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{{Bio
|Nome = Tommaso
|Cognome = de' Cavalieri
|Sesso = M
|LuogoNascita = Roma
|GiornoMeseNascita =
|AnnoNascita = 1509
|LuogoMorte = Roma
|GiornoMeseMorte =
|AnnoMorte = 1587
|Attività = nobile
|Nazionalità = italiano
|PostNazionalità = , amato da [[Michelangelo Buonarroti]]. De' Cavalieri aveva 23 anni quando Michelangelo lo incontrò nel 1532, all'età di 57 anni: il suo aspetto sembrò calzante ai canoni di bellezza maschile ideale dell'artista, che lo descrisse come "luce del secolo nostro, paragone per il mondo intiero".<ref>Howard Hibbard, ''Michelangelo,'' New York, 1974, 229.</ref> I due rimasero legati per lungo tempo, tanto che de' Cavalieri era presente alla morte dell'artista<ref>[http://www.courtauld.ac.uk/publicprogrammes/documents/Michelangeloteachersresourcelores.pdf p. 5 Pdf da courtauld.ac.uk] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20120418140416/http://www.courtauld.ac.uk/publicprogrammes/documents/Michelangeloteachersresourcelores.pdf |data=18 aprile 2012 }}</ref>
}}
==Poesia==
Michelangelo dedicò approssimativamente 30 dei suoi 300 componimenti a de' Cavalieri, per la maggior parte [[sonetto|sonetti]], ma vi furono anche [[madrigale|madrigali]] e [[quartina (metrica)|quartine]]. Il tema centrale di ognuno di essi è l'amore dell'artista per il giovane nobiluomo.<ref>Chris Ryan, ''The Poetry of Michelangelo: An Introduction,'' Continuum International Publishing Group Ltd., 97-99.</ref> Alcuni commentatori moderni asseriscono che la relazione fu meramente platonica, suggerendo che Michelangelo stesse cercando un figlio putativo.<ref>"Michelangelo", ''The New Encyclopaedia Britannica, Macropaedia, Volume 24'', page 58, 1991.</ref> Tuttavia, la natura omoerotica di questi testi era riconosciuta già dai contemporanei dell'artista, tanto che un decoroso velo fu steso su di essi da suo nipote, Michelangelo il Giovane, che nel 1623 pubblicò un'edizione dei poemetti modificando il genere dei pronomi.
I sonetti sono la prima lunga serie di poesie in lingua moderna dedicati da un uomo a un altro, anticipando quelli di [[Shakespeare]] per il suo giovane amico di ben cinquant'anni.
Uno dei più famosi poemetti di Michelangelo è il G.94, detto anche il "Baco da seta", in cui desidera di essere un tessuto così da avvolgere il corpo di de' Cavalieri.
Un altro celebre sonetto è il G.260, dove nel primo verso emerge il suo amore, sublimato dalla filosofia neoplatonica, per de' Cavalieri: "L'amore non è sempre un peccato aspro e mortale".
Analogamente, nel sonetto G.41 Michelangelo afferma:
:l'amor mi prende e la beltà mi lega;
:la pietà, la mercé con dolci sguardi
:ferma speranz' al cor par che ne doni.
==Disegni==
Buonarroti fece dono a de' Cavalieri di quattro disegni completi,<ref name=courtxt>{{Cita web|titolo=Michelangelo's Dream|url=http://www.courtauld.ac.uk/gallery/exhibitions/2010/michelangelo/Michelangelo.shtml|sito=The Courtauld Gallery|accesso=10 aprile 2011}}</ref> così definiti in una presentazione da Johannes Wilde.<ref>{{cita libro|autore=The Concise Grove Dictionary of Art |titolo=Presentation Drawing |url=https://www.answers.com/topic/presentation-drawing-2 |accesso=10 aprile 2011|anno=2002 |editore=Oxford University Press}}</ref> Essi erano disegni di un tipo nuovo, veri e propri lavori completi intesi come regali, piuttosto che schizzi o studi. De' Cavalieri li apprezzò fortemente, e fu restio a prestarne alcuni a membri della Curia papale.<ref name=courtxt/><ref>{{Cita web|titolo=Casa Buonarroti - Drawings of Michelangelo|url=http://www.casabuonarroti.it/english/e-cleo.htm|accesso=10 aprile 2011|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20110721012829/http://www.casabuonarroti.it/english/e-cleo.htm|dataarchivio=21 luglio 2011}}</ref> [[Giorgio Vasari]] insistette sulla loro grande originalità. Il significato dei disegni sfugge a una completa interpretazione, anche se è comune tra gli esperti l'idea che essi si leghino a temi morali o teorie sull'amore [[neoplatonico]].
Nel 1562, de' Cavalieri dovette regalare al granduca Cosimo I un dipinto regalatogli da Michelangelo, la ''Cleopatra, ''scrivendo allo stesso Cosimo quanto fosse difficile per lui separarsi da quel dipinto.
[[File:Michelangelo, Rape of Ganymede.jpg|thumbnail|Michelangelo, ''Rapimento di Ganimede,'' c. 1532]]
[[File:Michelangelo Buonarroti - Tityus - WGA15503.jpg|thumbnail|left|Michelangelo, ''Punizione di Tizio,'' c. 1532]]
===''Punizione di Tizio'' e ''Rapimento di Ganimede'' (1532)===
Questi due disegni rappresentano entrambi un maschio muscoloso attaccato da un'aquila. [[Tizio]] era figlio di una principessa umana e del dio [[Zeus]]. Tentò di violentare una dea e venne ucciso da due degli dei, ma la sua punizione non ebbe termine con la morte; per l'eternità fu incatenato a una roccia nell'Ade mentre due avvoltoi mangiavano il suo fegato, che era considerato la sede delle passioni.<ref>Howard Hibbard, ''Michelangelo'', New York, 1974, 235.</ref> Zeus concupì Ganimede, il più bello di tutti gli esseri umani, e si trasformò in aquila per rapirlo (o stuprarlo) e farne il suo servitore sul [[Monte Olimpo]]. Il disegno originale è andato perduto e ci è noto solo dalle copie.
[[File:Michelangelo, Fall of Phaeton 01.jpg|thumbnail|left|Michelangelo, ''Caduta di Fetonte'', c. 1533]]
===''Caduta di Fetonte'', 1533===
Fetonte era figlio di [[Apollo]] e tormentava il padre di lasciarlo guidare il carro del sole. Perse il controllo dei cavalli di fuoco e Zeus dovette distruggere il carro (e uccidere Fetonte), con un fulmine, per evitare che distruggesse la terra. Nel disegno di Michelangelo, Zeus sta cavalcando un'aquila mentre lancia la folgore che rovescia il carro. Le donne che seguono sono le sorelle addolorate di Fetonte. Tre versioni di questo disegno di Michelangelo sono giunte ai nostri giorni, questa è forse la versione finale che è stata donata a de' Cavalieri il 6 settembre 1533. La data si trova in una lettera di de' Cavalieri all'artista nella quale si dice che il disegno era stato molto ammirato dai visitatori illustri (tra cui il [[Papa Clemente VII]] e il cardinale [[Ippolito de' Medici]]).<ref>[http://www.royalcollection.org.uk/collection/912766/the-fall-of-phaethon The Fall of Phaethon<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref> In un'altra versione del disegno, oggi al [https://web.archive.org/web/20131030003401/http://www.britishmuseum.org/explore/highlights/highlight_objects/pd/m/michelangelo,_fall_of_phaeton.aspx British Museum], Michelangelo scrisse una nota a de' Cavalieri: "Maestro Tommaso, se questo schizzo non vi piace, ditelo ad Urbino in modo che possa avere il tempo di farne un altro entro domani sera, come vi ho promesso. Se vi piace e volete che lo finisca, inviatelo di nuovo a me.<ref>Anthony Hughes, ''Michelangelo,'' London, 1997, 233.</ref>
===''[http://www.royalcollection.org.uk/eGallery/object.asp?object=912777&row=1200&detail=about Baccanale dei fanciulli]'', 1533===
Non è nota alcuna fonte scritta per questo disegno, presumibilmente era un'allegoria che era familiare a de' Cavalieri.
[[File:Dreamofhumanlife.jpg|thumbnail|right|Michelangelo, ''Il sogno,'' c. 1533]]
===''[http://www.courtauld.ac.uk/gallery/exhibitions/2010/michelangelo/Michelangelo.shtml Il sogno]'', 1533===
Questo disegno non è direttamente legato a de' Cavalieri, ma la sua somiglianza con gli altri ha suggerito ad alcuni studiosi che fosse a essi collegato. A differenza di altre opere, l'iconografia non deriva dalla [[mitologia greca]], e il suo soggetto è interpretato come collegato alla bellezza.<ref name=courtxt/>
==Note==
<references/>
==Bibliografia==
* Symonds, John Addington (1893). ''[https://www.archive.org/details/lifeofmichelange02symouoft The life of Michelangelo Buonarroti, based on studies in the archives of the Buonarroti family at Florence]'', volume 2, chapter XII. New York: Scribner.
== Altri progetti ==
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