Caspar David Friedrich e Palestrina: differenze tra le pagine

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{{nota disambigua}}
{{Bio
{{Divisione amministrativa
|Nome = Caspar David
|Nome = Palestrina
|Cognome = Friedrich
|Panorama = 2012-09-07 Palestrina panorama.jpg
|Sesso = M
|Didascalia = Vista panoramica di Palestrina da Palazzo Colonna Barberini
|LuogoNascita = Greifswald
|Bandiera = Palestrina-Gonfalone.png
|GiornoMeseNascita = 5 settembre
|Voce bandiera =
|AnnoNascita = 1774
|Stemma = Palestrina-Stemma.png
|LuogoMorte = Dresda
|Voce stemma =
|GiornoMeseMorte = 7 maggio
|AnnoMorteStato = 1840ITA
|Grado amministrativo = 3
|Epoca = 1800
|Divisione amm grado 1 = Lazio
|Attività = pittore
|Divisione amm grado 2 = Roma
|Nazionalità = tedesco
|Amministratore locale = Mario Moretti
|PostNazionalità = , esponente dell'[[arte romantica]]
|Partito = [[lega Nord|Lega]]/civiche
|Immagine = Gerhard von Kügelgen portrait of Friedrich.jpg
|Data elezione = 10-6-2019
|Didascalia = ''Ritratto di Caspar David Friedrich'', [[Gerhard von Kügelgen]], circa 1810–20
|Data istituzione =
|Altitudine =
|Abitanti = 21872
|Note abitanti = [http://demo.istat.it/bilmens2017gen/index.html Dato Istat] - Popolazione residente al 31 dicembre 2017.
|Aggiornamento abitanti = 31-12-2017
|Sottodivisioni = [[Carchitti]], [[Valvarino]]
|Divisioni confinanti = [[Artena]], [[Castel San Pietro Romano]], [[Cave (Italia)|Cave]], [[Gallicano nel Lazio]], [[Labico]], [[Rocca di Cave]], [[Rocca Priora]], [[Roma]], [[San Cesareo]], [[Valmontone]], [[Zagarolo]]
|Codice postale = 00036 <small>(Capoluogo, [[Valvarino]], [[Carchitti]])
|Targa = RM
|Zona sismica = 2B
|Gradi giorno =
|Nome abitanti = prenestini
|Patrono = [[Agapito di Palestrina|sant'Agapito martire]], [[Santa Rosalia]]
|Festivo = 18 agosto - 4 settembre
|PIL =
|PIL procapite =
|Mappa = Map of comune of Palestrina (province of Rome, region Lazio, Italy).svg
|Didascalia mappa = Posizione del comune di Palestrina nella [[città metropolitana di Roma Capitale]]
}}
'''Palestrina''' è un [[Comune (Italia)|comune italiano]] di {{formatnum:21872}} abitanti della [[città metropolitana di Roma Capitale]] nel [[Lazio]].
[[File:Friedrich C D autograph.png|thumb|Firma di Caspar David Friedrich]]
Si trova lungo la [[via Prenestina]], a cui ha dato il nome, in quanto l'antico nome della città era "''Præneste''".
L'artista, uno dei più importanti rappresentanti del «''paesaggio simbolico''», basava la sua pittura su un'attenta osservazione dei paesaggi della [[Germania]] e soprattutto dei loro effetti di [[luce]], permeandoli di umori [[romanticismo|romantici]]. Egli considerava il paesaggio naturale come opera divina e le sue raffigurazioni ritraevano sempre momenti particolari come l'[[alba]], il [[tramonto]] o frangenti di una [[tempesta]].
[[File:Chiesa S.Agapito.jpg|thumb|upright=0.6|Campanile della chiesa di Sant'Agapito]][[File:Santuario pozzo e cavea 2.JPG|thumb|Pozzo e cavea del Santuario della Fortuna Primigenia]]
[[File:Palestrina 2007-12-23.jpg|thumb|Porta Solis]]
[[File:2012-09-07 Statua G.P. da Palestrina.jpg|thumb|upright=0.8|Statua dedicata a [[Giovanni Pierluigi da Palestrina]]]]
 
== BiografiaGeografia fisica ==
=== GiovinezzaTerritorio ===
Palestrina sorge sulle pendici del ''Monte Ginestro'', una delle sommità dei [[monti Prenestini]], tra i bacini dei fiumi [[Sacco (fiume)|Sacco]] e [[Aniene]].
Caspar David Friedrich nacque il 5 settembre 1774 a Greifswald, cittadina della [[Pomerania svedese]] affacciata sulla costa baltica. Friedrich era il sesto dei dieci figli di Adolf Gottlieb Friedrich, un fabbricante di sapone e di candele che abbracciava il [[luteranesimo]],<ref>{{Cita|Vaughan, 2004|p. 7|WV}}.</ref> e di Sophie Dorothea Bechly, che morì il 7 marzo 1781, quando il figlio aveva solo sei anni. L'anno successivo Friedrich perse la sorella Elisabeth,<ref>{{Cita|Vaughan, 2004|p. 18|WV}}.</ref> mentre una seconda sorella, Maria, soccombé al tifo nel 1791.<ref>{{Cita|Wolf|p. 17|RW}}.</ref> In ogni caso, la tragedia più grande della sua infanzia avvenne nel 1787, quando si ruppe la lastra di ghiaccio su cui stava pattinando, cadde nelle acque gelide. Il fratello, Johann Christoffer, si buttò per aiutare Friedrich; riuscì a salvarlo, ma egli morì, sprofondando nell'acqua<ref>{{Cita|Siegel|p. 8|LS}}.</ref>, come suggeriscono alcune fonti.<ref>{{Cita|Boime|p. 512|AB}}.</ref>
Il territorio comunale è orograficamente eterogeneo, in quanto si passa dai 660 {{mslm}} del quartiere Scacciato fino ai 350 {{mslm}} delle frazioni a valle.
[[File:Caspardavidfriedrich self1.jpg|thumb|Questo ''Autoritratto'' venne realizzato durante il soggiorno danese di Friedrich, che qui viene raffigurato a 26 anni]]
Friedrich fu introdotto all'esercizio della pittura nel 1790, sotto la guida dell'artista [[Johann Gottfried Quistorp]] all'[[università di Greifswald]], la cui facoltà di arte prende oggi il nome proprio di Caspar David (Caspar-David-Friedrich-Institut).<ref name="C4WDefault-2565825">{{cita web |url=http://www.cdfi.de/ |titolo=Caspar-David-Friedrich-Institut |sito=cdfi.de |data=30 aprile 2012 <!-- No date available; last modification date used. --> |accesso=13 gennaio 2014 |autore=<!--Staff writer(s); no by-line.--> |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140424110238/http://www.cdfi.de/ |dataarchivio=24 aprile 2014 |deadurl=no |urlmorto=sì }}</ref> Quistorp era solito portare i propri studenti all'aperto; di conseguenza, Friedrich fu incoraggiato a prendere ispirazione dalla natura ad una giovane età.<ref name=pet>{{Cita|Johnston, Leppien & Monrad |p. 12|NH}}.</ref> Tramite Quistorp, Friedrich strinse importanti amicizie: in particolare, conobbe il teologo [[Ludwig Gotthard Kosegarten]], che gli insegnò che la natura era una manifestazione di Dio,<ref name=pet/> e [[Adam Elsheimer]], le cui opere si incentravano sulla raffigurazione di paesaggi notturni o di soggetti religiosi dominati dalla natura.<ref>{{Cita|Siegel|p. 7|LS}}.</ref> In questo periodo, intraprese anche lo studio della [[letteratura]] e dell'[[estetica]], con l'aiuto del precettore [[Thomas Thorild]]. Quattro anni dopo, Friedrich iniziò gli studi alla prestigiosa Accademia d'Arte di Copenaghen, la più importante dell'Europa settentrionale, dove esercitava le proprie doti pittoriche attraverso la copia di statue antiche.<ref>{{Cita|Vaughan, 2004|p. 26|WV}}.</ref> Nella capitale danese gli furono aperte le porte dello [[Statens Museum for Kunst]], dove aveva accesso all'importantissima collezione dei dipinti paesaggistici olandesi del [[Seicento]]. Ebbe come insegnanti [[Christian August Lorentzen]] e il paesaggista [[Jens Juel]], fautori dello ''[[Sturm und Drang]]'' e punto d'incontro fra gli intensi toni tragici del [[Romanticismo]] e la temperie [[neoclassicismo|neoclassica]], allora predominante. Una grande influenza sul giovane Friedrich fu esercitata anche dal mito islandese di [[Edda]] e dalla [[mitologia norrena]].<ref>{{Cita|Vaughan, 2004|p. 29|WV}}.</ref>
Nel 1798 Friedrich si stabilì permanentemente a Dresda. Durante questo periodo si cimentò nelle [[incisione|incisioni]]<ref>{{Cita|Vaughan, 2004|p. 48|WV}}.</ref> con le [[acquaforte|acqueforti]], e negli [[intarsio|intarsi]]. Nel 1804 si contano 18 acqueforti e 4 intarsi, distribuiti solo agli amici più stretti;<ref>{{Cita|Griffiths & Carey|p. 206|AC}}.</ref> ciononostante, l'attenzione di Friedrich fu rivolta principalmente agli [[acquarello|acquarelli]]. Con poche eccezioni, fra cui il ''Paesaggio con tempio in rovina'' (1797), preferì non dipingere oli su tela prima dell'affermarsi definitivo della propria reputazione artistica.<ref>{{Cita|Vaughan, 2004|p. 41|WV}}.</ref> Friedrich tendeva a rivolgersi alla raffigurazione di paesaggi, con i quali veniva spesso a contatto durante i viaggi che fece in [[Boemia]], nei [[monti dei Giganti]] e nello [[Harz]].<ref>{{Cita|Johnston, Leppien & Monrad|p. 45|NH}}.</ref> Qui aveva l'opportunità di dipingere foreste, colline, porti, albe e altri elementi comunque correlati alla natura; nelle sue prime opere, emergono soprattutto paesaggi tedeschi, come le scogliere di [[Rügen]], i dintorni di [[Dresda]] e il [[Elba (fiume)|fiume Elba]]. La particolarità dei quadri di Friedrich sta nella sapiente gestione della [[luce]], raffigurata con un'eccezionale intensità, mai vista prima.
[[File:Caspar David Friedrich - Das Kreuz im Gebirge.jpg|left|thumb|La ''Croce in montagna'' fu la prima opera maggiore di Friedrich. L'opera costituisce un punto di rottura con la tradizione, che non avrebbe mai contemplato la crocifissione inserita in un contesto naturale.]]
 
=== A DresdaClima ===
[[Classificazione climatica]]: zona E, 2141 GR/G
Friedrich si affermò come artista quando nel 1805 vinse il primo premio a un concorso a [[Weimar]], presieduto dal celebre [[Johann Wolfgang von Goethe]]. Sino ad allora quel concorso aveva proposto solo artisti mediocri, che cercavano inutilmente di sintetizzare il neoclassicismo con dei presunti stili greci. La scadente qualità dei concorrenti iniziò addirittura a danneggiare la reputazione di Goethe; quindi, quando Friedrich partecipò con le sue due [[seppia (colore)|seppie]] - ''Processione al Crocefisso'' e ''Pescatori a riposo nel lago'' (premiati poi a pari merito), riscosse un successo notevolissimo:<ref>{{Cita|Siegel|pp. 43–44|LS}}.</ref>
Per la particolare posizione del monte Prenestino, si ha, rispetto ai paesi adiacenti, un clima diverso. {{citazione necessaria|Le estati, in media, sono miti e le temperature non superano mai i 30&nbsp;°C}} cambiando a seconda dell'altitudine dei diversi quartieri di Palestrina. {{citazione necessaria|Gli inverni sono rigidi con frequenti gelate durante la notte. Le nevicate non sono abbondanti, almeno 5&nbsp;cm ogni anno}}, influenzate però moltissimo dall'altitudine che cambia, con un dislivello anche di 250 m, tra il quartiere "Scacciato" e le frazioni a valle.
{{citazione|Dobbiamo lodare l'intraprendenza che l'artista ha infuso in questo quadro. Il disegno è ben fatto, la processione è geniale e opportuna ... quest'opera unisce una grande quantità di fermezza, diligenza e pulizia ... anche l'acquarello, geniale ... è degno di lode|Goethe}}
Friedrich completò la prima delle sue opere maggiori nel 1807, all'età di 34 anni. La ''Croce in montagna'', oggi nota come ''Tetschen Altar '' ([[Galerie Neue Meister]], Dresda) è una [[pala d'altare]] commissionata dalla Contessa di Thun per la cappella di famiglia a [[Tetschen]], in Boemia: fu una delle poche commissioni procuratasi dall'artista.<ref name=comm>{{Cita|Siegel|pp. 55–56|LS}}.</ref> L'opera raffigura una montagna coperta d'abeti e sormontata da una croce, sulla quale era crocifisso il [[Cristo]]. La croce, pur raggiungendo il punto più alto del piano pittorico, è presentata da un punto di vista distante ed obliquo. Si tratta di una notevole presa di distanza dai canoni occidentali, dove mai si era vista una simile sinergia fra il tema religioso e la natura. Secondo la critica d'arte Linda Siegel, la pala d'altare è «il logico climax di vari disegni precedenti dove veniva inserita la croce in un'ambientazione naturale».<ref name=comm/>
[[File:Rocky Landscape in the Elbe Sandstone Mountains - Caspar David Friedrich - Google Cultural Institute.jpg|thumb|''Burrone roccioso nelle montagne di arenaria dell'Elba'', olio su tela dipinto fra il 1822 e il 1823]]
 
== Stemma e Gonfalone ==
La ''Croce in montagna'' fu mostrata al pubblico per la prima volta il 25 dicembre 1808.<ref name=comm/> Nonostante un'accoglienza molto fredda, fu comunque il primo dipinto di Friedrich ad avere una grande pubblicità. I critici si divisero in due: chi, come gli amici di Friedrich, rimase affascinato dalla suggestiva resa dell'opera, e chi criticò apertamente l'utilizzo dei canoni paesaggistici in un contesto simile. Il critico [[Basilius von Ramdohr]], che scrisse un lungo articolo al riguardo, fu categorico: «sarebbe una vera e propria presunzione, se la pittura di paesaggio dovesse intrufolarsi nella chiesa e insinuarsi sull'altare».<ref>{{Cita|Vaughan, 1980|p. 7|WVVV}}.</ref> Per controbattere alle critiche mosse da Ramdohr, Friedrich redasse un documento dove rese esplicite le proprie intenzioni: paragonò i raggi del Sole serale alla luce di [[Dio Padre]].<ref>{{Cita|Johnston, Leppien & Monrad |p. 116|NH}}.</ref> Questa dichiarazione rappresenta l'unica volta in cui Friedrich ha registrato un'interpretazione dettagliata del proprio lavoro.
Lo stemma della città di Palestrina è uno scudo con fondo metà verde e metà giallo. All'interno tre corone una di alloro, una di quercia e una di ulivo, due sopra ed una sotto; a quest'ultima è legato un nastro azzurro. Lo scudo è sormontato da una corona dorata sulla cui fascia sono presenti cinque gemme di colore verde, rosso, azzurro, rosso e verde, alternate a 4 perle.
Il gonfalone si presenta con sfondo verde e arancione. Nella parte centrale trova spazio lo stemma comunale. Superiormente campeggia la dicitura "Città di Palestrina".
 
== Storia ==
Friedrich divenne nel 1810 membro dell'Accademia di Berlino; nello stesso anno, il [[principe ereditario]] prussiano acquistò due dei suoi dipinti.<ref name=fattore>{{Cita|Vaughan, 1980|p. 101|WVVV}}.</ref> Nel 1816, tuttavia, l'artista decise di prendere le distanze dalla Prussia, applicandosi nel giugno dello stesso anno per la cittadinanza [[sassonia|sassone]]. Si trattava di una mossa azzardata, in quanto la Sassonia era favorevole alla Francia, mentre i dipinti di Friedrich erano generalmente visti come patriottici e anti-francesi. Ciononostante, grazie anche all'aiuto dell'amico di Dresda [[Graf Vitzthum von Eckstädt]], Friedrich ottenne non solo la cittadinanza, ma divenne anche un affiliato dell'Accademia Sassone, con uno stipendio di 150 [[tallero|talleri]] all'anno.<ref>{{Cita|Vaughan, 2004|pp. 165–166|WV}}.</ref> Nonostante l'ambizione al professorato, Friedrich non riuscì mai ad ottenerlo, in quanto «si è ritenuto che la sua pittura fosse troppo personale, il suo punto di vista troppo individuale per servire come un esempio proficuo agli studenti». Probabilmente anche la politica giocò un ruolo di primo piano nello stallo della carriera dell'artista: Friedrich raffigurava principalmente luoghi e costumi tedeschi, in circostanze che mal gradivano atteggiamenti non favorevoli alla Francia.<ref>{{Cita|Vaughan, 2004|pp. 184–185|WV}}.</ref>
{{C|Dalla voce [[Papa Bonifacio VIII]] si evince che la città fu rasa al suolo nel 1299, e ricostruita altrove, al contrario da questa voce, che non fa menzione esplicita di un fatto tanto rilevante, passa invece l'idea di una continuità di luogo a partire dall'epoca romana. Quale delle due voci ha ragione?|storia|luglio 2018}}
=== Età antica ===
L'attuale Palestrina sorge sull'antica ''Praeneste'', città latina celeberrima in età antica per il [[Santuario della Fortuna Primigenia]], [[santuario]] dedicato alla dea [[Fortuna (mitologia)|Fortuna]] Primigenia<ref name="StraboneItaliaV3.11">Telegono: Ps.-Plut. parall. min. 41 B (= mor. 316A) = Aristokles ''FGrHist'' 831 F2; Praenestes: Solin. 2,9; Mart. Cap. 6,642; Steph. Byz. s. v. Πραίνεστος.
</ref> e che gli studi più recenti datano agli ultimi decenni del [[II secolo a.C.]]
 
I primi reperti archeologici, attestanti l'occupazione del sito e relativi a sepolture, risalgono all'inizio dell'[[VIII secolo a.C.]], alla vigilia della fioritura che investì la città in [[Periodo orientalizzante|età orientalizzante]] (VIII-VII secolo a.C.).
[[File:Caspar David Friedrich - Wanderer above the sea of fog.jpg|thumb|left|Il ''[[Viandante sul mare di nebbia]]'', manifesto dell'intero movimento Romantico.]]
 
Numerose sono le leggende che narrano la sua fondazione. Diverse tradizioni annotano come fondatore [[Telegono]], figlio di [[Ulisse]] e di [[Circe]], oppure l'eroe [[eponimo]] ''[[Prainestos]]'', figlio del re Latino e nipote di Ulisse.<ref name="StraboneItaliaV3.11"/> Catone, Varrone, [[Publio Virgilio Marone|Virgilio]] e Solino, invece, legano la città alla figura di ''[[Ceculo]]'', creduto figlio del dio [[Vulcano (divinità)|Vulcano]] e ritrovato in fasce presso alcuni fuochi che gli avrebbero occultato la vista.
=== Il matrimonio con Caroline ===
Il 2 gennaio [[1818]] Friedrich sposò, con grande sorpresa dei suoi amici, una ragazza di umili origini: Caroline Bommer, figlia di un fattore.<ref name=fattore/> La coppia ebbe tre figli: la primogenita, Emma, arrivò nel 1820. Nonostante il pittore [[Carl Gustav Carus]] nei suoi scritti sottolineò che il matrimonio non ebbe un particolare effetto sulla personalità di Friedrich, c'è da notare che nelle tele dipinte in questo periodo emerge un nuovo senso di leggerezza, esaltato dalle cromie più luminose e meno austere.<ref>{{Cita|Börsch-Supan|pp. 41–45|bor}}.</ref> Si attribuisce un'altra novità nel pennello di Caspar David, dovuta sempre all'unione con Caroline: iniziano a comparire sempre più figure umane: «l'importanza della vita umana, ma soprattutto della sua famiglia, inizia ad occupare i suoi pensieri; i suoi amici, sua moglie, e i suoi compaesani iniziano quindi ad essere i protagonisti delle sue opere».<ref>{{Cita|Siegel|p. 114|LS}}.</ref>
 
La città venne conquistata da Roma con i suoi alleati della [[Lega Latina]], dopo aver opposto strenua resistenza durante la quale aveva stabilito un'alleanza con i [[Galli]] in funzione anti romana.
Se pure Carus scrisse «che la sua vita non è cambiata in nulla» col matrimonio, il 1818 fu tuttavia un anno di notevole incremento della sua attività artistica e, in particolare, della creazione di due notissimi dipinti: il ''[[Viandante sul mare di nebbia]]'' e ''[[Le bianche scogliere di Rügen]]''.
 
La sua posizione strategica, dominante la [[Valle del Sacco]], grazie anche ad imponenti opere di fortificazione,<ref name="StraboneItaliaV3.11"/> un passaggio obbligato nei collegamenti tra il Lazio e l'[[Italia meridionale]], ne favorì la fioritura, attestata dalla costruzione di un [[Forum (luogo)|foro]] e dalla monumentalizzazione del [[Santuario della Fortuna Primigenia|santuario oracolare dedicato alla Fortuna Primigenia]], datati entrambi alla fine del [[II secolo a.C.]] Il santuario si colloca tra i capolavori dell'[[architettura romana]] di epoca [[Repubblica romana|repubblicana]], influenzato, nella scenografica disposizione a terrazze, da realizzazioni [[Architettura ellenistica|ellenistiche]], ma realizzato traendo partito dalla tecnica costruttiva del [[cementizio]].
In questo periodo, tra l'altro, l'artista ricevette supporto da due eminenti personalità russe: si trattava di [[Nicola I di Russia|Nicola I]] e della moglie [[Carlotta di Prussia]], che nel 1820 visitarono l'''atelier'' di Friedrich tornando a [[San Pietroburgo]] con un vasto numero di suoi dipinti. Si trattava dell'inizio di un acceso patrocinio, che si sarebbe protratto per numerosi anni.<ref>{{cita web|autore=[[John Updike|Updike, John]]|url=http://www.nybooks.com/articles/archives/1991/mar/07/innerlichkeit-and-eigentumlichkeit/|titolo=Innerlichkeit and Eigentümlichkeit|editore=The New York Review of Books|volume=38, n. 5|anno=7 marzo 1991. accesso=22 ottobre 2008.}}</ref> Non molto tempo dopo, Friedrich ebbe dei rapporti con il poeta [[Vasily Zhukovsky|Vasilij Andreevič Žukovskij]], tutore di [[Alessandro II di Russia|Alessandro II]]; Zhukovsky aiutò non poco l'artista, facendo da intermediario tra il pittore, giudicato di «spirito fine», e la corte zarista, alla quale suggeriva i suoi dipinti. Il poeta apprezzava sinceramente le opere di Friedrich, considerandole «belle per la loro precisione e per la loro capacità di risvegliare ricordi sopiti nelle nostre menti».<ref name=bb>{{Cita|Vaughan, 1980|p. 66|WVVV}}.</ref>
 
Nel [[90 a.C.]] i cittadini di Palestrina ottennero la [[cittadinanza romana]]. Nell'[[82 a.C.]], durante la guerra civile, la città parteggiò per [[Gaio Mario il giovane]], che qui vi morì.<ref name="StraboneItaliaV3.11"/> [[Lucio Cornelio Silla]], in quell'occasione, ne sterminò tutti i cittadini maschi e vi installò una [[Colonia romana|colonia]] militare. Le iscrizioni testimoniano l'avvicendamento nelle occorrenze epigrafiche dei gentilizi prenestini.
Friedrich strinse altri importanti amicizie: oltre a [[Philipp Otto Runge]] (1777–1810), altro pioniere del Romanticismo tedesco, frequentò artisti del calibro di [[Georg Friedrich Kersting]] (1785–1847) e di [[Johan Christian Dahl|Johan Christian Clausen Dahl]] (1788–1857). Dahl fu molto vicino a Friedrich durante la sua senilità, tanto che manifestò apertamente il proprio sgomento quando scoprì che le opere dell'artista venivano acquistate soltanto «per curiosità».<ref>{{Cita|Schmied|p. 48|sch}}.</ref> Mentre Zhukovsky apprezzava moltissimo il retroterra psicologico delle opere di Friedrich, Dahl lodava la qualità descrittiva dei suoi paesaggi, affermando che «gli artisti e gli intenditori sono stati in grado di vedere nelle opere di Friedrich solamente l'aspetto mistico, che era l'unica cosa cui stavano cercando... non hanno proprio visto il coscienzioso e fedele studio della natura, presente in ogni elemento raffigurato».<ref name=bb/>
 
Fu uno dei luoghi di villeggiatura preferiti da [[Augusto]], insieme alle [[Regio I Latium et Campania|coste e le isole della Campania]], oltre alle città vicine a [[Roma (città antica)|Roma]], come ''[[Lanuvium]]'' e ''[[Tibur]]''.<ref>{{cita|Svetonio|''Augustus'', 72}}.</ref>
=== Gli ultimi anni e la morte ===
[[File:Carl Johann Baehr - Bildnis des Malers Caspar David Friedrich.jpg|thumb|''Caspar David Friedrich'', olio su tela, di [[Carl Johann Baehr]], 1836, New Masters Gallery, Dresda.]]
La reputazione di Friedrich andò man mano scemando nei suoi ultimi vent'anni di vita. Una volta passati di moda gli ideali romantici, iniziò ad essere considerato come una figura tanto eccentrica quanto malinconica, al di fuori degli ideali del tempo. Gradualmente, i suoi committenti sparirono.<ref>{{Cita|Vaughan, 2004|p. 263|WV}}.</ref> Nel 1820, viveva come un recluso, e veniva descritto dagli amici come «il più solitario dei solitari». Nei suoi ultimi anni, la sua situazione finanziaria era disastrosa, e dipendeva esclusivamente dalle elemosine dei conoscenti, la sua salute era in declino.
 
=== Età medievale ===
Nel giugno 1835, dopo che fu colpito da un malore, l'artista manifestò i primi sintomi di una malattia la cui precisa natura è rimasta sconosciuta: egli stesso riferisce soltanto di un'indisposizione dovuta al troppo lavoro.
A partire dal [[Medioevo]] fu [[sede suburbicaria]], con patrono [[sant'Agapito martire]]. Tra i suoi vescovi si contano ben cinque cardinali divenuti in seguito papi.<br>
[[File:Caroline_Bardua_-_Portr%C3%A4t_Caspar_David_Friedrichs_(1840).jpg|thumb|left|upright=0.8|Friedrich ritratto l'anno della morte da Caroline Bardua]]
Fatta oggetto di donazione per tre generazioni da [[papa Giovanni XIII]] a favore della congiunta senatrice Stefania nel 970, passò per matrimonio della sua discendente, la contessa Emilia, nel XII secolo ai [[Conti di Tuscolo]] e da questi ai [[Colonna (famiglia)|Colonna]]<ref>Archivio Società Romana di Storia Patria, 1918, pp. 153 e segg.</ref> della cui famiglia divenne principale possedimento storico, rimanendo coinvolta nelle lotte di questi contro il papato, subendo disastrose conseguenze quali quella della primavera del 1299 per opera di [[Bonifacio VIII]] facendola radere al suolo<ref>La città che per ordine di Bonifacio VIII ricostruita a poca distanza prese per pochi anni il nome di Città Papale, era in via di ricostruzione riacquisendo il proprio nome sotto la protezione dei Colonna già nel 1306, ''[https://books.google.it/books?id=ffmRFBQWDN8C&printsec=frontcover&hl=it&source=gbs_ge_summary_r&cad=0#v=onepage&q&f=false| Storia di Palestrina, citta' del prisco Lazio, scritta da Leonardo Cecconi]'', Ascoli 1756, pp. 269 e segg.; Secondo Pietrantonio Petrini la città fu riedificata nella pianura non lontano dalla superstite cattedrale presso la località nota come Madonna dell'Aquila v. ''Memorie prenestine disposte in forma di annali'', p.150</ref> e nuovamente distrutta dalle fondamenta dal cardinale [[Giovanni Maria Vitelleschi]] nel 1436 (o 1437) a causa dell'opposizione dei Colonna contro Eugenio IV<ref>''Storia di Palestrina'' cit., p. 302</ref>. Nel 1449 veniva restituita ai Colonna da Niccolò V con l'espresso divieto di ricostruirvi la [[Castel San Pietro Romano|fortezza]] che tuttavia venne riedificata nel 1482.
L'amico Carus scrisse dopo la sua morte che «si erano venute sviluppando [[paranoia|idee fisse]], evidente anticipazione della malattia cerebrale alla quale dovrà soccombere, che minarono la sua vita familiare. Essendo diffidente, tormentava sé e gli altri, immaginandosi infedeltà coniugali, in un vaneggiare insensato ma che lo assorbiva completamente». La malattia comportò una diminuzione della sua attività artistica,<ref name=schmied>{{Cita|Schmied|p. 44|sch}}.</ref> in particolare della pittura a olio, che egli sostituisce con la meno impegnativa attività all'acquerello e ai disegni a seppia.
 
=== Età moderna ===
A testimoniare questo periodo di sofferenza, nelle opere del pittore iniziarono a comparire simboli mortiferi. Secondo i biografi moderni, probabilmente il 26 giugno 1835 Friedrich era stato colpito da infarto o da [[ictus cerebrale]], all'origine della sua patologia<ref name=schmied/>; decise di andare a curarsi a Teplitz. Inizialmente Friedrich ebbe un miglioramento che gli diede la fiducia necessaria per poter lavorare ancora e bene; scrisse di sperare di potersi ancora guadagnare, in futuro, il pane quotidiano. Ciononostante, la ripresa si dimostrò essere di breve durata: la malattia lo lasciò debole e depresso.<ref name=schmied/>
Nel [[XVI secolo]] diede i natali al compositore [[Giovanni Pierluigi da Palestrina]].<br>
Pervenuta per divisione nel secolo XIV al ramo dei [[Colonna (famiglia)#I Colonna di Sciarra|Colonna di Sciarra]], fu eretta in principato con privilegio di [[Pio V]] nel 1571 conferito a Giulio Cesare Colonna, venne successivamente ceduta dal figlio di costui [[Francesco Colonna di Sciarra, I principe di Carbognano|Francesco]] ai [[Barberini]], che la tennero per circa un secolo fino alla loro estinzione quando tornò ai Colonna in persona di [[Giulio Cesare Colonna di Sciarra, V principe di Carbognano]] i cui discendenti dovettero assumere, secondo i patti matrimoniali, il cognome Barberini, tenendola fino al termine della feudalità.
 
=== Età contemporanea ===
Il 19 marzo 1840 venne visitato dal poeta [[Vasilij Andreevič Žukovskij]], che scelse dei suoi disegni per il granduca Alessandro, in modo da aiutarlo economicamente. Viste le pietose condizioni dell'artista, scrisse sul diario che si trattava di una «triste rovina. Piangeva come un bambino». Friedrich non fece in tempo per ricevere il denaro ricavato dalla vendita dei disegni, poiché morì il 7 maggio 1840 a 66 anni; fu sepolto nel cimitero della Trinità di [[Dresda]].
A partire dalla fine del [[XIX secolo]], a causa di una carestia che colpì le popolazioni di montagna, un gruppo di agricoltori di [[Capranica Prenestina]] si trasferì in un territorio appartenente al comune di Palestrina, territorio che prese la denominazione di [[Carchitti]] (attuale frazione di Palestrina), dedicandosi alla coltivazione delle [[Fragola|fragole]]<ref>Dal 1969 si tiene a Carchitti ogni anno la "Sagra delle fragole".</ref>.
 
Durante il [[Risorgimento]], nel [[1849]], il tenente Luigi Cucelli si distinse a Palestrina accompagnando la ritirata di [[Giuseppe Garibaldi|Garibaldi]] da Roma, avvenuta dopo la caduta della [[Repubblica Romana (1849)|Repubblica Romana]].
== Stile e temi ==
=== I paesaggi ed il sublime ===
[[File:Caspar David Friedrich - Abtei im Eichwald - Google Art Project.jpg|thumb|''[[Abbazia nel querceto]]'', (1808–10). 110.4 × 171 cm. [[Alte Nationalgalerie]], Berlino. [[Albert Boime]] scrisse che «qui, come in una scena di un [[horror|film horror]], si manifestano tutti i cliché del diciottesimo e diciannovesimo secolo».]]
L'innovazione portata avanti da Friedrich si realizzò in chiave paesaggistica: Friedrich intendeva far evolvere la concezione classica di paesaggio, inteso solo come scenario bello da vedere, aggiungendovi il sentimento del [[sublime]], una riunione con il sé spirituale attraverso la contemplazione della natura. L'artista fu un personaggio chiave per trasformare il paesaggio, sino ad allora un fondale subordinato al dramma umano, in un soggetto autosufficiente. Non a caso i dipinti di Friedrich includono spesso una ''Rückenfigur'', ovvero una persona vista di tergo, assorta nella contemplazione del panorama. L'osservatore, quindi, si identifica nella ''Rückenfigur'', il che significa assimilare il potenziale sublime della natura, che il pennello di Friedrich ricolma di ideali romantici - ''die romantische Stimmungslandschaft''.<ref name="HB">{{cita libro|cognome=Beenken|nome=Hermann|data=aprile 1938|titolo=Caspar David Friedrich|giornale=The Burlington Magazine for Connoisseurs|volume=72|numero=421|pagine=171–175|jstor=867281}}</ref> L'artista paragonò spesso i propri paesaggi a temi religiosi, tanto che molti dei suoi dipinti più famosi sono considerati impregnati di [[misticismo]] religioso.<ref>{{cita libro| titolo= Academic American Encyclopedia | editore= Grolier | città = Danbury | anno= 1989|pagina=332 | isbn = 0-7172-2024-9 }}</ref>
 
Nel [[1944]] il centro storico venne distrutto dai bombardamenti, ma proprio la distruzione delle costruzioni che vi si erano insediate dopo l'abbandono, permise di rimettere in luce l'antico santuario repubblicano.<br />Notevole fu, e resta ancora oggi, l'attività archeologica di riscoperta.
Dal punto di vista formale, lo stile di Friedrich abbandona alcuni elementi del modello accademico tradizionale di pittura del paesaggio: l'imitazione della natura, la spazialità razionale, il contorno interno alla rappresentazione, e la varietà dei motivi. Al loro posto troviamo paesaggi stilizzati, atmosfere idilliache o malinconiche, abbinamento di vicinanza e lontananza, ruolo essenziale concesso al vuoto e all'infinito<ref>Wolf, p. 34 ss.</ref>.
 
== Monumenti e luoghi d'interesse ==
L'artista non dipingeva all'aperto, ma nel chiuso del suo studio, attingendo le figure dal ricordo e dall'immaginazione; i suoi quadri hanno strutture rigorose, costruite su simmetrie e contrasti tra elementi orizzontali e verticali. Una delle massime di Friedrich era la seguente: «Il pittore non dovrebbe dipingere solo ciò che vede davanti a sé, ma anche ciò che vede dentro di sé. Se dentro di sé non vede nulla, allora eviti anche di dipingere ciò che vede davanti a sé».<ref>{{Cita|Börsch-Supan|pp. 7–8|bor}}.</ref>
=== Architetture religiose ===
* [[Cattedrale di Sant'Agapito martire|Basilica Cattedrale di Sant'Agapito martire]]
* [[Chiesa di Santa Rosalia (Palestrina)|Chiesa di Santa Rosalia]]
* [[Chiesa e convento di San Francesco (Palestrina)|Chiesa e convento di San Francesco]]
* [[Chiesa di Sant'Antonio Abate (Palestrina)|Chiesa di Sant'Antonio Abate e convento carmelitano]]
* [[Chiesa di Santa Croce (Palestrina)|Chiesa di Santa Croce e Monastero delle clarisse]]
* [[Chiesa di Santa Lucia (Palestrina)|Chiesa di Santa Lucia]]
* [[Chiesa di Santa Maria in villa (Palestrina)|Chiesa di Santa Maria in villa]]
* [[Chiesa di Santa Maria dell'Aquila (Palestrina)|Chiesa di Santa Maria dell'Aquila]]
* [[Chiesa di San Giovanni Battista (Palestrina)|Chiesa di San Giovanni Battista]]
* [[Chiesa di Sant'Egidio (Palestrina)|Chiesa di Sant'Egidio]]
* [[Chiesa di San Girolamo (Palestrina)|Chiesa di San Girolamo]]
* [[Museo Diocesano Prenestino di Arte Sacra|Palazzo Vescovile]]
* [[Chiesa di Santo Stefano alla Portella]]
* [[Chiesa della Madonna del Trullo]]
* [[Chiesa di San Pietro in Basso|Chiesa di San Pietro in basso]]
* [[Chiesa della Santissima Annunziata (Palestrina)|Chiesa della Santissima Annunziata]]
* [[Chiesa della Sacra Famiglia (Palestrina)|Chiesa della Sacra Famiglia]]
* [[Chiesa della Madonna delle Grazie (Palestrina)|Chiesa della Madonna delle Grazie]]
* [[Chiesa di San Giovanni Paolo II]]
* [[Chiesa della Madonna del Ristoro]]
 
=== Architetture civili ===
La visione di Friedrich sull'[[estetica]] venne messa per iscritto in una collezione di [[aforisma|aforismi]] redatta nel 1830, dove l'artista spiega il bisogno di allineare l'osservazione della natura con una certosina introspezione della propria personalità. La sua massima più famosa suggerisce proprio questo: «chiudi il tuo occhio fisico, al fine di vedere il tuo quadro con l'occhio dello spirito. Poi porta alla luce ciò che hai visto nell'oscurità, affinché la tua visione agisca su altri esseri dall'esterno verso l'interno».<ref>{{Cita|Vaughan, 1980|p. 68|WVVV}}.</ref> Rifiutava assolutamente l'idea di raffigurare la natura «a tutto tondo», come facevano alcuni suoi contemporanei, fra cui [[Adrian Ludwig Richter]] (1803–84) e [[Joseph Anton Koch]] (1768–1839).
* [[Palazzo Colonna Barberini (Palestrina)|Palazzo Colonna Barberini]]
* [[Casa di Giovanni Pierluigi da Palestrina]]
* [[Palazzo Verzetti]]
* [[Casino di caccia Triangolo Barberini]]
* [[Villa Torresina]]
 
=== La solitudine e la morteAltro ===
* [[Porta del Sole (Palestrina)|Porta del Sole]]
{{citazione|Perché, mi son sovente domandato / scegli sì spesso a oggetto di pittura / la morte, la caducità, la tomba? / ö perché, per vivere in eterno / bisogna spesso abbandonarsi alla morte|Caspar David Friedrich}}
* [[Porta San Cesareo]] dedicata a [[Cesareo di Terracina|S. Cesareo diacono e martire]] di Terracina (al quale era dedicata un'antica chiesa, oggi scomparsa)
Cieli infiniti, tempeste, nebbia, foreste, ruderi e croci sono elementi ricorrenti nei paesaggi del pittore. La morte, tradotta in immagini ad esempio attraverso la raffigurazione di salici piangenti e di barche che si allontanano dalla costa (immagine che, tra l'altro, richiama il mito di [[Caronte (mitologia)|Caronte]]), trova la sua massima espressione nell'''[[Abbazia nel querceto]]'', dove una processione di monaci, intenti a reggere una bara, si dirige verso il cancello di una chiesa in rovina, in uno scenario di funebre desolazione.
* [[Porta San Martino]]
{| class="toccolours" style="float: left; margin-left: 1em; margin-right: 2em; font-size: 85%; background:#c6dbf7; color:black; width:25em; max-width: 40%;" cellspacing="5"
* [[Porta delle Monachelle]]
| style="text-align: left;" | «Nei dipinti di Friedrich traspare quella malinconia malata, quell'eccitazione febbrile che commuove fortemente qualunque osservatore appassionato, ma che produce sempre una sensazione di sconforto. Questa non è la serietà, il carattere, lo spirito o il significato della natura, ma è qualcosa di artificioso. Friedrich ci lega a un pensiero astratto, usa le forme della natura soltanto in un senso allegorico, come segni e geroglifici che devono avere un significato particolare; ma in natura ogni cosa parla per sé [...] . È vero che una bella scena naturale risveglia anche un sentimento (non pensieri), ma un sentimento così ampio e potente che di fronte a esso l'allegoria inaridisce, divenendo piccola e insignificante»
* Statua di [[Giovanni Pierluigi da Palestrina]] dello scultore [[Arnaldo Zocchi]]
* Monumento ai Caduti dello scultore Vincenzo Parisi con corona in bronzo dello scultore prenestino Francesco Coccia
* [[Fontana del Pupazzo]]
* [[Fontana del Borgo (Palestrina)|Fontana del Borgo]]
* [[Fonte Ceciliana]]
* [[Parco Barberini]]
* Parco [[Giacomo Matteotti]]
* Ex Mattatoio Comunale
 
[[File:Temple of Fortuna - Palladio - Elevation.jpg|thumb|Andrea Palladio, ''Vista ricostruttiva del tempio della Fortuna Primigenia a Palestrina'']]
[[File:Santuario emiciclo colonne 5.JPG|thumb|Santuario della Fortuna primigenia, vista dell'emiciclo]]
=== Siti archeologici ===
{{vedi anche|Foro civile di Preneste|Santuario della Fortuna}}
* ''[[Complesso monumentale Villa di Adriano]]'' presso il cimitero comunale.
* ''[[Foro civile di Preneste]]'': Area Sacra, Antro delle Sorti, Erario Romano (nomi tradizionali di ambienti legati al foro cittadino di epoca repubblicana, ritenuti in passato parte del santuario)<ref>F. Coarelli, ''I santuari del Lazio in età repubblicana'', Roma 1987, pp. 35-84.</ref>
* Il ''[[Santuario della Fortuna|santuario oracolare della Fortuna Primigenia]]'' costituisce una grandiosa realizzazione architettonica databile verso la fine del II secolo a.C., anche se l'origine del luogo di culto risale ad epoca più antica. Il tempio si articola in una serie di terrazze artificiali disposte sul pendio roccioso. Sulla "terrazza degli emicicli", davanti all'esedra di destra, si conserva un pozzo che è stato identificato con quello in cui, secondo [[Cicerone]], il nobile prenestino [[Numerio Sufficio]] avrebbe rinvenuto ''le sorti'', ovvero delle tavolette di legno da cui si traevano auspici per il futuro. Presumibilmente gli oracoli venivano redatti all'interno dello stesso pozzo da una probabile figura femminile che si manteneva però nell'ombra. All'interno del pozzo si calava un fanciullo che, appena ricevuti i responsi, consegnava le tavolette a coloro che avevano posto le domande e che avevano fornito un degno contributo. La tipologia del santuario su terrazze artificiali è comune in età ellenistica in [[Italia Centrale|Italia centrale]]. Un esempio è a [[Monte Rinaldo]], nell'[[area archeologica La Cuma]].
 
== Società ==
=== Evoluzione demografica ===
{{Demografia/Palestrina}}
=== Lingue e dialetti ===
Nel comune di Palestrina si parla il dialetto prenestino, strutturalmente simile a quello romanesco ma con qualche differenza su alcuni vocaboli, tempo dei verbi utilizzati e costruzione grammaticale. Un esempio:
{| border="1" cellpadding="2" cellspacing="0" class="wikitable"
! style="border-bottom:3px solid #FFD800;" width="100px" | Italiano
!! style="border-bottom:3px solid #FFD800;" width="100px" | Romanesco
!! style="border-bottom:3px solid #FFD800;" width="100px" | Variante palestrinese
|-
| Il lupo || Er lupo || Lo lope
|-
| Ci sono andato || Ce so 'nnato || Ce 'so' ìto
|-
| Il bambino || Er regazzino || Lo bardasso
| style="text-align: left;" | — Ludwig Richter
|}
Friedrich è stato anche il primo artista a dipingere la natura invernale come aspra, morta, solenne. Ecco come lo storico dell'arte [[Hermann Beenken]] descrisse gli inverni di Friedrich:<ref name="HB"/>
{{citazione|[Quelli di Friedrich] sono paesaggi dove nessun uomo ha messo mai piede. Nel [[XVII secolo|sedicesimo]] e [[XVIII secolo|diciassettesimo]] secolo non avrebbero mai abbandonato ''tòpos'' come la folla di pattinatori, il viandante ... Fu stato proprio Friedrich il primo a percepire le caratteristiche del tutto distintive della natura. Invece di molti toni, ne ricercavò uno solo; e così, nel suo paesaggio, subordinò l'accordo composito in una sola nota di base}}
 
=== Etnie e minoranze straniere ===
Per indicare la morte, il pittore soleva dipingere querce e tronchi d'albero (come quelli de ''[[L'albero dei corvi]]'').<ref>{{Cita|Johnston, Leppien & Monrad |pp. 114, 117–119|NH}}.</ref> Ad affiancare questo simbolismo mortifero vi è però anche il tema della [[Redenzione (religione)|redenzione]]: la croce e il cielo terso promettono la salvezza eterna, mentre la falce [[luna]]re infonde speranza e devozione.<ref name="BSH">{{cita libro|cognome=Börsch-Supan|nome=Helmut|data=settembre 1972|titolo=Caspar David Friedrich's Landscapes with Self-Portraits|giornale=[[The Burlington Magazine]]|volume=114|numero=834|pagine=620–630|jstor=877126}}</ref> La studiosa di letteratura tedesca [[Alice Kuzniar]] ritiene che nelle opere di Friedrich emerge un'evocazione temporanea del passare del tempo, concetto quasi del tutto assente nelle [[arti visuali]].<ref>{{cita libro|doi=10.2307/25600760|cognome=Kuzniar|nome=Alice|anno=1989|titolo=The Temporality of Landscape: Romantic Allegory and C. D. Friedrich|giornale=Studies in Romanticism|volume=28|numero=1|pagine=69–93|issn=0039-3762|jstor=25600760}}</ref> Per esempio, nell'''Abbazia nel querceto'', la processione dei monaci diretta verso il sepolcro riflette il pensiero di Friedrich, secondo cui la destinazione finale di ogni uomo si trova oltre la tomba.<ref>{{Cita|Börsch-Supan|p. 84|bor}}.</ref>
Secondo i dati ISTAT<ref>[[Statistiche demografiche ISTAT]]</ref> al 31 dicembre 2015 la popolazione straniera residente era di 2.265 persone (10,45%). Le nazionalità maggiormente rappresentate in base alla loro percentuale sul totale della popolazione residente erano:
* [[Romania]] 1.404 (6,47%)
* [[Albania]] 248 (1,14%)
*[[Africa]] 613 (2,48%)
 
=== Istituzioni, enti e associazioni ===
Con il passare del tempo, Friedrich iniziò a dipingere prevalentemente albe e crepuscoli, con uno stile fattosi più scuro, più monumentale, più terribile. ''[[Il mare di ghiaccio]]'' è il quadro che sintetizza meglio il pensiero di Friedrich nei suoi ultimi anni. Il dipinto, completato nel 1824, raffigura una scena grama: si tratta di un naufragio nell'[[Oceano Artico]]. «L'immagine prodotta, con le lastre di ghiaccio color [[travertino]] che inghiottono la nave, precipita dal documentario all'[[allegoria]]: la corteccia fragile dell'aspirazione umana, schiacciata dall'indifferenza immensa e glaciale del mondo».<ref>{{cita web|titolo=The Awestruck Witness|url=http://www.time.com/time/magazine/article/0,9171,908926-1,00.html|editore=Time Magazine|anno=28 ottobre 1974|accesso=19 novembre 2008}}</ref>
È presente l'Ospedale Civico "Coniugi Bernardini", polo ospedaliero di riferimento nel territorio.
[[File:Caspar David Friedrich - Das Eismeer - Hamburger Kunsthalle - 02.jpg|thumb|''[[Il mare di ghiaccio]]'', (1823–24), [[Hamburger Kunsthalle]].]]
Sia la vita che la produzione artistica di Friedrich vengono considerate permeate da un travolgente senso di solitudine.<ref>{{Cita|Siegel|p. 121|LS}}.</ref> Gli storici dell'arte (e alcuni dei contemporanei dell'artista) concordano nell'attribuire questa tematica ricorrente ai lutti subiti nella giovinezza,<ref>{{Cita|Börsch-Supan|p. 11|bor}}.</ref> e al misero debutto nel campo artistico. Analogamente, la nozione popolare del «taciturno uomo proveniente dal Nord» fu rafforzata proprio dall'aspetto pallido della figura del pittore.<ref>{{Cita|Vaughan, 1980|p. 64|WVVV}}.</ref>
[[File:Caspar David Friedrich 053.jpg|thumb|left|''Ingresso del cimitero'', [[Galerie Neue Meister]], Dresda]]
 
=== Tradizioni e folclore ===
Friedrich soffrì di [[Disturbo depressivo|episodi depressivi]] nel 1799, 1803–1805, 1813, 1816 e fra il 1824 e il 1826. Anche le sue opere furono permeate dal suo malessere, tanto che vennero introdotte figure quali avvoltoi, gufi, cimiteri e rovine,<ref>{{Cita|Dahlenburg & Carsten|p. 112|jb}}.</ref> che divennero poi una presenza fissa a partire dal 1826. Nello stesso anno, si ebbe anche un anomalo mutamento nella tavolozza del pittore, che iniziò ad utilizzare toni più scuri e smorzati. Carus, nel 1929, scrisse che Friedrich in questo periodo «è circondato da una spessa nuvola cupa di incertezza spirituale»; il noto storico dell'arte e curatore [[Hubertus Gassner]], tuttavia, non è d'accordo con tali interpretazioni, vedendo nell'opera di Friedrich un pensiero positivo e di affermazione della vita, ispirato alla [[Massoneria]] e alla religione.<ref>{{cita web|autore=Lüddemann, Stefan|url=http://www.atlantic-times.com/archive_detail.php?recordID=495|titolo=Glimpses of Mystery In a Sea of Fog. Essen's Folkwang Museum reinterprets Caspar David Friedrich|editore=The Atlantic Times|data=maggio 2006|accesso=27 novembre 2008|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20081209010756/http://www.atlantic-times.com/archive_detail.php?recordID=495|dataarchivio=9 dicembre 2008}}.</ref>
* {{cn|Festa patronale in onore di Sant'Agapito martire (18 agosto), con [[palio]] cittadino (''"Lo palio de sand'Agàbbido"'', nel dialetto locale), durante il quale le quattro contrade che prendono il nome dalle antiche porte cittadine si confrontano in diverse prove; tra queste la più importante è la "giostra della scifa", nel quale, a cavallo si deve tentare di infilare un'asta in un piccolo anello metallico e riprenderla al volo. Si svolge anche la solenne processione con le Reliquie del [[Martire]] nella sera della vigilia, il 17 agosto.}}
* {{cn|Festa di Sant'Antonio Abate (17 gennaio) con corteo di carri, animali e macchine da lavoro in partenza dalla [[Chiesa di Sant'Antonio Abate (Palestrina)|chiesa di Sant'Antonio Abate]].}}
* {{cn|Il ''Focaraccio'' di San Giuseppe (19 marzo), durante il quale vengono accesi grandi falò sui cui è stata posta un'effigie del santo.}}
 
== Cultura ==
=== Il folklore tedesco ===
{{F|centri abitati del Lazio|aprile 2018}}
Quasi a riflettere il suo patriottismo e il risentimento che covava per l'occupazione francese della Pomerania, Friedrich (anti-francese dichiarato) inseriva spesso nelle proprie opere estratti della cultura e della [[mitologia tedesca]]. Il sincero amore del pittore per la propria patria si rifletteva anche nei gusti letterari, che vertevano su poesie anti-[[Napoleone|napoleoniche]] di [[Ernst Moritz Arndt]] e [[Theodor Körner (poeta)|Theodor Körner]], e sugli scritti patriottici di [[Adam Müller]] e [[Heinrich von Kleist]]. Mosso dalla morte di alcuni suoi amici a opera delle truppe napoleoniche, ma anche dal poema di [[Heinrich von Kleist|Kleist]] ''Die Hermannsschlacht'', Friedrich iniziò addirittura a dipingere una serie di quadri dove il messaggio politico veniva trasmesso esclusivamente per mezzo del paesaggio - tecnica del tutto nuova nella storia dell'arte.
=== Istruzione ===
==== Scuole ====
Palestrina è sede, a seguito delle riforme del 2012, di tre Istituti Comprensivi:
* I.C. "[[Giovanni Pierluigi da Palestrina|Giovanni Pierluigi]]" (Ex Scuole dell'Infanzia e Primaria "Barberini", ex Scuole dell'Infanzia e Primaria di [[Castel San Pietro Romano]], ex Scuola Media Statale "Pierluigi" sede centrale);
* I.C. "[[Karol Wojtyla]]" (Ex Scuole dell'Infanzia e Primaria "Karol Wojtyla", ex Scuola dell'Infanzia GESCAL, ex Scuola Media Statale "Pierluigi" sede succursale via Ceciliana);
* I.C. "[[Goffredo Mameli]]" (Ex Scuole dell'Infanzia e Primaria "Goffredo Mameli", ex Scuole dell'Infanzia e Primaria loc. Carchitti, ex Scuola Media Statale"Pierluigi" sede succursale Carchitti).<ref>[http://www.comune.palestrina.rm.it/Joomla/index.php?option=com_content&view=article&id=38&Itemid=60 Scuola dell'Infanzia<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>
A Palestrina, inoltre, è presente un campus scolastico per le scuole superiori, che comprende:
* Liceo Classico e delle Scienze Umane "Claudio Eliano";
* I.T.S.E. (ex I.T.C.G.) "Luigi Luzzatti";
* Istituto Professionale "Via Pedemontana".
 
==== Musei ====
Il dipinto ''Tombe di antichi eroi'' (1812), intriso per l'appunto di alti sentimenti verso la patria, è un'aperta denuncia all'occupazione napoleonica, rappresentata dai due soldati francesi che sorvegliano l'ingresso della grotta. La tomba in primo piano reca il nome di [[Arminio]], quasi per indicare che i soldati d'Oltralpe sarebbero stati sconfitti proprio come le truppe dei [[Vari]], annientate dal condottiero Arminio. Anche il ''[[Cacciatore nella foresta]]'' (1813 circa) è pregno di umori patriottici. Vi è un soldato circondato da una fittissima cortina d'alberi, e preceduto da dei tronchi tagliati e da un corvo che pare stia gracchiando: Friedrich, con queste simbologie (strettamente legate alla [[battaglia di Dresda]]), intendeva presagire l'infelice destino che avrebbe colpito la Francia.
{{vedi anche|Museo archeologico prenestino}}
* [[Museo archeologico prenestino]], Ospitato dal [[1956]] all'interno del [[palazzo Colonna Barberini (Palestrina)|palazzo Colonna Barberini]], costruito sulla sommità del [[santuario della Fortuna Primigenia]]. Ospita numerosi reperti: cippi, busti, basi funerarie, statue e oggetti di uso quotidiano provenienti dalle necropoli della città. Di particolare rilevanza è il grande ''Mosaico nilotico'' (circa [[80 a.C.]], dimensioni: 5,85 x 4,31 m), proveniente da un'aula del [[foro civile di Preneste|Foro repubblicano della città]] e raffigurante il paesaggio esotico del [[Nilo]]; è uno dei pochi esempi conservati di [[mosaico]] di epoca repubblicana. Il museo ospita inoltre il gruppo scultoreo della [[Triade capitolina]], uno degli esemplari meglio conservati (nella quasi totale interezza) tra quelli che raffigurano insieme [[Giove (divinità)|Giove]], [[Giunone]] e [[Minerva]].
* [[Museo Diocesano Prenestino di Arte Sacra|Museo diocesano di arte sacra]]. Ospitato dal [[2005]] all'interno del Palazzo Vescovile. Tra le opere esposte la ''Madonna col velo'' della scuola del [[Perugino]], ''l'Eolo'' attribuito a [[Michelangelo]] e ''La decapitazione di Sant'Agapito'' di [[Caravaggio]].
* [[Museo della Resistenza e degli undici martiri]]
 
=== RetaggioMedia ===
==== InfluenzaStampa ====
I settimanali locali sono ''La notizia 2'', ''Il Corriere dei Colli Prenestini'' ed ''Il Sabato Indiscreto''.
[[File:Stamps of Latvia, 2013-23.jpg|thumb|Le opere di Mark Rothko (rappresentato nel francobollo in figura) fondono svariate influenze, assorbite sia da Friedrich che da Turner.]]
Così come fecero altri pittori romantici, Friedrich aiutò a dare maggior risalto alla [[pittura paesaggistica]] nell'arte occidentale. Fra i contemporanei che più assorbirono lo stile di Friedrich vi sono gli amici [[Johan Christian Dahl]] (1788–1857) e [[Carl Gustav Carus]]; successivamente influenzò simbolisti come [[Arnold Böcklin]] (1827–1901), e i paesaggisti russi [[Arkhip Kuindzhi]] (circa 1842–1910) e [[Ivan Ivanovič Šiškin]] (1832–98). La spiritualità di Friedrich anticipò addirittura le opere di [[Albert Pinkham Ryder]] (1847–1917), [[Ralph Blakelock]] (1847–1919), e degli artisti riuniti sotto l'egida della [[Hudson River School]].<ref>{{cita libro|cognome=Epstein|nome=Suzanne Latt|titolo=The Relationship of the American Luminists to Caspar David Friedrich|editore=Columbia University|città=New York|anno=1964|oclc=23758262}}</ref>
 
==== Radio ====
Nel Novecento, Friedrich fu riscoperto dallo storico dell'arte [[Andreas Aubert]] (1851–1913)<ref>{{Cita|Johnston, Leppien & Monrad |p. 45|NH}}.</ref> e dai poeti [[surrealismo|surrealisti]], che valorizzavano i suoi paesaggi visionari e allegorici. Il simbolista [[Edvard Munch]] (1863–1944) ebbe modi di vedere le opere di Friedrich in occasione di un viaggio a [[Berlino]] negli [[anni 1880]].<ref>{{Cita|Vaughan, 2004|p. 318|WV}}.</ref>
A Palestrina è presente la sede di Radio Onda Libera.
==== Televisione ====
Alcune scene delle serie tv Rai ''Inviati speciali'' e ''Provaci ancora prof'' sono state girate a Palestrina.
 
Nel 2014 e nel 2015 sono state girate alcune scene delle serie della Mediaset "L'onore e il rispetto" e "Non è stato mio figlio", entrambe con protagonista Gabriel Garko,
Friedrich fu una fonte d'ispirazione anche per [[Max Ernst]] (1891–1976) e per [[René Magritte]] (1898–1967), che nel 1934 omaggiò il pittore di Greifswald con la sua opera ''[[La condizione umana]]'', dove si gioca sul tema del punto di vista e delle impressioni.<ref>{{Cita|Vaughan, 2004|p. 320|WV}}.</ref> Nel 1939, la rivista francese ''[[Minotaure]]'' incluse un articolo di Marie Landsberger, che ebbe modo di far conoscere l'operato di Friedrich a un circolo più ampio di artisti. L'influenza operata da ''Il mare di ghiaccio'' è più che evidente nel quadro ''Totes Meer'', frutto del pennello di [[Paul Nash]], fervente ammiratore di Ernst. Vari sono gli artisti che hanno riconosciuto in Friedrich la propria musa ispiratrice: fra questi, si annoverano [[Mark Rothko]] (1903–70),<ref>{{Cita|Vaughan, 2004|p. 331|WV}}.</ref> [[Gerhard Richter]] (n. 1932), [[Gotthard Graubner]] e [[Anselm Kiefer]].
 
==== Teatro ====
Nel suo articolo ''The Abstract Sublime'', pubblicato da ARTnews nel 1961, lo storico dell'arte [[Robert Rosenblum]] ricercò tutte le analogie presenti fra i quadri di Friedrich e Turner e l'[[espressionismo astratto]] di Mark Rothko. Di seguito viene riportato il parere di Rosenblum:<ref name="Rosenblum">{{cita libro|autore=Robert Rosenblum|titolo=The Abstract Sublime|editore=[[Metropolitan Museum of Art]]|anno=1969}}</ref>
La città è sede del Teatro Cinema "Principe" e dell'Auditorium "Pierluigi", entrambi sede di manifestazioni anche di rilevanza durante tutto l'arco dell'anno.
{{citazione|Rothko, come Friedrich e Turner, ci pone sulla soglia di quegli infiniti senza forma discussi dagli estetisti del Sublime. Il piccolo monaco di Friedrich e il pescatore di Turner stabiliscono uno struggente contrasto tra l'infinita vastità di un Dio panteistico e l'infinita piccolezza delle sue creature. Nel linguaggio astratto di Rothko, tale dettaglio - un ponte di empatia tra lo spettatore reale e la presentazione di un paesaggio trascendente - non è più necessario; noi stessi siamo il monaco prima che il mare, in piedi, assorti in un silenzio contemplativo, [...] come se stessimo guardando un tramonto o una notte di luna}}
 
=== AccoglienzaCucina ===
;Giglietto
Fino al 1890, e soprattutto dopo la morte dei suoi amici, le opere di Friedrich rimasero nell'oblio più totale. Sebbene il simbolismo del suo lavoro si adeguasse con la sensibilità artistica del secolo, la sua mancanza di interesse verso l'«effetto pittorico» fece sì che inizialmente non riscuotesse grande successo.<ref name="ClarkeII">{{cita libro|cognome=Vaughan|nome=William|data=settembre 1991|titolo=Reviewed work(s): ''Caspar David Friedrich in seiner Zeit: Zeichnungen des Romantik und des Biedermeier'' by Hans Dickel; ''The Romantic Vision of Caspar David Friedrich + Painting and Drawings from the USSR'' by Sabine Rewald; ''Caspar David Friedrich and the Subject of Landscape'' by Joseph Leo Koerner|giornale=The Burlington Magazine|volume=133|numero=1062|pagine=626–628|jstor=884854}}</ref>
Biscotto a forma di giglio, ha origine nell'esilio in Francia della famiglia Barberini. I cuochi della corte Barberini cercarono di riprodurre nei biscotti la forma del [[Giglio (araldica)|giglio]] di San Luigi dello stemma araldico francese. A questo tipo di dolce è dedicata una sagra che si svolge nella prima settimana di agosto.
{| class="toccolours" style="float: left; margin-left: 1em; margin-right: 2em; font-size: 85%; background:#c6dbf7; color:black; width:25em; max-width: 40%;" cellspacing="5"
| style="text-align: left;" | «Sono ben lontano dall'oppormi alle esigenze del tempo, quando non siano altro che una moda, e dal voler nuotare controcorrente; vivo piuttosto nella speranza che il tempo cancellerà la propria nascita, e presto. Ma ho ancora meno la debolezza di ossequiare le esigenze del tempo contro le mie convinzioni. Io mi avvolgo nel mio bozzolo e facciano altrettanto gli altri, e aspetto di vedere cosa verrà fuori, se una farfalla o un bruco»
|-
| style="text-align: left;" | — Caspar David Friedrich<ref>{{cita libro|autore=John Russell|url=http://query.nytimes.com/gst/fullpage.html?res=9B0DE6D8143BF930A1575BC0A961948260&sec=&spon=&pagewanted=all|titolo=Art born in the fullness of age|editore=The New York Times|data=23 agosto 1987|accesso=25 ottobre 2008}}</ref>
|}
Durante gli [[anni 1930|anni trenta]], l'operato di Friedrich venne utilizzato per promuovere l'[[nazismo|ideologia nazista]],<ref>{{Cita|Vaughan, 2004|pp. 219–224|WV}}.</ref> il cui intento era quello di adeguare il pittore con la filosofia del ''[[Blut und Boden]]''. Ci vollero decenni per far sì che i quadri di Friedrich si spogliassero di questa infelice associazione. Nel [[1949]], lo storico dell'arte [[Kenneth Clark]] scrisse che Friedrich «aveva lavorato nell'algida tecnica del suo tempo, che difficilmente potrebbe ispirare una scuola di pittura moderna», sottolineando il tentativo dell'artista di esprimere attraverso la pittura quello che sarebbe stato meglio lasciare alla [[poesia]].<ref name="ClarkeII"/> La critica distruttiva di Clark è una conseguenza del danno d'immagine che Friedrich subì a causa della [[Germania nazista]].<ref name="ClarkeII"/>
 
;Gnocchitti a co' de soreca
A nuocere sulla reputazione di Friedrich vi fu anche il contributo di [[Walt Disney]], che incluse le tele del pittore nei propri cortometraggi horror.<ref name=horror>{{Cita|Vaughan, 2004|pp. 325–326|WV}}.</ref> La riabilitazione dell'artista fu molto lenta, ma cominciò già negli [[anni 1970|anni settanta]], durante i quali numerosi critici (fra cui [[Werner Hofmann]], Helmut Börsch-Supan e Sigrid Hinz) rifiutarono di giudicare la produzione artistica di Friedrich basandosi sull'errato uso che se ne è fatto, preferendo contestualizzarla nell'ambito storico-artistico.<ref name=horror/>
Letteralmente, "Gnocchetti a coda di topo", piatto dell'antica tradizione prenestina, composto di semplici ingredienti, a base di farina.
 
=== Musica ===
Oggi, Friedrich ha riguadagnato la sua credibilità. È un'icona nazionale del suo paese natio, la [[Germania]], e la ricezione di cui gode tra gli storici dell'arte di tutto il mondo è estremamente favorevole. Generalmente considerato un uomo con una psiche molto stratificata e complessa, secondo Vaughan è anche «un credente che ha lottato con il dubbio, glorificatore del concetto di bellezza, ossessionato dall'oscurità. Alla fine, Friedrich trascende l'interpretazione, raggiungendo attraverso le culture il fascino irresistibile del suo immaginario. È emerso come una farfalla - si spera, una di quelle che non scomparirà mai più dalla nostra vista».<ref>{{Cita|Vaughan, 2004|pp. 332|WV}}.</ref>
La città di Palestrina ha una notevole vocazione musicale: oltre ad aver dato i natali al celebre compositore [[Giovanni Pierluigi da Palestrina]], ha ospitato nel 2008 la terza edizione del Festival Internazionale di Polifonia e Musica Antica.
 
La stessa scuola media (intitolata, prima della riforma del 2012, proprio a [[Giovanni Pierluigi da Palestrina|Giovanni Pierluigi]]) è stata la prima in Italia ad avviare il progetto di "Scuola Media ad indirizzo musicale", con corsi curricolari di [[Flauto traverso]], [[Chitarra]], [[Violino]] e [[Pianoforte]].
=== Film ===
Alla sua figura sono state dedicate due pellicole:
* lungometraggio, ''[[Caspar David Friedrich – Grenzen der Zeit]]'' di [[Peter Schamoni]] (1986);
* cortometraggio, ''Caspar David Friedrich – Gedankenmaler der Romantik'' di [[Thomas Frick]] (2007).
 
Le cerimonie religiose di importanza diocesana sono animate dal ''Coro della [[Diocesi di Palestrina]]''.
== Opere ==
Friedrich fu un artista molto prolifico che produsse più di 500 opere.<ref>{{Cita|Siegel|p. 3|LS}}.</ref> Conformandosi con gli ideali romantici dell'epoca, il pittore intese i propri dipinti come pure deposizioni estetiche, quindi evitava accuratamente di assegnare titoli troppo prolissi o evocativi. Infatti, è probabile che le opere con titoli più descrittivi, come accade ne ''Le tre età dell'uomo'', siano state ribattezzate in occasione del successo postumo di Friedrich.<ref>{{cita web|url=http://www.designboom.com/history/friedrich.html|titolo=Caspar David Friedrich inventing romanticism|editore=designboom.com|accesso=21 ottobre 2008|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20081208081012/http://www.designboom.com/history/friedrich.html|dataarchivio=8 dicembre 2008}}</ref>
{| class="prettytable sortable"
|+
|- style="background-color:#efefef;"
! Immagine!!Titolo!!Anno!!Grandezza!!Museo/collezione/proprietario
|-
| [[File:Caspar David Friedrich - Der Sommer (Landschaft mit Liebespaar).jpg|100px]]
| ''L'estate''
| 1807
| 71,4&nbsp;cm × 103,6&nbsp;cm
| [[Monaco di Baviera]], [[Neue Pinakothek]]
|-
| [[File:Caspar David Friedrich - Das Kreuz im Gebirge.jpg|100px]]
| ''Croce in montagna''
| 1807–1808
| 115 x 110,5&nbsp;cm
| Dresda, Gemäldegalerie
|-
| [[File:Caspar David Friedrich 002.jpg|100px]]
| ''[[Abbazia nel querceto]]''
| 1809–1810
| 110,4 x 171&nbsp;cm
| Berlino, [[Schloss Charlottenburg]]
|-
| [[File:Caspar David Friedrich 019.jpg|100px]]
| ''[[Donna al tramonto del sole]]''
| 1818
| 30×22&nbsp;cm
| Essen, [[Museum Folkwang]]
|-
| [[File:Caspar David Friedrich 029.jpg|100px]]
| ''[[Monaco in riva al mare]]''
| 1808–1810
| 110 x 171,5&nbsp;cm
| [[Berlino]], [[Schloss Charlottenburg]]
|-
| [[File:Caspar David Friedrich 020.jpg|100px]]
| [[Paesaggio montano con arcobaleno]]
| 1809
| 70 x 102&nbsp;cm
| Essen, Museum Folkwang
|-
| [[File:Caspar David Friedrich - Wanderer above the sea of fog.jpg|100px]]
| ''[[Viandante sul mare di nebbia]]''
| 1818
| 98,4 x 74,8&nbsp;cm
| Amburgo, Kunsthalle
|-
| [[File:Caspar David Friedrich's Chalk Cliffs on Rügen.jpg|100px]]
| ''[[Le bianche scogliere di Rügen]]''
| 1818
| 90,5 x 71&nbsp;cm
| [[Winterthur]], Museo Oskar Reinhart
|-
| [[File:Caspar David Friedrich - Mann und Frau in Betrachtung des Mondes - Alte Nationalgalerie Berlin.jpg|100px]]
| ''[[Un uomo e una donna davanti alla luna]]''
| 1819
| 34&nbsp;cm × 44&nbsp;cm
| [[Berlino]], [[Alte Nationalgalerie]]
|-
| [[File:Caspar David Friedrich - Zwei Männer in Betrachtung des Mondes.jpg|100px]]
| ''Due uomini in riva al mare al sorgere della luna''
| 1819
| 35&nbsp;cm × 44&nbsp;cm
| Dresda, Gemäldegalerie
|-
| [[File:Caspar David Friedrich 043.jpg|100px]]
| ''Campi a Greifswald''
| h. 1820
| 35&nbsp;cm × 49&nbsp;cm
| Amburgo, Kunsthalle
|-
| [[File:Caspar David Friedrich - Mondaufgang am Meer - Google Art Project.jpg|100px]]
| ''Luna nascente sul mare''
| 1822
| 55&nbsp;cm × 71&nbsp;cm
| Berlino, Nationalgalerie
|-
| [[File:Caspar David Friedrich - Das Eismeer - Hamburger Kunsthalle - 02.jpg|100px]]
| ''[[Il mare di ghiaccio]]''
| 1823–1824
| 97&nbsp;cm × 127&nbsp;cm
| Amburgo, Kunsthalle
|-
| [[File:Caspar David Friedrich - Klosterruine Eldena (ca.1825).jpg|100px]]
| ''Le rovine di Eldena''
| h. 1825
| 35 x 49&nbsp;cm
| Berlino, Nationalgalerie
|-
| [[File:Caspar David Friedrich 007.jpg|100px]]
| ''[[La grande riserva]]''
| 1832
| 73,5&nbsp;cm × 102,5&nbsp;cm
| Dresda, Gemäldegalerie
 
Le cerimonie civili sono accompagnate dall'Associazione Musicale Bandistica ''"Giovanni Pierluigi da Palestrina"'', che dal [[1824]] esegue servizi ed attività concertistiche e che, con la propria Scuola Musicale, promuove lo studio e l'esercizio della musica.
|-
 
| [[File:Caspar David Friedrich 013.jpg|100px]]
Numerose sono inoltre le istituzioni di musica corale, tra cui spiccano il Coro polifonico ''Città del Palestrina'' e il Coro polifonico ''Praenestine Voces''.
| ''[[Le tre età dell'uomo (Friedrich)|Le tre età dell'uomo]]''
 
| h. 1834
=== Eventi ===
| 72,5 x 94&nbsp;cm
* Festival musicale ''[[Nel Nome del Rock]]''
| [[Lipsia]], Museum der bildenden Künste
* L'Albatros Città di Palestrina, Premio e Festival per la letteratura di viaggio; nato nel 1998, si svolge nel mese di giugno
|-
* I 400 Corti Film Fest<ref>{{Cita web|url=http://4cento.it/chi-siamo/|titolo=Festival I 400 Corti Film Fest}}</ref>
| [[File:Caspar David Friedrich - Ostermorgen.jpg|100px]]
 
| ''[[Mattino di Pasqua]]''
== Geografia antropica ==
| 1830-1835
=== Frazioni ===
| 43,7nbsp;cm × 34,4&nbsp;cm
Palestrina conta 2 frazioni a valle, che distano circa 1 chilometro l'una dall'altra, collegate al centro di Palestrina tramite la SP57/a, detta "via degli Olmi":
| [[Madrid]], [[Museo Thyssen-Bornemisza]]
* '''[[Carchitti]]''', coi suoi 1.753 abitanti, è la più popolosa. Sorge a ridosso dei [[Colli Albani]] ed in prossimità dell'[[Autostrada A1 (Italia)|autostrada A1]]. Il piccolo centro ha una certa rinomanza locale per la produzione delle fragole.
* '''[[Valvarino]]''' sorge sulla [[Strada statale 6 Via Casilina]], nei pressi di Valle Varina, e conta circa 420 abitanti. In essa è sita la [[Stazione di Palestrina (FS)|stazione ferroviaria di Palestrina]], sulla [[Ferrovia Roma-Cassino-Napoli|linea Roma-Napoli via Cassino]] e soppressa dagli [[Anni 1970|anni settanta]].
* Altre località comunali, grossomodo piccole contrade, sono Colle del Vescovo, Colle dell'Oro, Colle Doddo, Fontanavazza, Muracciola, Quadrelle, Sterpara e Torre.
 
== Economia ==
=== Artigianato ===
Tra le attività economiche più tradizionali, diffuse e rinomate vi sono quelle [[artigianato|artigianali]], come la lavorazione del [[rame]] finalizzata a scopi artistici, e l'arte del [[ricamo]], per la quale a Palestrina nacque una prestigiosa Scuola.<ref name=Aci>{{cita libro | titolo=Atlante cartografico dell'artigianato | editore=A.C.I. | città=Roma | anno=1985 | volume=2 | p=19}}</ref>
 
== Infrastrutture e trasporti ==
=== Strade ===
Grande rilevanza per la mobilità hanno sul territorio i due principali assi viari della zona:
* [[Strada statale 6 Via Casilina]], in particolar modo per le frazioni a valle sopra citate;
* [[Strada statale 155 di Fiuggi|Strada regionale 155 di Fiuggi]] la quale, distaccandosi dalla via Casilina, porta al centro abitato di Palestrina e lo collega con Cave, Genazzano, Fiuggi e infine Frosinone.
 
Il territorio comunale di Palestrina è attraversato dall'[[Autostrada A1 (Italia)|Autostrada A1 Milano - Napoli]] tra le frazioni di Carchitti e Valvarino.
 
=== Ferrovie ===
{{vedi anche|Ferrovia Roma-Fiuggi-Alatri-Frosinone}}
Palestrina, fino al 1983, era attraversata dalla [[Ferrovia Roma-Fiuggi-Alatri-Frosinone]], sulla quale contava tre stazioni: [[Stazione di Torresina|Torresina]], [[Stazione di San Rocco|San Rocco]] e [[Stazione di Palestrina (SFV)|Palestrina]].
 
Fino agli anni settanta, nella frazione di Valvarino era presente la [[Stazione di Palestrina (FS)|Stazione di Palestrina]], sulla [[Ferrovia Roma-Napoli (via Cassino)]], caduta in abbandono a causa del sottoutilizzo della stessa. Oggi il traffico pendolare ferroviario palestrinese utilizza la [[Stazione di Zagarolo]].
{| class="wikitable"
|- bgcolor=#D8D8DF
| colspan=6 align=center | &nbsp; '''Stazioni ferroviarie nel comune di Palestrina'''
|- bgcolor=#D8D8DF
! Nome
! Gestore
! Stato attuale
! Servizio
! Linea ferroviaria
|- bgcolor="#FFFFFF"
||'''[[Stazione di Palestrina (STEFER)|Palestrina]]'''
|align=center|[[STEFER]]||Dismessa ([[1984]])||Passeggeri
| rowspan=3 | [[Ferrovia Roma-Fiuggi-Alatri-Frosinone]]
|- bgcolor="#F8F8FF"
||'''[[Stazione di San Rocco|San Rocco]]'''
|align=center|[[STEFER]]||Dismessa ([[1984]])||Passeggeri
|- bgcolor="#FFFFFF"
||'''[[Stazione di Torresina|Torresina]]'''
|align=center|[[STEFER]]||Dismessa ([[1984]])||Passeggeri
|- bgcolor="#F8F8FF"
||'''[[Stazione di Palestrina (FS)|Palestrina]]'''
|align=center|[[Ferrovie dello Stato|FS]]||Dismessa ([[anni 1970|anni settanta]])||Passeggeri
| [[Ferrovia Roma-Cassino-Napoli]]
|- bgcolor="#FFFFFF"
|}
 
=== Mobilità urbana ===
Le linee urbane del comune sono gestite da Cilia S.p.A., le linee interurbane da [[COTRAL]]
 
Sono inoltre presenti quattro scale mobili, due in salita e due in discesa, disposte su due rampe consecutive con dislivello di 12 metri (superiore) e 6,60 metri (inferiore), che collegano il piazzale dell'ex stazione, oggi utilizzato come parcheggio e capolinea autobus, con [[Porta del Sole (Palestrina)|Porta del Sole]] ed il centro storico.
 
== Amministrazione ==
{{ComuniAmminPrecTitolo}}
{{ComuniAmminPrec
|[[1954]]
|[[1965]]
|Angela Maria Guidi Cingolani
|[[Democrazia Cristiana]]
|[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]
|
}}
{{ComuniAmminPrecFine}}
{{ComuniAmminPrecTitolo}}
{{ComuniAmminPrec|[[1995]]|[[1999]]|Enrico Diacetti|[[Partito Popolare Italiano (1994)|Partito Popolare Italiano]]|[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]|}}
{{ComuniAmminPrec|[[1999]]|[[2004]]|Enrico Diacetti|[[Partito Popolare Italiano (1994)|Partito Popolare Italiano]]<br>[[La Margherita]]|[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]|}}
{{ComuniAmminPrec|[[2004]]|[[2009]]|Rodolfo Lena|[[La Margherita]]<br>[[Partito Democratico (Italia)|Partito Democratico]]|[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]|}}
{{ComuniAmminPrec|[[2009]]|[[2013]]|Rodolfo Lena|[[Partito Democratico (Italia)|Partito Democratico]]|[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]|}}
{{ComuniAmminPrec|[[2013]]|[[2014]]|Adolfo De Angelis<ref name= lenadeangelis />|[[Partito Democratico (Italia)|Partito Democratico]]|[[Sindaco (Italia)|Sindaco]] F.F.<ref name= lenadeangelis >Nel 2013, il sindaco Rodolfo Lena è stato eletto al Consiglio Regionale della Regione Lazio. Non essendo ancora terminato il suo mandato, ha preso il suo posto il vicesindaco Adolfo De Angelis, come "Sindaco F.F."</ref>|}}
{{ComuniAmminPrec|[[2014]]|[[2019]]|Adolfo De Angelis|[[Partito Democratico (Italia)|Partito Democratico]]|[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]|}}
{{ComuniAmminPrec|[[2019]]|[[2019]]|Antonio Tedeschi||[[Commissario prefettizio]]|}}
{{ComuniAmminPrec|[[2019]]|''in carica''|Mario Moretti|[[Lega Nord|Lega]]<br>[[Lista civica]]|[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]|}}
{{ComuniAmminPrecFine}}
 
=== Gemellaggi ===
* {{Gemellaggio|Germania|Füssen|1972}}
* {{Gemellaggio|Francia|Bièvres|2008|Bièvres (Essonne)}}
 
=== Altre informazioni amministrative ===
* Fa parte della [[Comunità montana Castelli Romani e Prenestini]].
 
== Sport ==
=== Pallacanestro ===
Le principali società di pallacanestro della città sono la [[Pallacanestro Palestrina]] ([[Divisione Nazionale A|serie A Dilettanti]]) e il [[Palestrina Basket Femminile|Gruppo Sportivo Palestrina Basket Femminile A.S.D.]] ([[Serie B d'Eccellenza (pallacanestro femminile)|Serie B d'Eccellenza femminile]]).
 
Grande importanza ricopre il ''Memorial Tonino Iaia'', organizzato nell'omonimo palazzetto, che dal 1999 con un totale di quattordici edizioni, costituisce per la città uno dei maggiori eventi legati al mondo del basket.
 
=== Calcio ===
* '''Unione Sportiva Palestrina Itop 1919 '''che partecipa al campionato di Seconda Categoria
* '''A.S.D. Praeneste Calcio''', fondata nel 2009, disputa il campionato di Prima Categoria
 
=== Calcio a 5 ===
Il Futsal Palestrina arriva a disputare la [[serie A2 (calcio a 5)|serie A2]] per due stagioni dal 2011 al 2013 prima di ripartire dalla Serie C.
 
=== Pallavolo ===
L'ASD Nuova Preneste Volley, con ormai più di vent'anni di storia alle spalle, con le sue prime squadre [[Campionato italiano maschile di pallavolo|maschile]] e [[Campionato italiano femminile di pallavolo|femminile]], militanti entrambe nei campionati regionali di serie D, è molto attiva nel settore giovanile vantando molte squadre che coprono ogni fascia di età.
 
=== Automobilismo sportivo ===
{{citazione necessaria|L'unica squadra corse presente nella città}} è la Jolly Roger Team 4x4, fondata nel 2012, {{citazione necessaria|è affiliata con l'ente di promozione sportivo ACSI riconosciuto dal CONI, e impegnata in gare di fuoristrada estremo a carattere regionale e nazionali fino al 2014, classificandosi al 2* posto nel campionato regionale ACSI}}
Nel 2015 è diventata jolly roger team abbandonando la dicitura 4x4, e ampliando le attività a tutto il settore motorsport.
{{citazione necessaria|Dal 2016 il jolly roger team si è visto impegnato nell organizzazione di una serie di eventi motoristici ludico dilettantistici non competitivi denominato loopshow.}}
 
=== Impianti sportivi ===
* Palazzetto dello sport "Tonino Iaia"
* Campo sportivo comunale "Antonio Sbardella"
* Palestra Ist. Comprensivo "Giovanni Pierluigi"
* Tensostruttura Loc.tà Valle Zampea
* Campo Comunale "Principi Barberini" ([[Carchitti]])
 
== Note ==
<references/>
{{Note strette}}
 
== BibliografiaVoci correlate ==
* [[Fibula prenestina]]
* {{cita libro| cognome = Vaughan | nome= William | titolo= Caspar David Friedrich, 1774-1840: Romantic Landscape Painting in Dresden - Catalogo della mostra tenuta al [[Tate Gallery]], Londra, 6 settembre - 16 ottobre 1972 | editore = Tate Gallery | città = Londra| anno= 1972 | isbn = 0-900874-36-8|cid=WVV }}
* [[Sede suburbicaria di Palestrina]]
* {{cita libro| cognome = Vaughan | nome= William | titolo= Friedrich| editore = Phaidon Press| città = Oxford | anno= 2004| isbn = 0-7148-4060-2|cid=WV }}
* {{cita libro| cognome = Vaughan | nome= William | titolo= German Romantic Painting| editore = Yale University Press| città = New Haven| anno= 1980 | isbn = 0-300-02387-1|cid=WVVV }}
* {{cita libro| cognome =Wolf | nome= Norbert | titolo= Caspar David Friedrich | editore = Taschen | città = Colonia| anno= 2003 | isbn = 3-8228-2293-0|cid=NW }}
* {{cita libro| cognome = Schmied | nome= Wieland | titolo= Caspar David Friedrich | editore = H.N. Abrams | città = New York | anno= 1995 | isbn = 0-8109-3327-6|cid=sch }}
* {{Cita pubblicazione<!--| editore=Julien Bogousslavsky; François Boller--> |cid=jb|capitolo=Major Depression and Stroke in Caspar David Friedrich|nome= Birgit |cognome= Dahlenburg |coautori=Carsten Spitzer|titolo = Neurological Disorders in Famous Artists | editore= S. Karger AG (Svizzera) | città = Basel| anno= 2005 | isbn = 3-8055-7914-4|doi=10.1159/000085609|volume=19|pp=112–120|url=http://books.google.com/?id=Glx9t1aWvzQC&pg=PA112 | serie= Frontiers of Neurology and Neuroscience}}
* {{cita libro| cognome = Griffiths | nome= Antony |coautori=Francis Carey |titolo= German Printmaking in the Age of Goethe | editore= British Museum Press | città = Londra| anno= 1994 | isbn = 0-7141-1659-9|cid=ag }}
* {{cita libro| cognome = Siegel | nome= Linda | titolo= Caspar David Friedrich and the Age of German Romanticism | editore = Branden Publishing Co | città = Boston | anno= 1978 | isbn = 0-8283-1659-7|cid=ls }}
* {{cita libro| cognome = Boime | nome= Albert | titolo= Art in an Age of Bonapartism, 1800-1815: A Social History of Modern Art | editore = [[University of Chicago Press]] | città = Chicago|volume=2 | anno= 1990 | isbn = 0-226-06335-6|cid=ab}}
* {{cita libro| cognome= Johnston | nome= Catherine |coautori= Helmut R. Leppien; Monrad Kasper|titolo = Baltic Light: Early Open-Air Painting in Denmark and North Germany | editore= [[Yale University Press]] | città = New Haven |cid=NH anno= 1999 | isbn = 0-300-08166-9 |autore= }}
* {{cita libro| cognome= Börsch-Supan| nome= Helmut | titolo= Caspar David Friedrich | editore= George Braziller | città = New York | anno= 1974 | isbn = 0-8076-0747-9|altri=Twohig, Sarah (tr.)|cid=bor}}
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto}}
{{interprogetto|commons=Category:Caspar David Friedrich|etichetta=Caspar David Friedrich|q}}
 
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
* {{cita web |1=http://www.caspar-david-friedrich-gesellschaft.de/index.htm |2=Caspar David Friedrich Foundation |accesso=27 ottobre 2008 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20081027220208/http://www.caspar-david-friedrich-gesellschaft.de/index.htm |dataarchivio=27 ottobre 2008 |urlmorto=sì }}
* {{cita web|http://www.artbletibursuperbum.comit/artistsita/caspar_david_friedrichescursioni/palestrina/index.htm|Casper David Friedrich; biografiaPalestrina, stile eil operepaese}}
* {{cita web|http://www.tibursuperbum.it/ita/escursioni/palestrina/santuario/index.htm|Palestrina, il Santuario della Fortuna}}
* {{cita web |1=http://www.hermitagemuseum.org/html_En/04/2003/hm4_2_046.html |2=Hermitage Museum Archive |accesso=11 dicembre 2008 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20081211013532/http://www.hermitagemuseum.org/html_En/04/2003/hm4_2_046.html |dataarchivio=11 dicembre 2008 |urlmorto=sì }}
* {{cita web|http://www.tibursuperbum.it/ita/escursioni/palestrina/villadiadriano/index.htm|Palestrina, la villa di Adriano}}
* {{cita web|url=http://www.theeuropeanlibrary.org/tel4/newspapers/search?query=%22Caspar%20David%20Friedrich%22&offset=20|titolo=Caspar David Friedrich nei giornali europei coevi|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20141026075305/http://www.theeuropeanlibrary.org/tel4/newspapers/search?query=%22Caspar%20David%20Friedrich%22&offset=20|dataarchivio=26 ottobre 2014}}
* [https://web.archive.org/web/20160308152848/http://tesoridellazio.it/pagina.php?area=i+tesori+del+lazio&cat=ville+antiche+e+antiche+terme&pag=palestrina+(rm)+-+villa+di+adriano Scheda sui resti della Villa di Adriano] sul sito di Tesoridellazio.it
* [http://www.caspardavidfriedrich.org CasparDavidFriedrich.org] – 89 dipinti di Caspar David Friedrich
* [https://web.archive.org/web/20140525200048/http://www.tesoridellazio.it/pagina.php?area=I+tesori+del+Lazio&cat=Palazzi+e+ville+storiche&pag=Palestrina+%28RM%29+-+Palazzo+Colonna-Barberini Scheda sul Palazzo Colonna-Barberini] sul sito di Tesoridellazio.it
* {{cita web |1=http://www.hamburger-kunsthalle.de/friedrich/html/en_biographie.html |2=Sequenza temporale della biografia, Hamburg Kunsthalle |accesso=9 dicembre 2008 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20081209051558/http://www.hamburger-kunsthalle.de/friedrich/html/en_biographie.html |dataarchivio=9 dicembre 2008 |urlmorto=sì }}
* [https://web.archive.org/web/20140525201021/http://www.tesoridellazio.it/pagina.php?area=I+tesori+del+Lazio&cat=Acquedotti%2C+fontane%2C+cisterne+e+altre+opere+idrauliche&pag=Palestrina+%28RM%29+-+Propilei Scheda sui Propilei] sul sito di Tesoridellazio.it
* {{cita web |1=http://www.kunstpedia.com/articles/caspar-david-friedrich-and-the-german-romantic-landscape.html |2=Caspar David Friedrich e il paesaggio romantico tedesco |accesso=14 marzo 2012 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20120314021407/http://www.kunstpedia.com/articles/caspar-david-friedrich-and-the-german-romantic-landscape.html |dataarchivio=14 marzo 2012 |urlmorto=sì }}
 
* [http://libmma.contentdm.oclc.org/cdm/compoundobject/collection/p15324coll10/id/71300 ''German masters of the nineteenth century: paintings and drawings from the Federal Republic of Germany''], un catalogo The Metropolitan Museum of Art, contenente materiale su Caspar David Friedrich (no. 29-36)
{{Comunità montana Castelli Romani e Prenestini}}
{{Romanticismo}}
{{Comuni della città metropolitana di Roma Capitale}}
{{Città romane della Regio I Latium et Campania}}
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|pitturaLazio}}
 
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[[Categoria:Caspar David FriedrichPalestrina| ]]
[[Categoria:PittoriComunità romanticimontana Castelli Romani e Prenestini]]