Crittogramma musicale e Anacleto Mitraglia: differenze tra le pagine

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{{personaggio
[[File:b-a-c-h.svg|thumb|right|250px|Il [[tema BACH]], uno dei crittogrammi musicali più noti.]]
|medium = fumetti
|universo = [[Disney]]
|lingua originale = [[Lingua italiana|italiano]]
|autore = [[Giovan Battista Carpi]]
|nome = Anacleto
|cognome = Mitraglia
|sesso = M
|data di nascita = Apparso per la prima volta il 17 ottobre [[1965]]
|razza = cane antropomorfo
}}
'''Anacleto Mitraglia''' è un [[personaggio immaginario]] dei [[Fumetto|fumetti]] [[The Walt Disney Company Italia|Disney Italia]]: appare per la prima volta nella storia "''Paperino e le vacanze solitarie''", di [[Rodolfo Cimino]] e [[Giovan Battista Carpi]] (pubblicata su ''[[Topolino (libretto)|Topolino]] N.516'' del 17 ottobre [[1965]]). È il litigioso vicino di casa di [[Paperino]].
 
== Caratteristiche ==
Un '''crittogramma musicale''' è una sequenza di note che codifica un contenuto extra-musicale, tipicamente un testo, tramite una qualche relazione logica, spesso data dai nomi delle note. Tale espediente è stato usato da diversi compositori per inserire il proprio nome o la propria sigla nelle composizioni. La tecnica è divenuta possibile con la nascita della notazione musicale e la nomenclatura delle note intorno al IX secolo,<ref>{{New Grove|cognome=Hiley|nome=David|voce=Notation III, 1 (vi)|edizione=1|vol=13|pagine=348–349}}</ref> tuttavia non si hanno evidenze dell'uso di questa tecnica prima del [[musica barocca|Barocco]], mentre sporadiche codifiche precedenti usavano sillabe di [[solmisazione]]. La pratica è divenuta comune dalla metà del XIX secolo.
Graficamente viene rappresentato da Carpi come un uomo alto e magro, con i baffi e i capelli neri, una bombetta in testa. Caratterialmente è un attaccabrighe presuntuoso ed antipatico, che ricalca l'invenzione del [[Carl Barks|barksiano]] [[Mr. Jones (Disney)|Mr. Jones]]. Spesso, infatti, capita che alcuni giovani disegnatori [[italia]]ni lo rappresentino con le stesse fattezze di Jones (vedi, ad esempio, Lucio Leoni), pur se in realtà nella storia Paperino interagisce con Anacleto.
 
Tra paci momentanee e guerre continue, i due convivono uno accanto all'altro, spesso devastando il quartiere e costringendo i [[Qui, Quo, Qua|nipotini]] a traslocare dalla [[Nonna Papera|nonna]].
== Sistemi ==
Spesso i due rivali, nei loro scontri, adoperano macchine strane e futuristiche, di loro creazione.
 
Da una storia del 1994 è emerso che i loro litigi risalgono a quando Anacleto si trasferì a Paperopoli. Sia lui che Paperino divennero subito grandi amici e passavano molto tempo assieme. Un giorno decisero entrambi di partecipare assieme a una gara di sculture di neve ma purtroppo la notte prima della premiazione entrambe crollarono e persero la gara. Paperino e Anacleto si diedero la colpa a vicenda in quanto entrambi sostenevano che la propria scultura era crollata per colpa dell'altra, da qui la loro amicizia si ruppe e cominciarono gli interminabili litigi che continuano ancora oggi.<ref>[http://coa.inducks.org/story.php?c=I+TL+2017-3 Paperino &amp; Anacleto: È scoppiata la pace<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>
=== Sillabe e nomi di solmisazione ===
Si ritiene che la tecnica del crittogramma musicale sia stata usata per la prima volta da [[Josquin des Prez]] nella ''Missa Hercules Dux Ferrarie'', espediente battezzato come [[soggetto cavato]] da [[Zarlino]]. Con questa tecnica, le vocali del testo sono fatte corrispondere alle sillabe di solmisazione, definite da [[Guido d'Arezzo]], per cui il nome latino del dedicatario ('Hercules Dux Ferrarie', ovvero [[Ercole I d'Este]]) diventa ''re-ut-re-ut-re-fa-mi-re''. Tale successione di note è stata impiegata come [[cantus firmus]] nella messa. Tale tecnica è stata poi ripresa da molti compositori contemporanei e successivi, tra i quali [[Adrian Willaert]] e [[Costanzo Festa]].
 
Tra i pochi artisti stranieri che si sono cimentati con Anacleto, [[César Ferioli Pelaez]] in "''Paperino e il popolo Lira''", sempre su testi di Cimino.
=== Lettere e nomi delle note ===
Una tecnica successiva prevede l'uso delle lettere che indicano le note in notazione alfabetica (tedesca e anglosassone). Poiché i nomi delle note vanno dalla A alla G o H, il problema principale è nel codificare le restanti lettere del'alfabeto. Le due principali soluzioni sono note come metodo tedesco e metodo francese.
 
==== TedescoAnacleto Faina ====
Un'altra versione di Anacleto Mitraglia è Anacleto Faina, inventato da [[Giulio Chierchini]] nella storia ''Paperino e il ferragosto al fresco'' pubblicata su ''Topolino'' n. 1497 del 5 agosto 1984.<ref>{{inducks|story|I+TL++516-A|Paperino e il ferragosto al fresco}}</ref> Benché siano considerati semplicemente due versioni dello stesso personaggio,<ref>Gioachino Gili (a cura di), ''Il libro completo dei nomi. Origine, significato, usi, curiosità'', De Agostini, 2012</ref><ref>[http://www.topolino.it/archivi/anacleto-mitraglia/ Anacleto Mitraglia] sul sito di ''Topolino''</ref><ref>{{Inducks|character|Anacleto}}</ref> non manca chi li considera come due personaggi distinti.<ref>Carlo Chendi, Sergio Badino, ''Strips of Land, Strips of Paper'', Tunué, 2008</ref>
Poiché i nomi delle note in tedesco si sono sviluppati in un contesto ancora legato alla [[musica modale]], nella notazione tedesca il si♭ viene indicato con la lettera B e il si♮ con la lettera H. Uno dei crittogrammi più noti in tedesco è il [[tema BACH]], impiegato da [[Johann Sebastian Bach]], da suoi contemporanei e da compositori successivi. Altre codifiche erano ottenute per assonanza, con ad esempio il mi♭ (Es) che indicava la lettera 'S' o la♭ (As) per indicare la sillaba 'As'. Nel 1947 [[Friedrich Smend]] ha ipotizzato che Bach avesse codificato altri messaggi significativi con altre tecniche, come la ripetizione di motivi, il testo, il fraseggio o la linea del basso continuo. Tale teoria è stata criticata da Ruth Tatlow, che ha evidenziato alcuni aspetti che ne metterebbero in discussione la plausibilità.<ref>Tatlow, Ruth (1991). ''Bach and the Riddle of the Number Alphabet'', p.25. ISBN 0-521-36191-5.</ref>
 
== Nipoti ==
Compositori meno fortunati di Bach, le cui lettere del cognome non erano interamente comprese tra A e H, erano soliti ignorare le lettere non corrispondenti a nomi di note. Ad esempio [[Robert Schumann]] ha usato il crittogramma S-C-H-A (mi♭, do, si♮, la) per codificare il suo cognome nel ''[[Carnaval (Schumann)|Carnaval]]''. A volte venivano effettuate sostituzioni fonetiche, ad esempio Schumann codificava Bezeth come B-E-S-E-D-H. [[Johannes Brahms]] ha usato il crittogramma B-A-H-S (si♭, la, si♮, mi♭) per includere il suo cognome nella fuga per organo in la bemolle minore, e il crittogramma Gis-E-La (sol♯, mi, la), che mischia notazioni in diverse lingue, per [[Gisela von Arnim]].<ref name="sams">{{New Grove|cognome=Sams|nome=Eric|voce=Cryptography, musical|edizione=1|volume=5|pagine=80}}</ref>
Anacleto ha due nipoti che, in storie diverse, sono in classe con [[Qui, Quo, Qua]]: il più famoso è ''Anacardo'', campioncino del rally.<ref>{{Inducks|character|Anacardo+Mitraglia|Anacardo Mitraglia}}</ref> Il secondo è Rupert, il classico borioso e saccente primo della classe.<ref>{{Inducks|character|Rupert|Rupert}}</ref>
 
==== Francese ====
Il metodo francese per generare crittogrammi musicali è nato nel tardo XIX secolo, e funzionava in maniera più simile ad un vero cifrario. La versione più popolare prevedeva di scrivere le lettere H-N, O-U e V-Z in linea sotto le note diatoniche A-G, nel modo seguente:
{| class="wikitable" border="1"
|-
! A
! B
! C
! D
! E
! F
! G
|-
| H
| I
| J
| K
| L
| M
| N
|-
| O
| P
| Q
| R
| S
| T
| U
|-
| V
| W
| X
| Y
| Z
|
|
|}
sicché A, H, O e V sono codificate dalla nota la (A), B, I, P e W dal si (B) (bemolle o naturale) e così via. Questo schema è stato suggerito anche da [[Jules Ecorcheville]], autore della rivista ''S.I.M.'', per la commemorazione del centenario della morte di [[Joseph Haydn]] nel 1909 (con l'eccezione di usare il si♮ per codificare la lettera H, presumibilmente per evitare eccessive ripetizioni di note).<ref name="sams" /> Scrivendo a [[Gabriel Fauré]] a proposito dell'invito, [[Camille Saint-Saëns]] disse che stava scrivendo a Ecorcheville per chiedergli di mostrare che Y e N potevano significare D e G, in quanto "sarebbe seccante essere coinvolti in un affare farsesco che ci renderebbe materia d'ilarità nel mondo musicale tedesco." <ref>citato in Nichols, Roger, ''Ravel'', Dent, 1977, ISBN 0-460-03146-5, p. 66</ref> La corrispondenza molti a uno di questa tecnica rende pià difficile estrarre possibili motivi dalla musica rispetto alla tecnica uno a uno del sistema tedesco.
 
=== XX secolo ===
A seguito del centenario di Haydn, l'uso del crittogramma a scopo celebrativo si è diffuso nella musica francese, e riferimenti a [[Gabriel Fauré]] sono stati cifrati da [[Maurice Ravel]], [[Florent Schmitt]], [[Charles Koechlin]] e altri compositori nel 1922 (nonché in seguito anche da [[Arnold Bax]], nel 1949<ref>David Parlett, ed. [http://www.davidparlett.co.uk/bax/bax4053.html "Baxworks"], ''Music by Arnold Bax''.</ref>), così come crittogrammi riferiti a [[Albert Roussel]] sono stati inseriti nelle composizioni di [[Francis Poulenc]], [[Arthur Honegger]], [[Darius Milhaud]] e altri (secondo vari schemi di cifratura) nel 1929. Il sistema di Honegger prevedeva di codificare le lettere successive alla H con note alterate:<ref name="sams" /> a crittogrammi di tale tipo si presta molto meglio la musica del Novecento rispetto a quella delle epoche precedenti.
 
[[Olivier Messiaen]] ha sviluppato un suo cifrario personale, usando alterazioni e durate, usato nelle ''Méditations sur le mystère de la Sainte Trinité'' (1969).<ref>Halbreich, C., 'Ciphered creed', ''Music and musicians'', vol. 20 (1972) p. 18</ref>
 
[[Dmitrij Dmitrievič Šostakovič|Dmitrij Šostakovič]] cifrava il proprio nome nel [[tema DSCH]] (re, mi♭, do, si♮), impiegato in numerose sue composizioni. [[Elliott Carter]] ha usato un crittogramma del cognome di [[Pierre Boulez]] nelle sue ''Réflexions'' (2004).<ref>Justin Wintle (2009). ''The Concise Makers of Modern Culture'', p.123. ISBN 0-415-47782-4.</ref>
 
I crittogrammi erano meno comuni nella musica inglese. [[Edward Elgar]], che aveva anche un interesse in generale per i rompicapo e la crittografia, scrisse un giovanile ''Allegretto'' sul tema G-E-D-G-E <ref>McVeagh, Diana, ''Elgar the music maker'', Boydell Press, 2007,
ISBN 978-1-84383-295-9, p. 3</ref>, e parte dell{{'}}''enigma'' delle ''[[Variazioni Enigma]]'' era basato su crittogrammi.
 
== Esempi celebri ==
[[Image:Schumann, Sechs Fugen über den Namen B-A-C-H, op. 60, no. 4, mm. 1-3.png|thumb|right|350px|Il [[tema BACH]], usato nelle ''[[Sechs Fugen über den Namen B-A-C-H]]'' di [[Robert Schumann]], op. 60, no. 4, mm. 1-3<ref name="Reynolds"/> {{audio|Schumann, Sechs Fugen über den Namen B-A-C-H, op. 60, no. 4, mm. 1-3.mid|Play}}. Notare che il do e il si♮ sono trasposti, lasciando l'ortografia invariata ma cambiando il profilo melodico del tema.]]
 
[[Image:Boulez - Messagesquisse, Sacher hexachord.png|thumb|right|350px|Esacordo Sacher<ref>Whittall, Arnold. 2008. ''The Cambridge Introduction to Serialism'', p.206. Cambridge Introductions to Music. New York: Cambridge University Press. ISBN 978-0-521-86341-4 (hardback) ISBN 978-0-521-68200-8 (pbk).</ref> Eb (Es) A C B (H) E D (Re)]]
 
[[Image:Gade, Drei kleine Clavierstücke, no. 3, Alla marcia, mm.20-21.png|thumb|right|350px|''[[Drei kleine Clavierstücke]]'', no. 3, Alla marcia, mm.20-21, di [[Niels Gade]]<ref name="Reynolds">Christopher Alan Reynolds (2003). ''Motives for Allusion: Context and Content in Nineteenth-Century Music'', p.31. ISBN 0-674-01037-X.</ref> {{audio|Gade, Drei kleine Clavierstücke, no. 3, Alla marcia, mm.20-21.mid|Play}}.]]
 
I seguenti sono alcuni tra i più celebri crittogrammi musicali usati nelle pubblicazioni, elencati in ordine alfabetico:
* la, si♭, mi, si♭, la (A, B, E, B, A)
: per [[Aubrey Brain]], usato nel sestetto per pianoforte e fiati "In memoriam Aubrey Brain" di [[Gordon Jacob]].
 
* la, si♭, si♮, fa (A, B, H, F)
:per [[Alban Berg]] e [[Hanna Fuchs-Robettin]], usato da Berg nella ''[[Lyric Suite]]''.<ref>Reel, James (2010). [{{Allmusic|class=work|id=c53893|pure_url=yes}} "Lyric Suite"], ''AllMusic.com''.</ref>
 
*la, si♭, mi, sol, sol (A, B, E, G, G)
:per Meta Abegg, nelle ''Variazioni sul nome Abegg'' op. 1 di [[Robert Schumann]]<ref name="Blom">Blom, Eric (1961). ''Some Great Composers'', p.85. ISBN 0-19-315133-2.</ref>
 
*la, re, la, la, fa (A, L, A, I, N secondo il sistema francese, iniziando la seconda riga con 'I')
:per [[Jehan Alain]], usato da [[Maurice Duruflé]] nel ''Prélude et Fuge sur le nom d'Alain'' (op. 7)
 
*la, mi♭, do, si♮ (A, S, C, H) e la♭, do, si♮ (As, C, H)
:usato da Schumann nel Carnaval op. 9.<ref name="Blom"/>Era impegnato in una relazione sentimentale con Ernestine von Fricken, che veniva dalla città di [[Aš]], pronunciato in tedesco come "Asch". Ogni composizione del ciclo è basata su uno di questi motivi. Le lettere sono anche parte del cognome Schumann, e ha aggiunto il motivo mi♭, do, si♮, la (S, C, H, A) in modo che i tre appaiano nella sezione ''Sphinxes''. I temi ASCH e SCHA compaiono anche nel ''[[Faschingsschwank aus Wien]]'', op. 26.
 
*[la], mi♭, do, si♮, si♭, mi♮, sol ([A], S, C, H, B, E, G)
:per [[Arnold Schönberg]],<ref name="Taruskin">Taruskin, Richard (2009). ''Music in the Early Twentieth Century'', p.324. ISBN 0-19-538484-9. "the 'Eschbeg set,' Schoenberg's musical signature." and "the 'A. Schbeg' (or 'Aschbeg') set."</ref>
 
*si♭, la, fa (B, la, F)
:per [[Mitrofan Petrovič Beljaev|Beljaev]], usato da [[Nikolaj Andreevič Rimskij-Korsakov|Rimskij-Korsakov]], [[Anatolij Konstantinovič Ljadov|Ljadov]], [[Aleksandr Porfir'evič Borodin|Borodin]] e [[Aleksandr Konstantinovič Glazunov|Glazunov]] nel [[quartetto per archi sul tema si♭-la-fa]].
 
*si♭, la, si♮, mi♭ (B, A, H, S)
:per Brahms, usato da [[Alfred Schnittke]] in ''[[Quasi Una Sonata]]'' insieme al tema B-A-C-H e ad altri riferimenti o allusioni.<ref>Schmelz, Peter J. (2009). ''Such Freedom, If Only Musical'', p.254. ISBN 0-19-534193-7.</ref>
 
*si♭, la, do, si♮ ([[tema BACH|B, A, C, H]])
:per [[Johann Sebastian Bach]].
 
*si♮, la, re, re, sol (H, A, Y, D, N nella codifica francese)
:per [[Joseph Haydn]], impiegato da [[Maurice Ravel]] nel ''[[Menuet sur le nom d'Haydn]]'' e da altri contributori alla commemorazione del centenario della morte di Haydn.
 
*si♭, mi, si♭, la (B, E, B, A) oppure si♭, la, si♭, mi (B, A, B, E)
:per [[Béla Bartók]] (le prime due iniziali del nome e del cognome, nel secondo caso seguendo l'uso della [[lingua ungherese]] di indicare il cognome davanti al nome).
 
*do, la, sol, mi (C, A, G, E)
:per [[John Cage]], impiegato da [[Pauline Oliveros]]<ref>[http://eamusic.dartmouth.edu/~larry/dear.john/DearJohnNotes.html "Dear.John: A Canon on the Name of Cage"], ''Larry Polansky, BMARS''.</ref>
 
*re, mi♭, do, si♮ ([[tema DSCH|D, S, C, H]])
:per [[Dmitrij Dmitrievič Šostakovič|Dmitrij Šostakovič]].
 
*mi♭, la, do, si♮, mi, re (Es, A, C, H, E, Re)
:per [[Paul Sacher]], noto come esacordo Sacher,
 
*mi, la, mi, re, la (E, La, Mi, Re, A)
:per Elmira Nazirova, allieva di [[Dmitrij Dmitrievič Šostakovič|Dmitrij Šostakovič]], usata dal compositore nella sua [[sinfonia n. 10 (Šostakovič)|sinfonia n. 10]].
 
*mi♭, do, si♮, la (S, C, H, A)
:per [[Robert Schumann|Schumann]], usato nel ''[[Carnaval (Schumann)|Carnaval]]''.
 
*fa, la, mi (F, A, E) e fa, la, fa (F, A, F)
:per ''Frei aber einsam'' (libero ma solo) e ''Frei aber froh'' (libero ma felice); il primo era il motto di [[Joseph Joachim]] (usato da [[Robert Schumann]], [[Albert Dietrich]] e [[Johannes Brahms]] nella ''[[Sonata F.A.E.]]''), mentre il secondo era un motto di [[Johannes Brahms]] usato nella [[sinfonia n. 3 (Brahms)|sinfonia n. 3]].<ref>Adam Krims, ed. (1998). ''Music and Ideology: Resisting the Aesthetic'', p.Z-69. ISBN 90-5701-321-5.</ref>
 
*sol, la, si, re, si, mi, mi, fa, la, sol, re, mi (G, A, B, Re, H, E, Le - F, A, Ug, Re, E)
:per [[Gabriel Fauré]], usato dai partecipanti alla celebrazione organizzata da Henri Prunières nel numero dell'ottobre 1922 di ''La revue musicale'' <ref>Nectoux, Jean-Michel (translated by Roger Nichols), ''Gabriel Fauré: a musical life'', Cambridge University Press, 1991, ISBN 0-521-23524-3, p. 427</ref>
 
*sol, la, re, mi (G, A, D, E)
:per [[Niels Gade]]; il motivo è anche alla base del ''Nordisches Lied'' (n. 41 dell{{'}}''[[Album per la gioventù (Schumann)|Album per la gioventù]]'' op. 68) di [[Robert Schumann]].
 
== Note ==
<references />
 
== BibliografiaCollegamenti esterni ==
*{{Inducks|character|Anacleto}}
*Ondine Tobin Young (1996). ''Frei aber einsam, frei aber froh: cyphered motives and performance practice''. University of California, Santa Cruz.
 
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{{Personaggi Disney}}
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