Schiavismo in Africa e Discussione:Michele Guerrisi: differenze tra le pagine

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==Cremona==
[[Immagine:AfricanSlavesTransport.jpg|thumb|300px|right|Trasporto di schiavi in Africa, da una incisione del XIX secolo]]
Il Caramel-Pirovano, che ho usato come fonte per la Biennale del '36 e per la Galleria d'arte moderna di Milano, parla del ''Ritratto di <span style="text-decoration: underline">S.</span> Cremona'', mentre in voce si parla di "Italo Cremona", che immagino, sia [http://www.treccani.it/enciclopedia/italo-cremona_(Dizionario-Biografico)/ costui]. E' un refuso nel testo? E' possibile sciolgliere questo dubbio? Nel dubbio ho lasciato "Italo", dato che chi ha scritto la voce ne sa più di me e che il Caramel-Pirovano, pur essendo un'ottima pubblicazione, non è nuovo a refusi di questo tipo. --[[Utente:Carlomartini86|Carlomartini86]]<sup>[[Discussioni_utente:Carlomartini86|<span style="color:#32CD32">('''''Dlin-Dlon''''')</span>]]</sup> 14:27, 6 gen 2015 (CET)
Lo '''schiavismo in Africa''' è un fenomeno le cui origini risalgono all'antichità e che durò fino alla fine del [[XIX secolo|XIX]]. Allo [[schiavismo]] autoctono diffuso nelle antiche civiltà africane come l'[[Impero di Songhai]] si aggiunse in un secondo tempo la pratica di catturare schiave nell'[[Africa subsahariana]] per venderli altrove. Questo commercio avvenne storicamente lungo diverse direttrici: prima attraverso il [[Sahara]] verso il [[Nordafrica]], poi dalle coste africane sull'[[Oceano Indiano]] verso i paesi [[arabi]] e l'oriente, e infine verso le colonie europee nelle [[Americhe]]. Per la maggior parte dei paesi africani, l'abolizione dello schiavismo, e quindi (teoricamente) la fine della tratta degli schiavi avvenne nell'epoca immediatamente precedente la [[storia del colonialismo in Africa|spartizione coloniale del continente]].
 
:Una fonte di Cittanova dice la stessa cosa della Treccani, espose alle Biennali di Venezia del '34 (con l'opera “Nuotatrice”, ora Galleria Civica d'Arte Moderna, di Torino), del '36 (con “Ritratto di Italo Cremona”, ora Galleria d'Arte Moderna, di Milano), del '38. Guarda la fonte '''Tutte le chiese di Cittanova''' (Chiesa Matrice di Cittanova, la chiesa più importante di Cittanova, Michele Guerrisi, statua della Vergine opera in bronzo) '''http:// bettylafeaecomoda.forumcommunity.net/?t=51676153'''. Guarda pure Galleria d'Arte il Triangolo - Cosenza Guerrisi [http://www.galleriailtriangolo.com/800_calabrese.htm]. Sono le uniche informazioni, poi se hai ancora dubbi, un giorno guardo ancora meglio ciao :)--[[Utente:Guerrisi&#39;79|Guerrisi&#39;79]] ([[Discussioni utente:Guerrisi&#39;79|msg]]) 20:44, 6 gen 2015 (CET)
{{quote|Il continente africano è stato privato di molte risorse umane usando tutte le vie possibili. Attraverso il [[Sahara]], il [[Mar Rosso]], i porti dell'[[Oceano Indiano]] e quelli sull'[[Oceano Atlantico|Atlantico]]. Per almeno dieci secoli la schiavitù ha portato benefici al [[islam|mondo musulmano]]. Quattro milioni di schiavi sono passati per il Mar Rosso, altri quattro hanno transitato per i porti dell'Oceano Indiano, forse nove milioni sono quelli che hanno attraversato il deserto del Sahara. Da undici a venti milioni – dipende da chi si consulta – hanno solcato l'Atlantico.|Elikia M'bokolo, ''The Impact of the Slave Trade in Africa''<ref name=M'bokolo>[http://mondediplo.com/1998/04/02africa The impact of the slave trade on Africa]</ref>}}
 
== Collegamenti esterni modificati ==
==Schiavismo autoctono==
Lo schiavismo è stato parte di quasi tutte le culture dell'antichità, incluse quelle africane. Questa pratica era considerata assolutamente normale, e spesso è difficile stabilire con precisione il confine fra lo schiavismo - inteso in senso moderno - e altre forme di asservimento. Nella maggioranza delle culture africane degli ultimi due millenni, c'è spesso ben poca differenza fra diritti, doveri e stile di vita di persone libere e schiavi.<ref name="Legacy of the African Holocaust">{{Cita web|url=http://www.africanholocaust.net/news_ah/african%20holocaust.htm|editore="[[Owen 'Alik Shahadah]]"|titolo="African Holocaust: Dark Voyage audio CD"|accesso=1º aprile 2005}}</ref> In alcuni casi, la condizione di schiavitù era temporanea e uno schiavo aveva la possibilità di guadagnare dal proprio lavoro e di accumulare proprietà.
 
Gentili utenti,
Fra il [[XIV secolo|XIV]] e il [[XX secolo]], per esempio, quasi un terzo della popolazione del [[Senegambia]] viveva in schiavitù. Lo stesso accadeva negli imperi del [[Impero del Ghana|Ghana]], [[Impero del Mali|Mali]], [[Impero Bamana|Bamana]] e [[Impero Songhai|Songhai]]. Metà della popolazione della [[Sierra Leone]] del [[XIX secolo]] era formata da schiavi. Simili percentuali si riscontravano tra i [[duala]] ([[Camerun]]), gli [[igbo]] ([[Nigeria]]), nei [[Regno del Congo|regni del Congo]] e in vari [[storia dell'Angola|regni angolani]]. Tra il [[1750]] e il [[1900]], due terzi della popolazione [[fulani]] era formata da schiavi. Così come alte erano le percentuali di schiavi tra gli [[swahili]] e le varie [[etnie del Madagascar|etnie malgasce]].<ref>[http://www.britannica.com/blackhistory/article-24157 Welcome to Encyclopædia Britannica's Guide to Black History]</ref><ref>[http://www.cambridge.org/us/catalogue/catalogue.asp?isbn=0521374693 Slow Death for Slavery - Cambridge University Press]</ref><ref>[http://www.digitalhistory.uh.edu/historyonline/slav_fact.cfm Digital History Slavery Fact Sheets]</ref><ref>[http://www.worldheritage.heindorffhus.dk/frame-TanzaniaZanzibar.htm Tanzania - Stone Town of Zanzibar]</ref><ref>[http://www.nigeriavillagesquare.com/board/showpost.php?p=187188&postcount=25 Fulani slave-raids]</ref><ref>[http://www.infoplease.com/ce6/world/A0857229.html Central African Republic: History]</ref>
 
ho appena modificato 1 collegamento/i esterno/i sulla pagina [[Michele Guerrisi]]. Per cortesia controllate la [https://it.wikipedia.org/w/index.php?diff=prev&oldid=93864182 mia modifica]. Se avete qualche domanda o se fosse necessario far sì che il bot ignori i link o l'intera pagina, date un'occhiata a [[:m:InternetArchiveBot/FAQ|queste FAQ]]. Ho effettuato le seguenti modifiche:
===Songhai===
*Aggiunta del link all'archivio https://web.archive.org/web/20141006132047/http://www.circoloartistitorino.it/index.asp?IDCAT=69 per http://www.circoloartistitorino.it/index.asp?IDCAT=69
Nel [[Impero Songhai|regno Songhai]] non vi era una differenza pratica tra schiavi e contadini [[vassallaggio|vassalli]]. Queste due categorie erano impiegate per i lavori agricoli a favore della classe dominante. Ambedue potevano avere proprietà private e accedere a un buon livello di vita e, in certi casi, comperare la libertà. Il [[matrimonio]] tra caste diverse era accettato e i nobili potevano prendere in moglie una donna della classe vassalla.<ref name="Arab Slave Trade">{{Cita web|url=http://www.arabslavetrade.com|editore="[[Owen 'Alik Shahadah]]"|titolo="Slavery In Arabia"|}}</ref>
 
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===Etiopia===
In [[Etiopia]], gli schiavi erano solitamente impiegati nelle case, per i lavori domestici, e non nei processi produttivi. Erano considerati come membri della famiglia, sebbene di un grado diverso dai familiari. Dalla famiglia che li possedeva ricevevano cibo, vestiario e protezione.<ref>[http://countrystudies.us/ethiopia/16.htm Ethiopia - The Interregnum]</ref> Le schiave avevano anche il ruolo di [[concubina|concubine]]. Gli schiavi potevano girare indisturbati e avere un proprio commercio.<ref name="Ethiopian Slave Systems">{{Cita web|url=http://www.africanholocaust.net/news_ah/ethiopianslavetrade.html|editore=|titolo="Ethiopian Slave Trade"|}}</ref>
L'imperatore [[Teodoro II d'Etiopia|Teodoro II]] ([[1855]]-[[1868]]) sancì la fine dello schiavismo all'interno dell'impero,<ref>[http://www.infoplease.com/ce6/people/A0848307.html Tewodros II]</ref> anche se di fatto la pratica rimase legale sino al [[1923]], quando l'Etiopia venne accolta dalla [[Lega delle Nazioni]].<ref>[http://www.kituochakatiba.co.ug/selassie.htm Kituo cha katiba, Haile Selassie Profile]</ref> Secondo le stime della [[Anti-Slavery Society|Società contro lo schiavismo]] [[Regno Unito|britannica]], vi erano allora due milioni di schiavi su una popolazione stimata di otto milioni di persone.<ref>[http://www.yale.edu/glc/events/cbss/Miers.pdf Twentieth Century Solutions of the Abolition of Slavery]</ref> Le forze di occupazione coloniale italiane ordinarono la fine della schiavitù in tutto il paese.<ref>[http://journals.cambridge.org/action/displayAbstract?fromPage=online&aid=6443 CJO - Abstract - Trading in slaves in Ethiopia, 1897–1938]</ref>
 
Saluti.—[[:en:User:InternetArchiveBot|'''<span style="color:darkgrey;font-family:monospace">InternetArchiveBot</span>''']] <span style="color:green;font-family:Rockwell">([[:en:User talk:InternetArchiveBot|Segnala un errore]])</span> 16:09, 15 gen 2018 (CET)
Sotto la pressione delle forze [[Alleati|Alleate]], che avevano contribuito alla sconfitta degli [[italia]]ni, nel [[1942]] l'Etiopia soppresse definitivamente sia la pratica della schiavitù e dei [[servitù della gleba|servi della gleba]] nello stesso anno,<ref>[http://www.africultures.com/anglais/Edito%20anglais/Edito6.htm The slave trade: myths and preconceptions]</ref><ref>[http://www.globalmarch.org/resourcecentre/world/ethiopia.pdf Ethiopia]</ref> con una legge proclamata dall'imperatore [[Haile Selassie]] il [[26 agosto]].<ref>{{cita web|url=http://www.geocities.com/Athens/Acropolis/2691/COS2.html|titolo=Chronology of slavery|deadurl=yes|urlarchivio=http://www.webcitation.org/query.php?url=http://www.geocities.com/Athens/Acropolis/2691/COS2.html}}</ref>
 
== Collegamenti esterni modificati ==
===Somalia===
Le [[popolazioni bantu]] presenti in [[Somalia]] non sono autoctone: discendono dagli schiavi provenienti dal [[Africa centrale|centro]] e [[Africa del Sud|sud Africa]] deportati nel [[Corno d'Africa]] nel XIX secolo. Oggi in Somalia si contano circa 700.000 bantu su una popolazione di 11 milioni di abitanti, principalmente dediti allo stile di vita che avevano nelle loro zone di origini, sedentario e [[agricoltura|agricolo]]. Persistono forme di discriminazione nei loro confronti. Durante l'ultima guerra civile, molti bantu sono stati espulsi dalle loro terre, soprattutto nella regione del basso [[Juba]].<ref>[http://query.nytimes.com/gst/fullpage.html?res=9D0CE2DC163EF933A25750C0A9659C8B63 Africa's Lost Tribe Discovers American Way]</ref>
 
Gentili utenti,
===Nordafrica===
Lo schiavismo nel [[Nordafrica]] non ha mai cessato di esistere. Schiavi dalle regioni a sud del [[Sahara]] hanno continuato ad essere venduti nei mercati nordafricani già da prima delle invasioni arabe del [[VII secolo]]. In questo periodo, fra gli schiavi si trovavano anche [[Europa|europei]] catturati durante gli attacchi ai porti di città [[italia]]ne, [[Spagna|spagnole]] e [[portogallo|portoghesi]], venduti nei mercati dell'[[Impero Bizantino]] e nei paesi islamici.<ref>[http://www.britannica.com/blackhistory/article-24159 Historical survey - The international slave trade]</ref><ref>[http://www.answering-islam.org/ReachOut/slavetrade.html Arabs and Slave Trade]</ref> La tratta degli schiavi provenienti dall'Europa era di tale portata che la [[Chiesa]] vietò a più riprese la vendita di cristiani ai mercanti islamici. In particolare si voleva osteggiare la tratta che portava gli schiavi dal centro europa all'[[Andalusia]], dove spesso erano acquistati da mercanti nordafricani. La tratta di popolazioni [[slavi|slave]] era di tale portata che la parola schiavo in inglese e altre lingue deriva proprio da "slavo".<ref>[http://www.roxie.org/books/shoulders/ch02-labor.html How To Reboot Reality — Chapter 2, Labor]</ref> I [[mamelucchi]] – termine che vuol dire anche "[[mercenario]]" – erano soldati schiavi che si erano convertiti all'Islam e servivano nelle armate dei vari [[califfo|califfi]] e [[sultano|sultani]] durante tutto il [[Medioevo]]. Molti di essi erano di origine slava.
 
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La società [[saharawi]]-[[mori (storia)|moresca]] del nordovest è sempre stata stratificata. Tra le varie caste, quella degli ''[[harratin]]'' è la più bassa. Formata da neri-africani, questa casta è sempre stata considerata di schiavi. Nonostante le varie leggi contro lo schiavismo promulgate dai governi [[Mauritania|Mauritani]] sin dall'indipendenza, gli harratin sono ancora oggi considerati e trattati come schiavi.<ref>[http://www.ralphmag.org/BU/slavery.html Slavery in The Sahara]</ref><ref>[http://www.irinnews.org/report.aspx?ReportId=70522 Fair elections haunted by racial imbalance]</ref><ref>[http://www.encyclopedia.com/doc/1G1-134143151.html Caste: One in every 25 people suffers from caste discrimination]</ref>
*Aggiunta di {{tl|collegamento interrotto}} su http://www.comune.sangiulianodelsannio.cb.it/foto
*Aggiunta del link all'archivio https://web.archive.org/web/20141015152058/http://www.fondazionezeri.unibo.it/catalogo/scheda.jsp?decorator=layout_S2&apply=true&tipo_scheda=OA&id=84034&titolo=Guerrisi+Michele%0A%09%09%09%0A%09%09+++++%2C+Orfeo+ed+Euridice+%3B+Orfeo per http://www.fondazionezeri.unibo.it/catalogo/scheda.jsp?decorator=layout_S2&apply=true&tipo_scheda=OA&id=84034&titolo=Guerrisi+Michele%0A%09%09%09%0A%09%09+++++%2C+Orfeo+ed+Euridice+%3B+Orfeo
 
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==Schiavi esportati==
===Tratta settentrionale===
La forma più antica di tratta degli schiavi in Africa avveniva lungo le rotte trans-sahariane. Schiavi neri venivano catturati nell'[[Africa subsahariana]] e trasportati a nord attraverso il [[Sahara|deserto]]. Sebbene le origini di questa pratica siano estremamente antiche, solo a partire dal [[X secolo]], con l'introduzione dei [[dromedario|dromedari]] dall'[[Arabia]], essa assunse le connotazioni di una vera e propria rete commerciale. È estremamente difficile valutare l'entità precisa di questo commercio, ma secondo alcune stime gli schiavi deportati a nord attraverso il [[Sahara]] furono almeno 6000 o 7000 all'anno, per un totale da 700.000 a 1.000.000 di schiavi fra il X e l'[[XI secolo]] (senza contare coloro che persero la vita durante la traversata).<ref>Fage, J.D. ''A History of Africa''. Routledge, 4th edition, 2001. pg. 256</ref>
 
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Gli schiavi venduti sui mercati locali del [[Maghreb]] erano normalmente assimilati nella famiglia che li acquisiva. Alcuni venivano destinati al [[servizio militare]]. Le donne venivano destinate agli [[harem]] o usate come schiave sessuali o addette al servizio delle concubine.<ref>[http://www.sfusd.edu/schwww/sch618/Ibn_Battuta/Battuta's_Trip_Twelve.html Battuta's Trip: Journey to West Africa (1351 - 1353)]</ref> Molti degli schiavi maschi venivano [[castrazione|evirati]] e poi destinati al servizio negli harem come [[eunuco|eunuchi]].<ref name="Slavery in Arabia">{{Cita web|url=http://www.arabslavetrade.com|editore="[[Owen 'Alik Shahadah]]"|titolo="Myths regarding the Arab Slave Trade"|}}</ref>
 
== Collegamenti esterni modificati ==
Ci si può fare un'idea della vastità della tratta sahariana dalla storia del sultano [[marocco|marocchino]] [[Moulay Ismail]] detto "il sanguinario" ([[1672]]-[[1727]]), che aveva ai suoi comandi un'armata di 150.000 schiavi neri chiamata la [[Guardia Nera]], la cui fedeltà permise al sultano di sottomettere tutto il paese.<ref>[http://www.fordham.edu/halsall/med/lewis1.html Lewis. Race and Slavery in the Middle East. Oxford Univ Press 1994.]</ref>
 
Gentili utenti,
===Tratta orientale===
Fra il [[IX secolo|IX]] e il [[X secolo]], con la caduta dei regni [[cristianesimo|cristiani]] della [[Nubia]] e l'acquisizione del controllo delle rette dell'[[Oceano Indiano]], gli [[arabi]] furono in condizione di dare vita a un fiorente commercio di schiavi dall'Africa attraverso l'[[Oceano Indiano]], verso il [[Vicino Oriente]] e l'[[India]]. In questo caso, gli schiavi provenivano principalmente dalla costa occidentale dell'Africa.
 
ho appena modificato 2 {{plural:2|collegamento esterno|collegamenti esterni}} sulla pagina Michele Guerrisi. Per cortesia controllate la [https://it.wikipedia.org/w/index.php?diff=prev&oldid=104279908 mia modifica]. Se avete qualche domanda o se fosse necessario far sì che il bot ignori i link o l'intera pagina, date un'occhiata a [[:m:InternetArchiveBot/FAQ/it|queste FAQ]]. Ho effettuato le seguenti modifiche:
All'inizio, la tratta interessava qualche migliaio di schiavi all'anno. All'aumentare della capacità e della velocità delle navi utilizzate per il commercio degli schiavi, e della richiesta di manodopera proveniente dalle piantagioni in oriente, il numero di vittime degli schiavisti aumentò proporzionalmente, fino a diverse decine di migliaia all'anno. Almeno 40.000 schiavi all'anno passavano per i porti controllati dal sultano dell'[[Oman]], che controllava tutta la costa swahili, con un picco di 50.000 schiavi all'anno nel solo mercato di [[Zanzibar]] nel [[XIX secolo]].<ref>[http://www7.nationalgeographic.com/ngm/data/2001/10/01/html/ft_20011001.6.html Swahili Coast]</ref> Forse altrettanti lasciarono la regione attraverso porti minori nel Corno d'Africa e nel nord del [[Mozambico]].<ref>Fage, J.D. ''A History of Africa''. Routledge, 4th edition, 2001. pg. 258</ref>
*Aggiunta del link all'archivio https://web.archive.org/web/20140223113209/http://www.vicariatusurbis.org/spiov/spiov2013/index.php?option=com_content&view=article&id=21&Itemid=115 per http://www.vicariatusurbis.org/spiov/spiov2013/index.php?option=com_content&view=article&id=21&Itemid=115
*Aggiunta del link all'archivio https://web.archive.org/web/20150128113128/http://www.comune.sangiulianodelsannio.cb.it/foto per http://www.comune.sangiulianodelsannio.cb.it/foto
 
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In molti casi, i commercianti di schiavi arabi non eseguivano direttamente le catture, bensì intrattenevano rapporti con intermediari locali, che erano spesso i regni o le tribù dominanti delle diverse zone. Questi intermediari, a loro volta, sfruttavano il loro rapporto con i mercanti di schiavi per ottenerne benefici (per esempio armi) attraverso cui rafforzare la loro posizione di predominio nei confronti dei propri vicini
 
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Alcuni mercanti riuscirono ad accumulare ricchezze enormi; lo schiavista zanzibari [[Tippu Tip]], per esempio, alla sua morte era uno dei possidenti più ricchi di Zanzibar, con sette piantagioni e oltre diecimila schiavi alle sue dipendenze.
 
== Collegamenti esterni modificati ==
Vi sono molte testimonianze a riguardo della crudeltà di questa tratta. Durante le razzie ai villaggi si contavano spesso più morti che prigionieri. Secondo Livingstone, ogni anno 80.000 africani morivano sulle [[carovana|vie carovaniere]] prima di raggiungere i mercati sulla costa dell'Oceano Indiano.<ref>[http://www.pilotguides.com/destination_guide/africa/tanzania_and_zanzibar/slave_trade.php The blood of a nation of Slaves in Stone Town]</ref><ref>[http://news.bbc.co.uk/2/hi/africa/6510675.stm BBC Remembering East African slave raids]</ref><ref>{{cita web|url=http://uk.geocities.com/goldenmaggot.t21@btinternet.com/zanzibar.html|titolo=Zanzibar|deadurl=yes|urlarchivio=http://www.webcitation.org/query.php?url=http://uk.geocities.com/goldenmaggot.t21@btinternet.com/zanzibar.html}}</ref> Egli scrisse:
 
Gentili utenti,
{{quote|È impossibile esagerare il male della tratta. Abbiamo incontrato una donna uccisa dal padrone arabo perché non era in grado di camminare oltre. Abbiamo visto una donna legata ad un albero e lì lasciata morire. Abbiamo incontrato i corpi di uomini morti per fame|David Livingstone<ref>[http://chi.gospelcom.net/GLIMPSEF/Glimpses/glmps111.shtml David Livingstone; Christian History Institute]</ref>}}
 
ho appena modificato 1 {{plural:1|collegamento esterno|collegamenti esterni}} sulla pagina Michele Guerrisi. Per cortesia controllate la [https://it.wikipedia.org/w/index.php?diff=prev&oldid=105611480 mia modifica]. Se avete qualche domanda o se fosse necessario far sì che il bot ignori i link o l'intera pagina, date un'occhiata a [[:m:InternetArchiveBot/FAQ/it|queste FAQ]]. Ho effettuato le seguenti modifiche:
Sebbene non esistano documenti che permettano una stima accurata, si ritiene che almeno 17 milioni di schiavi abbiano attraversato il Mar Rosso, l'Oceano Indiano e il deserto del Sahara tra il [[650]] e il [[1900]].<ref>[http://www.encyclopedia.com/doc/1G1-85410331.html The Unknown Slavery: In the Muslim world, that is -- and it's not over]</ref><ref>{{cita web|url=http://www.geocities.com/CollegePark/Classroom/9912/easterntrade.html|titolo=The Forgotten Holocaust: The Eastern Slave Trade|deadurl=yes|urlarchivio=http://www.webcitation.org/query.php?url=http://www.geocities.com/CollegePark/Classroom/9912/easterntrade.html}}</ref>
*Aggiunta del link all'archivio https://web.archive.org/web/20141023161350/http://www.arteculturafotoin.it/calabresi_illustri.html per http://www.arteculturafotoin.it/calabresi_illustri.html
vaffanculo
 
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===La tratta atlantica===
{{Vedi anche|Tratta atlantica degli schiavi africani}}
[[Immagine:commercio triangolare cotone blu.png|280px|right|thumb|Il "triangolo commerciale" sull'Atlantico]]
Partita molto più tardi della tratta trans-sahariana e di quella orientale, grosso modo nel [[XVI secolo]] la tratta atlantica fu più breve, ma altrettanto violenta. In questo caso, la richiesta di schiavi era generata dalle colonie delle potenze europee nel [[Americhe|Nuovo Mondo]]. La prima nazione europea a dedicarsi attivamente al commercio di schiavi fu il Portogallo, che aveva porti nell'[[Africa occidentale]] e colonie in [[Sudamerica]] e [[Centroamerica]].<ref>John Henrik Clarke. ''Critical Lessons in Slavery & the Slavetrade''. A & B Book Pub</ref>
 
Saluti.—[[:en:User:InternetArchiveBot|'''<span style="color:darkgrey;font-family:monospace">InternetArchiveBot</span>''']] <span style="color:green;font-family:Rockwell">([[:en:User talk:InternetArchiveBot|Segnala un errore]])</span> 00:53, 12 giu 2019 (CEST)
Dapprima, gli schiavi catturati nel continente erano destinati soprattutto alle piantagioni di [[canna da zucchero]] di [[Sao Tomé e Principe]], e in seguito a [[Capo Verde]]. La tratta verso i [[Caraibi]] iniziò nei primi anni del [[XVI secolo]]. Anche gli spagnoli ricorsero a schiavi africani perché la popolazione locale era stata decimata da violenze e malattie.<ref>[http://www.ukcouncilhumanrights.co.uk/webbook-chap1.html HEALTH IN SLAVERY]</ref>
 
== Collegamenti esterni modificati ==
Nel [[1452]], [[Papa Nicola V]] con la bolla [[Dum Diversas]] dà il diritto al re del Portogallo [[Alfonso V del Portogallo|Alfonso V]] di ridurre in schiavitù qualsiasi "saraceno, pagano o senza fede". Questo documento pontificio, e altri di simile tenore, venne usato per giustificare lo schiavismo. I paesi di tradizione protestante non ricorsero invece ad alcuna giustificazione per partecipare a questo lucroso commercio. Con lo sfruttamento economico del Brasile in forte crescita, i portoghesi avevano bisogno di lavoratori a buon mercato sia per il settore agricolo che per quello minerario. Si aprì poi il mercato [[nordamerica]]no. Gli inglesi presero presto il sopravvento e giunsero quasi ad avere il monopolio della tratta atlantica.<ref>[http://www.nationalarchives.gov.uk/pathways/blackhistory/africa_caribbean/britain_trade.htm The National Archives | Exhibitions & Learning online | Black presence | Africa and the Caribbean<!-- Bot generated title -->]</ref>
 
Gentili utenti,
La tratta ebbe il proprio picco nel [[XIX secolo]]. Il [[golfo del Benin]], da cui prendevano il mare la maggior parte delle navi dei negrieri, divenne noto come "la [[Costa degli Schiavi]]".<ref>[http://www.bbc.co.uk/worldservice/africa/features/storyofafrica/4chapter7.shtml The Story of Africa]</ref> Dalla tratta atlantica furono però interessati anche alcuni paesi non collocati sulla costa occidentale dell'Africa, come il [[Mozambico]] e il [[Sudafrica]]. Un numero impressionante di schiavi (stimato a circa il 30% del totale) moriva lungo il tragitto verso il Nuovo Mondo. Durante il viaggio per mare, erano gli stessi mercanti di schiavi a sopprimere i malati e i più deboli.
 
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==Il ruolo dei regni africani==
*Aggiunta del link all'archivio https://web.archive.org/web/20150128112836/http://www.arteculturafotoin.it/palmi-_casa_della_cultura.html per http://www.arteculturafotoin.it/palmi-_casa_della_cultura.html
I mercanti di schiavi lungo le tre maggiori direttive della tratta (settentrionale, orientale e atlantica) operarono spesso in collaborazione con i regni locali, sfruttando ed enfatizzando sistemi schiavistici preesistenti. Soprattutto all'inizio, gli schiavi venduti dai regni africani erano principalmente criminali, debitori o prigionieri di guerra. I re del [[Dahomey]], per esempio, entrarono nel commercio degli schiavi iniziando a vendere i prigionieri di guerra (che in precedenza venivano giustiziati nella cerimonia nota come [[Tradizione Annuale]]). I regni africani mantennero in gran parte dell'Africa questo ruolo di intermediari. Spesso la caccia agli schiavi era severamente vietata ai mercanti che ne avrebbero curato il trasporto verso i mercati della costa o oltremare: nessun capo locale vedeva di buon occhio un'armata straniera sul proprio territorio.<ref>"Atlantic Slave Trade," Microsoft Encarta 2006.</ref><ref>Fage, J.D. ''A History of Africa''. Routledge, 4th edition, 2001. pg. 267</ref>
*Aggiunta del link all'archivio https://web.archive.org/web/20141029191913/http://www.arteculturafotoin.it/speciale_cultura_.html per http://www.arteculturafotoin.it/speciale_cultura_.html
 
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Con l'aumentare del volume d'affari legato al commercio degli schiavi, molti regni africani giunsero a basare la propria economia in gran parte su questo traffico. Questo fu per esempio il caso di Dahomey.<ref>[http://www.museeouidah.org/Theme-Dahomey.htm Museum Theme: The Kingdom of Dahomey]</ref><ref>[http://www.britannica.com/eb/topic-149772/Dahomey Dahomey (historical kingdom, Africa)]</ref><ref>[http://www.finalcall.com/national/slave_trade10-08-2002.htm Benin seeks forgiveness for role in slave trade]</ref> Nel [[1849]] re [[Gezo]] del Dahomey disse:
 
Saluti.—[[:en:User:InternetArchiveBot|'''<span style="color:darkgrey;font-family:monospace">InternetArchiveBot</span>''']] <span style="color:green;font-family:Rockwell">([[:en:User talk:InternetArchiveBot|Segnala un errore]])</span> 15:53, 22 lug 2019 (CEST)
{{quote|La tratta è il principio che guida il mio popolo. È la fonte della nostra gloria e della nostra ricchezza. Una madre on può far altro che cantare la ninna nanna al proprio bambino sulle note del trionfo dei nemici vinti e ridotti a schiavi|Gezo di Dahomey<ref>[http://www.theaustralian.news.com.au/story/0,20867,20855855-28737,00.html West is master of slave trade guilt]</ref>}}
 
Altri regni africani che trassero grandi benefici dalla tratta degli schiavi vi furono quello [[Impero Oyo|Oyo]] ([[yoruba]]), [[Regno del Congo|Congo]], [[Regno del Benin|Benin]], [[Impero Bambara|Bambara]], [[Khasso]], [[Fouta Djallon]] e [[Kaabu]].<ref>[http://www.internetpuppets.org/afrghana.html The Great Slave Empires Of Africa]</ref><ref>[http://www.metmuseum.org/toah/hd/slav/hd_slav.htm The Transatlantic Slave Trade]</ref>
 
L'accresciuta importanza economica del traffico degli schiavi fece sì che non fosse più sufficiente vendere criminali o prigionieri di guerra occasionali. Alcuni regni (per esempio Bambara e Khasso) arrivarono a intraprendere guerre appositamente per fare prigionieri da vendere agli europei.<ref>[http://www.histoire-afrique.org/article76.html?artsuite=5 Le Mali précolonial]</ref> La penetrazione della logica dello schiavismo nelle culture dell'Africa occidentale è ben esemplificata dalla reazione del re di [[Bonny (città)|Bonny]] ([[Nigeria]]) alla notizia che il [[Parlamento britannico]] aveva reso illegale la tratta (nel [[1807]]): egli sostenne che la tratta era prevista dai [[profeta|profeti]] e dai sacerdoti, e in ultima analisi voluta da [[Dio]].<ref>[http://www.bbc.co.uk/worldservice/africa/features/storyofafrica/9chapter2.shtml African Slave Owners]</ref>
 
==Effetti dello schiavismo==
===Effetti in Africa===
La cifra totale di schiavi che hanno lasciato il continente lungo i secoli è incerta. Non esistono documenti completi. Qualunque sia la stima, è certamente vero che l'Africa ha perso milioni di persone, solitamente le più giovani e forti e che interi sistemi economico-sociali sono stati distrutti dalle razzie e dalle loro conseguenze.
 
Nessuno studioso mette in discussione che la tratta degli schiavi abbia pesato in modo negativo sullo sviluppo del continente, ma non c'è unanimità sulla portata reale degli effetti di questo fenomeno. Nelle regioni africane interessate dalla tratta atlantica – quelle dell'Africa occidentale, ma anche Mozambico, Sudafrica, e [[Angola]] - intere società furono distrutte, mentre altre ottenevano per contro grandissimi benefici sul piano economico. [[Basil Davidson]], uno storico le cui opere hanno spesso toni anti-colonialisti, sostiene che vaste aree dell'Africa occidentale conobbero un periodo di rapido sviluppo nel periodo della tratta atlantica.<ref>Basil Davidson, ''Black mother : Africa and the Atlantic slave trade'' Harmondsworth: Penguin Books, 1980.</ref> È stato osservato che alla fine del [[XIX secolo]], per esempio, la [[Guinea]] giunse ad avere introiti annui per un totale di 3,5 milioni di [[Sterlina britannica|sterline]], ovvero un quarto degli introiti del [[Regno Unito]], che allora era la principale potenza economica mondiale.
 
Il traffico trans-sahariano e quello lungo la tratta orientale furono più limitati in termini numerici, ma altrettanto drammatici sul piano umano. I missionari cattolici che si spinsero nell'entroterra lungo il [[Nilo]] dichiararono che molte zone erano disabitate perché l'intera popolazione era stata decimata dalle razzie degli schiavisti.
 
===Effetti in occidente===
La tratta ebbe un grande impatto economico nel mondo occidentale. Gli schiavi permisero lo sviluppo di vaste aree agricole nelle Americhe e lo sfruttamento di miniere a ritmi che sarebbero stati altrimenti impossibili. A loro volta, queste attività permisero l'accumulo dei capitali necessari alla rapida [[industrializzazione]] del continente. Pur osteggiato da diverse parti per motivi etici, lo schiavismo rimase in vigore fino a quando i vantaggi economici che esso comportava non furono messi in discussione da considerazioni di carattere politico. In particolare, è stato osservato che il [[Regno Unito]], che diede inizio al processo di abolizione dello schiavismo in tutto il mondo occidentale, utilizzava gli schiavi molto meno dei propri avversari politici (per esempio la [[Francia]], ma anche gli [[Stati Uniti d'America]]) e attraverso la guerra contro lo schiavismo giunse a espandere considerevolmente la propria area di influenza in Africa.<ref>[http://www.digitalhistory.uh.edu/historyonline/con_economic.cfm Digital History]</ref> Simili considerazioni permisero la vittoria degli abolizionisti in Francia.<ref>Guillaume Daudin « Profitability of slave and long distance trading in context : the case of eighteenth century France », Journal of Economic History, vol. 64, n°1, 2004</ref>
 
==Abolizione==
Uno dei risultati della [[Rivoluzione Francese]] è stata la crescita della sensibilità ai diritti umani. La Francia, non a caso, fu la prima nazione europea ad abolire la schiavitù nel 1794 – Napoleone la ri-legalizzò nel 1802, e venne poi abolita definitivamente nel 1848. Nel 1807 gli inglesi seguirono l'esempio d'oltremanica dichiarando illegale la tratta e scegliendo pene severe per chi venisse trovato a far mercato di schiavi.<ref>[http://www.pdavis.nl/SlaverBackground.htm The legal and diplomatic background to the seizure of foreign vessels]</ref> Nel 1833, il Regno Unito scelse di abolire la schiavitù in tutti i territori sottomessi alla corona inglese. Tutti i paesi europei seguirono questi esempi. Persino negli Stati Uniti si ebbe l'abolizione della schiavitù nel 1820, con una legge che equiparava il commercio di schiavi alla pirateria, crimine punibile con la pena di morte.<ref>[http://amistad.mysticseaport.org/library/govt.papers/legis/1820.congress.statute.html 1820 U.S. Law on Slave Trade]</ref>
La marina britannica venne quindi incaricata di fermare qualsiasi nave che trasportasse schiavi e di liberarli. Il “West Africa Squadron” – Squadrone dell'Africa Occidentale – riuscì a intercettare 1.600 navi di schiavisti e a liberare 150.000 schiavi tra il 1808 e il 1860.<ref>[http://www.bbc.co.uk/devon/content/articles/2007/03/20/abolition_navy_feature.shtml Sailing against slavery]</ref> Solo il Portogallo continuò per qualche tempo a commerciare schiavi dal Mozambico al Brasile. Per il 1850 la tratta atlantica era terminata.
Diverso il discorso per la tratta controllata dai paesi islamici. La tratta non solo continuò, ma ebbe un incremento vista la nuova disponibilità di schiavi. Ancora una volta furono gli inglesi, con la loro marina, a contrastare la tratta sull'oceano Indiano. La marina poco poté nel caso della tratta via terra, e fu poco efficace contro le piccole imbarcazioni – dhow - usate dai mercanti arabi. Queste imbarcazioni permettevano il trasporto di piccoli gruppi di schiavi con rotte costiere, e potevano facilmente sfuggire al controllo di navi d'alto mare. Il porto di Aden rimase un centro di smistamento di schiavi fino all'inizio del XX secolo. Ci sono arie testimonianze di visitatori in Yemen che suggeriscono che il commercio di schiavi sia continuato sino ai primi anni 1960.
All'interno del continente, la schiavitù non è mai realmente sparita. Abolita in quasi tutti i paesi, lo schiavismo persiste in Mauritania, Ciad, Sudan, Niger.<ref>[http://www.hrw.org/backgrounder/africa/sudanupdate.htm Human Rights Watch Slavery and Slave Redemption in the Sudan]</ref> In [[Mauritania]] almeno 600.000 persone – 20% della popolazione – vivono in schiavitù.<ref>[http://www.bbc.co.uk/worldservice/specials/1458_abolition/page4.shtml The Abolition season on BBC World Service]</ref><ref>[http://www.alertnet.org/thenews/newsdesk/L01877550.htm Poverty, tradition shackle Mauritania's slaves]</ref> In [[Niger]] la schiavitù è stata abolita nel 2003, ma ancora oggi l'8% della popolazione vive in schiavitù.<ref>[http://news.bbc.co.uk/1/hi/programmes/from_our_own_correspondent/4250709.stm Born to be a slave in Niger] By Hilary Andersson, BBC Africa Correspondent, Niger</ref><ref>[http://abcnews.go.com/International/Story?id=813618&page=1 The Shackles of Slavery in Niger]</ref>
Nuove forme di schiavitù sono apparse negli ultimi anni, specie nei paesi colpiti da guerre civili: Congo, Sierra Leone, Liberia, Angola, Mozambico. Donne e bambini, ma in alcuni casi anche uomini adulti, sono stati usati per attività logistiche dei vari eserciti e milizie contro la loro volontà. In altri casi, uomini e bambini sono stati usati – e lo sono ancora&nbsp;– per attività minerarie. Soprattutto quelle legate ai diamanti e altre pietre preziose. Inoltre, milioni di africani vivono in situazioni umane che potrebbero essere considerate di schiavitù. Come altro si potrebbe definire la vita degli abitanti delle baraccopoli che non godono di alcun servizio, guadagnano in media un dollaro al giorno e vivono in zone urbane che hanno costi di vita poco inferiori a quelli europei.
 
==Argomenti correlati==
[[Schiavitù moderna in Africa]]
 
==Note==
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==Collegamenti esterni==
* [http://www.britannica.com/blackhistory/article-24157 Welcome to Encyclopædia Britannica's Guide to Black History]
* [http://www.yale.edu/glc/events/cbss/Miers.pdf Twentieth Century Solutions of the Abolition of Slavery]
* [http://www.africanholocaust.net African Holocaust] African Slave trade and legacy
* [http://www.setallfree.net/ Set All Free - Act to end slavery] - British site commemorating 200 years since the passing of Abolition of the Slave Trade Act
* [http://www.ricenpeas.com/docs/kwesi_slave.html Rice N Peas] - Interview with an Ex-Slave
* [http://news.bbc.co.uk/2/hi/africa/3652021.stm Scale of African slavery revealed]
* [http://news.bbc.co.uk/2/hi/programmes/from_our_own_correspondent/3632203.stm Nigeria's 'respectable' slave trade]
* [http://news.bbc.co.uk/2/hi/africa/1122416.stm Africa's trade in children]
* [http://www.bbc.co.uk/worldservice/africa/features/storyofafrica/index_section9.shtml The story of Africa: Slavery]
* [http://www.ltscotland.org.uk/abolition/ Scotland and the Abolition of the Slave Trade - schools resource]
* [http://mondediplo.com/1998/04/02africa "The impact of the slave trade on Africa," Le Monde diplomatique]
* [http://blog.libero.it/wrnzla/6758397.html " Slavery in Ethiopia"] Abyssinian colonialism and slavery/slavery trade in Abyssinia/Ethiopia
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