Prima guerra d'indipendenza italiana e Tamara Fernando: differenze tra le pagine

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{{Bio
{{F|guerra|dicembre 2010}}
|Nome = Tamara
{{Conflitto
|Cognome = Fernando
|nome del conflitto=Prima guerra di indipendenza italiana
|Sesso = F
|parte_di= [[Risorgimento]]
|LuogoNascita =
|immagine=[[File:Battaglia di Novara.jpg|300px]]
|GiornoMeseNascita = 15 marzo
|didascalia=Battaglia di Novara
|AnnoNascita = 1986
|data=[[23 marzo]] [[1848]] - [[24 marzo]] [[1849]]
|LuogoMorte =
|luogo=[[Lombardia]], [[Veneto]]
|GiornoMeseMorte =
|casus=Moti del [[1848]]
|AnnoMorte =
|mutamenti_territoriali=
|Attività = ballerina
|esito=Ritirata piemontese, restituzione dei territori conquistati all'Austria
|Attività2= modella
|schieramento1={{SAR 1851-1861}}<br />in alleanza con:<br /> [[File:It tosc2.gif|22px]] [[Granducato di Toscana]] <br />e in breve alleanza con:<br />{{PON}}<br />{{DUESIC 1848-1849}}
|Nazionalità = francese
|schieramento2={{AUT 1804-1867}}
|Immagine = Tamara Fernando.jpg
|comandante1=[[Carlo Alberto di Savoia]]
|DimImmagine =
|comandante2=[[Josef Radetzky]]
|Didascalia = Tamara Fernando nel 2017
|effettivi1=Regno di Sardegna: 30.000 <br /> Granducato di Toscana: 7.000 <br /> Stato della Chiesa: 7.000 <br /> Regno delle due Sicilie: 16.000
|effettivi2=
|perdite1=
|perdite2=
|note=
}}
 
==Formazione==
La '''prima guerra di indipendenza italiana''' è un episodio del [[Risorgimento]]: rappresentò il primo dei numerosi conflitti che opposero il [[Regno di Sardegna (1720-1861)|Regno di Sardegna]] (che in seguito diventerà il [[Regno d'Italia (1861-1946)|Regno d'Italia]]) all'[[Impero austriaco]] e che si sarebbero risolti, settant'anni più tardi, con la sparizione del secondo. Essa si divise in tre fasi: due campagne militari ([[23 marzo]]-[[9 agosto]] [[1848]], [[20 marzo|20]]-[[24 marzo]] [[1849]]), separate da un [[Armistizio di Salasco|periodo di tregua]] durato alcuni mesi, e la repressione delle [[Repubblica Romana (Risorgimento)|repubbliche di Roma]] e [[Invasione austriaca della Toscana (1849)|di Firenze]], completate dalla [[assedio di Venezia (1849)|riconquista di Venezia]].
Tamara Fernando ha iniziato la sua formazione artistica al ''Conservatoire National de danse d'Avignon'', dove ha studiato [[danza classica]], [[Danza jazz|jazz]] e [[Danza contemporanea|contemporaneo]]. Successivamente, ha seguito un corso biennale di recitazione presso lo Studio Pygmalion di [[Montrouge]] e ulteriori anni di specializzazione all'Atelier di Damien Acoca e alla scuola di Corinne Pouget.<ref name="agency">{{cita web|url=http://www.agencea.fr/artiste.cfm/362591-tamara-fernando.html|titolo=Tamara Fernando comédienne|editore=agency A|accesso=23 novembre 2016}}</ref>
 
==Carriera==
== Prima campagna militare ==
=== Prologo Danza===
Tamara ha esordito al ''Ballet de la Cité des Papes d’Avignon'', per poi entrare nella compagnia di ballo della ''Opéra D'Avignon''. Negli anni a seguire ha lavorato in diverse compagnie di danza, quali il [[Ballet Basel]] in [[Svizzera]], la Compagnia [[Georges Momboye]], la [[Blanca Li]] Dance Company, la Compagnie Hybride,<ref>{{cita web|url=http://compagniehybride.com/compagnie_categories/artiste/page/3#!prettyPhoto|titolo=Compagnie Hybride: Artistes|editore=Compagnie Hybride|accesso=23 novembre 2016}}</ref> il [[Ballet National de Marseille]] e la Compagnia di Mikael Fau. Nel corso della sua carriera Tamara ha ballato per vari coroegrafi, fra i quali [[Roland Petit]], [[Nacho Duato]], [[Richard Wherlock]], [[Jiří Kylián]], [[Kamel Ouali]], Gilles Maheu, Stéphane Jarny e [[Giuliano Peparini]].<ref>{{cita web|url=https://fr.linkedin.com/in/fernando-tamara-177826b3|titolo=Fernando Tamara|editore=[[LinkedIn]]|accesso=23 novembre 2016|urlmorto=sì}}</ref>
Il [[1848]] registrò una serie di moti insurrezionali che ebbero luogo prima a [[Palermo]] e [[Messina]], contro il potere [[Regno delle Due Sicilie|borbonico]], poi a [[Parigi]], [[Vienna]], ed infine [[Venezia]] e [[Milano]]. La popolazione veneziana risultava sempre più insofferente nei confronti del dominio austriaco, così che insorse e liberò due noti patrioti, cioè [[Daniele Manin]] e [[Niccolò Tommaseo]], che si posero a capo dell'insurrezione popolare e proclamarono la repubblica dopo aver costretto gli austriaci ad abbandonare la città. I combattimenti furono particolarmente aspri a [[Milano]], dove il comandante dell'esercito del [[Regno Lombardo-Veneto|Lombardo-Veneto]], [[feldmaresciallo]] [[Josef Radetzky|Radetzky]], si vide costretto ad abbandonare la [[Milano|città]] dopo cinque giorni di furiosi scontri ([[Cinque giornate di Milano]]). Contemporaneamente si ebbero diverse manifestazioni in molte città del [[Regno Lombardo-Veneto|Regno]] e a [[cinque giornate di Como|Como]] l'intera guarnigione si consegnò agli insorti.
 
Sul piccolo schermo, Tamara ha esordito come ballerina in programmi musicali francesi come '', ''Vivement Dimanche'', ', ''Champs Elysées'', ''[[Starfloor]]'', ''La Chanson de l'Année'', ''[[Let's Dance (programma televisivo)|Let's Dance]]'', ''[[Music Industry Awards|Mia's]]'', e la ''[[Premio César|Cérémonie des César]]''.<ref>{{cita web|url=https://www.youtube.com/watch?v=55zQOKMaNpI|titolo=Cécile de France - Ouverture des César 2014|autore=Cinéma CANAL+|editore=[[youTube]]|data=28 febbraio 2014|accesso=24 novembre 2016}}</ref> Durante questi show, la danza di Tamara ha accompagnato star della musica internazionale come [[Stromae]], [[Prince]], [[MGMT]], [[Johnny Halliday]], [[Eros Ramazzotti]], [[Ricky Martin]] e [[Pascal Obispo]].<ref name="agency" /> Nel 2016 è apparsa nel quinto episodio della [[webserie]] francese ''C'est pas la bonne''.<ref>{{cita web|lingua=fr|url=https://www.facebook.com/cestpaslabonne/videos/1579770258999715/|titolo=EPISODE 5 - C'est pas la bonne|editore=[[facebook]]|data=16 aprile 2016|accesso=23 novembre 2016}}</ref> Dal 2014 al 2016 è entrata a far parte del cast dei ballerini professionisti del celebre [[talent show]] italiano ''[[Amici di Maria De Filippi]]''.<ref>{{cita web|url=http://www.leichic.it/eventi/speciale-amici-chic/serale-amici-2014-i-ballerini-balleranno-con-eleonora-abbagnatotamara-fernandoashley-bouder-e-molti-altri-47496.html|titolo=Serale Amici 2014, i ballerini balleranno con Eleonora Abbagnato,Tamara Fernando,Ashley Bouder e molti altri|editore=LEI chic|data=8 marzo 2014|accesso=23 novembre 2016}}</ref> Il [[direttore artistico]] [[Giuliano Peparini]] l'ha voluta come prima ballerina anche in ''[[House Party (programma televisivo)|House Party]]'', un programma [[Varietà (spettacolo)|varietà]] creato dalla [[Fascino PGT]] dove Tamara interpreta la padrona di casa che genera eventi imprevisti e coordina un team di ballerini, gli House Troopers, fra i quali [[Mehdi Baki]].<ref>{{cita web|url=https://www.facebook.com/permalink.php?story_fbid=10154715437894096&id=322282744095|titolo=Bientôt sur canale 5|editore=[[facebook]]|data=2 novembre 2016|accesso=23 novembre 2016}}</ref>
Appunto il giorno dopo la conclusione delle [[cinque giornate di Milano]], del [[18 marzo|18]]-[[22 marzo]] [[1848]], il [[Regno di Sardegna|re di Sardegna]] [[Carlo Alberto di Savoia|Carlo Alberto]] dichiarò guerra all'[[Impero Austriaco|Austria]] ed ebbe inizio la prima guerra di indipendenza.
 
===Moda===
=== L'avanzata dal Ticino al Mincio ===
Oltre alla danza, Tamara Fernando ha lavorato come modella per vari brand di moda, soprattutto sportivi, fra i quali [[Nike (azienda)|Nike]], [[Reebok]], [[Decathlon (azienda)|Décathlon]], Go Sport, [[Sunsilk]] e [[Issey Miyake]]Lancome. Nel 2013 e 2014 ha sfilato a [[Versailles]] nel defilé ''Absolute Summer'', una kermesse ideata da [[Mode City]] che raccoglie i marchi leader della [[Biancheria intima|lingerie]] e [[Costume da bagno|beach wear]].<ref>{{cita web|lingua=fr|url=http://www.mariefrance.fr/evasion/maintenant-ou-jamais/avec-absolute-summer-lete-est-a-la-california-beach-party-91508.html#item=1|titolo=Avec Absolute Summer, l’été est à la California Beach Party|autore=Erinna Fourny|editore=Marie France|data=1º luglio 2014|accesso=23 novembre 2016}}</ref> Nel 2011 è stata protagonista di due videoclip diretti dal fotografo e fashion editor [[Samuel Haick]].<ref>{{cita web|lingua=fr|url=http://www.hellocoton.fr/tamara-fernando-by-samuel-haick-aurelie-costa-3539548|titolo=Tamara Fernando by Samuel Haick & Aurélie Costa|editore=Hellocoton|data=21 settembre 2011|accesso=23 novembre 2016}}</ref> Nel 2012 è la ballerina "goiello" che compare come figura animata in ''L'Odyssée du feu Sacré'', cortometraggio pubblicitario della linea di gioielli [[René Lalique|Lalique]].<ref>{{cita web|lingua=fr|url=https://www.luxsure.fr/2012/03/09/les-chants-de-lodyssee-du-feu-sacre-de-lalique/|titolo=Les Chants de l’Odyssée du Feu Sacré de Lalique|autore=Miriam|editore=Luxsure|data=9 marzo 2012|accesso=23 novembre 2016}}</ref> Nel 2014 è prima ballerina di un altro videoclip commerciale, ''Feathers'', che promuove una linea di prodotti naturali per capelli.<ref>{{cita web|lingua=en|url=https://vimeo.com/1004001195|titolo=Feathers directed by Blanca Li|editore=Saint George Studio|data=10 luglio 2014|accesso=23 novembre 2016|urlmorto=sì}}</ref> A [[Dubai]] ha presentato la collezione di orologi svizzeri [[Zenith (azienda)|Zenith]] e nel 2010 ha danzato a [[Il Cairo]] nello show ''Magic Egypt'' per celebrare i dieci anni della casa di gioielli svizzeri [[Felopateer Palace]]. Successivamente si è unita al marchio di profumi [[Womanity]] di [[Thierry Mugler]]. Nel 2015 ha ballato durante la [[Settimana della moda di Milano|Milano Fashion Week]] nello show ''Making ART'' per il marchio di moda County of Milan di [[Marcelo Burlon]].<ref>{{cita web|url=https://vimeo.com/142483460|titolo=Marcelo Burlon County of Milan 2016 | Presentation S/S 2016|autore=Marcelo Burlon|editore=[[vimeo]]|data=15 ottobre 2015|accesso=23 novembre 2016}}</ref> L'anno successivo si è esibita alla [[Settimana della moda di Parigi|Paris Fashion Week]] nello show di [[Franck Sorbier]] ''Les Amants Célestes''.<ref>{{cita web|lingua=fr|url=http://femmesaupluriel.com/si-lamour-nous-etait-conte/|titolo=Franck Sorbier Nouvelle collection Haute Couture Eté 2016 "Les Amants Célestes"|autore= Patricia Etifier|editore=Femmes au pluriel|data=19 febbraio 2016|accesso=23 novembre 2016}}</ref>
[[Immagine:Battaglia di Pastrengo.jpg|thumb|300px|left|''La battaglia di Pastrengo'', di Vincenzo Giacomelli]]
Il [[23 marzo]] [[1848]] i primi contingenti dell'esercito [[Regno di Sardegna (1720-1861)|sardo-piemontese]] varcarono il [[Ticino (fiume)|Ticino]], seguiti dal grosso dell'esercito il [[26 marzo|26]]. Si trattava di cinque [[Divisione (militare)|divisioni]] che, al passaggio del Ticino, ricevettero una nuova bandiera: il [[Bandiera italiana|tricolore]].
 
Nel 2016 Tamara è apparsa nello spot pubblicitario della [[Blini (azienda)|Blini]], un'azienda francese specializzata in prodotti spalmabili.<ref>{{cita web|lingua=fr|url=https://lareclame.fr/fcbparis/realisations/film-publicitaire-blini-liban-vs-grece-et-mexique-vs-turquie|titolo=Film publicitaire Blini : Liban vs Grèce et Mexique vs Turquie|autore= Patricia Etifier|editore=La Réclame|data=17 giugno 2016|accesso=24 novembre 2016}}</ref>
Con una improvvisa lentezza, Carlo Alberto mosse all'inseguimento del feldmaresciallo Radetzky e, avanzando lungo la direttrice [[Pavia]]-[[Lodi]]-[[Crema (Italia)|Crema]]-[[Brescia]], lo raggiunse al di là del fiume [[Mincio]], sotto le [[Fortezze del Quadrilatero|fortezze del quadrilatero]].
 
==Teatro==
In questa fase il [[Carlo Alberto di Savoia|re]] si giovò della partecipazione al conflitto dello [[Stato Pontificio]], del [[Granducato di Toscana]] e del [[Regno delle Due Sicilie]]: ai circa 30.000 soldati [[Regno di Sardegna (1720-1861)|piemontesi]] se ne aggiunsero 7.000 pontifici, 7.000 toscani e 16.000 [[Regno delle Due Sicilie|napoletani]].
[[File:Tamara Fernando LLDRA.jpg|left|thumb|Tamara Fernando interpreta Leïa in ''La légende du Roi Arthur'' (2015)]]
* ''[[West Side Story]]'' – regia di Francesca Zambello (2003)<ref>{{cita web|url=http://chronik.bregenzerfestspiele.com/de/chronik?dp_search_year_nid=406&cnid=471&spos=6213|titolo=West Side Story Musical von Leonard Bernstein
|accesso=19 dicembre 2016}}</ref>
* ''[[Dali Folie]]'' – ruolo: Ana Maria, regia di Dominique Boitel (2004)<ref>{{cita web|url=http://www.theatreonline.com/Spectacle/Dali-Folie/11211|titolo=Dalie Folie|editore=theatreonline.com|accesso=19 dicembre 2016}}</ref>
* ''[[Notre-Dame de Paris (spettacolo musicale)|Notre-Dame de Paris]]'' – regia di Gilles Maheu (2005)<ref>{{cita web|url=www.theatreonline.com/Spectacle/Notre-Dame-de-Paris/2785|titolo=Notre Dame de Paris|editore=theatreonline.com|accesso=19 dicembre 2016}}</ref>
*''[[La sagra della primavera]]'' – regia di Georges Momboye (2006)<ref>{{cita web|url=http://www.orienteoccidente.it/documenti/tabloid_oo/oo2006.pdf|titolo=Oriente Occidente|editore=orienteoccidente.it|accesso=19 dicembre 2016}}</ref>
* ''[[Mozart, l'Opéra Rock]]'' – regia di Olivier Dahan (2009)
* ''[[Une femme nommée Marie]]'' – ruolo: [[Salomè (figlia di Erodiade)|Salomè]], regia di Robert Hossein (2011)
* ''[[1789, Les Amants de la Bastille]]'' – regia di Giuliano Peparini (2012)
* ''[[Robot (show)|Robot]]'' – regia di Blanca Li (2013)<ref>{{cita web|lingua=en|url=http://www.blancali.com/en/event/99/robot|titolo=ROBOT A Blanca Li Dance Company creation|autore=Blanca Li|accesso=24 novembre 2016}}</ref>
* ''[[La légende du Roi Arthur]]'' – ruolo: Leïa, regia di Giuliano Peparini (2015)
* ''[[Ecce Homo]]'' – regia di Mikael Fau (2016)
* ''[[Tu verras bien]]'' – ruolo: Maya, regia di Corinne Puget (2016)<ref>{{cita web|lingua=fr|url=http://www.billetreduc.com/162295/evt.htm?nr=1|titolo=Tu verras bien|editore=Billet Réduc|accesso=24 novembre 2016}}</ref>
 
==Filmografia==
Il [[30 aprile]] la carica dello Squadrone dei Reali [[Carabinieri]] di scorta al re Carlo Alberto che aprì la strada alla [[battaglia di Pastrengo]], non fu assolutamente decisiva ma dette morale ai Piemontesi e ai patrioti di tutta Italia. La storica [[Carica di Pastrengo|carica]] dei Carabinieri a cavallo, e poi la [[battaglia di Santa Lucia]], sotto le [[Mura austriache di Verona|mura di Verona]], il [[6 maggio]], ispirò un eccessivo ottimismo alle forze anti-austriache. L'esercito sabaudo, infatti, non seppe sfruttare il successo ottenuto. Respinse una controffensiva [[Impero Austriaco|austriaca]] partita da [[Mantova]], il [[30 maggio]] nella [[battaglia di Goito]], aiutato dall'eroica resistenza dei volontari toscani a [[battaglia di Curtatone e Montanara|Curtatone e Montanara]], il [[28 maggio|28]]. Lo stesso [[30 maggio]] si arrese la fortezza austriaca di [[Peschiera del Garda|Peschiera]]. Quel giorno Carlo Alberto venne acclamato dalle sue truppe "Re d'Italia".
===Film e televisione===
*''[[Banlieue 13 Ultimatum]]'' (film d'azione, 2009)
*''[[Nine (film)|Nine]]'' di [[Rob Marshall]] (musical, 2009)
*''[[Marsupilami (film)|Marsupilami]]'' di [[Alain Chabat]] – ruolo: Paya (film d'animazione, 2012)
*''Out of Tunes'' di Sébastien Devaud (cortometraggio, 2012)<ref>{{cita web|url=http://cpn.canon-europe.com/it/content/education/technical/Sebastien_Devaud_shoots_Out_of_Tunes.do|titolo=EOS C300: Le riprese di "Out of Tunes"|editore=CPN canon professional network|accesso=23 novembre 2016}}</ref>
*''[[Il più grande uomo scimmia del Pleistocene (film)|Animal Kingdom]]'' di [[Jamel Debbouze]] (film animazione, 2015)<ref>{{cita web|lingua=fr|url=http://www.hellocoton.fr/tamara-fernando-by-samuel-haick-aurelie-costa-3539548|titolo=Angoulême: Tatiana Seguin danse avec les singes de Jamel|autore=Maurice Bontinck|editore=Charente Libre|data=6 aprile 2015|accesso=23 novembre 2016}}</ref>
*''Another Me: Un ascenseur dans l'impasse'' di Cristina Mameli (cortometraggio, 2015)<ref>{{cita web|url=https://vimeo.com/132932395|titolo=( aNotHer mE ) Un ascenseur dans l’impasse|autore=Cristina Mameli|editore=[[vimeo]]|data=8 luglio 2015|accesso=23 novembre 2016}}</ref>
*''360°'' (film di Blanca Li, 2015)<ref>{{cita web|lingua=fr|url=http://media.digitalarti.com/fr/blog/digitalarti_mag/blanca_li_360_choregraphie_pour_une_realite_augmentee|titolo=Blanca Li 360° : Chorégraphie pour une réalité augmentée|autore=Véronique Godé|editore=digital arti]|data=2 aprile 2015|accesso=24 novembre 2016}}</ref>
*''Beyond the light'' di [[Julie Rohart]] (cortometraggio, 2016)<ref>{{cita web|url=https://vimeo.com/132932395|titolo=Beyond The Light new short film|autore=Audrey&Julie|editore=[[tumblr]]|data=2 luglio 2016|accesso=24 novembre 2016}}</ref>
* ''[[Amici di Maria De Filippi]]'', talent show [[Canale 5]] (2014–2016)
* ''[[House Party (programma televisivo)|House Party]]'', programma televisivo [[Canale 5]] (2016)
 
===Video musicali===
=== Uscita dal conflitto dell'esercito pontificio e dell'esercito borbonico ===
*''Celle'' di [[Lahina]] (2009)<ref>{{cita web|url=https://www.youtube.com/watch?v=FaeLh2MhrjI|titolo=LAHINA - "CELLE"|editore=[[youTube]]|data=29 settembre 2009|accesso=24 novembre 2016}}</ref>
Nel frattempo, [[Papa Pio IX|Pio IX]] aveva pronunciato la famosa [[allocuzione]] ''[[Non semel]]'' al [[concistoro]] del [[29 aprile]], in cui si sconfessava l'azione del suo esercito, inizialmente penetrato in [[Veneto]], su [[Padova]] e [[Vicenza]], a copertura della città-fortezza di [[Venezia]]. Cosa ancor più grave, egli sconfessò per intero la guerra all'[[Impero Austriaco|Austria]]. Il papa si trovava, infatti, nell'insostenibile imbarazzo di combattere una grande potenza cattolica ed era impaurito da un possibile scisma dei cattolici austriaci.<ref>Come scrive lo stesso Pontefice nella allocuzione: ''Sapemmo altresì che alcuni nemici della religione cattolica ne presero occasione ad infiammare gli animi dei Germani nel fervore della vendetta dall'unità di questa Santa Sede'', cit. in [[Lucio Villari]], ''Il Risorgimento'', vol. 4, Bari, 2007.</ref> Il discorso del 29 aprile 1848 mise in evidenza le contraddizioni e le incompatibilità della posizione del Papa come capo della Chiesa Universale ed allo stesso tempo Capo di uno Stato italiano, cioè tra il potere spirituale e quello temporale.
*''Le bien qui fait mal'' – videoclip di Mozart, l'Opéra Rock (2009)
*''J'ai le feeling'' di [[Edu Del Prado]] (2010)<ref>{{cita web|url=https://www.youtube.com/watch?v=viEC19CJeQA|titolo=Video J'ai le feeling |autore=Edu Engonga|editore=[[youTube]]|data=29 gennaio 2010|accesso=24 novembre 2016}}</ref>
*''Ecoute Moi'' di [[Thierry Cham]] (2010)
*''Vous (Belle Inconnue)'' di [[Merwan Rim]] (2011)<ref>{{cita web|lingua=fr|url=http://musique.jeuxactu.com/video-merwan-rim-le-clip-vous-6779.htm|titolo=Video: Merwan Rim le clip Vous|editore=Purebreake Musique Mag|data=11 dicembre 2011|accesso=23 novembre 2016}}</ref>
*''Ça ira mon amour'' – videoclip di [[1789, Les Amants de la Bastille]] (2011)
*''Je Veux Le Monde'' – videoclip di [[1789, Les Amants de la Bastille]] (2012)
*''[[Tous les mêmes]]'' di [[Stromae]] (2013)<ref>{{cita web|lingua=fr|url=https://alexurbanpop.com/2013/12/21/stromae-tous-les-memes/|titolo=Stromae – Tous Les Mêmes|editore=Alex Urban Pop|data=21 dicembre 2013|accesso=23 novembre 2016|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20161123202601/https://alexurbanpop.com/2013/12/21/stromae-tous-les-memes/|dataarchivio=23 novembre 2016}}</ref>
*''Miss Saturday Night'' di [[Sticky Boys]] (2013)<ref>{{cita web|lingua=en|url=https://www.youtube.com/watch?v=nvX4Abuo2FU|titolo=STICKY BOYS - Miss Saturday Night (Official Video) |autore=Sticky Boys - Official Video Channel|editore=[[youTube]]|data=12 giugnono 2013|accesso=24 novembre 2016}}</ref>
*''A Grand Theft Intermission'' di [[Amanda Palmer]] (2013)
*''Carmina Burana'' di [[Vincent Niclo]] e Les Choeurs de l'Armée Rouge (2014)<ref>{{cita web|url=https://www.youtube.com/watch?v=viEC19CJeQA|titolo=Carmina Burana Vincent Niclo Les Choeurs de l'Armée Rouge|autore=Jos Leb|editore=[[youTube]]|data=19 dicembre 2014|accesso=24 novembre 2016}}</ref>
*''Tomorrow Was A Beautiful Sunday'' di [[Caravage]] (2014)
*''Sounds Like Heaven'' di [[Marina Kaye]] (2015)<ref>{{cita web|url=https://www.youtube.com/watch?v=AMvIfxRrY0k|titolo=Marina Kaye - Sounds Like Heaven ft. Lindsey Stirling |autore=MarinaKayeVEVO|editore=[[youTube]]|data=11 maggio 2015|accesso=23 novembre 2016}}</ref>
*''Pour une fois'' di [[Vincent Niclo]] e [[Anggun]] (2015)<ref>{{cita web|url=https://twitter.com/MikaelFau/status/575800478086361088|titolo=Tournage clip|autore=Mikael Fau|editore=[[twitter]]|data=11 marzo 2015|accesso=23 novembre 2016}}</ref>
*''Quelque chose de Magique'' – videoclip di [[La légende du Roi Arthur]] (2015)
*''Driven By the Night'' di [[Klarträumer]] (2016)<ref>{{cita web|lingua=en|url=https://www.youtube.com/watch?v=EPrhwt8-Y6c|titolo=Klarträumer - Driven By The Night|autore=Mr. Klartraümer|editore=[[youTube]]|data=12 aprile 2016|accesso=23 novembre 2016}}</ref>
 
==Curiosità==
Le truppe ed il loro comandante [[Giovanni Durando]] non gli ubbidirono, ma l'allocuzione diede l'occasione a [[Ferdinando II di Borbone]] per predisporre la ritirata dal conflitto, proprio quando le sue truppe avevano ormai raggiunto il [[Po]] ed erano in procinto di entrare in Veneto, a sostegno dell'esercito [[Stato della Chiesa|romano]] inviato da Pio IX. Tuttavia numerosi appartenenti all'artiglieria e al genio dell'esercito Borbonico, fra cui lo stesso comandante [[Guglielmo Pepe]], proseguirono la guerra come [[#La guerra dei volontari|volontari]].
Tamara suona la chitarra e possiede l'estensione vocale di un [[mezzosoprano]]. Parla francese, inglese, italiano e spagnolo. Ha avuto una relazione sentimentale con il musicista e attore francese [[Florent Mothe]], protagonista dei musical ''[[Mozart, l'Opéra Rock]]'' e ''[[La légende du Roi Arthur]]''. Insieme hanno scritto e interpretato la canzone ''Tu m'Effaces'', tratta dall'album Rock in chair del 2013.<ref>{{cita web|lingua=fr|url=http://www.poleculture.net/critiques/critique-8806.html|titolo=Florent Mothe dévoile au public son premier album "Rock in Chair" : c'est une réussite|autore=Marie Sauvee|editore=Pole Culture|data=8 aprile 2013|accesso=23 novembre 2016}}</ref>
 
==Note==
Certamente, l'azione di Ferdinando II fu determinata dalle ambiguità di Carlo Alberto riguardo al [[Ducato di Parma e Piacenza|Ducato di Parma]] (retto da una dinastia [[Borbone|borbonica]] ma che la popolazione voleva annettere al [[Regno di Sardegna (1720-1861)|Regno di Sardegna]]) e dalla situazione in [[Sicilia]] (sconvolta, sin da gennaio, da una rivoluzione che aveva relegato il "Regio Esercito" nella sola piazzaforte di [[Messina]], aveva resuscitato l'antico Regno ed inviato una delegazione a [[Torino]] per offrire la Corona a un Principe [[Casa Savoia|sabaudo]], pur senza incontrare alcun incoraggiamento da parte di Carlo Alberto). Tuttavia, è certo che egli non avrebbe potuto permettersi tanto, in assenza del passaggio di campo papale.
<references />
 
== Collegamenti esterni ==
=== La guerra dei volontari ===
* {{Collegamenti esterni}}
Del corpo di spedizione [[Regno delle Due Sicilie|napoletano]] rifiutarono l'ordine l'[[artiglieria]] e il [[Genio militare|genio]] (le «armi dotte»); pertanto sotto la guida del generale [[Guglielmo Pepe]], un vecchio patriota, e la partecipazione di giovani quali i fratelli [[Luigi Mezzacapo|Luigi]] e [[Carlo Mezzacapo]], [[Enrico Cosenz]], [[Cesare Rosaroll]], [[Alessandro Poerio]], [[Girolamo Calà Ulloa]] e numerosi altri, parte del corpo di spedizione [[Regno delle Due Sicilie|napoletano]] raggiunse [[Venezia]] dove diede un meraviglioso contributo lungo l'intero corso dell'[[assedio di Venezia|assedio]].
 
{{Portale|biografie|danza}}
Molti altri volontari parteciparono al conflitto. Si possono ricordare: l'[[Granducato di Toscana|esercito toscano]] ed i moltissimi volontari inquadrati dal [[governo provvisorio della Lombardia]], i volontari romani comandati dal generale [[Andrea Ferrari (generale)|Andrea Ferrari]], ma anche moltissimi cittadini, più o meno noti, come i pittori [[Silvestro Lega]] e [[Pompeo Randi]]. [[Giuseppe Garibaldi|Garibaldi]] e [[Giuseppe Mazzini|Mazzini]] rientrarono in [[Italia]] per partecipare alla guerra, ma la loro accoglienza da parte dei [[Casa Savoia|Savoia]] fu tiepida. Tanto che [[Giuseppe Garibaldi|Garibaldi]] poté partecipare solo alle ultime fasi, conducendo una piccola guerriglia in [[provincia di Como]], al confine con il [[Canton Ticino]], cui prese parte anche il volontario [[Natale Agostino Giuseppe Imperatori]] di [[Lugano]].
 
=== La controffensiva dell'Austria ===
Nel frattempo la linea del fronte restava fra il [[Mincio]] e [[Verona]]. Nessuno dei successi ottenuti da Carlo Alberto era stato decisivo e, sfruttando i timori del generale [[Eusebio Bava]] (e non assecondando l'indubbia audace capacità tattica e strategica del gen. [[Ettore De Sonnaz]]), l'esercito piemontese si limitò a tallonare da presso quello austriaco in piena ritirata dopo le [[Cinque giornate di Milano]], con Radetzky che non faceva mistero di considerare perso il Lombardo-Veneto. L'incapacità di assumere l'iniziativa da parte piemontese dette invece modo agli austro-ungarici di ritirarsi senza perdite nel [[Fortezze del Quadrilatero|Quadrilatero]], potentemente difeso. La posizione strategica di Radetzky a questo punto si era notevolmente rinforzata, anche grazie all'arrivo di un corpo d'armata formato dal conte [[Laval Nugent|Nugent]] sull'[[Isonzo]] e di altri rinforzi dal [[Tirolo]]. Ciò gli permise di riconquistare [[battaglia di Vicenza|Vicenza]], il [[10 giugno]] e di riprendere l'offensiva, battendo l'esercito [[Regno di Sardegna (1720-1861)|sardo-piemontese]] il [[23 luglio|23]]-[[25 luglio]] in una serie di scontri passati alla storia come [[battaglia di Custoza (1848)|prima battaglia di Custoza]].
 
Proprio il [[10 giugno]] Carlo Alberto ricevette una delegazione guidata dal podestà di [[Milano]] [[Gabrio Casati|Casati]], che recava l'esito trionfale del [[Plebiscito per l'unione Lombardo-Piemontese (1848)|Plebiscito]] che sanciva l'unione della [[Lombardia]] al [[Regno di Sardegna (1720-1861)|Regno di Sardegna]].
 
=== La ritirata da Verona a Milano ===
Di lì cominciò una veloce, ma ordinata, ritirata verso l'[[Adda]] e [[Milano]], dove si svolse, il [[4 agosto]] la [[battaglia di Milano (1848)|battaglia di Milano]], al termine della quale Carlo Alberto si risolse a chiedere un armistizio.
 
=== L'armistizio ===
{{vedi anche|Armistizio di Salasco}}
Il [[5 agosto]] venne firmata la capitolazione. Il [[6 agosto]] gli Austriaci rientrarono a Milano da [[Porta Romana (Milano)|Porta Romana]]. Il [[9 agosto]] la tregua venne ratificata con la firma, a [[Vigevano]], dell'[[armistizio di Salasco]] (dal nome del [[generale]] [[Carlo Canera di Salasco]]). L'[[Impero Austriaco]] rientrava nei suoi antichi confini, stabiliti nel [[1815]] dal [[congresso di Vienna]]. Tutte le città liberate tornavano nelle mani degli austriaci, con l'eccezione di [[Venezia]], che si preparava a subire un lungo [[Assedio di Venezia (1848)|assedio]].
 
=== Provvisorietà della tregua ===
Aveva così fine la prima fase moderata del '48 italiano. L'articolo 6 dell'armistizio prevedeva una durata minima di sei settimane: entrambi i contendenti principali (Carlo Alberto e Radetzky) sapevano che la tregua era temporanea, in quanto, essendo mancata una decisiva sconfitta sarda si sarebbe giunti, presto o tardi, alla ripresa delle ostilità.
Il prestigio militare di Carlo Alberto era tuttavia fortemente indebolito. Al [[Parlamento Subalpino]] avevano ripreso vigore le tendenze radicali e, l'anno successivo, si sarebbe assistito alla iniziativa «democratica».
 
== Seconda campagna militare ==
=== Le rivoluzioni democratiche a Roma e Firenze ===
{{vedi anche|Storia della Repubblica Romana}}
{{cn|Si aprì, quindi, un complesso periodo in cui l'intera politica italiana venne dominata alla prossima ripresa delle ostilità con l'[[Impero Austriaco]]: il governo sardo e i patrioti democratici cercavano di profittare della tregua per allineare quante più forze possibili. Persa ogni illusione rispetto a [[Ferdinando II delle Due Sicilie|Ferdinando II]] delle [[Regno delle Due Sicilie|Due Sicilie]], la questione fondamentale riguardava l'atteggiamento di [[Firenze]] e [[Roma]]. Si aprì, quindi, un complesso periodo in cui l'intera politica italiana venne dominata dalla potenze straniere.}}
 
Nel [[Granducato di Toscana|Granducato]] le cose si erano chiarite a favore della [[Risorgimento italiano|causa nazionale]] quando [[Leopoldo II di Toscana|Leopoldo II]] aveva, il [[27 ottobre]], conferito l'incarico al democratico [[Giuseppe Montanelli|Montanelli]], che inaugurò una politica ultrademocratica, ovvero, nella terminologia politica dell'epoca, volta alla unione con gli altri stati italiani ed alla ripresa congiunta della guerra all'[[Impero Austriaco|Austria]].
 
Nello [[Stato della Chiesa]], il partito democratico trionfò solo con l'assassinio di [[Pellegrino Rossi]], il [[15 novembre]] e la successiva fuga di [[Papa Pio IX|Pio IX]] nella fortezza [[Regno delle Due Sicilie|napoletana]] di [[Gaeta]], il [[24 novembre]]. Di lì a poco lo raggiunse [[Leopoldo II di Toscana]], fuggito da [[Firenze]] il [[30 gennaio]] per [[Gaeta]], verso cui salpò anch'egli il [[21 febbraio]]. A Roma venne costituito un governo provvisorio, che convocò nuove elezioni per il [[21 gennaio|21]]-[[22 gennaio]] [[1849]]: la nuova assemblea venne inaugurata il [[5 febbraio]] e, il [[9 febbraio]] votò il ''decreto fondamentale'' di proclamazione della [[Repubblica Romana (Risorgimento)|Repubblica Romana]]. In questo clima, il [[12 dicembre]] entrava in [[Roma]] [[Giuseppe Garibaldi|Garibaldi]], con una legione di volontari. Giunti a [[Gaeta]], Pio IX e Leopoldo II accettarono le offerte di protezione delle grandi potenze straniere.
 
=== La ripresa della guerra regia ===
{{Vedi anche|Armistizio di Vignale}}
Carlo Alberto ruppe la tregua con l'Austria il 20 marzo, solo per venire pesantemente sconfitto a [[battaglia di Novara (1849)|Novara]], il [[22 marzo|22]]-[[23 marzo]], ed abdicò in favore di [[Vittorio Emanuele II]]. La fine della guerra fu segnata dall'[[armistizio di Vignale]], concordato il [[24 marzo]], firmato il [[26 marzo|26]] e seguito dalla [[pace di Milano]] del [[6 agosto]] [[1849]]. <br />
 
Nelle giornate successive Radetzky chiuse anche la partita con i patrioti lombardi, soffocando sul nascere alcuni tentativi di ribellione ([[Comitato Provvisorio di Como (1849)|Como]]) e soffocandone nel sangue altri ([[Dieci giornate di Brescia|Brescia]]). Mentre continuava unicamente l'[[assedio di Venezia (1849)|assedio]] di [[Venezia]].
 
=== La nuove invasioni straniere ===
{{vedi anche|Invasione austriaca della Toscana (1849)}}
La strada era, quindi, libera per le nuove invasioni straniere. Il primo a muovere fu [[Napoleone III di Francia|Luigi Napoleone]], che il [[24 aprile]] fece sbarcare a [[Civitavecchia]] un corpo di spedizione [[Seconda Repubblica francese|francese]], guidato dal generale [[Nicolas Charles Victor Oudinot|Oudinot]]. Questi tentò l'assalto a [[Roma]] il [[30 aprile]], ma venne malamente sconfitto. Ripiegò a [[Civitavecchia]] e chiese rinforzi. La strada era, quindi, libera per le nuove invasioni di Radetzky in [[Toscana]], [[Emilia]], [[Marche]]. Tutto ciò indusse [[Napoleone III di Francia|Luigi Buonaparte]], non ancora [[Secondo Impero francese|Imperatore]], ad inviare contro [[Roma]] complessivamente oltre 30.000 soldati ed un possente parco d'assedio. Il [[1º giugno]] il generale [[Seconda Repubblica francese|francese]] [[Nicolas Charles Victor Oudinot|Oudinot]], piegò dopo una lunghissima resistenza la Repubblica Romana. Stremata dall'[[Assedio di Venezia (1849)|assedio]] [[Impero Austriaco|austriaco]], dalla fame e da un'epidemia di colera, anche Venezia dovette alla fine arrendersi, sottoscrivendo la resa il [[23 agosto]] [[1849]].
 
Seguì un corpo di spedizione [[Regno delle Due Sicilie|napoletano]], fermato da [[Giuseppe Garibaldi|Garibaldi]] a [[Palestrina]], il [[9 maggio]]. Poi una prima armata [[Impero Austriaco|austriaca]], guidata dal [[Costantino d'Aspre|d'Aspre]], che assalì e saccheggiò [[Livorno]] l'[[11 maggio]] ed occupò [[Firenze]] il [[25 maggio]], seguita da una seconda, che assediò e prese [[Bologna]] il [[15 maggio]]. Verso la fine di maggio arrivò a [[Gaeta]] un corpo di spedizione [[Spagna|spagnolo]], che giunse solo, e era stato inviato ad occupare l'[[Umbria]], cosa che avvenne senza scontri memorabili.
 
=== L'assedio e la resa di Ancona ===
Gli Austriaci si diressero allora verso [[Ancona]] per occupare anche questa città che aveva aderito alla [[Repubblica Romana]] ed aveva promesso a [[Garibaldi]] concreto aiuto nel difenderla. Gli Austriaci incontrarono però un'eroica ed imprevista resistenza (premiata nel 1899 con medaglia d'oro al valor militare). L'assedio vide impegnati nella difesa di [[Ancona]] italiani provenienti da tutte le [[Marche]] e dalla [[Lombardia]], in totale circa cinquemila uomini contro più di cinquantamila austriaci. Era chiaro che in gioco non era né la sorte di una città, ormai quasi segnata a causa della sproporzione di forze, né solo quella della [[Repubblica Romana (1849)|Repubblica Romana]]; fu invece una prova di forza che gli Italiani affrontarono senza reali speranze di ottenere la vittoria, allo scopo di impedire agli Austriaci di recarsi a [[[Roma]] e di dimostrare l'attaccamento ai propri ideali di libertà ed indipendenza. L'assedio fu navale e terrestre contemporaneamente, e si segnalarono [[Antonio Elia|Antonio]] ed [[Augusto Elia]], padre e figlio, molto legati a [[Garibaldi]]. Ora, a resistere agli Austriaci, in Italia erano rimaste solo [[Roma]], [[Venezia]] ed [[Ancona]]. Dopo 26 giorni di aspri combattimenti (cadde il capitano cremasco [[Giovanni Gervasoni]]) il [[21 giugno]] il capoluogo marchigiano deve cedere, e gli Austriaci concessero l'onore delle armi ai difensori. La brutale fucilazione di [[Antonio Elia]] mostrò che oramai Ancona aveva fatto il possibile; ora il vessillo della libertà doveva essere difeso a [[Roma]] e a [[Venezia]] <br />
 
=== L'assedio e la resa di Roma ===
{{vedi anche|Assedio di Roma (1849)}}
[[Immagine:Images nypl orgCA8SEIID.jpg|thumb|right|[[Giuseppe Garibaldi|Garibaldi]], [[Andrea Aguyar|Aguyar]] (a cavallo) e [[Nino Bixio]] durante l'assedio di Roma. Disegno del 1854 di [[William Luson Thomas]] basato sullo schizzo di [[George Housman Thomas]] realizzato nel 1849]]
La necessità di riscattare la sconfitta del [[30 aprile]], e il desiderio di compensare i successi del Radetzky in [[Toscana]], [[Emilia]], [[Marche]], indussero [[Napoleone III di Francia|Luigi Buonaparte]], non ancora [[Secondo Impero francese|Imperatore]], ad inviare contro [[Roma]] complessivamente oltre 30.000 soldati ed un possente parco d'assedio.
 
Il [[1º giugno]] il generale [[Seconda Repubblica francese|francese]] [[Nicolas Charles Victor Oudinot|Oudinot]] rinnegò un trattato di alleanza negoziato dal [[Ferdinando di Lesseps|Lesseps]] ed annunciò la ripresa delle ostilità: [[Roma]] venne assaltata all'alba del [[3 giugno]]. La resistenza fu assai più ostica del previsto e la città fu oggetto di pesanti bombardamenti.
 
L'ultima battaglia la si combatté il [[30 giugno]] con enormi perdite da entrambe le parti, dopo un giorno di tregua per raccogliere morti e feriti fu stipulata, il [[2 luglio]] [[1850]] la resa della [[Repubblica Romana (1849)|Repubblica Romana]].
 
Lo stesso giorno Garibaldi radunò in [[piazza San Pietro]] 4.700 volontari ed uscì verso est con il vago intento di sollevare le province per poiraggiungere [[Venezia]] [[assedio di Venezia (1849)|assediata]]; venne inseguito dal [[Costantino d'Aspre|d'Aspre]] sino a [[Marcia di Garibaldi da Roma a Comacchio|Comacchio]], perse la [[Anita Garibaldi|moglie]], fuggì miracolosamente sino in [[Liguria]] e, di lì, nel [[1850]] passò a [[New York]] presso [[Antonio Meucci]].
 
Il [[12 aprile]] [[Pio IX]] fece ritorno a Roma ed abrogò la Costituzione concessa nel marzo di due anni prima.
 
=== L'assedio e la resa di Venezia ===
{{vedi anche|Assedio di Venezia (1849)}}
Dopo la resa di [[Ancona]] e di [[Roma]], la città di [[Venezia]] rimase l'ultima a non aver ancora ceduto ai nemici dell'indipendenza italiana. Gli Austriaci avevano tentato di avvicinarsi alla città lagunare lungo il ponte della ferrovia, ma, a causa della forte resistenza, furono costretti a retrocedere. Iniziarono allora un pesante bombardamento contro la città stessa. Una prima richiesta di resa da parte del comandante in capo delle forze austriache, feldmaresciallo [[Radetzky]], fu sdegnosamente respinta. Dopo lunghissima resistenza, ultima tra tutte le città italiane, stremata anche dalla fame e da un'epidemia di colera, dovette infine arrendersi, sottoscrivendo la resa il [[23 agosto]] [[1849]].
 
== Note ==
<references/>
 
== Voci correlate ==
* [[Operazioni navali italiane nella prima guerra d'indipendenza]]
* [[Guerra regia e guerra di popolo]]
* [[Seconda guerra di indipendenza italiana|Seconda guerra di indipendenza]]
* [[Terza guerra di indipendenza italiana|Terza guerra di indipendenza]]
 
== Altri progetti ==
{{Interprogetto|s=:Categoria:Prima guerra di indipendenza italiana|s_oggetto=|s_preposizione=sulla|s_etichetta=}}
 
{{portale|guerra}}
 
[[Categoria:Prima guerra di indipendenza italiana|*]]
[[Categoria:Guerre italiane]]
 
[[ar:حرب الاستقلال الإيطالية الأولى]]
[[da:Første Italienske Uafhængighedskrig]]
[[en:First Italian War of Independence]]
[[fr:Première guerre d'indépendance italienne]]
[[la:Bellum primum de libertate Italica]]
[[lmo:Prima Guerra de Indipendenza italiana]]
[[ru:Австро-итальянская война]]
[[uk:Австро-італійська війна 1848—1849]]
[[vec:Prima guera d'indipendensa]]