Wikipedia:Pagine da cancellare/Conta/2018 ottobre 15 e Jon Anderson: differenze tra le pagine

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{{citazione|Quando cominci a far musica che non è sesso, droga e rock 'n' roll, né roba politicamente corretta, ma qualcosa di più spirituale, allora diventa come una crociata|Jon Anderson<ref>Chris Welch, ''Close to the Edge – The Story of Yes'', 2003</ref>}}
{{Conteggio cancellazioni}}
{{Artista musicale
{{Conteggio cancellazioni/In corso/Start|19:41, 22 ott 2018 (CEST)}}
|nome = John Roy Anderson
{{Conteggio cancellazioni/In corso/Voce|i = 1 |voce = Lista di giochi per bambini |turno = |tipo = votazione |data = 2018 ottobre 15 |multipla = |argomenti = giochi, sociologia |temperatura = 14 }}
|nazione = GBR
{{Conteggio cancellazioni/In corso/Voce|i = 2 |voce = Asilo Sant'Elia |turno = |tipo = consensuale |data = 2018 ottobre 15 |multipla = |argomenti = architettura, Lombardia |temperatura = 52 }}
|genere = Progressive Rock
{{Conteggio cancellazioni/In corso/Voce|i = 3 |voce = Blaze It |turno = |tipo = consensuale |data = 2018 ottobre 15 |multipla = |argomenti = musica |temperatura = 59 }}
|nota genere =
{{Conteggio cancellazioni/In corso/Voce|i = 4 |voce = Erin Kellyman |turno = |tipo = consensuale |data = 2018 ottobre 15 |multipla = |argomenti = cinema, televisione |temperatura = 29 }}
|genere2 = Symphonic Rock
{{Conteggio cancellazioni/In corso/Voce|i = 5 |voce = Conservatorismo sociale |turno = |tipo = consensuale |data = 2018 ottobre 15 |multipla = |argomenti = politica |temperatura = 22 }}
|nota genere2 =
{{Conteggio cancellazioni/In corso/Voce|i = 6 |voce = Rari Nantes Frosinone |turno = |tipo = semplificata |data = 2018 ottobre 15 |multipla = |argomenti = pallanuoto |temperatura = 12 }}
|genere3 = Pop Rock
{{Conteggio cancellazioni/In corso/Voce|i = 7 |voce = Claudio Gugerotti |turno = |tipo = semplificata |data = 2018 ottobre 15 |multipla = |argomenti = religione, cattolicesimo |temperatura = 38 }}
|nota genere3 =
{{Conteggio cancellazioni/In corso/Voce|i = 8 |voce = Timothy Granaderos |turno = |tipo = semplificata |data = 2018 ottobre 15 |multipla = |argomenti = moda, televisione |temperatura = 15 }}
|genere4 = New Age
{{Conteggio cancellazioni/In corso/Voce|i = 9 |voce = Daniele Tissone |turno = |tipo = semplificata |data = 2018 ottobre 15 |multipla = |argomenti = politica, editoria |temperatura = 1 }}
|nota genere4 =
{{Conteggio cancellazioni/In corso/Voce|i = 10 |voce = Fabrizio Giugiaro |turno = |tipo = semplificata |data = 2018 ottobre 15 |multipla = |argomenti = biografie, design |temperatura = 58 }}
|anno inizio attività = 1963
{{Conteggio cancellazioni/In corso/Voce|i = 11 |voce = Lista dei deisti |turno = |tipo = semplificata |data = 2018 ottobre 15 |multipla = |argomenti = religione |temperatura = 100 }}
|anno fine attività = in attività
{{Conteggio cancellazioni/In corso/Stop}}
|note periodo attività =
|tipo artista = cantante
|immagine = Jon Anderson with ukulele 2.jpg
|didascalia = Jon Anderson in concerto in Brasile nel dicembre 2011.
|strumento = [[Canto|voce]], [[Tastiera elettronica|tastiera]], [[percussioni]], [[ukulele]], [[arpa]], [[chitarra]]
|numero totale album pubblicati = 44
|numero album studio = 41 (13 da solista, 18 con gli [[Yes]], 7 con [[Vangelis]] e 2 con [[Anderson Bruford Wakeman Howe|ABWH]]
|numero album live = 2
|numero raccolte = 1
}}
{{Bio
|Nome = John Roy "Jon"
|Cognome = Anderson
|Sesso = M
|LuogoNascita = Accrington
|GiornoMeseNascita = 25 ottobre
|AnnoNascita = 1944
|LuogoMorte =
|GiornoMeseMorte =
|AnnoMorte =
|Attività = cantante
|Nazionalità = britannico
|PostNazionalità = , storica voce del gruppo di [[rock progressivo]] [[Yes]]. Anderson appare in tutti gli album in studio della band tranne ''[[Drama (Yes)|Drama]]'', ''[[Fly from Here]]'' e ''[[Heaven & Earth (Yes)|Heaven & Earth]]''. Tuttora attivo sulla scena musicale, ha collaborato con numerosi altri artisti (fra i quali spiccano [[Vangelis]] e più recentemente [[Jean-Luc Ponty]]) e prodotto una ricca e varia discografia solista
}}
 
Dotato di un particolarissimo timbro di voce, riesce a cantare con un'estensione pari per lo meno a un mezzosoprano pur mantenendo il carattere maschile del cantato, senza mai usare il falsetto.
 
== Biografia ==
=== Gli anni sessanta ===
 
Jon Anderson è nato a [[Accrington]], nel [[Lancashire]], nord dell'[[Inghilterra]], il 25 ottobre [[1944]] in una famiglia contadina di origini [[Scozia|scozzesi]]. Figlio di Albert (nativo di [[Paisley]], in [[Scozia]]) e Kathleen Anderson (inglese di origini [[Irlanda|irlandesi]]), frequentò la scuola [[St. John's Infants School]] di Baxenden, vicino a Accrington, e fece i primi approcci verso la musica come suonatore di [[washboard]] in un gruppo chiamato "Little John's Skiffle Group", che suonava brani di [[Lonnie Donegan]] e altri.
 
All'età di quindici anni abbandonò la scuola e fece una serie di lavori disparati, fra cui bracciante in una fattoria, camionista, e "ragazzo del latte". Appassionato di calcio e tifoso dell'[[Accrington Stanley Football Club (1891)|Accrington Stanley F.C.]], tentò anche di entrare nelle giovanili del club della propria città, ma venne scoraggiato dall'allenatore stesso per via del "fisico gracile".
 
Il suo legame con la terra natia è sempre stato molto evidente: uno dei tratti più tipici del cantato di Anderson, per esempio, è sempre stato l'accento del [[Lancashire]] che ha mantenuto intatto, nonostante i tanti anni ormai spesi a vivere negli [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]].
 
Nel frattempo aveva iniziato ad ascoltare [[Elvis Presley]], [[Eddie Cochran]], gli [[Everly Brothers]] e altri artisti che avrebbero influenzato il suo approccio alla musica.
 
Nel [[1962]], Anderson entrò nel gruppo [[The Warriors (gruppo musicale)|The Warriors]] (anche noti come "The Electric Warriors"), diventandone il cantante assieme a suo fratello Tony (noto negli anni settanta come membro del gruppo di disco-music "La Belle Epoque"). Alla batteria suonava [[Ian Wallace]], che in seguito avrebbe suonato con i [[King Crimson]] e con [[Bob Dylan]]. I Warriors suonarono in vari locali del nord dell'Inghilterra (incluso il celebre [[Cavern Club]] di [[Liverpool]] in cui si erano formati i [[The Beatles|Beatles]]), e nel [[1964]] incisero due singoli per l'[[etichetta discografica]] [[Decca Records]]: ''You Came Along'' e ''Don't Make Me Blue''.
 
Nel [[1967]] Anderson abbandonò la band; l'anno successivo incise due singoli come solista, con lo pseudonimo di "Hans Christian Anderson" (evidentemente ispirato al quasi omonimo autore di fiabe [[Hans Christian Andersen]]): ''Never My Love'' e ''The Autobiography of Mississippi Hobo'''.
Ormai trasferitosi dalla lontana provincia del nord a Londra, sempre nello stesso anno Anderson cantò per breve tempo nei gruppi [[The Gun]] e [[The Open Mind]].
 
Nell'estate del [[1968]], Anderson si guadagnava da vivere come [[barman]] nel locale ''La Chasse'', nei pressi del celebre [[Marquee Club]], a [[Londra]]. Fu il proprietario del locale a presentargli [[Chris Squire]], il ventenne bassista di un gruppo chiamato [[Mabel Greer's Toyshop]], a cui Anderson si unì quella stessa estate. Nello stesso anno il gruppo mutò il proprio nome in [[Yes]]. La formazione originale degli Yes includeva anche [[Peter Banks]] alla chitarra, [[Tony Kaye (musicista)|Tony Kaye]] alle tastiere e [[Bill Bruford]] alla batteria. Il primo album degli Yes fu pubblicato nel [[1969]].
 
=== Gli anni settanta ===
[[File:Jon anderson 1977.jpg|thumb|Jon Anderson in un concerto degli Yes nel 1977.]]
Dopo un album ancora in parte immaturo (''[[Time and a Word]]'' del [[1970]]), la band si arricchì di nuovi talenti, con [[Steve Howe]] che sostituiva Banks alla chitarra e [[Rick Wakeman]] che subentrava a Kaye alle tastiere, e incise negli [[anni 1970|anni settanta]] alcuni degli album di rock progressivo più celebri e amati di tutti i tempi: ''[[The Yes Album]]'', ''[[Fragile (Yes)|Fragile]]'', ''[[Close to the Edge]]'' e ''[[Going for the One]]''. Il ruolo di Anderson in questi lavori è fondamentale; la sua voce, considerata una voce da [[tenore]] o da [[contro-tenore]] e contraddistinta da un insieme di armoniche che la rendono unica, è uno dei tratti distintivi dello "Yessound". Si può spesso asserire, considerando la sua notevole estensione vocale, che Anderson canti in [[falsetto]], ma non è questo il caso in quanto la sua voce da [[contraltista]] è normalmente al di sopra dello standard dei tenori e non ha bisogno, per raggiungere le note più acute, di dover ricorrere all'aiuto di questa particolare tecnica. Inoltre, ha contribuito come compositore nella maggior parte dei brani, fra cui classici come ''Close to the Edge'', ed è autore della quasi totalità dei versi.
 
Il 16 dicembre [[1971]] nacque la prima figlia di Anderson, Deborah Leigh, e il 22 settembre del [[1972]] il secondo, Damion James.
 
Contemporaneamente alla sua carriera con gli Yes, Anderson diede vita ad alcuni progetti musicali alternativi. Nel [[1970]] apparve come ''guest singer'' nell'album ''[[Lizard (album)|Lizard]]'' dei [[King Crimson]] di [[Robert Fripp]]; nel [[1971]] cantò in ''[[All to Bring You Morning]]'' di [[Johnny Harris]]. Nel [[1975]], dopo aver ascoltato ''[[L'Apocalypse des Animaux]]'' di [[Vangelis]], Anderson decise di conoscere il compositore greco e lo raggiunse nella sua casa di [[Parigi]]. Fra i due si instaurò subito un rapporto artistico e personale molto intenso. Già nello stesso anno, Anderson cantò in ''So Long Ago, So Clear'', sull'album ''[[Heaven and Hell (Vangelis)|Heaven and Hell]]'' di Vangelis.
 
Fra il [[1975]] e il [[1976]], su decisione di Anderson, ognuno dei membri degli Yes produsse un proprio album solista. Jon realizzò, suonando tutti gli strumenti, ''[[Olias of Sunhillow]]'', uno dei suoi album solisti tuttora più amati e cantò su ''[[Ramshackled]]'', l'album solista di [[Alan White (batterista 1949)|Alan White]].
 
=== Gli anni ottanta ===
 
Mentre gli Yes conoscevano un momento di sbandamento, con il secondo abbandono di Rick Wakeman, anche Anderson decise di lasciare, per dedicarsi più attivamente alla propria carriera solista e alla collaborazione con Vangelis. Nel [[1980]], mentre gli Yes pubblicavano il primo album della loro storia senza il cantante storico, ''[[Drama (Yes)|Drama]]'', nasceva anche la terza figlia di Anderson, Jade. Drama insieme a ''[[Fly from Here]]'' fa parte dei soli due album prodotti da Trevor Horn senza Anderson come cantante. In Drama lo stesso Trevor Horn proveniente insieme a [[Geoff Downes]] dai [[Buggles]] sostituisce Anderson alla voce. In Fly from Here invece Trevor Horn si limita alla produzione dell'album lasciando il posto di cantante a Benoit David già cantante di una tribute band degli Yes. In entrambi gli album Geoff Downess è alle tastiere, mentre Squire, White e Howe completano la formazione. Sempre nello stesso anno, in estate, uscì il primo album di [[Jon & Vangelis]]: ''[[Short Stories]]''; e in inverno, a novembre, il secondo album solista di Anderson, ''[[Song of Seven]]'', a cui seguì un tour promozionale con una band appositamente creata, "The New Life Band". Nel [[1981]] uscì il secondo album di Jon & Vangelis, ''[[The Friends of Mr. Cairo]]'', che contiene alcuni dei brani più apprezzati mai composti da questa coppia di talenti, come la hit ''I'll Find My Way Home'' e ''State of Independence''. Nel [[1982]] Anderson pubblica un altro album solista, ''[[Animation]]'', a cui segue un tour trionfale negli Stati Uniti, in cui vengono riproposti brani di Anderson e brani classici degli Yes come ''Close to the Edge''. Sono di questi anni anche altre collaborazioni (per esempio con [[Rick Wakeman]] per l'album ''[[1984 (Rick Wakeman)|1984]]'' e con [[Mike Oldfield]] per ''[[Crises]]'').
 
Gli Yes si erano nel frattempo sciolti ufficialmente, poco dopo ''Drama''. Nel [[1983]], Jon Anderson incontrò Chris Squire a una festa a [[Los Angeles]], e ascoltò alcuni brani che Squire e White avevano iniziato a incidere insieme al tastierista dei primi Yes, Tony Kaye, e a un chitarrista sudafricano di nome [[Trevor Rabin]]. Il materiale piacque a Jon, che decise di prendere parte al progetto. L'album si chiamò ''[[90125]]'' e venne pubblicato con il marchio "Yes". ''90125'' ebbe un successo di pubblico straordinario, e diede nuova vita agli Yes. Nello stesso anno (in effetti, qualche mese prima dell'uscita di ''90125'') Anderson pubblicò anche un nuovo lavoro con Vangelis, anche questo molto apprezzato: ''[[Private Collection]]''.
 
Il 1984 fu dedicato al tour di ''90125''. Fra il 1985 e il 1986, Anderson iniziò a lavorare con gli Yes all'album successivo, nel frattempo collaborando con i [[Tangerine Dream]] nella colonna sonora del film ''[[Legend (film 1985)|Legend]]'' di [[Ridley Scott]], con [[John Paul Jones]] (ex [[Led Zeppelin]]) nella colonna sonora di ''Scream for Help'', incidendo un proprio album solista di "canzoni per Natale": ''[[Three Ships]]'', e collaborando ancora con Mike Oldfield, questa volta per l'EP Shine.
 
Nel [[1987]] Anderson fece un incontro che avrebbe avuto un forte impatto sulla sua vita, conoscendo [[Flora Nomi]], nota come "divina madre" presso i seguaci di [[Sri Ramakrishna]]. A questo incontro è associato quello che lo stesso Anderson definisce un risveglio spirituale. Nello stesso periodo, Anderson iniziò ad approfondire la conoscenza della religione e della filosofia dei [[nativi americani]] e di altre forme di [[misticismo]], avvicinandosi anche alla ''[[new Age]]''. L'uscita di un nuovo album degli Yes sullo stile di ''90125'', ''[[Big Generator]]'', lasciò Anderson piuttosto freddo: "A quell'epoca ero in una situazione di rifiuto; volevo fare musica più grande, non roba pop; ma ero l'unico a pensarla così".
 
Nel [[1988]] Anderson collaborò con i [[Toto (gruppo musicale)|Toto]] per il loro ''Seventh One'' e pubblicò un nuovo lavoro solista, ''[[In the City of Angels]]'', in cui i suoi nuovi interessi filosofici e mistici prendono voce: ''Sundancing'' tratta dell'energia degli [[Hopi]] e dei [[Navajo]], ''New Civilization'' descrive l'avvento di un più alto livello di consapevolezza per l'umanità, ''Hurry Home'' riprende alcuni dei miti ''new age'' relativi alle [[Pleiadi (astronomia)|Pleiadi]]. Nel frattempo, Anderson decise di abbandonare nuovamente gli Yes, questa volta per riunirsi a Wakeman, Howe e Bruford in un nuovo progetto mirato a un ritorno alle origini dello stile Yes. La nuova band prese il nome ''[[Anderson Bruford Wakeman Howe]]'' (abbreviato anche in ABWH) e l'anno successivo incise un [[Anderson Bruford Wakeman Howe (album)|album omonimo]], che riscosse un discreto successo (il [[videoclip]] del brano ''Brother of Mine'' fu trasmesso con una buona frequenza su [[MTV]]). Nello stesso anno Anderson suonò anche in ''[[Requiem for the Americas]]'' di [[Jonathan Elias]]. Gli ABWH intrapresero sempre nel [[1989]] un tour mondiale, con il titolo ''An Evening of Yes Music Plus'', da cui fu tratto anche un album ''live'' [[An Evening of Yes Music Plus|omonimo]].
 
=== Gli anni novanta ===
 
All'inizio degli [[anni 1990|anni novanta]], ABWH e Yes, che stavano lavorando su due nuovi album, decisero di tornare a unirsi. L'album che ne seguì, giustamente intitolato ''[[Union (Yes)|Union]]'', era un ''collage'' di brani Yeswest (alcuni arricchiti all'ultimo momento con la voce di Anderson) e di brani ABWH (con l'aggiunta di armonie vocali di Squire). L'album fu prodotto da Elias, ormai collaboratore fisso di Anderson, che però fu criticato dalla maggior parte dei membri dei nuovi Yes "estesi". Nel [[1991]], i "mega-Yes" girarono il mondo in tour.
 
Tornato dal tour mondiale con gli Yes, Anderson riprese a coltivare la propria fitta rete di collaborazione. Nel settembre del 1991 venne pubblicato ''[[A Page of Life]]'' di Jon & Vangelis. Nel [[1992]], Anderson collaborò con il musicista new-age giapponese [[Kitarō]] per l'album ''[[Dream (Kitaro)|Dream]]'', e partecipò a un piccolo tour promozionale con date negli Stati Uniti, in Giappone e in [[Thailandia]] (inclusa un'apparizione di fronte alla regina). Nell'estate del [[1993]], Anderson si imbarcò per un tour solista nel [[Sudamerica]] e nei [[Caraibi]]. In quell'occasione, le sue figlie Deborah e Jade si unirono a lui sul palco come cantanti. Anderson conobbe [[Charlie Bisharat]], e cantò un brano per il suo album ''Along the Amazon''. L'8 luglio incontrò, invece, [[Jane Luttenberger]], che sarebbe diventata la sua seconda moglie.
 
Nel [[1993]], Anderson tornò in studio con gli Yes (tornati nel frattempo alla formazione di ''90125'') per incidere il nuovo album ''[[Talk (Yes)|Talk]]''. L'album rappresenta l'unico esempio di prolifica collaborazione fra Anderson e Rabin a livello compositivo, ben accolto dalla maggior parte dei fan, ma fu un ''flop'' da un punto di vista commerciale.
 
Nel [[1994]], Anderson riprese una serie di contatti che aveva stabilito durante il tour del Sudamerica. Cantò sull'album ''Angelus'' di [[Milton Nascimento]] e incise un album solista di musica latino-americana, ''[[Deseo]]'', con l'apporto di numerose ''guest star'' della scena musicale sudamericana e caraibica.
 
Dopo il tour di ''Talk'', gli Yes tornarono a dividersi, con Rabin che abbandonava definitivamente per iniziare una carriera come compositore di [[colonna sonora|colonne sonore]]. In quegli anni, Anderson pubblicò una serie di album solisti molto apprezzati, mentre lavorava alla rifondazione degli Yes nella formazione classica, con Wakeman, Howe, Squire e White. Nel [[1994]] uscirono ''[[Change We Must]]'' (Anderson) e ''[[Chronicles (Jon & Vangelis)|Chronicles]]'' (Jon & Vangelis); nel [[1995]] ''[[The Deseo Remixes]]'' e ''[[Angel's Embrace]]'' (Anderson); nel [[1996]] ''[[Toltec]]'' (ancora Anderson).
 
Nel [[1996]], gli sforzi di riunire gli Yes classici ebbero coronamento e Anderson, Wakeman, Howe, Squire e White si esibirono in tre serate a [[San Luis Obispo]], in [[California]]. Dall'evento furono ricavati due CD ''live'', che furono pubblicati con l'aggiunta di materiale originale nei due album gemelli ''Keys to Ascension'' e ''Keys to Ascension 2''.
 
Sempre nel [[1996]] Anderson, proseguendo le sue collaborazioni "latine", partecipò all'album omonimo del gruppo [[Messico|messicano]] [[Cielo Y Terra]]. Nella primavera del [[1997]] incise il suo album solista ''[[The Promise Ring]]'', e subito dopo sposò Jane Luttenberger a [[Maui]], nelle [[Hawaii]]. Sempre alle Hawaii si mise a registrare del nuovo materiale che fu pubblicato a settembre nel suo album doppio ''[[Earthmotherearth]]''.
 
Nel frattempo, Wakeman aveva lasciato nuovamente gli Yes, sostituito da [[Billy Sherwood]] alle tastiere e alla chitarra. Con questa formazione gli Yes incisero ''[[Open Your Eyes (Yes)|Open Your Eyes]]'' (pubblicato nel [[1997]]). L'[[1998|anno successivo]] Anderson pubblicò un nuovo album solista, ''[[The More You Know]]'', in cui Jane Luttenberger (ora Jane Anderson) compare in copertina. Seguirono altri anni intensi, in cui Anderson lavorava con gli Yes (arricchiti della presenza del tastierista [[Igor Koroshev]]) e con il produttore [[Bruce Fairbairn]] al nuovo album ''[[The Ladder]]'' e contemporaneamente collaborava con diversi altri artisti (tra cui i [[Contemporary Christian Artists 4 Him]] per l'album ''Streams'', Steve Howe per l'album ''[[Portraits of Bob Dylan]]'') e si impegnava in un nuovo tour di [[Sudamerica]] e [[Messico]].
 
''The Ladder'' fu pubblicato nel [[1999]], e seguì un tour promozionale.
 
=== Gli anni duemila ===
 
Nel [[2000]], gli Yes erano nuovamente in tour con una differente ''setlist'', basata sui risultati di una votazione online in cui era stato chiesto agli utenti del sito [http://www.yesworld.com Yesworld] di esprimere le proprie preferenze in merito. Dopo il memorabile tour, "2000 Masterworks", Koroshev fu allontanato dal gruppo, che si trovò nuovamente senza tastierista. Fra le collaborazioni di Anderson in questo periodo si segnalano ''Outbound'' di [[Bela Fleck & the Flecktones]] e ''Captivated'' di [[Eduardo M. Del Signore]].
[[File:Jon Anderson - Vicenza 29-11-07 1.jpg|thumb|Jon Anderson in concerto a [[Vicenza]], 29 novembre [[2007]].]]
Nel [[2001]] gli Yes realizzarono ''[[Magnification]]'', {{Citazione necessaria|un album da molti salutato come un ritorno ai fasti degli Yes classici (da altri considerato come un album senza ispirazione autentica)}}, in cui le tastiere vacanti erano sostituite da un'[[orchestra sinfonica]]. Il tour ''Yessymphonic'' fu ripreso in video e l'[[Yessymphonic (DVD)|omonimo DVD]] rappresenta forse uno dei video migliori della storia degli Yes, anche grazie alla qualità delle tecniche di registrazione, evidentemente molto evolute rispetto all'epoca di ''Yessongs''.
 
Nel [[2002]] Anderson iniziò a lavorare a un album intitolato ''The Big If'', che per il momento non è stato ancora completato. Alcuni brani sono stati pubblicati sul sito della [[Apple]], con cui Anderson ha nel frattempo iniziato a collaborare. Nel frattempo, i tour con gli Yes sono continuati per tutto il [[2002]] e il [[2003]], concludendosi poi anticipatamente nel [[2003]] a causa di un incidente capitato a Anderson, fratturatosi la schiena "cadendo dall'albero di Natale".
 
Ripresosi dall'incidente, Jon Anderson ha girato l'Europa nel [[2005]] con il suo ''[[Tour of the Universe (Jon Anderson)|Tour of the Universe]]'', il primo tour in cui si esibisce come "one man band", con il solo ausilio di chitarra e tastiera, riproponendo brani della propria carriera solista, dei propri lavori con Vangelis, ed estratti dei pezzi classici degli Yes.
 
Dopo il tour Anderson ha pubblicato un [[Tour of the Universe (Jon Anderson)|DVD omonimo]]. Nel [[2007]] ha proseguito la serie di concerti "intimi" in attesa della annunciata ''reunion'' degli [[Yes]] prevista per il [[2008]] in occasione del quarantennale della band inglese. Il tour è stato invece annullato per sopravvenuti problemi di salute di Anderson<ref name="40th Anniversary Tour">[http://www.yesworld.com/ywtour-2008-update.html ''YES Cancels 40th Anniversary Tour'', comunicato stampa dal sito ufficiale degli Yes.] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20080913044330/http://www.yesworld.com/ywtour-2008-update.html |data=13 settembre 2008 }}</ref> che nel mese di maggio è stato ricoverato in ospedale per gravi problemi respiratori. Al cantante è stato imposto un periodo di riposo di almeno sei mesi.
 
Jon Anderson girerà l'Europa facendo tappa anche in Italia in occasione del suo 'Have guitar will travel' European Summer Tour 2009. Nel 2011 esce l'album intitolato ''[[The Living Tree]]'' inciso e pubblicato insieme a Rick Wakeman. L'album registrato in studio arriva dopo una lunga serie di concerti eseguiti dai due musicisti. Intanto gli Yes pubblicano nello stesso anno l'album ''[[Fly from Here]]'', con il ritorno di [[Geoff Downes]] come tastierista e [[Trevor Horn]] come produttore. Anderson nel frattempo, sostituito alla voce da [[Benoît David]], pubblica il suo nuovo album solista intitolato ''[[Survival & Other Stories]]'', prodotto dallo stesso Anderson e dalla figlia Jade. Annuncia in seguito un nuovo tour.
 
Nel 2015 Jon Anderson collabora con il violinista francese Jean-Luc Ponty. Il frutto di questa unione è un cd dal vivo intitolato “Better Late Than Never” che contiene alcuni brani musicali inediti e alcuni classici degli Yes rivisitati.
 
Nel 2016 forma un nuovo supergruppo assieme ad altri due ex componenti degli Yes, il chitarrista Trevor Rabin e il tastierista Rick Wakeman. La formazione comprende una sezione ritmica composta da Lee Pomeroy al basso e Louis Molino III alla batteria. La band incomincia a esibirsi in America per un tour autunnale. A partire da marzo 2017 i concerti proseguono in Europa e in Giappone.
 
Nel 2019 Jon Anderson pubblica un nuovo cd di materiale inedito cui aveva cominciato a lavorare trent'anni prima. Il titolo, "1000 hands", fa riferimento ai numerosi musicisti presenti durante le registrazioni. Fra i tanti hanno partecipato il vecchio compagno negli Yes Steve Howe, Ian Anderson dei Jethro Tull, Steve Morse, Billy Cobham, Chick Corea, Rick Derringer, Pat Travers, Jonathan Cain e il violinista Jean-Luc Ponty. Si tratta di un lavoro di pregevole fattura che egli stesso definisce "una delle cose migliori che abbia mai fatto."
 
== Jon Anderson e UNICEF ==
Jon Anderson è un attivo sostenitore di [[UNICEF]], e fondatore della "Opio Foundation", una fondazione a sostegno di questa organizzazione internazionale.
 
== Discografia ==
=== Solista ===
* 1976 – ''[[Olias of Sunhillow]]''
* 1980 – ''[[Song of Seven]]''
* 1982 – ''[[Animation]]''
* 1985 – ''[[Three Ships]]''
* 1988 – ''[[In the City of Angels]]''
* 1994 – ''[[The Best of South America]]''
* 1994 – ''[[Change We Must]]''
* 1994 – ''[[Deseo]]''
* 1995 – ''[[The Deseo Remixes]]''
* 1995 – ''[[Angels Embrace]]''
* 1996 – ''[[Toltec]]''
* 1996 – ''[[Lost Tapes of Opio]]''
* 1997 – ''[[The Promise Ring]]''
* 1997 – ''[[Earthmotherearth]]''
* 1998 – ''[[More You Know]]''
* 2005 – ''[[Tour of the Universe (Jon Anderson)|Tour of the Universe]]'' (DVD)
* 2010 – ''[[Survival & Other Stories]]''
* 2016 – ''[[Invention of Knowledge]]'' (con [[Roine Stolt]])
*2019 – 1000 Hands
 
=== Con Vangelis (''Jon & Vangelis'') ===
* Vedi la sezione ''Discografia'' della voce [[Jon & Vangelis#Discografia|Jon & Vangelis]]
 
=== Con gli Yes ===
 
* Vedi la sezione discografia nella voce [[Yes#Discografia|Yes]]. Anderson appare in tutti gli album eccetto ''[[Drama (Yes)|Drama]]'', ''[[Fly from Here]]'' e ''[[Heaven & Earth (Yes)|Heaven and Earth]]''
 
=== Con [[Anderson Bruford Wakeman Howe]]===
*1988 - ''[[Anderson Bruford Wakeman Howe (album)|Anderson Bruford Wakeman Howe]]''
*1990 - ''[[Union (Yes)|Union]]'' con il nome di [[Yes]] (11 brani su 15)
*1992 - ''[[An Evening of Yes Music Plus]]''
 
=== Con [[Yes Featuring Jon Anderson, Trevor Rabin, Rick Wakeman]]===
*2018 - ''[[Live at the Apollo (Yes album)|Live at the Apollo]]''
 
== [[Heaven & Earth (Yes)|Note]] ==
<references />
 
== Voci correlate ==
* [[Yes]]
* [[Vangelis]]
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto}}
 
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
* {{cita web|http://www.jonanderson.com/|Jon Anderson online}}
 
{{Yes}}
{{King Crimson}}
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|biografie|rock progressivo}}
 
[[Categoria:Cantanti rock progressivo]]
[[Categoria:Musicisti degli Yes]]