Afghanistan e Wikipedia:Pagine da cancellare/Conta/2019 luglio 21: differenze tra le pagine

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|motto =لا إله إلا الله، محمد رسول الله
"Lā ʾilāha ʾillā llāh, Muhammadun rasūlu llāh"
('''IT''') "Non c'è altro Dio che Allah e Maometto è il Suo messaggero"
|lingua = [[Lingua dari|dari]] (persiano dell'Afganistan) e [[Lingua pashtu|pashtu]] (afgano)
|capitale = [[Kabul]]
|capitaleAbitanti = 3&nbsp;678&nbsp;034
|capitaleAbitantiAnno = stima 2015
|governo = [[Repubblica islamica]] [[Repubblica presidenziale|presidenziale]]
|presidente = [[Ashraf Ghani]]
|primoMinistro = [[Abdullah Abdullah]]
|elenco capi di stato = [[Presidenti dell'Afghanistan|Presidente]]
|elenco capi di governo = [[Primi ministri dell'Afghanistan|Primo ministro]]
|indipendenza = dal [[Regno Unito]], 19 agosto [[1919]]
|ingressoONU = 19 novembre [[1946]]
|superficieTotale = 652&nbsp;864<ref name="CADeA">{{cita libro | | | Calendario Atlante De Agostini 2012| 2011 | De Agostini | Novara | pagine=302}}</ref>
|superficieOrdine =
|superficieAcqua = 0
|popolazioneTotale = 33.332.025
|popolazioneAnno = 2016<ref name=CIA>{{cita web|url=https://www.cia.gov/library/publications/the-world-factbook/geos/af.html|titolo=The World Factbook|pagina=Afghanistan|editore=Central Intelligence Agency|accesso=3 gennaio 2017|lingua=en|sito=CIA World Factbook}}</ref>
|popolazioneOrdine = 40
|popolazioneDensita = 51,06
|popolazioneCrescita = 2,34% (2016)<ref>{{cita web|url=https://www.cia.gov/library/publications/the-world-factbook/fields/2002.html|titolo=Population growth rate|accesso=3 gennaio 2017|sito=CIA World Factbook|editore=Central Intelligence Agency|lingua=en}}</ref>
|confini = [[Iran]], [[Pakistan]], [[Turkmenistan]], [[Uzbekistan]], [[Tagikistan]], [[Cina]]
|nomeAbitanti = Afghani, Afgani
|continente = [[Asia]]
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|valuta = [[Afghani afghano|Afghani]]
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|stato precedente ={{simbolo|Flag of Taliban.svg|25}} [[Emirato islamico dell'Afghanistan]]
}}
L''''Afghanistan''' (<small>AFI</small>: {{IPA|/afˈɡanistan/}}, pronuncia tradizionale {{IPA|/afɡanisˈtan/}}<ref>{{Dipi|Afghanistan}}</ref>; anche trascritto come '''Afganistan''' in [[lingua italiana|italiano]]<ref>Vedi ad es. [http://argomenti.ilsole24ore.com/afganistan.html Afganistan - Ultime notizie su Afganistan - Argomenti del Sole 24 Ore<!-- Titolo generato automaticamente -->]; allo stesso modo per l'aggettivo esistono le forme "afgano" e "afghano", ma in questo caso è più comune la forma senza "h" (vedi {{treccani|afgano|afgano|v=1}}) malgrado "gh" traslitteri in modo più appropriato l'originale [[fonema]] della ''[[ghayn]]'', suono fricativo della "g" aspra italiana, cioè /ɣ/.</ref>) è uno [[Stato senza sbocco sul mare]] di {{formatnum:652864}}&nbsp;km² e di 33 332 025 abitanti stimati nel 2016<ref name=CIA/>. La sua capitale è [[Kabul]].
Confina a ovest con l'[[Iran]], a sud e a est con il [[Pakistan]], a nord con il [[Turkmenistan]], l'[[Uzbekistan]] e il [[Tagikistan]] e con la [[Cina]] nella regione più a est della nazione ([[corridoio del Vacan]]).
 
Tra la caduta dei [[Talebani]] in seguito all'arrivo delle forze alleate e la riunione del [[Loya jirga|gran consiglio]] per la stesura della nuova costituzione, l'Afghanistan veniva indicato dall'Occidente come ''Stato provvisorio islamico dell'Afghanistan''. Con la sua nuova [[Costituzione dell'Afghanistan|Costituzione]] il paese viene ora ufficialmente chiamato "Repubblica Islamica dell'Afghanistan". L'attuale presidente è [[Ashraf Ghani]], in carica dal settembre [[2014]].
 
Le lingue ufficiali del paese sono il [[lingua pashtu|pashtu]] e il [[lingua dari|dari]]<ref name=LU>{{Cita web|url=http://www.servat.unibe.ch/icl/af00000_.html|titolo=Afghanistan Constitution - Article 16 Languages|accesso=30 novembre 2012}}</ref>.
 
== Storia ==
{{vedi anche|Storia dell'Afghanistan}}
 
=== Dalle origini storiche (2000 a.C. - 650 d.C.) ===
Kabul, in passato nota come il "crocevia dell'[[Asia centrale]]", si trova in un punto di connessione davvero unico nel quale numerose civiltà eurasiatiche hanno interagito e spesso combattuto e che fu un importante teatro delle prime attività della storia. Attraverso le epoche, la regione oggi nota come ''Afghanistan'' è stata invasa da numerose potenze, tra cui gli [[Indoari]]ani, i [[Medi]], i [[Persia]]ni, i [[Alessandro Magno|Greci]], i [[Impero Maurya|Maurya]], l'[[Impero Kusana]], gli [[Unni bianchi]], i [[Sasanidi]], gli [[Arabi]], i [[Mongoli]], i [[Turchi]], i [[Regno Unito|Britannici]], i [[Unione Sovietica|Sovietici]] e più recentemente gli [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]]. Raramente però queste potenze sono riuscite a esercitare il completo controllo della regione. In altre occasioni, entità statali originarie dell'Afghanistan hanno invaso le regioni circostanti creando dei propri imperi.
 
Si pensa che tra il [[2000 a.C.|2000]] e il [[1200 a.C.]] ondate di Arii che parlavano [[lingue indoeuropee]] abbiano dilagato nell'odierno Afghanistan, creando una nazione che prese il nome di ''Aryānām Xšaθra'', o "Terra degli Arii".
 
Si ipotizza che lo [[Zoroastrismo]] abbia avuto probabilmente origine in Afghanistan, tra il 1800 e l'800 a.C. Le antiche lingue dell'Iran orientale, come la [[lingua avestica]], potrebbero essere state usate in Afghanistan all'incirca nello stesso periodo dell'ascesa dello Zoroastrismo. Nella zona orientale, la [[civiltà vedica]] [[indoari]]ana potrebbe aver avuto una certa importanza, anche se questo deve essere ancora dimostrato definitivamente. Nella prima metà del [[VI secolo a.C.]] l'[[Impero Persiano]] soppiantò i [[Medi]] e incorporò l'[[Ariana]] all'interno dei propri confini.
 
Intorno al 330 a.C. [[Alessandro Magno]] invase la regione. Dopo la breve occupazione macedone, gli stati [[ellenismo|ellenistici]] dei [[Dinastia seleucide|Seleucidi]] e della [[Battriana]] controllarono l'area, mentre i [[Maurya]] provenienti dall'India si annetterono per un certo periodo la parte sudorientale e introdussero il [[Buddhismo]] nella regione, che in seguito tornò sotto il dominio battriano.
 
Durante il [[I secolo|I secolo d.C.]] i [[Impero Kusana|Kushan]] [[Tocari]] occuparono la regione. In seguito, l'Ariana cadde in mano a diverse tribù eurasiatiche - tra cui i [[Parti]], gli [[Sciti]] e gli [[Unni]], senza dimenticare i [[Sasanidi]] persiani e alcuni governanti locali come gli [[Shahi]] [[induismo|indù]] di Kabul - fino al VII secolo, quando gli eserciti degli [[Arabi]] [[musulmano|musulmani]] invasero la regione.
 
=== Dal 650 al 1919 ===
Quando nacque il [[califfato]] [[arabi|arabo]]-[[islam]]ico, l'Afghanistan non era conosciuto con questo nome (assai recente) e l'area era vista come una realtà tutt'altro che omogenea, su cui gravitavano regioni come lo [[Zābulistān]] (attuale Afghanistan centrale), il [[Badakhshan|Badakhshān]], il [[Khorāsān]] e così via.
 
Il [[califfo|califfato]] inizialmente annetté nel [[652]] alcune parti dell'Afghanistan occidentale e in seguito, tra il [[706]] e il [[709]], conquistò quasi tutto il resto del paese, amministrando la regione con il nome di [[Khorasan]]. Con il passare del tempo gran parte della popolazione si convertì all'Islam, anche se minoranze [[manichei|manichee]] e [[buddhismo|buddhiste]] sono testimoniate fino a oltre l'anno 1000. L'Afghanistan diventò successivamente il centro di importanti regni locali, come quello [[Ghaznavidi|ghaznavide]] (962-1050 circa), fondato da un ex-schiavo e poi governante turco originario di [[Ghazni]], noto come [[Mahmud di Ghazna|Mahmud di Gazna]], destinato a diventare celebre in tutto il mondo islamico per le sue campagne di conquista nell'[[India]] Nord-Occidentale. Il suo posto fu preso, verso la metà del [[XII secolo]] dai turchi [[Selgiuchidi]] (che conquistarono Baghdad nel 1055) dando forma all'ultimo grande impero dell'islam classico. Più tardi, col disgregarsi del potere [[selgiuchide]], fu la volta dalla dinastia [[Ghuridi|Ghuride]] (1151-1219), fondata da un altro governante locale, stavolta di estrazione [[tagiki|tagika]], [[Muhammad di Ghur|Muhammad Ghori]], i cui domini costituiranno in India la base del [[Sultanato di Delhi]].
 
Nel [[1219]] la regione fu invasa dai [[Mongoli]] di [[Gengis Khan]], che devastarono il paese e lo tennero tra varie vicende per circa un secolo. Una seconda invasione fu quella del celebre [[Tamerlano]], alla fine del [[XIV secolo]] I suoi figli daranno origine ai floridi regni dell'era [[timuride]] tra cui spicca quello afgano di [[Herat]] che fu, a cavallo tra il [[XV secolo|XV]] e il [[XVI secolo]], un centro culturale fondamentale per comprendere gli sviluppi successivi della storia letteraria (persiana e turca-chagatay), artistica (arte miniaturistica e architettura) e religiosa (misticismo sufi) del mondo islamico centro-asiatico. Successivamente l'Afghanistan entrerà nell'orbita di [[Babur]], discendente sia di Tamerlano sia di Gengis Khan, che fondò agli inizi del Cinquecento l'[[Moghul|Impero moghul]], destinato a svilupparsi soprattutto in India. Più tardi i [[Safavidi]] persiani sfidarono il potere dei Moghul e nella prima metà del [[XVII secolo]] si impadronirono della regione. Nella prima metà del XVIII saranno scorrerie devastanti in terra d'Iran da parte di tribù afgane a por termine all'impero [[Safavidi|safavide]]. Quest'ultimo troverà il suo ultimo difensore nel generale [[Nadir Shah|Nader Shah]] (1730-47) che, deposto l'ultimo Safavide e proclamatosi imperatore, respingerà le tribù afgane riuscendo in seguito – grazie a un'abilissima politica di conciliazione sunnita/sciita&nbsp;– a ottenere la loro leale collaborazione e il controllo di gran parte dell'Afghanistan.
 
Lo stato-nazione afgano, così com'è oggi venne a esistere nel [[1747]], all'indomani della morte di Nader Shah perito in un attentato, con il formarsi di una dinastia locale. Questa darà origine all'[[Impero Durrani]], fondato da [[Ahmad Shah]], che condusse vittoriose campagne di conquista sino a [[Delhi]] in India. Questa tuttavia sarà tenuta per pochi anni prima che il [[Regno Unito]] ne ottenesse il controllo totale, facendone il "gioiello' dell'[[impero britannico]]. Nel [[1823]], alla caduta dell'Impero Durrani, lo stato afgano prese il nome di [[Emirato dell'Afghanistan]]; da allora si confronterà sino agli inizi del XX secolo con l'[[imperialismo britannico]] in una serie di epiche guerre d'indipendenza che culmineranno con la creazione del [[Regno dell'Afghanistan]] nel [[1919]].
 
=== Il Regno dell'Afghanistan (1919-1973) ===
{{Vedi anche|Regno dell'Afghanistan}}
==== Le riforme di Amānullāh Khān e la guerra civile ====
 
[[File:Atatürk ve Amanullah Han.jpg|thumb|left|[[Sovrani dell'Afghanistan|Re]] [[Amānullāh Khān]], durante il Tour Europeo, qui con [[Mustafa Kemal Atatürk]] in [[Turchia]] (1928).]]
Con l'ascesa del re [[Amānullāh Khān]] nel 1919 il paese riprese il controllo della propria politica estera, uscendo dalla zona di influenza del Regno Unito.
 
Il re operò per mettere fine al tradizionale isolamento del paese negli anni successivi alla terza guerra Anglo-Afgana: stabilì rapporti diplomatici con i paesi più importanti, e, a seguito di un viaggio in Europa e Turchia (durante il quale osservò l'operato di [[Mustafa Kemal Atatürk|Ataturk]]), introdusse diverse riforme intese alla modernizzazione. Fu costretto ad abdicare nel gennaio 1929 dopo che una insurrezione armata guidata da [[Habibullah Kalakānī]] prese [[Kabul]].
 
==== I regni di Mohammed Nadir Shah e Zahir Shah ====
Il principe [[Mohammed Nadir Shah]], un cugino di Amānullāh, a sua volta sconfisse e uccise Habibullah Kalakānī nell'ottobre dello stesso anno, e con l'appoggio delle tribù Pashtun, fu dichiarato re Nadir Shah. Abbandonò le riforme radicali del suo predecessore, a favore di un percorso più cauto verso la modernità. Nel 1933 fu assassinato da uno studente di Kabul.
 
[[Mohammed Zahir Shah]] (1914-2007), il figlio diciannovenne di Nadir Shah, gli successe al trono e regnò fino al 1973. Sotto il suo regno l'Afghanistan visse uno dei periodi più lunghi di stabilità. Durante questo periodo l'Afghanistan rimase neutrale. Non partecipò alla seconda guerra mondiale, né si allineò con i blocchi di potere durante la [[Guerra fredda]].
 
Mentre il re si trovava in [[Italia]], il 17 luglio [[1973]] il cugino del re ed ex primo ministro, [[Mohammed Daud Khan]], organizzò un golpe incruento e scrisse la parola fine sulla monarchia in Afghanistan.
 
=== La Repubblica e le invasioni (1973-oggi) ===
Mohammed Daud Khan diede vita alla prima Repubblica afgana, ma il suo governo non durò molto.
Infatti il [[Partito Democratico Popolare dell'Afghanistan|Partito Democratico Popolare dell'Afghanistan (PDPA)]], d'ispirazione marxista-leninista, rovesciò il governo di Mohammed Daud Khan il 27 aprile [[1978]], con un colpo di stato, la cosiddetta ''Rivoluzione d'aprile'', e diede vita alla Repubblica Democratica dell'Afghanistan governata dal leader del partito, [[Nur Mohammad Taraki]]. Nei mesi successivi al colpo di Stato, il governo avviò una serie di riforme: fece distribuire le terre a 20.000 contadini, abrogò l'''ushur'' (ovvero la decima dovuta ai latifondisti dai braccianti) e l'usura, regolò i prezzi dei beni primari, statalizzò i servizi sociali garantendoli a tutti, diede il riconoscimento al diritto di voto alle donne, legalizzò i sindacati, vietò i matrimoni forzati e lo scambio di bambine a scopo economico, sostituì leggi tradizionali e religiose con altre laiche, mise al bando i tribunali tribali e rese pubblica a tutti l'istruzione, anche alle bambine che in precedenza non potevano andare a scuola. Queste riforme si scontrarono fortemente con le autorità religiose locali e tribali che si opposero alle politiche di Taraki.
 
Nel mese di settembre 1979 Taraki venne assassinato, su ordine del suo vice primo ministro [[Hafizullah Amin]], il quale lo sostituì alla guida del paese.
 
L'[[Unione Sovietica|URSS]] non si fidò di Amin, sospettato di legami con la [[Central Intelligence Agency|CIA]], e decise di [[Guerra in Afghanistan (1979-1989)|invadere il paese]], anche a seguito di un aumento delle rivolte e del conseguente rischio di destabilizzazione della zona.
 
L'Armata rossa entrò a [[Kabul]] il 27 dicembre [[1979]] e mise al potere [[Babrak Karmal]].
La guerra con i [[mujaheddin]], finanziati anche dagli Stati Uniti, fu lunga e cruenta e terminò con l'abbandono del paese da parte dei sovietici nel febbraio [[1989]].
 
[[File:US 10th Mountain Division soldiers in Afghanistan.jpg|thumb|Soldati statunitensi nel distretto di [[Daychopan]] durante un'operazione alla ricerca di guerriglieri talebani e munizioni. 4 settembre 2003.]]
La Repubblica Islamica dell'Afghanistan fu proclamata il 17 aprile [[1992]]. Il fronte dei [[Mujaheddin]] si dimostrò comunque molto frammentato e disunito e ciò consentì, dal [[1996]] al [[2001]], la presa del potere da parte della fazione dei [[talebani]], salvo che in alcuni territori settentrionali controllati dall'[[Fronte Islamico Unito per la Salvezza dell'Afghanistan|Alleanza del Nord]] dei restanti mujahidin anti-talebani, guidati dal comandante [[Ahmad Shah Massoud]]. I Talebani applicarono al paese una versione estrema della [[shari'a]] e ogni deviazione dalla loro legge venne punita con estrema ferocia. Emblematica fu la cattura dell'ultimo presidente della repubblica democratica afgana [[Mohammad Najibullah]]; venne catturato presso gli uffici dell'Onu di Kabul, dove si era rifugiato, e venne torturato, mutilato e trascinato con una jeep prima di essere giustiziato con un colpo alla testa ed esposto nei pressi del palazzo dell'Onu<ref>[http://archiviostorico.corriere.it/1996/settembre/28/Ora_Kabul_comanda_solo_Corano_co_0_96092812568.shtml "Ora a Kabul comanda solo il Corano"]</ref>. Altro episodio che ha fatto clamore è stata la distruzione dei [[Buddha di Bamiyan]] nel 2001.
 
Dopo l'[[Attentati dell'11 settembre 2001|attentato terroristico dell'11 settembre 2001]] gli [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]] decidono di [[Guerra in Afghanistan (2001 - in corso)|invadere l'Afghanistan]], dando il via all'operazione ''Enduring Freedom'' (Libertà Duratura) che si poneva come obiettivo la fine del regime dei talebani e la distruzione dei campi di addestramento e della rete di [[al-Qāʿida]], il gruppo terroristico guidato da [[Osama bin Laden]]. Vista la sproporzione di forze il regime integralista viene rovesciato in poco più di un mese, nel novembre del [[2001]].
 
Al potere si insedia [[Hamid Karzai]], che rimane capo di stato dell'Afghanistan sino al settembre del [[2014]]. Nel paese rimane tuttavia ancora una considerevole presenza di contingenti [[NATO]] a causa dell'instabilità politica e degli attentati terroristici di [[Talebano|Talebani]] e insorti, radicati ancora nel sud-est del paese al confine con il [[Pakistan]].
 
== Geografia ==
{{vedi anche|Geografia dell'Afghanistan}}
L'Afghanistan presenta un territorio prevalentemente montuoso, nella parte nord-orientale del Paese c'è la catena montuosa dell'[[Hindu Kush]], una delle più alte al mondo. È presente un clima molto caldo, secco e arido.
=== Morfologia ===
Privo di sbocchi sul mare e prevalentemente montuoso (per l'80% ha un'[[altitudine]] compresa tra i 600 e i 700&nbsp;m), il territorio è dominato dall'[[Hindu Kush]], che taglia in due il paese: verso nord-est il sistema si salda con i massicci del Pamir e del Karakorum, mentre a sud-est si congiunge con i monti Sulayman, in cui si aprono i passi di Khyber e Bolan, vie d'accesso all'India e importanti «porte storiche» dell'Asia. Verso Nord-ovest i rilievi digradano nella pianura percorsa dal fiume [[Amu Darya]], mentre verso sud lasciano spazio ad aree prevalentemente desertiche e ad ampi bacini palustri.
 
L'Hindu Kush prosegue a ovest con il massiccio del Koh-i-Baba collegato ai rilievi marginali dell'Iran; più a sud, si apre a ventaglio in una serie di catene parallele che digradano verso l'altopiano desertico del [[Rigestan]] (o [[Registan]]) e la depressione salina del [[Sistan]].
 
Nell'estremità settentrionale del paese si estende una limitata area pianeggiante - la regione storica della [[Battria]] o Turkestan afgano - lambita dall'[[Amu Darya]].
 
=== Idrografia ===
La maggior parte dei fiumi ([[Helmand (fiume)|Helmand]], [[Hari Rud]], [[Morghab]]) ha origine dalle catene centrali e defluisce nei bacini desertici meridionali, con la sola eccezione del Kabul, tributario dell'Indo. Sono inoltre presenti fiumi a carattere torrentizio che non sono di importante rilevanza e non sempre sono sufficienti a soddisfare il fabbisogno idrico dell'agricoltura locale.
 
=== Clima ===
L'Afghanistan è caratterizzato da un inverno rigido e un'estate torrida. Durante l'inverno la temperatura può scendere fino a -15°, ed è questo anche il periodo più piovoso dell'anno. L'estate è caratterizzata da un clima molto caldo e secco, meno in altitudine dove le sere sono fresche. I mesi migliori per il viaggio sono aprile, maggio e ottobre.
La forte aridità che caratterizza questa regione è causata da un clima di tipo continentale, con frequenti venti secchi e forti escursioni termiche, sia diurne sia stagionali. A Kabul le temperature oscillano tra -1 (media di gennaio) e 23&nbsp;°C (luglio), con appena una trentina di giorni di pioggia annui.
Il paesaggio, arido e brullo, è dominato dalla steppa, sfruttata come pascolo; le ridotte aree forestali sono limitate ai versanti meridionali delle catene lungo il confine pakistano, che beneficiano dell'influsso monsonico.
 
== Popolazione ==
=== Demografia ===
[[File:Afghanistan demography.svg|upright=1.6|thumb|Crescita demografica dal 1950 al 2016]]
La popolazione afgana è di 33.332.025 abitanti stimati nel 2016<ref>{{Cita web|url=https://www.cia.gov/library/publications/the-world-factbook/rankorder/2119rank.html#af|titolo=Population|accesso=3 gennaio 2017|sito=CIA World Factbook|editore=Central Intelligence Agency|lingua=en}}</ref>.
 
La densità è di 54 abitanti per km².
È distribuita soprattutto sugli altopiani e raggiunge una modesta densità.
La religione prevalente è musulmana sunnita.
Le lingue ufficiali sono il pashtu e il dari<ref name=LU />.
 
=== Etnie ===
Dal momento che nel paese non si effettuano più censimenti accurati da diversi decenni, non vi sono informazioni precise sulla composizione etnica della popolazione. Tuttavia, stando alle stime della Library of Congress degli Stati Uniti<ref name="memory.loc.gov">[https://memory.loc.gov/frd/cs/profiles/Afghanistan.pdf Library of Congress – Federal Research Division Country Profile: Afghanistan, 2008]</ref> la popolazione sarebbe così suddivisa:
* [[pashtun]]: 36% (42%-70%)
* [[tagiki]]: 27%
* [[hazara]]: 15%
* [[uzbechi]]: 9%
* [[aimak]]: 4%
* [[turkmeni]]: 3%
* [[baluchi]]: 2%
* altri: 4% (tra cui nomadi Kuchi).
 
Oltre trent'anni di recenti conflitti hanno spesso acuito i contrasti tra comunità, complicati anche dall'arbitraria divisione confinaria decisa dai [[Regno Unito|britannici]] nel [[1893]].
 
=== Religione ===
{{vedi anche|Religioni in Afghanistan}}
La religione principale dell'Afghanistan è quella [[musulmano|musulmana]] a maggioranza [[sunnismo|sunnita]]. Sono presenti minoranze di osservanza [[sciismo|sciita]] nel centro del paese e, a ovest, a ridosso del confine con l'Iran.
Nel Paese la [[libertà religiosa]] è limitata. L'ordinamento islamico prevede infatti libertà di culto per i non musulmani di nascita, ma anche la pena di morte per il musulmano che si rende colpevole di [[apostasia]]. In percentuale i sunniti sono l'80%, gli sciiti il 19% e l'1% altro<ref>{{cita web|url=https://www.cia.gov/library/publications/the-world-factbook/fields/2122.html#af|titolo=Religions|pagina=Afghanistan|sito=CIA World Factbook|editore=Central Intelligence Agency|accesso=3 aprile 2014}}</ref>.
 
=== Lingue ===
Diverse decine di lingue vengono parlate in Afghanistan ma quelle ufficiali sono due: il [[Lingua dari|dari]] (una forma di persiano) e il [[Lingua pashtu|pashto]]<ref name=LU />. Il dari, l'idioma più diffuso, è parlato da almeno il 50% della popolazione, il pashto da circa il 35%. Le lingue di origine turca (come l'uzbeco e il turcomanno (turkmeno)) sono parlate da circa l'11% degli afgani<ref name="memory.loc.gov"/>.
 
In particolare, nell'ambito delle 34 province dell'Afghanistan:
*9 sono di [[lingua pashtu]] ([[Helmand]], [[Khowst]], [[Konar]], [[Oruzgan]], [[Paktia]], [[Paktika]], [[Kandahar (città)|Kandahar]], [[Vardak]], [[Zabol]]);
*3 sono di [[lingua dari]] ([[provincia di Bamiyan|Bamiyan]], [[Kapisa]], [[Panjshir]]).
 
Nelle altre province sono pressoché diffusi entrambi gli idiomi. Sono inoltre parlati il [[lingua turkmena|turcomanno]] e l'[[lingua uzbeca|uzbeco]] nelle province di [[provincia di Kabul|Kabul]], [[Faryab]], [[Konduz]] e [[Baghlan]], l'uzbeco nelle province di [[Samangan]] e [[Jowzjan]], il [[lingua beluci|beluci]] nelle province di [[provincia di Farah|Farah]] e di [[Nimruz]], le [[lingue del Pamir]] nel [[Badakhshan]], il Nuristani nel [[provincia di Nurestan|Nurestan]], il Pashayi nella provincia di [[Laghman]].
 
== Ordinamento dello stato ==
<!--potere esecutivo
potere legislativo
potere giudiziario-->
 
=== Suddivisione amministrativa ===
L'Afghanistan è suddiviso in 34 [[Province dell'Afghanistan|province]] dette ''velayat'':
{|ciao
|
* <small>1</small> [[Badakhshan]]
* <small>2</small> [[Badghis]]
* <small>3</small> [[Baghlan]]
* <small>4</small> [[Balkh]]
* <small>5</small> [[Provincia di Bamiyan|Bamiyan]]
* <small>6</small> [[Daikondi]]
* <small>7</small> [[Provincia di Farah|Farah]]
* <small>8</small> [[Faryab]]
* <small>9</small> [[Provincia di Ghazni|Ghazni]]
* <small>10</small> [[Ghowr]]
* <small>11</small> [[Helmand]]
|
* <small>12</small> [[Provincia di Herat|Herat]]
* <small>13</small> [[Jowzjan]]
* <small>14</small> [[Provincia di Kabul|Kabul]]
* <small>15</small> [[Provincia di Kandahar|Kandahar]]
* <small>16</small> [[Kapisa]]
* <small>17</small> [[Provincia di Khowst|Khowst]]
* <small>18</small> [[Konar]]
* <small>19</small> [[Provincia di Konduz|Konduz]]
* <small>20</small> [[Laghman]]
* <small>21</small> [[Lowgar]]
* <small>22</small> [[Nangarhar]]
|
* <small>23</small> [[Nimruz]]
* <small>24</small> [[Provincia di Nurestan|Nurestanik]]
* <small>25</small> [[Oruzgan]]
* <small>26</small> [[Paktia]]
* <small>27</small> [[Paktika]]
* <small>28</small> [[Panjshir]]
* <small>29</small> [[Parvan]]
* <small>30</small> [[Samangan]]
* <small>31</small> [[Provincia di Sar-e Pol|Sar-e Pol]]
* <small>32</small> [[Takhar]]
* <small>33</small> [[Vardak]]
* <small>34</small> [[Zabol]]
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[[File:Afghanistan provinces numbered.png|350px|right|Mappa delle province dell'Afghanistan]]
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Le province sono a loro volta suddivise in distretti. Esistono diversi distretti ''omonimi'' tra le varie province.
 
=== Città principali ===
{{Vedi anche|Città dell'Afghanistan}}
Le città principali e le più visitate sono la capitale [[Kabul]] e [[Kandahar (città)|Kandahar]], la seconda città più visitata dopo la capitale. Il turismo nelle città è in grande crescita data la presenza di molte opere d'arte preislamica, islamica e buddhista.
 
=== Istituzioni ===
==== Ordinamento scolastico ====
Il sistema di istruzione convenzionale a tutti i livelli in Afghanistan ha sofferto enormemente a seguito degli eventi di guerra, e di conflitti civili che hanno travagliato il paese, ed è attualmente in attiva ricostruzione. Il tasso di alfabetizzazione è del 28% (43% per gli uomini e 13% per le donne).
 
===== Istituzione della AUAF =====
{{Vedi anche|Università americana in Afghanistan}}
In seguito alla richiesta nel 2002 dell'allora ministro afgano della pubblica istruzione dottor Sharif Fayez, è stato organizzato in Kabul un istituto di istruzione superiore, l'Università americana in Afghanistan, con corsi di laurea considerati prioritari per le immediate necessità del paese.
 
==== Sistema sanitario ====
Secondo l'[[Indice di sviluppo umano]], l'Afghanistan è il 15º paese meno sviluppato al mondo. L'aspettativa di vita media è stimata in circa 45 anni per entrambi i sessi. Il paese ha uno dei più alti tassi di mortalità materna nel mondo, nonché il più alto tasso di mortalità infantile nel mondo (decessi di bambini sotto un anno d'età)<ref name=CIA/>. A dicembre 2011 il paese poteva contare su più di 3.000 ostetriche<ref name="csm">{{Cita web|url=https://news.yahoo.com/childbirth-maternal-health-improve-afghanistan-160657704.html |titolo=Childbirth and maternal health improve in Afghanistan |nome=Tom A. |cognome=Peter |editore=Christian Science Monitor |data=17 dicembre 2011 |accesso=12 gennaio 2012|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20131231002243/http://news.yahoo.com/childbirth-maternal-health-improve-afghanistan-160657704.html |dataarchivio=31 dicembre 2013 }}</ref>. In Afghanistan, la carenza di vitamina D colpisce il 73,1% della popolazione<ref>{{Cita pubblicazione|cognome1=Yakoob|nome1=MY|cognome2=Salam|nome2=RA|cognome3=Khan|nome3=FR|cognome4=Bhutta|nome4=ZA|titolo=Vitamin D supplementation for preventing infections in children under five years of age.|rivista=The Cochrane database of systematic reviews|data=9 novembre 2016|volume=11|pp=CD008824|doi=10.1002/14651858.CD008824.pub2|pmid=27826955}}</ref>. Nel 2006 è stato comunicato che quasi il 60% della popolazione viveva a circa due ore dalla struttura sanitaria più vicina; nel 2002 era solo il 9%<ref name="USAID-Health">{{Cita web|url=http://afghanistan.usaid.gov/en/programs/health |titolo=Health |editore=[[United States Agency for International Development]] (USAID) |accesso=20 ottobre 2010|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20130929082306/http://afghanistan.usaid.gov/en/programs/health|dataarchivio=29 settembre 2013}}</ref>. Gli ultimi sondaggi indicano che il 57% degli afghani affermano di poter usufruire bene o molto bene a cliniche ed ospedali<ref name="csm"/>. La nazione possiede uno dei numeri più alti di persone affette da disabilità, con circa un milione di abitanti colpiti<ref>{{Cita web|autore=Anne-Marie DiNardo, LPA/PIPOS |url=http://www.usaid.gov/stories/afghanistan/fp_afghan_disabled.html |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20040508140406/http://www.usaid.gov/stories/afghanistan/fp_afghan_disabled.html |dataarchivio=8 maggio 2004|titolo=Empowering Afghanistan's Disabled Population&nbsp;– 31 Marzo 2006 |editore=Usaid.gov |data=31 marzo 2006 |accesso=19 maggio 2012}}</ref>. Circa 80.000 persone hanno perso uno o più arti; la maggioranza di queste perdite sono causate dalle mine<ref>{{Cita news|autore=Richard Norton-Taylor |url=https://www.theguardian.com/world/2008/feb/13/afghanistan |titolo=Afghanistan's refugee crisis 'ignored' |pubblicazione=Guardian |data=13 febbraio 2008 |accesso=19 maggio 2012 |città=London|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20101215150225/http://www.guardian.co.uk/world/2008/feb/13/afghanistan |dataarchivio=15 dicembre 2010 }}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.irinnews.org/report.aspx?reportid=26520|titolo=Afghanistan: People living with disabilities call for integration|editore=IRIN News|lingua=en|data=2 dicembre 2004|accesso=27 maggio 2018|sito=irinnews.org|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20110920142752/http://www.irinnews.org/report.aspx?reportid=26520|dataarchivio=20 settembre 2011|urlmorto=no}}</ref>.
 
==== Forze armate e di polizia ====
{{vedi anche|Esercito nazionale dell'Afghanistan|De Afghan Hauai Quvah}}
[[File:An MI-17 helicopter door gunner from the Afghan National Army Air Corps.jpg|upright=0.8|thumb|Un aviere afgano armato di [[mitragliatrice]].]]
 
Attualmente la polizia afgana ha in organico più di 70.000 uomini ma potrebbe raggiungere gli 80.000 secondo i nuovi piani di reclutamento. L'addestramento è gestito dall<nowiki>'</nowiki>''Afghanistan Police Program'' e impartito principalmente dall'[[United States Army|esercito statunitense]] e da quello [[Deutsches Heer (Bundeswehr)|tedesco]]. Le unità anti-narcotici sono invece addestrate dall'[[British Army|esercito inglese]], l'elaborazione e costituzione del sistema legale è affidata a [[Esercito Italiano|quello italiano]], e la dispersione dei gruppi armati illegali alle [[Jieitai|forze armate giapponesi]]. Nonostante sia la polizia a mantenere ufficialmente l'ordine, qualche volta sono i comandi militari regionali a occuparsi di ciò, soprattutto nelle campagne. Nel [[2003]], su decisione della [[NATO]], il mandato dell'[[International Security Assistance Force|ISAF]] fu esteso oltre l'area di [[Kabul]]; non ci sono perciò aree in cui siano assenti truppe internazionali, un tempo attaccate dalle [[talebani|milizie islamiche]]. Per mantenere il controllo di queste zone, sprovviste della copertura di forze di polizia afghane, è stato inviato l'esercito afghano ([[Afghan Melli-e Ourdou]])<ref name="LCCS">Il testo originale proviene dal [http://lcweb2.loc.gov/frd/cs/profiles/Afghanistan.pdf profilo sull'Afghanistan (febbraio 2005)] {{en}} monitorato nell'ambito del progetto monitoraggio del ''Library of Congress Country Studies''</ref>.
 
La polizia è stata accusata di trattamento improprio nei confronti dei prigionieri e, in molte aree, non ha investigato riguardo a crimini comuni a causa della mancanza di personale e/o comunicazioni<ref name="LCCS" />.
 
In aggiunta alla normale polizia, la [[polizia di frontiera afghana]] si occupa del controllo dei confini terrestri del paese, mentre la [[Afghan Custom Police]] si occupa della sicurezza negli aeroporti.
 
Attualmente l'esercito conta 90.000 uomini ma i piani sono di portarli a 250.000 nei prossimi anni. A causa del maggior controllo internazionale, le forze armate non sono afflitte dalla [[corruzione]] tanto quanto la polizia.
 
È inoltre presente un servizio aereo, l<nowiki>'</nowiki>[[Afghan National Army Air Force]], in gran parte non operativo. Recentemente sono stati visti alcuni progressi: sono stati addestrati dall'[[Aeronautica Militare (Italia)|Aeronautica Militare Italiana]] alcuni equipaggi, per pilotare gli [[elicottero|elicotteri]] [[Mil Mi-8|Mil Mi-17]] e [[Mil Mi-24]] e gli [[aereo da trasporto|aerei di trasporto tattico]] [[Antonov An-32]]. Il personale, in gran parte ancora addestrato negli anni del periodo comunista, è di 3.600 uomini, comprendenti 450 piloti (tra i quali vi sono anche alcune donne). Nel 2011 Sono stati acquistati 65 nuovi velivoli.
 
== Politica ==
{{Vedi anche|Politica dell'Afghanistan}}
 
=== Presidente ===
L'Afghanistan ufficialmente è una repubblica islamica. L'attuale presidente, eletto il 21 settembre 2014 è [[Ashraf Ghani|Ashraf Ghani Ahmadzai]], ex-ministro delle finanze nel precedente governo. Ghani succede a [[Hamid Karzai]], primo presidente dalla caduta dei Talebani nel 2001, già Capo di Stato ad interim fra il 2001 e il 2004, poi eletto nel 2004 e riconfermato, nonostante i brogli a lui contestati, nel 2009, in seguito al ritiro del suo sfidante al ballottaggio, [[Abdullah Abdullah]]. Nato a Kandahar, Karzai proviene da una famiglia di etnia Pashtun. Il governo grazie a ciò non subisce più una forte influenza dai talebani.
 
=== Parlamento ===
Il Parlamento è bicamerale: la camera bassa (''Wolesi Jirga'', Camera del popolo) è composta da 249 membri (dei quali almeno 64 devono essere donne e 10 sono eletti dai nomadi [[Kuchi (popolo)|Kuchi]]) ognuno in carica per 5 anni, sono eletti su base distrettuale, a suffragio universale; la camera alta (''Mesherano Jirga'', Camera degli anziani) è invece composta da 102 membri, un terzo dei quali eletti da consigli distrettuali per 3 anni, un terzo eletti da consigli provinciali per 4 anni e un terzo nominati dal Presidente per un mandato di 5 anni. La camera bassa ha la responsabilità di scrivere e ratificare le leggi e di approvare le azioni del Presidente, mentre la camera alta svolge una funzione prevalentemente consultiva, oltre ad avere in alcuni casi potere di veto.
 
== Economia ==
L'economia afgana, una tra le più povere del pianeta, risente del regime [[talebano]], ed è stata profondamente sconvolta dall'inizio dell'ultima guerra ma anche dalle guerre che l'hanno preceduta. La produzione di cereali sia per molti contadini sia per gli insorti, principalmente nelle regioni settentrionali, sono a conduzione familiare (chiamata sussistenza). I "lavoratori" erano sottopagati e eventualmente umiliati in pubblico per demolirne lo spirito per rendere più efficiente la produzione.
Le strade che transitano a [[Salang]] e a [[Tang-e Gharu]] ebbero un ruolo strategico nei recenti conflitti, l'uso estensivo da parte di veicoli militari ha lasciato le strade in cattive condizioni, diversi ponti bombardati non sono stati ricostruiti, di frequente le strade vengono chiuse a causa dei conflitti nell'area con grave danno al transito di beni di primaria necessità, attrezzature di emergenza e materiali per la ricostruzione destinati all'intero paese.
 
=== Attività estrattiva ===
Fin dagli [[anni 1970|anni settanta]] sono state fatte ricerche in ambito minerario, che hanno condotto all'elaborazione di mappe dettagliate sulla composizione del sottosuolo afgano da parte di geologi sovietici. Tuttavia non fu possibile all'epoca avviare attività estrattive a causa delle enormi problematiche politiche del paese. Sono attive miniere di modeste dimensioni, a carattere artigianale, con manodopera familiare. Nel 2004 tecnici statunitensi hanno approfondito le ricerche sovietiche, avvalendosi di attrezzature più sofisticate e coprendo più di 2/3 del territorio afgano. I risultati ottenuti hanno portato a concludere che il Paese è ricco di ferro e rame, con riserve di rilevanza assoluta di niobio e litio. Presenti anche giacimenti auriferi nei pressi di Kabul. Il Paese potrebbe quindi diventare un attore economico molto rilevante a livello mondiale per tali materiali.
 
=== La questione della ferrovia ===
[[File:New railroad in Afghanistan.jpg|thumb|Ferrovia in costruzione dal confine uzbeko a [[Mazar-i Sharif]], immagine ripresa da un elicottero americano.]]
Posto al crocevia centrale asiatico il paese non ha mai avuto ferrovie. Il fatto è emblematico, dato che tutti i paesi confinanti con l'Afghanistan ne hanno; tale fatto ha costituito un problema più che un vantaggio.
 
Infatti i paesi confinanti si affacciano all'Afghanistan con i loro sistemi ferroviari, diversi per [[scartamento]] e caratteristiche.
Alla frontiera nord i paesi della ex Unione Sovietica adottano lo [[scartamento ferroviario|scartamento largo russo]] di 1520&nbsp;mm.
A est la [[Cina]] adotta lo [[scartamento ferroviario|scartamento standard]] di 1435&nbsp;mm. A sud il [[Pakistan]] adotta lo [[scartamento ferroviario|scartamento largo indiano]] di 1676&nbsp;mm; mentre a ovest l'[[Iran]] adotta lo [[scartamento ferroviario|scartamento standard]] di 1435&nbsp;mm, come la Cina.
 
Tutti i paesi confinanti hanno fatto forti pressioni affinché fosse adottata una estensione del loro scartamento nel paese, costituendo tale fatto una evidente testa di ponte privilegiata, utilizzabile per il condizionamento economico del paese, e per favorire i loro commerci. Per tale motivo le pressioni furono sempre eluse e respinte.
 
Attualmente è stato completato un tratto ferroviario di 75 chilometri, sotto assistenza [[Stati Uniti d'America|statunitense]], che dalla cittadina afghana di frontiera con l'[[Uzbekistan]], [[Hairatan]], penetra verso sud fino alla cittadina di [[Mazar-i Sharif]], con prevista estensione fino a [[Herat]]. Il tratto quindi è connesso con la rete dell'Uzbekistan, e adotta lo [[scartamento ferroviario|scartamento largo russo]] di 1520&nbsp;mm, in uso in [[Uzbekistan]]; il tratto costituirà la prima parte del possibile asse ferroviario settentrionale dell'Afghanistan, con connessione frontaliera settentrionale.
 
In seguito alla costruzione di questa ferrovia si è verificata un storica apertura di dialogo tra il Governo iraniano ed il Governo afghano, per la costruzione di un tratto ferroviario di 191 chilometri tra [[Khaf]], [[Iran]] ed [[Herat]], Afghanistan, provenendo da ovest, e collegando il sud-ovest dell'Afghanistan con l'Iran settentrionale.
Il finanziamento è in gran parte a carico del governo iraniano e in parte a carico del governo afghano, Il finanziamento della ferrovia è supportato da un gruppo di banche asiatiche<ref>{{cita web|url=http://www.ccii.it/newspagetxt.asp?idnews=1016|titolo=L’Iran completerà la ferrovia verso Herat|editore=Camera di Commercio Italo - Iraniana|sito=ccii.it|accesso=27 maggio 2018}}</ref>.
Il tratto ferroviario è a binario unico a [[scartamento]] standard, come è quello iraniano.
 
== Ambiente ==
=== Flora ===
Gran parte dell'Afghanistan ha una vegetazione sparsa. Le pendici montuose a oriente sono la zona più verde del paese, con [[Pineta|pinete]] e boschi misti di [[Quercus|querce]], [[Juniperus|ginepri]] e [[Pistacia|pistacchi]]. Tutte le foreste afghane sono minacciate dal [[disboscamento]], e si stima che negli ultimi 25 anni il manto boschivo si sia ridotto allo 0,5% circa del territorio del paese - ovvero un sesto di quant'era in passato. Le pianure del nord sono aride e sembrerebbero senza vita, ma nascondono invece un suolo fertile che fiorisce ogni anno con le piogge tra aprile e maggio, trasformando queste spoglie distese in un tappeto verde disseminato di [[Tulipa|tulipani]] e [[Gentiana|genziane]]. I deserti del sud, sull'altro versante delle montagne, sono raramente interessati da queste precipitazioni e la loro vegetazione si limita in genere a qualche [[arbusto]] spinoso, alle [[Mimosa (Fabaceae)|mimose]] e alle [[Artemisia|artemisie]]<ref name=britannica>{{cita web|https://www.britannica.com/place/Afghanistan|Afghanistan|lingua=en}}</ref>.
 
=== Fauna ===
[[File:Uncia_uncia_-_A_tail_and_a_cat_cropped.jpg|thumb|right|Il leopardo delle nevi, ormai molto raro in Afghanistan.]]
Con ogni probabilità il più famoso animale afghano è la pecora di Marco Polo (''[[Ovis ammon polii]]''), che prende il nome dal primo viaggiatore che la descrisse al mondo occidentale. Alta un metro al dorso e con manto di color grigio pallido, questa specie di muflone ha gigantesche corna a spirale che possono raggiungere il metro e mezzo di lunghezza. Si tratta di una specie di montagna, presente nel Corridoio di Wakhan e pure in Tagikistan, nella provincia cinese dello Xinjiang e nel Pakistan settentrionale. [[Marco Polo]] notò che i pastori locali lasciavano corna e ossa per contrassegnare i sentieri, un po' come fanno oggi wakhi e kirghisi. Esistono poi numerose altre specie di bellissime pecore e capre di montagna, che attualmente sono quasi tutte limitate al Badakhshan e ad altre province che confinano con il Pakistan: tra queste vanno citate il [[Capra falconeri|markhor]], con le caratteristiche corna a spirale, la [[Ovis orientalis|pecora urial]] e il magnifico [[Capra sibirica|stambecco siberiano]]. Prima della guerra queste specie erano diffuse in tutto il paese. La [[Gazella subgutturosa|gazzella dal gozzo]], che vive nel deserto ed era cacciata dagli imperatori moghul, rischia ormai l'estinzione in Afghanistan. Dove ci sono le prede non mancano ovviamente i predatori. Il [[Panthera uncia|leopardo delle nevi]] è uno degli animali più famosi, mentre il [[Panthera pardus|leopardo comune]] è diffuso in pochi esemplari su tutto il territorio afghano, nelle zone di collina, in montagna e nelle pianure. In habitat simili vivono il [[Canis lupus|lupo grigio]], ormai ridotto a qualche coppia o gruppo familiare anziché (come si potrebbe immaginare) in branchi numerosi, e lo [[Canis aureus|sciacallo]]. L'[[Ursus arctos|orso bruno]] vive ancora in Badakhshan e Nuristan, ma non si conosce il numero di esemplari superstiti. Affine al precedente, ma più piccolo, l'[[Ursus thibetanus|orso nero]] è attestato in qualche raro esemplare nel Nuristan. In passato l'Afghanistan ospitava anche numerose [[Panthera tigris virgata|tigri del Caspio]] (una specie oggi completamente estinta), che vivevano nelle paludi e nelle foreste lungo l'Amu Darya, e il [[Acinonyx jubatus venaticus|ghepardo asiatico]], che era usato per cacciare le gazzelle. Piccoli branchi di [[Hyaena hyaena|iene a strisce]] sono tuttora presenti nella macchia e nei deserti del sud. Il [[Macaca mulatta|macaco reso]] è l'unico primate esistente in Afghanistan e vive nelle foreste del Nuristan.
 
In Afghanistan sono state registrate oltre 460 specie di uccelli, e quasi 200 nidificano nel paese. Si tratta in massima parte di specie paleartiche (di provenienza europea, dal Mediterraneo e dal nord dell'Asia), con un numero significativo di specie del subcontinente indiano. Tra gli uccelli più comuni ricordiamo il [[Acridotheres tristis|maina]], il [[Columba livia|piccione selvatico]], il [[Pycnonotidae|bulbul]] e la [[Buteo buteo|poiana]], mentre nelle montagne si avvistano regolarmente [[Corvus|corvi]] e [[Pyrrhocorax|gracchi]]. Tra i grandi rapaci meritano un cenno l'[[Aegypius monachus|avvoltoio monaco]] e il gigantesco [[Gypaetus barbatus|avvoltoio barbuto]], che vivono entrambi nelle zone isolate di montagna. I rapaci sono stati una mercanzia pregiata per alcuni gruppi etnici, e vengono tuttora catturati per la caccia o per essere venduti agli arabi. L'Afghanistan costituisce un importante corridoio per le specie migratorie di avifauna acquatica, mentre la zona meridionale del paese è da sempre uno dei luoghi di svernamento, dal quale in primavera e in estate molte specie si dirigono a nord, oltre il [[Passo del Salang|Passo Salang]]: si va dalle piccole [[Anatra|anatre]] e dai [[trampolieri]] a specie più grandi come le [[Ciconia|cicogne]]; da diversi anni non viene più avvistata la [[Grus leucogeranus|gru siberiana]]<ref name=britannica/>.
 
== Cultura ==
===Arte===
L'[[arte]] preislamica del territorio afgano va inquadrata nella storia dell'arte delle grandi formazioni storico-culturali succedutesi nell'area: [[Achemenidi|achemenide]], greco-battriana, [[parti]]ca, [[sasanidi|sasanide]] e infine islamica. L'[[arte islamica]] fornisce certamente il motivo dominante del paesaggio artistico del paese, che peraltro ha subito danni notevolissimi a causa degli eventi bellici relativi a diverse invasioni recenti (russo-sovietica e euro-americana) e all'endemica guerra civile tra fazioni e tribù rivali. Nel paese sono ancora notevoli i resti di arte buddhista, tra cui sono da ricordare le gigantesche statue dei cosiddetti "[[Buddha di Bamiyan]]", divenuti tristemente celebri a causa del brutale cannoneggiamento subito a opera di estremisti religiosi ([[Talebani]]) islamici e ora fatti oggetto di progetti di restauro in cui sono coinvolti importanti istituzioni internazionali.
=== Letterature afghane ===
Le principali lingue, persiano e pashto, parlate nel paese si collegano a due distinte tradizioni letterarie di cui senza dubbio la più vasta e prestigiosa è quella che si innesta nella [[letteratura persiana]]. Quest'ultima è fenomeno internazionale che storicamente oltrepassò i confini delle aree iraniche sia a ovest, in direzione dell'area turco-ottomana, sia a est, verso l'India dei [[Moghul]]. L'area afgana ha prodotto dal Medioevo a oggi innumerevoli poeti e scrittori di lingua persiana tra cui spiccano in particolare tre autori mistici considerati vere e proprie glorie nazionali (benché rivendicati con altrettanto ardore dall'Iran), ovvero: [[Abd Allah Ansari di Herat]] 1088&nbsp;m, grande mistico e santo sufi, [[Sana'i di Ghazna]] 1151&nbsp;m autore di poemi mistici e, infine, [[Gialal al-Din Rumi|Rumi]] di Balkh 1273&nbsp;m, considerato in tutto il mondo persofono il maggiore poeta mistico dell'intera ecumene [[musulmano|musulmana]].
 
La letteratura afgana in pashto, pur quantitativamente notevole e in grande crescita nell'ultimo secolo, ha sempre avuto un significato e una importanza essenzialmente locali, risentendo l'influenza sia della letteratura persiana sia delle contigue letterature dell'[[India]]. Da ricordare infine che le altre lingue parlate da piccole minoranze (uzbeko, turkmeno, baluchi) si collegano a distinte letterature che hanno tuttavia i loro centri principali oltre confine.
 
Entrambe le letterature principali, dalla seconda metà dell'Ottocento, si sono mostrate sensibili ai generi (romanzo, teatro), ai movimenti e agli stilemi importati dall'Europa. A partire dalle note vicende belliche che, dagli anni settanta del Novecento in poi, hanno visto l'Afghanistan preda di guerre civili e invasioni straniere, si è pure sviluppata un'ampia letteratura della diaspora, ove emergono scrittori e scrittrici (per tutti si può ricordare l'ormai celeberrimo [[Khaled Hosseini]] tradotto in ogni lingua del globo) che si esprimono sempre più spesso in lingue europee toccando i temi delicati della guerra, dell'emigrazione, della differenza, delle relazioni intertribali e interreligiose.
 
* A. Pagliaro, A. Bausani, ''La letteratura persiana'', Sansoni-Accademia, Firenze-Milano 1968
* A. Bausani, ''Le letterature del Pakistan e dell'Afghanistan'', Sansoni-Accademia, Firenze-Milano 1968
 
===Tecnologia===
* [[29 agosto]] [[1988]]: [[Abdul Ahad Momand]] è il primo afghano ad andare nello spazio
 
==Sport==
Negli ultimi anni, le squadre sportive afghane ottengono titoli sempre più celebri in occasione degli eventi internazionali. La squadra di basket dell'Afghanistan ha vinto il primo posto al South Asian Games del 2010. Nello stesso anno, la squadra di cricket del paese ha vinto l'[[ICC Intercontinental Cup 2009-10]]<ref>[http://www.cricketeurope4.net/CRICKETEUROPE/DATABASE/2009/TOURNAMENTS/INTERCONTINENTAL/about.shtml 2009–10 Intercontinental Cup] {{webarchive |url=https://web.archive.org/web/20130224153614/http://www.cricketeurope4.net/CRICKETEUROPE/DATABASE/2009/TOURNAMENTS/INTERCONTINENTAL/about.shtml |data=24 febbraio 2013 }} al CricketEurope</ref>. Nel 2012, la squadra 3x3 di basket del paese ha vinto la medaglia d'oro agli Asian Beach Games del 2012<ref>[http://www.afghan-web.com/sports/sports_history.html A Chronological History of Sports in Afghanistan] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20160202235038/http://www.afghan-web.com/sports/sports_history.html |date=2 febbraio 2016 }} al Afghanistan Online</ref>, mentre nel 2013 la squadra di calcio dell'Afghanistan ha vinto la [[Coppa della federazione calcistica dell'Asia meridionale]]. Altri sport popolari in Afghanistan includono la [[pallacanestro]], la [[pallavolo]], il [[taekwondo]], e il [[bodybuilding]]<ref>{{Cita web|url=http://www.pajhwok.com/en/sports |titolo=Sports |sito=[[Pajhwok Afghan News]] |editore=pajhwok.com |accesso=14 settembre 2011|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140209082121/http://www.pajhwok.com/en/sports |dataarchivio=9 febbraio 2014 }}</ref>. Attualmente sono in costruzione diversi stadi<ref>{{Cita web|url=http://www.pajhwok.com/en/2010/10/11/all-provinces-have-cricket-grounds-minister |titolo=All provinces to have cricket grounds: minister |autore=Javed Hamim Kakar |data=11 ottobre 2010 |sito=[[Pajhwok Afghan News]] |editore=pajhwok.com |accesso=14 settembre 2011|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20131230234105/http://www.pajhwok.com/en/2010/10/11/all-provinces-have-cricket-grounds-minister |dataarchivio=30 dicembre 2013 }}</ref>.
 
==Ricorrenza nazionale==
* [[19 agosto]]: Giorno dell'indipendenza dal Regno Unito, nel [[1919]]: in seguito alla [[Terza guerra anglo-afghana]] e al Trattato di Rawalpindi.
 
== Note ==
<references/>
 
== Bibliografia ==
* M. Stefanini, ''Avanzo di Allah, cuore del mondo. Il romanzo dell'Afghanistan'', Guerini e Associati, Milano 2002
* A. Rashid, ''Talebano. Islam, petrolio e il grande scontro in Asia Centrale'', Feltrinelli, Milano 2002
* M. Braghero, ''Afghanistan. La cultura come sfida per la ricostruzione'', EGA-Ed. Gruppo Abele, 2006
* M. Guerrini, ''Afghanistan. Profilo storico di una cultura'', Jouvence, Roma 2006
* M.Guerrini, "Afghanistan passato e presente", Jouvence, Milano 2014
* M. Papa, ''Afghanistan. Tradizione giuridica e ricostruzione dell'ordinamento tra Shari'a, consuetudini e diritto statale'', Giappichelli, Bologna 2006
* [[Emanuele Giordana|E. Giordana]], ''Afghanistan. Il crocevia della guerra'', Ed. Riuniti, Roma 2007
* E. Giunchi, ''Afghanistan, Stato e società nel cuore dell'Asia'', Carocci, Roma 2007
* [https://claudio-bertolotti.blogspot.it/ C. Bertolotti]. Shahid. Analisi del terrorismo suicida in Afghanistan. ed. Franco Angeli, Milano 2010.
* [https://claudio-bertolotti.blogspot.it/ C. Bertolotti], [http://www.difesa.it/SMD_/CASD/IM/CeMiSS/Documents/Ricerche/2012/Relint/07_RICERCA%20BERTOLOTTI.pdf Il ruolo delle potenze regionali sulla politica di sicurezza dell'Afghanistan post-nato], ed. CeMiSS, 2012.
* S. Coll, ''La guerra segreta della CIA. L'America, l'Afghanistan e Bin Laden dall'invasione sovietica al 10 settembre 2001'', BUR-Rizzoli, Milano 2008
* [[Emanuele Giordana|E. Giordana]], ''Diario da Kabul. Appunti da una città sulla linea del fronte'', ObarraO, Milano, 2010
* M. Renna, ''Ring Road - Sei mesi con gli alpini in Afghanistan'', Ed. Ugo Mursia, Milano 2011
* [[Valerio Pellizzari|V. Pellizzari]], ''In battaglia, quando l'uva è matura. Quarant'anni di Afghanistan'', [[Casa editrice Giuseppe Laterza & figli|Laterza]], Roma-Bari, 2012. ISBN 978-88-420-5572-3
* il cacciatore di aquiloni di Khaled Hosseini
 
== Voci correlate ==
{{div col|2}}
* [[Asia centrale]]
* [[Presidenti dell'Afghanistan]]
* [[Diritti LGBT in Afghanistan]]
* [[Letteratura afghana]]
* [[Regno dell'Afghanistan]]
* [[Guerra in Afghanistan (1979-1989)]]
* [[Guerra civile afghana]]
* [[Guerra in Afghanistan (2001 - in corso)]]
* [[Impero britannico]]
* [[Patrimonio dell'umanità]]
* [[Produzione di oppio in Afghanistan]]
* [[Prostituzione in Afghanistan]]
* [[Società Afghana della Mezzaluna Rossa]]
* [[Bacha Bazi]]
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== Collegamenti esterni ==
* {{en}} [http://www.cesty.in/afghanistan#mapy_afghanistanu Carta topografica di Afghanistan (1: 300&nbsp;000)] www.cesty.in
* {{cita web | 1 = http://storia.archeologia.com/blog/23/guerre-anglo-afghane-afghanistan/storia-culture-civilta/islam/ | 2 = Le guerre Anglo Afgane | accesso = 30 ottobre 2007 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20080216214618/http://storia.archeologia.com/blog/23/guerre-anglo-afghane-afghanistan/storia-culture-civilta/islam/ | dataarchivio = 16 febbraio 2008 | urlmorto = sì }}
* {{cita web|http://www.sada-e-azadi.net|Sada-e-azadi|lingua=ar, en}}
* {{cita web|http://temi.repubblica.it/limes/|Limes, Geopolitica e Afghanistan (articoli, mappe)}}
 
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