Chiesa di Maria Santissima Assunta (Soleto) e Wikipedia:Pagine da cancellare/Conta/2019 luglio 23: differenze tra le pagine

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|Religione = [[Chiesa cattolica romana|cattolica]]
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|Architetto = [[Adriano Preite]]
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}}
 
La '''chiesa di Maria Santissima Assunta''' è la chiesa matrice (o collegiata) di [[Soleto]] in [[provincia di Lecce]]. Fa parte dell'[[arcidiocesi di Otranto]].
 
== Storia ==
Come si legge sulla facciata settentrionale del campanile nuovo (''Adrianus Preite a Cupert fecit'') il costruttore fu l'architetto [[Adriano Preite]] da [[Copertino]]. Dopo il [[Terremoto di Nardò del 1743|terremoto]] del [[1743]], che danneggiò gravemente il lato sud-est inclusa la torre campanaria ed il coro, trascorsero alcuni decenni di tentativi di riparazioni prima che si decidesse nel [[1781]] di demolire completamente la vecchia chiesa medioevale a cinque navate .
 
Nel [[1783]] iniziarono i lavori sul lato nord, nel [[1786]] completato il tetto e nel [[1787]] la sacrestia. I costi della costruzione furono in parte sostenuti dal Capitolo della Chiesa ed in parte dall'Università (oggi diremmo Comune) oltre che con donazioni di privati benestanti ed una tassa voluta dall'arciprete Giuseppe Castrì e dal sindaco Giuseppe Oronzo Salvatori. Dopo il completamento della matrice di Sternatia nel [[1790]] il Preite spostò alcune maestranze nel cantiere di Soleto per accelerare i lavori.
Solo nel [[1796]] fu ultimato l'altare maggiore e nel [[1795]] la nuova torre campanaria. Nel [[1797]] fu issata la campana mezzana, nuova di zecca, fusa a Soleto (nel giardino del Convento) da Michele Olita di [[Pignola]].
 
Dopo la morte del Preite nel [[1804]] i lavori continuarono fino al [[1836]] con la costruzione di altri altari e solo nel [[1849]] la chiesa fu completata con l'altare dell'Assunta. Finalmente nel [[1860]] fu fusa a [[Martano]] e posta in opera la campana grande da Angelo Cardellicchio di [[Lizzano]] con i resti della vecchia e altro metallo fatto venire da [[Taranto]].
 
La storia della Chiesa e dei suoi altari è importante per ricostruire le dinamiche religiose-culturali che portarono a sostuituire altari e santi legati alla tradizione greca con quelli voluti dal Concilio di Trento come il culto di S.Antonio introdotto dai frati francescani dopo il 1600<ref>Vedi L.Manni capitolo sulla storia della chiesa di Maria SS Assunta nel volume a cura di Don Pantaleo Rossetti - 2011</ref>.
 
La descrizione della chiesa medioevale a cinque navate (le due laterali con copertura a volta, le tre intermedie con tetto a capriate), è contenuta nella relazione della [[visita pastorale]] dell'[[arcivescovo di Otranto]] Lucio De Morra effettuata nel [[1607]] (''quinque naves continere, tres sub tecto et reliquas sub fornicibus''). La navata centrale era sostenuta da otto grandi colonne, quattro da una parte e quattro dall'altra, su cui erano voltati gli archi e su questi innalzate le pareti che reggevano il tetto.
È probabile che le due navate laterali a volta furono aggiunte dopo il 1425 da Giovanni Antonio Orsini del Balzo che nello stesso periodo completò l'ultimo piano della guglia e fece allungare anche la navata centrale di S. Caterina a Galatina aggiungendovi un'abside ottagonale.
 
Alla fine del'500 fu costruito un campanile nuovo sul lato sud-est della chiesa descritto nella stessa visita pastorale del 1607 e crollato dopo il terremoto del 1743. Nel 1698 furono fatti altri lavori per allargare il lato sud della chiesa e ricavare spazio per nuovi altari e fu costruito il Cappellone con al centro l'altare del SS Sacramento, ancora oggi esistente e dal quale si può dedurre la ricchezza e la grandiosità degli altari nel periodo barocco.
 
== Descrizione ==
Rialzata di diversi gradini rispetto al piano stradale è costituita da tre navate divise in quattro [[campate]], con [[transetto]], [[presbiterio]] e un'[[abside]] quasi semicircolare. Tutti gli ambienti sono coperti da volte a stella che, nella navata centrale, sono evidenziate da rosette scolpite e si susseguono intervallate da [[archi a tutto sesto]] che irrigidiscono la struttura. La navata centrale, più alta rispetto alle laterali, è illuminata da quattro finestre poste in ciascuna delle pareti rialzate.<br />La porta principale è collocata a ovest in una facciata incompleta, asimmetrica e soprattutto offuscata dalla maestosa guglia orsiniana.
L'ipotesi della facciata non completata è nella presenza a destra della guglia di 7 conci di tufo sporgenti in maniera alternata da raccordarsi con la parte di facciata mancante.<br />Entrando da questa porta troviamo sulla '''navata destra''' gli altari di:
 
- [[San Francesco da Paola]],costruito nel 1706 con donazione di Domenico Pace, poi smontato prima della costruzione della nuova chiesa e rimontato nel 1859 a spese del barone Bonaventura Sergio, erede del fondatore.Dell'antico altare sono rimaste le due colonne centrali con la statua del santo.
 
- [[San Paolo]] (già del S.S.Sacramento) entro un cappellone fatto costruire nel [[1704]] dall'omonima Confraternita sotto il priorato di Domenico Pace.Al centro dell'altare la tela di S.Paolo del 1778.
 
- [[San Luigi]] opera di stile neoclassico di [[Pasquale Manni]] nel 1836 con tela di S.Luigi attribuita a Maria Rachele Lillo del 1810
 
- [[Madonna dei Chiodi]] erroneamente detto della [[Madonna dei Fiori]] attribuibile per analogia col precedente a [[Pasquale Manni]] nel 1836 con tela autografa di Maria Rachele Lillo del 1810 in cui è rappresentato [[Sergio e Bacco|S.Sergio martire]] (un soldato di alto rango che non rinnega la sua fede). Di patronato della famiglia Sergio che aveva qui le sue sepolture.
 
Nel braccio destro del [[transetto]] vi è l'altare di [[Santa Veneranda]], realizzato nel [[1836]] per la famiglia Salomi e completato da Pasquale Manni con la balaustra del 1837. Sulla base dell'altare vi è lo stemma di famiglia (bipartito con leone rampante a sinistra e colomba a destra). Nella tela di Maria Rachele Lillo è raffigurata anche la committente Rosa Favale moglie di Angelo Salomi.
 
Nella parte sinistra del '''transetto''' vi è l'altare del [[Santissimo Sacramento]] realizzato nel [[1836]] dello scultore [[Pasquale Manni]].
 
Lungo le pareti, settentrionale e meridionale, sono collocati rispettivamente gli altari dell'[[Madonna Assunta|Assunta]], completato in ritardo nel [[1849]] per una lite con lo scultore, e di [[Sant'Antonio da Padova]] dei primi dell'800 in stile neoclassico del quale solo il tabernacolo (autografato) è attribuibile allo scultore Pasquale Manni.
 
Al centro l'altare maggiore del 1796 attribuibile a [[Emanuele Orfano]] di [[Alessano]] decorato con dorature nel 1843 dall'arciprete Giuseppe Campa. Dietro l'altare maggiore vi è un coro ligneo di 20 seggi del 1809 che sostituitì quello del 1607 smontato nel 1781 per la demolizione della vecchia chiesa e poi andato disperso.
 
Sulla '''navata sinistra''' partendo dal transetto vi sono gli altari di:
 
- [[Immacolata Concezione|Immacolata]] replica dell'altare della Madonna dei Chiodi attribuibile per analogia a [[Pasquale Manni]] nel 1836 con tela di Maria Rachele Lillo.
 
- [[Madonna del Rosario]] voluto dalla famiglia Carrozzini nel 1836 ed autorizzato dal Vescovo di Otranto nel 1858 come sepoltura gentilizia.
 
In fondo alla navata sinistra, dopo la porta laterale esposta a nord, è presente un fonte battesimale del [[XVII secolo]] decorato in pietra leccese con [[putti]]ni, ghirlande, foglie e fiori, sopra il quale si erge una piramide lignea contenente l'acqua lustrale.
 
Dell'originario edificio sacro rimangono:
*il marmoreo fonte battesimale per immersione, secondo il rito orientale, realizzato nel [[XIV secolo]] e decorato con foglie di acanto e quattro angioletti sporgenti oggi utilizzato come acquasantiera e posto di fronte all'entrata laterale;
*il leggio del coro ([[1624]]) su cui è incisa la rappresentazione della vecchia chiesa;
*il pulpito scolpito in legno di noce nel [[1703]] da Matteo Gervasio su una base precedente (1600-1648);
*la tela della Vergine del Rosario attribuita al galatinese Lavinio Zappa ([[1580]]). In questa tela è riconoscibile in primo piano, a sinistra accanto a [[San Domenico]], il filosofo soletano [[Matteo Tafuri]] con il rosso copricapo dell'[[Sorbona|Università parigina]]. Subito sotto il penultimo arciprete di rito greco Nicola Viva e l'arcivescovo [[Pietro Antonio Di Capua]] ed in primo piano il [[papa Pio V]] e il re di Spagna [[Filippo II di Spagna|Filippo II]]. A destra invece sono rappresentati la regina di Spagna, [[Anna d'Asburgo (1549-1580)|Anna d'Austria]] (moglie e nipote di Filippo II); alla sua sinistra la zia Eleonora sorella di [[Carlo V]], subito sopra i conti di Soleto Niccolò Bernardino Sanseverino con la moglie [[Isabella della Rovere]] principessa di [[Urbino]], [[Santa Caterina da Siena]] ed alcune popolane. Infine in basso a destra un'infedele convertita.
 
La chiesa è addossata alla trecentesca [[Guglia di Raimondello]] ed è stata completamente restaurata nel decennio 2000-2010.
Nel rifacimento del pavimento in ''pietra di Soleto'' sono state rinvenute otto botole di marmo, sette nella navata sinistra ed una in quella destra, che racchiudono altrettanti spazi destinati a sepolture fino al 1894.
 
==Galleria d'immagini==
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Immagine:Chiesa Assunta Soleto.gif|Interno prima del restauro
Immagine:Interno chiesa madre di Soleto.jpg|Interno dopo il restauro
Immagine:Chiesa madre di Soleto esterno.jpg|Vista laterale
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==Note==
<references/>
 
== Bibliografia ==
*Zacchino V. Berger M. ''Paesi e figure del vecchio Salento'' vol.secondo Congedo editore Galatina 1980
*Manni Luigi ''La Guglia di Soleto - Storia e conservazione'' Congedo editore Galatina 1994
*Archivio Vescovile di Otranto ''Visite apostoliche effettuate negli anni 1607-1611-1624-1637''
*Archivio Parrocchiale di Soleto ''Stato della Collegiata Chiesa Maria SS Assunta - anno 1781''
*Rossetti Pantaleo (a cura di) ''Maria SS.ma Assunta Soleto'' Editrice Salentina Galatina 2011
 
== Collegamenti esterni ==
*{{cita web|http://www.comune.soleto.le.it/Photo%20Gallery.htm|Photo Gallery su Sito ufficiale Comune di Soleto}}
*{{cita web|http://culturasalentina.wordpress.com/2010/03/02/i-personaggi-della-battaglia-di-lepanto-e-la-madonna-del-rosario|Analisi della tela Madonna del Rosario}}
 
{{salento}}
{{portale|architettura|cattolicesimo}}
 
[[Categoria:Chiese di Soleto|Maria Santissima Assunta]]
[[Categoria:Chiese dedicate a Maria assunta in cielo|Soleto]]