Pantheon (Parigi) e Opera orfana: differenze tra le pagine

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Le '''opere orfane''' sono opere assoggettate al regime di protezione del [[diritto d'autore]], si presume non siano di [[pubblico dominio]], ma i cui titolari dei diritti sono sconosciuti o introvabili.
{{Edificio religioso
La [[Biblioteca del Congresso]] definisce orfane tutte quelle opere protette dal diritto d'autore i cui proprietari sono difficili o persino impossibili da trovare<ref>[https://www.copyright.gov/fedreg/2005/70fr3739.html Copyright Office - Orphan Works]</ref>.
|NomeEdificio= Pantheon di Parigi<br /><small>Panthéon de Paris</small>
|Immagine = Pantheon of Paris 007.JPG
|Didascalia = Esterno
|Larghezza =
|Città = {{simbolo|Grandes armes de la ville de Paris.svg}} [[Parigi]]
|Regione = {{simbolo|France moderne.svg}} [[Île-de-France]]
|SiglaStato = FRA
|Religione = [[Cattolicesimo|Cristiana cattolica]] di [[rito romano]]
|AnnoConsacr =
|Architetto = [[Jacques Germain Soufflot]]<br />[[Jean-Baptiste Rondelet]]
|StileArchitett = [[architettura neoclassica|Neoclassico]]
|InizioCostr = [[1756]]
|FineCostr = [[1789]]
|Website =
}}
 
Le opere protette possono diventare "orfane" nel momento in cui le generalità dell'autore o di altri titolari di diritti manchino o siano troppo vecchie, come ad esempio nel caso di opere che non sono più oggetto di sfruttamento commerciale.
[[File:AlléeLuxembourg.jpg|thumb|upright=1.2|Il Pantheon visto dai [[Giardini del Lussemburgo]]]]
[[File:Pendule de Foucault.jpg|thumb|upright=1.2|Riproduzione del [[Pendolo di Foucault]] al Pantheon]]
 
I motivi che spiegano la mancanza delle generalità dell'autore possono essere molteplici: ad esempio, l'opera è stata pubblicata anonimamente, o tramite uno pseudonimo, o ancora le informazioni relative all'identità dell'autore sono state perse con il passare del tempo. Come già ribadito, un'opera può diventare orfana anche nel caso in cui sia impossibile localizzare l'autore. Esempi di opere orfane in questo senso potrebbero essere foto vecchie o antichi documenti archiviati per anni in collezioni di biblioteche.
Il '''Pantheon di Parigi''' (in [[lingua francese|francese]] ''Panthéon de Paris''), già [[chiesa (architettura)|chiesa]] [[cattolicesimo|cattolica]] dedicata a [[Santa Genoveffa|Sainte-Geneviève]], è un monumento situato nella capitale francese nel cuore del [[Quartiere latino (Parigi)|Quartiere latino]] ([[V arrondissement di Parigi|V arrondissement]]), in cima al colle di Sainte-Geneviève. È circondato dalla [[chiesa Saint-Étienne-du-Mont]], dalla [[biblioteca Sainte-Geneviève]], dalla [[Sorbona]] e da altri edifici monumentali. Particolarmente suggestiva è la vista da rue Soufflot, vicino ai [[Giardini del Lussemburgo]].
 
Altri tipi di opere orfane potrebbero essere quelle intrinsecamente informali, o collaborative. Tali opere sono particolarmente comuni al giorno d'oggi nel mondo digitale. Esempi sono: blog e pagine web create in modo informale, grazie anche all'impegno collaborativo di decine di utenti che sono spesso impossibili da localizzare <ref>[https://www.wipo.int/edocs/mdocs/sme/en/wipo_smes_ge_10/wipo_smes_ge_10_ref_theme11_02.pdf Seminario WIPO - maggio 2010]</ref>.
Fu dapprima una semplice [[chiesa (architettura)|chiesa]], ma nel corso del tempo si trasformò in una sorta di [[mausoleo]] dei resti mortali dei personaggi che hanno segnato la storia francese. Progettata da [[Jacques-Germain Soufflot]] è il primo grande monumento neoclassico<ref>John Summerson, ''Il linguaggio classico dell'architettura'', Torino, 1970, tav.57</ref>. È stato progettato sul modello del [[Pantheon (Roma)|Pantheon]] di [[Roma]]. Dal [[1920]] è [[Monumento storico (Francia)|monumento storico di Francia]].
==Diritto europeo==
Nell'era digitale è possibile una diffusione globalizzata dei prodotti cosiddetti della cultura umana, di quell'insieme delle conoscenze letterarie, scientifiche, artistiche e delle istituzioni sociali e politiche proprie di un intero popolo, o di una sua componente sociale<ref>[http://dizionari.corriere.it/dizionario_italiano/ il Sabatini Coletti:Dizionario della Lingua Italiana]</ref>. La diffusione dei manufatti della cultura come conoscenza letteraria, scientifica ed artistica nel senso più lato, dai dipinti ai prodotti digitali, però, mette in discussione il rapporto tra il diritto d'autore e la fruizione da parte della collettività. All'inizio degli anni 2000 nacque l'esigenza di digitalizzare questi manufatti culturali per una diffusione almeno a livello dei paesi membri della Commissione Europea e questa iniziativa di costituire una biblioteca digitale (DLI) doveva avere un imprimatur ufficiale sia a livello di Commissione che del Parlamento Europeo. Il regime di protezione del diritto d'autore pose innanzitutto il problema delle opere orfane o fuori stampa, della loro definizione, di studi di settore che portassero a proposte legislative, con l'approvazione dei differenti documenti sia a livello di Commissione che in delibere ufficiali del Parlamento Europeo, per poi essere recepite nelle legislazioni dei singoli Stati componenti l'Unione Europea (UE)<ref>[http://ec.europa.eu/information_society/activities/digital_libraries/doc/letter_1/index_en.htm Letter suggesting a virtual European library, documento relativo all'Aprile 2005]</ref>.
 
=== Sviluppo del processo di soluzione dei problemi del diritto europeo ===
==Architettura==
L'iniziativa DLI fu lanciata nel 2005<ref>[https://eur-lex.europa.eu/LexUriServ/LexUriServ.do?uri=CELEX:52005DC0465:EN:NOT COM(2005) 465]</ref> come input della Commissione i2010<ref>[http://ec.europa.eu/information_society/eeurope/i2010/key_documents/index_en.htm#i2010_Communication ''i2010: Digital Libraries : A European Information Society for Growth and Employment'']</ref>.
Il monumento attuale è una chiesa a cupola, con pianta a [[croce greca]] ([[navata]] e [[transetto]] della stessa lunghezza, una scelta all'epoca inedita su così grande scala in [[Francia]]), che prevedeva un ampio portico con un colonnato in [[stile corinzio]] a sostenere una costruzione lunga circa 110 metri, larga 84 e alta 83. Con il [[pronao]] a sei colonne e il [[frontone]] triangolare , le [[colonne corinzie]], viene generalmente definita un'opera in [[stile neoclassico]], ma la navata a volta proviene dall'[[architettura gotica]], mentre la cupola a tamburo con il peristilio esterno richiama lo stile classico del [[XVII secolo|XVII]] e [[XVIII secolo]] francese e l'uso delle cupole di copertura evoca lo [[stile bizantino]].
Nel 2006 fu istituita la ''Commission Recommendation - EUR-Lex''<ref>[https://eur-lex.europa.eu/LexUriServ/LexUriServ.do?uri=OJ:L:2006:236:0028:0030:EN:PDF Documento del 24 agosto 2006]</ref> presieduta da [[Viviane Reding]], allora Commissario UE per la Società dell'informazione e i media, con lo scopo di lavorare al progetto sulla digitalizzazione e l'accessibilità online del materiale culturale e sulla conservazione digitale. Vennero quindi creati ad hoc gruppi di esperti come il ''High Level Expert Group (Public Private Partnerships, copyright and orphan works)'' (HSEG)<ref>[http://ec.europa.eu/information_society/activities/digital_libraries/other_groups/hleg/index_en.htm ''Europe's Information Society'' - portale tematico/HLEG]</ref> e il ''Member States Expert Group'' (MSEG)<ref>[http://ec.europa.eu/information_society/activities/digital_libraries/other_groups/mseg/index_en.htm ''Europe's Information Society'' - portale tematico/MSEG]</ref> per i ''progress reports'' sulla digitalizzazione, accessibilità online e la conservazione digitale.
Sulla base di uno studio approfondito<ref>[http://ec.europa.eu/information_society/activities/digital_libraries/doc/reports_orphan/report_orphan_v2.pdf ''Agnieszka Vetulani - European Commission - Europa The Problem of Orphan Works in the EU:An overview of legislative solutions and main actions in this field European Commission DG Information Society and Media Unit E4: Digital Libraries and Public Sector Information; Agnieszka Vetulani'']</ref> il sottogruppo dello High Level Expert Group per il diritto d'autore, sotto la presidenza del prof. [[Marco Ricolfi]] dell'Università di Torino, ha stilato un report finale, le cui conclusioni sono state poi inglobate in un report della Commissione del dicembre 2009<ref>[http://ec.europa.eu/information_society/activities/digital_libraries/doc/hleg/reports/copyright/copyright_subgroup_final_report_26508-clean171.pdf ''Final Report on Digital Preservation, Orphan Works, and Out-of Print'']</ref><ref>[http://ec.europa.eu/information_society/activities/digital_libraries/doc/hleg/reports/hlg_final_report09.pdf Report della Commissione Europea, dicembre 2009 "Digital Libraries: Recommendations and Challenges for the Future"]</ref>.
Collegato al report del 2008 del sottogruppo per il diritto d'autore e le opere orfane c'è un ''Memorandum of Understanding on orphan works''<ref>[http://ec.europa.eu/information_society/activities/digital_libraries/doc/hleg/orphan/memorandum.pdf ''Memorandum of Understanding on orphan works'']</ref>.per arrivare a costruire una biblioteca digitale europea nell'ambito del progetto [[Europeana]], inserito nel più ampio progetto i2010 esteso al programma 2010-2020.
Naturalmente il punto focale è stato quello di raggiungere una definizione condivisa e legale delle opere orfane.
Le opere orfane sono opere assoggettate al regime di protezione del diritto d'autore, e si presume non siano di [[pubblico dominio]], ma i titolari dei diritti pertinenti sono sconosciuti o introvabili. Le opere protette possono diventare orfane nel momento in cui le generalità dell'autore o di altri titolari di diritti manchino o siano troppo vecchie, come ad esempio nel caso di opere fuori stampa o che non sono più oggetto di sfruttamento commerciale.
Le opere orfane non possono essere liberamente utilizzate per due motivi principali:
* non si può ottenere l'autorizzazione preventiva dei titolari del diritto d'autore
* la maggior parte degli Stati non ha ancora definito una [[normativa]] che disciplini la questione delle opere orfane.
 
Il progetto Europeana ha avuto lo scopo di digitalizzare e rendere disponibili su Internet libri, film, fotografie, manoscritti, mappe, discorsi e la musica: si ritiene verosimile un numero di circa 2,5 miliardi di libri e periodici relegati nelle biblioteche europee e milioni di ore di film e video in archivi di audio-video-diffusione. La base del progetto è il software ''Arrow (Accessible Registries of Rights Information and Orphan Works towards Europeana)''<ref>{{Cita web |url=http://www.arrow-net.eu/sites/default/files/ARROWstandardPresent2010.ppt |titolo=Download the ARROW Project Presentation |accesso=1º febbraio 2013 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20120419031320/http://www.arrow-net.eu/sites/default/files/ARROWstandardPresent2010.ppt |dataarchivio=19 aprile 2012 |urlmorto=sì }}</ref> finanziato dal programma eContentplus. Arrow è un software di origine italiana che è entrato in Italia dopo essere stato utilizzato innanzitutto all'estero ed in primis in Inghilterra; esso offre lo strumento tecnologico che aiuta le biblioteche a risolvere il problema della gestione dei diritti d'autore. Con la tecnologia di Arrow si determina se un'opera è di pubblico dominio o se protetta da diritto d'autore o tutelata in qualche misura.
La cupola, il cui aspetto richiama quello della [[Cupola della cattedrale di San Paolo|cattedrale di Saint Paul]] a [[Londra]] (costruita da [[Christopher Wren]] tra il [[1675]] e il [[1710]]), è costituita da tre calotte, di cui una sola visibile dall'esterno, incastrate le une nelle altre. La [[cripta]] copre tutta la superficie dell'edificio, con quattro gallerie sotto ciascuno dei bracci della navata. Dopo essere entrato in una sala decorata da colonne doriche, il visitatore scopre al centro dell'edificio la vasta sala a volta di forma circolare. Una cripta incredibilmente vasta, che sembrava già predestinare l'edificio a diventare il tempio degli uomini illustri.
Oggi il sistema Arrow è tra le fonti di informazione da consultare obbligatoriamente per l'individuazione delle opere orfane; si è aggiunto il progetto Arrow Plus<ref>[http://www.iccu.sbn.it/opencms/opencms/it/main/attivita/internaz/pagina_0002.html ICCU | Istituto Centrale per il Catalogo Unico - ARROW Plus]</ref> con la partecipazione anche dell'ICCU: Istituto Centrale del catalogo unico delle biblioteche italiane - Ministero per i Beni e le attività culturali.
In sostanza il gruppo di esperti sul diritto d'autore ha sottolineato le seguenti priorità:
* una ricerca diligente degli aventi diritto al lavoro e la gestione dei diritti, di norma effettuata nel paese di origine del lavoro quando identificabili
* database di opere orfane per facilitare gli utenti nella ricerca, che è necessario indipendentemente da qualsiasi soluzione legislativa
* una procedura di gestione dei diritti e un Centro di Gestione dei Diritti (concedere licenze) quando possono essere offerti da un meccanismo creato dai titolari dei diritti
* soluzioni nazionali che possono includere un sostegno legislativo/normativo e il riconoscimento reciproco delle diverse soluzioni in vari Stati membri per raggiungere l'effetto transfrontaliero necessario per le biblioteche digitali europee.
 
=== Direttiva europea 2011 ===
Nel suo insieme, il progetto rompe con gli stili [[Classicismo (arte)|classico]] e [[barocco]] dei secoli precedenti grazie alla perfetta [[simmetria]], l'originale altezza delle colonne -che lo distinguono, ad esempio, da Saint-Louis des Invalides- e il rifiuto di qualsiasi eccesso decorativo. [https://web.archive.org/web/20110605202150/http://www.france.fr/visiter/decouvrir/monuments-et-patrimoine/article/le-pantheon-histoire-d-un-temple-republicain]
Il report<ref>[https://eur-lex.europa.eu/LexUriServ/LexUriServ.do?uri=OJ:L:2011:283:0039:0045:EN:PDF ''Commission Recommendation on the digitisation and online accessibility of cultural material and digital preservation'']</ref> del 27 ottobre 2011 della ''Commission Staff Working Paper'' prende atto di difficoltà nell'avanzamento del progetto almeno in due specifici campi riguardo all'accessibilità online a livello comunitario, uno riguarda lo stato di compilazione degli elenchi e l'altro barriere legislative in stati membri:
 
* gli elenchi di ''opere orfane'' e di opere di [[pubblico dominio]]: solo tre paesi (Germania, Ungheria e Lituania) indicano che hanno tali elenchi o banche dati. Tuttavia, molti paesi citano il loro coinvolgimento nel progetto ''ARROW'' finanziato dall'Unione Europea
==Storia==
* barriere all'accessibilità ed all'utilizzo di opere di dominio pubblico: gli Stati membri sono stati invitati ad individuare gli ostacoli nella loro legislazione all'accessibilità online e il successivo utilizzo di materiale culturale che è di dominio pubblico, e ad adottare misure per rimuoverli. Solo quattro Paesi indicano che essi hanno individuato gli ostacoli giuridici alla accessibilità e l'utilizzo di materiale di dominio pubblico.
Il sovrano francese [[Luigi XV di Francia|Luigi XV]] fece un [[voto (religione)|voto]] nel [[1744]] in base al quale, se si fosse ripreso da una grave malattia, avrebbe fatto edificare sulle rovine della chiesa di [[Santa Genoveffa]] una nuova costruzione degna della santa patrona di [[Parigi]]. Al [[Marchese de Marigny]] venne commissionata la sovrintendenza per la costruzione del nuovo edificio, della cui progettazione venne incaricato l'architetto [[Jacques-Germain Soufflot]].
[[File:Paris-Pantheon-Interieur.jpg|thumb|left|Interno nel Pantheon]]
 
Il lavoro svolto dai differenti gruppi HLG ha preso corpo in una risoluzione legislativa del Parlamento europeo del settembre 2012: Risoluzione legislativa del Parlamento europeo del 25 ottobre 2012<ref>{{Cita web|url=https://eur-lex.europa.eu/LexUriServ/LexUriServ.do?uri=OJ:L:2012:299:0005:0012:IT:PDF|titolo=DIRETTIVA 2012/28/UE DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO}}</ref> sulla proposta di direttiva del Parlamento europeo e del Consiglio su taluni usi consentiti di opere orfane (COM(2011)0289 – C7-0138/2011 – 2011/0136(COD))<ref>[http://ec.europa.eu/prelex/detail_dossier_real.cfm?CL=it&DosId=200470 COM(2011)0289 – C7-0138/2011]</ref><ref>[https://www.europarl.europa.eu/oeil/popups/ficheprocedure.do?lang=fr&reference=2011/0136%28COD%29 2011/0136(COD)]</ref> con oggetto "Forme autorizzate di utilizzo delle opere orfane".
Nonostante le fondamenta venissero gettate nel [[1758]], a causa di gravi problemi economici, il completamento della costruzione venne eseguito solo dopo la morte di Soufflot, per opera di un suo pupillo, [[Jean-Baptiste Rondelet]], nel [[1789]], proprio in coincidenza con lo scoppio della [[Rivoluzione francese]], al seguito della quale la destinazione dell'edificio venne commutata dal governo rivoluzionario da santuario a [[mausoleo]] per le importanti personalità nazionali. E tale rimase fino al [[1821]] quando il re [[Luigi XVIII di Francia|Luigi XVIII]] decise di riconsegnare il Pantheon a quella che avrebbe dovuto essere la sua destinazione originaria e cioè una chiesa [[cattolicesimo|cattolica]] consacrata al culto di [[Santa Genoveffa]], patrona di Parigi.
Vanno citati alcuni aspetti molto rilevanti ed in particolare l'articolo 2 che rende evidente quanto la Commissione europea abbia trovato e trovi ostacoli sul percorso dell'accessibilità online delle opere orfane e di quelle out-print, nonostante il lavoro iniziato nel 2006; infatti l'Articolo 2 comma 5 recita:
{{citazione|la presente direttiva lascia impregiudicate le disposizioni nazionali in materia di opere anonime o pseudonime.}}
Tuttavia la delibera norma anche un dato molto rilevante quando stabilisce nell'articolo 4: il "Riconoscimento reciproco dello status di opera orfana" che recita:
{{citazione|un'opera o un fonogramma che sono considerati opere orfane in uno Stato membro ai sensi dell'articolo 2, sono considerati come tali in tutti gli Stati membri. Tale opera o fonogramma può essere utilizzato e consultato in conformità della presente direttiva in tutti gli Stati membri.}}
L'articolo 3 comma 2 contiene un Allegato<ref>[https://www.europarl.europa.eu/sides/getDoc.do?pubRef=-//EP//TEXT+TA+P7-TA-2012-0349+0+DOC+XML+V0//IT#BKMD-25 Allegato all'Art.3 comma 2]</ref> in cui si precisano le fonti e le modalità di approccio alla ricerca, la creazione di liste e la digitalizzazione delle opere orfane e fuori stampa, (non ancora pubblicata nella Gazzetta Ufficiale).
 
===Opere orfane per pubblico interesse===
Tuttavia il 15 agosto [[1830]] la [[Monarchia di luglio]] toglie il monumento al culto religioso e ne ripristina la destinazione laica.
Le biblioteche, gli istituti di istruzione, i musei pubblicamente accessibili, gli archivi, gli istituti depositari del patrimonio cinematografico e le emittenti di servizio pubblico hanno l'obbligo di utilizzare le opere orfane a fini di interesse pubblico comprendenti attività quali:
 
* Conservazione e restauro delle opere appartenenti alle propri collezioni
Questo stato di cose perdurerà sino al [[1851]] quando la [[Seconda repubblica francese]] fa ridiventare chiesa l'edificio.
* Concessione dell'accesso a tali opere a fini culturali ed educativi.
 
Tuttavia, tali organizzazioni possono essere autorizzate dagli Stati membri a usare un'opera orfana per scopi che vadano oltre la loro missione di interesse pubblico, a condizione che le stesse riconoscano una remunerazione (fissata in riferimento alle leggi nazionali) ai titolari dei diritti che pongono fine allo status di opera orfana.
Durante tutto questo periodo nessuna personalità viene sepolta nel Pantheon (ad eccezione di [[Jacques-Germain Soufflot]], architetto del monumento stesso, inumato nel [[1829]]).
 
Le organizzazioni hanno l'obbligo di tenere un registro delle ricerche diligenti condotte e un registro da rendere pubblicamente accessibile in merito al proprio uso delle opere orfane.
Soltanto nel [[1885]] con la solenne sepoltura di [[Victor Hugo]], viene decisa la definitiva soppressione della chiesa di Sainte Geneviève e la perenne destinazione laica del Pantheon.
 
==Diritto svizzero==
Parallela a tutti questi cambiamenti è la storia dei vari simboli che sono stati via via posti sulla sommità dell'edificio.
L'articolo 22b della "Legge federale sul diritto d'autore e sui diritti di protezione affini" della Confederazione Svizzera, in vigore dal 1º luglio 2008, definisce i diritti necessari per l'utilizzo di opere orfane.
 
{{citazione|Art. 22b - Utilizzazione di opere orfane<ref>[https://www.admin.ch/ch/i/rs/231_1/index.html Sito del''Le autorità federali della Confederazione Svizzera'']</ref><br />
Si comincia nel [[1790]] con una croce provvisoria, tolta l'anno dopo in occasione dei funerali di [[Honoré Gabriel Riqueti de Mirabeau|Mirabeau]] e la destinazione laica del monumento.
''[1] I diritti necessari per l’utilizzo di supporti audio o audiovisivi possono essere esercitati soltanto tramite società di ''gestione autorizzate se:<br />
*'' a. l’utilizzo concerne fondi di archivi accessibili al pubblico o di archivi di organismi di diffusione;
*'' b. i titolari dei diritti sono sconosciuti o introvabili; e
*'' c. i supporti audio o audiovisivi destinati all’utilizzo sono stati fabbricati o riprodotti in Svizzera almeno dieci anni ''prima.
''[2] Gli utenti sono tenuti ad annunciare alle società di gestione i supporti audio o audiovisivi che contengono opere orfane.''}}
 
==Diritto italiano==
Al suo posto viene collocata una statua di [[Claude Dejoux]] rappresentante una donna che dà fiato ad una tromba. La scultura sarà però rimossa il 3 gennaio [[1822]] con l'inaugurazione ufficiale della chiesa di [[Santa Genoveffa]] e rimpiazzata con una croce di bronzo dorata.
Le associazioni delle biblioteche ([[Associazione italiana biblioteche]] (AIB) e quelle degli editori ([[Associazione italiana editori]] (AIE) hanno affrontato congiuntamente il problema delle opere orfane. In particolare l'[[Associazione Italiana Editori|AIE]] coinvolta nel progetto ARROW, prestando particolare attenzione a quelle orfane e fuori catalogo.<ref>[http://www.aib.it/aib/editoria/n21/0203.htm3 AIB-AIE], Jarach-Pojaghi ''Manuale del diritto d'autore'' Mursia p. 105</ref>
 
Fino ad oggi, le società di raccolta dei diritti d'autore (come la SIAE [[Società Italiana degli Autori ed Editori]]) continuavano a riscuotere i proventi derivanti dall'utilizzo dell'opera orfana, senza però versarli a nessuno.
Nel [[1830]], nuova laicizzazione e sostituzione della croce con la bandiera [[Bandiera francese|tricolore francese]].
Con le nuove disposizioni del Parlamento Europeo, è consentito alle istituzioni di usare le opere orfane senza incorrere in eventuali denunce per violazione delle norme sul diritto d'autore, com'è avvenuto negli Stati Uniti.<br />
Qui è stato bloccato il grande progetto di Google, Google book [http://books.google.com/], di aprire una biblioteca digitale che contenesse anche le opere orfane. Il motivo principale fu che l'utilizzo di queste ultime doveva essere regolamentato per legge e non da accordi privati.
Le nuove disposizioni arrivano solo nel marzo del 2012, con l'obiettivo di rendere il patrimonio culturale europeo disponibile a tutti e in formato digitale, riportando alla luce una grossa fetta di cultura internazionale non ancora liberamente condivisa.
 
All'interno del [[diritto d'autore italiano]] le opere orfane sono disciplinate dagli articoli 69-bis e seguenti della legge 633/41<ref>{{Cita web|url=http://www.interlex.it/testi/l41_633.htm#69-bis|titolo=Articolo 69-bis legge 633/41}}</ref>, all'interno della Sezione I delle "Eccezioni e limitazioni".
Nel [[1851]] fa ritorno la croce dorata. Tuttavia, il 2 aprile [[1871]] i [[Comunardi]] ne tagliano i bracci laterali e l'utilizzano come asta per la bandiera, questa volta, [[Bandiera rossa|rossa]].
 
==Diritto degli Stati Uniti==
Infine, nel luglio [[1873]], viene piazzato il simbolo attuale e cioè una croce di pietra alta 4 metri e pesante 1500&nbsp;kg e che, da allora, nessuno ha più ritenuto necessario rimuovere, nonostante la definitiva destinazione laica del monumento.
Negli Stati Uniti esiste una apposita registrazione per non far decadere i diritti, che riguarda in particolare le opere edite tra il 1923<ref>Con le modifiche del diritto d'autore la portata della tutela è ora di 95 anni dalla prima edizione</ref> e il 1964<ref>[https://www.archive.org/iathreads/post-view.php?id=198048 Registro: Universal access to all knowledge]</ref>.
In questa situazione giuridica si è inserita l'azione di Google che ha ''scannerizzato'' i testi, riservandosi poi di regolare i diritti per gli aventi diritto.<ref>Articoli al riguardo:<br />{{collegamento interrotto|1=[http://www.key4biz.it/News/2010/10/25/TecnologieGoogle_Library_Project_Occasional_Paper__Hal_Varian_Copyrigth_opt_in.html 25 ottobre 2010] |date=marzo 2018 |bot=InternetArchiveBot }}<br /><br />[http://punto-informatico.it/3114860/PI/News/usa-legge-ferma-google-books.aspx 23 marzo 2011 - Punto informatico]<br />[http://www.pcprofessionale.it/2011/03/23/dall%E2%80%99america-uno-stop-a-google-books/ 23 marzo 2011 - PC] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20110326053418/http://www.pcprofessionale.it/2011/03/23/dall%E2%80%99america-uno-stop-a-google-books/ |data=26 marzo 2011 }}</ref>
 
==British Library : ARROW project==
Nel [[1851]] il fisico francese [[Léon Foucault]] scelse il Pantheon per realizzare una sua dimostrazione scientifica della rotazione della [[Terra]] installando nella cupola centrale della costruzione un [[Pendolo di Foucault|pendolo]] della lunghezza di circa 67 metri. Nel [[1995]] la sfera metallica originale, dal peso di 28 kg., che servì per l'esperimento, è stata donata al Pantheon dal ''[[Conservatorio Nazionale delle Arti e dei Mestieri|Conservatoire National des Arts et Métiers]]''.
La British Library ha da poco pubblicato, come parte del progetto europeo ARROW<ref>Accessible Registries of Rights Information and Orphan Works</ref>, uno studio dal titolo ''“Seeking New Landscapes: A rights clearance study in the context of mass digitisation of 140 books published between 1870 and 2010″'', sulle digitalizzazioni di massa e sull'ottenimento dei relativi diritti.
{{-}}
In particolare, lo studio di concentra sulle opere orfane.
 
Da questo studio emerge che si devono trovare strategie più efficaci per ottenere diritti su particolari opere, nell'ottica di fornire agli istituti culturali garanzie sulle attività svolte per la digitalizzazione di documenti, evitando così che non si possano poi rendere fruibili ai cittadini gli sforzi di tanto lavoro.
== Lista completa delle personalità sepolte ==
A causa delle difficoltà incontrate nell'identificare i detentori dei diritti, lo studio in oggetto ha calcolato che sono necessarie circa quattro ore di attività su ciascuna opera, mentre con l'uso del sistema ARROW il tutto si può risolvere in circa cinque minuti (dal caricamento del titolo fino al controllo del risultato).<br />
{| class="wikitable"
! Anno di sepoltura<br />nel Panthéon
Lo studio della British Library, inoltre, indica lo sviluppo di ARROW come incoraggiante, dal momento che potrà fornire una soluzione tecnologica a supporto della ricerca e del processo di individuazione dei detentori dei diritti, e inoltre consentirà l'accesso legale ai documenti.
! Nome
! Note
|-----
| 1791
| [[Honoré Mirabeau]]
| Fu il primo uomo a cui venne concesso l'onore di essere sepolto al Pantheon, il che avvenne la sera stessa del 2 aprile [[1791]], giorno della sua morte, al termine di un grandioso funerale attraverso le vie di Parigi, accompagnato da musiche, canti ed elogi. Tuttavia la scoperta dell'[[armoire de fer]] avvenuta nel novembre [[1792]], rivelò che Mirabeau aveva mantenuto contatti segreti con il re [[Luigi XVI]]. Per questo motivo fu considerato un traditore e ne fu disposta la riesumazione che avvenne il giorno 21 settembre [[1794]]. Seguendo la regia di un cerimoniale diretto dal pittore [[Jacques Louis David]], nello stesso momento in cui la sua bara veniva fatta uscire da una porta laterale, dall'ingresso principale, simultaneamente, veniva fatta entrare con grandissimi e solenni onori, quella di [[Jean-Paul Marat|Marat]] (a cui peraltro, più tardi, toccherà una sorte quasi identica). I resti mortali di Mirabeau vennero dispersi e gettati nelle fogne di Parigi.
|-----
| 1791
| [[Voltaire]]
| I resti di Voltaire (morto tredici anni prima) vennero trasferiti al Pantheon e qui sepolti l'11 luglio [[1791]] al termine di un funerale di proporzioni straordinarie per grandiosità e teatralità, tanto che è rimasto memorabile persino il [[catafalco]] allestito per il trasporto della sua salma. Nel [[1821]] rischiò la riesumazione perché erano molti coloro che ritenevano intollerabile la sua presenza all'interno di una chiesa. Tuttavia il re [[Luigi XVIII di Francia|Luigi XVIII]] non la considerò necessaria perché "''..il est bien assez puni d'avoir à entendre la messe tous les jours.''" ("''...è già punito abbastanza bene dal dover ascoltare la messa tutti i giorni''").
|-----
| 1792
| [[Nicolas-Joseph Beaurepaire]]
| In realtà fu ''soltanto'' votata e disposta la sua inumazione al Pantheon, che tuttavia non poté essere eseguita perché la sua salma non fu più trovata.
|-----
| 1793
| [[Louis-Michel Lepeletier de Saint-Fargeau]]
| Successivamente riesumato dal Pantheon. Il suo corpo è stato rimosso dalla famiglia il 14 febbraio [[1795]].
|-----
| 1793
| [[Auguste Marie Henri Picot de Dampierre]]
| Scomparso.
|-----
| 1794
| [[Jean-Paul Marat]]
| Il 5 settembre [[1794]] venne deciso di trasferire la salma di Marat dal cimitero del ''Convento dei Cordeliers'', al Pantheon. L'inumazione ebbe luogo il 21 settembre [[1794]] (vedi ''nota'' per Mirabeau). Ma nel [[1795]] anche Marat venne considerato un traditore e l'8 febbraio [[1795]] la sua bara fu riesumata e, secondo una tradizione ripresa anche da [[Victor Hugo]], almeno una parte dei suoi resti mortali venne dispersa e gettata nelle fogne di Parigi. Quello che rimase fu sepolto nel ''cimitero di Sainte-Geneviève'' (andato distrutto nell'Ottocento) presso la [[chiesa Saint-Étienne-du-Mont]].
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| 1794
| [[Jean-Jacques Rousseau]]
| La salma di Rousseau (morto sedici anni prima) venne trasferita al Pantheon e qui sepolta, l'11 ottobre [[1794]] al termine di una veglia funebre durata una notte intera. Per ironia della sorte, la sua tomba si trova proprio accanto a quella del suo nemico Voltaire.
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| 1806
| [[Claude-Louis Petiet]]
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| 1806
| [[François Denis Tronchet]]
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| 1807
| [[Jean-Étienne-Marie Portalis]]
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| 1807
| [[Louis-Pierre-Pantaléon Resnier]]
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| 1807
| [[Louis-Joseph-Charles-Amable d'Albert de Luynes]]
| Riesumato dal Panthéon.
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| 1807
| [[Jean-Baptiste-Pierre Bevière]]
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| 1808
| [[François Barthélemy Beguinot]]
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| 1808
| [[Pierre Jean Georges Cabanis]]
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| 1808
| [[Gabriel Louis de Caulaincourt]]
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| 1808
| [[Jean-Frédéric Perregaux]]
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| 1808
| [[Antoine-César de Choiseul-Praslin]]
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| 1808
| [[Jean-Pierre Firmin Malher]]
| Urna con il suo cuore.
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| 1809
| [[Jean-Baptiste Papin]]
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| 1809
| [[Joseph-Marie Vien]]
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| 1809
| [[Pierre Garnier de Laboissière]]
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| 1809
| [[Jean-Pierre Sers]]
| Urna con il suo cuore.
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| 1809
| [[Girolamo Luigi Durazzo]]
| Urna con il suo cuore. Girolamo Durazzo è stato l'unico [[Doge (Repubblica di Genova)|Doge]] della [[Repubblica Ligure]] (succeduta alla [[Repubblica di Genova]]) e poi Prefetto del Dipartimento di [[Genova]] del [[Primo impero francese]], senatore dell'Impero, ufficiale della [[Legion d'onore]] e [[Nobiltà del Primo Impero francese|Conte dell'Impero]]. Viene spesso erroneamente indicato come l'''Ultimo Doge della Repubblica di Genova'', ma ciò è inesatto. Egli è stato invece ''Doge della Repubblica Ligure'', peraltro l'unico.
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| 1809
| [[Justin Bonaventure Morard de Galles]]
| Urna con il suo cuore.
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| 1809
| [[Emmanuel Crétet]]
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| 1810
| [[Giovanni Battista Caprara Montecuccoli]], cardinale
| Il suo cuore è invece sepolto nel [[Duomo di Milano]]. Il corpo del cardinale venne reclamato dalla famiglia e venne traslato da Parigi a Roma il 22 agosto 1861.
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| 1810
| [[Louis Charles Vincent Le Blond de Saint-Hilaire]]
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| 1810
| [[Jean Baptiste Treilhard]]
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| 1810
| [[Jean Lannes]], duca di Montebello
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| 1810
| [[Charles Pierre Claret de Fleurieu]]
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| 1811
| [[Louis Antoine de Bougainville]]
| Il suo cuore è invece sepolto nel ''Cimetière du Calvaire'' a [[Montmartre]].
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| 1811
| [[Charles Erskine de Kellie]]
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| 1811
| [[Alexandre-Antoine Hureau de Sénarmont]]
| Urna con il suo cuore.
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| 1811
| [[Ippolito Antonio Vincenti Mareri]], cardinale
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| 1811
| [[Nicolas Marie Songis des Courbons]]
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| 1811
| [[Michel Ordener]]
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| 1812
| [[Jean Marie Pierre Dorsenne]]
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| 1812
| [[Jan Willem de Winter]]
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|-----
| 1813
| [[Hyacinthe-Hughes Timoléon de Cossé-Brissac]]
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| 1813
| [[Jean-Ignace Jacqueminot]]
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|-----
| 1813
| [[Joseph-Louis Lagrange]]
| Il nome di ''Joseph-Louis Lagrange'' è fra i 72 incisi sulla [[Torre Eiffel]].
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| 1813
| [[Jean Rousseau (politico)|Jean Rousseau]]
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|-----
| 1813
| [[Justin de Viry]]
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| 1814
| [[Jean-Nicolas Démeunier]]
|
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| 1814
| [[Jean Reynier|Jean-Louis-Ebenezer, conte Reynier]]
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| 1814
| [[Claude Ambroise Régnier]], duca di Massa e Carrara
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| 1815
| [[Antoine-Jean-Marie Thévenard]]
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| 1815
| [[Claude Juste Alexandre Legrand]]
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| 1829
| [[Jacques-Germain Soufflot]]
|
|-----
| 1885
| [[Victor Hugo]]
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| 1889
| [[Lazare Carnot]]
| Sepolto per la celebrazione del centenario della [[Rivoluzione francese]].
|-----
| 1889
| [[Théophile-Malo de La Tour d'Auvergne-Corret]]
| Sepolto per la celebrazione del centenario della [[Rivoluzione francese]].
|-----
| 1889
| [[Jean-Baptiste Baudin]]
| Sepolto per la celebrazione del centenario della [[Rivoluzione francese]].
|-----
| 1889
| [[François-Séverin Marceau]]
| Sepolto per la celebrazione del centenario della [[Rivoluzione francese]]; sono sepolte solo le sue ceneri.
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| 1894
| [[Marie François Sadi Carnot]]
| Sepolto immediatamente dopo il suo assassinio.
|-----
| 1907
| [[Marcellin Berthelot]]
| Berthelot aveva più volte dichiarato che non sarebbe riuscito a sopravvivere all'amata moglie, Sophie Niaudet, gravemente malata. Per quanto possa sembrare incredibile, un'ora dopo la morte della donna, Berthelot fu colpito da un [[attacco cardiaco]] e morì. Il governo francese, desideroso di rendere omaggio al grande scienziato, ne dispose la sepoltura al Pantheon, ma ritenne impietoso separare la sua salma da quella della moglie. Per questo motivo, Sophie Niaudet è stata la prima donna ad essere inumata al Pantheon. D'altro canto a Berthelot (che, in vita, era stato pure un ambizioso uomo politico mai sazio di incarichi), non venne risparmiata una feroce battuta da parte dell'allora capo di governo [[Georges Clemenceau]] che propose per lui questo irriverente [[epitaffio]]: «''Ci-gît Marcellin Berthelot. C'est la seule place qu'il n'ait jamais sollicitée''» («Qui giace Marcellin Berthelot. Questo è l'unico posto che non ha mai sollecitato»).
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| 1908
| [[Émile Zola]]
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| 1917
| [[Georges Guynemer]]
| Non ritrovate le sue spoglie mortali, l'aviatore Guynemer venne collocato al Pantheon per decreto del [[parlamento francese]] con la motivazione che "solo quella cupola era abbastanza grande per ospitare le sue ali".
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| 1920
| [[Léon Gambetta]]
| Urna con il suo cuore.
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| 1924
| [[Jean Jaurès]]
| Sepolto dieci anni dopo il suo assassinio.
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| 1933
| [[Paul Painlevé]]
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| 1948
| [[Paul Langevin]]
| Sepolto lo stesso giorno (17 novembre) di Jean Perrin.
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| 1948
| [[Jean Perrin]]
| Sepolto lo stesso giorno (17 novembre) di Paul Langevin.
|-----
| 1949
| [[Victor Schoelcher]]
| Nel Panthéon vi è anche suo padre Marc, con il quale ha voluto essere sepolto.
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| 1952
| [[Louis Braille]]
| Trasferito al Pantheon il 22 giugno [[1952]] in occasione del centenario della sua morte. In un'urna collocata nella sua tomba di [[Coupvray]] sono rimaste le sue mani.
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| 1964
| [[Jean Moulin]]
| Ceneri trasferite dal cimitero di [[Père Lachaise]] il 19 dicembre [[1964]].
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| 1987
| [[René Cassin]]
| Traslato nel Pantheon nel centenario della nascita.
|-----
| 1988
| [[Jean Monnet]]
| Traslato nel Pantheon nel centenario della nascita.
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| 1989
| [[Henri Grégoire]]
| Sepolto per la celebrazione del bicentenario della [[Rivoluzione francese]].
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| 1989
| [[Gaspard Monge]]
| Sepolto per la celebrazione del bicentenario della [[Rivoluzione francese]]. Il nome di ''Gaspard Monge'' è fra i 72 incisi sulla [[Torre Eiffel]].
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| 1989
| [[Marquis de Condorcet]]
| Sepolto per la celebrazione del bicentenario della [[Rivoluzione francese]].
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| 1995
| [[Pierre Curie]]
| Sia Pierre che [[Marie Curie|Marie]] sono stati traslati nella cripta il 20 aprile [[1995]] provenienti dal ''cimitero di [[Sceaux (Hauts-de-Seine)|Sceaux]]''.
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| 1995
| [[Marie Curie|Marie Sklodowska-Curie]]
| È stata la prima donna ad essere sepolta per meriti propri (cfr.[[Marcellin Berthelot]]) nel Pantheon. Per il timore di contaminazioni [[radioattività|radioattive]], la sua [[bara]] è stata avvolta in una camicia di [[piombo]].
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| 1996
|[[André Malraux]]
| I suoi resti mortali, provenienti dal ''cimitero di [[Verrières-le-Buisson]]'', sono stati inumati nel Pantheon il 23 novembre [[1996]], in occasione del ventesimo anniversario della sua morte.
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| 2002
| [[Alexandre Dumas (padre)|Alexandre Dumas padre]]
| I suoi resti mortali, provenienti dal ''cimitero di [[Villers-Cotterêts]]'', sono stati inumati nel Pantheon il 30 novembre [[2002]], in occasione del bicentenario della sua nascita.
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| 2015
| [[Geneviève de Gaulle]]
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| 2015
| [[Germaine Tillion]]
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| 2015
| [[Pierre Brossolette]]
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| 2015
| [[Jean Zay]]
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| 2017
| Antoine e [[Simone Veil]]
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|}
 
ARROW è un progetto conclusosi nel febbraio 2011, coordinato dall'Associazione Italiana Editori (AIE) e finanziato dalla Commissione Europea nell'ambito del programma eContentplus.
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== Note ==
<references/>
 
==Voci correlate==
*[[Libri fuori catalogo]]
* [[Pantheon]]
*[[Direttiva 2012/28/UE su taluni utilizzi consentiti di opere orfane]]
* [[Storia di Parigi]]
*[[s:UE - Libro verde - Il diritto d'autore nell'economia della conoscenza/3.1.3]]
* [[Architettura neoclassica]]
 
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