Vanna Brosio e Samuel ben Judah ibn Tibbon: differenze tra le pagine

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{{Artista musicale
|nome = Vanna Brosio
|nazione = ITA
|genere = Musica leggera
|anno inizio attività = 1964
|anno fine attività = 2010
|note periodo attività =
|tipo artista = cantante
|immagine = Vanna Brosio.jpg
|didascalia = Vanna Brosio nel 1968
|etichetta = [[La voce del padrone]], [[GTA Records]], [[Miura (casa discografica)|Miura]], [[Variety (etichetta discografica)|Variety]], [[Rare (casa discografica)|Rare]], [[Fonit]], [[Cetra (casa discografica)|Cetra]], [[Eleven (casa discografica)|Eleven]], [[Dig-It]], [[Ciao Records]], [[Cristoforo Colombo Records]], [[Banana Records]], [[Good Vibes]], [[Top Records]], [[Giallo Records]]
|numero totale album pubblicati =
|numero album studio =
|numero album live =
|numero raccolte =
}}
{{Bio
|Nome = Giovanna "Vanna"Samuel
|Cognome = Brosioben Judah ibn Tibbon
|PostCognome = comunemente noto come '''Samuel ibn Tibbon''' ([[ebraico]]: שמואל בן יהודה אבן תבון, [[lingua araba|arabo]]: '''ابن تبّون''')
|ForzaOrdinamento = Brosio ,Vanna
|Sesso = FM
|LuogoNascita = TorinoLunel
|GiornoMeseNascita = 18 aprile
|AnnoNascita = 19431150
|LuogoMorte = TorinoMarsiglia
|GiornoMeseMorte = 19 giugno
|AnnoMorte = 20101230
|Attività = rabbino
|Epoca = 1900
|Attività2 = filosofo
|Attività = cantante
|Epoca = 1100
|Attività2 = conduttrice televisiva
|Epoca2 = 1200
|Attività3 = attrice
|Nazionalità = italianafrancese
|FineIncipit = , [[rabbino]], [[filosofia|filosofo]] religioso e [[medicina|medico]] [[ebraismo|ebreo]] residente in [[Linguadoca (provincia)|Languedoc]], noto per le sue traduzioni di [[letteratura rabbinica]], specialmente dell'opere di [[Maimonide]], dall'[[lingua araba|arabo]] all'[[ebraico]]
}}
 
[[File:Moreh Nevukhim.jpg|thumb|right|"Guida dei perplessi" di Maimonide, tradotta in ebraico da Samuel ben Judah ibn Tibbon; in una copia eseguita a Barcellona nel 1348]]
 
== Biografia ==
Ricevette un'educazione [[ebraismo|ebraica]] in [[letteratura rabbinica]] da suo padre, [[Judah ben Saul ibn Tibbon]], e altri maestri di [[Lunel]] gli insegnarono la [[medicina]], nonché altre scienze e conoscenze [[secolarismo|secolari]] del mondo [[cultura araba|arabo]] del suo tempo. Successivamente, visse in diverse città della [[Midi (Francia)|Francia meridionale]] (nel 1199 a [[Béziers]], nel 1204 ad [[Arles]]) e viaggiò a [[Barcellona]], [[Toledo]] e persino [[Alessandria d'Egitto]] (1210-1213). Alla fine si stabilì a [[Marsiglia]]. Alla sua morte, il suo corpo fu trasportato a [[Gerusalemme]] e sepolto a [[Tiberiade]].
Figlia di un noto antiquario torinese si appassiona alla musica sin da ragazzina, mentre frequenta il liceo artistico e aiuta nel tempo libero il padre nella sua attività; il negozio di famiglia si trova in via Verdi, di fronte alla sede della [[Rai]], e viene notata per la sua decisamente bella presenza, per cui le viene proposto di partecipare come comparsa e figurante a programmi lì realizzati. Da questo primo contatto col mondo dello spettacolo inizia per Vanna la carriera di fotomodella, che la porta spesso a lavorare a [[Milano]], dove partecipa anche come attrice ad alcuni fotoromanzi e spot pubblicitari; la sua passione è però la musica: dotata di una voce esile ma gradevole, inizia ad esibirsi nella sua città e a Milano, e durante l'estate del [[1963]] si esibisce anche alla ''Bussola'' di [[Viareggio]].
 
== Opere originali ==
Qui viene notata da [[Bruno Martino]], che si interessa a lei per procurarle un provino discografico presso [[La Voce del Padrone]], etichetta che la mette sotto contratto e con cui debutta nel [[1964]] con il primo 45 giri, [[Come mio padre/Sulla spiaggia non si può]], due brani scritti da [[Mogol]] e [[Pino Massara]], seguito dal secondo, con ''E ora te ne vai'', scritto da [[Giorgio Conte (cantante)|Giorgio]] e [[Paolo Conte]]. Nel [[1965]] [[Mike Bongiorno]] la convoca come valletta per il suo [[programma televisivo|programma]] ''[[La fiera dei sogni]]'', e questo impegno televisivo rallenta la sua attività di cantante (nelle cronache rosa appaiono numerosi articoli riguardo al suo flirt con il presentatore); nello stesso anno debutta come attrice cinematografica in [[Viale della canzone]], pellicola diretta da [[Tullio Piacentini]]. È tra i cantanti scelti da [[Giorgio Gaber]] per le sei puntate del programma televisivo di Rai2 ''[[Le nostre serate]]'' (dicembre 1965 - gennaio 1966).<ref>Fondazione Giorgio Gaber, televisione: 1965 Le nostre serate, programma in 6 puntate condotto da Giorgio Gaber</ref>
Nel 1213, a bordo di una nave che ritornava da Alessandria, compose ''Biur meha-Millot ha-Zarot,'' una spiegazione dei termini filosofici della ''[[Guida dei perplessi]]'' di Maimonide.
[[File:Vanna Brosio 72.jpg|thumb|left|Vanna Brosio nel 1972]]
 
Mentre terminava la sua traduzione in [[Lingua ebraica medievale|ebraico]] della ''Guida'' (scritta originalmente in arabo, scrisse un [[glossario]] alfabetico delle parole straniere che aveva usato nella sua traduzione. Nell'introduzione del glossario, divide tali parole in cinque classi:
Torna ad incidere nel [[1967]] per la [[GTA records]], etichetta legata al [[Clan Celentano]], due brani con le parole scritte da [[Alberto Testa (paroliere)|Alberto Testa]] e le musiche di [[Gianni Boncompagni]] (''Con la faccia all'ingiù'') e [[Rinaldo Cozzoli]] (''Un po' di malinconia'') questi due brani fanno parte della colonna sonora del film ''Cupido 7''; è in questo periodo che le riviste di gossip si occupano nuovamente di lei, questa volta per una sua storia d'amore con [[Renzo Arbore]]. Nel [[1968]] passa alla [[Miura (casa discografica)|Miura]], per cui pubblica ''[[Non sei bello ma sei simpatico/L'amore è dappertutto]]'', prodotto da [[Alberto Testa (paroliere)|Alberto Testa]] e con arrangiamenti in stile anni '30 e le liriche sempre scritte da Testa. Per la [[Variety (etichetta discografica)|Variety]] incide poi nel [[1969]] ''Il primo giorno di primavera'', che però ottiene molto più successo nella versione dei [[Dik Dik]], mentre l'anno successivo è la volta di ''Le mele verdi'', cover di ''Little Green Apples'' di [[Bobby Russell]]. Passa poi alla [[Rare (casa discografica)|Rare]], etichetta francese di proprietà della [[Barclay]], con cui pubblica altri due 45 giri.
# Parole principalmente dall'arabo;
# Parole rare che si trovano nella [[Mishnah]] e nella [[Gemara]];
# Verbi e aggettivi ebraici derivati da sostantivi per [[analogia (linguistica)|analogia]] con l'arabo;
# [[Omonimi]], usati con significati speciali;
# Parole alle quali venivano dati nuovi significati per analogia con l'arabo.
 
Ibn Tibbon fornisce inoltre una lista di correzioni che desiderava venissero fatte sulle copie della sua traduzione della ''Guida''. Il glossario dà non solo una breve spiegazione di ogni parola con la sua origine, ma anche in molti casi una definizione scientifica con esempi.
Negli [[anni 1970|anni settanta]] si dedica anche all'attività di presentatrice televisiva: dopo avere affiancato [[Raffaele Pisu]] nel varietà ''[[Come quando fuori piove (programma televisivo 1971)|Come quando fuori piove]]'', ottiene popolarità conducendo insieme a [[Nino Fuscagni]] il programma della [[Rai]] ''[[Adesso musica]]'' dal [[1972]] al [[1976]]; non abbandona comunque l'attività di cantante, continuando ad incidere vari 45 giri. Il [[1975]] è l'anno della collaborazione con [[Enzo Jannacci]], che scrive per lei le due canzoni del 45 giri ''[[Una vita difficile/Una lettera]]''. Nei primi anni Ottanta conduce in radio ''Canzoni per tutti'', programma di intrattenimento musicale che prima di allora non comprendeva un commento in voce ai brani presentati. Di questo periodo è anche un singolo cantato in coppia con [[Augusto Martelli]] intitolato ''Colpa di un disco''.
 
Samuel ibn Tibbon scrisse un commentario dell'intera [[Bibbia]], ma se ne conoscono solo le seguenti porzioni:
Nel [[1983]] conduce la prima edizione di [[Napoli prima e dopo]] mentre per la stagione [[1984]]/[[1985]], viene scelta da [[Aldo Biscardi]] come valletta per "''[[Il Processo del Lunedì]]''" in onda su [[Rai 3]]. L'impegno con lo sport prosegue per tutti gli [[anni 1980|anni ottanta]] nella trasmissione "''Domenica Gol''" e nei Mondiali di calcio con i programmi "''90° Mondiali''" ([[1990]]) e ''Processo ai Mondiali'' del [[1994]], quest'ultimo ancora in onda su Rai Tre. A metà degli [[anni 1990|anni novanta]], conduce anche rubriche sportive quotidiane come ''Sport Sera'' della Testata Giornalistica Sportiva della [[Rai]]. Nel [[1998]] la [[Giallo Records]] pubblica, in un cd antologico, 4 canzoni del periodo [[Variety (etichetta discografica)|Variety]], tra cui un inedito del [[1969]] scritto da [[Claudio Daiano]], ''La nostra storia finisce qui''.
* ''Ma'amar Yikkawu ha-Mayim'', un trattato filosofico in 22 capitoli su ''[[Libro della Genesi|Genesi]]'' I:9. Contiene temi fisici e metafisici, con un'interpretazione allegorico-filosofica dei passi biblici citati.
* Un commentario filosofico di ''[[Ecclesiaste]]'', citato da Samuel nell'opera precedente (p.&nbsp;175) e del quale rimangono numerosi manoscritti.
* Un commentario del ''[[Cantico dei cantici]]''.
 
Samuel ibn Tibbon era un ardente seguace di Maimonide e delle sue interpretazioni allegoriche della [[Bibbia ebraica|Bibbia]]; diceva infatti che molte narrative della Bibbia dovevano essere considerate semplicemente delle parabole ("meshalim") e le leggi religiose come guide ("hanhagot") per una vita spirituale più elevata. Tali affermazioni, non rare nel suo tempo, sollevarono l'ira degli aderenti all'interpretazione letterale del [[Tanakh]], coloro che formavano il gruppo anti-maimonideo<ref>[[Maimonide]] per ulteriori particolari.</ref>
Muore nel giugno del [[2010]] a [[Torino]] dopo una lunga malattia. Il suo [[funerale]] viene celebrato il 21 giugno nella chiesa di [[Piossasco]], piccolo centro del Torinese dove si era ritirata a vita privata nella casa dell'anziana madre<ref>settimanale ''L'Eco del Chisone'' del 23/6/2010, p.25</ref> a partire dalla metà degli anni Novanta.
 
== Vita privataTraduzioni ==
La reputazione di Samuel si basa non sui suoi scritti, ma sulle sue traduzioni, specialmente quella della ''[[Guida dei perplessi]]'' di Maimonide, fatta nel 1190 (la traduzione in [[ebraico]] si intitola ''[[Moreh Nevukhim]]'').
Negli anni sessanta, dopo un flirt con [[Mike Bongiorno]], ha avuto una lunga relazione con lo showman [[Renzo Arbore]].
 
Prima di finire tale difficile lavoro, Samuel consultò Maimonide parecchie volte per lettera, in merito a certi passaggi difficili. Le risposte di Maimonide, alcune delle quali sono scritte in [[Lingua araba|arabo]] e furono successivamente tradotte in [[ebraico]], forse da Samuel stesso, lodano l'abilità del traduttore e riconoscono la sua padronanza della [[lingua araba]]; un'abilità sorprendente per una persona che viveva in [[Francia]]. Dopo avergli fornito alcune regole generali per la traduzione dall'arabo all'ebraico, Maimonide gli spiega i passaggi in dubbio, rendendoglieli nella seconda lingua.
== Discografia ==
{{W|professionisti televisivi|arg2=discografie|giugno 2015|[[Wikipedia:Modello di voce/Artisti musicali#Discografia]]}}
=== Singoli ===
*[[1964]]: [[Come mio padre/Sulla spiaggia non si può]] ([[La Voce del Padrone]], mq 1884)
*[[1964]]: [[Non rispondo di me/Ed ora te ne vai]] ([[La Voce del Padrone]], mq 1925)
*[[1967]]: [[Con la faccia all'ingiù/Un po' di malinconia]] ([[GTA Records]], PON NP 40060)
*[[1968]]: [[Non sei bello ma sei simpatico/L'amore è dappertutto]] ([[Miura (casa discografica)|Miura]], PON NP 40077)
*[[1969]]: [[Il primo giorno di primavera/Il vento suonava l'arpa]] ([[Variety (etichetta discografica)|Variety]], FNP-NP 10123)
*[[1970]]: [[Le mele verdi/Proibito ricordare]] ([[Variety (etichetta discografica)|Variety]], FNP-NP 10143)
*[[1971]]: [[Te lo dirò in confidenza/Veleno]] ([[Rare (casa discografica)|Rare]], RAR NP 77565)
*[[1972]]: [[Oggi, domani, sempre/L'amore è un'invenzione]] ([[Rare (casa discografica)|Rare]], RAR NP 77578)
*[[1973]]: [[Viva noi/Vorrei essere un gabbiano]] ([[Fonit Cetra|Fonit]], SPF 31305)
*[[1975]]: [[Una vita difficile/Una lettera]] ([[Fonit Cetra|Fonit]], SP 1592)
*[[1976]]: [[La montagna/Ho sognato di te]] ([[Fonit Cetra|Cetra]], SP 1617)
*[[1977]]: [[Colpa di un disco/Colpa di un disco (strumentale)]] ([[Eleven (casa discografica)|Eleven]], EL 63)
*[[1978]]: [[L'aquilone/L'aquilone (strumentale)]] ([[Dig-It]], DG 1177)
*[[1980]]: [[Non rompere/Non rompere (strumentale)]] ([[Ciao Records]], 504; inciso con lo pseudonimo ''G. Bri'')
*[[1981]]: [[Indovina indovinello/Caldo come neve]] ([[Cristoforo Colombo Records]], CCRC 43006)
*[[1982]]: [[Frutta fuori stagione/La solita storia]] ([[Banana Records]], BAN 5045021)
*[[1984]]: [[Ho la testa nel pallone/Ho la testa nel pallone (strumentale)]] ([[Good Vibes]], PM 45003)
*[[1985]]: [[Dai campione/Dai campione (strumentale)]] ([[Top Records]], TP 66001)
 
La traduzione di Samuel ibn Tibbon è preceduta da un'introduzione. In essa spiega il motivo della sua impresa, dicendo che gli studiosi di [[Lunel]] gli avevano insistentemente chiesto una traduzione della ''Moreh''. Come ausili per la sua traduzione, Samuel menziona le traduzioni ebraiche di suo padre [[Judah ben Saul ibn Tibbon]] (che chiama "il Padre dei Traduttori"), scritti sulla traduzione in arabo e le opere in arabo della sua biblioteca. Samuel scrisse anche un indice dei versetti biblici citati nella ''Moreh''.
=== Partecipazioni ===
*[[1996]] - [[Alto volume 2° 1967-1971]] ([[Giallo Records]], FS 1016/2; Vanna Brosio è presente con quattro brani, tra cui l'inedito ''La nostra storia finisce qui'', del [[1969]])
 
== FilmografiaCaratteristiche ==
Le principali distinzioni della traduzione di Samuel sono la sua accuratezza e fedeltà al testo originale. Sia che uno approvi o disapprovi l'introduzione di certe parole arabe in ebraico, e il fatto che, per analogia con l'arabo, egli assegni a certe parole ebraiche dei significati differenti da quelli accettati, la levatura della sua opera non può essere messa in discussione.
*''[[Dal sabato al lunedì]]'', regia di [[Guido Guerrasio]] (1962)
*''[[Viale della canzone]]'', regia di [[Tullio Piacentini]] (1965)
*''[[Mercanti di vergini]]'', regia di [[Renato Dall'Ara (regista)|Renato Dall'Ara]] (1969)
*''[[Il caso "Venere privata"]]'', regia di [[Yves Boisset]] (1970)
*''[[Bianchi cavalli d'agosto]]'', regia di [[Raimondo Del Balzo]] (1975)
*''[[Le braghe del padrone]]'', regia di [[Flavio Mogherini]] (1978)
 
Specialmente ammirevole è l'accuratezza con la quale le idee astratte di Maimonide vengono riprodotte in [[ebraico]], una lingua usata dal [[popolo ebraico]] essenzialmente per esprimere idee concrete. Quando iniziò la lotta tra maimonidei e anti-maimonidei, Samuel non sfuggì al rimprovero di aver diffuso le idee di Maimonide.
== Note ==
<references />
 
Samuel tradusse anche le seguenti opere di Maimonide:
== Bibliografia ==
# Un trattato sulla [[Risurrezione]] col titolo ebraico "''Iggeret''" o "''Ma'amar Tehhiyath ha-Metim''";
* Autori Vari (a cura di [[Gino Castaldo]]), ''Dizionario della canzone italiana'', ed. Curcio, 1990; alla voce ''Brosio Vanna'', di [[Enzo Giannelli]], pag. 222
# Un commentario della [[Mishnah]] sul [[Pirkei Avoth]], compresa l'introduzione psicologica, intitolata "Shemonah Perakim" (gli Otto Capitoli);
# I "[[Moshe ben Maimon#I 13 principi della fede|Tredici Principi della Fede]]" (originalmente parte del suo commentario della Mishnah sul trattato ''Sanhedrin'', cap. 10)
# Una lettera al suo discepolo [[Joseph ben Judah ibn Aknin]].
 
Samuel tradusse anche i seguenti scritti di altri autori arabi:
# Il commentario di [[Ali ibn Ridwan]] sulla "Ars Parva" di [[Galeno]] (secondo il "Paris MS. 1114"), traduzione completata nel 1199 a Béziers<ref>Steinschneider, "Hebraeische Uebersetzung" p. 734.</ref>
# Tre brevi trattati di [[Averroè]], col titolo "Sheloshah Ma'amarim"<ref>Curato da J. Herez, con la traduzione [[lingua tedesca|tedesca]]: "Drei Abhandlungen über die Conjunction des Separaten Intellects mit den Menschen von Averroes, aus dem Arabischen Uebersetzt von Samuel ibn Tibbon", [[Berlino]], 1869). Samuel tradusse questi tre trattati sia come appendice al suo commentario sull'Ecclesiaste (''vide supra''), che separatamente (Steinschneider, ''ibidem'', p. 199).</ref>
# La traduzione araba fatta da Yahya ibn Batrik dell'opera di [[Aristotele]] intitolata ''[[Fisica (Aristotele)|Meteora]]'', col titolo "Otot ha-Shamayim" (citata anche come "Otot 'Elyonot"), tradotta mentre ritornava da [[Alessandria d'Egitto]], tra le due isole di [[Lampedusa]] e [[Pantelleria]]. Esiste tuttora in diversi manoscritti. La prefazione e l'inizio del testo sono stati stampati per i tipi di Filipowski (circa 1860) come [[specimen]]. Samuel fece questa traduzione su richiesta di Joseph ben Israel di [[Toledo]], da una cattiva traduzione araba di Batrik<ref>Steinschneider, ''ibidem'', p. 132.</ref>.
 
== Note ==
<references/>
 
== AltriVoci progetticorrelate ==
* [[Ibn Tibbon]]
{{interprogetto}}
 
== Collegamenti esterni ==
*[http://plato.stanford.edu/entries/tibbon/ Voce sulla ''Stanford Encyclopedia''] {{en}}
* {{Sito ufficiale}}
*[https://web.archive.org/web/20120219084634/http://www.targum.com/excerpts/shemonah_perakim.html Traduz. inglese degli 8 capitoli di Maimonide] {{en}}
* {{cita web|url=http://www.pagine70.com/vmnews/wmview.php?ArtID=440|titolo=Intervista a Vanna Brosio realizzata dal sito Pagine70|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20121120220836/http://www.pagine70.com/vmnews/wmview.php?ArtID=440|dataarchivio=20 novembre 2012}}
*Questa voce incorpora testo di una pubblicazione ora nel [[dominio pubblico]]: Max Schloessinger, Isaac Broydé e Richard Gottheil (1901–1906). [http://www.jewishencyclopedia.com/view.jsp?artid=52&letter=I "Ibn Tibbon"]. [[Jewish Encyclopedia]].
 
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[[Categoria:GruppiEbrei e musicisti del Piemonte|Brosio, Vannafrancesi]]
[[Categoria:Letteratura rabbinica]]
[[Categoria:Traduttori dall'arabo]]