Cucina toscana e Consiglio della Lituania: differenze tra le pagine

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Il '''Consiglio della Lituania''' (in [[lingua lituana|lituano]] ''Lietuvos Taryba'', in [[lingua tedesca|tedesco]] ''Litauischer Staatsrat'', in [[lingua polacca|polacco]] ''Rada Litewska''), dopo l’11 luglio 1918, '''Consiglio di Stato della Lituania''' (in lituano ''Lietuvos Valstybės Taryba'') fu convocato per la prima volta nella Conferenza di Vilnius che durò in essere dal 18 al 23 settembre 1917. I 20 membri del consiglio, all’inizio erano di diversa età, estrazione sociale, professione e orientamento politico. Il consiglio fu riconosciuto come l’[[governo|organo esecutivo]] del [[lituani|popolo lituano]] e a lui fu affidato il compito di stabilire l’indipendenza della Lituania.<ref name=eidintas>{{Cita libro|cognome=Eidintas |nome=Alfonsas |autore2=Vytautas Žalys |autore3=Alfred Erich Senn |curatore=Ed. Edvardas Tuskenis |titolo=Lithuania in European Politics: The Years of the First Republic, 1918-1940 |edizione=Paperback |data=settembre 1999 |editore=St. Martin's Press |città=New York |isbn=0-312-22458-3 |pp=24–31 |capitolo=Chapter 1: Restoration of the State }}</ref> Il 16 febbraio 1918, i membri del consiglio sottoscrissero l’[[Atto d'indipendenza della Lituania]] dichiarò il [[Stati baltici|Paese baltico]] [[Stato sovrano]] basato su [[democrazia|principi democratici]]. Il 16 febbraio si celebra la Giornata della Restaurazione dello Stato Lituano (festeggiamenti particolari hanno avuto luogo in occasione del centenario nel 2018)<ref>https://www.repubblica.it/viaggi/2018/02/07/news/lituania_calendario_celebrazioni_centenario_indipendenza-188267993/amp/</ref>. Il consiglio gestì la proclamazione dell’indipendenza nonostante la presenza di [[Wehrmacht|truppe tedesche]] presenti sul territorio fino all’autunno del 1918 (tanto influenti da spingere porre in essere [[Regno di Lituania (1918)|una monarchia]]). Dalla primavera del 1919, il consiglio raddoppiò numericamente. Quest’organo proseguì i propri sforzi di creare un’Assemblea Costituente (in lituano ''Steigiamasis Seimas'') radunatasi per la prima volta il 15 maggio 1920.
[[File:Traditional Tuscan kitchen.jpg|thumb|upright=1.4|Cucina tradizionale della Toscana]]
La '''cucina toscana''' è costituita, principalmente, di piatti e dolci tradizionali che mantengono inalterata la loro preparazione da molti anni.
 
==Contesto storico e Conferenza di Vilnius==
Il pane senza sale è un'usanza che poche regioni hanno adottato (es. Umbria). Pare che l'usanza risalga al [[XII secolo]] quando, al culmine della rivalità fra Pisa e Firenze, i pisani bloccarono il commercio del prezioso cloruro di sodio.<br />Persino [[Dante Alighieri|Dante]] ricorda quest'uso nella sua [[Divina Commedia|Commedia]], quando afferma che in esilio ha provato lui stesso {{citazione|[...] come sa di sale<br />lo pane altrui [...]|[[Paradiso (Divina Commedia)|Paradiso]], XVII 58-59}}
Dopo l'ultima [[spartizioni della Polonia|spartizione della Confederazione polacco-lituana]] nel 1795, la Lituania divenne parte dell'[[Impero russo]]. Durante il 19° secolo, i [[polacchi]] e i [[lituani]] tentarono di raggiungere l'indipendenza. I tentativi più significativi si ebbero con la [[rivolta di Novembre]] nel 1830 e la [[rivolta di Gennaio]] nel 1863, ma le opportunità più concrete si profilarono durante la [[prima guerra mondiale]]. Nel 1915, l'[[Impero tedesco]] occupò la Lituania nel raggiungere la Russia. A seguito della [[Rivoluzione di Ottobre]] del 1917, sussistevano tutte le condizioni affinché polacchi e lituani potesse rivendicare l'indipendenza. La Germania, evitando di annettere i due Stati direttamente, cercò di stringere alleanze al fine di costituire unioni commerciali e politiche con i tedeschi<ref name=ger>{{Cita libro|cognome=|nome=Albertas |curatore= A.G.|translator= Algirdas Budreckis|titolo= Lithuania: 700 Years |anno=1984 |edizione=6th |editore= Manyland Books|città= New York| {{ISBN|0-87141-028-1}} |pp=151–162 |capitolo=Independent Lithuania}}</ref> Alla luce dei negoziati che si stavano per avviare con i russi, i tedeschi permisero la Conferenza di [[Vilnius]], sperando che quest'azione avrebbe portato ad un'indipendenza dei lituani da qualsiasi influenza sovietica in favore dei teutonici.<ref name=el>{{cite encyclopedia | editor = Simas Sužiedėlis | encyclopedia = [[Enciclopedie lituane|Encyclopedia Lituanica]] | title = Council of Lithuania | year = 1970–1978 | publisher = Juozas Kapočius | volume = I | ___location = Boston, Massachusetts | id = {{LCC|74-114275}} | pages = 581–585}}</ref> La conferenza, così, fu tenuta tra il 18 e il 23 settembre 1917: il risultato portò a stilare un programma attraverso cui la Lituania avrebbe potuto liberarsi da domini stranieri e le relazioni più o meno strette.<ref name=el/> Il 21 settembre, i partecipanti alla conferenza elessero i 20 membri del Consiglio della Lituania che avrebbero dovuto guidare in prima persona una dichiarazione d'indipendenza. Le autorità tedesche non permisero di rendere pubblica la risoluzione, ma consentirono al consiglio di andare avanti.<ref name=el/> Le autorità censurarono i giornali filo-governativi, ''[[Lietuvos aidas]]'' (''Voce della Lituania''), evitando così che il consiglio avrebbe potuto godere del sostegno popolare e nutrire meno simpatie per l'Impero tedesco.<ref name=eidintas/> La conferenza si risolse anche il dubbio sulla creazione di un'Assemblea costituente, la quale avrebbe dovuto essere eletta per agire "in conformità con i principi democratici comuni a tutti i cittadini lituani".<ref name="Ashbourne1999">{{Cita libro|autore=Alexandra Ashbourne|titolo=Lithuania: The Rebirth of a Nation, 1991-1994|url=https://books.google.com/books?id=yFoDJUq4qjQC&pg=PA11|data=1º gennaio 1999|editore=Lexington Books|isbn=978-0-7391-0027-1|p=11}}</ref>
La citazione soprastante non si riferisce ai gusti del poeta in fatto di pane, ma semplicemente alla vergogna di dover mendicare il pane durante il suo esilio quando a Firenze ricopriva cariche politiche importanti.
 
==Rappresentanti==
In Toscana, la sacralità del pane, ovvero l'importanza di non buttarlo via ma di utilizzarlo anche quando è raffermo, è testimoniata da una lunga serie di antiche ricette ancora molto diffuse: la [[panzanella]], la [[panata]], la [[ribollita]], l'[[acquacotta]], la [[pappa al pomodoro]], la [[fettunta]], la [[Zuppa toscana|zuppa di verdura]], la [[Farinata di cavolo nero|farinata]] la [[minestra di cavolo nero]] o il (Pan co' Santi").
[[Image:Signatarai.Signatories of Lithuania.jpg|thumb|300px|I 20 membri del consiglio del 1918. [[Jonas Basanavičius]], rappresentante di [[Risveglio Nazionale Lituano|spicco per il suo passato]], siede al centro in primo piano ed è quello più anziano con la barba. [[Antanas Smetona]] è quello immediatamente alla sua destra]]
I 20 membri che fecero parte del primo consiglio erano, come detto, di diversa formazione culturale, diversa età (il più giovane aveva 25 anni e il più anziano 66) e differente orientamento politico. Erano, in particolare, otto [[giurista|giuristi]], quattro [[sacerdote|sacerdoti]], tre [[agronomia|agronomi]], due [[finanza|finanzieri]], un [[medico]], un [[editoria|editore]] e un [[ingegneria|ingegnere]].<ref>{{Cita web|url=http://www.lnm.lt/index.php?option=com_content&task=view&id=172&Itemid=231 |titolo=Lietuvos taryba |editore=Museo Nazionale della Lituania|accesso=2 settembre 2006|urlarchivio= https://web.archive.org/web/20070514092128/http://www.lnm.lt/index.php?option=com_content&task=view&id=172&Itemid=231 |dataarchivio= 17 luglio 2019|urlmorto=yes|lingua=lt}}</ref> Otto membri erano [[Cristianesimo democratico|cristiani democratici]] e sette non allineati. Solamente un membro aveva conseguito una [[università|formazione universitaria]].<ref>{{Cita web|nome=Sigitas |cognome= Jegelevičius |url= http://www.lrt.lt/sites/static.php?strid=215331& |titolo= Vasario 16-osios Akto signatarai |editore= [[Lietuvos Nacionalinis Radijas ir Televizija|LRT]] |accesso=2 settembre 2006|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20071013155201/http://lrt.lt/sites/static.php?strid=215331&|dataarchivio=13 ottobre 2007|lingua=lt}}</ref> Il rappresentante che è morto più di recente è [[Aleksandras Stulginskis]], spentosi nel settembre del 1969.<ref>{{Cita web|url=http://www.lnm.lt/en/exposition-locations/house-of-signatories/signatories-of-act-of-independence/24-ekspoziciniai-padaliniai/signatar-namai/136-aleksandras-stulginskis-18851969|titolo=Aleksandras Stulginskis (1885–1969)|editore=Museo Nazionale Lituano|accesso=17 luglio 2019|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20141031040616/http://www.lnm.lt/en/exposition-locations/house-of-signatories/signatories-of-act-of-independence/24-ekspoziciniai-padaliniai/signatar-namai/136-aleksandras-stulginskis-18851969|dataarchivio=31 ottobre 2014|dead-url=yes}}</ref>
 
Durante il primo incontro del 24 settembre, [[Antanas Smetona]] fu eletto come presidente del consiglio. Ad egli si affiancavano due vice-presidenti e due segretari. Questi ultimi cambiarono assai frequentemente, a differenza di Smetona che rimase presidente fino al 1919, anno in cui fu eletto come primo [[Presidente della Lituania]].<ref name=el/> A Smetona seguì [[Stasys Šilingas]] come presidente del consiglio, non più formato da venti membri. La prima modificazione si ebbe il 13 luglio 1918, quando sei nuovi membri ([[Martynas Yčas]], [[Augustinas Voldemaras]], [[Juozas Purickis]], [[Eliziejus Draugelis]], [[Jurgis Alekna]] e [[Stasys Šilingas]]) furono ammessi e quattro si dimisero (Kairys, Vileišis, Biržiška, Narutavičius).<ref name=cd-1015>{{Cita libro|cognome=Skirius |nome=Juozas |titolo=Gimtoji istorija. Nuo 7 iki 12 klasės |url=http://mkp.emokykla.lt/gimtoji/ |accesso=17 luglio 2019 |anno=2002 |editore=Elektroninės leidybos namai |città=Vilnius |isbn=9986-9216-9-4 |capitolo=Vokietija ir Lietuvos nepriklausomybė |urlcapitolo=http://mkp.emokykla.lt/gimtoji/?id=1015 |lingua=lt |urlmorto=yes |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20070717110757/http://mkp.emokykla.lt/gimtoji/ |dataarchivio=17 luglio 2017 }}</ref> Dalla primavera del 1919, il consiglio era costituito dal doppio dei rappresentanti rispetto a quello iniziale.<ref name=el/>
Altra caratteristica della cucina toscana per eccellenza è l'uso di carni bianche e di selvaggina. I prodotti dell'aia del podere, dove pascolano liberamente polli, tacchini, oche, faraone e piccioni insieme coi conigli ed colla selvaggina come la lepre ed il cinghiale, il fagiano e l'istrice costituiscono da sempre il menu delle grandi feste.
Il maiale anch'esso è molto usato, basti pensare al famoso [[salame toscano]], al prosciutto conservato sotto sale,al lardo di Colonnata alle salsicce ed ai prodotti particolari come il [[buristo]] anch'esso frutto dell'ingegnosità della povera gente.
 
== Dichiarazione d'Indipendenza ==
Tra i formaggi la tradizione si concentra sul [[pecorino toscano]], come prodotto da conservare: i più famosi quello di Pienza e quello maremmano; mentre troviamo la [[ricotta]] ed il [[raveggiolo]] tra i formaggi molli.
{{vedi anche|Atto d'indipendenza della Lituania}}
[[File:Original Act of Independence of Lithuania hand-written in Lithuanian language.jpg|thumb|right|L'Atto d'indipendenza originale scritto a mano dai venti membri e poi firmatari del consiglio]]
Poco dopo l'elezione dei rappresentanti, si verificarono importanti sviluppi in [[Impero russo|Russia]]. La [[Rivoluzione d'Ottobre]] portò i [[bolscevichi]] al potere. Questi firmarono una tregua con l'[[Impero tedesco]] il 2 dicembre 1917 e iniziarono ad avviare negoziati di pace. La Germania chiedeva frattanto rapporto sulle intenzioni dei lituani (e soprattutto sui rapporti che intendeva stringere con essa). Nel cosiddetto Protocollo di Berlino, si redasse un atto col quale i teutonici si impegnavano a riconoscere l'indipendenza della Lituania se i baltici avessero stipulato una "alleanza certa e permamente della Lituania", oltre a prevedere convenzioni che concernevano affari militari, trasporti, confini doganali e valuta da adottare.<ref name=el/> Il consiglio fu d'accordo, sostenendo però come condizione che quest'ultimo avrebbe dovuto occuparsi delle politiche interne e degli affari esteri. I tedeschi rigettarono la proposta. L'11 dicembre, il consiglio adottò la risoluzione con cui si stipulava l'"alleanza certa e permanente" con i tedeschi sulla base delle precedenti convenzioni. Quindici membri votarono a favore, nonostante questa fosse stata poi sottoscritta da tutti e venti.<ref name=el/>
 
La Germania venne meno alle sue promesse e non riconobbe lo Stato lituano: di conseguenza, quest'ultimo non fu invitato alle negoziazioni del [[trattato di Brest-Litovsk]]. I lituani, inclusi quelli all'estero, disconobbero la dichiarazione dell'11 dicembre.<ref name=eidintas/> La dichiarazione, vista come troppo filo-tedesca, era un ostacolo alla costituzione di [[diplomazia|relazioni diplomatiche]] con [[Regno Unito]], [[Francia]] e [[Stati Uniti]], al tempo nemici dei teutonici.<ref>{{Cita libro|cognome=Skirius |nome=Juozas |titolo=Gimtoji istorija. Nuo 7 iki 12 klasės |url=http://mkp.emokykla.lt/gimtoji/ |accesso=17 luglio 2019 |anno=2002 |editore=Elektroninės leidybos namai |città=Vilnius |isbn=9986-9216-9-4 |capitolo=Nuo autonomijos prie nepriklausomybės |urlcapitolo=http://mkp.emokykla.lt/gimtoji/?id=1011 |lingua=lt |urlmorto=yes |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20070717110757/http://mkp.emokykla.lt/gimtoji/ |dataarchivio=17 luglio 2019 }}</ref> L'8 gennaio 1918, lo stesso giorno in cui [[Woodrow Wilson]] annunciava i [[quattordici punti]], il consiglio propose degli emendamenti alla dichiarazione dell'11 dicembre per le facoltà di cui disponeva l'Assemblea costituente. Le modifiche furono rigettate dai tedeschi e ciò rese comprensibile come questi ultimi volessero sì l'esistenza del consiglio, ma con funzioni puramente consultive.<ref name=eidintas/> A questo punto, cinque rappresentanti lituani si dimisero per protesta e svariati altri minacciarono di prendere la stessa decisione. Il 16 febbraio, il consiglio temporaneamente presieduto da [[Jonas Basanavičius]], decise di ri-dichiarare la propria sovranità, stavolta senza menzionare nulla sulle relazioni con i teutonici.<ref>Giovanna Motta, ''Il Baltico: Un mare interno nella storia di lungo periodo'', Edizioni Nuova Cultura, 2013, ISBN 978-88-68-12158-7, p.82.</ref> Queste scelte di politica estera venivano demandate alla costituente. Il 16 febbraio in [[Lituania]] si celebra il giorno della Restaurazione Nazionale.<ref>{{lt icon}} [http://www3.lrs.lt/pls/inter3/dokpaieska.showdoc_l?p_id=134377 Lietuvos Respublikos švenčių dienų įstatymas], Žin., 1990, Nr. 31-757, [[Seimas]]. Revisionato il 2019-07-17.</ref>
Infine grande spazio ai dolci, dove spiccano i famosi dolci senesi come il panforte, i ricciarelli, i cavallucci, la zuppa del duca ([[tiramisu]]), la torta di cecco, i migliacci eccetera.
 
==Conseguenze==
Nell'ottobre 2008, per promuovere la tradizione toscana, la Regione ha pubblicato la [[piramide alimentare toscana]]<ref>[http://www.regione.toscana.it/regione/export/RT/sito-RT/Contenuti/minisiti/PAT/Pubblicazioni/visualizza_asset.html_165940642.html Poster della PAT]</ref>.
I tedeschi non furono soddisfatti della nuova dichiarazione e chiesero al consiglio di riconsiderare la bozza dell'11 dicembre.<ref name=cd-1015/> Il 3 marzo 1918, fu sottoscritto il [[trattato di Brest-Litovsk]]. In esso si dichiarò che i [[Paesi baltici]] rientravano nella [[sfera di influenza]] tedesca e i russi rinunciavano a qualsiasi rivendicazione territoriale su queste. Il 23 marzo, la Germania riconobbe l'indipendenza della Lituania sulla base della dichiarazione dell'11 dicembre.<ref name=el/> Nonostante ciò, nulla cambiò nella sostanza sul ruolo del consiglio: ogni sforzo volto a ristabilire un'amministrazione gestita dalla Wehrmacht fu ostacolato.<ref name=gerutis>{{Cita libro|cognome=Gerutis |nome=Albertas |curatore= Albertas Gerutis |translator= Algirdas Budreckis|titolo= Lithuania: 700 Years |anno=1984 |edizione=sesta edizione |editore= Manyland Books|città= New York|cid={{LCC|75-80057}}. {{ISBN|0-87141-028-1}} |pp=151–162 |capitolo=Independent Lithuania}}</ref> Restava ancora da sciogliere il nodo sulla [[forma di governo]]. La Germania, guidata da un [[kaiser]], suggeriva la [[monarchia]]. Per questo fu proposta un'unione con la [[Casato di Hohenzollern|casata prussiana Hohenzollern]].<ref name=el/> Come alternativa, il 4 giugno 1918, il consiglio votò per invitare il Duca Guglielmo di Urach e conte di [[Württemberg]], a divenire re della Lituania. Quest'ultimo accettò e fu eletto [[Regno di Lituania (1251-1263)#Tentativi di ripristinare la monarchia|re di Lituania]] come [[Mindaugas II]] il 13 luglio 1918. Non mancarono critiche, le quali causarono la dimissione di quattro membri del consiglio in protesta.<ref name=TB>{{Cita web|url=http://www.bernardinai.lt/index.php?url=articles/54471 |titolo=Karališkojo kraujo paieškos: Lietuva ir šimto dienų karalius|editore=Bernardinai.lt|accesso=17 luglio 2019|lingua=lt}}</ref>
 
La Germania non riconobbe il nuovo sovrano e le relazioni con il consiglio continuarono a rimanere tese.<ref name=TB/> All'organo governativo non fu permesso determinare i [[confine|confini territoriali]] del Paese, stabilire un'[[ambasciata]] a [[Berlino]] o formare una [[pubblica amministrazione]]: ricevette qualche piccolo fondo monetario per coprire le spese nel settembre 1918.<ref name=gerutis/> La situazione cambiò con la [[Rivoluzione di novembre]] del 1918 poco prima della fine [[Grande Guerra]]: questa instabilità politica di certo non metteva i tedeschi in una posizione di vantaggio. Pertanto, il 2 novembre il consiglio adottò la prima costituzione provvisoria. La decisione di invitare Mindaugas II fu congelata e poi poco dopo annullata; tale azione ricucì gli strappi politici nati mesi prima.<ref name=gerutis/> Le funzioni del governo furono presiedute da tre membri, con Augustinas Voldemaras invitato a formare il primo [[gabinetto di governo]].<ref name=eidintas/> La costituzione di esso arrivò l'11 novembre 1918, data in cui l'Impero tedesco firmò l’[[armistizio di Compiègne]]. Il consiglio iniziò ad allestire un [[Lietuvos kariuomenės Sausumos pajėgos|esercito]], forze di polizia, amministrazioni locali e altre istituzioni. Si tentò di coinvolgere in questo processo anche minoranze [[ebrei lituani|ebraiche]] e [[bielorussi|bielorusse]].<ref name=cd-1015/> Non figuravano donne nel consiglio, sebbene fosse stata presentata una [[petizione]] perché fossero presenti (20.000 firme totali).<ref name="SharpStibbe2011">{{Cita libro|autore1=Ingrid Sharp|autore2=Matthew Stibbe|titolo=Aftermaths of War: Women's Movements and Female Activists, 1918-1923|url=https://books.google.com/books?id=_ElYvzVbxCsC&pg=PA292|data=14 febbraio 2011|editore=BRILL|isbn=90-04-19172-0|p=292}}</ref>
==Alcune ricette di piatti tipici della tradizione toscana==
[[File:Tignanello - bottle.jpg|thumb|[[Tignanello]], uno dei supertuscan più celebri]]
*[[Acquacotta]]
*[[Bistecca alla fiorentina]]
*[[Cacciucco]], alla livornese
*[[Caldaro dell'Argentario]]
*[[Cee alla salvia]]
*[[Ciaffagnone]]*[[Covaccino]]
*[[Farinata di cavolo nero]], definita "Bordatino" sulla costa.
*[[Farinata di ceci#La cec.C3.ACna|Fo'accia con la cecìna]] (cinque e cinque)
*Focaccetta, piatto tipico [[Aulla|aullese]] e, più in generale, lunigianese
*[[Frittata con gli zoccoli]]
*Gurguglione, analogo elbano della [[Ratatouille]] spesso servito su pane raffermo o bagnato
*[[Manafregoli]]
*[[Mescciüa]], piatto tipico lunigianese di influenza [[La Spezia|spezzina]]
*[[Minestra di pane|Zuppa di pane]]
*[[Panigaccio]], piatto tipico [[Podenzana|podenzanino]] e, più in generale, lunigianese
*[[Pappa al pomodoro]]
*Pasta alla contadina, piatto tipico lunigianese
*[[Pasta e fagioli]], variante lunigianese
*[[Picchiante]]
*[[Ribollita]]
*[[Rosticciana]]
*[[Schiacciata (pane)]] unta
*[[Sedani ripieni alla pratese]]
*[[Sgabeo]], piatto tipico lunigianese di influenza [[La Spezia|spezzina]]
*Taiàrin e còi (tagliarini e cavoli), piatto tipico lunigianese
*[[Testarolo]], piatto tipico [[Lunigiana|lunigianese]]. Presenta diverse varianti, tra cui quella di [[Pontremoli]] e quella di [[Fosdinovo]].
*[[Tigella]], piatto tipico lunigianese di influenza [[Emilia-Romagna|emiliana]]
*[[Torta d'erbi]], piatto tipico [[Pontremoli|pontremolese]] e, più in generale, lunigianese
 
A causa di diversi conflitti, il processo di formazione politica fu estremamente rallentato (si pensi alla [[Repubblica Socialista Sovietica Lituana (1918-1919)]], la [[RSS Lituano-Bielorussa]], la [[guerra sovietico-polacca]] e la [[guerra polacco-lituana]]).<ref name="Crampton2002">{{Cita libro|autore=R. J. Crampton|titolo=Eastern Europe in the Twentieth Century - And After|url=https://books.google.com/books?id=CjCEAgAAQBAJ&pg=PA97|data=12 aprile 2002|editore=Routledge|isbn=978-1-134-71222-9|p=97}}</ref> Le prime elezioni libere per eleggere l’Assemblea Costituente Nazionale si tennero nell’aprile del 1920.<ref name="Suziedelis2011">{{Cita libro|autore=Saulius A. Suziedelis|titolo=Historical Dictionary of Lithuania|url=https://books.google.com/books?id=VkGB1CSfIlEC&pg=PA85|data=7 febbraio 2011|editore=Scarecrow Press|isbn=978-0-8108-7536-4|p=85}}</ref> Il consiglio sarà poi rimpiazzato dal parlamento, [[Seimas]] un paio di anni dopo (2 agosto 1922), quando fu adottata la Costituzione della Lituania.<ref name="Rauch1974">{{Cita libro|autore=Georg von Rauch|titolo=Die Geschichte der baltischen Staaten|url=https://books.google.com/books?id=DwLVOSCXhXcC&pg=PA79|data=1º gennaio 1974|editore=University of California Press|isbn=978-0-520-02600-1|p=79}}</ref>
==Alcune ricette di dolci tipici della tradizione toscana==
[[Immagine:Dolci toscani.jpg|thumb|upright=1.4|Dolci toscani]]
 
==Altri progetti==
*[[Torta di Cecco]]
{{interprogetto|commons=Category:Consiglio della Lituania}}
*[[Panforte]] o PanPepato
*[[Ricciarelli]]
*[[Cavallucci]]
*[[Cantuccini]]
*[[Cantucci]]
*[[Pesche al cioccolato]]
*[[Castagnaccio]]
*[[Torta della nonna]]
*[[Torta di semolino]]
*[[Pan co' santi]] - Pan dè Santi
*[[Buccellato]]
*[[Brigidini]]o Cecalini
*[[Torta co' bischeri]]
*[[Pattona]] o castignà, variante lunigianese del castagnaccio
*Torta Paradiso, dolce tipico [[Fosdinovo|fosdinovese]] e lunigianese
*Torta di riso dolce, dolce tipico [[Carrara|carrarese]] e lunigianese
*Focaccia dolce natalizia, dolce tipico lunigianese
*[[Migliaccio pistoiese]]
*[[Sommommoli]]
 
{{Portale|Lituania|Storia}}
==Il maiale nella tradizione della cucina toscana==
Le famiglie dei ceti medio e basso, anche se vivono in città, verso la fine di novembre e i primi di dicembre si recano presso contadini, conoscenti o parenti per '''ravversare il maiale''' secondo la tradizione.
Il maiale, un castrone dai 180 ai 220 chili, viene macellato per avere una scorta di viveri per tutto l'inverno e parte della primavera. Questo perché in toscana, come in molte altre parti del paese, le carni selezionate e trattate con sale pepe e altre spezie vengono conservate appese ad un gancio in ambienti freschi ed asciutti.
[[Immagine:Affettati toscani.jpg|thumb|left|Affettati]]
[[ Image:Affettati toscani 2.jpg|thumb|Affettati]]
In questo modo vengono stagionati:
*[[Prosciutto toscano]]
*[[Salame toscano]]
*[[Salciccia da serbo]]
*[[Pancetta]], la pancetta stesa è detta anche [[Alano]] e [[Rigatino]]
*[[Capocollo]]
*[[Finocchiona]]
 
Come costume si cerca di utilizzare il massimo senza buttare via niente del maiale, le budella per esempio venivano rovesciate e pulite per metterci gli [[insaccati]], oggi vengono utilizzate per gli insaccati [[pellicola per alimenti|pellicole per alimenti]] così come le troviamo comunemente in commercio.
Non tutte le parti però possono essere conservate e quindi devono essere mangiate subito nei primi giorni dopo aver ''ravversato il maiale''. Alcune di queste costituiscono per gli appassionati, delle vere e proprie ghiottonerie come:
*[[Fegatelli con la rete]]
*[[Buristo]]
 
===Cinta Senese===
La [[cinta senese]] è una razza suina allevata allo stato brado e semibrado su gran parte del territorio della [[provincia di Siena]], nella parte meridionale della [[provincia di Firenze]] e in quella settentrionale della [[provincia di Grosseto]].
 
La razza è riconoscibile dalla caratteristica banda attorno al collo che contraddistingue gli animali, differenziandosi nettamente dal restante colore.
 
Sono considerati eccellenti i salumi di cinta senese, prosciutto in primis, ma anche la carne, sotto forma di bistecca o di ragù, e il lardo. In generale, i prodotti di cinta senese sono considerati di nicchia.
 
==La carne di manzo==
[[File:Bistecca alla fiorentina.jpg |thumb|Una bistecca alla Fiorentina]]
===Chianina e Maremmana===
La [[chianina]] e la [[Maremmana (razza bovina)|maremmana]] sono tipi di carne bovina ottenuti dai rispettivi capi che vengono allevati allo stato brado o semibrado, rispettivamente nella [[Val di Chiana]] e nella [[Maremma]].
 
Considerate entrambe di eccellente qualità, pur con caratteristiche diverse dovute ai distinti territori in cui pascolano, si prestano bene per la [[bistecca alla fiorentina]], ove però viene percepita la maggiore sapidità naturale della carne maremmana rispetto alla chianina: per questa ragione, mentre la chianina viene preferita per la classica bistecca, la maremmana viene maggiormente utilizzata nella preparazione di spezzatini e brasati.
 
===Trippa e lampredotto===
Una ricetta, la [[trippa alla fiorentina]], vede l'utilizzo delle interiora di bovino adulto nella preparazione di uno dei più noti secondi piatti tipici di [[Firenze]]. La trippa viene usata anche nella preparazione di altre ricette che si differenziano a livello locale.
 
Altrettanto conosciuta è la specialità del [[lampredotto]].
 
===Fegato, lingua e cervello===
Seppur prive di ricette famose, anche il [[fegato]], la [[Lingua (anatomia)|lingua]] e il [[cervello]] sono sempre stati alla base di secondi piatti di carne bovina.
 
Mentre il fegato è tuttora relativamente utilizzato, lingua e cervello hanno riscontrato il loro maggiore successo nei decenni passati, con il secondo che veniva cotto principalmente mediante la [[frittura]].
 
Uno dei piatti tipici è sicuramente il [[cervello alla fiorentina]].
 
==La cacciagione==
La cacciagione è molto diffusa nella cucina toscana e viene utilizzata nella preparazione di ricette di primi e secondi piatti. Tra le carni più apprezzate sono da segnalare il [[cinghiale]], la [[lepre]], il [[daino]], il [[capriolo]] e il [[fagiano]].
 
I piatti a base di cinghiale più noti sono le [[pappardelle al cinghiale]], le bistecche, lo spezzatino alla cacciatora (in umido con pomodoro e peperoncino) e in dolceforte (con cioccolato fondente), oltre al prosciutto e ai vari tipi di salumi.
 
Lepre, daino e capriolo vengono usati, sia per la preparazione di ragù per primi piatti che per spezzatini.
 
==Note==
<references/>
 
==Bibliografia==
* A. Santini,''Da S.Rossore a Volterra, la grande cucina pisana'',ed Pacini Fazzi,2002
* G.Meucci,''Le antiche ricette della cucina pisana'',ed Giardini,2003
* G.Predittoni,''Cucina toscana.Ricettario'',ed Giunti,2007
* P.Petroni,''Il grande libro della vera cucina toscana'',ed Giunti,2009
* M.Baroni,''Pisa nel piatto'' in 'Pisa e le sue voci',Carmignani editrice,2014
* G.Righi Prenti, ''La cucina toscana in oltre 450 ricette''ed newtoncompton,2014
 
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==Collegamenti esterni==
*{{cita web|http://www.regione.toscana.it/piramide-alimentare-toscana|Piramide Alimentare Toscana}}
 
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