peter Bailey e altri, Malcolm fondò il distaccamento statunitense della Organizzazione per l'Unità Afro-americana o OAAU. Ispirandosi alla [[Organizzazione dell'unità africana|Organizzazione per l'Unità Africana]] (OAU), la OAAU decise di adottare una linea aconfessionale nella difesa dei [[diritti umani]].
=== La morte ===
Il 14 febbraio [[1965]], Malcolm e la sua famiglia sopravvissero a un attentato dinamitardo contro la loro abitazione. Esattamente una settimana dopo, il 21 febbraio, Malcolm fu assassinato durante un discorso pubblico a [[Manhattan]], all'età di 39 anni, con sette colpi di arma da fuoco. Al funerale di Malcolm X, celebrato il 27 febbraio [[1965]] ad [[Harlem]], parteciparono oltre 1 500 000 persone. Il suo corpo fu sepolto nel [[Cimitero di Ferncliff]], ad [[Hartsdale]], [[New York]].
[[File:Shabazz Gravesite.jpg|thumb|upright=1.4|Tomba di Malcolm X (El-Hajj Malik El-Shabazz) e di sua moglie Betty al cimitero di Ferncliff a Hartsdale, New York]]
In seguito alle indagini sull'attentato tre membri della [[Nation of Islam]] ([[Nation of Islam|N.O.I.]]) furono arrestati per il suo assassinio: Talmadge Hayer, Norman 3X Butler e Thomas 15X Johnson. Benché tutti e tre fossero stati condannati per omicidio nel marzo del [[1966]], il solo Hayer confessò le proprie responsabilità, solo in seguito vennero fatti altri nomi sui mandanti, tutti appartenenti alla [[Nation of Islam]]. Talmadge Hayer, conosciuto anche come Thomas Hagan, ha ottenuto la libertà condizionale e il 27 aprile [[2010]] è stato scarcerato.
È probabile che Malcolm X temesse da tempo per la propria vita. Nel [[1964]], la rivista ''[[Life (periodico)|Life]]'' aveva pubblicato una famosa fotografia di Malcolm all'interno della sua abitazione, mentre spia da dietro la finestra imbracciando una carabina; la didascalia recitava "con tutti i mezzi necessari" con chiaro riferimento alle minacce di morte rivolte al leader e al suo commento per cui "si sarebbe difeso" con un'arma.
== Nella musica==
* ''Malcolm X'' ([[1964]]), canzone del gruppo [[ska]] [[The Skatalites]], cover dello [[Jazz standard|standard]] [[soul]]-[[jazz]] ''Sidewinder'' di [[Lee Morgan]]<ref>{{Cita web |url=http://www.christopherporter.com/2004/05/skatalites-malcolm-x-from-skatalites.html|titolo=The Skatalites, "Malcolm X"|lingua=en}}</ref>.
* Viene citato nelle canzoni ''Blasphemy'', ''Ghetto Gospel'' e ''White Man'z World'' (che si conclude con un suo discorso) del [[rapper]] [[Tupac Shakur]], "Hiii Power" del rapper Kendrick Lamar, ''[[Barzellette e massacri|Fratelli di Soledad]]'' dell'[[Fratelli di Soledad|omonimo gruppo]], ''[[Penso positivo]]'' di [[Jovanotti]], ''ll mio nome e Il mio ricordo'' di [[Luchè]].
* ''X (Suite For Malcom)'' del Francesco Bearzatti Tinissima Quartet, disco pluripremiato dalla rivista specializzata ''Jazzit''.
* ''Malcom X'' ([[1991]]), canzone del rapper [[Lou X]].
* Viene citato nella canzone ''Wake Up'' e ''Renegade of Funk'' della band [[Rage Against the Machine]].
* ''Colloquio con Malcom X'' "azione musicale" di [[Giorgio Gaslini]], del 1974 edita dalla PDU. Una lunga suite, divisa tra le due facciate, jazzistica con voci recitanti e solisti lirici scritta e diretta dall'autore.
* All'inizio della canzone ''Cult of Personality'' dei [[Living Colour]] viene messa come introduzione la frase di Malcolm X ''And during the few moments that we have left, we want to talk, right down to earth, in a language that everybody here can easily understand''.
*Viene citato nella canzone "Powerful" di [[Jussie Smollett]] e [[Alicia Keys]] nella serie televisiva [[Empire (serie televisiva 2015)|Empire]].
*Viene citato nella canzone "Forever" nella strofa del rapper [[Drake (rapper)|Drake]] e dal rapper [[Logic (rapper)|Logic]] nella canzone "Mixed Feelings" del suo mixtape Young Sinatra.
*Viene citato nella canzone "[[Don't Hurt Yourself (Beyoncé)|Don't Hurt Yourself]]" dell'album [[Lemonade (Beyoncé)|Lemonade]] (2016) della popstar afroamericana [[Beyoncé]]
*Viene citato come El-Hajj-Malik El Shabazz nella canzone "No Home (Steady!)" del gruppo alternative-metal americano Downset.
== Note ==
<references/>
== Bibliografia ==
* ''[[Autobiografia di Malcolm X]] (The Autobiography of Malcolm X)'' (ISBN 0-345-35068-5), scritto da [[Alex Haley]] fra il 1964 e il 1965 e pubblicato nel 1965.
* ''Malcolm X Speaks: Selected Speeches and Statements'' ISBN 0-8021-3213-8, a cura George Breitman. Discorsi durante gli ultimi otto mesi della vita di Malcolm X.
* ''Malcolm X: The Man and His Times'' (ISBN 0-86543-200-7) a cura di John Henrik Clarke. Un'antologia di scritti, discorsi e messaggi propagandistici di Malcolm X.
* ''Malcolm X Rifiuto, sfida, messaggio'' (ISBN 978-88-220-6161-4), Roberto Giammanco, Edizioni Dedalo, 1994.
* ''Malcolm X: The FBI File'' (ISBN 0-88184-751-8) Una fonte di informazione sugli archivi dell'[[Federal Bureau of Investigation|FBI]] su Malcolm X.
* Il [[film]] ''[[Malcolm X (film)|Malcolm X]]'' di [[Spike Lee]] (1992) è basato sulla sua autobiografia, e vede [[Denzel Washington]] nei panni di Malcolm.
* Il personaggio di Malcolm X appare anche nel film ''[[Alì (film)|Alì]]'', sulla vita di [[Muhammad Ali]].
* ''Malcolm X. Una biografia'', di Andrew Helfer & Randy DuBurke, versione a fumetti della celebre autobiografia di Malcolm X (Alet edizioni, 2007)
* ''Ultimi discorsi'', Malcolm X, Einaudi, Torino 1968
* [[Gildo De Stefano]], ''Ballata e morte di un gatto da strada - Malcolm! Malcolm!'', Prefazione di Claudio Gorlier, Postfazione di [[Walter Mauro]], (supervisione e consulenza di [[Roberto Giammanco]] Amazon.it, [[Napoli]] 2015, ASIN: B017LYN7G6 (e-book)
* ''Malcolm X'', di Manning Marable, ISBN 978-88-6036-647-4, Donzelli editore, 201
== Voci correlate ==
* [[Afroamericano]]
* [[Autobiografia di Malcolm X]]
* [[Discorso ai quadri di base]]
* [[Malcolm X (film)]]
* [[Alì (film)]]
* [[Pantere Nere|Pantere nere]]
* [[Presidenza di John Fitzgerald Kennedy#Diritti civili]]
* [[Presidenza di Lyndon B. Johnson#Diritti civili]]
== Altri progetti ==
{{interprogetto|commons=Category:Malcolm X|q}}
* [[wikisource:Letter from Malcolm X|Testo di una lettera scritta dopo il pellegrinaggio alla Mecca]] su [[Wikisource]].
== Collegamenti esterni ==
* [https://www.ereticamente.net/2018/01/sul-gruppo-di-ur-e-la-tradizione-di-roma-prima-parte-luca-valentini.html Luca Valentini, ''Sul Gruppo di Ur e la Tradizione di Roma'' (prima parte)] su ereticamente.net
* {{cita web|http://www.brothermalcolm.net|Discorsi di Malcolm X in formato audio|lingua=en}}
* {{cita web|http://www.columbia.edu/cu/ccbh/mxp/|The Malcolm X Project at Columbia University|lingua=en}}
* {{cita web|http://www.pbs.org/wgbh/amex/malcolmx/index.html|Malcolm X: Make It Plain|lingua=en}}
* {{cita web|1=http://www.lib.berkeley.edu/MRC/audiofiles.html#malcolm2|2=Intervista con il sociologo Herman Blake su Malcolm X, 1963 (video)|lingua=en|accesso=28 novembre 2005|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20070621113405/http://www.lib.berkeley.edu/MRC/audiofiles.html#malcolm2|dataarchivio=21 giugno 2007|urlmorto=sì}}
* {{cita web|http://www.riseisrael.com/xfactor.html|Una critica giudaico-cristiana di Malcolm X|lingua=en}}
* {{cita web|https://www.mxgm.org/|Malcolm X Grassroots Movement |lingua=en}}
* {{cita web|http://www.wargs.com/other/x.html|Genealogia di Malcolm X|lingua=en}}
* {{cita web|http://www.cognizance.us|Sito su Martin Luther King e Malcolm X e il loro influsso sulla cultura|lingua=en}}
* {{en}} [http://www.themalcolmxmuseum.org/index2.html Il "Malcolm X Museum"] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20051105015718/http://www.themalcolmxmuseum.org/index2.html |date=5 novembre 2005 }}.
* {{cita web|https://web.archive.org/20040810035943/foia.fbi.gov/foiaindex/malcolmx.htm|Gli archivi dell'FBI su Malcolm X|lingua=en}}
* {{cita web|http://www.thesmokinggun.com/malcolmx/malcolmx.html|The Smoking Gun: The Malcolm X Files|lingua=en}}
* {{cita web|1=http://www.colostate.edu/Orgs/MSA/find_more/m_x.html|2=Malcolm X - ''Una prospettiva islamica''|lingua=en|accesso=28 novembre 2005|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20131004213721/http://www.colostate.edu/orgs/MSA/find_more/m_x.html|dataarchivio=4 ottobre 2013|urlmorto=sì}}
* {{cita web|1=http://www.malcolm-x.org|2=Malcolm-x.org|lingua=en|accesso=23 aprile 2019|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170911202512/http://malcolm-x.org/|dataarchivio=11 settembre 2017|urlmorto=sì}}
* {{cita web|http://www.malcolm-x.it|Malcolm X o della Cultura Africana Americana}}
* {{cita web|http://www.wumingfoundation.com/italiano/outtakes/speciale_malcolm_x.htm|Wu Ming - Speciale Malcolm X nel quarantennale della morte}}
{{Portale|italia|religioni|storia d'Italia}}
{{Controllo di autorità}}
{{Movimento per i diritti civili degli afroamericani}}
{{Portale|Biografie|Islam|Migrazioni umane|Storia|Stati Uniti d'America}}
[[Categoria:Assassinati con arma da fuocoMagia]]
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