Utente:Martafuc/Sandbox e Palazzo di Majo: differenze tra le pagine

(Differenze fra le pagine)
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Nessun oggetto della modifica
 
Foto
 
Riga 1:
{{Edificio civile
{{Bio
|nome edificio = Palazzo di Majo
| Nome = Shōyō
|immagine =Palazzo Di Majo portale.JPG
| Cognome = Tsubouchi
|didascalia = Il portale
| PreData = {{nihongo2|坪内逍遥|Tsubouchi Shōyō|}}
| Sessopaese = MITA
|indirizzo =
| LuogoNascita = Ōta
|città = Napoli
| LuogoNascitaLink = Minokamo
|cittàlink = <!-- valorizzare tale campo se la città è disambigua -->
| GiornoMeseNascita = 22 Maggio
|stato =
| AnnoNascita = 1859
|periodo costruzione = [[XVIII secolo]]
| LuogoMorte = Atami
|inaugurazione =
| GiornoMeseMorte = 28 Febbraio
|stato completamento =
| AnnoMorte = 1935
|demolito =
| Attività = scrittore
|distrutto =
| Attività2 = drammaturgo
|uso = residenziale
| Attività3 = traduttore
|architetto =
| Nazionalità = giapponese
|ingegnere =
| Immagine = Shoyo Tsubouchi cropped.jpg
|appaltatore =
|costruttore =
|proprietario =
}}
[[File:Palazzo di Majo (Napoli).JPG|alt=La facciata su Santa Teresa|miniatura|La facciata su Santa Teresa degli Scalzi[[File:Palazzo di Majo. 1026.jpg|alt=La scala di Sanfelice|miniatura|La scala di Sanfelice]]]]
'''Palazzo di Majo''' è un palazzo di [[Napoli]] situato all'inizio del [[rione Sanità]] nel quartiere [[Stella (Napoli)|Stella]]; l'ingresso è ubicato in discesa Sanità 68, mentre da [[via Santa Teresa degli Scalzi]] è visibile il cortile.
 
==Cenni storici e descrizione==
== Biografia ==
L'edificio venne eretto nel [[XVIII secolo]] su volontà del nobile Bartolomeo di Majo. Da fonti cartografiche e documentali si è appurato che l'edificio esisteva già nel [[1718]]<ref name="Ferraro">Italo Ferraro, ''Napoli: atlante della città storica, Volume 5'', CLEAN, 2007</ref> e che nel [[1726]]<ref name="Ferraro"/> [[Ferdinando Sanfelice]] vi lavorasse per eseguirne una ristrutturazione, ricreando una suggestiva abitazione [[Barocco napoletano|barocca]] al di fuori delle mura urbane.
 
Il Sanfelice realizzò maestosamente il portale con arco mistilineo, su modello delle decorazioni [[Francesco Borromini|borrominiane]]. Al di sopra del portale, un cartiglio reca la volontà del di Majo di realizzare un palazzo al di fuori della città:
=== Infanzia ed educazione ===
{{quote|BARPTOLEMAEUS MAJUS<br>PATRICIUS NEAPOLITANUS<br>SUBURBANUM HOC<br>SUORUM GENTILIUM EXTERNORUM<br>CUI FORS OBTULERIT<br>USUI NO[N] VOLUPTATI PARAVIT}}
Nasce ad Ōta, nella provincia di Mino, il 22 maggio 1859. Il suo nome di battesimo è ''Yūzō'' ({{Nihongo2|雄蔵|Yūzō}}) ed oltre allo pseudonimo di Tsubouchi Shōyō, si firma anche con il nome di ''Harunoya Oboro'' ({{Nihongo2|春のやおぼろ|Harunoya Oboro}}).
 
Il punto più pregevole è la scala tipicamente barocca: a pianta [[romboidale]], ha una struttura a sbalzo dove sui ballatoi di riposo sono posti gli ingressi ai locali interni (che ripetono lo stesso disegno del portale), su di esse sono posizionati dei busti. La scala è posta sulla sinistra del cortile.
Il padre è un [[samurai]] di basso rango a servizio del [[clan Tokugawa]]<ref name=":8" />. Dopo la fine dello [[shogunato Tokugawa]] e l'inizio del nuovo governo guidato dall'[[Meiji|Imperatore]], il Giappone subisce un notevole mutamento nell'ambito politico, spirituale ed intellettuale, passando dal modello classico di origine cinese ad un profondo interesse verso la cultura occidentale<ref name=":0">{{Cita pubblicazione|autore=Yanagida Izumi|titolo=PIONEERS OF MODERN JAPAN: III TSUBOUCHI SHOYO|rivista=Japan Quarterly|volume=11|numero=3|pp=352-360|url=https://search.proquest.com/docview/1304276882?accountid=17274}}</ref>. Tuttavia, il padre di Shōyō decide di dare al figlio un'educazione di matrice classica, avvicinandolo fin dalla tenera età ai testi in cinese classico.
 
[[Bernardo De Dominici]], nelle sue ''Vite dei pittori, scultori ed architetti napoletani'', non destina la minima critica alle scelte adoperate dal Sanfelice nel rifacimento del palazzo, lodando anzi ogni minimo aspetto.
In seguito alla [[Restaurazione Meiji]] e in concomitanza con il trasferimento della famiglia a Nagoya, Shōyō decide di dedicarsi all'apprendimento degli studi occidentali<ref name=":0" />. Solamente ad undici anni, sotto l'influenza della madre, inizia ad appassionarsi alla lettura di libri che prendeva in prestito dalle biblioteche, in particolare i ''kusazōshi'', blocchi di legno sui quali venivano stampati vari generi di letteratura popolare. Inizia a familiarizzare anche con la poesia, in particolare con gli [[haiku]] di [[Kyokutei Bakin]]<ref name=":2" />, e con il teatro.
 
Il palazzo fu coinvolto nella creazione del ''corso Napoleone'' nei primi del [[XIX secolo]]. Infatti gli sbancamenti che investirono il cortile poligonale durante il decennio francese resero possibile la creazione di questa nuova arteria cittadina. Per permettere che questa scorresse in maniera rettilinea, il cortile venne tagliato, perdendo l'aspetto chiuso e assumendo una forma emiciclica. Inoltre la nuova strada fu realizzata ad una quota superiore rispetto a quella di calpestio del palazzo.
=== Periodo di studi ===
Si diploma al liceo linguistico di [[Nagoya]], nella [[prefettura di Aichi]], dove studia la lingua inglese e apprende nozioni di scienze, letteratura e storia occidentale.<ref name=":0" />
 
==Note==
Nel 1876 si trasferisce a [[Tokyo|Tōkyō]], dove inizia a frequentare l'università. In linea con i desideri del padre e del fratello, entra nel dipartimento di scienze politiche, ma il suo interesse per la letteratura e il teatro continua senza sosta. Molti dei contemporanei di Shōyō diventano funzionari pubblici e la maggior parte di loro entra a far parte dell'élite politica del paese. Lo stesso Shōyō, per un breve periodo, è coinvolto nel vortice dell'attività politica<ref name=":0" />. Tuttavia, confermando la sua scarsa propensione a dedicarsi completamente a questa attività, decide di non voler affrontare temi politici nei propri testi. All'università sceglie di approfondire la letteratura occidentale, in particolare la poesia e il teatro<ref name=":0" /> e si avvicina sempre più ai testi di [[Walter Scott]] e [[William Shakespeare]]<ref name=":8" /><ref name=":1" />. Le sue prime traduzioni riguardano opere di quest'ultimo: da [[Il mercante di Venezia]] all'[[Amleto]], da [[Romeo e Giulietta]] all'[[Otello]]<ref name=":1">{{Cita pubblicazione|autore=Daniel Gallimore|titolo=Tsubouchi Shōyō and the Beauty of Shakespeare Translation in 1900s Japan|rivista=Multicultural Shakespeare|volume=13|numero=1|pp=69-85|url=https://www.degruyter.com/view/j/mstap.2016.13.issue-1/mstap-2016-0006/mstap-2016-0006.xml}}</ref>.
<references />
 
==Bibliografia==
Nel periodo in cui Shōyō frequenta l'Università e si laurea, il Giappone attraversa un periodo di rinnovamento politico, economico, sociale e culturale. Con l'inizio della [[Restaurazione Meiji]], lo scopo del popolo giapponese è costruire uno stato moderno; l'istruzione riveste un ruolo superficiale. Letteratura e arti figurative vengono completamente trascurate, la poesia e il romanzo ignorati.<ref name=":0" /> Shōyō non prende posizione nella discussione sulle riforme politiche del paese, perché il suo interesse è quello di attuare una riforma della letteratura, da lui delineata in un programma suddiviso in quattro settori: il romanzo, il teatro, la poesia e la critica. Propone un modello di riforma in gran parte di stampo occidentale, riconoscendo però la necessità di armonizzarlo con la storia e la cultura giapponese.<ref name=":0" />
*Aurelio De Rose, ''I palazzi di Napoli'', Newton Compton Editori, Napoli, 2001
 
==Voci correlate==
=== Anni di produzione letteraria e teatrale ===
*[[Palazzi di Napoli]]
Nel 1885, Shōyō pubblica ''Shōsetsu Shinzui''  ({{Nihongo2|小説神髄|Shōsetsu Shinzui}}, ''L'essenza del romanzo''), il quale esplica, a livello teorico, il suo modello di riforma del romanzo.<ref name=":2">{{Cita libro|autore=Luisa Bienati|autore2=Bonaventura Ruperti|autore3=Pierantonio Zanotti|titolo=Letterario, troppo letterario|url=http://www.marsilioeditori.it/libri/scheda-libro/3172592/letterario-troppo-letterario&#124;anno|anno=2016|editore=Marsilio|p=|pp=11-14|ISBN=9788831725927}}</ref><ref name=":3">{{Cita libro|autore=Luisa Bienati|titolo=Letteratura giapponese. Volume 2. Dalla fine dell'Ottocento all'inizio del terzo millennio|url=http://www.einaudi.it/libri/libro/aa.vv./letteratura-giapponese-volume-2/978880617822&#124;anno=2005|editore=Einaudi|p=|pp=8-10|ISBN=9788806178222}}</ref> La teoria esposta in ''Shōsetsu Shinzui,'' la applica nel romanzo ''Tōsei Shosei Katagi'' ({{Nihongo2|当世t書生気質|Tōsei Shosei Katagi}}, ''Ritratti di studenti di oggi''), pubblicato lo stesso anno.<ref name=":4">{{Cita pubblicazione|autore=Jim Reichert|anno=2003|titolo=Tsubouchi Shōyō's "Tōsei shosei katagi" and the Institutionalization of Exclusive Heterosexuality|rivista=Harvard Journal of Asiatic Studies|volume=63|numero=1|pp=69-114|url=http://www.jstor.org/stable/25066692}}</ref>
 
==Altri progetti==
Subito dopo il successo raggiunto con la riforma del romanzo, Shōyō rivolge la sua attenzione al teatro. Il suo percorso inizia nel 1887, momento in cui l'occidentalizzazione del Giappone raggiunge il suo apice. Shōyō continua a voler mescolare tradizione giapponese e modernità occidentale così da dare nuova vita a questa forma d'arte, come fece precedentemente con il romanzo. Tuttavia, in questo caso, la preponderanza degli elementi tradizionali nel teatro di quell'epoca lo costringe ad abbandonare il suo programma<ref name=":0" />. Mentre decide di dare ancora una possibilità al suo progetto di innovazione in ambito teatrale, Shōyō viene chiamato all'[[Università di Waseda]] per tenere lezioni e prendersi cura dello sviluppo del dipartimento di letteratura appena formatosi.<ref name=":8" /> Oltre a questo incarico, si dedica anche alla pubblicazione di una rivista letteraria, attraverso la quale vuole esortare i suoi studenti ad interessarsi all'arte, alla letteratura e al teatro<ref name=":0" />. La rivista, chiamata [[Waseda bungaku]]<ref name=":8" />, viene pubblicata dal 1891 al 1898<ref>{{Cita libro|autore=Luisa Bienati|titolo=Letteratura giapponese. Volume 2. Dalla fine dell'Ottocento all'inizio del terzo millennio|url=http://www.einaudi.it/libri/libro/aa.vv./letteratura-giapponese-volume-2/978880617822|anno=2005|editore=Einaudi|p=|pp=140-142|ISBN=9788806178222}}</ref>.
{{interprogetto|commons=Category:Palazzo di Majo (Napoli)}}
{{Ferdinando Sanfelice}}
{{Palazzi di Napoli del XVIII secolo}}
{{Portale|architettura|Napoli}}
 
[[Categoria:Palazzi di Napoli|Majo, Palazzo di]]
Nel 1886, Shōyō sposa Ukai Senko, ma non potendo avere figli, decidono di adottare Shikō, figlio di uno dei fratelli maggiori di Shōyō. Shikō, seguendo le orme del padre adottivo, si appassiona di teatro e letteratura. Diventa direttore di teatro e viene chiamato a tenere lezioni su Shakespeare all'[[Università di Waseda]].<ref name=":0" />
[[Categoria:Rione Sanità]]
 
Fra il 1890 e il 1892, Shōyō porta avanti un lungo dibattito letterario con [[Mori Ōgai]], all'epoca considerato il principale critico letterario della nazione. La discussione prende il nome di ''Botsurisō Ronsō'' ({{Nihongo2|没理想論争|Botsurisō Ronsō}}, Dibattito sugli ideali sommersi) e mette a confronto il realismo e l'estetica idealista, due grandi correnti del mondo letterario del tempo.<ref>{{Cita libro|autore=Luisa Bienati|autore2=Bonaventura Ruperti|autore3=Pierantonio Zanotti|titolo=Letterario, troppo letterario|url=http://www.marsilioeditori.it/libri/scheda-libro/3172592/letterario-troppo-letterario&#124;anno|anno=2016|editore=Marsilio|p=|pp=38-49|ISBN=9788831725927}}</ref>
 
=== Ultimi anni ===
[[File:Busto di Tsubouchi Shōyō al Tsubouchi Memorial Theatre Museum.jpg|miniatura|Busto di Tsubouchi Shōyō al Tsubouchi Memorial Theatre Museum]]
Il successo di Tsubouchi Shōyō nel campo dell'educazione letteraria, svolto specialmente all'[[Università di Waseda]], gli procura rispetto anche tra il pubblico non prettamente letterario<ref name=":0" />.
 
Nel 1925 si ammala gravemente, ma con ostinazione riesce a portare a termine i suoi lavori di traduzione<ref>{{Cita libro|autore=Luisa Bienati|autore2=Paola Scrolavezza|titolo=La narrativa giapponese moderna e contemporanea|url=http://www.marsilioeditori.it/lista-autori/scheda-libro/3179774-la-narrativa-giapponese-moderna-e-conteme/la-narrativa-giapponese-moderna-e-contemporanea&#124;anno|anno=2009|editore=Marsilio|p=|pp=27-28|ISBN=9788831797740}}</ref>.
 
In questi anni, Tsubouchi si dedica alla pubblicazione di alcuni suoi scritti inediti, alla fondazione di un museo del teatro '''i'''n Giappone e al completamento del lavoro di traduzione delle opere di Shakespeare. Nel 1928 viene inaugurato ufficialmente il museo teatrale dell'[[Università di Waseda]] a [[Shinjuku]], il quale rappresenta il raggiungimento del sogno di Tsubouchi di costruire un museo dedicato alle arti teatrali. Il museo prende così il nome di "Tsubouchi Memorial Theatre Museum". Qui è presente un suo busto, nonché una vasta collezione delle sue opere, compresa una traduzione in 40 volumi delle opere di Shakespeare portata a termine da Tsubouchi nello stesso anno. <ref name=":1" />
 
Muore ad [[Atami]] il 28 febbraio 1935, all'età di 77 anni.<ref name=":8">{{Cita web|url=https://www.britannica.com/biography/Tsubouchi-Shoyo|titolo=Tsubouchi Shōyō|autore=Encyclopædia Britannica, inc.}}</ref>
 
== Shōsetsu Shinzui ==
Il debutto in ambito critico di Tsubouchi Shōyō avviene con l'opera ''Shōsetsu Shinzui'', pubblicata fra il 1885 e il 1886, dopo alcune uscite parziali intermedie<ref name=":3" />. L'inizio del romanzo giapponese viene tradizionalmente fatto coincidere con la pubblicazione di quest'opera, che introduce in Giappone le teorie occidentali sulla narrativa e propone la nascita di una nuova forma letteraria<ref name=":5">{{Cita libro|autore=Luisa Bienati|autore2=Paola Scrolavezza|titolo=La narrativa giapponese moderna e contemporanea|url=http://www.marsilioeditori.it/lista-autori/scheda-libro/3179774-la-narrativa-giapponese-moderna-e-conteme/la-narrativa-giapponese-moderna-e-contemporanea|anno=2009|editore=Marsilio|p=|pp=29-31|ISBN=9788831797740}}</ref>. Il tipo di prosa narrativa che Tsubouchi propone è il romanzo moderno in contrapposizione al 'racconto didattico', più comunemente noto come ''yomihon''.<ref>{{Cita pubblicazione|autore=Luca Capponcelli|titolo=L'essenza del romanzo: lo shōsetsu e la scacchiera di Tsubouchi Shōyō|rivista=Il Giappone|volume=45|numero=|pp=97-107|url=http://www.jstor.org/stable/20753121}}</ref> Tipicamente, uno ''yomihon'' narra le avventure di personaggi maschili idealizzati, che fungono da modelli di virtù confuciane, come quelle della rettitudine e della lealtà. Tsubouchi sostiene che i personaggi maggiormente suscettibili alle "emozioni umane" sono più adatti al romanzo moderno e rifiuta il coinvolgimento di personaggi immaginari idealizzati<ref name=":4" />.
 
Nella prefazione, Tsubouchi sostiene come l'utilizzo di modelli narrativi legati alla tradizione del passato<ref>{{Cita pubblicazione|autore=Maria Teresa Orsi{{!}}titolo|anno=1984|titolo=IL ROMANZO STORICO NEL GIAPPONE MODERNO: 1) IL PROBLEMA TEORICO IN TSUBOUCHI SHŌYŌ: I|rivista=Il Giappone|volume=24|numero=|pp=5-22|url=http://www.jstor.org/stable/20750362}}</ref> possano portare alla creazione di personaggi stereotipati, con una scarsa caratterizzazione. La sua attenzione si focalizza sopratutto sugli interpreti contemporanei della prosa (''gesaku'') del periodo Edo<ref name=":3" />, criticando gli imitatori di [[Kyokutei Bakin]]. Secondo Shōyō, i personaggi presentati da quest'ultimo erano troppo semplici e standardizzati e, di conseguenza, inadeguati al gusto moderno<ref name=":6">{{Cita pubblicazione|autore=Luca Milasi|titolo=Tra realtà e finzione: la rivalutazione della narrativa premoderna nella critica letteraria Meiji|rivista=|volume=|numero=|pp=1-9|url=http://eprints.bice.rm.cnr.it/3078/1/La_rivalutazione_della_narrativa_premoderna_nella_critica_letteraria_Meiji_-_Milasi.pdf}}</ref>.
 
Nella prima parte del testo, Shōyō afferma la sua "teoria generale del romanzo" (Shōsetsu sōron) nella quale nega l'intento didattico di tale mezzo d'espressione. L'autore stila i "punti principali del romanzo" (Shōsetsu no shugan), che dovrebbero avere per oggetto, in primo luogo, i sentimenti umani e, successivamente, situazioni e costumi della società<ref name=":2" />.
 
Nella seconda parte del testo, oltre ad una trattazione che esplica le regole del romanzo, Shōyō esamina l'importanza dello stile di scrittura (buntai ron). Sono tre gli stili proposti dalla tradizione giapponese: lo stile elegante (gabuntai), lo stile volgare (zokubuntai), e la combinazione fra stile elegante e volgare (gazokusecchutai). Secondo l'autore, la commistione fra il linguaggio corrente utilizzato nei dialoghi e dell'utilizzo di quello letterario ed elegante per le parti narrative, avrebbe facilitato la comprensione dei sentimenti dei personaggi, della loro vita e delle abitudini della società<ref name=":2" />.
 
La novità originata dal contatto con la letteratura europea, che all’epoca della stesura di ''Shōsetsu Shinzui'' Tsubouchi conosce ancora superficialmente, è rappresentata, in Giappone, dall’introduzione del concetto di romanzo inteso come mezzo di indagine dell’animo umano basato sull'introspezione psicologica<ref name=":6" />. Per Shōyō il romanzo rappresenta un'opera al limite tra finzione e realtà, arricchita di personaggi fittizi, che talvolta possono rispecchiare il lettore stesso. Secondo Tsubouchi lo scopo primario del romanziere è quello di descrivere il ''ninjō'', termine col quale si riferisce a sette principali emozioni umane: gioia, rabbia, dolore, paura, amore, odio e desiderio<ref name=":5" />.
 
In Giappone, Shōsetsu Shinzui è considerato il punto di partenza per la teorizzazione del romanzo come genere letterario d'eccellenza<ref name=":6" />.
 
== Tōsei shosei katagi ==
''Tōsei shosei katagi'' racconta una storia d'amore fra adolescenti e descrive in maniera dettagliata la vita studentesca del tempo. Le conversazioni fra gli studenti sono arricchite da una serie di parole inglesi che riflettono in modo interessante la fase di occidentalizzazione che il Giappone stava vivendo in quel periodo<ref>{{Cita web|url=http://www.wul.waseda.ac.jp/collect/b14/b67-e.html|titolo=Tōsei Shosei Katagi}}</ref>. Il testo punta a mettere in primo piano il concetto di amore maschile e femminile, attraverso continui riferimenti a temi inerenti al desiderio sessuale, e vuole concretamente mettere in pratica i principi esposti in ''Shōsetsu Shinzui''<ref name=":4" />.
 
Dopo la sua pubblicazione il testo ricevette numerose critiche. Nella sua recensione del 1886, Takada Sanae, professore e collega di Shōyō all'[[Università di Waseda|Università di Waseda,]] sostiene che il romanzo sembra scritto da un soggetto appartenente a una civiltà definita "di secondo livello"<ref name=":7">{{Cita libro|autore=Jim Reichert|titolo=In the Company of Men: Representations of Male-Male Sexuality in Meiji Literature|url=http://www.sup.org/books/title/?id=8208|editore=Stanford University Press|p=|pp=69-98|ISBN=9780804752145}}</ref>, e che non è all'altezza delle opere prodotte in Occidente. Il giudizio di Takada è rimasto a lungo incontrastato. Critici e studiosi moderni continuano a considerare ''Tōsei shosei katagi'' come un tentativo dell'autore di tornare al passato, finendo tuttavia per risultare un esperimento letterario fallito.<ref name=":4" /> In particolare, viene giudicato problematico il suo approccio allo sviluppo dei personaggi: piuttosto che concentrarsi esclusivamente su uno o due individui, Tsubouchi offre solo degli accenni di personaggi, sollevati da una vasta gamma di studenti, e non li analizza mai davvero fino in fondo.<ref name=":4" /> Anche il linguaggio utilizzato è considerato poco coerente con la tradizione letteraria del periodo Meiji: l'uso del linguaggio colloquiale, che rappresenta una delle caratteristiche distintive del romanzo giapponese moderno, viene sostituito da Tsubouchi con la ripresa di diversi stili letterari nelle varie sezioni del testo. La maggior parte dei capitoli, ad esempio, è composta in uno stile che fonde elementi di linguaggio colloquiale ad altri più letterari, e si apre con un'introduzione in cui un narratore si propone come guida alla corretta lettura di questa commistione di stili.<ref name=":4" />
 
== Opere ==
'''<big>Saggi</big>'''
* 1885'', Shōsetsu Shinzui'' ({{Nihongo2|小説神髄|Shōsetsu Shinzui}}, L'essenza del romanzo)
'''<big>Romanzi</big>'''
* 1885'', Tōsei Shosei Katagi'' '''('''{{Nihongo2|当世書生気質|Tōsei Shosei Katagi}}, Ritratti di studenti di oggi)
* 1889'', Saikun'' ({{Nihongo2|細君|Saikun}}, La moglie)
'''<big>[[Teatro Kabuki]]</big>'''
* 1894'', Kiri Hitoha''
* 1896'', Maki no Kata''
* 1897'', Hototogisu Kojō no Rakugetsu''
'''<big>Teatro moderno</big>'''
* 1904'', Shinkyoku Urashima''
* 1916'', En no Gyōja''
'''<big>Traduzioni</big>'''
* 1906'', Mercante di Venezia'' di William Shakespeare
* 1909'', Amleto'' di William Shakespeare
* 1910'', Romeo e Giulietta'' di William Shakespeare
* 1911'', Otello'' di William Shakespeare
== Note ==
 
 
<references/>
 
== Bibliografia ==
 
* {{Cita libro|autore=Luisa Bienati|titolo=Letteratura giapponese. Volume 2. Dalla fine dell'Ottocento all'inizio del terzo millennio.|url=http://www.einaudi.it/libri/libro/aa.vv./letteratura-giapponese-volume-2/978880617822|anno=2005|editore=Einaudi|città=Torino|lingua=|p=|pp=|OCLC=885862899|ISBN=}}
* {{Cita libro|autore=Luisa Bienati|autore2=Paola Scrolavezza|titolo=La narrativa giapponese moderna e contemporanea|url=http://www.marsilioeditori.it/lista-autori/scheda-libro/3179774-la-narrativa-giapponese-moderna-e-conteme/la-narrativa-giapponese-moderna-e-contemporanea|anno=2009|editore=Marsilio|città=Venezia|lingua=|p=|pp=|OCLC=327148384}}
* {{Cita libro|autore=Luisa Bienati|autore2=Bonaventura Ruperti|autore3=Pierantonio Zanotti|titolo=Letterario, troppo letterario|url=http://www.marsilioeditori.it/libri/scheda-libro/3172592/letterario-troppo-letterario|anno=2016|editore=Marsilio|città=Venezia|lingua=|p=|pp=|OCLC=968199690}}
* {{Cita libro|autore=Jim Reichert|titolo=In the Company of Men: Representations of Male-Male Sexuality in Meiji Literature|url=http://www.sup.org/books/title/?id=8208|editore=Stanford University Press|lingua=inglese|p=|OCLC=255010750}}
* {{Cita libro|autore=Jim Reichert|titolo=Tsubouchi Shōyō's "Tōsei shosei katagi" and the Institutionalization of Exclusive Heterosexuality|url=http://www.jstor.org/stable/25066692|anno=2003|editore=Harvard Journal of Asiatic Studies|lingua=inglese|p=|volume=63}}
* {{Cita libro|autore=Daniel Gallimore|titolo=Tsubouchi Shōyō and the Beauty of Shakespeare Translation in 1900s Japan|url=https://www.degruyter.com/view/j/mstap.2016.13.issue-1/mstap-2016-0006/mstap-2016-0006.xml|editore=Multicultural Shakespeare|lingua=inglese|p=|volume=13}}
* {{Cita libro|autore=Yanagida Izumi|titolo=PIONEERS OF MODERN JAPAN: III TSUBOUCHI SHOYO|url=https://search.proquest.com/docview/1304276882?accountid=17274|editore=Japan Quarterly|lingua=inglese|p=|volume=11}}
* {{Cita libro|autore=Maria Teresa Orsi|titolo=IL ROMANZO STORICO NEL GIAPPONE MODERNO: 1) IL PROBLEMA TEORICO IN TSUBOUCHI SHŌYŌ: I.|url=http://www.jstor.org/stable/20750362|anno=1984|editore=Istituto Italiano per l'Africa e l'Oriente|lingua=|p=|volume=24}}
* {{Cita libro|autore=Luca Capponcelli|titolo=L'essenza del romanzo: lo shōsetsu e la scacchiera di Tsubouchi Shōyō|url=http://www.jstor.org/stable/20753121|anno=2005|editore=Istituto Italiano per l'Africa e l'Oriente|lingua=|p=|pp=97-107|volume=45}}
 
== Voci correlate ==
 
* [[Letteratura giapponese]]
* [[Restaurazione Meiji]]