Grottaferrata e Claus Schenk von Stauffenberg: differenze tra le pagine

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era stato giustiziato il 21 e non il 20
 
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{{Citazione|Dobbiamo dimostrare al mondo che non eravamo tutti come lui.|Claus Schenk von Stauffenberg<ref name=autogenerato2>Da "La Croce e la Svastica", puntata de "La Grande Storia" del 22 agosto [[2008]]</ref>}}
{{Avvisounicode}}
{{Infobox militare
{{Divisione amministrativa
|Nome = Claus Philipp Maria Schenk Graf von Stauffenberg
|Nome=Grottaferrata
|Immagine = Claus von Stauffenberg (1907-1944).jpg
|Panorama=Grottaferrata centro.jpg
|Didascalia = Claus Schenk von Stauffenberg, prima del [[1944]].
|Didascalia=
|Soprannome =
|Bandiera=Grottaferrata-Gonfalone.png
|Data_di_nascita = [[15 novembre]] [[1907]]
|Voce bandiera=
|Nato_a = [[Jettingen-Scheppach]]
|Stemma=Grottaferrata-Stemma_it.png
|Data_di_morte = [[21 luglio]] [[1944]]<br />(36 anni)
|Voce stemma=
|Morto_a = [[Berlino]]
|Stato=ITA
|Cause_della_morte = [[Fucilazione]], per aver progettato l'attentato contro [[Adolf Hitler]]
|Grado amministrativo=3
|Luogo_di_sepoltura =
|Divisione amm grado 1=Lazio
|Etnia =
|Divisione amm grado 2=Roma
|Religione = [[Cattolicesimo|Cattolico]]
|Amministratore locale=Giampiero Fontana
|Nazione_servita = {{Bandiera|DEU 1918-1933}} [[Repubblica di Weimar]]<br />{{Bandiera|DEU 1933-1945}} [[Germania nazista]]<br />{{simbolo|German_Resistance_Flag_Proposal_1944.svg|21}} [[Resistenza tedesca]]
|Partito=Grottaferrata per Noi, [[Forza Italia (2013)|Forza Italia]], [[Fratelli d'Italia - Alleanza Nazionale|Fratelli d'Italia]], [[Nuovo Centrodestra]]
|Forza_armata = {{simbolo|War Ensign of Germany (1921-1933).svg|21}} [[Reichswehr]] <br> {{simbolo|War Ensign of Germany (1938-1945).svg|21}} [[Wehrmacht]]
|Data elezione=8 giugno [[2014]]
|Arma = [[Heer (Wehrmacht)|Heer]]
|Data istituzione=
|Corpo = [[Cavalleria]]
|Latitudine gradi=41
|Specialità =
|Latitudine minuti=48
|Unità = 17º Cavalleria <br> [[6. Panzer-Division]] <br> [[10. Panzer-Division (Wehrmacht)|10. Panzer-Division]]
|Latitudine secondi=0
|Reparto =
|Latitudine NS=N
|Anni_di_servizio = [[1926]] - [[1944]]
|Longitudine gradi=12
|Grado = [[Gradi dello Heer|Oberst]] (colonnello)
|Longitudine minuti=40
|Ferite = Perdita dell'occhio sinistro, della mano destra e dell'anulare e mignolo della mano sinistra a causa di un attacco aereo
|Longitudine secondi=0
|Comandanti =
|Longitudine EW=E
|Guerre = [[Seconda guerra mondiale]]
|Altitudine=329
|Campagne = [[Campagna di Polonia]]<br />[[Campagna di Francia]]<br />[[Operazione Barbarossa]]<br />[[Campagna di Tunisia]]
|Superficie=18.4
|Battaglie = [[Attentato a Hitler del 20 luglio 1944]]
|Note superficie=
|Comandante_di =
|Abitanti=21039
|Decorazioni =
|Note abitanti=[http://demo.istat.it/bil2010/index.html Dato Istat] - Popolazione residente al 31 dicembre 2010.
|Studi_militari =
|Aggiornamento abitanti=31-12-2010
|Pubblicazioni =
|Sottodivisioni=Molara, Squarciarelli, Valleviolata, Valle Marciana
|Frase_celebre =
|Divisioni confinanti=[[Castel Gandolfo]], [[Ciampino]], [[Frascati]], [[Marino (Italia)|Marino]], [[Monte Porzio Catone]], [[Monte Compatri]], [[Rocca di Papa]], [[Roma]]
|Altro_lavoro =
|Codice postale=00046
|Altro_campo =
|Prefisso=[[06]]
|Altro =
|Fuso orario=+1
|Note =
|Codice statistico=058046
|Ref = "fonti nel corpo del testo"
|Codice catastale=E204
|Targa=RM
|Zona sismica=2B
|Gradi giorno=
|Diffusività=
|Nome abitanti=grottaferratesi o criptensi
|Patrono=[[San Nilo da Rossano|san Nilo]]
|Festivo=26 settembre
|PIL=
|PIL procapite=
|Mappa=Map of comune of Grottaferrata (province of Rome, region Lazio, Italy).svg
|Didascalia mappa=Posizione del comune di Grottaferrata nella provincia di Roma
|Sito=http://www.comune.grottaferrata.roma.it/
}}
{{Bio
'''Grottaferrata''' ([[Alfabeto fonetico internazionale|IPA]]: {{IPA|ɡrɔttafer'raːta}},<ref>{{cita web|url=http://www.dizionario.rai.it/poplemma.aspx?lid=54374&r=151473|titolo=Dizionario di ortografia e pronunzia - Grottaferrata|accesso=27 febbraio 2009}}</ref> ''Crypta Ferrata'' in [[lingua latina|latino]]<ref>{{Cita|Nibby|vol. I p. 132}}.</ref> e ''Kρυπτοφεράς'' in [[lingua greca|greco]])<ref name="nota96">{{Cita|Nibby|vol. I p. 140}}.</ref> è un [[comune italiano]] di 21.039 abitanti,<ref name="nota2008pop">{{cita web|url=http://demo.istat.it/pop2008/index.html|titolo=Dati ISTAT sulla popolazione residente ad aprile 2010|accesso=27 febbraio 2009}}</ref> della [[provincia di Roma]], nel [[Lazio]].
|Nome = Claus Philipp Maria Schenk Graf von
 
|Cognome = Stauffenberg
Grottaferrata, che ha ottenuto l'autonomia amministrativa nel [[1848]], è attualmente uno dei luoghi di villeggiatura e residenziali più eleganti e frequentati<ref>[[Touring Club Italiano]], ''Guide rosse - Lazio'' (edizione [[2005]]), p. 786.</ref> dei [[Castelli Romani]], grazie al rapido collegamento con [[Roma]] assicurato dalla [[Strada statale 511 Anagnina|strada statale 511 via Anagnina]], che attraversa il territorio criptense per tutta la sua estensione.
|Sesso = M
Il comune è conosciuto soprattutto perché ospita l'[[Abbazia di San Nilo|abbazia di Santa Maria di Grottaferrata]], fondata nel [[1004]] da [[Nilo da Rossano|san Nilo da Rossano]] e costituita attualmente in [[abbazia territoriale]] retta dall'[[Ordine Basiliano Italiano di Grottaferrata]]. Nel settembre 2011 riceve la menzione speciale di "Città del libro" divenendo l'unica cittadina del Lazio a fregiarsi di tale nome. Il premio, arrivato per aver recuperato la tradizione che lega Grottaferrata ai libri e per il lavoro di promozione svolto attraverso iniziative indirizzate ai giovani e bambini.
|LuogoNascita = Jettingen-Scheppach
 
|GiornoMeseNascita = 15 novembre
== Geografia fisica ==
|AnnoNascita = 1907
=== Territorio ===
|LuogoMorte = Berlino
{{Vedi anche|Colli Albani}}
|GiornoMeseMorte = 21 luglio
 
|AnnoMorte = 1944
Il territorio comunale di Grottaferrata, attualmente decimo comune più vasto dei [[Castelli Romani]] con un'estensione di 18.36&nbsp;km<sup>2</sup>, è stato soggetto tra i 600.000 ed i 20.000 anni fa circa<ref name="Castelli Romani pp. 3-8">[[Parco Regionale dei Castelli Romani]], ''L'ambiente naturale del Parco Regionale dei Castelli Romani'', pp. 3-8.</ref> all'attività vulcanica del [[Vulcano Laziale]]. Il suolo è dunque composto in massima parte di materiale vulcanico, ed abbondano minerali caratteristici come il [[peperino]], la [[Pietra sperone|pietra sperone del Tuscolo]] ed il [[Tufo (roccia)|tufo]].
|Attività = militare
 
|Nazionalità = tedesco
[[File:Colli esamarana.JPG|thumb|I [[Colli Albani]] in una foto satellitare: si notino l'altura di [[Monte Cavo]] con il [[lago Albano]] ed il [[lago di Nemi]].]]
|PostNazionalità = che svolse un ruolo di primo piano nella progettazione e successiva esecuzione dell'[[Attentato a Hitler del 20 luglio 1944|attentato del 20 luglio]] contro [[Adolf Hitler]] (nota anche come operazione Valchiria), e nel successivo tentativo di [[colpo di Stato|colpo di stato]]. Il suo cognome completo era ''Schenk Graf von Stauffenberg'', in quanto la famiglia [[Stauffenberg]] aveva aggiunto il termine ''Graf'' ([[conte]]), come parte del cognome, dopo l'abolizione dei titoli nobiliari da parte della [[Repubblica di Weimar]]
 
|Categorie = no
Secondo la ''Carta Geologica d'Italia'' realizzata a cura del Servizio Geologico d'Italia<ref name="notageologia">{{cita web|url=http://www.apat.gov.it/Media/carta_geologica_italia/tavoletta.asp?foglio=150|titolo=Servizio Geologico d'Italia - Carta Geologica d'Italia, foglio n° 150 (Roma)|accesso=3 settembre 2009}}</ref> c'è una grande varietà di materiali nel sottosuolo criptense. L'area del centro abitato e la parte orientale del territorio comunale, ai confini con [[Rocca di Papa]], è classificata come zona ''ca'' ("materiali piroclastici incoerenti o poco coerenti: lapilli, scorielle, areniti pirosseniche fino a cineriti, talora con tracce di fluitazione."),<ref name=notageologia/> mentre tutta la parte occidentale del territorio comunale, digradante verso [[Ciampino]] e [[Roma]], risulta classificata come zona ''v<small>4</small>'' ("lapilli fini e ceneri straterellate").<ref name=notageologia/> L'altura di [[Castel de' Paolis]], ai confini meridionali con [[Marino (Italia)|Marino]], è classificata come zona ''v<small>2</small>'' ("manifestazioni eruttive finali. Brecce piroclastiche d'esplosione con lapilli, proiettili leucocrati, ultrafenici, pirosseniti biotiche, più enoliti di cave leucitiche e del substrato, facies cineritiche superiormente straterellate, in strati e banchi consolidati (peperino) rapidamente assottigliatosi allontanandosi dai centri d'emissione").<ref name=notageologia/> Il fondo del vallone scavato dalla marana dell'Acqua Marciana è classificato come zona ''lp'' ("lapilli di vario colore distintamente stratificati con intercalazioni cineritiche, zone talora argillificate, ricchi di minerali femici isolati, e abbondante leucite analcimizzata"),<ref name=notageologia/> mentre i fianchi del medesimo vallone sono zona ''β<small>4</small>'' ("lava in ammassi"),<ref name=notageologia/> come anche l'altura del [[Borghetto di Grottaferrata]]; le ultime alture di Grotte Centroni digradanti verso [[Morena]] e tutta l'area dei confini settentrionali verso [[Frascati]] sono classificate come zona ''β<small>5</small>'' ("lave in grandi colate, sovrastanti o sottostanti ad lp: lave di Grottaferrata-Centroni.").<ref name=notageologia/> Valle Marciana è classificata come zona av ("tufiti alluvio-lacustri; [...] arenarie straterellate entro depressioni crateriche con ''Bos taurus'' L., ''Cervus elaphus'' L. e avifauna (''Gyps'') a Valle Marciana; prodotti del dilavamento entro valli radiali, provenienti dalle formazioni vulcaniche del [[Vulcano Laziale]]").<ref name=notageologia/> Infine, l'altura presso Villa Cavalletti è classificata come zona ''sc<small>1</small>'' ("coni e bocche eruttive eccentriche, talvolta soprastanti a ''lp'' [...]; saldame lavico, scorie, agglomerati e lapilli stratificati.").<ref name=notageologia/>
 
* [[Classificazione sismica]]: zona 2 ''(sismicità medio-alta)''.<ref name=notaclima/><ref>{{cita web|url=http://www.ateservizi.it/Pubblicazioni/vademecum/recepimenti%20regionali/lazio2.pdf|titolo=Riclassificazione sismica del territorio della Regione Lazio (2003)|accesso=27 febbraio 2009}}</ref>
 
==== Idrografia ====
La località Valle Marciana, una depressione grossomodo circolare situata nella parte meridionale del territorio criptense, era probabilmente un cratere vulcanico di origine monogenica<ref>{{cita web|url=http://www.protezionecivilecomuneroma.it/sito/upload/documents/Giordano%202008%20I%20Vulcani%20di%20Roma%20Mem%20Descr%20Carta%20Geol%20It%20LXXX.pdf|titolo=Guido Giordano, ''I vulcani di Roma'', in ''La Geologia di Roma'', p. 91|accesso=9 settembre 2009}}.</ref> collegato al [[Vulcano Laziale]], divenuto poi un lago vulcanico (come il [[lago Albano]] ed il [[lago di Nemi]]) in seguito prosciugatosi o prosciugato artificialmente, sull'esempio di altri crateri simili dei [[Colli Albani]] (un esempio per tutti, [[Vallericcia]] ad [[Ariccia]]).
 
Il territorio di Grottaferrata non è attraversato da corsi d'acqua di grande portata, ma solo da un corso d'acqua a carattere torrentizio che nel suo primo tratto, ovvero dalla sorgente sita in località [[Molara (Grottaferrata)|Molara]],<ref name="notadevlaty">{{Cita|Devoti 1999|p. 306}}.</ref> prende nome di fosso dei Ladroni (probabilmente, dalla famiglia romana dei ''Latrones'' che qui poteva avere delle proprietà)<ref name=notadevlaty/> e poi da Squarciarelli assume il nome di [[marana dell'Acqua Marciana]] o Mariana e corre fino a [[Morena (zona di Roma)|Morena]], dove si incontra con il [[fosso della Patatona]] o marana delle Pietrare, che invece proviene da [[Rocca di Papa]] e [[Marino (Italia)|Marino]], per sfociare nel Tevere in prossimità della [[Magliana]].<ref name="notaigm">Istituto Geografico Militare, ''Carta d'Italia'', foglio 150 (Frascati III NO), rilievo [[1873]], aggiornamento [[1949]].</ref>
 
==== Orografia ====
Non esistono vere e proprie montagne nel territorio criptense, e la quota più alta viene registrata alla Croce del Tuscolo (670 {{m s.l.m.}}),<ref name=notaigm/> punto più alto dell'[[Tuscolo|omonima dorsale]] che segna il confine nord-est con [[Monte Porzio Catone]], cui appartiene quasi per intero il sito archeologico di ''[[Tusculum]]'': in territorio di Grottaferrata infatti ricadono solo le pendici sud-ovest della storica dorsale. Davanti al Tuscolo, al di là della [[Valle Latina (Colli Albani)|Valle Latina]] (440&nbsp;m [[s.l.m.]]),<ref name=notaigm/> ad una quota più bassa si trovano le alture di [[Molara (Grottaferrata)|Molara]] (580&nbsp;m [[s.l.m.]]), sede dell'antico castello medioevale, e di Colle dell'Acqua (555&nbsp;m [[s.l.m.]]).<ref name=notaigm/>
 
Procedendo verso nord-ovest lungo la [[Strada statale 511 Anagnina|strada statale 511 via Anagnina]] il suolo inizia a declinare verso l'[[Agro Romano]]: Colle delle Streghe, al confine meridionale con [[Rocca di Papa]], è a 400&nbsp;m [[s.l.m.]],<ref name=notaigm/> mentre villa Rasponi, ai confini settentrionali con [[Frascati]], è a 442&nbsp;m [[s.l.m.]]:<ref name=notaigm/> al chilometro 20 la via Anagnina segna quota 408&nbsp;m [[s.l.m.]]<ref name=notaigm/>
 
Le altre località del territorio sono poste a quote variabili: villa Cavalletti si trova su un'altura a 424&nbsp;m [[s.l.m.]],<ref name=notaigm/> Poggio Tulliano a 418&nbsp;m [[s.l.m.]],<ref name=notaigm/> [[Squarciarelli]] a 363&nbsp;m [[s.l.m.]],<ref name=notaigm/> [[Villa Grazioli|villa Bracciano-Montalto-Grazioli]] a 370&nbsp;m [[s.l.m.]],<ref name=notaigm/> il Bivio a 334&nbsp;m [[s.l.m.]], il [[Borghetto di Grottaferrata]] a 264&nbsp;m [[s.l.m.]], ormai al confine settentrionale con [[Roma]].<ref name=notaigm/>
 
Il centro storico si trova mediamente a 330&nbsp;m [[s.l.m.]] (altitudine di corso del Popolo), mentre le "Monache Francesi" sono a 329&nbsp;m [[s.l.m.]] in direzione nord.<ref name=notaigm/> Le cartiere dismesse, situate nel profondo vallone della [[marana dell'Acqua Marciana]], sono a 287&nbsp;m [[s.l.m.]],<ref name=notaigm/> mentre il sovrastante Quarto Montedoro è a 341&nbsp;m [[s.l.m.]]: esso delimita a nord-ovest l'antico lago vulcanico prosciugato di Valle Marciana, chiuso a sud dall'altura di Sant'Anna che ospita la sede criptense dell'Istituto Neurotraumatologico Italiano (334&nbsp;m [[s.l.m.]]).<ref name=notaigm/>
 
Più a sud-est, ai confini con Marino, Colle Cimino è a 286&nbsp;m [[s.l.m.]] e [[Castel de' Paolis]] a 292&nbsp;m [[s.l.m.]],<ref name=notaigm/> in posizione panoramica sulle prime avvisaglie dell'Agro Romano: [[Ciampino]] e [[Morena (zona di Roma)|Morena]]. Più a sud, la località San Giuseppe, al chilometro 20 della [[Strada statale 216 Maremmana III|strada statale 216 via Maremmana III]], è a 401&nbsp;m [[s.l.m.]], incuneata tra i comuni di Marino e Rocca di Papa:<ref name=notaigm/> e l'[[Enclave|exclave]] di Pozzo Carpino, confinante a sud-ovest con [[Castel Gandolfo]], è a 458&nbsp;m [[s.l.m.]]<ref name=notaigm/>
 
=== Clima ===
{{vedi anche|Stazione meteorologica di Grottaferrata}}
 
La temperatura di Grottaferrata, posta a 329 metri d'altezza, differisce poco da quella di Roma Urbe, rispetto a cui si registrano generalmente uno o due gradi in meno per la maggiore altitudine e un minore tasso di inquinamento e umidità anche se, nell'ultimo decennio, per queste ultime due voci si nota un avvicinamento ai dati della Capitale. Il clima di Grottaferrata è di tipo mediterraneo. L'estate è calda e asciutta, l'inverno è mite e piovoso con temperature che occasionalmente scendono al di sotto dello zero. Le precipitazioni sono un po' scarse a causa del fenomeno dello [[stau]] che si verifica nell'area dei Colli Albani e che riserva al versante nord precipitazioni meno copiose. Infatti, durante l'anno, cadono mediamente 700–800&nbsp;mm di pioggia. In inverno nevica molto raramente e solo in caso di freddo intenso generalizzato. Si tratta perlopiù di rovesci di acquaneve temporanei. In estate le temperature possono raggiungere i 35&nbsp;°C con punte di 37&nbsp;°C in casi rari. La cittadina non ha mai raggiunto i 40&nbsp;°C.
 
{{ClimaAnnuale
| nome = GROTTAFERRATA
<!-- Temperature massime mensili (numero anche con cifre decimali, misurato in °C), da gennaio (01) a dicembre (12) -->
| tempmax01 = 11.2
| tempmax02 = 12.5
| tempmax03 = 14.9
| tempmax04 = 18.1
| tempmax05 = 22.5
| tempmax06 = 26.5
| tempmax07 = 29.7
| tempmax08 = 29.2
| tempmax09 = 25.2
| tempmax10 = 20.2
| tempmax11 = 15.5
| tempmax12 = 12.2
<!-- Temperature minime mensili (numero anche con cifre decimali, misurato in °C), da gennaio (01) a dicembre (12) -->
| tempmin01 = 3.3
| tempmin02 = 3.7
| tempmin03 = 5.3
| tempmin04 = 7.8
| tempmin05 = 11.3
| tempmin06 = 14.8
| tempmin07 = 17.1
| tempmin08 = 17.5
| tempmin09 = 14.8
| tempmin10 = 11.0
| tempmin11 = 7.6
| tempmin12 = 4.3
<!-- Piovosità totali mensili (numero anche con cifre decimali, misurato in mm), da gennaio (01) a dicembre (12) -->
| pioggia01 = 99
| pioggia02 = 89
| pioggia03 = 76
| pioggia04 = 71
| pioggia05 = 53
| pioggia06 = 36
| pioggia07 = 17
| pioggia08 = 46
| pioggia09 = 90
| pioggia10 = 99
| pioggia11 = 132
| pioggia12 = 105
<!-- I giorni di pioggia (numero anche con cifre decimali, senza unità di misura), da gennaio (01) a dicembre (12) -->
| giornipioggia01 = 8
| giornipioggia02 = 7
| giornipioggia03 = 8
| giornipioggia04 = 7
| giornipioggia05 = 6
| giornipioggia06 = 4
| giornipioggia07 = 2
| giornipioggia08 = 4
| giornipioggia09 = 5
| giornipioggia10 = 6
| giornipioggia11 = 8
| giornipioggia12 = 8
}}
 
== Biografia ==
* [[Classificazione climatica]]: zona D, 1916 GR/G (12 ore di accensione giornaliera dal 1º novembre al 15 aprile).<ref name="notaclima">{{cita web|url=http://www.comuni-italiani.it/058/009/clima.html|titolo=Comuni-italiani.it - Grottaferrata|accesso=27 febbraio 2009}}.</ref>
[[File:Claus Schenk Graf von Stauffenberg - Helmuth James Graf von Moltke.jpg|miniatura|sinistra|Francobollo raffigurante von Stauffenberg.]]
[[File:VStauffenberg vQuirnheim.jpg|miniatura|sinistra|Stauffenberg (a sinistra) e [[Albrecht Mertz von Quirnheim]], 1º giugno [[1944]].]]
Claus Schenk von Stauffenberg nacque nel [[1907]], a [[Jettingen-Scheppach]], in [[Baviera]], proveniente da un'[[aristocrazia|aristocratica]] famiglia [[cattolicesimo|cattolica]]. Suo padre era il conte Alfred Schenk von Stauffenberg e sua madre era la contessa Karoline von Üxküll. Tra i suoi antenati poteva vantare il feldmaresciallo conte [[Ludwig Yorck von Wartenburg]] ([[1759]]-[[1830]]) e il feldmaresciallo conte [[August Neidhardt von Gneisenau]] ([[1760]]-[[1831]]). Essi, assieme a [[Gerhard von Scharnhorst]] e [[Carl von Clausewitz]], intrapresero una radicale opera di rinnovamento di tutto il sistema militare prussiano dopo la sconfitta contro [[Napoleone Bonaparte]] alla [[battaglia di Jena]], avendo anche un ruolo fondamentale nella creazione dello stato maggiore prussiano, la prima istituzione del genere al mondo.
 
Dopo l'infanzia e adolescenza trascorse a [[Stoccarda]], il 1º aprile del [[1926]], all'età di 19 anni, si arruolò volontario nel reggimento nel quale aveva prestato servizio suo zio, il conte Nikolaus von Üxküll: il 17º Cavalleria di [[Bamberga]]. Dopo la [[prima guerra mondiale]], l'esercito tedesco era stato drasticamente ridotto nelle dimensioni e gli aspiranti ufficiali dovevano prima prestare servizio nella truppa. Divenne [[tenente]] il 1º maggio [[1930]]. Inizialmente, pur non condividendone alcuni aspetti, aderì al [[Partito Nazionalsocialista Tedesco dei Lavoratori]], per poi rigettare la propria fede nel [[Governo Hitler]], quando la guerra volse per il peggio.
== Storia ==
{{Vedi anche|Storia dei Castelli Romani}}
{{Nota
|titolo=Le origini del toponimo
|contenuto=
Quando, nel [[1004]], [[San Nilo da Rossano]] ed i suoi seguaci presero possesso del terreno rurale occupato da ruderi di una villa romana, che [[Gregorio I (conte di Tuscolo)|Gregorio I]] dei [[Conti di Tuscolo]] aveva loro donato come residenza, notarono subito un locale a volta quasi perfettamente conservato dotato di una finestra con ferrata. Probabilmente il primo accampamento dei monaci fu nei paraggi, se non all'interno, della ''"[[cripta]]"'' ferrata, che diventò elemento caratterizzante del territorio: lentamente l'area, che non aveva una denominazione specifica, prese nome di ''Cryptaferrata''.
}}
 
Allo scoppio della [[seconda guerra mondiale]], prestò servizio come ufficiale di stato maggiore della 1ª Divisione Leggera, divenuta poi [[6. Panzer-Division]] in [[Polonia]] dal settembre [[1939]] al giugno [[1940]], quando fu trasferito al comando supremo di [[Berlino]]. Dopodiché prese parte alla [[campagna di Francia]] e all'[[Operazione Barbarossa]], il progetto nazista di attaccare la [[Unione Sovietica|Russia stalinista]].
=== L'età antica ===
{{Vedi anche|Scavi archeologici di Tusculum}}
 
Successivamente fu inviato in [[Campagna di Tunisia|Tunisia]] come ufficiale di [[Stato Maggiore]] della [[10. Panzer-Division (Wehrmacht)|10ª Divisione Panzer]], col grado di [[tenente colonnello]],<ref>{{cita web|url= http://www.axishistory.com/index.php?id=1282|titolo= 10. Panzer-Division su Axis History Factbook|accesso= 25 novembre 2009}}</ref> ma, il 7 aprile [[1943]], venne ferito gravemente durante un attacco aereo della [[Royal Air Force]]. Il famoso chirurgo [[Ernst Ferdinand Sauerbruch]] riuscì a salvargli la vita, ma non poté impedire la perdita della mano destra, dell'occhio sinistro e due dita (anulare e mignolo) della mano sinistra. Nell'ottobre del 1943, venne promosso [[colonnello]] ed assegnato allo Stato Maggiore della riserva a Berlino, sotto il comando del generale [[Friedrich Olbricht]].
Il [[Vulcano Laziale]] fu attivo tra i 600.000 ed i 20.000 anni fa:<ref name="Castelli Romani pp. 3-8"/> tuttavia, l'uomo era già arrivato nel [[Lazio]] almeno 50.000 anni fa, come testimoniano i resti di scheletri appartenenti all'[[uomo di Neanderthal]] rinvenuti nel [[1939]] presso la [[Grotta Guattari]] al [[Circeo]].<ref>Tamara Gizzi, ''Breve inquadramento del paleolitico e del mesolitico, con particolare riferimento all'area laziale'', in ''Il Lazio antico - Atti del corso di archeologia tenutosi presso il museo civico di Albano Laziale nel 1982-1983'', p. 19.</ref> Nel territorio dei [[Colli Albani]], la civiltà si andrà sviluppando a partire dal [[I millennio a.C.]]; in particolare, la prima presenza umana nel territorio di Grottaferrata è riferibile alle [[necropoli]] di Boschetto, Villa Cavalletti e Villa Giusti, risalenti al [[Cultura laziale|periodo laziale]] I e II A ([[1000 a.C.]] - [[830 a.C.]]):<ref name="nota1339">Pino Chiarucci, ''La civiltà laziale e gli insediamenti albani in particolare'', in ''Il Lazio antico - Atti del corso di archeologia tenutosi presso il museo civico di Albano Laziale nel 1982-1983'', p. 35.</ref> la necropoli di Villa Cavalletti è anche una delle più vaste dell'epoca, con una cinquantina di tombe.<ref name=nota1339/> Nella necropoli di vigna Giusti invece sono presenti strutture più sofisticate, che presentano delle [[Tholos|pseudo-cupole]] ed un ricco corredo funerario con rozze figurine votive umane.<ref>Lorenzo Quilici, ''La civiltà del Lazio primitivo'', in ''Il Lazio antico - Atti del corso di archeologia tenutosi presso il museo civico di Albano Laziale nel 1982-1983'', p. 41.</ref>
Nonostante le sue condizioni, von Stauffenberg, per spirito di fedeltà alla patria, continuò a prestare servizio nell'esercito, ma con animo risoluto a liberare la [[Germania]] dal malgoverno di [[Adolf Hitler|Hitler]], dopo essersi reso conto che questi stava portando il proprio paese verso la distruzione. Il suo pensiero fu esposto in una lettera che inviò alla moglie nel marzo del [[1943]]: «Sento il dovere di fare qualcosa per salvare la Germania; noi tutti, ufficiali dello [[Stato Maggiore]], dobbiamo assumere la nostra parte di responsabilità».
 
== Il complotto del 20 luglio 1944 ==
In età romana il territorio criptense non venne toccato da insediamenti importanti, tranne alcune ville suburbane di ricchi cittadini romani come [[Marco Tullio Cicerone]]<ref name="nota80">{{Cita|Devoti 1999|p. 76}}.</ref> (probabilmente presso l'attuale [[Abbazia di San Nilo|abbazia di Santa Maria di Grottaferrata]]<ref name="nota1332">{{Cita|Moroni|vol. XXXIII pp. 44-45}}.</ref>) e la famiglia degli ''Scriboni-Libones'' a [[Castel de' Paolis]], ai confini con [[Marino (Italia)|Marino]].<ref>{{Cita|Tomassetti|vol. IV p. 175}}.</ref><br />Il sito di Grottaferrata inoltre, per la sua vicinanza con l'importante città di ''[[Tusculum]]'' e per la presenza della [[via Latina]], venne probabilmente evangelizzato da [[Paolo di Tarso|san Paolo di Tarso]] e da [[Pietro apostolo|san Pietro apostolo]],<ref name="nota1400"/> che secondo una tradizione avvalorata da più fonti diffusero il [[Cristianesimo]] nell'area dei [[Colli Albani]]. Il cristianesimo del resto nel III secolo era già ben organizzato nell'area tuscolana, a giudicare dall'esistenza delle [[Catacomba|catacombe]] [[Catacombe di Ad Decimum|di ''Ad Decimum'']] rinvenute al X miglio della [[via Latina]], presso l'attuale [[Borghetto di Grottaferrata]]:<ref>{{Cita|Del Nero 2002|p. 11}}.</ref> ed un altro sepolcreto cristiano doveva sorgere attorno al XII miglio della via Latina, presso l'attuale Bivio.<ref name="nota1401">{{Cita|Del Nero 2002|p. 15}}.</ref> Nel [[370]] Giovanni di Cappadocia, allievo di [[Basilio Magno|san Basilio Magno]], fondò un [[Monaci basiliani|monastero basiliano]] al XV miglio della [[via Latina]], presso l'antica ''Roboraria'' e l'attuale [[Molara (Grottaferrata)|Molara]]:<ref name=nota1401/> la presenza di religiosi orientali nel [[Lazio]] e nel [[Mezzogiorno d'Italia]] era all'epoca molto forte, basti pensare che nell'[[XI secolo]] si calcolavano circa 540 monasteri basiliani nelle sole regioni peninsulari meridionali più il [[Lazio meridionale]] e la [[Sicilia]].<ref name=nota1332/>
{{Citazione|È tempo ormai di fare qualcosa. Ma chi esita ad agire deve aver chiaro in coscienza che passerà alla storia come traditore; e se omette del tutto di agire, sarebbe un traditore di fronte alla propria coscienza.<ref name=autogenerato2 />}}
[[File:Bundesarchiv Bild 146-1984-079-02, Führerhauptquartier, Stauffenberg, Hitler, Keitel.jpg|miniatura|Stauffenberg a [[Rastenburg]], il 15 luglio [[1944]], sulla sinistra, con [[Hitler]] (al centro) e [[Wilhelm Keitel]] (a destra). Stauffenberg stava trasportando una bomba a tempo, che poi decise di non far esplodere.]]
Fu così che venne ordita la congiura degli ufficiali tedeschi contro il [[Führer]], e al complotto parteciparono, insieme a Stauffenberg, anche altri alti militari, tra i quali il generale [[Ludwig Beck]], già capo di [[Stato Maggiore]] della [[Wehrmacht]], e il generale [[Henning von Tresckow]], esperto in strategia. L'attentato fu fissato per il 20 luglio [[1944]] e si sarebbe realizzato nella sede del quartier generale di Hitler, la cosiddetta [[Tana del Lupo]], a [[Rastenburg]], e venne denominato ''[[Attentato a Hitler del 20 luglio 1944|Operazione Valkiria]]''. Alcune circostanze resero, però, più difficile l'attuazione del piano originale. Per il forte caldo, infatti, la riunione si svolse in un edificio in legno, con le finestre aperte, e non nel bunker dove l'esplosione, non potendosi sfogare all'esterno, sarebbe stata enormemente più devastante. Inoltre, Stauffenberg aveva predisposto originariamente due bombe, ma, nella fretta, a causa dell'anticipazione della riunione di 30 minuti, riuscì ad armarne solo una. Infine, il tavolo della riunione, costruito in solido legno di quercia, attutì ulteriormente la forza d'urto dell'esplosione. La bomba, contenuta all'interno di una valigetta, fu posizionata vicino ad Hitler dallo stesso Stauffenberg, ma venne successivamente spostata da [[Heinz Brandt]] qualche metro più lontano, facendo fallire l'attentato.
 
Immediatamente dopo lo scoppio, Stauffenberg, come pianificato, fece ritorno a Berlino, per assumere il comando militare dell'operazione in Bendlerstrasse, per condurre da quella sede il [[colpo di Stato]]. Hitler, tuttavia, sopravvisse quasi incolume all'esplosione e Stauffenberg, Beck, Olbricht, il capo di stato maggiore colonnello Albrecht e altri congiurati vennero fatti arrestare dalle [[SS]] e dalla [[Gestapo]], così come tutti coloro che, in qualche modo, erano venuti a contatto con loro. Gli arrestati furono torturati per ottenere rivelazioni, poi vennero trucidati, spesso senza nemmeno un processo.
=== Il Medioevo ===
[[File:Abbazia Grottaferrata02.jpg|thumb|left|La chiesa abbaziale dell'[[Abbazia di San Nilo|abbazia di Santa Maria di Grottaferrata]].]]
 
Anche Stauffenberg fu arrestato e fucilato alla schiena, assieme agli altri congiurati, nella stessa notte del 20 luglio [[1944]], nel cortile del Bendlerblock, sede del [[Oberkommando des Heeres|Comando Supremo dell'Esercito]], a Berlino; le ceneri dei congiurati furono sparse nelle fogne cittadine su ordine di Hitler affinché «i resti dei traditori non contaminassero il suolo tedesco». Fu poi detto che, prima di essere ucciso, Stauffenberg avesse gridato: «Lunga vita alla sacra [[Germania]]!».
Nel corso del [[VII secolo|VII]], dell'[[VIII secolo|VIII]] e del [[IX secolo]] i [[Papa|papi]] estesero il proprio potere temporale su [[Roma]] e sul [[Lazio]] approfittando del vuoto del potere politico: in quest'epoca nacque l'organizzazione del territorio in ''[[patrimonia]]'' e ''massae'' rurali, latifondi gestiti da [[Diacono|diaconi]] direttamente soggetti al papa. Attorno al XII miglio della [[via Latina]] ed a Valle Marciana sarebbe stata collocata una ''massa'', la ''Massa Marulis'', presso la quale sorgevano almeno due chiese menzionate in numerosi passi del ''[[Liber Pontificalis]]''.<ref name="nota1402">{{Cita|Del Nero|pp. 27-29}}.</ref> Nell'[[846]] un'incursione [[Saraceni|saracena]] seminò terrore e distruzione in molti luoghi dell'[[Agro Romano]], fino ad [[Ariccia]], [[Frascati]] ed agli [[Appennini]]: la minaccia saracena gravò sul [[Lazio meridionale]] fino al [[926]], quando i maomettani furono definitivamente scacciati dalla [[Ciociaria]].<ref name=nota1402/><ref>{{Cita|Gregorovius|libro VI cap. I p. 274}}.</ref>
 
Su ordine del [[Führer]], tutti i membri delle famiglie dei colpevoli dovevano essere eliminati. Questo portò anche all'arresto, alla deportazione e uccisione di molti innocenti, che avevano la disgrazia di condividere il nome, anche senza essere parenti, dei congiurati. Per quanto riguarda la famiglia Stauffenberg, il fratello maggiore, Berthold, fu giustiziato. La moglie di Stauffenberg, Nina, e i suoi quattro figli (la donna era incinta della quinta figlia, Konstanze, che sarebbe nata il 17 gennaio [[1945]], a [[Francoforte sull'Oder]], durante la prigionia), furono arrestati dalle [[SS]]. I quattro figli furono messi sotto falso nome in un orfanotrofio in [[Bassa Sassonia]]. Successivamente, e fino alla fine della guerra, Nina venne tenuta [[Ostaggi delle SS in Alto Adige|prigioniera per futuri scambi presso il lago di Braies]] in [[provincia autonoma di Bolzano|provincia di Bolzano]].<ref name="ostaggi">Hans-Günter Richardi, ''Ostaggi delle SS al lago di Braies - la deportazione in Alto Adige di illustri prigionieri dei lager nazisti provenienti da 17 paesi europei'', Braies, Archivio di Storia Contemporanea, 2006. ISBN 88-902316-2-9</ref> Liberati dall'arrivo delle truppe alleate, tutti i membri della famiglia poterono finalmente riunirsi dopo la fine della guerra. Nina è morta il 2 aprile [[2006]].
Nel [[1004]] [[san Nilo da Rossano]] raggiunse il [[Lazio]] dalla [[Calabria]] dopo il suo lungo peregrinare per varie località del [[Sud Italia]], e si sistemò con i suoi seguaci presso il summenzionato cenobio basiliano di Sant'Agnese alle pendici del [[Tuscolo]].<ref name="nota81">{{Cita|Devoti 1999|pp. 71-72}}.</ref> Gregorio I dei Conti di Tuscolo, esponente di spicco della potente casata romana dei [[Conti di Tuscolo]], donò allora al monaco calabrese un terreno prossimo al XII miglio della [[via Latina]] occupato da resti di strutture romane: nacque così l'[[Abbazia di San Nilo|abbazia di Santa Maria di Grottaferrata]].<ref name=nota81/> San Nilo morì pochi mesi dopo aver fondato il monastero, al [[tramonto]] del 25 settembre [[1004]].<ref name=nota81/><br />I suoi compagni proseguirono i lavori ed in breve la chiesa abbaziale venne completata e poté essere consacrata da [[papa Giovanni XIX]], figlio di Giovanni I dei Conti di Tuscolo, il 17 dicembre [[1024]], sotto l'intitolazione della [[Madonna di Grottaferrata]].<ref name=nota81/>
 
Secondo alcune fonti<ref>Stefania Falasca ,Un vescovo contro Hitler. Von Galen, Pio XII e la resistenza al nazismo, Edizioni San Paolo 2006, p.64</ref> è emerso anche un possibile coinvolgimento, o per lo meno un incoraggiamento, al tirannicidio da parte del [[Vaticano]] e del [[papa]] stesso<ref>A.Tornielli,Pio XII appoggiò i complotti contro il Fuhrer, in "Il Giornale",29 aprile 2004</ref>. Come documentano i rapporti al [[Foreign Office]] di sir d'Arcy d'Osborne, rappresentante diplomatico del [[Regno Unito]] presso la [[Santa Sede]], [[Pio XII]] manteneva, tramite vari emissari, dei rapporti costanti con gli oppositori tedeschi del Fuhrer<ref>D.Barnabei, Orchestra Nera.Militari, civili, preti cattolici, pastori protestanti una rete contro Hitler.Che ruolo ebbe Pio XII?,Torino 1991, pp.391-420</ref>. Stauffenberg, cattolico praticante<ref>Stefania Falasca, ibidem, p.64</ref>, amico di molti esponenti del [[Circolo di Kreisau]] frequentato sia da alti membri ecclesiastici che da civili e militari della dissidenza interna contro Hitler (come attestano sia il diario che alcune lettere del suo fondatore il conte [[Helmuth James Graf von Moltke]]), incontrò pochi giorni prima dell'attentato il vescovo [[Konrad von Preysing Lichtenegg Moos]], uno dei maggiori oppositori tra le gerarchie cattoliche, insieme al vescovo [[Clemens August von Galen]], al regime nazista<ref>Stefania Falasca, ibidem, p.67</ref>.
I primi [[Archimandrita|archimandriti]] dell'abbazia dopo san Nilo furono Paolo, Cirillo e [[Bartolomeo il Giovane|san Bartolomeo il Giovane]]:<ref name="nota2000">{{Cita|Moroni|pp. 50-51}}.</ref><ref name="nota822">{{Cita|Devoti 1999|pp. 83-84}}.</ref> l'abbazia inoltre ottenne da molti [[Papa|papi]] il riconoscimento della propria autonomia rispetto ai [[Cardinale vescovo|cardinali vescovi]] della [[Sede suburbicaria di Frascati|diocesi suburbicaria di Frascati]].<ref name=nota2000/>
 
Nel [[dopoguerra]], a Berlino, la Bendlerstrasse fu ribattezzata Stauffenbergstrasse. Vi è stato eretto un monumento alla Resistenza tedesca e nelle vicinanze un museo, aperto nel [[1994]], onora tutti i partecipanti al “complotto del 20 luglio”, insieme ad altri oppositori al nazismo.
La tradizione racconta che [[papa Benedetto IX]], per fare ammenda della propria vita scandalosa, nel [[1048]] si fece [[Monaci basiliani|monaco basiliano]] presso l'abbazia criptense, dove morì nel [[1065]].<ref name=nota2000/> Il suo sepolcro è probabilmente stato ritrovato durante alcuni scavi [[Ottocento|ottocenteschi]] sotto al pavimento della chiesa abbaziale.
 
== Famiglia ==
Nel [[1155]] [[Guglielmo I di Sicilia|Guglielmo I "il Malo" di Sicilia]] saccheggiò le terre dell'abbazia,<ref name="nota2001">{{Cita|Devoti 1999|p. 93}}.</ref> imitato nel [[1163]] da [[Federico Barbarossa|Federico I "Barbarossa" del Sacro Romano Impero]]:<ref name=nota2001/> i monaci di conseguenza fuggirono dall'abbazia e ripararono a [[Subiaco]] presso i [[Ordine di San Benedetto|monaci benedettini]], portando con sé grandi ricchezze.<ref>{{Cita|Moroni|pp. 54-55}}.</ref> Pochi anni dopo, nel [[1241]], l'imperatore [[Federico II di Svevia|Federico II "di Svevia" del Sacro Romano Impero]] saccheggiò nuovamente l'abbazia, portando via pregevoli opere in [[bronzo]] di età romana.<ref name="nota82">{{Cita|Devoti 1999|pp. 94-95}}.</ref>
Il 26 settembre [[1933]] sposò, all'età di 26 anni, [[Nina von Stauffenberg]] e da lei ebbe 5 figli:
* [[Berthold Maria Schenk Graf von Stauffenberg]]
* Heimeran Schenk Graf von Stauffenberg
* [[Franz-Ludwig Schenk Graf von Stauffenberg]]
* Valerie Ida Huberta Karoline Anna Maria Schenk Gräfin von Stauffenberg
* Konstanze Schenk Gräfin von Stauffenberg, nata a [[Francoforte sul Meno]] dopo la fucilazione di Stauffenberg.
 
== Filmografia su Stauffenberg ==
Durante le guerre tra [[papa Urbano VI]] e l'[[antipapa Clemente VII]] combattute all'inizio dello [[Scisma d'Occidente]] ([[1378]]-[[1417]]), nell'aprile [[1379]] l'[[archimandrita]] Girolamo diede ospitalità all'esercito antipapalino<ref name="nota3-2">{{Cita|Devoti 1999|p. 96}}.</ref> formato da [[Mercenario|mercenari]] [[Francia|francesi]] e [[Bretagna|bretoni]] che il 21 aprile affrontò l'esercito papalino comandato dal [[capitano di ventura]] [[italia]]no [[Alberico da Barbiano]] nella [[battaglia di Marino]], svoltasi nell'attuale Valle dei Morti tra Marino e [[Castel de' Paolis]].
* Nel [[film]] del [[1955]] ''Operazione walkiria'' fu impersonato dall'attore [[Wolfgang Preiss]].
 
* Nel film del [[1955]] ''Accadde il 20 luglio'' fu impersonato dall'attore [[Bernhard Wicki]].
=== Età moderna ===
* Nel film del [[1967]] ''[[La notte dei generali]]'' fu impersonato dall'attore Gérard Buhr.
==== Dal Quattrocento al Seicento ====
* Nel [[Fiction televisiva|film tv]] del [[1967]] ''[[Il complotto di luglio]]'' fu impersonato dall'attore [[Paolo Graziosi]].
[[File:Brunnen Abtei Grottaferrata.jpg|thumb|Una pittoresca immagine dell'ottocentesca fontana liturgica chiamata "il Paradiso", collocata davanti alla chiesa abbaziale criptense, presso la quale il 6 gennaio di ogni anno, [[Epifania|Epifania del Signore]], avviene la [[Acqua benedetta|benedizione dell'acqua]].<ref>{{Cita|Devoti 1999|p. 173}}.</ref>]]
* Nel [[Fiction televisiva|film tv]] del [[1971]] ''Operation Walküre'' fu impersonato dall'attore Joachim Hansen.
 
* Nella [[Serie televisiva|serie]] del [[1990]] ''The Plot to Kill Hitler'' fu impersonato dall'attore [[Brad Davis (attore)|Brad Davis]].
[[Papa Martino V]] nel [[1428]] ridusse l'abbazia a [[commenda]], nominando il primo [[abate commendatario]] nella persona di tale Oddone de Variis,<ref name=nota3-2/> un proprio parente fedele alla causa della sua famiglia, i [[Colonna (famiglia)|Colonna]]. Il successore di Martino V, [[papa Eugenio IV]], nel [[1432]] abolì la commenda e nominò [[archimandrita]] Pietro Vitali, già archimandrita prima del 1428:<ref name=nota3-2/> questi si impegnò a recuperare tutti i beni dell'abbazia ed intervenne al [[concilio di Basilea, Ferrara e Firenze]] ([[1431]]-[[1439]]) in merito alla riunificazione della [[chiesa cattolica]] e della [[chiesa ortodossa]].<ref name=nota3-2/>
* Nel film tv del [[2004]] ''[[Stauffenberg - Attentato a Hitler]]'', fu impersonato dall'attore [[Sebastian Koch]].
 
* Nel film del [[2008]] ''[[Operazione Valchiria (film)|Operazione Valchiria]]'', fu impersonato dall'attore [[Tom Cruise]].
Nel [[1462]] [[papa Pio II]] istituì nuovamente l'abbazia in commenda, nominando abate commendatario il [[cardinale]] [[Basilio Bessarione]],<ref name="nota83">{{Cita|Devoti 1999|p. 97}}.</ref> che non solo si interessò della sistemazione del patrimonio librario ma fece redigere la "''Platea''" o "''Regestum Bessarionis''", un elenco di tutte le proprietà dell'abbazia. Nel [[1463]] Pio II, durante la sua visita ai [[Castelli Romani]], visitò Grottaferrata, lasciando una viva testimonianza del viaggio nei suoi "''Commentarii''".
 
Alla morte del cardinale Bessarione nel [[1472]] gli succedette come [[abate commendatario]] il [[cardinale]] Giuliano della Rovere (che nel [[1503]] diventerà [[papa Giulio II]]),<ref name=nota83/> il quale pensò bene di prevenire ogni futuro saccheggio dell'abbazia dopo l'ultimo dell'[[estate]] [[1482]], perpetrato ai danni dei [[monaci basiliani]] dalle soldatesche di [[Fabrizio I Colonna]], alleato del [[Ducato di Calabria|duca di Calabria]] [[Alfonso V d'Aragona|Alfonso d'Aragona]] nella guerra tra [[papa Sisto IV]] e [[Ferrante d'Aragona]]. Fu così rapidamente realizzata l'imponente [[Mura (architettura)|cinta muraria]] dell'abbazia,<ref name="nota84">{{Cita|Devoti 1999|pp. 99-107}}.</ref> che risultava già almeno parzialmente compiuta nell'ottobre [[1492]], quando l'elezione di [[papa Alessandro VI]] mise in allarme il cardinale della Rovere che si rifugiò nell'abbazia, salvo poi dover fuggire nella più fortificata [[Ostia (città antica)|Ostia]] ([[1494]])<ref>{{Cita|Devoti 1999|p. 100}}.</ref> e quindi in [[Francia]].
 
Con la morte di Alessandro VI, dopo il breve papato di transizione di [[papa Pio III]] (settembre-ottobre 1503), nel novembre [[1503]] salì al soglio [[papa Giulio II]], che concesse immediatamente la commenda dell'[[Abbazia di San Nilo|abbazia di Santa Maria di Grottaferrata]] alla [[Colonna (famiglia)|famiglia Colonna]], nella persona del [[cardinale]] Giovanni Colonna,<ref name="nota2-3">{{Cita|Devoti 1999|pp. 113-116}}.</ref> cui nel [[1508]] succedette Pompeo Colonna.<ref name=nota2-3/> Tra il [[1512]] ed il [[1535]] la commenda spettò al [[cardinale]] Ippolito de' Medici, cui succedette tra il [[1535]] ed il [[1555]] il [[cardinale]] [[Papa Giulio III|Giovanni Maria Ciocchi del Monte]] (che lascerà la commenda per diventare [[papa Giulio III]]). Tra il [[1554]] ed il [[1557]] la commenda spettò al [[cardinale]] Fabio Colonna,<ref name=nota2-3/> ma gli venne tolta da [[papa Paolo IV]] durante una guerra contro i [[Colonna (famiglia)|Colonna]], ed incamerata ai beni della [[Camera Apostolica]].
 
L'[[abate commendatario]] [[Alessandro Farnese il Giovane]], in carica dal [[1564]] al [[1589]],<ref name="nota85">{{Cita|Devoti 1999|p. 116}}.</ref> fu il primo abate commendatario della [[Farnese (famiglia)|famiglia Farnese]]. Il secondo fu il [[cardinale]] [[Odoardo Farnese (cardinale)|Odoardo Farnese]], in carica dal [[1589]] al [[1626]].<ref name=nota85/> Nel periodo farnesiano venne costruito ed affrescato il palazzo dell'abate commendatario all'interno del recinto dell'[[Abbazia di San Nilo|abbazia di Santa Maria di Grottaferrata]] e venne realizzata la decorazione della cappella dei Santissimi Nilo e Bartolomeo, eseguita da [[Domenichino|Domenico Zampieri detto "il Domenichino"]].<ref name=nota85/>
 
Alla morte di Odoardo Farnese, iniziò il periodo degli abati commendatari della [[Barberini|famiglia Barberini]]: il primo fu [[Francesco Barberini (cardinale 1623)|Francesco Barberini "seniore"]], in carica dal [[1626]] al [[1679]]:<ref name="nota86">{{Cita|Devoti 1999|p. 126}}.</ref> seguirono il [[cardinale]] Carlo Barberini dal [[1679]] al [[1704]]<ref name="nota88">{{Cita|Devoti 1999|p. 140}}</ref> ed il [[cardinale]] [[Francesco Barberini (cardinale 1690)|Francesco Barberini "iuniore"]] dal [[1704]] al [[1738]].<ref name=nota88/>
 
==== Dal Seicento alla seconda metà dell'Ottocento ====
Nel [[XVIII secolo|Settecento]], si succedettero abati commendatari appartenenti a diversi famiglie: il [[Firenze|fiorentino]] [[Giovanni Antonio Guadagni]] dal [[1738]] al [[1759]],<ref name=nota88/> il [[venezia]]no [[Carlo Rezzonico (cardinale)|Carlo Rezzonico "iuniore"]] dal [[1759]] al [[1799]], infine il [[roma]]no [[Ercole Consalvi]] che fu l'ultimo [[abate commendatario]], in carica fino alla definitiva abolizione della [[commenda]] nel [[1824]].<ref name="nota87">{{Cita|Devoti 1999|pp. 142-145}}.</ref>
 
Nel [[1761]] [[papa Clemente XIII]] promulgò un ''[[motu proprio]]'' con cui regolamentava lo svolgimento della [[Fiera di Grottaferrata]] in due periodi, a marzo e a settembre:<ref name="notaf1">{{Cita|Devoti 1999|p. 133}}.</ref> se la [[fiera]] di settembre è attestata già dalla seconda metà del [[XV secolo|Quattrocento]], la fiera di marzo più antica di cui abbiamo memoria è dei primi anni del [[XVII secolo|Seicento]].<ref name="notaf2">{{Cita|Devoti 1999|p. 129}}.</ref>
 
Durante la [[Repubblica Romana (1798-1799)]] l'abbazia venne probabilmente occupata dai francesi, che chiusero e saccheggiarono diversi conventi dei [[Castelli Romani]]. Ad ogni modo, fu solo con l'occupazione napoleonica del [[1807]] e l'annessione del [[Lazio]] alla [[Francia]] che la [[commenda]] venne abolita, i beni abbaziali espropriati (nonostante la controversia giuridica sollevata dai [[monaci basiliani]])<ref>{{Cita|Devoti 1999|p. 144}}.</ref> e Grottaferrata con il suo territorio aggregati al [[Cantone francese|cantone]] di Marino.<ref>{{Cita|Devoti 1999|p. 143}}.</ref> Con il ritorno di [[papa Pio VII]] nello [[Stato Pontificio]] nel [[1814]] il cardinale Consalvi poté rientrare nel possesso della commenda e in tale posizione rimase fino alla sua morte, nel [[1824]].<ref name=nota87/> In seguito ad alcuni scandali sorti nell'abbazia<ref>{{Cita|Devoti 1999|pp. 145-147}}.</ref> [[papa Gregorio XVI]] nominò visitatore apostolico ''[[Commissario ad acta|ad acta]]'' [[Mario Mattei (vescovo)|Mario Mattei]], [[cardinale vescovo]] della [[Sede suburbicaria di Frascati|diocesi suburbicaria di Frascati]].<ref name="nota5-2">{{Cita|Devoti 1999|pp. 147-148}}.</ref>
 
Il 3 giugno [[1848]] Grottaferrata ottiene l'autonomia comunale da [[papa Pio IX]]:<ref name="nota70">{{Cita|Devoti 1999|p. 149}}.</ref> il primo sindaco criptense è il commerciante Giovanni Passamonti, che era stato fra i più impegnati per dotare il paese dei servizi fondamentali che consentissero l'aumento della popolazione ed il conseguente riconoscimento dell'autonomia rispetto alla comunità di [[Frascati]]. Il primo sviluppo urbanistico venne incentivato lungo l'asse dell'attuale corso del Popolo;<ref name="nota71">{{Cita|Devoti 1999|p. 157}}.</ref> viene inoltre assicurato un regolare rifornimento idrico anche al di fuori dell'abbazia.<ref>{{Cita|Devoti 1999|p. 151}}.</ref> Nel frattempo, le [[Carta|cartiere]] vengono modernizzate dal nuovo proprietario Luigi Passamonti e nel [[1868]] lo stabilimento inizia a produrre la [[Banconota|carta moneta]] dello [[Stato Pontificio]].<ref name="nota1104">{{Cita|Devoti 1999|pp. 155-156}}.</ref>
 
=== Età contemporanea ===
[[File:Corso Popolo Grottaferrata.jpg|thumb|Corso del Popolo negli [[Anni 1910|anni dieci]] del [[XX secolo|Novecento]].]]
 
==== Dalla seconda metà dell'Ottocento alla seconda guerra mondiale ====
{{S sezione|storia|Lazio}}
 
Il decoro urbano e l'[[Fognatura|impianto fognario]] di corso del Popolo venne deciso dall'intervento dell'architetto Agostino Mercandetti del [[1872]];<ref name="nota72">{{Cita|Devoti 1999|p. 158}}.</ref> nel frattempo il paese si espande in direzione di [[Frascati]] e [[Squarciarelli]], lungo la direttrice della [[Strada statale 216 Maremmana III|strada statale 216 via Maremmana III]]. Vengono edificate le nuove chiese periferiche [[Chiesa del Sacro Cuore (Grottaferrata)|del Sacro Cuore]] ([[1918]]-[[1928]])<ref name="notacuore">{{Cita|Devoti 1999|p. 284}}.</ref> e [[Chiesa di San Giuseppe (Grottaferrata)|di San Giuseppe]] ([[1889]]).<ref name="notadeb">{{Cita|Devoti 1999|p. 308}}.</ref> Si moltiplicano i villini [[Eclettismo|eclettici]] e [[Art noveau|liberty]] della medio-alta borghesia romana,<ref name="Cita|Devoti 1999|p. 312">{{Cita|Devoti 1999|p. 312}}.</ref> mentre a [[Squarciarelli]] nel [[1921]] sorge la celebre fabbrica di [[Ceramica|ceramiche]] artistiche dei fratelli Tidei.<ref>Stefano Paolucci, ''Le origini della fabbrica di ceramiche artistiche di Squarciarelli'', in ''Quaderni Tuscolani'', anno III, n. 1, 28 gennaio 2006, p. 18.</ref><ref name="nota1101">{{Cita|Devoti 1999|p. 293}}.</ref><ref name="nota1102">{{Cita news|autore=Luca Ceccarelli|url=http://www.controluce.it/giornali/a12n10/04-inostripaesi.htm|titolo=La manifattura di Squarciarelli|pubblicazione=Controluce|mese=10|anno=2003|accesso=31 marzo 2009}}.</ref>
 
==== Dalla seconda guerra mondiale al Duemila ====
Se il centro abitato di Grottaferrata non è stato sconvolto dalle incursioni aeree anglo-americane, il territorio criptense è stato colpito marginalmente con il bombardamento della sorgente dell'acquedotto di [[Squarciarelli]] l'8 settembre [[1943]]<ref>[[Zaccaria Negroni]], ''[[Marino sotto le bombe]]'' (III edizione), p. 6.</ref> e con la distruzione dell'[[aeroporto]] militare tedesco in località [[Molara (Grottaferrata)|Molara]] il 30 gennaio [[1944]]. Proprio in comune di Grottaferrata, nella galleria di Colle Oliva della [[ferrovia Roma-Frascati]], presso Villa Senni, i tedeschi avevano nascosto due cannoni ferroviari [[K5 28 cm E (cannone)|Krupp K5]] da 238&nbsp;mm capaci di bombardare la testa di ponte anglo-americana di Anzio: mentre tutte le altre postazioni simili nascoste in varii luoghi dei [[Castelli Romani]] furono individuate ed annientate con i bombardamenti aerei, i due "cannonissimi" rimasero indenni ed oggi uno di essi, soprannominato dagli americani "Anzio Annie", è esposto ad [[Aberdeen]], [[Maryland]], negli [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]], presso il Proving Grounds Museum.<ref name="notacanneo">{{en}} {{cita web|url=http://www.ordmusfound.org/|titolo=Aberdeen US Army Ordnance Museum|accesso=7 aprile 2009}}</ref> La mattina del 4 giugno 1944 i primi reparti anglo-americani raggiunsero Grottaferrata dopo gli ultimi scontri con i tedeschi sul [[Monte Cavo]],<ref>Stefano Paolucci, ''Monte Cavo, 3 giugno 1944: assalto al forte tedesco'', in ''Castelli Romani'', anno XLVI, n. 2, marzo-aprile 2006, pp. 39-42.</ref> e si dirigono rapidamente verso [[Marino (Italia)|Marino]] dove alcuni tedeschi oppongono resistenza presso la località San Rocco.<ref>[[Zaccaria Negroni]], ''[[Marino sotto le bombe]]'' (III edizione), p. 36.</ref>
 
=== Simboli ===
Il gonfalone cittadino invece fa riferimento al toponimo del paese: raffigura infatti un'inferriata in [[ferro]] simile a quella presente nella "cripta ferrata", il complesso di due stanze risalenti al [[I secolo]] inglobate come cappelle laterali nella chiesa abbaziale dell'abbazia.<ref name="nota1406">{{cita|Luigi Devoti|p. 75|cidDevoti}}.</ref> I colori cittadini sono [[rosso]] e [[bianco]].<ref name="nota1407">[http://www.alphasoft.it/grottaferrata/files/statuto_atti/statuto.pdf Comune di Grottaferrata - Statuto comunale], tit. I, art. 2 comma 1 URL consultato il 07-04-2009</ref> Nello statuto comunale il gonfalone e lo stemma sono così descritti:<ref name="nota1407"/>
{{Citazione|[...] Il gonfalone è costituito da uno stendardo bicolore (rosso - bianco), con al centro un ovale con corona nobiliare sovrapposta, contornato da fregi fogliati e da una corona bifolie di querciaed alloro non a chiudere, con al centro una inferriata le cui barre orizzontali si inseriscono in quelle verticali con buchi a gonfiare, ovale corrispondente allo stemma del Comune.|Statuto del Comune di Grottaferrata (delibera C.C. n° 79/2000), titolo I, art. 2 comma 1.}}
 
== Monumenti e luoghi d'interesse ==
=== Architetture religiose ===
[[File:Parrocchiale S.Cuore di Gesù - Grottaferrata.jpg|thumb|La [[Chiesa del Sacro Cuore (Grottaferrata)|chiesa del Sacro Cuore]].]]
 
==== Abbazia di Santa Maria di Grottaferrata ====
{{Vedi anche|Abbazia di San Nilo}}
 
L'abbazia fu fondata nel [[1004]] da [[Nilo da Rossano|san Nilo da Rossano]],<ref name=nota81/> ed in breve diventò un notevole centro culturale e di potere: istituita in commenda dal [[1428]]<ref name=nota3-2/> al [[1824]],<ref name=nota87/> attualmente è un'[[abbazia territoriale]] retta dall'[[Ordine Basiliano Italiano di Grottaferrata]].
 
All'interno dell'imponente cerchia muraria, voluta dall'abate commendatario cardinale Giuliano della Rovere, poi [[papa Giulio II]],<ref name=nota83/> si trovano il cinquecentesco palazzo dell'abate commendatario e la chiesa conventuale, di origine medioevale ma rifatta in stile barocco con l'intervento di [[Baldassarre Peruzzi]],<ref name="nota1110">{{Cita|Devoti 1999|p. 112}}.</ref> [[Taddeo Zuccari|Taddeo]] e [[Federico Zuccari]]<ref name="nota1110"/> [[Domenichino]],<ref name="nota1111">{{Cita|Devoti 1999|p. 123}}.</ref> [[Luigi Capponi (scultore)|Luigi Capponi]],<ref name="notaartusi">{{Cita|Devoti 1999|p. 272}}.</ref> [[Antonio da Sangallo il Giovane]],<ref name=nota84/> e, forse, di [[Gian Lorenzo Bernini]].<ref name=nota1111/>
 
==== Chiesa del Sacro Cuore ====
{{Vedi anche|Chiesa del Sacro Cuore (Grottaferrata)}}
 
La chiesa fu edificata per volontà di Maria Santovetti Tanlongo su circa 3000 metri quadrati di terreno di sua proprietà nel [[1918]]-[[1928]], ed affidata ai [[Società Salesiana di San Giovanni Bosco|padri salesiani]] fino al [[1963]], anno dell'istituzione in parrocchia della chiesa.<ref name=notacuore/>
 
Lo stile della chiesa è il [[Architettura neogotica|neo-gotico]], ed il campanile fu aggiunto solo negli anni sessanta: l'ampio interno a [[Basilica|pianta basilicale]] è decorato da un [[mosaico]] nel [[Abside|catino absidale]] e da [[Vetrata|vetrate policrome]], dono del marchese Alfredo Dusmet.<ref name=notacuore/> Presso la chiesa esistono un oratorio pomeridiano, un campo da calcio, un teatro e un cinema fornito di impianto audio eccellente.<ref name=notacuore/>
 
Lo Scorso parroco in carica Monsignor Raffaello Torelli Vicario generale della Diocesi uscito in carica il 3 settembre 2011. Il suo successore entrato in carico il 4 settembre è Don Claudio Cirulli.<ref name=notacuore/>
 
==== Chiesa di San Giuseppe ====
{{Vedi anche|Chiesa di San Giuseppe (Grottaferrata)}}
 
Questa chiesa, sita in località [[Squarciarelli]], fu costruita per volontà del proprietario terriero Nicola Santovetti nel [[1889]], per un costo di costruzione di 15.000 [[Lira italiana|lire italiane]].<ref name=notadeb/> Affidata ai [[Ordine Cisterciense|monaci cisterciensi]], fu tolta a questi per la scarsa volontà pastorale di alcuni monaci ed affidata attorno al [[1905]] ai [[monaci basiliani]] dell'abbazia criptense, che la tennero fino alla costituzione in parrocchia nel [[1919]].<ref name=notadeb/> Fu parzialmente distrutta durante la [[seconda guerra mondiale]] e ricostruita più semplicemente, ed ulteriormente modificata negli anni sessanta.
 
All'interno, a tre [[Navata|navate]], si trovano una "Sacra Famiglia" di Silvestro Capparoni e la tomba di famiglia dei Santovetti.<ref name=notadeb/>
 
==== Casa Santa Rosa ====
La Casa Santa Rosa delle [[Suore Francescane Missionarie di Maria]], meglio note localmente come "Monache Francesi" (poiché l'ordine fu fondato da [[Hélène de Chappotin de Neuville]] a [[Nantes]], in [[Francia]], nel [[1874]]), fu costruita nel sito di una proprietà della famiglia Santovetti tra il [[1892]] ed il [[1914]], con una sospensione dei lavori nel [[1893]] a causa del ritrovamento nell'area del convento di alcuni resti di età romana attribuiti ad una [[Villa romana|villa suburbana]] di [[Marco Tullio Cicerone]].<ref>{{Cita|Devoti 1999|p. 61}}.</ref> La chiesa conventuale venne completata nel [[1931]]: le suore si resero attive nella vita civile criptense quando accolsero gli sfollati del [[terremoto di Messina]] ([[1908]]) e del [[terremoto della Marsica]] ([[1915]]), ed ancora quando aprirono una casa di convalescenza per i soldati feriti durante la [[prima guerra mondiale]] ([[1915]]-[[1918]]).<ref name="notas2">{{Cita|Devoti 1999|pp. 63-65}}.</ref> Più di recente, le religiose hanno prestato servizio presso l'Ospedale Civile San Sebastiano di [[Frascati]].<ref name=notas2/>
 
=== Architetture civili ===
[[File:Santovetti Grottaferrata.jpg|thumb|Palazzo Santovetti in una [[fotografia]] degli [[Anni 1910|anni dieci]].]]
 
==== Palazzo Santovetti ====
Il palazzo, già esistente nel Settecento tanto che nel [[1741]] ospitò [[papa Benedetto XIV]], fu modificato nelle forme attuali a partire dal [[1872]] con l'acquisto da parte di Antonio Santovetti, che affidò il progetto all'architetto Enrico Celso Donnini.<ref name="notasant">{{Cita|Devoti 1999|p. 278}}.</ref> All'interno del palazzo è notevole la cappella, affrescata da Silvestro Capparoni.<ref name="notasantxr2">{{cita web|url=http://www.prolocogrottaferrata.it/index.php?option=com_content&view=article&id=55&Itemid=64|titolo=Pro loco Grottaferrata - Palazzo Santovetti|accesso=10 settembre 2009}}</ref>
 
Fino agli anni cinquanta le grandi cantine del palazzo, oggi di proprietà della famiglia Ranchella, hanno ospitato le rinomate Cantine Santovetti, note a livello nazionale per la produzione di vini locali di ottima qualità.<ref name=notasant/><ref name=notasantxr2/>
 
==== Villa Cavalletti ====
Nel [[1596]] il marchese [[Ermete Cavalletti]] acquistò la tenuta dal cardinale [[Bartolomeo Cesi (cardinale)|Bartolomeo Cesi]]: la villa fu costruita ed arredata nel Settecento, e nel secondo dopoguerra appartenne alla [[Compagnia di Gesù]]:<ref>{{Cita|Devoti 1999|pp. 192-195}}.</ref> attualmente ospita una comunità cattolica d'integrazione e la prestigiosa Accademia per la Teologia del Popolo di Dio.<ref>{{lingue|it|en|de}} {{cita web|url=http://www.akademie-cavalletti.de/|titolo=Sito ufficiale dell'Accademia per la Teologia del Popolo di Dio|accesso=7 settembre 2009}}.</ref> Vi si trova una necropoli preistorica tra le più grandi dei [[Colli Albani]].<ref name=nota1339/>
 
==== Villa Rossellini-Dusmet ====
Villa Rossellini-Dusmet, meglio nota solo come villa Dusmet, fu costruita davanti a villa Arrigoni-Muti alla fine dell'Ottocento da Zeffiro Rossellini, nonno del celebre regista [[Roberto Rossellini]], e venduta nel [[1919]] al marchese Alfredo Dusmet. In seguito diventò di proprietà della famiglia Campello, e nel [[1940]] fu requisita dalla [[Regia Aeronautica]] come proprio quartier generale, passato ai tedeschi nel [[1943]] (probabilmente in collegamento con l'effimero aeroporto militare operativo in località [[Molara (Grottaferrata)|Molara]]). Negli anni cinquanta fu restituita ai Campello, che nel [[1952]]-[[1953]] vi ospitarono l'esule [[Faruq I d'Egitto]], che in seguito visse ad Albano Laziale presso la villa che ospita l'attuale [[istituto professionale di stato Nicola Garrone]]. Nel [[1966]] fu acquistata dalle suore pallottine.<ref>Stefano Paolucci, ''La Villa Rossellini-Dusmet a Grottaferrata'', in ''Castelli Romani'', anno XLVII, n. 6, novembre-dicembre 2007, pp. 180-187.</ref>
 
==== Villa Gavotti-Gioacchini ====
La villa, che nel Cinquecento era un casino di campagna sito in località Campovecchio di proprietà della famiglia Laghi, fu acquistata nel [[1614]] dal marchese Lorenzo Gavotti, che ampliò l'edificio e sistemò la tenuta. Nel [[1798]] un erede del marchese, Alessandro Gavotti, vendette la villa a Vincenzo Onelli al prezzo di 10.000 [[Scudo pontificio|scudi pontifici]].<ref name="notagioac">{{Cita|Devoti 1999|pp. 268-272}}.</ref> Tuttavia l'Onelli su suicidò nel 1815, forse in conseguenza della caduta di [[Napoleone Bonaparte]] che aveva reso nullo il valore delle [Azione (finanza)|azioni] da lui acquistate nel periodo napoleonico:<ref name=notagioac/> i suoi discendenti mantennero la proprietà della villa solo per venderla ai Lugari-Spiga alla metà dell'Ottocento. Questi proprietari a loro volta vendettero la villa ai Gioacchini all'inizio del Novecento, che ne sono ancora proprietari.<ref name=notagioac/>
 
==== Villa Bracciano-Montalto-Grazioli ====
{{Vedi anche|Villa Grazioli (Grottaferrata)}}
 
Villa Bracciano-Montalto-Grazioli, chiamata confidenzialmente solo villa Grazioli, venne fondata nel [[1580]] dal cardinale Antonio Carafa, fondadola probabilmente su alcuni resti di età romana: il cardinale Carafa ebbe tra i suoi ospiti anche [[papa Gregorio XIII]], che consacrò la cappella privata della villa.<ref name="notavillagraz">{{Cita|Devoti 1999|pp. 195-225}}.</ref> Nel [[1591]] la proprietà della villa passò in eredità al cardinale [[Ottavio Acquaviva d'Aragona (cardinale 1591)|Ottavio Acquaviva d'Aragona]], che nel [[1606]]-[[1607]] la affittò ai [[Borghese (famiglia)|Borghese]]: fu proprio il cardinale [[Scipione Caffarelli-Borghese]] ad acquistare la villa nel [[1613]] per la somma di 20.000 [[Scudo pontificio|scudi pontifici]].<ref name=notavillagraz/> Tuttavia l'anno seguente il cardinale Borghese pensò bene di permutare la villa criptense con il cardinale [[Ferdinando Taverna]] in cambio della più prestigiosa [[villa Mondragone]] in territorio di [[Monte Porzio Catone]]. Lo stesso cardinale Taverna vendette la villa al principe Michele Peretti, ed in seguito la proprietà dell'immobile e della sua tenuta passò ai [[Savelli (famiglia)|Savelli]] e, dal [[1638]], agli [[Odescalchi]], che la vendettero solo nel [[1870]] al duca Pio Grazioli.<ref name=notavillagraz/> Durante la [[seconda guerra mondiale]] la villa ha ospitato un comando tedesco e dopo la guerra alcune famiglie di sfollati di guerra frascatani:<ref name=notavillagraz/> attualmente l'edificio, riportato all'antico splendore dopo le devastazioni belliche, ospita il Park Hotel Villa Grazioli.<ref>{{lingue|it|en}} {{cita web|url=http://www.villagrazioli.com/|titolo=Sito ufficiale del Park Hotel Villa Grazioli|accesso=7 settembre 2009}}.</ref>
 
Gli interni del piano nobile sono completamente affrescati con temi mitologici, storici e pastorali svolti da [[Agostino Ciampelli]] (ma alcuni hanno pensato ad [[Annibale Carracci]] o a [[Federico Zuccari]])<ref name="notagrazioli">{{Cita|Devoti 1999|p. 201}}.</ref> e da [[Giovanni Paolo Pannini]],<ref name="notagraziolipannini">{{Cita|Devoti 1999|p. 214}}.</ref> mentre l'ampliamento della villa compiuto tra il [[1696]] ed il [[1698]] per volere del principe Livio Odescalchi fu progettato dall'architetto Giovanni Battista Fontana.<ref name=notagraziolipannini/>
 
==== Villa Arrigoni-Muti ====
{{Vedi anche|Villa Muti}}
 
Villa Arrigoni-Muti fu fondata nel [[1579]] da monsignor Luigi Cerasoli, che la vendette nel [[1595]] a monsignor [[Pompeo Arrigoni]]: questi a sua volta la trasmise ai suoi eredi e nel [[1692]] si arrivò alla suddivisione della villa e della tenuta tra due proprietari, i monsignori Diomede Varesi e Ciriaco Rocci.<ref name="notamut">{{Cita|Devoti 1999|pp. 232-259}}.</ref> All'inizio dell'Ottocento i proprietari erano ben tre: il cardinale Angelo Cesarini, la famiglia Muti e la famiglia Amadei. Un secolo dopo, Achille Muti Bussi riuscì a riunificare tutta la villa sotto la sua proprietà.<ref name=notamut/> Attualmente la villa è di proprietà di una società che vorrebbe realizzarvi una cinquantina di appartamenti privati, proposito contestato da cittadini ed associazioni di Grottaferrata.<ref>{{cita news|url=http://notizie.controluce.it/index.php?option=com_content&view=article&id=3833&Itemid=94|autore=Giovanna Ardesi|titolo=Villa Arrigoni-Muti: protesta delle associazioni.|pubblicazione=Controluce|giorno=1|mese=10|anno=2007|accesso=7 settembre 2009}}</ref><ref>{{cita news|url=http://notizie.controluce.it/index.php?option=com_content&view=article&id=3834:villa-muti-risponde-la-soprintendenza&catid=70&Itemid=94|autore=Giovanna Ardesi|titolo=Villa Muti. Risponde la Soprintendenza.|pubblicazione=Controluce|giorno=1|mese=11|anno=2007|accesso=7 settembre 2009}}</ref>
 
==== Villa Rasponi ====
Nel Settecento la proprietà della tenuta appartenne alle famiglie Scarsella e Lema, e venne acquistata da Eugenio Rasponi nel [[1821]]: egli costruì la villa, e la vendette per 8000 scudi pontifici al principe Camillo Aldobrandini.<ref>{{Cita|Devoti 1999|pp. 226-232}}.</ref> Durante la seconda guerra mondiale vi fu alloggiato un comando tedesco.<ref>{{cita web|url=http://www.archeobiblio.com/grottaFerrata.htm|titolo=Archeobiblo - Grottaferrata Mon Amour|accesso=7 settembre 2009}}</ref>
 
Gli interni della villa sono stati affrescati da [[Passignano|Domenico Crespri detto "il Passignano"]], [[Pietro da Cortona]] e [[Cigoli|Ludovico Cardi detto "il Cigoli"]].<ref name="notamuti">{{cita|Luigi Devoti|p. 232|cidDevoti}}.</ref>
 
==== Villa Senni ====
La villa fu edificata nel Seicento dal prelato [[Giovanni Giustino Ciampini]],<ref name="notasenni">{{cita web|url=http://www.prolocogrottaferrata.it/index.php?option=com_content&view=article&id=50&Itemid=65|titolo=Pro loco Grottaferrata - Villa Senni|accesso=10 settembre 2009}}.</ref> che possedeva vaste proprietà nella zona sottostante, che da lui prese l'attuale denominazione di [[Ciampino]].<ref>{{cita news|url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2008/06/11/ciampino-il-mondo-nell-aeroporto-le-memorie.html|autore=Paolo di Paolo|titolo=Ciampino, il mondo nell'aeroporto e le memorie del professor Pasolini|pubblicazione=La Repubblica|giorno=11|mese=6|anno=2008|accesso=10 settembre 2009}}</ref> Originariamente chiamata villa Sant'Andrea, dalla vicina località di [[Gregna|Gregna di Sant'Andrea]], l'edificio diventò di proprietà della famiglia Senni alla metà dell'Ottocento.<ref name=notasenni/>
 
Fu sede di un comando tedesco durante la [[seconda guerra mondiale]], in posizione strategica sopra la [[Galleria (ingegneria)|galleria ferroviaria]] della [[ferrovia Roma-Frascati]] nella quale erano nascosti i due cannoni ferroviari [[K5 28 cm E (cannone)|Krupp K5]] da 238&nbsp;mm<ref name=notacanneo/> capaci di bombardare la testa di ponte alleata di [[Anzio]], tanto ricercati dagli anglo-americani nelle loro micidiali incursione aeree sui [[Castelli Romani]]. Attualmente, completamente ricostruita, ospita una casa di riposo per anziani retta dalle [[Suore Ospedaliere del Sacro Cuore di Gesù]].<ref name=notasenni/>
 
=== Architetture militari ===
==== Borghetto di Grottaferrata ====
{{Vedi anche|Borghetto di Grottaferrata}}
 
Il castello fu probabilmente edificato attorno al [[IX secolo|IX]] od al [[X secolo]] dai [[Conti di Tuscolo]],<ref name="notanibbyborgh">{{Cita|Nibby|vol. I p. 309}}.</ref> ai quali apparteneva ancora nel [[1140]], quando compare menzionato per la prima volta come "''taberna in burgo de Tuscolana''".<ref name="notaborghetto">{{Cita|Devoti 1999|pp. 50-57}}.</ref> Dopo la fine dello strapotere dei Conti di Tuscolo il castello appartenne agli [[Annibaldi]] con il toponimo di "''castrum Montis Frenelli''" o "''Monsfrenelli''":<ref name=notaborghetto/> nel Quattrocento fu acquisito dai [[Savelli (famiglia)|Savelli]], che nel [[1473]] lo permutarono con l'[[Abbazia di San Nilo|abbazia di Santa Maria di Grottaferrata]] in cambio del feudo di [[Ariccia]].<ref name=notaborghetto/><ref>{{Cita|Lucidi|appendice IX pp. 434-439}}.</ref> Già all'inizio del Cinquecento tuttavia il castello risultava deserto, ed inutili furono i tentativi di ripopolarlo compiuti dagli abati commendatari. All'inizio del Novecento l'area fu acquistata dal marchese Alfredo Dusmet, che nel [[1935]] la rivendette alla famiglia Spagna:<ref name=notaborghetto/> oggi all'interno delle mura si trovano alcune villette a schiera.
 
Le mura del castello sono realizzate in ''[[Opera cementizia|opus caementicium]]'' nella parte inferiore ed in ''[[Opera quadrata|opus quadratum]]'' in blocchetti di [[tufo]] in quella superiore, e formano un ovale di circa 3 chilometri di perimetro fortificato da 13 torri quadrangolari.<ref name=notanibbyborgh/><ref name=notaborghetto/>
 
==== Castel de' Paolis ====
{{Vedi anche|Castel de' Paolis}}
 
Il castello sorse attorno all'[[XI secolo]] sui ruderi della [[villa romana]] degli Scriboni-Libones<ref name="notapreistoria">{{Cita|Tomassetti|vol. IV p. 179}}.</ref> e sulle antiche murature identificate da alcuni studiosi con i resti del ''[[municipium]]'' di ''[[Castrimoenium]]'',<ref>{{Cita|Torquati 1974|vol. I cap. XVIII p. 159}}.</ref> collocato da altri presso il [[Villa Colonna di Belpoggio|parco pubblico di villa Desideri]] a [[Marino (Italia)|Marino]]<ref>{{Cita|Tomassetti|vol. IV pp. 181-182}}.</ref> ed oggi comunemente identificato con il [[rione Castelletto]] al [[centro di Marino]].<ref>Giuseppe Ranghiasci, in ''Album - Giornale letterario e di belle arti'', vol. XVII pp. 348-370-385.</ref><ref>Giuseppina Ghini, ''Introduzione'', in Alessandro Bedetti, ''Il mitreo di Marino'', pp. 7-8.</ref>
 
La prima citazione del castello risale al [[1116]], quando si parla di una "''ecclesia S. Marie [...] in loco qui dicitur Paoli''":<ref name="notapaoli">{{Cita|Devoti 1999|p. 275}}.</ref> la proprietà del castello rimase da allora in poi all'[[Abbazia di San Nilo|abbazia di Santa Maria di Grottaferrata]], finché nel Seicento non fu completamente spopolato e diruto.<ref name=notapaoli/>
 
Oggi del castello restano un arco, una parte dell'abside della chiesa ed altri brandelli di massicce murature in ''[[Opera quadrata|opus quadratum]]'' di [[peperino]].<ref>{{Cita|Devoti 1999|p. 273}}.</ref>
 
==== Molara ====
{{Vedi anche|Molara (Grottaferrata)}}
 
Il castello sorse presso l'attuale chilometro 22 della [[Strada statale 511 Anagnina|strada statale 511 via Anagnina]] probabilmente nel sito della ''[[mansio]]'' di ''Roboraria'':<ref>{{Cita|Del Nero 1990|p. 41}}.</ref> nel [[X secolo]] vi esisteva un cenobio basiliano, e la fortificazione iniziò ad esistere a partire dal Duecento, quando raggiunse il periodo di massimo splendore sotto il dominio del cardinale Riccardo Annibaldi.<ref name="notamola">{{Cita|Del Nero 1990|pp. 42-45}}.</ref> A Molara il cardinale Annibaldi ospitò [[papa Innocenzo IV]] ([[1254]]), [[Carlo I d'Angiò]] ed il suo esercito ([[1266]]), che le esagerate cronache dell'epoca facevano ammontare a poco meno di 30.000 uomini, [[Tommaso d'Aquino|san Tommaso d'Aquino]] ([[1274]]).<ref name=notamola/>
 
Con la decadenza degli [[Annibaldi]], nel [[1427]] il castello entrò nell'orbita dei [[Colonna (famiglia)|Colonna]]:<ref>{{Cita|Del Nero 1990|p. 64}}.</ref> in questo periodo perse importanza l'intero sistema difensivo della [[Valle Latina (Colli Albani)|Valle Latina]] in seguito al sostanziale abbandono della via Latina-Anagnina. Nei secoli seguenti la spopolata Molara appartenne agli Altemps, ai [[Borghese (famiglia)|Borghese]] e quindi agli [[Aldobrandini]]: vi era praticata la pastorizia e l'estrazione mineraria.<ref>{{Cita|Devoti 1999|p. 307}}.</ref> La miseria di queste zone era tale che nel [[1762]] il [[Sede suburbicaria di Frascati|cardinale vescovo della diocesi suburbicaria di Frascati]] [[Enrico Benedetto Stuart]], ultimo [[Successione Giacobita|pretendente giacobita]] al [[Regno di Gran Bretagna]], durante una sua [[Visita ad limina|visita ''ad limina'']] nel territorio di [[Monte Porzio Catone]] trovò i pochi abitanti di Molara che vivevano in uno stato quasi animalesco, privi anche del conforto religioso.<ref>{{Cita|Del Nero 1990|p. 78}}.</ref>
 
=== Siti archeologici ===
[[File:Grottaf01.JPG|thumb|left|La terra dei monaci basiliani dell'abbazia: sullo sfondo, l'[[Agro Romano]].]]
 
{{Vedi anche|Tusculum}}
 
Il sito archeologico più importante del territorio criptense sono le [[Catacombe di ad Decimum|catacombe di ''ad Decimum'']], rinvenute nel [[1913]] al X miglio della [[via Latina]]: all'interno vi si trovano oltre 800 sepolture databili fino al [[V secolo]], alcuni affreschi del [[III secolo|III]] o del [[IV secolo]] ed un [[arcosolio]] raffigurante la "''Traditio Legis''", la trasmissione del messaggio evangelico.<ref>{{Cita|Devoti 1999|p. 38}}.</ref> Assieme alle [[catacombe di San Senatore]] di [[Albano Laziale]]<ref>Pino Chiarucci, ''Albano Laziale'', pp. 50-52.</ref> queste sono le uniche [[Catacomba|catacombe]] dei [[Colli Albani]] (pare che una terza catacomba fu rinvenuta casualmente in comune di [[Marino (Italia)|Marino]], lungo la [[via Appia Antica]] presso la località di [[Due Santi]] nel [[1712]] ma ad oggi se ne è persa l'ubicazione).<ref>Raimondo Del Nero, ''Bovillae'', p. 27.</ref>
 
Inoltre, una piccola parte degli scavi archeologici di ''[[Tusculum]]'' ricade nel territorio criptense, mentre la parte più importante dell'antico abitato si trova nel territorio di [[Monte Porzio Catone]].
 
Per quanto riguarda le memorie preistoriche del territorio criptense, le necropoli più importanti si trovano a villa Cavalletti (una delle più grandi dei Colli Albani)<ref name=nota1339/> e nella ex-vigna Giusti:<ref>{{Cita|Devoti 1999|p. 70}}.</ref> sepolture sparse furono individuate anche a [[Castel de' Paolis]] nel [[1903]]<ref name=notapreistoria/> ed in località Cipriana durante alcuni lavori di scassamento nel [[1880]].<ref>{{Cita|Devoti 1999|p. 164}}.</ref>
 
Nel territorio criptense è stata collocata una delle due tenute tuscolane di [[Marco Tullio Cicerone]]: nel corso dei secoli, diversi studiosi hanno formulato svariate ipotesi sulla collocazione di queste ville, ma sembra ormai confermato che una sorgesse sul [[Tuscolo]] presso la città antica di ''[[Tusculum]]'', e l'altra fosse posta in prossimità dell'[[Abbazia di San Nilo|abbazia di Santa Maria di Grottaferrata]],<ref name=nota80/> e che magari si estendesse fino alle propaggini settentrionali del Tuscolo,<ref name=autogenerato2>{{cita|Gaetano Moroni|vol. XXXIII pp. 44-45|cidMoroni}}</ref> o addirittura in località Poggio Tulliano, che prenderebbe nome proprio dall'arpinate.<ref name="nota1331">{{cita|Luigi Devoti|p. 288|cidDevoti}}</ref> La collocazione presso l'attuale abbazia appare più probabile e confermata da diverse strutture romane, come l'imponente criptoportico con affaccio sul vallone della marana dell'Acqua Marciana, su cui [[san Nilo da Rossano]] ed i suoi compagni avrebbero costruito il monastero.
 
=== Aree naturali ===
{{Vedi anche|Parco regionale dei Castelli Romani}}
 
Una piccola porzione del territorio di Grottaferrata è inclusa all'interno del perimetro del [[Parco Regionale dei Castelli Romani]], ente di tutela ambientale istituito nel [[1984]] dalla [[Regione Lazio]] nell'area dei [[Colli Albani]].<ref>[http://www.parcocastelliromani.it/index.asp Parco Regionale dei Castelli Romani] URL consultato il 21-06-2009</ref> In origine, l'intero territorio comunale era stato incluso all'interno dell'area protetta del parco (legge regionale nº 2 del 13 gennaio [[1984]]),<ref>[http://www.castelliromanitour.it/public/it/carta/carta_storica_2_84.htm Estensione del Parco dei Castelli Romani ai sensi della L.R. 13-01-1984] URL consultato il 21-06-2009</ref> ma già il 28 settembre [[1984]] le aree assegnate al parco furono drasticamente ridotte,<ref>[http://www.castelliromanitour.it/public/it/carta/carta_storica_64_84.htm Estensione del Parco dei Castelli Romani ai sensi della L.R. 28-11-1984] URL consultato il 21-06-2009</ref> per ovvi motivi legati all'espansione edilizia ed industriale dei centri abitati inclusi. Gli attuali confini del parco sono più vasti dei confini precedenti, ed includono la parte criptense del [[Tuscolo]] e [[Molara (Grottaferrata)|Molara]], mentre l'area contigua si estende per gran parte del territorio comunale fino al [[Borghetto di Grottaferrata]].<ref>[http://www.castelliromanitour.it/public/it/carta/carta_tecnica_10_pcc_2003_05.htm Carta del Parco - Confini del Parco, aree contigue e confini comunali (2003) - 1:10000 - Tavola 5] URL consultato il 21-06-2009</ref>
 
== Società ==
=== Evoluzione demografica ===
{| class="wikitable" style="float:right;"
| colspan="2" align="center" | '''Evoluzione storica della popolazione'''
|-
|[[1982]]
|14.729<ref name="nota05">{{cita web|url=http://demo.istat.it/dat81-91/COMUNI/058/T_HTM/058046_T.HTM|titolo=Dati ISTAT-Istituto Superiore di Sanità sulla popolazione residente 1981-1990|accesso=28 febbraio 2009}}</ref>
|-
|[[1985]]
|15.303<ref name=nota05/>
|-
|[[1990]]
|16.128<ref name=nota05/>
|-
|[[1995]]
|16.777<ref name="nota04">{{cita web|url=http://demo.istat.it/ricbil/index.html|titolo=Dati ISTAT sulla popolazione residente 1991-2001|accesso=28 febbraio 2009}}</ref>
|-
|[[2000]]
|17.408<ref name=nota04/>
|-
|[[2001]]
|17.501<ref name=nota04/>
|-
|[[2002]]
|17.670<ref>{{cita web|url=http://demo.istat.it/pop2002/index.html|titolo=Dati ISTAT sulla popolazione residente al 1º gennaio 2002|accesso=28 febbraio 2009}}</ref>
|-
|[[2003]]
|18.025<ref>{{cita web|url=http://demo.istat.it/pop2003/index.html|titolo=Dati ISTAT sulla popolazione residente al 1º gennaio 2003|accesso=28 febbraio 2009}}</ref>
|-
|[[2004]]
|19.004<ref>{{cita web|url=http://demo.istat.it/pop2004/index.html|titolo=Dati ISTAT sulla popolazione residente al 1º gennaio 2004|accesso=28 febbraio 2009}}</ref>
|-
|[[2005]]
|19.606<ref>{{cita web|url=http://demo.istat.it/pop2005/index.html|titolo=Dati ISTAT sulla popolazione residente al 1º gennaio 2005|accesso=28 febbraio 2009}}</ref>
|-
|[[2006]]
|19.986<ref>{{cita web|url=http://demo.istat.it/pop2006/index.html|titolo=Dati ISTAT sulla popolazione residente al 1º gennaio 2006|accesso=28 febbraio 2009}}</ref>
|-
|[[2007]]
|20.310<ref>{{cita web|url=http://demo.istat.it/pop2007/index.html|titolo=Dati ISTAT sulla popolazione residente al 1º gennaio 2007|accesso=28 febbraio 2009}}</ref>
|-
|[[2008]]
|20.055<ref name=nota2008pop/>
|-
|}
 
{{Demografia/Grottaferrata}}
 
=== Etnie e minoranze straniere ===
 
Al 31 dicembre [[2007]] la popolazione straniera residente nel territorio di Grottaferrata risulta essere così composta (si riportano solo le prime quattro minoranze):<ref name="nota12">[http://demo.istat.it/str2007/index.html Dati ISTAT sulla popolazione straniera residente per sesso e cittadinanza al 31-12-2007] URL consultato il 09-03-2009</ref>
* [[File:Flag of Romania.svg|20px]] [[Romania]] 276
* [[File:Flag of Albania.svg|20px]] [[Albania]] 118
* [[File:Flag of Poland.svg|20px]] [[Polonia]] 99
* [[File:Flag of the Philippines.svg|20px]] [[Filippine]] 89
 
Negli ultimi anni, la popolazione straniera residente nel territorio comunale criptense è andata crescendo progressivamente, in linea con la tendenza generale riscontrata sulla maggior parte del territorio nazionale. Nel corso dell'anno [[2006]], sono stati iscritti ai registri dell'anagrafe comunale 163 cittadini stranieri: di essi 18 sono stati iscritti per nascita, 48 per trasferimento da altri comuni e 97 direttamente per provenienza dall'estero.<ref name="nota15">[http://demo.istat.it/strasa2007/index.html Dati ISTAT sulla popolazione straniera residente per sesso e cittadinanza al 31-12-2006] URL consultato il 09-03-2009</ref> Gli stranieri cancellati dai registri dell'anagrafe criptense sono stai invece 140, di cui 2 soli cancellati per morte, 70 per trasferimento ad un altro comune e 36 per trasferimento all'estero.<ref name="nota15"/> Le acquisizioni di cittadinanza italiana sono state 13.<ref name="nota15"/> Il totale dei minorenni stranieri residenti nel territorio comunale è calcolato nel numero di 214, di cui 149 nati in territorio italiano.<ref name="nota15"/>
 
Nell'anno [[2007]] invece i cittadini stranieri iscritti all'anagrafe comunale sono stati 293, di cui 12 per nascita, 61 per trasferimento da un altro comune e 208 direttamente provenienti dall'estero.<ref name="nota12"/> Gli stranieri cancellati dai registri dell'anagrafe comunale sono stati 138, di cui 1 solo cancellato per morte, 90 per trasferimento in altri comuni, 27 per l'estero.<ref name="nota12"/> Le acquisizioni di cittadinanza italiana sono state 13.<ref name="nota12"/> I minorenni di cittadinanza straniera sono 237, di cui 162 nati in [[Italia]].<ref name="nota12"/> I nuclei familiari con almeno uno straniero sono 700, mentre quelle in cui il capofamiglia è straniero sono 544.<ref name="nota12"/>
 
=== Lingue e dialetti ===
[[File:Vigne del Sole.jpg|thumb|La località Vigne del Sole, al confine tra Marino, [[Ciampino]] e Grottaferrata.]]
 
{{Vedi anche|Dialetti dei Castelli Romani}}
 
La lingua parlata ufficialmente nel comune di Grottaferrata è la [[lingua italiana]], e non vi è alcuna forma di bilinguismo istituzionalmente riconosciuta. I [[monaci basiliani]] dell'[[Abbazia di San Nilo|abbazia di Santa Maria di Grottaferrata]] coltivano e tutelano oramai da un millennio la [[lingua greca]], e celebrano le loro funzioni liturgiche secondo il [[Rito bizantino|rito greco-bizantino]] parlando appunto in greco e in [[lingua albanese|albanese]].
 
Per il resto, non si può parlare dell'esistenza di un vero e proprio dialetto caratteristico di Grottaferrata, a causa delle relativamente recenti origini dell'abitato, che ha iniziato la sua crescita a partire dalla seconda metà dell'[[XIX secolo|Ottocento]] grazie ad una massiccia immigrazione da varie parti d'[[Italia]]. Ciò ha portato alla mescolanza di varii dialetti locali, dall'abruzzese ai dialetti dell'Italia meridionale ed al veneto, con i [[dialetti dei Castelli Romani]] come il [[dialetto marinese]], il frascatano ed il dialetto rocchigiano. Oggi, la tendenza generale è per l'espansione del [[dialetto romanesco]] un po' in tutta l'area metropolitana di [[Roma]] e soprattutto nel quadrante meridionale della [[provincia di Roma]].<ref>[[Touring Club Italiano]], ''Guida rossa del Lazio'', p. 89.</ref>
 
=== Religione ===
La [[religione]] più diffusa sul territorio criptense è il [[Cristianesimo]] nella [[Chiesa cattolica|confessione cattolica]], che venne annunciato nell'area tuscolana nella prima metà del [[I secolo]], probabilmente proprio grazie alla presenza evangelizzatrice di [[Paolo di Tarso|san Paolo di Tarso]] e di [[Pietro apostolo|san Pietro apostolo]].<ref name="nota1400">{{Cita|Del Nero 2002|pp. 5-7}}.</ref> Se già nel [[370]] Giovanni di Cappadocia, allievo di [[Basilio Magno|san Basilio Magno]], fondò un [[Monaci basiliani|monastero basiliano]] al XV miglio della [[via Latina]], presso l'attuale località di [[Molara (Grottaferrata)|Molara]],<ref name="nota1401"/> fu nel [[1004]] che [[san Nilo da Rossano]] si installò presso l'attuale [[Abbazia di San Nilo|abbazia di Santa Maria di Grottaferrata]] con la protezione dei [[Conti di Tuscolo]], e da allora l'abbazia criptense assunse una straordinaria importanza nella comprensione tra [[chiesa cattolica]] e [[chiesa cristiana ortodossa]]. Ad oggi, la maggior parte del territorio comunale è sottoposto alla giurisdizionale episcopale della [[Sede suburbicaria di Frascati|diocesi suburbicaria di Frascati]], ad eccezione del perimetro murato dell'abbazia che costituisce l'[[abbazia territoriale]] di Santa Maria di Grottaferrata, considerato come un [[Esarca|esarcato ''nullius'']]: nell'abbazia le liturgie sono officiate secondo il [[Rito bizantino|rito greco-bizantino]].
 
La chiesa cattolica ha suddiviso il territorio comunale in quattro [[Parrocchia|parrocchie]]: la [[Chiesa di San Giuseppe (Grottaferrata)|chiesa parrocchiale di San Giuseppe Sposo della Beata Vergine Maria]] a [[Squarciarelli]],<ref>[http://www.diocesituscolana.it/schedaparr.asp?idx=sgsbvmgr Diocesi Tuscolana - San Giuseppe Sposo della Beata Vergine Maria] URL consultato il 10-03-2009</ref> la [[Chiesa del Sacro Cuore (Grottaferrata)|chiesa parrocchiale del Sacro Cuore di Gesù]],<ref>[http://www.diocesituscolana.it/schedaparr.asp?idx=scggr Diocesi Tuscolana - Sacro Cuore di Gesù] URL consultato il 10-03-2009</ref> la [http://www.grottaferrata-piox.it/ chiesa parrocchiale di San Pio X]<ref>[http://www.diocesituscolana.it/schedaparr.asp?idx=spxgr Diocesi Tuscolana - San Pio X] URL consultato il 10-03-2009</ref> e la chiesa parrocchiale di San Camillo de Lellis.<ref>[http://www.diocesituscolana.it/schedaparr.asp?idx=scdlgr Diocesi Tuscolana - San Camillo de Lellis] URL consultato il 10-03-2009</ref> Inoltre, nel territorio criptense, data la vicinanza con [[Roma]], sono situate molte case generalizie o comunque sedi distaccate di diversi ordini religiosi cattolici.<ref>[http://www.diocesituscolana.it/struttura/istituti.asp?comune=grottaferrata Diocesi Tuscolana - Gli Istituti Religiosi->Grottaferrata] URL consultato il 10-03-2009</ref> Fino al [[1964]] il [[Movimento dei Focolari]] ha avuto a Grottaferrata un importante centro di dialogo inter-religioso con le altre confessione cristiane, poi trasferito a [[Rocca di Papa]] e dopo ancora a [[Castel Gandolfo]].<ref>[http://www.focolare.org/page.php?codcat2=785&codcat1=118&lingua=IT&titolo=le%20vie%20del%20dialogo&tipo=centro%20Uno Movimento dei Focolari - Centro Uno per il dialogo religioso] URL consultato il 10-03-2009</ref>
 
A Grottaferrata è presente una [[Chiesa Evangelica Luterana in Italia|comunità cristiana evangelica luterana]], che si raduna presso la chiesa cristiana evangelica "Italia per Cristo".<ref>[http://www.fontedivita.it/indirizzario/lazio.html Fonte di Vita - Chiese Evangeliche nella Regione Lazio] URL consultato il 10-03-2009</ref>
 
=== Tradizioni e folclore ===
* ''Festa patronale di [[Nilo da Rossano|San Nilo da Rossano]].'' La festa del [[Patrono|santo patrono]] si festeggia il 26 settembre, giorno della morte del santo.
 
* ''[[Fiera di Grottaferrata]]''. La fiera fu autorizzata fin dal [[1761]],<ref name=notaf1/> anche se la [[fiera]] di settembre è attestata già dalla seconda metà del [[XV secolo|Quattrocento]] e la fiera di marzo più antica di cui abbiamo memoria è dei primi anni del [[XVII secolo|Seicento]].<ref name=notaf2/> Nel [[1966]] l'Ente Nazionale Prevenzioni Infortuni scelse la fiera di marzo come luogo di promozione nazionale dei macchinari agricoli adatti alla produzione agricola nelle zone collinari, caratteristica che venne riconosciuta alla fiera da un apposito decreto ministeriale.<ref name="nota02f">{{cita web|http://www.fieradigrottaferrata.it/fiera|Fiera Nazionale di Grottaferrata - Storia|26-04-2009}}</ref> Solo dal [[1996]] la fiera si è spostata in un vasto piazzale asfaltato presso via del Grottino e viale San Nilo, coprendo un'area di 14.000&nbsp;m<sup>2</sup>, di cui 12.000&nbsp;m<sup>2</sup> coperti da [[Tensostruttura|tensostrutture]].<ref name=nota02f/>
* Fiera "Ce Steva na' Vota". Tradizionale fiera che si svolge ogni anno verso la fine di agosto presso le mura dell'abbazia di San Nilo che riproprone il folklore tradizionale di Grottaferrata.
 
=== Istituzioni, enti ed associazioni ===
{{MultiCol}}
* ''Agricoltura Capodarco'';<ref name="nota1200">[http://www.comune.grottaferrata.roma.it/index.php?option=com_content&task=view&id=295&Itemid=189 Comune di Grottaferrata - Associazioni] URL consultato il 05-04-2009</ref><ref name="nota1205">[http://www.agricolturacapodarco.it/index.php Agricoltura Capodarco] URL consultato il 31-03-2009</ref>
* ''Amici di Odzak'';<ref name="nota1200"/>
* ''Amici di Valerio'';<ref name="nota1200"/>
* ''Associazione Bridge Castelli Romani'';<ref name="nota1200"/>
* ''Associazione Castelli Romani Servizio Oncologico'';<ref name="nota1200"/>
* ''Associazione Genitori'' (sezione locale);<ref name="nota1200"/>
* ''Associazione Genitori di Diversamente Abili'' (sezione locale);<ref name="nota1200"/>
* ''Associazione Geometri dei Castelli Romani'';<ref name="nota1200"/>
* ''[[Associazione Italiana per la Donazione di Organi]]'' (sezione locale);<ref name="nota1200"/>
* ''[[Associazione Italiana Combattenti e Reduci]]'' (sezione locale);<ref name="nota1200"/>
* ''Associazione San Nilo Basket'';<ref name="nota1200"/><ref name="nota1334">[http://www.sannilobasket.altervista.org/ Basket San Nilo Grottaferrata] URL consultato il 06-04-2009</ref>
* ''Associazione Tuscolana di Astronomia'' (sezione locale);<ref name="nota1200"/>
* ''Associazione Volley Club Grottaferrata'';<ref name="nota1200"/><ref name="nota1335">[http://www.volleyclubgrottaferrata.it/index_780-3.php Volley Club Grottaferrata] URL consultato il 06-04-2009</ref>
* ''Arte e Tradizione'';<ref name="nota1200"/>
* ''[[Associazione Volontari Italiani del Sangue]]'' (sezione locale);<ref name="nota1200"/>
* ''Centro Socio Culturale di Grottaferrata'';<ref name="nota1200"/><ref>[http://www.cscgrottaferrata.it/ Centro Socio Culturale di Grottaferrata] URL consultato il 05-04-2009</ref>
* ''Circolo Culturale "Il Domenichino"'';<ref name="nota1200"/>
* ''Circolo Filatelico (sezione locale "[[San Nilo da Rossano]]" [[Castelli Romani]])'';<ref name="nota1200"/>
{{ColBreak}}
* ''Comitato per la Difesa delle Caratteristiche Ambientali di Grottaferrata e delle zone limitrofe'';<ref name="nota1200"/>
* ''Consulta Cittadina dei Servizi Sociali'';<ref name="nota1200"/>
* ''Corale Polifonica Grottaferrata'';<ref name=autogenerato3>[http://www.coralegrottaferrata.it/ Corale Polifonica di Grottaferrata] URL consultato il 05-04-2009</ref><ref name="nota1200"/>
* ''Comitato Tutela Ambiente Grottaferrata'';<ref name="nota1200"/>
* ''Danzarte'';<ref name="nota1200"/>
* ''Domitilla'';<ref name="nota1200"/>
* ''Esacordo'';<ref name="nota1200"/>
* ''Gruppo Archeologico Latino'' (sezione locale "Bruno Martellotta"-[[Colli Albani]]);<ref name="nota1200"/>
* ''Gruppo Speleologico di Grottaferrata'';<ref name="nota1200"/>
* ''Intercultura'';<ref name="nota1200"/>
* ''Musica e Scena'';<ref name="nota1200"/>
* ''Polisportiva Grottaferrata'';<ref name="nota1200"/>
* ''[[Pro loco|Pro Loco Grottaferrata]]'';<ref name="nota1200"/>
* ''[[Dipartimento della Protezione Civile]]'' (sezione locale);<ref name="nota1200"/><ref>[http://www.protezionecivilegrottaferrata.it/ Protezione Civile del Comune di Grottaferrata] URL consultato il 05-04-2009</ref>
* ''Puer'';<ref name="nota1200"/>
* ''Sostegno Donna'';<ref name="nota1200"/>
* ''[[Università popolare|Università Popolare del Tuscolano]]'' (sezione locale);<ref name="nota1200"/>
* ''Telefono Rosa'' (sezione locale);<ref name="nota1200"/>
{{EndMultiCol}}
 
=== Qualità della vita ===
Il [[Reddito pro capite|reddito medio dichiarato ''pro capite'']] nel comune di Grottaferrata ammonta a 28.329 euro ([[2005]]), ed è il più alto dei [[Castelli Romani]]: il 16% della popolazione dichiara tra 10.000 e 15.000 euro (per un importo percentuale del 6.4%), il 17.4% tra 15.000 e 20.000 (per un importo percentuale di 9.5%), il 16.2% tra 20.000 e 26.000 (per un importo percentuale di 11.8%), mentre il 2.5% della popolazione dichiara oltre 100.000 euro (per un importo percentuale del 18.3%) e lo 0.6% meno di 1000 euro (per un importo percentuale pari allo 0%).<ref>{{cita web|http://www.comuni-italiani.it/058/046/statistiche/redditi.html|Comuni-italiani.it - Statistiche redditi Irpef Grottaferrata 2005|27-08-2009}}.</ref>
 
== Cultura ==
=== Istruzione ===
==== Biblioteche ====
{{Vedi anche|Sistema Bibliotecario dei Castelli Romani}}
 
[[File:Rocca di Papa 25-03-2008.jpg|thumb|left|[[Tuscolo]] ed una parte del territorio criptense innevata in una veduta panoramica da [[Rocca di Papa]].]]
 
La biblioteca comunale "Bruno Martellotta" venne fondata nel [[1968]]<ref name="nota20">[http://www.romacastelli.it/biblioteca_grottaferrata-presentazione.htm SBCR - Biblioteca comunale di Grottaferrata] URL consultato il 09-03-2009</ref> grazie al contributo del Comune e della [[Regione Lazio]] ed affidata fino al [[1978]] alla gestione del Comitato Studentesco Grottaferrata,<ref name="nota20"/> associazione di volontariato fondata appunto da Bruno Martellotta, che in seguito fu anche fondatore del Gruppo Archeologico Latino, maturando i meriti per cui nel [[2003]] gli è stata ufficialmente intitolata la biblioteca stessa.<ref name="nota20"/> L'attuale sede è stata inaugurata nel [[1997]] nei locali dell'ex-mattatoio abbandonato, ristrutturati con fondi regionali.<ref name="nota20"/> La biblioteca fa parte del [[Sistema Bibliotecario dei Castelli Romani]], e possiede allo stato attuale un fondi di 12.873 volumi.
 
Inoltre presso l'[[Abbazia di San Nilo|abbazia di Santa Maria di Grottaferrata]] ha sede la biblioteca statale del [[monumento nazionale]] di Grottaferrata, classificata dal [[1967]]<ref name="nota21">[http://www.bibliotechepubbliche.it/genera.jsp?id=146#storia Biblioteche Pubbliche Statali - Biblioteca Statale del Monumento Nazionale di Grottaferrata] URL consultato il 09-08-2009</ref> come [[Biblioteche pubbliche statali|biblioteca pubblica statale]] di competenza del [[Ministero dei Beni e delle Attività Culturali]] ma custodita con atto di delega<ref name="nota21"/> dai [[monaci basiliani]] dell'[[Ordine Basiliano Italiano di Grottaferrata]].
 
La biblioteca, le cui origini sono contemporanee a quelle dell'abbazia stessa (tanto che custodisce tre manoscritti autografi di [[san Nilo da Rossano]] risalenti al [[965]] circa<ref name="nota21"/>), contiene 1197 [[Manoscritto|manoscritti]], 71 [[Incunabolo|incunaboli]], 700 [[Cinquecentina|cinquecentine]] ed oltre 50.000 volumi.<ref name="nota21"/> In aggiunta a questo prezioso ed enorme patrimonio, la comunità monastica possiede un proprio patrimonio librario di oltre 20.000 volumi.<ref>[http://www.abbaziagreca.it/arte/biblioteche.asp Abbazia di Santa Maria di Grottaferrata - Arte e Cultura->Biblioteche] URL consultato il 09-03-2009</ref>
 
Infine, il collegio [[Ordine francescano|francescano]] "Sant'Antonio" di [[Squarciarelli]] ha una biblioteca di oltre 30.000 volumi.<ref name="nota50">{{cita|Luigi Devoti|p. 311|cidDevoti}}</ref>
 
==== Ricerca ====
Il [[Liceo Scientifico Statale Bruno Touschek]] è stato il luogo di inaugurazione, il 30 maggio [[2006]], del progetto Extreme Energy Events, alla presenza del professor [[Antonino Zichichi]] e del professor Roberto Petronzio, presidente dell'[[istituto nazionale di fisica nucleare]]. Presso il liceo infatti è stato installato uno dei 100 rilevatori di sciami di particelle sub-atomiche e sub-nucleari prodotte dall'interazione dei raggi cosmici con gli atomi dell'atmosfera terrestre.<ref>[http://www.liceotouschek.it/ LSS Bruno Touschek - Attività->Scienze] URL consultato il 09-03-2009</ref>
 
==== Scuole ====
Nel territorio comunale di Grottaferrata hanno sede numerose istituzioni scolastiche, sia [[Scuola primaria|scuole primarie]] e [[Scuola secondaria di primo grado|secondarie di primo grado]] che [[Scuola secondaria di secondo grado|secondarie di secondo grado]]. I due istituti comprensivi statali del territorio sono l'istituto comprensivo "[[Giovanni Falcone]]" e l'istituto comprensivo "[[San Nilo da Rossano]]".<ref>[http://www.icgrottaferrata.it/Pof/pof.asp Istituto Comprensivo Statale S. Nilo - Grottaferrata] URL consultato il 10-03-2009</ref> Il principale istituto secondario di secondo grado pubblico è il [[Liceo Scientifico Statale Bruno Touschek]],<ref>[http://www.liceotouschek.it/ Liceo Scientifico Statale Bruno Touschek] URL consultato il 10-03-2009</ref> fondato nel [[1974]] da una sede succursale del liceo scientifico statale Vito Volterra di [[Ciampino]], ed oggi una delle scuole più grandi del quadrante sud-est della [[provincia di Roma]].
 
Vanno menzionate infine alcune delle tanti istituzioni scolastiche paritarie o private, come il [[liceo classico]] "[[Papa Benedetto XV]]",<ref>[http://www.benedettoxv.altervista.org/index.htm Liceo Ginnasio Paritario Benedetto XV] URL consultato il 10-03-2009</ref> annesso all'[[Abbazia di San Nilo|abbazia di Santa Maria di Grottaferrata]] e retto dai [[monaci basiliani]] dell'[[Ordine Basiliano Italiano di Grottaferrata]], l'istituto tecnico e professionale "San Giuseppe",<ref>[http://www.istitutoscolasticosangiuseppe.it/corsiprofessionali.htm Istituto Scolastico Paritario San Giuseppe] URL consultato il 10-03-2009</ref> l'istituto tecnico agrario "Europa Unita",<ref>[http://www.itaeuropaunita.it/contattaci.html Istituto Tecnico Agrario Paritario Europa Unita] URL consultato il 10-03-2009</ref> il complesso scolastico "Seraphicum", le scuole internazionali "Little genius international" e "Castelli International School", e inoltre diverse scuole di lingua.
 
==== Seminari ====
Presso una villa in località [[Squarciarelli]], ai confini comunali con Marino, dal [[1932]]<ref name="nota50"/> è ospitato il collegio "Sant'Antonio" dell'[[Ordine dei Frati Minori|ordine francescano dei Frati Minori]], dipendente dalla [http://www.antonianum.ofm.org/main.html Pontificia Università Antonianum] di [[Roma]], nel quale si istruiscono i frati appena diventati sacerdoti. Presso il collegio era operativa fino agli [[Anni 1990|anni novanta]] un'azienda agricola di sedici ettari.<ref name="nota50"/> Inoltre, l'istituto dal [[1908]] ha curato la pubblicazione dell'Archivum Franciscanum Historicum,<ref name="nota50"/> e dal [[1973]] presso il collegio criptense è situato il quartier generale della [http://leonina.nerim.net/index.php?La_Commission_L%E9onine Commissio Leonina], che si occupa della riedizione dell'opera omnia di [[san Tommaso d'Aquino]].<ref name="nota50"/>
 
==== Musei ====
{{Vedi anche|Musei del Lazio}}
 
Presso l'[[Abbazia di San Nilo|abbazia di Santa Maria di Grottaferrata]] è ospitato un importante museo, che contiene non solo pezzi notevoli risalenti all'età romana rinvenuti scavando nel territorio tuscolano nel corso dei secoli, ma anche opere d'arte medioevali, bizantini, rinascimentali, barocche ed ottocentesche.<ref>[http://www.abbaziagreca.it/arte/museo.asp Abbazia di Santa Maria di Grottaferrata - Arte e Cultura->Museo] URL consultato il 10-03-2009</ref> Il museo archeologico nazionale ospitato all'interno dell'abbazia, attualmente chiuso per restauri, ha accresciuto il suo patrimonio dal 1875 e contiene alcuni pezzi pregiati come il corredo funebre dell'ipogeo "delle Ghirlande", sepolcro romano rinvenuto nel [[2000]] presso le catacombe di ad Decimum sulla [[Strada statale 511 Via Anagnina|via Anagnina]].<ref>[http://www.museumgrandtour.it/node/66 Sistema Museale dei Castelli Romani e Prenestini - Museo Archeologico Nazionale dell'Abbazia di San Nilo] URL consultato il 10-03-2009</ref>
 
=== Media ===
==== Stampa ====
Per quanto riguarda la stampa nazionale, i quotidiani romani come ''[[la Repubblica]]'', ''[[Il Messaggero]]'' ed ''[[Il Tempo]]'' si occupano dei casi più eclatanti di cronaca locale nelle pagine apposite riservate ai [[Castelli Romani]] nell'edizione locali; il [[Corriere dello Sport - Stadio]] nell'edizione locale riporta le notizie riguardanti le squadre dilettantistiche del territorio fino alla [[Seconda Categoria]], mentre per i settori giovanili e la [[Terza Categoria]] si rimanda al quotidiano sportivo regionale ''[http://www.ilcorrierelaziale.it/ Il Corriere Laziale]''.
 
La stampa locale a pagamento diffusa sul territorio criptense è rappresentata dal quotidiano ''Nuovo Oggi Castelli'', mentre senz'altro più estesa è la presenza della stampa locale a diffusione gratuita, con i mensili dell'area castellana ''[http://www.iltuscolo.it/ Il Tuscolo]'', ''[http://www.metropoli.tv/ILCORRIERETUSCOLANO.aspx Il corriere tuscolano]'', ''[http://www.controluce.it/ Controluce]'' e ''[http://www.lacittatuscolana.it/homepage.html La Città Tuscolana]'', ''[http://www.romacastelli.it/vivavoce/ Vivavoce]'' e ''Giorno per Giorno''. Da giugno 2010 è presente anche una web tv che si occupa di notizie locali ''[http://www.metropolitv.it Metropolitv.it]''.
 
Dal [[2006]]<ref>[http://www.romacastelli.it/vivavoce/articoli.php?id_articolo=1002 Chiara Nanni, ''Ancora sugli editori dei Castelli Romani?'', in ''Vivavoce'', febbraio 2009.] URL consultato il 10-03-2009</ref> inoltre nel territorio criptense si è trasferita la sede generale della casa editrice romana [http://www.avverbi.it/index1.html Avverbi], importante realtà nell'editoria castellana.
Dal 29 ottobre 2009 è visibile un sito su grottaferrata www.grottaferratanostra.it dove si possono trovare: foto, cartoline, documenti e racconti in dialetto per far conoscere e ricordare il paese.
 
=== Arte ===
[[File:Grottaferrata-abbazia01.jpg|thumb|La chiesa abbaziale dell'[[Abbazia di San Nilo|abbazia di Santa Maria di Grottaferrata]], scrigno delle maggiori opere d'arte conservate nel territorio criptense.]]
 
L'[[Abbazia di San Nilo|abbazia di Santa Maria di Grottaferrata]] ospita alcune importanti opere d'arte, come gli [[Affresco|affreschi]] di Francesco da Siena, pittore [[Manierismo|manierista]] allievo di [[Baldassarre Peruzzi]],<ref name=nota1110/> [[Taddeo Zuccari|Taddeo]] e [[Federico Zuccari]]<ref name="nota1110"/> e del [[Domenichino]]<ref name=nota1111/> ed altre realizzazioni di [[Luigi Capponi (scultore)|Luigi Capponi]],<ref name=notaartusi/> [[Antonio da Sangallo il Giovane]],<ref name=nota84/> [[Annibale Carracci]],<ref name="nota1111"/> [[Giovanni Artusi (fonditore)]],<ref name="nota1111"/> [[Gian Lorenzo Bernini]],<ref name="nota1111"/> [[Tommaso Righi]].<ref name=nota87/> Tante sono inoltre le testimonianze, più o meno anonime od antiche, di [[arte bizantina]] conservate nell'abbazia: l'abbondanza di materiale permise tra l'aprile [[1905]] ed il giugno [[1906]] l'organizzazione di una mostra d'arte sacra bizantina che riscosse un grandissimo successo di pubblico e di critica.<br />Le [[Ceramica|ceramiche]] di [[Squarciarelli]], pregiato prodotto artigianale dagli ornamenti [[Art noveau|liberty]] ed [[art decò]] in commercio solo per pochi anni, dal [[1921]] ai primi [[Anni 1940|anni quaranta]], sono oggi oggetto d'arte da collezione, tanto che il Comune di Grottaferrata ha allestito una mostra al riguardo.
 
Tra le tante Ville Tuscolane situate nel territorio criptense alcune ospitano altre opere d'arte di pregio, come gli affreschi di [[Agostino Ciampelli]]<ref name=notagrazioli/> e [[Giovanni Paolo Pannini]]<ref name=notagraziolipannini/> a [[Villa Grazioli]] e la decorazione pittorica del [[Cigoli]], del [[Passignano]], di [[Pietro da Cortona]] e [[Giovanni Lanfranco]] a [[Villa Muti|Villa Arrigoni-Muti]].<ref name=notamuti/>
 
=== Teatro ===
A Grottaferrata esiste un vivace fermento teatrale, che ruota attorno alle tre [[Teatro|sale teatrali]] del comune: il "Teatro Piccolo di san Nilo", situato nel plesso del liceo classico paritario Benedetto XV, a ridosso dell'[[Abbazia di San Nilo|abbazia di Santa Maria di Grottaferrata]], il "Sacro Cuore", situato nell'istituto paritario "Virgo Fidelis" presso la [[Chiesa del Sacro Cuore (Grottaferrata)|chiesa del Sacro Cuore]], ed il "Comunale", situato presso la sede municipale in via Giuseppe Garibaldi.
 
=== Musica ===
A Grottaferrata operano diverse associazioni musicali, come la Corale Polifonica di Grottaferrata,<ref name="nota1339"/> fondata nel [[1986]] dal maestro Massimo Di Biagio ed attiva in [[Italia]] e all'estero, e le scuola di musica Esacordo, Magiche Melodie, Note Blu.
 
=== Cucina ===
[[File:Grottaferrata - il famoso ristorante Squarciarelli.jpg|thumb|left|Il ristorante di [[Squarciarelli]], come si presenta dopo l'incendio del [[1997]] (giugno [[2009]]).]]
 
{{Citazione|[...] Si ritrova a pranzo a Squarciarelli<br />fettuccine e vino dei Castelli<br />come ai tempi belli che Pinelli immortalò [...]|[[Renato Rascel]], ''[[Arrivederci Roma (film 1958)|Arrivederci Roma]]'', [[1957]].}}
 
Grottaferrata e gli altri centri dei [[Colli Albani]] sono la meta privilegiata dai romani per la "gita fuori porta", tradizione della domenica o dei fine settimana primaverili ed estivi almeno fino agli anni del boom economico. Grottaferrata, in particolare, conserva ancora un gran numero di "[[fraschetta|fraschette]]" caratteristiche e ristoranti tradizionali, accanto alla nascente tipologia degli agriturismo. Il più famoso ristorante criptense è stato probabilmente "La Tranquillità", a [[Squarciarelli]], aperto nel [[1937]] dai fratelli Tidei dopo l'esperienza fallimentare della fabbrica di [[Ceramica|ceramiche]],<ref name=nota1101/><ref name=nota1102/> celebrato da [[Renato Rascel]] in ''[[Arrivederci Roma (film 1958)|Arrivederci Roma]]'' ([[1957]]) e rimasto in vita fino ad un incendio doloso che lo ha distrutto nel gennaio [[1997]].<ref>[http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1997/01/09/fuoco-il-ristorante-squarciarelli.html Ezio Tamilia, ''A fuoco il ristorante Squarciarelli'', in ''La Repubblica - Cronaca di Roma'', 9 gennaio 1997.] URL consultato il 06-04-2009</ref><br />[[Federico Fellini]] e [[Giulietta Masina]] erano frequentatori abituali dell'osteria del Fico Vecchio, il cui proprietario Claudio Ciocca ebbe anche alcune piccole parti in qualche film del regista.<ref>[http://www.romacastelli.it/vivavoce/articoli.php?id_articolo=1026 Saverio Salamino, ''Fellini e i Castelli Romani: Intervista (1987)'', in ''Vivavoce'', aprile 2008] URL consultato il 31-03-2009</ref>
 
=== Persone legate a Grottaferrata ===
<!--solo collegamenti a voci enciclopediche dove sia espliclitato il legame con la località-->
[[File:Bartolomeo da Rossano.jpg|thumb|Il monumento novecentesco a [[Bartolomeo il Giovane|san Bartolomeo il Giovane]] all'interno del perimetro dell'abbazia.]]
 
* [[Marco Tullio Cicerone]] (''[[Arpino|Arpinum]]'' [[106 a.C.]] - [[Formia]] [[43 a.C.]]), possedeva almeno una tenuta nell'attuale territorio criptense, a cui sono probabilmente riferibili i resti di [[villa romana]] rinvenuti presso l'[[Abbazia di San Nilo|abbazia di Santa Maria di Grottaferrata]]<ref name=nota80/> o in località Poggio Tulliano.<ref name="nota1331"/>
* [[San Nilo da Rossano]] ([[Rossano (Italia)|Rossano]] [[910]] - Grottaferrata [[1004]]), fondatore dell'[[Abbazia di San Nilo|abbazia di Santa Maria di Grottaferrata]]<ref name=nota81/> e [[Patrono|santo patrono]] del comune.
* [[Bartolomeo il Giovane|San Bartolomeo il Giovane]] ([[Rossano (Italia)|Rossano]] [[981]] - Grottaferrata [[1055]]), terzo [[egumeno]] dell'[[Abbazia di San Nilo|abbazia di Santa Maria di Grottaferrata]].<ref name="nota96"/>
* [[Papa Benedetto IX]] ([[Roma]] [[1012]] circa - Grottaferrata [[1055]] o [[1066]]), morto e sepolto presso l'[[Abbazia di San Nilo|abbazia di Santa Maria di Grottaferrata]].<ref name=nota822/>
* [[Federico II di Svevia]] ([[Jesi]] [[1194]] - [[Fiorentino di Puglia]] [[1250]]), [[imperatore del Sacro Romano Impero]], occupò e saccheggiò l'[[Abbazia di San Nilo|abbazia di Santa Maria di Grottaferrata]] nel [[1241]].<ref name=nota82/>
* [[Basilio Bessarione]] ([[Trebisonda]] [[1498]] - [[Ravenna]] [[1472]]), [[cardinale]] ed [[Abate Commendatario]] dell'[[Abbazia di San Nilo|abbazia di Santa Maria di Grottaferrata]] dal [[1462]] al [[1472]].<ref name=nota83/>
* [[Papa Giulio II]] ([[Albisola Superiore]] [[1443]] - [[Roma]] [[1513]]), da [[cardinale]] fu [[Abate Commendatario]] dell'[[Abbazia di San Nilo|abbazia di Santa Maria di Grottaferrata]] dal [[1472]] al [[1503]]<ref name=nota83/> e promotore dell'imponente opera di fortificazione dell'abbazia stessa.<ref name=nota84/>
* [[Alessandro Farnese il Giovane]] ([[Valentano]] [[1520]] - [[Roma]] [[1589]]), [[cardinale]] ed [[Abate Commendatario]] dell'[[Abbazia di San Nilo|abbazia di Santa Maria di Grottaferrata]] dal [[1564]] al [[1589]].<ref name=nota85/>
* [[Odoardo Farnese (cardinale)|Odoardo Farnese]] ([[Roma]] [[1573]] - [[Parma]] [[1626]]), [[cardinale]] ed [[Abate Commendatario]] dell'[[Abbazia di San Nilo|abbazia di Santa Maria di Grottaferrata]] dal [[1589]] al [[1626]].<ref name=nota85/>
* [[Domenichino|Domenico Zampieri detto "il Domenichino"]] ([[Bologna]] [[1581]] - [[Napoli]] [[1641]]), [[pittore]] autore del ciclo di affreschi della cappella dei Santi Nilo e Bartolomeo dell'[[Abbazia di San Nilo|abbazia di Santa Maria di Grottaferrata]].<ref name=nota85/>
* [[Francesco Barberini (cardinale 1623)|Francesco Barberini "seniore"]] ([[Firenze]] [[1597]] - [[Roma]] [[1679]]), [[cardinale]] ed [[Abate Commendatario]] dell'[[Abbazia di San Nilo|abbazia di Santa Maria di Grottaferrata]] dal [[1626]] al [[1679]].<ref name=nota86/>{{cita|Luigi Devoti|p. 126|cidDevoti}}</ref>
* [[Francesco Barberini (cardinale 1690)|Francesco Barberini "iuniore"]] ([[Roma]] [[1662]] - [[Roma]] [[1738]]), [[cardinale]] ed [[Abate Commendatario]] dell'[[Abbazia di San Nilo|abbazia di Santa Maria di Grottaferrata]] dal [[1704]] al [[1738]].<ref name=nota88/>
* [[Giovanni Antonio Guadagni]] ([[Firenze]] [[1674]] - [[Roma]] [[1759]]), [[Servo di Dio]], [[cardinale]] ed [[Abate Commendatario]] dell'[[Abbazia di San Nilo|abbazia di Santa Maria di Grottaferrata]] dal [[1738]] al [[1759]].<ref name=nota88/>
* [[Carlo Rezzonico (cardinale)|Carlo Rezzonico "iuniore"]] ([[Venezia]] [[1724]] - [[Roma]] [[1799]]), [[cardinale]] ed [[Abate Commendatario]] dell'[[Abbazia di San Nilo|abbazia di Santa Maria di Grottaferrata]] dal [[1759]] al [[1799]].<ref name=nota87/>
* [[Ercole Consalvi]] ([[Roma]] [[1757]] - [[Roma]] [[1824]]), [[cardinale]] ed [[Abate Commendatario]] dell'[[Abbazia di San Nilo|abbazia di Santa Maria di Grottaferrata]] dal [[1800]] al [[1824]].<ref name=nota87/>
* [[Mario Mattei (vescovo)|Mario Mattei]] ([[Pergola (Italia)|Pergola]] [[1792]] - [[Pergola (Italia)|Pergola]] [[1870]]), [[cardinale vescovo]] della [[Sede suburbicaria di Frascati|diocesi suburbicaria di Frascati]], nominato visitatore apostolico ''[[Commissario ad acta|ad acta]]'' presso l'[[Abbazia di San Nilo|abbazia di Santa Maria di Grottaferrata]] da [[papa Gregorio XVI]] nel [[1833]].<ref name=nota5-2/>
* [[Fausto Pirandello]] ([[Roma]] [[1899]] - [[Roma]] [[1975]]), pittore, ultimogenito dello scrittore [[Luigi Pirandello]], abitò a Grottaferrata in una villa adiacente a quella di Galassi Paluzzi.<ref>{{Cita|Devoti 1999|p. 59}}.</ref>
* [[Enrico Accatino]] ([[Roma]] [[1920]] - [[Roma]] [[2007]]), pittore e teorico dell'educazione artistica, abitò a Grottaferrata nel dopoguerra, a Squarciarelli
* [[Maria Michi]] ([[Roma]] 14 maggio [[1921]] - Grottaferrata 7 aprile [[1980]]), attrice
 
== Geografia antropica ==
=== Urbanistica ===
[[File:Grottaferrata centro.jpg|thumb|left|Il Corso del Popolo oggi, visto dall'Abbazia di San NIlo.]]
 
Lo sviluppo urbanistico pianificato del centro abitato di Grottaferrata è avvenuto tutto tra l'ultimo trentennio dell'[[XIX secolo|Ottocento]] e la [[seconda guerra mondiale]]: dopo, l'abitato si è espanso disordinatamente, e si espande ancora, verso [[Frascati]], [[Morena (zona di Roma)|Morena]] e [[Squarciarelli]], soprattutto con abitazioni residenziali e villini più o meno signorili.
 
Nel [[1848]] Grottaferrata ottiene l'autonomia comunale<ref name=nota70/> ed il primo sindaco criptense, il commerciante Giovanni Passamonti, avvia immediatamente un piano urbanistico per lo sviluppo del centro abitato. La principale arteria stradale del paese è l'attuale corso del Popolo, all'epoca chiamato "Stradone", "via del Castello" o, dopo la [[presa di Roma]], "corso Vittorio Emanuele II":<ref name=nota71/> l'edificazione di nuovi edifici ai lati di questa strada venne regolamentata con il regolamento edilizio redatto da un'apposita commissione ministeriale pontificia il 26 settembre [[1868]].<ref name=nota71/> Nel [[1872]] l'amministrazione comunale incarica l'architetto Agostino Mercandetti di progettare una nuova sistemazione per il corso, che preveda l'allineamento dei margini stradali e la realizzazione di un [[Fognatura|impianto fognario]]:<ref name=nota72/> i lavori durarono dall'aprile [[1874]] al marzo [[1881]],<ref name=nota72/> e riguardarono anche l'attuale piazza Cavour con la fontana al centro della piazza. In un edificio prospiciente la piazza stessa, espropriato ai [[monaci basiliani]], vennero collocate nel [[1880]] la caserma, la scuola ed altri pubblici servizi come il municipio.<ref>{{Cita|Devoti 1999|p. 161}}.</ref> Tra il [[1904]] ed il [[1907]] l'amministrazione comunale si occupa di rettificare, ampliare e pavimentare il tracciato della [[Strada statale 216 Maremmana III|via Maremmana Inferiore]] tra Grottaferrata e [[Squarciarelli]], dietro progetto dell'ingegnere Giulio Mazzoleni:<ref>{{Cita|Devoti 1999|p. 169}}.</ref> su questa direttrice l'abitato continua ad espandersi, soprattutto con villini borghesi, oggi in parte sostituiti con aree residenziali. Tra il [[1918]] ed il [[1928]] si completa la costruzione in questa zona della [[Chiesa del Sacro Cuore (Grottaferrata)|chiesa del Sacro Cuore]], luogo di culto in [[architettura neogotica]] voluto dai monaci basiliani e dalla possidente locale Maria Santovetti Tanlongo.<ref name=notacuore/> Nel frattempo, in località Bivio, viene realizzata la fermata del più importante snodo delle [[tranvie dei Castelli Romani]]: tutto intorno, si moltiplicano i villini della piccola-media borghesia romana, alcuni dei quali si distinguono per estro artistico, come quelli progettati dagli architetti Giulio e Piero Degli Innocenti e Medardo Carretta Colli.<ref name="Cita|Devoti 1999|p. 312"/>
 
La sistemazione della strada "della cartiera e dei Paoli", oggi strada provinciale 37/a di Campovecchio, che collega direttamente Marino e Grottaferrata venne messa in opera su iniziativa di un consorzio di proprietari terrieri locali tra il [[1921]] ed il [[1923]]:<ref name="nota06">{{cita|Luigi Devoti|p. 170|cidDevoti}}</ref> ancora nel [[1921]] inizia l'urbanizzazione di [[Squarciarelli]] con la fondazione della fabbrica di ceramiche dei fratelli Tidei.<ref name=nota1101/> In realtà, già dal [[1889]] la famiglia Santovetti aveva fatto edificare nella località la [[Chiesa di San Giuseppe (Grottaferrata)|chiesa di San Giuseppe]], ad uso degli abitanti delle campagne ai confini tra Marino, [[Rocca di Papa]] e Grottaferrata.<ref name=notadeb/>
 
Nel [[1925]] in piazza Cavour viene collocato il monumento ai Caduti, opera dello scultore [[Amleto Cataldi]] finanziata dal marchese Alfredo Dusmet.<ref>{{cita|Luigi Devoti|pp. 171-172|cidDevoti}}</ref> Nel [[1928]] lo sviluppo urbanistico del centro abitato è arrivato a tal punto che l'amministrazione comunale dell'epoca pensa di provvedere alla denominazione delle strade ed alla numerazione dei numeri civici con caratteristiche targhe in [[ceramica]] prodotte presso la locale fabbrica di ceramiche di [[Squarciarelli]].<ref name="nota75">{{cita|Luigi Devoti|pp. 177-178|cidDevoti}}</ref> Negli [[Anni 1930|anni trenta]] del [[XX secolo|Novecento]] viene ristrutturato l'ex municipio, già Palazzo Grutter.<ref name="nota75"/> Nel [[1932]] viene aperta una nuova arteria di collegamento tra Squarciarelli e corso del Popolo, l'attuale viale I maggio (all'epoca "viale del Littorio").<ref name="nota75"/>
 
Grottaferrata non è stata sconvolta più di tanto dai bombardamenti anglo-americani della Seconda guerra mondiale<ref>Stefano Paolucci, ''Quel primo diluvio di bombe su Grottaferrata'', in ''Quaderni Tuscolani'', anno III, n. 3, 28 aprile 2006, p. 20.</ref>, e nel secondo dopoguerra l'abitato ha continuato a crescere lungo la direttrice di viale San Nilo e soprattutto lungo tutto il tracciato la [[Strada statale 216 Maremmana III|strada statale 216 via Maremmana Inferiore]], sia in direzione di [[Frascati]] che in direzione di [[Marino (Italia)|Marino]]: le località di Colonnelle e San Giuseppe, adiacenti al territorio marinese, formano ormai un'unica realtà con le ultime case del [[centro storico di Marino]]. Un altro fenomeno abbastanza recente riguarda l'espansione edilizia verso [[Rocca di Papa]], iniziata in maniera massiccia tra gli [[Anni 1980|anni ottanta]] e gli [[Anni 1990|anni novanta]]. Le uniche aree del territorio criptense relativamente salvaguardate dall'espansione edilizia sono il [[Tuscolo]] e la località di [[Molara (Grottaferrata)|Molara]], rimaste per molti versi selvagge come nei secoli andati.
 
Nel [[1972]]<ref>{{Cita news|autore=Paolo Berdini|url=http://eddyburg.it/article/articleview/2444/0/127/|titolo=Patti territoriali scellerati|pubblicazione=Eddyburg.it|giorno=2|mese=4|anno=2005|accesso=7 aprile 2009}}</ref> è stato approvato il primo [[piano regolatore generale]], a proposito del quale attualmente si sta discutendo uno stralcio di variante.<ref>{{cita web|url=http://www.comune.grottaferrata.roma.it/index.php?option=com_content&task=view&id=484&Itemid=211|titolo=Comune di Grottaferrata - Variante generale P.R.G. - Stralcio (delibera C.C. n° 6/2008)|accesso=7 aprile 2009}}</ref>
 
=== Frazioni ===
{{S sezione|Lazio}}
 
* ''[[Molara (Grottaferrata)|Molara]]''.
 
* ''[[Squarciarelli]]''. Il "''tenimentum Squaciarilli''" fu menzionato per la prima volta in una bolla di [[papa Pasquale II]] fra i possedimenti dell'[[Abbazia di San Nilo|abbazia di Santa Maria di Grottaferrata]],<ref name="nota60">{{cita|Luigi Devoti|pp. 290-292|cidDevoti}}</ref> e poi ancora come "''castrum Squarzarillis''" in un atto di permuta del [[1230]] tra i [[monaci basiliani]] e [[Giacoma de Settesoli]].<ref name="nota60"/>
 
=== Altre località del territorio ===
* '''Bivio''', località che prende nome dal quadrivio formato dalla [[Strada statale 511 Anagnina|strada statale 511 via Anagnina]] e dalla [[Strada statale 216 Maremmana III|strada statale 216 Maremmana III Inferiore]]. È una zona in larga parte formata da villette residenziali.
* '''Campovecchio''', località situata nel catino di Valle Marciana, antico [[Lago|lago vulcanico]] originatosi da una [[cratere vulcanico|cratere secondario]] del [[Vulcano Laziale]].
* '''Sant'Anna''', località situata sopra Campovecchio, ai confini con [[Marino (Italia)|Marino]]: vi sorge la sede dell'Istituto Neurotraumatologico Italiano, e prende nome probabilmente da un antico convento dedicato a [[Anna (madre di Maria)|sant'Anna]].
* '''Sant'Antonio''', ai confini con Marino lungo via Vecchia di Grottaferrata. Vi sorge la villa della Pontificia Università dell'Antonianum.
* '''San Giuseppe''', ai confini con Marino (RM)|Marino lungo la [[Strada statale 216 Maremmana III|strada statale 216 Maremmana III Inferiore]], vi sorgono numerose ville (per lo più appartenenti ad ordini religiosi cattolici) e vi è un importante deposito della [[COTRAL]].
 
== Economia ==
=== Agricoltura ===
[[File:Campagna grottaferrata 01.JPG|thumb|left|La campagna criptense: dietro l'altura c'è Campovecchio.]]
 
Il territorio di Grottaferrata, come del resto l'intera area dei [[Colli Albani]], è storicamente votato all'[[agricoltura]], specialmente alla [[viticoltura]] ed, in misura minore, all'[[olivicoltura]]. Il comune è situato a cavallo tra le zone di produzione del [[Marino (vino)|Marino]] e del [[Frascati (vino)|Frascati]], entrambi storici vini bianchi a [[Denominazione di Origine Controllata]]: in particolare, Grottaferrata fa parte della zona di produzione del Frascati, come disposto dal relativo disciplinare di produzione.<ref>[http://www.consorziofrascati.it/italiano/frame.html Consorzio di tutela del Frascati D.O.C. - Disciplinare di produzione (2005)] URL consultato il 31-03-2009</ref>
 
Il comune è anche incluso nell'area di produzione del [[Castelli Romani bianco]] e [[Castelli Romani rosso]], un altro vino a denominazione controllata. Dal [[1883]]<ref name="nota1100">{{cita|Luigi Devoti|pp. 280-282|cidDevoti}}.</ref> fino almeno agli [[Anni 1950|anni cinquanta]] presso le grandi cantine di Palazzo Santovetti fu operativa la rinomata cantina sociale "Santovetti", che produceva una grande varietà di vini laziali. Nel corso del [[XX secolo|Novecento]], la viticoltura ha ceduto progressivamente il passo ad altre attività del settore secondario e terziario, tanto che solo tra il [[1990]] ed il [[2000]] le aziende vitivinicole nel territorio comunale criptense sono diminuite del 20%, in linea con i dati della maggior parte dei comuni vicini.
 
Nel [[1978]] un sacerdote cattolico, don Franco Monterubbianesi, affiancato dalle [[Suore Francescane Missionarie di Maria]], fondò presso la casa "Santa Rosa" un'azienda agricola gestita da disabili: nacque così "Capodarco",<ref name="nota1205"/> che dal [[2000]] è diventata un'importante centro di produzione di [[agricoltura biologica]].
 
Un altro settore importante nel passato era l'[[allevamento]], concentrato soprattutto nella [[Valle Latina (Colli Albani)|Valle Latina]], ai piedi del [[Tuscolo]].
 
=== Artigianato ===
La più importante produzione artigianale del territorio è stata la [[ceramica]], prodotta presso lo stabiliminto dei fratelli Tidei in località [[Squarciarelli]], aperto nel [[1921]].<ref name=nota1101/><ref name=nota1102/> Il prestigio di questo ceramificio diventò tale che nel [[1928]] il Comune di Grottaferrata, considerato che la produzione di ceramiche era ormai caratteristica del paese, commissionò ai Tidei la realizzazione delle targhe stradali e dei numeri civici in ceramica per tutto il centro abitato:<ref name=nota1102/><ref name="nota75"/> negli [[Anni 1930|anni trenta]], al ceramificio di Squarciarelli lavorarono artisti del calibro di Piero Hamed Venanzi ed Emidio Vangelli,<ref name=nota1102/> ed i ragazzi dell'[[Istituto Statale d'Arte Paolo Mercuri|sstituto statale d'arte "Paolo Mercuri"]] della vicina Marino venivano mandati a Squarciarelli a formarsi.<ref name=nota1102/> Tuttavia, la concorrenza della produzione industriale di ceramiche relegò le ceramiche criptensi a pezzi unici da collezione, e tra il [[1937]] ed i primi [[Anni 1940|anni quaranta]] i numerosi soci del ceramificio si ritirarono determinando la chiusura dello stabilimento.<ref name=nota1102/>
 
=== Industria ===
[[File:Cartiere Grottaferrata.jpg|thumb|Le cartiere in una [[Litografia (arte)|litografia]] di [[Charles Guillaume Alexandre Bourgeois]] del [[1818]].]]
 
Fin dal [[Medioevo]] il profondo vallone boscoso della marana dell'Acqua Marciana è sede di [[Mulino|mulini]] e [[Ferriera|ferriere]], a causa della ricchezza di acque sorgive che vi pervengono: proprio dall'edificio di una ferriera in abbandono agli inizi del [[XVII secolo|Seicento]] vennero fondate le [[Carta|cartiere]], per iniziativa di un privato cittadino, tale Andrea Brugiotti, su un terreno concesso in [[enfiteusi]] dall'[[Abbazia di San Nilo|abbazia di Santa Maria di Grottaferrata]].<ref name="nota1103">{{cita|Luigi Devoti|pp. 266-268|cidDevoti}}.</ref> Alla morte di Brugiotti, nel [[1648]], la cartiera venne donata ai [[Confederazione dell'Oratorio di San Filippo Neri|padri Oratoriani]]<ref name="nota1103"/> che per tutta la seconda metà del secolo furono in controversia giudiziaria con l'[[abate commendatario]] dell'abbazia di Santa Maria in merito alla proprietà della cartiera stessa, che infine nel [[XVIII secolo|Settecento]] tornò tra le proprietà dei [[monaci basiliani]] criptensi, che la concessero in uso alla famiglia Spada. Salvo le brevi parentesi delle occupazioni francesi ([[1798]]-[[1799]] e [[1807]]-[[1814]]), gli Spada mantennero la proprietà vendendola nel [[1848]] al marchese Fabio Cavalletti:<ref name="nota1103"/> questi vendette a cartiera a Luigi Passamonti nel [[1867]]: sotto la gestione dei Passamonti le cartiere furono costituite in [[società anonima]],<ref name=nota1104/> si verifica un [[incendio]] doloso appiccato da un operaio licenziato<ref name=nota1104/> e la produzione venne modernizzata dal direttore Paolo Francesco Rayner tanto che nel [[1868]] lo stabilimento iniziò a produrre la [[Banconota|carta moneta]] per lo [[Stato Pontificio]].<ref name=nota1104/> Le cartiere di Grottaferrata furono definitivamente chiuse solo nel [[1893]], con il trasferimento di tutte le attrezzature presso lo stabilimento di [[Subiaco]].<ref name="nota1103"/><br />L'11 agosto [[1901]] a Grottaferrata venne inaugurata una piccola [[centrale idroelettrica]] alimentata dalle acque della marana dell'Acqua Marciana, costruita allo scopo di fornire al paese l'illuminazione elettrica pubblica e privata.<ref name="nota07">{{cita|Luigi Devoti|p. 168|cidDevoti}}.</ref> Dal [[1908]] anche le acque di [[Squarciarelli]] iniziarono ad alimentare delle [[Turbina|turbine]] che alimentavano la [[Tram|rete tranviaria]] delle [[tranvie dei Castelli Romani]].<ref name=autogenerato1>{{cita|Luigi Devoti|pp. 185-187|cidDevoti}}</ref>
 
=== Turismo ===
In passato l'[[Abbazia di San Nilo|abbazia di Santa Maria di Grottaferrata]] attirava un gran numero di [[Pellegrinaggio|pellegrini]]: emblematico quanto singolare è il caso di Faustina Terenzi, giovane ragazza proveniente da [[Nettuno (Italia)|Nettuno]] che nel [[1619]] morì improvvisamente appena arrivata a Grottaferrata.<ref>{{cita|Luigi Devoti|p. 135|cidDevoti}}.</ref> Oggi, più che pellegrini l'abbazia continua ad attirare semplici turisti, incuriositi dalla ricchezza monumentale e culturale che il luogo sacro racchiude: di tanto in tanto vengono organizzate mostre, spettacoli ed altri eventi culturali (come gli eventi legati al millenario nel [[2004]]) che attraggono visitatori da [[Roma]] e dagli altri centri castellani.<br />Grottaferrata attira anche un turismo locale legato alla "gita fuori porta", usanza che prende piede alla fine dell'[[XIX secolo|Ottocento]] e raggiunge l'apice prima e dopo la [[seconda guerra mondiale]]: [[Renato Rascel]] nel [[1958]] canterà ancora i pranzi a [[Squarciarelli]] nella celebre canzone "[[Arrivederci Roma (film 1958)|Arrivederci Roma]]".
 
== Infrastrutture e trasporti ==
=== Sanità ===
Grottaferrata è inclusa nel perimetro del distretto H1 della ASL RMH. Gli ospedali più vicini sono il "San Sebastiano" di [[Frascati]] ed il [[Ospedale Generale Provinciale San Giuseppe (Marino)|"San Giuseppe" di Marino]], oltre ai nosocomi romani più prossimi. In paese è presente un poliambulatorio, che ospita un reparto di medicina di base, un reparto di medicina legale, un consultorio familiare, un centro unico prenotazioni, un ufficio esenzione ticket, un ufficio libretto sanitario.<ref>[http://www.aslromah.it/cittadino/distretti/h1.php ASL RMH - Distretto H1] URL consultato il 06-04-2009</ref>
 
Inoltre, a Grottaferrata hanno sede due strutture sanitarie private convenzionate, l'Istituto Neurotraumatologico Italiano ed il villaggio "Eugenio Litta".<ref>[http://www.aslromah.it/informazione/private/index.php ASL RMH - Strutture accreditate ASL RMH] URL consultato il 06-04-2009</ref><br />L'Istituto Neurotraumatologico Italiano<ref>[http://www.gruppoini.it/index.php Istituto Neurotraumatologico Italiano] URL consultato il 06-04-2009</ref> è un'istituzione attiva in tutta [[Italia]] dal [[1947]], presente dal [[1971]] a Grottaferrata<ref>[http://www.gruppoini.it/divisione.7.html Istituto Neurotraumatologico Italiano - Divisione Grottaferrata] URL consultato il 06-04-2009</ref> presso la villa del Pontificio Collegio Scozzese "Sant'Andrea" in località Sant'Anna, che si occupa della diagnosi e cura di svariate patologie, e soprattutto di patologie neurologiche.<br />Il villaggio "Eugenio Litta"<ref>[http://villaggioeugeniolitta.org/ Villaggio Eugenio Litta] URL consultato il 06-04-2009</ref> è stato fondato nel [[1948]] ed è retto dai [[Chierici Regolari Ministri degli Infermi|padri Camilliani]], che si occupano di gestire i disabili affetti da minorazione fisiche, mentali e sensoriali.
 
=== Strade ===
{{Citazione|Dalla 7 poi annà dritto pè... Grottaferrata...|[[Corrado Guzzanti]], ''[[Grande Raccordo Anulare]]'', [[2001]].}}
 
'''Strade regionali'''
 
Allo stato attuale, il territorio comunale di Grottaferrata non è attraversato da [[Strada regionale|strade regionali]], cioè di competenza della [[Regione Lazio]]. Tuttavia, è in cantiere un progetto regionale<ref>[http://www.regione.lazio.it/web2/contents/infrastrutture/argomento.php?vms=3&id=20 Regione Lazio - ''Infrastrutture e servizi pubblici: interventi viari in corso''] URL consultato il 01-03-2009</ref> per mettere in atto un'idea già accarezzata negli [[Anni 1960|anni sessanta]] dagli amministratori della vicina [[Marino (Italia)|Marino]],<ref>[http://www.ciampinonet.it/archivio/ciampino_politica/nodo_squarciarelli0907.pdf Ciampino.net - ''Il nodo Squarciarelli - Una nuova strada che attraversa le vigne di Ciampino''] URL consultato il 01-03-2009</ref> ovvero un collegamento rapido tra [[Roma]] ed il nodo stradale di [[Squarciarelli]], in comune di Grottaferrata, che garantisca allo stesso tempo fluidità al traffico attualmente intasato della zona. I comuni interessati dalla nuova arteria a gestione regionale, oltre a Grottaferrata, sarebbero appunto Marino e [[Rocca di Papa]], ma i benefici si risentirebbero in tutta l'area tuscolana, per un costo complessivo dell'opera valutato in circa 23 milioni di euro.<ref>[http://www.consorziosbcr.net/public/uploads/eventi/upload_file/9878___GFerrata-manifesto-27giu08-COnferNodo%20squarciarell.pdf Italia Nostra Castelli Romani - ''Pianificazione territoriale, viabilità e sostenibilità''] URL consultato il 01-03-2009</ref> Numerose sono le proteste dei residenti e dei proprietari dei terreni coinvolti dagli espropri.<ref>[http://1.bp.blogspot.com/_Hxl6GOpNWhQ/SP76rHVYTYI/AAAAAAAAAJc/saaxj1e6Zgk/s1600-h/NuovoOggiCastelli11-10-08.jpg Fabrizio Giusti, ''Nuovo Oggi Castelli'' - ''Nodo che non vuole sciogliersi'' (11-10-2008)] URL consultato il 01-03-2009</ref>
 
'''Strade provinciali'''
 
Il territorio comunale di Grottaferrata è attraversato da diverse [[Strada provinciale|strade provinciali]], tra cui vanno menzionate le tre ex-[[Strada statale|strade statali]] la cui gestione è stata devoluta dall'[[ANAS]] alla [[Provincia di Roma]] nel [[2001]], ovvero la [[Strada statale 511 Anagnina|strada statale 511 via Anagnina]], la [[Strada statale 216 Maremmana III|strada statale 216 via Maremmana III]] (con il percorso alternativo tra [[Squarciarelli]] e [[Frascati]] della strada statale 218 via Rocca di Papa) e la [[Strada statale 217 Via dei Laghi]].
 
Altre importanti strade provinciali del territorio sono la [[Strada Provinciale 77/b Pedemontana dei Castelli|strada provinciale 77/b via Pedemontana dei Castelli]], antichissimo percorso pedemontano rispetto ai [[Colli Albani]] che collega trasversalmente la [[via Tuscolana]], la [[via Anagnina]] e la [[via Appia]]; la strada provinciale 62/a via Castel de' Paolis; la strada provinciale 37/a via di Campovecchio, percorso alternativo di collegamento tra Marino e Grottaferrata realizzato attorno al [[1923]]<ref name="nota06"/> su iniziativa di un corsorzio di proprietari locali fondato nel [[1921]];<ref name="nota06"/> la strada provinciale 87/b viale San Nilo e la strada provinciale 73/b del Tuscolo, principale arteria di collegamento con la cima del [[Tuscolo]].
 
=== Ferrovie e metropolitane ===
[[File:Funicolar of Rocca di Papa 1907 img062.jpg|thumb||La prima (1906-1932) funicolare per Rocca di Papa, funzionante a contrappeso d'acqua e collegante il capolinea tranviario di testa di Valle Oscura con [[Rocca di Papa]], fotografata presumibilmente negli [[Anni 1930|anni trenta]]. Insieme alla diramazione tranviaria di 2,9 Km tra Squarciarelli, Valle Violata e Valle Oscura permetteva il collegamento di Rocca di Papa al resto della rete STFER. Venne sostituita dalla funicolare elettrica Valle Vergine-Rocca di Papa anche grazie al prolungamento tranviario di circa 1km Valle Oscura Valle-Valle Vergine]]
 
==== [[Linea ferroviaria|Linee ferroviarie]] regionali extra-urbane ====
 
Il territorio comunale criptense allo stato attuale non è servito da alcuna [[stazione ferroviaria]], pur essendo attraversato dalla [[ferrovia Roma-Frascati]], costruita nel [[1856]] come prima [[linea ferroviaria]] dello [[Stato Pontificio]]. Tuttavia nel quadro dell'ultimo [[piano regolatore generale]] è stata prevista la realizzazione di almeno una nuova stazione presso Villa Senni.
 
==== [[Tram|Linee tranviarie]] extra-urbane ====
{{Vedi anche|Tranvie dei Castelli Romani}}
 
Nel [[1899]] a [[Roma]] viene fondata la Società delle Tramvie e Ferrovie Elettriche di Roma (STFER)<ref name="nota07"/>, che nel [[1901]] si aggiudicò l'appalto per la costruzione della [[Tram|linea tranviaria]] [[Roma]]-Grottaferrata e [[Frascati]]-Grottaferrata-[[Marino (Italia)|Marino]]-[[Albano Laziale]]-[[Genzano di Roma]]: i lavori incominciarono subito, e il 19 febbraio [[1906]] venne inaugurata la linea Roma-Grottaferrata-Frascati, seguita dalla Grottaferrata-Marino-Albano-Genzano (7 aprile [[1906]]<ref name="nota07"/>) e dalla Grottaferrata-[[Squarciarelli]]-[[Rocca di Papa]] (7 agosto [[1907]]). Tuttavia, nonostante i benefici portati ai [[Castelli Romani]] dalle linee tranviarie (che tra il [[1912]] ed il [[1913]] collegheranno [[Roma]] a [[Velletri]] e nel [[1916]] arriveranno a [[Lanuvio]] raggiungendo la massima espansione delle [[tramvie dei Castelli Romani]]), non tutti furono contenti di questa ventata di modernità, tanto che nel 1908 esplose una bomba sui binari tra Grottaferrata e Marino, ferendo il conducente di una vettura.<ref>[http://www.controluce.it/giornali/a10n06/p14-15-inostripaesi.htm Alberto Crielesi ed Angelo Curci, ''STEFER, poi STEFER... c'era una volta'', Controluce, anno X nº 6 (giugno 2001)] URL consultato il 01-03-2009</ref><br />Grottaferrata fu il punto nevralgico delle [[tramvie dei Castelli Romani]], poiché per la località Bivio passavano le linee per tutte le direzioni raggiungibili. Proprio a Grottaferrata vennero costruiti un grande deposito STEFER in località San Giuseppe (oggi diventato deposito [[COTRAL]]) e le [[Turbina|turbine]] presso Valle Marciana che servivano la centrale elettrica che alimentava l'intera rete.<ref name="nota07"/><br />Le [[tramvie dei Castelli Romani]] furono abbandonate dopo la [[seconda guerra mondiale]], tra il [[1954]] ed il [[1963]], e sostituite dal trasporto pubblico su gomma della [[COTRAL]].
 
==== Metropolitane leggere ====
 
La costruzione di una [[metropolitana]], anche leggera, nell'area dei [[Castelli Romani]] è un progetto su cui molte proposte sono state fatte e sul quale si discute molto<ref>[http://www.controluce.it/giornali/a10n06/p13-inostripaesi.htm Controluce.it - ''La Metropolitana dei Castelli Romani'', giugno 2001] URL consultato il 01-03-2009</ref>: si era anche ipotizzato un tracciato che congiungesse [[Genzano di Roma]] a [[Tor Vergata]], via [[Ariccia]], [[Albano Laziale]], [[Marino (Italia)|Marino]], Grottaferrata e [[Frascati]].<ref>[http://www.sviluppocastelli.it/convegno.htm Frascati, 26 ottobre 2004 - Nuovo sistema dei trasporti per l'area diffusa dei Castelli Romani] URL consultato il 01-03-2009</ref> Sarebbero già iniziati alcuni sondaggi archeologici sul tratto tra [[Tor Vergata]] e [[Frascati]].
 
=== Aeroporti ===
Nel novembre [[1941]] si installò a [[Frascati]] l'"Oberbefehlshaber Süd", l'alto comando della [[Wehrmacht]] per le operazioni militari in [[Italia]] ed in [[Africa Settentrionale]], comandato dal [[feldmaresciallo]] [[Albert Kesselring]].<ref name="nota1330">{{cita|Raimondo Del Nero|pp. 83-84|cidDelNero}}</ref> D'accordo con le autorità italiane, i tedeschi decisero di realizzare un piccolo [[aeroporto]] militare lungo la [[via Anagnina]] presso la località di [[Molara (Grottaferrata)|Molara]], nel cuore della [[Valle Latina (Colli Albani)|Valle Latina]]. L'aeroporto di Molara ospitò alcuni aerei da collegamento come il [[Fieseler Fi 156|Fieseler Fi 156 "Storch"]]<ref name="nota1330"/> e venne difeso in aria da alcuni aerei della [[Regia Aeronautica]] come il [[Macchi M.C.202|Macchi M.C.202 "Folgore"]]<ref name="nota1330"/> ed alcuni [[Fiat G.55|Fiat G.55 "Centauro"]] armati pesantemente.<ref name="nota1330"/> La difesa a terra fu assicurata da mitragliere da 20 e 37&nbsp;mm.<ref name="nota1330"/> e da alcune batterie [[8,8 cm FlaK|FlaK 88/56]] posizionate sul [[Tuscolo]].<ref name="nota1330"/> L'aeroporto venne chiuso dopo lo sbarco anglo-americano ad [[Anzio]], quando l'alto comando tedesco si trasferì sul [[Monte Soratte]]:<ref name="nota1330"/> tuttavia, il 30 gennaio [[1944]] la pista venne colpita e resa inutilizzabile da un bombardamento anglo-americano.<ref name="nota1330"/>
 
=== Impianti a fune ===
Il 1º aprile [[1906]] entrò in servizio la tranvia della STFER che da Grottaferrata, via [[Squarciarelli]] arrivava fino a [[Marino (Italia)|Marino]]. L'8 agosto [[1907]] fu la volta della diramazione Valle Violata - Valle Oscura; in questa località il tram faceva capolinea alla stazione inferiore di una funicolare funzionante a contrappeso d'acqua, inaugurata il 12 agosto dello stesso 1907, che saliva fino a viale Silvio Spaventa a [[Rocca di Papa]]: l'opera, celebratissima, contribuì allo sviluppo di Rocca di Papa come luogo di villeggiatura montana. Nel luglio [[1932]] questa funicolare venne soppressa e sostituita da un nuovo impianto, funzionante non più ad acqua ma mediante motore elettrico<ref>[http://www.tramroma.com/tramroma/rete_ext/stfer/storia/caststo_02.htm A Grottaferrata, Frascati, Marino, Albano e Genzano (1903-1910)<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>. Anche il capolinea del tram fu spostato e portato in corrispondenza della stazione inferiore della nuova funicolare, a Valle Vergine. La stazione superiore si trovava a piazza Margherita, l'attuale piazza della Repubblica. Nel dicembre [[1963]], con la chiusura della maggior parte delle [[tranvie dei Castelli Romani]], ben presto anche la tratta Squarciarelli-Valle Vergine rimase isolata e fu dismessa e di conseguenza la funicolare abbandonata definitivamente. Attualmente, alcuni privati avrebbero intenzione di ripristinare la funicolare di Rocca di Papa.<ref>[http://www.ingegneri.info/Recupero-per-la-storica-funicolare-di-Rocca-di-Papa-_newsIngegneri_x_87.html Ingegneri.info - Restauro per la storica funicolare di Rocca di Papa] URL consultato il 06-04-2009</ref>
 
=== Mobilità urbana ===
{{Vedi anche|COTRAL}}
 
Il territorio criptense è servito principalmente dall'azienda di trasporto regionale extra-urbano [[COTRAL]],<ref>[http://www.cotralspa.it/index.asp COTRAL S.p.A.] URL consultato il 06-04-2009</ref> con corse di collegamento frequenti per [[Roma]], [[Rocca di Papa]] e per le località situate lungo la [[Strada statale 216 Maremmana III|strada statale 216 Maremmana III Inferiore]] (la cosiddetta "intercastellare": [[Frascati]], [[Marino (Italia)|Marino]], [[Castel Gandolfo]], [[Albano Laziale]], [[Ariccia]], [[Genzano di Roma]] e [[Velletri]]). Corse meno frequenti sono dirette ad [[Artena]], [[Colleferro]], [[Monte Compatri]], [[Monte Porzio Catone]], [[Nemi]], [[Pomezia]], [[Torvajanica]], [[Rocca Priora]] e [[Segni (Italia)|Segni]].<ref>[http://www.cotralspa.it/PDF_Orari_Comune/Grottaferrata.pdf COTRAL - Partenze da Grottaferrata] URL consultato il 06-04-2009</ref>
 
Il trasporto pubblico su gomma è anche garantito dalla Schiaffini Travel<ref>[http://www.schiaffini.it/index.htm Schiaffini Travel S.p.A.] URL consultato il 06-04-2009</ref> attraverso tre linee intercomunali:
* '''Linea 1'''.<ref>[http://www.schiaffini.it/AlPercorrenze2.asp?Loc=14&Sub=86&p=1 Schiaffini Travel - Grottaferrata - Linea 1] URL consultato il 06-04-2009</ref>
* '''Linea 2'''.<ref>[http://www.schiaffini.it/AlPercorrenze2.asp?Loc=14&Sub=87&p=1 Schiaffini Travel - Grottaferrata - Linea 2] URL consultato il 06-04-2009</ref>
* '''Linea 3'''.<ref>[http://www.schiaffini.it/AlPercorrenze2.asp?Loc=14&Sub=90&p=1 Schiaffini Travel - Grottaferrata - Linea 3] URL consultato il 06-04-2009</ref>
 
== Amministrazione ==
{{ComuniAmminPrecTitolo}}
{{ComuniAmminPrec
|aprile [[2000]]
|giugno [[2004]]
|Angelo Viticchié
|[[centro-sinistra]]
|''[[Sindaco]]''
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|giugno [[2004]]
|aprile [[2005]]
|Claudio Colomba
|
|''[[Commissario prefettizio]]''
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|aprile [[2005]]
|aprile [[2010]]
|Mauro Ghelfi
|[[lista civica]] ([[centro-destra]])
|''[[Sindaco]]''
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|aprile [[2010]]
|aprile [[2013]]
|Gabriele Mori
|[[centro-sinistra]]
|''[[Sindaco]]''
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|aprile [[2013]]
|giugno [[2014]]
|Enza Caporale
|
|''[[Commissario prefettizio]]''
}}
{{ComuniAmminPrec
|giugno [[2014]]
|
|Giampiero Fontana
|[[centro-destra]]
|''[[Sindaco]]''
}}
{{ComuniAmminPrecFine}}
 
=== Gemellaggi ===
[[File:Municipio Grottaferrata.jpg|thumb|Il Palazzo Comunale di Grottaferrata.]]
 
* {{gemellaggio|Francia|Vandoeuvre-lès-Nancy|1997}}<ref name="nota01">[http://www.comune.grottaferrata.roma.it/index.php?option=com_content&task=view&id=105&Itemid=41 Comune di Grottaferrata - La Storia] URL consultato il 27-02-2009</ref>).<ref name="nota02">[http://www.comune.grottaferrata.roma.it/index.php?option=com_content&task=view&id=298&Itemid=41 Comune di Grottaferrata - Città gemellate] URL consultato il 27-02-2009</ref>
* {{gemellaggio|Grecia|Patmos|2006}}<ref name="nota01"/>)<ref name="nota02"/>
* {{gemellaggio|Italia|Bisignano}}<ref name="nota02"/>
* {{gemellaggio|Italia|Bracigliano}}, [[Italia]].<ref name="nota02"/>
* {{gemellaggio|Italia|Oria}}<ref name="nota02"/>
* {{gemellaggio|Italia|Rofrano}}<ref name="nota02"/>
* {{gemellaggio|Italia|Rossano||Rossano (Italia)}}<ref name="nota02"/>
* {{gemellaggio|Italia|Sant'Elia Fiumerapido}}<ref name="nota02"/>
* {{gemellaggio|Italia|San Mauro La Bruca}}<ref name="nota02"/>
 
=== Altre informazioni amministrative ===
* Fa parte della [[Comunità montana Castelli Romani e Prenestini]].
 
== Sport ==
=== Calcio ===
 
Dal [[1922]] la principale squadra calcistica di Grottaferrata è l'''A.S.D. Vivace Grottaferrata'''<ref>[http://www.asdvivace.it/index_societa.shtml Vivace Grottaferrata] URL consultato il 06-04-2009</ref>, che milita nella stagione [[2011]]/[[2012]] in [[Promozione (calcio)|Promozione]] Girone C.<ref>[[Corriere dello Sport - Stadio]] ''([[Roma]] & [[Lazio]])'' - ''Dilettanti e giovanili regionali'' (24-11-2008)</ref> La Vivace ha anche un buon settore giovanile alimentato dalla scuola calcio.<br />
 
L'altra squadra calcistica è l'''Atletico Grottaferrata'''<ref>[http://www.atleticogrottaferrata.it Atletico Grottaferrata] URL consultato il 06-04-2009</ref> nata nel 2007 e militante in [[Promozione (calcio)|Promozione]] Girone C dopo la terza promozione consecutiva al termine del campionato 2010/2011 guidata come sempre dal mister Alessio Fiatti, nella stagione 2012/2013 viene però sciolta in seguito a problemi finanziari.<br />Tutte le squadre criptensi giocano le loro gare interne al recentemente rinnovato Stadio Comunale di via degli Ulivi, situato proprio accanto alle mura dell'[[Abbazia di San Nilo|abbazia di Santa Maria di Grottaferrata]].
 
=== Pallavolo ===
Nel [[1976]] è stato fondato il Volley Club Grottaferrata<ref name="nota1335"/>, principale squadra di pallavolo del territorio comunale. Nel campionato corrente [[2008]]/[[2009]] la squadra maschile milita in [[Serie C (pallavolo maschile)|Serie C]] e la squadra femminile in Serie D: il massimo successo raggiunto dal club fu la partecipazione al campionato di [[Lega Nazionale Pallavolo Serie B]] nel [[1985]]/[[1986]].<ref>[http://www.volleyclubgrottaferrata.it/storia.php Volley Club Grottaferrata - La nostra storia] URL consultato il 27-02-2009</ref><br />Il Grottaferrata disputa le sue gare interne presso la palestra Comunale di Squarciarelli
 
=== Pallacanestro ===
La principale squadra di pallacanestro di Grottaferrata e la Basket San Nilo Grottaferrata<ref name="nota1334"/>, che disputa le sue gare interne presso la palestra comunale di squarciarelli.
Nella stagione 2011\2012 la squadra è stata promossa e nella stagione 2012\2013 sarà in serie c.
 
=== Impianti sportivi ===
* ''Stadio Comunale "degli Ulivi"'', <small>Via degli Ulivi, 1</small>;<ref name="nota1333">[http://209.85.129.132/search?q=cache:dNk7LegQ0GMJ:www.comune.grottaferrata.roma.it/file/news/CAPITOLATO%2520AFFIDAMENTO%2520IMPIANTO%2520SPORTIVO.doc+impianti+sportivi+grottaferrata&cd=16&hl=it&ct=clnk&gl=it Comune di Grottaferrata - Capitolato disciplinante l'affidamento del servizio di gestione dell'impianto sportivo comunale da calcio in via Giuliano della Rovere e nuovo campo da calcio in via Vecchia di Grottaferrata] URL consultato il 06-04-2009</ref>
* ''Campo Comunale via Vecchia di Velletri'', <small>Via Vecchia di Velletri, 1</small>;<ref name="nota1333"/>
* ''Palestra Polivalente Comunale'', <small>Via Guglielmo Quattrucci, 1</small>;<ref>[http://www.comune.grottaferrata.roma.it/files/gare_concorsi/Bandogarapalestra.pdf Comune di Grottaferrata - Bando di gara d'appalto per la realizzazione di una palestra polivalente in via Quattrucci] URL consultato il 06-04-2009</ref>
* ''Palestra del [[Liceo Scientifico Statale Bruno Touschek]]'', <small>Viale John Fitzgerald Kennedy 1</small>;
 
== Note ==
{{<references|3}}/>
 
== BibliografiaVoci correlate ==
* [[Attentato a Hitler del 20 luglio 1944]]
{{Vedi anche|Bibliografia sui Castelli Romani}}
* [[Membri del complotto del 20 luglio]]
* {{Cita libro| Giovanni Antonio | Ricci | Memorie storiche dell'antichissima città di Alba Longa e dell'Albano moderno | 1787 | Stamperia Giovanni Zempel | [[Roma]] | ed= I cid=Ricci}} {{NoISBN}}
* {{cita libro| Emanuele | Lucidi | Memorie storiche dell'antichissimo municipio ora terra dell'Ariccia, e delle sue colonie di Genzano e Nemi | 1796 | Tipografia Lazzarini | [[Roma]] | ed= I | cid=Lucidi}} {{NoISBN}}
* {{cita libro| Nicola | Ratti | [[Storia di Genzano, con note e documenti]] | 1797 | Stamperia Salomoni | [[Roma]] | wkautore= Nicola Ratti| ed= I | cid=Ratti}} {{NoISBN}}
* {{Cita libro| Gaetano | Moroni | [[Dizionario di erudizione storico-ecclesiastica]] | 1840 | Tipografia Emiliani | [[Venezia]] | wkautore= Gaetano Moroni | ed= I | cid=Moroni}} {{NoISBN}}
* {{Cita libro| Antonio | Nibby | Analisi storico-topografico-antiquaria della carta de' dintorni di Roma | 1848 | Tipografia delle Belle Arti | [[Roma]] | wkautore= Antonio Nibby | capitolo= vol. I | ed= II | cid=Nibby}} {{NoISBN}}
* {{cita libro| Ferdinand | Gregorovius | Storia della città di Roma nel Medioevo | 1973 | [[Giulio Einaudi Editore|Einaudi]] | [[Torino]] | wkautore= Ferdinand Gregorovius |isbn= 88-06-37689-6 |cid=Gregorovius}} {{NoISBN}}
* {{Cita libro| Girolamo | Torquati | Origine della lingua italiana: dall'attuale dialetto del volgo laziale al dialetto del popolo romano nel secolo XIII e da quest'ultimo dialetto a quello della plebe latina nell'età della Repubblica e dell'Impero. Investigazioni filologiche del cav. Girolamo Torquati | 1886 | Mario Armanni | [[Roma]] | wkautore= Girolamo Torquati | ed= I | cid=Torquati 1886}} {{NoISBN}}
* {{Cita libro| Girolamo | Torquati | Studi storico-archeologici sulla città e sul territorio di Marino | 1974 | Tipografica Renzo Palozzi | [[Marino (Italia)|Marino]] | wkautore= Girolamo Torquati | capitolo= vol. I | ed= I | cid=Torquati 1974}} {{NoISBN}}
* {{cita libro|nome=Giuseppe |cognome=Tomassetti |wkautore=Giuseppe Tomassetti |coautori=Francesco Tomassetti |titolo=La Campagna Romana antica, medioevale e moderna IV|anno=1910 |editore=Loescher |città=Torino |ed=I |isbn=88-271-1612-5|cid=Tomassetti}}
* {{Cita libro| Giuseppe | Lugli | Studi e ricerche su Albano archeologica 1914-1967 | 1969 | Comune di Albano Laziale | [[Albano Laziale]] | ed= II |pp= 265 | cid=Lugli}} {{NoISBN}}
* {{cita libro| Tito | Basili | I Colli Albani | 1971 | Azienda Autonoma Turismo Laghi e Castelli Romani | Roma | ed= I |cid=Basili}} {{NoISBN}}
* {{cita libro| Raimondo | Del Nero | La Valle Latina | 1990 | Parco Regionale dei Castelli Romani | [[Frascati]] | ed= I | cid=Del Nero 1990}} {{NoISBN}}
* {{Cita libro| Vittorio | Rufo | Marino - Immagini di una città | 1991 | Banca di Roma | Marino | ed= I | cid=Rufo}} {{NoISBN}}
* {{Cita libro| Vincenzo | Antonelli | La chiesa della Madonna dell'Acquasanta in Marino | 1993 | Tipolitografia dell'Abbazia di Casamari | [[Veroli]] | ed= I | cid=Antonelli}} {{NoISBN}}
* {{cita libro| Raimondo | Del Nero | Bovillae | 1994 | Tipografia Gianni Palozzi | [[Marino (Italia)|Marino]] | ed= I |pp= 121 | cid=Del Nero 1994}} {{NoISBN}}
* {{Cita libro| Luigi | Devoti | Cryptaferrata - Grottaferrata | 1999 | Edizioni tra 8 & 9 | [[Velletri]] | wkautore= Luigi Devoti | ed= I | cid=Devoti 1999}} {{NoISBN}}
* {{Cita libro| Alessandro | Bedetti | Dall'antiquarium al museo civico | 2000 | Comune di Marino | Marino | ed= I | cid=Bedetti 2000}} {{NoISBN}}
* {{cita libro| Raimondo | Del Nero | La diocesi tuscolana dalla origini al XIII secolo | 2002 | Associazioni "Amici del Tuscolo" | [[Frascati]] | ed= I | cid=Del Nero 2002}} {{NoISBN}}
* {{cita libro| Luigi | Devoti | Palazzo Matteotti a Marino | 2002 | Banca di Roma | Marino | ed= I |cid=Devoti 2002}} {{NoISBN}}
* {{Cita libro| Luigi | Devoti | Frescati - Frascata - Frascati | 2003 | Edizioni tra 8 & 9 | [[Velletri]] | wkautore= Luigi Devoti | ed= I | cid=Devoti 2003}} {{NoISBN}}
* Stefano Paolucci, ''Il Collegio Americano del Nord a Grottaferrata (1882-1898). Storia e storie di Palazzo Consoli'', Comune di Grottaferrata, 2007.
 
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== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
* [http://www.parcocastelliromani.it Sito ufficiale del Parco regionale dei Castelli Romani]
* [http://www.abbaziagreca.it/ Sito ufficiale dell'Abbazia di Santa Maria di Grottaferrata]
* [http://www.protezionecivilegrottaferrata.it/ Sito ufficiale del Gruppo Comunale di Protezione Civile di Grottaferrata]
 
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