Kaiser Josef II. e Guerra lituano-sovietica: differenze tra le pagine

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{{S|conflitti}}
{{Film
{{Infobox conflitto
|titolo italiano = Kaiser Josef II.
|Tipo=Guerra
|titolo alfabetico = Kaiser Josef II.
|Nome del conflitto=Guerra lituano-sovietica
|titolo originale = Kaiser Josef II.
|Parte_di=della [[guerra civile russa]]
|immagine =
|Immagine=Soviet_POWs_in_Lithuania.jpg
|dimImmagine =
|Didascalia=Prigionieri di guerra sovietici in un accampamento lituano. Dal 1 dicembre 1919, i lituani trattennero 1.773 soldati russi<ref>{{lt}}Vytautas Lesčius, ''[http://www.lka.lt/download/7665/lietuvos_kariuomene_1.pdf| Lietuvos kariuomenė nepriklausomybės kovose 1918–1920]'' (PDF), Lietuvos kariuomenės istorija, Vilnius: [http://www.lka.lt/en/homepage.html| General Jonas Žemaitis Military Academy of Lithuania], 2004, ISBN 9955-423-23-4, p.173.</ref>
|didascalia =
|Data=16 dicembre [[1918]] - 25 agosto [[1919]]
|lingua originale = tedesco
|paese Luogo= [[AustriaLituania]]
|Esito=Bolscevichi respinti, Lituania indipendente
|paese 2 =
|Schieramento1={{LTU 1918-1940}}<br />{{Bandiera|DEU 1918-1933}} [[Repubblica di Weimar|Volontari sassoni]]
|anno uscita = [[1912]]
|Schieramento2={{bandiera|RUS 1918-1937}} [[RSSF Russa]]<br />{{simbolo|Flag of the Lithuanian-Byelorussian SSR.svg}} [[RSS Lituano-Bielorussa]]
|durata =
|Comandante1={{Bandiera|LTU 1918-1940}} [[Silvestras Zukauskas]]
|tipo colore = B/N
|Comandante2={{simbolo|Flag of the Lithuanian-Byelorussian SSR.svg}} [[Vincas Mickevičius-Kapsukas]]
|film muto = sì
|Effettivi1={{Bandiera|LTU 1918-1940}} 8.000 (agosto 1919)<ref>{{lt}}Juozas Skirius, "[https://web.archive.org/web/20080303191252/http://mkp.emokykla.lt/gimtoji/| Nepriklausomybės kovos 1918–1920 metais]", ''[http://mkp.emokykla.lt/gimtoji/| Gimtoji istorija. Nuo 7 iki 12 klasės]'', Vilnius: Elektroninės leidybos namai, 2002, ISBN 9986-9216-9-4, archiviato ''[http://mkp.emokykla.lt/gimtoji/?id=1017| dall'originale]'' il 3 marzo 2008, verificato il 21 luglio 2019.</ref><br />{{Bandiera|DEU 1918-1933}} 10.000 volontari teutonici<ref>{{lt}}Juozas Skirius, "[https://web.archive.org/web/20080303191252/http://mkp.emokykla.lt/gimtoji/| Nepriklausomybės kovos 1918–1920 metais]", ''[http://mkp.emokykla.lt/gimtoji/| Gimtoji istorija. Nuo 7 iki 12 klasės]'', Vilnius: Elektroninės leidybos namai, 2002, ISBN 9986-9216-9-4, archiviato ''[http://mkp.emokykla.lt/gimtoji/?id=1017| dall'originale]'' il 3 marzo 2008, verificato il 21 luglio 2019.</ref>
|aspect ratio =
|Effettivi2={{simbolo|Flag of the Lithuanian-Byelorussian SSR.svg}} 18.000 - 20.000
|genere =
|Perdite1=
|regista = [[J.H. Groß]] e [[Graf Alexander Kolowrat]]
|soggetto Perdite2=
}}
|sceneggiatore =
{{Campagnabox Guerra civile russa}}
|produttore =
La '''guerra lituano-sovietica''' o '''guerra lituano-bolscevica''' (in [[Lingua lituana|lituano]] ''Karas su bolševikais'') è stata combattuta come conseguenza della firma dell'[[Atto d'indipendenza della Lituania]], tra le forze governative della [[Lituania]] e i bolscevichi lituani sostenuti dalla [[RSSF Russa|Repubblica Socialista Federativa Sovietica Russa]] dopo la resa tedesca nella [[prima guerra mondiale]]. Esso faceva parte della più grande offensiva sovietica ad ovest tra il 1918 e 1919. L'offensiva seguì il percorso delle truppe tedesche in ritirata con l'intenzione di istituire una [[Repubbliche dell'Unione Sovietica|repubblica sovietica]] in [[Ucraina]], [[Bielorussia]], [[Lituania]], [[Lettonia]], [[Estonia]], [[Polonia]], in raccordo con la tedesca [[rivoluzione di novembre]].<ref>{{harvnb|Davies|1998|p=934}}</ref>
|produttore esecutivo =
|casa produzione = [[Sascha-Film]]
|attori =
*[[Else Heller]] (con il nome Frl. Heller)
 
Entro la fine del mese di dicembre 1918 le forze sovietiche raggiunsero le frontiere lituane. Senza trovare grande resistenza, conquistarono una città dopo l'altra e, entro la fine del mese di gennaio 1919 controllavano circa 2/3 del territorio lituano. In febbraio l'avanzata sovietica fu fermata da un raccogliticcio esercito lituano con l'aiuto di volontari tedeschi anticomunisti, impedendo ai sovietici di catturare [[Kaunas]], la temporanea capitale della Lituania. Il 27 febbraio [[1919]] la [[RSS Lituana (1918-1919)|RSS Lituana]] (fondata il 16 dicembre [[1918]]) veniva unificata con la [[RSS Bielorussa]] a formare la [[RSS Lituano-Bielorussa]]. Dall'aprile la guerra lituano-sovietica è condotta in parallelo con la [[guerra polacco-sovietica]].
|fotografo =
|montatore =
|effetti speciali =
|musicista =
|scenografo =
|costumista =
|truccatore =
|cortometraggio= sì
 
La Polonia però aveva rivendicazioni territoriali sulla Lituania, in particolare sulla regione di [[Vilnius]], e queste tensioni si estesero nella [[guerra polacco-lituana]] una volta che i polacchi giunsero ai confini lituani. Lo storico Norman Davies ha sintetizzato così la situazione: "l'esercito tedesco supportava i lituani nazionalisti, i sovietici invece supportavano i lituani comunisti, e i polacchi combattevano contro tutti"<ref>{{Cita libro | titolo = "Dio giochi : Una Storia della Polonia", volume II, [http://books.google.com/books?id=8ODKUkNYqxsC&pg=PA506&num=100&as_brr=3&sig=ACfU3U1gqLUwOzRaMGCn371ibSAF6-lGPQ], | nome = Norman | cognome = Davies | editore = Columbia University Stampa | anno = 1982 | isbn = 0-231-05353-3 | pagine = 506}}</ref>. A metà maggio l'esercito lituano, ora comandato dal generale [[Silvestras Zukauskas]], ha iniziato un'offensiva contro i sovietici nel nord-est della Lituania. Entro la metà di giugno i lituani raggiunsero il confine lettone e insaccarono i sovietici tra laghi e colline vicino [[Zarasai]], dove i sovietici saranno chiusi fuori fino alla fine del mese di agosto 1919. I sovietici e lituani, separati dal fiume [[Daugava]], hanno mantenuto i loro fronti fino alla battaglia di [[Daugavpils]] nel gennaio 1920. Già nel settembre del 1919 i sovietici avviarono offerte di negoziare un trattato di pace, ma i colloqui iniziarono solo nel maggio 1920. Il [[Trattato di Mosca (1920 Urss-Lituania)|Trattato di Mosca]], è stato firmato il 12 luglio 1920. La Russia sovietica riconosceva pienamente la Lituania indipendente.
}}
 
==Contesto storico==
[[File:PL-RU war 1919 phase I.svg|thumb|300px|Le truppe bolsceviche avanzano mentre i tedeschi evacuano. La linea rossa segna l'avanzata in gennaio 1919]]
La Lituania divenne parte dell'[[Impero russo]] dopo l'ultima [[spartizioni della Polonia|partizione della Confederazione polacco-lituana]] nel 1795. Durante la [[prima guerra mondiale]], la Lituania fu occupata dalla [[Impero tedesco|Germania]] e divenne parte dell'[[Ober Ost]]. Il 16 febbraio 1918, il [[Consiglio della Lituania]] [[Atto d'indipendenza della Lituania|dichiararono l'indipendenza]] sia dalla Germania che dalla Russia. Tre settimane dopo, i [[bolscevichi]] scatenarono la [[guerra civile russa]], la quale condusse ad una pace con gli [[Imperi centrali]] e alla firma del [[trattato di Brest-Litovsk]]. Tra i contenuti, la Russia rinunciava a qualunque pretesa territoriale su Finlandia, Estonia, Lettonia, Ucraina, Lituania e Polonia.<ref name=langs/> Ciò non comportò la conseguente autonomia governativa da parte della Lituania: l'indipendenza, finì per risultare ''de facto''.<ref>{{harvnb|Eidintas|Žalys|Senn|1999|p=30}}</ref> Questa situazione si venne a modificare solo quando la Germania perse la guerra e firmò l'[[Armistizio di Compiègne]] l'11 novembre 1918. La [[Lituania|Repubblica lituana]] poté così iniziare ad operare e a costituire istituzioni nazionali, oltre a formare il primo [[esecutivo]] con a capo [[Augustinas Voldemaras]].
 
Il 13 novembre 1918, il governo russo rinnegò il [[trattato di Brest-Litovsk]], nel quale si riconosceva l'indipendenza del Paese baltico.<ref name=langs>{{harvnb|Langstrom|2003|p=52}}</ref> L'[[Armata rossa]], accertatasi che i tedeschi ormai si stavano ritirando, cercò di mantenere una distanza da questi per evitare che nascessero indesiderati conflitti a fuoco tra i due eserciti (circa 10-15 km).<ref>{{harvnb|Čepėnas|1986|p=315}}</ref> I tedeschi in ritirata lasciavano spesso armamenti ancora adoperabili e reperibili da parte dei sovietici.<ref>{{harvnb|Čepėnas|1986|p=316}}</ref> L'intento era quello di diffondere la [[Rivoluzione mondiale]] e stabilire un governo [[comunista]] nelle [[Paesi baltici|regioni baltiche]]. Tali nazioni venivano viste come una barriera o un ponte per l'[[Europa occidentale]], dove nel frattempo stavano accadendo episodi, visti di buon occhio dai russi, come la [[rivoluzione di novembre]] e le [[Repubblica sovietica ungherese|rivolte ungheresi]].<ref>Georg von Rauch, ''[https://books.google.it/books?id=Xf-tQgAACAAJ&dq=The+Baltic+States:+The+Years+of+Independence&hl=it&sa=X&ved=0ahUKEwi_34m29MXjAhUIMuwKHfxNDo8Q6AEIKzAA| The Baltic States: The Years of Independence]'', St. Martin's Press, 1995, ISBN 978-03-12-12521-9, p.51.</ref> Verso la fine del dicembre 1918, i bolscevichi avevano ormai raggiunto la Lituania orientale.
 
==La fazione lituana==
===Governo lituano===
[[Augustinas Voldemaras]], Primo Ministro della Lituania (e primo a ricoprire questa carica), non credeva che allestire un esercito fosse una priorità e si affrettò a dichiararsi neutrale in vista di nuovi conflitti.<ref name=kamun352>{{harvnb|Kamuntavičius|Kamuntavičienė|Civinskas|Antanaitis|2001|p=352}}</ref> Egli faceva affidamento su [[mercenario|mercenari]] tedeschi che avrebbero protetto la Lituania fino alle decisioni che sarebbero emerse dalla [[Conferenza di pace di Parigi (1919)|Conferenza di Pace di Parigi]].<ref>{{harvnb|Lesčius|2004|p=22}}</ref> I cittadini si costituirono in piccoli gruppi autonomi per difendersi dai teutonici che si stavano ritirando.<ref name=kamun352/> Le prime leggi che concernevano la creazione di un'armata furono prese in considerazione solo il 23 novembre. Alcuni lituani che avevano fatto parte dell'esercito imperiale russo, ritornarono in patria e iniziarono ad organizzarsi anch'essi per difendersi in vista di eventuali conflitti a [[Kaunas]], [[Hrodna]] e [[Alytus]].<ref name=kamun352/> Mancavano [[arma da fuoco|armi]], [[munizione|munizioni]] e ufficiali con esperienza.
 
Alla fine di dicembre, con i bolscevichi che si erano già insediati nel Paese, la Lituania fu lasciata in balia di se stessa. [[Augustinas Voldemaras]], [[Antanas Smetona]], Presidente del [[Consiglio della Lituania]] e Martynas Yčas, Ministro delle Finanze francese, partirono alla volta della Germania per chiedere aiuti economici.<ref>{{lt}}Juozas Skirius, "[https://web.archive.org/web/20080303191252/http://mkp.emokykla.lt/gimtoji/| Nepriklausomybės kovos 1918–1920 metais]", ''[http://mkp.emokykla.lt/gimtoji/| Gimtoji istorija. Nuo 7 iki 12 klasės]'', Vilnius: Elektroninės leidybos namai, 2002, ISBN 9986-9216-9-4, archiviato ''[http://mkp.emokykla.lt/gimtoji/?id=1017| dall'originale]'' il 3 marzo 2008, verificato il 21 luglio 2019.</ref> Il generale [[Kiprijonas Kundratavičius]], Vice Ministro della Difesa, suggerì di ritirarsi presso Hrodna e rifiutò di occuparsi della gestione delle operazioni belliche.<ref name=kamun352/> Il primo gabinetto dei Ministri fu allestito il 26 dicembre 1918. [[Mykolas Sleževičius]] intervenne per organizzare un nuovo esecutivo. Il 29 dicembre, effettuò il primo appello generale (in quattro lingue) per richiamare dei volontari a partecipare all'organizzazione di un [[Lietuvos kariuomenės Sausumos pajėgos|Esercito lituano]].<ref name=blaze>{{harvnb|Blaževičius|2004}}</ref> Il governo di Sleževičius adottò una politica riformista, soprattutto dal punto di vista [[pubblica amministrazione|amministrativo]] e sulla promozione dell'[[agricoltura]], lanciando il proclama "la terra a coloro che la coltivano."<ref name=truska52>{{harvnb|Truska|1995|p=52}}</ref> Ciò voleva significare che alcuni terreni sarebbero stati [[espropriazione per pubblica utilità|espropriati]] da grandi proprietari terrieri al fine di redistribuirli dapprima, gratuitamente, ai volontari, e poi, ai piccoli contadini prevedendo il pagamento di un [[Canone (diritto privato)|canone]].<ref>{{harvnb|Truska|1995|pp=52–53}}</ref> La [[mobilitazione]] degli ufficiali fu annunciata il 25 gennaio 1919: circa 400 persone accettarono di partecipare.<ref name=blaze/>
 
===Volontari sassoni===
'''''Kaiser Josef II.''''' è un [[cortometraggio|cortometraggio muto]] del [[1912]] diretto da [[J.H. Groß]] e [[Graf Alexander Kolowrat]].
A [[Berlino]], Smetona e Yčas raggiunsero un accordo per un prestito di 100 milioni di [[marco tedesco|marchi]].<ref name=truska52/> I soldi furono utilizzati soprattutto per costruire e allestire un esercito. Fu poi negoziato un ulteriore accordo che prevedeva la collaborazione diretta della Germania contro i russi. L'articolo 12 dell'Armistizio di Compiègne richiedeva che la Germania avesse protetto la Lituania da eventuali attacchi russi:<ref>{{harvnb|Lane|2001|pp=6–7}}</ref> l'intento teutonico era anche quello di continuare ad esercitare una [[sfera di influenza]] nella regione al fine di impedire il controllo russo.<ref>{{harvnb|Čepėnas|1986|p=317}}</ref> Inizialmente, si tentò di organizzare una compagnia di volontari tra quelli che si erano ritirati da poco in patria della Decima Armata Tedesca, comandata dal generale [[Erich von Falkenhayn]]. Tuttavia, i soldati erano esausti e demoralizzati dopo la sconfitta e intendevano tornare alla propria vita normale il prima possibile.<ref>{{harvnb|White|1994|pp=1359–1360}}</ref> Il reclutamento continuò in Germania, specialmente in [[Sassonia]]. I volontari erano retribuiti con 30 marchi al mese più 5 al giorno per 30 mesi.<ref name=l40>{{harvnb|Lesčius|2004|p=40}}</ref> I primi Volontari Sassoni, come storiograficamente sono noti, giunsero a [[Kaunas]] all'inizio di gennaio, ma alcuni di loro furono giudicati non idonei al conflitto e furono rispediti indietro. Verso la fine di gennaio, si contavano 4.000 volontari.<ref name=l40/> L'affidabilità delle truppe fu da taluni messa in discussione per via della presenza di simpatizzanti della [[rivoluzione di novembre]] che appartenevano alla [[Lega Spartachista]], di chiaro stampo filo-sovietico. Non mancarono infatti tentativi, sia pur operati in maniera poco ponderata, di rovesciare il governo nazionale lituano.<ref name=l40/> I volontari vennero disposti in vari insediamenti del Paese: [[Alytus]], [[Jonava]], [[Kėdainiai]] e [[Baisogala]].<ref name=l40/>
 
Inizialmente, rientrarono a far parte della Quarantaseiesima Divisione di Volontari Sassoni.<ref name=l40/> Il 22 febbraio, il luogotenente-generale [[Walter von Eberhardt]] ne divenne comandante. Tra aprile e maggio, la milizia confluì nella Brigata di Volontari della Lituania Meridionale (composta da 3 reggimenti: il XVIII, il XIX e il XX): un altra parte finì di stanza a [[Raseiniai]].<ref>{{citation | first=Stasys |last=Raštikis| url=http://aidai.us/index.php?option=com_content&task=view&id=843&Itemid=124 |title=Kovos dėl Lietuvos nepriklausomybės 1918–1919 |date=febbraio 1973 |volume=2 |journal=Aidai |issn=0002-208X|language=lt |ref=harv}}</ref> Il XVIII reggimento combatté al fianco dei lituani: il XIX fu disposto presso [[Kaunas]], ma non prese parte a nessuna operazione militare: il XX fu posizionato a [[Hrodna]] prima e a [[Kėdainiai]] poi; l'altra parte del battaglione divenne parte dei [[Bermotiani]], un gruppo di volontari che già esisteva ai tempi della lotta tra [[Impero russo]] e rivoluzionari.<ref name=l40/> La [[Baltische Landeswehr]], composta da tedeschi e [[lettoni]] filo-tedeschi della [[Curlandia]] e della [[Livonia]] e guidata dal generale [[Rüdiger von der Goltz]], organizzò un colpo di Stato contro il governo nazionale e si insediò a [[Riga]]. Il 23 naggio, la [[Conferenza di pace di Parigi (1919)|Conferenza di pace di Parigi]] reagì a questa situazione chiedendo ai tedeschi di ritirare le truppe dai due [[Paesi baltici]] non appena le forze belliche di queste nazioni fossero state in grado di difendersi autonomamente.<ref>{{harvnb|Rauch|1970|pp=62–63}}</ref> Gli ultimi volontari sassoni a lasciare la Lituania, partirono verso metà luglio.<ref>{{harvnb|Kamuntavičius|Kamuntavičienė|Civinskas|Antanaitis|2001|p=354}}</ref>
== Trama ==
{{...||film}}
 
<gallery>
==Produzione==
PL-RU war 1919 phase II.svg|L'avanzata polacca e dei suoi alleati; la linea blu indica il fronte nel maggio 1920
Prodotto dalla Sascha-Film, fu uno delle prime pellicole prodotti dalla compagnia che era stata fondata dal conte Alexander Kolowrat. Kolowrat ne firmò anche la regia insieme a J.H. Groß. Il film venne girato nella [[Bassa Austria]], a [[Klosterneuburg]] e l'unico nome del cast conosciuto è quello dell'attrice del [[Wiener Bürgertheater|Bürgertheater]] [[Else Heller]] che aveva già recitato nel 1911 in ''[[Der Müller und sein Kind (film 1911 Friedmann)|Der Müller und sein Kind]]''.
</gallery>
 
== Note ==
<references/>
 
==Bibliografia==
==Collegamenti esterni==
;Notes:
* {{Collegamenti esterni}}
{{reflist|22em}}
;References:
{{refbegin|30em}}
* {{citation |first=Kazys |last=Ališauskas | title=Lietuvių enciklopedija | contribution=Lietuvos kariuomenė (1918–1944) | ___location=Boston, Massachusetts | publisher=Lietuvių enciklopedijos leidykla |year=1953–1966 |volume=XV |id=LCC|55020366 |language=lt |ref=harv}}
* {{citation |first=Kazys |last=Blaževičius|url=http://www.xxiamzius.lt/numeriai/2004/11/24/isving_01.html|title=Lietuvos laisvės kovos 1919-1923 metais |date=24 novembre 2004 | issue=1291 |volume=88 |journal=XXI amžius|language=lt |ref=harv}}
* {{citation | url=http://www.bernardinai.lt/index.php?url=articles/57787 | title=Laisvės kryžkelės. 1918–1920 m. laisvės kovos |date=29 gennaio 2007 |first1=Ričardas |last1=Čekutis |publisher=Bernardinai.lt |first2=Dalius |last2=Žygelis |accessdate=21 luglio 2019|language=lt |ref=harv}}
* {{citation |first=Pranas |last= Čepėnas | title=Naujųjų laikų Lietuvos istorija |volume= II |year= 1986 |publisher= Dr. Griniaus fondas | ___location= Chicago |isbn= 5-89957-012-1 |language=lt |ref=harv}}
* {{citation | first=Norman |last=Davies |title=Europe: A History | publisher=HarperPerennial |year=1998 |isbn=0-06-097468-0 |ref=harv}}
* {{citation | first=Norman |last=Davies |title=God's Playground: A History of Poland |volume=II |url=https://books.google.com/?id=8ODKUkNYqxsC&pg=PA506 |publisher=Columbia University Press |year=1982 |isbn=0-231-05353-3 |ref=harv}}
* {{citation | first1=Alfonsas |last1=Eidintas | first2=Vytautas |last2=Žalys |first3=Alfred Erich |last3=Senn | title=Lithuania in European Politics: The Years of the First Republic, 1918–1940 | edition=Paperback | url=https://books.google.com/?id=0_i8yez8udgC&pg=PA33 | year=1999 | publisher=St. Martin's Press | ___location=New York | isbn=0-312-22458-3 |ref=harv}}
* {{citation |first=Ēriks |last=Jēkabsons |url=http://vddb-dt.library.lt/fedora/get/LT-eLABa-0001:J.04~2006~ISSN_1392-6489.V_21.PG_41-66/DS.002.0.01.ARTIC |title=Lietuvos kariuomenė Ilūkstės apskrityje 1919–1920 metais |journal=Karo archyvas |volume=XXI |issn=1392-6489 |year=2006 |language=lt |ref=harv}}
* {{citation |title=Lietuvos istorija 11–12 klasėms |first1=Rūstis |last1=Kamuntavičius |first2=Vaida |last2=Kamuntavičienė |first3=Remigijus |last3=Civinskas |first4=Kastytis |last4=Antanaitis |year=2001 |publisher=Vaga |___location=Vilnius |isbn=5-415-01502-7|language=lt |ref=harv}}
* {{citation | first=Thomas |last=Lane | url=https://books.google.com/?id=fecMC0LXU-sC&pg=PA7 |title=Lithuania: Stepping Westward |publisher=Routledge |year=2001 |isbn=0-415-26731-5|language=lt}}
* {{citation | first=Tarja |last=Langstrom |title=Transformation in Russia and International Law |url=https://books.google.com/?id=_Y1ITouKQooC&pg=PA52 |publisher=Martinus Nijhoff Publishers |year=2003 |isbn=90-04-13754-8 |ref=harv}}
* {{citation | first=Vytautas |last=Lesčius |url=http://www.lka.lt/download/7665/lietuvos_kariuomene_1.pdf | title=Lietuvos kariuomenė nepriklausomybės kovose 1918–1920 |year=2004 |___location=Vilnius |publisher=General Jonas Žemaitis Military Academy of Lithuania |series=Lietuvos kariuomenės istorija | isbn=9955-423-23-4|language=lt |ref=harv}}
* {{citation | first=Piotr |last=Łossowski |title =Stosunki polsko-litewskie w latach 1918&ndash;1920 |year=1966 | publisher =Książka i Wiedza |___location=Warsaw |oclc=9200888|language=pl |ref=harv}}
* {{citation |first=Michael |last=MacQueen |title=The Context of Mass Destruction: Agents and Prerequisites of the Holocaust in Lithuania |journal= Holocaust and Genocide Studies |volume=12 |issue=1 |year=1998 |url= http://hgs.oxfordjournals.org/cgi/content/abstract/12/1/27 |doi=10.1093/hgs/12.1.27 |ref=harv}}
* {{citation | first=Stasys |last=Raštikis| url=http://aidai.us/index.php?option=com_content&task=view&id=843&Itemid=124 |title=Kovos dėl Lietuvos nepriklausomybės 1918–1919 |date=febbraio 1973 |volume=2 |journal=Aidai |issn=0002-208X|language=lt |ref=harv}}
* {{citation | first=Georg von |last=Rauch | title=The Baltic States: The Years of Independence |year=1970 |publisher=University of California Press| isbn=0-520-02600-4 |ref=harv}}
* {{citation | first=Alfred Erich |last=Senn |authorlink=Alfred Erich Senn |title=The Formation of the Lithuanian Foreign Office, 1918–1921| journal=Slavic Review | issue=21 |volume=3 |date=settembre 1962 |issn=0037-6779 | doi=10.2307/3000451 |ref=harv}}
* {{citation | first=Juozas | last=Skirius | title=Gimtoji istorija. Nuo 7 iki 12 klasės | url=http://mkp.emokykla.lt/gimtoji/ | accessdate=2008-03-30 | year=2002a | publisher=Elektroninės leidybos namai | ___location=Vilnius | isbn=9986-9216-9-4 | chapter=Lietuvos–Rusijos Sovietų Federacinės Socialistinės Respublikos taikos sutartis | chapterurl=http://mkp.emokykla.lt/gimtoji/?id=1018 | language=lt | deadurl=yes | archiveurl=https://web.archive.org/web/20080303191252/http://mkp.emokykla.lt/gimtoji/ | archivedate=2008-03-03 | df= |ref=harv}}
* {{citation | first=Juozas | last=Skirius | title=Gimtoji istorija. Nuo 7 iki 12 klasės | url=http://mkp.emokykla.lt/gimtoji/ | accessdate=21 luglio 2019 | year=2002 | publisher=Elektroninės leidybos namai | ___location=Vilnius | isbn=9986-9216-9-4 | chapter=Nepriklausomybės kovos 1918–1920 metais | chapterurl=http://mkp.emokykla.lt/gimtoji/?id=1017 | language=lt | deadurl=yes | archiveurl=https://web.archive.org/web/20080303191252/http://mkp.emokykla.lt/gimtoji/ | archivedate=2008-03-03 | df= |ref=harv}}
* {{citation | first=Timothy |last=Snyder | title=The Reconstruction of Nations: Poland, Ukraine, Lithuania, Belarus, 1569–1999 |url=https://books.google.com/?id=xSpEynLxJ1MC&pg=PA63 |publisher=Yale University Press |year=2004 |isbn=0-300-10586-X |ref=harv}}
* {{citation | first=Liudas |last=Truska | title=Lietuvos Respublikos prezidentai |editor-first=Antanas |editor-last=Drilinga |publisher=Valstybės leidybos centras |___location=Vilnius |year=1995 | isbn=9986-09-055-5|language=lt|ref=harv}}
* {{citation | first=James D. |last=White| title=National Communism and World Revolution: The Political Consequences of German Military Withdrawal from the Baltic Area in 1918–19 |journal=Europe–Asia Studies |issue=46 |volume=8 |year=1994 |issn=0966-8136|ref=harv}}
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[[Categoria:Storia della Lituania]]