Mario Missiroli (giornalista) e Marianella Bargilli: differenze tra le pagine

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{{P|Curriculum vitae|attori|agosto 2017}}
{{F|attori italiani|agosto 2017}}
{{Bio
|Nome = MarioMarianella
|Cognome = MissiroliBargilli
|Sesso = MF
|LuogoNascita = BolognaCecina
|LuogoNascitaLink = Cecina (Italia)
|GiornoMeseNascita = 25 novembre
|GiornoMeseNascita = 27 febbraio
|AnnoNascita = 1886
|LuogoMorteAnnoNascita = Roma1971
|LuogoMorte =
|GiornoMeseMorte = 29 novembre
|GiornoMeseMorte =
|AnnoMorte = 1974
|EpocaAnnoMorte = 1900
|Attività = scrittorepersonaggio televisivo
|Attività2 = giornalistaattrice teatrale
|Nazionalità = italianoitaliana
|Immagine = Marianella Bargilli 2008.jpg
}}
Fu direttore di quattro quotidiani: ''[[il Resto del Carlino]]'', ''[[Il Secolo (quotidiano)|Il Secolo]]'', ''[[Il Messaggero]]'' e il ''[[Corriere della Sera]]''.
 
==Biografia==
Figlia di Alberto Bargilli e di Maria Teresa Lenzi, ha frequentato il [[DAMS]] subito dopo l'università. Ha iniziato il suo percorso di studi teatrali con il Teatro Danza. Dal 2000 al 2002 frequenta il teatro Blu di [[Roma]], studiando con [[Beatrice Bracco]] il [[metodo Stanislavskij]]/[[Metodo Strasberg|Strasberg]] e partecipando a laboratori. Nel 2001 ottiene una breve parte, l'amazzone, nel film ''[[Hannibal (film)|Hannibal]]'' di [[Ridley Scott]].<ref>{{Cita web|url=http://ricerca.gelocal.it/iltirreno/archivio/iltirreno/2000/06/01/LR201.html|titolo=Da Cecina al set di Hannibal - Il Tirreno{{!}}}}</ref>
Nato a [[Bologna]] da una famiglia della piccola borghesia romagnola, rimase orfano di padre all'età di tre anni. Fu allevato, insieme alla sorella Tina, dallo zio che riuscì a mandarlo avanti negli studi fino alle scuole superiori.
 
Nel 2003 conquista la notorietà con la [[Grande Fratello (terza edizione)|terza edizione]] del [[reality show]] ''[[Grande Fratello (programma televisivo)|Grande Fratello]]'', arrivando in semifinale. Nello stesso anno esordisce come conduttrice televisiva conducendo due trasmissioni per il canale satellitare [[Leonardo (rete televisiva)|Leonardo]], ''Style'' e ''Notturno''. Per la stessa rete, l'anno successivo è ideatrice e protagonista del programma sul teatro ''Tournée''.
===''Enfant prodige''===
Nel 2004 debutta nella prosa italiana interpretando [[Eliza Doolittle]] ne ''Il pigmalione'' di [[George Bernard Shaw]] per la regia di [[Roberto Guicciardini]]. Contemporaneamente si cimenta come aiuto regista negli spettacoli ''Ragazze sole con qualche esperienza'' di [[Enzo Moscato]] ed ''Emigranti'' di [[Sławomir Mrożek]] per la regia di [[Geppy Gleijeses]].
''[[Enfant prodige]]'', Missiroli cominciò la carriera giornalistica a soli 15 anni, nel [[1901]], mentre era ancora uno studente del [[liceo classico]]. Cominciò a scrivere su due settimanali politici e letterari di Bologna, ''Don Chisciotte'' e ''Rinascenza''. Nel [[1904]], fu presentato a [[Giosuè Carducci]] nella libreria di Cesare Zanichelli<ref>Cesare Zanichelli (1851 - 1917) fu il successore del padre [[Nicola Zanichelli|Nicola]] alla guida della casa editrice di famiglia.</ref>, luogo d'incontro per gli intellettuali bolognesi. Nel [[1906]] diventò redattore del ''Corriere dell'Emilia'', organo dei conservatori emiliani. In seguito collaborò a ''[[Leonardo (rivista)|Leonardo]]'' e a ''[[La Voce (rivista)|La Voce]]'', prestigiose riviste letterarie, luogo di dibattito per gli intellettuali socialisti, liberali e [[nazionalismo italiano|nazionalisti]]. Il 1º agosto [[1909]], a 23 anni, entrò nel maggiore quotidiano bolognese, il ''[[Resto del Carlino]]'', dove si occupò dei rapporti economici tra proprietari terrieri e braccianti nel territorio emiliano.
 
Successivamente ha una parte in ''Io l'erede'', di [[Eduardo De Filippo]], per la regia di [[Andrée Ruth Shammah]]; in ''Suor Agostina'', opera di Rodolfo Chirico; in ''Visioni di Gesù con Afrodite'', di [[Giuliano Scabia]] e Margot Wendice. Dal 2009 si occupa dell'ottimizzazione artistica e organizzativa del Teatro Quirino e, dal 2010, nello stesso teatro, è ideatrice e direttore artistico della rassegna ''Autogestito''<ref>{{Cita web|url=http://www.romainunclick.it/index.php?option=com_k2&view=item&id=256&catid=1/|titolo=Il Quirino è autogestito.{{!}}|urlmorto=sì}}</ref>.
La sua posizione pragmatica e scevra da influenze ideologiche gli accreditò la simpatia di [[Giovanni Giolitti]], che lo tenne sempre in forte considerazione. Conobbe [[Benedetto Croce]], che lo aiutò a pubblicare presso l'editore [[Laterza Editore|Laterza]] il suo primo libro, ''Monarchia socialista'', uscito nel [[1913]]. Nel [[1914]], dopo i tragici fatti di [[Molinella]]<ref>A Molinella avviene un gravissimo fatto di sangue a conclusione delle violente lotte agrarie che si erano protratte per tutta l'estate. Un gruppo di "[[crumiri]]" provenienti dal Veneto e dal modenese viene assalito da centinaia di braccianti e mezzadri in sciopero: sul terreno restarono 5 morti e diversi feriti.</ref> pubblicò ''[[Satrapia (saggio)|Satrapia]]'' in cui denunciava la tirannide delle organizzazioni sindacali socialiste sul bracciantato bolognese. Negli anni precedenti la [[prima guerra mondiale]] chiamò a collaborare alle pagine culturali del ''Carlino'' scrittori di diversi orientamenti storici, politici e letterari. La sua [[Terza pagina]] si caratterizzava per l'apertura al confronto di idee. Tra i collaboratori vi era anche [[Georges Eugène Sorel]], pensatore francese con cui da alcuni anni Missiroli intrecciava una fitta corrispondenza.
 
Nella stagione 2012-2013 interpreta Luisella in ''[[L'importanza di chiamarsi Ernest]]'' e ''[[Miseria e nobiltà]]'' di [[Eduardo Scarpetta]], per la regia di Geppy Gleijeses.
Nel [[1918]] Missiroli si trasferì da Bologna a [[Roma]] per lavorare in un nuovo quotidiano, ''Il Tempo''<ref>Solo omonimo dell'attuale quotidiano ''[[Il Tempo]]'', che è nato nel 1944.</ref> nelle funzioni di condirettore: per la prima volta assumeva un incarico dirigenziale. Il giornale veniva lanciato con un progetto ambizioso: fare da contraltare al ''[[Corriere della Sera]]''. Ma le cose non andarono come sperato, per cui, dopo una breve esperienza Missiroli ritornò a Bologna, dove assunse la direzione del ''[[Resto del Carlino]]'' ([[1919]]). Adottò una linea di dissenso verso il nascente [[fascismo|movimento mussoliniano]], e di appoggio al [[Governo Nitti I|primo governo]] di [[Francesco Saverio Nitti]] e ai socialisti. Per tutta risposta, [[Mussolini]] lo prese di mira: dopo nemmeno due anni Missiroli fu costretto a lasciare la direzione del Carlino.
 
Da febbraio 2015 interpreta la signora Perella in ''[[L'uomo, la bestia e la virtù]]'' di [[Luigi Pirandello]], per la regia di Giuseppe Di Pasquale. Nello stesso periodo è nel cast della serie TV ''[[La narcotici|Sfida al cielo - La narcotici 2]]'', in onda su [[Rai 1]].
===Direttore de ''Il Secolo''===
Nel settembre [[1921]] accettò la direzione del ''[[Il Secolo (quotidiano)|Secolo]]'' di [[Milano]]. Continuò la sua linea anti-mussoliniana: fece pubblicare una serie di articoli che indagavano a fondo sul [[fascismo|movimento fascista]] e sulle sue le radici profonde. In un suo articolo, Missiroli definì i fascisti «schiavisti agrari», provocando una vasta eco sulla stampa nazionale e causando la reazione risentita di [[Benito Mussolini]], che lo apostrofò sul ''Popolo d'Italia'': «Perfido gesuita e solennissimo vigliacco»<ref>Luciano Simonelli, ''Dieci giornalisti e un editore'', Milano: Simonelli, 1997, pag. 238.</ref>. Per lavare l'offesa, Missiroli sfidò il fondatore del fascismo a duello. In un prato dalle parti di San Siro, il 13 maggio [[1922]] i due si affrontarono a colpi di spada. Dopo ben sei assalti non risolutivi, al settimo Missiroli fu ferito ad una mano e lo scontro fu sospeso, senza che i due contendenti si riappacificassero.
 
==Teatro==
In ottobre i fascisti presero il potere a Roma. La direzione di Missiroli al ''Secolo'' ebbe i giorni contati. Infatti, nel luglio [[1923]] fu cacciato dalla corrente filo-fascista in seno al giornale. Nello stesso anno conobbe Regina Avanzini, di dieci anni più giovane. Si innamorò di lei e la sposò. Dall'unione nacque una figlia, Giuseppina. Sulla prima pagina del «Corriere dell'Irpinia» vengono pubblicati capitoli e brani di suoi libri. Nel [[1924]] Missiroli fu chiamato da [[Alfredo Frassati]] a dirigere la redazione romana de ''[[La Stampa]]''. Qui ebbe la sua rivincita su Mussolini. In pieno scandalo [[Giacomo Matteotti|Matteotti]] pubblicò due articoli rimasti famosi: ''Atto di accusa'' (apparso sul quotidiano torinese il 28 dicembre [[1924]]) e ''Chiamata di correo'' (apparso sul quotidiano ''[[Il Mondo (quotidiano)|Il Mondo]]'' di [[Giovanni Amendola]] il 30 dicembre) in cui attaccò senza mezze misure [[Benito Mussolini|Mussolini]], definendolo responsabile dell'assassinio.
* [[Teatro di strada]] con la compagnia "La Ferramenta" (1996-2000)
* ''[[Pigmalione (Shaw)|Pigmalione]]'', di [[George Bernard Shaw]], regia di [[Roberto Guicciardini]] / ruolo Eliza Doolittle (tournée biennale 2004-2005)
* ''[[Io, l'erede]]'', di [[Eduardo de Filippo]], regia di [[Andrée Ruth Shammah]] / ruolo Adele Selciano (tournée triennale 2005-2008)
* ''Suor Agostina'', di [[Rodolfo Chirico]], regia di [[Roberto Guicciardini]] / ruolo Suor Agostina (tournée biennale 2006-2007)
* ''Visioni di Gesù con Afrodite'', di [[Giuliano Scabia]], regia di [[Geppy Gleijeses]] / ruoli Afrodite, Maria di Magdala (tournée 2006)
* ''Delitto perfetto'', di [[Fredrick Knott]], regia di [[Geppy Gleijeses]] / ruolo Margot Wendice (tournée biennale 2006-2007)
* ''[[Eracle (Euripide)|Eracle]]'', di [[Euripide]], regia di [[Luca De Fusco]] / ruolo Dea Follia (maggio-giugno 2007 durante il XLIII ciclo di rappresentazioni classiche di Siracusa)
* ''[[Il giuoco delle parti]]'', di [[Luigi Pirandello]], regia di [[Egisto Marcucci]] e [[Elisabetta Courir]] / ruolo Silia Gala (tournée biennale 2008-2009)
* ''Alè Calais'' di [[Osvaldo Guerrieri]], regia di [[Emanuela Giordano]] / ruolo Cantastorie (tournée triennale 2009-2012 - tournée francese al Grand Théâtre de Calais e al Théâtre Mouffetard di Parigi)
* ''La stanza delle donne'', di [[Slavenka Drakulic]], regia di [[Luciano Melchionna]] ruolo Slavenka Drakulic (Giardini della Filarmonica di Roma 2010)
* ''Lo scarfalietto'', di [[Eduardo Scarpetta]], regia di Geppy Gleijeses / Amalia Sciosciammocca (debutto al festival della Versiliana, luglio 2010 - tournée biennale 2010-2012)
* ''L'affarista'', di [[Honoré de Balzac]], regia di [[Antonio Calenda]] / ruolo Julie Mercadet (tournée triennale 2011-2012)
* ''Il Priapeo dei gamberi'', di [[Christian Simèon]], regia di [[Geppy Gleijeses]] / ruolo Voce narrante (reading al Teatro Quirino per il progetto Face à Face 2011)
* ''[[Elena (Euripide)|Elena]]'', di [[Euripide]], regia di [[Alvaro Piccardi]] / ruolo Elena (maggio-giugno 2011 durante l'XI ciclo di spettacoli classici al "Festival Teatro dei due Mari" di [[Tindari]])
* ''[[A Santa Lucia]]'', di [[Raffaele Viviani]], regia di [[Geppy Gleijeses]] / ruolo Fanny (tournée 2012)
* ''[[Miseria e nobiltà (commedia)|Miseria e nobiltà]]'', di [[Eduardo Scarpetta]], regia di [[Geppy Gleijeses]] / ruolo Luisella (tournée biennale 2012-2013)
* ''[[L'importanza di chiamarsi Ernesto]]'', di [[Oscar Wilde]], regia di [[Geppy Gleijeses]] / ruolo Algernon Moncrieff (tournée biennale 2014-2015)
* ''[[L'uomo, la bestia e la virtù]]'', di [[Luigi Pirandello]], regia di [[Giuseppe Di Pasquale]] / ruolo Signora Perella (tournée biennale 2015-2016)
* ''[[Il bugiardo]]'', di [[Carlo Goldoni]], regia di [[Alfredo Arias]] / ruolo Rosaura (debutto al Napoli teatro festival, giugno 2015 - tournée biennale 2015-2017 - tournée francese Théâtre de la Cartucerie di Parigi)
* ''[[Luci della ribalta]]'', di [[Charlie Chaplin]], regia di [[Giuseppe Emiliani]] / ruolo Teresa (tournée 2016-2017)
* ''[[La cena delle belve]] (Le Repas des Fauves)'', di [[Vahè Katcha]], regia di Julien Sibre / ruolo Sofia (2017 debutto al festival di Borgio Verezzi - tournée 2019)
* ''[[La signora delle camelie]]'' di [[Alexandre Dumas figlio]], regia di [[Matteo Tarasco]] / ruolo [[Margherita Gautier]] (tournée biennale 2018-2019)
*[[Reefugees... noi come voi]] scritto e diretto da [[Ugo Bentivegna]] / ruolo Alberta (28, 29, 30 settembre 2018 - Giardini di Castel Sant'Angelo - Estate romana 2018)
 
==Filmografia==
La reazione di Mussolini non tardò. Ne ottenne il licenziamento da ''La Stampa'', poi l'espulsione dal sindacato dei giornalisti. Missiroli, tagliato fuori dal suo ambiente, trovò molta difficoltà nel continuare a lavorare. Passò dure stagioni collaborando saltuariamente in varie sedi giornalistiche, traendo però inaspettatamente giovamento da una vecchia amicizia con [[Leandro Arpinati]], federale di [[Bologna]], che lo protesse riconciliandolo col fascismo. Nel [[1926]] Arpinati fece sì che Missiroli ottenesse la tessera del [[Partito Nazionale Fascista]]. Tornò così a fare il giornalista senza, tuttavia, poter firmare i suoi articoli e utilizzando lo pseudonimo di "''Spectator''"<ref>L'illustrazione italiana, le pagine più belle, N°4 Anno 3, 2012. pag. 37</ref>. Grazie ai rapporti instaurati all'epoca della direzione del «Secolo XIX» con l'industriale Pio Perrone, proprietario della testata genovese e del «Messaggero» di Roma, esercitò di fatto la direzione del quotidiano romano, nominalmente diretto da [[Francesco Malgeri]].
===Cinema===
* ''[[Hannibal (film)|Hannibal]]'', regia di [[Ridley Scott]] (2001) – Non accreditata
* ''[[L'amore rubato (film)|L'amore rubato]]'', regia di [[Irish Braschi]] (2016)
 
===Televisione===
Si deve anche a Missiroli se durante il regime la linea del quotidiano romano non raggiunse mai gli eccessi di filofascismo di altre testate. Nel [[1930]] si fece il suo nome per la nuova direzione del ''Resto del Carlino'', ma Mussolini in persona bloccò la nomina. Nel [[1938]] firmò il ''[[Manifesto della razza]]'', prodromo delle [[leggi razziali fasciste]], ma l'impegno con la Resistenza romana riscattò gli anni della collaborazione col regime.
* ''[[La narcotici|Sfida al cielo - La narcotici 2]]'', regia di [[Michele Soavi]] – serie TV, episodio 2x01 (2015)
* ''[[Baciato dal sole]]'', regia di [[Antonello Grimaldi]] – serie TV, 4 episodi (2016)
 
==Programmi televisivi==
===Dal ''Messaggero'' al ''Corriere della Sera''===
* ''[[Grande Fratello 3]]'' ([[Canale 5]], 2003) - <small>Concorrente</small>
Passata la guerra, nel [[1946]] Missiroli guidò il maggiore quotidiano romano, «[[Il Messaggero]]» (questa volta ufficialmente), diventando uno dei più ascoltati consiglieri degli uomini di governo. Frequentò a Napoli, fino alla fine degli anni '50, il primo [[Presidenti della Repubblica Italiana|Presidente della Repubblica italiana]] [[Enrico De Nicola]], di cui fu amico. Dal [[1952]] al [[1961]] fu chiamato a dirigere il «[[Corriere della Sera]]». La famiglia Crespi, proprietaria del maggiore quotidiano italiano, gli chiese di portare il giornale su una linea il più equidistante possibile dai partiti politici. Cosa che Missiroli fece. Quando la moglie di Aldo Crespi, Giuseppina, inconsapevole che la linea del «Corriere» era improntata alla cautela spinta fino all'eccesso, gli suggerì discretamente di apporre dei correttivi, anche nella linea politica, Missiroli, che era dotato di uno humor fine, rispose: "Certo, sarebbe bello. Ma per scrivere certe cose mi ci vorrebbe un giornale…"<ref>Missiroli intendeva dire: "Per scrivere degli articoli coraggiosi mi ci vorrebbe un giornale". Cfr. [[Franco Di Bella]], ''Corriere segreto'', Rizzoli, 1982.</ref>.
* ''Style'' ([[Leonardo (rete televisiva)|Sky Leonardo]], 2003-2004) - <small>Conduttrice</small>
* ''Notturno'' (Sky Leonardo, 2004) - <small>Conduttrice</small>
* ''Tournée'' (Sky Leonardo, 2004-2005) - <small>Ideatrice e protagonista (Premio trasmissione di cultura del satellite)</small>
 
==Riconoscimenti ==
Sul fronte interno, consapevole di disporre di un organico di giornalisti di altissimo livello, adottò una strategia equanime, tesa a valorizzare ciascuno. In questo si avvalse della stretta collaborazione del caporedattore centrale [[Gaetano Afeltra]], che durante la direzione missiroliana fu - nei fatti - il vero motore del Corriere<ref>Gaetano Afeltra, ''Corriere primo amore'', 1984; ''Missiroli e i suoi tempi'', 1985.</ref>. Nel [[1961]] Missiroli apprese della sua imminente sostituzione al «Corriere» direttamente dal senatore Mario Crespi che, indebolito dalla malattia, si lasciò sfuggire una gaffe («Mi hanno detto che verrà un nuovo direttore...»)<ref>Luciano Simonelli, ''op. cit.'', pag. 266.</ref> ad una festa di ricevimento cui lo stesso Missiroli era stato invitato. Venne licenziato a poche settimane dalla scadenza del contratto, prevista per il 15 settembre [[1961]]. Il rapporto tra Missiroli e [[Milano]] fu difficile: nei dieci anni passati nella capitale lombarda, infatti, non comprò mai casa, preferendo alloggiare sempre in albergo (il «[[Grand Hotel et de Milan]]»). Nel [[1962]] fu eletto presidente della [[FNSI]], il sindacato dei giornalisti italiani. Lasciò la carica nel [[1970]]. Anche durante il mandato continuò l'attività di scrittore.
* Candidata come miglior attrice emergente al ''Premio Eti Olimpici del Teatro'' per l'interpretazione di Eliza Doolittle in "Pigmalione" di G.B. Shaw
* Vincitrice del premio ''Chianciano Terme'' per il ruolo di Eliza Doolittle
* Vincitrice del premio ''Perla del Tirreno'' per il Teatro, assegnato dal quotidiano [[Il Tirreno]]
* Candidata come miglior attrice protagonista al Premio Giovani "Vincenzo Cerami"
 
==Dissero diNote lui==
<references/>
Secondo [[Giuseppe Prezzolini]], Missiroli ebbe due maestri: [[Alfredo Oriani]] e [[Georges Sorel]]<ref>Franco Di Bella, ''Corriere segreto'', Rizzoli, 1982.</ref>.
 
==OpereAltri progetti==
{{interprogetto}}
Missiroli scriveva sempre a mano, usando la penna a cannuccia e il calamaio. Soltanto negli ultimi anni iniziò ad usare la penna a sfera (biro)<ref>Luciano Simonelli, ''op. cit.'', pag. 227.</ref>.
 
* ''Monarchia socialista'', Bari: Laterza, 1913 (fu [[Benedetto Croce]] a presentare Missiroli all'editore barese)
* ''[[Satrapia (saggio)|Satrapia]]'', Bologna: Zanichelli, 1914
* ''Critica negativa'', Bologna: Stabilimento Poligrafico Emiliano, 1914
* ''Il Papa in guerra'', prefazione di [[Georges Eugène Sorel]], Bologna: Zanichelli, 1915
* ''La Repubblica degli accattoni'', Bologna: Zanichelli, 1916
* ''Polemica liberale'', Bologna: Zanichelli, 1919
* ''Opinioni'', Firenze: La Voce, 1921
* ''Il fascismo e la crisi italiana'', Bologna: Cappelli, 1921
* ''Una battaglia perduta'', Milano: Corbaccio, 1924
* ''Il colpo di stato'', Torino: Piero Gobetti, 1924
* ''La giustizia sociale nella politica monetaria di Mussolini'', Bologna: Apollo, 1928
* ''Amore e fame'', Roma: La voce, 1928
* ''Date a Cesare: la politica religiosa di Mussolini con documenti inediti'', Roma: Libreria del littorio, 1929
* ''L'Italia d'oggi'', Bologna: Zanichelli, 1932
* ''Studi sul fascismo'', Bologna: Zanichelli, 1934
* ''Cosa deve l'Italia a Mussolini'', Roma: Edizioni di Novissima, 1936-1937 ([https://books.google.it/books?id=uyEeBQAAQBAJ&printsec=frontcover&hl=it#v=onepage&q&f=false versione digitalizzata])
* ''Italia e Africa: la gravitazione dell'Italia nel Mediterraneo'', Roma: Istituto fascista dell'Africa italiana, (dopo il 1936)
* ''Mussolini: una visione della vita'', Roma: Società editrice di Novissima, 1937
* ''Da Tunisi a Versailles'', Roma: Edizioni di Novissima, 1937-1938
* ''La politica estera di Mussolini dalla marcia su Roma al convegno di Monaco 1922-1938'', Milano: ISPI, 1939
* ''Italia e Germania nelle relazioni culturali'', Roma: Stab. Tip. F. Canella, 1941
* ''Cosa deve l'Italia a Mussolini'', Roma: Soc. Editrice di Novissima, 1941
* ''Una leggenda. L'amicizia inglese'', Roma: Documento editore, 1942
* ''Il fascismo e il colpo di stato dell'ottobre 1922'', Bologna: Cappelli, 1966
* ''Giustizia e carità nell'enciclica di Paolo VI'', Roma: Libreria Frattina editrice, 1967
* ''Il Concordato visto da un liberale'', Roma: Frattina, 1968
* ''Come si distrugge una borghesia: salviamo le classi medie'', Roma: Libreria Frattina, 1968
* ''Gente di conoscenza'', Milano-Napoli: R. Ricciardi, 1972
* ''Romanità e Germanesimo,'' Stabilimento Grafico Tiberino S.A.Roma, senza data
 
==Onorificenze==
Motivazione dell'encomio solenne per la sua attività antifascista: nel [[1943]], dopo l'8 settembre, aiutò a far evadere alcuni detenuti dal carcere romano del Celio.
 
==Note==
<references />
 
==Bibliografia==
* Giuseppe Prezzolini - Mario Missiroli, ''Carteggio (1906-1974)'', a cura e con introduzione di Alfonso Botti, Roma-Lugano, Edizioni di Storia e Letteratura - Dipartimento dell'Istruzione e cultura del Cantone Ticino, 1992, pp. XL-472.
* Luciano Simonelli, ''Dieci giornalisti e un editore'', Milano: Simonelli, 1997.
* Roberto Pertici, «[http://www.treccani.it/enciclopedia/mario-missiroli_(Dizionario-Biografico)/ MISSIROLI, Mario]», in ''Dizionario Biografico degli Italiani'', Volume 75, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 2011.
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto|q}}
 
==Collegamenti esterni==
* {{cita web|http://www.marianellabargilli.com|Marianella Bargilli Official Site}}
* [http://www.treccani.it/enciclopedia/mario-missiroli_(Dizionario-Biografico)/ MISSIROLI, Mario] la voce nel ''Dizionario Biografico degli Italiani'', sito "Treccani.it L'Enciclopedia italiana". <small>URL visitato il 26 dicembre 2015.</small>
* {{cita web|url=http://www.gitiesseartistiriuniti.it/|titolo=Dal Sito della Gitiesse Artisti Riuniti|urlmorto=no}}
 
* {{cita web|http://www.teatroquirino.it|Teatro Quirino}}
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|carica = Condirettore del quotidiano [[Il Tempo (1917)|Il Tempo]]<br/><small>Direttore [[Filippo Naldi]]</small>
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|periodo = gennaio - aprile [[1919]]
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{{Box successione
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