Le '''opere orfane''' sono opere assoggettate al regime di protezione del [[diritto d'autore]], si presume non siano di [[pubblico dominio]], ma i cui titolari dei diritti sono sconosciuti o introvabili.
{{Lingua
La [[Biblioteca del Congresso]] definisce orfane tutte quelle opere protette dal diritto d'autore i cui proprietari sono difficili o persino impossibili da trovare<ref>[https://www.copyright.gov/fedreg/2005/70fr3739.html Copyright Office - Orphan Works]</ref>.
| colore=#ABCDEF
| nome=Cornico<br />Kernowek
| nominativo=Kernowek
| stati=[[Regno Unito]]
| regione=[[Cornovaglia]]
| persone=557 (2011)
| classifica=
| scrittura=[[Alfabeto latino]]
| tipologia=VSO
<!-- Filogenesi -->
| fam1=[[Lingue indoeuropee]]
| fam2=[[Lingue celtiche]]
| fam3=[[Lingue celtiche insulari]]
| fam4=[[Lingue brittoniche]]
| fam5='''Lingua cornica'''
<!-- Statuto ufficiale -->
| nazione=
| agenzia=
Le opere protette possono diventare "orfane" nel momento in cui le generalità dell'autore o di altri titolari di diritti manchino o siano troppo vecchie, come ad esempio nel caso di opere che non sono più oggetto di sfruttamento commerciale.
<!-- Codici di classificazione -->
| iso1=
| iso2=kw
| iso3=cor
| iso5=
| sil=cor
| estratto=Yma pub den genys frank hag equal yn dynyta hag yn gwyryow. Ymons y enduys gans reson ha keskans hag y tal dhedhans omdhon an eyl orth y gela yn sperys a vredereth.
| traslitterazione=
| mappa=[[File:Cornish language shift.svg|300px]]
| didascalia=L'arretramento del cornico (le date indicano gli anni approssimati di estinzione)
}}
I motivi che spiegano la mancanza delle generalità dell'autore possono essere molteplici: ad esempio, l'opera è stata pubblicata anonimamente, o tramite uno pseudonimo, o ancora le informazioni relative all'identità dell'autore sono state perse con il passare del tempo. Come già ribadito, un'opera può diventare orfana anche nel caso in cui sia impossibile localizzare l'autore. Esempi di opere orfane in questo senso potrebbero essere foto vecchie o antichi documenti archiviati per anni in collezioni di biblioteche.
La '''lingua cornica''' (''Kernowek'') è una [[lingue celtiche|lingua celtica]] del ramo [[lingue brittoniche|brittonico]] parlata nel [[Regno Unito]], in [[Cornovaglia]].
Altri tipi di opere orfane potrebbero essere quelle intrinsecamente informali, o collaborative. Tali opere sono particolarmente comuni al giorno d'oggi nel mondo digitale. Esempi sono: blog e pagine web create in modo informale, grazie anche all'impegno collaborativo di decine di utenti che sono spesso impossibili da localizzare <ref>[https://www.wipo.int/edocs/mdocs/sme/en/wipo_smes_ge_10/wipo_smes_ge_10_ref_theme11_02.pdf Seminario WIPO - maggio 2010]</ref>.
== Distribuzione geografica ==
==Diritto europeo==
Attualmente si stimano a circa 3.000 le persone che conoscono il cornico ad un livello elementare<ref name = O'Neill>{{Cita libro
Nell'era digitale è possibile una diffusione globalizzata dei prodotti cosiddetti della cultura umana, di quell'insieme delle conoscenze letterarie, scientifiche, artistiche e delle istituzioni sociali e politiche proprie di un intero popolo, o di una sua componente sociale<ref>[http://dizionari.corriere.it/dizionario_italiano/ il Sabatini Coletti:Dizionario della Lingua Italiana]</ref>. La diffusione dei manufatti della cultura come conoscenza letteraria, scientifica ed artistica nel senso più lato, dai dipinti ai prodotti digitali, però, mette in discussione il rapporto tra il diritto d'autore e la fruizione da parte della collettività. All'inizio degli anni 2000 nacque l'esigenza di digitalizzare questi manufatti culturali per una diffusione almeno a livello dei paesi membri della Commissione Europea e questa iniziativa di costituire una biblioteca digitale (DLI) doveva avere un imprimatur ufficiale sia a livello di Commissione che del Parlamento Europeo. Il regime di protezione del diritto d'autore pose innanzitutto il problema delle opere orfane o fuori stampa, della loro definizione, di studi di settore che portassero a proposte legislative, con l'approvazione dei differenti documenti sia a livello di Commissione che in delibere ufficiali del Parlamento Europeo, per poi essere recepite nelle legislazioni dei singoli Stati componenti l'Unione Europea (UE)<ref>[http://ec.europa.eu/information_society/activities/digital_libraries/doc/letter_1/index_en.htm Letter suggesting a virtual European library, documento relativo all'Aprile 2005]</ref>.
| autore = Diarmuid O'Neill
| titolo = Rebuilding the Celtic Languages: Reversing the Language Shift in the Celtic Countries
| editore = Y Lolfa
| città = Talybont
| anno =2005
| capitolo = Chapter II.iv. Cornish/Kernowek
| pagina = 242}}</ref>. I parlanti che al censimento del Regno Unito del 2011 hanno indicato il cornico come principale lingua parlata, e quindi ne possono vantare una buona padronanza, risultano 557; dei quali 464 residenti in Cornovaglia<ref name=2011census>{{Cita web|url=http://www.ons.gov.uk/ons/rel/census/2011-census/key-statistics-and-quick-statistics-for-wards-and-output-areas-in-england-and-wales/rft-qs204ew.xls|titolo02011 Census: QS204EW Main languages (detailed), local authorities in England and Wales (Excel sheet 1003Kb)|editore=[[Office for National Statistics]]}}</ref>.
=== Sviluppo del processo di soluzione dei problemi del diritto europeo ===
== Classificazione ==
L'iniziativa DLI fu lanciata nel 2005<ref>[https://eur-lex.europa.eu/LexUriServ/LexUriServ.do?uri=CELEX:52005DC0465:EN:NOT COM(2005) 465]</ref> come input della Commissione i2010<ref>[http://ec.europa.eu/information_society/eeurope/i2010/key_documents/index_en.htm#i2010_Communication ''i2010: Digital Libraries : A European Information Society for Growth and Employment'']</ref>.
Secondo ''[[Ethnologue]]'',<ref name=cor>{{Cita libro
Nel 2006 fu istituita la ''Commission Recommendation - EUR-Lex''<ref>[https://eur-lex.europa.eu/LexUriServ/LexUriServ.do?uri=OJ:L:2006:236:0028:0030:EN:PDF Documento del 24 agosto 2006]</ref> presieduta da [[Viviane Reding]], allora Commissario UE per la Società dell'informazione e i media, con lo scopo di lavorare al progetto sulla digitalizzazione e l'accessibilità online del materiale culturale e sulla conservazione digitale. Vennero quindi creati ad hoc gruppi di esperti come il ''High Level Expert Group (Public Private Partnerships, copyright and orphan works)'' (HSEG)<ref>[http://ec.europa.eu/information_society/activities/digital_libraries/other_groups/hleg/index_en.htm ''Europe's Information Society'' - portale tematico/HLEG]</ref> e il ''Member States Expert Group'' (MSEG)<ref>[http://ec.europa.eu/information_society/activities/digital_libraries/other_groups/mseg/index_en.htm ''Europe's Information Society'' - portale tematico/MSEG]</ref> per i ''progress reports'' sulla digitalizzazione, accessibilità online e la conservazione digitale.
| coautori = Lewis, M. Paul, Gary F. Simons, and Charles D. Fennig (eds)
Sulla base di uno studio approfondito<ref>[http://ec.europa.eu/information_society/activities/digital_libraries/doc/reports_orphan/report_orphan_v2.pdf ''Agnieszka Vetulani - European Commission - Europa The Problem of Orphan Works in the EU:An overview of legislative solutions and main actions in this field European Commission DG Information Society and Media Unit E4: Digital Libraries and Public Sector Information; Agnieszka Vetulani'']</ref> il sottogruppo dello High Level Expert Group per il diritto d'autore, sotto la presidenza del prof. [[Marco Ricolfi]] dell'Università di Torino, ha stilato un report finale, le cui conclusioni sono state poi inglobate in un report della Commissione del dicembre 2009<ref>[http://ec.europa.eu/information_society/activities/digital_libraries/doc/hleg/reports/copyright/copyright_subgroup_final_report_26508-clean171.pdf ''Final Report on Digital Preservation, Orphan Works, and Out-of Print'']</ref><ref>[http://ec.europa.eu/information_society/activities/digital_libraries/doc/hleg/reports/hlg_final_report09.pdf Report della Commissione Europea, dicembre 2009 "Digital Libraries: Recommendations and Challenges for the Future"]</ref>.
| titolo = Ethnologue: Languages of the World, Seventeenth edition
Collegato al report del 2008 del sottogruppo per il diritto d'autore e le opere orfane c'è un ''Memorandum of Understanding on orphan works''<ref>[http://ec.europa.eu/information_society/activities/digital_libraries/doc/hleg/orphan/memorandum.pdf ''Memorandum of Understanding on orphan works'']</ref>.per arrivare a costruire una biblioteca digitale europea nell'ambito del progetto [[Europeana]], inserito nel più ampio progetto i2010 esteso al programma 2010-2020.
| editore = SIL International
Naturalmente il punto focale è stato quello di raggiungere una definizione condivisa e legale delle opere orfane.
| città = Dallas, Texas
Le opere orfane sono opere assoggettate al regime di protezione del diritto d'autore, e si presume non siano di [[pubblico dominio]], ma i titolari dei diritti pertinenti sono sconosciuti o introvabili. Le opere protette possono diventare orfane nel momento in cui le generalità dell'autore o di altri titolari di diritti manchino o siano troppo vecchie, come ad esempio nel caso di opere fuori stampa o che non sono più oggetto di sfruttamento commerciale.
| anno = 2013
Le opere orfane non possono essere liberamente utilizzate per due motivi principali:
| lingua = inglese
* non si può ottenere l'autorizzazione preventiva dei titolari del diritto d'autore
| url = http://www.ethnologue.com
* la maggior parte degli Stati non ha ancora definito una [[normativa]] che disciplini la questione delle opere orfane.
| capitolo = Cornish
| url_capitolo = http://www.ethnologue.com/language/cor
}}</ref> la classificazione della lingua cornica è la seguente:
Il progetto Europeana ha avuto lo scopo di digitalizzare e rendere disponibili su Internet libri, film, fotografie, manoscritti, mappe, discorsi e la musica: si ritiene verosimile un numero di circa 2,5 miliardi di libri e periodici relegati nelle biblioteche europee e milioni di ore di film e video in archivi di audio-video-diffusione. La base del progetto è il software ''Arrow (Accessible Registries of Rights Information and Orphan Works towards Europeana)''<ref>{{Cita web |url=http://www.arrow-net.eu/sites/default/files/ARROWstandardPresent2010.ppt |titolo=Download the ARROW Project Presentation |accesso=1º febbraio 2013 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20120419031320/http://www.arrow-net.eu/sites/default/files/ARROWstandardPresent2010.ppt |dataarchivio=19 aprile 2012 |urlmorto=sì }}</ref> finanziato dal programma eContentplus. Arrow è un software di origine italiana che è entrato in Italia dopo essere stato utilizzato innanzitutto all'estero ed in primis in Inghilterra; esso offre lo strumento tecnologico che aiuta le biblioteche a risolvere il problema della gestione dei diritti d'autore. Con la tecnologia di Arrow si determina se un'opera è di pubblico dominio o se protetta da diritto d'autore o tutelata in qualche misura.
* [[Lingue indoeuropee]]
Oggi il sistema Arrow è tra le fonti di informazione da consultare obbligatoriamente per l'individuazione delle opere orfane; si è aggiunto il progetto Arrow Plus<ref>[http://www.iccu.sbn.it/opencms/opencms/it/main/attivita/internaz/pagina_0002.html ICCU | Istituto Centrale per il Catalogo Unico - ARROW Plus]</ref> con la partecipazione anche dell'ICCU: Istituto Centrale del catalogo unico delle biblioteche italiane - Ministero per i Beni e le attività culturali.
** [[Lingue celtiche]]
In sostanza il gruppo di esperti sul diritto d'autore ha sottolineato le seguenti priorità:
*** [[Lingue celtiche insulari]]
* una ricerca diligente degli aventi diritto al lavoro e la gestione dei diritti, di norma effettuata nel paese di origine del lavoro quando identificabili
**** [[Lingue brittoniche]]
* database di opere orfane per facilitare gli utenti nella ricerca, che è necessario indipendentemente da qualsiasi soluzione legislativa
***** Lingua cornica
* una procedura di gestione dei diritti e un Centro di Gestione dei Diritti (concedere licenze) quando possono essere offerti da un meccanismo creato dai titolari dei diritti
* soluzioni nazionali che possono includere un sostegno legislativo/normativo e il riconoscimento reciproco delle diverse soluzioni in vari Stati membri per raggiungere l'effetto transfrontaliero necessario per le biblioteche digitali europee.
=== Direttiva europea 2011 ===
== Storia ==
Il report<ref>[https://eur-lex.europa.eu/LexUriServ/LexUriServ.do?uri=OJ:L:2011:283:0039:0045:EN:PDF ''Commission Recommendation on the digitisation and online accessibility of cultural material and digital preservation'']</ref> del 27 ottobre 2011 della ''Commission Staff Working Paper'' prende atto di difficoltà nell'avanzamento del progetto almeno in due specifici campi riguardo all'accessibilità online a livello comunitario, uno riguarda lo stato di compilazione degli elenchi e l'altro barriere legislative in stati membri:
[[File:Britonia6hcentury.png|thumb|Movimenti migratori dei [[Britanni]] verso occidente, a seguito degli insediamenti [[anglo-sassoni]] in [[Gran Bretagna]].]]
Originariamente varietà meridionale del [[Lingue brittoniche|brittonico comune]], parlato in tutta la [[Gran Bretagna]] a sud del [[Firth of Forth]] durante l'[[Età del ferro]] britannica e l'[[Epoca romana]]. A causa dell'espansione [[Anglo-Sassoni|anglosassone]] verso occidente, i [[Britanni]] del sud-ovest si trovarono separati dai loro parenti degli attuali [[Galles]] e [[Cumbria]]. Alcuni studiosi sostengono che questa rottura fosse iniziata dopo la [[battaglia di Deorham]] intorno al 557. I dialetti occidentali si evolsero fino a formare la moderna [[lingua gallese]] e l'ora estinto [[cumbrico]], mentre il [[brittonico]] sud-occidentale si trasformò nel cornico e nel [[lingua bretone|bretone]], quest'ultimo in seguito all'emigrazione nel continente che costituì la moderna [[Bretagna]]<ref name=jackson>{{Cita libro
| autore = Kenneth Jackson
| titolo = Language and History in early Britain
| editore = Edinburgh University Press
| città = Edinburgh
| anno = 1953
}}</ref>.
* gli elenchi di ''opere orfane'' e di opere di [[pubblico dominio]]: solo tre paesi (Germania, Ungheria e Lituania) indicano che hanno tali elenchi o banche dati. Tuttavia, molti paesi citano il loro coinvolgimento nel progetto ''ARROW'' finanziato dall'Unione Europea
La storia della lingua cornica tradizionale viene solitamente articolata in tre periodi, ai quali va aggiunta l'attuale fase di [[Rivitalizzazione linguistica|recupero della lingua]]:
* barriere all'accessibilità ed all'utilizzo di opere di dominio pubblico: gli Stati membri sono stati invitati ad individuare gli ostacoli nella loro legislazione all'accessibilità online e il successivo utilizzo di materiale culturale che è di dominio pubblico, e ad adottare misure per rimuoverli. Solo quattro Paesi indicano che essi hanno individuato gli ostacoli giuridici alla accessibilità e l'utilizzo di materiale di dominio pubblico.
Il lavoro svolto dai differenti gruppi HLG ha preso corpo in una risoluzione legislativa del Parlamento europeo del settembre 2012: Risoluzione legislativa del Parlamento europeo del 25 ottobre 2012<ref>{{Cita web|url=https://eur-lex.europa.eu/LexUriServ/LexUriServ.do?uri=OJ:L:2012:299:0005:0012:IT:PDF|titolo=DIRETTIVA 2012/28/UE DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO}}</ref> sulla proposta di direttiva del Parlamento europeo e del Consiglio su taluni usi consentiti di opere orfane (COM(2011)0289 – C7-0138/2011 – 2011/0136(COD))<ref>[http://ec.europa.eu/prelex/detail_dossier_real.cfm?CL=it&DosId=200470 COM(2011)0289 – C7-0138/2011]</ref><ref>[https://www.europarl.europa.eu/oeil/popups/ficheprocedure.do?lang=fr&reference=2011/0136%28COD%29 2011/0136(COD)]</ref> con oggetto "Forme autorizzate di utilizzo delle opere orfane".
=== Cornico antico ([[IX secolo|IX]]-[[XII secolo]]) ===
Vanno citati alcuni aspetti molto rilevanti ed in particolare l'articolo 2 che rende evidente quanto la Commissione europea abbia trovato e trovi ostacoli sul percorso dell'accessibilità online delle opere orfane e di quelle out-print, nonostante il lavoro iniziato nel 2006; infatti l'Articolo 2 comma 5 recita:
{{citazione|la presente direttiva lascia impregiudicate le disposizioni nazionali in materia di opere anonime o pseudonime.}}
Tuttavia la delibera norma anche un dato molto rilevante quando stabilisce nell'articolo 4: il "Riconoscimento reciproco dello status di opera orfana" che recita:
{{citazione|un'opera o un fonogramma che sono considerati opere orfane in uno Stato membro ai sensi dell'articolo 2, sono considerati come tali in tutti gli Stati membri. Tale opera o fonogramma può essere utilizzato e consultato in conformità della presente direttiva in tutti gli Stati membri.}}
L'articolo 3 comma 2 contiene un Allegato<ref>[https://www.europarl.europa.eu/sides/getDoc.do?pubRef=-//EP//TEXT+TA+P7-TA-2012-0349+0+DOC+XML+V0//IT#BKMD-25 Allegato all'Art.3 comma 2]</ref> in cui si precisano le fonti e le modalità di approccio alla ricerca, la creazione di liste e la digitalizzazione delle opere orfane e fuori stampa, (non ancora pubblicata nella Gazzetta Ufficiale).
===Opere orfane per pubblico interesse===
La zona abitata dai britanni del sud-ovest subì una progressiva riduzione a causa dell'espansione del [[Wessex]] durante i primi secoli successivi. Durante il periodo del cornico antico (800-1200) la zona di lingua cornica coincise in massima parte con la Cornovaglia moderna; la regione del [[Devon]] fu isolata dal Wessex nel 936 e molti abitanti fuggirono in Cornovaglia<ref name=Payton>{{Cita libro
Le biblioteche, gli istituti di istruzione, i musei pubblicamente accessibili, gli archivi, gli istituti depositari del patrimonio cinematografico e le emittenti di servizio pubblico hanno l'obbligo di utilizzare le opere orfane a fini di interesse pubblico comprendenti attività quali:
| autore = Philip Payton
| titolo = Cornwall: A History (2nd ed.)
| editore = Fowey: Cornwall Editions Ltd.
| anno = 2004
| ISBN = 1-904880-00-2
}}</ref>. All'epoca esisteva ancora poca differenza tra cornico e gallese, e ancora meno tra cornico e bretone; tanto che secondo alcuni studiosi i termini "cornico antico" e "bretone antico" non indicano altro che distinzioni geografiche di una stessa lingua.
* Conservazione e restauro delle opere appartenenti alle propri collezioni
Le attestazioni del periodo consistono soprattutto in [[glosse]] e [[antroponimi]]. Degni di nota:
* Concessione dell'accesso a tali opere a fini culturali ed educativi.
Tuttavia, tali organizzazioni possono essere autorizzate dagli Stati membri a usare un'opera orfana per scopi che vadano oltre la loro missione di interesse pubblico, a condizione che le stesse riconoscano una remunerazione (fissata in riferimento alle leggi nazionali) ai titolari dei diritti che pongono fine allo status di opera orfana.
* La glossa ''"ud rochashaas"'' (Egli - la mente - odiava i luoghi bui), contenuta in una copia manoscritta del [[IX secolo]] del trattato ''De Consolatione Philosophiae'' del filosofo [[Boezio]]. Essa è la prima frase scritta conosciuta in cornico.
* Le note a margine del poema latino ''Le profezie di Ambrogio Merlino relative ai Sette Re'', del [[XII secolo]]: traduzione del 1144, secondo l'autore [[Giovanni di Cornovaglia (teologo)|Giovanni di Cornovaglia]], di un precedente manoscritto in lingua cornica oggi perduto. Una copia del testo latino è presente in un [[Codice (filologia)|codice]] custodito nella [[Biblioteca vaticana]]; ma suscitò l'interesse del mondo accademico soltanto nel 1876, quando lo studioso Whitley Stokes studiò i vocaboli cornici e gallesi contenuti nelle note. Nel 1988 (2ª ed. 2001) lo scrittore "revivalista" [[Julyan Holmes]] ha "ritradotto" il poema in cornico contemporaneo.
* Il cosiddetto ''Vocabularium Cornicum'' o ''Cottonian Vocabulary''. Esso costituisce il più ampio documento della lingua antica. Consta di un lessico cornico-latino contenente circa 300 parole. Fu creduto un lessico [[lingua gallese|gallese]] fino al [[XVIII secolo]], quando l'erudito [[Edward Lhuyd]] lo identificò correttamente come cornico.
Le organizzazioni hanno l'obbligo di tenere un registro delle ricerche diligenti condotte e un registro da rendere pubblicamente accessibile in merito al proprio uso delle opere orfane.
=== Cornico medio ([[XIII secolo|XIII]]-[[XVI secolo]]) ===
==Diritto svizzero==
[[File:Origo Mundi kynsa gwersow.jpg|thumb|Esempio di cornico medio: inizio della [[sacra rappresentazione]] "Origo Mundi", XIV secolo.]]
L'articolo 22b della "Legge federale sul diritto d'autore e sui diritti di protezione affini" della Confederazione Svizzera, in vigore dal 1º luglio 2008, definisce i diritti necessari per l'utilizzo di opere orfane.
[[File:AnGofPlaqueBlackheath.jpg|thumb|Targa commemorativa, a Londra, in onore di Michael Joseph the Smith (An Gof) e Thomas Flamank, i capi dell'[[Insurrezione della Cornovaglia del 1497]].]]
[[File:DSCN1948PenrynPrayerBookRebellionMemorial.jpg|thumb|Lapide commemorativa della [[Rivolta del Prayer Book]] a [[Penryn (Cornovaglia)|Penryn]], presso il sito del Glasney College.]]
La lingua cornica continuò a fiorire durante il periodo cornico medio (1200-1600), raggiungendo il culmine di 39.000 parlanti nel [[XIII secolo]], dopo il quale iniziò il declino. Questo periodo fornì la massima parte della letteratura tradizionale. Furono scritte molte [[sacre rappresentazioni]] e molti [[poemi]] dai [[Monachesimo|monaci]] del [[Glasney College]], presso l'abitato di [[Penryn (Cornovaglia)|Penryn]], allo scopo di istruire la gente circa la [[Bibbia]] e i [[Cristianesimo celtico|Santi celtici]].
{{citazione|Art. 22b - Utilizzazione di opere orfane<ref>[https://www.admin.ch/ch/i/rs/231_1/index.html Sito del''Le autorità federali della Confederazione Svizzera'']</ref><br />
Le attestazioni del periodo pervenute ai nostri giorni sono:
''[1] I diritti necessari per l’utilizzo di supporti audio o audiovisivi possono essere esercitati soltanto tramite società di ''gestione autorizzate se:<br />
*'' a. l’utilizzo concerne fondi di archivi accessibili al pubblico o di archivi di organismi di diffusione;
*'' b. i titolari dei diritti sono sconosciuti o introvabili; e
*'' c. i supporti audio o audiovisivi destinati all’utilizzo sono stati fabbricati o riprodotti in Svizzera almeno dieci anni ''prima.
''[2] Gli utenti sono tenuti ad annunciare alle società di gestione i supporti audio o audiovisivi che contengono opere orfane.''}}
==Diritto italiano==
* ''Charter Fragment''. Frammento di 42 righe di un poema risalente al 1340, scoperto da [[Henry Jenner]] nel 1877 durante i quarant'anni in cui lavorò presso il [[British Museum]] di Londra. Da quanto ci è rimasto sembra trattarsi di un poema relativo al matrimonio. Esso è il primo esempio sopravvissuto di opera letteraria in cornico medievale.
Le associazioni delle biblioteche ([[Associazione italiana biblioteche]] (AIB) e quelle degli editori ([[Associazione italiana editori]] (AIE) hanno affrontato congiuntamente il problema delle opere orfane. In particolare l'[[Associazione Italiana Editori|AIE]] coinvolta nel progetto ARROW, prestando particolare attenzione a quelle orfane e fuori catalogo.<ref>[http://www.aib.it/aib/editoria/n21/0203.htm3 AIB-AIE], Jarach-Pojaghi ''Manuale del diritto d'autore'' Mursia p. 105</ref>
* ''Pascon agan Arluth'' (La passione di nostro Signore). Poema di 259 versi di otto righe l'uno, composto intorno al 1375.
* ''Ordinalia''. La più importante ed estesa opera in lingua cornica medievale, per un totale di 9000 righe, ultimata verso il 1400. Consiste in una serie di tre [[Sacra rappresentazione|drammi sacri]], destinati ad essere rappresentati in tre giorni consecutivi, dal titolo:
** ''Origo Mundi''
** ''Passio Christi''
** ''Resurrexio Domini''
* ''Beunans Meriasek'' (La vita di San Meriasek). Dramma sacro da rappresentare in due giorni consecutivi. Costituisce la più estesa opera singola della letteratura cornica medievale.
* ''Bewnans Ke'' (La vita di San Kea). Dramma sacro, degno di nota in quanto include brani facenti riferimento alle vicende di [[Re Artù]]. Scoperto molto di recente, nell'anno 2000.
Fino ad oggi, le società di raccolta dei diritti d'autore (come la SIAE [[Società Italiana degli Autori ed Editori]]) continuavano a riscuotere i proventi derivanti dall'utilizzo dell'opera orfana, senza però versarli a nessuno.
Ad uno stile di transizione ''(Tudor Cornish)'' tra il cornico medievale e il cornico più recente appartengono:
Con le nuove disposizioni del Parlamento Europeo, è consentito alle istituzioni di usare le opere orfane senza incorrere in eventuali denunce per violazione delle norme sul diritto d'autore, com'è avvenuto negli Stati Uniti.<br />
* ''Tregear Homelies''. Serie di 12 [[omelia|omelie]] scritte in origine in inglese nel [[1555]], e tradotte in cornico da John Tregear tra il [[1555]] ed il [[1557]]. A queste ne fu aggiunta una tredicesima ''(Sacrament of the Alter)'', di traduttore ignoto. Queste 13 omelie costituiscono il più lungo esempio rimasto di letteratura cornica tradizionale in prosa.
Qui è stato bloccato il grande progetto di Google, Google book [http://books.google.com/], di aprire una biblioteca digitale che contenesse anche le opere orfane. Il motivo principale fu che l'utilizzo di queste ultime doveva essere regolamentato per legge e non da accordi privati.
* ''Creacion am Bys'' (La creazione del mondo). Rifacimento più recente della prima parte ''(Origo Mundi)'' degli ''Ordinalia''. Non si conosce l'autore; il testo fu copiato e pubblicato da William Jordan nel [[1611]].
Le nuove disposizioni arrivano solo nel marzo del 2012, con l'obiettivo di rendere il patrimonio culturale europeo disponibile a tutti e in formato digitale, riportando alla luce una grossa fetta di cultura internazionale non ancora liberamente condivisa.
* Un frammento, traduzione della formula per la celebrazione dell'[[Eucaristia]]. Utilizzato dal sacerdote William Jackson, vicario di [[Feock (Regno Unito)|Feock]], fino all'incirca al 1640<ref name=gilbert>{{Cita libro
| autore = Davies Gilbert
| titolo = Parochial History of Cornwall
| città = London
| anno = 1838
| capitolo = ii, 31-2
}}</ref>.
All'interno del [[diritto d'autore italiano]] le opere orfane sono disciplinate dagli articoli 69-bis e seguenti della legge 633/41<ref>{{Cita web|url=http://www.interlex.it/testi/l41_633.htm#69-bis|titolo=Articolo 69-bis legge 633/41}}</ref>, all'interno della Sezione I delle "Eccezioni e limitazioni".
Durante il regno di [[Enrico VIII d'Inghilterra|Enrico VIII]], Andrew Borde scrisse, nella sua opera ''Libro di introduzione alla conoscenza'' del 1542: ''"In Cornovaglia ci sono due lingue, una è un brutto inglese, e l'altra è il cornico. E ci sono molti uomini e donne che non sanno parlare una parola d'inglese, ma solo cornico"''.
==Diritto degli Stati Uniti==
Quando il [[Parlamento inglese]] approvò il ''Decreto di uniformità'' del 1549, la popolazione di molte zone della Cornovaglia non parlava né capiva l'inglese. Lo scopo del ''Decreto'' fu quello di sostituire la liturgia in latino con la liturgia in inglese, che i legislatori ben sapevano non fosse
Negli Stati Uniti esiste una apposita registrazione per non far decadere i diritti, che riguarda in particolare le opere edite tra il 1923<ref>Con le modifiche del diritto d'autore la portata della tutela è ora di 95 anni dalla prima edizione</ref> e il 1964<ref>[https://www.archive.org/iathreads/post-view.php?id=198048 Registro: Universal access to all knowledge]</ref>.
universalmente conosciuto nemmeno nell'intera Inghilterra. Anziché semplicemente vietare il latino, il ''Decreto'' fu strutturato con lo scopo di potenziare l'inglese. Nel 1549 scoppiò la [[Rivolta del Prayer Book]], probabilmente sollecitata anche dalla rappresaglia degli inglesi seguita al fallimento dell'[[Insurrezione della Cornovaglia del 1497]]; ed anch'essa fu repressa spietatamente: più di 4.000 persone che avevano protestato contro l'imposizione del [[Libro delle preghiere comuni]] in inglese furono massacrati dall'esercito di [[Edoardo VI]]. I loro capi furono uccisi, e la popolazione subì numerose rappresaglie.
In questa situazione giuridica si è inserita l'azione di Google che ha ''scannerizzato'' i testi, riservandosi poi di regolare i diritti per gli aventi diritto.<ref>Articoli al riguardo:<br />{{collegamento interrotto|1=[http://www.key4biz.it/News/2010/10/25/TecnologieGoogle_Library_Project_Occasional_Paper__Hal_Varian_Copyrigth_opt_in.html 25 ottobre 2010] |date=marzo 2018 |bot=InternetArchiveBot }}<br /><br />[http://punto-informatico.it/3114860/PI/News/usa-legge-ferma-google-books.aspx 23 marzo 2011 - Punto informatico]<br />[http://www.pcprofessionale.it/2011/03/23/dall%E2%80%99america-uno-stop-a-google-books/ 23 marzo 2011 - PC] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20110326053418/http://www.pcprofessionale.it/2011/03/23/dall%E2%80%99america-uno-stop-a-google-books/ |data=26 marzo 2011 }}</ref>
==British Library : ARROW project==
Il documento dei ribelli rivendicò il ritorno alla liturgia precedente, terminando con le parole: ''"Noi cornovagliesi (tra cui alcuni di noi che non capiscono una parola d'inglese) assolutamente rifiutiamo questo nuovo inglese"''. [[Edward Seymour, I duca di Somerset]], rispose ai cornovagliesi chiedendo loro perché dovessero sentirsi offesi dalla liturgia in inglese, quando prima era in [[lingua latina|latino]] che ugualmente non capivano.
La British Library ha da poco pubblicato, come parte del progetto europeo ARROW<ref>Accessible Registries of Rights Information and Orphan Works</ref>, uno studio dal titolo ''“Seeking New Landscapes: A rights clearance study in the context of mass digitisation of 140 books published between 1870 and 2010″'', sulle digitalizzazioni di massa e sull'ottenimento dei relativi diritti.
In particolare, lo studio di concentra sulle opere orfane.
Da questo studio emerge che si devono trovare strategie più efficaci per ottenere diritti su particolari opere, nell'ottica di fornire agli istituti culturali garanzie sulle attività svolte per la digitalizzazione di documenti, evitando così che non si possano poi rendere fruibili ai cittadini gli sforzi di tanto lavoro.
A causa di molti fattori, tra i quali la perdita di molte vite e l'espansione dell'inglese, la [[Rivolta del Prayer Book]] si dimostrò un periodo di svolta negativa per la lingua. Alcune ricerche recenti indicano che la stima numerica della popolazione cornica monolingue prima della rivolta fosse già piuttosto bassa, rendendo il declino ancora più drastico.
A causa delle difficoltà incontrate nell'identificare i detentori dei diritti, lo studio in oggetto ha calcolato che sono necessarie circa quattro ore di attività su ciascuna opera, mentre con l'uso del sistema ARROW il tutto si può risolvere in circa cinque minuti (dal caricamento del titolo fino al controllo del risultato).<br />
Lo studio della British Library, inoltre, indica lo sviluppo di ARROW come incoraggiante, dal momento che potrà fornire una soluzione tecnologica a supporto della ricerca e del processo di individuazione dei detentori dei diritti, e inoltre consentirà l'accesso legale ai documenti.
ARROW è un progetto conclusosi nel febbraio 2011, coordinato dall'Associazione Italiana Editori (AIE) e finanziato dalla Commissione Europea nell'ambito del programma eContentplus.
[[Peter Berresford Ellis]] indica gli anni tra il 1550 e il 1650 come un secolo di immenso danno per la lingua, e che il suo declino possa essere fatto risalire a questo periodo. Nel 1680 William Scawen scrisse un saggio che descriveva 16 ragioni per il declino del cornico, tra le quali: la mancanza di un alfabeto cornico tipico, la perdita dei contatti tra la Cornovaglia e la Bretagna, la fine della tradizione delle sacre rappresentazioni, la perdita di molti documenti durante la [[guerra civile inglese]], la mancanza di una [[Bibbia]] in cornico, l'ostilità della nobiltà locale verso la lingua, lo stretto legame con la contea confinante del [[Devon]] di lingua inglese, e l'immigrazione verso la Cornovaglia<ref name=Ellis>{{Cita libro
| autore = [[Peter Berresford Ellis]]
| titolo = The Cornish Language and Its Literature
| editore = Routledge & Keagan Paul
| città = London
| anno = 1974
}}</ref>.
==Note==
=== Cornico tardo ([[XVII secolo|XVII]]-inizio [[XIX secolo]]) ===
[[File:Lether Bodinar.jpg|thumb|Lettera di William Bodinar, del 3 luglio 1776. Ultimo esempio di prosa d'epoca in cornico.]]
Verso la metà del [[XVII secolo]] il cornico si ritrovò relegato alle penisole occidentali del [[Penwith]] e del [[Kerrier]], e la sua trasmissione
alle nuove generazioni cessò quasi del tutto. Richard Carew, nel suo libro del 1602 intitolato ''Survey of Cornwall'', scrisse:
''La maggioranza degli abitanti non parla una parola di cornico, ma pochissimi non conoscono l'inglese; tuttavia alcuni tanto fingono, da non volerlo parlare con gli estranei; se incontrandoli per caso gli chiedete una strada, o una qualsiasi informazione del genere, la risposta che vi daranno sarà "Meea navidna caw Zasawzneck": "Non parlo inglese" (o meglio "Non voglio parlare inglese")''.
Le attestazioni del "cornico tardo" consistono in brevi scritti di alcuni autori in genere non madrelingua. Rispetto agli scritti medievali ci offrono meno informazioni sulla lingua, ma in compenso sono di natura più varia. Esse furono scritte seguendo le convenzioni ortografiche dell'inglese dell'epoca, dato che la maggioranza degli scrittori non aveva accesso né ai testi in "medio cornico", né alla loro ortografia. L'erudito ricercatore anglo-gallese [[Edward Lhuyd]] si servì invece di una propria grafia scientifica, sorta di [[Alfabeto fonetico internazionale]] ante-litteram, che ha fornito ai "revivalisti" le principali informazioni riguardo alla pronuncia del cornico.
Tra gli autori abbiamo tre membri della famiglia Boson: John, Thomas, e soprattutto Nicholas Boson ([[1624]]-''post'' [[1670]])<ref name=padel>{{Cita libro
| autore = Oliver J. Padel
| titolo = The Cornish Writings of the Boson Family
| città = Redruth
| anno = 1975
}}</ref>; [[Edward Lhuyd]]<ref name=lhuyd>{{Cita libro
| autore = Edward Lhuyd
| titolo = Archaeologia Britannica
| città = London
| anno = 1707
}}</ref>; William Rowe<ref name=rowe>{{Cita pubblicazione
| titolo = Revue Celtique
| numero = 23
}}</ref>; William Pryce<ref name=pryce>{{Cita libro
| autore = William Pryce
| titolo = Archaeologia Cornu-Britannica
| editore = Cruttwell
| città = Shereborn
| anno = 1790
}}</ref>; Robert Williams<ref name=williams>{{Cita libro
| autore = Robert Williams
| titolo = Lexicon Cornu-Britannicum
| città = Llandovery
| anno = 1865
}}</ref>. L'ultimo esempio di prosa d'epoca è una lettera del pescatore William Bodinar di [[Mousehole]], datata 3 luglio [[1776]]<ref name=wmffre>{{Cita libro
| autore = Iwan Wmffre
| titolo = Late Cornish
| editore = Lincom
| città = München
| anno = 1998
}}</ref>. L'ultimo esempio tramandato è la canzone ''Cranken Rhyme'', fornita dall'agricoltore John Davey di Boswednack ([[1812]]-[[1891]]) e trascritta da J. Hobson Matthews<ref name=matthews>{{Cita libro
| autore = John Hobson Matthews
| titolo = A History of the Parishes of St. Ives, Lelant, Towednack and Zennor: in the County of Cornwall
| editore = E. Stock.
| anno = 1892
}}</ref>.
Il lungo processo di arretramento verso ovest che il cornico subì dal [[XIII secolo]], quando ancora raggiungeva il fiume [[Tamar (Inghilterra)|Tamar]], al [[XVIII secolo|XVIII]], trovò il punto di arrivo con l'estinzione della lingua, avvenuta tra il [[XVIII secolo]] e l'inizio del [[XIX secolo|XIX]]. Nonostante un [[luogo comune]], riportato anche da molte pubblicazioni non dettagliate o non aggiornate, indichi Dolly Pentreath di [[Mousehole]], morta nel [[1777]], come l'ultima parlante [[madrelingua]], pare ormai certo che un limitato numero di parlanti, alcuni dei quali madrelingua ma per necessità bilingui con l'inglese, sopravvisse oltre quella data fino a portare la lingua nel secolo successivo<ref name=payton>{{Cita libro
| autore = Philip Payton
| curatore = Glanville Price
| titolo = Languages in Britain & Ireland
| editore = Blackwell
| città = Oxford
| anno = 2000
| capitolo = Chapter 8 (Cornish)
| pagina = 115
}}</ref>
<ref name=weatherhill>{{Cita libro
| autore = [[Craig Weatherhill]]
| titolo = Cornish Place Names & Language
| editore = Sigma Press
| città = Wilmslow
| anno = 1995
| pagina = 10
}}</ref>.
=== Cornico moderno ([[XX secolo|XX]] e [[XXI secolo]]) ===
{{vedi anche|Letteratura cornica moderna}}
[[File:Henry Jenner, MA FSA.jpg|thumb|Henry Jenner, il padre della rinascita della lingua cornica.]]
Come il [[Lingua mannese|mannese]], il cornico è stato oggetto di un [[rivitalizzazione linguistica|recupero]] nel corso del [[XX secolo]]<ref name=ellis>{{Cita libro
| autore = [[Peter Berresford Ellis]]
| titolo = The Cornish Language and Its Literature
| editore = Routledge & Kegan Paul
| città = London
| anno = 1974
| capitolo = Chapter Seven (The Revivalists)
}}</ref>, grazie al lavoro di alcuni intellettuali tra i quali spicca [[Henry Jenner]] (1848-1934), considerato il "padre della lingua cornica moderna"<ref name=jenner>{{Cita libro
| autore = [[Henry Jenner]]
| titolo = A Handbook of the Cornish Language
| editore = David Nutt
| città = London
| anno = 1904
}}</ref>. Già nel [[XVIII secolo|XVIII]] e nel [[XIX secolo]] la lingua ricevette un certo interesse accademico, storico e letterario, specialmente riguardo alla letteratura del medio cornico. Alcuni studiosi tentarono invano di trovare l'"ultimo parlante nativo". Furono tenute delle conferenze e si pubblicarono alcuni brevi saggi. L'erudito poliglotta tedesco [[Georg Sauerwein]] (1831-1904) scrisse due poesie in cornico già nel 1861<ref name=hagège>{{Cita libro
| autore = [[Claude Hagège]]
| titolo = Halte à la mort des langues
| editore = Éditions Odile Jacob
| città = Paris
| anno = 2000
| capitolo = Chapitre XI, § Renaissances locales, §§ Persévérance en Cornouailles
| pagine = 344-345
}}</ref>. Ma si considera comunemente il 1904, anno della pubblicazione del libro di Jenner, come il vero avvio al recupero della lingua. Egli, pur prendendo spunti dal cornico di ogni epoca, si basò principalmente sul "cornico tardo" e sull'ortografia scientifica di Lhuyd, pur con alcune modifiche. Jenner riuscì nel suo intento di costituire un movimento per il ripristino dell'idioma, mentre il suo modello di lingua moderna non ebbe seguito.
==== Cornico unificato ====
[[Robert Morton Nance]] (1873-1934), il principale allievo di Jenner, con la pubblicazione nel 1929 del libro ''Cornish for All'' (Il cornico per tutti), presentò un modello di lingua e di ortografia basato sul "cornico medio"; al quale, pur prendendo anch'egli spunti da ogni epoca, decise di dare una fisionomia ancora più arcaicizzante, eliminando per es. molte forme verbali ottenute con verbi ausiliari privilegiando le forme desinenziali, e scartando i vocaboli di origine inglese ricorrendo a volte a prestiti dal bretone o dal gallese; inoltre pubblicò tutta la letteratura tradizionale riscritta nel proprio "standard". Questo "cornico unificato" costituì l'unica versione della lingua disponibile per circa mezzo secolo.
==== Cornico comune ====
Il cornico "unificato" non riuscì a vincere l'indifferenza, o a volte l'opposizione, del mondo accademico<ref name=price>{{Cita libro
| autore = Glanville Price
| titolo = The Languages of Britain
| editore = Edward Arnold
| città = London
| anno = 1984
| capitolo = Chapter 9 (Cornish)
| pagine = 134-145
}}</ref>. Gli scrittori [[Tim Saunders]] e [[Rod Lyon]]<ref name=lyon>{{Cita libro
| autore = [[Rod Lyon]]
| titolo = Everyday Cornish
| editore = Dyllansow Truran
| città = Redruth
| anno = 1984
}}</ref> proposero ciascuno un tentativo di riforma, ma ambedue non ebbero seguito. [[Ken George]] nel 1986, con la sua tesi di laurea ed il volume da essa ricavato, ''The Spelling and Pronunciation of Revived Cornish'', propose una completa revisione del modello "unificato", alla quale diede il nome di "cornico comune". Si basò sempre sul cornico medievale e mantenne le idee di base di Morton Nance riguardo al lessico e alla grammatica; ma ne modificò la fonologia e le applicò un'ortografia fonetica usando soluzioni grafiche a volte non medievali e a volte non corniche. L'allora unico comitato regolatore della lingua, il ''Cornish Language Board'', decise nel 1987 di adottare come forma ufficiale il "cornico comune". Ma ciò aumentò i dissensi all'interno del movimento.
==== Cornico neo-tardo ====
Poco dopo la decisione votata dal comitato in favore della lingua "comune", [[Richard Gendall]] si ritirò dal gruppo "ufficiale" e presentò un proprio modello di lingua, denominato "Modern Cornish" o "Late Cornish". Si basò sugli scritti del periodo più recente della lingua, che presentano in genere una grammatica semplificata con un minore uso delle forme desinenziali dei verbi, e un'ortografia basata su quella dell'inglese moderno. Il comitato regolatore, da lui costituito, di questo stile di lingua è il ''Cussel an Tavas Kernuak'' (Consiglio della lingua cornica).
==== Cornico unificato rivisitato ====
{{Vedi anche|Agan Tavas}}
Nel 1995 il professor [[Nicholas Williams (linguista)|Nicholas J.A. Williams]] pubblicò il volume ''Cornish Today'', nel quale rilanciò il cornico "unificato", sostenendo che fosse il più accettabile dei tre stili esistenti. Ne propose una revisione in ogni suo aspetto, ma moderata. E in una direzione del tutto diversa da quella intrapresa da Ken George, pur avvalendosi dello stesso materiale disponibile; in particolare, da parte di Williams, della letteratura in prosa "Tudor" di John Tregear, non ancora scoperta quando Morton Nance era in piena attività. Il comitato regolatore del cornico "unificato", tanto per chi segue le modifiche di Nicholas Williams quanto per chi si attiene al modello "classico" di Morton Nance, è denominato ''[[Agan Tavas]]'' (La nostra lingua).
==== I "dialetti" contemporanei ====
Il risultato è che oggi la lingua cornica presenta una del tutto singolare divisione in tre [[dialetto|dialetti]], o quattro se si considerano separati lo stile unificato "classico" e quello "rivisitato"<ref>{{Cita libro
|autore = Gaston Dorren
|titolo = Lingo. A language spotter's guide to Europe
|editore = Profile Books
|città = Londra
|anno = 2015
|capitolo = Part Seven, Chapter 46: The church of Kernow - Cornish
|pp = 219-222
|ISBN = 978-1-78125-417-2
}}</ref>. Una dialettizzazione non basata sulla zona di residenza dei parlanti, come avviene per le lingue tramandatesi in modo naturale; e nemmeno sulla loro zona di provenienza, come avviene per un'altra lingua riportata in vita quale l'[[Lingua ebraica#I dialetti dell'ebraico|ebraico]] d'[[Israele]]. Le varietà del cornico si basano invece sulle differenti idee riguardo alle soluzioni linguistiche da adottare.
==== Cornish Language Partnership ====
[[File:Penzance 43133.jpg|thumb|right|"Benvenuto a Penzance" in inglese e in cornico, alla stazione di [[Penzance]].]]
Queste varietà non impediscono la reciproca comprensione, ma la presenza di più ortografie avrebbe ostacolato la pratica della lingua nell'uso scolastico e nelle istituzioni pubbliche; tanto più che nessuna di queste varianti aveva ottenuto un ampio consenso. In seguito al riconoscimento del cornico nella Parte II della ''Carta europea per le lingue regionali o minoritarie'', e la conseguente fondazione dell'associazione sopradialettale ''Cornish Language Partnership'' (Associazione della lingua cornica), venne ancora più sentita la necessità di un accordo. Quindi la ''Partnership'' iniziò la ricerca di una forma standard.
Nel 2007 fu organizzata una ''Cornish Language Commission'' (Commissione per la lingua cornica) composta da sociolinguisti e linguisti esterni alla Cornovaglia, per lo studio delle quattro varietà; così da stabilire quale di queste fosse la più adatta, o se fosse il caso di crearne una nuova. Due gruppi proposero ortografie di compromesso:
* Un gruppo denominato ''UdnFormScrefys'' (Singola forma scritta) studiò e propose un'ortografia, detta ''Kernowak Standard'', basata su tutte le quattro varietà moderne, e con una relazione chiara tra lo scritto e la pronuncia. Dopo aver contribuito alla formazione della ''Standard Written Form'' (Forma scritta standard), il KS è diventato una serie di proposte di emendamenti alla stessa.
* Due membri della CLP, Albert Bock e Benjamin Bruch, proposero un'altra ortografia chiamata ''Kernowek Dasunys'' (Cornico riunificato), sempre con lo scopo di riconciliare le quattro varietà moderne. Anch'essa contribuì alla formazione della SWF, ma non fu mai usata come ortografia separata.
* Alcuni membri di un gruppo denominato ''Kaskyrgh Kernewek Kemmyn'' (Campagna per il cornico comune) non accettarono il principio della creazione di una nuova ortografia standard, sostenendo la superiorità dell'ortografia del "cornico comune".
Gli studiosi coinvolti conclusero che le quattro ortografie fossero troppo in competizione perché una potesse venire scelta come standard, e che quindi fosse necessaria un'ortografia di compromesso che tutti i gruppi potessero accettare.
==== Standard Written Form ====
La CLP, in una riunione del 9 maggio 2008 nella quale furono presenti i rappresentanti di ciascuno dei quattro gruppi, stabilì che la costruzione della ''Standard Written Form'' (Forma scritta standard) fosse l'obiettivo prioritario. La maggioranza accettò, nonostante reazioni diverse da parte di vari membri di ciascun gruppo. La decisione fu ratificata e il 19 maggio 2008 fu annunciata la conclusione dell'accordo. Eric Brooke, presidente della CLP, disse ''"Ciò segna un importante passo nello sviluppo della lingua cornica. Con l'andare del tempo questo passo permetterà alla lingua cornica di diffondersi fino a far parte della vita di tutti in Cornovaglia"''. Il quarto e finale ritocco alla SWF fu concluso il 30 maggio 2008. Tale rimase fino all'ultimo emendamento del 2013.
Il 17 giugno 2009 i ''[[Bardo|Bardi]]'' del ''Gorseth Kernow'' (il festival della lingua cornica), sotto la guida del ''Grande Bardo'' Vanessa Beeman ''("Gwenenen", Ape)'', adottarono a grande maggioranza, e dopo due decenni di dibattiti, la SWF per le cerimonie e la corrispondenza; mentre in precedenza veniva sempre adottata l'ortografia del cornico "unificato".
==== Kernowek Standard ====
Si tratta di un insieme di proposte per la revisione della SWF. È basato su un gruppo di proposte iniziali per la SWF (chiamato ''Kernowak Standard'' e ora denominato ''KS1''), studiate da un gruppo detto ''UdnFormSkrefys''. Dopo la pubblicazione delle precisazioni alla SWF alcuni membri del gruppo, tra i quali [[Nicholas Williams (linguista)|Nicholas Williams]], Neil Kennedy e Michael Everson, fondarono un nuovo gruppo chiamato ''Spellyans'', con lo scopo di individuare le imperfezioni e proporne le soluzioni quando la SWF sarebbe stata revisionata nel 2013. Quest'ultima revisione accettò solo in piccola parte le proposte di ''Spellyans''.
Tuttavia questa nuova proposta di ortografia, dopo essere stata emendata e denominata ''Kernowek Standard'' o ''KS'', è stata adottata in alcuni libri, tra i quali la prima [[Bibbia]] completa in cornico<ref>
{{Cita libro
| titolo = An Beybel Sans: The Holy Bible in Cornish
| autore = Nicholas J.A. Williams
| wk autore = Nicholas Williams (linguista)
| editore = Evertype
| città = Cathair na Mart
| anno = 2011
| lingua = en
| ISBN = 978-1-904808-70-1
}}</ref>
ed una grammatica esauriente della lingua cornica<ref>
{{Cita libro
| titolo = Desky Kernowek. A Complete Guide to Cornish
| autore = Nicholas J.A. Williams
| wk autore = Nicholas Williams (linguista)
| editore = Evertype
| città = Cathair na Mart
| anno = 2012
| lingua = en
| ISBN = 978-1-904808-95-4
}}</ref>.
== Grammatica ==
{{Vedi anche|Grammatica cornica}}
La grammatica del cornico corrisponde generalmente a quella delle altre lingue celtiche moderne, o della maggior parte di esse:
* I verbi sono in massima parte regolari.
* I verbi irregolari fungono in genere da verbi ausiliari o servili.
* Il genere dei nomi è maschile o femminile. Non esiste il genere neutro.
* Gli aggettivi di solito seguono i nomi che qualificano.
* Le preposizioni sono coniugate secondo i pronomi che seguono.
* Esiste l'articolo determinativo, ma non quello indeterminativo.
* Molte iniziali delle parole cambiano di frequente (mutazioni), secondo varie regole di grammatica.
* L'ordine di base delle frasi è VSO ([[Verbo Soggetto Oggetto]]), ma può spesso venire modificato per mettere in risalto il soggetto o l'oggetto.
* Il genitivo si forma con la semplice consecuzione delle varie parole (Es.: "la porta della casa del re" = ''porta casa il re''). Non esiste una preposizione di specificazione equivalente alla nostra ''di''. Soltanto l'ultimo nome della serie può avere l'articolo determinativo.
Molte di queste regole, escluse le mutazioni, presentano curiose analogie con le [[lingue semitiche]]<ref>Dr. K. Jongeling, in: ''Carn'' no. 58, Summer 1987</ref>.
== Vocabolario ==
{{cn|Il cornico condivide rispettivamente circa l'80% e il 75% del suo vocabolario con il [[lingua bretone|bretone]] e il [[lingua gallese|gallese]], seguono [[Lingua gaelica scozzese|gaelico scozzese]] e [[Lingua irlandese|irlandese]] con il 35%. Del resto, il gallese condivide circa il 70% del suo vocabolario con il bretone}}.
== Esempi ==
{|
!Lingua cornica
!Pronuncia
!Italiano
|- -
| Myttin da || 'mittin daa' || "buona sera"
|- -
| Dydh da || 'didh daa' || "buon giorno"
|- -
| Fatla genes? || 'fatlaa genes' || "come stai?"
|- -
| Yn poynt da, meur ras || 'in point daa, moer raz' || "Bene, grazie"
|- -
| Py eur yw hi? || 'pi oer iu hi' || "Che ora è?"
|- -
| Ple'ma Rysrudh, mar pleg? || 'ple-maa rizrudh, marr plek' || "Dov'è Redruth grazie?"
|- -
| Yma Rysrudh ogas dhe Gambronn, heb mar! || 'imaa rizrudh ogas dhe Gambronn heb marr' || "Redruth è vicino a Camborne, naturalmente!"
|- -
|}
== Note ==
<references/>
==Voci Bibliografia correlate==
*[[Libri fuori catalogo]]
* {{en}} [[Alan Kent|Alan M. Kent]] and Neil Kennedy (edited by), ''Looking at the Mermaid. An Anthology of Cornish Literature'', Francis Boutle Publishers, London
*[[Direttiva 2012/28/UE su taluni utilizzi consentiti di opere orfane]]
* {{en}} [[Alan Kent|Alan M. Kent]] (translated by), ''Ordinalia. The Cornish Mistery Play Cycle'', Francis Boutle Publishers, London (ISBN 978-1-903427-27-4)
*[[s:UE - Libro verde - Il diritto d'autore nell'economia della conoscenza/3.1.3]]
* {{en}} Jane A. Baker, ''The Cornish Ordinalia. A Critical Study'', University of Wales Press, Cardiff 1980
* {{en}} Brian Murdoch, ''Cornish Literature'', D.S. Brewer, Cambridge 1993
* {{cy}} [[Henry Lewis (linguista)|Henry Lewis]], ''Llawlyfr Cernyweg Canol'' (Manuale di cornico medio), Cardiff, University of Wales Press, 1928
* {{it}} [[Fiorenzo Toso]], ''Cap. II.18.4. Il cornico'' in ''Le lingue d'Europa. La pluralità linguistica dei Paesi europei fra passato e presente'', Baldini Castoldi Dalai editore, Milano, 2006, pagg. 320-322. (ISBN 88-8490-884-1)
* {{it}} Alberto Nocentini, ''Cap. 1.4.2. Il cornico'' in ''L'Europa linguistica. Profilo storico e tipologico'', Le Monnier, Firenze, 2004, pagg. 200-201. (ISBN 88-00-86081-8)
* {{it}} Pierluigi Cuzzolin, ''Cap. Le lingue celtiche'', pagg. 292-296; 331. In: Emanuele Banfi (A cura di), ''La formazione dell'Europa linguistica'', La Nuova Italia, Firenze, 1993
* {{eo}} Geoffrey Sutton, ''Konciza Historio pri la Kornvala Lingvo kaj ĝia literaturo'', 1969
== Altri progetti ==
{{interprogetto|commons=Cornish language}}
* {{InterWiki|codice=kw}}
== Collegamenti esterni ==
* [http://www.bbc.co.uk/cornwall/connected/stories/new_cornwall_language.shtml ''Blas Kernewek'' - A Taste of Cornish] - Lezioni di cornico ospitate dalla [[BBC Cornwall]]
* {{cita web|http://www.cornish-language-news.org/|Cornish Language Online}}
* {{cita web|http://www.cornish-language.org/|Cornish Language Fellowship}}
* [http://www.bbc.co.uk/voices/multilingual/cornish.shtml Cornish today] by Kenneth MacKinnon - from the [[BBC]]^
* [http://www.bibelkernewek.com/ Bibel Kernewek] Cornish Bible Translation Project
* [http://www.evertype.com/gram/tn.html Testament Noweth]—New Testament in Cornish
* [http://www.evertype.com/gram/ecd.html English-Cornish Dictionary] 2nd edition
* {{cita web|http://celtic-congress.org/|International Celtic Congress}}
* {{cita web|https://qz.com/969597/hebrew-was-the-only-language-ever-to-be-revived-from-extinction-there-may-soon-be-another/|Articolo sul revival del cornico in: Quartz Media LLC [US]}}
* {{cita web|https://www.crowdfounder.co.uk/cornish-language-tv}}
* {{cita web|https://www.youtube.com/user/KernowPods}}
{{Lingue celtiche}}
{{proprietà intellettuale}}
{{Controllo di autorità}}
{{portale|diritto}}
{{Portale|Celti|letteratura|linguistica|Medioevo}}
[[Categoria:Diritto d'autore]]
{{DEFAULTSORT:Cornico}}
[[Categoria:Lingue brittoniche]]
[[Categoria:Lingue del Regno Unito]]
|