Il '''Consiglio della Lituania''' (in [[lingua lituana|lituano]] ''Lietuvos Taryba'', in [[lingua tedesca|tedesco]] ''Litauischer Staatsrat'', in [[lingua polacca|polacco]] ''Rada Litewska''), dopo l’11 luglio 1918, '''Consiglio di Stato della Lituania''' (in lituano ''Lietuvos Valstybės Taryba'') fu convocato per la prima volta nella Conferenza di Vilnius che durò in essere dal 18 al 23 settembre 1917. I 20 membri del consiglio, all’inizio erano di diversa età, estrazione sociale, professione e orientamento politico. Il consiglio fu riconosciuto come l’[[governo|organo esecutivo]] del [[lituani|popolo lituano]] e a lui fu affidato il compito di stabilire l’indipendenza della Lituania.<ref name=eidintas>{{Cita libro|cognome=Eidintas |nome=Alfonsas |autore2=Vytautas Žalys |autore3=Alfred Erich Senn |curatore=Ed. Edvardas Tuskenis |titolo=Lithuania in European Politics: The Years of the First Republic, 1918-1940 |edizione=Paperback |data=settembre 1999 |editore=St. Martin's Press |città=New York |isbn=0-312-22458-3 |pp=24–31 |capitolo=Chapter 1: Restoration of the State }}</ref> Il 16 febbraio 1918, i membri del consiglio sottoscrissero l’[[Atto d'indipendenza della Lituania]] dichiarò il [[Stati baltici|Paese baltico]] [[Stato sovrano]] basato su [[democrazia|principi democratici]]. Il 16 febbraio si celebra la Giornata della Restaurazione dello Stato Lituano (festeggiamenti particolari hanno avuto luogo in occasione del centenario nel 2018)<ref>https://www.repubblica.it/viaggi/2018/02/07/news/lituania_calendario_celebrazioni_centenario_indipendenza-188267993/amp/</ref>. Il consiglio gestì la proclamazione dell’indipendenza nonostante la presenza di [[Wehrmacht|truppe tedesche]] presenti sul territorio fino all’autunno del 1918 (tanto influenti da spingere porre in essere [[Regno di Lituania (1918)|una monarchia]]). Dalla primavera del 1919, il consiglio raddoppiò numericamente. Quest’organo proseguì i propri sforzi di creare un’Assemblea Costituente (in lituano ''Steigiamasis Seimas'') radunatasi per la prima volta il 15 maggio 1920.
[[File:Marzio Banfi.jpg|miniatura|Marzio Banfi davanti a una delle sue opere nel dicembre 2005]]
{{Bio
|Nome = Marzio
|Cognome = Banfi
|Sesso = M
|LuogoNascita = Bellinzona
|GiornoMeseNascita = 31 ottobre
|AnnoNascita = 1945
|LuogoMorte =
|GiornoMeseMorte =
|AnnoMorte =
|Epoca = 1900
|Epoca2 = 2000
|Attività = pittore
|Attività2 = scrittore
|Nazionalità = svizzero
|PostNazionalità = , attivo in Svizzera e in Italia
|Immagine =
|DimImmagine = 300
}}
== Biografia ==
Ultimati gli studi secondari, segue corsi di meccanica e di commercio, corsi preuniversitari a [[Losanna]], quindi l'Istituto di [[Giornalismo]] e la Facoltà di lettere all'[[Università di Friburgo]], alternando periodi di lavoro in varie professioni<ref>''Au fil du temps'', «Fribourg Illustré», Friborgo, n°259, Pasqua 1969</ref>.
==Contesto storico e Conferenza di Vilnius==
Prima menzione letteraria nel 1963, concorso Gandria-Ticino-Europa. Nel 1967, Premio "L'autore del mese", Editoriale Kursaal, Firenze, e pubblicazione di "Ed amaro ride il vento"<ref>Elvi, ''In "La vicenda del vivere" e in "Ed amaro ride il vento", F. GRIGNOLI e M. BANFI su strade diverse s'incontrano. Due giovani voci d'autentica e sincera lirica'', «Il Lavoro», Lugano, 8 novembre 1968</ref>, poesie.
Dopo l'ultima [[spartizioni della Polonia|spartizione della Confederazione polacco-lituana]] nel 1795, la Lituania divenne parte dell'[[Impero russo]]. Durante il 19° secolo, i [[polacchi]] e i [[lituani]] tentarono di raggiungere l'indipendenza. I tentativi più significativi si ebbero con la [[rivolta di Novembre]] nel 1830 e la [[rivolta di Gennaio]] nel 1863, ma le opportunità più concrete si profilarono durante la [[prima guerra mondiale]]. Nel 1915, l'[[Impero tedesco]] occupò la Lituania nel raggiungere la Russia. A seguito della [[Rivoluzione di Ottobre]] del 1917, sussistevano tutte le condizioni affinché polacchi e lituani potesse rivendicare l'indipendenza. La Germania, evitando di annettere i due Stati direttamente, cercò di stringere alleanze al fine di costituire unioni commerciali e politiche con i tedeschi<ref name=ger>{{Cita libro|cognome=|nome=Albertas |curatore= A.G.|translator= Algirdas Budreckis|titolo= Lithuania: 700 Years |anno=1984 |edizione=6th |editore= Manyland Books|città= New York| {{ISBN|0-87141-028-1}} |pp=151–162 |capitolo=Independent Lithuania}}</ref> Alla luce dei negoziati che si stavano per avviare con i russi, i tedeschi permisero la Conferenza di [[Vilnius]], sperando che quest'azione avrebbe portato ad un'indipendenza dei lituani da qualsiasi influenza sovietica in favore dei teutonici.<ref name=el>{{cite encyclopedia | editor = Simas Sužiedėlis | encyclopedia = [[Enciclopedie lituane|Encyclopedia Lituanica]] | title = Council of Lithuania | year = 1970–1978 | publisher = Juozas Kapočius | volume = I | ___location = Boston, Massachusetts | id = {{LCC|74-114275}} | pages = 581–585}}</ref> La conferenza, così, fu tenuta tra il 18 e il 23 settembre 1917: il risultato portò a stilare un programma attraverso cui la Lituania avrebbe potuto liberarsi da domini stranieri e le relazioni più o meno strette.<ref name=el/> Il 21 settembre, i partecipanti alla conferenza elessero i 20 membri del Consiglio della Lituania che avrebbero dovuto guidare in prima persona una dichiarazione d'indipendenza. Le autorità tedesche non permisero di rendere pubblica la risoluzione, ma consentirono al consiglio di andare avanti.<ref name=el/> Le autorità censurarono i giornali filo-governativi, ''[[Lietuvos aidas]]'' (''Voce della Lituania''), evitando così che il consiglio avrebbe potuto godere del sostegno popolare e nutrire meno simpatie per l'Impero tedesco.<ref name=eidintas/> La conferenza si risolse anche il dubbio sulla creazione di un'Assemblea costituente, la quale avrebbe dovuto essere eletta per agire "in conformità con i principi democratici comuni a tutti i cittadini lituani".<ref name="Ashbourne1999">{{Cita libro|autore=Alexandra Ashbourne|titolo=Lithuania: The Rebirth of a Nation, 1991-1994|url=https://books.google.com/books?id=yFoDJUq4qjQC&pg=PA11|data=1º gennaio 1999|editore=Lexington Books|isbn=978-0-7391-0027-1|p=11}}</ref>
Nel 1970, segnalazione d'acquisto dell'originale televisivo "Sul ponte dei perché", al concorso della [[RSI (azienda)|TSI]], pubblicato nel 1975 su Cenobio, 3-4.
==Rappresentanti==
Dal 1970 si dedica anche all'attività di pittore, e vive tra [[Gentilino]]-[[Collina d'Oro]] (Svizzera) e [[Genova]].
[[Image:Signatarai.Signatories of Lithuania.jpg|thumb|300px|I 20 membri del consiglio del 1918. [[Jonas Basanavičius]], rappresentante di [[Risveglio Nazionale Lituano|spicco per il suo passato]], siede al centro in primo piano ed è quello più anziano con la barba. [[Antanas Smetona]] è quello immediatamente alla sua destra]]
I 20 membri che fecero parte del primo consiglio erano, come detto, di diversa formazione culturale, diversa età (il più giovane aveva 25 anni e il più anziano 66) e differente orientamento politico. Erano, in particolare, otto [[giurista|giuristi]], quattro [[sacerdote|sacerdoti]], tre [[agronomia|agronomi]], due [[finanza|finanzieri]], un [[medico]], un [[editoria|editore]] e un [[ingegneria|ingegnere]].<ref>{{Cita web|url=http://www.lnm.lt/index.php?option=com_content&task=view&id=172&Itemid=231 |titolo=Lietuvos taryba |editore=Museo Nazionale della Lituania|accesso=2 settembre 2006|urlarchivio= https://web.archive.org/web/20070514092128/http://www.lnm.lt/index.php?option=com_content&task=view&id=172&Itemid=231 |dataarchivio= 17 luglio 2019|urlmorto=yes|lingua=lt}}</ref> Otto membri erano [[Cristianesimo democratico|cristiani democratici]] e sette non allineati. Solamente un membro aveva conseguito una [[università|formazione universitaria]].<ref>{{Cita web|nome=Sigitas |cognome= Jegelevičius |url= http://www.lrt.lt/sites/static.php?strid=215331& |titolo= Vasario 16-osios Akto signatarai |editore= [[Lietuvos Nacionalinis Radijas ir Televizija|LRT]] |accesso=2 settembre 2006|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20071013155201/http://lrt.lt/sites/static.php?strid=215331&|dataarchivio=13 ottobre 2007|lingua=lt}}</ref> Il rappresentante che è morto più di recente è [[Aleksandras Stulginskis]], spentosi nel settembre del 1969.<ref>{{Cita web|url=http://www.lnm.lt/en/exposition-locations/house-of-signatories/signatories-of-act-of-independence/24-ekspoziciniai-padaliniai/signatar-namai/136-aleksandras-stulginskis-18851969|titolo=Aleksandras Stulginskis (1885–1969)|editore=Museo Nazionale Lituano|accesso=17 luglio 2019|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20141031040616/http://www.lnm.lt/en/exposition-locations/house-of-signatories/signatories-of-act-of-independence/24-ekspoziciniai-padaliniai/signatar-namai/136-aleksandras-stulginskis-18851969|dataarchivio=31 ottobre 2014|dead-url=yes}}</ref>
Durante il primo incontro del 24 settembre, [[Antanas Smetona]] fu eletto come presidente del consiglio. Ad egli si affiancavano due vice-presidenti e due segretari. Questi ultimi cambiarono assai frequentemente, a differenza di Smetona che rimase presidente fino al 1919, anno in cui fu eletto come primo [[Presidente della Lituania]].<ref name=el/> A Smetona seguì [[Stasys Šilingas]] come presidente del consiglio, non più formato da venti membri. La prima modificazione si ebbe il 13 luglio 1918, quando sei nuovi membri ([[Martynas Yčas]], [[Augustinas Voldemaras]], [[Juozas Purickis]], [[Eliziejus Draugelis]], [[Jurgis Alekna]] e [[Stasys Šilingas]]) furono ammessi e quattro si dimisero (Kairys, Vileišis, Biržiška, Narutavičius).<ref name=cd-1015>{{Cita libro|cognome=Skirius |nome=Juozas |titolo=Gimtoji istorija. Nuo 7 iki 12 klasės |url=http://mkp.emokykla.lt/gimtoji/ |accesso=17 luglio 2019 |anno=2002 |editore=Elektroninės leidybos namai |città=Vilnius |isbn=9986-9216-9-4 |capitolo=Vokietija ir Lietuvos nepriklausomybė |urlcapitolo=http://mkp.emokykla.lt/gimtoji/?id=1015 |lingua=lt |urlmorto=yes |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20070717110757/http://mkp.emokykla.lt/gimtoji/ |dataarchivio=17 luglio 2017 }}</ref> Dalla primavera del 1919, il consiglio era costituito dal doppio dei rappresentanti rispetto a quello iniziale.<ref name=el/>
Come poeta e scrittore riceve in seguito, con altre opere, vari riconoscimenti tra i quali il 1º Premio, Trofeo, al Premio Città di Venezia del [[1983]]<ref>''Poeta e pittore ticinese premiato a Venezia'', «Corriere del Ticino», Lugano, 18 maggio 1983</ref>, all'Excelsior al Lido di Venezia.
== Dichiarazione d'Indipendenza ==
Nella pittura, nelle opere dei primi anni Settanta, emergono fantasmi e simulacri, ombre dai contorni incerti, con titoli come simbolo, [[totem]], draghi, cavalieri e baccanti, [[magma]], paesaggi, figure e animali nel magma ([[Baden (Svizzera)|Baden]] 1972, [[Ponte Tresa]] 1975<ref>''Marzio Banfi espone a Ponte Tresa - Una pittura "vera" e folgorante che ha l'immediatezza del lampo, «Giornale del Popolo», Lugano, 11 gennaio 1975''</ref>). Seguono immagini simboliche insepolte nella coscienza, con i "paesaggi" e le "figure" sempre del 1975-[[1976]] (Galleria L'Elicottero<ref>Pier Riccardo Frigeri, ''Marzio Banfi espone all'Elicottero'', «Gazzetta Ticinese», Lugano, 9 maggio 1975</ref><ref>Dalmazio Ambrosioni, ''Marzio Banfi, o il recupero come entità spirituale'', «Terra Ticinese», Lugano, 6-1975</ref>, Lugano; Art 7, Basilea). Seguono "Proiezione [[Archetipo]]", dove i paesaggi dell'anima ribollono in stato di perenne fluidità (Grand Prix Mediterranée 1984; "Arte-Stampa", Palazzo Venezia, Roma 1984<ref>Francesco Proia, ''14ª Mostra della Stampa e dell'informazione: inaugurata dal Ministro Gullotti conclusa con la visita del Ministro Biondi'', «Areopago Cirals», Lido di Roma, dicembre 1984</ref>; Galleria San Vidal, Venezia 1985<ref>Laura Facchinelli, ''Mostre d'Arte'', «La Nuova Venezia», Venezia, 28 luglio 1985</ref>).
{{vedi anche|Atto d'indipendenza della Lituania}}
[[File:Original Act of Independence of Lithuania hand-written in Lithuanian language.jpg|thumb|right|L'Atto d'indipendenza originale scritto a mano dai venti membri e poi firmatari del consiglio]]
Poco dopo l'elezione dei rappresentanti, si verificarono importanti sviluppi in [[Impero russo|Russia]]. La [[Rivoluzione d'Ottobre]] portò i [[bolscevichi]] al potere. Questi firmarono una tregua con l'[[Impero tedesco]] il 2 dicembre 1917 e iniziarono ad avviare negoziati di pace. La Germania chiedeva frattanto rapporto sulle intenzioni dei lituani (e soprattutto sui rapporti che intendeva stringere con essa). Nel cosiddetto Protocollo di Berlino, si redasse un atto col quale i teutonici si impegnavano a riconoscere l'indipendenza della Lituania se i baltici avessero stipulato una "alleanza certa e permamente della Lituania", oltre a prevedere convenzioni che concernevano affari militari, trasporti, confini doganali e valuta da adottare.<ref name=el/> Il consiglio fu d'accordo, sostenendo però come condizione che quest'ultimo avrebbe dovuto occuparsi delle politiche interne e degli affari esteri. I tedeschi rigettarono la proposta. L'11 dicembre, il consiglio adottò la risoluzione con cui si stipulava l'"alleanza certa e permanente" con i tedeschi sulla base delle precedenti convenzioni. Quindici membri votarono a favore, nonostante questa fosse stata poi sottoscritta da tutti e venti.<ref name=el/>
La Germania venne meno alle sue promesse e non riconobbe lo Stato lituano: di conseguenza, quest'ultimo non fu invitato alle negoziazioni del [[trattato di Brest-Litovsk]]. I lituani, inclusi quelli all'estero, disconobbero la dichiarazione dell'11 dicembre.<ref name=eidintas/> La dichiarazione, vista come troppo filo-tedesca, era un ostacolo alla costituzione di [[diplomazia|relazioni diplomatiche]] con [[Regno Unito]], [[Francia]] e [[Stati Uniti]], al tempo nemici dei teutonici.<ref>{{Cita libro|cognome=Skirius |nome=Juozas |titolo=Gimtoji istorija. Nuo 7 iki 12 klasės |url=http://mkp.emokykla.lt/gimtoji/ |accesso=17 luglio 2019 |anno=2002 |editore=Elektroninės leidybos namai |città=Vilnius |isbn=9986-9216-9-4 |capitolo=Nuo autonomijos prie nepriklausomybės |urlcapitolo=http://mkp.emokykla.lt/gimtoji/?id=1011 |lingua=lt |urlmorto=yes |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20070717110757/http://mkp.emokykla.lt/gimtoji/ |dataarchivio=17 luglio 2019 }}</ref> L'8 gennaio 1918, lo stesso giorno in cui [[Woodrow Wilson]] annunciava i [[quattordici punti]], il consiglio propose degli emendamenti alla dichiarazione dell'11 dicembre per le facoltà di cui disponeva l'Assemblea costituente. Le modifiche furono rigettate dai tedeschi e ciò rese comprensibile come questi ultimi volessero sì l'esistenza del consiglio, ma con funzioni puramente consultive.<ref name=eidintas/> A questo punto, cinque rappresentanti lituani si dimisero per protesta e svariati altri minacciarono di prendere la stessa decisione. Il 16 febbraio, il consiglio temporaneamente presieduto da [[Jonas Basanavičius]], decise di ri-dichiarare la propria sovranità, stavolta senza menzionare nulla sulle relazioni con i teutonici.<ref>Giovanna Motta, ''Il Baltico: Un mare interno nella storia di lungo periodo'', Edizioni Nuova Cultura, 2013, ISBN 978-88-68-12158-7, p.82.</ref> Queste scelte di politica estera venivano demandate alla costituente. Il 16 febbraio in [[Lituania]] si celebra il giorno della Restaurazione Nazionale.<ref>{{lt icon}} [http://www3.lrs.lt/pls/inter3/dokpaieska.showdoc_l?p_id=134377 Lietuvos Respublikos švenčių dienų įstatymas], Žin., 1990, Nr. 31-757, [[Seimas]]. Revisionato il 2019-07-17.</ref>
Nelle mostre del 1987 (San Vitale, [[Bologna]]<ref>Angela Andina, ''Patrocinata dal Consolato Generale di Milano. Un pittore svizzero a Bologna: personale di Marzio Banfi'', «Gazzetta Svizzera» N. 4, aprile 1987</ref>; Expo-Arte [[Bari]]), la pittura si fa più materica e porterà poi ai "Materici-attraversando l'[[inconscio collettivo]]" della Mostra Omaggio della Città di Venezia, della Provincia di Venezia e della Regione Veneto, al Centro d'Arte San Vidal, Venezia<ref>Paolo Rizzi. ''L'inconscio collettivo, una mostra del pittore Marzio Banfi a Venezia''. «Il Gazzettino», Venezia, 5 luglio 1989</ref><ref>Orfango Campigli, ''Omaggio di Venezia al pittore Marzio Banfi'', «Secolo d'Italia», 20 luglio 1989</ref> (1989).
==Conseguenze==
Anche le opere esposte nelle mostre successive fanno parte dei "Materici", senza mai smarrire il suo forte attaccamento alla natura, che costituisce la base della sua pittura neoinformale ([[Biennale internazionale dell'arte contemporanea]] di Firenze, 1997; "Gli scenari dell'inconscio", 2003<ref>Enrico Costanza, ''Gli scenari dell'inconscio (2000-2003) di Marzio Banfi'', «City Bologna», 5 novembre 2003</ref> e "Generazione anni quaranta" 2005<ref>''Al museo d'arte di Pieve di Cento c'è anche Marzio Banfi'', «Il Mattino della Domenica», Lugano, 18 dicembre 2005</ref>, [[Museo delle eccellenze artistiche e storiche]] del '900, "G. Bargellini", Pieve di Cento; varie partecipazioni, su invito, al Premio Internazionale d'Arte Sulmona, 2003, 2008, 2009, 2010 - premiato con la Medaglia della [[Camera dei deputati]] italiana<ref>''Un riconoscimento'', «Rivista di Bellinzona», Bellinzona, n.11, novembre 2010</ref> - 2011, 2012, 2013, 2014 e 2015; Notte delle Arti, 2005<ref>Annalisa Rimassa, ''White, la notte del 23 è piccola per noi'', «Il Secolo XIX», Genova, 21 dicembre 2005</ref>, Rumble Tumble, 2007<ref>''Cultura, Marzio Banfi'', «La Repubblica», Genova, 28 aprile 2007</ref>, Galleria Rovani 2008, a Genova; mostre veneziane al Centro d'Arte San Vidal, "Omaggio a Paolo Rizzi", 2008<ref>''Arte - Alla galleria San Vidal un omaggio veneziano a Paolo Rizzi'', «Il Gazzettino», Venezia, 11 marzo 2008</ref>, "Paolo Rizzi - itinerario di un Mondo Critico", 2010<ref>Titta Bianchini, ''Galleria San Vidal - L'omaggio di trentotto artisti a Paolo Rizzi'', «Il Gazzettino», Venezia, 29 settembre 2010</ref>, "Biennale a Confronto, settembre 2011<ref>Titta Bianchini, ''L' altra Biennale, l'arte internazionale si confronta'', «Il Gazzettino», Venezia, 21 settembre 2011</ref>", "Moleca d'Oro San Vidal 2012, Riconoscimento all'attività artistica<ref>Titta Bianchini, ''Consegnati i Premi "Moleca d'Oro San Vidal 2012"'', «Il Gazzettino», Venezia, 3 aprile 2012</ref>", "Arte Carnevale 2013", targa del Leone d'Oro alla carriera<ref>Corriere della Sera - Corriere Veneto, 13 febbraio 2013</ref>, "Biennale a Confronto 2013<ref>Titta Bianchini, Centro d'Arte San Vidal. ''La mostra personale di Marzio Banfi'', "Il Gazzettino", Venezia, 25 giugno 2013</ref>", Arte Carnevale 2014, Medaglia d'Oro "Testimonial"<ref>{{Cita news|autore = |titolo = |pubblicazione = La Nuova|data = 27 febbraio 2014}}</ref>, Primavera San
I tedeschi non furono soddisfatti della nuova dichiarazione e chiesero al consiglio di riconsiderare la bozza dell'11 dicembre.<ref name=cd-1015/> Il 3 marzo 1918, fu sottoscritto il [[trattato di Brest-Litovsk]]. In esso si dichiarò che i [[Paesi baltici]] rientravano nella [[sfera di influenza]] tedesca e i russi rinunciavano a qualsiasi rivendicazione territoriale su queste. Il 23 marzo, la Germania riconobbe l'indipendenza della Lituania sulla base della dichiarazione dell'11 dicembre.<ref name=el/> Nonostante ciò, nulla cambiò nella sostanza sul ruolo del consiglio: ogni sforzo volto a ristabilire un'amministrazione gestita dalla Wehrmacht fu ostacolato.<ref name=gerutis>{{Cita libro|cognome=Gerutis |nome=Albertas |curatore= Albertas Gerutis |translator= Algirdas Budreckis|titolo= Lithuania: 700 Years |anno=1984 |edizione=sesta edizione |editore= Manyland Books|città= New York|cid={{LCC|75-80057}}. {{ISBN|0-87141-028-1}} |pp=151–162 |capitolo=Independent Lithuania}}</ref> Restava ancora da sciogliere il nodo sulla [[forma di governo]]. La Germania, guidata da un [[kaiser]], suggeriva la [[monarchia]]. Per questo fu proposta un'unione con la [[Casato di Hohenzollern|casata prussiana Hohenzollern]].<ref name=el/> Come alternativa, il 4 giugno 1918, il consiglio votò per invitare il Duca Guglielmo di Urach e conte di [[Württemberg]], a divenire re della Lituania. Quest'ultimo accettò e fu eletto [[Regno di Lituania (1251-1263)#Tentativi di ripristinare la monarchia|re di Lituania]] come [[Mindaugas II]] il 13 luglio 1918. Non mancarono critiche, le quali causarono la dimissione di quattro membri del consiglio in protesta.<ref name=TB>{{Cita web|url=http://www.bernardinai.lt/index.php?url=articles/54471 |titolo=Karališkojo kraujo paieškos: Lietuva ir šimto dienų karalius|editore=Bernardinai.lt|accesso=17 luglio 2019|lingua=lt}}</ref>
Vidal 2014<ref>{{Cita news|autore = T.B.|titolo = Scoletta San Zaccaria - Primavera d'arte alla San Vidal, una mostra,|pubblicazione = Il Gazzettino, Venezia|data = 21 marzo 2014}}</ref>, Galleria San Vidal, Gli artisti di ieri e di oggi<ref>{{Cita news|autore = Titta Bianchini|titolo = Scoletta San Zaccaria, - Galleria San Vidal, gli artisti di ieri e di oggi|pubblicazione = Il Gazzettino, Venezia|data = 1º luglio 2014}}</ref>, "Biennale a Confronto 2015<ref>{{Cita news|autore = |titolo = |pubblicazione = Gente Veneta|data = 9 ottobre 2015}}</ref>", con presentazione del volume "SAN VIDAL. ARTISTI IERI E OGGI<ref>{{Cita news|autore = Titta Bianchini|titolo = In un libro la storia del Centro San Vidal|pubblicazione = Il Gazzettino|data = 3 ottobre 2015|città = Venezia}}</ref>").
La Germania non riconobbe il nuovo sovrano e le relazioni con il consiglio continuarono a rimanere tese.<ref name=TB/> All'organo governativo non fu permesso determinare i [[confine|confini territoriali]] del Paese, stabilire un'[[ambasciata]] a [[Berlino]] o formare una [[pubblica amministrazione]]: ricevette qualche piccolo fondo monetario per coprire le spese nel settembre 1918.<ref name=gerutis/> La situazione cambiò con la [[Rivoluzione di novembre]] del 1918 poco prima della fine [[Grande Guerra]]: questa instabilità politica di certo non metteva i tedeschi in una posizione di vantaggio. Pertanto, il 2 novembre il consiglio adottò la prima costituzione provvisoria. La decisione di invitare Mindaugas II fu congelata e poi poco dopo annullata; tale azione ricucì gli strappi politici nati mesi prima.<ref name=gerutis/> Le funzioni del governo furono presiedute da tre membri, con Augustinas Voldemaras invitato a formare il primo [[gabinetto di governo]].<ref name=eidintas/> La costituzione di esso arrivò l'11 novembre 1918, data in cui l'Impero tedesco firmò l’[[armistizio di Compiègne]]. Il consiglio iniziò ad allestire un [[Lietuvos kariuomenės Sausumos pajėgos|esercito]], forze di polizia, amministrazioni locali e altre istituzioni. Si tentò di coinvolgere in questo processo anche minoranze [[ebrei lituani|ebraiche]] e [[bielorussi|bielorusse]].<ref name=cd-1015/> Non figuravano donne nel consiglio, sebbene fosse stata presentata una [[petizione]] perché fossero presenti (20.000 firme totali).<ref name="SharpStibbe2011">{{Cita libro|autore1=Ingrid Sharp|autore2=Matthew Stibbe|titolo=Aftermaths of War: Women's Movements and Female Activists, 1918-1923|url=https://books.google.com/books?id=_ElYvzVbxCsC&pg=PA292|data=14 febbraio 2011|editore=BRILL|isbn=90-04-19172-0|p=292}}</ref>
Continua il ciclo delle mostre veneziane con "Aprile Arte San Vidal 2016<ref>{{Cita news|autore=T.B.|titolo=Scoletta San Zaccaria - Aprile arte alla San Vidal, una collettiva|pubblicazione=Il Gazzettino|città=Venezia|data=7 aprile 2016}}</ref>", "Arte Estate San Vidal 2016<ref>{{Cita news|autore=Giorgio Pilla|titolo=|pubblicazione=Gente Veneta, Società e Cultura|città=Venezia|data=1º luglio 2016}}</ref>", "Premio Venezia San Viidal 2016, riconoscimento all’attività artistica<ref>{{Cita news|autore=T.B.|titolo=Premio San Vidal, consegna dei riconoscimenti|pubblicazione=Il Gazzettino, Arte|città=Venezia|data=28 ottobre 2016}}</ref>", "Carnevale San Vidal 2017<ref>{{Cita news|autore=T.B.|titolo=|pubblicazione=Il Gazzettino|città=Venezia|data=7 febbraio 2017}}</ref>", "Immaginario Collettivo<ref>{{Cita news|autore=T.B.|titolo=|pubblicazione=Il Gazzettino|città=Venezia|data=8 settembre 2017}}</ref>", "Biennale a Confronto - Arte chiama Arte 2017<ref>{{Cita news|autore=T.B.|titolo="Arte chiama arte", Rassegna alla Scoletta San Zaccaria|pubblicazione=Il Gazzettino|città=Venezia|data=3 giugno 2017}}</ref>","Sotto il Segno dell’Arte<ref>{{Cita news|autore=|titolo=|pubblicazione=Gente Veneta|città=Venezia|data=22 dicembre 2017}}</ref>", "L'incanto del Gesto", "Mutazioni", "Archetipi", "Padiglione UCAI Nazionale, Premio alla Carriera 2019".
A causa di diversi conflitti, il processo di formazione politica fu estremamente rallentato (si pensi alla [[Repubblica Socialista Sovietica Lituana (1918-1919)]], la [[RSS Lituano-Bielorussa]], la [[guerra sovietico-polacca]] e la [[guerra polacco-lituana]]).<ref name="Crampton2002">{{Cita libro|autore=R. J. Crampton|titolo=Eastern Europe in the Twentieth Century - And After|url=https://books.google.com/books?id=CjCEAgAAQBAJ&pg=PA97|data=12 aprile 2002|editore=Routledge|isbn=978-1-134-71222-9|p=97}}</ref> Le prime elezioni libere per eleggere l’Assemblea Costituente Nazionale si tennero nell’aprile del 1920.<ref name="Suziedelis2011">{{Cita libro|autore=Saulius A. Suziedelis|titolo=Historical Dictionary of Lithuania|url=https://books.google.com/books?id=VkGB1CSfIlEC&pg=PA85|data=7 febbraio 2011|editore=Scarecrow Press|isbn=978-0-8108-7536-4|p=85}}</ref> Il consiglio sarà poi rimpiazzato dal parlamento, [[Seimas]] un paio di anni dopo (2 agosto 1922), quando fu adottata la Costituzione della Lituania.<ref name="Rauch1974">{{Cita libro|autore=Georg von Rauch|titolo=Die Geschichte der baltischen Staaten|url=https://books.google.com/books?id=DwLVOSCXhXcC&pg=PA79|data=1º gennaio 1974|editore=University of California Press|isbn=978-0-520-02600-1|p=79}}</ref>
Nel 2009, ne scrive, in un approfondito studio nella sua "Storia dell'Arte italiana del '900 per generazioni"<ref>''Studio su un bellinzonese'', «Rivista di Bellinzona», Bellinzona, n° 12, dicembre 2009</ref>, Giorgio Di Genova (volume VI, tomo II, Edizioni Bora, Bologna, Italia).
==Altri progetti==
== Mostre personali ==
{{interprogetto|commons=Category:Consiglio della Lituania}}
* 1972: Galerie 7, Baden (Svizzera)
* 1975: Galleria al Ponte, Ponte Tresa (Svizzera)
* 1975: Galleria L'elicottero, Lugano (Svizzera), maggio
* 1975: Galleria L'elicottero, Lugano (Svizzera), novembre
* 1983: Studio d'arte Marzio Banfi, Gentilino (Svizzera)
* 1985: Galleria San Vidal, Venezia (Italia)
* 1986: Galleria Paradiso, Grono (Svizzera)
* 1986: Studio d'arte Marzio Banfi, Gentilino (Svizzera)
* 1987: Galleria San Vitale, Bologna (Italia)
* 1987: Studio d'arte Marzio Banfi, Gentilino (Svizzera)
* 1989: Centro d'arte San Vidal, Venezia (Italia)
* 1991: Ca' di Sotto, Gentilino (Svizzera)
* 2001: Galleria San Vidal, Scoletta San Zaccaria - saletta, Venezia (Italia)
* 2003: MAGI'900, Museo d'arte delle Generazioni italiane del '900 "G.Bargellini", Pieve di Cento (Italia)
* 2005: "Notte delle Arti", Genova (Italia)
* 2007: Rumble Tumble, Genova (Italia)
* 2013: Centro d'Arte San Vidal, Venezia (Italia) - in occasione di "Biennale a Confronto 2013"
*2019: Padiglione UCAI Nazionale, Spazio S V, Centro espositivo San Vidal, Scoletta San Zaccaria, Venezia (Italia)
{{Portale|Lituania|Storia}}
== Rassegne e mostre collettive ==
* 1973: Galerie Burdeke, Zurigo (Svizzera)
* 1976: Art 7, Basilea (Svizzera) con la Galleria L'elicottero
* 1984: "Grand Prix Méditerranée", mostra itinerante artistica europea in Italia, Benevento (Rocca dei Rettori), Avellino (Biblioteca Provinciale), Caserta (Galleria Europa), Napoli (Sala Valeriana e Castel dell'Ovo)
* 1984: "Rassegna d'arte figurativa moderna", Hotel Savoy, Roma (Italia)
* 1985: "Quinta Biennale Mare di Roma", Saloni della Cej, Roma (Italia)
* 1986: "More-Ljudi-Obala", Muzej Grada, Sibenika (ex Jugoslavia)
* 1987: "Expo-arte Bari" (Italia), con la Galleria San Vitale
* 1989: "More-Ljudi-Obala", Muzej Grada, Sibenika (ex Jugoslavia)
* 1989: "L'arte tra storia e natura", a cura di Paolo Rizzi, Manlio Vigorelli, Cesare Ruffatto, Vilmo Bertolini, [[Fiera di Padova]] (Italia)
* 1994: "14 pittori, incisori e scultori per un messaggio europeo", a cura di Paolo Rizzi, Centro d'arte G.B.Tiepolo, Udine (Italia)
* 1996: "Dalla natura al simbolo", a cura di Paolo Rizzi, Centro d'arte G.B.Tiepolo, Udine (Italia)
* 1997: Invitato alla "Prima Biennale internazionale dell'arte contemporanea Città di Firenze", Palaffari, Firenze (Italia)
* 1998: "Un navigar pittoresco", a cura di Paolo Rizzi, Centro d'arte G.B.Tiepolo, Udine (Italia)
* 1999: "Quando urge la fantasia", a cura di Paolo Rizzi, Galleria Lazzaro by Corsi, Milano (Italia)
* 1999: "Cinquantesimo del Centro d'arte San Vidal", Villa Breda, Ponte di Brenta (Italia)
* 1999: Scoletta San Zaccaria, Venezia (Italia)
* 2000: "Colori e fantasia", a cura di Paolo Rizzi, Galleria Art point Black, Firenze, Italia
* 2003: Invitato al XXX Premio Sulmona, Rassegna Internazionale d'arte contemporanea, ex Convento di Santa Chiara, Sulmona (Italia)
* 2003: Invitato alla 14ma Biennale d'Arte del Friuli-Venezia Giulia, Udine (Italia)
* 2004: "Quando l'arte esprime i sentimenti", a cura di Paolo Rizzi, Associazione Culturale Gadarte, Firenze, Italia
* 2005-2006: "Generazione Anni Quaranta", a cura di Giorgio di Genova, MAGI '900, Museo d'arte delle Generazioni italiane del '900 "G.Bargellini", Pieve di Cento (Italia)
* 2008: "Omaggio a Paolo Rizzi", Centro d'arte San Vidal, Scoletta San Zaccaria, Venezia (Italia)
* 2008: Galleria Rovani, Quinto al Mare, Genova (Italia)
* 2008: Invitato al XXXV Premio Sulmona, Rassegna Internazionale d'arte contemporanea, Polo Museale Civico-Diocesano, ex Convento di Santa Chiara, Sulmona (Italia)
* 2009: "Mare Gente Lido", Museo della Città, Sebenico (Croazia)
* 2009: Invitato al XXXVI Premio Sulmona, Rassegna Internazionale d'arte contemporanea, Polo Museale Civico-Diocesano, ex Convento di Santa Chiara, Sulmona (Italia)
* 2010: Invitato al XXXVII Premio Sulmona, Rassegna Internazionale d'arte contemporanea, Polo Museale Civico-Diocesano, ex Convento di Santa Chiara, Sulmona (Italia)
* 2010: "Paolo Rizzi - Itinerario di un Mondo Critico", Centro d'arte San Vidal, Scoletta San Zaccaria, Venezia (Italia)
* 2011: Centro d'arte San Vidal, Scoletta San Zaccaria, Venezia (Italia)
* 2011: "Biennale a Confronto", Centro d'arte San Vidal, Scoletta San Zaccaria, Venezia (Italia)
* 2011: Invitato al XXXVIII Premio Sulmona, Rassegna Internazionale d'arte contemporanea, Polo Museale Civico-Diocesano, ex Convento di Santa Chiara, Sulmona (Italia)
* 2012: "Moleca d'Oro San Vidal 2012, riconoscimento all'attività artistica", Centro d'Arte San Vidal, Scoletta San Zaccaria, Venezia (Italia)
* 2012: Invitato al XXXIX Premio Sulmona, Rassegna Internazionale d'arte contemporanea, Polo Museale Civico-Diocesano, ex Convento di Santa Chiara, Sulmona (Italia)
* 2013: "Arte Carnevale San Vidal 2013", Centro d'arte San Vidal, Scoletta San Zaccaria, Venezia (Italia), Targa Leone d'Oro alla carriera
* 2013: "Biennale a Confronto 2013", Centro d'Arte San Vidal, Scoletta San Zaccaria, Venezia (Italia)
* 2013: Invitato al 40º Premio Sulmona, Rassegna Internazionale d'Arte Contemporanea, Polo Museale Civico-Diocesano, ex Convento di Santa Chiara, Sulmona (Italia)
* 2014: "Arte Carnevale San Vidal 2014", Centro d'Arte San Vidal, Scoletta San Zaccaria, Venezia (Italia) - Medaglia d'Oro "Testimonial" alla 2ª edizione della "Moleca d'Oro"
* 2014: "Primavera San Vidal 2014", Centro d'Arte San Vidal, Scoletta San Zaccaria, Venezia (Italia)
* 2014: "Artisti di ieri e di oggi", Centro d'Arte San Vidal, Scoletta San Zaccaria, Venezia (Italia)
* 2014: Invitato al 41º Premio Sulmona, Rassegna Internazionale d'Arte Contemporanea, Polo Museale Civico-Diocesano, ex Convento di Santa Chiara, Sulmona (Italia)
* 2015: "Omaggio all'Expo di Milano 2015", Centro d'Arte San Vidal, Scoletta San Zaccaria, Venezia (Italia)
* 2015: Invitato al 42º Premio Sulmona, Rassegna Internazionale d'Arte contemporanea, Polo Museale Civico-Diocesano, Sulmona (Italia)
* 2015: "Biennale a Confronto 2015": presentazione del volume "San Vidal, artisti ieri e oggi", Centro d'Arte San Vidal, Scoletta San Zaccaria, Venezia (Italia)
* 2016: "Aprile Arte San Vidal 2016", Centro d’Arte San Vidal, Scoletta San Zaccaria, Venezia (Italia)
* 2016: "Arte Estate San Vidal 2016", Centro d’Arte San Vidal, Scoletta San Zaccaria, Venezia (Italia)
* 2016: "Premio Venezia San Vidal 2016, riconoscimento all’attività artistica", Centro d’Arte San Vidal, Scoletta San Zaccaria, Venezia (Italia)
* 2017: "Carnevale San Vidal 2017", Centro d’Arte San Vidal, Scoletta San Zaccaria, Venezia (Italia)
* 2017: "Immaginario Collettivo", Centro d’Arte San Vidal, Scoletta San Zaccaria, Venezia (Italia)
* 2017: "Biennale a Confronto - Arte chiama Arte 2017", Centro d’Arte San Vidal, Scoletta San Zaccaria, Venezia (Italia)
* 2017: "Sotto il Segno dell’Arte", Centro d’Arte San Vidal, Scoletta San Zaccaria, Venezia (Italia)
*2018: "L'incanto del Gesto", Centro d’Arte San Vidal, Scoletta San Zaccaria, Venezia (Italia)
*2019: "Mutazioni", Centro d’Arte San Vidal, Scoletta San Zaccaria, Venezia (Italia)
*2019: "Archetipi", in memoria di Titta Bianchini, Spazio S V, Centro Espositivo San Vidal, Scoletta San Zaccaria, Venezia (Italia)
==Note==
Dal 1985, ogni anno è presente tra gli invitati alla "Fiera del piccolo quadro", Galleria San Vidal, Venezia (Italia), dove è spesso citato su giornali e riviste, con Carena, Guidi, Saetti, eccetera.
[[Categoria:Storia della Lituania]]
== Premi per la pittura ==
* 1982: La "Quercia d'Oro", Premio alla cultura, Venezia-Mestre (Italia)
* 1984: "Grand Prix Méditerranée", terzo premio sezione avanguardia, Castel dell'Ovo, Napoli (Italia)
* 1984: Trofeo Pietro Gorgolini, Roma (Italia)
* 1985: Targa PIurismo, "Quinta Biennale Mare di Roma", Roma (Italia)
* 1989: Targa Regione del Veneto, Targa Provincia di Venezia, Targa Comune di Venezia, in occasione dell'esposizione al Centro d'Arte San Vidal, Venezia (Italia)
* 1989: Targa Galleria San Vidal, in occasione della "Fiera del piccolo quadro", Venezia, (Italia)
* 1998: Targa Città di Udine, Udine (Italia)
* 2003: Targa Regione Friuli-Venezia Giulia, Premio alla carriera, alla 14ma Biennale d'Arte del Friuli-Venezia Giulia, Udine (Italia)
* 2010: Medaglia del Presidente della Camera dei Deputati, al XXXVII Premio Sulmona, Rassegna Internazionale d'Arte Contemporanea, Sulmona (Italia)
* 2012: Targa Moleca d'Oro San Vidal 2012, Riconoscimento all'attività artistica, Centro d'Arte San Vidal, Venezia (Italia)
* 2013: Targa Leone d'Oro alla carriera, Centro d'Arte San Vidal, Venezia (Italia)
* 2014: Medaglia "Testimonial" alla 2ª edizione della "Moleca d'Oro San Vidal", Venezia (Italia)
* 2016: Premio Venezia San Vidal 2016, riconoscimento all’attività artistica, Centro d’Arte San Vidal, Venezia (Italia)
*2019: Premio alla Carriera 2019, Padiglione UCAI NAZIONALE, Spazio S V, Centro Espositivo San Vidal, Scoletta San Zaccaria, Venezia (Italia)
== Opere letterarie ==
* 1967: Ed amaro ride il vento, poesie, Editoriale Kursaal, Firenze (Italia)
* 1970: Étranger en Suisse, scénario de film, Institut de Journalisme de l'Université de Fribourg (Svizzera)
* 1972: Muri e nebbia, poesie, Banfi Editore, Gentilino (Svizzera)
* 1974: Impotenza e stupore, romanzo, Banfi Editore, Gentilino (Svizzera)
* 1975: Sul ponte dei perché, originale televisivo, Cenobio 3-4, Vezia (Svizzera)
* 1983: La clessidra, poesie, Banfi Editore, Gentilino (Svizzera)
* 1984: Zero Aperto, poesie, prefazione di Sandro Gros-Pietro, risvolto critico di Liana de Luca, Genesi Editrice, Torino (Italia)
* 1993: Poesia (1967-1993), poesie, prefazione di Giorgio Barberi Squarotti, Genesi Editrice, Torino (Italia)
* 2004: Avevi, poesie e tecnica mista, Edizioni d'arte Mauama, Carona (Svizzera)
== Premi letterari ==
* 1963: Menzione "Gandria-Ticino-Europa", poesia, Lugano (Svizzera)
* 1967: Premio "L'autore del mese", poesia, Editoriale Kursaal, Firenze (Italia)
* 1970: Raccomandazione d'acquisto al Concorso per originali televisivi della Televisione della Svizzera Italiana, Lugano (Svizzera)
* 1971: Premio "Città di Novara", poesia, terzo ex aequo, Novara (Italia)
* 1982: Premio "Città di Milano", poesia, finalista, Milano (Italia)
* 1982: La "Quercia d'Oro", premio alla cultura, Venezia-Mestre (Italia)
* 1983: Premio "Città di Venezia", poesia, primo premio, Trofeo, Venezia (Italia)
* 1986: Premio "Città di Venezia", poesia, terzo premio, Targa, Venezia (Italia)
* 1988: Premio "Città di Moncalieri", poesia, segnalato speciale, Moncalieri (TO) (Italia)
* 1998: Premio "Firenze", poesia, finalista, Firenze (Italia)
== Note ==
<references />
== Bibliografia ==
* Paolo Rizzi (a cura di) e AA.VV., Marzio Banfi, Electa Editrice, Milano (Italia), 1985. ISBN 88-435-1202-1.
* More-Ljudi-Obala, Muzej Grada, Sibenika (ex Jugoslavia), 1986
* Franco Solmi (a cura di), Marzio Banfi, Galleria San Vitale, Bologna (Italia), 1987
* Scrittrici e scrittori d'oggi, Verlag Sauerländer, Aarau, Frankfurt am Main, Salzburg, 1988. ISBN 3-7941-2933-4.
* Franco Solmi (a cura di), Marzio Banfi 1971-1989, Electa Editrice, Milano (Italia), 1989. ISBN 88-435-2899-8.
* Paolo Rizzi (a cura di), Marzio Banfi, Centro d'arte San Vidal, Venezia (Italia), 1989
* More-Ljudi-Obala, Muzej Grada, Sibenika (ex Jugoslavia), 1989
* Mostre & Mostre, no. 7, Electa Editrice, Milano (Italia), 1989
* Giulio Ghirardi (a cura di), Marzio Banfi, Ca' di Sotto, Gentilino (Svizzera), 1991
* Biennale internazionale dell'arte contemporanea Città di Firenze, Edizioni Arte Studio, Firenze (Italia), 1997
* Dizionario biografico dell'arte svizzera, a cura dell'Istituto svizzero di studi d'arte, Losanna (Svizzera), 1998
* Censimento degli artisti triveneti, Edizione arte triveneta, Rubano (Italia), 1999
* Paolo Rizzi (a cura di), La Schola, Centro d'arte San Vidal, Venezia (Italia), 2000
* Scrittrici e scrittori d'oggi, Verlag Sauerländer, Aarau (Svizzera), 2002. ISBN 3-0345-0011-4.
* Giorgio di Genova (a cura di), Marzio Banfi - Scenari dell'inconscio (2000-2003), Museo d'arte delle Generazioni italiane del '900 "G.Bargellini", Pieve di Cento (BO), Edizioni Bora, Bologna (Italia), 2003. ISBN 88-88600-11-6.
* XXX Premio Sulmona, Circolo d'Arte e Cultura "Il Quadrivio", Sulmona (Italia), 2003
* Catalogo delle Collezioni permanenti, Vol. 7, "Generazione Anni Quaranta", Museo d'arte delle Generazioni italiane del '900 "G.Bargellini", Pieve di Cento (BO), Edizioni Bora, Bologna (Italia), 2005. ISBN 88-88600-32-9.
* "Paolo Rizzi e Marzio Banfi", a cura di Silvia Banfi, rassegna critica di Paolo Rizzi su Marzio Banfi, con uno scritto di Guido Perocco, in occasione di "Omaggio a Paolo Rizzi", Centro d'Arte San Vidal, Scoletta San Zaccaria, Venezia (Italia), 2008
* XXXV Premio Sulmona, Circolo d'Arte e Cultura "Il Quadrivio", Sulmona (Italia), 2008
* More Ljudi Obala (Mare Gente Lido), Muzeju grada Sibenika (Croazia), 2009. ISBN 978-953-6844-19-7.
* XXXVI Premio Sulmona, Circolo d'Arte e Cultura "Il Quadrivio" Sulmona (Italia), 2009
* Giorgio Di Genova, Storia dell'Arte Italiana del '900 per generazioni, Generazione Anni Quaranta, Volume VI - tomo II, Edizioni Bora, Bologna (Italia), 2009. ISBN 978-88-88600-54-3.
* XXXVII Premio Sulmona, Circolo d'Arte e Cultura "Il Quadrivio" Sulmona (Italia), 2010
* Trent'anni dalla Genesi, Antologia di poesie, Genesi Editrice, Torino (Italia), 2010. ISBN 978-88-7414-261-3.
* XXXVIII Premio Sulmona, Circolo d'Arte e Cultura "Il Quadrivio" Sulmona (Italia), 2011
* Biennale a confronto settembre 2011, Centro d'Arte San Vidal, UCAI, Venezia (Italia), 2011
* Moleca d'Oro San Vidal 2012 Riconoscimento all'attività artistica, Centro d'Arte San Vidal, UCAI, Venezia (Italia)
* XXXIX Premio Sulmona, Circolo d'Arte e Cultura "Il Quadrivio" Sulmona (Italia), 2012
* Biennale a Confronto 2013 (catalogo della mostra collettiva), Centro d'Arte San Vidal, UCAI, Venezia (Italia), 2013
* Biennale a Confronto 2013 (catalogo della mostra personale), Centro d'Arte San Vidal, UCAI, Venezia (Italia), 2013
* 40º Premio Sulmona, Circolo d'Arte e Cultura "Il Quadrivio" Sulmona (Italia), 2013
* 41º Premio Sulmona, Circolo d'Arte e Cultura "Il Quadrivio", Sulmona (Italia), 2014
* 42º Premio Sulmona, Circolo d'Arte e Cultura "Il Quadrivio", Sulmona (Italia), 2015
*SAN VIDAL ARTISTI IERI E OGGI, Editgraf, Marghera, 2015
*Premio Venezia San Vidal 2016, Riconoscimento all’attività artistica, Centro d’Arte San Vidal, UCAI, Venezia (Italia), 2016
*Biennale a Confronto - Arte chiama Arte 2017, Centro d’Arte San Vidal, UCAI, Venezia (Italia), 2017
*Sotto il Segno dell’Arte, Centro d’Arte San Vidal, UCAI, Venezia (Italia), 2017
*Archetipi, in memoria di Titta Bianchini, Spazio S V, Centro Espositivo San Vidal, UCAI, Venezia (Italia), 2019
*Marzio Banfi, Premio alla Carriera 2019, Padiglione UCAI Nazionale, Spazio S V, Centro Espositivo San Vidal, UCAI, Venezia (Italia), 2019
== Collegamenti esterni ==
* {{cita web|http://www.marzio-banfi.com|Sito ufficiale dell'artista}}
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