M.12 (dirigibile) e Utente:Michele Lazzari/Sandbox/Daniela Amaldi: differenze tra le pagine

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{{Bio
{{Infobox aeromobile
|Nome = Daniela
|Aeromobile = dirigibile
|Cognome = Amaldi
|Nome = M.12
|Sesso = F
|Immagine =
|LuogoNascita = Napoli
|Didascalia =
|GiornoMeseNascita =
<!-- Descrizione -->
|AnnoNascita =
|Tipo = Militare da bombardamento
|LuogoMorte =
|Equipaggio =
|GiornoMeseMorte =
|Progettista = [[Gaetano Arturo Crocco]]
|AnnoMorte =
|Costruttore = {{bandiera|ITA 1861-1946}} [[Stabilimento Costruzioni Aeronautiche]]
|Attività = insegnante
|Cantieri = Campi Bisenzio
|Attività2 = arabista
|Data_ordine =
|Nazionalità = italiana
|Data_impostazione =
|Data_varo =
|Data_accettazione =
|Data_primo_volo = 24 aprile [[1917]]
|Matricola =
|Data_entrata_in_servizio =
|Data_ritiro_dal_servizio = <!--Radiato il -->
|Voli =
|Destino_finale = perso in combattimento il 23 luglio 1917
|Utilizzatore_principale = {{bandiera|ITA 1861-1946}} [[Regio Esercito]]
|Proprietario =
|Altri_utilizzatori =
|Esemplari =
|Costo_unitario =
|Sviluppato_dal =
|Altre_varianti =
<!-- Dimensioni e pesi -->
|Tavole_prospettiche =
|Struttura = Dirigibile semirigido
|Lunghezza = {{M|81,25||m}}
|Diametro = 17,00 m
|Altezza =
|Volume = {{M|12500||m3}}
|Gas = [[idrogeno]]
|Rivestimento = [[tela]]
|Peso_a_vuoto =
|Peso_carico =
|Peso_max_al_decollo =
|Passeggeri =
|Cabine =
|Capacità = Carico utile: {{M|4,950||t}}
|Capacità_combustibile =
<!-- Propulsione -->
|Motore = 2 motori [[Maybach-Motorenbau|Maybach]]-[[Itala (azienda)|Itala]] D.2
|Potenza =2x220&nbsp;[[cavallo vapore|CV]] ciascuno
|Spinta =
<!-- Prestazioni -->
|Velocità_max = {{M|65||kmh}}
|Velocità_crociera =
|Velocità_salita =
|Autonomia = 12 ore
|Raggio_azione =
|Quota_servizio =
|Tangenza = 5&nbsp;000&nbsp;m
<!-- Armamento -->
|Mitragliatrici =
|Cannoni =
|Bombe =
<!--Impieghi sperimentali
e di ricerca -->
|Impieghi_sperimentali =
<!-- Record e primati -->
|Record =
|Altro_campo =
|Altro =
|Note =
|Ref = dati tratti da ''I dirigibili italiani''<ref name=P2p138>{{Cita|Pesce 1982|p.138}}.</ref>
}}
Il dirigibile '''M.12''' era un [[Dirigibile#Dirigibile rigido|dirigibile di tipo semirigido]] costruito in [[Italia]] dallo [[Stabilimento Costruzioni Aeronautiche]] di [[Roma]] nella seconda metà degli [[anni 1910|anni dieci]] del [[XX secolo]] per scopi militari. L<nowiki>'</nowiki>''M.1'' apparteneva alla "Classe M", sottotipo da "Alta Quota", progettata dall'ingegnere [[Gaetano Arturo Crocco]]. L'aeronave effettuò un totale di 12 ascensioni, di cui una in missioni di [[guerra]], per complessive 22 ore e 45 minuti di volo.
 
== Storia del progettoBiografia ==
È figlia dei [[Fisica|fisici]] [[Edoardo Amaldi]] e [[Ginestra Giovene]], nipote del matematico [[Ugo Amaldi]] e sorella del fisico [[Ugo Amaldi (fisico)|Ugo Amaldi]].
Dopo aver prodotto i primi dirigibili della Classe M, fu sviluppato una specifica versione da "Alta Quota", dotata di motori Maybach-Itala D.2 da 220 CV, capace di arrivare ad una quota di 4.500&nbsp;m con punte fino ai 5.000&nbsp;m.<ref name=C6p2>{{Cita|Cocconcelli 2016|p.2}}.</ref> Lo studio dei nuovi criteri di impiego portò, nel [[1917]], alla costituzione di un Comando Cantieri Dirigibili retto dal [[maggiore]] [[Giuseppe Valle]].<ref name=C6p2/> Questo comando ebbe, da subito, il compito di stabilire i criteri del loro utilizzo, privilegiando l'azione offensiva contro le basi logistiche del nemico.<ref name=C6p2/> Il dirigibile ''M.12'', appartenente al "tipo M Alta Quota"<ref name=P2p58>{{Cita|Pesce 1982|p.58}}.</ref>, dotato di involucro pesante, fu realizzato dalle [[Officine Savigliano]] tra la fine del [[1916]] e l'inizio del [[1917]].<ref name=C6p2/> Lo scheletro [[Metallo|metallico]] fu successivamente inviato presso l'aeroscalo di [[Campi Bisenzio]] dove fu assemblato e rivestito con l'involucro prodotto presso lo Stabilimento Costruzione Aeronautiche di [[Roma]].<ref name=C6p2/> La prima ascensione avvenne a [[Firenze]] il 27 aprile 1917, al comando del capitano Tullio Biffi,<ref group=N>Insieme a lui si trovavano sulla navicella il vicecomandante, capitano Massari, il capitano Forges Davanzati posizionato nella postazione del mitragliere sopra l'involucro, il sottotenente Dal Pozzo, i motoristi operaio Cencioni, soldato Massero, soldato Benedetto. Inoltre si trovavano a bordo come passeggeri il capitano Munari e il sergente Fornaciari.</ref> con a bordo il progettista [[tenente colonnello]] [[Gaetano Arturo Crocco]].<ref name=C6p2/> Durante l'ascensione dell'8 maggio venne provato l'armamento di bordo ed eseguito un bombardamento simulato.<ref name=C6p3>{{Cita|Cocconcelli 2016|p.3}}.</ref> I collaudi si svolsero a ritmo accelerato: il 12 maggio raggiunse una quota di 3&nbsp;750&nbsp;m; il 15 fu eseguito un bombardamento simulato davanti alla costa di [[Livorno]] sganciando da una quota compresa tra i 1&nbsp;500 e i 2&nbsp;000&nbsp;m.<ref name=C6p3/>
 
== TecnicaOpere ==
* D.A. (a cura di), ''Le Mu'allaqāt. Alle origini della poesia araba'', Venezia, [[Marsilio Editori|Marsilio]], 1991, ISBN 978-88-317-5563-3
Si trattava di un dirigibile di tipo semirigido con la navicella, costruita in tubi d'[[acciaio]] rivestiti in [[tela]], capace di trasportate 20 persone, appesa al pallone a mezzo [[fune|cavi]] collegati ai nodi di una catenaria di cavo d'[[acciaio]],<ref name=P2p56/> cucita sulla gualdrappa del dirigibile e collegata alla [[trave]] rigida di [[carena]].<ref name=P2p56>{{Cita|Pesce 1982|p.56}}.</ref> I [[Timone (aeronautica)|timoni di direzione]] erano due, posizionati sulla parte posteriore del dirigibile, ed aventi configurazione [[Biplano|biplana]].<ref name=P2p56/>
* D.A., ''Tracce consunte come graffiti su pietra. Note sul lessico delle Mu'allaqāt'', Napoli, [[Istituto Universitario Orientale]], 1999
* D.A., ''Storia della letteratura araba classica'', Bologna, [[Zanichelli]], 2004, ISBN 978-88-080-7661-8
 
== Voci correlate ==
La propulsione era affidata a due motori [[Maybach-Motorenbau|Maybach]]-[[Itala (azienda)|Itala]] D.2 a [[motore in linea|6 cilindri in linea]] [[raffreddamento a liquido|raffreddati ad acqua]], eroganti la potenza di 220&nbsp;[[Cavallo vapore|CV]] ciascuno,<ref name=P2p59>{{Cita|Pesce 1982|p.59}}.</ref> posizionati in coppia al centro della navicella ed azionanti [[Elica|eliche quadripala]] lignee.<ref name=C6p3/> I propulsori consentivano all'aeronave di raggiungere una velocità massima di circa 65&nbsp;km/h.<ref name=P2p56/>
* [[Arabistica]]
* [[Letteratura araba]]
* [[Lingua araba]]
* [[Mu'allaqāt]]
* [[Poesia araba]]
 
{{Portale|Biografie|Letteratura}}
L'armamento si componeva di un [[cannone|cannoncino]] Vicker-Terni cal. 37/40&nbsp;mm, tre [[Mitragliatrice|mitragliatrici]] e tre [[Pistola mitragliatrice|pistole mitragliatrici]].<ref name=C6p2/>
 
== Impiego operativo ==
L<nowiki>'</nowiki>''M.12'' venne mobilitato il 23 maggio, e il giorno successivo si trasferì sul campo d'aviazione di [[Casarsa della Delizia]] con a bordo lo stesso equipaggio del volo di collaudo.<ref name=C6p3/> Dopo aver subito l'ispezione finale l'aeronave entrò in servizio operativo il 28 maggio al comando del maggiore Agostoni.<ref name=C6p3/> Il nuovo comandante eseguì numerose ascensioni di addestramento, ma promosso tenente colonnello dovette cedere il comando al capitano Carlo Gavotti il 12 luglio.<ref name=C6p3/> Pochi giorni dopo il dirigibile si trasferì a Tauriano di [[Spilimbergo]], sostituendo il similare ''[[M.9 (dirigibile)|M.9]]'' ivi dislocato.<ref name=C6p3/> Nella notte tra il 22 e il 23 luglio decollò, con a bordo 760&nbsp;kg di [[Bomba aeronautica|bombe]], per la sua prima missione bellica che aveva come obiettivo le posizioni [[Impero austro-ungarico|austro-ungariche]] sul massiccio dell'[[Hermada]], in particolare i concentramenti di truppe segnalati ad ovest di [[Duttogliano]] e [[Scoppo]].<ref name=C6p3/> Il decollo alla ore 24.00, e giunto su [[Palmanova]] scaricò la [[zavorra]] portandosi da una quota sotto i 2&nbsp;000 a 3&nbsp;200&nbsp;m, oltrepassando l'[[Isonzo]] alla confluenza col [[Torre (fiume)|Torre]]. Col favore del [[vento]] procedette ad una velocità di 90&nbsp;km/h, compiendo il tragitto di 15&nbsp;km che separavano l'Isonzo dall'Hermada con l'intenzione di passare in mezzo ai [[Proiettore di luce|proiettori posizionati]] uno sull'Hermada e uno sul Monte Terstlji.<ref name=C6p3/> Procedendo a 3&nbsp;600&nbsp;m<ref name=C6p3/> giunse in vista dell'obiettivo protetto da una [[foschia]] che impediva da terra di scorgerlo, quando i due proiettori, cui se ne aggiunse un terzo posto sempre sull'Hermada si misero alla ricerca di [[Aereo|aerei]] nemici.<ref name=C6p4>{{Cita|Cocconcelli 2016|p.4}}.</ref> Alle ore 1:40 lanciò regolarmente il suo carico di bombe sulle postazioni di rovescio della posizione sull'Hermada, e con le prime esplosioni i due proiettori furono subito spenti.<ref name=C6p4/> Al termine delle esplosioni ne fu riacceso uno solo che cominciò a ricercare l'aeronave inquadrandola saltuariamente.<ref name=C6p4/> Gli austro-ungarici eseguirono un tiro di [[artiglieria]] con caratteristiche di interdizione a zona con [[Granata (arma)|granate]] regolate per esplodere ad alta quota contro il dirigibile che si era portato a 4&nbsp;320&nbsp;m.<ref name=C6p4/> A [[velocità]] ridottissima, e con un [[freddo]] molto intenso, l'<nowiki>'</nowiki>''M.12'' cercò di oltrepassare l'Isonzo, ma pochi chilometri prima dell'obiettivo a bordo dell'aeronave ci si accorse che la pressione all'interno dell'involucro stava diminuendo progressivamente in speciale modo nei compartimenti estremi di [[prua]] e [[poppa]].<ref name=C6p4/> Il comandante ordino subito di scendere di quota, ma poco dopo ci si accorse che i piani di coda si erano incastrati in posizione a salire, nonostante l'assiometro del fixator segnasse che erano nella massima posizione a scendere.<ref name=C6p4/> Quando anche i timoni andarono in avaria il dirigibile incominciò a girare in tondo, e allora furono spenti i propulsori lasciandosi trasportare dalla corrente aerea.<ref name=C6p5>{{Cita|Cocconcelli 2016|p.5}}.</ref> Il dirigibile fu portato rapidamente sul mare, passando 4&nbsp;km ad [[est]] di di Punta Sdobba, e nonostante tutti i tentativi fatti, scendendo a 2,5&nbsp;m al [[secondo]], la navicella toccò la superficie del mare all'altezza di Bocca di Primiero, circa 4 miglia ad est della [[Laguna di Grado|laguna]] di [[Grado (Italia)|Grado]].<ref name=C6p5/> I membri dell'equipaggio riuscirono a segnalare la loro posizione tramite l'uso di una lampadina tascabile, e dopo essere stati inquadrati da un proiettore, da terra arrivò la segnalazione che i mezzi di soccorso stavano arrivando.<ref name=C6p6>{{Cita|Cocconcelli 2016|p.6}}.</ref> Circa mezz'ora dopo alcuni [[Motoscafo armato silurante|MAS]] arrivarono sul posto, traendo in salvo alla 4:00 il comandante Gavotti, e i sergenti motoristi Eugenio Costa e Silvio Alessi, mentre persero la vita il capitano Remo La Valle e il tenente del genio Silvio Soli<ref group=N>Entrambi vennero decorati con la [[Medaglia d'argento al valor militare]] alla memoria, così come Gavotti, mentre Costa ed Alessi ricevettero quella di bronzo.</ref> i cui corpi vennero successivamente recuperati.<ref name=C6p7>{{Cita|Cocconcelli 2016|p.7}}.</ref>
 
I resti del dirigibile furono successivamente recuperati da un [[rimorchiatore]] e da un [[barcone]] da carico, con la navicella che venne poi depositata sul Belvedere di Grado.<ref name=C6p7/> Durante la sua carriera compì in totale 12 voli, dei quali uno di [[guerra]], per un totale di 22 [[Ora|ore]] e 45 [[Minuto|minuti]] di volo.<ref name=C6p7/>
 
== Utilizzatori ==
;{{ITA 1861-1946}}
* [[Regio Esercito]]
 
== Note ==
=== Annotazioni ===
<references group=N/>
=== Fonti ===
<references/>
 
== Bibliografia ==
* {{cita libro|autore=Alessandro Fraschetti|titolo=La prima organizzazione dell'Aeronautica Militare in Italia 1884-1925|editore=Ufficio Storico dell'Aeronautica Militare|città=Roma|anno=1986|cid=Fraschetti 1986}}
* {{cita libro|autore=Luigi Mancini (a cura di)|titolo=Grande Enciclopedia Aeronautica|editore=Edizioni Aeronautica|città= Milano|anno=1936|cid=Mancini 1936}}
* {{cita libro|autore=Giuseppe Pesce|titolo=I dirigibili italiani|editore=Mucchi Editore|città=Modena|anno=1982|cid=Pesce 1982}}
 
;Pubblicazioni
* {{cita pubblicazione |autore=Giorgio Danilo Cocconcelli|anno=2016|mese=aprile-giugno|titolo=La vita storia del dirigibile M.12|rivista=Ali antiche|editore=GAVS|città=Roma|numero=111|pagine=2-8|cid=Cocconcelli 2016}}
 
== Collegamenti esterni ==
* {{cita web|url=http://www.quellidel72.it/storie/verona/dirigibili.htm|titolo=Dirigibili a Boscomantico - Circolo del 72|accesso=2 maggio 2019|editore=http://www.quellidel72.it|sito=Circolo del 72|cid=aw}}
 
{{Portale|aviazione|grande guerra|guerra}}
 
[[Categoria:Dirigibili]]